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genitali femminili (metodologia chirurgica) - mediciunisa.it

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5. SEGNI E SINTOMI<br />

TEMPERATURA BASALE: la temperatura corporea subisce nelle 24-36 ore che precedono l’ovulazione un<br />

brusco rialzo di circa 0,5°C, che perdura per tutta la durata della fase luteinica. Solo con la comparsa del<br />

flusso mestruale la temperatura riassume il livello della fase follicolinica. Sul rilievo del momento del rialzo<br />

termico è basato il metodo anticoncezionale di Ogino Knaus, che suggerisce di ev<strong>it</strong>are i rapporti sessuali nei<br />

4-5 giorni successivi.<br />

CICLO ANOVULATORIO: Nella donna sessualmente matura può accadere che tra i cicli normali se ne<br />

presenti uno nel quale non si ha ovulazione. Il ciclo mestruale non subisce alterazioni sensibili nella sua<br />

durata, ma si conclude con una perd<strong>it</strong>a ematica defin<strong>it</strong>a pseudomestruale, generalmente di scarsa ent<strong>it</strong>à. Il<br />

follicolo che non espelle l’ovoc<strong>it</strong>a va in atrofia, talvolta però sopravvive per qualche mese determinando la<br />

comparsa nell’ovaio di una cisti follicolare. I cicli anovulatori possono verificarsi in corso di allattamento.<br />

SINDROME PREMESTRUALE: è l’insieme dei sintomi soggettivi che compaiono nella settimana che precede<br />

l’inizio delle mestruazioni e comprendono: cefalea, dolore pelvico o dorsale, edemi al viso e agli arti,<br />

aumento di peso, irr<strong>it</strong>abil<strong>it</strong>à, depressione e ag<strong>it</strong>azione. La sindrome è causata da un alterato rapporto tra<br />

estrogeni e progesterone o da un’incrementata recettiv<strong>it</strong>à estrogenica.<br />

ALTERAZIONI DEL CICLO MESTRUALE: possono essere distinte in anomalie che riguardano la durata e la<br />

quant<strong>it</strong>à del flusso mestruale o la comparsa di emorragie nel corso del ciclo.<br />

- OLIGOMENORREA: minor frequenza e maggior durata del ciclo tra i 30 e i 90 giorni.<br />

- POLIMENORREA: maggior frequenza e minor durata del ciclo < 21 giorni.<br />

- IPOMENORREA: flusso mestruale ridotto e di breve durata.<br />

- IPERMENORREA: flusso mestruale di maggior durata (fino a 7 giorni) e perd<strong>it</strong>a ematica maggiore<br />

della norma.<br />

- AMENORREA: assenza dei flussi mestruali. È fisiologica prima del menarca, dopo la menopausa,<br />

durante la gravidanza e l’allattamento. L’amenorrea patologica può essere primaria o secondaria:<br />

o l’amenorrea primaria è la mancanza dei flussi mestruali in donna mai mestruata, può<br />

essere dovuta ad alterazioni anatomiche dell’apparato gen<strong>it</strong>ale (imene imperforato,<br />

assenza congen<strong>it</strong>a della vagina o dell’utero, pseudoermafrod<strong>it</strong>ismo), ad aplasia delle ovaie<br />

(come nella S. di Turner), a una condizione ered<strong>it</strong>aria per cui il menarca in tutte le donne<br />

della famiglia si realizza con sensibile r<strong>it</strong>ardo.<br />

o l’amenorrea secondaria è la mancanza dei flussi mestruali in donna già mestruata (dopo<br />

almeno 3 mesi dall’ultima mestruazione) e può avere come causa: una malattia ipofisaria<br />

come la s.di Sheean, una patologia tiroidea (sia ipo che ipertiroidismo), trattamento<br />

radiante uterino e/o ovarico, d<strong>it</strong>urbi metabolici (diabete mell<strong>it</strong>o, obes<strong>it</strong>à, magrezze<br />

patologiche).<br />

- DISMENORREA: etimologicamente significa alterazione del flusso mestruale, ma il termine viene<br />

usato per indicare l’algomenorrea, ovvero le mestruazioni dolorose. Il dolore è crampiforme e<br />

localizzato nella pelvi o nell’addome inferiore con irradiazione in direzione sacro-lombare o alle<br />

cosce. È spesso associato a cefalea, nausea, vom<strong>it</strong>o e ipotensione. Questo dolore può precedere le<br />

mestruazioni di diversi giorni o può accompagnarle, regredisce quando il sanguinamento si arresta.<br />

Può essere primaria quando compare in assenza di patologie dell’apparato riproduttivo o<br />

secondaria se associata alla presenza di una malattia ginecologica (endometriosi, leiomiomi uterini,<br />

malattia infiammatoria pelvica).<br />

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