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l'A. presenta uno specchietto numerico dei ripostigli, classi-
ficati geograficamente; e ne deduce, ad es., che gl'invasori
evitarono di preferenza la gran foresta delle Ardenne e la
regione montuosa de'Vosgi; che, passando il Reno proba-
bilmente al disotto di Colonia, i Barbari si spandevano nei
paesi che formano oggi il granducato del Lussemburgo e
le Provincie di Liegi, di Namur e di Hainaut, e di là pene-
travano nella valle della Schelda, poi in quelle della Senna,
della Marna, della Saona e del Rodano, ecc. Ma la Gallia
non aveva da temere soltanto le invasioni provenienti dal
Nord-Est. Molti tesori nascosti nell'Ovest del paese possono
trovare la loro spiegazione nelle piraterie dei Franchi e aei
Sassoni. Il nostro A. esamina in séguito i ripostigli ponendoli
in relazione con gli avvenimenti ; dimostrando per es. che
il piccolo numero di nascondigli appartenenti al lungo regno
di Augusto è una riprova della tranquillità di cui godeva
allora la Gallia, nonostante le agitazioni di qualche popolo
germanico; mentre l'abbondanza dei ripostigli che vanno
assegnati al regno p. es. di Commodo, di Severo Alessandro,
di Gordiano il Pio, di Filippo, di Traiano Decio e di Treboniano
Gallo rispecchia i turbamenti di quei tempi. 11 regno
di Gallieno fu agitatissimo, lo sappiamo dai testi; ebbene, a
quel regno, e alla dominazione contemporanea di Postumo,
cioè ad un periodo di 16 anni, possiamo assegnare un totale
di 164 ripostigli! Non crediamo necessario di seguire piia
oltre il Sig. Blanchet in questa documentazione, bastando,
supponiamo, questo accenno a rilevare l'importanza dei
raffronti da lui istituiti, e ch'egli estende anche alle regioni
settentrionali della Germania e all'isola di Britannia.
Il capitolo III è dedicato ad una rassegna delle fortifi-
cazioni costruite dai Romani nella Germania e nella Gallia.
L'A. fu condotto naturalmente a questo studio, poiché,
com' egh dice, le fortificazioni hanno esercitato senza dubbio
un'influenza sul percorso delle invasioni, ch'egli si proponeva
appunto di esaminare nei loro eventuali rapporti coi ripostigli
monetali.
Infine, nel breve capitolo IV, il eh. Sig. Blanchet ha
condensato alcune osservazioni generali sulle invasioni, ed
ha esposto le conclusioni ch'egli si crede autorizzato di trarre