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Musica e scuola - Conservatorio di musica Giuseppe Tartini

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MUSICA E SCUOLA • 3<br />

A ben vedere dunque non si è storicamente trattato <strong>di</strong> una negazione delle nostre<br />

tra<strong>di</strong>zioni secolari nel settore, ma <strong>di</strong> un’impostazione che guardava alle stesse<br />

come qualcosa da tramandare con l’ottica rivolta alla formazione dei futuri professionisti.<br />

Un insegnamento rivolto a coloro che la <strong>musica</strong> aspiravano a fare<br />

come lavoro, demandato integralmente ai Conservatori. Ciò che è storicamente<br />

mancato nel sistema scolastico è stata un’attenzione rivolta non a coloro che la<br />

<strong>musica</strong> la fanno, ma a coloro che l’ascoltano e che vi si avvicinano per arricchire<br />

le valenze della propria personalità.<br />

L’organizzazione degli stu<strong>di</strong> <strong>musica</strong>li, così come si è storicamente determinata,<br />

si è saldata dunque ad una visione culturale che non ha ritenuto necessario<br />

estendere la fruizione del bene <strong>musica</strong>le pervasivamente in tutti gli or<strong>di</strong>ni e gra<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> istruzione in quanto se ne è colto l’aspetto ‘professionale’ ma non la valenza<br />

educativa generale, come <strong>di</strong>sciplina che con pari <strong>di</strong>gnità rispetto alle altre, anzi<br />

forse più <strong>di</strong> tante altre, consente <strong>di</strong> contribuire alla crescita della persona<br />

umana nella pienezza della sua poliedricità cui non può rimanere estraneo il fenomeno<br />

sonoro, bisogno primario attraverso il quale sin dall’infanzia inizia l’approccio<br />

conoscitivo del mondo esterno.<br />

E anche quando, timidamente nella <strong>scuola</strong> primaria ed in modo più strutturato<br />

nella <strong>scuola</strong> secondaria <strong>di</strong> primo grado, la <strong>musica</strong> fa il suo ingresso nel<br />

curricolo scolastico lo fa attraverso l’approccio teorico e non attraverso il canale<br />

della pratica <strong>musica</strong>le, quasi a perpetuare l’impianto filosofico <strong>di</strong> derivazione<br />

gentiliana.<br />

Questa <strong>di</strong>stinzione tra teoria e prassi è ancora fortemente presente nella<br />

<strong>scuola</strong> italiana e una inversione culturale <strong>di</strong> tendenza che riunisca le due facce<br />

della medaglia all’insegna dell’unicità del sapere stenta a farsi strada nel<br />

campo della <strong>musica</strong> come in molti altri campi della conoscenza. Ne è testimonianza<br />

l’approccio mentale riduttivo con il quale ancora oggi si guarda alla<br />

formazione professionale come qualcosa cui debbono ricorrere coloro che non<br />

sono adatti agli stu<strong>di</strong> e lo stesso modo con il quale nei licei i giovani vengono<br />

fatti avvicinare alle conoscenze scientifiche senza la dovuta attenzione alle pratiche<br />

laboratoriali.<br />

Eppure è sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti come i giovani delle moderne società non tollerino<br />

più una cultura somministrata attraverso i soli canali del pensiero<br />

astratto, ma danno il meglio <strong>di</strong> loro stessi quando possono sentirsi protagonisti<br />

attivi della loro crescita, soggetti attivi del processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e non<br />

soggetti solo passivi come terminali <strong>di</strong> insegnamenti frontali impartiti senza il<br />

valore aggiunto delle esperienze pratiche.<br />

Dovremmo riscoprire ciò che la millenaria cultura cinese già sapeva: se ascolti<br />

<strong>di</strong>mentichi, se guar<strong>di</strong> ricor<strong>di</strong>, se fai impari. Non è la negazione del pensiero ma<br />

la consapevolezza che le astrazioni dello stesso possono seguire l’esperienza e non<br />

necessariamente precederla.<br />

INTERVENTI<br />

L’organizzazione<br />

degli stu<strong>di</strong><br />

<strong>musica</strong>li<br />

si è saldata<br />

ad una visione<br />

culturale<br />

che non ha<br />

ritenuto<br />

necessario<br />

estendere<br />

la fruizione del<br />

bene <strong>musica</strong>le<br />

pervasivamente<br />

in tutti gli or<strong>di</strong>ni<br />

e gra<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

istruzione

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