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Collegamenti dei Cilindri Oleodinamici - Cm.unisa.it

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<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

<strong>Collegamenti</strong> in parallelo<br />

I cilindri oleodinamici collegati in parallelo hanno:<br />

• tutte le connessioni pos<strong>it</strong>ive collegate al condotto P della mandata proveniente<br />

dalla centralina (fig.1a);<br />

• tutte le connessioni negative collegate al condotto T dello scarico (fig.1a).<br />

Fig. 1a<br />

Fig. 1b


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

<strong>Collegamenti</strong> in parallelo<br />

In fig.2 si rappresenta un collegamento in parallelo di due cilindri oleodinamici.<br />

Fig. 2<br />

Il circu<strong>it</strong>o oleodinamico mostrato in<br />

fig.2 è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da:<br />

• serbatoio;<br />

• filtro;<br />

• pompa a portata costante;<br />

• valvola di sicurezza;<br />

• distributore 4/3;<br />

• manometri con valvola di esclusione;<br />

• cilindri a doppio effetto.<br />

E’ intu<strong>it</strong>ivo che, se si comanda un solo cilindro, la<br />

veloc<strong>it</strong>à del suo stelo è maggiore rispetto al caso in<br />

cui si comandano contemporaneamente entrambi i<br />

cilindri, essendo la portata della pompa costante.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

I pistoni non partono contemporaneamente, ma si muove prima e più rapidamente quello<br />

sottoposto a minore resistenza. Nelle fig.3a,3b,3c si mostrano i movimenti <strong>dei</strong> pistoni nel<br />

passaggio dalla posizione di riposo “0” a quella di sinistra “a” del distributore.<br />

Fig. 3a<br />

<strong>Collegamenti</strong> in parallelo - esempio<br />

Fig. 3b<br />

Fig. 3c


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

<strong>Collegamenti</strong> in serie<br />

Nei cilindri oleodinamici collegati in serie il fluido che si scarica da un attuatore viene<br />

utilizzato per alimentare un altro attuatore per cui ogni cilindro, a meno del primo,<br />

dipende dal precedente (fig.4a).<br />

Fig. 4a<br />

Fig. 4b<br />

In fig.4b si mostrano i tre cilindri nella configurazione finale. Si osserva che le<br />

posizioni raggiunte dai pistoni posti alla destra del primo non sono di fine corsa ma<br />

intermedie.


Fig. 5<br />

<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

<strong>Collegamenti</strong> in serie<br />

In fig.5 si rappresenta un collegamento in serie di due cilindri oleodinamici.<br />

Il circu<strong>it</strong>o oleodinamico mostrato in<br />

fig.5 è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da:<br />

• serbatoio;<br />

• filtro;<br />

• pompa a portata costante;<br />

• valvola di sicurezza;<br />

• distributore 4/3;<br />

• manometri con valvola di esclusione;<br />

• cilindri a doppio effetto.<br />

Nei circu<strong>it</strong>i collegati in serie, essendo ogni cilindro<br />

comandato da un distributore la cui posizione<br />

centrale mette in comunicazione la mandata P con lo<br />

scarico T, si possono avere condizioni di<br />

funzionamento diverse.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Fig. 6a<br />

<strong>Collegamenti</strong> in serie – esempio 1/4<br />

In fig.6a si mostrano due pistoni che<br />

partono in due momenti diversi: il<br />

primo a sinistra, il secondo a destra.<br />

Il pistone a sinistra inizia la sua corsa<br />

utile nel momento in cui il<br />

corrispondente distributore commuta la<br />

sua posizione da “0” ad “a” mentre<br />

quello a destra rimane fermo.<br />

Inizia la sua corsa anche il pistone a<br />

destra, effettuata la commutazione della<br />

posizione del suo distributore da “0” ad<br />

“a”. Si nota che, in questo caso, tale<br />

pistone non raggiunge il fine corsa.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Fig. 6b<br />

<strong>Collegamenti</strong> in serie – esempio 2/4<br />

In fig.6b si mostrano due pistoni in due<br />

momenti diversi della loro corsa: il<br />

primo a sinistra a fine corsa, il secondo<br />

a destra in posizione intermedia.<br />

Il pistone a sinistra rimane fermo nella<br />

sua posizione di fine corsa effettuata la<br />

commutazione del suo distributore da<br />

“a” a “0”.<br />

Il pistone a destra, inizialmente fermo,<br />

riprende la sua corsa, mantenuta<br />

inalterata la posizione del suo<br />

distributore in “a”. Si nota che, in questo<br />

caso, tale pistone raggiunge il fine corsa.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Fig. 6c<br />

<strong>Collegamenti</strong> in serie – esempio 3/4<br />

In fig.6c si mostrano due pistoni in due<br />

momenti diversi della loro corsa: il<br />

primo a sinistra a fine corsa, il secondo<br />

a destra nella posizione iniziale.<br />

Il pistone a sinistra rimane fermo nella<br />

sua posizione di fine corsa mantenuta<br />

inalterata la posizione del suo<br />

distributore in “0”.<br />

Il pistone a destra, inizialmente fermo ed<br />

a fine corsa, r<strong>it</strong>orna in posizione di<br />

partenza, effettuata la commutazione<br />

della posizione del suo distributore da<br />

“a” a “b”.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Fig. 6d<br />

<strong>Collegamenti</strong> in serie – esempio 4/4<br />

In fig.6d si mostrano due pistoni nella<br />

stessa posizione: quella iniziale.<br />

Il pistone a sinistra, inizialmente fermo<br />

ed a fine corsa, r<strong>it</strong>orna nella sua<br />

posizione di partenza, effettuata la<br />

commutazione della posizione del suo<br />

distributore da “0” a “b”.<br />

Il pistone a destra, inizialmente fermo ed<br />

a inizio corsa, rimane in posizione di<br />

partenza, anche se effettuata la<br />

commutazione della posizione del suo<br />

distributore da “b” a “0”.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Fig. 7<br />

Schemi con distributori 6/3 – in parallelo<br />

In fig.7 si mostrano tre pistoni collegati<br />

in parallelo con distributori 6/3.<br />

I collegamenti in parallelo ed in serie<br />

trovano largo impiego nelle macchine<br />

mobili i cui distributori, in genere a<br />

comando manuale, sono montati uno<br />

accanto all’altro: il blocco unico è<br />

defin<strong>it</strong>o “blocco collegato a sandw<strong>it</strong>ch”.<br />

Il disegno degli schemi è esegu<strong>it</strong>o in<br />

verticale ponendo i distributori<br />

principali uno al di sopra dell’altro. In<br />

basso il distributore del cilindro che si<br />

muove per primo o che condiziona i<br />

movimenti degli altri.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Schemi con distributori 6/3 – in parallelo (in esercizio)<br />

Fig. 8<br />

In fig.8 si mostrano tre pistoni collegati<br />

in parallelo con distributori 6/3 nella<br />

fase di esercizio.<br />

Poiché le commutazioni possono<br />

avvenire in modo brusco, per ev<strong>it</strong>are<br />

eventuali onde d’urto, i cursori <strong>dei</strong><br />

distributori 6/3 hanno i ricoprimenti<br />

negativi.<br />

Per ev<strong>it</strong>are eventuali oscillazioni di<br />

pressione, si isolano le utenze ponendo<br />

sulla connessione P <strong>dei</strong> distributori una<br />

valvola unidirezionale.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Schemi con distributori 6/3 – in parallelo (configurazione finale)<br />

Fig. 9<br />

In fig.9 si mostrano tre pistoni collegati<br />

in parallelo con distributori 6/3 nella<br />

configurazione finale.<br />

Tutte le bocche P <strong>dei</strong> distributori sono<br />

collegate direttamente al condotto di<br />

mandata della centralina.<br />

Tutte le bocche T <strong>dei</strong> distributori sono<br />

collegate con lo scarico.


<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Fig. 10<br />

Schemi con distributori 6/3 – in serie<br />

In fig.10 si mostrano tre pistoni collegati<br />

in serie con distributori 6/3 nella<br />

configurazione iniziale.<br />

Tutte le bocche P <strong>dei</strong> distributori sono<br />

collegate direttamente al condotto di<br />

mandata della centralina che attraversa<br />

le due bocche aggiunte <strong>dei</strong> distributori.<br />

Tutte le bocche T <strong>dei</strong> distributori sono<br />

collegate con la bocca P del distributore<br />

a valle.<br />

La bocca T del distributore più a valle è<br />

collegata direttamente allo scarico ma<br />

può essere collegata alla bocca P del<br />

distributore più a monte. Quest’ultimo<br />

collegamento non è possibile utilizzando<br />

distributori 4/3.


Fig. 11<br />

<strong>Collegamenti</strong> <strong>dei</strong> <strong>Cilindri</strong> <strong>Oleodinamici</strong><br />

Schemi con distributori 6/3 – in serie<br />

Fig. 12 Fig. 13

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