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IV 30 giugno 2012<br />
Speciale Grado<br />
In tempi in cui i turisti sono forse<br />
più "frettolosi", a causa delle brevi<br />
permanenze nelle località vacanziere,<br />
sembra sempre più importante<br />
proporre qualcosa di nuovo,<br />
che li possa in qualche modo "catturare".<br />
Secondo monsignor Armando Zorzin,<br />
arciprete della Basilica di<br />
Sant’Eufemia a Grado, la traccia che<br />
meriterebbe essere seguita come<br />
pastorale potrebbe coniugare il tempo<br />
libero, quello della distensione,<br />
con il tempo della ricarica, sia sotto<br />
il profilo spirituale che culturale.<br />
Mons.Armando,secondo lei il turismo<br />
sta subendo una modificazione?<br />
La modifica è in atto già da una decina<br />
d’anni:non c’è più la persona<br />
che arriva a Grado per quindici<br />
giorni stanzialmente.Ci sono più<br />
permanenze nel fine settimana,il<br />
turismo si concentra in pochi giorni.<br />
Molte volte poi ci si ferma ad una<br />
forma di pendolarismo dalla Regione<br />
al sabato e alla domenica.<br />
Vedo inoltre che - chi ha la seconda<br />
casa a Grado - con il passare degli<br />
anni le generazioni non sentono<br />
l’attrattiva come quando,ad esempio,frequentavano<br />
la località da<br />
bambini con i loro genitori.I giovani<br />
sanno trovare forme alternative<br />
di turismo che li portano verso<br />
spiagge e luoghi diversi.C’è però un<br />
turismo costante formato da persone<br />
provenienti dall’Austria,stanziali<br />
nel fine settimana e che spesso<br />
arrivano in città anche nei mesi autunnali.<br />
Il turismo religioso - culturale,in<br />
che forma è un’attrattiva?<br />
Nella crisi attuale forse ci potrebbe<br />
essere una proposta alternativa nel<br />
dedicare un po’di tempo all’osservazione<br />
di quanto la storia e la cultura<br />
hanno accumulato e ci hanno<br />
MONSIGNOR ARMANDO ZORZIN, ARCIPRETE DI GRADO<br />
Abbinare tempo libero<br />
e "ricarica" spirituale<br />
lasciato nei secoli.<br />
Indubbiamente credo che questa<br />
potrebbe essere una forma di turismo<br />
prettamente culturale,in modo<br />
non solo da "vedere" ma da introiettare<br />
nell’animo la ricchezza<br />
che ha prodotto tali capolavori,che<br />
indubbiamente possono risvegliare<br />
tante capacità e risorse creative che,<br />
a causa della distrazione del "mordi<br />
e fuggi",non riusciamo a cogliere<br />
di noi stessi.<br />
Per quanto riguarda poi il fattore<br />
religioso,credo che dovremmo maggiormente<br />
impegnarci a dare un taglio<br />
anche catechistico a quelli che<br />
sono i segni impressi nella pittura,<br />
nella scultura e quant’altro offre il<br />
patrimonio artistico,perché nulla è<br />
stato fatto a caso.Io stesso mi accorgo<br />
che,quando illustro l’abside di<br />
Sant’Eufemia ai turisti e faccio notare<br />
le peculiarità presenti,la gente<br />
resta meravigliata e pone delle domande.Dobbiamo<br />
associare alla<br />
cultura puramente mnemonica anche<br />
la sapienza che ha prodotto<br />
queste ricchezze.<br />
A suo avviso quale lavoro dovrebbe<br />
quindi essere messo in atto<br />
come pastorale del turismo<br />
per offrire qualcosa di nuovo e attraente?<br />
Vedo molta adesione nelle nostre<br />
chiese a concerti di musica sacra,<br />
abbinati ad una spiegazione sul<br />
perché sia stato prodotto quel brano<br />
musicale,quel modo di eseguirlo…credo<br />
sia un’occasione preziosa<br />
di catechesi.<br />
Ho personalmente visto la basilica<br />
gremita in occasione di momenti<br />
musicali,conferenze,incontri con<br />
personalità ed autori;sono eventi<br />
che richiamano un plenum variegato<br />
per età e provenienze.Questa<br />
potrebbe essere una bussola che ci<br />
indica una strada per poter sposare<br />
conoscenza e sapienza,dalle quali<br />
può scaturire un fatto di fede:il ricordo<br />
- a mio avviso - non è un fatto<br />
mnemonico ma è un rivisitare il<br />
cuore.La traccia che si potrebbe se-<br />
guire come pastorale potrebbe quindi<br />
coniugare il tempo libero,della<br />
distensione,con il tempo della ricarica<br />
sia sotto il profilo spirituale che<br />
culturale.<br />
Grado,essendo località balneare,<br />
è certamente frequentata in estate.Cosa<br />
può essere fatto per invogliare<br />
un turismo invernale?<br />
Durante questi ultimi anni c’è stato<br />
un grosso afflusso di persone per la<br />
mostra dei presepi,un evento che<br />
raggruppa le famiglie,i genitori con<br />
i loro bambini.A questo potrebbe<br />
puntare l’offerta invernale,creare<br />
qualcosa orientato alla famiglia.<br />
Un’idea potrebbe per esempio essere<br />
quella di creare una serie di eventi<br />
a dimensione di bambino nei pomeriggi<br />
di domenica,quando - anche<br />
se fredda ma soleggiata - quattro<br />
passi sulla diga si fanno volentieri.Inoltre<br />
si potrebbe pensare di<br />
coinvolgere maggiormente i residenti<br />
che a volte,nei luoghi turistici,sono<br />
quelli che conoscono meno i<br />
beni storici che custodiscono.<br />
In ultima analisi,che senso ha assunto<br />
- e sta assumendo in vista<br />
dei cambiamenti in atto - il turismo?<br />
Il turismo sta assumendo coloriture<br />
diverse,in grazia un po’all’immigrazione<br />
e credo anche per l’ambiente<br />
sempre più numeroso delle<br />
badanti straniere che,quando raggiunte<br />
da parenti in visita,si soffermano<br />
a visitare,vedere,conoscere.<br />
Abbiamo poi un incremento dall’estremo<br />
oriente,si vede una maggior<br />
frequenza di cinesi e giapponesi,curiosi<br />
di una cultura molto diversa,<br />
ed è in aumento anche chi proviene<br />
dai Paesi dell’est,il più delle volte in<br />
gruppo.Quest’anno ho inoltre osservato<br />
un nutrito aumento delle<br />
scolaresche italiane e dalle vicine<br />
Slovenia e Croazia.Il turismo è<br />
espressione della vita del suo tempo:oggi<br />
ovviamente ne risente per<br />
quelle che sono le crisi economiche<br />
ma si avvantaggia per quello che è<br />
l’aspetto culturale.In un mondo<br />
delle comunicazioni immediate,<br />
credo che l’uomo abbia sempre bisogno<br />
di fermarsi un momento e far<br />
sì che si deponga il bello di quanto<br />
la natura e la storia offrono.Forse<br />
ci vorrebbero più operatori turistici<br />
capaci di illustrare ed entusiasmare.