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OtToBrE 2004 - Bazar

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foto www.oltremara.com<br />

36 di chiara spegni gusti bazar 10 <strong>2004</strong><br />

Carne dei poveri, i legumi impazzano, da Oriente ad Occidente. Dall’hummus libanese<br />

alla ribollita, dai risi e bisi al tofu, i piatti a base di legumi rappresentano un classico in ogni<br />

cucina. La star a livello internazionale è la soia, una trasformista, specie sulle tavole dei<br />

vegetariani, mentre fagioli e piselli si sposano con tutto.<br />

I ceci di Cicerone<br />

Dopo la soia e i fagioli, sono i legumi più coltivati del<br />

mondo. Fra i primi alimenti consumati dall’essere<br />

umano, erano molto diffusi tra i romani. Basta<br />

pensare al celebre poeta Cicerone: il suo nome di<br />

famiglia deriva dai “ciceri”, i ceci. Molto amati in<br />

India e nei Paesi del Medio Oriente, sono presenti in<br />

molte preparazioni di ricette delle cucine regionali<br />

italiane, dal Piemonte alla Sicilia. Il purè di ceci,<br />

l’hummus, è un piatto tipico libanese, molto amato<br />

da vegetariani e non: va bene con tutto, spalmato<br />

sul pane o insieme a carne o verdure. Basta passare<br />

nel mixer i ceci cotti, cumino, aglio, olio, succo di<br />

limone e peperoncino a piacere. Se c’è, aggiungere un<br />

cucchiaio di tahina, la pasta di semi di sesamo.<br />

Fave, un po’ demodé<br />

Originarie della Persia, queste leguminose erano<br />

molto comuni nella Grecia antica, dove, oltre ad<br />

essere impiegate nei riti funebri, avevano una<br />

funzione particolare: servivano per conferire un voto<br />

favorevole o negativo nell’elezione dei magistrati<br />

(colore chiaro o scuro della buccia). Utilizzate anche<br />

dai romani, sempre per celebrare i morti e nei riti di<br />

purificazione in genere venivano mangiate crude con<br />

formaggi e salumi. Alimento fondamentale durante il<br />

Medioevo e poi nel Rinascimento, cadono in disgrazia<br />

con l’arrivo dall’America dei fagioli.<br />

I bisi veneziani<br />

Le prime coltivazioni di piselli risalgono al neolitico<br />

e, da allora, i baccelli verdi sono stati sempre<br />

utilizzati. Impiegati da greci e romani, riscuotono<br />

grande successo alla corte del re Sole, in Francia.<br />

L’antico piatto di risi e bisi (risotto con piselli)<br />

della Serenissima Repubblica di Venezia veniva<br />

tradizionalmente offerto ogni anno al Doge il 25<br />

aprile nella ricorrenza del patrono S. Marco: per<br />

4 persone 250 gr di piselli teneri e dolci, 250 gr di<br />

riso vialone nano, 60 gr di burro, 50 gr di pancetta,<br />

1 cipolla, prezzemolo, sale, pepe e parmigiano;<br />

soffriggere cipolla e pancetta con mezza dose di<br />

burro, aggiungere i piselli e poi il riso, mescolando e<br />

aggiungendo ogni tanto un po’ di brodo. A fine cottura<br />

cospargere il risotto con il trito di prezzemolo,<br />

spegnere il fuoco e lasciar mantecare qualche minuto<br />

con sale, pepe, l’altra metà del burro e parmigiano.<br />

Legumi !<br />

La soia e una passione vegetariana: il tofu<br />

Conosciuto da almeno 4.000 anni in Oriente, è il legume più impiegato nel mondo.<br />

La sua presenza in Cina sarebbe documentata dal 3.000 AC. Tra i suoi derivati: il<br />

latte, che si ottiene dai semi macerati a lungo in acqua, poi frullati e diluiti; il tofu,<br />

il formaggio vegetale; la carne; la lecitina; l’olio; la salsa; il temphe, soia bollita<br />

e fermentata grazie a un fungo; germogli; pane e pasta. Scoperta dai navigatori<br />

olandesi e portoghesi nel XV secolo, la soia riesce a diffondersi solo nel XIX secolo,<br />

quando aumentano le importazioni dall’Asia e comincia ad essere coltivata in Asia<br />

e Africa. La soia, in cinese “ta tou”, cioè “fagiolo grande”, veniva considerato uno<br />

dei 5 cereali sacri, insieme a miglio, frumento, orzo e riso, anche se poi cereale<br />

non era. Il tofu invece, una sorta di formaggio vegetale a base di soia, sarebbe<br />

stato creato da Li An, un monaco vissuto in Cina duemila anni fa esperto di arti<br />

alchimistiche. Il tofu arriva in Corea e in Tailandia, non tocca l’India ma arriva in<br />

Occidente. Tofu è un termine giapponese che significa “carne senza ossa”. Altre<br />

informazioni nel libro “Il tofu e la cucina vegetariana” di Giuliana Lomazzi, ed.<br />

Tecniche Nuove, 7,9 euro.<br />

I fagioli, famosi latinoamericani<br />

Gli Inca li mangiavano ogni giorno, insieme al riso, mentre gli egizi li offrivano agli<br />

dei. Un proverbio dice che in Messico “nemmeno i topi mangiano i fagioli crudi”,<br />

perché c’è sempre nei paraggi una olla (una pentola di coccio) con una zuppa di<br />

fagioli sul fuoco. Alimento basilare nella cucina di Sud America, Spagna e Portogallo,<br />

si chiamano frijol negro in spagnolo o feijao in portoghese. In Brasile il piatto<br />

nazionale è la feijoada, dove i tipici fagioli neri sono immersi in uno stufato di<br />

carne, che si gusta spesso nel weekend. A Cuba invece il piatto Moros y Cristianos,<br />

è il piatto di capodanno, a base di riso e fagioli. I tipi di fagioli che conosciamo oggi<br />

arrivano in Europa solo con la scoperta dell’America, e si rivelano un’ottima fonte di<br />

proteine per le popolazioni denutrite a causa di carestie e pestilenze nel XVI secolo.<br />

Una Befana d’altri tempi<br />

spegni@bazarweb.info<br />

Un’antica usanza marchigiana è quella di preparare la Torta del giorno della Befana:<br />

un dolce con frutta secca e candita, cannella e rum, dove nell’impasto si nasconde<br />

un grande fagiolo secco. Chi lo troverà sarà il re o la regina della giornata. La<br />

Befana delle origini, nel mondo contadino di una volta, lasciava caramelle d’orzo,<br />

castagne bollite e nocciole e ai bambini cattivi cipolle e carbone vero. Lei in cambio<br />

riceveva un piatto di pasta e fagioli o una zuppa di fave sul tavolo di casa. Con del<br />

vino rosso naturalmente.<br />

Y<br />

Fu<br />

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