Leggi il pdf - Collegio Nazionale dei Periti Agrari » e dei Periti Agrari ...
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Protocollo ISMEA / CNPA<br />
La viticoltura Piacentina<br />
Casse e Consigli<br />
Nazionali<br />
Novembre - Dicembre 2011<br />
Anno LVIII<br />
<strong>il</strong> perito<br />
agrario<br />
Alluvioni: Cause e rimedi<br />
La melicoltura friulana<br />
n.6<br />
Rivista del <strong>Collegio</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong><br />
e <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> Laureati<br />
Azioni a favore <strong>dei</strong> giovani<br />
imprenditori
3<br />
4<br />
6<br />
7<br />
8<br />
14<br />
16<br />
19<br />
22<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e: Andrea Bottaro<br />
Direttore di redazione: Piero Pecciarini<br />
Hanno collaborato:<br />
Andrea Bottaro, Stefano Biagiotti,<br />
Ylenia Burgio, Giovanni Cattaruzzi,<br />
Mauro Finiguerra, Emanuele Genchi,<br />
Giovanna Mellano, Renato Passerini,<br />
Piero Pecciarini, Francesco Possenti,<br />
Elettra S<strong>il</strong>viato<br />
Editrice: <strong>Collegio</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong><br />
e <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> Laureati<br />
Via Principe Amedeo 23 - 00185 Roma<br />
Tel. 06/4819801 - Fax. 06/4882150<br />
<strong>il</strong> perito agrario<br />
EDITORIALE<br />
Ancora sulle professioni<br />
di Andrea Bottaro<br />
TERRITORIO<br />
Alluvioni: Cause e rimedi<br />
di Piero Pecciarini<br />
PROTOCOLLO OPERATIVO<br />
Protocollo ISMEA / CNPA<br />
FONDAZIONE<br />
Video lezioni di formazione<br />
ed aggiornamento<br />
di Mauro Finiguerra<br />
VITICOLTURA<br />
La viticoltura Piacentina<br />
di Elettra S<strong>il</strong>viato<br />
OLTRE IL CONFINE<br />
Dal Kazakistan a Sarmato<br />
in cerca del futuro vitivinicolo<br />
di Renato Passerini<br />
AUGURI ENPAIA<br />
1936-2011 75° anniversario<br />
della Fondazione Enpaia<br />
di Giovanna Mellano<br />
CASSE E CONSIGLI NAZIONALI<br />
Proposte innovative per<br />
un futuro migliore<br />
di Y.B.<br />
<br />
La melicoltura friulana e l’evoluzione<br />
della f<strong>il</strong>iera frutticola regionale<br />
di Giovanni Cattaruzzi<br />
26<br />
28<br />
30<br />
32<br />
33<br />
36<br />
37<br />
39<br />
Direzione: Via Principe Amedeo, 23<br />
00185 Roma<br />
Tel. 06 48906713 - Fax 064882150<br />
e-ma<strong>il</strong>: info@peritiagrari.it<br />
Consiglio <strong>Nazionale</strong>:<br />
Andrea Bottaro (presidente)<br />
Paolo Vigato (vice presidente)<br />
Domenico Di Biase (segretario)<br />
Giuseppe Giordano (tesoriere)<br />
Lorenzo Benanti (consigliere)<br />
Paolo Bertazzo (consigliere)<br />
Mario Calcagn<strong>il</strong>e (consigliere)<br />
Sergio Lombardelli (consigliere)<br />
F<strong>il</strong>ippo Ninci (consigliere)<br />
Angelo Antonio Orsini (consigliere)<br />
Lorenzo Salvan (consigliere)<br />
sommario<br />
N° 6 Novembre-Dicembre 2011<br />
OIGA<br />
Azioni a favore <strong>dei</strong> giovani imprenditori<br />
di Francesco Possenti<br />
SICUREZZA<br />
Presentazione <strong>dei</strong> risultati della prima fase<br />
del progetto “Green Safety: Sicuri in campo,<br />
Sicuri su Strada”<br />
CERTIFICAZIONE<br />
UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2004<br />
Facciamo chiarezza sul Certificato<br />
delle Competenze<br />
di Stefano Biagiotti<br />
ANTIFRODI<br />
Frode informatica negli <strong>il</strong>leciti<br />
finanziamenti comunitari<br />
VITA DEI COLLEGI<br />
Consulta Interprofessionale per la<br />
Prevenzione Incendi delle Provincie<br />
di Ascoli e Fermo<br />
L’aggiornamento tecnico in materia<br />
di esproprio<br />
di Emanuele Genchi<br />
NEWS<br />
DIRITTO E GIURISPRUDENZA<br />
Periodico bimestrale in abbonamento<br />
Abbonamento annuo: € 5,00<br />
Una copia: € 2,00<br />
Progetto Grafico e Stampa: Grafica Ripoli<br />
Via Paterno, 17 - 00010 V<strong>il</strong>la Adriana (RM)<br />
Autorizzazione del Tribunale di Roma<br />
n.69/86 del 14/02/1986<br />
Finito di stampare: Dicembre 2011<br />
Gli articoli esprimono soltanto <strong>il</strong> pensiero<br />
degli autori e non impegnano <strong>il</strong> CNPA né la<br />
redazione del periodico
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Ancora sulle professioni<br />
EDITORIALE<br />
Il Sen. Mario Monti, nuovo premier, per sanare la situazione del Paese, è intervenuto con energia con <strong>il</strong> decreto<br />
legge “Salva Italia” indicando i percorsi che coinvolgono varie espressioni sociali, e rinviando a breve termine<br />
l’azione sulle liberalizzazioni e, tra queste, quelle sulle attività professionali.<br />
Le anticipazioni non vedono grandi differenze tra <strong>il</strong> passato recente (luglio/agosto) ed <strong>il</strong> prossimo futuro (gennaio/febbraio)<br />
ma per alcuni aspetti ancora una volta è stato puntato <strong>il</strong> dito sull’eliminazione delle tariffe minime;<br />
azione che mi vede contrario ma, se serve a liberalizzare <strong>il</strong> mercato (non credo) accetto questa crociata<br />
contro i minimi compensi. Vedremo quello che succederà con la qualità della prestazione professionale.<br />
Però, viste nel 2012 le pronosticate 300.000 nuove disoccupazioni, continuo a pensare alla libera professione<br />
come una importante opportunità per <strong>il</strong> futuro <strong>dei</strong> giovani ed è su questo binario che occorre procedere, senza<br />
sconti e senza ma, perché ritengo necessaria una maggiore attenzione sulle possib<strong>il</strong>ità delle nuove occasioni per<br />
<strong>il</strong> loro pronto inserimento nel mercato del lavoro.<br />
La prima è quella concernente la possib<strong>il</strong>ità della riduzione del periodo del tirocinio a dodici mesi ( oggi 24) e<br />
di diciotto mesi per <strong>il</strong> lavoro subordinato. Basta spingere sull’acceleratore della formazione ed al controllo sulla<br />
qualità delle attività formative <strong>dei</strong> giovani.<br />
E’ anche auspicab<strong>il</strong>e (ed importante), a seguito d’opportune convenzioni, poter riconoscere <strong>il</strong> tirocinio anticipato<br />
a quegli studenti che, nella frequenza del 5° anno di studi dell’Istituto Tecnico <strong>Agrari</strong>o, partecipano a particolari<br />
momenti formativi finalizzati all’inserimento nel periodo di tirocinio con la formula 1 giorno di tirocinio<br />
scolastico = 1 giorno di tirocinio post-diploma.<br />
Naturalmente <strong>il</strong> controllo sullo svolgimento del tirocinio spetta al consiglio del collegio territorialmente competente<br />
tramite verifiche periodiche sull’effettivo andamento della attività formativa. Lavoro in più per i Collegi<br />
provinciali che, però, porterà notevoli vantaggi.<br />
E che dire, come nuova opportunità, della possib<strong>il</strong>ità che la partecipazione ai corsi dell’Istruzione Tecnica Superiore<br />
(ITS), e la positiva conclusione del percorso formativo, porti all’ accesso alle professioni da qualsiasi<br />
titolo scolastico di provenienza sia esso <strong>il</strong> liceo classico, scientifico, ecc.. verrà così data ai giovani una ulteriore<br />
opportunità di accesso alla professione di Perito <strong>Agrari</strong>o; ma occorre che <strong>il</strong> programma degli ITS, impegnativo<br />
perché svolto su 2000 ore, porti ad una preparazione professionale adeguata all’esercizio della nostra professione.<br />
Ed anche qui diventa pregnante l’apporto <strong>dei</strong> Collegi provinciali che devono partecipare attivamente alla<br />
predisposizione <strong>dei</strong> programmi minimi per l’esercizio della professione.<br />
Altra innovazione che, oltre ad essere considerata come lotta attiva all’evasione fiscale, consentirà più trasparenza<br />
è quella concernente l’obbligatorietà d’iscrizione all’albo per tutti i dipendenti pubblici e privati che, anche<br />
all’interno della pubblica amministrazione, a qualsiasi titolo, esercitano la professione di perito agrario. E’<br />
una proposta nuova ed interessante che potrebbe trovare difese ad oltranza da parte di chi vuole continuare a<br />
garantire la casta che, come è emerso dalle ultime inchieste concluse con la sanzione penale, esercitava abusivamente<br />
professioni all’interno della pubblica amministrazione; occorre andare avanti con coraggio senza timore<br />
delle eventuali ripercussioni negative.<br />
Bisogna dare segnali positivi di ammodernamento e così, oltre all’ obbligo di formazione continua permanente<br />
(<strong>il</strong> CNPA ha deliberato in tal senso nell’anno 2004), con sanzioni dirette a chi non osserva la prescrizione; anche<br />
quello della polizza obbligatoria assicurativa per rischi professionali è un buon segnale per la garanzia della<br />
committenza.<br />
Pubblicità informativa, con ogni mezzo, avente ad oggetto l’attività professionale, e la costituzione degli organismi<br />
disciplinari locale e nazionale, garanti della terzietà, completano le riforme che potrebbero anche interessare<br />
<strong>il</strong> più ampio sistema ordinistico di ogni professione.<br />
Per le società tra professionisti aspettiamo, come previsto all’art. 10 della Legge di Stab<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> 2012 (legge<br />
12 novembre 2011, n. 183), <strong>il</strong> 14 maggio 2012 per avere dal Ministero di Giustizia, <strong>il</strong> regolamento che disciplini<br />
la nuova modalità per l’esercizio della professione in forma societaria, da emanare di concerto con <strong>il</strong> Ministero<br />
dello Sv<strong>il</strong>uppo Economico. Nel frattempo, però, daremo <strong>il</strong> nostro contributo per una visione più ampia delle<br />
problematiche relative al tema così essenziale per l’esercizio della professione in forma collettiva.<br />
Un lavoro ininterrotto per <strong>il</strong> nuovo Consiglio <strong>Nazionale</strong> che dovrà avere la determinazione di rispondere alle<br />
attese <strong>dei</strong> giovani che si aspettano molto da noi.<br />
Non è <strong>il</strong> passato o <strong>il</strong> presente che hanno peso ma è <strong>il</strong> loro futuro che deve interessarci ed è su questo che dobbiamo<br />
lavorare nell’anno 2012, che auguro a tutti buono e ricco di soddisfazioni, dopo potrebbe essere inut<strong>il</strong>e.<br />
di Andrea Bottaro<br />
E<br />
D<br />
IT<br />
O RIALE<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 3
di Piero Pecciarini<br />
Le alluvioni che<br />
hanno colpito<br />
nell’arco di poche<br />
settimane, due importanti<br />
aree regionali<br />
del nostro Paese, la prima<br />
la Liguria con Genova,<br />
<strong>il</strong> territorio spezzino<br />
ed una area della<br />
Toscana occidentale e<br />
l’isola d’Elba, l’altra la Sic<strong>il</strong>ia nella<br />
zona del messinese con vittime e<br />
danni incalcolab<strong>il</strong>i ci portano a chiederci,<br />
temendo che la serie non sia<br />
finita, quali possono essere le cause<br />
che generano questi sempre più frequenti<br />
e gravi disastri.<br />
Si pensa subito a fenomeni naturali,<br />
ai cambiamenti climatici che si riscontrano<br />
in questi ultimi tempi non<br />
controllab<strong>il</strong>i dall’uomo, ma con senso<br />
di responsab<strong>il</strong>ità dobbiamo chiederci<br />
se sono solo queste le cause<br />
che generano sempre più ravvicinati<br />
e drammatici disastri.<br />
Al di la di quelli che sono i<br />
rimpalli di colpe e responsab<strong>il</strong>ità<br />
che a disastro avvenuto<br />
si leggono sulla stampa<br />
riteniamo dovere cercare di<br />
capire i mali che avvolgono <strong>il</strong><br />
mondo in cui oggi viviamo e<br />
ciò per impegnarsi a curarli.<br />
Studi più approfonditi sul<br />
rapporto fra clima e territorio<br />
dovranno divenire d’obbligo<br />
anche se non sempre le<br />
conoscenze scientifiche sono<br />
in grado di regolare le forze<br />
della natura. Questa non ha<br />
padroni, ma ha leggi proprie<br />
4<br />
TERRITORIO<br />
Alluvioni: Cause e rimedi<br />
alle quali l’uomo deve<br />
adeguarsi, e difendersi<br />
con opere di cura e<br />
prevenzione cosa che<br />
oramai da tempo viene<br />
trascurata o non avviene.<br />
La natura fornisce<br />
segnali che non vengono<br />
più recepiti per<br />
l’assenza dell’uomo. Un<br />
tempo quando le campagne erano<br />
abitate dai contadini che vi esercitavano<br />
la loro attività agricola, questi<br />
le curavano, per conoscenza diretta,<br />
con quel tipico tradizionale amore<br />
verso la terra madre e gli alberi.<br />
I corsi di acqua venivano puliti dal<br />
più piccolo fossetto posto al margine<br />
<strong>dei</strong> campi ai canali di scolo fino<br />
ai torrenti e fiumi irregimentandovi<br />
le acque. Oggi fiumi e torrenti rigurgitano<br />
di rifiuti di ogni sorta, e fra<br />
questi materiali indistruttib<strong>il</strong>i come<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
le plastiche che vanno a connettersi<br />
con i corsi in maniera innaturale e<br />
fac<strong>il</strong>itano le inondazioni con l’accumulo<br />
di tronchi, rami secchi ed oggetti<br />
di ogni genere. I terreni incolti<br />
non assorbono più le normali piogge<br />
figuriamoci le bombe d’acqua. Molti<br />
fianchi collinari e scarpate abbandonati<br />
col passare del tempo, si sono<br />
resi instab<strong>il</strong>i aumentando <strong>il</strong> rischio<br />
di frane e smottamenti gravi come<br />
si è purtroppo riscontrato da varie<br />
parti.<br />
Cosa si può fare contro questo dissesto<br />
idrogeologico del territorio.<br />
L’uomo dovrà curarlo in maniera<br />
attenta tenendo presente le particolari<br />
caratteristiche e frag<strong>il</strong>ità del<br />
territorio e nell’ottica che potranno<br />
avvenire eventi meteorologici eccezionali<br />
prevedendone la convivenza.<br />
Ripartire quindi da pianificazioni,<br />
rivedere o realizzare piani di baci-
no che prendano in considerazione<br />
anche la delocalizzazione di edifici<br />
nelle aree a rischio. Costruzioni<br />
abitative ed aziendali che dovranno<br />
insediarsi in luoghi diversi per evitare<br />
le gravi conseguenze di possib<strong>il</strong>i<br />
future alluvioni. Non dobbiamo più<br />
apprendere ad alluvione avvenuta<br />
che in luoghi ove prima vi erano<br />
campi coltivati vi si trovano v<strong>il</strong>lette<br />
od altri insediamenti rimasti sott’acqua.<br />
Evitare l’estendersi di costruzioni<br />
e cementificazioni senza prima<br />
studiare e fissare regole edificative<br />
consone al territorio ed all’ambiente<br />
naturale circostante.<br />
E’ necessario operare per ristab<strong>il</strong>ire<br />
l’intesa fra l’uomo ed <strong>il</strong> territorio.<br />
Considerato che i nubifragi avverranno<br />
anche in futuro dovremo creare<br />
delle difese ricorrendo sopratutto<br />
alla prevenzione. Questi sono compiti<br />
più delle amministrazioni pubbliche<br />
che <strong>dei</strong> privati ma la politica in molti<br />
casi ha manifestato le sue distrazioni<br />
ed inadempienze. Compiti impegnativi<br />
non fac<strong>il</strong>i a svolgersi ma più che<br />
necessari. Le amministrazioni locali<br />
dovranno impostare nuove politiche<br />
ambientali e di prevenzione con interventi<br />
del Governo senza aspettare<br />
di intervenire quando si creano situazioni<br />
di emergenza con stanziamenti<br />
speciali, che vanno a gravare sulle<br />
tasche <strong>dei</strong> cittadini, e determinano<br />
anche l’apertura di fascicoli da parte<br />
TERRITORIO<br />
delle Procure per indagini conoscitive<br />
ed accertamenti di responsab<strong>il</strong>ità.<br />
Dovranno essere proprio le pubbliche<br />
amministrazioni che, avvalendosi<br />
di studi ingegneristici, geologici ed<br />
agronomici, in una ottica integrata,<br />
consentano progettare e costruire in<br />
maniera sicura. Tenere presente inoltre<br />
la necessità di conservare <strong>il</strong> territorio<br />
con le sue caratteristiche naturali<br />
non escludendo quello agricolo,<br />
ricorrendo ove necessario<br />
alla collaborazione di<br />
tecnici agricoli per una<br />
attenta e corretta manutenzione.<br />
Anche <strong>il</strong> Presidente della<br />
Repubblica Napolitano<br />
tornando sul tema <strong>dei</strong><br />
dissesti idrogeologici con<br />
un messaggio al Congresso<br />
di Legambiente<br />
ha sottolineato come sia:<br />
“altamente auspicab<strong>il</strong>e<br />
un rinnovato e condiviso<br />
impegno da parte di<br />
soggetti pubblici e privati preposti a<br />
contrastare con ogni mezzo <strong>il</strong> ripetersi<br />
di scelte che concorrono al dissesto<br />
idrogeologico”. Tali messaggi<br />
possono interpretarsi anche come <strong>il</strong><br />
ravvissarsi di opportuni cambiamenti<br />
culturali ed educativi.<br />
Ricordiamoci tutti che <strong>il</strong> territorio<br />
del nostro Paese è un’opera d’arte<br />
che non va dimenticata, a cui dobbiamo<br />
cure ed attenzioni.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 5
Dopo un periodo positivo di collaborazione<br />
che ha visto l’attuazione<br />
del precedente, è stato<br />
rinnovato <strong>il</strong> protocollo, già firmato dal<br />
Dr. Arturo Semerari, Presidente dell’<br />
ISMEA, ed <strong>il</strong> Per. Agr. Andrea Bottaro,<br />
Presidente del CNPA, valido fino al<br />
31.12.2012, che prevede azioni volte alla<br />
collaborazione professionale tra i <strong>Periti</strong><br />
<strong>Agrari</strong> liberi professionisti e l’ Ente.<br />
Il primo ambito di collaborazione riguarda<br />
<strong>il</strong> Mandato per la custodia e la<br />
gestione <strong>dei</strong> territori agricoli retrocessi<br />
ed oggetto di riassegnazione per bando<br />
concorso. In caso di r<strong>il</strong>ascio anticipato<br />
<strong>dei</strong> terreni, di spettanza dell’ISMEA,<br />
da parte dell’imprenditore agricolo è<br />
necessario assicurare la custodia e l’affidamento<br />
in gestione provvisoria di<br />
detti terreni, in attesa di riassegnazione<br />
e, al fine di sopperire alla esigenza di<br />
conservare, custodire e mantenere i ter-<br />
6<br />
PROTOCOLLO OPERATIVO<br />
Protocollo ISMEA/CNPA<br />
reni, l’ISMEA ha individuato nei <strong>Periti</strong><br />
<strong>Agrari</strong> e <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> Laureati, iscritti<br />
al relativo Albo, i soggetti idonei, sia per<br />
competenze professionali, sia per la loro<br />
cap<strong>il</strong>lare presenza su tutto <strong>il</strong> territorio<br />
nazionale.<br />
A tal fine l’ISMEA ed <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
<strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong><br />
Laureati collaboreranno affinché gli<br />
iscritti all’Albo <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e <strong>Periti</strong><br />
<strong>Agrari</strong> Laureati diano disponib<strong>il</strong>ità per<br />
eventuali incarichi professionali da parte<br />
di ISMEA finalizzati alla custodia <strong>dei</strong><br />
terreni in questione svolgendo, secondo<br />
<strong>il</strong> regime del mandato professionale, di<br />
cui agli artt. 2230 c. c. e seguenti, ogni attività<br />
necessaria affinché <strong>il</strong> fondo venga<br />
custodito, mantenuto, secondo <strong>il</strong> criterio<br />
della d<strong>il</strong>igenza e massima economicità.<br />
Il professionista incaricato con apposita<br />
lettera di incarico da parte ISMEA,<br />
oltre alla retribuzione avrà <strong>il</strong> rimborso<br />
delle spese sostenute e per questo sarà<br />
comunque tenuto alla rendicontazione<br />
delle stesse, secondo i criteri indicati<br />
nella stessa lettera di incarico.<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e<br />
<strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> Laureati ha già informato,<br />
con circolare n.27/2011, i Collegi<br />
Provinciali <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong><br />
<strong>Agrari</strong> Laureati provinciali sulla necessità<br />
di costituire elenchi di professionisti<br />
iscritti disponib<strong>il</strong>i ad assumere l’incarico<br />
di ISMEA e pertanto è opportuno che<br />
i <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> intenzionati ad essere<br />
inseriti in tali elenchi lo manifestino al<br />
proprio <strong>Collegio</strong> provinciale.<br />
Il secondo ambito del protocollo, considerato<br />
che nell’ambito di attività informativa<br />
svolta dall’ISMEA in merito al<br />
mercato agricolo ed alle stesse funzioni<br />
da esso svolto, è stato concordato di<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
cstituire presso i Collegi Provinciali <strong>dei</strong><br />
<strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> Laureati<br />
appositi sportelli “<strong>Collegio</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
Dei <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> E Dei <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong><br />
Laureati – ISMEA informa”, presso<br />
i quali verranno fornite informazioni<br />
ed assistenza primaria nell’accesso alle<br />
funzioni ed alle attività dell’ISMEA.<br />
Inoltre, l’ISMEA, attesa la necessità<br />
che, nell’ambito delle procedure di assegnazione<br />
<strong>dei</strong> terreni da essa svolta come<br />
compito istituzionale, sia allegato da<br />
parte degli interessati un business plan<br />
che dimostri con elencazione, sv<strong>il</strong>uppo,<br />
elaborazione ed analisi di dati relativi<br />
alla conduzione agricola, alla stima<br />
del valore delle produzioni, ai costi di<br />
gestione etc., quale siano i prevedib<strong>il</strong>i<br />
risultati dell’investimento affrontato<br />
dal potenziale assegnatario <strong>dei</strong> terreni<br />
di ISMEA, ha concordato con <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e <strong>dei</strong><br />
<strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> Laureati nell’individuare<br />
la figura del Perito <strong>Agrari</strong>o professionista,<br />
tra gli altri, idoneo per competenze<br />
a redigere, elaborare e sottoscrivere, <strong>il</strong><br />
business plan per le procedure di assegnazione<br />
<strong>dei</strong> terreni agricoli, che con la<br />
sottoscrizione e l’apposizione del timbro<br />
professionale su tale documento, ne certificherà<br />
l’affidab<strong>il</strong>ità <strong>dei</strong> dati e <strong>il</strong> valore<br />
intellettuale delle elaborazioni.
di Mauro Finiguerra<br />
Il programma di<br />
formazione ed aggiornamentoprofessionale,<br />
rivolto sia<br />
ai tirocinanti che dovevano<br />
sostenere l’esame<br />
di ab<strong>il</strong>itazione che ai<br />
<strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> che desideravano<br />
procedere<br />
ad un aggiornamento<br />
professionale, si è svolto secondo<br />
<strong>il</strong> programma precedentemente<br />
stab<strong>il</strong>ito dal Consiglio della Fondazione<br />
e realizzato secondo <strong>il</strong><br />
format già collaudato delle video<br />
lezioni su piattaforma fornita dalla<br />
Beta Formazione srl , struttura di<br />
formazione che da tempo collabora<br />
con la Fondazione ed <strong>il</strong> CNPA.<br />
Le lezioni si sono svolte dal 26 settembre<br />
al 5 ottobre 2011, dalle ore<br />
20.00, secondo <strong>il</strong> calendario che<br />
segue :<br />
Quest’anno, per la prima volta,<br />
a seguito dell’accordo tra CNPA<br />
e MIUR che prevede la collaborazione<br />
e l’apertura delle lezioni<br />
e.learning anche a Studenti e<br />
FONDAZIONE<br />
Video lezioni di formazione<br />
ed aggiornamento<br />
Docenti degli Istituti<br />
<strong>Agrari</strong>, i risultati <strong>dei</strong><br />
collegamenti sono stati<br />
numericamente soddisfacenti<br />
in quanto hanno<br />
avuto l’accesso :<br />
a) <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>: n.83<br />
dalle province di Agrigento,<br />
Ascoli Piceno,<br />
Bari, Bat, Bergamo, Bologna,<br />
Brindisi, Chieti, Firenze,<br />
Foggia, Forli’-Cesena, Frosinone,<br />
Lecce, Lucca, Macerata,<br />
Mantova, Matera , Modena,<br />
Napoli, Padova, Perugia, Pesaro<br />
Urbino, Potenza, Ravenna,<br />
Reggio Calabria, Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia, Rimini, Roma, Rovigo,<br />
Sassari, Siena, Taranto, Teramo,<br />
Torino, Trapani, Udine, Verona,<br />
Vicenza,<br />
b) Tirocinanti: n. 57 delle province<br />
di Ancona, Ascoli Piceno, Bari,<br />
Per.Agr. Possenti Francesco Fiscalità in agricoltura<br />
Dr. Carlo Riva La digestione anaerobica e gli impianti a biogas di<br />
piccola taglia<br />
Dr. Carlo Riva Energia da Biomasse<br />
Per.Agr. Finiguerra Fabio Il biologico e la biodiversità<br />
Per.Agr. Moncelli Massimo Espropri<br />
Per.Agr. Pierini Roberto Catasto<br />
Per.Agr. Calcagn<strong>il</strong>e Mario Danni da calamità naturali (effettuata nuovamente<br />
<strong>il</strong> giorno 6 ottobre 2011 per problemi di<br />
collegamento internet)<br />
Per.Agr. Perronace Leonardo Valutazione Stab<strong>il</strong>ità degli alberi (VTA)<br />
Benevento, Brindisi, Cagliari,<br />
Campobasso, Caserta, Catanzaro,<br />
Cremona, Firenze, Grosseto,<br />
Macerata, Messina, Napoli,<br />
Nuoro, Padova, Perugia, Pia-<br />
cenza, Ravenna, Roma, Salerno,<br />
Siena, Taranto, Trapani, Udine,<br />
Viterbo;<br />
c) Docenti: n. 11 degli ITA di Bologna,<br />
Bari, Cremona, Grosseto,<br />
Macerata, Ferrara, Forlì-Cesena,<br />
Messina , Napoli, Parma, Pistoia<br />
, Treviso;<br />
d) Studenti: n. 10 delle province<br />
Bari, Macerata, Messina, Napoli;<br />
e) Non dichiarati per tipologia di<br />
appartenenza e provenienza :<br />
n.8<br />
f) Non dichiarati per tipologia di<br />
appartenenza: n.2 delle province<br />
di Trento e Verona.<br />
Ai partecipanti è stato consentito<br />
di poter scaricare i f<strong>il</strong>es della video<br />
lezione registrata di loro interesse e<br />
tale opportunità viene data anche a<br />
quanti lo richiedano.<br />
Riteniamo di aver contribuito, anche<br />
con questa iniziativa, al rispetto dello<br />
scopo statutario della Fondazione.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 7
di Elettra S<strong>il</strong>viato<br />
8<br />
La famiglia delle<br />
malvasie piacentine<br />
Nel lontano tardo agosto 1967 <strong>il</strong> Dr.<br />
Giuseppe Comolli del Consorzio<br />
<strong>Agrari</strong>o di Piacenza telefonò al Prof.<br />
Mario Fregoni dell’Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore di Piacenza per<br />
informarlo che nel suo ufficio era<br />
presente <strong>il</strong> mezzadro dell’azienda Uccellara<br />
delle colline della Valnure (allora<br />
di proprietà del Geom. Bosoni).<br />
Il viticoltore aveva osservato un paio<br />
di grappoli rosa su una pianta di uva<br />
bianca e precisamente di Malvasia di<br />
Candia aromatica probab<strong>il</strong>mente originaria<br />
dell’isola di Creta. La Malvasia<br />
è <strong>il</strong> vitigno bianco largamente più diffuso<br />
nella provincia di Piacenza (circa<br />
1.000 ettari) ed è la Malvasia più<br />
aromatica del mondo. Il Prof. Fregoni,<br />
con una certa incredulità, chiese al<br />
Dr. Comolli che <strong>il</strong> ceppo non venisse<br />
toccato e <strong>il</strong> giorno successivo si recò<br />
nella zona di Albarola nel vigneto<br />
dell’Uccellara. Effettivamente constatò<br />
una mutazione genetica che aveva<br />
generato grappoli rosa su un ceppo<br />
che portava molti grappoli bianchi di<br />
Malvasia. La pianta venne gelosamente<br />
sorvegliata e nell’autunno inoltrato<br />
<strong>il</strong> Prof. Fregoni prelevò le gemme per<br />
la propagazione della Malvasia rosa<br />
VITICOLTURA<br />
La viticoltura Piacentina<br />
tramite innesto. Queste mutazioni si<br />
verificano per cause del tutto naturali,<br />
quali le radiazioni atmosferiche, che<br />
agiscono sui geni e i loro satelliti <strong>dei</strong><br />
tessuti gemmari. Il colore degli acini è<br />
sintetizzato nella buccia e governato<br />
da 1-2 geni principali attorniati da geni<br />
satelliti, che possono<br />
mutare in certe strutture<br />
genomiche. Pertanto<br />
queste mutazioni non<br />
sono OGM! Sim<strong>il</strong>i mutazioni,<br />
che riguardano<br />
<strong>il</strong> colore delle bacche,<br />
avvengono nelle gemme<br />
produttive e sono<br />
frequenti, ma vanno<br />
dal colore nero (che si<br />
comporta da carattere<br />
dominante) al colore<br />
rosa, al grigio, al bianco<br />
(carattere recessivo).<br />
Sul Pinot nero sono sta-<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
te isolate le varietà Pinot grigio e Pinot<br />
bianco. La retromutazione (inversa)<br />
dal bianco al rosa, che ha dato la Malvasia<br />
rosa in Val Nure, è molto rara. Le<br />
conoscenze internazionali del predetto<br />
costitutore genetico della Malvasia<br />
rosa consentirono subito di evidenziare<br />
che in Italia esistono<br />
Malvasie nere (quattro)<br />
e bianche (11) e<br />
solo una Malvasia rosa<br />
nelle isole Baleari, poiché<br />
quelle pochissime<br />
citate in bibliografia in<br />
Italia nel passato non<br />
esistono più.<br />
La Malvasia rosa è stata<br />
descritta, e richiamata<br />
come storia, anche<br />
nel libro Viticoltura di<br />
qualità (di M. Fregoni),<br />
adottato da tutti<br />
gli studenti universitari
italiani, <strong>il</strong>lustrata con<br />
belle foto, nonché nel<br />
volume sui vitigni autoctoni<br />
piacentini, dove<br />
sta scritto: «vitigno ottenuto<br />
dal Prof. Fregoni<br />
nel 1967<strong>»</strong>.<br />
Con le piante ottenute<br />
dal ceppo madre della<br />
Val Nure nel 1969 venne<br />
costituito un vigneto<br />
sperimentale presso<br />
l’azienda Vigevani di<br />
Ancarano, dove <strong>il</strong> Prof.<br />
Fregoni per oltre 20 anni ha selezionato<br />
e studiato <strong>il</strong> comportamento delle<br />
nuove varietà rosa, in particolare per<br />
la stab<strong>il</strong>ità del colore delle mutazioni.<br />
Infatti, fra le piante ottenute dal ceppo<br />
della Val Nure alcune sono retromutate,<br />
ossia sono passate dai grappoli<br />
rosa ai grappoli bianchi, come la<br />
pianta madre di Malvasia. Altri ceppi<br />
avevano invece <strong>il</strong> colore grigio e altri<br />
rosa striato. Tutte queste piante derivano<br />
dagli organi prelevati sul ceppo<br />
primigenio della Val Nure.<br />
Frattanto <strong>il</strong> costitutore genetico aveva<br />
ottenuto <strong>il</strong> riconoscimento ufficiale<br />
e l’omologazione presso <strong>il</strong> Ministero<br />
dell’Agricoltura Italiano e della Comunità<br />
Europea, che inserirono la<br />
Malvasia rosa nell’elenco delle varietà<br />
idonee alla coltivazione per la provincia<br />
di Piacenza. I primi vigneti in coltura<br />
normale di Malvasia rosa presso<br />
i viticoltori sono stati piantati in Val<br />
Trebbia (az. Vigevani), in Val Tidone<br />
(az. Mossi), in Val Chero (az. Montesissa),<br />
in Val d’Arda (az. Casaroli), e<br />
VITICOLTURA<br />
più recentemente con <strong>il</strong><br />
Dr. Miravalle a V<strong>il</strong>la Tavernago<br />
(Pianello), ma<br />
altresì in Toscana (Az.<br />
S. Felice) ed altre Regioni,<br />
italiane ed estere.<br />
Il Prof. Fregoni la porterà<br />
in Kazakistan dove<br />
sta realizzando un progetto<br />
di miglioramento<br />
genetico della vite.<br />
Tutte queste piante di<br />
Malvasia rosa venivano<br />
dai Vivai Cooperativi<br />
di Rauscedo, al quale <strong>il</strong> costitutore genetico<br />
aveva conferito<br />
l’incarico di preparare<br />
le nuove piante innestate<br />
(barbatelle) e le royalties<br />
furono devolute<br />
all’Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore. Il costitutore<br />
genetico per<br />
legge ha, infatti, <strong>il</strong> compito<br />
di sorvegliare la<br />
sua nuova varietà nella<br />
diffusione e sulla sanità<br />
(perché deve essere<br />
esente da malattie e da<br />
virus in particolare) e<br />
può scegliere <strong>il</strong> vivaista propagatore.<br />
Ormai sono anni che i vini di Malvasia<br />
rosa sono affermati in provincia di<br />
Piacenza, in particolare come vini da<br />
dessert, di un bel colore rosa lampone<br />
br<strong>il</strong>lante e di aroma delicato, ottenuti<br />
con parziale appassimento delle uve<br />
in pianta. Per tutto questo lavoro <strong>il</strong><br />
Prof. Fregoni ha avuto la decennale e<br />
preziosa collaborazione del sig. Giuseppe<br />
Bruzzi, ex<br />
tecnico dipendente<br />
dell’Università<br />
Cattolica del Sacro<br />
Cuore.<br />
E’ venuto però <strong>il</strong><br />
momento di dedicare<br />
l’attenzione<br />
alle sorelle della<br />
Malvasia rosa,<br />
già presenti fra le<br />
viti sperimentate ad Ancarano e figlie<br />
del ceppo dell’Uccellara, vale a dire<br />
la Malvasia grigia e la Malvasia rosa<br />
striata. Sono trascorsi 44 anni e quindi<br />
un giudizio sulla stab<strong>il</strong>ità genetica,<br />
nonché sulle caratteristiche delle nuove<br />
varietà e <strong>dei</strong> vini<br />
è ormai possib<strong>il</strong>e. La<br />
Malvasia grigia ha una<br />
forte variab<strong>il</strong>ità annuale,<br />
mentre la Malvasia<br />
rosa striata si è rivelata<br />
costante da decenni ed<br />
è pertanto ora di iniziare<br />
<strong>il</strong> processo per ufficializzare<br />
e omologare<br />
una nuova varietà. E’<br />
così che la pensa anche<br />
l’espertissimo Sig.<br />
Luigi Mossi, che ospita<br />
queste piante da molti<br />
anni ad Albareto, assieme ad una collezione<br />
costituita dal Prof. Fregoni di<br />
varietà autoctone piacentine, alcune<br />
molto interessanti.<br />
La Malvasia rosa è rara, ma la Malvasia<br />
rosa striata sarà una varietà unica<br />
al mondo. Gli acini sono curiosi e attirano<br />
l’attenzione per le striature di colore<br />
rosa più intenso e di colore grigio<br />
sulla buccia.<br />
Con <strong>il</strong> lungo lavoro del Prof. Fregoni<br />
si è così costituita una famiglia piacentina<br />
di Malvasie, la madre bianca<br />
aromatica, la figlia rosa, la sorella<br />
grigia e la sorella rosa striata. Le sorprese<br />
sono ancora possib<strong>il</strong>i perché <strong>il</strong><br />
genoma di queste nob<strong>il</strong>i varietà si è<br />
rivelato sensib<strong>il</strong>e alle mutazioni come<br />
<strong>il</strong> grande Pinot nero. Speriamo che<br />
le Malvasie piacentine conquistino <strong>il</strong><br />
mondo.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 9
10<br />
Uve piacentine per<br />
gli spumanti di Natale<br />
Nel periodo natalizio si verifica <strong>il</strong><br />
maggior consumo di spumanti, in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo, dove si producono<br />
2,5 m<strong>il</strong>iardi di bottiglie di spumanti ,<br />
di cui 450 m<strong>il</strong>ioni in Francia, 430 m<strong>il</strong>ioni<br />
in Germania, 330 in Italia, 250<br />
in Spagna, 200 in Usa etc. Per l’Italia<br />
sono le Regioni settentrionali le<br />
maggiori produttrici. La Lombardia<br />
produce 14,5 m<strong>il</strong>ioni di bottiglie di<br />
classico (fermentazione in bottiglia)<br />
e <strong>il</strong> Trentino 8 m<strong>il</strong>ioni, mentre per<br />
lo Charmat (fermentazione in autoclave)<br />
è leader <strong>il</strong> Piemonte con 120<br />
m<strong>il</strong>ioni di bottiglie (prevale l’Asti),<br />
seguito dal Veneto con 110 m<strong>il</strong>ioni di<br />
bottiglie (prevale <strong>il</strong> Prosecco) e dalla<br />
Lombardia con 23 m<strong>il</strong>ioni di bottiglie<br />
(prevale <strong>il</strong> Pinot nero).<br />
Un’indagine di tanti anni fa, condotta<br />
dal professor Mario Fregoni,<br />
rivelò che le varietà di vite ut<strong>il</strong>izzate<br />
per produrre gli spumanti erano, nel<br />
mondo, oltre 150, di cui un centinaio<br />
in Italia. Lo stesso docente decise di<br />
costituire una collezione a Riccagioia<br />
e a Soriasco, nell’Oltrepò Pavese,<br />
area nota per la più grande estensione<br />
di Pinot nero esistente al mondo<br />
(dopo la Champagne e la Borgogna),<br />
VITICOLTURA<br />
pari a 2.500 ettari, proprio per la produzione<br />
di spumanti. L’ex docente<br />
della Cattolica aveva constatato che<br />
per gli spumanti Champenoise in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo venivano ut<strong>il</strong>izzate<br />
solo due varietà e cioè lo Chardonnay<br />
(bianco) e <strong>il</strong> Pinot nero, mentre<br />
tutte le altre venivano impiegate per<br />
gli Charmats (rifermentati nei grandi<br />
serbatoi). Chardonnay e Pinot nero<br />
danno spumanti di grande classe per<br />
aroma, acidità, struttura e longevità,<br />
che supera anche i dieci anni, mentre<br />
le altre varietà in genere danno spumanti<br />
più beverini ma di qualità inferiore<br />
e di breve durata.<br />
Tuttavia Chardonnay e Pinot nero<br />
hanno un grande difetto, soprattutto<br />
per i Paesi mediterranei e per le annate<br />
calde come <strong>il</strong> 2011, e cioè maturano<br />
troppo presto, tanto che ormai si<br />
raccolgono a cominciare dai primi di<br />
agosto, con la conseguente riduzione<br />
dell’acidità (carattere fondamentale<br />
per gli spumanti, che devono essere<br />
freschi) e degli aromi.<br />
Al professor Fregoni, oltre trent’anni<br />
fa, venne pertanto l’idea di costituire<br />
varietà da spumanti più tardive e,<br />
dopo aver studiato le collezioni internazionali<br />
predette, decise di limitarsi<br />
ad incrociare tra loro quattro varietà,<br />
ossia Pinot nero, Chardonnay, Riesling<br />
italico e Trebbiano toscano, questi<br />
ultimi di buona acidità e più tardivi<br />
<strong>dei</strong> primi due. Gli incroci sono stati<br />
eseguiti nel 1989 dal Sig. Giuseppe<br />
Bruzzi dell’Università Cattolica S.C.<br />
presso le aziende piacentine la Stoppa<br />
e Vigevani di Ancarano, Vitali di<br />
Montalbo e Volpara in Oltrepò Pavese.<br />
Subito dopo (1992 e 1994) vennero<br />
incrociati anche Pinot nero x Barbera<br />
e Croatina x Cabernet Sauvignon,<br />
incroci che sono ancora in selezione.<br />
Tutti i semi ottenuti dai suddetti incroci<br />
sono stati fatti germinare nella<br />
serra dell’Università Cattolica S.C. e<br />
le piante ottenute piantate e selezionate<br />
a Riccagioia (PV), centro di ricerca<br />
viticola della Lombardia. Quel-<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
le degne di considerazione sono state<br />
innestate, osservate e microvinificate<br />
per lunghi anni, anche con la collaborazione<br />
del professor Alberto Vercesi<br />
dell’Università Cattolica S.C.<br />
Il lavoro di selezione, durato quasi<br />
trent’anni, è sfociato nella registrazione<br />
di tre nuove varietà ad opera<br />
<strong>dei</strong> costitutori proff. Mario Fregoni<br />
e Alberto Vercesi e la partecipazione<br />
istituzionale dell’Università Cattolica<br />
S.C. e del Centro di Riccagioia,<br />
che gestisce la diffusione delle nuove<br />
varietà.<br />
Dai documenti ufficiali <strong>dei</strong> costitutori<br />
genetici si evince che sono state<br />
omologate (G.U. 10 agosto 2010) le<br />
seguenti varietà: Celtica (Riesling italico<br />
x Chardonnay), Virg<strong>il</strong>io (Riesling<br />
italico x Pinot nero) e Pliniana (Riesling<br />
italico x Pinot nero). I costitutori<br />
genetici Fregoni e Vercesi hanno anche<br />
presentato al Ministero dell’Agricoltura<br />
Italiano e quindi all’Unione<br />
Europea le analisi <strong>dei</strong> DNA delle tre<br />
varietà , dimostrando la loro indipendenza<br />
genetica e diversità nel rispetto<br />
<strong>dei</strong> genitori. Sono così apparsi nel<br />
panorama varietale italiano tre nuovi<br />
incroci per uve adatte agli spumanti<br />
Champenoise, di cui due bianche
Nel libro sui vitigni autoctoni piacentini,<br />
di Mario Fregoni et coll. (2002),<br />
parlando dell’Ervi si dice «ottenuto<br />
nel 1970 presso l’azienda del Prof.<br />
Giovanni Vitali di Montalbo (Ziano<br />
P.no), che fu docente di Meccanica<br />
agraria all’Università Cattolica del<br />
Sacro Cuore di Piacenza quando <strong>il</strong><br />
Prof. Fregoni era studente. Il Prof.<br />
Vitali portava già allora <strong>il</strong> giovane<br />
Fregoni al podere Fieno di Montalbo.<br />
Il Prof. Fregoni è molto grato<br />
al Prof. Vitali per la passione per la<br />
vite che gli ha trasmesso<strong>»</strong>. Sim<strong>il</strong>e<br />
riconoscenza esprime a Pino Molinelli,<br />
responsab<strong>il</strong>e della viticoltura<br />
del podere Fieno, anche in assenza<br />
del Prof. Vitali, ordinario e Preside<br />
all’Università di Firenze, dove ha<br />
lasciato una grande Scuola con la<br />
quale <strong>il</strong> Prof. Fregoni collabora tuttora,<br />
così come con le figlie del Prof.<br />
Vitali a Montalbo. Va rammentato,<br />
altresì, che da ragazzo Fregoni aveva<br />
pigiato con i piedi le uve di Barbera<br />
e Bonarda di Pianello, che andava<br />
a prendere con <strong>il</strong> suo vicino di casa,<br />
con la bigoncia di legno trainata da<br />
VITICOLTURA<br />
(Celtica e Virg<strong>il</strong>io) e una nera (Pliniana).<br />
La loro produttività è superiore a<br />
quella <strong>dei</strong> genitori e le caratteristiche<br />
qualitative assai promettenti, come<br />
dimostrano le microvinificazioni effettuate<br />
a Riccagioia. Inoltre la vendemmia<br />
è più tardiva di almeno dieci<br />
giorni, ciò che consente la maturazione<br />
in giornate fresche di notte e quindi<br />
capaci di creare aromi e mantenere<br />
l’acidità. In particolare la Pliniana ha<br />
la possib<strong>il</strong>ità di inserirsi nella crescente<br />
richiesta mondiale di spumanti<br />
Champenoise rosé, che hanno <strong>il</strong> più<br />
alto consumo in Gran Bretagna, Usa,<br />
Germania, Giappone, Svizzera e anche<br />
in Italia e altri Paesi.<br />
Le costituzioni genetiche sono quindi<br />
pronte e sono già state piantate<br />
L’ERVI, una sola varietà per <strong>il</strong> Gutturnio<br />
un cavallo. L’Ervi nasce da un progetto<br />
del Prof. Fregoni che ha sempre<br />
desiderato produrre <strong>il</strong> Gutturnio<br />
con una sola varietà, che unisse le<br />
caratteristiche del Barbera e della<br />
Bonarda, costituenti <strong>il</strong> vino rosso più<br />
importante e noto del piacentino,<br />
nella proporzione rispettivamente<br />
del 60% e 40% circa. Tuttavia i viticoltori<br />
ben sanno che la Bonarda,<br />
che nob<strong>il</strong>ita <strong>il</strong> Barbera nel binomio<br />
del Gutturnio, ha una serie di problemi<br />
che riguardano la fert<strong>il</strong>ità del-<br />
nelle collezioni di Vitifera a Sarmato,<br />
oltre che a Riccagioia. I vivaisti<br />
stanno chiedendo di diffondere queste<br />
nuove varietà per provarle nelle<br />
diverse zone italiane ed estere dedite<br />
alla spumantizzazione e si spera che i<br />
nuovi incroci possano avere un’adattab<strong>il</strong>ità<br />
ambientale superiore a quella<br />
limitata del Pinot nero e almeno pari<br />
a quella internazionale dello Chardonnay.<br />
Piacenza è quindi nuovamente entrata<br />
nel novero delle città universitarie<br />
che hanno contribuito al miglioramento<br />
genetico delle varietà di vite<br />
e in particolare nel raro panorama<br />
internazionale dell’ampelografia per<br />
spumanti, da secoli ferma al Pinot<br />
nero e allo Chardonnay.<br />
le gemme e spesso produce molto<br />
poco. Nacque pertanto l’idea di effettuare<br />
un incrocio fra i due vitigni.<br />
Infatti, nella scheda ampelografia<br />
dell’Ervi nel libro predetto é scritto<br />
«Incrocio Fregoni 108. Origine Barbera<br />
x Bonarda – Ervi in aramaico<br />
significa vite<strong>»</strong>, ma anche Ernesto<br />
Vigevani che per decenni ospitò le<br />
ricerche. L’incrocio venne eseguito<br />
nel giugno 1970 prendendo <strong>il</strong> polline<br />
della Bonarda (che funzionò da padre)<br />
e fecondando i fiori (gli ovuli)<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 11
del Barbera (che fu adottato come m<br />
madre). L’esecuzione dell’incrocio<br />
fu attuata, oltre che dal Prof. Fregoni,<br />
dal predetto Molinelli e da Giuseppe<br />
Bruzzi, tecnico dell’Università<br />
Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza,<br />
che poi ha seguito tutte le prove<br />
successive. Dagli incroci del podere<br />
Fieno furono ottenuti molti semi<br />
(vinaccioli) che vennero seminati<br />
nella serra dell’Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore e dai quali si ebbero<br />
circa 900 giovani viti, che furono<br />
piantate ad Ancarano nell’azienda<br />
del Geom. Ernesto Vigevani. La<br />
produzione <strong>dei</strong> primi grappoli si presentò<br />
dopo diversi anni, in quanto le<br />
viti da seme ridiventano selvatiche e<br />
prima di produrre devono arrivare a<br />
un tralcio di una ventina di gemme.<br />
Molte piante da incrocio si rivelarono,<br />
fra l’altro, improduttive e furono<br />
eliminate. Dopo circa un ventennio<br />
di selezioni dalle 900 piante se ne<br />
preferirono tre, ossia gli incroci portanti<br />
i numeri 108, 117 e 537. Alla<br />
fine <strong>il</strong> Prof. Fregoni decise di tenere<br />
solo <strong>il</strong> 108 perché le caratteristiche<br />
del grappolo e del vino ottenuto con<br />
le microvinificazioni presso l’azienda<br />
Vigevani davano una varietà e<br />
un vino più sim<strong>il</strong>e alla Bonarda, ma<br />
provvisto di una personalità che con-<br />
12<br />
VITICOLTURA<br />
templava anche alcuni caratteri del<br />
genitore madre ossia <strong>il</strong> Barbera. Le<br />
analisi del DNA hanno dimostrato<br />
che <strong>il</strong> genoma dell’ERVI differisce<br />
sia da quello del Barbera che da<br />
quello della Bonarda, pur rivelando<br />
la parentela.<br />
L’incrocio 108 fu moltiplicato per innesto<br />
e distribuito ai viticoltori per<br />
le necessarie prove e precisamente,<br />
oltre che ad Ancarano, da Vigevani e<br />
a Cà de’ Frati, ad Albareto da Mossi,<br />
a Vigoleno da Lusignani, a Cortina<br />
di Alseno da Casaroli e da Illary, a<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
Bacedasco da Aradelli, da Montesissa<br />
in Val Chero, nonché a Riccagioia<br />
nell’OltrePò Pavese dove l’Ervi è<br />
microvinificato da molti anni. I più<br />
grandi vivai del mondo, siti a Rauscedo<br />
(Pordenone), si interessarono<br />
moltissimo alla nuova varietà e ne<br />
chiesero l’esclusiva della diffusione,<br />
che venne concessa dal Prof. Fregoni<br />
in qualità di costitutore genetico<br />
ufficiale, con la clausola della devoluzione<br />
delle royalties all’Università<br />
Cattolica del Sacro Cuore. Poiché<br />
l’Ervi è stato omologato ufficialmente<br />
dal nostro Ministero dell’Agricoltura<br />
e dall’Unione Europea e inserito<br />
nell’elenco delle varietà idonee<br />
alla coltivazione solo della provincia<br />
di Piacenza, l’Ervi è stato piantato<br />
nel nord-est italiano sotto <strong>il</strong> nome di<br />
Barbera (colà ammesso) e nell’Oltrepò<br />
Pavese come Bonarda (o Croatina).<br />
Nel catalogo <strong>dei</strong> Vivai Cooperativi<br />
Rauscedo si legge: «ERVI, vitigno<br />
ottenuto nel 1970 dal Prof. Mario<br />
Fregoni incrociando Barbera con<br />
Croatina (=Bonarda). Potenziale<br />
enologico: dà vini rosso rubino intenso<br />
con ottimo prof<strong>il</strong>o aromatico<br />
che esprime sentori di frutta di bosco,<br />
prugna e marasca, nonché un
leggero speziato. Buone la struttura<br />
e la gradazione alcolica<strong>»</strong>.<br />
Con le microvinificazioni <strong>dei</strong> Vivai<br />
Cooperativi di Rauscedo e <strong>dei</strong> vigneti<br />
piacentini è stata anche tenuta<br />
una degustazione presso l’Università<br />
Cattolica, alla quale hanno partecipato<br />
numerosi studenti e viticoltori<br />
piacentini. Il vino dell’Ervi viene<br />
dato in omaggio ai visitatori <strong>dei</strong> Vivai<br />
Cooperativi Rauscedo.<br />
L’Ervi è una varietà di buona vigoria,<br />
VITICOLTURA<br />
di portamento eretto,<br />
con produzione<br />
media e soprattutto<br />
costante. Manifesta<br />
una buona fert<strong>il</strong>ità<br />
anche sulle gemme<br />
basali e quindi sopporta<br />
anche potature<br />
medio-corte e meccaniche.<br />
Le prove di<br />
vendemmia meccanica,<br />
effettuate nel più<br />
esteso vigneto di Ervi<br />
di Piacenza presso<br />
l’azienda di Luigi<br />
Mossi, hanno rivelato<br />
un fac<strong>il</strong>e distacco degli<br />
acini sotto l’azione<br />
degli scuotitori<br />
della vendemmiatrice.<br />
Come vino ha<br />
sempre un discreto<br />
grado alcolico, acidità<br />
contenuta, colore<br />
rosso rubino intenso,<br />
carattere rotondo e<br />
di lungo invecchiamento<br />
in bottiglia.<br />
L’Ervi è riportato anche<br />
nel libro universitario Viticoltura<br />
di qualità del Prof. Fregoni del 2005 e<br />
nelle edizioni precedenti.<br />
Le prospettive dell’Ervi sono molto<br />
interessanti anche sul piano nazionale<br />
dove l’interesse <strong>dei</strong> viticoltori si è<br />
rivelato nettamente superiore a quello<br />
piacentino, grazie anche ai Vivai<br />
Cooperativi di Rauscedo ma soprattutto<br />
per la qualità della varietà.<br />
A Piacenza può avere un destino plurimo:<br />
entrare nell’uvaggio del Gutturnio<br />
con una percentuale da ricavare<br />
a scapito del Barbera e in parte<br />
della Bonarda. Oppure può essere<br />
considerato un vitigno miglioratore<br />
del Barbera e della Bonarda, occupando<br />
<strong>il</strong> 15% previsto dal disciplinare<br />
<strong>dei</strong> Colli Piacentini. Ma l’Ervi ha<br />
già dimostrato che può dare un ottimo<br />
vino autonomo, ossia un nuovo<br />
Gutturnio. Ovviamente queste soluzioni<br />
richiedono ricerche assieme ad<br />
iniziative promozionali e soprattutto<br />
<strong>il</strong> convincimento dell’ut<strong>il</strong>ità dell’Ervi<br />
da parte <strong>dei</strong> viticoltori piacentini.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 13
di Renato Passerini<br />
Il Kazakistan da<br />
oltre 20 anni Repubblicaindipendente,<br />
è esteso su un<br />
territorio vasto quanto<br />
metà dell’Europa occidentale;<br />
confina con<br />
Cina, Russia e altri<br />
paesi. E’ caratterizzato<br />
da montagne altissime,<br />
laghi, ampi spazi<br />
desertici e steppe. La<br />
popolazione, insediata soprattutto<br />
nel sud del Paese (<strong>il</strong> Nord è desertico),<br />
è di 15 m<strong>il</strong>ioni di abitanti fra cui<br />
prevalgono i Kazaky (65%) i Russi<br />
(25%), gli Ucraini ed altri. E’ un paese<br />
molto ricco di petrolio, gas, minerali<br />
e carbone. Nel paese è estesa<br />
la coltivazione <strong>dei</strong> cerali (<strong>il</strong> 20% del<br />
grano duro impiegato nella produzione<br />
<strong>dei</strong> nostri spaghetti verrebbe<br />
da questa nazione), del melo di cui<br />
<strong>il</strong> Kazakistan è stato la culla, e sono<br />
in espansione la coltura della vite e<br />
l’enologia. La viticoltura presenta<br />
situazioni ambientali molto particolari,<br />
infatti, l’escursione termica si<br />
spinge a -40°C in inverno e +40 °C<br />
14<br />
OLTRE CONFINE<br />
Dal Kazakistan a Sarmato<br />
in cerca del futuro vitivinicolo<br />
in estate. E’ la neve<br />
che ricopre montagne<br />
e pianura per oltre<br />
quattro mesi a consentire<br />
la coltivazione<br />
della vite. Dato che<br />
le temperature oltre -<br />
25°C cominciano prima<br />
della neve, i tralci<br />
vengono per tempo<br />
stesi e mantenuti sul<br />
terreno con ciottoli e<br />
terra, in attesa<br />
delle abbondanti<br />
nevicate che<br />
salvano le piantine<br />
dal gelo.<br />
A primavera i<br />
tralci vengono<br />
di nuovo legati<br />
ai f<strong>il</strong>i.<br />
Tra le aziende<br />
agricole locali<br />
di spicco, nella<br />
regione Almaty ad un’altitudine<br />
di circa 800 metri s.l.m., vi è quella<br />
del dottor Zeinulla Kakimzhanov:<br />
estesa su 843 ettari <strong>dei</strong> quali 150 a<br />
vigneto non palificato e altri 50 di<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
recente impianto. L’imprenditore è<br />
persona alquanto volitiva (nei suoi<br />
trascorsi vanta anche cinque anni di<br />
attività di Governo come Ministro<br />
delle Finanze), aperto allo studio,<br />
all’innovazione tecnologica e alla<br />
sperimentazione. Per questa ragione<br />
<strong>il</strong> Dottor Kakimzhanov ha compiuto<br />
in anni passati, viaggi di studio in<br />
Francia. Quest’anno aveva programmato<br />
di ritornarvi per un aggiornamento<br />
tecnico, ma dopo aver avuto<br />
occasione di incontrare <strong>il</strong> “nostro”<br />
prof. Mario Fregoni, letto e meditato<br />
i suoi articoli scientifici pubblicati su<br />
riviste specializzate internazionali,<br />
all’Oltralpe ha preferito la vitivinicoltura<br />
del Piemonte e di Piacenza.<br />
Ad accoglierlo un gruppo di lavoro<br />
guidato dal prof. Fregoni con i tecnici<br />
Per. Agr. Fabio Bordoni e Dottor<br />
Angelo Bertona che lo ha guidato<br />
alla conoscenza di diverse realtà piacentine:<br />
la Facoltà d’<strong>Agrari</strong>a, l’Associazione<br />
scientifica Vitifera e due<br />
aziende di Sarmato ad altissima specializzazione<br />
nella f<strong>il</strong>iera vitivinicola.<br />
A “Vitifera” (Sarmato), l’ospite ha<br />
approfondito la conoscenza del vi-
gneto-laboratorio costituito da una<br />
“piattaforma” varietale di uve da<br />
vino e da tavola, delle quali sei autoctone<br />
piacentine, coltivate in terra<br />
e in vaso per monitorare su scala<br />
parcellare, attraverso un sofisticato e<br />
innovativo software telematico l’andamento<br />
climatico, verificare l’impatto<br />
sulle diverse varietà e studiare<br />
le reazioni agli apporti di fert<strong>il</strong>izzanti,<br />
alle difese antiparassitarie e ad altre<br />
pratiche colturali.<br />
E’ seguita la visita alla azienda Agrofata,<br />
società commerciale specializzata<br />
nei prodotti e nei mezzi tecnici<br />
per l’agricoltura che, nata nel 1987,<br />
OLTRE CONFINE<br />
ha maturato significativeesperienze<br />
nelle più<br />
diffuse produzioni<br />
agricole e<br />
agroindustriali.<br />
Successivamente<br />
<strong>il</strong> gruppo è<br />
stato accolto da<br />
Agrimpianti,<br />
impresa tra le<br />
prime ad aver<br />
progettato e costruito<br />
impianti f<strong>il</strong>trazione e microirrigazione<br />
con sistemi di telecontrollo<br />
degli impianti stessi e dell’umidità<br />
del terreno in grado di condizionare<br />
in modo r<strong>il</strong>evante<br />
resa e qualità.<br />
Nella sala riunioni<br />
si è svolto<br />
un meeting costruttivo<br />
e interattivo<br />
che ha<br />
coinvolto l’ospite,<br />
<strong>il</strong> prof. Fregoni,<br />
<strong>il</strong> dirigente<br />
dell’azienda<br />
Fabrizio Falaguasta<br />
e <strong>il</strong> prof.<br />
Giancarlo Spezia, docente di meccanica<br />
viticola alla Università Cattolica.<br />
Il confronto ha innescato presupposti<br />
per soluzioni pratiche per <strong>il</strong><br />
lavoro <strong>dei</strong> vigneti, tali da determina-<br />
re un f<strong>il</strong>o diretto con <strong>il</strong> Kazakistan,<br />
apripista ad un’applicazione su misura<br />
della tecnologia della meccanica e<br />
dell’impiantistica made in Piacenza,<br />
nelle operazioni colturali in vigneto<br />
nello scenario molto particolare del<br />
Kazakistan.<br />
Ospite di Agrimpianti, <strong>il</strong> gruppo di<br />
lavoro è stato poi rallegrato dalla<br />
prelibata cucina tipica dell’Antica<br />
trattoria Braghieri di Centora<br />
di Rottofreno. Qui <strong>il</strong> Dottor Kakimzhanov<br />
ha espresso gratitudine<br />
per l’opportunità avuta di realizzare<br />
un’esperienza e – ha aggiunto – “di<br />
così grande ut<strong>il</strong>ità”; ha poi voluto<br />
brindare con Spumante Piacentino a<br />
future cooperazioni, in sinergia con <strong>il</strong><br />
sapere scientifico trasmesso da “Un<br />
numero 1 come <strong>il</strong> prof. Fregoni, nei<br />
prossimi anni padre certo – ha confidato<br />
- <strong>dei</strong> suoi vigneti”.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 15
16<br />
AUGURI ENPAIA<br />
1936-2011<br />
<br />
di Giovanna Mellano<br />
Sono trascorsi 75 anni dall’istituzione<br />
della Fondazione Enpaia,<br />
sorta per volere delle parti sociali<br />
del mondo agricolo nel 1936. La<br />
ricorrenza è stata celebrata mercoledì<br />
23 novembre scorso col Convegno<br />
alla Camera <strong>dei</strong> Deputati nella Sala<br />
delle Colonne. I lavori sono iniziati<br />
con la consegna della medaglia di<br />
rappresentanza del presidente della<br />
Repubblica, a Carlo Sic<strong>il</strong>iani, presidente<br />
della Fondazione Enpaia, e<br />
<strong>il</strong> saluto dell’onorevole Gianfranco<br />
Fini, presidente della Camera <strong>dei</strong> Deputati,<br />
che ha elogiato l’Enpaia per la<br />
sua “lunga storia e la sua tradizionale<br />
attenzione alle esigenze<br />
<strong>dei</strong> lavoratori agricoli<br />
che – ha proseguito<br />
Fini – costituiscono un<br />
prezioso esempio a cui<br />
guardare nella ricerca<br />
delle migliori soluzioni<br />
per costruire in Italia un<br />
generale sistema di previdenza<br />
complementare.<br />
Un’esigenza, quest’ultima,<br />
che si presenta<br />
con particolare urgenza<br />
in questo momento di<br />
grave crisi economicofinanziaria<br />
che sta at-<br />
traversando <strong>il</strong> Paese e che richiede,<br />
accanto al necessario risanamento<br />
<strong>dei</strong> conti pubblici, la realizzazione di<br />
riforme strutturali che consentano di<br />
aumentare la competitività del sistema<br />
Italia e di creare un impianto di tutele<br />
e di garanzie più giusto, maggiormente<br />
in sintonia con le dinamiche socioeconomiche”.<br />
“Sono certo – ha concluso<br />
Fini – che dai lavori del vostro<br />
convegno scaturiranno significativi<br />
suggerimenti e suggestioni al dibattito<br />
in seno alle Istituzioni e alla politica<br />
sul cruciale tema della modernizzazione<br />
del sistema di tutela e di garanzia<br />
per i lavoratori”.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
“La Fondazione Enpaia – ha detto <strong>il</strong><br />
presidente Carlo Sic<strong>il</strong>iani – è l’unico<br />
Ente b<strong>il</strong>aterale del welfare per <strong>il</strong> mondo<br />
agricolo e sin dall’origine, 1936,<br />
svolge con efficienza i suoi compiti<br />
istituzionali. Punto di forza dell’Enpaia<br />
– per Sic<strong>il</strong>iani – è la capacità di<br />
autogestirsi mantenendo sempre sia<br />
l’autonomia finanziaria sia l’autogoverno<br />
degli organi amministrativi.<br />
Le imprese e gli altri datori di lavoro<br />
iscritti all’Enpaia costituiscono un<br />
insieme particolarmente attivo di soggetti<br />
economici poiché sono quelli con<br />
un più significativo volume d’affari e<br />
con una maggiore propensione a creare<br />
occupazione.<br />
L’Enpaia rappresenta l’élite dell’agricoltura.<br />
Al 31 dicembre 2010 la Fondazione<br />
gestiva nelle sue varie forme<br />
previdenziali oltre 10.900 posizioni<br />
aziendali e oltre 75.800 rapporti assicurativi.<br />
In ragione delle sue origini,<br />
l’Enpaia è sempre attenta al tema della<br />
b<strong>il</strong>ateralità ed è sempre pronta, nel<br />
rispetto <strong>dei</strong> ruoli e delle<br />
competenze, a fornire <strong>il</strong><br />
proprio contributo, in<br />
modo da poter assicurare<br />
ai lavoratori sempre<br />
maggiori e più efficaci<br />
forme di protezione sociale.<br />
Le competenze dell’Enpaia<br />
sono state innovate<br />
e ampliate con la gestione<br />
dell’assicurazione<br />
contro gli infortuni, del<br />
trattamento per l’indennità<br />
di anzianità e<br />
del trattamento di pre-
videnza in aggiunta a quello pensionistico<br />
erogato dall’Inps; <strong>il</strong> Fondo di<br />
quiescenza <strong>dei</strong> Consorzi di Bonifica,<br />
le Casse di <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e Agrotecnici,<br />
F<strong>il</strong>coop e Agrifondo.<br />
Gli iscritti all’Albo <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong><br />
che esercitano attività autonoma di<br />
libera professione senza vincolo di<br />
subordinazione, ancorché svolgano<br />
contemporaneamente attività<br />
di lavoro subordinato, ivi<br />
compresi i titolari di rapporti di<br />
collaborazione coordinata e continuativa<br />
sono obbligatoriamente<br />
iscritti alla Cassa <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong><br />
istituita nell’ambito della Fondazione<br />
Enpaia, ai sensi del D.Lgs.<br />
103/96.<br />
Gli iscritti alla Cassa sono tenuti<br />
al versamento della contribuzione<br />
soggettiva nella misura del<br />
10% del reddito netto con facoltà<br />
di arrivare fino al 30%, e della<br />
contribuzione integrativa nella<br />
misura del 2% <strong>dei</strong> corrispettivi<br />
lordi. È previsto <strong>il</strong> pagamento di<br />
un contributo annuo pro-capite<br />
per <strong>il</strong> finanziamento della indennità<br />
di maternità.<br />
È possib<strong>il</strong>e ottenere <strong>il</strong> riscatto<br />
<strong>dei</strong> periodi precedenti l’istituzione<br />
della cassa come indicato<br />
nel regolamento. La Gestione<br />
AUGURI ENPAIA<br />
provvede ad erogare: la pensione di<br />
vecchiaia, la pensione di invalidità e<br />
inab<strong>il</strong>ità, l’indennità di maternità, la<br />
pensione ai superstiti (indiretta o di<br />
reversib<strong>il</strong>ità).<br />
“Questa Fondazione, – ha dichiarato<br />
Gabriele Mori, direttore generale<br />
della Fondazione Enpaia – da 75 anni<br />
svolge le funzioni degli attuali Fondi<br />
Pensione complementari.<br />
Il dibattito sulla Previdenza complementare<br />
sv<strong>il</strong>uppatosi nel paese<br />
dall’inizio degli anni Novanta potrebbe<br />
trovare nella storia dell’Enpaia<br />
una concreta possib<strong>il</strong>ità di raffronto<br />
e possib<strong>il</strong>mente mutuarne le positività<br />
nell’interesse <strong>dei</strong> lavoratori. Credo<br />
– ha continuato Mori – che le parti<br />
sociali e <strong>il</strong> governo dovrebbero esaminare<br />
con attenzione gli effetti di questa<br />
ormai consolidata esperienza al fine<br />
di consolidare nel paese un sistema di<br />
previdenza complementare che garantisca<br />
a ogni pensionato la possib<strong>il</strong>ità di<br />
integrare <strong>il</strong> basso tasso di sostituzione<br />
della pensione Inps con questa copertura<br />
finanziaria integrativa”.<br />
Mori ha poi <strong>il</strong>lustrato la fotografia del<br />
mondo agricolo: “Nel 2006 le aziende<br />
agricole con manodopera erano<br />
205.000 scese a poco più di 200.000<br />
nel 2010, con una notevole differenza<br />
nella presenza sul territorio nazionale,<br />
<strong>il</strong> 65% nel meridione, <strong>il</strong> 24% nel<br />
settentrione e circa l’11% nelle<br />
regioni centrali. Gli operai agricoli<br />
dal 2006 al 2010 sono invece<br />
aumentati passando da quasi<br />
100.000 a oltre 1 m<strong>il</strong>ione e le imprese<br />
che assumono fino a 5 operai<br />
sono <strong>il</strong> 76%, fino a 10 operai<br />
<strong>il</strong> 12% e oltre 10 operai, <strong>il</strong> 10.9%.<br />
Gli immigrati sono in prevalenza<br />
stagionali, nel 2010 ammontano a<br />
142.104 e la regione con più extracomunitari<br />
è l’Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />
con 20.420 lavoratori”.<br />
Due le tavole rotonde, moderate<br />
dal giornalista del Tg1 Rai, Dino<br />
Sorgonà; alla prima dal tema “La<br />
Fondazione Enpaia e le sue specificità<br />
nel sistema previdenziale”<br />
sono intervenuti i responsab<strong>il</strong>i<br />
delle organizzazioni sindacali e<br />
datoriali del mondo agricolo italiano:<br />
Stefania Crogi, Stefano Faiotto,<br />
Massimo Gargano, Mario<br />
Guidi, Giuseppe Maggi, Stefano<br />
Mantegazza e Claudio Paitow-<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 17
sky, che hanno sostenuto l’importanza<br />
dell’attività svolta dall’Enpaia e la<br />
necessità per <strong>il</strong> settore agricolo di un<br />
lavoro unitario delle parti sociali e un<br />
ulteriore sv<strong>il</strong>uppo delle competenze<br />
dell’Ente che è in grado di gestire <strong>il</strong><br />
welfare per tutto l’agroalimentare.<br />
“La ridefinizione del welfare e <strong>il</strong> nuovo<br />
modello sociale di sostenib<strong>il</strong>ità<br />
economica”, <strong>il</strong> tema affrontato nella<br />
seconda tavola rotonda nella quale<br />
Paolo Russo, presidente della Com-<br />
18<br />
AUGURI ENPAIA<br />
missione agricoltura alla Camera <strong>dei</strong><br />
Deputati, ha evidenziato la capacità<br />
dell’agricoltura di attrarre nuovi investimenti<br />
e i giovani in particolare.<br />
Per l’onorevole Santo<br />
Versace, presidente<br />
dell’Associazione<br />
Altagamma, “l’agricoltura<br />
nel Made in<br />
Italy può essere un<br />
diamante”, ma per <strong>il</strong><br />
settore occorre cer-<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
tezza di mercato. L’onorevole<br />
Enrico Letta ha concluso<br />
i lavori indicando l’esigenza<br />
di un nuovo welfare per superare<br />
la crisi che interessa<br />
<strong>il</strong> Paese e l’importanza della<br />
professionalità dell’Enpaia<br />
per tutto <strong>il</strong> mondo agricolo.<br />
La Fondazione Enpaia per<br />
l’occasione <strong>dei</strong> 75 anni di attività<br />
ha ristampato <strong>il</strong> libro<br />
del 1913 di Angiolo Cabrini<br />
“La Legislazione Sociale”,<br />
testimone della creazione in<br />
Italia di un moderno welfare,<br />
e ha realizzato l’annullo<br />
di un francobollo che è stato<br />
consegnato ai presenti<br />
in sala, tra i quali numerosi<br />
parlamentari e personalità<br />
del mondo istituzionale e<br />
previdenziale, tra i quali Andrea<br />
Bottaro presidente del<br />
<strong>Collegio</strong> nazionale <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> agrari e<br />
<strong>Periti</strong> agrari laureati e tutti i componenti<br />
del Comitato amministratore<br />
della Cassa <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>.
di Y.B.<br />
la Sala Conferenze di<br />
Piazza Monte Citorio che ha<br />
E’presso<br />
avuto luogo 16 Novembre<br />
2011 <strong>il</strong> Convegno presentato dalle Casse<br />
di Previdenza e i Consigli Nazionali<br />
delle professioni tecniche per <strong>il</strong> lavoro :<br />
“Qualità e crescita economica”.<br />
Una scelta casuale della location, ma<br />
una tempistica perfetta si direbbe, nel<br />
giorno in cui viene presentato <strong>il</strong> progetto<br />
atto alla rinascita del Paese e,<br />
contemporaneamente, li a pochi passi<br />
nasce <strong>il</strong> nuovo Governo Monti.<br />
Le Casse di previdenza (Inarcassa,<br />
Epap, Cipag, Eppi) ed i Consigli Nazionali<br />
delle professioni tecniche (Architetti,<br />
Chimici, Dottori Agronomi e<br />
Forestali, Geologi, Geometri, Ingegneri,<br />
<strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>, <strong>Periti</strong> Industriali, Tecnologi<br />
Alimentari) hanno <strong>il</strong> progetto<br />
di mettere a disposizione della collettività<br />
un Fondo di 100 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />
per l’esigenza di fornire un supporto<br />
concreto dedicato alle infrastrutture a<br />
vocazione “green field” rivolto soprattutto<br />
alla valorizzazione ed <strong>il</strong> recupero<br />
di opere pubbliche e private.<br />
I professionisti tecnici con questa iniziativa<br />
vogliono contribuire alla realizzazione<br />
di infrastrutture tese ad una<br />
CASSE E CONSIGLI NAZIONALI<br />
Proposte innovative<br />
per un futuro migliore<br />
gestione economicamente sostenib<strong>il</strong>e e<br />
stimolare le opportune forze imprenditoriali<br />
per una proficua gestione <strong>dei</strong><br />
progetti in un libero mercato.<br />
Il primo giro di tavolo moderato da Ernesto<br />
Auci (quotidiano “First<br />
On Line) si occupa di presentare<br />
l’iniziativa relativa al fondo<br />
infrastrutture e apre i lavori<br />
Leopoldo Freyrie Presidente<br />
CNNAPCC, che dopo un breve<br />
accenno al momento di crisi del<br />
nostro Paese fa riferimento alla<br />
riforma delle professioni che si<br />
auspica segnerà un r<strong>il</strong>ancio per<br />
i mestieri tecnici. Lancia un in-<br />
coraggiamento verso gli inconsapevoli<br />
,dello stato reale del nostro patrimonio<br />
ed<strong>il</strong>izio e ambientale, ad informarsi e<br />
ad attuare piani di miglioramento; bisogna<br />
fare i conti con la realtà e con le<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 19
norme esistenti, ma con le nostre forze<br />
siamo pronti a fare la nostra parte “ringrazio<br />
per l’istituzione di questo ingente<br />
fondo, le professioni tecniche stanno sul<br />
pezzo, siamo soggetti in grado di fare<br />
proposte realizzab<strong>il</strong>i”.<br />
L’idea di unirsi e dar vita a questo progetto<br />
è già in cantiere da diverso tempo,<br />
puntualizza Paola Muratorio Presidente<br />
Inarcassa e, considerato che questo è<br />
un momento diffic<strong>il</strong>e per le professioni<br />
tecniche, che vedono negli ultimi anni<br />
<strong>il</strong> loro reddito diminuito già del 30%,<br />
questa nuova idea può segnare la svolta<br />
anche se si tratta solo del primo passo.<br />
Si vogliono assicurare tempi certi e<br />
nessuna sorpresa nei costi, le risorse<br />
sono a disposizione di chiunque abbia<br />
le competenze.<br />
La Presidente INARCASSA ribadisce<br />
che “ <strong>il</strong> Fondo parte si con 100 mln di<br />
euro, ma prospettive ben più ambiziose<br />
in funzione delle possib<strong>il</strong>i adesioni<br />
all’iniziativa e dell’effettiva possib<strong>il</strong>ità<br />
di sv<strong>il</strong>uppare l’idea cogliendo tre<br />
obiettivi: redditività per gli investitori,<br />
opportunità di lavoro per le professioni<br />
e beneficio per la collettività infatti,<br />
potranno rientrare tra gli obiettivi i beni<br />
identificati nell’art.33 della legge del 15<br />
luglio 2011 e nell’art.6 della recente<br />
Legge di Stab<strong>il</strong>ità”.<br />
Hanno fatto seguito gli interventi di<br />
20<br />
CASSE E CONSIGLI NAZIONALI<br />
Matteo Del Fante (Direttore Generale<br />
Cassa Depositi e Prestiti), Fausto Amadasi<br />
(Presidente CIPAG), Arcangelo<br />
Pirrello (Presidente EPAP), Florio<br />
Bendinelli (Presidenti EPPI), Gianni<br />
Rolando, (Presidente CNI), tutti in<br />
perfetto accordo sull’eccellenza del<br />
progetto anche considerato che sono<br />
state consumate energie, materiali<br />
combustib<strong>il</strong>i e quant’altro ed è giunto<br />
<strong>il</strong> momento per un’ampia riflessione e<br />
creare un volano professionale importante;<br />
e questo anche per smuovere<br />
l’ingessatura burocratica che rallenta<br />
le azioni di intervento professionale.<br />
Anche se per aiutare <strong>il</strong> sistema Italia,<br />
pur non potendo però risolvere <strong>il</strong> problema,<br />
alcune Casse stanno acquistando<br />
titoli di Stato questa iniziativa, che<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
vuole altrettanto essere ut<strong>il</strong>e al Paese,<br />
si basa su una f<strong>il</strong>osofia ed un’innovazione<br />
che va al di là <strong>dei</strong> fondi, insiste<br />
su una serie di attività indispensab<strong>il</strong>i al<br />
Paese per le quali le categorie tecniche<br />
saranno di supporto allo sv<strong>il</strong>uppo del<br />
sistema Italia.<br />
La sfida è quella di riuscire a lanciare<br />
le idee migliori e di finanziarle investendo<br />
sul recupero degli investimenti<br />
senza perdere d’occhio i progetti e<br />
senza subire l’influenza della politica<br />
ma lavorando per trovare risposte con<br />
nuove leggi di supporto alla iniziativa.<br />
Il secondo giro di tavolo, moderato da<br />
Ach<strong>il</strong>le Perego (quotidiano QN), si focalizza<br />
sul ruolo <strong>dei</strong> professionisti tecnici<br />
per la partecipazione ai bandi per<br />
i finanziamenti Europei, a tal proposito<br />
l’intervento tecnico di Alessandro Zanasi<br />
( European Commission Security<br />
Advisor ESRAB,ESRIF) mette in luce<br />
un punto dolente del Paese, <strong>il</strong> mancato<br />
ut<strong>il</strong>izzo <strong>dei</strong> fondi Europei e per questo<br />
si rischia di perdere finanziamenti che<br />
vanno ut<strong>il</strong>izzati in un certo periodo<br />
ut<strong>il</strong>e “<strong>il</strong> problema reale è che non si conoscono<br />
le opportunità, ci sono m<strong>il</strong>iardi<br />
da prendere, se non si fa nulla perché gli<br />
Italiani sappiano come prenderli restiamo<br />
al punto di prima”.<br />
Laura Caserta (Reviewer per la valutazione<br />
richieste di finanziamento della<br />
Commissione Europea) sottolinea la<br />
sensib<strong>il</strong>ità della Cassa di Previdenza<br />
Geometri alla formazione e riqualificazione<br />
<strong>dei</strong> Geometri, porta infatti
i dati di un questionario on-line somministrato<br />
alla Cassa Geometri che afferma<br />
<strong>il</strong> chiaro interesse da parte della<br />
Categoria a volersi formare specificatamente<br />
al fine di acquisire competenze e<br />
strategie necessarie alla<br />
richiesta di finanziamenti<br />
europei.<br />
Federico Rocca (Delegato<br />
Sindaco “Roma Capitale”)<br />
da tempo lavora<br />
al potenziamento della<br />
presenze in Europa, e a<br />
tal punto precisa che da<br />
giugno esiste l’Ufficio<br />
Europa e un sito internet,<br />
dal quale si potranno<br />
desumere comunicazioni<br />
in merito.<br />
Hanno portato <strong>il</strong> loro contributo intervenendo<br />
su temi specifici e correlati:<br />
Andrea Sisti (Presidente CONAF),<br />
Fausto Savoldi ( Presidente CNGe-<br />
GL), anche a nome <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e<br />
<strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> Laureati e <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong><br />
Industriali e <strong>Periti</strong> Industriali Laureati,<br />
Giovanni Carlo Criscuoli (Presidente<br />
OTAN) e Anna Maria V<strong>il</strong>la (Responsab<strong>il</strong>e<br />
Ufficio Cittadinanza Europea).<br />
CASSE E CONSIGLI NAZIONALI<br />
Il nocciolo della questione<br />
rappresentato è sempre<br />
lo stesso, i fondi sono<br />
disponib<strong>il</strong>i ma al momento<br />
risultiamo incapaci di<br />
usufruirne. Abbiamo la<br />
professionalità per mettere<br />
in pratica le nostre<br />
idee e quindi occorre<br />
promuovere attività congiunte,<br />
che valorizzino le<br />
nostre risorse tecniche;<br />
elevare <strong>il</strong> livello culturale delle nostre<br />
aziende ed aumentarne lo standard di<br />
competizione.<br />
Con l’istituzione di questo Fondo, i<br />
professionisti dimostrano ancora una<br />
volta di essere in sintonia con i bisogni<br />
del Paese e con la necessità<br />
di rinnovamento<br />
rispetto al passato.<br />
Il Presidente Bottaro,<br />
nel concordare sul fatto<br />
che <strong>il</strong> momento storico<br />
non permette più<br />
di pensare ad opere<br />
pubbliche interamente<br />
finanziate dallo Stato,<br />
ma bisogna crearne di<br />
nuove che abbiano un<br />
gradimento da parte degli<br />
utenti e che possano<br />
finanziariamente ripagarsi, ritiene che<br />
<strong>il</strong> progetto debba riguardare anche <strong>il</strong><br />
territorio e l’ ambiente che sono sempre<br />
più bisognosi di interventi, sempre<br />
più disattesi, cui possono attendere<br />
con professionalità e competenza i <strong>Periti</strong><br />
<strong>Agrari</strong>.<br />
E’ un salto culturale che potrà contribuire<br />
a quel cambiamento necessario<br />
per riprendere un sentiero di sv<strong>il</strong>uppo<br />
Si da comunicazione che la<br />
Commissione Pari Opportunità<br />
ha prodotto un questionario<br />
che è stato già inviato<br />
a tutte le Colleghe che hanno<br />
fornito <strong>il</strong> loro indirizzo ma<strong>il</strong>.<br />
abbandonato da diverso<br />
tempo.<br />
Il Fondo non mira ad<br />
investimenti puramente<br />
immob<strong>il</strong>iari e ad iniziative<br />
riconducib<strong>il</strong>i al “social<br />
housing”, ma priv<strong>il</strong>egia<br />
iniziative dedicate ad<br />
infrastrutture di destinazione<br />
pubblica o privata<br />
suscettib<strong>il</strong>i però alla messa<br />
in moto di un circolo<br />
virtuoso di ricavi e di garanzia della<br />
sostenib<strong>il</strong>ità dell’investimento.<br />
Il progetto rappresenterà l’opportunità<br />
per le professioni tecniche e per <strong>il</strong><br />
Paese di sperimentare e metter in pratica<br />
le eccellenze <strong>dei</strong> nostri professionisti<br />
e delle tecnologie innovative.<br />
Le professioni tecniche, quale prima<br />
azione, hanno unito le loro sinergie<br />
ed <strong>il</strong> loro risparmio previdenziale per<br />
lanciare l’idea alla quale possono partecipare<br />
tutti quei soggetti istituzionali<br />
che potranno apportare ulteriori competenze<br />
e capitali complementari allo<br />
scopo, in una visione di governante<br />
condivisa, del raggiungimento di un<br />
obiettivo comune.<br />
Le Colleghe che non lo hanno ricevuto possono<br />
chiedere <strong>il</strong> questionario inviando una ma<strong>il</strong> all’indirizzo<br />
commissione.po@peritiagrari.it o un fax<br />
al n. 06.488.2150.<br />
Le ulteriori preziose risposte contribuiranno alla<br />
formazione del monitoraggio già in corso.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 21
22<br />
BIODIVERSITÀ<br />
<br />
della f<strong>il</strong>iera frutticola regionale<br />
di Giovanni Cattaruzzi<br />
Ci lasciammo nell’ottobre<br />
del 2005, al<br />
Congresso Internazionale<br />
di categoria<br />
svoltosi a Istanbul, dopo<br />
la presentazione del progetto<br />
per la valorizzazione<br />
del più tipico ed anche più<br />
diffuso prodotto frutticolo<br />
friulano rappresentato dalla mela.<br />
Normalmente noto al consumatore<br />
locale, ma privo di un marchio che lo<br />
rendesse riconoscib<strong>il</strong>e sul mercato.<br />
Insieme ad un gruppo di produttori<br />
che allo lo scopo si associarono, realizzammo<br />
un progetto finalizzato all’ottenimento<br />
del marchio comunitario<br />
della Denominazione di Origine Protetta<br />
di cui al Reg. CEE 2081/92. Lo<br />
stimolo ad intraprendere questo percorso<br />
certamente complesso, ci venne<br />
dopo aver raccolto e valutato una<br />
ponderosa quantità di informazioni<br />
acquisite sul territorio. Fra esse spiccava<br />
l’origine della coltivazione melicola<br />
in Friuli Venezia Giulia che, con buona<br />
probab<strong>il</strong>ità, può essere considerata la<br />
più antica d’Italia. Già infatti<br />
nel I sec. a.C. <strong>il</strong> melo<br />
veniva coltivato nell’agro<br />
di Aqu<strong>il</strong>eia; era stata inoltre<br />
costituita una varietà<br />
tipica del luogo, la “mala<br />
matiana” la cui produzione<br />
veniva spedita via mare<br />
(conservata immersa nel<br />
miele o protetta con la paglia) sul mercato<br />
di Roma. Tanto che,<br />
nel calmiere dell’Editto<br />
dell’Imperatore Diocleziano<br />
del 301 d.C., venne<br />
resa a riferimento per<br />
definire le mela di prima<br />
scelta “Mala optima Matiana”<br />
a cui assegnare <strong>il</strong><br />
prezzo massimo possib<strong>il</strong>e.<br />
A questa testimonianza<br />
si aggiunse una serie di<br />
ulteriori originalità che ci<br />
rafforzarono nell’intento<br />
di proseguire <strong>il</strong> percorso<br />
intrapreso.<br />
Il dossier contenente le<br />
informazioni richieste<br />
dal citato Regolamento<br />
Comunitario venne presentato<br />
al Ministero delle<br />
Politiche Agricole <strong>il</strong> 28<br />
giugno 2005. Da quel momento<br />
iniziò l’istruttoria<br />
dell’istanza ed un lungo<br />
lavoro di modifica del disciplinare<br />
di produzione<br />
anche alla luce dell’intervenuta<br />
pubblicazione del<br />
nuovo regolamento comunitario<br />
(Reg. CE 510/2006)<br />
che aggiornava le moda-<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
lità di accesso alle D.O.P.. Nell’arco<br />
di circa due anni e mezzo, venne così<br />
convocata l’audizione pubblica svoltasi<br />
<strong>il</strong> 25 febbraio 2008 presso <strong>il</strong> palazzo<br />
della Regione a Udine. Di per sé fu un<br />
evento storico per la frutticoltura e per<br />
l’agricoltura friulana. Veniva infatti riportato<br />
alla luce con massima pubblicità<br />
un prodotto apparentemente semplice,<br />
considerato da tutti gli operatori
economicamente r<strong>il</strong>evante e di elevata<br />
qualità, ma mai opportunamente valorizzato.<br />
Al fianco del Prosciutto di<br />
San Daniele, del Formaggio Montasio<br />
e dell’Olio Tergeste si concretizzò<br />
la possib<strong>il</strong>ità di aggiungere un quarto<br />
prodotto friulano a D.O.P. interessando<br />
un’intera nuova f<strong>il</strong>iera produttiva al<br />
panorama esistente.<br />
La riunione vide la partecipazione di<br />
tutti i soggetti interessati (singoli produttori,<br />
cooperative di lavorazione e<br />
commercializzazione, associazioni di<br />
categoria, enti pubblici di supporto<br />
alla f<strong>il</strong>iera, ecc…) e dopo un confronto<br />
sui contenuti del Disciplinare<br />
letto riga per riga, venne st<strong>il</strong>ato<br />
<strong>il</strong> verbale di approvazione. Il 12<br />
marzo 2008 <strong>il</strong> Disciplinare venne<br />
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale<br />
della Repubblica Italiana e<br />
con successivo Decreto Ministeriale<br />
anch’esso pubblicato sulla<br />
Gazzetta <strong>il</strong> 16 giugno 2008 venne<br />
accordata la Protezione Transitoria<br />
della Denominazione di<br />
Origine Protetta “Mela del Friuli<br />
Venezia Giulia”.<br />
Immediatamente dopo l’ottenimento<br />
della Protezione Transitoria<br />
venne subito redatto ed avviata l’applicazione<br />
del sistema di controllo sul<br />
prodotto e sul metodo produttivo a<br />
cura dell’Istituto Nord Est Qualità di<br />
San Daniele del Friuli scelto ed incaricato<br />
dal Ministero delle Politiche<br />
Agricole.<br />
BIODIVERSITÀ<br />
La cronaca fin qui fatta, non descrive<br />
lo sforzo organizzativo e le competenze<br />
che sono state espresse durante lo<br />
svolgimento di tutte le attività richieste<br />
dal caso. I collaboratori dello Studio,<br />
colleghi periti agrari, agronomi e molte<br />
altre professionalità hanno dato un<br />
contributo estremamente importante<br />
e di alto prof<strong>il</strong>o tecnico dimostrando<br />
che l’approccio interdisciplinare ad un<br />
lavoro così complesso ha costituito la<br />
risorsa determinante.<br />
Naturalmente la gestione tecnico amministrativa<br />
dell’Istanza non ha rappresentato<br />
l’unico impegno sul quale <strong>il</strong><br />
gruppo di lavoro ha focalizzato l’attenzione<br />
in quanto l’attività di consulenza<br />
è stata concentrata su tre ulteriori<br />
fronti: la promozione di investimenti<br />
per l’infrastrutturazione del settore<br />
produttivo, la promozione del nuovo<br />
marchio e l’accesso sul mercato del prodotto<br />
certificato confezionato secondo<br />
i criteri della DOP. In questo<br />
modo nell’estate del<br />
2008 vennero riuniti i produttori<br />
associati alla DOP<br />
e ad essi venne proposto<br />
di aggregarsi per attivare<br />
un Progetto Integrato di<br />
F<strong>il</strong>iera tale da sfruttare al<br />
meglio le risorse rese disponib<strong>il</strong>i<br />
dal Programma<br />
di Sv<strong>il</strong>uppo Rurale della<br />
Regione Autonoma Friuli<br />
Venezia Giulia 2007/2013<br />
che ne prevedeva la possi-<br />
b<strong>il</strong>ità col massimo delle aliquote contributive.<br />
Fu così che venne redatto <strong>il</strong><br />
PIF intitolato “Julia: frutta, qualità e<br />
territorio” con l’obiettivo di favorire<br />
l’adeguamento o l’ampliamento<br />
delle strutture produttive <strong>dei</strong> singoli<br />
melicoltore con l’obiettivo<br />
comune di prepararsi a sfruttare<br />
le opportunità derivanti dalla<br />
disponib<strong>il</strong>ità del marchio DOP,<br />
ma anche di ulteriori produzioni<br />
frutticole di pregio coltivate<br />
dallo stesso gruppo (pero e actinidia)<br />
e <strong>dei</strong> prodotti trasformati.<br />
Il progetto, che venne approvato<br />
nel 2010, è attualmente in pieno<br />
svolgimento e dovrà concludersi<br />
entro <strong>il</strong> 2012; interessa 11 produttori<br />
più la stessa Associazione promotrice<br />
della DOP, 5 segmenti della f<strong>il</strong>iera<br />
(produzione di base - concentrazione,<br />
lavorazione, conservazione e confezionamento<br />
della produzione di base<br />
- trasformazione – promozione – commercializzazione).<br />
L’importo complessivo<br />
degli investimenti ha toccato 4,1<br />
m<strong>il</strong>ioni di Euro ad oggi realizzati per<br />
<strong>il</strong> 58,9%. I principali interventi riguardano<br />
l’acquisto di carri raccolta per<br />
razionalizzare i costi di questa fase di<br />
lavoro, l’impianto di nuovi frutteti per<br />
l’aggiornamento varietale, protezioni<br />
antigrandine per assicurare <strong>il</strong> raccolto,<br />
la realizzazione di strutture e l’acquisto<br />
di attrezzature per l’immagazzinamento,<br />
la conservazione e la gestione<br />
logistica del prodotto, attrezzature per<br />
la produzione di succhi di frutta, la realizzazione<br />
di un punto vendita diretta<br />
ed infine un programma per la pro-<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 23
mozione e la commercializzazione del<br />
prodotto DOP.<br />
In quanto alla promozione, <strong>il</strong> “Progetto<br />
della Mela DOP” conteneva sin<br />
dall’avvio <strong>il</strong> DNA della valorizzazione<br />
dell’immagine della mela friulana sul<br />
mercato integrando <strong>il</strong> concetto della<br />
qualità con quello del legame col territorio<br />
di origine. Fin dal 2005 vennero<br />
avviate numerose (e impegnative)<br />
attività di promozione in sinergia con<br />
gli enti regionali con i quali erano state<br />
preventivamente concordate azioni<br />
comuni. Vanno ricordate (fra le innumerevoli<br />
altre) le importanti presenze<br />
alla BIT - Borsa Internazionale<br />
del Turismo, al Salone Internazionale<br />
del Gusto di Torino, alla Barcolana di<br />
Trieste, alla fiera regionale di Alimenta<br />
nell’ambito delle quali la mela è stata<br />
inserita nel menù tipico dedicato dagli<br />
chef regionali alle delegazioni di operatori<br />
e giornalisti del settore turistico<br />
o agroalimentare creando notevole curiosità<br />
e molto spazio sui media. Oltre<br />
alle preparazioni alimentari a base di<br />
mela (dal foie gras con purè di mela ai<br />
dolci della tradizione goriziana), <strong>il</strong> programma<br />
di promozione del marchio<br />
svolto nell’ambito di queste manifestazioni<br />
è sempre stato accompagnato<br />
dalla realizzazione di eventi di carattere<br />
divulgativo (convegni e seminari)<br />
con lo scopo di <strong>il</strong>lustrare al pubblico<br />
l’originale ed interessante storia della<br />
mela friulana.<br />
Col senno di poi è giusto sottolineare<br />
24<br />
BIODIVERSITÀ<br />
che l’integrazione fra cucina e cultura<br />
si è rivelata la migliore tecnica di comunicazione<br />
che ha portato ad una<br />
ribalta sui media decisamente r<strong>il</strong>evante<br />
con grande risalto sia del marchio<br />
DOP Mela del Friuli Venezia Giulia<br />
che del marchio commerciale ad esso<br />
associato “Julia”. La promozione sta<br />
proseguendo con ulteriori partecipazioni<br />
fieristiche, test sensoriali col pubblico,<br />
pubblicità attraverso i mezzi di<br />
comunicazione, le vendite assistite e<br />
l’effettuazione di visite guidate dedicate<br />
a gruppi di consumatori presso le<br />
aziende produttrici.<br />
Quest’ultima attività rientra in un programma<br />
di approccio alla GDO ideato<br />
nell’ambito di una collaborazione<br />
sv<strong>il</strong>uppata con una catena della GDO<br />
(Coop Consumatori Nordest)<br />
che prevede la promozione<br />
e l’avvio della<br />
commercializzazione di<br />
un prodotto locale, ottenuto<br />
con tecniche a basso<br />
impatto ambientale,<br />
legato al territorio grazie<br />
alla DOP e di alta qualità<br />
organolettica. Sfruttando<br />
la principale piattaforma<br />
logistica del Nordest, disponib<strong>il</strong>e<br />
in un sito baricentrico<br />
della nostra Regione<br />
(San Vito al Tagliamento) che si<br />
trova a brevissima distanza dai luoghi<br />
di produzione e confezionamento delle<br />
mele, nel 2009 sono iniziate le prime<br />
consegne. Un approccio di questo tipo<br />
sottende ad una f<strong>il</strong>osofia commerciale<br />
dove la fidelizzazione del consumatore<br />
non è basata solo sul prezzo, ma anche<br />
sui contenuti che esprime <strong>il</strong> prodotto<br />
acquistato compreso <strong>il</strong> metodo di produzione<br />
e la corretta remunerazione<br />
del produttore. In questo modo è stato<br />
possib<strong>il</strong>e assicurare la freschezza assoluta<br />
del prodotto che in periodo di<br />
raccolta riesce a garantire un solo giorno<br />
di tempo fra la raccolta e la vendita<br />
sui banchi e spesso anche l’origine<br />
puntuale del prodotto (ove l’origine<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
geografica delle mele coincide con la<br />
“piazza” di commercializzazione). Un<br />
risultato decisamente interessante<br />
perché raggiunto nell’ambito delle dinamiche<br />
della GDO.<br />
L’apertura <strong>dei</strong> mercati della Grande<br />
Distribuzione Organizzata (pur mantenendo<br />
attivi anche i canali tradizionali)<br />
attuando la f<strong>il</strong>osofia descritta sta<br />
rappresentando un notevole stimolo<br />
per la crescita dell’intera f<strong>il</strong>iera melicola<br />
regionale modificando le vecchie<br />
abitudini commerciali e avviando nuove<br />
prospettive molto più specializzate<br />
e professionali grazie al contatto coi<br />
mercati più esigenti. Un passo essenziale<br />
che contribuirà a migliorare le<br />
tecniche di produzione e lavorazione<br />
<strong>dei</strong> prodotti frutticoli, ad estendere la<br />
f<strong>il</strong>iera produttiva e a conseguire una<br />
remunerazione adeguata.<br />
Attualmente l’Istanza della DOP Mela<br />
del Friuli Venezia Giulia è al vaglio<br />
degli Uffici dell’Unione Europea ed<br />
<strong>il</strong> gruppo di lavoro è in attesa di poter<br />
dare <strong>il</strong> proprio contributo per rispondere<br />
alle integrazioni che verranno<br />
richieste e proseguire con le tante attività<br />
professionali ancora in serbo su<br />
questo progetto.
di Francesco Possenti<br />
Una delle azioni<br />
promosse<br />
dall’OIGA più<br />
interessanti tra quelle<br />
rivolte ai giovani<br />
imprenditori è quella<br />
relativa alla selezione<br />
delle imprese agricole<br />
condotte da giovani<br />
agricoltori che si sono<br />
distinte per l’innovatività<br />
dell’esperienza imprenditoriale.<br />
I requisiti di ammissione ai tre bandi<br />
promossi dall’OIGA erano i seguenti:<br />
- essere imprenditori agricoli;<br />
- avere un’età inferiore ai quarant’anni<br />
al momento della presentazione<br />
della domanda;<br />
- aver effettuato/ut<strong>il</strong>izzato, nell’ambito<br />
della propria azienda, interventi/<br />
Figura 8<br />
26<br />
OIGA<br />
Azioni a favore<br />
<strong>dei</strong> giovani imprenditori<br />
tecnologie innovativi<br />
che evidenzino la creatività<br />
e l’originalità<br />
dell’idea di impresa,<br />
nonché i positivi risultati<br />
economici conseguiti.<br />
Nelle premesse occorre<br />
puntualizzare che in<br />
base a quanto previsto<br />
dalla normativa comunitaria<br />
sugli aiuti di Stato e al fine di<br />
evitare ogni tipo di sovrapposizione<br />
con <strong>il</strong> premio di primo insediamento<br />
previsto dalla misura 112 <strong>dei</strong> Psr 2007<br />
– 2013, <strong>il</strong> contributo non viene erogato<br />
direttamente al giovane ma, invece,<br />
trasformato in servizio: le spese<br />
di partecipazione alle mostre ed alle<br />
fiere prescelte dagli interessati, fino<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
a concorrenza del premio assegnato,<br />
sono infatti assicurate dal Mipaaf. La<br />
gestione complessiva del servizio è<br />
stata affidata all’ISMEA.<br />
Sono state selezionate 14 aziende agricole<br />
a cui è stato concesso un contributo<br />
per la partecipazione del giovane<br />
imprenditore o di un suo collaboratore<br />
a forum, fiere, concorsi e mostre.<br />
Le aziende erano così distribuite a livello<br />
territoriale:<br />
La scadenza per la fruizione del premio<br />
è stata prorogata, su richiesta <strong>dei</strong><br />
vincitori, al 31.12.2012, al fine di consentire<br />
la partecipazione ad un numero<br />
maggiore di manifestazioni.<br />
Al 30 giugno 2011 le attività in parola<br />
erano ancora in coso di svolgimento.<br />
Nel corso del 2009, a valere sulle risorse<br />
finanziarie 2008, la misura è stata
Figura 9<br />
rifinanziata ed è stato emanato, con<br />
D.M. prot. 15141 del 30.6.2009, un<br />
secondo bando finalizzato all’assegnazione<br />
di un premio di € 40.000,00<br />
alle 10 migliori esperienze imprenditoriali<br />
giovan<strong>il</strong>i in agricoltura.<br />
In relazione a tale bando sono pervenute<br />
al Ministero 56 domande. Per la<br />
seconda edizione del premio, grazie<br />
anche all’informativa diffusa tramite<br />
i seminari organizzati dall’OIGA<br />
nelle varie Regioni e tramite i siti<br />
web dell’OIGA, della Rete Rurale<br />
e del Mipaaf, <strong>il</strong> numero complessivo<br />
di domande pervenute è stato superiore<br />
rispetto alla prima edizione e la<br />
loro provenienza non è più concen-<br />
Figura 11<br />
Figura 10<br />
OIGA<br />
trata solo in alcune aree geografiche,<br />
come nella prima edizione.<br />
Una Commissione nominata dal Ministero<br />
e formata da rappresentanti<br />
del Ministero e dell’OIGA ha selezionato,<br />
tra le domande pervenute,<br />
10 aziende agricole particolarmente<br />
meritevoli che sono state dichiarate<br />
vincitrici con D.M. prot. 8409 del<br />
14.4.2010.<br />
Nel grafico seguente sono riportati i<br />
settori produttivi delle aziende premiate:<br />
Nel corso del 2010, a valere sulle risorse<br />
finanziarie 2009, la misura è<br />
stata rifinanziata ed è stato emanato,<br />
con D.M. prot. 22807 del 15.10.2010,<br />
un terzo bando finalizzato all’asse-<br />
gnazione di un premio di € 26.000,00<br />
alle 15 migliori esperienze imprenditoriali<br />
giovan<strong>il</strong>i in agricoltura.<br />
In relazione a tale bando sono pervenute<br />
al Ministero 100 domande e,<br />
con D.M. prot. 8830 del 20.4.2011, è<br />
stata approvata la graduatoria finale<br />
<strong>dei</strong> quindici vincitori, pubblicata sul<br />
sito web del Ministero.<br />
Nei grafici seguenti è riportata la distribuzione<br />
geografica delle domande<br />
pervenute e di quelle dichiarate<br />
vincitrici, in termini percentuali ed<br />
assoluti.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 27
SICUREZZA<br />
Presentazione <strong>dei</strong> risultati della prima fase del progetto<br />
<br />
Il giorno 19 dicembre 2011, presso <strong>il</strong><br />
Parlamentino delle foreste del Ministero<br />
delle Politiche Agricole Alimentari<br />
e Forestali in Roma è stato presentato<br />
<strong>il</strong> progetto sperimentale, promosso dal<br />
Ministero dell’Istruzione, dell’Università<br />
e della Ricerca (Direzione generale<br />
per lo studente, l’integrazione, la<br />
partecipazione e la comunicazione)<br />
e dal Ministero delle politiche agricole<br />
alimentari e forestali (Direzione<br />
generale della competitività per lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo rurale), in collaborazione<br />
con l’Istituto <strong>Nazionale</strong> Infortuni sul<br />
Lavoro (Dipartimento Tecnologie di<br />
sicurezza) e l’Istituto Tecnico <strong>Agrari</strong>o<br />
“Em<strong>il</strong>io Sereni” di Roma, rivolto alla<br />
promozione di programmi di formazione<br />
rivolti agli studenti delle istituzioni<br />
scolastiche ad indirizzo agrario<br />
ed è finalizzato alla preparazione alla<br />
guida ed all’uso delle macchine agricole<br />
e forestali nel contesto rurale e<br />
stradale, nonché alla promozione ed<br />
alla diffusione della sicurezza sul lavoro<br />
nelle attività agricole e forestali.<br />
Il programma <strong>dei</strong> lavori ha visto, in<br />
una sala gremita da studenti e addetti<br />
ai lavori, la partecipazione del Dr.<br />
Giuseppe Blasi, Direttore Direzione<br />
generale della competitività per lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo rurale, MIPAAF, Domenico<br />
Geraci, Direttore Dipartimento Tecnologie<br />
di Sicurezza, INAIL, Vincenzo<br />
Laurendi, Responsab<strong>il</strong>e VIII Unità<br />
Funzionale Macchine Agricole e Forestali,<br />
Dipartimento, Mario Fargnoli,<br />
Funzionario Ufficio COSVIR III, Direzione<br />
Generale della Competitività<br />
per lo Sv<strong>il</strong>uppo Rurale, MIPAAF,<br />
Paolo Ammassari, Dirigente Ufficio<br />
COSVIR III , Direzione generale del-<br />
28<br />
la competitività per lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
rurale, MIPAAF e la Prof.<br />
ssa Patrizia Marini, Dirigente<br />
Scolastico dell’ Tecnico <strong>Agrari</strong>o<br />
Statale “Em<strong>il</strong>io Sereni”,<br />
accompagnata dagli Studenti<br />
che hanno concluso <strong>il</strong> primo<br />
ciclo di formazione sulla sicurezza<br />
.<br />
“ L’obiettivo di questa iniziativa<br />
– è stato ricordato - è di<br />
portare la sicurezza a scuola,<br />
cioè introdurre uno specifico corso sui<br />
temi della salute e sicurezza sul lavoro<br />
e della sicurezza delle macchine destinato<br />
agli studenti delle istituzioni scolastiche<br />
ad indirizzo agrario, prevedendo<br />
una formazione specifica di tipo teorico<br />
e pratico sull’ut<strong>il</strong>izzo <strong>dei</strong> trattori. Infatti,<br />
le macchine, e in particolar modo<br />
i trattori, sono ancora oggi l’agente materiale<br />
associato o collegato alle attività<br />
fisiche che fa registrare <strong>il</strong> più elevato<br />
numero d’infortuni gravi o mortali nel<br />
settore agricolo e forestale.”<br />
Per cercare di porre un rimedio a questa<br />
situazione partendo dai giovani,<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
futuri operatori nel settore agroforestale,<br />
è stato studiato un percorso didattico,<br />
diviso in tre moduli didattici:<br />
<br />
lavoro, nel quale sono proposti gli<br />
argomenti principali legati alla implementazione<br />
<strong>dei</strong> requisiti di salute<br />
e sicurezza sui luoghi di lavoro<br />
(come da D.Lgs. 81/2008);<br />
ne<br />
agricole e forestali, in cui sono<br />
presentati i requisiti essenziali di sicurezza<br />
e le relative misure di prevenzione<br />
e protezione legati all’uso<br />
delle più diffuse macchine agricole
e forestali, ponendo particolare<br />
attenzione ai trattori a cingoli o a<br />
ruote, in ottemperanza a quanto<br />
previsto dalla normativa di settore<br />
(D.Lgs. 81/2008 ed altre norme specifiche).<br />
<br />
guida del trattore agricolo o fore-<br />
<br />
sono svolte attività di informazione,<br />
formazione e addestramento<br />
adeguate e specifiche, tali da consentire<br />
l’ut<strong>il</strong>izzo idoneo e sicuro <strong>dei</strong><br />
trattori agricoli e forestali.<br />
Il corso è stato svolto per la prima<br />
volta presso l’Istituto Sereni di Roma<br />
e, nell’ambito della presentazione<br />
<strong>dei</strong> primi risultati del progetto “Green<br />
Safety”, sono stati consegnati agli<br />
studenti, che hanno partecipato alla<br />
iniziativa :<br />
mento<br />
del corso di formazione<br />
previsto per i Datori di lavoro che<br />
intendono gestire direttamente <strong>il</strong><br />
SICUREZZA<br />
ruolo di Responsab<strong>il</strong>e del Servizio<br />
di Prevenzione e Protezione<br />
(RSPP) per le aziende agricole<br />
<br />
81/2008) ;<br />
tenza<br />
all’uso del trattore agricolo o<br />
<br />
del D.Lgs. 81/2008).<br />
Ognuno ha portato la propria esperienza<br />
nell’ambito di quanto è stato<br />
realizzato e sono stati presentati due<br />
video; <strong>il</strong> primo sugli infortuni in agricoltura<br />
ed <strong>il</strong> secondo interamente dedicato<br />
al corso di formazione.<br />
Gli interventi sono stati di grande interesse<br />
soprattutto perché hanno spaziato<br />
a tutto campo sul lavoro svolto e<br />
su quanto ancora occorre fare per ottenere<br />
i risultati che grazie ai giovani<br />
che hanno seguito con passione e dedizione<br />
le fasi del progetto fanno ben<br />
sperare sul futuro di questa ed altre<br />
sim<strong>il</strong>ari iniziative.<br />
Anche i giovani studenti hanno ripercorso<br />
le tappe che li<br />
hanno visti affrontare<br />
prima timidamente<br />
e poi con determinazione<br />
i temi della<br />
sicurezza. Hanno indicato<br />
con certezza <strong>il</strong><br />
progresso della loro<br />
crescita ed anticipato<br />
l’ impegno dell’approfondimento<br />
nella materia,<br />
così socialmente<br />
importante, che necessita<br />
di professioni-<br />
sti sempre aggiornati ed all’altezza di<br />
affrontare le sfide che gli ambienti di<br />
lavoro propongono per la sicurezza di<br />
addetti ai lavori ed utenti.<br />
E’ emersa una grande volontà di proseguire<br />
sulla strada della sicurezza<br />
e, ripetendo le parole del Presidente<br />
Bottaro dette nella circostanza<br />
della manifestazione di uguale tematica,<br />
promossa sempre dall’ITAS<br />
“E.Sereni” in occasione del Vinitaly di<br />
Verona, “<strong>il</strong> principio della prevenzione<br />
deve nascere nelle scuole perché se uno<br />
studente comprende i bas<strong>il</strong>ari principi<br />
della sicurezza sarà un cittadino consapevole<br />
e più attento. In questo ambito<br />
occorre investire…..”, è auspicab<strong>il</strong>e<br />
che si continui su questo percorso<br />
virtuoso e, visto l’impegno profuso in<br />
questo primo esperimento, è sicuro<br />
che i prossimi interventi aiuteranno gli<br />
studenti <strong>dei</strong> oggi, futuri <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>,<br />
nelle conoscenze delle specifiche competenze<br />
demandate ai professionisti.<br />
Dopo la consegna degli attestati ci<br />
siamo trasferiti nell’emozionante Sala<br />
di lettura della Biblioteca Storica <strong>Nazionale</strong><br />
dell’Agricoltura dove, in un<br />
clima di grande affab<strong>il</strong>ità, è seguito un<br />
rinfresco.<br />
STUDENTI DEL CORSO<br />
- Cristina Antonelli<br />
- Martina Fianco<br />
- Lorenzo Aureli<br />
- Lorenzo Dominicis<br />
- Alessio Belti<br />
- Matteo Resta<br />
- Diego Lanzara<br />
- Massim<strong>il</strong>iano Tolomei<br />
- Alessio Marocchi<br />
- Mario Satolli<br />
- Dario Di Matteo<br />
- Mario Gabrieli<br />
- Gianluca Brenvaldi<br />
- Daniele Rocchi<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 29
CERTIFICAZIONE<br />
UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2004<br />
Facciamo chiarezza sul Certificato delle Competenze<br />
di Stefano Biagiotti<br />
Negli ultimi<br />
tempi incorriamo,<br />
nel settore<br />
della formazione<br />
e della dimostrazione<br />
delle competenze, alla<br />
norma UNI CEI EN<br />
ISO/IEC 17024:2004;<br />
ma altrettanto spesso leggiamo articoli<br />
di chi volutamente o per ignoranza<br />
interpreta la norma fuorviando <strong>il</strong><br />
lettore.<br />
Intanto è necessario puntualizzare<br />
che <strong>il</strong> “CERTIFICATO DELLE<br />
COMPETENZE”, r<strong>il</strong>asciato da Organismo<br />
di Certificazione che opera ai<br />
sensi della 17024:2004, è la dimostrazione<br />
del “SAPER FARE”, da parte<br />
di un soggetto/organismo terzo, del<br />
candidato che decide di sottoporsi ad<br />
un iter di valutazione secondo schemi<br />
predefiniti diversi da tipo di figure<br />
(Esperto in Valutazioni Immob<strong>il</strong>iari,<br />
Esperto in Gestione dell’Energia,<br />
Esperto in Progettazione di Impianti<br />
Fotovoltaici, Esperto in Certificazione<br />
Energetica degli Edifici, ecc.).<br />
Attraverso la certificazione delle<br />
competenze viene offerto al mercato<br />
un r<strong>il</strong>evatore di professionalità immediato,<br />
oggettivo e garantito; <strong>il</strong> mantenimento<br />
(annuale) e <strong>il</strong> rinnovo (triennale)<br />
del certificato sono subordinati<br />
al rispetto del codice deontologico e<br />
alla correttezza del professionista nelle<br />
svolgimento delle sue funzioni.<br />
Diversi sono i vantaggi per <strong>il</strong> cliente,<br />
la garanzia preventiva della competenza<br />
vantata dal professionista, per<br />
la persona certificata, <strong>il</strong> riconoscimento<br />
delle proprie capacità da par-<br />
30<br />
te di un organismo di<br />
certificazione di terza<br />
parte ed, infine, per le<br />
organizzazioni, che dimostrano<br />
di impiegare<br />
persone certificate con<br />
riduzione rischi assicurativi,<br />
agevolazioni<br />
nei finanziamenti, ecc.<br />
Il conseguire <strong>il</strong> certificato delle competenze<br />
non è in contrasto con l’appartenenza<br />
ad Ordini Professionali<br />
(Ingegneri, Architetti, Dottori Agronomi,<br />
Biologi, Avvocati, Dottori Commercialisti,<br />
Geologi, Geometri, <strong>Periti</strong><br />
Industriali, <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>, Ragionieri,<br />
Agrotecnici, ecc.), in quanto oggi l’essere<br />
iscritto in un albo non è, sempre,<br />
sinonimo di “SAPER FARE”.<br />
La norma 17024:2004 riguarda i requisiti<br />
generali per gli organismi che<br />
operano nella certificazione delle persone<br />
a fronte di requisiti specifici, che<br />
sv<strong>il</strong>uppano e mantengono schemi di<br />
certificazione delle persone.<br />
La norma 17024:2004 prevede i requisiti<br />
per gli organismi di certificazione,<br />
definisce l’organismo di certificazione,<br />
la struttura organizzativa, lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo e mantenimento di uno<br />
schema di certificazione, <strong>il</strong> sistema<br />
di gestione, le registrazioni, la riservatezza<br />
e la sicurezza.<br />
La norma 17024:2004 prevede i<br />
requisiti per le persone impiegate<br />
o per i collaboratori a contratto<br />
con l’organismo di certificazione, i<br />
requisiti degli esaminatori, <strong>il</strong> processo<br />
di certificazione con la domanda,<br />
la valutazione, la decisione<br />
sulla certificazione, la sorveglianza,<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
<strong>il</strong> rinnovo della certificazione e l’uso<br />
<strong>dei</strong> certificati e <strong>dei</strong> loghi/marchi.<br />
La norma ha poi due appendici la prima<br />
è quella per lo sv<strong>il</strong>uppo e mantenimento<br />
di uno schema di certificazione<br />
delle persone e la seconda riporta i<br />
riferimenti normativi alle pubblicazioni<br />
internazionali e pubblicazioni<br />
europee corrispondenti.<br />
Un Organismo di Certificazione<br />
(OdC), come definito nella norma internazionale,<br />
può essere accreditato<br />
presso un Ente di Accreditamento,<br />
che in Italia è ACCREDIA, che ha la<br />
funzione di valutare la competenza<br />
tecnica e l’idoneità professionale degli<br />
operatori di valutazione della conformità<br />
(Laboratori e Organismi),<br />
accertandone la conformità a regole<br />
obbligatorie e norme volontarie, per<br />
assicurare <strong>il</strong> valore e la credib<strong>il</strong>ità delle<br />
certificazioni.<br />
Nella norma si legge che l’ Organismo<br />
di Certificazione deve nominare un<br />
“comitato di schema”, che deve essere<br />
responsab<strong>il</strong>e dello sv<strong>il</strong>uppo e del<br />
mantenimento, l’ Organismo di Cer-
tificazione non deve offrire o fornire<br />
formazione professionale, o aiutare<br />
altri nella preparazione di tali servizi,<br />
a meno che esso non dimostri come<br />
la formazione professionale sia indipendente<br />
dall’attività di valutazione<br />
e di certificazione delle persone, per<br />
garantire che la riservatezza e l’im-<br />
parzialità non siano compromesse.<br />
Sempre nella norma, requisito 4.3.5,<br />
si legge che la certificazione non deve<br />
essere limitata con <strong>il</strong> pretesto di indebite<br />
condizioni finanziarie o altre<br />
condizioni restrittive, quali la partecipazione<br />
ad una associazione o ad un<br />
gruppo. Il superamento di un corso di<br />
formazione qualificato può essere un<br />
requisito di uno schema di certificazione,<br />
ma <strong>il</strong> riconoscimento/approvazione<br />
di corsi di formazione da parte<br />
di un Organismo di Certificazione non<br />
deve compromettere l’imparzialità o<br />
ridurre le richieste di valutazione ed<br />
i requisiti di certificazione.<br />
Alla luce di quanto sopra si desume<br />
CERTIFICAZIONE<br />
che un Organismo di Certificazione<br />
delle persone può r<strong>il</strong>asciare<br />
<strong>il</strong> certificato delle competenze<br />
seguendo lo schema della figura<br />
da certificare che preveda anche<br />
la possib<strong>il</strong>ità del superamento<br />
di un corso di formazione qualificato<br />
ed infine può qualificare/riconoscere/approvare<br />
un corso secondo determinati<br />
schemi, senza che questo<br />
però comprometta l’imparzialità o<br />
riduca le richieste di valutazione ed<br />
i requisiti di certificazione.<br />
Ritengo pertanto che sia giusto<br />
ACCREDIA – Ente Italiano di<br />
Accreditamento – è l’unico organismo<br />
nazionale autorizzato dallo<br />
Stato a svolgere attività di accreditamento.<br />
ACCREDIA è l’Ente<br />
unico nazionale di accreditamento,<br />
riconosciuto dallo Stato <strong>il</strong> 22<br />
dicembre 2009, nato dalla fusione<br />
di SINAL e SINCERT come Associazione<br />
senza scopo di lucro.<br />
Con ACCREDIA l’Italia si è adeguata<br />
al Regolamento del Parlamento<br />
Europeo e del Consiglio<br />
n. 765, del 9 luglio 2008, che dal<br />
1° gennaio 2010 è applicato per<br />
l’accreditamento e la vig<strong>il</strong>anza del<br />
mercato in tutti i Paesi UE.<br />
Ogni Paese europeo ha <strong>il</strong> suo<br />
Ente di accreditamento. L’Ente<br />
<strong>Nazionale</strong> è responsab<strong>il</strong>e per l’accreditamento<br />
in conformità agli<br />
standard internazionali della serie<br />
ISO 17000 e alle guide e alla serie<br />
armonizzata delle norme europee<br />
EN 45000. Tutti gli Enti operano<br />
senza fini di lucro.<br />
quando si legge: “non esistono corsi<br />
accreditati 17024”, in quanto la dizione<br />
migliore è “corso qualificato/<br />
approvato ai sensi della UNI CEI<br />
EN ISO/IEC 17024:2004 da … ” .<br />
Spero di aver contribuito a fare chiarezza,<br />
una volta per tutte, e a far<br />
comprendere l’importanza, sempre<br />
maggiore, del certificato delle competenze<br />
in un mercato delle professioni<br />
che, in continua evoluzione,<br />
non è più limitato ai confini italiani,<br />
ma proiettato a quelli europei e<br />
mondiali.<br />
ACCREDIA valuta la competenza<br />
tecnica e l’idoneità professionale<br />
degli operatori di valutazione<br />
della conformità (Laboratori e<br />
Organismi), accertandone la conformità<br />
a regole obbligatorie e<br />
norme volontarie, per assicurare <strong>il</strong><br />
valore e la credib<strong>il</strong>ità delle certificazioni.<br />
Le attività dell’Ente si articolano<br />
in quattro Dipartimenti:<br />
- Certificazione e ispezione;<br />
- Laboratori di prova;<br />
- Laboratori di prova per la sicu<br />
rezza degli alimenti;<br />
- Laboratori di taratura.<br />
L’accreditamento è un servizio<br />
svolto nell’interesse pubblico perché<br />
gli utenti business e i consumatori<br />
finali, ma anche la Pubblica<br />
Amministrazione quando ricorre<br />
a fornitori esterni, possano fidarsi,<br />
fino all’ultimo anello della catena<br />
produttiva e distributiva, della<br />
qualità e sicurezza <strong>dei</strong> beni e <strong>dei</strong><br />
servizi che circolano su un mercato<br />
sempre più globalizzato.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 31
Il Nucleo Antifrodi Carabinieri<br />
di Salerno, unitamente ai m<strong>il</strong>itari<br />
del Comando Provinciale di Reggio<br />
Calabria, ha dato esecuzione al<br />
Decreto di sequestro preventivo per<br />
equivalente ex. art. 321 C.p.p., di conti<br />
correnti, fondi d’investimento, depositi<br />
titoli, prodotti assicurativi, beni immob<strong>il</strong>i<br />
(adibiti ad uffici, in Reggio Calabria)<br />
e “titoli di quote produttive” nei<br />
settori “oleario” e “seminativi”.<br />
Il provvedimento cautelare è stato<br />
emesso d’urgenza dalla Procura della<br />
Repubblica di Reggio Calabria (Sost.<br />
Proc. dott. Francesco Tripodi) nell’ambito<br />
del procedimento penale conseguente<br />
alla denuncia operata dal NAC<br />
di Salerno e dalla Compagnia CC di<br />
Reggio Calabria nei confronti di quindici<br />
soggetti (di cui tre con precedenti<br />
specifici per truffa nel settore agricolo),<br />
tra cui produttori agricoli <strong>dei</strong> settori<br />
“oleario” e “seminativi” ed operatori di<br />
Centri di Assistenza Agricola (C.A.A.)<br />
della provincia di Reggio Calabria. Gli<br />
indagati sono ritenuti responsab<strong>il</strong>i <strong>dei</strong><br />
reati di associazione per delinquere (ex<br />
art. 416 C.p.), frode informatica (ex art.<br />
640 ter) e truffa ai danni dell’Unione<br />
Europea (ex art 640 bis C.p.), per aver<br />
percepito <strong>il</strong>lecitamente finanziamenti<br />
comunitari del Fondo Europeo Agricolo<br />
di Garanzia (FEAGA) per un valore<br />
complessivo di 1.125.000 euro.<br />
Le indagini del Nucleo Antifrodi Carabinieri<br />
hanno evidenziato in particolare<br />
la condotta fraudolenta di alcuni<br />
operatori di Centri d’Assistenza Agricola<br />
della provincia di Reggio Calabria<br />
che attraverso le loro credenziali erano<br />
riusciti ad individuare sulla banca dati<br />
del SIAN, <strong>il</strong> Sistema Informativo Agri-<br />
32<br />
ANTIFRODI<br />
Frode informatica<br />
negli <strong>il</strong>leciti<br />
finanziamenti comunitari<br />
colo <strong>Nazionale</strong>, i dati relativi a superfici<br />
agricole incolte che, all’insaputa <strong>dei</strong><br />
proprietari, sono state indicate nella<br />
“dichiarazione di produzione aziendale”<br />
per ottenere gli <strong>il</strong>leciti finanziamenti.<br />
L’attività fraudolenta si è sv<strong>il</strong>uppata<br />
inoltre con l’attestazione di produzioni<br />
inesistenti o maggiorate nelle campagne<br />
olivicole degli anni 2002 – 2005,<br />
poste a riferimento per la costituzione<br />
di falsi “titoli di produzione” e con l’arbitraria<br />
intestazione delle titolarità di<br />
superfici agricole appartenenti a persone<br />
decedute.<br />
Gli indagati, alcuni <strong>dei</strong> quali operatori<br />
di Centri di Assistenza Agricola, potevano<br />
intervenire indebitamente sul<br />
sistema informatico “SIAN” (Sistema<br />
Informativo Agricolo <strong>Nazionale</strong>) dirottando<br />
fraudolentemente oltre m<strong>il</strong>le<br />
“fascicoli aziendali” da un CAA ad un<br />
altro e trasferendo arbitrariamente titoli<br />
di quote produttive provenienti di<br />
ignari produttori che venivano assegnati<br />
al gruppo criminale.<br />
Il provvedimento di sequestro adottato<br />
d’urgenza dall’Autorità Giudiziaria ha<br />
consentito di “congelare” i patrimoni<br />
<strong>il</strong>lecitamente acquisiti dal circuito criminale<br />
e di rendere quindi effettivo <strong>il</strong><br />
recupero degli <strong>il</strong>leciti finanziamenti<br />
comunitari valutati su oltre 1 m<strong>il</strong>ione e<br />
200 m<strong>il</strong>a euro.<br />
L’aggressione ai patrimoni <strong>il</strong>leciti nelle<br />
frodi comunitarie è di fondamentale<br />
importanza perché in base alla normativa<br />
comunitaria l’entità dell’<strong>il</strong>lecito<br />
finanziamento sottratto <strong>il</strong>legalmente al<br />
budget comunitario viene posta a carico<br />
dello Stato membro almeno nella<br />
misura del 50% ma anche oltre se lo<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
Stato si è r<strong>il</strong>evato inadempiente rispetto<br />
agli obblighi comunitari.<br />
Inoltre le azioni di recupero avviate<br />
dai Nuclei Antifrodi Carabinieri d’intesa<br />
con l’Autorità Giudiziaria sono<br />
rivolte anche a tutelare <strong>il</strong> regime di<br />
concorrenza e la libertà <strong>dei</strong> mercati che<br />
risulterebbero alterati dalla condotta<br />
disonesta di chi accede <strong>il</strong>lecitamente a<br />
finanziamenti comunitari.<br />
Anche in Calabria l’azione <strong>dei</strong> nuclei<br />
antifrodi carabinieri (NAC) ha portato a<br />
48 indagati e 11 arresti per <strong>il</strong>leciti finanziamenti<br />
comunitari negli aiuti all’agricoltura<br />
e per questo è stato aggredito <strong>il</strong><br />
patrimonio del gruppo criminale con <strong>il</strong><br />
sequestro di beni per 1 m<strong>il</strong>ione di euro.<br />
La vasta operazione, condotta dal Comando<br />
Carabinieri Politiche Agricole e<br />
Alimentari – Nuclei Antifrodi Carabinieri<br />
in collaborazione con <strong>il</strong> Comando<br />
Provinciale di Reggio Calabria, contro<br />
<strong>il</strong> sistema degli <strong>il</strong>leciti finanziamenti<br />
comunitari nel comparto agro-alimentare<br />
destinati alla Regione Calabria,<br />
nel cui ambito è emersa una fitta rete<br />
di complicità tra operatori del settore<br />
e addetti ai controlli, risultati contigui<br />
anche ad alcune ‘ndrine locali di Africo<br />
Nuovo (RC) e San Luca (RC). L’attività<br />
investigativa ha accertato la truffa<br />
aggravata, per <strong>il</strong> conseguimento di erogazioni<br />
comunitarie e falsità ideologica<br />
commessa da pubblici ufficiali, ed ha<br />
consentito di accertare che <strong>il</strong> gruppo<br />
affaristico – criminale ha potuto avvalersi<br />
della fitta rete di complicità di diversi<br />
operatori <strong>dei</strong> Centri di Assistenza<br />
Agricola e di alcuni Organi di controllo<br />
amministrativi che attestavano false<br />
produzioni agricole nel settore zootecnico<br />
e olivicolo.
VITA DEI COLLEGI<br />
Consulta Interprofessionale per la Prevenzione Incendi<br />
delle Provincie Ascoli e Fermo<br />
Presso la sede dell’Ordine degli<br />
Ingegneri delle Provincie<br />
di Ascoli Piceno/Fermo è<br />
stato stipulato un protocollo d’intesa<br />
fra <strong>il</strong> Comando Provinciale <strong>dei</strong><br />
Vig<strong>il</strong>i del Fuoco e gli Ordini e Collegi<br />
Professionali dell’area tecnica<br />
delle province di Ascoli Piceno e<br />
Fermo (Ingegneri, Architetti, Geometri,<br />
<strong>Periti</strong> industriali, Agronomi,<br />
e <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>) per l’istituzione<br />
della “Consulta Interprofessionale<br />
per la Prevenzione Incendi delle<br />
Province di Ascoli Piceno e di<br />
Fermo”.<br />
Il Protocollo d’Intesa tende a perseguire<br />
l’ obiettivo di miglioramento<br />
della sicurezza antincendio sia<br />
del cittadino che <strong>dei</strong> beni strumentali<br />
ed ambientali del territorio, attraverso<br />
la promozione di iniziative<br />
per la collaborazione per :<br />
a) partecipazione attiva, nel<br />
rispetto <strong>dei</strong> ruoli;<br />
b) miglioramento del servizio<br />
professionale;<br />
c) aumento della sicurezza<br />
sostanziale nel territorio;<br />
d) modernizzazione <strong>dei</strong> rapporti<br />
interprofessionali e<br />
con le istituzioni pubbliche.<br />
Tra i compiti della Consulta<br />
Prevenzione Incendi <strong>il</strong> più<br />
diretto alla tematica è la valutazione<br />
delle problematiche<br />
relative alla sicurezza<br />
antincendio, sia dal punto di<br />
vista tecnico che amministrativo,<br />
che verrà <strong>il</strong>lustrata nei<br />
previsti incontri, seminari e<br />
conferenze da organizzarsi<br />
per l’aggiornamento tecnico-professionale<br />
<strong>dei</strong> Tecnici<br />
iscritti agli Ordini e Collegi aderenti<br />
alla Consulta.<br />
E’ anche prevista la costituzione di<br />
un tavolo per la trattazione di questioni<br />
sulla tematica che interessano<br />
<strong>il</strong> territorio e l’ambiente cui saranno<br />
chiamati a partecipare i rappresentanti<br />
delle istituzioni ed enti locali e<br />
<strong>dei</strong> rappresentanti della collettività.<br />
Nel programma di lavoro della Consulta<br />
Interprofessionale per la Prevenzione<br />
Incendi delle Province di<br />
Ascoli Piceno e di Fermo è compresa<br />
anche l’attività formativa/informativa<br />
degli iscritti mediante la predisposizione<br />
di opportune linee guida ut<strong>il</strong>i<br />
al miglioramento della specifica prestazione<br />
professionale nella sicurezza<br />
contro gli incendi.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 33
34<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
M<strong>il</strong>ano<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 12 Novembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Russello Valerio<br />
VicePresidente Lugli Roberto<br />
Tesoriere Tramontano Andrea<br />
Segretario Baronchelli Giuseppe<br />
Consigliere Arpano Angelo<br />
Consigliere Russo Giorgio<br />
Consigliere Simone Federico<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Zannier Italo<br />
Membro Eff. Barbante Angelo<br />
Membro Eff. Gnocchi Alessandro<br />
Membro Supp. Truffini Gianpiero<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
Taranto<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 26 Novembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Carmignano Pasquale M.<br />
VicePresidente Semeraro Orazio<br />
Tesoriere Addabbo Vito Leonardo<br />
Segretario Scialpi Cosimo<br />
Consigliere Perfido F<strong>il</strong>ippo<br />
Consigliere Carbotti Paolo<br />
Consigliere Zappimbulso Saverio<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Colucci Nicola<br />
Membro Eff. Miccolis Antonio<br />
Membro Eff. Tagliente Grazia<br />
Membro Supp. Pignataro Francesco<br />
VITA DEI COLLEGI<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
Verona<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 6 dicembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Sandrini Elia<br />
VicePresidente Buzzacchi Zeno<br />
Tesoriere Poltronieri Marco<br />
Segretario Scapini Luc<br />
Consigliere Bianconi Luca<br />
Consigliere Ghedin Mattia<br />
Consigliere Coraggia Enrico<br />
Consigliere Perantoni Marco<br />
Consigliere Montanari Claudio<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Vignola Giovanni<br />
Membro Eff. Cracco Giuseppe<br />
Membro Eff. Perbellini Mirko<br />
Membro Supp. De Paoli Nicola Giuseppe<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
Lecce<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 2 dicembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Martina Roberto<br />
VicePresidente Coluccia Ippazio<br />
Tesoriere Ruggio Massimo<br />
Segretario Perrone Giampiero<br />
Consigliere Tramacere Massimo<br />
Consigliere De Lumè Leonardo<br />
Consigliere Raganato Paolo<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Caputo Antonio<br />
Membro Eff. Conte Piero<br />
Membro Eff. Elia Giuseppe<br />
Membro Supp. Gennachi Nicola<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
Novara<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 12 Novembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Gaboardi Fabrizio<br />
VicePresidente Carcano Cesare<br />
Tesoriere Gavinelli Gianantonio<br />
Segretario M<strong>il</strong>anesi Alberto<br />
Consigliere De Marchi Pietro<br />
Consigliere Bobbio Marco<br />
Consigliere Mocchetto Mario<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Boniperti Mauro<br />
Membro Eff. Caccia Carlo<br />
Membro Eff. Oioli Pierangelo<br />
Membro Supp. Pieropan Ilario<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
Cagliari<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 3 dicembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Fanunza Marco<br />
VicePresidente Lippi Giorgio<br />
Tesoriere Murgia Pierangelo<br />
Segretario Aru Fabio<br />
Consigliere Carlotti Gianluca<br />
Consigliere Concas Antonio<br />
Consigliere Zedda Gianluca<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Atzeni Orazio<br />
Membro Eff. Frigau Giovanni<br />
Membro Eff. Perra Francesco<br />
Membro Supp. Bevitori Walter
<strong>Collegio</strong> di<br />
Siena<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 3 dicembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Marchionni Paolo<br />
VicePresidente Spatafora Alessandro<br />
Tesoriere Tiezzi Valentina<br />
Segretario Montagnani Luca<br />
Consigliere Mazzoni Andrea<br />
Consigliere Trabalzini Eros<br />
Consigliere Venturini Lorenzo<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Biagiotti Raffaello<br />
Membro Eff. Corbianco Angelo<br />
Membro Eff. Cavicchioli Gianluca<br />
Membro Supp. Santiccioli Andrea<br />
“Da fattori a periti agrari:<br />
formazione professionale<br />
e modernizzazione<br />
dell’agricoltura in Umbria<br />
(1884-1929)” è un libro<br />
che racconta le trasformazioni<br />
vissute nel periodo<br />
1884/1929 dalla agricoltura<br />
italiana grazie ad una<br />
attenta indagine condotta<br />
dal Prof. Manuel Vaquero<br />
Pineiro, docente di storia<br />
economica presso l’Università di Perugia,<br />
nell’archivio storico dell’Istituto<br />
Tecnico <strong>Agrari</strong>o “Ciuffelli” di Todi che,<br />
essendo la scuola di agricoltura più antica<br />
d’Italia, è particolarmente completo<br />
delle informazioni che hanno accompagnato<br />
l’evoluzione della agricoltura<br />
del nostro Paese. La storia parte dal<br />
1929, anno in cui fu promulgata la legge<br />
istitutiva della figura professionale del<br />
perito agrario, figura nuova che poteva<br />
VITA DEI COLLEGI<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
Vercelli<br />
A seguito delle elezioni avvenute<br />
<strong>il</strong> 12 Novembre 2011 le cariche<br />
risultano così distribuite:<br />
Consiglio del <strong>Collegio</strong><br />
Presidente Bondesan Stefano<br />
VicePresidente Rastelli Paola<br />
Tesoriere Degrandi Gian Andrea<br />
Segretario Grassino Giorgio<br />
Consigliere Bellotto Bruno<br />
Consigliere Ghisio Piergiuseppe<br />
Consigliere Ferraro Giovanni<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori <strong>dei</strong> Conti<br />
Presidente Bertone Giorgio<br />
Membro Eff. Ferraris Luigi<br />
Membro Eff. Rosso Giovanni<br />
Membro Supp. Boati Aurelio<br />
L’agricoltura umbra del ’900 vista dai fattori<br />
sostituire quella del fattore<br />
e per questo,<br />
prima dell’entrata in vigore<br />
della legge ordina<br />
mentale si diede la possib<strong>il</strong>ità<br />
a quanti avevano<br />
conseguito la licenza<br />
presso le scuole speciali<br />
e pratiche di agricoltura<br />
a sostenere gli esami<br />
ab<strong>il</strong>itanti alla professione<br />
di perito agrario. La<br />
domanda andava inoltrata a una delle<br />
sei scuole selezionate all’interno del<br />
territorio nazionale: tra queste figurava<br />
la Regia scuola pratica di agricoltura di<br />
Todi, l’unico ente scolastico dell’Italia<br />
centrale ab<strong>il</strong>itato a svolgere le necessarie<br />
prove di esame che ancora oggi<br />
conserva le testimonianze professionali<br />
degli aspiranti che dovevano, assieme<br />
ai documenti, presentare anche una<br />
relazione che riportasse le esperienze<br />
<strong>Collegio</strong> di<br />
Ancona<br />
E’ pervenuta la composizione del<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Revisori rinnovato a<br />
seguito delle elezioni avvenute <strong>il</strong><br />
29 Ottobre 2011 che risulta essere:<br />
Presidente Falappa Luciano<br />
Membro Eff. Sebastiano Simone<br />
Membro Eff. Palmieri Luigi<br />
Membro Supp. Bonvini Emanuele<br />
professionali dirette acquisite in campagna.<br />
Nell’archivio del “Ciuffelli” di<br />
Todi sono conservati gli atti professionali<br />
di tanti “Colleghi” che hanno saputo<br />
far crescere l’agricoltura e, riporta la<br />
presentazione,”L’obiettivo della pubblicazione<br />
è quello di mettere in evidenza<br />
le trasformazioni vissute da una parte<br />
significativa dell’agricoltura italiana,<br />
quella mezzadr<strong>il</strong>e, cambiamenti accaduti<br />
anche grazie al contributo fornito dai<br />
responsab<strong>il</strong>i dell’amministrazione delle<br />
aziende agrarie, figure di coordinamento<br />
fra i proprietari e i coloni che proprio<br />
nel passaggio dal XIX al XX secolo<br />
stavano vivendo una fase di profonda<br />
trasformazione nel loro evolversi da<br />
semplici addetti empirici a figure professionali<br />
dotate di conoscenze teoriche<br />
e pratiche”.<br />
Il libro è edito dall’Editoriale Umbra di<br />
Foligno per conto dell’ISUC, l’Istituto per<br />
la Storia dell’Umbria Contemporanea.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 35
di Emanuele Genchi<br />
Il <strong>Collegio</strong> di Matera ha promosso<br />
un seminario di studio sul fenomeno<br />
giuridico denominato<br />
Espropriazione per Pubblica Ut<strong>il</strong>ità<br />
alla luce della Sentenza della Corte<br />
di Costituzionale n.181 del 10 giugno<br />
2011, soddisfacendo le esigenze<br />
<strong>dei</strong> Colleghi operanti nel settore e la<br />
necessità di arricchire l’esperienza<br />
professionale, in merito all’aggiornamento<br />
su un teme importante quale<br />
è la valutazione dell’indennità di<br />
esproprio, da determinarsi con <strong>il</strong> criterio<br />
del valore agricolo, nonché, di<br />
acquisire Crediti Formativi coerenti<br />
con la formazione continua di eccellenza.<br />
Il corso si è sv<strong>il</strong>uppato in due pomeriggi<br />
(10 e17 dicembre) con i relatori<br />
Per. Agr. Ermes Montanari, Libero<br />
36<br />
VITA DEI COLLEGI<br />
<br />
<br />
Professionista nella<br />
provincia di Ancona,<br />
ed <strong>il</strong> Dr. Agr.<br />
Tafuni Franco, docente<br />
di Estimo negli<br />
I.T.A.S. e I.T.G.<br />
di Puglia e Bas<strong>il</strong>icata.<br />
Il Collega Montanari<br />
ha affrontato la<br />
tematica dell’equo<br />
indennizzo anche<br />
in virtù sentenza<br />
della Corte Costituzionale rispetto<br />
ai riferimenti normativi del D.P.R. 8<br />
giugno 2001, n.327 e del Decreto Legislativo<br />
27 dicembre 2002 n.302.<br />
Ha, quindi, posto a confronto le nuove<br />
procedure espropriative per la determinazione<br />
provvisoria della indennità<br />
di espropriazione, <strong>il</strong> procedimento di<br />
determinazione definitiva dell’indennità,<br />
di cui al comma 1, art. 40 T.U.<br />
oltre che alla determinazione urgente<br />
dell’indennità provvisoria, analizzando<br />
tutti i passaggi tecnico – estimativi,<br />
al fine di raggiungere la determinazione<br />
dell’indennità di esproprio, indennizzo<br />
dovuto, nel caso di esproprio<br />
per motivi di interesse generale, così<br />
come previsto dall’art. 42 della Carta<br />
Costituzionale.<br />
Non ha mancato di sottolineare le<br />
osservazioni già note della Corte di<br />
Strasburgo in ordine alla “eccessiva<br />
ingerenza” della legislazione italiana.<br />
Il Prof. Tafuni ha esposto, con chiarezza<br />
ed esempi pratici, le procedure<br />
di stima nel caso di esproprio totale<br />
ed esproprio parziale senza dimenticare,<br />
ma sottolineandole, le diverse<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
“affermazioni” della Giurisprudenza<br />
Costituzionale e quanto emerge dalla<br />
Legge “sulla casa” o legge “Bucalossi”<br />
per attraversare la legge “Tampone”<br />
(n.385/80).<br />
Sono stati due incontri significativi<br />
per la professione ed <strong>il</strong> dibattito e, tra<br />
i relatori e la platea, la discussione ha<br />
raggiunto picchi di grande valenza in<br />
un confronto preminentemente tecnico.<br />
I relatori hanno anche lasciato traccia<br />
delle loro esposizioni che possono<br />
essere richieste al <strong>Collegio</strong> di Matera<br />
<strong>il</strong> quale provvederà a fotocopiarle ed<br />
inviarle agli utenti.
NEWS<br />
AGENZIA del TERRITORIO a cura del Dipartimento Catasto del CNPA<br />
Fabbricati Rurali categorie A/6 e D/10<br />
– Per quanto alle azioni su detti immob<strong>il</strong>i,<br />
di cui alla criticata scadenza del<br />
30 settembre 2011, riferimento anche<br />
alla circolare 6/2011 dell’Agenzia del<br />
Territorio, al momento nessuna azione<br />
legislativa è prevista per la riapertura<br />
<strong>dei</strong> termini; <strong>il</strong> CNPA ha sottolineato<br />
nuovamente alla Dirigenza dell’Agenzia<br />
l’importanza di chiarire in forma<br />
definitiva tale ambito e ricondurre alla<br />
“ordinarietà” la classificazione catastale<br />
senza la diretta dipendenza dalla<br />
posizione fiscale di ruralità.<br />
Per quanto alle procedure catastali<br />
Docfa, anche tenendo conto delle sollecitazioni<br />
e richieste fatte dallo scrivente<br />
nella recente riunione consultiva<br />
presso la Direzione Centrale, l’Agenzia<br />
del Territorio ha emanato in data<br />
01/12/2011, prot. 65987, una nota con<br />
alcune indicazioni operative (che può<br />
essere richiesta a info@peritiagrari.it ).<br />
Circolare 7/2011 – Attribuzione della<br />
rendita presunta, modalità di gestione<br />
<strong>dei</strong> connessi aggiornamenti negli<br />
atti del catasto, trattazione e notifica<br />
degli esiti –<br />
In data 18/11/2011 è stata emanata,<br />
www.agenziaterritorio.it, la citata<br />
circolare contenente le disposizioni<br />
inerenti l’aggiornamento delle banche<br />
dati catastali a seguito degli accertamenti<br />
di cui all’art. 19 del decreto<br />
legge n. 78/2010, legge 122/2010.<br />
Di notevole r<strong>il</strong>evanza professionale<br />
tali procedure, per quanto alle necessarie<br />
successive azioni tecniche per<br />
la regolarizzazione degli immob<strong>il</strong>i<br />
interessati dagli accertamenti. Di un<br />
primo gruppo di immob<strong>il</strong>i “nascosti”<br />
accertati, lunedì 21 novembre 2011 è<br />
stata effettuata la registrazione nelle<br />
banche dati catastali delle relative<br />
proposte di aggiornamento catastale,<br />
rendite presunte. E’ importante<br />
sottolineare che ai proprietari interessati<br />
non sarà inviato alcun avviso<br />
diretto quindi, r<strong>il</strong>evante sarà la necessità<br />
di dare la più ampia diffusione<br />
di tali aspetti da parte <strong>dei</strong> Collegi<br />
Provinciali <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e <strong>dei</strong><br />
loro iscritti. Per quanto alle azioni<br />
di collaborazione<br />
con l’Agenzia, da<br />
parte del CNPA<br />
per tramite <strong>dei</strong><br />
propri iscritti<br />
provinciali che<br />
abbiano aderito,<br />
proseguiranno<br />
anche per i primi<br />
PREGEO 10 – Nuova fase sperimentale diffusa –<br />
mesi del 2012 le azioni di verifica<br />
nelle regioni Lazio, Campania, Calabria,<br />
Sic<strong>il</strong>ia e Sardegna.<br />
Nota 62002 del 10/11/2011 – Accertamento<br />
catastale degli impianti<br />
fotovoltaici<br />
La Direzione Centrale del Catasto<br />
ha pubblicato una nota che ragguaglia<br />
su taluni aspetti inerenti l’accatastamento<br />
di tali impianti, anche in<br />
ambito agricolo.<br />
Mappe catastali nel sistema WGS84 –<br />
A seguito di un accordo quadro con<br />
l’Istituto Geografico M<strong>il</strong>itare, IGM,<br />
l’Agenzia del Territorio attraverso i<br />
programmi e gli algoritmi di trasformazione<br />
delle coordinate elaborati<br />
dai tecnici specializzati dell’Istituto,<br />
potrà proseguire <strong>il</strong> complesso lavoro<br />
che ha intrapreso per la conversione<br />
di tutti i dati territoriali catastali con<br />
l’impiego delle più moderne tecnologie<br />
GPS e la trasposizione<br />
entro<br />
<strong>il</strong> 2012 della cartografiacatastale<br />
anche nel<br />
sistema WGS84,<br />
prima con qualità<br />
metrica poi<br />
sub metrica.<br />
L’Agenzia r<strong>il</strong>ascerà una versione sperimentale di ag- giornamento della procedura Pregeo 10, tale versione<br />
verrà fornita al CNPA che potrà diffonderla ad un ristretto<br />
numero di professionisti <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>, competenti<br />
nel settore specifico, che si impegneranno a fornire<br />
nel mese di valutazione un feedback di test concreto. I<br />
Collegi Provinciali sono stati invitati a comunicare tempestivamente<br />
i nominativi interessati indicando in particolare<br />
la e-ma<strong>il</strong> di riferimento per <strong>il</strong> contatto diretto<br />
fra gli sperimentatori.<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 37
38<br />
Il Manuale operativo delle stime<br />
immob<strong>il</strong>iari è <strong>il</strong> «libro delle<br />
regole<strong>»</strong> dell’Agenzia del Territorio<br />
in materia estimativa e si<br />
inserisce nello sforzo di innovazione<br />
che l’Agenzia, fin dalla sua<br />
istitu¬zione, ha intrapreso.<br />
Non è un testo o un trattato di<br />
estimo, ma un documento da<br />
consultare e ut<strong>il</strong>izzare da parte<br />
di chi opera all’interno dell’Agenzia nello svolgi¬mento<br />
concreto delle attività di valutazione im¬mob<strong>il</strong>iare per<br />
le pubbliche amministrazioni e uno strumento d’aus<strong>il</strong>io<br />
per tutti coloro che la¬vorano nel settore delle valutazioni<br />
immob<strong>il</strong>iari. Il volume contiene infatti le nozioni<br />
fondamenta¬li della disciplina sulle valutazioni immob<strong>il</strong>iari<br />
declinate dal punto di vista operativo e secondo<br />
gli standard internazionali di valutazione (IVS), istituzionalizza<br />
i processi e reca indicazioni vol¬te a specificare<br />
le linee attuative che devono es¬sere seguite per poter<br />
espletare correttamente le attività legate all’erogazione<br />
<strong>dei</strong> servizi esti¬mativi.<br />
I primi capitoli del volume sono dedicati alla de¬finizione<br />
e alla descrizione <strong>dei</strong> prodotti e <strong>dei</strong> re¬lativi processi, ai<br />
criteri di riferimento per <strong>il</strong> cal¬colo delle consistenze,<br />
nonché alla puntuale definizione della struttura della re-<br />
A Lanciano, apre l’ufficio<br />
dell’ex Genio Civ<strong>il</strong>e<br />
E’ stato aperto e reso operativo<br />
da lunedì 12 dicembre l’Ufficio<br />
NEWS<br />
dell’ex Genio Civ<strong>il</strong>e<br />
di Lanciano,<br />
ubicato presso<br />
l’ex Liceo Scientifico<br />
in via S.<br />
Spirito, sede di<br />
proprietà della<br />
Provincia, servirà<br />
gli utenti di Lanciano<br />
e dell’intero<br />
comprensorio<br />
frentano che in<br />
tal modo non<br />
dovranno più<br />
raggiungere l’Ufficio<br />
di Chieti. Presso l’Ufficio di<br />
Lanciano sarà possib<strong>il</strong>e richiedere<br />
autorizzazioni ed effettuare depositi<br />
ai sensi della Legge regionale<br />
28/2011 ovvero ai sensi dell’art. 2<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
lazione di sti¬ma particolareggiata e sommaria. Esaminano<br />
inoltre i criteri per la scelta del procedimento estimativo<br />
ai’-fini della determinazione del valo¬re di mercato<br />
degli immob<strong>il</strong>i.<br />
Nei capitoli successivi sono <strong>il</strong>lustrati i diversi procedimenti<br />
di stima, di cui si descrivono in dettaglio le varie fasi.<br />
Tra l’altro, <strong>il</strong> procedimento comparativo diretto definito<br />
dall’Agenzia è an¬che adottato nelle linee guida dell’Associazione<br />
Bancaria Italiana (ABI) per la valutazione degli<br />
immob<strong>il</strong>i a garanzia delle esposizioni creditizie.<br />
II volume è corredato anche da un’appendice teorica e da<br />
un’ut<strong>il</strong>e bibliografia per gli eventua¬li approfondimenti.<br />
della L.R. 138/96. Inoltre si potranno<br />
effettuare i depositi e gli adempimenti<br />
relativi agli articoli 5 e 6<br />
della Legge 1086/71, relativamente<br />
ai progetti depositati dal primo<br />
gennaio 2010. I professionisti non<br />
dovranno più percorrere ch<strong>il</strong>ometri<br />
e ch<strong>il</strong>ometri per depositare un<br />
progetto, risparmiando così tempo<br />
e denaro con un vantaggio di cui<br />
in termini economici usufruiranno<br />
loro stessi e i cittadini.<br />
L’ufficio dell’ex Genio Civ<strong>il</strong>e, alla<br />
luce della nuova Legge Regionale<br />
che regola l’autorizzazione <strong>dei</strong><br />
progetti è un grosso punto di riferimento<br />
per i professionisti che<br />
potranno così avere a disposizione<br />
un Ufficio di riferimento per la<br />
loro attività.
ACQUE<br />
- Inquinamento - Risarcimento<br />
Danni - Cass. Sez. III 26 settembre<br />
2011, n. 34789<br />
- Inquinamento idrico - Fascia di<br />
rispetto dell’argine fluviale - Vincolo<br />
di inedificab<strong>il</strong>ità - Provvedimenti<br />
adottati dal comune o dalla<br />
provincia a tutela del vincolo -<br />
Domanda di annullamento - Giurisdizione<br />
- TSPA - Tutela delle<br />
acque pubbliche - art. 96, lett. f),<br />
r.d. n. 523/1904 - T.A.R. Lombardia<br />
- M<strong>il</strong>ano, Sez. II 6 ottobre<br />
2011, n. 2378<br />
AGRICOLTURA E FORESTE<br />
- Contributi per la produzione di<br />
frutta a guscio - Programma per<br />
produzione innovativa di frutta<br />
secca - Programma inadeguato -<br />
Revoca dell’agevolazione - Trib.<br />
Roma, Sez. II Civ. 21 settembre<br />
2011, n. 18132<br />
- Bosco e macchia mediterranea<br />
- Definizione di bosco - L.r. Friuli<br />
Venezia Giulia n. 34/97, art. 72 -<br />
d.lgs. n. 327/2001, art. 2, comma 3,<br />
lett. b) - Vegetazione di tipo arbustivo<br />
(macchia) – Rientra - Cons.<br />
Stato, Sez. IV 10 ottobre 2011, n.<br />
5500<br />
AMBIENTE<br />
- VIA, VAS e AIA - Adeguamento<br />
della normativa regionale al codice<br />
del’ambiente - Termine - dodici<br />
mesi - art. 35, d.lgs. n. 152/2006<br />
- Assenza di normative regionali<br />
- Immediata applicab<strong>il</strong>ità della<br />
disciplina nazionale - Considerazione<br />
unitaria della sommatoria<br />
degli impatti delle singole componenti<br />
del progetto - Legittimità<br />
- Direttiva 2001/42/ce - Natura<br />
self-executing - Esclusione - via e<br />
vas – Differenza - T.A.R. Veneto<br />
7 ottobre 2011, n. 1503<br />
DIRITTO E GIURISPRUDENZA AGRARIA<br />
- Energia - Pannelli solari aderenti<br />
o integrati nei tetti degli<br />
edifici - Installazione in area<br />
sottoposta a vincolo paesaggistico<br />
- R<strong>il</strong>ascio dell’autorizzazione<br />
paesaggistica - Esonero - inconfigurab<strong>il</strong>ità<br />
- Allegato 1 al d.p.r.<br />
n. 139/2010, art. 11, comma 3,<br />
d.lgs. n. 115/2008 - artt. 146 e 149,<br />
d.lgs. n. 42/2004 - art. 11, comma<br />
3, d.lgs. n. 115/2008 - artt. 22 e<br />
23, d.p.r. n. 380/2001 - Interventi<br />
liberi a fini ed<strong>il</strong>izi e interventi<br />
esonerati dall’obbligo del previo<br />
r<strong>il</strong>ascio dell’autorizzazione<br />
paesaggistica - Corrispondenza<br />
biunivoca - Esclusione - Aree<br />
protette - parchi nazionali - Interventi<br />
ed<strong>il</strong>izi di manutenzione<br />
ordinaria e straordinaria - art. 6,<br />
comma 3, legge n. 349/91 - Rinvio<br />
all’art. 31, comma 1, lett. a) e<br />
b), legge n. 457/1978 - Rinvio statico<br />
- Fattispecie di manutenzione<br />
individuate successivamente<br />
dal legislatore - art. 5, comma 1,<br />
d.lgs. n. 115/2008 - Estensione –<br />
Inconfigurab<strong>il</strong>ità - T.A.R. Bas<strong>il</strong>icata<br />
6 ottobre 2011, n. 508<br />
- Energia - Impianti eolici - Autorizzazione<br />
unica ex art. 12,<br />
d.lgs. n. 387/2003 - Conferenza<br />
di servizi - Parere di compatib<strong>il</strong>ità<br />
paesaggistica espresso dalla<br />
sovrintendenza al di fuori della<br />
conferenza - Illegittimità per<br />
incompetenza assoluta - art. 12,<br />
d.lgs. n. 387/2003 - Intento del<br />
legislatore - Semplificazione del<br />
procedimento autorizzativo -<br />
Valore di principio fondamentale<br />
- Espressione di disposizione<br />
comunitaria - Prevalenza sulla<br />
disciplina regionale - Ponderazione<br />
degli interessi contrastanti<br />
- Adeguata esternazione - Via<br />
e Vas - Vas - impatti significativi<br />
sull’ambiente - Definizione ex<br />
art. 5, d.lgs. n. 152/2006 - Interazione<br />
positiva tra l’attività pianificatoria<br />
e le componenti ambientali<br />
- Sottoposizione a vas<br />
- piano paesaggistico - Omessa<br />
preventiva sottoposizione a VAS<br />
- Illegittimità - art. 11, comma 5<br />
d.lgs. n. 152/2006 - Forme di concertazione<br />
e garanzie partecipative<br />
previste dall’art. 14 del d.lgs.<br />
n. 152/2006 - VULNUS - T.A.R.<br />
Sic<strong>il</strong>ia - Catania, Sez. I 29 settembre<br />
2011, n. 2352<br />
- Energia - Termine ex art. 12,<br />
d.lgs. n. 387/2003 - Finalità acceleratorie<br />
- Inut<strong>il</strong>e spirare del termine<br />
- Inadempimento della p.a.<br />
- T.A.R. Sic<strong>il</strong>ia - Palermo, Sez. II<br />
28 settembre 211, n. 1696<br />
- Inquinamento - Aria - Emissioni<br />
in atmosfera - Molestie olfattive<br />
- Cass. Sez. III 27 settembre<br />
2011, n. 34896<br />
- Energia - Impianto eolico - Positiva<br />
valutazione di compatib<strong>il</strong>ità<br />
paesaggistica - Discrezionalità<br />
amministrativa - Pari r<strong>il</strong>evanza<br />
dell’interesse all’incremento<br />
delle fonti di energia rinnovab<strong>il</strong>e<br />
- art. 12, d.lgs. n. 387/2003 - Allocazione<br />
degli impianti in area<br />
agricola - fondamento della norma<br />
- Comuni - Previsione di aree<br />
specificamente destinate agli<br />
impianti eolici - Possib<strong>il</strong>ità - Assenza<br />
di previsioni conformative<br />
espresse - Localizzazione in zona<br />
agricola - VIA - art. 26, d.lgs. n.<br />
152/2006 (nel testo vigente nel<br />
gennaio 2010) - Integrazioni alla<br />
documentazione già presentata<br />
- Nuova pubblicazione - Discrezionalità<br />
dell’amministrazione<br />
competente - T.A.R. Toscana,<br />
Sez. II 27 settembre 2011, n.<br />
1430<br />
- Inquinamento Idrico - Scarichi<br />
di frantoi oleari - Acque di ve-<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011 39
getazione - Ut<strong>il</strong>izzazione agronomica<br />
- Presupposti - Connessione<br />
con l’azienda agricola<br />
- Limiti di tollerab<strong>il</strong>ità <strong>dei</strong> terreni<br />
- Difetto di autorizzazione -<br />
Reato di scarico di acque reflue<br />
industriali - Configurab<strong>il</strong>ità -<br />
Fattispecie - artt. 192, 256, comma<br />
2, d.lgs. n. 152/2006 - legge n.<br />
574/1996 - Cass. Sez. III Pen. 26<br />
settembre 2011, n. 34758<br />
- Impianti per la produzione<br />
di energia elettrica da fonti<br />
rinnovab<strong>il</strong>i - Pianificazione urbanistica<br />
comunale - Limitazioni<br />
specifiche alla localizzazione<br />
- Illegittimità - Violazione<br />
dell’art. 12 del d.lgs. n. 387/2003<br />
e <strong>dei</strong> princìpi costituzionali in<br />
materia di allocazione delle funzioni<br />
normative e amministrative<br />
- L.r. Toscana n. 1/05 - Piano<br />
territoriale di coordinamento<br />
- Misure di salvaguardia immediatamente<br />
efficaci - Limiti -<br />
Determinazione negativa della<br />
40<br />
Ciao Pier Luigi<br />
Sabato 15 ottobre 2011, dopo<br />
breve ma alquanto dolorosa<br />
malattia, è venuto a mancare<br />
all’affetto <strong>dei</strong> suoi cari <strong>il</strong><br />
Perito <strong>Agrari</strong>o Prof. Pierluigi<br />
Crudi. Per lunghi anni docente<br />
tecnico pratico presso<br />
l’Istituto d’Istruzione Superiore<br />
“A.Cecchi” di Pesaro, ne<br />
DIRITTO E GIURISPRUDENZA AGRARIA<br />
conferenza di servizi - Valutazione<br />
di incompatib<strong>il</strong>ità astratta<br />
con <strong>il</strong> PTCP - Illegittimità -<br />
T.A.R. Toscana 11 ottobre 2011,<br />
n. 1473<br />
ANIMALI<br />
- Danni arrecati alle produzioni<br />
agricole dalle specie di fauna<br />
selvatica - Regione Lombardia<br />
- l.r. n. 26/93 - Risarcimento -<br />
Regione - Legittimazione passiva<br />
- Carenza - Cons. Stato, Sez.<br />
V 27 settembre 2011, n. 5383<br />
BELLEZZE NATURALI<br />
- Perdurante valore della perimetrazione<br />
delle soppresse aree<br />
contigue ai fini dell’applicazione,<br />
quali norme di salvaguardia,<br />
<strong>dei</strong> vincoli, degli indirizzi, delle<br />
previsioni contenuti nel piano<br />
del parco, nel piano pluriennale<br />
socioeconomico e negli altri documenti<br />
di programmazione del<br />
parco, ad eccezione <strong>dei</strong> limiti re-<br />
ricordiamo le sue innate<br />
qualità professionali<br />
e umane, la sua disponib<strong>il</strong>ità<br />
e <strong>il</strong> suo grande<br />
spirito di servizio che<br />
ha messo a disposizione<br />
con grande abnegazione<br />
nella scuola che così<br />
considerava : “questa<br />
scuola ce l’ho nel cuore,<br />
perché questa scuola mi<br />
ha dato tanto”. Ma anche lui<br />
ha dato tanto alla scuola e gli<br />
siamo grati e riconoscenti per<br />
averci dato tanto di sè, e per<br />
averci trasmesso, insieme alla<br />
sua scienza, anche <strong>il</strong> suo amore,<br />
la sua fiducia e i valori in<br />
cui credeva.<br />
Anche durante la sua ultima<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 6/2011<br />
lativi all’attività venatoria - contrasto<br />
con la legislazione statale<br />
secondo cui la caccia nelle aree<br />
contigue delle aree protette può<br />
aver luogo soltanto nella forma<br />
della caccia controllata, riservata<br />
ai soli residenti <strong>dei</strong> comuni<br />
dell’area naturale protetta e<br />
dell’area contigua - Corte cost.<br />
12 ottobre 2011, n. 263<br />
- Beni ambientali - Concessione<br />
ed<strong>il</strong>izia - Autorizzazione r<strong>il</strong>asciata<br />
dal comune - Potere di<br />
annullamento della soprintendenza<br />
- Natura - Controllo di<br />
mera legittimità - T.A.R. Campania<br />
- Salerno, Sez. I 7 settembre<br />
2011, n. 1497<br />
ESPROPRIAZIONE P.P.U.<br />
- Usi civici - Bene soggetto ad<br />
usi civici - Espropriazione forzata<br />
- Esclusione - sdemanializzazione<br />
di fatto - Esclusione<br />
- Cass. Sez. III Civ. 28 settembre<br />
2011, n. 19792<br />
visita a scuola poco più di<br />
un mese fa, ormai già molto<br />
provato dalla malattia, <strong>il</strong><br />
suo pensiero principale era<br />
stato per i suoi amati colleghi<br />
e studenti, esprimendo<br />
<strong>il</strong> desiderio e la possib<strong>il</strong>ità di<br />
istituire una borsa di studio a<br />
suo nome in favore <strong>dei</strong> meno<br />
abbienti.<br />
Caro “Piero”, hai formato<br />
generazioni di studenti, hai<br />
aiutato i più deboli, hai contribuito<br />
alla nostra crescita<br />
all’insegna dell’onestà e del<br />
rispetto verso <strong>il</strong> prossimo,<br />
hai lasciato un segno indeleb<strong>il</strong>e<br />
nella nostra memoria:<br />
rimarrai per sempre nel nostro<br />
cuore!
. Agrigento<br />
Via Alcide De Gasperi 127/D<br />
92019 Sciacca (AG) - Tel. 0925/905090<br />
Pres. Domenico Terlizzese<br />
. Alessandria<br />
Via Marengo 27<br />
. Ancona<br />
. Ascoli<br />
15121 Alessandria (AL) - Tel. 0131/52793<br />
Pres. Massim<strong>il</strong>iano Ricci<br />
Via del Consorzio 21<br />
60015 Falconara Mar.ma (AN) - Tel.<br />
071/9188973<br />
Pres. Carlo Zoppi<br />
Piceno<br />
Via delle Zeppelle 192<br />
63100 Ascoli Piceno (AP) - Tel. 0736/41829<br />
Pres. Pietro Ciabattoni . L’Aqu<strong>il</strong>a<br />
Via Colle Pretara 68<br />
67100 L’Aqu<strong>il</strong>a (AQ) - Tel. 0862/317931<br />
Pres. Elli Ciampa<br />
. Arezzo<br />
. Asti<br />
. Avellino<br />
. Bari<br />
. Bat<br />
. Belluno<br />
Piazza Guido Monaco 5<br />
52100 Arezzo (AR) - Tel. 0575/21307<br />
Pres. Giuliano Giuliarini<br />
Fr. San Marzanotto 216<br />
14100 Asti (AT) - Tel.0141/592460<br />
Pres. Angelo Dezzani<br />
Via L. Iannacchini 38<br />
83100 Avellino (AV) - Tel. 0825/26377<br />
Pres. Celestino Nardone<br />
Via Annibale Di Francia 13<br />
70125 Bari (BA) - Tel. 080/5428141<br />
Pres. Ettore Zuccaro<br />
(Barletta-Andria-Trani)<br />
Via Vittoria 84/A<br />
76123 Andria (BA) - Tel. 0883/592789<br />
Pres. Antonio Memeo<br />
Viale Fantuzzi 17 c/o Coldiretti<br />
32100 Belluno (BL) - Tel. 0437/949640<br />
Pres. Manlio Nicola . Benevento<br />
Viale Melluso 80<br />
82100 Benevento (BN) - tel. 0824/317017<br />
Pres. Cristiano Fontanarosa . Bergamo<br />
Via Zelasco 1<br />
24122 Bergamo (BG) - tel. 035/238727<br />
Pres. Francesco Possenti<br />
. Bologna<br />
Viale F<strong>il</strong>opanti 4/c<br />
40126 Bologna (BO) - Tel. 051/252978<br />
Pres. Luca Natalini<br />
.Bolzano<br />
Via Del Monte 18<br />
39040 Ora (BZ) - Tel. 0471/811260<br />
Pres. Christian Vorhauser<br />
. Brescia<br />
Via Marsala 17<br />
. Brindisi<br />
25122 Brescia (BS) - Tel. 030/296424<br />
Pres. Sergio Caprioli<br />
Via N. Sansone 16 - C.P. 321<br />
72017 Ostuni (BR) - Tel. 0831/305566<br />
Pres. Rocco Cucci . Cagliari<br />
Via Mestre 8<br />
09124 Cagliari (CA) - Tel. 070/300304<br />
Pres. Marco Fanunza . Caltanissetta<br />
Via Monsignor Guttadauria 2 - C.P. 25<br />
93100 Caltanissetta (CL) - Tel. 0934/585810<br />
Pres. Michele Riggi . Campobasso<br />
Via D’Amato 15<br />
86100 Campobasso (CB) - Tel. 0874/66248<br />
Pres. Giacomo Picone<br />
. Caserta<br />
. Catania<br />
Piazza Roma 79<br />
81016 Piedim. Matese (CE)<br />
Tel. 0823/913594<br />
Pres. Domenico Di Baia<br />
Via Grotte Bianche 150<br />
95129 Catania (CT) - Tel. 095/436393<br />
Pres. Francesco Intrisano<br />
INDIRIZZI DEI COLLEGI PROVINCIALI<br />
. Catanzaro<br />
Via Italo Paparazzo 5/A<br />
88100 Catanzaro (CZ) - Tel. 0961/754488<br />
Pres. Domenico Russo<br />
. Chieti<br />
. Como<br />
Via Colle Comune 1 - c/o ITAS<br />
66120 Scerni (CH) - Tel. 0873/914513<br />
Pres. Nicola D’Ortona<br />
. Cosenza<br />
Via E. Capizzano 56<br />
Piazzale Carmelata 9<br />
22100 Como (CO) - Tel. 031/526019<br />
Pres. Salvatore Raso<br />
87100 Cosenza (CS) - Tel. 0984/392175<br />
Pres. Mario Chiappetta . Cremona<br />
Via Palestro 66<br />
26100 Cremona (CR) - Tel. 0372/535411<br />
Pres. Amedeo Ardigò . Cuneo<br />
Via Alfieri 10<br />
. Enna<br />
. Ferrara<br />
12038 Savigliano (CN) - Tel. 0172/713087<br />
Pres. Giuseppe Serra<br />
Corso Umberto 109<br />
94019 Leonforte (EN) - Tel. 0935/956078<br />
Pres. Francesco Ferragosto<br />
Piazza Luciano Chiappini 2 int. 3<br />
44123 Ferrara (FE) - Tel. 0532/204637<br />
Pres. Bernardini Mario . Firenze<br />
Via Bezzecca 2<br />
50122 Firenze (FI) - Tel. 055/2340202<br />
Pres. Edoardo Boscherini . Foggia<br />
Via Piave 41<br />
71100 Foggia (FG) - tel. 0881/723401<br />
Pres. Antonio Dell’ Aqu<strong>il</strong>a . Forlì / Cesena<br />
Corso Repubblica 93<br />
47121 Forlì-Cesena (FC) - Tel. 0543/32505<br />
Pres. Gianluca Bagnara<br />
. Frosinone<br />
Via S. Nicola 1<br />
. Grosseto<br />
. Imperia<br />
03041 Alvito (FR) - tel. 0776/344231<br />
Pres. Domenico Cistrone<br />
Via Aurelia Nord 8<br />
58100 Grosseto (GR) - Tel. 0564/23107<br />
Pres. Giuseppina Pino<br />
Corso Garibaldi 13<br />
18100 Imperia (IM) - Tel. 0183/651525<br />
Pres. Elio Diversi . Latina<br />
Via M. Sic<strong>il</strong>iano<br />
04010 Borgo Piave (LT) - Tel. 0773/416017<br />
Pres. Maria Grazia Passarelli . Lecce<br />
Via Capitano Ritucci 41<br />
73100 Lecce (LE) - Tel. 0832/346996<br />
Pres. Roberto Martina . Livorno<br />
c/o Confagricoltura<br />
Via Marradi 14<br />
57126 Livorno (LI) - Tel. 0586/752403<br />
Pres. Paolo Giomi<br />
. Lucca<br />
. Macerata<br />
. Mantova<br />
Viale A. Diaz 28<br />
55100 Lucca (LU) - Tel. 0583/957027<br />
Pres. Stefano Belgrano<br />
C. Da Lornano 7/A<br />
62100 Macerata (MC) - Tel. 0733/235335<br />
Pres. Gianni Calamante<br />
. Massa<br />
Via Fermi 19<br />
Viale Risorgimento 27/B<br />
46100 Mantova (MN) - Tel. 0376/329701<br />
Pres. Isaia Rossi<br />
. Matera<br />
54100 Massa (MS) - Tel. 0585/45848<br />
Pres. Mirella Tongiani<br />
Piazza Matteotti 7<br />
75100 Matera (MT) - Tel. 0835/334901<br />
Pres. Emanuele Genchi<br />
. Messina<br />
Via Romagnosi 7<br />
98122 Messina (ME) - Tel. 0941/785382<br />
Pres. Salvatore Tripoli<br />
. M<strong>il</strong>ano<br />
. Modena<br />
Via Ripamonti 35<br />
20122 M<strong>il</strong>ano (MI) - Tel. 02/58305333<br />
Pres. Valerio Russello<br />
. Napoli<br />
Via Argine 1085<br />
Via Elia Rainusso 144 - 4° piano<br />
41124 Modena (MO) - Tel. 059/828846<br />
Pres. Claudio Losi<br />
. Novara<br />
80147 Napoli (NA) - Tel.081/5770190<br />
Pres. Biagio Scognamiglio<br />
Corso Risorgimento 405<br />
28070 Novara Vignale - (NO) Tel.0321/56178<br />
Pres. Fabrizio Gaboardi . Nuoro<br />
Via Lamarmora 2<br />
08100 Nuoro (NU) - Tel. 0784/232547<br />
Pres. Peppino Piquereddu . Padova<br />
Via Tito Livio 5<br />
. Palermo<br />
35123 Padova (PD) - Tel.049/661808<br />
Pres. Mariano Schiavon<br />
Via Pindemonte 17<br />
90014 Casteldaccia (PA) - Tel. 091/942562<br />
Pres. Bartolomeo Amato . Parma<br />
Via Ponchielli 2<br />
43011 Busseto (PR) - Tel. 0524/97012<br />
Pres. Giorgio Faroldi<br />
. Pavia<br />
. Perugia<br />
. Pesaro<br />
Piazza S. Bovo 37<br />
27058 Voghera (PV) - tel. 0383/369776<br />
Pres. Gloria Gariboldi<br />
Borgo XX Giugno 74<br />
06121 Perugia (PG) - Tel. 075/35675<br />
Pres. Marco Cherubino Orsini<br />
Via Domenico Mazza 9<br />
61100 Pesaro (PU) - Tel. 0721/30154<br />
Pres. Stefano Bartolucci . Pescara<br />
Via del Circuito 71<br />
65134 Pescara (PE) - Tel. 085/294117<br />
Pres. Pasqualino Lupone . Piacenza<br />
Via San Giovanni 20<br />
29121 Piacenza (PC) - Tel. 0523/338910<br />
Pres. Nuvolati Paolo . Pisa<br />
Via De Chirico 11<br />
56037 Peccioli (PI) - Tel. 0564/411877<br />
Pres. Giulia Parri<br />
. Pistoia<br />
. Potenza<br />
Via Fiorentina 21 - C.P. 73<br />
51017 Pescia (PT) - Tel. 0572/478321<br />
Pres. Leonardo Guidi<br />
Via Cardinale De Luca 56<br />
85024 Lavello (PZ) - Tel. 0972/81389<br />
Pres. Mauro Finiguerra . Ragusa<br />
Via Archimede 183<br />
97100 Ragusa (RG) - Tel. 0932/624649<br />
Pres. Corrado Balloni<br />
. Ravenna<br />
. Reggio<br />
Via Dante 1<br />
. Reggio<br />
. Rieti<br />
Via Antica Zecca 6<br />
48121 Ravenna (RA) - Tel. 0544/38086<br />
Pres. Alessandro Genovesi<br />
Calabria<br />
89015 Palmi (RC) - Tel. 0966/23552<br />
Pres. Beniamino Denisi<br />
Em<strong>il</strong>ia<br />
Via Martiri di Cervarolo 74/10<br />
42122 Reggio Em<strong>il</strong>ia (RE) - Tel. 0522/554231<br />
Pres. Corrado Fantuzzi<br />
c/o Istituto <strong>Agrari</strong>o Agroalimentare<br />
Agroindustria di Rieti (Polodidattico)<br />
Via Palmiro Togliatti snc -<br />
02100 Rieti (RI) - Tel. 370/3007897<br />
Pres. Angelo Caffarelli<br />
. Rimini<br />
Via Secchiano 1<br />
47900 Rimini (RN) - Tel. 0541/775357<br />
Pres. Pier Leonardo Zangheri . Roma<br />
Via Cerveteri 18 int. 6<br />
00183 Roma (RM) - Tel. 06/70454739<br />
Pres. Leonardo Perronace . Rovigo<br />
Via S<strong>il</strong>vestri 41<br />
45100 Rovigo (RO) - Tel. 0425/699154<br />
Pres. Gianfranco Rezzadore . Salerno<br />
Via Luigi Guercio 197<br />
84134 Salerno (SA) - Tel. 089/251488<br />
Pres. Antonio Landi . Sassari<br />
Via Mazzini 6<br />
07100 Sassari (SS) - Tel. 079/236750<br />
Pres. Giannetto Arru Bartoli<br />
. Savona<br />
. Siena<br />
. Siracusa<br />
Via Gin Noberasco 14<br />
17031 Savona Albenga (SV)<br />
Tel. 0182/540940<br />
Pres. Antonio Michelucci<br />
Strada Massetana Romana 54<br />
53100 Siena (SI) - Tel. 0577/271834<br />
Pres. Paolo Marchionni<br />
Vicolo a Viale Tica 19<br />
96100 Siracusa (SR) - Tel. 0931/441037<br />
Pres. Francesco Altamore . Sondrio<br />
Via A. Moro 26/A<br />
23100 Sondrio (SO) - Tel. 0342/511229<br />
Pres. Rosario Alessi<br />
. Taranto<br />
. Teramo<br />
Via Pisanelli 44 - C.P. 185<br />
74123 Taranto (TA) - Tel. 099/4527447<br />
Pres. Pasquale Mariano Carmignano<br />
. Torino<br />
Via Massena 13 bis<br />
Piazza Martiri Pennesi 17<br />
64100 Teramo (TE) - Tel. 0861/242639<br />
Pres. Giovanni De Luca<br />
10137 Torino (TO) - Tel. 011/547505<br />
Pres. Roberto Frova . Trapani<br />
Via Vaccari 16<br />
. Trento<br />
91025 Marsala (TP) - Tel. 0923/713008<br />
Pres. Giovanni Giacalone<br />
Via Giusti 40 c/o Impresa Verde T.A.A. S.r.l.<br />
38122 Trento (TN) - Tel. 0461/915575<br />
Pres. Guido Sicher . Treviso<br />
Via Veneto 40<br />
31015 Conegliano (TV) - Tel. 0438/410302<br />
Pres. Gino Dall’Armellina<br />
. Udine<br />
. Venezia<br />
. Vercelli<br />
Via Corte Savorgnan 6<br />
33100 Udine (UD) - Tel. 0432/512527<br />
Pres. Enore Venir<br />
Via Miranese 426<br />
30174 Venezia (VE)<br />
Tel. 041/923429 - Fax. 041/5150200<br />
Pres. Nicola Gastaldi Cibola<br />
Piazza della Vittoria 3 - c/o ITAS<br />
13100 Vercelli (VC) - Tel. 0161/217310<br />
Pres. Stefano Bondesan . Verona<br />
Via Berni 9<br />
37122 Verona (VR) - Tel. 045/590559<br />
Pres. Elia Sandrini . Vicenza<br />
Contrà S. Marco 9<br />
36100 Vicenza (VI) - Tel. 0444/547443<br />
Pres. S<strong>il</strong>vano Faltracco . Viterbo<br />
Via Paradiso 3<br />
01100 Viterbo (VT) - Tel. 0761/226934<br />
Pres. Mario Morano<br />
Consiglio <strong>Nazionale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> - Via Principe Amedeo, 23 - 00185 Roma - Tel. 06/4819801 Fax. 06/4882150 e-ma<strong>il</strong>: info@peritiagrari.it