Musica e scuola - Conservatorio di musica Giuseppe Tartini

MUSICA E SCUOLA • 27
▼ Figura 3.2c • Distribuzione delle attività musicali nelle diverse tipologie di orario
nel II ciclo d’istruzione (valori % medi)
31%
12%
orario obbligatorio orario facoltativo-opzionale orario extrascolastico
Le ragioni di questo maggiore/minore grado di curricolarizzazione sono individuabili
in una molteplicità di fattori. Uno concerne sicuramente la struttura
stessa dei diversi segmenti formativi, i quali possono prevedere, a seconda dei
casi, gradi di opzionalità dell’offerta formativa abbastanza differenziati. Il secondo
concerne probabilmente la quantità di risorse – anche economiche – che
le scuole possono investire in interventi che vedono la presenza di esperti
esterni, con rimando agli ‘attori’ chiamati ad animare la scena dell’educazione
musicale nei vari segmenti formativi.
Per muoversi dunque nella direzione di una più attenta analisi delle risposte fornite
dalle scuole, si rende necessaria un’ulteriore lettura disarticolata dei dati sul
piano qualitativo, incrociandone l’interpretazione con dati relativi anche ad altri
ambiti dell’indagine.
In tal proposito risulta sicuramente interessante il dato riguardante l’affidamento
di responsabilità nella conduzione del ‘fare musica’. La scheda d’indagine offriva
la possibilità di indicare, tra i vari possibili ‘attori’, lo svolgimento delle attività
musicali da parte delle seguenti tipologie di docenza:
• solo da docenti dell’istituto;
• da docenti dell’istituto in collaborazione con esperti o docenti esterni;
• solo da esperti o docenti esterni;
• autonomamente dagli alunni;
• da nessuno.
In Fig. 3.3 sono riportate, in termini percentuali, le risposte fornite.
57%
INTERVENTI
Le ragioni
del maggiore/
minore grado di
curricolarizzazione
sono individuabili
in una molteplicità
di fattori.
Uno concerne
sicuramente
la struttura stessa
dei diversi
segmenti
formativi, i quali
possono prevedere
gradi di opzionalità
dell’offerta
formativa
abbastanza
differenziati