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MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media

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CAMBIAMENTI ANTERO-POSTERIORI NELLA TOPOGRAFIA CORTICALE EEG DI<br />

SONNO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA.<br />

Novelli L., Marzano C., Bruni O. e De Gennaro L.<br />

Centro per i disturbi del sonno in età evolutiva ―Sapienza‖, Roma<br />

Dipartimento di Psicologia, ―Sapienza‖ Roma.<br />

Obiettivi. Diversi studi hanno dimostrato che le bande di frequenza EEG in sonno,<br />

subiscono fortemente l’influenza dell’età, sia in termini di potenza che di localizzazione<br />

topografica. Questo è stato oggetto di ricerca, soprattutto in tempi recenti, anche se c’è da<br />

dire che la maggior parte degli studi si sono concentrati sui cambiamenti che si verificano<br />

durante l’adolescenza, periodo della vita considerato fonte di numerosi cambiamenti,<br />

soprattutto in termini di riorganizzazione cerebrale. E’ di recente pubblicazione un primo<br />

lavoro che ha tentato di definire le variazioni età dipendenti nella topografia corticale delle<br />

bande di frequenza EEG di sonno riportando un andamento postero-anteriore dell’attività<br />

ad onde lente durante il sonno (Kurth et al., 2010). E’ noto come il sonno e le bande di<br />

frequenza EEG di sonno, subiscano il massimo dei cambiamenti nei primissimi mesi/anni<br />

di vita. Pertanto l’obiettivo del nostro lavoro sarà quello di fornire fornire un’immagine dei<br />

cambiamenti a livello topografico delle bande di frequenza EEG di sonno, nei primi 3 anni<br />

di vita, al fine di fornire una indicazione precoce su quelli che potrebbero essere<br />

considerati dei marker di sviluppo normale del sonno.<br />

Materiali e metodo. 15 bambini di età compresa tra 0-3 anni, sono stati sottoposti a<br />

polisonnografia standard. Dopo aver effettuato una reiezione degli artefatti, è stata<br />

effettuata l’analisi spettrale dell’EEG di sonno, su ciascuno dei canali EEG, per tutte le<br />

bande di frequenza comprese tra 0.5-25 Hz ad una risoluzione di 0.25Hz. I soggetti<br />

partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi: coloro che avevano meno di 1 anno<br />

e coloro che avevano più di 1 anno di età.<br />

Risultati. Dai risultati è emerso che il gruppo dei bambini più grandi (> 1 anno) presentava<br />

un andamento postero-anteriore di tutte le bande di frequenza comprese tra 0.5-4 Hz<br />

durante il sonno NREM. Questo andamento non era presente nel gruppo di bambini più<br />

piccoli (< 1 anno). Rispetto al sonno REM è emerso un andamento postero anteriore nel<br />

gruppo dei bambini > 1 anno per i bin compresi tra 6-10 hz.<br />

Discussione e conclusioni. I dati mostrano un andamento postero-anteriore per le bande<br />

di frequenza più lente, sia in REM che in NREM per il gruppo dei bambini 1-3 anni. Questo<br />

fenomeno non è presente nel gruppo dei più piccoli (0-4 mesi). I dati relativi ai bambini più<br />

grandi (> 1 anno) sembrano quindi confermare quanto riportato da Kurth et al. (2010) e da<br />

precedenti studi di neuroimmagini che confermano un processo di maturazione cerebrale,<br />

e di mielinizzazione, postero-anteriore. Rispetto al gruppo dei più piccoli sembra che<br />

quest’ andamento non sia ancora ben evidente. Possiamo ipotizzare che questo sia<br />

dovuto ad un ancora poco definito sviluppo delle stesse aree cerebrali. Infatti un recente<br />

studio di neuroimmagini hanno evidenziato come la formazione della guaina mielinica sia<br />

ben visibile in tutte le aree cerebrali soltanto a partire dai 9 mesi di vita.<br />

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