scarica una copia del libro - Il Portico
scarica una copia del libro - Il Portico
scarica una copia del libro - Il Portico
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
74<br />
BREVE STORIA DELL’ASSOCIAZIONE<br />
“Paolo Zuin”. Al di sopra di questa vi è il vecchio granaio che non è stato ancora restaurato (se non nel soffitto che<br />
era completamente crollato) e nel quale si prevede di allestire la sala da pranzo e soggiorno per un uso molteplice<br />
sia per gli ospiti sia per le attività <strong>del</strong>l’Associazione.<br />
La “càneva” aveva anch’essa il soffitto distrutto e fu rifatto da Slavko e Sabo, due profughi <strong>del</strong>la ex Jugoslavia, con<br />
<strong>una</strong> struttura di ferro che ancora esiste (e resiste!).<br />
IL PARTO<br />
UNA PICCOLA COMUNITÀ RESIDENZIALE SOSTENUTA DA MOLTI AMICI<br />
La festa di matrimonio di Daniela e Sandro segnò anche la fine dei grandi lavori e fu <strong>una</strong> festa per tutti. <strong>Il</strong> pranzo<br />
offerto agli sposi da Renzo, visto che i due non avevano da parte <strong>una</strong> lira, fu organizzato da Rosetta, aiutata da <strong>una</strong><br />
schiera numerosa di parenti e genitori degli allievi di Sandro. Questi ultimi, bambini di quinta elementare, furono<br />
tutti occupati come camerieri.<br />
Augusto mise a disposizione l’automezzo <strong>del</strong>la sua ditta, Marcello il telone <strong>del</strong> proprio camion e si costruì un’enorme<br />
tenda davanti al portico per proteggere i numerosi invitati in caso di pioggia.<br />
Giannello Barison portò la propria barchetta a motore per il giro sul naviglio e Mario, vicino di casa, costruì per<br />
l’occasione un piccolo imbarcadero. Gemma pulì per giorni, meticolosamente, tutte le stanze, Daniele fotografò<br />
magnificamente i volti. Antonello fece molte diapositive, ma due giorni dopo, l’orina di un bulldog sulla macchina<br />
abbandonata nella tenda da campeggio fuse l’intero rullino e tuttavia si salvò l’unica immagine degli sposi sul<br />
mitico tandem Atala, acquistato in comproprietà con Sergio per 23 mila lire.<br />
Anche questo concorso volontario di persone preluderà allo sviluppo successivo <strong>del</strong>le innumerevoli generosità<br />
che caratterizzano ancora oggi la vita <strong>del</strong>l’associazione.<br />
La notte <strong>del</strong> 2 luglio <strong>del</strong> 1983, dopo che se ne furono andati anche gli ultimi amici dei circa 350 invitati alle nozze<br />
sotto il portico, Ennio lasciava definitivamente la sua stanza nell’abitazione principale per risiedere nella sua<br />
nuova dimora al piano terra <strong>del</strong>la barchessa, mentre in <strong>una</strong> parte <strong>del</strong> granaio, al piano superiore, era stato completato<br />
l’appartamentino per la coppia di coniugi che aveva deciso di condividere l’esperienza. Nello “stato di<br />
famiglia” <strong>del</strong> nuovo nucleo, all’ufficio anagrafe <strong>del</strong> Comune di Dolo, Ennio risultava essere il capofamiglia e ne<br />
andava orgoglioso.<br />
Da quel giorno la cucina al piano terra diventò luogo d’incontro e <strong>una</strong> piccola fucina di iniziative mirate ad<br />
allargare ad altre persone, e non solo ad Ennio, le opportunità di aiuto, di svago e di tutela <strong>del</strong> diritto ad un’esistenza<br />
normale.<br />
Dopo un breve viaggio di nozze in Sardegna, regalato da Giancarlo che lo aveva barattato all’agenzia con la sua<br />
vecchia vespa di cui il direttore si era invaghito, gli sposi si recarono con Ennio in vacanza ad Asiago e spinsero<br />
assieme la loro prima carrozzella con un figlio adottivo speciale, attempato e già un po’ viziato.