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Effetto di diete ipoproteiche e della loro interazione con il genotipo ...

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precedentemente evidenziato si ripercuote anche sul pagamento all’allevatore. Da sottolineare<br />

inoltre come, a <strong>di</strong>fferenza che nelle altre prove sperimentali riguardanti l’alimentazione suina<br />

(Manini et al., 1997; Bonomi et al., 2002; Fabbri et al., 2009; Ringel et al., 2009), nel presente<br />

lavoro <strong>il</strong> decremento proteico non è stato compensato dall’aggiunta <strong>di</strong> amminoaci<strong>di</strong> <strong>di</strong> sintesi. La<br />

mancata integrazione ha quin<strong>di</strong> fatto sì che, al <strong>di</strong>minuire del livello proteico, anche <strong>il</strong> tenore dei<br />

<strong>di</strong>fferenti amminoaci<strong>di</strong> si sia notevolmente ridotto tra la <strong>di</strong>eta <strong>con</strong>venzionale e quelle <strong>ipoproteiche</strong> e<br />

tra la prima e la se<strong>con</strong>da fase <strong>della</strong> prova sperimentale. Anche <strong>il</strong> minor apporto aminoaci<strong>di</strong>co<br />

ricevuto dagli animali oggetto <strong>della</strong> presente tesi, rispetto a quelli tra<strong>di</strong>zionalmente allevati, non ha<br />

influito sulle <strong>loro</strong> performance, in<strong>di</strong>cando quin<strong>di</strong> come, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto riportato in<br />

letteratura, queste integrazioni non siano necessarie per l’ingrasso del suino pesante. Appare<br />

evidente l’importanza delle implicazioni <strong>di</strong> quest’ultimo risultato, se si <strong>con</strong>sidera l’ingente costo<br />

delle integrazioni aminoaci<strong>di</strong>che, che vanno ad implementare notevolmente <strong>il</strong> costo formula. Le<br />

<strong>di</strong>ete M, B e BB permettono quin<strong>di</strong> un risparmio all’allevatore, non solo perché non richiedono<br />

alcuna integrazione, ma anche perché risultano caratterizzate da un <strong>con</strong>tenuto in farina d’estrazione<br />

<strong>di</strong> soia progressivamente minore, fino alla totale esclusione <strong>di</strong> questa materia prima, <strong>il</strong> cui prezzo<br />

incide pesantemente sui costi formula, oltre ad essersi rivelato negli ultimi anni in costante<br />

aumento. Inoltre, come precedentemente <strong>il</strong>lustrato, l’Italia e <strong>il</strong> resto dell’Europa non sono<br />

autosufficienti per quanto <strong>con</strong>cerne la produzione <strong>della</strong> soia, e ciò comporta le <strong>con</strong>seguenti<br />

implicazioni relative alle tematiche dell’importazione e dell’uso <strong>di</strong> prodotti OGM.<br />

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