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anno XLIX - numero 26<br />

settimanale dell’arcidiocesi di Gorizia<br />

“Vieni, ti mostrerò<br />

la fidanzata, la sposa<br />

dell’Agnello” (Ap 21,9)<br />

Società<br />

Benedetto XVI<br />

tra i terremotati<br />

dell’Emilia<br />

Romagna<br />

PAG. 5<br />

Società<br />

Egitto: timori<br />

e speranze dopo<br />

l’elezione del<br />

Presidente Morsi<br />

PAG. 8<br />

tassa riscossa/taxe perçue/Padova<br />

Società<br />

Una legge<br />

regionale<br />

contro gli inganni<br />

delle sette<br />

PAG. 6-7<br />

Inserto<br />

Lo Speciale Grado<br />

estate 2012:<br />

per scoprire<br />

l’Isola del Sole<br />

PAG. I-VIII<br />

"Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D:L: 353/2003<br />

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma, 1, DCB Padova<br />

30 giugno 2012 - Euro 1,00<br />

Monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli


Allo Stadio di San Siro durante l’incontro dei cresimandi con Benedetto XVI<br />

GIOVEDÌ 28 GIUGNO<br />

L’annuncio della nomina<br />

Giovedì 28 giugno,alle ore 12,nella<br />

Sala dei Vescovi del Palazzo arcivescovile,l’arcivescovo<br />

De Antoni ha<br />

letto ai Consultori,ai Decani ed ai Responsabili<br />

degli Uffici pastorali della Diocesi la<br />

comunicazione giunta dalla Santa Sede<br />

con l’annuncio della nomina di monsignor<br />

Carlo Roberto Maria Redaelli ad Arcivescovo<br />

di Gorizia.<br />

Vi ho convocato nella Sala dei Vescovi<br />

per comunicarvi la decisione del<br />

Santo Padre, portata a mia<br />

conoscenza alcuni giorni fa, della nomina<br />

del nuovo Arcivescovo della nostra<br />

arcidiocesi.<br />

Sono sicuro che ben capite i sentimenti del<br />

mio animo nel darvi questa notizia.<br />

Insieme l’accogliamo come atto di<br />

riconoscenza al S. Padre e in obbedienza<br />

alla sua decisione.<br />

Da un lato confesso che questa notizia non<br />

mi prende impreparato, è nello spirito<br />

della Chiesa il rimettere le responsabilità<br />

di governo, anche se non cesserò di avere,<br />

quale vescovo emerito, la sollecitudine<br />

della Chiesa universale e della nostra<br />

Chiesa locale.<br />

Dall’altra devo ammettere che il mio cuore<br />

è un po’ in subbuglio. Il ricordo di questi<br />

quasi tredici anni passati con voi, in questa<br />

allora imprevista avventura, mi<br />

accompagnerà nella nuova pagina del<br />

libro della vita che si apre oggi per me; tale<br />

ricordo renderà meno doloroso il distacco<br />

da ciò che ho amato.<br />

Ma tralasciando i motivi personali,<br />

diciamo che è bello accogliere<br />

l’avvicendamento del vescovo e viverlo<br />

come l’inserimento di una nuova tessera<br />

nel meraviglioso mosaico che è la storia<br />

della nostra arcidiocesi.<br />

Mi pare di lasciare la diocesi in buone<br />

mani, quelle dei sacerdoti, dei diaconi, dei<br />

religiosi e delle religiose e dei fedeli laici,<br />

specie i più vicini collaboratori del nostro<br />

servizio pastorale.<br />

Il passaggio del testimone avverrà, come<br />

sentirete, in mani più giovani, ricche di<br />

un’esperienza importante.<br />

Fin d’ora invito tutti i sacerdoti, le<br />

comunità parrocchiali e religiose ad<br />

elevare ferventi preghiere per il nuovo<br />

arcivescovo e per le necessità della diocesi.<br />

Invoco la protezione della Vergine che<br />

particolarmente veneriamo a Barbana e a<br />

Monte Santo<br />

insieme a quella dei nostri Patroni.<br />

Tutti benedico.<br />

Chi è il nuovo arcivescovo?<br />

Nato a Milano il 23 giugno 1956 da<br />

padre brianzolo (Severino,deceduto<br />

nel 1994) e madre bellunese (Giovanna<br />

Terribile,ora ottantatreenne),primo<br />

di quattro fratelli e zio di sei nipoti.Battezzato<br />

il 30 giugno 1956.<br />

È entrato a 11 anni nei seminari<br />

milanesi,seguendo le orme<br />

dello zio sacerdote (don Sergio,<br />

ora parroco a Milano),dove ha<br />

compiuto gli studi e ha conseguito<br />

il Baccellierato in teologia<br />

presso la Facoltà Teologica dell’Italia<br />

Settentrionale.<br />

Ordinato presbitero il 14 giugno<br />

1980 dall’Arcivescovo Cardinale<br />

Carlo Maria Martini,è stato<br />

inviato al Pontificio Seminario<br />

Lombardo di Roma per frequentare<br />

i corsi universitari<br />

presso la Facoltà di diritto canonico<br />

della Pontificia Università<br />

Gregoriana,dove ha conseguito la licenza<br />

e successivamente il dottorato con<br />

una tesi sul concetto di diritto della Chiesa<br />

nella riflessione canonistica tra Concilio e<br />

Codice.<br />

Oltre alla tesi di dottorato,ha pubblicato<br />

studi in opere di collaborazione e articoli<br />

su riviste specializzate (in particolare<br />

"Quaderni di diritto ecclesiale" ed "ex Lege")<br />

in materia canonistica (con particolare<br />

attenzione ai temi fondamentali del di-<br />

ritto canonico),ecclesiasticistica e fiscale.<br />

Ha pubblicato anche due volumi di carattere<br />

spirituale e pastorale con riferimento<br />

alla sua esperienza di vicario generale.<br />

Ha operato dal 1983 presso l’Avvocatura<br />

della Curia arcivescovile di Milano,di<br />

cui è diventato Avvocato<br />

generale dal 1993.Ha svolto<br />

servizio pastorale presso alcune<br />

parrocchie di Milano,in particolare<br />

nell’ambito della pastorale<br />

dei giovani e delle famiglie.<br />

È stato docente di diritto canonico<br />

presso la Facoltà teologica<br />

dell’Italia Settentrionale e lo è<br />

tuttora presso la Facoltà di diritto<br />

canonico della Pontificia<br />

Università Gregoriana.<br />

Vicario generale dell’Arcidiocesi<br />

di Milano dall’11 gennaio 2004.<br />

L’8 aprile 2004 è stato eletto dal<br />

Sommo Pontefice Giovanni<br />

Paolo II Vescovo titolare della Diocesi di<br />

Lambesi e Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi<br />

di Milano.<br />

È stato ordinato Vescovo dall’Arcivescovo<br />

Cardinale Dionigi Tettamanzi il 5 giugno<br />

2004.<br />

È Presidente del Comitato per gli Enti e i Beni<br />

Ecclesiastici della Conferenza Episcopale<br />

Italiana,di cui era membro già dal 1994,<br />

e del Consiglio per gli Affari Giuridici della<br />

stessa Conferenza Episcopale Italiana.<br />

Milano, Duomo<br />

CHIESA<br />

30 giugno 2012 3<br />

Nella missione peruviana dell’Arcidiocesi di Milano<br />

IL PRIMO SALUTO ALL’ARCIDIOCESI<br />

La Chiesa,sposa dell’Agnello<br />

Cari fedeli e amici<br />

dell’Arcidiocesi di Gorizia,<br />

quando sono diventato vescovo otto anni<br />

fa, ho fatto incidere sul pastorale questa<br />

frase dell’Apocalisse: "Vieni, ti mostrerò la<br />

fidanzata, la sposa dell’Agnello" (Ap 21, 9).<br />

Si tratta dell’invito che l’angelo rivolge a<br />

Giovanni all’apertura della visione del<br />

cielo nuovo e della terra nuova e, in<br />

particolare, della città santa che scende dal<br />

cielo "pronta come una sposa adorna per il<br />

suo sposo" (Ap 21, 2). Siamo al termine<br />

dell’Apocalisse e la visione della città santa<br />

chiude con una prospettiva di salvezza<br />

tutta la vicenda drammatica narrata<br />

nell’ultimo scritto della Bibbia, in<br />

particolare il tragico affermarsi e la<br />

successiva caduta dell’altra città,<br />

Babilonia.<br />

Perché ho scelto quella frase? Per<br />

l’intuizione che al vescovo, forse più che<br />

ad altri, è data la grazia di vedere l’azione<br />

dello Spirito Santo che sta preparando la<br />

Chiesa a essere la Sposa dell’Agnello, il<br />

Signore Gesù, pur in mezzo alle<br />

contraddizioni e ai drammi di questo<br />

mondo (perché non siamo ancora nel<br />

Regno…). Il vescovo, infatti, non cessa mai<br />

di essere nel popolo di Dio e quindi dalla<br />

parte della "Sposa", ma ha insieme la<br />

grazia di essere anche dalla parte dello<br />

"Sposo", partecipando al ministero<br />

pastorale che Cristo, Pastore eterno, ha<br />

affidato agli apostoli e ai loro successori.<br />

Vengo pertanto nella santa Chiesa di Dio<br />

che è in Gorizia, in obbedienza alla<br />

volontà del Signore di cui il Santo Padre -<br />

che ringrazio per la fiducia accordatami - è<br />

tramite, con il profondo desiderio di<br />

vedere in essa l’azione dello Spirito.<br />

Un’azione insieme potente e discreta, che<br />

si manifesta nelle parrocchie, nelle unità<br />

pastorali, nei decanati, nelle comunità di<br />

consacrati e di consacrate, nelle<br />

aggregazioni, nei gruppi, nelle varie realtà<br />

diocesane di partecipazione e nelle singole<br />

persone. Un’azione che va anche al di là<br />

dei confini visibili della Chiesa, perché lo<br />

Spirito soffia dove vuole e opera<br />

Con papa Benedetto XVI ed il cardinale Angelo Scola.<br />

misteriosamente nel cuore di ogni uomo e<br />

di ogni donna.<br />

Un’azione che ha fatto crescere nel tempo<br />

la Chiesa di Gorizia, con le sue<br />

caratteristiche di forte radicamento nel<br />

passato e di grande apertura al dialogo tra<br />

culture e lingue diverse. Un’azione che ha<br />

suscitato la libera risposta dei fedeli e delle<br />

comunità, con l’impegno ad annunciare,<br />

testimoniare e vivere il Vangelo. Già da ora<br />

voglio esprimere riconoscenza a tutte le<br />

persone che hanno lavorato e lavorano per<br />

il Regno di Dio nella Chiesa di Gorizia, a<br />

cominciare dall’Arcivescovo, Sua<br />

Eccellenza Mons. Dino De Antoni: i<br />

sacerdoti, i diaconi, i consacrati e le<br />

consacrate, i fedeli laici in particolare<br />

quelli che dedicano passione ed energie<br />

nelle parrocchie e nelle più svariate<br />

attività.<br />

Desidero anche salutare tutte le persone,<br />

credenti e non, che a vario titolo sono<br />

impegnate nella società civile e si ispirano<br />

ai valori della giustizia, della pace, della<br />

laboriosità, della solidarietà,<br />

dell’accoglienza reciproca.<br />

So che ci vorrà per me un po’ di tempo per<br />

inserirmi nel cammino che la Chiesa di<br />

Gorizia sta facendo unitamente alle altre<br />

Chiese del Nord Est (penso al grande<br />

Convegno di "Aquileia 2"), ma confido<br />

nella Vostra affettuosa accoglienza e nella<br />

Vostra pazienza. Sono certo che fin<br />

dall’inizio il Signore ci condurrà, se saremo<br />

docili all’azione del suo Spirito, sulle vie<br />

che Lui vorrà nel nostro cammino verso la<br />

Città santa.<br />

Iz srcà pozdràvljam prisòtne slovènske<br />

vèrnike. Z vesèljem bom med vàmi, da se<br />

ràdostno srè¤amo.<br />

Preghiamo gli uni per gli altri in attesa di<br />

incontrarci e confidiamo nell’intercessione<br />

dei Santi patroni Ermagora e Fortunato e<br />

nella protezione di Maria Santissima,<br />

Madre della Chiesa.


La visita di Benedetto XVI alle popolazioni terremotate dell’Emilia<br />

Su questa roccia ricostruite!<br />

Una presenza breve ma uno straordinario messaggio<br />

“<br />

Vicino al vostro cuore<br />

per consolarvi,<br />

ma soprattutto per<br />

incoraggiarvi e sostenervi”.È<br />

condensato in queste parole il<br />

senso della presenza di Benedetto<br />

XVI a Rovereto,la cittadina<br />

in provincia di Modena,<br />

diocesi di Carpi,scelta come<br />

simbolo di tutto ciò che il sisma<br />

ha devastato in questo<br />

fiorente lembo di pianura padana<br />

che si estende tra Emilia,<br />

Lombardia Veneto.<br />

“Avrei voluto visitare tutte le<br />

comunità…”,qui è il cuore del<br />

padre che parla,che ha un<br />

pensiero per tutti i suoi figli,<br />

nessuno escluso.Si era capito<br />

fin da subito che i resoconti<br />

dalle terre terremotate avevano<br />

lasciato il segno nell’animo<br />

del Papa,il sacerdote morto<br />

sotto le macerie,le vittime tra<br />

gli operai,le chiese sventrate e<br />

le comunità orfane dei loro<br />

simboli di storia e di fede,l’eroismo<br />

dei parroci e dei volontari.Ecco<br />

il senso di quel pensiero<br />

ricorrente,“ho sentito il<br />

bisogno di venire in mezzo a<br />

voi”.E con gioia questa famiglia,ora<br />

nella prova,ha accolto<br />

come un padre il Papa,un<br />

padre che seppur lontano e<br />

con mille pensieri,ha sentito<br />

il bisogno di venire a trovarla.<br />

Tutto è stato preparato con cura<br />

in tempi brevissimi,mante-<br />

SOCIETÀ<br />

nendo uno stile di sobrietà e di<br />

semplicità familiare:i gruppi<br />

di bambini e di giovani nelle<br />

prime posizioni insieme agli<br />

anziani e ai disabili,persone e<br />

famiglie chiamate a portare il<br />

saluto al Papa.<br />

Tutto bello,ma dopo? Restano<br />

le macerie e le zone rosse,si<br />

torna nelle tende e non nelle<br />

proprie case,non si può ancora<br />

aprire il negozio o la fabbrica,in<br />

paese non c’è il pane<br />

e il medico è ancora sotto la<br />

tenda.Ciò che colpisce nelle<br />

parole di Benedetto XVI è la<br />

capacità d’immedesimarsi in<br />

questa condizione in cui “ci<br />

può essere la paura,l’angoscia”,ci<br />

sono “le tentazioni che<br />

purtroppo sono connesse a<br />

questi momenti di debolezza e<br />

di bisogno”.Tutti l’hanno sentito<br />

davvero vicino.Tutti hanno<br />

accolto il suo messaggio<br />

d’incoraggiamento come credibile<br />

e possibile perché radicato<br />

nella fede in Dio,il cui<br />

amore per ognuno di noi “è solido<br />

come una roccia”.<br />

C’è un passaggio del discorso<br />

di Benedetto XVI che andrebbe<br />

stampato su magliette e striscioni,ma<br />

soprattutto dovrebbe<br />

penetrare nei cuori di tutti<br />

coloro che oggi stentano a vedere<br />

un futuro luminoso:“Su<br />

questa roccia,con questa ferma<br />

speranza,si può costruire,<br />

si può ricostruire”.Si attinge<br />

alle radici della fede ma senza<br />

ignorare l’identità di un popo-<br />

lo che viene prima delle appartenenze<br />

o delle diverse opzioni<br />

ideologiche:“Rimanete<br />

fedeli alla vostra vocazione di<br />

gente fraterna e solidale,e affronterete<br />

ogni cosa con pazienza<br />

e determinazione”.<br />

Il Papa ci è accanto – “non siete<br />

e non sarete soli”– con i fatti<br />

e non solo con le parole;gli<br />

aiuti della Chiesa sono arrivati<br />

e arriveranno.Il forte appello<br />

alle Istituzioni e ai singoli<br />

cittadini a non dimenticare<br />

ma a farsi prossimo,ognuno<br />

per le proprie responsabilità,<br />

di chi è nel bisogno,ora merita<br />

di essere raccolto e misurato<br />

alla prova dei fatti.“Rispet-<br />

30 giugno 2012 5<br />

to delle regole senza eccessi di<br />

burocrazia”,ha affermato il<br />

governatore Vasco Errani.Bene<br />

ora si faccia presto perché<br />

la vera sfida da vincere è tra il<br />

desiderio di rinascita di un<br />

popolo e l’inerzia dei palazzi<br />

del potere.<br />

Ricostruire vuol dire anche far<br />

spazio al nuovo,ma tutto deve<br />

tornare come prima,anche<br />

se niente sarà come prima,per<br />

poter affidare ai nostri figli e<br />

alle nostre comunità una stagione<br />

di pace,di serenità e di<br />

speranza.<br />

Luigi Lamma<br />

direttore “Notizie”<br />

Settimanale della diocesi di Carpi


6<br />

30 giugno 2012<br />

La manipolazione mentale<br />

da parte di sette ed<br />

organizzazioni pseudo -<br />

religiose è una realtà che sta<br />

drammaticamente prendendo<br />

sempre più spazio nel nostro<br />

Paese, probabilmente<br />

condizionata anche dal periodo<br />

di crisi ed incertezza,<br />

che spinge gli individui a fidarsi<br />

ed affidarsi a qualcosa o<br />

qualcuno che sembra poter<br />

garantire successo, sicurezza<br />

e speranza.<br />

La Regione Friuli Venezia Giulia<br />

si è recentemente posta in<br />

prima fila per contrastare<br />

questo fenomeno, approvando<br />

le "Norme a sostegno dei<br />

diritti della persona e della libertà<br />

intellettuale, psicologica<br />

e morale dell’individuo", al<br />

fine di tutelare le fasce più deboli<br />

della popolazione - che<br />

potrebbero cadere nelle reti<br />

di queste organizzazioni - e<br />

migliorare il supporto a coloro<br />

che già sono vittime di tali<br />

raggiri.<br />

Sono tre le linee di intervento<br />

che la Regione intende mettere<br />

in campo e vanno nella<br />

direzione delle azioni di informazione<br />

sui fenomeni di induzione<br />

illecita della volontà,<br />

nell’istituzione degli sportelli<br />

di aiuto diretti - per permettere<br />

colloqui con le vittime<br />

consapevoli o con i familiari<br />

delle possibili vittime inconsapevoli<br />

-, ed infine interventi<br />

più diretti prevedendo, se<br />

necessario, il rimborso dell’assistenza<br />

legale o psicologica<br />

per coloro che si trovassero<br />

ridotti sul lastrico dalle<br />

continue richieste di queste<br />

organizzazioni delinquenziali.<br />

Gli articoli della legge<br />

Agli articoli 2 e 3 delle "Norme<br />

Direttore responsabile: Mauro Ungaro<br />

Direzione, Redazione, Amministrazione:<br />

34170 Gorizia - Via Seminario, 7<br />

Telefono 0481 531663 - Fax 0481 532878<br />

email:voceisontina@tin.it<br />

Autorizzazione Tribunale di Gorizia n. 33 del<br />

Registro 7-1-1964 -<br />

Stampa:CENTRO STAMPA DELLE VENEZIE Soc.<br />

Coop. a r. l.,Via Austria 19/b - 35127 Padova<br />

PD, tel. 049 8700713; email: cdacsv@libero.it.<br />

Pubblicità: PUBLISTAR, Via Treppo, 5/B -<br />

33100 - Udine - Tel. +39 0432 299664<br />

a sostegno dei diritti della<br />

persona e della libertà intellettuale,<br />

psicologica e morale<br />

dell’individuo" si prevedono<br />

progetti specifici, finanziati<br />

dalla Regione e realizzati da<br />

associazioni con comprovata<br />

esperienza, finalizzati all’attivazione<br />

di centri di sostegno<br />

ed aiuto e sportelli a disposizione<br />

del cittadino, tanto per<br />

attività di consulto e dialogo,<br />

quanto per trovare soluzioni<br />

per uscire dalla manipolazione<br />

e dal controllo. All’articolo<br />

4 si enuncia il sostegno della<br />

Regione alla terapia psicologica<br />

e per i costi dell’assistenza<br />

legale per le vittime che si<br />

trovassero in condizioni di indisponibilità<br />

economica o<br />

colpiti da particolare incapacità<br />

di reagire agli abusi. All’articolo<br />

5 si disciplinano infine<br />

le azioni di prevenzione,<br />

che saranno effettuate attraverso<br />

campagne informative<br />

e azioni positive, da attuarsi<br />

con specifici progetti. La dotazione<br />

finanziaria iniziale è<br />

di 20.000 euro, ma si prevede<br />

un incremento per il prossimo<br />

anno.<br />

Email: Info@publistarudine.com<br />

www.publistarudine.com<br />

Spedizione<br />

in abbonamento postale<br />

Abbonamenti: Ordinario (annuo):<br />

Euro 45,00 - Sostenitore:<br />

Euro 50,00 - Benemerito: 100,00 -<br />

Estero: Paesi europei: Euro 100,00 - Paesi extraeuropei<br />

(via aerea): Euro 125,00 - Prezzo di<br />

una copia Euro 1,00 - Una copia arretrat a Euro<br />

2,00 - L ’importo dell’abbonamento può essere<br />

direttamente versato all’Amministrazione,<br />

oppure a mezzo C.C.P. n. 10656494 intestato<br />

SOCIETÀ<br />

Tra le fasce a rischio sicuramente<br />

rientra quella dei giovani, che ancora<br />

non posseggono i "filtri" per<br />

comprendere quando certe azioni diventano<br />

pericolose per il loro benessere<br />

mentale. Don Nicola Ban, responsabile<br />

della Pastorale Giovanile Diocesana,<br />

ha espresso il suo parere a proposito<br />

delle Norme proposte della Regione,<br />

facendo riferimento proprio ai giovani<br />

ed al bisogno di educazione contro la<br />

manipolazione.<br />

Giustamente la libertà è considerata co-<br />

Fvg: legge<br />

gli inganni<br />

DIFRONTE AL DILATARSI DELLE OPZIONI DI SCELTA<br />

La nostra società non ha rafforzato<br />

la capacità della libertà di scegliere<br />

Giornale Locale di Informazione Generale<br />

a <strong>Voce</strong> <strong>Isontina</strong>, via Arcivescovado, 4 - 34170<br />

Gorizia<br />

Pubblicità: Tariffe a modulo (mm. 40 x 42 mm.):<br />

Euro 18; finanziari, legali: Euro 26<br />

Tutti i diritti riservati - Esce ogni sabato. I manoscritti<br />

e le fotografie inviati alla redazione, an-<br />

me un bene preziosissimo che è legato<br />

alla nostra dignità di persone. Qualsiasi<br />

forma di aiuto e di protezione della libertà<br />

è da incoraggiare e da sostenere.<br />

Sia nell’ambito delle proposte pseudoreligiose,<br />

sia nell’ambito del mercato (a<br />

volte questi due settori collaborano strettamente)<br />

è forte la tentazione di ricorrere<br />

a strumenti che riducono la libertà di<br />

scelta e davanti ai quali ci si trova spesso<br />

sprovveduti. La proposta regionale di<br />

istituire degli sportelli e dei gruppi di<br />

aiuto a sostegno di coloro che si ritrovano<br />

"prigionieri" di qualche forma di in-<br />

che se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

Il settimanale usufruisce dei<br />

contributi statali diretti di cui alla<br />

legge 7 agosto 1990 n. 250.<br />

Informativa: Ai sensi dell'art.<br />

13 del Dlgs del 30.06.2003 n°<br />

196 (Codice Privacy), si precisa che i dati<br />

dei destinatari del giornale, da tempo in nostro<br />

possesso, forniti all'atto della sottoscrizione<br />

dell'abbonamento o diversamente<br />

acquisiti da enti collegati con l'Arcidiocesi<br />

di Gorizia - V oce <strong>Isontina</strong>, verranno<br />

duzione illecita della volontà è un segno<br />

di sensibilità e di attenzione ai cittadini<br />

più deboli. Il fatto che si possa approfittare<br />

delle debolezze della volontà nelle<br />

persone dimostra che nell’ambito della<br />

libertà c’è un grande lavoro ancora da<br />

fare: la nostra società ha allargato tantissimo<br />

le opzioni di scelta ma non ha<br />

rafforzato la capacità della libertà di<br />

scegliere tra le tante le opzioni.<br />

Moltiplicare le possibilità senza formare<br />

la libertà alla lunga può essere controproducente.<br />

Accanto a questi tentativi di rimediare<br />

ai pericoli più gravi della manipolazione<br />

della volontà, sarebbe opportuno<br />

pensare anche a delle forme preventive<br />

che aiutino le persone a rispondere in<br />

modo più adeguato ai bisogni e alle<br />

mancanze che stanno alla base dell’adesione<br />

ad un movimento pseudo-religioso.<br />

In genere questi gruppi rispondono<br />

alla mancanza di identità, di appartenenza,<br />

di autostima, di protezione, di affetto,<br />

di risposte soddisfacenti alle importanti<br />

questioni esistenziali… minori<br />

sono queste mancanze meno effetto<br />

avranno i vari metodi di manipolazione<br />

della volontà.<br />

Per rispondere a queste esigenze pienamente<br />

umane è necessario sostenere anche<br />

chi si occupa di educazione e di formazione<br />

di giovani e adulti.<br />

don Nicola Ban<br />

utilizzati dalla stessa Arcidiocesi di Gorizia<br />

- <strong>Voce</strong> <strong>Isontina</strong>, editrice del settimanale,<br />

per essere inseriti in un archivio informatizzato<br />

idoneo a garantire la sicurezza e la<br />

riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo<br />

espresso divieto scritto degli interessati,<br />

oltre che per il rispetto del rapporto di<br />

abbonamento o di invio di p acchi, anche<br />

per le proprie attività istituzionali ivi comprese<br />

la comunicazione, l'informazione e<br />

la promozione, nonché per conformarsi ad<br />

obblighi normativi e di legge.<br />

Questo numero è stato chiuso in redazione<br />

alle 13 di martedì 26 giugno 2012


contro<br />

delle sette<br />

Anche la dottoressa GabriellaBurba,sociologa,ha<br />

espresso le sue<br />

considerazioni nei confronti<br />

delle "Norme a sostegno<br />

dei diritti della persona e<br />

della libertà intellettuale,<br />

psicologica e morale dell’individuo",interventoregionale<br />

che porta lati positivi<br />

ma,come sottolineato dalla<br />

stessa dottoressa,non<br />

manca di lasciare scoperte<br />

alcune criticità.<br />

È ovvio che non si può non<br />

essere d’accordo sulle motivazioni<br />

che accompagnano<br />

la proposta di legge,volta a<br />

promuovere "la realizzazione<br />

di progetti positivi di sostegno<br />

del cittadino contro<br />

ogni forma di manipolazione<br />

e controllo nella vita di relazione<br />

della persona,prevenendo<br />

e contrastando l’induzione<br />

alla dipendenza tramite<br />

comportamenti e tecniche<br />

tali da alterare l’autodeterminazione<br />

dell’individuo."<br />

Gli aspetti critici però,a mio<br />

parere,sono più di uno.Il<br />

primo,già evidenziato dallo<br />

stesso relatore della Legge Regionale,riguarda<br />

il fatto che<br />

la Regione,in materia di diritti<br />

fondamentali della persona<br />

con le conseguenti previsioni<br />

di tipo penale nei riguardi<br />

delle violazioni,ha<br />

competenze piuttosto limitate,che<br />

si traducono di fatto<br />

in contributi finanziari ai<br />

progetti "presentati da associazioni<br />

di volontariato e di<br />

utilità sociale" (art.2) o allo<br />

Su questo argomento abbiamo ascoltato anche don Fausto<br />

Furlanut, il quale ha riportato la sua esperienza personale<br />

di sacerdote che ogni giorno ascolta e segue le problematiche<br />

reali di persone in difficoltà. Come si evince dalla<br />

sua testimonianza, il periodo è duro ed il sentiero tortuoso per<br />

tutti, nessuno escluso e, alle volte, presi dalla disperazione, si<br />

finisce con il chiedere aiuto alle persone sbagliate.<br />

Don Fausto,perché secondo lei molta gente cade nelle reti<br />

tese dalle sette o da gruppi rivolti al fanatismo?<br />

Prima di tutto perché è venuto meno il fattore religioso tradizionale<br />

e si ha la sensazione di trovare nel nuovo una soluzione<br />

più facile ai propri problemi.Pertanto è frequente che<br />

delle persone,quando hanno dei problemi,non si rivolgano<br />

più al sacerdote,ai Santi o alla Chiesa ma è diffusa la mentalità<br />

- anche tramite i mass media - che attraverso il contatto<br />

con personaggi che hanno una certa influenza possa essere<br />

predetto il futuro o possano essere date delle risposte immediate<br />

alle problematiche.Sono mezzi ben lontani dalla<br />

realtà.<br />

A questo proposito,quanto la crisi che stiamo vivendo -<br />

tanto economica quanto di valori - influisce sulla scelta di<br />

queste persone di cercare una risposta rapida?<br />

Sono del parere che influisca molto,perché si arriva a un senso<br />

di scoraggiamento,di tensione,per il quale si diventa un po’<br />

"creduloni" nei confronti di ogni persona che dà un suggerimento<br />

su come poter risolvere le proprie angosce;tutto ciò è<br />

dovuto da un forte senso di esasperazione.Capita che molte<br />

persone vengano anche da me per chiedere una benedizione,<br />

come se io avessi in quel momento un "toccasana" per i loro<br />

problemi.<br />

Mi succede spesso di trovare persone veramente in difficoltà e<br />

quando ci si sofferma a dialogare li invito ad una riflessione<br />

sul Vangelo,per poter scoprire valori positivi,ad affidarsi<br />

quindi non tanto su una benedizione anonima o frettolosa<br />

ma di riscoprire ideali attraverso la lettura delle Scritture,scoprendo<br />

un percorso diverso che aiuta a non vedere tutto ne-<br />

stesso "soggetto vittima di<br />

abusi" "per i costi della terapia<br />

psicologica e dell’assistenza<br />

legale" (art.4),contributi<br />

peraltro,almeno per il<br />

momento,quasi insignificanti<br />

(20.000 )<br />

Il secondo elemento di criticità<br />

riguarda l’individuazione<br />

dei destinatari degli interventi:per<br />

quanto,nella presentazione<br />

della proposta di<br />

legge,si faccia un esplicito riferimento<br />

alle "sette",tale<br />

SOCIETÀ 30 giugno 2012 7<br />

SECONDO LA PSICOLOGA GABRIELLA BURBA<br />

Un primo passo positivo<br />

ma rimangono alcune criticità<br />

termine poi scompare nel testo<br />

legislativo,che parla più<br />

genericamente di "comportamenti<br />

e tecniche volte ad<br />

alterare l’autodeterminazione<br />

dell’individuo attuate da<br />

singoli,da organizzazioni<br />

indipendenti e da gruppi anche<br />

apparentemente religiosi."<br />

Personalmente sono del<br />

tutto d’accordo sulla scelta,<br />

coerente con il principio di<br />

generalità della legge,di prevedere<br />

interventi a favore di<br />

INTERVISTA A DON FAUSTO FURLANUT<br />

Alla ricerca di una risposta<br />

alla propria esistenza<br />

gativo nella vita.<br />

Attraverso questi momenti di prova si può trovare la possibilità<br />

di recuperare sé stessi e delle energie nuove attraverso la<br />

scoperta di un Vangelo "vivo",che porta a dare un valore a<br />

quello che si fa.<br />

Cosa può essere fatto come cattolici per aiutare le persone<br />

che sono finite nelle mani delle sette,magari proprio in sinergia<br />

con la Regione, che si è proposta in loro aiuto?<br />

È evidente che molte sette si presentano alle persone più deboli<br />

offrendo un forte senso di sicurezza,grazie al quale gli adepti<br />

si sentono tranquilli, lontano da pericoli.<br />

Esistono oggi varie associazioni e movimenti di spiritualità<br />

che vanno incontro a queste persone,con amicizia e dialogo,<br />

per far loro aprire gli occhi sulla realtà.Sarebbe bello oggi come<br />

oggi trovare dei momenti di riflessione per la maggior parte<br />

delle persone che hanno dei problemi,aiutandoli in un percorso<br />

di ritrovamento di sé.<br />

Lei in diocesi ricopre un ruolo particolare,quello di esorcista.Chi<br />

si rivolge prevalentemente a lei per un aiuto o<br />

una confidenza?<br />

Per il mio incarico di esorcista non registro grandi problematiche,ci<br />

saranno al massimo due o tre casi di persone con disturbi<br />

forti le quali,recitando le preghiere previste dalla Chiesa,sentono<br />

un grosso beneficio.In altri casi si tratta di situazioni<br />

dovute ad invidie e gelosie che provocano alle volte dei<br />

fenomeni strani nella mente delle persone deboli;ci sono poi<br />

alcuni fenomeni relativi alla sensazione di rumori o voci ma<br />

non sono molto frequenti.<br />

È frequente invece il fatto,relativo alla maggioranza delle persone,legato<br />

a grossi problemi in famiglia o sul lavoro,che porta<br />

queste persone verso un rischio di esaurimento;fanno difficoltà<br />

a continuare in un cammino sereno e alle volte nemmeno<br />

i medicinali prescritti dai medici sono sufficienti ad attenuare<br />

questa loro situazione,pertanto l’esperienza della<br />

preghiera,della riflessione,del ripensamento dei propri valori<br />

può portare ad un cammino di ripresa.<br />

chiunque sia stato oggetto di<br />

"manipolazione e controllo<br />

nella vita di relazione" ma,<br />

considerando le intenzioni<br />

espresse nell’iter istituzionale<br />

("in sostanza una legge<br />

volta a migliorare il supporto<br />

alle persone che dovessero<br />

cadere nelle "reti" tese dalle<br />

sette o da altre organizzazioni<br />

simili"),si capisce che,di<br />

fatto,i destinatari della legge<br />

sono soltanto i soggetti vittime<br />

delle sette.In realtà la<br />

manipolazione e il controllo<br />

nella vita di relazione si realizzano<br />

in tanti altri modi<br />

che creano dipendenza:dall’induzione<br />

all’uso di sostanze<br />

al gioco d’azzardo,peraltro<br />

ampiamente sponsorizzato<br />

dallo Stato.La frammentazione<br />

di norme e servizi<br />

settoriali,che ha creato<br />

in Italia una vera e propria<br />

bulimia legislativa e burocratica,mi<br />

pone alcuni interrogativi.Ma,per<br />

dare un<br />

giudizio più mirato,sarà necessario<br />

aspettare il regolamento<br />

e i successivi bandi.<br />

Infine rilevo anche un altro<br />

aspetto critico:per quanto<br />

mi consta non è stata svolta -<br />

o almeno non è a conoscenza<br />

del pubblico - alcuna indagine<br />

preliminare sulla diffusione<br />

del fenomeno in Regione.Il<br />

relatore della legge afferma<br />

che la prima linea d’azione<br />

"è quella di intervenire<br />

con azioni di diffusione di<br />

notizie e informazione sui fenomeni<br />

di induzione illecita<br />

della volontà.La "pubblicità"<br />

è il maggior nemico,infatti,di<br />

questi fenomeni..."<br />

L’affermazione è assolutamente<br />

condivisibile,ma il testo<br />

legislativo non affronta<br />

esplicitamente tale aspetto,<br />

citando solo in modo molto<br />

generico obiettivi di prevenzione,senza<br />

prevedere alcun<br />

intervento specifico per una<br />

maggior conoscenza e "pubblicità"<br />

del fenomeno.Perciò<br />

temo che,come in molti altri<br />

casi,ci sia il rischio di una<br />

proliferazione di progetti e<br />

sportelli privi di un’impostazione<br />

unitaria e di un raccordo<br />

organico con tutti gli<br />

altri interventi e servizi afferenti<br />

alle politiche sociali.<br />

pagine a cura<br />

di Selina Trevisan<br />

Quanto vede oggi di occulto e di malvagio nella nostra società<br />

e cosa possiamo fare per rimanere saldi,per non perderci?<br />

Oggi più che mai attraverso i mass media e la rete Internet c’è<br />

il pericolo di incontrare persone sconosciute che possono facilmente<br />

ingannare gli animi più fragili.Ci vuole una maggior<br />

prudenza nell’uso di questi mezzi.<br />

Si tratta poi di migliorare gli incontri giovanili sia con la spiritualità<br />

che con del sano divertimento,prestando sempre<br />

grande attenzione negli incontri che essi fanno,cercando di<br />

riunire le compagnie "giuste".Molte volte anche i più buoni si<br />

lasciano deviare dai gruppi che vogliono fare esperienze sciocche:magari<br />

per scherzo alcuni di loro evocano gli spiriti,giocano<br />

con le invocazioni,pertanto il consiglio è di stare molto<br />

attenti,tenere gli occhi ben aperti sulle mosse dei più giovani.<br />

Un ulteriore consiglio è quello di prestare attenzione al Reiki<br />

(una pratica spirituale usata come forma terapeutica alternativa<br />

per il trattamento di malanni fisici,emozionali e mentali)<br />

che in un primo momento dà un senso di benessere ma<br />

con l’andare del tempo c’è il pericolo di entrare in una setta,<br />

dove avvengono alcuni fenomeni particolari e,da quel momento,le<br />

persone si sentono perseguitate,come se avessero<br />

aperto una parte del proprio cervello alla quale arrivano impulsi,messaggi,sentono<br />

voci che non sanno da dove vengono.


8 30 giugno 2012<br />

SOCIETÀ<br />

Il ritorno alla lira usato in chiave di futura campagna elettorale<br />

Euro: non si gioca con il fuoco<br />

L’attacco "politico" dilagante alla moneta unica<br />

Quando un argomento<br />

fuoriesce dai ristretti<br />

ambiti accademici o<br />

specialistici, per trasformarsi<br />

in dibattito da salotto, significa<br />

che ce lo ritroveremo<br />

GORIZIA<br />

Commozione per l’uccisione<br />

del carabiniere Manuele Braj<br />

Ha destato una forte eco e commozione in tutta Gorizia,la<br />

notizia della morte morte del carabiniere<br />

scelto Manuele Braj,30enne originario di Galatina<br />

(Lecce),e del ferimento di due suoi commilitoni,in seguito<br />

a un’esplosione avvenuta lunedì mattina ad Adraskan,a<br />

Ovest di Kabul.Manuele era di stanza al XIII Battaglione<br />

carabinieri di Gorizia.<br />

Mons.Vincenzo Pelvi,ordinario militare per l’Italia,ha sottolineato<br />

come si sia trattato di una notizia che "ancora<br />

una volta ferisce il cuore di ogni italiano”,ma “non ci si può<br />

fermare:il lavoro di addestramento<br />

che compiono i nostri militari in Afghanistan,in<br />

particolare Carabinieri<br />

e Guardia di finanza,è per la protezione<br />

e la sicurezza di quella gente”.Assieme<br />

ai commilitoni rimasti<br />

feriti,Manuele,faceva parte di uno<br />

speciale nucleo addestrativo della<br />

polizia afghana.Una circostanza<br />

sulla quale ha voluto riflettere il vescovo<br />

castrense:“L’addestramento è<br />

prima di tutto far capire la logica<br />

dell’aiuto reciproco,della fraternità,<br />

per vivere nel proprio Paese proteggendo i più deboli,stando<br />

vicini ai più bisognosi”.Mons.Pelvi ha sottolineato come<br />

“nella professione militare l’attenzione all’uomo sia un<br />

compito”.“I nostri militari - ha concluso- decidono di farsi<br />

dono agli altri perché possano vivere in sicurezza.Non ci<br />

può essere ricerca della giustizia e della pace senza il rispetto<br />

dell’umanità di ogni persona.La pace,prima che<br />

traguardo,è cammino,e i nostri militari mettono loro stessi<br />

a servizio perché una pace giusta si concretizzi”.<br />

Un rito di suffragio è stato celebrato venerdì mattina nella<br />

chiesa di Sant’Ignazio dall’arcivescovo De Antoni, presenti<br />

le massime autorità civili e militari della Provincia.<br />

nella discussione politica.<br />

Perché vuol dire che quell’argomento<br />

divide, e la politica<br />

tende a prendere parte.<br />

Orbene, l’idea che per l’Italia<br />

sia possibile, o addirittura<br />

conveniente e salutare, abbandonare<br />

l’euro per tornare<br />

alla vecchia lira, sta ormai attraversando<br />

le menti di certi<br />

partiti e leader politici. E ci si<br />

chiede se sappiano realmente<br />

di cosa stanno parlando, o<br />

se il cavallo venga cavalcato<br />

solo per immediati calcoli<br />

elettorali.<br />

È vero: è la moneta europea a<br />

essere sotto attacco. La sua<br />

debolezza strutturale è quella<br />

di non avere uno Stato unitario<br />

alle spalle. E alcuni Paesi<br />

dell’euroclub, Grecia in<br />

primis, non avrebbero avuto<br />

già da principio le carte in regola<br />

per adottare l’euro, se<br />

quelle carte non le avessero<br />

abbondantemente truccate.<br />

C’è estrema riluttanza ad abbandonare<br />

la Grecia al suo<br />

destino, cioè a farla uscire<br />

dall’eurozona, perché si teme<br />

(a ragione) che l’intero<br />

mondo considererebbe poi<br />

l’euro una moneta finta,<br />

pronta a crollare alla prima<br />

crisi di uno dei tanti Paesi<br />

che l’ha adottato.<br />

La stessa Grecia - che ora paga<br />

dazio immenso per continuare<br />

a rimanere in area euro<br />

- alla fine sta cercando in<br />

tutti i modi di non esserne<br />

espulsa. Sono masochisti, o<br />

hanno anche loro fatto i giusti<br />

calcoli?<br />

Dall’euro non c’è modo di<br />

uscire, il trattato che l’ha inventato,<br />

non ha pensato a vie<br />

di fuga possibili. S’immagi-<br />

Il Paese cerca di mettersi alle spalle tensioni e violenze del passato<br />

Egitto: fra timori e speranze<br />

Dopo l’elezione a presidente di Mohammed Morsi<br />

L’<br />

elezione di Mohammed<br />

Morsi,un esponente dei Fratelli<br />

Musulmani,significa<br />

l’avvio di una stagione oscura di<br />

fondamentalismo che ucciderà le<br />

gemme della primavera araba?<br />

La tentazione di dare una risposta<br />

pessimista è forte.Le tensioni sono<br />

elevate,i fondamentalisti<br />

in questi mesi hanno usato<br />

parole preoccupanti e non<br />

sono mancati fenomeni di<br />

violenza come,tra gli altri,<br />

gli attentati nelle chiese<br />

copte.Ma esistono varie ragioni<br />

per una lettura non<br />

pessimista.<br />

Innanzi tutto l’equilibrio<br />

dei poteri.L’esercito ha accettato<br />

lo svolgimento del<br />

ballottaggio e la devoluzione<br />

dei poteri al nuovo presidente,ma<br />

questo di fatto<br />

avverrà al termine di una<br />

trattativa che non è conclusa.L’esercito<br />

ha invalidato<br />

le elezioni parlamentari<br />

e oggi abbiamo un presidente<br />

senza parlamento che ha come contraltare<br />

l’esercito.Apparentemente il<br />

pessimo degli scenari.In realtà,con<br />

gli occhi del mondo addosso,Morsi e<br />

l’élite militare sono costretti a trovare<br />

un’intesa in tempi rapidi,convocare<br />

nuove elezioni e evitare colpi di<br />

mano antidemocratici.<br />

Il secondo luogo la geografia politica<br />

egiziana.La prima elezione del parlamento<br />

ha presentato una polarizzazione<br />

marcata con una maggioranza<br />

ai partiti più radicali.Le or-<br />

ganizzazioni già attive (quelle di<br />

ispirazione religiosa) hanno raccolto<br />

voti più facilmente.Il voto presidenziale<br />

viceversa,pur con l’affermazione<br />

di Morsi,ha distribuito il voto in<br />

modo più ampio,con una maggioranza<br />

netta alla somma dei candidati<br />

moderati.Raccogliere voti alle<br />

presidenziali<br />

su candidati<br />

noti è più facile<br />

che presentare<br />

liste<br />

nuove e farle<br />

conoscere in<br />

ogni collegio<br />

del paese.<br />

Questo farebbe<br />

pensare ad<br />

un voto più<br />

veritiero<br />

espresso alle<br />

presidenziali<br />

e ad un Egitto<br />

moderato, che<br />

Mohammed Morsi vuole la democrazia<br />

e<br />

non cerca degenerazioni oligarchiche,religiose<br />

o militari.In un contesto<br />

che difficilmente potrà impedire<br />

votazioni libere in futuro,Morsi dovrà<br />

tenere conto di queste sensibilità.<br />

Un terzo elemento è la situazione internazionale.L’Egitto<br />

in questi anni<br />

ha gestito con responsabilità la relazione<br />

con Israele,disinnescando,anche<br />

all’interno della Lega Araba,le<br />

occasioni di crisi in Medio Oriente.<br />

Lo ha fatto per convinzione e per interesse,guadagnando<br />

un consistente<br />

sostegno finanziario dagli Usa.Un<br />

nava una successiva unione<br />

politica, non si immaginava<br />

che - a distanza di quindici<br />

anni - questa fosse ancora<br />

lontanissima a venire.<br />

Ma il fatto che non ci siano le<br />

istruzioni per l’uso, non implica<br />

l’impossibilità per un<br />

Paese di abbandonare una<br />

moneta per adottarne un’altra:<br />

basta stamparla in quantità,<br />

e dichiarare che da un<br />

certo giorno in poi sarà quella<br />

ad avere corso legale.<br />

Per l’Italia, sarebbe un suicidio.<br />

La nuova lira nascerebbe<br />

(necessariamente) fortemente<br />

svalutata. Sarebbero i<br />

mercati a decidere i valori di<br />

cambio, ma gli analisti che in<br />

questi mesi si baloccano in<br />

previsioni monetarie, vi diranno<br />

che rivorrebbero molto<br />

più delle 1.936 lire del 2003<br />

per acquistare un euro. Nel<br />

2005, in un periodo molto<br />

più tranquillo, si calcolò che<br />

la possibile svalutazione sarebbe<br />

stata del 27%...<br />

Significa pure che il nostro<br />

debito pubblico, denominato<br />

in euro, esploderebbe. Diciamo<br />

che crescerebbe di un<br />

quarto in un amen, toccando<br />

livelli da record olimpico.<br />

Nella migliore delle ipotesi.<br />

Si dovrebbe scontare poi l’effetto-disastro<br />

che s’insinuerebbe<br />

nella testa di tutti gli<br />

investitori internazionali: l’Italia<br />

è alla frutta, se fa quello<br />

che nemmeno la Grecia e Cipro<br />

osano fare. Immaginatevi<br />

come poi sarebbe possibile<br />

piazzare qualcosa come<br />

2.500-3mila miliardi di euro<br />

di debito pubblico in giro per<br />

il mondo, se non a tassi "argentini".<br />

cambiamento repentino renderebbe<br />

il clima regionale particolarmente<br />

pericoloso.Morsi dovrebbe giustificare<br />

davanti al paese e al mondo la<br />

responsabilità di aver acceso le tensioni,perderebbe<br />

gli aiuti Usa e,non<br />

ultimo,ridarebbe centralità all’esercito,<br />

il contrario dei suoi obiettivi.<br />

Ma non ci sono solo considerazioni<br />

pragmatiche per una lettura non<br />

pessimista della situazione.Vi è anche<br />

la disponibilità ad uno sguardo<br />

senza pregiudizi.Formazioni come<br />

Hezbollah e Hamas sono escluse dal<br />

dialogo in Occidente perché estremiste.In<br />

realtà costituiscono una importante<br />

forma di presenza sociale<br />

che provvede a servizi fondamentali,dalle<br />

scuole alle pensioni,con motivazioni<br />

non dissimili da tante forme<br />

di intervento sociale nate anche<br />

in ambito cristiano.Non è possibile<br />

liquidarle solo come ’partiti fondamentalisti’.La<br />

particolare condizione<br />

di difficoltà vissuta da queste comunità<br />

ha favorito una tendenza al<br />

fondamentalismo,ma proprio per<br />

questo occorre con questi mondi dialogare,per<br />

isolarne l’estremismo e<br />

valorizzare il contributo sociale positivo.I<br />

Fratelli Musulmani nascono<br />

prima di questi movimenti e ne costituiscono<br />

in alcuni casi il riferimento<br />

culturale.Contrapponendosi<br />

al modernismo islamico,che ha portato<br />

a esperienze come quella di Kemal<br />

in Turchia,I Fratelli Musulmani<br />

nascono con un richiamo all’integralismo,ma<br />

nella loro storia non<br />

rifiutano la modernità e da tempo<br />

hanno nei fatti accettato lo stato lai-<br />

Per compensare la grande<br />

perdita di potere d’acquisto<br />

della nostra nuova moneta<br />

(importiamo molto, e comprare<br />

prodotti in euro o dollari<br />

ci costerebbe ancor di<br />

più) si scatenerebbero dinamiche<br />

salariali inimmaginabili,<br />

come l’inflazione conseguente<br />

a prezzi immediatamente<br />

più alti. Le nostre<br />

banche andrebbero a ramengo,<br />

così come buona parte<br />

dell’economia, che non saprebbe<br />

più come finanziarsi<br />

o lo farebbe a tassi proibitivi.<br />

I mutui sarebbero carissimi,<br />

e addio mercato immobiliare.<br />

Nel Mezzogiorno d’Italia calerebbe<br />

un denso strato di<br />

povertà, con massicce e immediate<br />

ondate migratorie. E<br />

molto altro ancora (fuga di<br />

capitali all’estero, contratti in<br />

euro tutti da rifare, ecc.).<br />

In compenso, le aziende del<br />

Centro-Nord sarebbero molto<br />

più competitive nell’export,<br />

in particolare proprio<br />

verso la Germania e gli altri<br />

co:in Egitto eleggono da anni un<br />

centinaio di parlamentari con il 20%<br />

dei voti.Ebbene è su quell’abitudine<br />

a partecipare e su quel senso di responsabilità<br />

che oggi occorre puntare<br />

per costruire un dialogo con i Fratelli<br />

Musulmani egiziani e isolare le<br />

posizioni più radicali come quelle di<br />

alcune componenti salafite,peraltro<br />

non premiate dagli elettori.<br />

Le prime parole di Morsi sembrano<br />

andare nella direzione giusta.Nel<br />

suo primo intervento ha parlato di<br />

difesa dello stato di diritto,di diritti<br />

universali,delle donne,dei minori e<br />

delle minoranze religiose e ha confermato<br />

il rispetto di tutti gli accordi<br />

internazionali,cioè soprattutto di<br />

Paesi euro. Lo Stato potrebbe<br />

stampare tutta la moneta che<br />

vuole, anche se questa si trasformerebbe<br />

sempre più rapidamente<br />

in carta straccia.<br />

Parliamo seriamente: il gioco<br />

varrebbe la candela? O è<br />

solo lo spauracchio da agitare<br />

di fronte alla Germania<br />

per farle capire che, se l’Italia<br />

va via, tutta l’impalcatura<br />

della moneta europea crollerebbe<br />

il giorno dopo? Uno<br />

spauracchio, poi, che fa poca<br />

paura agli altri. Proprio<br />

per quanto precedentemente<br />

detto, chi avrebbe di più<br />

da perderci?<br />

Insomma, la partitica ha bisogno<br />

di voti, e a volte si fa<br />

pochi scrupoli per attirarli.<br />

Ma qui stiamo giocando con<br />

il fuoco; se mai usciremo dall’euro,<br />

lo faremo solo perché<br />

non vi sarà altra strada per<br />

sopravvivere.<br />

Non per la mattana di lanciarsi<br />

nel vuoto, per vedere<br />

che effetto che fa cadere da<br />

un burrone.<br />

Nicola Salvagnin<br />

quelli con Israele.Il giorno seguente<br />

ha fatto circolare la proposta a El Baradei,l’ex<br />

responsabile dell’Agenzia<br />

delle Nazioni Unite per l’Energia Nucleare,e<br />

ad un cristiano copto per la<br />

vicepresidenza.<br />

Presto vedremo se la primavera potrà<br />

continuare a dare frutti o se un<br />

temporale fondamentalista ci ha fatto<br />

tornare all’invero.Perché questo<br />

non accada però occorre che anche<br />

da parte nostra,Europa in primis,si<br />

attivino dialogo politico e partenariati<br />

ad ogni livello,per costruire relazioni<br />

e disinnescare il pregiudizio<br />

che da noi come in Egitto alimenta<br />

solo minacce e contrapposizioni.<br />

Riccardo Moro


La Parola<br />

don Nicola Ban Alla scuola della Parola<br />

DONNE<br />

CHE RINASCONO<br />

In quel tempo, essendo Gesù passato di<br />

nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò<br />

attorno molta folla ed egli stava<br />

lungo il mare. E venne uno dei capi della<br />

sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo<br />

vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con<br />

insistenza: "La mia figlioletta sta morendo:<br />

vieni a imporle le mani, perché sia salvata<br />

e viva". Andò con lui. Molta folla lo seguiva<br />

e gli si stringeva intorno. Ora una donna,<br />

che aveva perdite di sangue da dodici anni<br />

e aveva molto sofferto per opera di molti<br />

medici, spendendo tutti i suoi averi senza<br />

alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando,<br />

udito parlare di Gesù, venne tra la folla<br />

e da dietro toccò il suo mantello. Diceva<br />

infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare le<br />

sue vesti, sarò salvata". E subito le si fermò<br />

il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che<br />

era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi<br />

reso conto della forza che era uscita<br />

da lui, si voltò alla folla dicendo: "Chi ha<br />

toccato le mie vesti?". I suoi discepoli gli<br />

dissero: "Tu vedi la folla che si stringe intorno<br />

a te e dici: "Chi mi ha toccato?"". Egli<br />

guardava attorno, per vedere colei che aveva<br />

fatto questo. E la donna, impaurita e<br />

tremante, sapendo ciò che le era accaduto,<br />

venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta<br />

la verità. Ed egli le disse: "Figlia, la tua fede<br />

Domenica 1 Luglio<br />

- alle 10.00, presso il Santuario di<br />

Barbana (Grado), presiede la<br />

solenne concelebrazione<br />

eucaristica in occasione del<br />

"Perdòn".<br />

Sabato 7 Luglio<br />

- alle 10.00, nella Basilica di Aquileia, celebra la S.<br />

Messa in suffragio delle "vittime della crisi". A seguire,<br />

in Sala Romana, partecipa alla tavola rotonda<br />

promossa dalla Confartigianato del Friuli Venezia Giulia<br />

e del Veneto sull’argomento.<br />

Domenica 8 Luglio<br />

- alle 11.00, nella Parrocchia di San Giovanni Battista<br />

(Duino/Devin), presiede la S. Messa in occasione del<br />

50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del<br />

parroco, don Giorgio Giannini.<br />

SCEGLIERE SECONDO L’AMORE<br />

S.Ignazio dà alcuni suggerimenti per giungere<br />

alla scelta e verificare che abbia come fine e come<br />

principio l’amore.Chiaramente risente della<br />

mentalità del suo tempo,ma possono essere utili<br />

anche per i nostri giorni.Si tratta di alcuni esercizi di<br />

immaginazione.<br />

- immagina un uomo mai visto per il quale desideri<br />

il bene;considera ciò che gli diresti di fare e scegliere:<br />

sii così indifferente alle tue propensioni da considerarti<br />

un’altra persona… questo permette di verificare<br />

che non ci sia altro desiderio che quello di servire<br />

il Signore.<br />

- considera come se ti trovassi in punto di morte:se<br />

vuoi fare una scelta che valga la vita,vedi che senso<br />

definitivo dà alla tua esistenza;solo chi sa di essere<br />

mortale e ha l’esperienza del Risorto,può agire in modo<br />

coscientemente sensato per la sua vita.Alla fine<br />

che fine vuoi aver raggiunto?<br />

- immagina di trovarti nel giorno del giudizio,cosa ti<br />

piacerebbe aver fatto ora:il senso della vita è l’incontro<br />

con Dio;questa scelta che devi operare ti serve per<br />

incontrarlo o per fuggirlo?<br />

di Mons. Michele Centomo Pillole di Liturgia<br />

CHIESA LOCALE<br />

ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal<br />

tuo male". Stava ancora parlando, quando<br />

dalla casa del capo della sinagoga vennero<br />

a dire: "Tua figlia è morta. Perché disturbi<br />

ancora il Maestro?". Ma Gesù, udito quanto<br />

dicevano, disse al capo della sinagoga:<br />

"Non temere, soltanto abbi fede!". E non<br />

permise a nessuno di seguirlo, fuorché a<br />

Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di<br />

Giacomo. Giunsero alla casa del capo della<br />

sinagoga ed egli vide trambusto e gente che<br />

piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro:<br />

"Perché vi agitate e piangete? La bambina<br />

non è morta, ma dorme". E lo deridevano.<br />

Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il<br />

padre e la madre della bambina e quelli<br />

che erano con lui ed entrò dove era la bambina.<br />

Prese la mano della bambina e le<br />

disse: "Talità kum", che significa: "Fanciulla,<br />

io ti dico: àlzati!". E subito la fanciulla<br />

si alzò e camminava; aveva infatti dodici<br />

anni. Essi furono presi da grande stupore.<br />

E raccomandò loro con insistenza che nessuno<br />

venisse a saperlo e disse di darle da<br />

mangiare. (Mc 5,21-43)<br />

Due incontri di Gesù con delle donne, ci<br />

racconta oggi il Vangelo. Incontri tanto diversi<br />

tra loro, come le protagoniste, del resto:<br />

adulta e ammalata la prima, ma desiderosa<br />

di guarire e intraprendente; sulla soglia<br />

dell’adolescenza e morta (alla sua fanciullezza?)<br />

la seconda, incapace di agire e<br />

protetta/portata dal papà, uno dei personaggi<br />

in vista nell’ambiente locale.<br />

IL BACIO/2<br />

Le accomuna entrambe la vita che sfugge;<br />

là, attraverso un corpo che lascia scorrere<br />

goccia a goccia, senza possibilità di controllarlo,<br />

il proprio sangue; qui la vita è già<br />

sfuggita, proprio sulla soglia della promessa<br />

di felicità, come solo l’adolescenza sa essere.<br />

Quasi a dire che la vita è davvero una cosa<br />

seria, è qualche cosa di prezioso che ci è<br />

dato, ma fragile; meraviglioso, ma esposto<br />

alla morte, entrata nel mondo - come ricorderà<br />

il Libro della Sapienza - "per invidia<br />

del diavolo".<br />

Questione seria, la vita, per noi adulti, che<br />

la vediamo sfuggire dal nostro corpo istante<br />

dopo instante. Questione seria anche per<br />

i più giovani: per loro crescere e diventare<br />

adulti comporta un pericolo "mortale" o,<br />

meglio, un rischio "vitale", come ci ricordano<br />

- se ce ne fosse bisogno - le cronache<br />

drammatiche dei tanti sabato sera rigati di<br />

lacrime e sangue.<br />

Ecco perché forse investire sull’educazione<br />

dei nostri figli è il dono/miracolo più<br />

prezioso che possiamo offrire loro: una<br />

educazione buona che li faccia innamorare<br />

della vita vissuta nella limpidezza e nel<br />

dono di sé, invece che nell’avida appropriazione<br />

di cose e di sensazioni nella sregolatezza.<br />

C’è un’altra cosa che accomuna le due donne<br />

del Vangelo: l’incontro con Gesù, il vero<br />

portatore di vita per entrambe. Anche qui,<br />

l’incontro è molto diverso l’uno dall’altra:<br />

nella calca della gente per la prima, nel si-<br />

Il Bacio agli oggetti:<br />

può essere di vari tipi:<br />

- il bacio all’altare (all’inizio<br />

e alla fine della<br />

celebrazione) è un segno<br />

di venerazione e di stima<br />

per la "mensa del Signore",<br />

sulla quale si celebra<br />

l’Eucaristia e dove siamo<br />

invitati a partecipare al<br />

Corpo e al Sangue di Cristo. Nell’altare si vede anche<br />

un segno di Cristo stesso, paragonato da San Paolo<br />

alla "roccia". E’ importante ricordare che l’altare<br />

viene "dedicato" (unto) con il Crisma e che spesso<br />

contiene alcune reliquie dei Santi; si tratta di un saluto<br />

simbolico, un saluto di fede e di rispetto, all’inizio<br />

della celebrazione (OGMR 273);<br />

- il bacio al libro del Vangelo: chi proclama la lettura<br />

del Vangelo, alla fine bacia il libro. Questo gesto<br />

esprime la fede nella presenza di Cristo che si comunica<br />

a noi come la Parola di verità (OGMR 273).<br />

- il bacio agli altri oggetti sacri: dopo il Concilio Vaticano<br />

II, con l’Istruzione "Inter Oecumenici" del<br />

1964 (36), sono stati soppressi diversi altri baci (alle<br />

vesti liturgiche, baciate mentre s’indossavano in<br />

sacrestia; ai vari oggetti che i ministri consegnavano<br />

al presidente, soprattutto al Vescovo: il calice, le<br />

ampolline, la patena…); nella liturgia odierna è rimasto<br />

il bacio della croce durante la celebrazione<br />

del Venerdì Santo (adorazione della croce); il bacio<br />

della croce da parte del Vescovo all’entrata in Cattedrale<br />

o all’inizio della vista pastorale in una parrocchia;<br />

- sono significativi anche altri baci, non liturgici, ma<br />

ugualmente pieni di fede come, ad esempio, il bacio<br />

del Bambino Gesù nelle celebrazioni natalizie o il<br />

bacio semplice al Crocifisso o alle immagini sacre,<br />

che molti cristiani sono soliti dare.<br />

30 giugno 2012 9<br />

lenzio di una stanza per la seconda.<br />

Se li potessimo leggere uno dopo l’altro<br />

questi due incontri, come del resto ci suggerisce<br />

l’evangelista Marco, ci parlerebbero<br />

quasi di una progressione nell’azione di<br />

Gesù o, meglio, dell’incontro con lui. Come<br />

se fossimo invitati a passare dal "fuori"<br />

al "dentro", dalla massa/assemblea al rapporto<br />

interpersonale; dalla confusione dei<br />

tanti stimoli ricevuti all’intimità dell’incontro<br />

personale con il Signore.<br />

Forse, il risveglio della giovane adolescente<br />

rappresenta il culmine e il significato di<br />

tutte le parole e i gesti di guarigione del Signore:<br />

donare la vita, contrastando l’azione<br />

del maligno che ha introdotto nel mondo la<br />

morte.<br />

Don Sinuhe Marotta<br />

CONTRIBUTO DI 4000 EURO<br />

Missioni diocesane:il sostegno<br />

della Fondazione Ca.Ri.Go.<br />

Nel 2010 la Fondazione<br />

Cassa di Risparmio<br />

di Gorizia aveva<br />

concesso al Centro<br />

Missionario Diocesano<br />

di Gorizia un contributo<br />

per l’acquisto di<br />

mietitrebbie da utilizzare<br />

in alcun villaggi<br />

agricoli compresi nel<br />

territorio della missione<br />

di Morofé in Costa<br />

d’Avorio.<br />

A completamento di<br />

quanto assegnato nel<br />

corso del 2010 anche<br />

nell’anno 2011 la Fondazione<br />

ha assegnato<br />

un contributo di 4.000<br />

euro per un progetto<br />

volto in particolare alla<br />

meccanizzazione<br />

agricola per la coltivazione<br />

di riso e mais nei<br />

medesimi villaggi di<br />

quel Paese africano.<br />

Queste attrezzature allevieranno<br />

di molto il<br />

lavoro nei villaggi,<br />

svolto sino ad oggi ancora in gran parte in modo del tutto manuale.<br />

Da segnalare che sono ormai tanti gli anni in cui la Fondazione<br />

Ca.Ri.Go. sostiene le attività di promozione umana che il Centro<br />

Missionario Diocesano promuove in Africa.<br />

In 17 partiranno dalla nostra diocesi guidati dal gesuita padre Iuri Sandrin<br />

In Terra Santa, con la Pastorale giovanile<br />

Si è svolto a Grado<br />

l’incontro di<br />

preparazione per i<br />

17 giovani della<br />

diocesi che<br />

parteciperanno al<br />

pellegrinaggio in<br />

Terra Santa in<br />

agosto insieme ai<br />

giovani di Trieste.<br />

L’esperienza di<br />

lettura della<br />

Scrittura nei luoghi<br />

della<br />

Scrittura sarà<br />

guidata da p. Iuri<br />

Sandrin, giovane<br />

gesuita originario<br />

di Aquileia.


10 30 giugno 2012<br />

CHIESA<br />

Ferruccio Franchi confermato alla guida dell’immobiliare sociale della Caritas<br />

Betlem onlus: contatti in aumento<br />

Sono stati in 114 nel 2011 a rivolgersi agli sportelli<br />

Nuove cariche istituzionali<br />

per Betlem Onlus,<br />

agenzia immobiliare<br />

sociale "costola" della Caritas<br />

Diocesana. L’assemblea dei<br />

soci, dopo aver approvato il<br />

Bilancio dell’esercizio 2011,<br />

ha provveduto al rinnovo delle<br />

cariche sociali, portando -<br />

al fine di coinvolgere nella ge-<br />

stione un maggior numero di<br />

soci - il numero dei componenti<br />

del Consiglio di Amministrazione<br />

da cinque a sette.<br />

Presidente di Betlem Onlus è<br />

Il rito presieduto dall’Arcivescovo monsignor Dino De Antoni<br />

Il "sì" di suor Maria Benedetta<br />

Professione perpetua al Monastero "Totus tuus"<br />

Sabato scorso nella cappella del Monastero "Totus tuus" di Gorizia, l’arcivescovo mons. De Antoni ha ricevuto la solenne<br />

professione di suor Maria Benedetto Chiara di Maria Regina della Pace.<br />

stato riconfermato Ferruccio<br />

Franchi, coadiuvato da Luciano<br />

Franco, designato alla vicepresidenza.<br />

Domenico Caregnato,<br />

Andrea Locane, Carlo<br />

Gradenigo, Fulvia Oblassia<br />

e Francesco Spazzali sono<br />

stati nominati consiglieri. Il<br />

Collegio dei Revisori è invece<br />

composto da Vittorio Gradenigo,<br />

presidente, e dai due revisori<br />

Lorenzo Kasperkovitz e<br />

Giuseppe Zavertani.<br />

Il lavoro dell’agenzia immobiliare<br />

sociale nel 2011 ha<br />

contato 114 contatti, di cui 52<br />

hanno visto interessati cittadini<br />

italiani e 62 stranieri; 41<br />

sono i contatti andati a buon<br />

fine.<br />

Sono stati inoltre costituiti<br />

undici depositi cauzionali a<br />

garanzia di nuovi affitti, utilizzando<br />

i fondi messi a disposizione<br />

dalla Regione<br />

Friuli Venezia Giulia per complessivi<br />

14.139,28 euro; di<br />

questi undici depositi, quattro<br />

- per un totale di 5.929,28<br />

euro - sono andati in favore<br />

di cittadini italiani e sette -<br />

pari a 8.210,00 euro - a stranieri.<br />

Guardando alle cifre, il Bilancio<br />

di Betlem Onlus ha registrato<br />

un andamento positivo<br />

nel corso dell’anno passato,<br />

chiudendosi con un patrimonio<br />

pari a 49.777,80 euro,<br />

in incremento di ben<br />

10.213,29 euro rispetto all’anno<br />

precedente, che si era con-<br />

cluso con un patrimonio pari<br />

a 39.564,51 euro.<br />

L’anno è stato molto proficuo<br />

anche per quanto riguarda i<br />

contatti presi con enti ed istituzioni,<br />

per creare quella sinergia<br />

che risulta essenziale<br />

al fine di sostenere i bisogni<br />

di una vasta area e di un’ampia<br />

fetta di popolazione: la<br />

Fondazione Coronini, proprietaria<br />

di immobili da cedere<br />

in affitto, ha prospettato<br />

la possibilità di consegnare a<br />

Betlem, in comodato gratuito,<br />

la casa Ressauer di Borgo<br />

Castello a Gorizia mentre<br />

contatti sono stati presi anche<br />

con il Comune di Gradisca<br />

d’Isonzo per la realizzazione<br />

della "casa per il lavo-<br />

ratore".<br />

È stata inoltre sottoscritta<br />

una nuova convenzione che<br />

prevede il rinnovo, per un ulteriore<br />

quinquennio, della<br />

concessione alla Caritas Diocesana<br />

di alcuni alloggi di<br />

proprietà della ATER di Gorizia.<br />

Infine, grazie al coinvolgimento<br />

di alcune parrocchie,<br />

del Comune di Gorizia<br />

ed enti di beneficienza e privati<br />

è stato possibile creare<br />

una rete di solidarietà, grazie<br />

alla quale si è riusciti a garantire,<br />

oltre al pagamento di un<br />

certo numero di canoni d’affitto,<br />

anche un minimo sostentamento<br />

agli stessi nuclei<br />

famigliari aiutati da Betlem.<br />

Selina Trevisan


CHIESA<br />

Cinquant’anni fa nella basilica di Aquileia l’ordinazione sacerdotale di don Cocolin<br />

1962: l’"Eccomi!" di don Silvano<br />

Dono inatteso per la diocesi in cammino verso il Concilio<br />

Anche il 1962 si presentava<br />

un anno senza ordinazioni<br />

sacerdotali; il<br />

seminario diocesano aveva<br />

esaurito negli anni precedenti<br />

le annate di neomisti (quattro<br />

dal 1958 al 1961), a dimostrazione<br />

che la crisi delle vocazioni<br />

per la nostra diocesi<br />

non è una novità.<br />

Certamente il panorama -a<br />

partire dal 1963- si presentava<br />

a ranghi pieni e con la prospettiva<br />

di un minimo di seisette<br />

giovani ordinazioni per<br />

quasi dieci anni. Il 1962, a poco<br />

più di un mese dall’ingresso<br />

del nuovo arcivescovo,<br />

mons., Andrea Pangrazio<br />

(1909-2004), si presentava come<br />

un anno di passaggio.<br />

Così lo vivevano superiori e<br />

alunni del seminario che, invece,<br />

si preparava ad avere le<br />

annate complete in teologia e<br />

la stessa scuola teologica era<br />

di nuovo ospitata nelle mura<br />

amiche del seminario minore.<br />

Quest’ultimo, poi, si preparava<br />

ad essere al centro della<br />

attenzione in vista delle celebrazioni<br />

per i primi cinquanta<br />

anni di vita e di attività.<br />

Gli ultimi giorni del semina-<br />

A PROPOSITO DI UN INTERVENTO SULLA "SETTIMANA DI ATTUALITÀ PASTORALE"<br />

30 giugno 2012 11<br />

Il furto al Papa:esempio di strumentalizzazione mediatica<br />

Mentre unanime è risultata<br />

nell’opinione pubblica -<br />

non solo in quella del<br />

mondo cattolico - la riprovazione<br />

per il furto di documenti privati e<br />

riservati nell’abitazione di Benedetto<br />

XVI,siamo costretti a registrare<br />

una discutibile operazione mediatica<br />

della "Settimana di attualità<br />

pastorale" del 17 giugno (si tratta di<br />

un settimanale edito dal Centro<br />

Dehoniano di Bologna) in merito a<br />

tale evento.<br />

Nel suo intervento intitolato "C.L.e<br />

Milano",dopo avere definito - fra<br />

parentesi - "indebita" la pubblicazione<br />

dei testi così sottratti,ne utilizza<br />

indebitamente quello inviato<br />

alla Santa Sede dal presidente della<br />

Fraternità di CL,Julian Carron,<br />

quando,in attesa della nomina del<br />

successore del cardinal Tettamanzi<br />

a Milano,da Roma era stato richie-<br />

rio che vedevano la conclusione<br />

il 21 di giugno, festa di<br />

S.Luigi Gonzaga, vennero rallegrati<br />

dalla notizia che saremmo<br />

stati tutti convocati<br />

ad Aquileia per la liturgia solenne<br />

di ordinazione sacerdotale<br />

del diacono don Silvano<br />

Cocolin, studente del seminario<br />

di Udine.<br />

Qualcuno di noi ne aveva<br />

sentito parlare in quanto nipote<br />

dell’arciprete di Aquileia,<br />

mons. Pietro Cocolin; i teologici<br />

ospiti in quel seminario lo<br />

conoscevano come alunno;<br />

per la maggioranza era una<br />

bella e buona notizia. E così<br />

l’arcivescovo Pangrazio, in occasione<br />

degli incontri di fine<br />

anno per premiazioni e riconoscimenti,<br />

poteva parlare di<br />

un dono per l’inizio del suo<br />

servizio episcopale e per la<br />

diocesi e noi tutti, alunni del<br />

seminario, avemmo modo di<br />

conoscerlo nel periodo successivo<br />

quando il vescovo gli<br />

conferì l’incarico di segretario<br />

che condivideva con il sacerdote<br />

veronese, don Renzo<br />

Bellomi - il futuro vescovo di<br />

Trieste - che rimase in diocesi<br />

per oltre sei mesi.<br />

Il giovane prete rimase al ser-<br />

IL 16 LUGLIO<br />

Fattore famiglia:se ne parla<br />

in un convegno a Lignano<br />

La sede Ge.Tur. di Lignano ospiterà il prossimo 16 luglio un seminario<br />

formativo organizzato dall’Afi (Associazione italiana<br />

delle famiglie).<br />

L’Afi è’ un’associazione di famiglie, apartitica, presente in tutta<br />

Italia a livello locale che promuove la cultura della famiglia<br />

per renderla consapevole del suo ruolo originario ed insostituibile<br />

che è chiamata a svolgere nella società.<br />

Le politiche familiari sono una delle sue finalità. Per questo, oltre<br />

alla formazione all’interno e all’esterno della famiglia,si<br />

adopera per la creazione di reti di famiglie che possono essere<br />

presenti presso le istituzioni con proprie proposte, per<br />

fornire quel supporto che solo un’associazione con una profonda<br />

cultura per la famiglia ed una forte preparazione sociale<br />

e politica può dare.<br />

Il programma prevede una relazione su "Fattore famiglia e revisione<br />

Isee" da parte di Roberto Bolzonaro già presidente<br />

nazionale AFI e attuale vicepresidente nazionale del Forum<br />

delle Associazioni familiari. A seguire verrà presentato da Pietro<br />

Boffi il libro "La relazione di coppia oggi: la coppia alternativa<br />

alla famiglia?" che trae spunto dal Rapporto famiglia<br />

CISF 2011 a cura di Pierpaolo Donati.<br />

sto ai protagonisti della vita diocesana<br />

milanese,di suggerire il nome<br />

dell’eventuale successore con le relative<br />

motivazioni.<br />

Tale intervento di Carron,riprende<br />

spunti di analisi sulla vita diocesana<br />

già ampiamente documentati<br />

altrove:iniziando dalla "crisi<br />

profonda di fede del popolo di Dio"<br />

che già oltre 20 anni or sono un teologo<br />

e pastore come il cardinal Giacomo<br />

Biffi aveva rilevato,fino ai limiti<br />

di una preferenza data all’organizzazione<br />

pastorale sulla formazione<br />

dell’autocoscienza cristiana<br />

nei fedeli.<br />

Mi limito quì ad accennare ad alcuni<br />

dati interni all’intervento di "Settimana",chiedendomi<br />

se risultano<br />

conciliabili con la verità e con la pur<br />

affermata "pluriformità nella vita<br />

della Chiesa" che il settimanale rivendica<br />

per sè ma sembra non rico-<br />

vizio dell’arcivescovo in un<br />

primo periodo prima di ricevere<br />

altri incarichi in città ed<br />

in diocesi: noi lo conoscemmo<br />

come animatore del gruppo<br />

Gs, poi anche come padre<br />

spirituale e insegnante di liturgia<br />

nei corsi teologici.<br />

Una frequentazione che divenne<br />

motivo di conoscenza<br />

e, successivamente, con l’inizio<br />

(settembre 1967) del ministero<br />

episcopale dello zio<br />

mons. Pietro, come incaricato<br />

della pastorale giovanile (il<br />

gruppo era formato appunto<br />

da don Silvano, don Diego<br />

Bertogna e da chi scrive)… ed<br />

era il 1969/70. Don Silvano<br />

aveva la responsabilità dei<br />

gruppi dai quali, a partire dal<br />

1972, dopo un periodo di divisioni<br />

e di ripensamenti, si<br />

costituì anche a Gorizia il<br />

gruppo di Comunione e liberazione.<br />

La frequentazione divenne<br />

intensa a causa dell’incarico<br />

e della nostra sistemazione in<br />

arcivescovado che consentiva<br />

anche ripetuti incontri e dialoghi<br />

sulla conduzione e animazione<br />

dei gruppi giovanili<br />

e della pastorale diocesana, in<br />

conseguenza della nascita<br />

sempre nel 1972, dell’Ufficio<br />

pastorale diocesano.<br />

Don Silvano si segnalava da<br />

subito per una curiosità<br />

straordinaria in quegli anni di<br />

dopo-Concilio: la ricerca di<br />

nuove strade e opzioni educative<br />

-in nome di una più autentica<br />

vitalità cristiana- lo<br />

portava a confronti fuori diocesi<br />

con il movimento di don<br />

Giussani. Non solo: don Silvano,<br />

insegnante di religione al<br />

liceo classico, è stato il sacerdote<br />

che ha visitato di persona<br />

e incontrato in diverse<br />

città -da Milano, Rimini, Genova<br />

e Firenze- esperienze<br />

ecclesiali, diverse e contraddittorie.<br />

Una curiosità singolare<br />

lo spingeva a confrontarsi<br />

e conoscere, individuare<br />

possibili spunti e legami.<br />

L’autenticità della vita cristiana<br />

e del metodo della fede, lo<br />

appassionerà per tutta la vita.<br />

Tutto questo era motivo di<br />

scambio e di verifica che poneva<br />

i suoi interlocutori, a<br />

Gorizia ed in diocesi, nella occasione<br />

-certamente da altri<br />

punti di vista- di inquadrare<br />

le vicende delle associazioni,<br />

dei gruppi parrocchiali e dei<br />

movimenti, fra i quali Cl.<br />

La scelta pastorale e religiosa<br />

dell’Azione cattolica e della<br />

chiesa in Italia, la riflessione<br />

sulla "presenza" e la "mediazione"<br />

-due parole che sintetizzavano<br />

bene le posizioni<br />

divergenti- e così il rapporto<br />

con le parrocchie e con la società…sono<br />

state le tematiche<br />

di una stagione, intensa e<br />

dibattuta per tutti. Quindici<br />

anni intensissimi con campi<br />

scuola, ritiri, incontri e tentativi.<br />

Dopo la scomparsa dello zio,<br />

nel 1982, don Silvano assume<br />

la responsabilità parrocchiale<br />

a S.Ignazio e inizia una storia<br />

nuova e diversa. La nomina<br />

a vicario generale prima, a<br />

direttore dell’ufficio pastorale<br />

poi, lo impegnarono nel cuore<br />

della vita dell’azione pastorale<br />

diocesana, conservando<br />

per sé un positivo rapporto<br />

con i confratelli e ponendosi a<br />

servizio della chiesa diocesana<br />

anche con altri incarichi.<br />

Fra i quali, ricordiamo il<br />

mandato di parroco ad Aiello<br />

e prima ancora la responsabilità<br />

della visita pastorale a Go-<br />

noscere a coloro che non condividono<br />

la linea culturale e politica che<br />

lo ispira.<br />

1.La crisi nella Chiesa milanese,riferita<br />

agli ultimi 30 anni,non risulta<br />

attribuita ai suoi vescovi in quei<br />

decenni ma ad un complesso di situazioni<br />

religiose ed ecclesiali sulle<br />

quali si può discutere;<br />

2.Circa il giudizio espresso dal cardinal<br />

Scola a proposito dell’intervento<br />

di J.Carron inviato alla Santa<br />

Sede,cioè "È il suo pensiero",cioè<br />

di Carron,il settimanale lo fa diventare<br />

"Non è il mio pensiero",cioè<br />

di Scola:l’equivoco così suggerito è<br />

grave.<br />

3.Se è sincero il desiderio del settimanale,cioè<br />

che a Milano si sviluppi<br />

l’Anno della fede sulla frontiera<br />

dell’approfondimento teologico e<br />

spirituale,va affermato che il movimento<br />

ecclesiale di CL non ha biso-<br />

rizia e nelle diocesi della regione<br />

di papa Giovanni Paolo<br />

II e del Sinodo diocesano.<br />

A conclusione del quale, don<br />

Cocolin lasciò il servizio di vicario,<br />

per assumere la responsabilità<br />

pastorale della<br />

comunità parrocchiale di<br />

Cervignano, dove per dieci<br />

anni ha svolto un intenso<br />

apostolato contraddistinto<br />

proprio dalla passione per<br />

l’uomo e per la causa della fede.<br />

L’impegno educativo, la carità,<br />

la formazione cristiana<br />

sono stati al centro della sua<br />

vita, vivendone insieme le attese<br />

e le speranze ma anche le<br />

delusioni che, qualche volta,<br />

gno di "un nuovo corso di ripresa<br />

spirituale":se il tema deglo Esercizi<br />

spirituali svolti a maggio era "Non<br />

vivo più io ma Cristo vive in me",va<br />

onestamente riconosciuto che i contenuti<br />

ed i ritmi della formazione<br />

personale e della vita comunionale<br />

secondo il carisma di CL,non appaiono<br />

oggi inferiori,per intensità<br />

e qualità,a quanto,ad esempio l’Azione<br />

Cattolica,garantisce ai propri<br />

soci.Il che non toglie quanto afferma<br />

Carron nella lettera inviata il<br />

primo maggio a Repubblica dove si<br />

riconoscono i limiti di una presenza<br />

nella società,con il richiamo "Abbiamo<br />

ancora molta strada da fare".<br />

4.Se si riconosce che la richiesta di<br />

Carron alla Santa Sede si concludeva<br />

con l’indicazione della candidatura<br />

di Scola per la diocesi milanese,e<br />

che questa è stata accettata dal<br />

Don Silvano Cocolin<br />

avevano un peso grande nei<br />

suoi giudizi pessimistici ma<br />

che subito combatteva con<br />

un sorriso largo ed aperto, un<br />

gesto di amicizia e di fraternità.<br />

E tornava a combattere<br />

per la fede con fiducia, magari<br />

aiutandosi con il suono della<br />

fisarmonica.<br />

Così lo ricordano tanti amici<br />

conosciuti in un lungo servizio<br />

alla chiesa: alla vigilia del<br />

cinquantesimo di ordinazione<br />

sacerdotale (29 giugno<br />

1962), si fa grande la gioia di<br />

poter condividere con lui -e<br />

con i suoi familiari- un anniversario<br />

che egli celebra nella<br />

casa del Padre.<br />

R.B.<br />

CERIMONIA A UDINE<br />

Sergio Vittori Donato di Devozione<br />

Sergio Vittori, apprezzato storico della Bisacheria,<br />

cultore delle tradizioni e scrittore fecondo,<br />

sabato scorso, presso la Cattedrale di Udine è<br />

stato accolto all’interno dell’Ordine di San Giovanni<br />

di Gerusalemme - più conosciuto come Ordine<br />

di Malta - nel grado di "Donato di Devozione"<br />

del Terzo Ceto.<br />

Assieme ad altri nuovi membri dell’Ordine ha vestito,<br />

in sagrestia, la "cocolla" nera, più conosciuta<br />

come "abito da chiesa", sulla quale compare<br />

la croce melitense a tre bracci propria dei<br />

Donati e, in chiesa, all’interno della celebrazione<br />

eucaristica, dopo aver formulato le promesse<br />

è stato rivestito della decorazione grande dalle<br />

mani del procuratore del Granpriorato di Lombardia<br />

e Venezia fra’ Silvio Goffredo Martelli.<br />

Sergio Vittori da oltre dieci anni partecipa alle attività<br />

proprie dell’Ordine con una presenza assidua<br />

e costante ai pellegrinaggi a Lourdes, a Loreto<br />

e ad altri santuari. Lo accompagna sempre<br />

la moglie Miranda in qualità di Sorella di Carità.<br />

Un esempio di servizio silenzioso e nascosto agli<br />

occhi dei più che si realizza nel servire e tra-<br />

Sergio Vittori<br />

sportare i Signori Ammalati non solo durante<br />

i pellegrinaggi e gli incontri programmati.<br />

L’ammissione all’Ordine è arrivata da Roma<br />

inattesa, e del tutto non prevista, quale riconoscimento<br />

di una lunga e assidua presenza<br />

fondata sull’imitazione della figura del Cristo<br />

e delle Sue Beatitudini.<br />

Al neo Donato di Devozione le felicitazioni di<br />

<strong>Voce</strong> <strong>Isontina</strong> che lo vede importante collaboratore<br />

unitamente all’augurio di un ancora<br />

lungo impegno a favore dei malati.<br />

Papa,la non velata problematicità<br />

espressa nel settimanale verso Scola,<br />

suona inevitabilmente come dissenso<br />

alla visione della Santa Sede ed<br />

alla lungimirante linea pastorale di<br />

Benedetto XVI.<br />

5.Per quanto riguarda la stima che<br />

Carron gode nella Chiesa,ricordo<br />

che il 12 maggio,all’Università cattolica<br />

d’America di Washington<br />

(unica università cattolica ufficiale<br />

negli Stati Uniti,fondata nel 1889),<br />

Carron ha ricevuto la laurea honoris<br />

causa in teologia,insieme al neocardinale<br />

arcivescovo di New York,<br />

Dolan,con la motivazione:"Per il<br />

suo illustre servizio nell’ambito della<br />

teologia cattolica,in particolare<br />

della Sacra Scrittura,e per la sua<br />

funzione di guida di un movimento<br />

ecclesiale internazionale di diritto<br />

pontificio".<br />

Luigi Tavano


12 30 giugno 2012<br />

CULTURA<br />

POESIA<br />

Il timp da lis moris<br />

Il soreli al brusave<br />

lis pieris<br />

tal timp<br />

che a colavin lis moris<br />

maduris<br />

platadis te jerbe<br />

robadis par prin<br />

ai uciei.<br />

A sgurlavin tal aiar<br />

cisilis,<br />

paveis esaltadis di lûs,<br />

i prâts a profumavin<br />

di fen.<br />

Coronis di gartulis<br />

rossis<br />

intor dai cjavei.<br />

A corevin lontan<br />

i miei siums<br />

peâts a niulis<br />

claris<br />

sul ôr<br />

di un slambri<br />

di cîl.<br />

Egle Taverna<br />

Il tempo delle more. /Il sole spaccava/le pietre/nel tempo/che<br />

cadevano le more/mature/nascoste nell’erba/rubate<br />

per tempo/agli uccelli./Garrivano rondini/nell’aria,/farfalle<br />

esaltate/di luce,i prati odorosi di fieno,/ghirlande di rose<br />

rosse/intorno ai capelli./Correvano lontano/i miei sogni/dietro<br />

candide nuvole/sparse/sull’orlo/di un lembo/di<br />

cielo.<br />

AL KULTURNI DOM<br />

"DiversArte" prosegue<br />

sino al prossimo 30 giugno<br />

Il prefetto di Gorizia<br />

Maria Augusta Marrosu<br />

ha visitato nella galleria<br />

dl Kulturni dom di<br />

Gorizia la mostra collettiva<br />

di carattere sociale<br />

"DiversArte".<br />

La visita è stata un’ccasione<br />

per un vero e<br />

proprio incontro del<br />

prefetto con i disabili<br />

del CISI di Gorizia. La<br />

mostra "DiversArte" rimarrà<br />

aperta fino al 30<br />

giugno.<br />

PRESENTATO L’ARCHIVIO STORICO PARROCCHIALE DI MEDEA<br />

Una lunga storia<br />

di popolo e di presenze<br />

Autorità,<br />

studiosi ed<br />

esperti del settore ma<br />

soprattutto tanti abitanti di<br />

Medea, curiosi di scoprire un<br />

pezzo della storia del<br />

proprio paese restituito alla<br />

collettività per essere, in un<br />

prossimo futuro, usufruibile<br />

da tutti. Si può riassumere<br />

così la serata svoltasi lo<br />

scorso 12 giugno, presso la<br />

Sala civica di Medea,<br />

durante la quale è stato<br />

presentato il riordino<br />

l’archivio storico<br />

parrocchiale, in fase di<br />

riordino da parte degli<br />

archivisti Vanni Feresin e<br />

Giada Piani.<br />

Una sala troppo piccola per<br />

l’entusiasmo dimostrato dai<br />

medeensi per quella che è<br />

stata autentica sorpresa per<br />

molti di essi, specie dopo<br />

esser venuti a conoscenza<br />

per mezzo degli stessi<br />

archivisti che l’archivio<br />

parrocchiale è una vera e<br />

propria miniera di<br />

documenti, utili per<br />

conoscere non solo la storia<br />

della parrocchia in sé ma<br />

anche quella del paese e del<br />

territorio circostante.<br />

Concetti ripresi nel suo<br />

indirizzo di saluto dal<br />

sindaco Alberto Bergamin, la<br />

cui amministrazione<br />

comunale ha voluto<br />

sostenere finanziariamente -<br />

assieme alla Fondazione<br />

CaRiGo - il riordino.<br />

Bergamin ha evidenziato<br />

come sia stato "un miracolo<br />

che tutti questi documenti<br />

siano sopravvissuti nel<br />

tempo all’uomo" ed ha poi<br />

voluto ringraziare il parroco,<br />

mons. Mauro Belletti, per<br />

aver capito l’importanza e la<br />

particolarità di tanti aspetti<br />

tipici del paese, in così breve<br />

tempo, dal suo arrivo a<br />

Medea. Concludendo, il<br />

sindaco si è augurato che in<br />

seguito al riordino l’archivio<br />

possa trovare una sede<br />

adeguata per la sua<br />

conservazione, aggiungendo<br />

che in momenti di crisi di<br />

valori, come l’epoca che<br />

stiamo vivendo, sia<br />

fondamentale un ritorno alle<br />

proprie radici per riscoprire i<br />

valori fondanti di una<br />

comunità.<br />

"La tutela di un archivio<br />

parrocchiale è per un<br />

parroco un dovere di carità",<br />

queste le parole d’esordio di<br />

mons. Belletti, intendendo<br />

che l’opera di conservazione<br />

della documentazione<br />

raccolta nei secoli significa<br />

tutelare la memoria dei<br />

singoli individui che nel<br />

tempo hanno operato e<br />

vissuto a Medea. Di tutti<br />

infatti, rimane almeno un<br />

nome che lo ricordi nei<br />

documenti, perfino dei<br />

bambini non nati, registrati<br />

nel passato sotto la<br />

commovente formula latina<br />

creatura Dei.<br />

Non solo di carità ma di<br />

operazione di alto valore<br />

storico e culturale ha parlato<br />

il Sovrintendente ai Beni<br />

Archivistici del Friuli Venezia<br />

Giulia, Pierpaolo Dorsi, il<br />

quale ha poi aggiunto che un<br />

archivio locale, come quello<br />

di Medea, può all’apparenza<br />

sembrare modesto e<br />

insignificante ma in realtà è<br />

importantissimo perché<br />

porta traccia di mestieri,<br />

demografia, rapporti<br />

quotidiani tra le persone ed<br />

economici: è insomma parte<br />

integrante del patrimonio<br />

locale e nazionale a tutti gli<br />

effetti.<br />

Un plauso all’iniziativa è<br />

giunto anche dalla<br />

presidente dell’Istituto di<br />

Storia Sociale e Religiosa,<br />

prof. Liliana Ferrari, che nel<br />

suo intervento ha illustrato<br />

come nel passato non si<br />

conservassero tutti i<br />

documenti prodotti da un<br />

ente bensì soltanto quelli di<br />

maggiore importanza e<br />

quindi oggi abbiamo una<br />

ricostruzione<br />

necessariamente incompleta<br />

dei fatti del passato.<br />

Protagonista della serata<br />

però è stato l’archivio con i<br />

suoi documenti, molti dei<br />

quali sapientemente<br />

selezionati dagli archivisti<br />

Vanni Feresin e Giada Piani<br />

ed esposti per la curiosità dei<br />

presenti, come il Catapano,<br />

datato 1326, sorta di<br />

calendario perpetuo<br />

riportante annotazioni sulla<br />

vita parrocchiale.<br />

La documentazione, davvero<br />

varia e risalente fino al XIV<br />

secolo, permette di<br />

approfondire aspetti<br />

anagrafici mediante i libri<br />

dei battesimi e dei defunti<br />

come pure gli Status<br />

animarum, elenchi<br />

completi, redatti per via, dei<br />

nuclei famigliari che sono<br />

stati compilati fino a pochi<br />

decenni fa. Di interesse<br />

particolare sono pure i vari<br />

documenti riguardanti la<br />

scuola popolare, attiva dal<br />

XVIII secolo fino alla Prima<br />

guerra mondiale, nonché<br />

carteggi personali<br />

riguardanti il cardinale<br />

Guido Del Mestri, originario<br />

di Medea, ed i parroci che si<br />

sono succeduti alla guida<br />

della parrocchia.<br />

Per sottolineare una volta di<br />

più l’importanza del riordino<br />

basti ricordare che nel corso<br />

del loro lavoro, Feresin e<br />

Piani hanno rintracciato un<br />

libro dei battesimi che si<br />

credeva perduto, risalente al<br />

1579, portando così la<br />

datazione indietro di circa 40<br />

anni e aprendo di fatto la via<br />

a nuovi filoni di studio.<br />

Un’altra piccola scoperta,<br />

senza dubbio importante<br />

per Medea, riguarda la<br />

denominazione popolare<br />

della chiesa dell’Esaltazione<br />

della Croce come “chiesa di<br />

S.Antonio”. Il riordino ha<br />

permesso di stabilire come<br />

nel passato essa fosse sede<br />

di una confraternita<br />

dedicata a S.Antonio abate e<br />

di qui la nascita della<br />

dicitura popolare come<br />

"chiesa di S.Antonio".<br />

Senza dubbio si può<br />

affermare come un altro<br />

pezzo del patrimonio storico<br />

culturale della diocesi sia<br />

stato preservato dall’oblio e<br />

restituito all’intera comunità<br />

diocesana. L’auspicio è che<br />

si possa continuare su<br />

questa strada anche per altri<br />

archivi che attendono di<br />

essere solo "scoperti".<br />

Pierpaolo Silli<br />

L’ARCHIVIO DI GIUSEPPE O. LONGO<br />

Fra scienza e letteratura<br />

La molteplicità e varietà di testi scientifici e<br />

letterari,di epistolari con intellettuali internazionali<br />

e con case editrici dalla caratura<br />

di Mondadori e Treccani.Sono questi solo<br />

alcuni dei documenti contenuti nell’archivio<br />

privato del professore di teoria dell’informazione<br />

e scrittore Giuseppe O.Longo che da oggi arricchisce<br />

l’Archivio di Stato di Gorizia.<br />

“In tempi rapidissimi la mole di lettere,tesi di<br />

laurea,dattiloscritti di romanzi e opere teatrali,<br />

così come recensioni di altri autori e presentazioni<br />

di propri testi è stata catalogata dal personale<br />

dell’Archivio,ha ricordato Grazia Tatò direttrice<br />

dell’istituto,ed è disponibile per la consultazione<br />

nelle sale di via dell’Ospitale 2 a Gorizia”.La<br />

consegna del fondo per il sovrintendente<br />

regionale del settore archivistico Pierpaolo<br />

Dorsi è un atto di lungimiranza a beneficio<br />

del patrimonio culturale della città.L’elenco ordinato<br />

dei documenti,redatto da Antonietta Colombatti<br />

e Eliana Ceschia,è stato consegnato<br />

dalla direttrice Tatò a Marco Menato, responsabile<br />

della Biblioteca statale isontina,alla quale<br />

O.Longo recentemente ha donato 1500 volumi<br />

della sua biblioteca scientifica.<br />

L’eclettismo e le due anime di scienziato e letterato<br />

del professore triestino,recentemente tra-<br />

sferitosi a Gorizia,sono state indagate da Andrea<br />

Sgarro,collega all’ateneo giuliano,dal critico e<br />

poeta Silvio Cumpeta e dal regista teatrale Francesco<br />

Macedonio.Con palese divertimento lo<br />

scienziato-scrittore triestino,recentemente trasferitosi<br />

a Gorizia,si è ascoltato ritratto dai diversi<br />

e qualificati relatori.Imprevedibile,briosa<br />

e divertente la sua chiusa dell’incontro:un colorito<br />

e fantastico elenco dei sogni e simboli di una<br />

vita,materializzati in scrittura in oltre 40 anni<br />

di attività di ricerca e creatività,in un equilibrio<br />

fra scienza e letteratura .<br />

Margherita Reguitti


14<br />

30 giugno 2012<br />

SERATA PROPOSTA DALLA "LIPIZER" IN BORGO CASTELLO<br />

Festa europea della musica da"tutto esaurito"<br />

Anno dopo anno c’è la conferma che la<br />

Festa Europea della Musica è diventata<br />

una piacevole tradizione, proprio<br />

per l’importante affluenza di pubblico.<br />

Così è stato pure per questa settima edizione,<br />

organizzata dall’Associazione "R. Lipizer" in<br />

collaborazione con l’Amministrazione provinciale<br />

di Gorizia e tenutasi lo scorso 21 Giugno<br />

- solstizio d’estate - nella Sala Convegni<br />

dei Musei Provinciali di Borgo Castello a Gorizia,<br />

importante luogo d’arte, come voluto<br />

dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.<br />

Grazie a queste belle e calde serate si è potuto<br />

aprire l’antico portone e concedere, anche<br />

al folto pubblico che non aveva trovato posto<br />

in Sala, di ascoltare le belle performance dei<br />

diversi esecutori.<br />

Ad aprire e concludere il programma il soprano<br />

Arianna Remoli - accompagnata dal<br />

pianista Giulio Pian, precisa "base" - ha coin-<br />

volto con la sua voce ben modulata, capace<br />

di acuti e gorgheggi veramente sicuri sia nelle<br />

romantiche Arie di V. Bellini sia ne’ "La coccinelle"<br />

pagina briosa di G. Bizet.<br />

Ha fatto seguito il Trio: clarinetto-viola-pianoforte<br />

- (rispettivamente Alberto Gravina,<br />

Emma Krizsik e Giulio Pian). che si è fatto apprezzare<br />

per il discorso ben articolato tra i<br />

vari strumenti, mettendo in evidenza la lucentezza<br />

di suono del clarinetto di Gravina, la<br />

corposità della viola della Krizsik<br />

e la brillantezza di tocco di Pian in un vivace<br />

Mozart (KV 498) e anche per l’intensa interpretazione<br />

dei "Due Pezzi IV e VIII" di M.<br />

Bruch.<br />

Graziose e altrettanto brave, la flautista Marta<br />

Lombardi e l’arpista Laura Pandolfo, hanno<br />

proposto, - in formazione di duo - con<br />

espressività e attenzione stilistica "Green<br />

Sleeves di Anonimo, "Valse mélancolique",<br />

autore de Grandval e una pagina di Mozart<br />

(KV 299).<br />

Quindi tre "recital", che hanno impegnato altrettanti<br />

ottimi solisti: il pianista Giulio Pian,<br />

l’arpista Laura Pandolfo e il fisarmonicista Licio<br />

Venizio Bregant.<br />

Pian ha esordito con la famosa "Gondoliera",<br />

tratta dagli "Anni di pellegrinaggio in Italia"<br />

di Liszt, per proseguire con l’autore americano<br />

MacDowell, di cui ha interpretato, con<br />

un’attenta dinamica chiaroscurale "Racconto"<br />

mentre, con trascendentale virtuosismo,<br />

"La danza delle streghe", a riconferma del<br />

suo eccezionale talento.<br />

E’ stata quindi la volta dell’arpista Pandolfo,<br />

intensa interprete della "Fantasia" su un tema<br />

di Eugene Onegin di P.I. Ciaikovski, di<br />

E.W. Kune, "brillando" poi, con la sua purissima<br />

tecnica nelle Variazioni sul tema del<br />

"Carnevale di Venezia" di W. Posse.<br />

E, "dulcis in fundo", il fisarmonicista Bregant<br />

ha entusiasmato il pubblico per la sua per-<br />

(foto Zamolo)<br />

fetta padronanza dello strumento, per la sensibilità<br />

di interprete e di autore, espresso nel<br />

delizioso e originale "Viaggio in treno".<br />

Ai calorosissimi applausi il fisarmonicista ha<br />

concesso, "fuori programma"’ tre belle canzoni,<br />

divenute quasi "dei classici".<br />

Una serata veramente "completa", che ha<br />

soddisfatto gli amanti di tutti i generi musicali:<br />

classico, romantico e moderno.<br />

L Q.<br />

MUSICALMENTE<br />

Musica e voci di solidarietà<br />

Ancora una volta il concerto benefit<br />

"Musicalmente insieme per l’Unicef",<br />

organizzato all’auditorium di<br />

via Roma a Gorizia dalla scuola di musica<br />

Roland diretta dal maestro Giorgio Magnarin<br />

e dal comitato provinciale isontino per<br />

l’Unicef con il patrocinio del comune, ha<br />

ottenuto una grande successo di pubblico<br />

grazie allo scopo benefico e alla qualità delle<br />

proposte musicali offerte dai giovani artisti<br />

goriziani chiamati a dare un contributo:<br />

sala tutta esaurita e pubblico molto partecipe<br />

per tre ore e mezza serrate di canzoni<br />

rock, pop e soul e di brani strumentali<br />

classici e leggeri.<br />

In apertura sono intervenute Silvana Romano,<br />

assessore comunale al welfare di Gorizia,<br />

e Serena Agazzi, presidente provinciale<br />

dell’Unicef isontino da molti anni, per<br />

illustrare gli scopi dell’iniziativa.<br />

Bene tutti i giovani, tantissimi, che hanno<br />

dato il massimo con entusiasmo.<br />

Se dobbiamo proprio citare qualche eccellenza<br />

musicale è giusto menzionare il quasi<br />

18enne Manuel Dominko, ora anche cantautore.<br />

Manuel è, fra l’altro, in finale a luglio<br />

nel concorso "Percoto canta", sempre<br />

più qualificato, nel settore cantanti-autori<br />

con un suo inedito e in giuria troverà Bungaro,<br />

Rossana Casale e altri artisti-didatti<br />

noti; c’è da sotttolineare che nella stessa<br />

manifestazione anche alcune cantanti della<br />

Roland sono in finale con possibilità di<br />

ottimi piazzamenti per Enrica Fajdiga, Giada<br />

Chersovani ed altre scelte dalla giuria.<br />

Sul palco dell’auditoriume hanno tinteggiato<br />

alla grande Aurora Princi, molto bluesy<br />

in "One and only" di Adele, Carmine Barbato,<br />

sempre più convincente, in "Here<br />

without you" dei 3 Doors Down, Viva Gantar<br />

con band in "Whiskey in the jar" dei mitici<br />

Thin Lizzy e i giovanissimi Isabella Trattenero<br />

e Federico Macuzzi, alle prese rispettivamente<br />

con hit di Edith Piaf e Louis<br />

Armstrong: benissimo anche Gaia Visintin<br />

nella sperimentale "Hude and seek" della<br />

cantautrice Imogen Heep, un pezzo per sola<br />

voce modificata al vocoder da Michele<br />

Guaitoli, insegnante di canto alla Roland<br />

con Lisa Salustri.<br />

Una segnalazione anche per Enrica Fajdiga<br />

nell’"Adagio" di Albinoni versione Lara<br />

Fabian, Giada Chersovani in "Sono solo parole"<br />

di Noemi, scritta da Fabrizio Moro e<br />

terza a Sanremo 2012, Martina Germiniche<br />

ha rivissuto con pathos "Una canzone per<br />

te", pezzo di 29 anni or sono co-firmato da<br />

Vasco Rossi e Dodi Battaglia dei Pooh, artefice<br />

anche dell’arrangiamento: assente la<br />

brava Margherita Pettarin, impegnata in<br />

Emilia per un concerto benefit a favore dei<br />

terremotati, bene anche Beatrice Demori<br />

con band in "Califirnication" dei Red Hit<br />

Chili Peppers, Ivana Nanut in "Minuetto"<br />

di Califano per Mimì, Elisa Capotorto nel<br />

divertente "Il ballo del mattone " della Pavone,<br />

Beatrice Burelli in "Cuore" della stessa<br />

riscoperta Rita, Francesca Buonsante in<br />

"Live for the one I love" dal musical Notre-<br />

Dame de Paris di Cocciante, Diana Tutta in<br />

"A chi" di Leali, Martina Averna in "Rock<br />

you like a hurricane" degli Scorpions, Matteo<br />

Konjedic super nell’omaggio "L’anno<br />

che verrà" a Lucio Dalla, Giulia Cargnel in<br />

"L’aquila e il falco" dei Pooh, Alessandra<br />

Doria e Diletta Demarchi in due hit di Lady<br />

Gaga e ancora moltissimi altri che non citiamo<br />

per motivi di spazio, ma tutti bravi,<br />

ad ogni modo, e ad agosto la scuola Roland<br />

tornerà in luoghi verdi di Gorizia per la<br />

quarta edizione di Cantaquartieri, una bella<br />

festa musicale in quattro serate a tema.<br />

I nostri preferiti<br />

1 (1) Rebetiko gymnastas - Vinicio Capossela<br />

2(2) Spirit in the room - Tom Jones<br />

3(3) Tra Terra e Cielo - Nino D’Angelo<br />

4(4) Little Broken hearts - Norah Jones<br />

5(5) Sergio Cammariere - Sergio Cammariere<br />

6(-) Un altro me - Danilo Sacco (già voce<br />

dei Nomadi all’esordio come solista )<br />

7(7) Locked down - Dr.John<br />

8(8) Americana - Neil Young and Crazy<br />

Horse<br />

9 (9) Grande mistero - Irene Fornaciari<br />

10(10) L’ultimo romantico - Mario Venuti.<br />

Giuliano Almerigogna


16 30 giugno 2012<br />

GORIZIA<br />

TRA GORIZIA E MEDEA<br />

Torna il Festival<br />

"Un Film per la Pace"<br />

Due serate per ammirare come è stato trattato il<br />

tema dei diritti umani dagli autori italiani e<br />

stranieri al cinema. Questo è l’obiettivo della VII<br />

edizione del Festival "Un Film per la Pace", che si svolgerà<br />

a Gorizia e Medea il 2 e 3 luglio 2012. La manifestazione è<br />

organizzata dalla Windcloack Film Production, con il<br />

patrocinio della Provincia di Gorizia e del Comune di<br />

Medea, in collaborazione con la Fondazione CariGo e<br />

l’Università di Udine.<br />

Il 2 luglio a partire dalle 21.30 avranno luogo le<br />

proiezioni dei film finalisti nella Sala 3 del Kinemax di<br />

Gorizia e nelle aule del DAMS presso il medesimo Palazzo<br />

del Cinema in Piazza della Vittoria n. 41. A introdurre la<br />

visione delle pellicole, alle 21, ci saranno gli interventi<br />

dell’Assessore provinciale alla Cultura della Pace Federico<br />

Portelli, del sindaco di<br />

Medea Alberto<br />

Bergamin, del<br />

Professor Roy<br />

Menarini e del<br />

direttore artistico del<br />

festival Enrico<br />

Cammarata. Varie<br />

saranno le<br />

declinazioni del tema<br />

principale della<br />

manifestazione.<br />

Infatti, si passerà dagli<br />

orrori della Seconda<br />

Guerra Mondiale de Il<br />

sole tramonta a<br />

mezzanotte<br />

all’emergenza idrica in Kenia, trattata da Carbon for<br />

Water, passando per il rapporto tra Palermo e la cultura<br />

della legalità in Adieu. Al termine delle proiezioni, che<br />

saranno a ingresso gratuito, sarà possibile incontrare i<br />

registi e partecipare a un buffet nel cortile del Palazzo del<br />

Cinema.<br />

Il 3 luglio alle 20.45, invece, si svolgeranno le premiazioni<br />

presso l’Ara Pacis di Medea.<br />

Elisa Battistella<br />

Pomeriggio di fede ed amicizia nel cividalese<br />

Pellegrini a Castelmonte<br />

Da Piedimonte al santuario mariano<br />

Si è svolto domenica scorsa il pellegrinaggio a Castelmonte della parrocchia di Piedimonte. Guidati dal parroco don Josip<br />

Caha, i fedeli (fra cui persone provenienti anche delle parrocchie di San Floriano del Collio e della Madonnina) hanno<br />

assistito alla messa celebrata nel santuario. (foto Sergio Marini)<br />

Al via l’edizione 2012 di "Estate insieme" al San Luigi con oltre trecento iscritti<br />

Per la noia non c’è posto!<br />

Una proposta educativa che durerà cinque settimane<br />

Si rinnova anche quest’anno<br />

la magia di un<br />

atmosfera estiva che vede<br />

i cortili del San Luigi pieni<br />

di ragazzi e ragazze di Gorizia<br />

e dei dintorni.<br />

L’Estate Insieme, nata per<br />

animare le vacanze dei giovani<br />

goriziani, è il centro estivo<br />

più grande della provincia,<br />

con oltre trecento iscritti.<br />

Duecento sono già arrivati<br />

mercoledì 20 giugno, data d’inizio<br />

per una proposta che<br />

durerà cinque settimane.<br />

Questo incantesimo si nutre<br />

del risuonare di canti, grida e<br />

risate che percorrono gli spazi<br />

dell’oratorio grazie a loro:<br />

vanno dalle terza elementare<br />

alla terza media, e saranno i<br />

Nei versi di Egle Taverna una carrellata sulle tradizioni locali<br />

"La valis dai siums"<br />

Presentata a Lucinico la raccolta di poesie<br />

Sono stati un’ottantina i partecipanti<br />

alla presentazione della raccolta<br />

di poesie di Egle Taverna "La valis<br />

dai siums",evento ospitato dalla sala Faidutti<br />

di via Visini a Lucinico.La pubblicazione,realizzata<br />

dall’istituto Achille<br />

Tellini con il contributo della Cassa rurale<br />

ed artigiana di Lucinico Farra e Capriva,offre<br />

una carrellata delle tradizioni locali<br />

attraverso i ricordi di gioventù dell’autrice,una<br />

delle poche voci che si dedica<br />

alla poesia nel Friuli goriziano.<br />

Dopo i saluti di Giorgio Stabon e di Luigi<br />

Geromet,presidenti rispettivamente dell’associazione<br />

Lucinis e dell’istituto Tellini,ha<br />

preso la parola Renzo Medeossi,<br />

presidente della Cassa rurale,che ha sottolineato<br />

l’impegno statutario della banca<br />

per la crescita economica,morale e<br />

culturale del territorio.Un obiettivo che<br />

l’istituto di credito cerca di perseguire con<br />

coerenza,infatti il sostegno alla raccolta<br />

di poesie va in questa direzione.È stata<br />

poi la volta di Odorico Serena,consiglie-<br />

protagonisti delle numerose<br />

iniziative che li vedranno<br />

coinvolti. Ogni giorno, dalle<br />

otto e trenta alle diciassette e<br />

trenta, si alterneranno attività,<br />

giochi in squadra e animazione.<br />

Le attività sono di certo un ingrediente<br />

fondamentale di<br />

questa magia: vogliono proporre<br />

in maniera innovativa<br />

una possibilità per ogni ragazzo<br />

di imparare qualcosa di<br />

nuovo, a seconda delle propensioni<br />

di ciascuno. Gli<br />

sportivi potranno tenersi in<br />

allenamento con il calcio, il<br />

basket e la pallavolo, e chi è<br />

curioso di scoprire sport meno<br />

tradizionali potrà cimentarsi<br />

con rugby, baseball e fri-<br />

re della Filologica friulana che ha collocato<br />

l’opera nel contesto della difesa e del<br />

sostegno delle lingue minoritarie e dalla<br />

difesa attiva da una globalizzazione generalizzata<br />

che rischia di far perdere peculiarità<br />

e ricchezze della comunità.La<br />

stessa Taverna ha recitato in friulano alcune<br />

poesie,seguita in italiano da Mariolina<br />

De Feo.<br />

sbee. Per coloro che invece<br />

desiderano potenziare le proprie<br />

capacità espressive, sono<br />

a disposizione i corsi di canto,<br />

teatro e danza. Infine, per gli<br />

appassionati delle attività<br />

manuali, le occasioni sono<br />

numerosissime. A traforo si<br />

potranno riscoprire abilità artigianali<br />

insospettate per lavoretti<br />

in legno, mentre col<br />

mosaico colori e colla la fanno<br />

da padroni. L’attività di<br />

manga e anime nasce per gli<br />

appassionati di cartoni e fumetti<br />

giapponesi, mentre<br />

scritte pazze formerà le future<br />

generazioni di writers goriziani.<br />

A pirografia sarà possibile<br />

creare disegni dalle infinite<br />

sfumature, mentre filografia<br />

vede all’opera martelli,<br />

chiodi e fili per piccole opere<br />

d’arte tridimensionali. E inoltre<br />

i grandi classici: decoupage,<br />

pittura su gesso e stoffa,<br />

pasta e sale, art fantasy e art<br />

attak sono sempre affollate, e<br />

permettono ai bambini di<br />

realizzare lavoretti che faranno<br />

la gioia di mamme, nonne<br />

e zie affettuose, almeno fono<br />

alle prossime pulizie di primavera.<br />

Ma un po’ di sano spirito agonistico,<br />

naturalmente corredato<br />

di adeguato fair play,<br />

non può mancare tra gli ingredienti<br />

di questo incantesimo<br />

estivo. Le squadre si sfidano<br />

ogni giorno, alternando i<br />

tornei di sempre ai grandi<br />

giochi, come bandierina,uo-<br />

mo nero e palla guerra: gli<br />

stessi divertimenti di quando<br />

erano piccoli mamme e papà<br />

vengono proposti con successo<br />

ai ragazzi di oggi, che li<br />

scoprono con entusiasmo e<br />

travolgente passione.<br />

Per chi desidera pranzare al<br />

San Luigi, inoltre, è attivo un<br />

servizio mensa ed è anche<br />

possibile consumare il pranzo<br />

al sacco.<br />

Ma il vero indispensabile ingrediente<br />

è la cinquantina di<br />

giovani animatori delle superiori<br />

che, dopo essersi formati<br />

nel corso dell’anno e ai corsi<br />

animatori dell’MGS a Udine,<br />

sono pronti a vivere<br />

un’occasione di servizio nello<br />

spirito di don Bosco e nello<br />

stile del carisma salesiano. Il<br />

motto dell’anno, "Io do la mia<br />

vita", sprona i giovani a mettersi<br />

al servizio dei più piccoli,<br />

sapendo che l’animazione<br />

è occasione di crescita e maturazione<br />

in un percorso di<br />

responsabilizzazione.<br />

Ogni anno inoltre è proposto<br />

un diverso tema formativo<br />

per dare nella giornata anche<br />

un’occasione di riflessione.<br />

Questi sono solo alcuni degli<br />

ingredienti dell’Estate Insieme,<br />

un alchimia di allegria e<br />

formazione, gioco e compagnia.<br />

Non mancheranno poi<br />

gite, serate speciali coi genitori<br />

e proposte a sorpresa. Di<br />

certo, all’Estate Insieme del<br />

San Luigi c’è posto per tutto,<br />

tranne che per la noia.<br />

Sottolineati i valori che ne fondano l’attività<br />

L’Anioc presentata al sindaco<br />

I vertici dell’associazione ricevuti in Comune<br />

La Delegazione Comunale A.N.I.O.C. di Gorizia (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche) è stata<br />

ufficialmente accreditata presso il Comune di Gorizia dal Sindaco Romoli. Il Delegato Bocciero, il Vice Stacul con il Delegato<br />

Provinciale Miccoli hanno illustrato al sindaco le finalità dell’Associazione e l’attuale struttura della Delegazione di Gorizia.


RONCHI DEI LEGIONARI<br />

San Vito ha celebrato<br />

il suo santo patrono<br />

(foto Leban)<br />

Una bellissima serata di giugno ha fatto da contorno<br />

all’annuale appuntamento della comunità<br />

ronchese in occasione della festa liturgica di S.Vito<br />

che la chiesa celebra insieme al fratello Modesto, con la<br />

comunità della gente del’omonimo rione di Ronchi. La<br />

celebrazione del santo patrono ha raccolto oltre un<br />

centinaio di persone che, dall’inizio degli anni settanta per<br />

iniziativa dell’indimenticato parroco mons. Mario<br />

Virgulin, si ritrovano annualmente in occasione della<br />

celebrazione liturgica per un momento di festa e di<br />

memoria ma anche come segno di accoglienza con le<br />

nuove famiglie venute ad abitare nella zona. Nel corso<br />

della celebrazione liturgica -animata dal coro Grion,<br />

diretto dalla maestra - sono state rivolte speciali preghiere<br />

per gli abitanti e per quanti sono legati alla vita di una<br />

comunità particolarmente ricca sul piano dei rapporti<br />

umani, dello’amicizia e della riconoscenza. Il parroco,<br />

presiedendo l’eucarestia, ha colto alcuni pensieri ricorrenti<br />

nella liturgia: la corresponsabilità nella vita sociale che<br />

deve arrivare fino alla correzione fraterna e il servizio agli<br />

altri come indicazione che rende visibile l’appartenenza<br />

cristiana e l’impegno a fare il bene ed evitare il male.<br />

Essere al servizio -seconda caratteristica di una fede<br />

adulta- è un modo per essere se stessi oltre che per<br />

trasformare l’ esistenza quotidiana in una vera<br />

convivialità che aiuta a sostenere i più deboli, a<br />

condividere le necessità e costruire il bene comune.<br />

Particolarmente apprezzato da tutti il ricco programma di<br />

canti che hanno consentito a tutti di gustare sei melodie in<br />

lingua latina della migliore produzione artistica e<br />

liturgica. Dopo i ringraziamenti alla famiglia Bertinazzi,<br />

all’interno della proprietà della quale si svolge l’incontro, i<br />

presenti hanno fraternizzato in amicizia. Alla celebrazione<br />

era presente il consigliere Pella in rappresentanza del<br />

sindaco Fontanot.<br />

MANDAMENTO<br />

Con il "Brandl" dal Circeo alla Norvegia<br />

Rientrati da poco i quasi cinquanta<br />

gitanti dal Circeo,uscita<br />

organizzata dal Circolo culturale<br />

e ricreativo don Eugenio Brandl di<br />

Turriaco.Soddisfazione per il sodalizio<br />

e per il capo gita Flavio Gon che ha<br />

potuto far godere ai partecipanti di<br />

una settimana serena a contatto con<br />

storia e cultura di un’area che concentra<br />

in pochi chilometri una varietà<br />

morfologica incantevole,un luogo dove<br />

l’uomo vive sin dall’età preistorica<br />

e ha saputo mantenere un equilibrio<br />

tra la propria presenza e l’ambiente<br />

circostante.<br />

Il Circolo Brandl ora è pronto per la<br />

prossima uscita,quella in terra norvegese,prevista<br />

per fine agosto.Ci sono<br />

ancora alcuni posti liberi per visitare i<br />

RINNOVATA TRADIZIONE IN BORGO SAN MAURO DI SISTIANA<br />

La benedizione dellalavanda<br />

La chiesa di Borgo San Mauro<br />

a Sistiana, pervasa<br />

dall’intenso profumo della<br />

lavanda, ha rinnovato la<br />

tradizione della festa di San<br />

Nazario con la celebrazione di<br />

una Santa Messa officiata da don<br />

Mirko.<br />

La solennità della messa è stata<br />

sottolineata dai canti eseguiti dal<br />

coro parrocchiale diretto dalla<br />

maestra Cristina Raseni. "Noi<br />

cantiamo la gloria di Dio, perché<br />

siamo popolo di Cristo, fedeli<br />

come i Santi, pensiamo a San<br />

Nazario primo vescovo di<br />

Capodistria, chiamato a guidare la<br />

chiesa con attenzione alle<br />

povertà". "Sia stimolo per noi - ha<br />

esortato don Mirko - per vivere il<br />

Vangelo di Gesù quale Libro della<br />

vita, collaborando con i fratelli<br />

come testimoni di misericordia".<br />

Dopo la benedizione, i profumati<br />

sacchetti di lavanda, preparati<br />

dalle pazienti mani delle signore<br />

più famosi fiordi del Nord Europa,la<br />

capitale di questo Paese così affascinante,Oslo,e<br />

tante altre curiosità di<br />

Maria, Alida, Marisetta e Laura,<br />

sono stati distribuiti agli<br />

intervenuti, mentre la festa<br />

proseguiva nel giardino della<br />

chiesa dove gli operosi volontari<br />

della parrocchia, avevano<br />

preparato tante golosità.<br />

Don Mirko, ha invocato San<br />

Nazario per farci essere profumo<br />

di Cristo che rinnovi la fede di<br />

Sistiana e di tutte le chiese del<br />

mondo.<br />

Lucia Lalovich Toscano<br />

30 giugno 2012 17<br />

Attività e gite per imparare a "stare insieme" e rispettarsi l’un l’altro<br />

"Estate insieme": appuntamento<br />

per sessanta bambini e ragazzi<br />

Come educarsi alla scoperta<br />

della verità e dell’impegno<br />

quando gli<br />

anni sono sotto il numero<br />

dieci? Sicuramente attraverso<br />

l’esperienza e, fra queste,<br />

quella del racconto e della favola.<br />

Tra tutte una diventa facilmente<br />

praticabile: la storia<br />

di Pinocchio curata da Collodi<br />

che ha educato generazioni<br />

di figli e figlie, oltre che di<br />

genitori ed educatori.<br />

È quanto si sta facendo al<br />

centro estivo "Estate insieme"<br />

di Ronchi allestito a cura<br />

delle parrocchie di S.Lorenzo<br />

e S.Stefano nella zona<br />

ricreativa dell’oratorio S.Stefano<br />

a Vermegliano in collaborazione<br />

con la cooperativa.<br />

Una sessantina gli iscritti che<br />

per quindici giorni daranno<br />

vita a questa ricerca ed esperienza.<br />

Lunedì 18 giugno, è<br />

iniziata la seconda settimana<br />

che porterà il gruppo -orario<br />

ore 8.30-12.30- alla scoperta<br />

di quelle che sono appunto le<br />

esperienze formative più decisive:<br />

l’impegno e la gioia di<br />

una terra ricca di offerte.per ifnromazioni<br />

contattare il Circolo Brandl allo<br />

0481460549 o al 3388296122.<br />

scoprire il mondo attorno a<br />

sé.<br />

L’attività promossa dagli educatori<br />

(Marco, Marcella, Judith<br />

e Laura, insieme a don<br />

L’invito alla solidarietà alle popolazioni dell’Emilia<br />

S. Ambrogio: il circolo Acli<br />

fa memoria del 65° di fondazione<br />

Sotto la Direzione del presidente Biagio<br />

Martorano,si è riunito il Direttivo del circolo<br />

ACLI S.Ambrogio di Monfalcone.<br />

È stato stabilito di imperniare l’attività associativa<br />

per i prossimi mesi sulla ricorrenza del<br />

65° anniversario della fondazione del circolo<br />

avvenuta nel 1947.Silvio Razza e Nino Fragiacomo<br />

sono stati incaricati di reperire il materiale<br />

per poter procedere alla edizione di una<br />

pubblicazione celebrativa.Si pensa di organizzare<br />

un appuntamento con la presenza di<br />

un dirigente nazionale del Movimento.Verranno<br />

programmati alcuni appuntamenti per<br />

ribadire i valor fondanti delle ACLI.<br />

Andando oltre i momenti celebrativi,è stata<br />

prospettata la valorizzazione di un gruppo di<br />

giovani avvicinatisi alle ACLI con delle proposte<br />

innovative.Nel corso dell’incontro,è stato<br />

evidenziato il buon andamento del tesseramento<br />

che a metà giugno ha gia raggiunto il livello<br />

dello scorso anno.<br />

Ricordando che il recente evento sismico in<br />

Emilia,ha reso inagibili molte strutture delle<br />

ACLI,del Patronato e del CAF tanto da renderne<br />

inagibili diverse,i soci e gli utilizzatori dei<br />

servizi sono stati invitati a fare un versamento<br />

sul conto IBAN<br />

IT36N0200802413000002574372 usando la<br />

causale "emergenza terremoto Emilia Romagna".<br />

(foto Leban)<br />

Mirko) si interseca con altre<br />

iniziative: la visita a Gemona<br />

con la sua storia e le sue referenze;<br />

l’incontro, nella sala<br />

del Consiglio comunale con<br />

il sindaco dott. Fontanot, che<br />

ha intrattenuto i piccoli aiutandoli<br />

a scoprire cosa significhi<br />

essere buoni cittadini.<br />

Ci sono stati anche incontri<br />

con alcune specialità sportive<br />

grazie alla collaborazioni<br />

ed allenatori del calcio e dello<br />

sci: un modo per accostare<br />

lo sport dove i valori educativi<br />

sono presenti e significativi.<br />

Una proposta ricca che ha<br />

un obiettivo quello di rispondere<br />

certamente alle richieste<br />

delle famiglie, ma anche un<br />

luogo dove imparare a stare<br />

insieme a condizioni serie.<br />

La comunità cristiana accompagna<br />

tutti questi gesti<br />

con un momento esplicito di<br />

formazione e di preghiera,<br />

dimensioni che sono costitutive<br />

di coloro che sono all’inizio<br />

del cammino di crescita<br />

e non vogliono perdersi.<br />

Sposi, da 77 anni<br />

La comunità cristiana di<br />

Ronchi ha partecipato<br />

la alla festa dei coniugi<br />

e delle loro famiglie per il 77°<br />

anniversario di vita matrimoniale<br />

di Eugenio e Alice<br />

Donvito.I coniugi hanno accolto<br />

ospiti e familiare ed insieme<br />

al parroco ed al cooperatore<br />

hanno celebrato in casa<br />

la loro messa di ringraziamento<br />

per il dono di una così singolare vita matrimoniale.<br />

È stato recitato insieme la benedizione che la liturgia<br />

propone sulla vita dei coniugi proprio per sottolineare<br />

come la fedeltà e il futuro sono legati appunto all’impegno<br />

di accogliere la vita come un dono da celebrare in<br />

ogni momento con riconoscenza.


18 30 giugno 2012 CORMONESE - GRADISCANO<br />

Il "grazie" della comunità al sacerdote impegnato oggi in missione<br />

Gradisca festeggia don Zuttion<br />

Nel giorno in cui si fa memoria dei Santi Pietro e Paolo<br />

Chi più dei bambini sa riconoscere<br />

un cuore puro e generoso<br />

e chi più dei bambini è in<br />

grado di riconoscere in un cuore di<br />

uomo quello di Gesù? Così Patrizia<br />

nel Giugno del 1988,pochi giorni<br />

prima di abbracciare Dio Padre,descriveva<br />

in un tema in classe il suo<br />

miglior amico:<br />

" Sul mio cammino ho incontrato<br />

don Paolo;ho trascorso con lui dei<br />

momenti indimenticabili.A scuola,<br />

per strada è stato per me un amico,<br />

anzi più di un amico.........Vorrei<br />

tanto che rimanesse ancora un po<br />

di tempo con noi,però io lo so che<br />

va in missione per fare del bene al<br />

prossimo......<br />

Io non mi dimenticherò del più<br />

grande amico che ho avuto e che mi<br />

ha aiutato a risolvere i problemi che<br />

mi assillavano.Vorrei dire a don<br />

Paolo che gli voglio tanto bene ,ma<br />

non ne ho il coraggio,perché scop-<br />

L’<br />

Azione Cattolica di<br />

Gradisca d’Isonzo<br />

per il secondo anno<br />

consecutivo ha voluto concludere<br />

le attività dell’anno<br />

con una festa per tutti gli aderenti<br />

e simpatizzanti. La giornata<br />

è iniziata con la Santa<br />

Messa a San Valeriano ed è<br />

poi continuata a Boscat di<br />

Grado, dove, oltre al pranzo<br />

pierei a piangere,non di dolore ma<br />

per la grande gioia che è riuscito a<br />

donare a me."<br />

A Gradisca Paolo Zuttion è arrivato<br />

nell’autunno del 1986 come diacono<br />

in aiuto al parroco don Igino Pasquali,succedendo<br />

a don Fulvio<br />

Ostroman al quale era stato assegnato<br />

il compito di guidare la comunità<br />

di Staranzano.Fin dal primo<br />

incontro la comunità cristiana<br />

di Gradisca ha percepito la sensibilità,la<br />

serenità,l’onestà di quello<br />

sguardo e quando più tardi dopo la<br />

sua partenza per l’Africa aveva sentito<br />

che i fratelli della Costa d’Avorio<br />

lo chiamavano "il gigante buono",si<br />

è detta:"Non è cambiato,è<br />

proprio lui".Paolo fu ordinato sacerdote<br />

25 anni fa,sabato 25 aprile<br />

del 1987 nella Basilica di Aquileia<br />

assieme all’amico-fratello Flavio<br />

Zanetti;a distanza di tempo ci sembra<br />

di poter affermare che le loro vi-<br />

Con una bella festa per i tanti aderenti ed i simpatizzanti<br />

Ac: concluso l’anno associativo<br />

Ed ora si pensa ai campi estivi ed alle iniziative future<br />

tutti assieme ed ai giochi, c’è<br />

stata la possibilità per gli<br />

adulti di ripensare all’anno di<br />

attività appena trascorso, di<br />

valutarne i punti di forza e<br />

quelli di debolezza.<br />

Questo è il secondo anno che<br />

gli adulti di AC seguono un<br />

percorso di formazione e crescita<br />

guidati da Paolo Lorenzon<br />

(Pinco). L’esperienza è<br />

nata da una richiesta e da una<br />

necessità espressa direttamente<br />

dagli interessati che<br />

desideravano trovare in AC<br />

l’occasione di incontrasi. Pinco<br />

ha guidato il gruppo seguendo<br />

le strade dell’Esodo,<br />

e durante il percorso ha stimolato<br />

la riflessione sull’importanza<br />

dell’ attenzione verso<br />

gli altri, verso la propria in-<br />

Al termine dell’anno di catechesi a Mariano del Friuli<br />

Pellegrini alla Madonna di Barbana<br />

te si sono intrecciate avendo gli stessi<br />

sentimenti,gli stessi sogni,lo stesso<br />

orizzonte.Così don Paolo Zuttion<br />

( Zutti per molti) collaborò con don<br />

Igino nel guidare e far crescere la<br />

nostra comunità.Chi lo ha incontrato<br />

e conosciuto non può non dire<br />

di essere stato toccato profondamente<br />

dal suo stile di servizio verso<br />

tutti,soprattutto verso i bambini e i<br />

più poveri senza paura di compromettersi.Don<br />

Paolo non guardava<br />

mai l’orologio,al primo posto era<br />

sempre l’uomo a cui rivolgere una<br />

parola di speranza,di conforto,di<br />

amore;Paolo era capace di dare tutto<br />

anche le sue ore di sonno.Questo<br />

stile già tracciato da don Fulvio e da<br />

lui potenziato,ci ha permesso di<br />

capire concretamente qual è lo stile<br />

del cristiano:amore incondizionato<br />

verso tutti soprattutto verso i più<br />

deboli e amore-relazione profonda<br />

con Dio.Quando nel dicembre 1988<br />

Il 2 giugno, assieme a Don<br />

Michele, alle catechiste ed<br />

ai genitori tutti i bambini<br />

della catechesi della<br />

Parrocchia si sono recati al<br />

Santuario della Madonna<br />

di Barbana come atto di<br />

ringraziamento dell’anno<br />

catechistico appena<br />

trascorso.<br />

ROMANS<br />

teriorità e sulla necessità di<br />

imparare ad ascoltare ed<br />

ascoltarsi nel profondo. Domenica<br />

è emersa la volontà di<br />

tutti di continuare, è piaciuta<br />

l’impostazione non elitaria<br />

degli incontri, la possibilità di<br />

esprimersi in libertà, anche<br />

delle proprie difficoltà, di<br />

sentirsi privi di etichette, è<br />

piaciuta inoltre la possibilità<br />

di aggregarsi al cammino in<br />

qualunque momento, trovando<br />

sempre compagni di viaggio<br />

disponibili. L’approccio di<br />

Pinco, sempre nuovo, dinamico<br />

e aperto agli interventi<br />

di tutti, offre la possibilità di<br />

essere protagonista non semplice<br />

fruitore passivo.<br />

Durante gli ultimi incontri è<br />

stata sviscerata la capacità di<br />

accogliere l’altro senza condizioni,<br />

sono state approfondite<br />

ed analizzate, anche attraverso<br />

la messa in scena di<br />

esercitazioni dei presenti, le<br />

diverse modalità che ciascuno<br />

adotta per comunicare, è<br />

stata sottolineata l’importanza<br />

del silenzio per poter<br />

ascoltare con il cuore, la necessità<br />

di mettersi sulla lunghezza<br />

d’onda dell’altro per<br />

poter costruire una relazione<br />

autentica, per far crescere<br />

amicizie vere ed è stato infine<br />

affrontato il tema del discernimento.<br />

I presenti, una<br />

gli fu chiesta la disponibilità per<br />

andare in Costa d’Avorio non esitò a<br />

dire il suo "si" a quel progetto che<br />

forse non era nel suo pensiero.Ci<br />

sembra di capire che grazie all’accoglienza<br />

della Parola quel proget-<br />

trentina, hanno chiesto che,<br />

alla ripresa del cammino prevista<br />

per il 23 settembre, questi<br />

concetti vengano ripresi<br />

ed approfonditi, che si continui<br />

a lavorare sulla capacità<br />

di accogliere ed ascoltare e<br />

soprattutto che venga approfondita<br />

l’importanza della<br />

capacità di discernere per poter<br />

distinguere in se stessi la<br />

voce di Dio e non lasciarsi ingannare<br />

dalle altre voci che<br />

portano altrove e non verso il<br />

bene di tutti. Inoltre è stata<br />

espressa la convinzione che<br />

per curare la propria formazione<br />

si debba essere più attivi<br />

e meno dipendenti dal re-<br />

Mietitura d’epoca,fra curiosità e nostalgia<br />

Tanti bambini e tanti adulti,giunti pure<br />

dai paesi limitrofi,hanno ammirato<br />

con stupore e curiosità nel primo caso,<br />

con nostalgia ed emozione per i secondi,la<br />

suggestiva dimostrazione di mietitura con tecniche<br />

e mezzi d’epoca,riproposta in un campo<br />

di grano in via Pradigoi a Romans.Il tutto<br />

è stato organizzato dalla sezione Auser di Romans,in<br />

collaborazione con gli agricoltori locali<br />

ed il contributo della Bcc di Staranzano e<br />

Villesse.<br />

E’stato un viaggio a ritroso nel tempo,di quasi<br />

un secolo,riassaporando quelle operazioni<br />

manuali prima,meccanizzate poi,con cui un<br />

tempo veniva tagliato il frumento,legato in<br />

fasci e sistemato in covoni,che a sua volta finivano<br />

su un carro e trasportati nei fienili di<br />

casa in attesa della chiamata per la trebbiatura.Si<br />

è partiti con il taglio del frumento col<br />

falcetto,mosso per l’occasione da una mezza<br />

dozzina di instancabili mietitrici rigorosamente<br />

in costume d’epoca,passando poi passati<br />

al taglio con la falce,usata da un provetto<br />

agricoltore dopo averla battuta a terra e affilata<br />

per bene,mentre le donne al seguito erano<br />

impegnate nel raccogliere il frumento per<br />

poi legarlo in fasci usando un pugno di steli<br />

annodati a mo’ di corda.<br />

Il tutto descritto ai presenti dall’agricoltore locale<br />

Tullio Cabas,intervallato dalle soste che<br />

mietitori e mietitrici si concedevano per riprendere<br />

fiato all’ombra del gelso.<br />

E’stata quindi la volta della falciatrice,la prima<br />

macchina operatrice per la mietitura,trai-<br />

nata da due cavalli e capace di tagliare delle<br />

larghe fasce di frumento che sempre loro,le<br />

donne,raccoglievano per comporre fasci e covoni.Si<br />

è poi giunti all’uso della "mietilega",<br />

una falciatrice "intelligente" capace di legare<br />

in fasci il frumento appena tagliato.<br />

Alla fine della mietitura,mentre le donne si<br />

attardavano a spiegare ai bambini come annodare<br />

gli steli,ai presenti sono stati offerti<br />

pane,salame e vino,come si usava un tempo.<br />

Il frumento raccolto ieri è stato intanto posto<br />

al sicuro fino al mese di novembre,quando<br />

l’Auser stessa proporrà la trebbiatura pubblica<br />

con una macchina dell’epoca.Il tutto si<br />

terrà in occasione della Fiera di Santa Elisabetta,<br />

con il coinvolgimento delle scuole .<br />

Edo Calligaris<br />

to è divenuto il principale obiettivo<br />

della sua vita e che a distanza di<br />

anni continua ancora a dare dignità<br />

di vita,giustizia,solidarietà a<br />

molti fratelli.<br />

Grazia e Chiara<br />

latore, alla ripresa quindi ci<br />

sarà una conduzione più diffusa<br />

del gruppo, spingerà a<br />

mettersi in gioco.<br />

Anche il parroco don Maurizio,<br />

ha voluto partecipare al<br />

momento di riflessione ed ha<br />

espresso il suo compiacimento<br />

perché la formazione dei<br />

giovani-adulti è uno degli<br />

aspetti salienti dell’Associazione<br />

che poi si esprime anche<br />

nel servizio ai più piccoli.<br />

Questa volontà di mettersi in<br />

gioco, ha ribadito, apre la<br />

porta alla speranza che le<br />

persone coinvolte crescano<br />

nella fede.<br />

M.C.


CORMONESE - GRADISCANO<br />

Concluso il pellegrinaggio dell’Unità pastorale di Cormons<br />

Terrasanta: raccontare agli altri<br />

"le meraviglie che abbiamo vissuto"<br />

Il deserto di Giuda<br />

È arrivato il lunedì del deserto di<br />

Giuda. La sveglia suona alle alle 6.00.<br />

Dopo la colazione la partenza da Gerusalemme<br />

verso il Mar Morto. Sarà<br />

una giornata calda in quanto passeremo<br />

da un altitudine di circa 800 m<br />

sul livello del mare a circa meno 400<br />

m slm.<br />

La prima tappa di questo nostro<br />

viaggio nel deserto di Giuda è Masada.<br />

Arroccata su uno<br />

sperone roccioso, in<br />

una zona desertica e<br />

assolata, la poderosa<br />

fortezza voluta da<br />

Erode sorge in posizione<br />

imprendibile a<br />

400 metri sul livello<br />

del mar Morto.<br />

Da Masada con il<br />

pullman ci spostiamo<br />

a Qumran. Nel<br />

1947 un giovane pastore<br />

che si trovava in<br />

quei luoghi, Muhammad<br />

ed Di’ib (= il Lupo), gettò per<br />

caso un sasso nell’apertura di una<br />

roccia, e ne udì risuonare il rumore<br />

di cocci infranti; ritornato sul posto il<br />

giorno dopo, spinto dalla curiosità,<br />

si introdusse assieme ad un cugino<br />

nell’anfratto e trovò all’interno della<br />

caverna diverse giare, una delle quali<br />

conteneva dei rotoli di cuoio manoscritto.<br />

Ci dirigiamo a Gerico ci piace fermarci<br />

sotto un sicomoro e in religioso<br />

silenzio immaginiamo la scena di<br />

Zaccheo che vuole vedere Gesù... La<br />

giornata si conclude nella Chiesa del<br />

Buon Pastore. Qui don Paolo celebra<br />

l’Eucarestia. La Liturgia è centrata<br />

sulla Commemorazione dell’incontro<br />

tra Zaccheo e Gesù.<br />

Gerusalemme<br />

Sesto giorno: oggi ci emergeremo<br />

nella Città Santa. Dopo aver costeggiato<br />

le sue mura in questa mattina<br />

faremo il nostro ingresso. È un entrare<br />

sia fisico, con il nostro corpo<br />

ma soprattutto con il nostro cuore.<br />

Entriamo in una città unica al mondo.<br />

Entriamo nella sua storia così<br />

"Ci emergeremo<br />

nella Città Santa...<br />

È un entrare sia<br />

fisico,con il nostro<br />

corpo ma<br />

soprattutto con il<br />

nostro cuore"<br />

grande ma anche così misera. Una<br />

storia che coinvolge le grandi religioni<br />

monoteiste... Gerusalemme<br />

città della pace... Ma così non è! Subito<br />

il primo controllo per accedere<br />

al Muro del pianto o meglio Muro<br />

Occidentale. Siamo nel cuore della<br />

Gerusalemme religiosa, l’antico<br />

monte SION su cui sorgeva il Tempio<br />

della "presenza" di Jahvè in mezzo<br />

al suo popolo. Ognuno di noi riesce<br />

ad avvicinarsi al Muro... , qualcuno<br />

scrive i biglietti e, affiancandosi,<br />

alle persone ebree<br />

che pregano, in si-<br />

lenzio si rivolgono<br />

al Signore.<br />

Dal Muro del Pianto<br />

saliamo sulla<br />

spianata. Qui i controlli<br />

sono più lenti:<br />

via i crocifissi, è vietato<br />

portare la Bibbia...<br />

Vicino il controllo,<br />

si vedono rosari<br />

fatti lasciare...<br />

La spianata è piena<br />

di gente... Qui però<br />

possono pregare solo i musulmani.<br />

Gli altro possono correre, fotografare...<br />

ma non pregare. Dopo la visita<br />

esterna delle moschee, usciamo dalla<br />

spianata per continuare la nostra<br />

visita.<br />

Tappa del nostro cammino è la Basilica<br />

di Sant’Anna e la piscina probatica.<br />

Il Vangelo di Giovanni ricorda la guarigione<br />

di un uomo malato da 38 anni.<br />

I Bizantini a ricordo dell’episodio<br />

evangelico vi fecero sopra una chiesa<br />

di tre navate. Successivamente visitiamo<br />

la Basilica della Dormitio<br />

Mariae, il Cenacolo e il monumento<br />

alla Tomba di Davide.<br />

Il Cenacolo è il cuore della religione<br />

cristiana: qui avvennero le cose più<br />

grandi: l’istituzione dell’EUCARI-<br />

STIA, del Sacerdozio e il comando<br />

della carità con la lavanda dei piedi;<br />

Giovanni ambientò qui le parole più<br />

care e profonde di Gesù come suo<br />

testamento e la preghiera sacerdotale<br />

(capp. 15-17); qui apparve per la<br />

prima volta Gesù RISORTO la sera di<br />

Pasqua; qui avvenne l’effusione dello<br />

SPIRITO SANTO a Pentecoste, inizio<br />

della Chiesa. Ebbene, questo luo-<br />

Catechisti, costruttori di Comunità<br />

Sabato 9 giugno si è svolto a Padova il<br />

convegno catechistico regionale,<br />

aperto a tutte le diocesi che compongono<br />

le chiese del nordest, quasi un prolungamento<br />

di Aquileia 2. Già il titolo è<br />

esplicativo di ciò che si è discusso: "Come<br />

pietre vive" (1Pt 2,5) Rinnovare l’iniziazione<br />

cristiana nelle chiese del Nord-Est. Passi<br />

compiuti, prospettive intuite.<br />

E’ stato interessante e stimolante e ha<br />

rafforzato la necessità del cambiamento<br />

condiviso con tutti i soggetti chiesa ma anche<br />

con tutti i soggetti della parrocchia.<br />

Massima condivisione senza porsi un limite<br />

tempo, ma valutando e rispettando l’esistente<br />

e via via condividendo percorsi,<br />

quando tutti sono pronti per farlo. Lo slogan<br />

"Condividere pur nella diversità" è stato<br />

sottolineato in tutte le relazioni e i lavori<br />

di gruppo.<br />

Personalmente sono stata colpita da alcune<br />

espressioni che sono state usate per descrivere<br />

il catechista. Esso è visto come il<br />

testimone che si mette in viaggio assieme<br />

alle persone come Gesù quando affianca i<br />

discepoli di Emmaus, diventa mediatore<br />

della Parola. Il racconto biblico acquista<br />

valore soprattutto se visto alla luce delle<br />

storie che il quotidiano ci presenta. Essere<br />

capaci di narrare la quotidianità consapevoli<br />

che in essa troviamo la presenza di Dio<br />

è una abilità che tutti i cristiani sono, oggi<br />

più che mai, chiamati a fare, e il catechista<br />

in primis.<br />

Mi ha fatto molto riflettere l’espressione: i<br />

catechisti sono costruttori di Comunità.<br />

Non ci avevo mai pensato, però effettivamente<br />

dietro i nostri ragazzi ci sono famiglie,<br />

ci sono vissuti che la catechesi interroga,<br />

e quindi, dovrebbe, capire e accogliere,<br />

e poi rendere attivi e partecipi. In<br />

questa condivisione si possono porre allora<br />

le basi per una comunità cristiana viva<br />

solidale fedele.<br />

Tutto ciò è possibile solo se si tiene lo<br />

sguardo fisso su Gesù e solo se, innamorati<br />

di Lui, lo raccontiamo con fede.<br />

Il convegno è stata una bella esperienza<br />

perché ho potuto confrontarmi con gli altri<br />

catechisti.<br />

Ringrazio chi ha organizzato il convegno e<br />

il Signore che anche quest’anno mi ha concesso<br />

di poter fare questo servizio dove è<br />

più quello che si riceve che quello che si<br />

dona.<br />

Barbara Bertin<br />

catechista del gruppo della "Riconciliazione"<br />

go così caro e santo, non è luogo di<br />

culto cristiano. Sorge sopra un luogo<br />

di venerazione ebraico, e quindi è<br />

proibita ogni celebrazione. L’unico<br />

segno cristiano rimasto è un CAPI-<br />

TELLO crociato nell’angolo nordovest:<br />

rappresenta un PELLICANO,<br />

simbolo cristiano per indicare il sacrificio<br />

di Cristo.<br />

Dopo il pranzo, iniziamo la discesa<br />

del Monte degli Ulivi. In cima al<br />

monte degli Ulivi, in una proprietà<br />

oggi musulmana vi è il ricordo dell’ASCENSIONE.<br />

Scendiamo ancora. Ad una trentina<br />

di metri vi è "il giardino degli ulivi":<br />

vi sono conservati otto vecchissimi<br />

ulivi millenari, che ricordano quelli<br />

dell’agonia di Gesù. A fianco, dal<br />

1920 vi è costruita una grande Basilica<br />

che conserva davanti l’altare una<br />

pietra già venerata dal III secolo come<br />

luogo della prostrazione di Gesù<br />

in agonia. Dentro la basilica, con pochissima<br />

luce filtrata da alabastro<br />

color violetto, è luogo di sosta per rivivere<br />

momenti drammatici: l’agonia<br />

di Gesù, il sonno indifferente degli<br />

apostoli, il bacio di Giuda, l’arresto,<br />

la fuga dei discepoli. Qui celebriamo<br />

la nostra<br />

Eucarestia: un<br />

emozionato don<br />

Paolo riprende il<br />

Triduo Pasquale.<br />

Il pellegrinaggio<br />

ha un’ultima sosta<br />

oggi. La Tomba<br />

di Maria. Si<br />

trova in fondo alla<br />

valle del Cedron.<br />

Chiesa crociata,<br />

ora ortodossa<br />

e armena,<br />

ha una caratteristica:<br />

si scende per una scalinata fino<br />

ad una antica zona cimiteriale che<br />

risale proprio al primo secolo.<br />

I luoghi della Passione<br />

"La via Dolorosa si<br />

snoda infatti entro<br />

il suk,il colorito e<br />

chiassoso mercato<br />

arabo.È una<br />

esperienza molto<br />

scioccante"<br />

Settimo giorno: vivremo la Via Crucis.<br />

Grazie alle radioline questa preghiera<br />

oggi è stata fantastica... E sapete<br />

perché? Venire a Gerusalemme<br />

e fare la VIA CRUCIS sembra la cosa<br />

più ovvia! Non lo è affatto, e nel riuscire<br />

a farla, richiede un grande sfor-<br />

zo, e culturale e di fede. Culturale<br />

perché è necessario ritrovare le tracce<br />

autentiche e così commoventi di<br />

quell’itinerario doloroso; di fede perché<br />

oggi stesso, come allora, il cammino<br />

dell’Uomo che va alla morte<br />

per la salvezza del mondo, passa tra<br />

l’indifferenza e l’ostilità più amara e<br />

tragica: la via Dolorosa si snoda infatti<br />

entro il suk, il colorito<br />

e chiassoso merca-<br />

to arabo.<br />

È una esperienza molto<br />

scioccante: ti vien quasi<br />

rabbia vedere tutta<br />

questa gente che mercanteggia,<br />

ignara che tu<br />

sei venuto da lontano<br />

per qualcosa che per te<br />

rappresenta il vertice<br />

della tua stima, e ... per<br />

loro non dice niente,<br />

anzi non ne sanno neppure<br />

niente. Gesù è<br />

passato allora nella stessa indifferenza,<br />

incoscienza e ostilità: in questo<br />

senso drammatico e di fede questa<br />

è stata una autentica Via Crucis.<br />

Usciti ci troviamo sul piazzale d’ingresso<br />

alla basilica del Santo Sepolcro.<br />

Siamo fortunati: non c’è tantissima<br />

gente per cui riusciamo velocemente<br />

a fare le due file... Quella per<br />

il sepolcro, quella per "salire" al calvario.<br />

Qui è necessario andare oltre a<br />

quello che vedi...<br />

Il sepolcro è diviso in due camere:<br />

Venerdì 22 giugno,si conclude anche quest’anno<br />

l’esperienza dei ragazzi di Mernico,e<br />

non solo,vissuta "sul campo" di Oratoriamo.<br />

Quest’anno Oratoriamo ha attirato anche ragazzi<br />

da Cormòns con la voglia di fare nuove esperienze,di<br />

aprirsi a nuove amicizie,di guardare<br />

lontano.<br />

Venerdì sera i ragazzi hanno condiviso con i genitori<br />

ciò che hanno imparato in questi 10 giorni di<br />

esperienza..Noi li chiamiamo "i nostri bambini",<br />

ma dentro forse sono più adulti e maturi di noi.<br />

Sono consapevoli di quello che è il giusto e quello<br />

30 giugno 2012 19<br />

nella prima un sasso vuol ricordare<br />

la pietra rotolata dall’angelo; all’interno<br />

vi è una lastra di marmo in forma<br />

d’altare. In pratica è rimasto solo<br />

il perimetro; ma è luogo sicuro.<br />

Ognuno di noi qui ha rinnovato la fede<br />

nella risurrezione di Cristo.<br />

La visita al Calvario è suggestiva. Saliti<br />

da una scala ripida, abbiamo la<br />

possibilità di inginocchiarci e toccare<br />

con mano la roccia dove è stato<br />

crocifisso il Signore. Nella cappella<br />

dei Padri Francescani celebriamo<br />

l’Eucarestia...è la Messa di Pasqua...<br />

Nel pomeriggio, dopo il pranzo, due<br />

visite particolari. La prima con la storia<br />

contemporanea. Entrare nello<br />

Yad Vascem... Significa fare memoria<br />

della nostra storia recente... Dei sei<br />

milioni di ebrei eliminati perché<br />

ebrei... Ciò ti fa rabbrividire. La nostra<br />

visita è stata commovente e<br />

struggente.<br />

Verso casa<br />

Conclusa a Mernico "Oratoriamo d’estate"<br />

La gioia dello stare insieme<br />

È arrivato l’ultimo giorno. Ma il nostro<br />

pellegrinaggio non è ancora<br />

concluso... Tra l’albergo e l’aeroporto<br />

c’è il tempo di una sosta al sito "archelogico"<br />

di Emmaus... Qui celebriamo<br />

la Santa Messa. È l’ultima in<br />

Terra Santa. In fondo anche noi come<br />

Cleopa e "Simeone" siamo inviati<br />

a tornare a casa a raccontare le meraviglie<br />

che abbiamo vissuto.<br />

Torniamo a casa.<br />

che non lo è.Ho sentito questa frase:"Gesù esiste<br />

veramente".Queste sono le parole che un bambino<br />

ha detto ad un adulto.<br />

Venerdì sera,quello che doveva essere solo una recita<br />

finale,è stato invece,con il modo semplice di<br />

fare e di esprimersi dei bambini e ragazzi,un dare<br />

a tutti i presenti un segno di quanto sia stato<br />

importante e divertente allo stesso tempo il loro<br />

stare assieme.<br />

I canti ed i balli hanno espresso tutta la gioia che<br />

hanno dentro.Hanno e non avevano perché i giochi<br />

per quest’anno sono finiti,ma la gioia dello<br />

stare assieme no.


Sull’Isola del Sole si sta già<br />

respirando l’aria del "Perdòn<br />

de Barbana", la processione<br />

votiva che la popolazione gradese<br />

compie dal lontano 1237 per<br />

ringraziare la Vergine di aver tenuto<br />

lontano da Grado la terribile<br />

pestilenza.<br />

Il cliché delle iniziative ricalca<br />

quello delle più recenti edizioni ma<br />

non mancano le novità come ad<br />

esempio l’ordinanza per consentire<br />

l’effettuazione dei festeggiamenti<br />

della vigilia, quelli del "Sabo<br />

Grando".<br />

Intanto la preparazione dei fedeli<br />

inizia con l’esposizione della statua<br />

della "Madonna degli Angeli" che<br />

sarà trasportata a Barbana<br />

domenica mattina primo luglio.<br />

"Correva l’anno di grazia 1237 e<br />

nella cittadella lagunare infieriva<br />

un morbo terribile; angioletti in<br />

carne ed ossa, rigenerati appena<br />

dall’onda salutare del battesimo<br />

volavano in grande quantità in<br />

paradiso, a riempire i seggi lasciati<br />

vacanti dagli angeli ribelli. Fanciulli<br />

vigorosi, amabili giovanette, la<br />

speranza del paese, sparivano in<br />

sul fiore dell’età, e neppure una<br />

lagrima tributava loro l’ultimo<br />

addio, perché la rude zolla del<br />

camposanto già copriva le ceneri<br />

dei loro genitori trapassati.<br />

Numerose famiglie si vedevano in<br />

brev’ora orbate del loro unico<br />

sostegno; vi regnava sovrano il<br />

mesto terrore che non concede<br />

all’accasciato neppure lo sfogo del<br />

pianto".<br />

Questo il racconto e i sentimenti di<br />

allora ma non mancava nemmeno<br />

la cronaca che lega all’attualità.<br />

Ma il legame fra l’isola mariana ed i<br />

graesi ha radici ancora più lontane<br />

nel tempo.<br />

La tradizione vuole che nel 582, in<br />

seguito a una violenta mareggiata,<br />

una statua lignea della Madonna<br />

resti impigliata tra i rami di un<br />

Speciale<br />

Grado estate 2012<br />

Supplemento al numero 26 di <strong>Voce</strong> <strong>Isontina</strong> del 30 giugno 2012 - dire tore Mauro Ungaro<br />

"In nome de Dio, avanti!"<br />

Domenica 1° luglio il Perdòn di Barbana<br />

grande olmo su un’isola della<br />

laguna di Grado. Il patriarca Elia vi<br />

fece costruire una chiesa e<br />

l’immagine miracolosa attirò ben<br />

presto la devozione di fedeli che<br />

accorsero numerosi. Inizia così la<br />

storia della Madonna di Barbana e<br />

dell’antico santuario dedicatole<br />

sull’omonima isola.<br />

Domenica, come del resto negli<br />

ultimi decenni, ci saranno i<br />

pescherecci a motore: impavesata<br />

dalla truppa della Protezione civile<br />

l’ammiraglia sarà nuovamente la<br />

"Stella del Mare".<br />

Una volta c’erano barche trainate a<br />

remi. Nel 1910 si ricorda i "sessanta<br />

e più remi, divisi su diversi battelli<br />

rimorchiatori". Non mancava<br />

nemmeno allora la banda: c’era<br />

quella militare; oggi c’è la banda<br />

civica di Grado. Ad accompagnare<br />

la processione don Ben Drius e il<br />

podestà Marchesini.<br />

Per il "Perdòn" di domenica ci<br />

saranno, invece, l’Arcivescovo di<br />

Gorizia, monsignor De Antoni che<br />

celebrerà la messa votiva a<br />

Barbana e il sindaco dell’Isola,<br />

Maricchio.<br />

Il "Sabo Grando" attuale è<br />

decisamente più movimentato e<br />

accanto agli appuntamenti<br />

prettamente religiosi (non<br />

mancherà di certo il consueto<br />

affollamento per partecipare alle<br />

"Litanìe Grande", il concerto della<br />

Banda civica di Grado ) ci sarà la<br />

festa popolare in centro storico per<br />

iniziativa dei Portatori della<br />

Madonna di Barbana, dei "Graisani<br />

de Palù", dei marinai in congedo<br />

dell’Anmi e dei donatori di sangue<br />

dell’Advs, che offriranno assaggi<br />

enogastronomici e animeranno le<br />

calle con musiche e i canti della<br />

tradizione locale.<br />

È un appuntamento religioso che è<br />

considerato la vera e più<br />

importante tradizione locale che<br />

col passar del tempo è diventato<br />

anche un appuntamento<br />

folcloristico. Infatti migliaia di<br />

turisti assistono al passaggio del<br />

convoglio di barche (19 natanti in<br />

tutto) sulle quali possono salire<br />

solamente i pescatori e i loro<br />

famigliari e amici. Gli altri che<br />

desiderano recarsi a Barbana lo<br />

potranno fare con i motoscafi<br />

pubblici che inizieranno a fare la<br />

spola fin dall’alba.<br />

Leonardo Tognon


INTERVISTA ALL’ASSESSORE PROVINCIALE AL TURISMO<br />

“Fare sistema”, parola d’ordine<br />

per valorizzare il turismo<br />

La nostra è una terra dalle mille<br />

possibilità: mare, montagna,<br />

colline, laghi. Il Friuli Venezia<br />

Giulia è davvero una regione che<br />

permette un’offerta turistica rilevante.<br />

Va però evidenziato come,<br />

nell’ultimo periodo, aggravato dalla<br />

crisi che non permette spese e permanenze<br />

prolungate, il turismo stia<br />

subendo una modifica dei suoi tratti<br />

caratteristici: le vacanze si fanno<br />

più brevi ma, al contempo, più intense.<br />

Abbiamo rivolto la nostra attenzione<br />

a una delle "perle" della nostra<br />

provincia, l’isola di Grado ed assieme<br />

a personalità che la vivono quotidianamente<br />

abbiamo esplorato i<br />

suoi mutamenti, le sue potenzialità<br />

e le sue criticità, cercando anche<br />

spunti per il suo rilancio nel prossimo<br />

futuro. Il nostro "viaggio" inizia<br />

con Mara ¤ernic, assessore provinciale<br />

con delega al Turismo.<br />

Assessore,qual è la rilevanza di<br />

Grado nel panorama della Provincia<br />

di Gorizia?<br />

Da un punto di vista turistico ed<br />

economico Grado è sicuramente la<br />

destinazione che crea una parte<br />

Ospizio Marino e Polo<br />

Termale: sono queste<br />

le due priorità che<br />

Edoardo Maricchio, sindaco<br />

di Grado, vorrebbe veder realizzate<br />

per la città. In un momento<br />

economico che sta<br />

mettendo in difficoltà tutti i<br />

settori, avere la possibilità si<br />

prolungare la stagionalità oltre<br />

ai mesi estivi sembra essere<br />

l’obiettivo su cui puntare.<br />

Signor sindaco,a<br />

suo avviso<br />

la crisi<br />

economica<br />

che sta investendol’Europa<br />

sta in<br />

qualche modo<br />

mutando<br />

anche le abitudini<br />

al modo<br />

di fare turismo?<br />

Se sì,<br />

oggi che tipo<br />

di vacanza si<br />

tende a preferire?<br />

Senz’altro,la vacanza oggi è<br />

molto più corta di un tempo:<br />

non sono più i quindici o<br />

venti giorni di permanenza<br />

ma ci si sofferma in città sol-<br />

consistente del nostro prodotto interno<br />

lordo provinciale,circa il<br />

30%,pertanto è davvero molto importante.<br />

Stiamo elaborando una visione turistica<br />

strategica provinciale,che fino<br />

ad ora non era mai stata compiuta.Tale<br />

visione punta alla<br />

conformazione del territorio,che da<br />

un lato pone il Collio,dall’altro il<br />

Carso,tra di loro l’Isonzo e quindi il<br />

litorale.<br />

Questi sono i punti di eccellenza sui<br />

quali vogliamo organizzare appunto<br />

una strategia.Sicuramente si<br />

tratta di mettere queste realtà a sistema,partendo<br />

dapprima proprio<br />

dal territorio,anche se Grado dì per<br />

sé è già un sistema:stiamo parlando<br />

di una meta turistica di importanza<br />

regionale,non ha solamente<br />

una dimensione provinciale.<br />

Quali sono i piani messi in atto<br />

come amministrazione per la<br />

sua valorizzazione?<br />

Il progetto più concreto che è stato<br />

sino ad oggi perseguito è la realizzazione<br />

della pista ciclabile,che<br />

parte dalla città e sta proseguendo<br />

verso Monfalcone.L’idea è di farla<br />

IL SINDACO DI GRADO, EDOARDO MARICCHIO<br />

Il futuro passa per Polo termale<br />

e riapertura dell’ospizio marino<br />

tanto in un periodo che va<br />

dai quattro agli otto pernottamenti;periodo<br />

nel quale,<br />

anche se le possibilità economiche<br />

sono minori,si deve<br />

dare una grande qualità,intrattenimento,<br />

eventi, ovvero<br />

si tratta di fare in modo che le<br />

giornate dei turisti siano piene.Come<br />

città puntiamo<br />

molto all’intrattenimento legato<br />

alla cultura.<br />

Edoardo Maricchio<br />

In questo<br />

contesto,<br />

cosa offre<br />

Grado al<br />

turista che<br />

la incontra<br />

per la prima<br />

volta?<br />

Quali i suoi<br />

tratti caratteristici?<br />

I tratti peculiari<br />

si<br />

trovano senza dubbio nella<br />

laguna,unita alle particolarità<br />

delle vicine Isola della<br />

Cona e Val Cavanata e nelle<br />

sue spiagge,tutte orientate a<br />

sud,che offrono un’esposizione<br />

al sole dalle prime ore del<br />

Speciale Grado<br />

arrivare all’Isonzo e quindi risalirlo,come<br />

se fosse la "colonna vertebrale"<br />

dalla quale si possano diramare<br />

tutta una serie di strade,percorrendo<br />

diversi itinerari.La pista<br />

ciclabile corrisponde inoltre all’idea<br />

dello slow tourism che come<br />

Provincia promuoviamo:un turismo<br />

amico della natura,con un’enogastronomia<br />

d’eccellenza e dove<br />

il concetto di salute è molto importante.<br />

Tali concetti sono quelli sui quali<br />

poi noi operiamo,come ad esempio<br />

promuovendo prodotti tipici locali,<br />

sui quali abbiamo molti progetti di<br />

valorizzazione.Nel caso di Grado<br />

penso alla laguna,alla sua conservazione<br />

anche da un punto di vista<br />

ambientale,al fine di promuovere<br />

un’area quanto più possibile sana,<br />

con dei prodotti ittici d’eccellenza.<br />

Lavoriamo su molti fronti che coinvolgono<br />

la tutela ambientale,per<br />

garantire il mantenimento della<br />

fauna e della flora e,non da ultimo,<br />

il controllo dei cormorani,finalizzato<br />

al mantenimento della valle<br />

da pesca.<br />

Quali sono le modifiche che sta<br />

subendo il turismo sull’onda della<br />

crisi economica?<br />

mattino fino a sera inoltrata.<br />

Oltre a ciò Grado è una località<br />

piccola e propone un turismo<br />

di qualità,non caotico.A<br />

tal proposito offriamo<br />

spesso nel corso dell’estate<br />

appuntamenti culturali come<br />

presentazioni di libri a<br />

bordo delle barche,seguite da<br />

piccoli ristori,o ancora spettacoli<br />

di musica ed incontri<br />

con il mondo della cultura<br />

lungo la diga e nella Basilica<br />

di Sant’Eufemia.<br />

Dal 24 al 30 giugno la città<br />

sarà coinvolta nella "Settimana<br />

Granda",in occasione<br />

del "Perdon di Barbana",con<br />

rievocazioni storiche,appuntamenti<br />

in centro con compagnie<br />

di figuranti in costume<br />

e ci saranno chioschi,<br />

bancarelle, eventi.<br />

Il 2012 segna anche l’arrivo a<br />

Grado di Mittelmoda,il concorso<br />

per stilisti emergenti,<br />

senz’altro un importante appuntamento<br />

internazionale.<br />

La novità dell’albergo diffuso:da<br />

cosa nasce o è<br />

ispirata questa scelta?<br />

Qual è al momento la risposta,non<br />

solo dei visitatori<br />

ma anche della stessa<br />

Una delle tendenze del turista<br />

di oggi è quella di essere<br />

molto evoluto:conosce<br />

molte peculiarità e le sa riconoscere,pertantoproponendo<br />

qualcosa di non<br />

buono o non positivo si rischia<br />

di perdere per sempre<br />

il cliente/turista.Grado<br />

ha una tradizione turistica<br />

centenaria,nel resto<br />

della provincia non è lo<br />

stesso,per questo motivo<br />

tale settore economico è<br />

ancora tutto da valorizzare.<br />

Anche Grado,vista la crisi,<br />

potrebbe in un’ottica di sistema<br />

essere maggiormente<br />

valorizzato ed acquistare<br />

un impulso più intenso.<br />

cittadinanza?<br />

La risposta è positiva e ci sono<br />

molte richieste.L’idea è<br />

nata prendendo ispirazione<br />

dall’albergo diffuso realizzato<br />

sulle nostre montagne regionali:abbiamo<br />

deciso di<br />

aprirci verso questa possibilità,offrendo<br />

quella che è<br />

una laguna unica in Europa.<br />

Ai turisti che fanno richiesta<br />

viene dato in affitto un casone<br />

con tutta la sua isola e<br />

vengono messe a disposizione<br />

anche delle barche.In<br />

questo modo possono dedicarsi<br />

a un contatto con la na-<br />

Il profilo del turista sul quale si lavora<br />

è una persona con una cultura<br />

medio alta,con delle forti conoscenze<br />

e che non effettua più vacanze<br />

lunghe,attorno alle due settimane,ma<br />

che concentra la permanenza<br />

in una settimana o in un fine settimana,approfittando<br />

magari di<br />

festività e dei cosiddetti "ponti".<br />

Questo turismo vuole una conoscenza<br />

del territorio,pertanto collocare<br />

Grado in un sistema che lo<br />

unisca al Collio,al Carso e a mete<br />

come Trieste,è secondo me la strada<br />

che bisognerà perseguire.<br />

A tal proposito,dove potrebbero<br />

essere trovate delle vie d’uscita<br />

dalla crisi per il settore turistico?<br />

Si devono implementare i servizi<br />

che si vogliono offrire,principalmente<br />

per le famiglie:oltre alla<br />

spiaggia ci dovrebbe essere - per<br />

esempio - il servizio di noleggio biciclette<br />

direttamente negli alberghi,<br />

facilitazioni per i bambini,come<br />

possono essere nei locali i menù<br />

orientati alla loro fascia d’età,seggiolini<br />

a disposizione e giochi,tutte<br />

cose che da noi devono essere ancora<br />

sviluppate ma che,a mio avviso,<br />

tura e con il mare,alla pesca,<br />

godere del prodotto ittico fresco<br />

della nostra area.Questo<br />

tipo di offerta è indirizzata a<br />

un turismo medio - alto,è un<br />

po’di nicchia,ma coinvolge a<br />

tutto tondo famiglie,coppie,<br />

single,chiunque voglia vivere<br />

una vacanza lontano dal<br />

caos.<br />

In conclusione,ci sono alcune<br />

idee "in cantiere" per<br />

il futuro dell’Isola d’Oro?<br />

C’è qualcosa che secondo<br />

lei manca e avrebbe desiderio<br />

di veder realizzato?<br />

30 giugno 2012<br />

III<br />

sono importanti.<br />

Sotto questo profilo abbiamo un<br />

territorio molto vocato per il turismo<br />

ma che necessita di una coordinazione,mettersi<br />

appunto a sistema.Fino<br />

ad oggi Grado è stato<br />

caratterizzato dalla lunga vacanza<br />

al mare,senza molte altre offerte.<br />

Penso sia necessario insistere sullo<br />

sviluppo di Grado e del suo territorio,comprendendo<br />

quindi anche<br />

l’Isola di Barbana,la laguna,l’Isola<br />

della Cona - che in questi anni ha<br />

acquisito un rapporto di grande valore<br />

con il turismo -;si dovrebbe<br />

avere un’offerta il più possibile ampia<br />

per intercettare il più ampio<br />

raggio possibile di persone.<br />

Credo inoltre che ogni progetto debba<br />

tenere in considerazione la laguna,perché<br />

è la grande ricchezza di<br />

Grado e va tutelata da un punto di<br />

vista ambientale per poterla valorizzare<br />

anche turisticamente.È un<br />

mondo a sé stante,molto affascinante,che<br />

credo sia ora giustamente<br />

valorizzato dall’Albergo Diffuso,<br />

una scelta valida per recuperare un<br />

patrimonio artistico e paesaggistico<br />

che caratterizza l’area attraverso<br />

un turismo non di massa e,allo<br />

stesso tempo, creare economia.<br />

Sono due le cose che come<br />

amministrazione comunale<br />

vorremmo vedere realizzate:<br />

la riapertura dell’Ospizio<br />

Marino e la riorganizzazione<br />

del Polo Termale,entrambi<br />

strettamente necessari per il<br />

sopravvivere di Grado.Con<br />

queste due offerte si può allungare<br />

la stagionalità,proseguendo<br />

con l’offerta turistica<br />

ben oltre i mesi estivi.<br />

I servizi e le interviste<br />

di questo speciale<br />

sono a cura<br />

di Selina Trevisan


IV 30 giugno 2012<br />

Speciale Grado<br />

In tempi in cui i turisti sono forse<br />

più "frettolosi", a causa delle brevi<br />

permanenze nelle località vacanziere,<br />

sembra sempre più importante<br />

proporre qualcosa di nuovo,<br />

che li possa in qualche modo "catturare".<br />

Secondo monsignor Armando Zorzin,<br />

arciprete della Basilica di<br />

Sant’Eufemia a Grado, la traccia che<br />

meriterebbe essere seguita come<br />

pastorale potrebbe coniugare il tempo<br />

libero, quello della distensione,<br />

con il tempo della ricarica, sia sotto<br />

il profilo spirituale che culturale.<br />

Mons.Armando,secondo lei il turismo<br />

sta subendo una modificazione?<br />

La modifica è in atto già da una decina<br />

d’anni:non c’è più la persona<br />

che arriva a Grado per quindici<br />

giorni stanzialmente.Ci sono più<br />

permanenze nel fine settimana,il<br />

turismo si concentra in pochi giorni.<br />

Molte volte poi ci si ferma ad una<br />

forma di pendolarismo dalla Regione<br />

al sabato e alla domenica.<br />

Vedo inoltre che - chi ha la seconda<br />

casa a Grado - con il passare degli<br />

anni le generazioni non sentono<br />

l’attrattiva come quando,ad esempio,frequentavano<br />

la località da<br />

bambini con i loro genitori.I giovani<br />

sanno trovare forme alternative<br />

di turismo che li portano verso<br />

spiagge e luoghi diversi.C’è però un<br />

turismo costante formato da persone<br />

provenienti dall’Austria,stanziali<br />

nel fine settimana e che spesso<br />

arrivano in città anche nei mesi autunnali.<br />

Il turismo religioso - culturale,in<br />

che forma è un’attrattiva?<br />

Nella crisi attuale forse ci potrebbe<br />

essere una proposta alternativa nel<br />

dedicare un po’di tempo all’osservazione<br />

di quanto la storia e la cultura<br />

hanno accumulato e ci hanno<br />

MONSIGNOR ARMANDO ZORZIN, ARCIPRETE DI GRADO<br />

Abbinare tempo libero<br />

e "ricarica" spirituale<br />

lasciato nei secoli.<br />

Indubbiamente credo che questa<br />

potrebbe essere una forma di turismo<br />

prettamente culturale,in modo<br />

non solo da "vedere" ma da introiettare<br />

nell’animo la ricchezza<br />

che ha prodotto tali capolavori,che<br />

indubbiamente possono risvegliare<br />

tante capacità e risorse creative che,<br />

a causa della distrazione del "mordi<br />

e fuggi",non riusciamo a cogliere<br />

di noi stessi.<br />

Per quanto riguarda poi il fattore<br />

religioso,credo che dovremmo maggiormente<br />

impegnarci a dare un taglio<br />

anche catechistico a quelli che<br />

sono i segni impressi nella pittura,<br />

nella scultura e quant’altro offre il<br />

patrimonio artistico,perché nulla è<br />

stato fatto a caso.Io stesso mi accorgo<br />

che,quando illustro l’abside di<br />

Sant’Eufemia ai turisti e faccio notare<br />

le peculiarità presenti,la gente<br />

resta meravigliata e pone delle domande.Dobbiamo<br />

associare alla<br />

cultura puramente mnemonica anche<br />

la sapienza che ha prodotto<br />

queste ricchezze.<br />

A suo avviso quale lavoro dovrebbe<br />

quindi essere messo in atto<br />

come pastorale del turismo<br />

per offrire qualcosa di nuovo e attraente?<br />

Vedo molta adesione nelle nostre<br />

chiese a concerti di musica sacra,<br />

abbinati ad una spiegazione sul<br />

perché sia stato prodotto quel brano<br />

musicale,quel modo di eseguirlo…credo<br />

sia un’occasione preziosa<br />

di catechesi.<br />

Ho personalmente visto la basilica<br />

gremita in occasione di momenti<br />

musicali,conferenze,incontri con<br />

personalità ed autori;sono eventi<br />

che richiamano un plenum variegato<br />

per età e provenienze.Questa<br />

potrebbe essere una bussola che ci<br />

indica una strada per poter sposare<br />

conoscenza e sapienza,dalle quali<br />

può scaturire un fatto di fede:il ricordo<br />

- a mio avviso - non è un fatto<br />

mnemonico ma è un rivisitare il<br />

cuore.La traccia che si potrebbe se-<br />

guire come pastorale potrebbe quindi<br />

coniugare il tempo libero,della<br />

distensione,con il tempo della ricarica<br />

sia sotto il profilo spirituale che<br />

culturale.<br />

Grado,essendo località balneare,<br />

è certamente frequentata in estate.Cosa<br />

può essere fatto per invogliare<br />

un turismo invernale?<br />

Durante questi ultimi anni c’è stato<br />

un grosso afflusso di persone per la<br />

mostra dei presepi,un evento che<br />

raggruppa le famiglie,i genitori con<br />

i loro bambini.A questo potrebbe<br />

puntare l’offerta invernale,creare<br />

qualcosa orientato alla famiglia.<br />

Un’idea potrebbe per esempio essere<br />

quella di creare una serie di eventi<br />

a dimensione di bambino nei pomeriggi<br />

di domenica,quando - anche<br />

se fredda ma soleggiata - quattro<br />

passi sulla diga si fanno volentieri.Inoltre<br />

si potrebbe pensare di<br />

coinvolgere maggiormente i residenti<br />

che a volte,nei luoghi turistici,sono<br />

quelli che conoscono meno i<br />

beni storici che custodiscono.<br />

In ultima analisi,che senso ha assunto<br />

- e sta assumendo in vista<br />

dei cambiamenti in atto - il turismo?<br />

Il turismo sta assumendo coloriture<br />

diverse,in grazia un po’all’immigrazione<br />

e credo anche per l’ambiente<br />

sempre più numeroso delle<br />

badanti straniere che,quando raggiunte<br />

da parenti in visita,si soffermano<br />

a visitare,vedere,conoscere.<br />

Abbiamo poi un incremento dall’estremo<br />

oriente,si vede una maggior<br />

frequenza di cinesi e giapponesi,curiosi<br />

di una cultura molto diversa,<br />

ed è in aumento anche chi proviene<br />

dai Paesi dell’est,il più delle volte in<br />

gruppo.Quest’anno ho inoltre osservato<br />

un nutrito aumento delle<br />

scolaresche italiane e dalle vicine<br />

Slovenia e Croazia.Il turismo è<br />

espressione della vita del suo tempo:oggi<br />

ovviamente ne risente per<br />

quelle che sono le crisi economiche<br />

ma si avvantaggia per quello che è<br />

l’aspetto culturale.In un mondo<br />

delle comunicazioni immediate,<br />

credo che l’uomo abbia sempre bisogno<br />

di fermarsi un momento e far<br />

sì che si deponga il bello di quanto<br />

la natura e la storia offrono.Forse<br />

ci vorrebbero più operatori turistici<br />

capaci di illustrare ed entusiasmare.

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