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E - Figlie di Santa Maria della Provvidenza

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Anno VI – N. 31 – GENNAIO 2012<br />

Notiziario del Movimento Laicale Guanelliano Italiano<br />

A cura del Consiglio Nazionale – E mail: mlg.italia@guanelliani.it<br />

E’ iniziata a Barza d’Ispra (Varese) la peregrinazione<br />

dell’Urna del Santo nelle Case guanelliane<br />

e in <strong>di</strong>verse Diocesi del Nord Italia.<br />

E’ uno straor<strong>di</strong>nario evento <strong>di</strong> grazia e <strong>di</strong> gioia<br />

per tutta la Famiglia Guanelliana.


Sommario<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 2<br />

E<strong>di</strong>toriale – La crisi e i progetti (prof. Vittore <strong>Maria</strong>ni) 3<br />

La peregrinazione del santo Fondatore (suor Franca Vendramin) 4<br />

La storia <strong>di</strong> Luigi corri corri (don Paolo Oggioni) 6<br />

I Cooperatori del centro sud Italia in cammino <strong>di</strong> formazione<br />

(don Francesco Sabatelli) 8<br />

Apertura anno sociale Cooperatori nord Italia-Svizzera<br />

(Carla Sacchetti) 10<br />

I giovani del Servizio Civile Volontario in formazione 10<br />

Apertura anno sociale gruppo Cooperatori Cosenza<br />

(Giovanna Corriero) 11<br />

XIV Capitolo <strong>della</strong> Provincia Sacro Cuore (La Redazione) 12<br />

Relazione del presidente MLG Italia al Capitolo Provincia<br />

Sacro Cuore (Vittore <strong>Maria</strong>ni)) 13<br />

Echi <strong>della</strong> Canonizzazione:<br />

- I figli <strong>di</strong> don Guanella attorno al Papa (Salvatore Alletto) 16<br />

- Procura Missionaria Guanelliana - Germania (Gero Lombardo) 17<br />

- San Luigi Guanella, il santo <strong>della</strong> carità (Angela M. Bruni) 18<br />

Suor <strong>Maria</strong> Lattuada, Figlia <strong>di</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Provvidenza</strong>:<br />

- Cenni biografici 21<br />

- Il grazie dei Cooperatori (Carla Sacchetti) 21<br />

- Una religiosa attenta al mondo dei laici (Rosella Callegari) 22<br />

Un saluto al nuovo anno (San Luigi Guanella) 23<br />

INVIATECI<br />

articoli, programmazioni, notizie, testimonianze, iniziative, ecc. a:<br />

- mlg.italia@guanelliani.it<br />

- <strong>di</strong>nostella@libero.it<br />

- Sig. Dino Stella,<br />

Via G. B. Martini- Coop. Happy Days<br />

87100 Cosenza<br />

Informazione ai sensi dell'art. 7 del D. Lgs 196/03 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni per i destinatari del presente notiziario: il Vs.<br />

in<strong>di</strong>rizzo e-mail viene utilizzato esclusivamente per questo servizio informativo e per notizie riguardanti il Movimento Laicale<br />

Guanelliano e non sarà comunicato o <strong>di</strong>ffuso a terzi. In qualunque momento potete ottenere la rettificazione o la cancellazione<br />

rivolgendovi a questa Segreteria.


<strong>di</strong> Vittore <strong>Maria</strong>ni<br />

L’Italia è stata travolta dalla crisi economica.<br />

Certo non ci troviamo nella situazione dei<br />

Paesi poveri <strong>di</strong> altre parti del pianeta come<br />

l’Africa e l’Asia, ma, considerati i costi <strong>della</strong><br />

vita e le abitu<strong>di</strong>ni degli stili <strong>di</strong> vita veicolate dai<br />

mass-me<strong>di</strong>a e penetrate nella mentalità <strong>della</strong><br />

gente, sono sempre <strong>di</strong> più le famiglie in<br />

<strong>di</strong>fficoltà. La crisi ha ra<strong>di</strong>ci globali, ma<br />

l’impressione è che anche in Italia a pagare<br />

sarà la gente comune, con sempre più netto il<br />

<strong>di</strong>vario tra ricchi sempre più ricchi e chi si<br />

impoverisce.<br />

Gli interventi <strong>della</strong> tassazione<br />

colpiscono tutti in<strong>di</strong>stintamente: casa,<br />

carburante, riscaldamento, luce, gas…per i<br />

ricconi (impren<strong>di</strong>tori, managers, politici,<br />

calciatori, attori ecc.) le briciole, per tanti altri<br />

una vera mazzata sul bilancio familiare.<br />

Vengono tagliate in maniera pesante le risorse<br />

per il Sociale, per le persone in <strong>di</strong>fficoltà e per<br />

coloro che le accompagnano nel cammino<br />

<strong>della</strong> vita, invece <strong>di</strong> toccare le spese in<br />

bilancio dello Stato <strong>di</strong>scutibili, dalla elefantiaca<br />

burocrazia (con sprechi enormi e<br />

ingiustificabili) alle mici<strong>di</strong>ali missioni militari (e<br />

connesso tragico business delle armi)…Si<br />

alza da una parte l’età pensionabile e dall’altra<br />

c’è una <strong>di</strong>soccupazione giovanile altissima e ci<br />

sono cinquantenni che perdono il lavoro e che<br />

non riescono a reinserirsi.<br />

Non c’è però solo la crisi economica:<br />

essa è il frutto marcio <strong>di</strong> quella basilare<br />

esistenziale, del generale vuoto valoriale,<br />

etico, del <strong>di</strong>sagio e <strong>della</strong> <strong>di</strong>sperazione<br />

<strong>di</strong>laganti, dell’in<strong>di</strong>vidualismo ed edonismo<br />

esasperati, <strong>di</strong> una palese o sottile aggressività<br />

dei più forti sui più deboli, <strong>di</strong> un <strong>di</strong>struttivo<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 3<br />

EDITORIALE<br />

LA CRISI E I PROGETTI<br />

«La crisi economica è il frutto marcio <strong>di</strong> quella basilare<br />

esistenziale, del generale vuoto valoriale, etico..»<br />

secolarismo amorale, <strong>della</strong> devastante<br />

rinuncia ad educare, del <strong>di</strong>sastro<br />

ambientale.<br />

Che fare? Lungimiranti sono i<br />

Servi <strong>della</strong> Carità a porre sul tavolo dei<br />

Capitoli il Progetto <strong>di</strong> Provincia, per un<br />

rinnovato apporto guanelliano alla vita<br />

<strong>della</strong> Chiesa, <strong>della</strong> Società, dello Stato,<br />

un interrogarsi sulle prospettive delle<br />

comunità e delle opere <strong>di</strong> carità del<br />

Santo. Rimando in merito alla relazione<br />

richiestami in qualità <strong>di</strong> Presidente MLG<br />

per il Capitolo <strong>della</strong> Provincia Sacro<br />

Cuore, che si può trovare in versione<br />

integrale nelle pagine <strong>di</strong> questo notiziario.<br />

Leggendola, con riferimento al motto<br />

guanelliano “Pane e Signore”, al rapporto<br />

religiosi-laici, alla con<strong>di</strong>visione del<br />

carisma <strong>di</strong> don Guanella e al futuro delle<br />

opere (mai paura!), un vecchio saggio,<br />

laico guanelliano da una vita (che non<br />

vuole essere citato), mi ha ricordato<br />

questo brano biblico: «(…) i Do<strong>di</strong>ci<br />

convocarono il gruppo dei <strong>di</strong>scepoli e<br />

<strong>di</strong>ssero: “Non è giusto che noi lasciamo<br />

da parte la parola <strong>di</strong> Dio per servire alle<br />

mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi<br />

sette uomini <strong>di</strong> buona reputazione, pieni<br />

<strong>di</strong> Spirito e <strong>di</strong> sapienza, ai quali<br />

affideremo questo incarico. Noi, invece, ci<br />

de<strong>di</strong>cheremo alla preghiera e al servizio<br />

<strong>della</strong> Parola.” Piacque questa proposta a<br />

tutto il gruppo e scelsero (…). Li<br />

presentarono agli apostoli e, dopo aver<br />

pregato, imposero loro le mani. E la<br />

parola <strong>di</strong> Dio si <strong>di</strong>ffondeva e il numero dei<br />

<strong>di</strong>scepoli a Gerusalemme si moltiplicava<br />

grandemente; (…).» (Atti 6, 1-7.).


Anno VI – N. 31 – pagina 4<br />

Barza d’Ispra, sabato 14 gennaio 2012<br />

E’ iniziata la peregrinazione del Santo Fondatore nelle Case dell’Opera e<br />

nella Diocesi <strong>di</strong> Como<br />

CON LA SANTITA’ DI DON GUANELLA<br />

RICEVIAMO UNA NUOVA VOCAZIONE<br />

<strong>di</strong> suor Franca Vendramin<br />

La Casa <strong>di</strong> Barza ha accolto per prima<br />

l’Urna del Santo Fondatore che ha<br />

così iniziato la sua peregrinazione tra<br />

le varie Case dell’Opera e la Diocesi<br />

<strong>di</strong> Como.<br />

Il santo Fondatore aveva lasciato il<br />

Santuario del Sacro Cuore alle ore 9<br />

<strong>di</strong> quello stesso mattino. I padri<br />

capitolari, le consorelle, i<br />

cooperatori, gli ex allievi, ospiti e<br />

familiari, amici <strong>della</strong> Casa insieme<br />

alle autorità civili e religiose, gli<br />

alpini, i volontari hanno visto arrivare<br />

il pulmino bianco che recava l’urna <strong>di</strong><br />

don Guanella. Il superiore generale<br />

padre Alfonso Crippa e il superiore<br />

provinciale don Remigio Opran<strong>di</strong><br />

hanno fatto gli onori <strong>di</strong> casa.<br />

Alle ore 11.00 ha avuto inizio la solenne Celebrazione Eucaristica. L’omelia del superiore generale<br />

è stata particolarmente viva e<br />

toccante; ne riportiamo alcuni<br />

passaggi significativi.<br />

«Penso siano molteplici i sentimenti<br />

che abbiamo in cuore a livello<br />

personale per vivere questa festa»,<br />

ha detto padre Alfonso il quale ha<br />

voluto in<strong>di</strong>care tre significati <strong>della</strong><br />

festa che si stava celebrando.<br />

Il primo: «Stiamo continuando a<br />

vivere e a manifestare la gioia e la<br />

riconoscenza a Dio e alla Chiesa per<br />

averci dato un santo. Credo sia<br />

necessario ora portare in cuore<br />

questa gratitu<strong>di</strong>ne e farla<br />

fruttificare in noi e attorno a noi.<br />

Oggi incomincia la visita che il<br />

Fondatore farà ai luoghi dove lui<br />

stesso si è santificato, dove ha<br />

realizzato il <strong>di</strong>segno d’amore spesso nella fatica e nelle <strong>di</strong>fficoltà (quante volte ha assaporato il<br />

pane duro!). E la visita incomincia proprio in questo luogo dove. la spiritualità guanelliana ha<br />

sviluppato la sua maggiore potenzialità per tutta la Congregazione.»<br />

Il secondo: «….In questo momento <strong>di</strong> forti cambiamenti culturali e sociali sentiamo la necessità <strong>di</strong><br />

rilanciare la forza del carisma proprio partendo dal pensiero e dall’esempio del Fondatore. Siamo<br />

chiamati a saper interpretare i tempi, ad approfon<strong>di</strong>re il carisma per dare delle risposte efficaci, a<br />

ravvivare l’entusiasmo nel sapersi donare ai poveri vedendo in essi Gesù. Con il riconoscimento<br />

ufficiale <strong>della</strong> santità il suo pensiero e la sua vita <strong>di</strong>ventano una proposta molto chiara anche per<br />

noi.


Mi piace allora proporre non solo ai<br />

religiosi, ma a tutti noi che ci sentiamo<br />

vicini a don Guanella la santità come<br />

motivazione e sorgente per la nostra<br />

vita e per il nostro operare.<br />

Mi sento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, inoltre, che con la<br />

santità <strong>di</strong> don Guanella anche noi<br />

riceviamo una nuova vocazione (o<br />

almeno una nuova comprensione del<br />

<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Dio su ciascuno e sulla<br />

Famiglia guanelliana): siamo chiamati a<br />

rivoluzionare la nostra vita quasi a<br />

sentire in noi questa nuova vocazione.»<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 5<br />

Il terzo significato: «Accompagneremo<br />

(don Guanella) lungo altre strade … Questo lui voleva da noi: uscire verso il mondo, i poveri.<br />

E’ vero che noi realizziamo la nostra<br />

missione <strong>di</strong> apostoli <strong>della</strong> carità<br />

particolarmente con la vicinanza ai<br />

poveri nelle nostre case, ma non<br />

vogliamo <strong>di</strong>menticare quanto egli ci<br />

raccomandava: “I poveri bisogna<br />

andare a cercarli” quin<strong>di</strong> non solo<br />

accogliere quelli che vengono a noi.<br />

E ancora, le nostre Case devono<br />

essere irra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> carità sul<br />

territorio, devono influenzarlo in<br />

modo benefico <strong>di</strong>ffondendo la vita<br />

proprio là dove sembra imperare una<br />

cultura <strong>di</strong> morte.<br />

Oggi dobbiamo domandare questo<br />

coraggio, puntare a questa apertura<br />

<strong>di</strong> orizzonti perché solo così il<br />

carisma guanelliano potrà dare un<br />

valido contributo alla nuova evangelizzazione.<br />

Don Guanella non era mai appagato <strong>di</strong> quello che faceva, così noi dovremmo saper spaziare, uscire<br />

con audacia per le vie del mondo,<br />

<strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere capaci e <strong>di</strong> voler<br />

veramente (come abbiamo scritto in un<br />

documento) fare <strong>della</strong> Carità il cuore<br />

del mondo.»<br />

Dopo l’omelia <strong>di</strong> padre Alfonso, è<br />

continuata la celebrazione in un clima <strong>di</strong><br />

intensa partecipazione.<br />

Prima del congedo, il superiore<br />

provinciale don Remigio, ha richiamato<br />

l’attenzione definendo la casa <strong>di</strong> Barza il<br />

centro <strong>della</strong> grande Famiglia guanelliana<br />

in quel momento ed ha rivolto una serie<br />

<strong>di</strong> “grazie” a tutti coloro che hanno<br />

partecipato, a <strong>di</strong>verso titolo, ad<br />

organizzare una festa così intensa <strong>di</strong> fede<br />

e <strong>di</strong> fraternità. “Ora il corpo del nostro<br />

Fondatore, come quello <strong>di</strong> ogni santo,<br />

appartiene alla Chiesa” ha riba<strong>di</strong>to il prvovinciale.<br />

Credo non sia <strong>di</strong> troppo immaginare il fremito <strong>di</strong> gioia che sicuramente avrà attraversato ognuno<br />

dei presenti. Lui, nostro padre, don Guanella, sempre si è sentito e ci ha insegnato ad amare in<br />

modo speciale il Papa e la Chiesa. Ora la Chiesa lo ha riconosciuto e annoverato tra i suoi<br />

pre<strong>di</strong>letti - i santi - e noi dunque suoi figlie e figli spirituali, nella misura in cui saremo fedeli al<br />

suo spirito, potremo essere partecipi <strong>di</strong> questa pre<strong>di</strong>lezione. Quale gioia!


da SPINGFIELD - PENNSYLVANIA<br />

LA STORIA DI LUIGI CORRI CORRI<br />

<strong>di</strong> don Paolo Oggioni (SdC)<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 6<br />

“Corri, Luigi! Avvisa il Gioanbattista che lo aspetto in municipio questa mattina alle 11.” E<br />

Luigi, via a gran<strong>di</strong> balzi per i viottoli <strong>di</strong> Fraciscio, lassù tra i monti, fino a raggiungere la<br />

casa <strong>di</strong> Gioanbattista per comunicargli <strong>di</strong> presentarsi dal padre, sindaco <strong>di</strong> Campodolcino.<br />

Nono dei tre<strong>di</strong>ci figli <strong>di</strong> Lorenzo Guanella e <strong>Maria</strong> Bianchi, questo era quanto Luigi poteva<br />

fare alla sua ancor tenera età, mentre papà, fratelli e sorelle lavoravano sui pen<strong>di</strong>i delle<br />

montagne o nelle valli più lontane: correre come una staffetta per portare messaggi o per<br />

chiedere aiuto nelle emergenze.<br />

“Corri, Luigi, e porta questo poco <strong>di</strong> cibo al vecchio Michele.”<br />

“Corri, Luigi, già suona il tocco per la Messa e devi servirla.”<br />

“Corri, Luigi, a riprendere la mucca Bruna che e’ scappata dal recinto.”<br />

“Corri, Luigi, ad avvisare Don Giovanni che la <strong>Maria</strong>, nostra vicina <strong>di</strong> casa, sta male ed ha<br />

bisogno del prete.”<br />

Corri, corri, corri . . . Questo e’ stato il ritmo che ha<br />

contrad<strong>di</strong>stinto il passaggio in questo mondo <strong>di</strong> San<br />

Luigi Guanella, che correndo ha fatto <strong>della</strong> sua vita<br />

una risposta alla chiamata del Signore. Diventato<br />

sacerdote, si è immerso nel fango <strong>di</strong> una umanità<br />

sofferente e rifiutata che egli percepì come realtà da<br />

re<strong>di</strong>mere e da salvare in Cristo Gesù. Contemplando il<br />

Maestro che <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> essere venuto al mondo per<br />

portare il fuoco, anch’egli si impegnò ad “essere<br />

spada <strong>di</strong> fuoco nel ministero santo”. E come Gesù<br />

ridotto simile “più a verme che a uomo”, in una<br />

passione accettata e sofferta per amore, anche Don<br />

Guanella si fece Samaritano, ossia stolto e<br />

emarginato, per riscattare quanti si sentivano rigettati<br />

dalla sporca corruzione <strong>della</strong> società perbene e per<br />

rammentare a tutti che anche questi erano degni <strong>di</strong><br />

partecipare ai beni del cielo e <strong>della</strong> terra.<br />

La sua vita e il suo ministero sono <strong>di</strong>ventati allora annuncio <strong>di</strong> quel messaggio <strong>di</strong> amore<br />

universale a riconoscere la <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> ogni persona che il Figlio <strong>di</strong> Dio, incarnandosi, ha<br />

voluto fosse protetta, onorata ed aiutata a crescere attraverso l’esperienza <strong>di</strong> un amore<br />

annunciato e con<strong>di</strong>viso.<br />

Nel suo ministero tra i poveri Don Guanella aveva assunto un detto <strong>di</strong> Sant’Agostino: “In<br />

Omnibus Charitas – Carità in tutto”. Era un entusiasta <strong>di</strong> San Agostino e lo citava spesso<br />

negli scritti per i suoi preti, suore e parrocchiani. Era animato dal suo entusiasmo per Dio,<br />

per i poveri e per le anime. E certamente conosceva bene quanto questo Santo pre<strong>di</strong>cava,<br />

allorquando ammoniva: «Chi ama corre, e la corsa è tanto più veloce quanto più è profondo<br />

l’amore. A un amore debole corrisponde un cammino lento, e se ad<strong>di</strong>rittura manca l’amore,<br />

ecco che uno si arresta sulla via» (Disc. 346,2).<br />

La sua corsa è stata veloce perché fin dall’inizio ha capito che accanto a lui c’era Gesù che<br />

chiedeva il suo aiuto nel corpo del fratello malato, sordo, muto, epilettico, storpio, infermo,<br />

senza casa, rifiutato . . . gli stessi bisognosi che affollavano le strade <strong>della</strong> Palestina percorse


Anno VI – N. 31 – pagina 7<br />

dal Maestro quando dalla Galilea scendeva a Gerusalemme. E siccome Gesù aveva detto<br />

che i poveri sarebbero stati sempre con coloro che egli aveva scelto, allora Don Guanella<br />

ha capito che “fermarsi non si può finché ci fosse stato un povero da soccorrere”.<br />

Ecco allora che <strong>di</strong>venne naturale per lui farsi Buon Samaritano per cercare nelle strade buie<br />

e sporche che percorreva quanti più poveri potesse per riscattarli dal degrado fisico a cui<br />

erano condannati. Avrebbe così potuto introdurli in una esperienza spirituale che li avrebbe<br />

aiutati a scoprire un Dio che è Padre e che si cura in modo speciale <strong>di</strong> quelli che sono<br />

considerati ultimi.<br />

Si recò in Palestina per ripercorrere il<br />

cammino <strong>di</strong> Gesù, ma il suo desiderio <strong>di</strong><br />

rimanervi lo ha lasciato in ere<strong>di</strong>tà ai suoi<br />

figli spirituali che ora sono là, realizzando<br />

il suo sogno. A Lourdes ha chiesto alla<br />

Vergine <strong>di</strong> proteggere le sue<br />

Congregazioni. Si è spinto anche fino a<br />

Treviri, in Germania, e a Londra<br />

lanciando messaggi infuocati <strong>di</strong> amore a<br />

Dio per il servizio dei poveri.<br />

Aveva 70 anni quando si imbarcò per gli<br />

Stati Uniti, compagno <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong><br />

emigranti che si recavano là alla ricerca<br />

<strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> cibo, ma anche con il<br />

grande rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticare e <strong>di</strong> perdere<br />

la loro fede.<br />

Tra loro volle inviare le sue <strong>Figlie</strong> e i suoi Figli perché, trovando il lavoro e il pane, fossero<br />

aiutati a rimanere sulla strada che porta al Para<strong>di</strong>so.<br />

Ma non bastò. Vecchio e malato, nel gennaio del 1915, quando un terribile terremoto<br />

sconvolse la Marsica causando decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> morti, Don Luigi fu tra i primi ad<br />

accorrere tra quei monti per organizzare i soccorsi. Lo impressionò la terribile sofferenza <strong>di</strong><br />

quei poveri i cui lamenti si mischiavano agli ululati dei lupi in cerca <strong>di</strong> cibo.<br />

Ed era nuovamente <strong>di</strong> corsa, per visitare la sua ultima fondazione, quando un’apoplessia lo<br />

colpì mortalmente. Nella sua immobilità il suo cuore e la sua mente galoppavano e con il<br />

suo sguardo sembrava in<strong>di</strong>care ai suoi figli spirituali il cammino che lasciava loro da<br />

percorrere, quasi volesse <strong>di</strong>re: “Correte! Correte! Il mondo ha bisogno <strong>di</strong> voi!”.<br />

Che cosa starà facendo ora San Luigi Guanella in cielo? Poiché Dio gli ha inspirato<br />

quanto lasciò scritto nei Regolamenti per i suoi Servi <strong>della</strong> Carità, non c’è dubbio che stia<br />

ancora camminando con il suo passo forte e cadenzato. Ha scritto infatti che “il mondo<br />

degli ingannati e degli ingannatori si vedranno passare loro <strong>di</strong>nanzi eserciti <strong>di</strong> servi e <strong>di</strong><br />

serve <strong>della</strong> carità e si domanderanno attoniti: ‘Chi sono costoro e fin dove ascendono.?’<br />

Oh, aprite gli occhi; sono gli innocenti <strong>della</strong> roba d’altri, sono i mon<strong>di</strong> <strong>di</strong> cuore che hanno<br />

sempre aborrite le falsità e le bugie. Questo passaggio sarà spiccato e singolare nella<br />

persona <strong>di</strong> quei Servi <strong>della</strong> Carità che non a parole, ma a fatti hanno seguito l’esempio <strong>di</strong><br />

Gesù che ha tracciato la via del ben fare col precedere anzitutto coll’esempio <strong>di</strong> carità.”<br />

San Luigi Guanella, aiutaci a camminare sempre allegri sulla via del Signore!


Anno VI – N. 31 – pagina 8<br />

I COOPERATORI DEL CENTRO SUD ITALIA IN CAMMINO DI FORMAZIONE<br />

Gli incontri sono stati guidati dal delegato provinciale dei cooperatori don Francesco<br />

Sabatelli:<br />

Sabato 10 <strong>di</strong>cembre a San Fer<strong>di</strong>nando (RC) con i gruppi <strong>di</strong> Laureana <strong>di</strong> Borrello e San<br />

Fer<strong>di</strong>nando<br />

Domenica 11 <strong>di</strong>cembre a Messina, con il gruppo <strong>di</strong> Messina<br />

Sabato 17 <strong>di</strong>cembre ad Alberobello (BA) con i gruppi <strong>di</strong> Alberobello e Pozzo Faceto (BR<br />

"Gaudete in Domino semper – Rallegratevi nel Signore sempre" (Fil 4, 4). Con queste<br />

parole <strong>di</strong> san Paolo inizia la celebrazione <strong>della</strong> III Domenica <strong>di</strong> Avvento, che perciò è<br />

chiamata domenica del "gaudete". L'Apostolo esorta i cristiani a gioire perché la venuta<br />

del Signore, cioè il suo ritorno glorioso, è sicuro e non tarderà. La Chiesa fa proprio<br />

questo invito, mentre si prepara a celebrare il Natale e il suo sguardo si <strong>di</strong>rige sempre<br />

più verso Betlemme.<br />

Questa gioia per noi cooperatori guanelliani si arricchisce e acquista maggiore forza per<br />

la canonizzazione del nostra Fondatore. Non ci sono parole per esprimere l’esultanza dei<br />

giorni vissuti a Roma, ed in qualsiasi luogo noi possiamo esserci trovati la mattina del 23<br />

ottobre scorso.<br />

Vedere il volto <strong>di</strong> don Guanella sulla facciata <strong>della</strong> Basilica <strong>di</strong> San Pietro è stato motivo<br />

<strong>di</strong> grande gioia per tutti noi che abbiamo atteso e pregato per la sua Santificazione.<br />

Vedere piazza San Pietro gremita <strong>di</strong> tanti guanelliani arrivati da tutte le parti d’Italia e<br />

del mondo.


Anno VI – N. 31 – pagina 9<br />

Il nostro cuore ha esultato <strong>di</strong> gioia quando abbiamo ascoltato le parole <strong>di</strong> Papa Benedetto<br />

XVI durante la liturgia, in Piazza San Pietro, gremita <strong>di</strong> fedeli, pronunciando la formula <strong>di</strong><br />

Canonizzazione, un fremito ci ha pervasi.<br />

“Ad onore <strong>della</strong> Santissima Trinità, per l’esaltazione <strong>della</strong> fede cattolica e l’incremento<br />

<strong>della</strong> vita cristiana, con l’autorità <strong>di</strong><br />

nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi<br />

Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo<br />

aver lungamente riflettuto, invocato<br />

più volte l’aiuto <strong>di</strong>vino e ascoltato il<br />

parere <strong>di</strong> molti Nostri Fratelli<br />

nell’Episcopato, <strong>di</strong>chiariamo e<br />

definiamo Santi i Beati Guido <strong>Maria</strong><br />

Conforti, Luigi Guanella e Bonifacia<br />

Rodríquez De Castro e li iscriviamo<br />

nell’Albo dei Santi e stabiliamo che in<br />

tutta la Chiesa essi siano devotamente<br />

onorati tra i Santi.<br />

Nel nome del Padre e del Figlio e dello<br />

Spirito Santo. Amen.<br />

Abbiamo respirato aria <strong>di</strong> santità, nella<br />

carità.<br />

San Luigi ci ha lasciato il testimone, ci ha lasciato un impegno, ora tocca a noi portarlo<br />

avanti religiosi, religiose e cooperatori, rimboccarci le maniche e lavorare per il regno <strong>di</strong><br />

Dio con impegno e gioia grande.<br />

Dopo questa introduzione don Francesco ha trattato il tema dell’avvento in chiave<br />

educativa. Successivamente consegnando il sussi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> questo anno:<br />

“Amici…an<strong>di</strong>amo al monte <strong>della</strong> felicità” ha de<strong>di</strong>cato un tempo per la presentazione<br />

dello stesso.<br />

È stato un momento bello, quello vissuto dai cooperatori in questi incontri, come buona è<br />

stata anche la partecipazione. Hanno partecipato anche membri del consiglio provinciale<br />

dei cooperatori per dare la possibilità a tutti <strong>di</strong> parlare, ascoltare le esperienze fatte dai<br />

gruppi locali e confrontarsi su alcune <strong>di</strong>fficoltà vissute dai gruppi.<br />

Abbiamo terminato gli incontri intorno all’altare del Signore per rendere grazie.<br />

Ringraziamo don Francesco per averci inviato questo contributo.


Anno VI – N. 31 – pagina 10<br />

APERTURA ANNO SOCIALE COOPERATORI NORD ITALIA - SVIZZERA<br />

Como 13 novembre 2011<br />

<strong>di</strong> Carla Sacchetti<br />

I Cooperatori del Nord Italia – Svizzera si sono<br />

ritrovati numerosi a Como per l’apertura<br />

dell’Anno sociale 2011-2012.<br />

Quasi tutti i gruppi erano rappresentati e con<br />

loro erano presenti anche alcuni simpatizzanti<br />

che ci auguriamo <strong>di</strong> avere in futuro fra i<br />

Cooperatori.<br />

Fraciscio 9 – 14 gennaio 2012<br />

Presso la Casa del Santo a<br />

Fraciscio, si è svolta la<br />

settimana <strong>di</strong> formazione dei<br />

giovani del Servizio Civile<br />

guanelliano (anche in<br />

Africa), coor<strong>di</strong>nata dal<br />

nostro Silvio Verga, con<br />

conduttori anche don<br />

Adriano Folonaro, Vittore<br />

<strong>Maria</strong>ni, Giacomo Manfre<strong>di</strong>,<br />

Luca Rossini e, cuoca<br />

d'eccezione, Giuliana<br />

Abbate, Presidente ASCI.<br />

Suor Franca Vendramin, dopo un preghiera<br />

(“Canto d’amore”) ha presentato il sussi<strong>di</strong>o<br />

“Amici … an<strong>di</strong>amo al monte <strong>della</strong> felicità,”<br />

che sarà la guida per tutti i laici durante<br />

questo Anno sociale. La co-autrice, con<br />

grande perizia, ha catturato l’interesse <strong>di</strong><br />

tutti evidenziando come il testo nasce<br />

prendendo spunto dall’opera <strong>di</strong> Don Guanella<br />

stesso, scritta in uno dei momenti più bui<br />

<strong>della</strong> sua esistenza come invito a salire al<br />

Monte <strong>della</strong> Santità con l’aiuto <strong>di</strong> Dio che ci è<br />

padre e non ci abbandona nei momenti<br />

<strong>di</strong>fficili.<br />

Don Angelo Gottar<strong>di</strong> ha provocato i<br />

Cooperatori ad attivarsi, a ricordare il<br />

passato, come e perché siamo <strong>di</strong>ventati<br />

Cooperatori, a riflettere sul presente che va<br />

vissuto bene impegnandosi a fondo per la<br />

formazione <strong>di</strong> nuovi Cooperatori e nuove<br />

opere. Anche il “Vangelo dei talenti”, proprio<br />

<strong>della</strong> Domenica, è sembrato voler risvegliare<br />

l’attenzione e in<strong>di</strong>care la via.<br />

Durante la <strong>Santa</strong> Messa i Cooperatori<br />

presenti, come consuetu<strong>di</strong>ne, hanno<br />

rinnovato la “promessa” e dopo l’agape<br />

fraterno la giornata si è conclusa davanti<br />

all’urna del Santo con un momento <strong>di</strong><br />

preghiera preparato dal gruppo <strong>di</strong> Livraga.<br />

Ed ora, buon lavoro a tutti!


Anno VI – N. 31 – pagina 11<br />

APERTURA ANNO SOCIALE GRUPPO COOPERATORI DI COSENZA<br />

<strong>di</strong> Giovanna Corriero (presidente)<br />

E’ San Luigi ad in<strong>di</strong>carci il percorso per essere “figliuoli dabbene“ nella quoti<strong>di</strong>anità<br />

<strong>di</strong> ogni giorno e coltivare l’aspirazione <strong>di</strong> salire al monte <strong>della</strong> felicità, quel monte<br />

straor<strong>di</strong>nario da dove risuona potente l’annuncio delle Beatitu<strong>di</strong>ni, la costituzione<br />

per il nuovo popolo <strong>di</strong> Dio.<br />

Il <strong>di</strong>scorso delle Beatitu<strong>di</strong>ni è l’invito <strong>di</strong> Gesù a seguirlo, sorretti dalla sua mano forte<br />

e vigorosa, per essere pronti ad ascoltare il cuore ferito dei fratelli e soccorrere il<br />

grido <strong>di</strong>sperato <strong>di</strong> chi proclama “Non ho nessuno“ e abbisogna <strong>di</strong> tutto!<br />

Il popolo <strong>di</strong> Don Guanella, secondo la parola evangelica <strong>di</strong> Gesù, è il popolo dei<br />

piccoli, dei deboli, <strong>di</strong> quelli che da soli non ce la fanno, tante volte anche perché privi<br />

<strong>della</strong> forza <strong>della</strong> parola.<br />

E’ questo lo sprone <strong>della</strong> vita operosa <strong>di</strong> Don Guanella, è questa la chiamata a<br />

scoprire la fraternità universale, perché “tutto il mondo è patria nostra“, una patria da<br />

conoscere e sperimentare, secondo le parole stesse del Fondatore.<br />

Il laico guanelliano è uomo delle Beatitu<strong>di</strong>ni, uomo capace <strong>di</strong> affermare la <strong>di</strong>gnità<br />

<strong>della</strong> persona in una società smarrita come quella o<strong>di</strong>erna, dove punti <strong>di</strong> riferimento,<br />

umiltà e carità sembrano aver perso <strong>di</strong> significato per lasciar posto a fragilità ed<br />

egoismi sempre più pressanti.<br />

E sarà il testo “Amici… an<strong>di</strong>amo al monte <strong>della</strong> felicità” a farci da guida negli<br />

incontri mensili (da gennaio a<br />

giugno) dove la formazione e la<br />

conoscenza <strong>della</strong> parola<br />

evangelica si coniugheranno<br />

con la parola <strong>di</strong> San Luigi, per<br />

in<strong>di</strong>rizzarci alla vera amicizia<br />

tra gli uomini, quella che solo<br />

l’esercizio costante <strong>della</strong> carità<br />

riesce a realizzare nella<br />

concretezza <strong>della</strong> vita <strong>di</strong> ogni<br />

giorno, in ogni contesto.<br />

Ci guiderà Don Luca Perri,<br />

nostro sacerdote <strong>di</strong> riferimento,<br />

per una sostanziale crescita<br />

personale nell’esercizio pratico e privilegiato <strong>della</strong> carità.<br />

Le attività operative scan<strong>di</strong>ranno, come sempre, l’impegno formativo e serviranno a<br />

dare concretezza all’intervento <strong>di</strong> solidarietà ed ausilio alle esigenze <strong>della</strong> Casa <strong>di</strong><br />

Via Motta, che continua a dare ospitalità ed accoglienza al Gruppo dei Cooperatori.<br />

Un gruppo “storico” che ha voglia <strong>di</strong> espandersi e crescere insieme alla famiglia<br />

delle <strong>Figlie</strong> <strong>di</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> Divina <strong>Provvidenza</strong> nella consapevolezza reciproca<br />

del dono nella carità.


BARZA D’ISPRA – 8/14 GENNAIO 2011<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 12<br />

XIV CAPITOLO DELLA PROVINCIA SACRO CUORE<br />

La Redazione<br />

Si è svolto dal 8 al 14 gennaio presso la<br />

Casa guanelliana <strong>di</strong> Barza d'Ispra (Va) il<br />

XIV Capitolo Provinciale dei Servi <strong>della</strong><br />

Carità, Provincia Sacro Cuore.<br />

Sono stati coinvolti anche i laici, nella<br />

giornata iniziale con le relazioni <strong>della</strong><br />

Presidente dei Cooperatori Carla<br />

Sacchetti e del Presidente del MLG<br />

Vittore <strong>Maria</strong>ni, e nella giornata finale,<br />

con l'emozionante arrivo dell'urna del<br />

Santo, la partecipata S. Messa<br />

presieduta dal Superiore Generale<br />

Padre Alfonso Crippa e il bel momento<br />

conviviale del pranzo comunitario,<br />

membri del Direttivo nazionale MLG, tutti i rappresentanti MLG delle<br />

Case guanelliane <strong>della</strong> Provincia e i Presidenti dei Cooperatori.<br />

Per la cronaca, sono stati eletti e andranno insieme al Superiore<br />

Provinciale don Remigio Opran<strong>di</strong> (<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto) al Capitolo Generale che<br />

si svolgerà a luglio sempre a Barza i guanelliani: don Cesare<br />

Perego, don Giancarlo Frigerio, don Marco Grega, don Gabriele<br />

Mortin, don Domenico Scibetta e don Nando Giu<strong>di</strong>ci.<br />

Alla giornata conclusiva hanno partecipato i seguenti laici: Vittore<br />

<strong>Maria</strong>ni (Presidente MLG), Luca Boni (Direttivo MLG), Rosella<br />

Callegari (Direttivo MLG), Silvio Verga (Direttivo MLG), Angelo<br />

Merlo (Presidente naz.Ex-Allievi), Giuliana Abbate (Presidente<br />

ASCI),<br />

Adriano<br />

Peduzzi (già Segretario MLG),<br />

Massimo Barbieri (MLG Milano),<br />

Franco Cerea (MLG Economato<br />

Prov), Carlo Guffanti (MLG Como<br />

CDP), Gianni Magni (MLG Lora-<br />

Casa <strong>di</strong> Gino), Matteo Mazzotti<br />

(MLG Gatteo), Massimo Milani<br />

(MLG Castano), Clau<strong>di</strong>o Ostinelli<br />

(MLG Cassago), Marco Petrillo<br />

(MLG Caidate), Gabriele Rizzotti<br />

(MLG Voghera), Antonio<br />

Valentini (MLG N.OLonio).


Anno VI – N. 31 – pagina 13<br />

RELAZIONE DEL PRESIDENTE NAZIONALE MLG<br />

AL CAPITOLO DELLA PROVINCIA SACRO CUORE<br />

Prof. Vittore <strong>Maria</strong>ni<br />

Premessa<br />

Anzitutto voglio esprimere al Superiore Provinciale don Remigio Opran<strong>di</strong> e a tutti<br />

voi un “Grazie” <strong>di</strong> cuore per il gra<strong>di</strong>tissimo invito a partecipare a questa importante<br />

assiste provinciale dei Servi <strong>della</strong> Carità, non solo alla giornata conclusiva insieme ad altri<br />

laici, ma anche portando, oltre al saluto del MLG, un piccolo contributo <strong>di</strong> riflessione con<br />

questa sintetica relazione <strong>di</strong> oggi, che lascerò agli Atti.<br />

Il Movimento Laicale Guanelliano<br />

Il Movimento Laicale<br />

Guanelliano (MLG), come ben<br />

sapete e come afferma<br />

chiaramente il documento <strong>di</strong><br />

riferimento “Fare <strong>della</strong> carità il<br />

cuore del mondo”, non è una nuova<br />

associazione <strong>di</strong> laici guanelliani, ma<br />

una sorta <strong>di</strong> casa comune <strong>di</strong> tutti i<br />

laici (Cooperatori, Ex-Allievi e<br />

amici, operatori, volontari<br />

eccetera, a <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>visione del carisma) che<br />

“attratti dalla spiritualità <strong>di</strong> don<br />

Guanella hanno a cuore i poveri” e<br />

che mantengono viva la coscienza<br />

<strong>della</strong> “missione <strong>di</strong> dare pane e Signore”. Chi ha seguito le vicende e le posizioni del MLG<br />

in questi ultimi anni, evidenziate anche dal nostro perio<strong>di</strong>co inviato in posta elettronica,<br />

ha potuto chiaramente comprendere i passi compiuti e da compiere:<br />

1. il darsi un’identità con il sopra citato documento, fondamentale (e su questo punto<br />

finalmente ci siamo, dopo anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni);<br />

2. un primo e non semplice ra<strong>di</strong>camento territoriale, da sviluppare coinvolgendo <strong>di</strong> più e<br />

meglio i referenti laici delle Case e i religiosi chiamati a seguire particolarmente il<br />

MLG (lavoro che necessiterà <strong>di</strong> tempo, pazienza, perseveranza, e iniziative apposite);<br />

3. il tendere gradualmente verso il coor<strong>di</strong>namento internazionale, che certo rafforzerà il<br />

MLG (un momento molto importante in tal senso è stata la riuscita assemblea<br />

mon<strong>di</strong>ale del 21 ottobre a Roma in occasione <strong>della</strong> Canonizzazione);<br />

4. la prospettiva <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare movimento ecclesiale, da me sempre sostenuta, fin dagli<br />

inizi del mio mandato nel gennaio 2007, con una visita anche al Pontificio Consiglio<br />

per i Laici, e considerata irrinunciabile, se si vuole davvero stare nella scia <strong>di</strong> San<br />

Luigi Guanella e dentro la Chiesa, che non significa escludere dal MLG le tante<br />

persone <strong>di</strong> buona volontà che non hanno ancora incontrato Gesù e scelto <strong>di</strong> mettersi<br />

alla sua sequela e che pure fanno parte del mondo guanelliano.<br />

5. L’avere una propria gestione, questione <strong>di</strong> non facile soluzione proprio per la<br />

debolezza economica insita nell’essere stesso del MLG.<br />

Gli operatori<br />

Nella Provincia S. Cuore i laici molto coinvolti nel MLG sono in special modo gli<br />

operatori, coloro che nei servizi alla persona, gomito a gomito con i religiosi,


Anno VI – N. 31 – pagina 14<br />

accompagnano tutti i giorni le persone accolte e bisognose nel cammino <strong>della</strong> vita; ne è<br />

<strong>di</strong>mostrazione il fatto che i referenti MLG in<strong>di</strong>viduati e <strong>di</strong>sponibili nelle Case sono tutti<br />

operatori e membri delle<br />

Equipe Direttive, cioè collaboratori anche nella progettazione, conduzione e<br />

gestione delle opere <strong>di</strong> carità guanelliane. Questo è un dato significativo, certo anche<br />

con la consapevolezza che ci sono pure operatori non sempre motivati e convinti e che la<br />

strada del loro coinvolgimento in stile guanelliano sarà lunga e talvolta non senza<br />

ostacoli, ma anche prendendo atto che i carissimi novizi qui a Barza provengono dal<br />

mondo degli operatori. Occorre affinare le modalità <strong>di</strong> selezione, <strong>di</strong> scelta degli operatori<br />

laici e la loro introduzione-accompagnamento nei servizi alla persona guanelliani.<br />

Il Progetto <strong>di</strong> Provincia<br />

Ed è dal punto <strong>di</strong> vista degli<br />

operatori nelle opere che è<br />

possibile esprimere un breve e<br />

propositivo parere sul Progetto <strong>di</strong><br />

Provincia, anche tenendo in<br />

considerazione la mia personale e<br />

lunga esperienza in ambito<br />

provinciale e <strong>di</strong> servizi alla persona.<br />

La linea tracciata dalla<br />

Provincia in questi ultimi quin<strong>di</strong>ci<br />

anni è stata una risposta efficace<br />

alla complessità <strong>della</strong> progettualità<br />

e <strong>della</strong> gestione delle opere in<br />

questa fase storica, grazie alla<br />

bella collaborazione con i laici e a un rinnovamento metodologico attuato attraverso:<br />

1. le Équipes Direttive delle Case, formidabili possibilità <strong>di</strong> confronto e collaborazione<br />

tra religiosi e laici con ruoli <strong>di</strong> responsabilità in merito alla coraggiosa progettazione e<br />

ad una saggia sostenibilità dei servizi, alla inderogabilità <strong>di</strong> inelu<strong>di</strong>bili innovazioni e<br />

alla necessità <strong>di</strong> mantenersi sal<strong>di</strong> nell’identità, carisma e pedagogia <strong>di</strong> don Guanella e<br />

sua attualizzazione (il PEG);<br />

2. le Commissioni <strong>di</strong> Settore (Anziani, Disabili, Minori) per supporti, valutazioni,<br />

interscambi in rete <strong>di</strong> esperienze progetti e implementazioni delle normative,<br />

itinerari formativi infra e inter-Case <strong>di</strong> servizi simili.<br />

3. la Formazione Permanente <strong>di</strong> tutti i laici guanelliani tramite le scuole al Carisma (e<br />

relative pubblicazioni) e per i laici in ruoli <strong>di</strong>rigenziali tramite mirati incontri annuali<br />

intersettoriali delle Equipe Direttive.<br />

Su questa impostazione, anch’essa soggetta a continue migliorie nel tempo e quin<strong>di</strong> a<br />

possibili mo<strong>di</strong>fiche evolutive nel futuro, tenendo presente il numero limitato dei religiosi<br />

ma anche d’altra parte la crescente responsabilizzazione a tutti i livelli dei laici, si può<br />

guardare con una certa serenità al presente e anche al futuro delle opere <strong>di</strong> carità, dei<br />

servizi alla persona guanellianamente caratterizzati. E’ proprio in una situazione <strong>di</strong> crisi<br />

economica e quin<strong>di</strong> sociale che ha colpito anche il nord Italia (e pure la Svizzera), che<br />

necessita una rinnovata, intrepida e lungimirante testimonianza dalla parte degli ultimi<br />

non solo con la volontà <strong>di</strong> una basilare con<strong>di</strong>visione con i poveri, ma anche con<br />

l’attenzione alla sensibilizzazione culturale e socio-politica, con una presenza<br />

territoriale che possa incidere alla ra<strong>di</strong>ci sulle cause delle vecchie e nuove povertà,<br />

materiali ed esistenziali, e contribuire così ad un rinnovamento <strong>della</strong> convivenza<br />

ecclesiale, sociale e civile e anche delle normative (che devono essere sempre <strong>di</strong> più<br />

rispettose <strong>della</strong> <strong>di</strong>gnità dell’essere umano, nessuno escluso). In questo senso molto è<br />

stato fatto, anche ultimamente grazie alle iniziative capillari connesse alla<br />

Canonizzazione, ma molto rimane da fare.


Anno VI – N. 31 – pagina 15<br />

E’ chiaro che per realizzare tutto questo ci vuole una rinnovata sinergia tra<br />

religiosi e laici: i laici devono potere guardare ai religiosi come esempi <strong>di</strong> vita cristiana e<br />

<strong>di</strong> accoglienza, <strong>di</strong> slancio caritativo e <strong>di</strong> progettualità protesa all’ultraterreno, e i<br />

religiosi d’altra parte sono chiamati a scegliere e a fidarsi con <strong>di</strong>scernimento <strong>di</strong> laici<br />

motivati, docili al carisma guanelliano e con una competenza antropologicamente e<br />

pedagogicamente fondata, non<br />

guardando agli operatori solo come<br />

a meri <strong>di</strong>pendenti in possesso <strong>di</strong><br />

titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o adeguato e <strong>di</strong><br />

sufficienti capacità lavorative,<br />

semplici portatori <strong>di</strong> professionalità<br />

e magari <strong>di</strong> un po’ <strong>di</strong> spirito<br />

filantropico, ma come compagni nel<br />

viaggio <strong>della</strong> carità e<br />

dell’evangelizzazione. Perciò<br />

occorre unire le forze, religiosi e<br />

laici insieme, non frammentare,<br />

potenziare il coor<strong>di</strong>namento<br />

centrale nel giusto rispetto e nella<br />

valorizzazione delle autonomie<br />

locali. Non è il tempo dei microorganismi<br />

nel Sociale, ma delle macro-organizzazioni; anzi, bisogna rafforzare il<br />

coor<strong>di</strong>namento ancora più ampio con gli altri enti religiosi, potenziando ciò che c’è già,<br />

ad esempio in Lombar<strong>di</strong>a e in Piemonte Associazione Vita Consacrata. Non è il tempo <strong>di</strong><br />

chiudere, ma laddove possibile rinnovare, potenziare, ampliare i servizi (ridurre,<br />

limitare, non aprirsi, <strong>di</strong>fendere lo status quo vuol <strong>di</strong>re andare verso probabile chiusura ed<br />

altresì lasciare il campo a chi opera nel sociale per tutt’altri motivi).<br />

Fedeltà ai poveri<br />

Certo ci vuole una duplice coscienza da parte <strong>di</strong> tutti, specialmente in questa fase<br />

storica:<br />

1. necessita rilanciare una <strong>di</strong>mensione comunitaria dell’esistenza, contro<br />

l’in<strong>di</strong>vidualismo <strong>di</strong>lagante, per così permettere, grazie a comunità educative <strong>di</strong><br />

accoglienza, grazie alla profetica scelta educativa dell’Opera Don Guanella, nel solco<br />

del Fondatore e Santo, <strong>di</strong> riconoscere la <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> tutti gli esseri umani, nessuno<br />

escluso, verso il perseguimento continuo del bene comune;<br />

2. occorre una fedeltà ai poveri, con lo stile del perdono e <strong>della</strong> speranza, oggi, nel<br />

momento presente, nel tempo <strong>della</strong> crisi del mondo e delle <strong>di</strong>fficoltà dell’Opera Don<br />

Guanella, senza timore del futuro, con la consapevolezza che non bastano i servizi<br />

alla persona, ma che le persone cercano chi sa alzare lo sguardo verso il cielo e<br />

dunque che ci vogliono opere <strong>di</strong> carità (ci sono molte organizzazioni che promuovono<br />

e gestiscono servizi, pochissime con l’intenzione e con l’impegno <strong>di</strong> evangelizzare,<br />

anche tra quelle nate dai mon<strong>di</strong> <strong>di</strong> ispirazione cristiana; il pericolo <strong>di</strong><br />

autoreferenzialità organizzativa e <strong>di</strong> predominio dell’economicismo è più che<br />

incombente, è <strong>di</strong>lagante, è dato <strong>di</strong> fatto), occorre il coraggio <strong>di</strong> sapere essere<br />

alternativi all’andamento del mondo, <strong>di</strong> non conformarci alla mentalità dominante.<br />

Conclusione<br />

Noi laici guanelliani ci siamo, con gioia, entusiasmo, vitalità e competenze e<br />

rimaniamo a <strong>di</strong>sposizione.<br />

Grazie dell’attenzione e buon andamento dei lavori capitolari. Grazie!


Echi dalla Canonizzazione<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 16<br />

I FIGLI DI DON GUANELLA ATTORNO AL PAPA<br />

“Trascinati” da don Luigi per colorare Roma e il mondo con la carità guanelliana<br />

<strong>di</strong> Salvatore Alletto<br />

Tanto atteso arriva il 23 ottobre, giorno del grande evento <strong>della</strong> Canonizzazione <strong>di</strong> don Guanella, e fin dalle<br />

prime ore <strong>della</strong> mattinata piazza San Pietro comincia ad affollarsi <strong>di</strong> pellegrini.<br />

Don Luigi guarda sereno e sorridente da quello stendardo che nella sua staticità a malapena riesce a<br />

trattenere la carica e la vitalità che hanno contribuito a portarlo agli onori degli altari. E noi come piccole<br />

formichine ad invadere quella città da lui tanto amata.<br />

Hai detto bene don Luigi, Roma è “la capitale del mondo” ! Tanto più oggi lo è del mondo guanelliano. I<br />

tuoi religiosi, le tue suore, i tuoi cooperatori e tanti ospiti e collaboratori delle tue case oggi sono a farti corona<br />

e a rafforzare quel colonnato che sì, è lì da centinaia <strong>di</strong> anni, ma che l’emozione oggi sembra quasi far tremare.<br />

Dalla tua valle, dalla tua Como, dalla Sicilia che solo sfiorasti, dall’Italia intera sono giunti per fissare nel cuore<br />

<strong>di</strong> credenti il tuo esempio <strong>di</strong> santità. E poi dagli Stati Uniti che anziano volesti visitare per far anche lì un po’ <strong>di</strong><br />

bene; anche Argentina, Messico, Guatemala solo per elencare alcune nazioni dove sono giunti i tuoi semi <strong>di</strong><br />

carità. Anche dal continente africano dove la fede rifiorisce e dall’Asia, terra <strong>di</strong> martirio e <strong>di</strong> speranza. Tutti per<br />

ripercorrere le tue orme <strong>di</strong> santità fino a Roma, dove più <strong>di</strong> un angolo parla <strong>di</strong> te e del fuoco apostolico che ti<br />

bruciava dentro. E quando papa Benedetto XVI pronuncia la sospirata formula <strong>di</strong> canonizzazione, una brezza <strong>di</strong><br />

vento, che sembra scesa dalle tue amate montagne, agita il tuo stendardo. Sembra quasi un richiamo: “Per non<br />

sbagliare si guar<strong>di</strong> sempre al papa, che è la stella polare” .<br />

Allora grazie per averci fatto incontrare, ma soprattutto per averci fatto radunare al cospetto del papa,<br />

“dolce Cristo in terra”, come amavi chiamarlo. Nella tua vicinanza al successore <strong>di</strong> Pietro non ci fu mai<br />

arrivismo, né compiacenza, ma, come ebbero a <strong>di</strong>re, una incrollabile fede sulla promessa Divina, poiché le porte<br />

degli inferi non prevarranno sulla Chiesa. Una vera e propria missione, la tua, quella <strong>di</strong> far conoscere il papa,<br />

farlo amare in un’epoca <strong>di</strong> sballottamenti umani e religiosi, un po’ come la nostra. E’ un richiamo anche per noi<br />

pellegrini a seguirne i consigli, i desideri, a sentirsi parte <strong>di</strong> una Chiesa in cammino verso la meta eterna. Magari<br />

potessimo sentirci, come tu ci ricor<strong>di</strong>, “agnellini che nel campo <strong>della</strong> Chiesa si allietano festosi e poi corrono a<br />

nutrirsi presso il seno <strong>di</strong> nostra Madre Chiesa”. Così anche nel nostro cuore sfavillerebbe quella gioia profonda<br />

che sperimentavi ogni qual volta incontravi il papa e venivi e<strong>di</strong>ficato dalle sue parole. Con Leone XIII prima e<br />

poi soprattutto verso Pio X la tua vicinanza si fa cor<strong>di</strong>ale, affettuosa, confidente. “Sì, sì, fate, fate, approvo e<br />

bene<strong>di</strong>co” ti <strong>di</strong>ceva il papa: parole che oggi a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> cento anni sembrano riecheggiare in quelle <strong>di</strong><br />

Benedetto XVI che ti ad<strong>di</strong>ta come “apostolo e profeta <strong>della</strong> carità”. E ancora, da Benedetto XV, che ti vide<br />

morire in odore <strong>di</strong> santità, a Benedetto XVI, che ti proclama santo ed esempio <strong>di</strong> umanità riuscita, il passo è<br />

breve.<br />

Allora da Roma ripartiamo! Da una Roma colorata dalla carità guanelliana ci incamminiamo seguendo “il<br />

faro visibilissimo”, cioè la Chiesa: luce che illumina tutto il mondo e che da oggi ha una tonalità più guanelliana,<br />

intrisa <strong>di</strong> servizio e de<strong>di</strong>zione ai poveri, pane e Para<strong>di</strong>so, preghiera e patimenti. Davvero tutti ci sentiamo<br />

chiamati, seguendo le parole del papa a riguardo del nostro San Luigi, a “crescere nell’amicizia con il Signore<br />

per essere nel nostro tempo portatori <strong>della</strong> pienezza dell’amore <strong>di</strong> Dio, per promuovere la vita in ogni sua<br />

manifestazione e con<strong>di</strong>zione, e far sì che la società umana <strong>di</strong>venti sempre più la famiglia dei figli <strong>di</strong> Dio”. Un po’<br />

come ci sentiamo oggi noi guanelliani a San Pietro: famiglia <strong>di</strong> Dio radunata attorno al papa, attorno a te, don<br />

Luigi! (Per gentile concessione <strong>di</strong> “Servire”)


Echi dalla Canonizzazione<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 17<br />

PROCURA MISSIONARIA GUANELLIANA - GERMANIA<br />

<strong>di</strong> Gero Lombardo (presidente)<br />

Un gruppo <strong>di</strong> circa 30 pellegrini tedeschi guidati dal Priorato <strong>di</strong> S. Lazzaro <strong>di</strong><br />

Gerusalemme Folker Theis e dal Procuratore dei Guanelliani SdC in Germania, Gero<br />

Lombardo, ha voluto presenziare alla canonizzazione <strong>di</strong> Luigi Guanella. Un intenso<br />

programma per tutti i partecipanti <strong>di</strong> cui alcuni arrivavano a Roma per la prima volta<br />

nella loro vita.<br />

Una sequenza <strong>di</strong> emozioni sulla città e sulle varie strutture guanelliane visitate come la<br />

Basilica <strong>di</strong> S. Giuseppe al Trionfale, la Domus Urbis <strong>di</strong> Roma Bufalotta, la Casa Bacciarini e<br />

la struttura delle Guanelliane al San Pancrazio. Ma sopratutto la festa dei cantautori<br />

guanelliani, gli incontri con tanti confratelli che da più <strong>di</strong> mezzo secolo non vedevo hanno<br />

fatto del soggiorno romano una telenovela che verrà proiettata a ripetizione continua<br />

nell'ambito delle relative famiglie e circoli d'amici guanelliani creatisi nell'ultimo tempo in<br />

varie regioni tedesche.<br />

Però un momento saliente del<br />

pellegrinaggio è stata l'investitura<br />

<strong>di</strong> 4 cavalieri <strong>di</strong> San Lazzaro nella<br />

Basilica guanelliana <strong>di</strong> S. Giuseppe<br />

al Trionfale. Del nuovo drappello<br />

facevano parte 3 Guanelliani:<br />

Padre Andrés Garcia Velasco, Juan<br />

Bautista Aguado <strong>della</strong> Puentes ONG<br />

spagnola, Eduardo Fasano dell'Asci<br />

Roma.Il quarto cavaliere è stato un<br />

tenente colonnello tedesco delle<br />

Forze germaniche Nato <strong>di</strong> stanza a<br />

Napoli: Jan Krahmann. Il pontificale<br />

è stato officiato da Mons.<br />

Protogenes Luft, vescovo<br />

guanelliano dal Brasile il quale ci ha onorato tenendo una calorosa omelia nella sua lingua<br />

materna: il tedesco. Ben 14 confratelli tra i quali il Sup. gen. don Alfonso Crippa e il<br />

Segretario gen. don Piero Lippoli hanno coronato la cerimonia. Fra i concelebranti anche<br />

due prelati dal Michigan mons. Bolder. 25 Cavalieri germanici ed un folto gruppo <strong>di</strong><br />

pellegrini USA guidati dal confratello don Enzo Addari e dal deputato regionale Mr.<br />

Thomas Marcetti hanno assistito alla cerimonia commovente come lo documentano le<br />

sequenze fotografiche fatte dai nostri neo cavalieri spagnoli Juan Bautista e Padre<br />

Andrés Garcia.<br />

Alcuni cavalieri ed il sottoscritto hanno partecipato all'assemblea internazionale dei laici<br />

guanelliani il 21.10.11 dove hanno presentato il profilo <strong>della</strong> Procura e i progetti portati<br />

a termine nella breve esistenza triennale e quelli in cantiere sia per le opere guanelliane<br />

ma anche per destinazioni dove purtroppo il carisma guanelliano arriva tramite veicoli<br />

impensati come in Lituania, Ucraina, Polonia e Romania ma anche nell'Africa Australe,<br />

Ruanda e Tanzania, Sud Africa.<br />

La canonizzazione del nostro santo Fondatore e poi la comunione ricevuta dal Santo<br />

Padre da parte del nostro priore Sig.Theis sono stati il vero coronamento del soggiorno<br />

romano.<br />

Per me, un poco un bagno <strong>di</strong> sentimenti e salutare sauna spirituale dalla quale son uscito<br />

ritemprato e carico <strong>di</strong> nuove energie per continuare quanto intrapreso e portare a<br />

termine tutti i sogni ancora racchiusi nel cassetto <strong>della</strong> Divina <strong>Provvidenza</strong>.


Echi dalla Canonizzazione<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 18<br />

San Luigi Guanella, il Santo <strong>della</strong> Carità<br />

<strong>di</strong> Angela <strong>Maria</strong> Bruni<br />

(segretaria gruppo Cooperatori Cosenza)<br />

Sabato 22 ottobre, <strong>di</strong> buon mattino, due pullman<br />

sono partiti dalla Casa Divina <strong>Provvidenza</strong> <strong>di</strong> via<br />

Motta, a Cosenza, alla volta <strong>di</strong> Roma. Tutti<br />

eravamo assonnati, ma sinceramente emozionati:<br />

iniziavamo il pellegrinaggio a Roma per un<br />

avvenimento unico, la canonizzazione<br />

dell’amatissimo Don Guanella, il prete che dalle<br />

montagne <strong>della</strong> Valtellina ha saputo <strong>di</strong>ffondere la<br />

Carità in tutto il mondo! Finalmente la Chiesa<br />

Universale riconosceva Santo il nostro Don Luigi,<br />

per noi Santo da sempre!<br />

Siamo accorsi davvero in tanti, da tutta Italia e da<br />

tutto il mondo, per la grande festa <strong>di</strong> domenica 23<br />

ottobre in Piazza San Pietro, una piazza straripante<br />

<strong>di</strong> fedeli e con i “boni figli” in prima fila, così come li<br />

aveva sempre voluti Don Guanella, che ad essi<br />

de<strong>di</strong>cò la sua vita terrena e per loro ha fatto<br />

sorgere case d’accoglienza in ogni angolo del<br />

pianeta dove i suoi figli, le <strong>Figlie</strong> <strong>della</strong> Divina<br />

<strong>Provvidenza</strong> e i Servi <strong>della</strong> Carità, i guanelliani,<br />

sono riusciti a portare la Sua parola ed il Suo<br />

carisma <strong>di</strong> servizio semplice e completo nell’amore<br />

alla carità.<br />

Domenica 23 ottobre, finalmente, si poteva salutare<br />

Santo Colui che nell’accoglienza all’ultimo, nel<br />

servizio all’emarginato, nel sorriso al derelitto ed<br />

all’escluso aveva trovato la vera fonte <strong>di</strong> Fede, il<br />

vero obiettivo del bene, la beatitu<strong>di</strong>ne del servizio al<br />

fratello che nel bisogno ci grida aiuto regalandoci il<br />

vero senso <strong>della</strong> vita terrena che si fa vita eterna.<br />

Io personalmente vivevo un momento mio molto<br />

particolare: al mio fianco sentivo forte la presenza<br />

<strong>di</strong> Pasqualina, Suor Pasqualina Barone, suora<br />

guanelliana dall’età <strong>di</strong> 16 anni fino a quando Dio<br />

Onnipotente ed il suo Santo non l’hanno richiamata<br />

alla casa del Padre, dopo una intensa vita <strong>di</strong><br />

servizio ai bisognosi.<br />

La mia amata cugina-sorella mi accompagnava con<br />

il suo sorriso largo e aperto, con gli occhi luci<strong>di</strong> e<br />

ridenti per la gioia del momento, tenendomi per<br />

mano come le tante volte nella vita in cui mi<br />

guidava all’ascolto ed alla conoscenza <strong>di</strong> quel<br />

mondo particolare delle case <strong>di</strong> Don Guanella,tutte<br />

incentrate sull’amore all’altro nel bisogno materiale<br />

e spirituale, per farsi servi fedeli <strong>della</strong> carità al<br />

prossimo secondo l’accezione evangelica più pura<br />

e semplice.<br />

Oggi come ieri, mi accompagna Pasqualina nel mio<br />

cammino <strong>di</strong> Cooperatrice Guanelliana, quale<br />

segretaria che s’impegna, pur nei limiti <strong>di</strong> un lavoro<br />

assorbente, a dare il suo modesto contributo al<br />

Gruppo <strong>di</strong> appartenenza ed alla Casa dove lo<br />

stesso opera, e mi ripete le parole del Fondatore:<br />

confida in Dio, dona a Lui il tuo cuore e ti farà santo<br />

nel servizio dell’amore! Parole semplicissime e<br />

<strong>di</strong>fficilissime, ma vero viatico per essere un “<br />

figliuolo dabbene”, che nella quoti<strong>di</strong>anità trova il<br />

senso vero <strong>della</strong> vita e lo traduce nel servizio a chi<br />

non ha capacità <strong>di</strong> parola e d’intelletto, ma offre<br />

tutta intera la sua esigenza <strong>di</strong> bisogni, le sue<br />

fragilità che chiedono l’abbraccio caloroso<br />

dell’accoglienza all’altro, nell’incontro d’amore<br />

festosamente sentito e con<strong>di</strong>viso.<br />

E se la mattina del 23 ottobre una brutta<br />

infreddatura mi ha costretta a seguire la<br />

canonizzazione del carissimo San Luigi dal letto<br />

<strong>della</strong> stanza d’albergo a Roma, dopo le tante ore <strong>di</strong><br />

viaggio con<strong>di</strong>vise con gli altri Cooperatori e Suor<br />

Carmelina, per me è stato bello lo stesso e ancora<br />

<strong>di</strong> più mi sento e voglio sentirmi figlia del Santo<br />

<strong>della</strong> Carità che al mondo intero ha saputo parlare<br />

con il sorriso del cuore e la fiducia nella<br />

<strong>Provvidenza</strong> che mai abbandona i suoi figli.<br />

Grata a Lui da sempre, oggi continuo a chiederGli il<br />

sorriso attento all’altro nella quoti<strong>di</strong>anità <strong>della</strong> vita<br />

personale, <strong>di</strong> lavoro e d’impegno quale<br />

Cooperatore guanelliano che ama quest’Uomo<br />

Santo, infaticabile soccorritore <strong>di</strong> chiunque la vita<br />

ha mortificato nel fisico e nel bisogno, ma ha reso<br />

grande nella fiducia in una <strong>Provvidenza</strong> che si<br />

alimenta alla Carità, alla forza <strong>della</strong> preghiera ed<br />

alla Fede nel Padre <strong>di</strong> tutti.


Echi dalla Canonizzazione<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 19<br />

Lunedì 24 ottobre, dopo la bellissima esperienza <strong>della</strong> canonizzazione e <strong>di</strong> quella celestiale messa <strong>di</strong><br />

ringraziamento in una basilica <strong>di</strong> San Pietro tutta per la Famiglia Guanelliana, gli stessi pullman dell’arrivo a<br />

Roma erano pronti per riportarci a Cosenza.<br />

Tutti ci sentivamo rinnovati dalla festa vissuta,<br />

entusiasmati dalla certezza <strong>di</strong> avere con noi il<br />

Santo <strong>della</strong> Carità,il Santo che avrebbe saputo<br />

renderci più forti, più consapevoli nell’impegno a<br />

volerlo seguire, più generosi nell’attenzione a<br />

fare del bene.<br />

Tanti sono stati i pensieri e le emozioni che<br />

abbiamo con<strong>di</strong>viso, dettati tutti dal sorriso e<br />

dall’abbraccio dell’accoglienza solidale e<br />

amicale, così come Don Guanella, oggi San<br />

Luigi, ha da sempre saputo trasmettere alla sua<br />

grande Famiglia Guanelliana sparsa in tutto il<br />

mondo e <strong>di</strong> cui Lo ringraziamo con de<strong>di</strong>zione e<br />

amicizia profonde.<br />

Diventava, allora, davvero opportuno coinvolgere<br />

quanti dei presenti volevano dare testimonianza dei loro sentimenti e delle loro emozioni nel rapporto personale<br />

con Don Guanella, tanto in relazione all’avvenimento <strong>della</strong> canonizzazione, quanto in relazione alla propria<br />

esperienza <strong>di</strong> vita nelle Case <strong>della</strong> Divina <strong>Provvidenza</strong>.<br />

Siamo partiti dalla più “giovane” tra noi tutti ! !<br />

Io ho affrontato questo pellegrinaggio alla mia bella età <strong>di</strong> 80 anni con vero entusiasmo,<br />

e oggi voglio dare un grande ringraziamento alle Suore che mi hanno permesso <strong>di</strong> godere<br />

la meravigliosa gioia <strong>della</strong> canonizzazione <strong>di</strong> San Luigi, il santo che mi ha insegnato a<br />

vivere nella pace <strong>di</strong> Dio attraverso le preghiere e le buone opere. Antonietta (Tortora)<br />

E’ stata una felicità del cuore poter essere presente a questo giorno <strong>di</strong> festa, la festa <strong>della</strong><br />

carità , quella vera come San Luigi Guanella continua ad insegnarci da sempre. Angela<br />

(Cosenza)<br />

Mi nasce dal cuore il ringraziamento a San Luigi, l’amatissimo Don Guanella che io ho<br />

conosciuto tramite la cugina <strong>di</strong><br />

mio marito, Suor Pasqualina<br />

Barone, suora delle <strong>Figlie</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Provvidenza</strong>,<br />

che ha saputo trasmettere a me e<br />

a tutta la famiglia non solo la<br />

devozione verso il Santo, ma<br />

anche l’amore per le opere <strong>di</strong><br />

carità che si vivono nelle case <strong>di</strong><br />

accoglienza del Fondatore e che<br />

oggi sono <strong>di</strong>ffuse in tutto il<br />

mondo.<br />

Attualmente mi trovo a svolgere<br />

il ruolo <strong>di</strong> presidente del Gruppo<br />

dei Cooperatori <strong>di</strong> Cosenza e mi<br />

auguro che la “chiamata” <strong>di</strong> San Luigi mi sappia essere <strong>di</strong> sprone al ben operare nella<br />

semplicità e nelle de<strong>di</strong>zione richieste dalla Carità. Vanna (Cosenza)


Echi dalla Canonizzazione<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 20<br />

Ho vissuto tre giorni <strong>di</strong> Para<strong>di</strong>so! Affascinata dai luoghi: Roma bellissima! Emozionata<br />

dalle funzioni religiose: celestiali! Don Guanella Santo…Ancora non ricredo!......Invece è<br />

tutto meravigliosamente vero! Con<strong>di</strong>vido appieno il pensiero <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> Don Guanella: la<br />

Carità salverà il mondo!. Patrizia (Castolibero)<br />

Quella <strong>di</strong> oggi è stata una giornata<br />

meravigliosa: la Famiglia Guanelliana ha<br />

saputo accogliere tutti con il sorriso del<br />

cuore! Don Guanella mi ha insegnato a<br />

mettere in pratica il quoti<strong>di</strong>ano secondo il<br />

Vangelo. Come è straor<strong>di</strong>nario cominciare a<br />

capire meglio le parole del nostro Santo:<br />

Pane e Para<strong>di</strong>so. Anna (Cosenza)<br />

Ho conosciuto Don Guanella dall’età <strong>di</strong> 8<br />

anni, mi ha accompagnato e mi accompagna<br />

ogni giorno <strong>della</strong> mia vita. Ciascuno <strong>di</strong> noi<br />

può testimoniare le meraviglie <strong>di</strong> Don<br />

Guanella parlandone con il proprio vicino, presentandolo ai colleghi d’ufficio,<br />

facendosene accompagnare in ogni azione quoti<strong>di</strong>ana.<br />

Io che non posso stare molto tempo in pie<strong>di</strong>, ho affrontato con gioia questo pellegrinaggio<br />

e sono grata a Don Guanella per questo dono <strong>della</strong> santificazione che custo<strong>di</strong>rò sempre<br />

nel cuore come una grazia straor<strong>di</strong>naria. Lina (Rende).<br />

Sono cresciuta in Casa Don Guanella<br />

insieme alle mie sorelle, una delle quali ha<br />

avuto la grazia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare Suora.<br />

Grazie agli insegnamenti delle care Suore<br />

<strong>della</strong> Divina <strong>Provvidenza</strong> ho potuto vivere la<br />

mia vita, farmi una famiglia e mettere in<br />

pratica ogni giorno la carità <strong>di</strong> cui avevo<br />

avuto esperienza in prima persona, negli anni<br />

dell’ adolescenza vissuti in Casa Don<br />

Guanella. Oggi, giornata <strong>della</strong><br />

canonizzazione dell’amato San Luigi, ho<br />

vissuto una gioia profonda che mi ha<br />

commosso e mi lascia dentro una emozione<br />

infinita, che certo mi accompagnerà per la<br />

vita! Ida (San Vincenzo la Costa)<br />

Sono nato e vissuto con Don Guanella a Rende e questa esperienza straor<strong>di</strong>naria me la<br />

porterò dentro per sempre, anche nella mia vita attuale negli Stati Uniti.<br />

Io voglio continuare a dare testimonianza del mio amore per questo Santo <strong>della</strong> Carità,<br />

così unico, anche attraverso il canto che coltivo con particolare cura e de<strong>di</strong>zione. I cori<br />

che organizzo mi riempiono la vita, mi fanno <strong>di</strong>menticare tante cose negative dei nostri<br />

simili e mi avvicinano al cielo e al mio Santo! Ho vissuto la giornata <strong>della</strong> gloria <strong>di</strong> San<br />

Luigi con sincera emozione ed immensa gratitu<strong>di</strong>ne per essermi trovato tra i tanti “ boni<br />

figli”, che il nostro santo amava con vera de<strong>di</strong>zione e per i quali ci ha lasciato l’impegno<br />

<strong>di</strong> una Carità vera e continua. Pompeo (Stati Uniti)


Suor <strong>Maria</strong> Lattuada<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 21<br />

“Un grazie sincero e riconoscente a suor <strong>Maria</strong> Lattuada che ha portato la<br />

fatica <strong>di</strong> un lungo servizio in umiltà, semplicità, de<strong>di</strong>zione e amore, per il<br />

bene spirituale <strong>di</strong> tutte le Religiose”.<br />

(Mons. Diego Coletti, vescovo <strong>di</strong> Como)<br />

Suor <strong>Maria</strong> nasce a Saronno (Varese) il 18 maggio<br />

1925. Conseguito il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> insegnante e dopo un<br />

serio <strong>di</strong>scernimento vocazionale, sceglie <strong>di</strong> consacrare<br />

la sua vita al Signore nella Congregazione delle <strong>Figlie</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Provvidenza</strong>. A 19 anni entra nel<br />

Postulandato <strong>di</strong> Lora - Como il 4 ottobre 1944. Dopo la<br />

Professione, inizia la sua missione guanelliana nel<br />

campo educativo come insegnante e opera nella scuola<br />

<strong>di</strong> Menaggio per 8 anni (1946-1954), poi a Saronno<br />

dove rimane per 5 anni. Per 13 anni è maestra delle<br />

novizie a Lipomo- Como. In seguito, viene destinata a<br />

Cosenza (6 anni) poi ad Ardenno per 9 anni (1978-<br />

1987). Per vent’anni (1988-2008) è segretaria<br />

<strong>di</strong>ocesana USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia).<br />

Nella Casa <strong>Santa</strong> Marcellina, ultima sua sede, è<br />

stata presente per ben 24 anni, svolgendo un servizio<br />

amministrativo importante per la Congregazione e<br />

nella casa ha coperto il ruolo <strong>di</strong> animatrice, con<br />

un’impegnata pastorale <strong>della</strong> terza età, svolgendo,<br />

con molto impegno e amore, l’accompagnamento<br />

spirituale dei Cooperatori guanelliani delle Province<br />

del Nord Italia.<br />

Suor <strong>Maria</strong> ha avuto il dono <strong>di</strong> una vita lunga, <strong>di</strong><br />

intensa attività, sostenuta sempre da una robusta vita<br />

interiore. Ella ci lascia la preziosa testimonianza <strong>di</strong><br />

una consacrata guanelliana ben riuscita, fedele a<br />

Cristo, alla sua vocazione e missione.<br />

E’ tornata alla Casa del Padre il 23 <strong>di</strong>cembre 2011.<br />

Carissima suor <strong>Maria</strong>,<br />

i Cooperatori desiderano ringraziarti per il tanto e prezioso lavoro svolto per loro.<br />

Grazie per tutte le premure e le attenzioni de<strong>di</strong>cateci in questi lunghi anni <strong>di</strong> assistenza<br />

e cura spirituale.<br />

Grazie per averci aiutati ad approfon<strong>di</strong>re ed amare il carisma guanelliano.<br />

Grazie per averci con competenza guidati negli esercizi spirituali e nei vari ritiri.<br />

Grazie per essere stata accanto a chi attraversava momenti <strong>di</strong>fficili e dolorosi: con<br />

sollecitu<strong>di</strong>ne sapevi trovare le espressioni giuste per dare conforto ed incoraggiamento.<br />

Ora godrai finalmente il meritato riposo e la ricompensa eterna e con la tua bella voce<br />

canterai insieme agli angeli. Veglia su <strong>di</strong> noi, proteggici!<br />

Carla Sacchetti,<br />

a nome <strong>di</strong> tutti i Cooperatori


Anno VI – N. 31 – pagina 22<br />

Suor <strong>Maria</strong>: una religiosa attenta al mondo dei laici<br />

<strong>di</strong> Rosella Callegari<br />

Ho conosciuto suor <strong>Maria</strong> Lattuada da quando ho iniziato a far parte del consiglio nazionale dei laici<br />

guanelliani. O meglio è suor <strong>Maria</strong> che ha voluto conoscermi, prima scambiando poche parole<br />

durante gli incontri provinciali e nazionali e poi sempre più frequentemente interessandosi<br />

dell’attività del consiglio e <strong>di</strong> “questo movimento laicale” come <strong>di</strong>ceva all’inizio.<br />

Abituata ad occuparsi, per incarico<br />

pastorale, <strong>di</strong> cooperatori e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

laici, si è da subito messa in <strong>di</strong>alogo<br />

ed in ascolto con la realtà MLG fin<br />

dalle prime manifestazioni, per cercare<br />

<strong>di</strong> capirne la collocazione nella<br />

famiglia guanelliana e dando, così<br />

facendo, il suo contributo formativo.<br />

Mi ha sempre stupito il suo<br />

interessamento: non era così scontato<br />

l’interesse verso una realtà nuova,<br />

che, pur essendo voluta dai due<br />

consigli generali delle nostre<br />

congregazioni, aveva, ed ha tuttora,<br />

bisogno <strong>di</strong> essere spiegata, <strong>di</strong>vulgata<br />

e tradotta in pratica nelle Case e fra<br />

gli stessi laici, cooperatori ed amici.<br />

Suor <strong>Maria</strong>, con precisione guanelliana, da subito ha cercato <strong>di</strong> dare una risposta a questa nuova<br />

sfida, vedendola come un segno dei tempi, e quin<strong>di</strong> accogliendola, facendosi tramite e me<strong>di</strong>atore fra<br />

le <strong>di</strong>verse generazioni.<br />

Le sue domande e le sue considerazioni ci facevano capire il senso del nostro impegno <strong>di</strong> laici per<br />

la congregazione e ci insegnavano la strada <strong>della</strong> preghiera prima <strong>di</strong> ogni azione, dell’adorazione<br />

prima delle parole.<br />

Per questo non ho mai avuto la percezione dei suoi anni e dei suoi problemi <strong>di</strong> salute (a parte la<br />

sor<strong>di</strong>tà), la naturale<br />

riservatezza <strong>della</strong><br />

religiosa si univa ad un<br />

animo giovanile e<br />

persino a volte gioioso.<br />

E poi c’erano le sue<br />

delicatezze, tipiche <strong>di</strong><br />

una Figlia <strong>di</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong><br />

<strong>della</strong> <strong>Provvidenza</strong>: fra le<br />

attenzioni che ho<br />

registrato verso <strong>di</strong> me<br />

non posso <strong>di</strong>menticare le<br />

sue telefonate.<br />

Suor <strong>Maria</strong> conosceva la<br />

situazione delicata <strong>della</strong> mia famiglia per la necessità <strong>di</strong> assistere a domicilio mio padre, non<br />

autosufficiente, per questo ogni volta che partecipavo ad incontri del consiglio nazionale MLG, per i<br />

quali mi assentavo da casa per qualche giorno, suor <strong>Maria</strong> telefonava a mia mamma perché non si<br />

sentisse sola. Quelle poche parole, sui temi consueti <strong>della</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, sono stati un vero<br />

conforto per mia mamma, ed un piccolo, utilissimo, segno <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e <strong>di</strong> amicizia da parte <strong>della</strong><br />

famiglia guanelliana.<br />

Sono certa che suor <strong>Maria</strong> continuerà a guardarci dal cielo ed a pregare per noi, come ci ha sempre<br />

assicurato, noi continueremo a ricordarla con affetto e stima.<br />

(Questa foto testimoniano la partecipazione <strong>di</strong> Suor <strong>Maria</strong> all’Assemblea nazionale del MLG –<br />

Roma, 23-24 gen. 2010)


2012 – 2012 – 2012<br />

UN SALUTO AL NUOVO ANNO<br />

Anno VI – N. 31 – pagina 23<br />

Siamo al principio del 1893. E’ sorta e ormai compiuta la<br />

nuova Chiesa che altri salutano il piccolo duomo <strong>della</strong> Piccola<br />

Casa. E insieme sono sorte tre case, quella degli artigiani<br />

ampliata oltre il doppio, quella dei sacerdoti vecchi, e nei<br />

sotterranei del sacro e<strong>di</strong>ficio<br />

belli ed estesi locali che sono<br />

opportuni come un’altra bella<br />

casa.<br />

E i mezzi? Apparentemente<br />

mezzi piccolissimi, ma continui<br />

e <strong>di</strong> ogni giorno, onde<br />

provvedere alle necessità più<br />

urgenti.<br />

Allo spuntare del nuovo anno<br />

1893 noi entriamo in spirito<br />

nella nuova Chiesa del Divin<br />

Cuore e là ci prostriamo<br />

<strong>di</strong>nnanzi a quella fiamma <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>vina Carità e porgiamo<br />

vivissime grazie al Sacro<br />

Cuore del <strong>di</strong>vino Infante.<br />

Lo preghiamo con insistenza<br />

perché continui la sua<br />

protezione su <strong>di</strong> noi, effonda in<br />

copia bene<strong>di</strong>zioni spirituali e<br />

temporali sopra le persone, le<br />

famiglie, sopra gli interessi <strong>di</strong><br />

tutti i cooperatori e i<br />

benefattori <strong>della</strong> Piccola Casa e del nuovo tempio.<br />

Salutiamo tutti il nuovo anno in preghiere <strong>di</strong> fede.<br />

Salutiamolo in esercizio <strong>di</strong> virtù.<br />

Salutiamolo ad imitazione del Divin Cuore in esercizio <strong>di</strong><br />

opere sante.<br />

San Luigi Guanella<br />

Dal Bollettino “La Providenza”, nel suo secondo anno <strong>di</strong> vita,<br />

stralciamo questo “saluto” carico <strong>di</strong> significato, scaturito dal cuore<br />

stesso <strong>di</strong> don Guanella proprio all’inizio delle sue fondazioni.<br />

(gennaio 1893, n° 2; p. 9-10)

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