Echi del Cannibalismo - ITT Marconi Rovereto

Echi del Cannibalismo
Caobelli Giada
5sL
Esame di Stato
a.s. 2011 - 2012
F. Goya,
Saturno divora un
figlio,
1821-1823.
1
Olio su intonaco.

Il cannibalismo umano
Il cannibalismo umano si manifesta
principalmente per le seguenti ragioni:
T. Géricault,
La Zattera della Medusa,
Ca 1819.
Parigi, Museo del Louvre.
Olio su tela
1. Usanza culturale
o rituali
2. Sopravvivenza
3. Disturbi
mentali
Issei Sagawa,
Il Killer di Parigi
2
Petronio,
Satyricon (cap. 141)

Perché?
3

Ipotesi di base
"Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più
intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti."
L’ipotesi di base è che il
cannibalismo sia stata la forma
di selezione principale all’interno
delle prime “società” di ominidi.
Caratteristiche socio-relazionali uniche
solo alla specie umana.
Ciò che le ha determinate è stato un
fattore:
• esplosivo
• continuativo
• autoregolabile
4
C. Darwin

Gli ominidi
• Specie onnivora
• Poco specializzata dal punto di vista
predatorio
• Dotata di vivacità sessuale
• Dotata dal punto di vista sociale
MODELLO GORILLA:
Maschio con harem di femmine
Violenza del nuovo maschio
dominante su prole del vecchio
Femmina
conquistata
non per
capacità
predatorie,
ma sessuali
MODELLO SCIMPANZE’:
Attività sessuali promiscue
Violenza su prole ingombrante e
di origine genetica incerta.
5

L’innesco del fenomeno fu di provenienza esterna
(evento climatico, carestia).
vantaggio di una dieta iperproteica “facile”
+
bisogno di contrastare la concorrenza riproduttiva
=
rischio di estinzione.
Sviluppo di caratteristiche biologiche uniche:
• perenne recettività
sessuale femminile
• menopausa femminile
• neotenia infantile
• tabù dell'incesto
6

Fine dell’estro
La prima misura anticannibalica fu l’abolizione
della sessualità periodica femminile,
sostituita da una ricettività sessuale perenne.
• “scambio di sesso contro carne”
fabbisogno maschile di cibo
fu sessualmente soddisfatto;
• diminuì la competizione riproduttiva fra i maschi.
7

Menopausa
Successivamente si crearono le condizioni
biologiche affinché la prole di tenera età
potesse essere allontanata dalla madre.
”teoria della nonna”
femmine più anziane disponibili
all’allevamento dei cuccioli
l’alleanza madri-figlie contro il maschio.
Il potere femminile delle “nonne”
l’inizio del matriarcato.
Le madri agenti della selezione
8

Neotenia
Uguale criterio
di selezione
della prole e
del compagno
La prole dovette trovare un proprio stratagemma biologico
per poter sopravvivere all’attacco del maschio cannibale.
Sviluppo “neotenico”
Dilagare
dell’incesto madre-figlio
(complesso di Edipo).
Netta pre-maturazione sessuale
della stessa prole rispetto al
termine del suo sviluppo psicofisico.
Ripresa del
cannibalismo
maschile
verso la prole
• Offrire a sua volta il
“sesso contro carne”
• non essere considerato
rivale sessuale perché
mascherato da fattezze
infantili.
La predazione
cannibalica
si trasformò in
9predazione
sessuale.

Tabù dell’incesto
Gruppi dilaniati da
conflittualità tra i soggetti,
sebbene sviluppati
fisicamente ed intellettualmente
Tabù dell’incesto
• Fine ruolo femminile
nella selezione della specie
• Passaggio dal
matriarcato al patriarcato
Rapporto predatorio
(cannibalico e sessuale)
fatto inconscio
Inadatti a sostenere
lo scontro con gruppi
meno evoluti ma più coesi.
La predazione spostata
verso l’esterno
(con la guerra ai gruppi rivali)
10

Fonti
INTERNET:
• http://it.wikipedia.org/wiki/Antropofagia
• http://freakingnews.it/in-evidenza/foto-shock-storia-isseisagawa-cannibale-giapponese
LIBRO:
• Volfango Lusetti, “Il Cannibalismo e la Nascita della Coscienza”,
Armando Editore, Ronciglione (VT), 2008
• G. Cricco e F. P. Di Teodoro, “Itinerario nell’Arte, seconda
edizione”, Zanichelli, 2005
11