MiniVolley Un Gioco - Forma e fitness
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INTRODUZIONE<br />
La FIPAV indirizza questo semplice strumento tecnico-didattico<br />
a tutti i docenti, agli istruttori, agli animatori di qualsiasi<br />
ente o agenzia educativa che si occupi dell’ “Educazione”<br />
attraverso il movimento e lo sport. Il contenuto è caratterizzato<br />
da una serie di unità didattiche tipo che vogliono<br />
essere strumento, stimolo, traccia per chi proporrà ai<br />
propri allievi l’attività di Minivolley.<br />
Il Minivolley è un giocosport di situazione nel quale confluiscono<br />
e si amalgamano gli schemi motori statici e dinamici,<br />
le capacità condizionali, le capacità coordinative, gli<br />
aspetti della sfera cognitiva e quelli emozionali. Essi concorrono<br />
tutti insieme a conseguire nuove abilità motorie e<br />
a determinare il comportamento motorio-relazionale che<br />
rappresenta una delle forme di espressione di comunicazione<br />
della personalità dell’allievo.<br />
Il bambino ed il ragazzo come “persone” sono al centro<br />
delle attività proposte da questo quaderno:<br />
● L’allievo è il protagonista<br />
● La palla è un giocattolo<br />
● Il gioco viene prima della tecnica<br />
● La tecnica si apprende giocando<br />
◆ Impostazione dell’attività<br />
Il corso è prevalentemente pratico e usa il gioco come strumento<br />
principale di lavoro.<br />
Partendo da giochi semplici, con la progressiva acquisizione<br />
di abilità si passa a giochi più complessi.<br />
Con il sistema dell’uno contro uno si può giocare a Minivolley<br />
sin dalla prima lezione.<br />
L’insegnante, dato il poco tempo a disposizione e gli spazi<br />
spesso esigui dovrà predisporre:<br />
● una buona organizzazione della classe<br />
● la divisione per gruppi (1 contro 1 - 2 contro 2 - 3 contro<br />
3)<br />
● l’impiego di alunni a rotazione nelle funzioni di arbitro e<br />
segnapunti<br />
● l’uso di un elastico dove non esiste la rete lunga (25,<br />
30, 35 ... mt.)<br />
● la delimitazione dei campi con gessetti, tute o nastro<br />
adesivo utilizzando, per la lezione, le misure del campo<br />
di volta in volta funzionali all’obiettivo da raggiungere.<br />
• 3 •<br />
L’organizzazione della lezione deve prevedere sempre un<br />
gioco che caratterizzi la lezione stessa. Ogni gioco prevede:<br />
● La dimostrazione nella quale si spiega a grandi linee<br />
il gioco. A volte si può anche rinunciare alle spiegazioni<br />
e mostrare il gesto in modo globale.<br />
● L’applicazione nella quale si richiede al bambino di<br />
provare il gioco anche solo per imitazione. Serve per<br />
verificare il livello di esecuzione del gioco nel suo insieme.<br />
● La correzione nella quale si individuano le difficoltà<br />
principali e si segnalano ai ragazzi o con una nuova dimostrazione<br />
collettiva o incaricando un compagno della<br />
correzione dell’altro.<br />
Queste tre fasi devono essere brevi e, acquisite le semplici<br />
abilità richieste, si passa subito al gioco applicativo<br />
che impegna più intensamente i ragazzi nell’apprendimento.<br />
I ragazzi oltre che nel gesto tecnico sono anche impegnati:<br />
● nel controllo del punteggio<br />
● nel controllo del proprio campo<br />
● nello studio della posizione dell’avversario<br />
con il conseguente sviluppo del livello di percezione e di<br />
acquisizione di concetti tattici elementari.<br />
Naturalmente ogni volta che si osservano degli errori ci si<br />
deve fermare per correggerli, eventualmente con altri giochi<br />
specifici.<br />
La progressione metodologica parte dall’1 contro 1 per<br />
passare al 2 contro 2 e finire con 3 contro 3.<br />
Quando il gruppo classe avrà sperimentato i giochi base<br />
dell’1 contro 1 si passerà al 2 contro 2 che rappresenta il<br />
nucleo più ristretto possibile di giocatori, ma contiene già<br />
tutte le caratteristiche del gioco di squadra:<br />
● la divisione del campo col compagno<br />
● la triangolazione del passaggio<br />
● l’alzata per l’attacco<br />
● la tattica di gioco.<br />
Si passa, per concludere il ciclo, al 3 contro 3 e al 4 contro<br />
4.