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BuonGiorgi Giornalino scolastico dell'IPSIA Giorgi - G. Giorgi

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<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong><br />

GIORNALINO SCOLASTICO DELL’IPSIA “G. GIORGI” DI VERONA<br />

<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong>” non rappresenta una testata giornalistica in quanto non presenta una periodicità particolare. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.3.2001.<br />

La dirigente Ceccato:<br />

“Le donne<br />

del <strong>Giorgi</strong> brillano<br />

di luce propria”<br />

Al <strong>Giorgi</strong><br />

lezioni di<br />

antimafia<br />

I veterani<br />

dell’Istituto<br />

rispondono<br />

Il gruppo FIDAS<br />

del <strong>Giorgi</strong> il più<br />

numeroso fra tutte<br />

le scuole veronesi<br />

WWW.GIORGIVR.IT


P a g i n a 2<br />

<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong><br />

La dirigente Ceccato sulle donne del “<strong>Giorgi</strong>”<br />

Mariapaola Ceccato è la giovanissima Dirigente che dall’anno <strong>scolastico</strong> 2012-2013 guida<br />

l’Istituto “G. <strong>Giorgi</strong>” di Verona e la sede distaccata di Bovolone.<br />

In occasione della festa della donna, la dirigente ha offerto a tutto il personale femminile e<br />

non della scuola, all’alunna, ai genitori interessati ed eventuali invitati la proiezione del film<br />

“We want sex (equality)”, che racconta l’avventura delle operaie della Ford inglese nella loro<br />

lotta per l’ottenimento della parità salariale (1968). Il film (della durata di 109 minuti) è<br />

stato proiettato l’8 marzo in aula magna. Abbiamo sottoposto alla Dirigente alcune domande<br />

alle quali ha gentilmente risposto.<br />

La scuola ha organizzato in occasione della festa della donna una video-proiezione per<br />

sensibilizzare su questa tematica. Ci da' qualche dato sulla presenza femminile nella<br />

scuola e come viene valorizzata? - “Le donne (personale docente e Ata) sono circa pari<br />

agli uomini. La situazione cambia radicalmente negli alunni: 1 alunna in sede e 2 a Bovolone!<br />

Non c'è bisogno di valorizzare la presenza femminile, come se richiedesse di essere messa<br />

in luce: brilla di luce propria!”.<br />

Come deve migliorare il linguaggio dei ragazzi per valorizzare e tutelare la presenza<br />

femminile? - “Deve essere improntato al rispetto reciproco, e questo non soltanto nei confronti<br />

dell'altro sesso, ma per tutti”.<br />

Il <strong>Giorgi</strong>, come alunni, presenta una scarsa presenza femminile. Come si può coinvolgere un maggior numero di ragazze?<br />

- “L'idea futura dell'operatore dei servizi e dei sistemi logistici è una strada per incrementar il numero delle ragazze”.<br />

Il percorso ecologico potrebbe essere appetibile per le ragazze? - “Certamente, ma le specializzazioni di motoristica e<br />

impiantistica sembrano attirare maggiormente i ragazzi. Sarà una dura lotta…”.<br />

4 GH e 5 A: cultura finanziaria e pari opportunità di genere<br />

Gli alunni della classe 4 GH stanno tentando di portare avanti il progetto "Cultura finanziaria", previsto nell'ambito del "Quotidiano in<br />

classe". I ragazzi prepareranno dei cartelloni con parole chiave, di estrema attualità, in ambito economico-finanziario.<br />

I ragazzi della classe 5 A partecipano ad un progetto dal titolo “Di pari passo” (Contest parola di donne 2012-2013), una competizione<br />

fra gli studenti sul tema delle pari opportunità di genere. I ragazzi, attraverso la realizzazione di un messaggio pubblicitario (che può<br />

essere fatto attraverso fotografie, collage, disegni, elaborazioni grafiche, ecc) devono cercare di sensibilizzare un target giovane<br />

sull'importanza delle pari opportunità di genere nel loro percorso formativo e nello sviluppo del nostro Paese. Le realizzazioni verranno<br />

pubblicate sul sito web (www.paroladidonne.it). Le prime tre creazioni più votate riceveranno, rispettivamente, mille, seicento e quattrocento<br />

euro.<br />

Il contributo del genio femminile alla storia del Cristianesimo<br />

Senza il contributo delle donne, del “genio femminile”, la storia del Cristianesimo sarebbe stata ben diversa. È la constatazione che più<br />

volte ha fatto Benedetto XVI, il Papa emerito. “Anche a un orecchio con poca dimestichezza delle cose di Chiesa i nomi di Nazareth e<br />

Magdala, Assisi e Siena, Avila e Lisieux, ecc., suggeriscono abbastanza facilmente un rimando ad altri nomi e volti. La Maria la “beata fra<br />

le donne” e la Maria redenta da un amore più grande del suo passato. La Chiara “sorella” spirituale del “Giullare di Dio” e la Caterina analfabeta<br />

che parlò ai re e spronò i Papi. La Teresa grande contemplativa e la Teresa della “piccola via”. Cosa ne sarebbe stato della Chiesa<br />

senza loro e senza le altre migliaia, straordinarie figure di donna, sante note o sconosciute, che da duemila anni testimoniano Cristo?”.<br />

Per Benedetto XVI “la storia del Cristianesimo avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci fosse stato il generoso apporto di molte<br />

donne, madri, laiche o religiose”. Il Predecessore, Giovanni Paolo II, diceva che “la Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del genio<br />

femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e nazioni”. Benedetto XVI non ha risparmiato riflessioni quando la figura<br />

della donna è stata gradualmente risucchiata da “correnti culturali e politiche che cercano di eliminare, o almeno di offuscare e confondere,<br />

le differenze sessuali iscritte nella natura umana considerandole una costruzione culturale”. Infatti disse che “è necessario<br />

richiamare il disegno di Dio che ha creato l'essere umano maschio e femmina, con un’unità e allo stesso tempo una differenza originaria e<br />

complementare”. Benedetto XVI ha poi difeso la donna denunciando quei luoghi e quelle culture dove “la donna viene discriminata o sottovalutata<br />

per il solo fatto di essere donna, dove si fa ricorso persino ad argomenti religiosi e a pressioni familiari, sociali e culturali per<br />

sostenere la disparità dei sessi, dove si consumano atti di violenza nei confronti della donna rendendola oggetto di maltrattamenti e di<br />

sfruttamento nella pubblicità e nell'industria del consumo e del divertimento”. (Matteo Orlando)<br />

Impegnato nel free-style<br />

Livio Prencipe, della classe I BM è uno dei ragazzi della scuola che è impegnato nel free-style, vale a<br />

dire una disciplina dell'hip hop, consistente nel "rappare" su una base (solitamente tracce strumentali<br />

di dischi americani) improvvisando rime a tempo della stessa. Tale tecnica viene normalmente<br />

sperimentata nei raduni, detti jam, dove hanno luogo libere esibizioni collettive di artisti rap, e nei<br />

contest freestyle battles, competizioni in cui due rapper si sfidano in abilità. Per diventare freestyler<br />

con un buon repertorio personale è necessario molto allenamento. Non è semplice rappare in<br />

rima cavalcando un tempo musicale.


Noi siamo cresciuti guardando cartoni animati violenti come<br />

Ken il guerriero, Dragon Ball, Pokemon, l'Uomo Tigre o telefilm<br />

come Xena o Hercules. Da quando abbiamo un po' di intelligenza<br />

per capire la realtà ci siamo accorti che siamo condizionati<br />

dal business della violenza e anche da quello erotico.<br />

La violenza in tv attira perchè nella vita normale è proibità e<br />

non possiamo esercitarla. Quindi vedere o giocare con cose<br />

violente ci permette di esserlo, almeno nella fantasia. Un thriller,<br />

un film di azione o uno d’orrore dove non c'è violenza non ci<br />

attira. Siamo come drogati da queste cose. Le guardiamo ogni<br />

giorno e non riusciamo e non possiamo più farne a meno. Vedere<br />

violenza in tv è un modo per staccarsi dalla realtà di tutti i<br />

giorni. La violenza dà adrenalina, ma molti giovani guardano<br />

certi film sono per vantarsi e poi parlarne con gli amici. Ma i<br />

film violenti che guardiamo rispecchiano in qualche modo la<br />

violenza che c’è nella società. E a volte i film, effettivamente, ci<br />

invogliano a commettere qualche violenza. Un aspetto positivo<br />

può essere quello di guadare certi film che danno un certo coraggio<br />

nell'affrontare alcune cose e non aver paura del male.<br />

Esorcizzare il male con il male.<br />

All'uomo è sempre piaciuta la<br />

violenza e i combattimenti. I film<br />

rispecchiamo questi comportamenti<br />

e, inoltre, con più scene di<br />

violenza hanno più successo.<br />

<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong> P a g i n a 3<br />

I ragazzi della I CM si interrogano<br />

sulla violenza nei film e sui pericoli di facebook<br />

Usiamo facebook per<br />

divertirci, staccare un po'<br />

la spina dallo studio e per<br />

parlarne con le amiche.<br />

Fb permette di conoscere<br />

nuova gente e sentirsi con<br />

gli amici. Si può parlare<br />

con persone lontane senza<br />

spendere un euro. A molti<br />

Fb serve per farsi un po'<br />

gli affari degli altri e per far sapere agli altri cosa fanno senza<br />

che magari a loro interessi qualcosa!<br />

Per qualcuno di noi Fb non è interessante. È un’attività secondaria<br />

della quale si può fare anche a meno. Tanta gente, però, lo<br />

usa.<br />

I pericoli di facebook sono tanti: - tanta gente può prenderti in<br />

giro e qualcuno più fragile può arrivare a compiere gesti estremi<br />

perchè offeso su facebook; - ci sono problemi legati alla<br />

privacy. È bene non mandare agli altri cose imbarazzanti; - si<br />

può incontrare qualche persona pericolosa; - certa gente dice il<br />

falso sull'età per ingannare e provarci con le ragazzine; - ci può<br />

essere anche il rischio pedofilia. Secondo qualcuno della classe<br />

su Facebook non ci sono rischi: basta fare le cose con un minimo<br />

di attenzione.<br />

I ragazzi della I BM e della 5 C riflettono<br />

sulla crisi politica italiana dopo le elezioni<br />

I BM<br />

Bisognerebbe “buttar fuori” tutti quelli che hanno già fatto politica<br />

e che hanno portato l'Italia in questa situazione. Siamo in un paese<br />

quasi “finito”, senza politica, pieni di debiti, nessuno fa qualcosa<br />

di serio per l'Italia, ma ognuno pensa a se stesso. I politici promettono<br />

tanto ma alla fine non fanno niente. Può andare al governo<br />

chiunque, tanto poi fanno ciò che vogliono. I politici imparino a<br />

parlare chiaro con i cittadini e far capire loro quello che vogliono<br />

dire e fare, senza tanti giri di parole. Ci sono troppi parlamentari.<br />

E per mettere d'accordo 945, tra deputati e senatori, è una grande<br />

impresa. Ci piace molto vedere i comici che prendono in giro i<br />

politici, se lo meritano. Bisognerebbe tagliare gli stipendi per i<br />

parlamentari. Ci sono troppi partiti ed è altrettanto difficile metterli<br />

d'accordo. I tantissimi debiti dell'Italia ci frenano tanto. Votare<br />

spesso è inutile. La mafia e la politica vanno insieme. Si legge sui<br />

giornali che in alcune zone d'Italia certi politici sono collusi con la<br />

criminalità e prendono voti dalle mafie. La criminalità fa salire al<br />

potere chi desidera condizionando il voto degli italiani. Questo<br />

Stato il nostro voto non se lo merita. È necessario che tutti gli elettori<br />

italiani diano un segnale di protesta. Secondo alcuni servirebbe<br />

una persona sola al comando perchè alla fine si occuperebbe<br />

degli altri e sarebbe controllato da tutti. Ci dovrebbe essere uno<br />

che non ha niente da perdere o interessi personali che si metta al<br />

servizio degli italiani. Tanto siamo già in dittatura, perchè alla fine<br />

dipendiamo da poteri economici stranieri e da stati come la Germania.<br />

I partiti come prima cosa dovrebbero impegnarsi contro la<br />

criminalità. Poi dovrebbero allontanare gli immigrati in carcere e<br />

quelli clandestini. Per qualcuno di noi l'Italia va bene. È meglio di<br />

tanti paesi stranieri dove si soffre la fame o non si ha la libertà.<br />

5 C<br />

Per quanto riguarda la politica serve una rivoluzione morale. Serve<br />

una classe politica più onesta perché chiunque va al potere non<br />

cambia nulla. La politica dovrebbe fare fronte comune per risolvere<br />

i problemi ma ognuno pensa ai suoi interesse. Inoltre la classe<br />

politica è molto numerosa (anche per questo non riescono a mettersi<br />

d'accordo). Bisognerebbe diminuire il numero dei parlamentari,<br />

le spese e i privilegi dei politici e controllare seriamente i loro<br />

redditi. Tutti dicono di battersi per il popolo, ma quando fiutano<br />

poteri e soldi si dimenticano del popolo. . È un momento difficile<br />

perchè il paese è ingovernabile. Bisogna fare degli accordi, parlandosi<br />

in maniera chiara. Ridurre le spese è la prima cosa da fare e<br />

non bisogna gravare sul popolo. Poi occorre riformare la legge<br />

Biagi, ridurre le accise sulla benzina, ridurre l'età per andare in<br />

pensione - per far entrare nel mondo del lavoro più giovani - ridurre<br />

le tasse alle aziende. Secondo alcuni di noi la politica fa schifo,<br />

perchè ognuno pensa ai suoi interessi personali. Per alcuni bisognerebbe<br />

arrivare ad una dittatura, magari di qualche giovane. Per<br />

loro occorrerebbe bloccare l'immigrazione, mandando via<br />

dall’Italia tutti gli stranieri condannati, senza lavoro e clandestini.<br />

Inoltre, occorre ridurre le spese, lottare contro le banche e i poteri<br />

forti. Bisogna eleggere direttamente il Presidente della Repubblica,<br />

come in Francia. C'è bisogno di uno solo che comandi così da<br />

essere controllato meglio dagli altri e da interessarsi davvero al<br />

popolo italiano, promuovendo il lavoro per i giovani. Tutti gli attuali<br />

governanti devono sparire. Se non accadrà questo qualcuno<br />

della classe crede che ci sarà una rivoluzione armata.


P a g i n a 4<br />

<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong><br />

L’antimafia<br />

studiata<br />

a scuola<br />

Le classi II Bi e V E<br />

impegnate in progetti multidisciplinari<br />

sulla legalità<br />

Noi alunni della classe II Bi, grazie alla collaborazione<br />

interdisciplinare tra l’insegnante di italiano<br />

e storia, prof.ssa Valentina Capobianco, e<br />

l’insegnante di Religione, prof. Matteo Orlando,<br />

abbiamo avuto modo di approfondire alcuni argomenti<br />

sulla legalità e abbiamo conosciuto la storia<br />

di alcuni grandi italiani che hanno lottato contro le mafie.<br />

In particolare ci siamo soffermati, fino ad ora, sui seguenti personaggi: - PLACIDO RIZZOTTO; - PIO LA<br />

TORRE; - GIUSEPPE IMPASTATO; - CARLO ALBERTO DALLA CHIESA; - GIOVANNI FALCONE; - PAO-<br />

LO BORSELLINO.<br />

PLACIDO RIZZOTTO, rientrato a Corleone, il suo paese natale, al termine della seconda guerra mondiale,<br />

iniziò la sua attività politica e sindacale. Rizzotto non poteva accettare la realtà corleonese fatta da pochi padroni<br />

terrieri, dei loro servi mafiosi e di moltissimi contadini in miseria. Divenuto sindacalista cercò di organizzare<br />

i lavoratori per spingerli a occupare le terre e a distribuire a famiglie di contadini onesti quelle tenute incolte<br />

dalla mafia. La mafia non tardò a reagire e Rizzotto venne rapito nella serata del 10 marzo 1948 e fu poi ucciso.<br />

PIO LA TORRE, sindacalista che prese il posto di Rizzotto, eletto all’Assemblea Regionale Siciliana e poi al<br />

Parlamento nazionale, fece introdurre un nuovo articolo nel codice penale: il 416 bis, che riconosceva il reato di<br />

associazione mafiosa come passibile di condanna penale e prevedeva l’obbligatoria confisca dei beni mafiosi. Il<br />

30 aprile del 1982, La Torre venne ucciso dalla Mafia.<br />

PEPPINO IMPASTATO aveva un padre mafioso, parenti mafiosi e il cognato del padre era il capomafia Cesare<br />

Manzella, ucciso nel 1963 in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo. Quest’ultimo fu poi sostituito<br />

dal boss Gaetano Badalamenti, lo stesso contro il quale, attraverso una forte attività politico-culturale antimafiosa,<br />

lottò Impastato. Prima fondò il giornalino “L’idea socialista”, poi condusse le lotte dei contadini espropriati<br />

per la costruzione della terza pista dell’aeroporto di Palermo. Quindi, nel 1977, fondò Radio Aut, radio<br />

libera autofinanziata, con cui denunciò i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini. Il programma<br />

più seguito era “Onda pazza”, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici. Nel 1978 si candidò<br />

nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Venne assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio<br />

del 1978, nel corso della campagna elettorale,<br />

con una carica di tritolo posta sotto il corpo<br />

adagiato sui binari della ferrovia.<br />

CARLO ALBERTO DALLA CHIESA, il<br />

papà della presentatrice Rita, laureato in giurisprudenza<br />

e in scienze politiche, da capitano<br />

dei Carabinieri indagò sulla scomparsa (poi<br />

rivelatasi omicidio) del sindacalista Placido<br />

Rizzotto. Quando dal 1973 fu promosso al<br />

grado di generale di brigata, si trovò a dover<br />

combattere le Brigate Rosse. Riuscì ad infiltrare<br />

alcuni uomini all’interno dei gruppi terroristici<br />

al fine di conoscere perfettamente gli<br />

schemi di potere del gruppo.<br />

I ragazzi della V E, guidati dalla prof.ssa Cesarina<br />

Amatore, nei giorni scorsi hanno incontrato<br />

il vice questore di Verona, dott. Roberto Della<br />

Rocca, presso l’aula 6 del nostro Istituto. Il funzionario<br />

di Polizia si è soffermato - insieme ad<br />

un altro suo collega - sulle espressioni veronesi<br />

della criminalità organizzata. Alla luce delle notizie<br />

ricavate dall’incontro gli alunni faranno un<br />

tema che sarà inviato alla famosa iniziativa, organizzata<br />

in memoria dei giudici Falcone e<br />

Borsellino, chiamata “Nave della Legalità”.


Nel 1982 venne nominato prefetto di Palermo,<br />

nel tentativo di ottenere contro Cosa Nostra<br />

gli stessi risultati brillanti ottenuti contro<br />

le Brigate Rosse. A Palermo, dove arrivò ufficialmente<br />

nel maggio del 1982, lamentò più<br />

volte la carenza di sostegno da parte dello<br />

stato. Cominciò ad ottenere i primi successi<br />

investigativi, Alle ore 21.15 del 3 settembre<br />

<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong> P a g i n a 5<br />

del 1982, la A112 bianca sulla quale viaggiava, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata da una<br />

BMW dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47 che uccisero il prefetto e la giovane moglie.<br />

Guidati dal magistrato Antonino Caponnetto, il 16 novembre 1983, nacque a Palermo il pool antimafia. Infatti,<br />

tenendo i giudici uniti in un gruppo di lavoro si frazionavano i rischi, si evitava di esporre e lasciare isolato un<br />

singolo magistrato. Ne fecero parte diversi giudici. I più famosi sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.<br />

GIOVANNI FALCONE, magistrato, maturò progressivamente l’inclinazione e l’attitudine verso il settore penale.<br />

Per primo capì che per seguire i reati e le attività di ordine mafioso occorresse avviare indagini patrimoniali e<br />

bancarie (anche fuori dall’Europa), e ricostruire i quadri complessivi. Il 23 maggio del 1992, sull’autostrada A29,<br />

nei pressi dello svincolo di Capaci (a pochi chilometri da Palermo), Giovanni Falcone fu ucciso, insieme alla moglie,<br />

il giudice Francesca Morvillo e a tre agenti della scorta. Tutti furono uccisi dallo scoppio di una bomba piazzata<br />

sotto l’autostrada. PAOLO BORSELLINO, dopo la laurea in Giurisprudenza (ottenuta a soli 22 anni e con<br />

110 e lode), nel 1963 entrò in magistratura. Dopo i primi incarichi da Pretore, cominciò l’attività penale antimafia.<br />

«La paura è normale che ci sia in ogni uomo – diceva Borsellino –. L’importante è che sia accompagnata<br />

dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, sennò diventa un ostacolo che ti impedisce di andare<br />

avanti». Borsellino cominciò a promuovere e a partecipare anche ai dibattiti nelle scuole, parlò ai giovani<br />

dell’importanza del rispetto delle regole per sconfiggere la cultura mafiosa. Borsellino lavorò senza sosta, firmò<br />

provvedimenti, indagò, ascoltò con dedizione e responsabilità migliaia di persone.<br />

Scrive Giovanni Falcone: «Uno dei miei colleghi<br />

romani, nel 1980, va a trovare Frank<br />

Coppola, appena arrestato, e lo provoca:<br />

“Signor Coppola, che cosa è la mafia?”. Il<br />

vecchio, che non è nato ieri, ci pensa su e<br />

poi ribatte: “Signor giudice, tre magistrati<br />

vorrebbero oggi diventare procuratore della<br />

Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo<br />

gode dell’appoggio dei partiti di governo,<br />

il terzo è un cretino, ma proprio lui<br />

otterrà il posto. Questa è la mafia...”».<br />

(Dal libro “Cose di Cosa Nostra”)<br />

Presso il <strong>Giorgi</strong> c’è il gruppo FIDAS<br />

(donatori di sangue) più numeroso<br />

fra tutte le scuole veronesi<br />

È già da diversi anni che presso l’Istituto <strong>Giorgi</strong> è attivo il gruppo FIDAS.<br />

Questa iniziativa, nata dalla particolare sensibilità del prof. Fabio Fossati, promuove<br />

la partecipazione di molti degli alunni alla donazione del sangue. Durante<br />

quest’anno <strong>scolastico</strong>, come negli anni precedenti, i ragazzi hanno fatto,<br />

volontariamente, prima gli accertamenti per vedere se possono donare il sangue<br />

(idoneità), poi quasi tutti sono diventati a tutti gli effetti donatori. In tutti<br />

questi anni il gruppo FIDAS presso il <strong>Giorgi</strong> è diventato il più numeroso fra<br />

tutti quelli delle scuole veronesi.<br />

«La mafia è un fenomeno umano e<br />

come tutti i fenomeni umani ha un<br />

principio, una sua evoluzione e avrà<br />

quindi anche una fine»<br />

(Giovanni Falcone)<br />

Il 19 luglio 1992 Borsellino andò a Palermo, in<br />

via Mariano D’Amelio, per accompagnare la<br />

mamma dal medico. Lì fu ucciso dall’esplosione<br />

di un’autobomba sotto casa, insieme a tutta la sua<br />

scorta. Aveva detto: «Non sono né un eroe né un<br />

kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo<br />

la fine perché la vedo come una cosa misteriosa,<br />

non so quello che succederà nell’aldilà. Ma<br />

l’importante è che sia il coraggio a prendere il<br />

sopravvento...».<br />

Classe II Bi


P a g i n a 6<br />

VITTORIO<br />

DE MARCHI<br />

Uno dei prof.<br />

di Religione<br />

Anni…55.<br />

Altezza…1,78.<br />

Occhi… marroni.<br />

Numero di scarpe…43.<br />

Piercing e/o tatuaggi… ci sono<br />

ma non si possono vedere.<br />

Materia amata a scuola… filosofia<br />

e storia<br />

Materia non gradita… matematica<br />

Una fobia...la cattiveria<br />

Un'emozione che cerca di mascherare…<br />

nessuna<br />

L'amore è… darsi totalmente, senza riserve agli altri, sempre e gratuitamente.<br />

Qualità fondamentale di una persona… essere capace di amare veramente.<br />

Persona famosa che si avvicina al suo ideale.. San Francesco.<br />

Pro o contro la legalizzazione delle droghe leggere e perché… contro,<br />

perchè ho visto amici perdere la propria umanità.<br />

Crede nella vita su altri pianeti.. No!<br />

Crede nella reincarnazione… No!<br />

Crede in una forma di vita dopo la morte terrestre… Io credo nella<br />

vita dopo la morte.<br />

Una cosa che ha sempre voluto fare e non ha mai fatto… Visitare<br />

tutto il pianeta.<br />

Una cosa che ha fatto e che non avrebbe mai voluto fare… non ce<br />

ne sono. Ciò che ho fatto, ho fatto.<br />

Come vorrebbe morire… Sarà ciò che Dio vorrà.<br />

Colore preferito… Verde.<br />

Paese che le piacerebbe esplorare…Tutti.<br />

Hobby...Leggere e stare con gli altri.<br />

Il suo motto… Ricominciare sempre a testa alta.<br />

Tempo giornaliero dedicato al cellulare… Poco.<br />

Quanti sms manda al giorno: dipende da quante persone mi cercano.<br />

Tempo giornaliero dedicato a computer e/o internet: una o due ore.<br />

Fuma… No.<br />

Sa cucinare….Si di tutto, tranne i dolci.<br />

Perde la pazienza se… difficile rispondere, ma la superficialità e l'indifferenza<br />

mi fanno arrabbiare.<br />

Il suo peggior difetto è… i difetti sono tanti, troppi e sono tutti terribili..<br />

Ultimo libro che ha letto… lo hobbit di Tolkien.<br />

Quello che consiglierebbe ai suoi amici… Uomo e donna di Jean<br />

Vanier.<br />

Scrittore famoso che le piace… Purtroppo sono tanti, da ragazzo Salgari,<br />

poi Calvino, Pavese, Silone, Buzzati...poi Tolkien, Peters, Cussler,<br />

Brooks, Manfredi...ecc.<br />

Persona che addita come esempio.. non lo faccio mai.<br />

Rivista che legge volentieri… non ho preferenze, purchè trattino di<br />

cose serie.<br />

Giornalista che le piace... mi piacevano Montanelli e Torelli. Oggi<br />

nessuno.<br />

Film della "vita"… Il pranzo di Babette.<br />

Attore e attrice preferiti… non saprei.<br />

Programma tv preferito… nessuno.<br />

Conduttore tv preferito… nessuno.<br />

Genere musicale preferito… tutti. Ultimamente mi sono avvicinato<br />

alla musica celtica.<br />

Sport che pratica… Calcio.<br />

Comico preferito… Sono tanti e tutti bravi. Sordi tra gli italiani e<br />

Walter Matthau e Jack Lemmon tra gli stranieri.<br />

Città in cui le piacerebbe vivere… Verona.<br />

Chi è Dio… Tutto.<br />

Piatto preferito.. La gola è uno dei miei peccati preferiti.<br />

Dolce preferito… Preferisco il salato. Ma il tiramisù di mia moglie è<br />

uno spettacolo.<br />

<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong><br />

Confessioni dei veterani...<br />

FRANCO<br />

VACCARO<br />

Uno<br />

dei prof.<br />

tecnicopratici<br />

Anni: 57.<br />

Altezza: 1.70.<br />

Occhi: celesti.<br />

Numero di scarpe:<br />

41.<br />

Piercing e/o tatuaggi:<br />

nessuno.<br />

Materia amata a<br />

scuola: matematica.<br />

Materia non gradita: storia.<br />

Una fobia: andare in aereo, però ogni tanto ci volo!<br />

Un'emozione che cerca di mascherare: la tenerezza con<br />

i miei familiari.<br />

L'amore è: una cosa meravigliosa.<br />

Qualità fondamentale di una persona: trasparenza.<br />

Persona famosa che si avvicina al suo ideale: Luciana<br />

Littizzetto.<br />

Pro o contro la legalizzazione delle droghe leggere e<br />

perchè: favorevole, almeno sapremmo come aiutare le<br />

persone.<br />

Crede nella vita su altri pianeti: poco.<br />

Crede nella reincarnazione: si e no.<br />

Crede in una forma di vita dopo la morte terrestre: si<br />

e no.<br />

Una cosa che ha sempre voluto fare e non ha mai fatto:<br />

docente di educazione fisica.<br />

Una cosa che ha fatto e che non avrebbe mai voluto<br />

fare: emigrare.<br />

Come vorrebbe morire: come tutti, senza soffrire.<br />

Colore preferito: azzurro.<br />

Paese che le piacerebbe esplorare: Brasile.<br />

Hobby: fare dei lavoretti di vario tipo nel mio garage.<br />

Il suo motto: aiutati che Dio ti aiuta.<br />

Tempo giornaliero dedicato al cellulare: 10/15 min.<br />

Quanti sms manda al giorno: 3/4.<br />

Tempo giornaliero dedicato a computer e/o internet: 2<br />

ore.<br />

Fuma: no.<br />

Sa cucinare: il necessario.<br />

Perde la pazienza se: una persona non rispetta gli impegni<br />

presi.<br />

Il suo peggior difetto è: perdo la calma in fretta.<br />

Ultimo libro che ha letto: La Casta.<br />

Quello che consiglierebbe ai suoi amici: La Casta.<br />

Scrittore famoso che le piace: Manzoni.<br />

Persona che addita come esempio: il mio defunto nonno<br />

materno.<br />

Rivista che legge volentieri: Focus.<br />

Giornalista che le piace: Marco Travaglio.<br />

Film della "vita": Benvenuti al Sud.<br />

Attore e attrice preferiti:Terence Hill e Sabrina Ferilli.<br />

Programma tv preferito: di solito quelli sportivi.<br />

Conduttore tv preferito: Fabio Fazio.<br />

Genere musicale preferito: folk.<br />

Sport che pratica: ballo, anche se non può dirsi tale.<br />

Comico preferito: Lino Banfi.<br />

Città in cui le piacerebbe vivere: Noli (SV).<br />

Chi è Dio: la nostra guida.<br />

Piatto preferito: melanzane ripiene alla calabrese.<br />

Dolce preferito: gelato al tartufo nero (di Pizzo Calabro)<br />

e i buccunotti del mio paese.


<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong><br />

Confessioni dei veterani...<br />

CALOGERO<br />

SANTANGELO<br />

Uno<br />

dei prof.<br />

ingegneri<br />

veterani<br />

Anni: 44.<br />

Altezza: 1,69 m.<br />

Occhi: castani.<br />

Numero di scarpe: 40.<br />

Piercing e/o tatuaggi: nessuno...<br />

ma non è mai troppo<br />

tardi.<br />

Materia amata a scuola:<br />

quella che non si studiava<br />

mai.<br />

Materia non gradita: latino.<br />

Una fobia: mi sembra di ingrassare semplicemente osservando un<br />

piatto di pasta asciutta.<br />

Un'emozione che cerca di mascherare: ansia.<br />

L'amore è: “ l'elemento in cui viviamo. Senza di esso vegetiamo<br />

appena” (L. Byron).<br />

Qualità fondamentale di una persona: onestà.<br />

Persona famosa che si avvicina al suo ideale: I martiri della lotta<br />

alla mafia.<br />

Pro o contro la legalizzazione delle droghe leggere e perché: mi<br />

dicono che la sera è più facile comprare la droga che non le sigarette,<br />

se hai il tesserino sanitario smagnetizzato.<br />

Crede nella vita su altri pianeti: ni.<br />

Crede nella reincarnazione: ni.<br />

Crede in una forma di vita dopo la morte terrestre: Qualcuno più<br />

attrezzato intellettivamente di me ci ha messo una vita per cercare di<br />

dare delle risposte a questi quesiti e non ci è riuscito ovvero non mi<br />

ha convinto.<br />

Una cosa che ha sempre voluto fare e non ha mai fatto: giocare a<br />

rugby.<br />

Una cosa che ha fatto e che non avrebbe mai voluto fare: lasciare<br />

la mia terra e miei genitori.<br />

Come vorrebbe morire: nel sonno.<br />

Colore preferito: rosso.<br />

Paese che le piacerebbe esplorare: America Latina.<br />

Hobby: Trekking nel verde.<br />

Il suo motto: vivi e lascia vivere.<br />

Tempo giornaliero dedicato al cellulare: qualche minuto.<br />

Quanti sms manda al giorno: nessuno o uno.<br />

Tempo giornaliero dedicato a computer e/o internet: circa un’ora.<br />

Fuma: purtroppo si, sono vittima del vizio più idiota che un essere<br />

umano possa avere.<br />

Sa cucinare: si.<br />

Perde la pazienza se: l’interlocutore non ti ascolta.<br />

Il suo peggior difetto è: essere disordinato.<br />

Ultimo libro che ha letto: Il secolo breve di Eric J.Hobsbown.<br />

Quello che consiglierebbe ai suoi amici: Cento modi per evitare di<br />

rompere…. agli amici.<br />

Scrittore famoso che le piace: Umberto Eco.<br />

Persona che addita come esempio: Peppino Impastato.<br />

Rivista che legge volentieri: non una in particolare.<br />

Giornalista che le piace: mi piaceva Giuseppe D’avanzo e continua<br />

a piacermi il giornalismo di inchiesta, odio i tuttologi, i “sermonisti”<br />

e i “pennivendoli”.<br />

Film della "vita": Pulp Fiction, Arancia Meccanica, Fuga di mezzanotte…….Tutto<br />

Kubrik e Leone.<br />

Attore e attrice preferiti: Al Pacino e Uma Thurman.<br />

Programma tv preferito: Report.<br />

Conduttore tv preferito: Michele Santoro.<br />

Genere musicale preferito: Rock anni 70 e cantautori italiani (De<br />

Andrè e Guccini e tutti quelli che non mettono in rima amore e cuore…).<br />

Sport che pratica: nessuno.<br />

Comico preferito: Maurizio Crozza.<br />

Città in cui le piacerebbe vivere: dove sto bene con me stesso e con<br />

gli altri.<br />

Chi è Dio: il riferimento morale.<br />

Piatto preferito: pasta con sugo di pomodoro fresco e basilico, melenzane<br />

fritte e ricotta salata.<br />

Dolce preferito: cannolo con la ricotta.<br />

P a g i n a 7<br />

MARINA AMADEO<br />

Una delle storiche<br />

collaboratrici<br />

scolastiche<br />

del <strong>Giorgi</strong><br />

Anni: 47.<br />

Altezza: 1.65.<br />

Occhi: castani a mandorla.<br />

Numero di scarpe: 40.<br />

Piercing e/o tatuaggi: no, mai.<br />

Materia amata a scuola: latino,<br />

greco, geografia, inglese.<br />

Materia non gradita: fisica.<br />

Una fobia: la claustrofobia.<br />

Un'emozione che cerca di mascherare: l’ansia, ma con scarso<br />

risultato.<br />

L'amore è: donare senza chiedere nulla in cambio.<br />

Qualità fondamentale di una persona: personalità integerrima,<br />

non essere corruttore né cedere alle lusinghe degli adulatori.<br />

Persona famosa che si avvicina al suo ideale: Ernesto Che<br />

Guevara.<br />

Pro o contro la legalizzazione delle droghe leggere e perché:<br />

favorevole se si combatte il business della criminalità.<br />

Crede nella vita su altri pianeti: ci potrebbero essere altre<br />

forme di vita diverse dalla razza umana.<br />

Crede nella reincarnazione: no.<br />

Crede in una forma di vita dopo la morte terrestre: si, al<br />

giudizio particolare dopo la morte del corpo; al giudizio universale<br />

alla fine dei tempi.<br />

Una cosa che ha sempre voluto fare e non ha mai fatto: la<br />

navigazione solitaria costeggiando tutti i continenti.<br />

Una cosa che ha fatto e che non avrebbe mai voluto fare:<br />

qualche errore.<br />

Come vorrebbe morire: il più tardi possibile e in grazia di<br />

Dio.<br />

Colore preferito: nero.<br />

Paese che le piacerebbe esplorare: il mondo intero (sono già<br />

a buon punto!). Mi piacerebbe un’esperienza nello spazio.<br />

Hobby: lettura, sport, viaggi, shopping.<br />

Il suo motto: nati non fummo per viver come bruti ma per seguir<br />

virtute e conoscenza.<br />

Tempo giornaliero dedicato al cellulare: pochi minuti.<br />

Quanti sms manda al giorno: nessuno.<br />

Tempo giornaliero dedicato a computer e/o internet: nessun<br />

tempo. Appartengo alla specie dei “dinosauri”.<br />

Fuma: no, lo detesto.<br />

Sa cucinare: se Alessandro Borghese fosse mio ospite, scriverebbe<br />

un trattato a tinte fosche sulla mia scarsissima predisposizione<br />

ai fornelli.<br />

Perde la pazienza se: obtorto collo devo interagire con persone<br />

subdole e meschine.<br />

Il suo peggior difetto è: una forte emotività che talvolta esplode...<br />

Ultimo libro che ha letto: Amore e sesso nell’Antica Roma.<br />

Quello che consiglierebbe ai suoi amici: I saggi di Travaglio<br />

e di Pinotti.<br />

Scrittore famoso che le piace: Dostoevskj è il non plus ultra.<br />

Persona che addita come esempio: Falcone e Borsellino, perché<br />

sono eroi per scelta e non per caso.<br />

Rivista che legge volentieri: Focus.<br />

Giornalista che le piace: Marco Travaglio.<br />

Film della "vita": non ho film della vita, ma adoro il teatro.<br />

Attore e attrice preferiti: Carlo Verdone e Anna Magnani.<br />

Programma tv preferito: Report.<br />

Conduttore tv preferito: Santoro.<br />

Genere musicale preferito: classica e leggera.<br />

Sport che pratica… sci, bici, nuoto, trekking.<br />

Comico preferito… Benigni.<br />

Città in cui le piacerebbe vivere… Copenhagen.<br />

Chi è Dio... La causa incausata, infinita misericordia e giustizia<br />

Piatto preferito.. pizza.<br />

Dolce preferito... gelato.


P a g i n a 8<br />

<strong>Buon<strong>Giorgi</strong></strong><br />

“Il buttafuori di Dio”.<br />

L’incredibile storia di John Pridmore<br />

Alcune classi del nostro Istituto, accompagnate da sei insegnanti, venerdì 22 marzo 2013 alle ore<br />

10, presso l’Auditorium della Gran Guardia in Piazza Bra’, hanno partecipato ad un incontro con<br />

John Pridmore, autore del libro "Il buttafuori di Dio. Una storia vera" (Edizioni Paoline, 2011).<br />

L’autore, in lingua inglese (ma tradotto da una suora in lingua italiana attraverso una traduzione<br />

simultanea) ha esposto a diversi studenti veronesi provenienti da varie scuole, la sua singolare<br />

storia autobiografica che l'ha portato a divenire da malavitoso ateo a testimone della fede cristiana.<br />

Durante l’incontro, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili in collaborazione<br />

con l’Istituto Pia Società Figlie di San Paolo, Pridmore ha ricordato che aveva dieci anni<br />

quando i suoi genitori si separarono, sconvolgendo la sua vita. Da quel giorno, inconsciamente,<br />

decise di non amare più nessuno. Cominciò a taccheggiare, a rubare, a rapinare. Finì prima in un riformatorio, poi in prigione.<br />

Quando uscì, le cose andarono di male in peggio. Cominciò a fare il buttafuori nei pub di Londra (in particolare al Nightingales,<br />

un noto pub nel West End di Londra) controllati dalla criminalità. Entrato nel mondo della droga, divenne un violento spacciatore<br />

di droga e un boss nel mondo della prostituzione. Con i soldi guadagnati si permise una vita dispendiosa e disordinata.<br />

A 27 anni sperimentò il fallimento totale e un pesante senso di responsabilità per il dolore provocato con le sue scelte. John<br />

decise di convertirsi alla fede cattolica e si trasformò in un evangelizzatore e testimone di un’esperienza di liberazione che, a<br />

quarant'anni, continua ancora oggi (gira il mondo per portare la sua testimonianza, soprattutto ai giovani. Ha testimoniato<br />

anche alle Giornate Mondiali della Gioventù a Colonia nel 2005 e a Sidney nel 2008). John Pridmore ha fondato in Irlanda la<br />

St. Patrick Community. È autore di altri due libri: "Gangster’s guide to God" (2008) e "Journey to freedom" (2010). Anche<br />

Hollywood si sta interessando alla sua storia per la realizzazione di un film.

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