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IL PORTICO OGGI<br />

UN’IMPRESA SOCIALE<br />

Un’impresa privata è definita “non profit” quando l’utile realizzato non viene distribuito ai soci, ma<br />

reinvestito nell’attività che svolge. Un organismo “non profit”, dunque, non vuol dire che non fa profitti,<br />

ma semplicemente che questi non sono lo scopo principale <strong>del</strong>l’impresa. È il caso per esempio <strong>del</strong>le<br />

fondazioni o <strong>del</strong>le cooperative sociali, nei cui statuti è vietata la distribuzione degli utili.<br />

Una realtà con queste caratteristiche, non votata all’arricchimento viene anche definita <strong>del</strong> “terzo settore”,<br />

perché non può essere collocata nè tra le attività statali, nè tra quelle di mercato. A metà strada,<br />

insomma, tra i due colossi <strong>del</strong>l’economia. Come sostiene Jeremy Rifkin, economista americano e guru <strong>del</strong><br />

non-profit, «è quell’universo di enti assistenziali e caritatevoli, di associazioni, di istituzioni che si occupano<br />

di anziani, aiuti ai paesi in via di sviluppo, sanità, ambiente... Un settore enorme, dove ogni posto di<br />

lavoro creato è anche un contributo al benessere <strong>del</strong>l’umanità».<br />

Massimo Calvi<br />

“Professione Operatore Non-Profit”, Guide Mondadori 1998, pag. 12<br />

IL PIACERE E IL DOVERE DELLA SOLIDARIETÁ<br />

Alla domanda “Perché fai il volontario?” l’indagine nazionale <strong>del</strong> Ministero (1999) rileva, nelle risposte, le<br />

seguenti motivazioni addotte dagli intervistati (che potevano attribuire contemporaneamente più scopi<br />

alla loro azione):<br />

• Instaurare rapporti umani significativi (91 %)<br />

• Agire da cittadino responsabile (80 %)<br />

• Dare concretezza ai valori etici e religiosi (78 %)<br />

• Contribuire a cambiare la società (73 %)<br />

• Sentirsi parte di un buon gruppo (67 %)<br />

• Acquisire e valorizzare competenze (57 %)<br />

• Trascorrere il tempo libero in modo piacevole (57 %)<br />

I volontari sentono, dunque, un dovere che li spinge dal profondo <strong>del</strong>la loro coscienza umana e civile e<br />

che, allo stesso tempo, procura loro soddisfazioni tra le più belle e durature <strong>del</strong>l’esistenza.<br />

Quest’anno la nostra festa annuale inizia il venerdì 12 settembre con un convegno sul Servizio civile<br />

nazionale e sul volontariato europeo come occasioni per far crescere nei giovani il dovere di solidarietà<br />

sociale (art. 2 <strong>del</strong>la Costituzione) e far sperimentare il piacere <strong>del</strong>l’amicizia, la gioia <strong>del</strong> dono e l’entusiasmo<br />

<strong>del</strong>l’impegno e <strong>del</strong>la condivisione concreta, non superficiale.

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