careghé - Archivio Storico

molti scalini naturali e, ogni volta che loro facevano leva su un
piede o sull’altro per montarli, gli scarponi cigolavano per l’umidità
segnando una specie di ritmo. Quando entrarono nel
bosco, immediatamente si fece più buio: là dentro non arrivava
neppure la luce fioca che la nebbia lasciava filtrare e sembrava
di notte. Michele istinti vamente si avvicinò a suo padre
che procedeva sicuro come se conoscesse a memoria il sentiero.
Paulin c’aveva viag giato per anni in mezzo a quei boschi,
di notte, di giorno, con l’acqua e con il gelo, e ormai c’avrebbe
trovato anche con gli occhi bendati. Michele ci pensò soddisfatto
e quell’attimo d’inquietudine che le ombre incombenti
del bosco gli avevano suscitato svanì. Improvvisamente su
verso la cresta apparve un ba gliore che colorì di una luce dorata
tutto il bosco davanti, facendo brillare intermittenti anche le
goccioline di nebbia sparse sui loro vestiti. E man mano che
salivano aumentava d’intensità, fino a farsi accecante. Quando
poi uscirono dal bosco e dovettero attraversare un tratto scoperto
per rag giungere la cima, lo fecero quasi d’istinto, ché la
vista non lo reggeva tutto quello splendore. Ci volle un po’ prima
che gli occhi si abituassero; ma quando poterono finalmente
guar darsi intorno apparve loro uno spettacolo straordinario:
la coltre di nebbia ricopriva tutte le valli circostanti e
spunta vano soltanto qua e là le creste dei monti; dalla parte
della pianura la distesa diventava poi uniforme e si confondeva
lontano con l’azzurro del cielo.
Michele era tutto agitato e si rigirava da una parte e dal -
l’altra per non perdere nulla di quella visione.
- Padre, sembra .... ma sì, sembra il mare. Vincenzo mi ha
detto che è grande che l’occhio non lo può vedere tutto, così
come questo. E che ci sono delle terre che spuntano fuori dall’acqua
anche parecchio lontano da riva come quei monti laggiù.
Paulin, preso così alla sprovvista, non fu in grado di ri -
spondere subito. Il fatto che suo figlio avesse ritirato in ballo
quel “signorino” lo irritava un po’, ma il paragone non faceva
una grinza: anche lui aveva avuto la stessa impres sione quan-
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