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speciale MI AMI 2012
ROCKITmag|49
#miamifestival
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speciale MI AMI 2012
rockitmag|49
Tiratura 20.000 esemplari
Registrazione n. 863 del 15/12/2004
presso il tribunale di Milano
stampato da Modulimpianti, Grezzago (MI)
Direttore responsabile
Stefano Fiz Bottura (fiz@rockit.it)
reDazione + proDUzione Mi aMi
Sandro Giorello, Michele Wad Caporosso,
Carlotta Fiandaca, Marco Villa, Giulio Pons,
Stefano Rocco, Alessandra Maculan, Claudia
Selmi, Silvia Moia, Claudia Spadoni, Susanna
Verni, Marina Canino, Paola Cantella, Delia
Parodo, Alessandra Perongini, Marta Gerosa,
Laura Parente, Chiara Minetti, Fausto Murizzi.
rUbrichisti
Renzo Stefanel, Claudia Selmi, Stefano Rocco,
Anna Viganò, Andrea Mangia, Stefania
Pedretti, Rancore
collaboratori rockit
Renzo Stefanel, Francesco Saliola, Nur Al
Habash, Christian Amadeo, Ester Apa, Monia
Baldacci Balsamello, Antonio Belmonte, Nicola
Bonardi, Eleonora Chiari, Filippo Cicciù, Oscar
Cini, Simone Cosimi, Margherita Di Fiore, Irene
Gasparello, Maria Guzzon, Andrea La Placa,
Federico Linossi, Sara Loddo, Maria Murone,
Elisa Orlandotti, Barnaba Ponchielli, Matteo
Remitti, Sara Scheggia, Marco Verdi, Angela
Maiello, Antonio Garosi, Carlotta Freni, Chiara
Longo, Cristina Cipriani, Davide 'Brace' Rastelli,
italiani
brava gente !
Diego Ferreri, Enrico Piazza, Fabio Benvegnù,
Federica Palladini, Filippo Papetti, Francesco
Caprai, Gioele Valenti, Giuseppe Galato, Letizia
Bognanni, Mara Guzzon, Marcello Farno, Marco
Jeannin, Nino Ciglio, Samir Galal Mohamed,
Carlo Tonelato, Costanza Bongiorni, Elena Chiara
Mitrani,Elena Rebecca Odelli, Eleonora Ferri,
Francesco Fusaro, Gabriele Bacchilega, Giovanni
Continanza,Giuseppe Catani, Manfredi
Lamartina, Matteo Fiorini, Michele Montagano,
Roberta d'Orazio, Silvio Bernardi, Teresa Bellemo
DesiGn
Oisin Orlandy, Paola Dutti
iMpaGinazione
Stefano Fiz Bottura, Diego Ferreri
in copertina
Illustrazione di Nicolò Pellizzon (www.fauces.it)
associazione nazionale rockit
Via Ostiglia 8, 20133 Milano
tel 02.89052371 / contattaci@rockit.it
P.IVA 02978690960
consiGlio Direttivo
Giulio Pons (Presidente), Stefano Fiz Bottura,
Michele Wad Caporosso, Sandro Giorello, Fausto
Fausti’ko Murizzi, Carlo Pastore,Stefano
Acty Rocco
rockit Goes social:
facebook.com/rockit.tuttarobaitaliana
twitter: @Redazionerockit
instagram: @miamirockit
3

Sei sul fiume che ti ha visto crescere, è il tramonto,
l'estate è alle porte e tutto sta per cominciare.
Hai una canna da pesca in mano e cammini lungo
la sponda cercando di fare il meno rumore possibile.
L'aria è satura, i moscerini si raggruppano in
piccoli sciami, la superficie dell'acqua è immobile,
il silenzio intatto, rotto soltanto qua a lè dalle
piccole bollate o dai salti dei pesci. I tuoi nervi il
tuo cervello i tuoi occhi sono una cosa sola con
il tuo istinto, sei concentrato, certo, ma in modo
naturale, senza ansia, senza scadenze, senza ritmi
inumani dettati da altri, senza nessuno spreco
di energie o tensioni soprattutto, sei tu la tua
canna da pesca e il fiume davanti, e nessun'altro.
Apri l'archetto del mulinello, con il dito indice
tieni il filo, bilanci la canna all'indietro, e lanci.
L'esca tocca l'acqua con delicatezza, fai scattare
l'archetto e inizi un lento recupero, dando piccoli
strappi con il cimino della canna. In questo preciso
momento se ti scorresse clorofilla al posto
di sangue nelle vene nessuno avrebbe niente da
ridire, sei la natura, sei l'essere umano allo stadio
più primordiale che ci sia. Continui a recuperare
filo. La scarica di adrenalina del pesce che
abbocca è più potente di qualsiasi gratificazione
professionale (seconda solo a un orgasmo come si
deve, se vogliamo dirla tutta).
O ancora. Quando mi inviti a cena, ed è tutta la
settimana che pensi a cosa mi preparerai, a mettere
insieme un menù che abbia un senso profondo
con quello che mi vuoi raccontare, perchè
hai voglia di sorprendermi ma soprattutto di
sorprenderti e di divertirti, di dimostrare a te
stessa che se vuoi > puoi. Altro che quello che la
gente crede di te. E ti scappa un sorriso, e quindi
trovare le ricette, comprare gli ingredienti giusti,
prendersi il proprio tempo e cucinare con cura e
amore. Li senti i nervi che si calmano? Lo senti il
rumore di fondo che si allontana e lascia spazio
alla quiete? Le tensioni che si sciolgono come la
farina nell'acqua, gli scazzi di giorni inutili che si
disfano sotto le tue dita e si impastano alla voglia
che hai di.
O ancora, tu che sei l'amore mio che non muore,
che non hai un balcone da far strabordare
di piante-fiori-frutta-verdura e comunque hai
EDITORIALE
è questo quello che siamo
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 04
di
sTEfAnO fIz bOTTuRA
fiz@rockit.it
riempito tutti i davanzali delle finestre di ogni
tipo di piante-fiori-frutta-verdura. Perchè io
non lo so cosa ci fai alle piante con quelle mani,
ma la casa è sempre verde da quando ci sei tu. La
cura e l'attenzione che ci metti, quanto lasci tutto
alle spalle tutto fuori dalla porta quando sei con
loro, il silenzio in cui ti perdi, tutte le volte che ti
scopro che ci parli, che sembra che parli da sola
e a me viene da ridere, che io proprio non riesco
a starci dietro così, e allora penso ma dove hai
imparato? Chi ti ha insegnato? Quando e come
hai capito che ti faceva stare così bene riempire (e
mantenere) verde ogni angolo assolato della casa
disponibile? :-)
O ancora, quando disegni, che sia raccontare una
storia a fumetti o semplicemente ripercorrere
mentalmente la ragazza più bella che hai conosciuto
ultimamente. Il rumore delle matite sulla
carta, la consistenza, la fatica dello stendere il
colore che sembra facile ma non lo è. Tu, da solo
nella stanza, la musica che serve solo da ulteriore
barriera al tuo silenzio, che è un silenzio gremito
di presenze, altrochè, è come tuffarsi dentro,
una trance, un rapimento, un'estasi nei momenti
in cui davvero riesci a lasciarti andare e sei completamente
concentrato e preso da quello che stai
facendo. Non saprei descriverlo diversamente se
non con il termine 'abbandono' (come solo un orgasmo
come si deve, ritorniamo li?).
Sto parlando di cose pratiche, situazioni reali,
momenti spesi così, con naturalezza. Senza
chiedere/pretendere niente in cambio da nessuno.
Potete chiamarli 'hobby' per sminuirli o
cercargli/dargli un valore commerciale, o 'passatempi',
io preferisco chiamarle piccole arti del
vivere quotidiano.
Come si impara? Come si inizia? Chi ci insegna?
Posto che siamo esperienza, siamo la grazia del
saper vivere facendo soprattutto ciò che ci piace,
che ci fa stare bene, in cui possiamo 'abbandonarci'.
Non nasciamo sapendo quali sono i
nostri desideri/attitudini, ma le scopriamo, per
caso (leggendo o vedendo o vivendo qualcosa),
o perchè qualcuno, appunto, ce le insegna (an-
che lì, per caso o c
gli scambi, le slidi
mo un curioso mix
casualità&ricerca, t
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EDITORIALE
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le scopriamo, per
vivendo qualcosa),
ce le insegna (an-
che lì, per caso o coscientemente). Siamo tutti
gli scambi, le sliding doors, gli incontri. Siamo
un curioso mix di esperienze&relazioni, di
casualità&ricerca, tanto più ricchi tanto più siamo
stati curiosi certo, ma l'apertura personale
non basta, servono anche situazioni e occasioni
dove trovarsi davanti agli occhi l'inaspettato e
il MI AMI, ad esempio, da sempre, da quando è
nato, è e vuole essere (anche) questo: un'occasione
per.
(tra parentesi: c'è una parola inglese che mi è
sempre piaciuta molto che è 'firestarter')
Accendiamo le micce, facciamo scoccare le scintille,
seminiamo nei cuori e nella testa dei ragazzi
Esperienze Immaginario Mondi e Vite Possibili.
Su tutti i livelli, senza la paura del giudizio di
nessuno.
E non è insegnare ma condividere, non ci sono
concetti astratti, non ci sono teorie o macrosistemi,
non c'è il giusto/sbagliato meglio/peggio,
ma modi personali in cui si sono imparate/vissute
le cose, non ci sono i battibecchi sterili sul
modello dell'intellettuale televisivo invitato in
trasmissione per farti perdere tempo, non dire
un cazzo e accrescere solo il rumore di fondo (sui
danni che ha fatto riprodurre il modello televisivo
anche in rete ci sarebbe da scrivere un bel pò,
se non fosse di per se attività sterile e inutile ecome
detto fin qui-le energie le vogliamo spendere
solo per vivere bene/meglio)
Impara l'arte e non metterla da parte.
Ma diffondila, condividila, scambia informazioni
e saperi a tutti i livelli, ricordati che nessuno
"nasce imparato", e che tutti, anche i più grandi,
sono partiti dal non sapere, hanno fatto un passo
e da lì è iniziato tutto no? E chi se ne frega se
all'inizio sembri stupido, goffo, in ritardo, fuori
moda, fuori gioco. Chi se ne frega del giudizio
degli altri se stai facendo una cosa per te.
Se sei tu il primo a limitarti, ad aver paura, a
frenare gli istinti, a non saper dire a te stesso
un sano 'ma chi cazzo se ne frega', ti perdi l'80%
delle esperienze e del bello dello stare al mondo
(senza pudore, crederci davvero, ci si butta e via!
provaci un pò, vedrai l'effetto che fa)
per quello che ho visto per quello che ho sentito
ma soprattutto: per dirompente umanità
Tutto questo per dire che, anche se vogliono farci
annegare in questo spleen di merda, soffocati da
noia e zero possibilità, in realtà abbiamo sviluppato
tante di quelle difese e scappatoie, di dirompente
umanità, che possiamo rimandare al mittente
ogni richiesta di 'resa', ogni 'dover chiedere
il permesso per', ogni annichilimento.
Perchè il gene difettoso da non tramandare e
da cui guarire, dopo l'eccessiva attenzione ai
feedback che ci danno gli altri, è proprio l'Autocensura,
cioè quando siamo noi stessi i primi a
disinnescare sul nascere ogni pensiero, a smontarlo
a sarcasmo e cinismo da poveretti e codardi
(commenta commenta commenta, provoca, polemizza,
scrivi blablabla = noia mortale). Dammi
retta, è decisamente da sfigato rovinare il proprio
tempo in stronzate del genere. Con tutto il bello
che c'è prendersi, da scoprire, da inventare. La
Bellezza a cui abbandonarsi. Senza aspettare più
niente o nessuno.
Che in questi tempi moderni la rivoluzione digitale
ha liberato il tempo e la figata è proprio
questa, se impari il trucco, hai davvero tutto il
tempo che vuoi per viaggiare senza soluzione di
continuità sui due livelli: il silenzio e la solitudine
per fare tue le cose, e l'apertura e la curiosità
per imprarne sempre di nuove. E poi condividerle.
E poi ancora e ancora e ancora.
Torniamo alla prima immagine di questo editoriale:
c'è una foto dei miei genitori, giovanissimi
(e bellissimi), la foto è scattata esattamente
su quello stesso fiume, c'è mio padre che pesca
e mia madre sorridente con il pancione. Come
dire: un destino segnato, direte voi. In parte sì,
forse, ma senza tutti i pomeriggi spesi da solo sul
fiume non avrei mai imparato davvero a pescare,
non avrei mai capito il senso di quello che stavo
facendo, non sarebbe diventata parte di me. Non
avrei mai capito. E non sarebbe stato così importante
da metterlo in questo editoriale e raccontarvelo
sperando che anche a voi venga voglia di
imparare/scoprire una cosa nuova, non necessariamente
la pesca. Magari proprio a partire dai
nuovi corsi MI AMI (che trovate a pag. 18)
E ricordiamocelo, come dice Ken il Guerriero:
"Concentrazione uguale forza".
05
Oppure quando hai
come palline da tenn
e per guarire dalla fe
dare, si sa, lo dicono
piuttosto che amma
berti latte e cognac d
sudare in due sotto
sensi aperti e il cerve
via dal buonsenso, da
scadenze. Che un abb
solo è necessario, ma
tati. Tutti e due.
O ancora, sei arrivat
saletta, gli altri arrive
da lì a mezzora, sei se
dato che avete recupe
il solito odore di chiu
bero bisogno di una m
re mai come oggi la s
posto più giusto dove
per la prima volta da
te da solo, e hai temp
i pensieri, e i tuoi occ
lato all'altro della stan
ri mentalmente la sca
insieme per il prossi
non si può proprio
giusto 2 date, ma le c
a girare bene, e non è
webzine ha parlato b
mai è facile e serve a
sto quella magia che
mentre vi guardate
salire sul palco, quell
scorrere quando inizi

MIaMI 2012
MI aMI 2012
schede a cura di
sTefanO fIz bOTTURa • MIChele WaD CapOROssO • CaRlOTTa fIanDaCa • sanDRO GIORellO
faUsTO MURIzzI • CaRlO pasTORe • alessanDRa peROnGInI • sTefanO aCTy ROCCO • MaRCO vIlla
veneRDì
apeRTURa CanCellI ore 18.00
InIzIO COnCeRTI ore 18.30
ChIUsURa ore 4.00
Suonano al MI AMI
perchè sono bravi,
perchè hanno talento,
originalità, fotta,
entusiasmo e poesia.
Suonano al MI AMI
perchè ROCKIT li ha
selezionati per voi
nel corso dell'anno
precedente. E adesso è il
momento di condividere.
Sono i veri protagonisti
(insieme a voi) del
festival. Ecco i 60 gioielli
di quest'anno.
•
vaI
a paGIna 31
PROGRAMMA
COMPLETO
DEL FESTIVAL
+ MAPPA
•
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 06
palCO sanDRO peRTInI
Kramers
www.rockit.it/kramers
h 19.00
Sono ufficialmente passati al lato
oscuro. Dopo tanto indie rock, il
pop. Quello radiofonico, bello,
che arriva come la prima giornata
di sole dopo le troppe di schifo
(meterologicamente parlando
ma non solo). Canzoni rotonde
con i ritornelli rotondi, astenersi
diabetici, ovvio. Ma tutti gli altri
si prenderanno delle grandi
soddisfazioni per il sing-along.
Bad Love Experience
www.rockit.it/badloveexperience
h 19.50
Nel loro ultimo album c’è una
canzone che si intitola “The kids
have lost the war”. Ebbene, i
BadLoveExperience, per quanto
ci riguarda, la loro guerra l’hanno
vinta! “Pacifico” è un capolavoro
di pop(ular) music tutto da scoprire
e siamo sicuri che qui al MI
AMI mostreranno alla grande il
loro talento.
Amor Fou
www.rockit.it/amorfou
h 20.50
Gli esistenzialisti tristi li hanno
lasciati sul Naviglio, all'Idroscalo
portano i giovani di Berlino e
della Primavera Araba. Perché
succede. Cento giorni da oggi,
o forse domani. Ma succede. E
succede anche sul Palco Pertini,
con il primo concerto degli Amor
Fou senza giacca e cravatta. Ma
con la stessa cura ed eleganza di
sempre, perché quella è questione
di DNA.
G
s
l
m
d
s
u
t
N
g
I

Aucan
www.rockit.it/aucan
h 22.10
Gli Aucan ci guardano dallo
specchietto retrovisore. Chi se
li ricorda quando provavano a
mettere insieme math rock e
dubstep? Anni luce. Ci hanno
superato. Ormai sono un Suono,
un onda di frequenze mastodontiche
che spostano e spiazzano.
Nessuno ha una potenza del
genere in Italia (dico sul serio).
Il Pertini esploderà.
Calibro 35
www.rockit.it/calibro35
h 23.30
Ritornano quelli di quando
guardavi i poliziotteschi la sera
con i tuoi genitori svaccati sul
divano, tu che volevi cambiare
canale e non capivi cosa ci fosse
d'interessante in questi inseguimenti
con colonne sonore
accattivanti e frenetiche mentre
i tuoi sì che capivano. Portali a
vedere i Calibro 35 al MI AMI,
ti ringrazieranno.
DJ seT
Tayone
www.rockit.it/tayone
h 00.45
Tra i migliori dj europei, soprattutto
per la tecnica - scuola Alien
Army - con cui disegna i passaggi
tra un disco e l'altro, tra un genere
e l'altro. Dj in Videomind
e anche nel tour di Marracash,
nome storico dell'hip hop italiano
e del turntablism agonistico: al
MI AMI suonerà tutte le canzoni
del mondo.
Elisa Bee
www.rockit.it/elisabee
h 02.15
Ragazza sarda trapiantata a
Milano, Elisa Bee si dà da fare.
Rimbalza fra influenze uk-garage
e contemporaneità ghetto-tech.
Poco tempo fa ha confezionato il
suo primo bootleg, sverginato da
A-Trak di Fool's Gold, che l'ha
subito suonato. La miglior dj
donna italiana? Non è mai una
questione di genere, è sempre
una questione di qualità.
palCO la COllIneTTa
Intercity
www.rockit.it/intercity
h 18.30
La partenza del MI AMI è sensuale
e sul velluto. Prima del
tramonto del venerdì, saranno
gli Intercity ad aprire i concerti
dell'edizione 2012. Gli intrecci
di voce, che hanno riempito di
elettricità e schiocchi di baci
i primi mesi dell'anno, sono
pronti ad accarezzare l'erba
della Collinetta.
Le Case Del Futuro
www.rockit.it/lecadelfuturo
h 19.10
Da Brescia, che va ricordato:
è la Berlino italiana. Fautori
di un pop synthetico denso di
psichedelia e influenze beat, dal
vivo - al momento - suonano
meglio che su disco. Ed è per
questo che al MI AMI suoneranno
sulla Collinetta al posto
di infilare il loro cd nei cambi
palco. Giovani, ma già con un
bel singolo in curriculum. Che
il nome sia un presagio!
07

Thony
www.rockit.it/thony
h. 19.55
Sarà la nuova protagonista del
film di Virzì (scritto da Simone
Lenzi dei Virginiana Miller).
Non solo, ha un talento strepitoso,
una voce che potrebbe far
bloccare un'intera città immersa
nel traffico. E' un po' che la teniamo
d'occhio. Voi rimarrete a
bocca aperta, nient'altro da aggiungere.
Nicolò Carnesi
www.rockit.it/nicolocarnesi
h. 20.45
E' la rivelazione, il giovane cantautore
pop ma dall'animo esistenzialista
e complicato, uno
che ti mette insieme le scollature
delle ragazze e i pomeriggi
passati nei caffè a scrivere. I
viaggi con la testa, il cuore che
batte per conto suo. Fresco, diretto,
un fulmine a ciel sereno.
Lo aspettavamo da tempo.
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 08
Saluti Da Saturno
www.rockit.it/salutidasaturno
h. 21.40
Cantano di un posto che non c'è
e sembrano i personaggi di un libro,
catapultati sulla Collinetta
come alieni svagati e malinconici.
Quando iniziano a suonare è un
cortocircuito dolcissimo: la Riviera
come il Texas, Fellini che beve
pastis con Capossela in qualche
sottoscala decadente di quello che
forse è un bordello o forse no, siamo
a Parigi, siamo a Rimini, siamo
all'inizio del 900, siamo alla fine
del 2000. Un carillon, un teatrino
sospeso pieno di magia, vai col liscio
maestro, se mi guardi e non ti
innamori di me, io... io vado a vivere
a Valdazze.
Umberto Palazzo
www.rockit.it/umbertopalazzo
h. 22.40
Agitatore full-time sul web, prima
con un blog personale e poi sul
social-network per eccellenza, nel
2011 Umberto Palazzo ha anche
trovato il tempo di pubblicare un
(gran bel) disco. Lasciato a riposo
il suffisso Santo Niente, si presenterà
al MI AMI in compagnia di
Sandra Ippoliti. Raccomandiamo
massimo silenzio e attenzione alla
bellezza.
MIaMI 2012
Il Pan Del Diavolo
www.rockit.it/ilpanedeldiavolo
h. 23.40
Sudore, polvere, piombo e carbone.
Il duo palermitano continua
ad urlare come nella migliore
tradizione, ma è uscito
un nuovo album, è arrivata la
psichedelia e le tinte scure. Storie
crude, grancassa, e benzina.
Vedrete la collinetta come si incendia
di colpo.
palCO TORCIDa
Dj Myke + Rancore
www.rockit.it/rancore
h. 23.00
La più potente versione rap di
un'orchestra polifonica che sonorizza
poesie, ma anche una microbanda
di paese che ha chiamato
l'arrotino a urlare al microfono i
suoi periferici punti di vista. Meninskratch
al MI AMI con Rancore,
spontanei come nessun altro. E
attenzione a Dj Myke che somiglia
ad un famoso attore: (scrivi qui il
nome).

Ensi
Baby K
Canesecco
www.rockit.it/ensi
h. 00.00
E' il capo del freestyle in Italia
da sempre e – come ha detto di
recente – la vittoria ad MTV Spit
non gli ha dato la corona, ma
gliel'ha solo lucidata. Fuori con
il nuovo mixtape, quando Ensi
prende il microfono cadono i
tatuaggi dai corpi delle persone.
Baby K è femmina, alpha. Finalmente
nel rap italiano una donna
che non è segaiola.
Senza collare e senza padrone,
da Roma “tu fratello CaneSecco”:
un pischello vero, casinaro,
provocatore, estremo, il suo rap
“emoziona tanto con poco”.
Totale? 1 ora di rap come si deve.
Aquadrop & The
Golden Toyz
www.rockit.it/aquadrop
h. 01.30
L'hanno preso anche per la colonna
sonora di Skins USA, e giù i ragazzini
a ballare come scimmie. La
dubstep un passo prima del troppo,
perfettamente inserita in un reticolo
elegante di arpeggiatori, design sonori
futuribili e bassi che spostano
montagne al primo cenno di frequenza.
Ma è italiano? Si.
Digi G'Alessio
www.rockit.it/digigalessio
h. 02.10
Oppure si è fatto chiamare Paura
Lausini, Martin Burgher King,
Paolo Limiter, Michele Zarrissimo
e mille altri. Una miriade di
dischi pubblicati in giro, molte
dj star che lo infilano nei loro dj
set. Un mito per molti, anche se
lui non lo sa. Alla fine è entrato
nella scuderia LuckyBeard di
Phra dei Crookers. La musica?
Bella domanda, direi: tutto.
Pigro On Sofa
www.rockit.it/pigroonsofa
h. 22.30 & 03.00
E' l'astro nascente del turntablism
intellettuale ma working
class italiano. Alfiere della #gabbereleganza
- e per questo suo
Tumblr con questo nome citato
anche da Simon Reynolds - è
stato resident della serata Asterix
e in questo senso pioniere di
tutti quei suoni cosiddetti future
o bass, in Milano. Nei suoi set
non ci si annoia mai, e se ne esce
arricchiti. Altrochè pigro...
sabaTO
apeRTURa CanCellI ore 16.00
InIzIO COnCeRTI ore 17.00
ChIUsURa ore 4.00
palCO sanDRO peRTInI
Polar For The
Masses
www.rockit.it/polarforthemasses
h. 18.00
In giro da più di un lustro, i Polar
For The Masses hanno il grande
pregio di aver attraversato già da
un pezzo i confini del Belpaese. E
non certo per la le doti melodiche:
il loro “Silence”, infatti, é un
prezioso bignami di noise, stoner
e - ça va sans dire - schegge nineties
che all’estero ha già raccolto
consensi, sopra e sotto il palco.
Oggi se li meritano anche da parte
nostra.
I Treni All'alba
www.rockit.it/itreniallalba
h. 18.45
09

Come fa la Torino Hardcore a
mettersi lo smoking, suonare
in acustico, per giunta musiche
da film? Succede. La tensione è
quella, la precisione pure, il tiro
figuriamoci. I Treni All'Alba vi
stupiranno, perché si può esser
violenti anche senza distorsori.
Mettetevi comodi.
Fast Animals
& Slow Kids
www.rockit.it/
fastanimalsandslowkids
Un'incredibile scarica di adrenalina
e di energia positiva:
questo sono sempre stati i Fast
Animals and Slow Kids, band
di cui si raccontano incredibili
live-show nel corso di questi
pochi anni di vita. Quasi d’obbligo
averli sul palco del MI
AMI per far scatenare lo spirito
rock’n’roll che è in voi.
Mr T-Bone
& The Young Lions
www.rockit.it/mrt-bone
h. 20.15
Avete presente lo stile? Hepcat,
Slackers... quella cosa lì. Rocksteady-ska-raggae
in giacca e
cravatta, come a un party targato
Trojan. Ci si avvicina alla
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 10
lunga notte del MI AMI in levare,
col sorriso, cocktail in mano
e presobenismo diffuso. Cooool !
The Peawees
www.rockit.it/thepeawees
h. 21.10
Il rock'n'roll non è la cosa che i
musicisti di questo paese riescono
a fare meglio, si sa. Grazie a
Dio però ci sono i Peawees che
compensano le mancanze. Da La
Spezia a l'Europa intera, con l'unico
intento di mantenere vivo
questo cadavere favoloso. Sudore
e passione, attitudine e tecnica,
suono vintage e ruvido. Astenersi
gente con le braccia conserte.
Persiana Jones
www.rockit.it/persianajones
h. 22.10
Un milione di concerti in 25 anni
di attività e non sentirli. Che
il fuoco che brucia è quello di
sempre. Che parole come 'revival'
non c'entrano nulla. Che c'è
chi lo fa da sempre (e per sempre).
Per far vedere ai ragazzini
come si tiene un palco, come si
suona e come si passa dallo ska
all'hardcore con stile e passione.
Concerto coi controglioni e tutti
a saltare! Su le ginocchia! Su!
Bugo
www.rockit.it/bugo
h. 23.30
DJ seT
Bottin
www.rockit.it/bottin
h. 00.45
MIaMI 2012
Questo suo ultimo 'Nuovi rimedi
per la miopia' non l'abbiamo
capito tanto, diciamo così, ma
Bugo è uno di quelli dal talento
cristallino, da seguire senza
paura, noi gli vogliamo un gran
bene e siamo davvero contenti
di averlo di nuovo al MI AMI. Con
tutti i colori che servono. E mai
come ora vogliamo avere qualcuno
con cui cantare 'C'è Crisi'
e 'La nave, la nave, la nave va'...
Facci sognare Cristian, altro che
l'India !
Guglielmo Bottin viene da Venezia.
Producer, DJ e sound designer,
ama italodisco e nudisco.
E ha dalla sua collaborazioni che
non ti aspetti. Tipo un remix per
Donatella Rettore e un paio di
N
c
s
m
è
g
l
c
“
t

ugo
rockit.it/bugo
. 23.30
J SET
ottin
ockit.it/bottin
. 00.45
MIAMI 2012
ltimo 'Nuovi rimeopia'
non l'abbiamo
, diciamo così, ma
di quelli dal talen-
, da seguire senza
li vogliamo un gran
o davvero contenti
uovo al MI AMI. Con
che servono. E mai
gliamo avere quali
cantare 'C'è Crisi'
nave, la nave va'...
e Cristian, altro che
ttin viene da Vener,
DJ e sound desialodisco
e nudisco.
a collaborazioni che
i. Tipo un remix per
ttore e un paio di
belle situazioni con il grandissimo,
e compianto, Lucio Dalla.
Con lui vivono Giorgio Moroder e
la felicità di stare al mondo in maniera
soffice. Pertini: questi sono
davvero italiani brava gente!
The Barking Dogs
www.rockit.it/thebarkingdogs
h. 02.15
Nicola Mazzetti e Cristian Croce
sono due supermaestri della
scena dance/disco/elettronica
milanese. Il loro 'Serendipity'
è un punto di ritrovo per djs e
giustoni. Dopo aver ascoltato il
loro ultimo EP su Gomma Records,
James Murphy ha detto:
“want more!”. Mamarrachos di
tutto il mondo, a stare bene!
PALCO COLLINETTA
Albedo
www.rockit.it/albedo
h. 17.00
Sangue, sudore e r’n’r, questo
sono gli Albedo, una band che
non ha nessuna velleità rivoluzionaria
o sperimentale, ma un
sound che, nella forma canzone
più tradizionale, denota una
certa personalità nel destreggiarsi
in contesti melodici ampiamente
riconoscibili. A loro il
compito di aprire la giornata di
sabato.
The Please
www.rockit.it/theplease
h. 17.45
Per la serie "in mezzo scorre il
fiume", l'Adda però, dalle cui
rive sbarcano i giovanissimi The
Please con il loro indie-bluesfolk
ricco e insieme semplice,
senza retorica, come solo chi
viene dalla provincia può. Un
piccolo gioiello di equilibrio e
dolcezza. La Collinetta trattiene
il respiro e le immagini nel cuore
corrono veloci. Bravi. Bravissimi
Verily So
www.rockit.it/verilyso
h. 18.30
Cresciuto tantissimo nello spazio
di due dischi, questo terzetto
saprà come incantarvi: la voce,
splendida e affascinante, di Maria
Laura é la ciliegina sulla torta
di un’alchimia sonora che interpreta
le pulsioni rock senza alcun
timore di suonare derivative. E ci
piacciono (tanto… tantissimo!)
proprio per questo.
Foxhound
www.rockit.it/foxhound
h. 19.15
L'anno scorso aprirono il Giorno
del Corteggiamento a Torino.
Quest'inverno aprirono il Palco
Pertini al MI AMI ANCORA. Ora
la Collinetta li ospiterà ancora
una volta, ma con un album
fuori, un'apertura per XX e James
Blake al Traffic e tante belle
parole spese nei loro confronti. I
post-punkers/new-wavers torinesi
stanno diventando grandi?
Senza fretta, ma con ritmo.
Soviet Soviet
www.rockit.it/sovietsoviet
h. 20.00
Secondo la cabala ebraica, dare
un nome alle cose significa in
qualche maniera tracciarne il
destino. Molti gruppi hanno
nomi stupidini, questi pesaresi
hanno un nome granitico. E sovietico.
Post punk e new wave,
atmosfere cupe e nervose, nervi
tesi ben sotto pressione. Una
band con esperienza internazionale,
fra i migliori in Italia nel
proprio genere. Pugni (e occhi)
chiusi.
11

Cosmetic
www.rockit.it/cosmetic
h. 20.50
Sono cresciuti ma tu vedi ancora
nei loro occhi quell'adolescenza
shoegaze, l'espressione
tipica di chi arrossisce
subito, o chi fa lo scontroso
per difesa. E un altro disco
l'hanno messo a segno, bellissimo
anche questo, emozionante
come i ricordi che
per fortuna hai collezionato
in vita tua. Di solito li chiami
conquiste.
Hot Gossip
www.rockit.it/hotgossip
h. 21.45
Il nuovo disco della formazione
milanese è in realtà il nuovo disco
di Giulio Calvino. Si chiama
“Hopeless” ed è un concentrato
di chitarre shoegaze, ansia contemporanea
e rabbia melodica.
Dal vivo, la deriva psichedelica
di scuola americana serve da
cura verso questo mondo corrotto.
Il MI AMI è una piccola
oasi: gli Hot Gossip sulla Collinetta
a esorcizzare i fantasmi
dell'Apocalisse.
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 12
Movie Star Junkies
www.rockit.it/moviestarjunkies
h. 22.45
Nel 2010 hanno fatto di tutto
(si sono arrampicati ovunque,
hanno suonato qualsiasi
cosa, dalle scale del palco fino
a rivoltare completamente la
batteria). Ora, mettete in conto
che il nuovo album è ancora
più malato, blues, e psichedelico.
In più sono in Collinetta,
che quest'anno è un palco parecchio
punk. Se fossi in voi un
posto in prima fila me lo prenoterei.
The Mojomatics
www.rockit.it/mojomatics
h. 23.45
L'eleganza, punto. Sono partiti
dal rock'n'roll sudato e sono
arrivati a scrivere Canzoni
pressoché perfette: spirito
blues, colori folk, anima veduta
a chi di dovere. Reggeranno
decade dopo decade. Dei
Classici, inteso nel modo
migliore. E poi dal vivo di
nuovo sudore. Rivolteranno la
collinetta.
Mouth
www.rockit.it/mouth
h. 20.15
MIaMI 2012
palCO TORCIDa
Luca Fontaneto ha avuto diversi
periodi musicali (compresa la
batteria degli Hot Gossip, stesso
giorno ma su un altro palco), ma
questo - Mouth - è forse quello
più maturo e a fuoco. Chillwave,
elettronica synthetica, melodie
killer. Il tutto con un lavoro
di spinta autoprodotto legato
all'etichetta Safesexx. Esordio
live per lui, e una Torcida che si
apre sognante.
M+A
www.rockit.it/amsoundtrack
h. 21.00
Taglia e incolla. Sommi un pezzo
dopo l'altro, tanti dettagli curati
e sottili, voci leggere. Aggiungi
che col tempo questi due
ragazzi divisi tra Londra e Forlì
hanno trovato un loro suono,
che nella musica elettronica
è fondamentale. Quindi stile,
quindi ritmo, quindi melodia.
Immagini così non le avete mai
ascoltate.
D
e
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Th
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p
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Boxeur The Coeur
www.rockit.it/boxerthecoeur
h. 21.55
Da Franklin Delano e Blake /
e / e / e con furore, il progetto
solista di Paolo Iocca. Boxeur
The Coeur è un po' di tutto,
un elettro-frullato con dentro
spicchi di pop, folk, psichedelia,
qui Animal Collective, lì Arcade
Fire. Con la consapevolezza
che solo i musicisti bravissimi
possono avere. Una cosa da non
perdere insomma
Appaloosa
www.rockit.it/appaloosatoscana
h. 22.55
Dimenticatevi gli schemi, gli stereotipi,
le buone maniere, perché
gli Appaloosa arrivano dai rigurgiti
primordiali della costruzione musicale.
Da un decennio schiumano
rabbia su traiettorie psichedeliche,
attraversando noise, post punk,
elettronica, space funk, jazzcore,
new wave senza dare punti di riferimento,
alternando furore scomposto
ed eleganza geometrica.
Tenete stretto lo stomaco, fate un
respiro e venite a provare quest'esperienza.
Drink To Me
www.rockit.it/drinktome
h. 00.00
Alla lunga il pubblico lo convinci,
i terrestri intendo (ci
son voluti tre album però). Nel
frattempo affini lo stile, impari
a gestire le onde magnetiche, ti
metti in una fetta non ben precisata
tra il noise elettronico/
etnico e il Ritmo. Ché il ritmo è
fondamentale e lo Spazio è per
pochi. Già ballano su altre galassie.
Did
www.rockit.it/did
h. 01.05
I Did hanno da poco compiuto
dieci anni di vita, ma sono
ancora una band giovane.
Da sempre legati alla scuola
newyorkese DFA con influenze
smaccatamente londinesi,
hanno pubblicato un EP
prodotto dalla leggenda Sal P
dei Liquid Liquid. Che è come
andare a farsi produrre dal
papà dei propri eroi. Acquosi
e dinamici, ipnotici e potenti,
trasformeranno la Torcida nel
migliore dei club!
Dr Kiko
www.rockit.it/drkiko
h. 02.00
Domenico Loiacono in arte Dr
Kiko è il farmacista barese più
famoso del mondo. E, potremmo
aggiungere, anche il farmacista
più ambito del rock'n'roll. Tour
manager di gente come Factory
Floor, voce narrante in “You're
Lionel Ritchie” dei Mogwai, già
dj al Primavera Sound Festival
di Barcellona e All Tomorrow's
Party, snocciolerà in Torcida
grande musica e grandi
aneddoti. Eroe!
L'Ariele
www.rockit.it/lariele
h. 02.55
Dal punkrock dell’ammore (inutile)
coi Pay al (altrettanto inutile?)
rocknroll web virus, passando
per varie e note emittenti
radiofoniche, lui stai sicuro che
c’entra. Perché è dai Sex Pistols
che è tutta una grande truffa e
l’Ariele, avvocato mancato per
colpa del sacro fuoco del rock,
lo sa bene. Ma è la truffa più bella
che c’è. E noi - ci puoi scommetere
- la balleremo con lui fino
alla fine. Finché notte non ci
separi.
13

DOMenICa
apeRTURa CanCellI ore 16.00
InIzIO COnCeRTI ore 16.30
ChIUsURa ore 2.00
palCO sanDRO peRTInI
The Gentlemen's
Agreement
www.rockit.it/thegentlemensagreement
h. 17.55
Strumenti fricchettoni e un
mojito ghiacciato da bere
sdraiati su un'amaca mentre
il sole tramonta: questi sono i
Gentlemen's Agreement, anche
se a loro piace definirsi
"speed country". In giro ormai
da sei anni, sono partiti dalla
Campania e da lì ovunque. Con
"Carcarà" hanno dato la conferma
definitiva, e tornano al
MI AMI a suonarlo.
Vincenzo Fasano
www.rockit.it/vincenzofasano2010
h. 18.40
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 14
L’Italia, va da sé, é (anche) il
paese dei cantautori. Vincenzo
Fasano non puoi che collocarlo
lì dentro, ma la sua forza espressiva
lo porta a oltrepassare ogni
steccato. Nel 2010 ci aveva fulminato
solo chitarra-e-voce su
La Collinetta, poi c’è stato “Il
sangue” e oggi lo aspettiamo al
Pertini. A bocca aperta.
Amycanbe
www.rockit.it/amycanbe
h. 19.25
Secondo me anche Pertini non
vede l'ora che sia domenica, dopo
due giorni di fuoco, per perdersi
nelle malie struggenti ed eleganti
degli Amycanbe. Come un viaggio
mozzafiato, a bordo di una spider
decappottabile in compagnia
di Radio Dept e Portishead. Se ti
scoppia il cuore io ti avevo avvisato.
Lo Stato Sociale
www.rockit.it/lostatosociale
h. 20.15
Amore ai tempi dell'Ikea vuol dire
costruire scatole di cartone come
se non ci fosse un domani. E poi
cantarne dal Palco Pertini, scompaginando
tutto prima dell'ultima
infilata di gruppi. È inutile parlare
del live dello Stato Sociale se non
l'avete visto. Domenica 17 capirete
perché.
Ronin
www.rockit.it/ronin
h. 21.10
MIaMI 2012
Musica per il cinema anche
quando il cinema non c'è.
O molto più semplicemente:
se sotto palco scatteranno
sparatorie alla Pulp Fiction,
risse western, e balli surf
come la migliore di ogni
maledetta domenica da leoni,
semplicemente, avranno
fatto il loro dovere. Musicisti
devoti all'immaginario e
all'immaginabile. Degli eroi,
insomma.
Offlaga Disco Pax
www.rockit.it/offlagadiscopax
h. 22.10
Quante storie possono
convivere in un'area di pochi
km quadrati? Tante, tantissime,
senz'altro sufficienti a riempire
tre album e ad avere voglia e
forza di continuare. A cinque
anni dall'ultima volta, gli
Offlaga Disco Pax tornano sul
Palco Pertini. Una garanzia:
nessuno sarà respinto all'uscio.

Brunori Sas
www.rockit.it/brunorisas
h. 23.30
Parti da canzoni in spiaggia, dai
pugili romantici e dai Dandy
anni 60. Poi i cristi si impiccano,
i capelli cadono, i debiti
ammontano. Arriva il cinema,
tanti concerti, e nel giro di tre
anni scarsi sono tutti a chiedere
di te, manco fossi il nuovo
reuccio della canzone italiana. E
tutti a cantare.
DJ seT
Rockit All Starz
www.rockit.it/rockitallstarz
h. 00.45
Se è vero che l'Unità d'Italia ha
diviso il paese: quando sbarca
la redazione di Rockit sul Palco
Pertini del MI AMI sventola ogni
bandiera. #stannoarrivando.
Come Garibaldini assetati
di giorni migliori, sporchi e
sudati, unti di birre guadagnate
sul campo si preparano a
schiacciare a caso i tasti della
consolle. Qualcuno porti il
cavetto e... in alto i nostri cuori.
palCO la COllIneTTa
Paletti
www.rockit.it/paletti
h. 16.30
Paletti. Il suo cognome, semplice.
Come il suo ep, piccolo,
raffinato, non esagerato. Inevitabile
dire "Battisti" per descriverlo,
anche se non è solo
quello. E' un cantautore che ha
buon gusto e soprattutto ha delle
cose di dire. Con onestà, ecco.
E di gente così, non ce n'è mai
abbastanza.
I Gatti Mezzi
www.rockit.it/igattimezzi
h. 17.15
I Gatti Mezzi si aggiungono a quel
piccolo giardino zoologico che da
sempre il MI AMI è felice di allevare.
Pisani orgogliosi e “animali”
da palcoscenico portano sulla
collinetta la loro ironia. Se vi serve
un paragone sono i Paolo Conte
in versione Toscana. Perfino
Stanis Larochelle approverebbe.
Roba da gatti mézzi, dicevano i
nostri padri.
Man On Wire
www.rockit.it/manonwire
h. 18.00
Timidi e carezzevoli, o in una
parola adorabili. Una formazione
nuovissima che è stata una
delle rivelazioni di questa prima
metà di anno, con dentro pezzi
di gruppi più navigati, dagli
Smart Cops ai TARM. Folk-pop
da ascoltare ondeggiando ad occhi
chiusi. Niente di più perfetto
per la domenica in Collinetta.
Lava Lava Love
www.rockit.it/lavalavalove
h. 18.45
Se avete mai sognato di trascorrere
l’estate come uno studente
americano, le canzoni dei Lava
Lava Love sono la colonna sonora
ideale per fare un viaggio
enciclopedico nell’immaginario
del college pop. Nati dall'incontro
tra Canadians e Fake P, recitano
tutte le pagine del manuale
sul pop giovanile stellestrisce.
Suoni elettroacustici. Qualche
chitarrone sbilenco. Controcanti
ammiccanti. Ritornelli
strappabaci. Semplicità, sole,
aria fresca. La festa liceale perfetta
vi aspetta.
15

Il Triangolo
www.rockit.it/iltriangolo
h. 19.30
Una parentesi di puri anni Sessanta,
a metà della domenica della
Collinetta di Jack. Il Triangolo ha
testa e immaginario che guardano
indietro, ma lo sguardo dritto su
chi sarà sotto il palco. Forse non
resteremo sempre giovani, ma per
un'oretta sarebbe stupido non crederci
almeno un po'.
Grimoon
www.rockit.it/grimoon
h. 20.25
C’erano già stati al MI AMI,
appena fuori il loro primo album.
Ritornano quest’anno grazie a
quell’incanto di disco che risponde
al nome di “Le deserteur”,
un’opera registrata negli USA
che è un capolavoro di bellezza
nonostante i toni scurissimi - o
forse proprio per quello? - e
La Collinetta li accoglierà in
prossimità del buio…
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 16
Fabrizio Cammarata
& The Second Grace
rockit.it/fcammaratathesecondgrace
h. 21.20
Cammarata è un talento puro.
Inizia a cantare e tu finisci per
scordarti del resto. Il più della
volte gli basta una chitarra e una
voce, e poi canzoni acustiche che
però ti colpiscono dentro, in fondo.
Scuote viscere, nervi e la testa
va in sovraccarico. Imperdibile.
Vadoinmessico
www.rockit.it/vadoinmessico
h. 22.20
I Vadoinmessico sono italiani?
(Anche) si. Fondati da Giorgio
Poti e Alessandro Marrosu, ragazzi
romani London-based, sono
sicuramente una delle band più
attese di questo MI AMI. Questo
grazie ad un disco bellissimo,
“Archaeology Of The Future”,
che unisce Vampire Weekend a
Local Natives. Live potentissimo,
eleganza no snob. Andiamo sulla
Collinetta e scappiamo via!
Porcelain Raft
www.rockit.it/porcelainraft
COnCeRTO annUllaTO
Che il grande continente americano
amasse Porcelain Raft,
ormai lo sapevamo. Mauro Remiddi
ha pubblicato “Strange
Weekend” con Secretely Canadian
ed è uno degli eroi, amatissimi,
di Pitchfork. Con sommo
dispiacere nostro, e di Mauro,
Porcelain Raft ha all'ultimo annullato
il tour europeo e anche il
MI AMI. Impegni promozionali e
tour negli States. Ci spiace tantissimo.
Ma sappiamo che è per il
suo bene.
A Classic Education
www.rockit.it/aclassiceducation
h. 23.25
La prima volta che gli ACE
hanno avuto onore&onere di
chiudere la Collinetta erano sì
bellissimi, ma forse non così
importanti come ora. La benedizione
internazionale, si sa,
raddoppia il boost. Contratto
con Lefse, etichetta americana,
tour internazionali con British
Sea Power e Okkervil River,
NME e Pitchfork a parlar di loro.
Nelle cose belle bisogna esserci
da subito, e anche dopo.
U
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17

•
nOvITa'
2012
GRATIS
•
Il MI AMI la sa lunga, non è una novità. E,
quest’anno, te la racconta pure!
Sabato 16 e domenica 17 giugno, dalle ore 16.30,
potrai partecipare ai mirabolanti corsi gratuiti
on-the-run targati MI AMI 2012: all’interno del
festival ti aspetta una sfiziosa lista di workshop
lampo da 30 minuti l’uno che ti permetteranno
di impiegare le tue doti pratiche per creare un po’
di tutto, dall’orto verdeggiante sul tuo terrazzo
cittadino all’eroe a fumetti dell’anno, dalla foto
modello calendario a un gioiello da sfoggiare
in ogni occasione. Ti sei sempre chiesto come
si catturano il pesce siluro e il mostro di Loch
Ness? Per te il sex on the beach è una posizione
del Kamasutra e il cuba libre è un rivoluzionario
Semi di sostenibilità: l’orto a metri zero.
Sabato e domenica alle 16.30
Piccoli consigli per grandi idee: coltiva il tuo orto
sul balcone di casa! Impara come valorizzare
la filiera corta e contribuisci attivamente alla
creazione di un modello di consumo alternativo
e consapevole, promuovendo comportamenti
virtuosi in ambito alimentare, basati sull’utilizzo
di prodotti locali, stagionali e di qualità. Per
essere parte del mondo che ci circonda, una
parte buona! A cura di Brunella Visaggi e Claudia
Perrone Capano, Istituto Oikos Onlus
(www.istituto-oikos.org/it/comunicazione/
semi-di-sostenibilita/il-progetto.asp).
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 18
CORsI
IMPARA L'ARTE E nOn METTERLA DA PARTE
Al MI AMI corsi e workshop veloci e gratuiti
sugli argomenti più disparati.
DesCRIzIOne CORsI MI aMI
•
In aRea
MI FAI
•
sudamericano? O forse sei convinto che gli
inquietanti occhi rossi di tutte le tue foto appese
al muro siano chiari messaggi di spiriti dell’aldilà?
Se la risposta è sì, allora i nostri corsi fanno
proprio al caso tuo! Stampa 3D, sostenibilità,
fotografia, moda, illustrazione e grafica, pesca,
cucina, cocktails e PVC remaking.
La tua curiosità, qui, è sempre la benvenuta!
All’interno del festival verrà allestita un’apposita
area in cui si terranno tutti i workshop. Sono a
numero chiuso, quindi, una volta entrato, segui
le indicazioni e corri a iscriverti! Non lasciarti
scappare la possibilità di scoprire il tuo vero
talento: entra nel cilindro magico del MI AMI!
Pesca a spinning (esche artificiali).
Sabato e domenica alle 17.15
I pesci, le tecniche, le attrezzature, le esche.
Impara a pescare per trovare il tuo equilibrio,
sviluppare l'istinto, conoscere la solitudine e
il silenzio. E soprattutto per entrare davvero a
contatto con la natura.
PVC remaker.
Sabato e domenica alle 17.15
Creatività e recycling: si possono unire? Certo che
sì! Crea anche tu un nuovo oggetto sfruttando
interamente il PVC di ex teloni pubblicitari. Sfida
la tua fantasia e aiuta l'ambiente, tutto in un colpo
solo! A cura di GARBAGELAB.

Fotografia.
Sabato e domenica alle 18.00
Il linguaggio fotografico: cosa significa
“fotografia”, quali sono le basi di questo
linguaggio e come ci si può approcciare
concretamente a questo mondo? Se desideri
scoprire i segreti della fotografia e suggellare
finalmente un patto artistico con le immagini
che più ti colpiscono, partecipa allora al corso a
cura di Giuseppe Pons (http://lifephoto.it/).
Cocktail 4 fun.
Sabato alle 18.40
A volte noti poca differenza tra un bicchiere
di benzina e i cocktail che ti servono? Vorrà
dire che il tuo barista non ha seguito il corso di
cocktail del MI AMI! Buttati nella creatività con
i long drink classici o stupisci con una creazione
tutta nuova. Le perle dei veri barman le trovi
solo qui.
Cucina banzai.
Domenica alle 18.45
Sogni una cucina saporita ma i fornelli per te
sono mission impossibile? Ecco allora il corso
che fa per te! Pratici consigli e trucchi del
mestiere per tirar fuori il vero cuoco che si
nasconde molto bene in te! Come stupire con
poco e fare sempre bella figura.
Sabato 16.06.2012
.16.30-17.15: semi di sostenibilità
.17.15-18.00: pesca a spinning
.17.15-18.00: PVC remaker
.18.00-18.40: fotografia
.18.40-19.15: cocktail 4 fun
.19.15-20.00: vectorialism
.20.00-20.30: fumetti
.20.30-21.00: moda e gioielli
ORaRI CORsI MI aMI
MI aMI fesTIval 2012 I corsi
Vectorealism.
sabato e domenica alle 19.15
Incastra gli alieni! Impara a costruire oggetti
3D con il taglio laser, powered by Vectorealism.
Ti faremo vedere come i piccoli e coloratissimi
alieni robot Vambit prendono forma da lastre di
plexiglas. Potrai imparare inoltre i fondamenti
per disegnare un file vettoriale per la digital
fabrication, dalle forme più semplici ai progetti
complessi realizzati con tecniche ad incastro.
A cura di Vectorealism, “lasercutting for the
masses” (www.vectorealism.com).
Fumetto/graphic journalism.
Sabato alle 20.00
Due lezioni lampo di 15 minuti ciascuna con
due prof d'eccezione, direttamente dal MI FAI.
Giuseppe Palumbo, che disegna supereroi
masochisti come Ramarro e ladri famosi come
Diabolik, e Gianluca Costantini, maestro del
graphic journalism, che insegna Arte del
Fumetto all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Moda e gioielli.
Sabato alle 20.30 e domenica alle 20.00
Non riesci a mai a trovare la collana giusta
da abbinare al tuo vestito? Ti manca il giusto
accessorio, magari un esuberante fiore di
stoffa e non sai dove andare a trovarlo? Bene,
forse è ora di farsela con le proprie mani la
moda! Come confezionare splendidi oggetti di
bigiotteria, dalle spille alle collane, passando
per splendidi fiori di stoffa e all'uncinetto. A
cura di Ester Raimondi e Stella Dondini.
Domenica 17.06.2012
.16.30-17.15: semi di sostenibilità
.17.15-18.00: pesca a spinning
.17.15-18.00: PVC remaker
.18.00-18.45: fotografia
.18.45-19.15: cucina banzai
.19.15-20.00: vectorialism
.20.00-20.45: moda e gioiellier
19

MI FAI
MATTI INCONTRI & FUMETTI ATTI IMPORTANTI
Alla settima edizione del MI FAI musica e fumetto si scambiano le magliette e i colori: nove artisti disegnano con le
loro visioni pirata il MI AMI dal vivo, in un mix di stili e segni diversi.
Potrete trovarli ogni sera dalle 21.00 all'1.00 non-stop in Area Respiro, dove si esibiranno in performance di live drawing
proiettate su uno schermo di grandi dimensioni; oppure al Palco Pertini, dove realizzeranno dal vivo i visual di alcuni
dei concerti principali.
In Area Respiro troverete un banchetto esclusivo con i libri/fumetti/fanzine prodotte dagli artisti del MI FAI.
Ecco il programma CONCERTI + LIVE PAINTING @ PERTINI
Venerdì 15 giugno Sabato 16 giugno Domenica 17 giugno
H 21.00 – 21.45 Nicolò Pellizzon
H 21.45 – 22.15 Matteo Guarnaccia
H 22.15 – 23.00 Bianca Bagnarelli
H 23.00 – 23.45 Nicolò Pellizzon
H 23.45 – 00.30 Bianca Bagnarelli
H 00.30 – 01.00 Matteo Guarnaccia
H 23 PALCO PERTINI
Matteo Guarnaccia
InteRPRetA Calibro 35
Magda Guidi
Matteo Giuntini
H 21.00 – 21.30 Giuseppe Palumbo
H 21.30 – 22.00 Olimpia Zagnoli
H 22.15 – 23.00 Gianluca Costantini
H 23.00 – 23.35 Giuseppe Palumbo
H 23.45 – 00.30 Gianluca Costantini
H 00.30 – 01.00 Olimpia Zagnoli
H 21.45 PALCO PERTINI
Giuseppe Palumbo
InteRPRetA Persiana Jones
H 23 PALCO PERTINI
Olimpia Zagnoli
InteRPRetA Bugo
Bianca Bagnarelli
Olimpia Zagnoli Gianluca Costantini
Nicolò Pellizzon Chiara Fazi
H 21.00 – 21.45 Matteo Giuntini
H 21.45 – 22.30 Magda Guidi
H 22.30 – 23.15 Matteo Giuntini
H 23.15 – 23.45 Chiara Fazi
H 22.15 PALCO PERTINI
Magda Guidi
InteRPRetA Brunori SAS
Infine, Chiara Fazi racconterà con i suoi fumetti i tre giorni di musica e di baci del MI AMI con un blog in diretta.
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 20
MI AMI FESTIVAL 2012 Mi Fai
Giuseppe Palumbo
Matteo Guarnaccia

I FUMETTISTI & GLI ILLUSTRATORI
Nicolò Pellizzon
1985, Verona . Laureato in pittura all'accademia di Verona, ha studiato fumetto a Bologna. "Lezioni di Anatomia" è il suo
primo fumetto. tra i suoi interessi esoterismo, tarocchi, Cronenberg e misteri. È l'autore del manifesto del MI AMI 2012.
www.in-the-fauces.blogspot.it
Bianca Bagnarelli
1988, Milano. Vive a Bologna. nel 2010 fonda insieme ad altri giovani autori il collettivo Delebile. È autrice di una
delle storie a fumetti del volume “Hellzarockin'”, in cui illustra le vicende dei Motley Crue.
bi-acca.blogspot.it
Matteo Guarnaccia
1954, Milano. È il rappresentante più significativo della cultura psichedelica italiana degli anni ’70 ed è studioso di arti
visionarie e culture tribali. Al MI AMI dipingerà live durante il concerto dei Calibro 35.
Olimpia Zagnoli
1984, Reggio emilia. Vive a Milano. Lavora per i più grandi magazine e quotidiani del mondo. Il cerchio, il color
senape, i film anni '60 sono tra le sue cose preferite. Al MI AMI interpreterà con i suoi disegni il concerto di Bugo.
www.olimpiazagnoli.com
Gianluca Costantini
1971, Ravenna. Maestro del graphic journalism, insegna Arte del Fumetto all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Ha pubblicato Graphic novel e storie brevi in molte lingue ed è direttore artistico di GIUDA edizioni.
www.graphicjournalism.org
Giuseppe Palumbo
1964, Matera. Ha cominciato a pubblicare nel 1986 sulle riviste Frigidaire e Cyborg. Ha fatto parte dello staff di Martin
Mystére e Diabolik. Fa parte del collettivo Action 30. Al MI AMI disegnerà live per il concerto dei Persiana Jones.
www.giuseppepalumbo.blogspot.it
Magda Guidi
1979, Pesaro. Realizza cortometraggi animati. Collabora con Mara Cerri alla realizzazione del film d'animazione
"Via Curiel 8", vincitore della sezione corti Italia del torino Film Festival. Al MI AMI interpreterà le canzoni di Brunori SAS.
Matteo Giuntini
1977, Livorno. Opera su legno e vari tipi di carta che strappa, incolla, sporca, graffia. nella recente mostra personale a
Milano, presenta un mondo circense popolato da eroi-silhouettes immersi in una festosa atmosfera pop.
www.affiche.it/matteo-giuntini
Chiara Fazi
1984, Roma. Si divide tra progetti di scenografia, arte urbana, pittura, illustrazione e incisione.
Insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Frosinone e lavora come illustratrice nel suo studio alla Garbatella.
Sarà la reporter a disegni dei tre giorni del MI AMI.
www.chiarafazi.com
21

CapaRezza
Dal 19 giugno
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Libri, cd, dvd, blu-ray, videogiochi, nuove tecnologie, biglietteria, eventi
Firenze | Genova | Milano | Napoli | Roma | Torino | Verona
Caparezza raccoglie
in un cd e un dvd tutto
l’immaginario del suo
spettacolare Eretico
Tour 2011-2012, tutt’ora
in corso e visto già da
oltre 300.000 spettatori.
Incontriamo Caparezza
in occasione dell’uscita
di Esecuzione pubblica.
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MI AMI FESTIVAL 2012 Mi Fai
MI PENSI 2012
L'11 giugno si svolge la grande
serata di slam poetry del MI
AMI con il MI PENSI, dove le
parole scorrono libere nonstop
finché ce n'è e la musica
diventa un mantra capace di
regolare i respiri, viaggiando
sull'elettronica urban di Carver,
che sonorizza tutte le letture.
Comandano i flussi dei pensieri
gli ospiti Simone Lenzi, “voce e
cuore” dei Virginiana Miller, che
leggerà brani dal suo bellissimo
“La generazione”, da cui sarà
tratto il prossimo film di Paolo
• LUNEDÌ 11 GIUGNO •
DALLE H 20.30 ALLE H 00.30
INGRESSO GRATUITO
Circolo Arci Bellezza, Via Bellezza 16, Milano
PER ENTRARE AL CIRCOLO ARCI BELLEzzA è NECESSARIA LA TESSERA ARCI
Virzì e Davide Golin, cantante
nei Diva e autore di "Pablito
mon amour", romanzo sulla
generazione degli anni '70 e
'80; mentre Alessandro Raina,
frontman degli Amor Fou, e
Antonio Di Martino, voce della
band Dimartino, interpreteranno
i racconti dell'antologia di testi
scritti da cantautori italiani
“Cosa volete sentire”, edita da
minimum fax.
Ovviamente non poteva mancare
anche il torneo “Fiumi di Parole”
che lo scorso anno ha visto
ORARI MI PENSI E TORNEO “Fiumi di parole”
20.30 - 20.45 • MI PENSI SERIO
Reading di Davide Golin
20.45 - 21.15 • I SCONTRO
sedicesimi - letture da 1 minuto
21.20 - 21.45 • MI PENSI SERIO
Reading di Simone Lenzi
21.50 - 22.10 • II SCONTRO
ottavi - letture da 2 minuti
PREMI POWERED BY
22.15 - 22.40 • MI PENSI SERIO
Reading di Dimartino
22.45 - 23.10 • III SCONTRO
quarti - letture da 1 minuti
23.15 - 23.35 • MI PENSI SERIO
Reading di Alessandro Raina
23.35 - 23.50 • IV SCONTRO
semifinale - letture da 2 minuti
23.55 • FINALE - letture della durata di 3 minuti
PROCLAMAzIONE DEL VINCITORE
vincitrice la bravissima Costanza
Bongiorni, e che per il 2012 si
ripropone come sfida testa a
testa tra persone che leggono le
cose che scrivono. Un’occasione
in più per esprimere ciò che
pensi, come lo pensi.
La giuria sarà composta dagli
ospiti del MI PENSI, da Agenzia
X, dalla redazione Rockit e dal
pubblico.
Durante il MI PENSI verrà
premiato anche il vincitore
del contest letterario “Stanno
arrivando” abbinato al MI AMI.
23

"Stanno arrivando" è il tema del contest letterario, accolto anche quest'anno con entusiasmo, visto il numero dei
partecipanti. "Stanno Arrivando": due parole che hanno fatto scattare il racconto di tante attese, fantasie, paure e
stranissimi eroi. Due parole che hanno liberato gli istinti e i pensieri più profondi, arrivati fino a qui come in una sfida.
• RaCCoNto ViNCitoRe •
“Pensieri sospettosi”
di Fabio Reato - VICENZA
Dentro al bar c’è più silenzio del
solito. Me ne accorgerò soltanto
dopo, intanto ordino. Il solito.
Caffè liscio. Thomas è seduto.
Lo sguardo perso dentro al
televisore che, non so come, ha
ancora su di lui una certa fascinazione.
Accenna un saluto,
come lo accenno io. Ha mezza
birra in mano, potrebbe già
essere ubriaco. Strappo lo zucchero
e lo mescolo. Piano. Tutto
bene? Mi chiede. Più o meno
Rispondo. Poi di nuovo, silenzio.
L’intero bar sembra essere
assorto in una strana venerazione
mediatica. I soliti volti
noti che trovi qui dentro. Volti
grigi, vaghi, di certo esistenze
sprecate. Rapito, Thomas beve a
piccoli sorsi dal bicchiere. Che
succede? Gli chiedo mentre ancora
mescolo. Non hai sentito?
Neanche mi guarda, ma almeno
risponde. Mi sono appena
alzato Poi sono venuto qui.
Neanche Facebook? Insiste.
No Confermo. Beh, guarda là.
Sembra siano arrivati E punta
il dito contro lo schermo. Tolgo
gli occhiali neri e tiro un po’
gli occhi. Dalla mensola, che lo
RoCKit mag 49 MI AMI 2012 - 24
eleva ad altare pagano per noi
comuni mortali, il televisore mi
dà la sua verità in due dimensioni.
C’è un disco volante, il
più classico dei dischi volanti,
fermo in mezzo ad un prato.
Un giornalista parla, ma non
capisco. Il volume è troppo
basso. Le scritte che scorrono
sotto di lui non lasciano scampo
IL PRESIDENTE DICHIARA
‘QUESTO E’ UN MOMEN-
TO STORICO’ Sarà la solita
bufala Cinicamente sostengo.
Guarda che è da stamattina
che ne parlano. Ci sono tutte
le televisioni del mondo in
collegamento Sorseggia ancora
Thomas. Sarà una trovata pubblicitaria
per qualche nuova
serie televisiva Ormai il caffè
sarà freddo. Ma stai scherzando?
Hanno schierato anche
l’esercito Annuisce serio. Non
dovrebbero venire in pace?
Tutto questo mi fa sorridere.
Dopo anni di film con gli alieni
che ci fanno il culo, scusa
tanto ma credo che siamo un
po’ prevenuti Ha ragione. Alza!
Alza! Urla Thomas. I pochi
avventori del bar si animano
tutti di colpo. Le tacchette blu
del volume si rincorrono fino
al limite massimo. Il portellone
grigio del disco volante si apre.
Del fumo grigio sale. Come
nelle più classiche sequenze da
Mi aMi FeStiVaL 2012 Contest Letterario
CoNteSt LetteRaRio
tEMA: StaNNo aRRiVaNDo
a cura di
CLaUDia SeLMi
cinema, scende una rampa di
scale. Chi ha inscenato tutto
questo ha sicuramente poca
fantasia. Tutto già visto decine
e decine di volte. Non mi so
più meravigliare. E invece, con
grande stupore, a spuntare è
la punta bianca di uno stivale.
Dei pantaloni a zampa. Una
giacca che conosco. Un ciuffo
alto. Un volto. Ma quello è Elvis
Sbiascica incredulo Thomas. A
quanto pare sì. Tutto il mondo
ora sembra essere in silenzio. O
in adorazione. O semplicemente
in confusione. Improvvisamente
dal disco volante
escono altre figure. E la cosa
incredibile è che le conosciamo
tutte. John Lennon saluta
la folla. Amy Winehouse. Jim
Morrison. Ian Curtis vicino a
Michael Jackson. Cazzo! Quello
è Kurt Cobain! Sbraita Thomas,
con la voce rotta dall’emozione.
Io non so fare altro che
annuire. Quello è veramente
Kurt Cobain. O almeno la figura
ideale che io ho in testa di Kurt
Cobain. Come per magia,
nella mano di Elvis compare un
microfono. Comincia a cantare.
Non una canzone qualunque,
ma Suspicious Mind. Tutti dentro
al bar si sciolgono. Si alzano
e si abbracciano. Piangono.
Felici e storditi. Inermi di fronte
ad una forza così devastante.

Canta Elvis. Canta come non
l’ho mai sentito cantare. Il Re
è vivo Mi sussurra all’orecchio
Thomas mentre mi stringe a
se con una tenerezza che non
ho mai sentito prima. In quel
frangente un pensiero mi lacera
la mente. Come un fulmine in
cielo chiaro d’Agosto. C’hanno
messo cinquant’anni, ma ci
hanno già conquistato.
• MeNzioNe SPeCiaLe •
“21 dicembre 2012”
di PoRFiRio RUbiRoSa - VENEZIA
La serata era trascorsa tranquillamente.
Le solite cose, spritz con il
campari e una mezza dozzina di
Pringles prima di cena.
Faraona con i funghi porcini e
40 grammi di pane durante il
pasto.
Focaccina di Balzani per concludere.
Un po' di Tv, qualche pagina di
"Una donna spezzata" di Simone
De Beauvoir, e poi click, luce
spenta e buonanotte al secchio.
E anche a me.
Verso le sei, albeggiava da un
po’, vengo svegliato da un sibilo.
Fastidioso.
Invasivo.
Insopportabile.
Il velo di stanchezza che
solitamente ricopre gli occhi al
risveglio, cancellato in pochi
secondi a causa dell'inconsulto
suono.
Foto di Stefania Di Martino,
vincitrice del contest "Stanno arrivando"
indetto da ROCKIT e Lomography
Scendo dal letto, ma neppure la
comodità delle mie ciabatte in
pelle Tom Ford riesce a darmi
sollievo.
Decido di vestirmi ed andare a
lavorare, che di tornare a letto
non se ne parla proprio.
Indosso intimo bianco Versace,
calzini blu Burlington, camicia
azzurra Ralph Lauren, abito blu,
in nuance, Corneliani e cravatta
Trussardi. Faccio una veloce
colazione con latte, nesquik e n.
3 (tre) campagnole, giusto per
avere il necessario apporto calorico
per affrontare la mattinata.
Esco di casa, ma appena fuori
dal portone avverto con sempre
maggiore forza il sibilo de quo.
Decido di indagare.
Attraverso la zona pedonale,
passo davanti al Duomo
antistante il mio Studio Legale,
e mi ritrovo davanti alle Poste,
allorquando il rumore diventa
quasi insopportabile.
Mi dirigo nella retrostante
Piazza Rizzo.
E finalmente lo vedo.
Davanti a me si staglia la causa
di quel sibilo inusitato.
Alto all'incirca 12 metri, con
un diametro di almeno 2 metri,
completamente nero, levigato
da mani non umane, un enorme,
gigantesco, imponente,
mastodontico fallo.
Ai lati due gigantesche sfere,
anch'esse nere, tagliate di netto
alla base, appoggiate sull'asfalto.
Sono sconvolto, la mia borsa
da lavoro in pelle marrone The
Bridge mi scivola dalle mani, le
gambe mi cedono e cado a terra.
Impaurito e svuotato.
Ho la forza di rialzarmi e di girare
attorno al pene monolitico.
Il glande è perfettamente
intagliato, e capisco che non può
assolutamente trattarsi dell'opera
di un essere umano.
Quel fallo deve certamente arrivare
dallo spazio profondo.
Ma perché, fra mille pianeti, è
giunto proprio qui, sulla Terra,
a San Donà di Piave, in Piazza
Rizzo, anche detta Foro Boario?
Indago sul significato etimologico
del nome della Piazza, ma
non riesco a trovare una spiegazione
valida. Ma soprattutto,
questo pene arriva in pace, o ci
è ostile? Porta la conoscenza o la
distruzione?
All'ora in cui sto scrivendo, la
piazza è già stata resa inaccessibile
dai militari, e tutta l'area,
per un raggio di un chilometro,
è piantonata dalle Forze dell'Ordine.
Almeno 20 carroarmati
presidiano il fallo nero alto 12
metri e un paio di elicotteri sono
in volo da ore.
Mi chiedo se gli esperti sappiano
qualcosa che non vogliono
rivelare.
Forse che questa notte sia
previsto lo schianto sul nostro
pianeta di una vagina di 20
metri per 3?
Sarebbe una catastrofe.
Ho paura...
prEMI powErEd by
25

ON TOUR
SINCE 1866.
D

”
SPIGOLATURE
DI PENSIERI
a cura di
STEfANO AcTy ROccO
”
INTERVISTE Best Of 2012
Un anno intero ad ascoltare la Musica di migliaia di artisti, ma spesso è bello anche
ascoltare le loro parole, le loro idee, il loro approccio al quotidiano. Scrivere canzoni
significa anche partecipare alla costruzione della realtà e prendere posizione nelle
cose della vita. In questa rubrica abbiamo selezionato alcune dichiarazioni rilasciate
durante l'anno da alcuni dei tanti musicisti che Rockit ha seguito e intervistato.
Max Collini • OFFLAGA DISCO PAX
«Facevo l’agente immobiliare, non avevo mai suonato niente
in vita mia, non mi sarei neanche sognato di salire su un palco.
Non credo di avere dei talenti, ma un'indole. Gli Offlaga
Disco Pax sono un progetto nato con ambizioni zero, progetti
zero, ipotesi di vita futura zero. Divertimento e basta. Non
ho mai studiato canto, dizione. Ho preso per la prima volta
in mano un microfono a 35 anni. Dopo essere andato in giro
per il mondo a vedere concerti per 20 anni è talmente surreale
che ora ci sia io su un palco. Oggi c’è gente che arriva in
pellegrinaggio a Cavriago per vedere l'ultimo busto di Lenin
in terra occidentale, dopo aver ascoltato le nostre canzoni. »
Nina Zilli
«Su Internet me ne dicono di tutti i colori, ma non me ne
frega niente. E’ così facile nascondersi dietro una tastiera e
vomitare odio, frustrazioni. Mi hanno preso per il culo per
tutta la vita fin da quand'ero piccola, la classica sfigata dei
film, cicciottella, presa di mira. Ho fatto rocksteady e raggae
per 10 anni, avevo le cofane di dread, altro che le mie attuali
cofane di capelli. Adesso mi accusano di copiare Amy Winehouse?
Non si capisce come mai, io facevo questi gesti anni
fa, avevo pronti svariati dischi come il primo, ma mi davano
della pazza quando li portavo a sentire, poi guarda caso lo fa
una straniera e di colpo "ah ma a noi adesso serve questa cosa
qua". Altrimenti il mio disco non sarebbe uscito in Italia.»
27

ROcKIT mag 49 MI AMI 2012 - 28
Max Pezzali
«Il mio DNA è di nerd sfigato, snobbato dalle ragazze, ascoltatore
di metal, punk e hardcore, catalogatore di cazzate.
Se la vita di un cantautore passa attraverso le fasi della sua
esistenza, la mia vita di nerd è passata attraverso i software
disponibili. Ho iniziato a fare musica prima in cameretta,
poi in cantina, usando i sequencer della Roland. Quando poi
gli 883 sono usciti, rappresentavano il diavolo, la decadenza
della musica italiana. Persino la televisione inizialmente ci
rifiutava. Se iniziassi oggi, probabilmente non mi farebbero
nemmeno entrare negli uffici di una major, rimarrei bloccato
alla reception, perché l’industria musicale e culturale non investe
più nel talent scouting, nella ricerca creativa, puntano
sugli artisti allevati in batteria nei reality. Gli 883, nel bene o
nel male, hanno rappresentato determinati anni e la voglia di
raccontare la generazione di quel periodo. Da anni la musica
mainstream non riesce a tirare fuori qualcosa che possa raccontare
realmente il vissuto dei ragazzi di oggi.»
Luca Carboni
«Fare musica non l'ho mai considerato un mestiere, ma una
vocazione. E una vocazione non ha pensione. A un prete
possono togliere la parrocchia, ma resterà prete fino alla
morte. Così il musicista.
Non puoi stancarti di essere creativo. Rimani musicista anche
quando non stai facendo niente. Anche a ottant'anni
puoi evolvere il tuo linguaggio, la tuo personalità e scrivere
grandi canzoni.»
Salmo
INTERVISTE Best Of 2012
«Io non credo che Internet abbia ucciso la musica, ma che
le abbia dato una grande spinta. I celebri “quindici minuti”
warholiani sono ormai superati, basta connettersi per averli.
Banksy ha detto che fra un po' avremo bisogno di quindici
minuti di anonimato, perché il problema sarà l'eccesso di visibilità
che chiunque può avere. La paura che questo mio successo
artistico non duri c'è, ma è inevitabile quando cerchi di
sperimentare qualcosa. C’è sempre il rischio che la gente non
ti capisca o che ti metta da parte dopo l'entusiasmo iniziale.
Alla fine però te ne sbatti un po' il cazzo. Sinceramente faccio
quello che mi passa per la testa, se va bene è ok, se invece va
male è ok lo stesso. A me interessa lasciare qualcosa di solido,
qualcosa che possa apparire come un punto fisso.»

Tiziano Ferro
«È divertente essere lo scheletro nell’armadio di artisti indipendenti.
Questo mi riconduce all'idea che ho della musica,
una passione fisica, condizionata dall’istinto, che ti tocca in
maniera animale come l’erotismo. Mi piace essere considerato
un’anomalia. Oggi viviamo in un momento di grande confusione,
anche per via delle classifiche dominate da personaggi dei
reality che durano una stagione e poi spariscono. Io ho un'esposizione
da reality show, ma ottenuta dopo anni di lavoro. E’
purtroppo un momento storico in cui la fama è l’unico obiettivo.
Per me è solo un mezzo. Se la fama diventa l'obiettivo, per
status, per soldi, per comodità, allora finisci in una gabbia d'oro
e ti ritrovi che non sai nemmeno fare una lavatrice da solo.»
Niccolò C. • I CANI
«Quando mi dicono che le canzoni de I Cani sono tutte uguali,
io rispondo: avete mai ascoltato i Ramones, i Suicide, i Sex
Pistols, i Joy Division, i Jesus and Mary Chain? Qualcuno mi
dirà: "ti paragoni ai Ramones?" Si, cazzo. Bisogna sognare
quando si fa Musica. Puntare alto, mettersi sul piano dei dischi
che ami. Non puoi accontentarti di raggiungere gruppetti
del cazzo. Devi sognare di essere come i Beatles, confrontarti
con chi ti ha cambiato la vita. Voglio sognare di fare un
disco che cambi la vita a qualcuno, come l'hanno cambiata a
me The Smiths, LCD Soundsystem, Sonic Youth. Ci proverò
fino a quando avrò idee.»
Manuel Agnelli • AFTERHOURS
«Venivamo dalla cultura post punk dove non hai idoli: diventare
tu ciò che stavi combattendo è stato straniante. Io ci ho
fatto pace solo pochi anni fa: se stringi la mano ad una persona,
non gli puoi firmare anche un autografo? Ma chi cazzo
se ne frega. Sono diventato il manager di me stesso, per non
essere inculato, per far crescere un progetto. L’odio verso di
noi è però aumentato, anche a causa di Internet, che per me è
come l’eroina: negli anni 70 sembrava un atto rivoluzionario
per liberarsi dal sistema, ma era stato escogitato dal sistema
stesso, rendendo innocui i giovani. Internet è simile: mezzo
rivoluzionario con persone chiuse in casa a vomitare odio sul
divano. Io però vado avanti e mi ricordo sempre perché ho iniziato
a suonare: mi fa stare bene, mi emoziona, mi fa esprimere
ciò che non riesco a dirti a voce, la mia violenza repressa, i miei
lati narcisistici. E chi non si fida di noi, che vada a fare in culo.»
29

ROcKIT mag 49 MI AMI 2012 - 30
Maria Antonietta
«Le sante sono un punto di riferimento per me, soprattutto
Giovanna d'Arco. Lei è un esempio reale, per la mia vita, per
quello che faccio. Quando mi trovo di fronte a una cosa che mi
sembra più grande di me e temo di non farcela, penso a quello
che ha fatto lei e mi rispondo: e io non riesco a fare 'ste due
stronzate oggi? Così le faccio.»
Bruno Dorella • RONIN
«Ho deciso di chiudere Bar La Muerte perché è cambiato
il mestiere dell'etichetta indipendente underground. Bar la
Muerte aveva un senso se alle spalle c'era un preciso progetto
politico: supportare una certa scena underground, i
gruppi a cui ero più legato, poi il Do it yourself, andare negli
squat con il mio cesto di plastica pieno di dischi, parlare
con le persone e puntualmente farmi rovesciare la birra sul
banchetto. Era una cosa molto pratica, molto umana, molto
manuale, bella. Adesso il lavoro è cambiato completamente:
è legato ai tweet, a far finta di interessarsi alla vita degli altri
sui social network.»
Enzo Moretto • A TOYS ORCHESTRA
«Siamo in troppi a dividerci una torta troppo piccola, il sistema
sta collassando. La musica in questo paese oggi é una gigantesca
puttana. Chiunque può decidere da un giorno all'altro
di metter su una band e pubblicare il proprio disco, così
come chiunque può scrivere di musica, recensire dischi, vestire
il ruolo di discografico o di promoter. In mezzo a cotanta
saturazione la meritocrazia va a farsi fottere e la competenza
e la qualità vengono diluite con gli innumerevoli surrogati.»
Marco Ulcigrai • IL TRIANGOLO
INTERVISTE Best Of 2012
«Venticinque anni è un'età strana per essere nostalgici. Ma
forse siamo nostalgici perché stiamo vivendo il momento più
bello della nostra vita. Ne siamo consapevoli e siamo consapevoli
che sta passando. Quindi forse non è tanto nostalgia,
quanto un rendersi conto che stiamo crescendo e che questi
momenti non dureranno per sempre. Forse se avessimo avuto
una giovinezza più brutta non sarebbero usciti questi temi.
Forse avremmo continuato a fare punk. E forse saremmo diventati
gli Skruigners e non Il Triangolo.»
P
v
s
l
i
c
d
g
e
R
s
d
s

STRAPPA QUESTE PAGINE E TIENI A PORTATA DI MANO TUTTO QUELLO CHE SUCCEDE AL FESTIVAL!
MI AMI 2012
concerti, DJ set, liVe DrAWinG, organizza WWW.ROCKIT.IT
; venerdi 15 GIUGNO ;
AperturA cAncelli H 18.00 - inizio concerti H 18.30 - chiusurA H 4.00
concerti H 18.30-00.30 - DJset h 00.30-04.00 ; biglietto 12 euro, abbonamento 30 euro, la tessera arci non serve
Palco La Collinetta di Palco Torcida
Palco Sandro Pertini
22.30 piGro on sofa
23.00 dj myke + rancore
00.00 ensi + baby k + canesecco
01.30 aquadrop & the Golden
toyz
02.10 diGi G’alessio
03.00 piGro on sofa
18.30 intercity
19.10 le case del futuro
19.55 thony
20.45 nicolò carnesi
21.40 saluti da saturno
22.40 umberto palazzo
23.40 il pan del diavolo
19.00 kramers
19.50 bad love experience
20.50 amor fou
22.10 aucan
23.30 calibro 35
00.45 tayone
02.15 elisa bee
MI FAI live drawinG at Palco Pertini + Area Respiro
21.00-21.45 nicolò pellizzon
21.45-22.15 matteo Guarnaccia
22.15-23.00 bianca baGnarelli
23.00-23.45 nicolò pellizzon
23.45-00.30 bianca baGnarelli
00.30-1.00 matteo Guarnaccia
23.30 matteo Guarnaccia
interpreta CALIbRO 35

; sabato 16 GIUGNO ;
AperturA cAncelli H 16.00 - inizio concerti H 17.00 - chiusurA H 4.00
concerti H 17.00-00.30 - DJset h 00.30-04.00 ; biglietto 12 euro, la tessera arci non serve
Palco La Collinetta di Palco Torcida
Palco Sandro Pertini
20.15 mouth
21.00 m+a
21.55 boxeur the coeur
22.55 appaloosa
00.00 drink to me
01.05 did
02.00 dr kiko
02.55 l’ariele
17.00 albedo
17.45 the please
18.30 verily so
19.15 foxhound
20.00 soviet soviet
20.50 cosmetic
21.45 hot Gossip
22.45 movie star junkies
23.45 mojomatics
18.00 polar for the masses
18.45 i treni all’alba
19.30 fast animals and
slow kids
20.15 mr t-bone & the
younG lions
21.10 the peawees
22.10 persiana jones
23.30 buGo
00.45 bottin
02.15 the barkinG doGs
MI FAI live drawinG at Palco Pertini + Area Respiro
21.00-21.30 Giuseppe palumbo
21.30-22.00 olimpia zaGnoli
22.15-23.00 Gianluca costantini
23.00-23.30 Giuseppe palumbo
23.45-00.30 Gianluca costantini
00.30-01.00 olimpia zaGnoli
22.30 Giuseppe palumbo
interpreta PERSIANA jONES
23.45 olimpia zaGnoli
interpreta bUGO

; domenica 17 GIUGNO ; ; lunedì 11 GIUGNO ;
A pArtire DAlle ore 20.00
ARCI bELLEZZA, VIA bELLEZZA 16, MILANO
AperturA cAncelli H 16.00 - inizio concerti H 16.30 - chiusurA H 2.00
concerti H 16.00-00.30 - DJset h 00.30-02.00 ; biglietto 12 euro, la tessera arci non serve
Mi Pensi
Palco La Collinetta di
Palco Sandro Pertini
prima che MI AMI, MI PENSI si diceva.
continuando per parole chiave,
all’ARCI BELLEZZA, si canterà e leggerà per anticipare
una notte (e un Mi AMi) pieni di sogni.
in collaborazione con
Agenzia X e Minimum Fax
con ospiti e amici vari tra cui
simone lenzi (Virginiana Miller) - Alessandro
raina (Amor Fou) - Dimartino - Davide Golin
16.30 paletti
17.15 Gatti mezzi
18.00 man on wire
18.45 lava lava love
19.30 il trianGolo
20.25 Grimoon
21.20 fabrizio cammarata &
the second Grace
22.20 vadoinmessico
23.25 a classic education
17.55 the Gentlemen’s
aGreement
18.40 vincenzo fasano
19.25 amycanbe
20.15 lo stato sociale
21.10 ronin
22.10 offlaGa disco pax
23.30 brunori sas
00.45 rockit all starz
proGrAMMA
20.30 – 20.45 • MI PENSI SERIO
reading di Davide Golin
20.45 - 21.15 • I SCONTRO
sedicesimi - letture da 1 minuto
21.20 - 21.45 • MI PENSI SERIO
reading di simone lenzi
21.50 - 22.10 • II SCONTRO
ottavi - letture da 2 minuti
22.15 - 22.40 • MI PENSI SERIO
reading di Dimartino
22.45 - 23.10 • III SCONTRO
quarti di finale - letture da 1 minuto
23.15 - 23.35 • MI PENSI SERIO
reading di Alessandro raina
23.35 - 23.50 • IV SCONTRO
semifinale - letture da 2 minuti
23.55 • FINALE
letture della durata di 3 minuti
MI FAI live drawinG at Palco Pertini + Area Respiro
21-21.45 matteo Giuntini
21.45-22.30 maGda Guidi
22.30-23.15 matteo Giuntini
23.15-23.45 expo report di
chiara fazi
21.00 maGda Guidi
interpreta bRUNORI SAS
PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE

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bere cibo
MI MANGI
inFopoint
rocKit
1 free drink per chi viene in bici!
mobile
servizio navetta gratuita
Andata
ogni mezz’ora
VenerDì dalle 17.00 alle 23.00
sAbAto dalle 15.00 alle 23.00
DoMenicA dalle 15.00 alle 23.00
pAlco
LA COLLINETTA
DI jACk
MI FAI
+ CORSI
DA LORETO M1 M2
piazza Argentina/Via stradivari (fermata 90)
DA LODI M3
capolinea 91/92
pAlco
TORCIDA
Ritorno
il bus parte quando è pieno
dal parcheggio davanti all’ingresso
AREA EXPO
MERCATINO
pAlco
SANDRO
PERTINI
VenerDì dalle 01.30 alle 05.00
sAbAto dalle 01.30 alle 05.00
DoMenicA dalle 01.30 alle 02.30
A LORETO M1 M2
piazza Argentina/Via stradivari (fermata 90)
A LODI M3
capolinea 91/92
poWereD by MeDiA pArtner

REcENSIONI Dischi
REcENSIONI
a cura di
MARcO VILLA
cALIBRO 35
Ogni riferimento
a persone esistenti...
Tannen Records / Venus Dischi
www.rockit.it/calibro35
Lo scenario è il solito, ma
stavolta i volti di Tomas Milian
e Maurizio Merli lasciano
definitivamente il posto a
quelli di Gabrielli e compari.
Il processo di riesumazione del
poliziottesco e delle colonne
sonore dei grandi maestri -
Micalizzi, Morricone e Umiliani
in primis - è (quasi) finito. Ora
si passa alla fase successiva: il
ripopolamento della specie.
Registrato a New York in soli
cinque giorni, il nuovo disco
dei Calibro 35 puzza di Made in
Italy (dal respiro outernational)
che di più non si può. Sono pezzi
inediti, sinceri e necessari come
una rapina in banca ai tempi di
una crisi finanziaria mondiale.
// Enrico Piazza
PORcELAIN RAfT
Strange weekend
Secretly Canadian
www.rockit.it/porcelainraft
Prendete un gruppo pop che
vi piace molto, di quelli che
sanno assorbire sia il sole che
la pioggia e riproporre gli input
in musica, quelli che giocano
con light guitars alternando il
divertimento alla profondità:
giratelo in chiave elettronica
e solitaria e avrete Porcelain
Raft. In “Strange Weekend” ci
sono così tanti rimandi, echi
dai sixties fino a oggi, che ci
si rende conto di quanto sia
limitante etichettare sotto lo
stesso nome artisti accomunati
solo dall’uso di tecnologie
sintetiche. Porcelain Raft dimostra
che attraverso fredde
apparecchiature si possono
trasmettere emozioni vivide:
una bellissima sorpresa.
// Margherita Di Fiore
IORI'S EyES
Double Soul
La Tempesta International
www.rockit.it/ioriseyes
Lost in translation. È questa la
prima immagine che mi viene
nel raccontare questo 1° disco
ufficiale degli Iori's Eyes. Teniamoci
questo riferimento,
chiudiamo gli occhi e lasciamo
correre le immagini. Sì, "Double
Soul" è un disco bellissimo,
capace di alternare atmosfere
rarefatte e lucidità improvvise,
con un tocco imprecisato tra il
decadente e il distaccato. Un
disco dall'anima decisamente
notturna: poetico, raffinato e
solitario. È il classico disco di
cui il discografico major di turno
(esistono ancora?) potrebbe dire
che mancano le canzoni vere e
proprie. Ed è vero, ma è proprio
quello uno dei suoi pregi.
// Stefano Fiz Bottura
INTERcITy
Yu Hu
A cup in the garden
www.rockit.it/intercity
A mettere le cose in chiaro, gli
Intercity impiegano davvero
poco. Per essere precisi, il tempo
di arrivare al primo ritornello
di "Piano Piano", la traccia
che apre "Yu Hu". Un minuto e
trenta secondi nei quali vengono
compressi tutti gli elementi che
fanno di "Yu Hu" un gran disco
pop. Rispetto a "Gran Piano"
(2009), la voce di Anna Viganò,
da sottofondo o giù di lì, è diventata
protagonista, dando un
colore molto più intenso ai brani,
grazie al confronto/scontro con il
timbro di Fabio Campetti. Hanno
aggiunto anche un po' di ritmo
in più, lavorando a brani capaci
di dare una scossa, evitando
cali di attenzione. Il risultato si
chiama salto di qualità.
// Marco Villa
MARIPOSA
Semmay Semiplaya
Trovarobato
www.rockit.it/mariposa
I Mariposa sono tornati con
“Semmay Semiplaya”, un
nuovo Ep acustico-elettrico. La
notizia? Che a cantare non è più
un uomo, ma una donna. E con
buona pace di Alessandro Fiori,
indimenticabile frontman che
ha lasciato il gruppo dopo una
dozzina d'anni, si deve subito
dire che Serena Alessandra Altavilla,
cantante dei Baby Blue,
è un concentrato portentoso di
sensualità e fascino timbrico. I
Mariposa sono come una famiglia,
che è capace di autorigenerarsi
e trarre il meglio da quello che
succede intorno ai suoi componenti.
Ora hanno messo un
punto e a capo. Vedremo cosa
35

tireranno fuori dal cappello.
Piena fiducia. // Sara Scheggia
GRIMOON
Le deserteur
Macaco Records
www.rockit.it/grimoon
Diventa sempre più difficile
trovare le parole giuste e adeguate
per raccontare le gesta dei
Grimoon. Nel panorama italico
non sono infatti moltissime le
band capaci di mantenere dritta
la barra, continuando con umiltà
a proporre la propria musica senza
tentare voli pindarici o chissà
cos'altro. Con un album come
"Le deserteur", poi, i Grimoon
di oggi ci sembrano inattaccabili:
ispiratissimi e soprattutto
sempre in grado di mantenere
altissima la tensione per tutte
le 8 tracce. Quando poi arriva
"Monuments aux deserters"
raggiungono l'apice, perché in
quei 6:30 è racchiusa gran parte
dell'intensità emozionale che
questo disco saprà trasmettervi.
// Fausto Murizzi
GIARDINI DI MIRÒ
Good luck
Santeria
www.rockit.it/giardinidimiro
"Good luck" si destreggia agile
tra un'intensa sensualità nei
contenuti e nelle forme e il desiderio
di rivelarsi per ciò che
è. Come il sole che ogni giorno
torna a nascere: una certezza
rassicurante, dopotutto. Good
luck non pretende di essere un
album eccessivamente originale,
come non lo sono i sentimenti,
come non lo siamo noi quando
piangiamo, gridiamo, respiriamo,
moriamo d'amore o quando, sulla
soglia del distacco, sussurriamo
pianissimo due sole parole. Buona
fortuna. // Roberta D'Orazio
ROcKIT mag 49 MI AMI 2012 - 36
SALUTI DA SATURNO
Valdazze
Goodfellas
www.rockit.it/salutidasaturno
Il secondo lavoro di Saluti da
Saturno è un disco pieno di
strofe e ritornelli perfetti per
stare insieme. Un disco misurato
e preciso, capace di far andare
su e giù l'emotività con una
naturalezza che lascia stupiti.
"Valdazze" è un album che ha un
immaginario talmente chiaro e
forte da lasciare storditi. Ascoltarlo
fa l'effetto di immergere la
testa in un catino d'acqua: tutto
quello che c'è intorno diventa
ovattato, lontano, come se appartenesse
a un altro mondo. E
invece è il disco ad appartenere
a un altro mondo, uno in cui il
liscio e Fellini vengono prelevati
dalla riviera e spostati nell'entroterra.
// Marco Villa
MARIA ANTONIETTA
S/t
Picicca Dischi
http://www.rockit.it/MariaAntonietta
Pensateci un secondo: vi vengono
in mente delle cantanti sotto
i trent'anni in Italia? (E no, i
“talent show” non valgono.)
Se la vostra risposta è stata sì,
probabilmente state pensando a
qualcosa di lagnoso e in inglese
maccheronico che parla di tè,
affetto e arcobaleni. Se la risposta
è no invece dovreste dare un
ascolto al disco di Maria Antonietta.
Magari non vi piacerà,
ma è già un inizio.
E poi devi avere un gran coraggio
per cantare senza giri di parole
delle volte in cui ti sei sentito
uno schifo, di come sei finito a
letto con gente incommentabile
per puro spirito di masochismo
o di quando l’unica compagnia
possibile era quella di alcool e
pillole. // Nur Al Habash
REcENSIONI Dischi
UfOMAMMUT
Oro
Neurot Recordings
www.rockit.it/ufomammut
Si può esser orgogliosi dei piemontesi
Ufomammut, fautori
di un fine operato e altrettanto
raffinata mistura da progetto
bifronte – un album immediato,
l’altro previsto per settembre
-, non foss’altro che per aver
messo a segno un contratto con
la mitica Neurot Recordings
(etichetta dei Neurosis). Cinque
le tracce proposte, ipnagogiche,
psichedeliche e piene di referenze
alchemico-esoteriche, così
come eminentemente segnalato
dalla titolazione. Grandi,
plausibilmente magistrali, ma
soprattutto, da andarne fieri.
Quanto c’è in Italia di cui andar
fieri? // Gioele Valenti
SHE SAID DESTROy!
Conflicting landscapes
Autoproduzione
www.rockit.it/SheSaidDestroy
Esistono diversi modi per distruggere
qualcuno o qualcosa.
I più megalomani ricorrono alle
guerre. Le divinità infuriate
puniscono i popoli con piaghe,
malattie e diluvi universali.
E c'è chi preferisce strumenti
più semplici, ma non meno
devastanti.
Un basso che frusta mentre
la batteria, incalzante, non
conosce riposo. Le She said
destroy! sono solo in due, ma
non hanno nulla da invidiare
alla potenza di uno tsunami in
grado di travolgere ogni cosa.
“Conflicting landscapes” è un
album così bello perché alla
carica energetica e delle canzoni
corrisponde una buona dose di
dissacrante divertimento da parte
di chi suona. E si sente, tanto.
// Roberta D'Orazio
"
c
fi
r
c
c
c
r
c
a
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p
f
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i
s
m
a
t
/

cOSMETIc
Conquiste
La Tempesta Dischi
www.rockit.it/cosmetic
"Conquiste" è uno di quei dischi
che funzionano dall'inizio alla
fine. Undici canzoni, una quarantina
di minuti. Tra "Lenta
conquista" e "Lo spavento" non
ci sono passaggi a vuoto, ma un
continuo giocare tra tensione e
relax. Accelerazioni improvvise
che si fermano e si placano, dando
ai pezzi un che di circolare e a
suo modo ossessivo. Ma un'ossessione
bella, di quelle a cui ti
piace lasciarti andare. I passaggi
fondamentali sono "Scisma" e
"Prima o poi", uno-due letale e
inscindibile, con quel suo giocare
su testi che sanno di promessa e
minaccia insieme: "ti sto venendo
a prendere","ci dimentichiamo
tutto", "ci ricorderemo tutto".
// Marco Villa
OffLAGA DIScO PAX
Gioco di società
Venus Dischi
www.rockit.it/offlagadiscopax
“Gioco di Società” è un tributo
tutto dedicato a Reggio Emilia.
Ai primi ascolti, l'impatto è
straniante: hanno spogliato
ancora di più i suoni, hanno
tenuto un impianto minimal
che lancia nello spazio la voce
di Max Collini. Ma sono rimasti
fedeli alla linea. E allora è un
innamoramento lento, quello
con gli Offlaga del 2012. Drum
machine dal tono industrial,
effetti da dance floor, ma sempre
a bassa fedeltà. Chitarre ridotte
all'osso, basso importante, tutto
è sintetizzato. Nel vero senso
della parola. Hanno affilato
le lame e affinato le tecniche.
Hanno asciugato, ristretto e
strizzato per far sbocciare un
fiore, all'improvviso.
// Sara Scheggia
VADOINMESSIcO
Archaeology of the future
Pias Recordings
www.rockit.it/vadoinmessico
Pur rimanendo in un generico
solco rock'n'roll, i Vadoinmessico
sanno muoversi con estrema
scioltezza entro ambiti diversi
che vanno dal country di "The
colours are" alla musica etnica
di "Solau", dal r'n'r stesso di
"Notional towns" all'exotic pop
di "Pepita, queen of the animals",
fino ad accenni di psichedelica.
Lo fanno con una qualità di
scrittura rara, dimostrata in
ogni particolare: dalla stesura
delle parti ritmiche alle linee
melodiche, dal trattamento della
voce fino alla scelta dei timbri
degli strumenti. Il disco ritrae
con gusto una fetta notevole della
musica pop nella sua gioventù più
acerba e per questo più sincera.
// Francesco Fusaro
ROccO HUNT
Spiraglio di periferia
Autoproduzione
www.rockit.it/roccohunt
Rocco ha diciassette anni, viene
da Salerno e manda a casa senza
sforzo la metà degli Mc che girano
attualmente. Rocco Hunt non
ha le braccia piene di inchiostro
e, da come suona, l'album
è probabilmente registrato in
cameretta, mischiando beat
americani con altri realizzati su
misura da beatmaker italiani,
tutto al sapore di Golden Age
newyorkese. E in più canta in
salernitano, rendendo difficile
la comprensione a una buona
fetta di pubblico. Eppure voce
e metrica sono davvero mature
considerata l'età del Nostro, e c'è
più credibilità in un qualsiasi
suo singolo brano che nell'intera
produzione discografica
del 2011. Rivelazione assoluta.
// Enrico Piazza
AfTERHOURS
Padania
Germi / Artist First
www.rockit.it/afterhours
Un bel disco degli Afterhours è
una delle notizie migliori che
si possano ricevere, perché
avevo perso la speranza di
emozionarmi ancora per le loro
canzoni. Invece, a distanza di
dieci anni da “Quello che non
c’è”, ultimo lavoro capace di
lasciare un segno, dopo due
dischi meno che mediocri,
dopo operazioni infelici e scelte
discutibili, finalmente la rock
band milanese si riprende un
ruolo che in Italia aveva quasi
inventato.
E lo fa nel modo più semplice
possibile, tornando a suonare
come gli Afterhours, con un
disco che fa splendere nuovamente
quell’urgenza che
agli esordi aveva reso la loro
musica una soluzione possibile
all’ossimoro “rock italiano”.
// Stefano Acty Rocco
BADLOVEEXPERIENcE
Pacifico
Black Candy / Tannen Records
www.rockit.it/badloveexperience
Al terzo disco, i BadLoveExperience
spiccano davvero il
volo e ci fanno sognare con
canzoni che meriterebbero
passaggi radiofonici a nastro. A
cominciare dal singolo "Dawn
ode", un affresco psichedelico
di rara bellezza. E anche con il
resto delle tracce di "Pacifico" si
respira proprio una sensazione
di libertà. La percezione è quella
di trovarsi di fronte a una band
il cui linguaggio odierno è il
risultato di una maturazione
artistica felicemente compiuta.
Non possiamo far altro
che applaudire e incitarli a
continuare su questa strada.
// Fausto Murizzi
37

GAZEBO PENGUINS/I cANI
Ipinguininonsonoicaninonsonoipinguini
42 Records / To Lose La Track
www.rockit.it/gazebopenguins
www.rockit.it/icani
Gazebo Penguins e I Cani. Tra
inediti già eseguiti dal vivo,
reciproche cover, i sorsi pieni
che placano la sete di bellezza,
scorrono tante di quelle immagini
che potrei farne un film,
forse poco interessante per gli
altri ma fondamentale per me.
Questo split ha la singolare dote
di possedere ciò che normalmente
si trova in un album completo:
come se in quattro tracce fossero
comunque presenti la necessaria
forza, passione, intenzione,
un concentrato seducente e
piacevolissimo.
Dunque, sarà pur vero che i cani
non sono i pinguini e viceversa,
ma è proprio questa diversità
che permette loro di centrare il
segno, un po’ come innamorarsi,
ma farlo per bene. Davvero. //
Margherita Di Fiore
fOXHOUND
Concordia
Inri
www.rockit.it/foxhound
“Criticize You”, “Movin' back”,
“Bounce”, danno i contorni allo
scenario: siamo in un locale di
quelli in cui fanno da riempipista
“Girls And Boys” dei Blur
e “Do You Want To” dei Franz
Ferdinand.
Quando inizia a salire la foschia,
l'andatura indolente di
“I Beat That Bitch With Her
Bats” accompagna l'uscita, e
le resistenze di chi è sempre
l'ultimo ad abbandonare la festa.
I Foxhound sono giovanissimi,
e abbastanza sfacciati da portarsi
appresso con nonchalance
l'hype delle grandi occasioni,
che non viene tradito da queste
ROcKIT mag 49 MI AMI 2012 - 38
canzoni elettriche e vigorose.
// Letizia Bognanni
VERILy SO
S/t
Inconsapevole Records
www.rockit.it/verilyso
La formula musicale dei Verily
So è tutt'altro che originale: una
vocalist donna in compagnia di 2
musicisti, tutti e 3 polistrumentisti.
Le canzoni rievocano quasi
sempre atmosfere già sentite
in passato, ma come succede
in questi casi, lo fanno in un
modo non scontato. Di fronte
ad "Ordinary minds", "Guns on
fire", "When I end and you start"
e a "Summer 89", non potrete
opporre alcuna resistenza. Loro
parlano di "folk brutale", ma
quest'album é invece un'altra
di quelle (belle) conferme che
le classificazioni spesso non
bastano a rendere appieno la
complessa sfera emozionale
generata dall'ascolto di un'opera
d'arte. // Fausto Murizzi
THE PLEASE
Bitter gospels along
the riverside
Autoproduzione
www.rockit.it/theplease
Ci sono album che ti prendono
subito, resistono intatti al tempo
e quando meno te lo aspetti ti
riportano alla memoria qualche
specifico momento della tua
vita. Ce ne sono altri, invece, che
entrano in circolo lentamente,
che non si mischiano con la
quotidianità, ma ti chiamano
fuori dall’ordinario flusso delle
contingenze. Credo che “Bitter
gospels along the riverside”
appartenga a questa seconda
categoria. Un album che assomiglia
ad un romanzo, dicono i The
Please nella loro presentazione.
Ascoltandolo puoi decidere di
REcENSIONI Dischi
entrarci, familiarizzare con luoghi
e personaggi o restarne fuori, ma
in ogni caso alla fine ti apparterrà
intimamente. // Angela Maiello
A cLASSIc EDUcATION
Call it blazing
La Tempesta International /
Lefse Records / Tannen Records
www.rockit.it/aclassiceducation
Prendere decisi la porta di
casa, lasciare la città, scappare.
Cominciare a correre perché si
hanno i muscoli troppo carichi
per rimanere fermi. Partire, non
per sport ma per visione. Godersi
con entusiasmo l'inizio della fine,
l'aria fresca che gonfia le narici,
la mente che si svuota. Il ragazzo
in moto della copertina sembra
proprio nel bel mezzo di una fuga
del genere, una classica fuga
da film, epica eppure leggera.
"Call it Blazing" è tutto questo:
una corsa improvvisa e veloce,
rallentare per godersi il panorama
e poi aspettare che arrivi la
notte. Fermarsi alla fine, le mani
sulle ginocchia, e un respirone
che riempie i polmoni. È fatta.
// Nur Al Habash
cOLAPEScE
Un meraviglioso declino
42 Records
www.rockit.it/colapesce
I vicoli di Ortigia, il sole acceso
che nasce dai promontori di
Fontane Bianche, i paesaggi che
scorrono attraverso i finestrini
della mia auto con lo stereo che
mio padre si divertiva a settare,
per ogni viaggio al mare, con
le cassette di Battiato. Sicilia,
insomma. Tredici frammenti di
un’unica storia, che a tratti è un
po’ come mettersi seduti di fronte
a uno specchio. Potrebbe farvi
ancora più male, o, finalmente,
farvi sentire adatti a misurarvi,
non più di spalle, col mondo. È,
I
B
i
M
d
i
h
c
fi
h
d
e
“
c
d
l
d
p
“
M

in questo senso, un disco dall’onestà
disarmante. Un esordio
bello, potente, con la giusta
messa a fuoco. Merita fiducia e
tanti applausi. Dategli lo spazio
che si merita. // Marcello Farno
THE MOJOMATIcS
You are the reason for
my troubles
Wild honey / Outside inside
www.rockit.it/mojomatics
I Mojomatics sono in due, come i
Black Keys ma sembrano almeno
il doppio, come i Black Lips. I
Mojomatics fanno dischi che
durano mezzora proprio come
i Beatles (fino al ’68), eppure
hanno dentro tutto quello di
cui hai bisogno. Da segnalare la
filastrocca sghemba “Feet in the
hole”, forse il pezzo migliore del
disco per inventiva, costruzione
e appeal e la parentesi irriverente
“You don’t give a shit about me”
che si candida come miglior pezzo
di chiusura per un potenziale
live alcolico: assolutamente
da cantare sbronzi, in coro,
possibilmente aggrappati al
“migliore amico” di turno. //
Marco Jeannin
LAVA LAVA LOVE
A bunch of love songs
and zombies
Prisoner Records
www.rockit.it/lavalavalove
Salvo qualche occasione meno riuscita
("The Grey Line", "Sparkling
Wine"), l'album riesce con efficacia
a cucire addosso all'amore che fa
soffrire la più rassicurante - ma
non per questo scontata - veste
musicale. Pur non essendo
particolarmente originale nei
singoli elementi, risulta comunque
convincente nella sua peculiare
proposta: ritratti di vittime dei
sentimenti che si muovono attraverso
le diverse sfumature di
un contagioso e benefico ritmo
indie-pop. Ed ecco allora risolto
l'apparente paradosso del titolo:
gli zombies sono gli innamorati
feriti, i caduti nelle battaglie d'amore,
gli "inconsolabili" divenuti
ormai realisti. // Angela Maiello
DIMARTINO
Sarebbe bello non lasciarsi
mai, ma abbandonarsi
ogni tanto è utile
Picicca Dischi
www.rockit.it/dimartino
Se, con "Cara maestra abbiamo
perso", Dimartino aveva riunito
in una decina di pezzi qualche
decennio di musica italiana,
realizzando un disco che faceva
della varietà la propria cifra stilistica,
con "Sarebbe bello..." ha
chiuso lo spettro dei riferimenti,
mettendo a fuoco il proprio stile.
Fatto che si risolve in una sola
parola: compattezza. Undici tracce
che viaggiano diritte, dotate
di un immaginario da lacrime,
per quanto è preciso e insieme
sconfinato. E poi quell'attitudine.
Perché Dimartino sarà anche
il cognome del cantante, ma
l’approccio e il tiro sono quelli
di una band. Lo si sente dal vivo
e lo si sente anche su disco. //
Marco Villa
AMOR fOU
Cento giorni da oggi
Universal
www.rockit.it/amorfou
Schizofrenico. Il gruppo, l'album.
Tre dischi, uno diverso
dall'altro. I legami con il passato
sono ridotti quasi a zero e fin da
subito, si capisce che gli Amor
Fou hanno deciso di prendere non
una strada nuova, ma dieci. Un
rifiuto netto per qualsiasi forma di
sistematicità, forse nato dal rigetto
per la natura monolitica dei due
lavori precedenti. Il risultato è
che le fughe continue e senza una
chiara direzione hanno portato gli
Amor Fou a fare il loro disco più
accessibile. Si è perso qualcosa in
stratificazione, si è guadagnato
tanto in immediatezza. E questa è
sempre un'ottima notizia per un
disco pop. // Marco Villa
IL PAN DEL DIAVOLO
Piombo, polvere e carbone
La Tempesta Dischi
www.rockit.it/ilpanedeldiavolo
“Piombo, Polvere e Carbone” è la
seconda prova che ci aspettavamo
da Il Pan Del Diavolo: musica che
dà vigore, ricostituente ideale
per orecchie annoiate, una corsa
veloce a sfidare l’aria e abbassare
i finestrini, mentre muori dal
caldo per sentire di essere vivo.
E in tempi così, logori e ingombranti,
le soluzioni che restano
sono solo le più semplici, e solo
le più semplici saranno vincenti.
Perché in tempi così ubriachi e
annaspanti sentiamo tutto il
peso della materia, respiriamo
aria che non è più sottile e gonfia
i polmoni di speranze perdute. E
allora dammi tre parole, energia,
voglia e movimento, e ci costruiremo
sopra la rivoluzione. //
Margherita Di Fiore
THE VILLAINS
Here come the villain
Forears / Debut
www.rockit.it/thevillains
I villains sono i cattivi delle
storie e i cattivi tipicamente
attirano, c’è poco da fare: un po’
spietati ma sornioni, furbetti. Ed
è proprio questa doppiezza del
cattivo, simpatico e canaglia, la
cifra stilistica dell’ep, che in sole
cinque tracce riesce a mettere
insieme più immaginari musicali
variamente assortiti. “Here comes
the villain” non è un EP da cui
lasciarsi sorprendere. Al primo
39

ascolto, vista anche la solidità
del suono, non appare nuovo.
Eppure dopo un po’ suonerà
come la riserva che stavate cercando
da cui attingere audacia
ed energia. Del resto chiunque,
all’occorrenza, vorrebbe avere
un villain al proprio fianco. //
Angela Maiello
THE R'S
Empire Mickey
Foolica
www.rockit.it/therecords
Il (mio) problema principale
è che non c'è granchè da dire:
i Record's, da qualche tempo
R's, tornano con cinque canzoni
fantastiche. Punto. Che
cosa vuoi elucubrare quando
al quinto ascolto di fila non ti
sogni nemmeno di interrompere
e le riascolti tutte per la sesta
volta? Non hai tempo di pensarci
perchè (è un attimo) sai già a
memoria il testo di “Unkind”
e insomma... se “De Fauna et
Flora” ti aveva fatto innamorare,
questo "Empire Mickey"
non fa altro che rafforzare la
relazione. Cinque colpi secchi
a fugare ogni possibile dubbio:
in un mondo senza certezze e in
cui ogni valore è relativo, i The
R's ci sono e lottano insieme a
noi! // Nicola Bonardi
HERSELf
S/t
Deambula Records
www.rockit.it/herself
Quella di Herself è una storia che
vale la pena raccontare. Perché
in una manciata di dischi e di
collaborazioni Gioele Valenti
è riuscito a codificare una via
italiana al neo folk. La formula,
che fa il pieno di emotività lo-fi,
si ritrova in pieno con il nuovo
lavoro, intitolato semplicemente
"Herself". Solo che a questo giro il
ROcKIT mag 49 MI AMI 2012 - 40
talento del musicista palermitano
appare ancora più affinato nei
mezzi e nelle prospettive. Herself
continua a sfornare dischi che
vale la pena di ascoltare. Per la
cura e l'ispirazione che c'è dietro.
// Mario Lo Jacono
VENEZIA
La Culla
800A Records
www.rockit.it/andreavenezia
Musica seminale e basic che
non ama seguire le mode, che
si nutre di sé e predilige vita da
sottobosco scarno e ombroso.
Una macchina rombante di
blues eccitato e voce sbranata da
fumo e teatralità, suoni secchi
e diretti che prendono nello
stomaco, le note di un’armonica
e i ritmi ossessivi e urlanti che
non lasciano scampo a dolcezza
alcuna. Un contorcersi lento di
rabbia in camere oscure, balli
da ultima notte del mondo e i
rimandi alla scena punk di New
York, a Tom Waits. Un disco duro,
uno schiaffo sonoro, ma capace
poi di andare a fondo e lasciare
il segno con la naturalezza di un
seducente pugno improvviso. //
Margherita Di Fiore
GIULIANO VOZELLA
Notes Through The Years
An end… the beginning
Autoproduzione
www.rockit.it/giulianovozella
Il disco di Giuliano Vozella arriva
con la freschezza della primavera,
con una leggerezza in punta di piedi
che ha del tenero. Nell'intimità
delle sue stanze, "All these songs"
sono poesiole dall'arrangiamento
semplice, ma caratterizzate anche
da un'armonia ricchissima,
nonostante l'essenzialità di voce
e chitarra e pochi altri misurati
interventi di percussioni e cori.
Un'essenzialità che ben sotto-
REcENSIONI Dischi
linea l'urgenza espressiva della
spontaneità. È un pop sottile e
che profuma di fiori e di colori
pastello, come un City & Colour
senza episodi tristi, con la stessa
cantabilità, la stessa voce sottile
ma ferma, la stessa maestria con
lo strumento. // Chiara Longo
EDIPO
Bacio battaglia
Foolica Records
www.rockit.it/edipo
Edipo fa elettropop ridotto ai
minimi termini, le basi sono
semplici, le melodie non sono
eccezionali e difficilmente bucano
le orecchie, insomma, in passato
ce ne sono stati di più bravi. Le
sue sono storie più o meno comuni:
della musica, del rapporto
sfigato-strafiga, fino ad allargarsi
alla famiglia e infine alla politica
e alla società (guerra compresa).
Edipo ha la testa acuta, ma, a mio
avviso, qualcosa di fulminante
non l'ha ancora scritto, qualcosa
che ti apra davvero al suo
mondo [dolce, tenero, vero, ma
(sfigatissimamente) chiuso]. Un
pezzo, semplicemente, bellissimo,
qui non c'è. Magari arriverà. //
Sandro Giorello
PLANET SOAP
Velvet HE1
Cascade Records
www.rockit.it/planetsoap
Planet Soap è uno di quei progetti
che si muovono trasversalmente
fra un genere e un altro, fra le
diverse frequenze, fra svariati
Bpm, attingendo a piene mani
da tutto ciò che di buono, negli
ultimi anni e anche prima, hanno
insegnato gli storici ammaestratori
di suoni - da Dilla in
su - rendendo i sequencer delle
bestie aggressive, ma pur sempre
addomesticabili. "Velvet HE1" presenta
tracce inzuppate della cupa
ecce
RE
M
M
A
PR
TEL
FAX
MOB

umidità della nebbia brianzola,
incazzate come un pendolare la
mattina sul treno zeppo di gente,
cazzute come il tizio che vende
salsicce appena sotto Brixton
Hill e cariche come un club di
Detroit. // Enrico Piazza
MALLORy SWITcH
Mallory
GB Sound
www.rockit.it/malloryswitch
I Mallory Switch sono figli di
una tarda cultura new wave già
rapita dal fascino del sintetico,
sempre riconoscenti verso i padri
dell'industrial, strizzando l'occhio
al grande pubblico, con un
piede in Germania e un biglietto
di solo andata per l'Inghilterra.
Cosa manca rispetto ad artisti
stranieri simili? La sensualità e
un certo gusto per l'esagerazione,
per l'erotismo anche spinto. In
eccellenza e professionalità
REGISTRAZIONE
MIXAGGIO
MASTERING
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MOB 3494534337
ogni caso piaceranno a tutti,
ma proprio a tutti, e la scelta
dell'inglese li salva dai paragoni
con i nostrani Bluvertigo
e li lancia nella (cyber)scena
internazionale. // Chiara Longo
TyING TIffANy
Dark ways whithe nights
Trisol
www.rockit.it/tyingtiffany
E così Tying Tiffany ce l’ha fatta.
Il lento ma deciso processo di
allontanamento dall’electroclash
del primo album, in
favore di un’adesione sincera e
completa alla gothic wave che si
era compiuto già nel precedente
“Peoples Temple” di due anni fa
è giunto alla sua maturazione
artistica. Con un brano piazzato
nella colonna sonora di “CSI Las
Vegas" e uno in quella di “Fifa
2012” Tying Tiffany è indiscu-
tibilmente una delle artiste
italiane con maggiore visibilità
all’estero, puntualmente presa
sottotono nella madrepatria, che
al rock preferisce il solito stantio
cantautorame. // Renzo Stefanel
ALESSANDRO fIORI
Questo dolce museo EP
Urtovox
www.rockit.it/alessandrofiori
“Questo dolce museo” è una delle
briciole che Alessandro Fiori sta
spargendo per farci arrivare al
nuovo disco. Un EP d'assaggio
fatto di cinque pezzi (non) facili,
almeno non tutti, su cui spicca “Il
vento”, singolo di lancio estratto
proprio dal futuro album. Un
“Cantico delle Creature” a cui
va aggiunta a ogni pié sospinto
la didascalia “ironico”. E che
ci ha fatto venire l'acquolina in
bocca, senza però soddisfarci al
digital recording studio
41

100%. Tocca aspettare, infatti,
fino a settembre, e intanto c'è
questo pugno di canzoni che sa
di non-finito. Promettono bene,
non c'è dubbio: noi ci fidiamo.
// Sara Scheggia
M+A
Remixes.yes
Monotreme Records
www.rockit.it/amsoundtrack
Gli M+A, ventenni di belle speranze,
cominciano a mostrare
ciò che avevano tenuto celato
con il loro primo disco. Non
sanno soltanto aggiungere, con
il rischio a volte di stroppiare,
ma sanno anche togliere, dando
vita a dei pezzi, in questo caso
cinque remix, puliti e del tutto
rinnovati, tanto da rendere quasi
irriconoscibili i brani originali.
Alessandro e Michele sembrano
due di quei giovani veri, quelli
con un sacco di idee, e si sa che
quando si ha tanta roba non è
facile trovare lo spazio per tutto.
A quanto pare il tempo sembra
portare con sé il buon senso di
saper decidere cosa tenere e cosa
no. // Teresa Bellemo
HEIKE HAS THE GIGGLES
Crowd surfing
Foolica Records
www.rockit.it/heikehasthegiggles
"Crowd Surfing" è fatto da undici
canzoni che ascolti senza
chiederti se siano tra le migliori
che hai sentito ultimamente. Le
ascolti e ti prende bene, e questo
è tutto quello che serve. E loro,
d'altra parte, ce la mettono tutta
per dare ad intendere che non
hanno alcuna intenzione di
fermarsi - non proprio adesso
- e che non sono più soltanto
tre simpatici giovanissimi
che provano a mettere su un
gruppo e vedere cosa ne esce,
ma un progetto ben definito,
ROcKIT mag 49 MI AMI 2012 - 42
con il proprio gusto e il proprio
stile. E noi, a questo punto,
non possiamo che continuare
a lasciargli la strada spianata.
// Alessandra Perongini
NIcOLÒ cARNESI
Gli eroi non escono il sabato
Disastro Records /
Malintenti Dischi
www.rockit.it/nicolocarnesi
"Gli eroi non escono il sabato"
parla di complicazioni e
insicurezze quotidiane, senza
essere mai noioso: non contiene
un lamento e non gioca mai la
carta del "dio in che mondo di
merda viviamo". Perché a Nicolò
Carnesi non interessa fare
l'intellettuale. Lui fa canzoni
pop, fa cantare: il resto viene
da sé. Il suo maggior merito è
riuscire a farlo con testi che si
fatica a comprendere al primo
colpo. Metafore strane, come
quelle di una merendina che sa di
amianto. Roba non immediata,
ma che arriva subito sottopelle,
intercettando qualcosa. Così, a
metà tra comprensione e vago
ipnotismo, "Gli eroi non escono
il sabato" diventa qualcosa di
importante e attuale. // Marco
Villa
HOT GOSSIP
Hopeless
Foolica Records
www.rockit.it/hotgossip
L'impianto chitarristico si ispira
a quel sound tipico non solo del
brit-pop (da cui gli Hot Gossip
riprendono magari la dimensione
più sbarazzina, che un
produttore come Stephen Street
avrebbe saputo maneggiare
abilmente), ma in particolare a
quello dei Jesus & Mary Chain.
E non si tratta certo di una
contraddizione, perché la sintesi
contenuta in questa mezz’ora è
REcENSIONI Dischi
di rara bellezza. Mai avremmo
immaginato, infatti, che nel
giro di un lustro il progetto di
Giulio Calvino si evolvesse in
maniera così rapida, risultando
affascinante come mai prima
d’ora. // Fausto Murizzi
INDIEBOySAREfORHOTGIRLS
Into unconsciousness
Autoproduzione
www.rockit.it/indieboysareforhotgirls
Il mio sospetto è che i musicisti
indie dei tempi antichi rimorchiassero
ragazze molto più sexy
rispetto a quelli odierni. Quello
che invece non sospetto, ma di cui
anzi sono abbastanza sicura, è che
sotto la parvenza da buontemponi
si celi la voglia di fare sul serio:
"Into Unconsciousness" infatti
è un lavoro poco o niente indiefrangia-fotocamera.
L'intento
non è essere fighi, ma essere
intensi. Il pericolo, in questi
casi, è passare dal sentimentale
al patetico. Ma avremo tempo
per pensarci quando faranno un
altro album. Per adesso alziamo
il volume e pigiamo Repeat All,
perché questo è un disco che si
fa ri-ascoltare ad alto volume.
// Letizia Bognanni
EMIS KILLA
L'erba cattiva
Carosello Records
www.rockit.it/emiskilla
Dopo che per anni il rap italiano è
stato, quasi totalmente, spaventato
e insicuro come quando sei
lì che guardi a vuoto i quadri del
dentista, arriva questa ondata travolgente
di rapper auto-celebrativi
e brillanti e booom, questa storia
diventa generazionale. Questo
primo disco ufficiale di Emis Killa
è ovviamente young, ha la sua
età (è nato nel 1989), diciamo che
difficilmente potrà far impazzire
I
Q
u
l
t
o
s
c
d
s
s
s

chi ha più di 23 anni, però oltre a
tutta una serie di punti di vista
adolescenziali, il pubblico adult
potrà sicuramente riconoscere
l'ignoranza e la spontaneità dello
'zio' e del suo zanza power. //
Michele Wad Caporosso
RIVIERA
Novembre 2011
Autoproduzione
www.rockit.it/riviera
I Riviera fanno quella roba lì.
Quella del giro screamo, le urla
un po' sentimentali con i cori,
le chitarrine dei Raein. E io li
trovo bellissimi. Li sto ascoltando
ossessivamente da un paio di
settimane e trovo che loro per
certi versi siano molto più bravi
di tanti altri gruppi nuovi della
stessa parrocchia. Urlano ma sono
super puliti. Musicalmente non
sono pestoni per niente, e anche
i testi si capiscono benissimo col
solo ascolto. Scaricateli, davvero.
Dopo aspetterete che pubblichino
dei pezzi nuovi, come i bambini
aspettano sul tavolo della cucina
i pacchetti di figurine nuovi. //
Alessandra Perongini
DENTE
Io tra di noi
Ghost Records
www.rockit.it/dente
A trasformarlo in un grafico,"Io
tra di noi" sarebbe una linea
spezzata che sale e scende in
continuazione. Non per qualità,
ma per intensità: è strutturato
come una buona sceneggiatura,
in cui i momenti di riposo si
alternano a sussulti improvvisi.
Così deve essere, per tenere alta
l'attenzione. E così è. Se dobbiamo
far valere ancora il parallelo con
De Gregori lanciato nel primo
disco, "Io tra di noi" è il "Rimmel"
di Dente. Per entrambi terzo
album, per entrambi il lavoro
che svela definitivamente carte e
potenzialità. Finché Dente saprà
incastrare testi e musiche, come
il migliore dei Bartezzaghi incastrava
definizioni e caselle nere,
saremo fortunati. // Marco Villa
SALMO
Death USB
Machete
www.rockit.it/salmo
La fase uno del piano di Salmo si è
conclusa con successo, il massacro
sull'isola annunciato con “The
Island Chainsaw Massacre” è
compiuto, e nel giro di un anno il
rapper di Olbia ha letteralmente
invaso stereo e palchi, riuscendo
a “fuggire” dalla Sardegna per
spargere il verbo in tutto lo Stivale.
Salmo riesce a essere fresh avendo
43

coscienza e rispetto per tutta la
faccenda, con quella fierezza un
po' anni Novanta per cui uno era
hip hop per via dell'attitudine, e
non perché indossava gli occhiali
da sole in ogni video. "Death USB"
è sicuramente la conferma di un
talento, e ora le aspettative non
possono che aumentare. Il massacro
continua. // Enrico Piazza
J89811
Call me stikkio EP
Parimai Records
www.rockit.it/j89811
In slang calabro lo ‘stikkio’
rappresenta la via più dolce e
oscura ai piaceri genuini della
vita. Amor carnale, sguardi dritti,
ma di sessismo becero e volgare,
almeno qui, manco l’ombra. In
“Call Me Stikkio” troviamo una
versione aggiornata, forse anche
inconsapevolmente, di certo a
model proprio, di quello che è
il suono propulsore dell’ultima
annata IDM nostrana. Wonky
che però, piuttosto che seguire
scie diversamente liquid e made
in Glasgow, tiene stretto a sé un
background fieramente dubstep.
In definitiva, esordio meritevole
e convincente. Con l’augurio che,
dalla prossima release, ci sia
ancora più carica e detonazione.
// Marcello Farno
GHEMON
Qualcosa è cambiato
Autoproduzione
www.rockit.it/ghemonscienz
Io alle star preferisco gli esseri
umani. A chi fa musica per le
masse preferisco chi fa "musica
per alcuni". E al sound più fresh
preferisco un suono tradizionale
ma di rottura. "Qualcosa
È Cambiato” non è un album
incredibile, è un disco terra terra,
vero e carico di emozioni. Non
è un album che spacca, è uno
ROcKIT mag 49 MI AMI 2012 - 44
splendido album. Insomma, è un
album di Ghemon, un tizio che
resta vero sin dal debutto. E non
so al momento come si evolverà
la sua carriera, ma quando dice
“Resterò un b-boy anche nei
miei dischi cantati”, io in fondo
ci credo. // Enrico Piazza
cANE!
Unreleased smash hits + Cum
in your heart ep
Autoproduzione
www.rockit.it/canemilano
Se non avete voglia di agitarvi,
saltellare e canticchiare
ossessivamente due o tre frasi
lasciate perdere, perché questo
è l’effetto che producono i Cane!.
E in questo sono bravi. Passando
dalla cupezza di “Boring Youth”
alla leggerezza cazzeggiona di
“She’s got Boobs” o alla veste
acustica di “Affair in Havana”
il risultato non cambia: melodie
catchy e ritmi serrati si mischiano
a una non celata attitudine da bad
guys. Magari suona un po’ fuori
tempo, ma i Cane! convincono lo
stesso. // Angela Maiello
GUÈ PEQUENO
Fastlife Mixtape Vol. 3
Tanta Roba
www.rockit.it/guepequeno
Ok, prendiamo "Fastlife 3" per
quello che è: un semplice mixtape,
nulla a che vedere con una pubblicazione
ufficiale, né tantomeno
con uno degli album hip hop del
2011 come lo è stato “Il Ragazzo
d'Oro”, primo disco ufficiale di
Guè. "Fastlife Mixtape", sin dal
primo volume, è un esercizio di
stile, un lavoro dall'attitudine
freestyle divertito e spontaneo,
che contiene cose pregevoli e
altre di cui invece si sarebbe
potuto tranquillamente fare a
meno. Comunque la si prenda, è
l'ennesima prova che Guè sa fare
REcENSIONI Dischi
rap, e lo sa fare decisamente bene
in qualsiasi contesto. La vita, è
fast, baby, e bisogna correre per
starle dietro. // Enrico Piazza
RONIN
Fenice
Santeria / Tannen Records
www.rockit.it/ronin
"Fenice" è un disco bellissimo. I
Ronin sono riusciti a fare quello
che molti gruppi post-rock
(prendete il termine nella sua
accezione più ampia) hanno
mancato: avere una propria
spina dorsale ma al tempo stesso
essere, ancora, evocativi; non
importa quanta fantasia avete,
ci proietterete ugualmente le
vostre storie. “Fenice” ha personalità
e uno spiccato gusto
per le emozioni: per via di quel
continuo movimento, per quella
naturale semplicità con cui ogni
nota segue l'altra e non potrebbe
essere altrimenti, o perché ormai
sono diventati i più bravi con le
colonne sonore immaginarie. Un
altro grande album. // Sandro
Giorello
DINO fUMARETTO
Sono invecchiato di colpo
Trovarobato
www.rockit.it/dinofumaretto
Da cantautore solo, anzi solissimo,
Dino Fumaretto si è trasformato
in una band. Una scelta che
allarga le prospettive e arriva
al momento giusto, facendo
cambiare direzione a un percorso
che, dopo i demo e l'esordio vero
e proprio, stava rischiando di
diventare ripetitivo. Un rilancio
era necessario e un rilancio c'è
stato. Non doveva trasfigurare
l'immaginario, ma rimodellarlo.
Di nuovo: obiettivo raggiunto. Al
nuovo disco di Dino Fumaretto
ed Elia Billoni non si poteva
chiedere di più. // Marco Villa

GlI
sbanDaTI
hannO
vInTO
di MIRCO MaRIanI (salUTI Da saTURnO)
WWW.ROCkIT.IT/SALUTIDASATURnO
ARTURO
Cosa avesse in testa Arturo era impossibile a
dirsi, infatti nessuno se lo chiedeva.
Era così, semplicemente. Come ormai tutti
si erano abituati al cane della vecchia Nora
che era morta così avevano fatto con lui, che
si aggirava per il paese nelle ore più strane, si
poteva dire quasi a tutte le ore. In fondo lui viveva
così: solo un'ora per lui era importante:
mezzogiorno; l'ora in cui i servizi sociali gli
portavano il cestino con il pranzo, la cena, la
colazione del giorno dopo. Dovunque egli fosse
nel paese: seduto fuori dalla chiesa, al bar,
perso per strada o alla bottega, addormentato
con la faccia per terra o nel parco a rimirare
un piccione, Arturo sospirava leggermente
allo scadere di quei dodici rintocchi e si avviava
verso casa, dove il cestino gli era offerto
dall'assistente sociale con un saluto, o una domanda,
mai risposta.
Allora Arturo entrava in casa, nella sua stanza,
RUbRIChe Gli Sbandati Hanno Vinto
mangiava lentamente, senza chiedersi niente,
senza parlare, si stendeva sul letto, vestito, e
dormiva.
Sul motivo per il quale Arturo fosse ridotto
così in paese circolavano le leggende più incredibili:
tra gli amanti della politica c'era chi
considerava i suoi trascorsi nelle Brigate Rosse
e ipotizzava svariati elettroshock da parte
dei Servizi Segreti, agli adolescenti piaceva la
versione che lo dava in tournée con gli Zeppelin
nel '70 circondato da acidi e donne, chi
invece sosteneva avesse perso la ragione in un
convento di frati dopo aver visto il suo Padre
confessore chiedere alla Madonna un consiglio
dopo la sua confessione.
D'altronde Arturo Ricciardelli de' Calboli era
nato nobile e questo pure il suo cognome lo
diceva.
Era nato a Firenze, da una famiglia di quelle
nobili, quelle nobiltà senza un franco spiaccicato
fiere ed irriducibili, in case grandi come
castelli, pieni di tanti busti di gesso dei loro
antenati.
Ma ben si sa che anche i cognomi lunghi non
danno il pane e così, morti il padre e la madre,
Arturo dovette vagare, e a tutta la spiantata
famiglia sembrò più utile un esilio dorato
con un piccolo vitalizio in uno di quei paesini
della Romagna dove un tempo il nonno del suo
nonno andava a riscuotere oneri ed onori a cavallo
di una bella carrozza con servi e lacchè.
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 45

E il vitalizio Arturo se lo bevve tutto, e lo bevve
di gran gusto, prima champagne, poi subito
dopo spumante, fino al vino in bottiglia, poi
quello sfuso, infine la birra via via sempre più
scadente annaffiata nelle giornate più memorabili
dal vino in brik, il vero amico degli alcolisti
senza soldi.
Certo è che di alcolisti in giro ce ne sono tanti e
non sono loro i matti del paese, spesso hanno
storie tristi e mediocri, mentre Arturo nella
sua tristezza qualcosa che doveva renderlo
speciale ce l'aveva.
Vuoi forse il retaggio dell'educazione, vuoi
forse il sangue nobile, Arturo così distrutto e
dinoccolato, così piccolo e sgraziato, sapeva di
musica, come dicono i vecchi e sapeva cantare
con un falsetto che ricordava il chierichetto
del film "Il grande Caruso", quello che canta
l'Ave Maria di Gounod insieme a Mario Lanza.
Quella sera i ragazzi fuori dal bar non sapevano
che fare, non era ancora estate e non si
poteva andare al mare, l'inverno era passato e
non avevano voglia di andare a letto, quando a
qualcuno, come spesso accade venne il lampo
di genio: arraffare qualche bottiglia di vino,
cercare Arturo per ubriacarlo e vedere che serata
ci viene fuori.
Presto detto il vino era già arrivato e fuori dal
circolo del prete i ragazzi avevano già cominciato
a caricare i bicchieri, facendo ritrovare
ad Arturo tutta la sua nobiltà.
In un crescendo etilico aveva infilato tutti i
gradi del suo sangue blu, diventando prima
marchese, poi conte, poi duca e granduca e
proferendosi in piroette da ballerina della scala
e, ritrovandosi scaldato dal vino come una
farfalla su un fiore al sole di maggio, stava per
diventare principe quando i ragazzi dissero:
"andiamo in chiesa".
Così Arturo sempre più delirante, continuava
a bere ed era ormai diventato anche vescovo
mentre i più svelti maneggiavano contro
il vecchio portone della canonica sopraffatti
dal vino che non finiva mai; il portone si aprì
e tutti, attraversando il buio corridoio, fecero
un baccano mortale. Tutti sapevano che il
prete, felice per il campionato ormai in pugno,
aveva festeggiato con abbondanti dosi di
vin santo.
Così, alla fioca luce delle prime ore della domenica
mattina, su quell'altare Arturo divenne
finalmente papa.
Trangugiando l'ultima bottiglia citava benedizioni,
distribuiva assoluzioni e garantiva
prebende.
E mentre il sacro nettare andava finendo,
pian piano anche ai ragazzi parve fosse ora di

GlI
sbanDaTI
hannO
vInTO
riprendere la strada di casa, ognuno col suo
viaggio, ognuno diverso, come si dice in questi
casi, e nessuno si curò più del nostro Arturo
che era candidamente crollato con la faccia sul
pavimento dietro l'organo della chiesa, pronto
ad incoronare Carlo Magno se si fosse presentato
in quel momento.
Il giorno seguente si celebrava il matrimonio
della figlia del notaio con un avvocato di
Messina per cui tutta la crème del paese era in
prima fila con vestiti di prima scelta, profumi
costosi, e tutti gli inchini e le riverenze del
caso. Il matrimonio era celebrato dal vescovo e
parecchie autorità presenziavano alla cerimonia,
trasognando il banchetto e pregustando
alleanze fruttuose.
Ovviamente la sposa fremente aveva scelto
l'Ave Maria di Gounod come momento solenne
per l'inanellamento del suo sogno, per sancire
al meglio il destino della famiglia, per il bene
del paese e dell'Umanità intera.
Così, da Parma era arrivato un tenore quotato,
da Verona il Maestro d'Organo ed il Coro delle
Giovani Voci bianche direttamente da Pesaro.
La cerimonia si svolse senza particolari picchi
emotivi fino a che la tensione crebbe sulle
prime note che incoronano quel brano ed il
tenore partì assieme alle prime lacrime delle
vecchie zie.
"Ave Maria, gratia plena", la sposa si controllò
il vestito, "Dominus tecum", lo sposo si voltò
verso di lei e le sorrise come d'obbligo, "Benedicta
tu in mulieribus" il vescovo ed il notaio
si guardarono con complicità, "et benedictus,
fructus ventris tui", il parroco di compresenza
alla cerimonia col vescovo scambiò il rumore
che proveniva da dietro l'organo per la traversa
che la sera prima gli avversari avevano
preso durante la partita e sorrise, "JESUS"….
RUbRIChe Gli Sbandati Hanno Vinto
foto di
vInCenT GOMMa
www.flickr.com/portamivia
Lo spettacolo fu impagabile per tutti i paesani
che lo videro.
Arturo con passo pesantissimo si mosse da
dietro l'organo, con la bottiglia di vino vuota
ancora stretta tra le mani, e caracollò, nessuno
poteva garantire su come facesse a stare in
piedi, fino ad appoggiarsi al tabernacolo dietro
al vescovo, al parroco ed al diacono.
E lì, davanti a tutte le autorità, con quanto fiato
ebbe in gola e con un falsetto mirabolante
attaccò:
"Sancta Maria, Saaaancta Mariaaaaa, MAA-
AA-AARIA-AAAA!!!!"
"Ora pro nobis, nobis peccatoribus"
Il quotato tenore, avvinto dal fervore mistico e
incurante dell'inconveniente, soprattutto alla
luce della lauta paga, continuò con il duetto
"Nunc et in hora, in hora mortis nostrae",
"AMEN! AMEN!".
Il tripudio fu così grande che le vecchie zie fecero
partire un applauso scrosciante, mentre
i notabili restarono di stucco e gli officianti
ricominciarono la funzione, ignari che Arturo,
con passo ormai più che pesante, dopo
la performance, si dirigeva verso la sposa per
baciarla.
Fu così che Papa Arturo benedisse il matrimonio
ed uscì dalla chiesa ancora prima che gli
astanti potessero riprendersi.
Ci volle del tempo perché ritrovasse la strada
di casa: era ormai mezzogiorno, l'assistente
sociale lo attendeva con il cestino per il pranzo.
Arturo la scambiò per Napoleone e le disse
che non benediva matrimoni e regni nello
stesso giorno, ma lei non capì.
Arturo prese ciò che gli spettava ed entrò in
casa.
Si stese sul letto e dormì
Quel giorno non aveva fame.
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 47

RUbRIChe Piovono Pietre
pIOvOnO pIeTRe
Piovono Pietre è il blog di Rockit che esplora le interazioni tra scrittura, illustrazione e musica attraverso la pubblicazione di
racconti illustrati e sonorizzati da giovani talenti e le esclusive di grandi autori. http://piovonopietre.rockit.it/
Costanza Bongiorni racconta "La
cura", una languida alba d'inizio
estate con le bucce delle ferite sulle
gambe e pallidi cieli viola.
Disegna Chiara Fazi, reporter live
illustratrice del MI FAI, la colonna
sonora è "Lenta conquista" dei Cosmetic,
che potrete ascoltare live
sabato alla Collinetta.
La Cura
Apre gli occhi che è già l'alba
e sbatte le ciglia sulla penombra
familiare della sua stanza.
Ha sudato freddo durante la
notte e lunghi brividi le carezzano
il collo e si diramano
come pizzocori molesti attorno
all'ombelico.
Fuori il passante metropolitano
fa un gran baccano, passa
carico di pendolari zombie
che annebbiano con i loro
aliti tiepidi di brioche i vetri
già lerci.
La tapparella rotta e abbassata
per metà trema un istante
mentre la periferia milanese
si agita ancora intorpidita,
le puttane si coricano da
sole finalmente e le lucciole
artificiali delle fabbriche si
spengono. È l'inizio di un'altra
estate. Il cielo ora è di un
viola pallido, un drappo fu-
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 48
a cura di
ClaUDIa selMI
nebre dove si coricano le ultime
stelle superstiti. Respira
piano, lei, cerca di controllare
i battiti del cuore. Allunga le
gambe bianche e si volta.
Lui le dorme accanto, con il
braccio si copre gli occhi per
la luce che filtra dalla finestra
e la bocca è serrata, come del
resto anche il suo cuore. La
barba scura gli ricopre metà
volto, rampicante dell'età
adulta. Simbolo non solo
dell'età biologica, ma soprattutto
quella dell'anima.
Metà del suo corpo è sepolto
sotto le lenzuola, sopra di lui
penzola l'acchiappasogni e
silenziosamente lei spera che
i suoi incubi se li sia portato
via per davvero.
La litigata della sera prima, se
la ricordava. Come possono
due sconosciuti litigare dando
in pasto uno all'altro parti
delle loro esistenze che anche
nella maggore intimità nessuno
aveva visto?
Guidava a centoventi allora
sulla circonvallazione interna
alle due del mattino, lui. E
sbraiatava con convinzione, e
lei zitta. Ascoltava animando
flebili ma indissolubili proteste.
E aveva paura che si
schiantassero, ma quasi quasi
ci sperava, che una volta tanto
qualcuno facesse un vero
gesto d'amore e decidesse di
portarsela con sé per sempre.
Eppure nel suo armadio erano
rinchiusi tanti di quei mostri,
che se l'avesse aperto ora se
li sarebbero mangiati tutti e
due. Era giovane lei, sì, ma
questo non era importante
per i mostri.
Lo guarda agitarsi e brontolare
nel suo sonno statico, al
contrario di come, anche nel
sonno, siano un vortice le sue
paranoie.
Come era stata intensa una
sola giornata con lui. Estenuante,
quasi. Un'esplosione
rispetto all'apatia in cui rischi
di affogare quando sei
esploratore dei cuori altrui.
A volte non sono cuori, sono
buchi neri.
Invece loro si erano feriti,
come non era stato piacevole
ferirsi da anni. E proprio facendosi
altro male in modo
consenziente esplorando i
loro cuori, si erano leccati a
vicenda i tagli rimasti come
cani randagi. Stavano già
guarendo.
Lei prese un respiro e si coricò
di nuovo sui cuscini,
sulle lenzuola umide e rimase
sdraiata palpitando per il
freddo senza volergli rubare
le coperte, represse l'istinto
di invadere il suo spazio e
scaldarsi col suo corpo. Rimase
lì, bagnata dall'alba, a
contemplare la ferita della
cura.

COsTanza bOnGIORnI / testo
è nata a Milano nel '92. E' la vincitrice del torneo
"MI PEnSI/Fiumi di parole 2011".
http://tunasandwichwithredlights.tumblr.com/
ChIaRa fazI / illustrazione
è nata a Roma nel '84. Domenica ci saranno i suoi disegni
dei tre giorni del festival in esposizione al MI FAI.
http://www.chiarafazi.com/
49

RETROTERRA
ReTROTeRRa
RETROTERRA
“Mr. Tamburino non ho
voglia di scherzare / rimettiamoci
la maglia i
tempi stanno per cambiare
/ siamo figli delle
stelle e pronipoti di sua
maestà il denaro”, cantava
nel 1981 Franco Battiato
in 'Bandiera bianca', prendendosela
con l’inverno
del riflusso (termine con
cui all’epoca si indicava la
fine dell’impegno politico
di massa e il rifugio nel
proprio mondo privato) il
cui vento spirava sempre
più forte da almeno tre
anni. Bob Dylan, il tamburino
che annunciava
nel 1964 un cambiamento
epocale, si era sbagliato di
brutto: tutto era rimasto
come prima e anzi peggio
di prima, come sono
sempre le restaurazioni.
Esempio principe, per
Battiato, il povero Alan
Sorrenti, colpevole di aver
dato quattro anni prima
alla sua carriera, iniziata
sotto il segno del progres-
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 50
a cura di
RenzO sTefanel
Alan Sorrenti
FIGLI DELLE STELLE
1977
sive folk con tre album
ammiratissimi nel circuito
underground, una
svolta decisa verso la disco
music. 'Figli delle stelle',
l’album e il 45 giri, escono
alla fine del 1977, praticamente
in contemporanea a
'La febbre del sabato sera',
il film di John Badham con
John Travolta che sdoganò
definitivamente la discomusic
in Italia e segnò per
molti l’inizio del riflusso:
si svuotavano le piazze e i
festival prog (ma allora si
diceva pop) gestiti dall’estrema
sinistra e si riempivano
le discoteche. E 'Figli
delle stelle' è uno spettacolare
brano disco, non il
primo in lingua italiana
(ad esempio, nel 76 c’era
stato 'Ancora tu' di Lucio
Battisti), ma certamente
uno dei pochi (di solito la
disco italiana era in inglese),
divenuto in fretta un
cult assoluto e il simbolo
di un’epoca, forte del suo
milione di copie vendu-
RUbRIChe Retroterra
te con cui scippò, anche
se per una settimana, il
primo posto ai Bee Gees
tritaclassifiche di 'Stayin’
Alive' e all’Anna Oxa della
fossatiana 'Un’emozione
da poco'. Singolarmente, il
suo cammino nelle charts
fu intrecciato a una delle
vicende più oscure ed
epocali della storia italiana
recente, ovvero il rapimento
e l’uccisione, dopo
55 giorni di prigionia, da
parte dei terroristi stalinisti
delle Brigate Rosse,
di Aldo Moro, presidente
della Democrazia Cristiana,
il partito al potere:
non a caso il brano ha dato
il titolo al film del 2010 che
immagina la rinascita del
terrorismo oggi. Per tre
lunghi mesi costellati da
quotidiane notizie angoscianti,
tra posti di blocco
militari e carri armati per
le strade, gli italiani pagarono
il loro privato tributo
a 'Figli delle stelle', che
con la sua rasserenante e

jazzistica intro pianistica
conduce a un mondo
fatato in cui tutti possono
sentirsi “senza storia
senza età eroi di un sogno”.
Il leggendario riff di
chitarra, peraltro pesantemente
ispirato alla versione
che George Benson
aveva dato di 'Affirmation'
di José Feliciano nel 1976,
è una pulsazione vitale, un
messaggio astrale in codice
Morse al quale segue un
piccolo trattato di sociologia
che dice quello che
Battiato avrebbe rimproverato
nel 1981: i figli delle
stelle, infatti, proprio in
quanto discotecari (come
si diceva allora) sono gli
ex hippies, figli dell’Età
dell’Acquario, cantata in
'Hair' e attesa inutilmente.
Fallito il sogno della rivoluzione
e dell’uguaglianza
sociale, non rimaneva
che cercare di sovvertire
le proprie vite nelle discoteche,
in cui l’identità
quotidiana di ognuno poteva
eclissarsi. “Avvolti
dalle ombre”, l’operaio e
la figlia dell’avvocato potevano
incontrarsi, stare
“silenziosamente insieme”
e amarsi: annullate
magicamente le differenze
di classe nella notte disco,
ognuno può credersi
figlio delle stelle, anche
nel senso delle star, per
un incontro fuggevole in
cui però “io non cerco di
cambiarti”, dato che “so
che non potrò fermarti”
e al termine del quale “tu
per la tua strada vai”.
L’essenza della disco è
tutta qui: sogno di benessere
materiale, disinvoltura
sessuale, edonismo almeno
per una notte per fuggire
dal grigio immutabile della
vita di giorno. Forse non a
caso, 'Figli delle stelle' sarebbe
uscito dalla Top ten
solo dopo l’approvazione
della legge sull’aborto: serendipità?
51

BOOK
IT
a cura di
RENZO STEFANEL
1.
MARIO BONANNO
"Rosso è il coloRe dell’amoRe"
Nuovi Equilibri/Stampa alternativa • 2012 • 110 pp. • 20 €
Povero Pierangelo Bertoli. Anche se Bonanno
chiarisce che questo è semplicemente “il racconto
per frammenti (recensioni, testimonianze, interviste)
dei suoi pensieri” e non “una biografia, e
nemmeno l’apologia di un uomo – prima ancora
che artista esemplare”, nondimeno i vostri 20 €
non potrebbero essere più sprecati.
Tra capitoli che Bonanno ricicla da suoi libri precedenti,
testimonianze inutili, comunicati stampa,
il cuore del libro si riduce a sei pagine su 100,
in cui si espone la poetica dell’autore, peraltro
molto opinabili. L’unica intuizione di peso del libro
(Bertoli moderno Ivan Della Mea) viene liquidata
in due righe due, senza comprendere il suo
essere traît d’union con il combat folk di Gang e
MCR. Pagine usate malamente. Pessimo.
// Renzo Stefanel
2.
MAX STEFANI
"Wild thing"
Gruppo editoriale • 2012 • 300 pp. • 45 €
La storia del Mucchio Selvaggio nel racconto di chi
lo ha guidato nei suoi primi 35 anni di vita. Intuizioni,
errori, amori, odi (Federico Guglielmi e Daniela
Federico su tutti) sino agli scazzi finali e un
addio non proprio tranquillo. Divertente e triste
al tempo stesso, peccato per i tanti, troppi, refusi.
// Giuseppe Catani
ROCKIT mag 49 mi ami 2012 - 52
3.
LORENZO ARABIA
"iVan gRaziani. Viaggi e intempeRie"
Minerva • 2011 • 346 pp. • 21 €
RECENSIONI libri
Libro imperdibile, che rende giustizia a uno dei
grandi (e più sottovalutati) autori della musica italiana,
cantore di una provincia disperata e crudele
e del suo scontro con una metropoli ancora più disperata
e crudele. “Un chiodo arrugginito in una
ferita”: ecco l’idea che Graziani aveva della vita.
Ottimo libro, ricco di perle preziose e sorprendenti
scoperte. Completa questa eccezionale biografia,
una pietra miliare per futuri studi su Graziani, un
dvd contenente rarità introvabili. // Renzo Stefanel
4 2
4.
HOOVER / VOYNO (A CuRA dI CLAudIA GA-
LAL E TOMMASO COLLIVA)
"the neW RockstaR philosophy"
NdA • 2012 • 152 pp. • 12 €
E' come quando vai a far la spesa e, anche se ti
mancano solo 4 cose, ti fai la lista ugualmente.
Il cervello ci mette meno e funziona meglio se ha
tutto bello chiaro davanti. Questo libro è una lista
della spesa di 150 pagine, scritte in chiaro, senza
ironia o supponenza. Contiene i post più interessanti
del blog americano The Rockstar Philosophy,
ne è uscito un manuale che tutti i musicisti
dovrebbero tenere nel cruscotto del furgone.
// Sandro Giorello
1

7
5.
EMILIANO COLASANTI
"Un mondo del tUtto diffeRente
la stoRia di WoW e dei VeRdena"
Arcana • 2012 • 188 pp. • 18 €
6 8
3 5
Questa non è una biografia dei Verdena. Il libro di
Emiliano Colasanti sceglie programmaticamente
di concentrarsi solo sull’ultimo mastodontico lavoro
della band, “Wow” e sul lungo travaglio che
l’ha portato alla luce. Aneddoti, curiosità, immagini
con gli appunti di Alberto, i disegni di Luca,
abbozzi di testi e la storia di ogni brano. Passione
sovrumana per la musica unita a un’attitudine che
fa della reclusione in provincia la propria forza
propulsiva. // Nicola Bonardi
6.
GRAZIA NIdASIO
"Valentina mela VeRde. Vol. 3:
tUtte le stoRie 1974."
Coniglio • 2011 • 175 pp. • 24 €
Terzo volume dedicato a una dei personaggi più
importanti della storia del fumetto italiano. L’adolescente
italiana anni 70 per eccellenza, le cui
storie uscivano a puntate sul “Corriere dei Piccoli”,
periodico per l’infanzia del “Corriere della
sera”, è tante cose in una: opera per tutte le stagioni,
in quanto tratta temi universali; specchio
dei tempi, in quanto nelle sue parole e nel suo
tratto si respira l’aria del meglio dei Seventies;
opera d’arte senza se e senza ma. Il “Piccole donne”
del fumetto italiano. // Renzo Stefanel
7.
ELEONORA BAGAROTTI
"tommy. the Who"
Noreply • 2012 • 159 pp. • 12 €
Uscito in concomitanza con il tour italiano di Roger
Daltrey dedicato alla riproposizione integrale
di “Tommy”, anche questo un libro compilato un
po’ in fretta e di rendita sulla base delle precedenti
opere che Bagarotti ha dedicato alla band. Però
contiene senz’altro notizie interessanti, curiosità
sfiziose, implicazioni autobiografiche dell’opera
scritta da Pete Townshend, per cui si merita la
sufficienza e se ne consiglia l’acquisto se non si conosce
già tutto di “Tommy”. // Renzo Stefanel
8.
LuCA GRICINELLA
"RapRopos. il Rap Racconta la fRancia"
Agenzia X • 2012 • 173 pp. • 13 €
Leggere attraverso le evoluzioni della musica
la storia di un Paese. È quello che fa Merolla in
questo libro, narrandoci le fortissime resistenze
dell'establishment italiano ad accettare il r'n'r.
Che, certo, fece scandalo un po' dovunque, ma
qui da noi venne vissuto come un vero e proprio
attacco alle tradizioni nazionali. Le sue colpe?
Promiscuità sessuale, parificazione dei sessi,
frattura generazionale. Un modello di vita, insomma,
più autenticamente democratico.
// Renzo Stefanel
53

www.DaIlybesT.it |
because confusion is sexy
dailybest
Dailybest setaccia e raccoglie tutto e di tutto. Stranezze, robot, invenzioni, freak, parodie, gattini, torte con le facce dei
dittatori e tutte quelle cose che troverete dopodomani sui social network. Tra cult e pop, perché la confusione è sexy.
CatPaint: l’app
per iPhone coi
gattini
CatPaint è un’applicazione
per iPhone
e iPad di editing fotografico
con i gattini.
L’app. permette di aggiungere
alle tue foto
fino a 16 gatti, alcuni
dei quali sparano persino
laser dagli occhi.
Le tue creazioni sono
ovviamente condivisibili
su Twitter, Facebook
e Instagram. Fatcat

La donna più
abbronzata del
mondo
Patricia Krentcil, 44
anni del New Jersey, è
la donna più abbronzata
del mondo. Ed è
pure stata arrestata
con l’accusa di avere
messo la figlia di 5 anni
sul lettino abbronzante.
“Non è diverso dal
portare i propri bambini
al supermercato”,
ha dichiarato incredula
la Krentcil “Ci sono
milioni di mamme che
lo fanno.”
La polizia è stata avvertita
dalla scuola non
appena viste le ustioni
della bambina. “I went
tanning with Mommy”,
letteralmente
“Mi sono abbronzata
con mamma”. Così si è
difesa la piccola.
Ab Hancer:
il modellatore di
addominali da
divano
Se fosse stato un vero gadget,
l’avrebbe venduto Media
Shopping.
Ab Hancer è un modellatore di
addominali e funziona velocissimo:
bastano pochi secondi
per avere un fisico da fare
invidia a The Situation.
Scordatevi la palestra, la dieta,
i tempi lunghi. Ab Hancer si
usa a casa propria, sul divano,
mentre mangiate le patatine. E
i risultati sono immediati.
Cara prova costume…
quest’anno abbiamo fatto centro.
| www.DaIlybesT.it
Instaprint, la
stampante di
instagram per
le feste
Su Kickstarter, il sito
per il crowd funding
più famoso al mondo, il
progetto di Instaprint ha
raccolto quasi 127.000
dollari, ma non bastano,
deve arrivare infatti alla
soglia di 500.000 $ per
partire.
Cosa è? Beh, si tratta di
una stampante wi-fi,
senza cartucce d’inchiostro,
ma con carta
inkless che ha già dentro
il colore. Ogni stampante
viene configurata
all’accensione con una
hashtag di riferimento
e quello che nelle vicinanze
passa su instagram
con quella tag lei
lo stampa. Adatto in
locali pubblici, feste ed
eventi. Il progetto è un
po’ strampalato e chi ci
lavora è un po’ naïf, per
questo ci piace. Con una
quota di 400$ si partecipa
al progetto e ti arriva
a casa una stampante. Ci
sono poi quote minori e
maggiori per partecipare
al progetto.
55

www.DaIlyfOOD.it |
because cooking&eating is sexy
dailyFOOD
Dailyfood è il pranzo del venerdì e l'aperitivo di natale. Tutto quello che gira intorno al cibo e alla cucina, ma sempre visto
da un altro punto di vista. Ricette tradizionali e vegane, esperimenti estremi e caramelle piccanti.
3 usi alternativi
della vodka
1. Eliminatore. Intingi
una spugna nella vodka
e strofinala sull’adesivo/etichetta
per
levarlo/a
2. Deodorante da camera.
Riempi una bottiglia
per metà d’acqua
e per metà di vodka e
lasciala aperta nella
stanza per eliminare i
cattivi odori.
3. Vita eterna. Aggiungi
alcune gocce di
vodka ogni volta che
cambi l’acqua al vaso
per allungare la vita al
tuo bouquet.
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 56
L’hamburger per
cui vale la pena
morire
The Heart Attack Grill è
un ristorante specializzato
in junk food il cui motto è
“Taste Worth Dying For”.
La sua specialità è il bypass
burger: un hamburger di 4
strati da 8.000 calorie. Nel
ristorante sono vietati i cibi
sani e i clienti sono trattati
come pazienti: portano un
braccialetto a seconda del
cibo ordinato e a fine pasto
viene offerto loro un passaggio
su sedia a rotelle fino
alla macchina.
Inventare una
pasta con il
pesce
Sfiletta pesci diversi:
1 scorfano, 2 triglie, 1
branzino, 1 orata. In un
tegame soffriggi lo scalogno
e un po’ d’aglio
tritato fine. Aggiungi
il pesce, cuoci prima a
fuoco basso, poi sfuma
col vino bianco e alza la
fiamma. Taglia i pomodorini
rossi e mettili nel
sugo. Sala, pepa e servi
con qualche foglia di
menta.
D
z

| www.DaIlyMOvIe.it
Dailymovie prende tutte le migliori immagini in movimento e la fa reagire. Cinema, TV, web, lanterne magiche. Le anticipazioni,
le perle, le chicche introvabili e quelle che tutti vorrebbero trovare. Senza mai incrociare i flussi.
C h a r l o t t e
Gainsbourg:
nel film erotico
di Lars V. Trier
Charlotte Gainsbourg
reciterà in The Nymphomaniac,
il nuovo
progetto di Lars Von
Trier. Il suo personaggio
scoprirà la femminilità
attraverso l’aiuto
del maturo mentore
Stellan Skarsgard. The
Nymphomaniac sarà
realizzato in una versione
soft e in una versione
hard. Quest’ultima
conterrà scene
esplicite di penetrazione.
dailyMOVIE
Pronto il sequel di
Sin City: A Dame
To Kill For
A Dame To Kill For sarà girato
ancora una volta da Robert
Rodriguez e Frank Miller, e
uscirà nella sale il 4 ottobre
2013. Molto cast originale
è stato riconfermato: Clive
Owen, Mickey Rourke, Jessica
Alba. Il film racconta la vendetta
di Dwight (Owen) nei
confronti di Ava, la donna che
l’ha tradito e incastrato.
Tutti i supereroi
dalla A alla
Z in un solo poster
Lui si chiama Stephen
Wildish e di mestiere fa
il grafico. Per divertirsi,
realizza poster in cui
raccoglie grandi film
della storia del cinema
divisi per genere e ordinati
dalla A alla Z, uno
per ogni lettera. Quello
dei supereroi è il nostro
preferito.
57

www.DaIlyfOOD.it
because being mum&dad is sexy
dailyKID
Dailykid è il sito per i genitori curiosi, che di Cappuccetto Rosso non ne possono più. Idee e suggerimenti per i nativi digitali,
a base di favole nuove, giochi intelligenti e palloni gonfiabili. Perché essere mamma e papà è sexy.
Dance shoes: le
scarpe da ballo
per papà e
figlia
Le dance shoes, create
dai designer finlandesi
Aamu Song & Johan
Olin, sono delle scarpe
vendute solo due paia
alla volta, per papà
e bambino, destinate
alla danza. Sono di
feltro e servono per
ballare assieme senza
schiacciarsi i piedi.
ROCKIT mag 49 MI AMI 2012 - 58
Cerotti di feltro
per curare i pupazzi
I cerotti da usare quando
tuo figlio si fa male sono almeno
tre: uno per lui e un
paio per medicare i pupazzi
e le bambole che gli sono
solidali. Questi cerotti fatti
col feltro sono un modo intelligente
per risparmiare
soldi e continuare a medicare
tutti i peluche della
casa così che un bambino
non si senta l’unico contuso.
Fare un coniglio
da un calzino
spaiato
Capita ogni tanto che
aprendo la lavatrice
e iniziando a stendere
non si riesca più ad
accoppiare un paio di
calzini. Dove finiranno
tutti questi calzini
dispersi? Se dovesse
avanzartene uno,
questo mini-tutorial ti
spiega come riutilizzarlo.
Trasformandolo
in un coniglio.
D
z

| www.DaIlyaRT.it
Dailyart esplora il mondo dell'arte senza dire cosa è l'arte. Senza paletti e confini, in cerca dell'idea e dello spunto. Installazioni,
fotografie, quadri, mostre, ma anche magliette e nuvole. Tutto quello di cui non hai davvero bisogno.
Le maschere
neo-tribali
dello Studio
Bertjan Pot
Un progetto spettacolare
del designer olandese
che si nasconde
(nel vero senso della
parola guardando le
immagini sotto) sotto
lo pseudonimo di Studio
Bertjan Pot: una
serie di coloratissime
maschere vagamente
neo-tribali, realizzate
con corde e nylon,
e pubblicate quotidianamente
you don’t really need it
dailyART
Joe Hill è il più
grande street
painter in 3d al
mondo
È entrato nel Guinness Book
of World Records il dipinto in
3d di Joe Hill. Una voragine di
1160 mq per una lunghezza di
106,5 mt nel distretto di Canary
Wharf a Londra. Un affascinante
tromp d'oeil contemporaneo
che è diventata una
vera e propria mania capace
di contagiare artisti di strada
e non. Un archivio continuamente
aggiornato dagli utenti
si trova sulla pagina Facebook
di Street Art Utopia.
I quadri sfocati
di Ho Ryon Lee
Una ragazza, una gonna,
un po’ di pittura a olio:
questi sono alcuni dei
semplici elementi usati
nei quadri dall’artista
koreano Ho Ryon Lee. I
suoi lavori però hanno
un elemento che li rende
unici: sono composti
dalla stessa immagine
sovrapposta, come in
una doppia esposizione.
Il risultato è un sensuale
gioco vedo-non vedo.
59

senza
preservativo
Non ti devi fermare per mettere il preservativo.
Io scopo senza, te l'ho già
detto. Il preservativo mettilo con le tue
amichette appena uscite dalla Rinascente,
che hanno più cattolicesimo in mezzo
alle cosce che nella distanza che disegna
un padrenostro sul torace. Dovevo capirlo
subito che eri un ansiogeno che si fa
anche quel genere di ragazzine, dovevo
capirlo da quei sudatissimi minuti nel
bagno del locale dove non lasciano entrare
i neri. Dice che non è razzismo, è
solo che non li conosce e degli sconosciuti
mai fidarsi. Certovirgolacerto.
Il mio primo pompino a un cazzo circonciso,
in un locale di merda, di martedì.
Dove non entrano i neri e i cocktail
costano otto euro e cinquanta.
Quando ho realizzato sta cosa del cazzo,
non so come, ho fatto la connessione
ebrei-morte-distruzione di massa.
Come in quel libro di Palahniuk in cui
lui pensa continuamente alle peggiori
tragedie per venire il più tardi possibile.
Probabilmente stavamo pensando alla
stessa cosa, a giudicare dalla tua concentrazione.
Che poi non ho capito perchè abbiamo
continuato a vederci.
E non capisco nemmeno perchè ogni
volta ti sputi sulla mano per cacciarmela
in mezzo alle gambe,
fallo con le tue amichette che passano
il sabato pomeriggio a studiarsi il look
finto disagio, intervallato da sessioni di
P D C
LA POSTA DEL CUORE ; LEI+LUI
di anna viGanò (intercity)
apprendimento assemblaggio sigarette
con il drum, e la sera scopano con te e
quelli come te.
Questa sera mi sento bene, mi sembra di
essere in un paese lontanissimo in mezzo
a questa folla di occhi scuri e allungati.
Il tuo quartiere ti rende più interessante,
mi fa solo pensare che dovremmo
andare a casa a scopare finchè ce la facciamo.
Se non fosse che ogni angolo mi
ricorda che siamo nella città industriale
per antonomasia sarei quasi in vena di
romanticherie da fotoromanzo e ti chiederei
di farlo su una spiaggia, al fiume,
whatever. Nell'attimo in cui mi tolgo le
scarpe e mi parli di come potrei remixare
il mio brano penso che comunque il
divano è perfetto, comodissimo peraltro.
Complimenti per l'acquisto.
E mentre mi fai vedere un video di Tune
Yards che suona al SXSW non arriviamo
nemmeno al momento in cui parte il riff
di sax su Gangsta e il tuo amico che filma
dice che è la città più figa che esista che
ci ritroviamo davanti al tuo cazzo circonciso
che scoppia. Dì al tuo amico di
provare a viverci tutto il resto dell'anno,
ad Austin, in mezzo ai texani che vanno
al centro commerciale con la tuta e le
scarpe da corsa convinti di fare sport
mentre camminano e guardano le vetrine,
poi ne riparliamo.
Non ti devi fermare per mettere il preservativo.
Io scopo senza, te l'ho già
detto.
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Mentre percor
Livorno, non fe
sua guida parc
villa di propriet
quanto affabile
data di Bruno,
villa fantastica
verso l’alto. Te
e subito disse:
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Un IMpROvvIsO CaMbIO
DI pROGRaMMa
Mentre percorrevamo l’Aurelia in direzione
Livorno, non feci altro che lamentarmi della
sua guida parca. Quando fummo fuori dalla
villa di proprietà del compagno di Teo, l’umile
quanto affabile imbianchino e amico di lunga
data di Bruno, esclamai: “Cazzo!!”. Era una
villa fantastica, che guardavamo dal basso
verso l’alto. Teo ci accolse carico di sorrisi
e subito disse: “Spero che il viaggio non vi
abbia stancato troppo, perché ci sono tanti
scalini da salire. Ho suggerito ad Enrico di
mettere uno di quegli aggeggi elettrici che
ti accompagnano su per le scale, ma lui ogni
volta mi manda a fare in culo... ah, a proposito,
oggi è di pessimo umore, più del solito... vi
prego, abbiate pazienza!”. In viaggio, Bruno
mi aveva raccontato che questo Enrico era
uno scenografo piuttosto famoso.
Quando entrammo in casa, Enrico arrivò
in soggiorno quasi di corsa, borbottando:
“Credevo sareste arrivati prima! Sono le
nove, a questo punto suggerisco di saltare
l’aperitivo e passare direttamente alla cena...
ah, io sono Enrico!”. Teo sospirò: “È un po’
rigido sugli orari”.
La cena era squisita, ma l’atmosfera peggiorava
di minuto in minuto. Avevo capito subito che
quella serata era destinata ad entrare nella
Top Five dei momenti più imbarazzanti della
mia vita. Politica, cinema, ambiente, tv...
nessuno di questi argomenti ci trovò mai
veramente d'accordo. Mancavano gli elementi
di dialogo, ma, soprattutto, Enrico fece del
suo meglio per rendersi odioso. La cena,
però, balzò dritta in prima posizione quando
Teo, per stemperare l’atmosfera irreale che
si era creata, mi chiese: “Come va il lavoro?
Suoni spesso? Dischi nuovi all’orizzonte?”.
A fatica mandai giù il boccone di tacchino al
vapore, prima di sussurrare un timido: “Sì,
tutto bene”. “Cosa suoni?”, tuonò Enrico,
P D C
LA POSTA DEL CUORE ; LUI+LUI
di anDRea ManGIa (POPULOUS / LIFE & LIMB)
“Teo non è stato in grado di spiegarmelo,
non ne sa nulla di queste cose, lui!”.
Un paio d’ore più tardi, ero seduto ai piedi
del letto, nella camera degli ospiti, piangevo
e singhiozzavo nervosamente. Bruno
cercò di calmarmi dicendo che sono cose
che succedono e che “...comunque non so
Teo come cazzo faccia a sopportare quello
stronzo!”. Ero triste per aver precipitato la
serata con un litigio acceso quanto inutile.
Cosa mi era saltato in mente?! Cercare di
spiegare ad un amante dell’opera che sì,
anche la musica elettronica è... musica.
Quando la mattina successiva ci ritrovammo
tutti in cucina per la colazione, l’atmosfera
sembrava anestetizzata, al punto che non mi
feci problemi a chiedere la password della
loro connessione wi-fi. “Usa pure il mio
computer”, disse Enrico, sorridendomi.
Gli risposi che non era necessario, perché
avevo con me uno smartphone. “Voi giovani
moderni!”, scherzò, per poi aggiungere “Non
troverò mai quel codice, ti accompagno
nel mio studio”. Era stranamente gentile
e mi fece accomodare sulla sua poltrona di
pelle. Il laptop era in stand-by e quando
lo aprì la foto di un’imponente scogliera,
che aveva come desktop, illuminò i nostri
volti. “È qui che vorrei portarvi oggi”.
Dissi che era splendido, ed in effetti lo era.
“Vuoi vedere altre foto del posto?”, chiese
con fare sempre più complice. Mi sentii in
obbligo di annuire. “Vediamo un po’ dove
ho messo quella cartella...”. In effetti, aveva
proprio un bel cazzo e credo lo sapesse anche
lui, a giudicare dal modo compiaciuto ed
esibizionistico in cui guardava e commentava
ogni foto. Quella scogliera non la vedemmo
mai e un’ora dopo stavamo guidando veloci
verso Firenze. Un improvviso cambio di
programma.

leTTeRa DI Un RaGazzO
Che sI senTIva a TeRRa
Che casino giunti al dunque, dimmi addio
per quest'ultima serata / però domani l'alba
arriverà comunque /un alba, che quando la
guardi la pensi ovunque
questa lettera l'ho scritta senza data, l'ho
scritta senza firma, infatti è autografata /
e la calligrafia sembrano lettere su un'auto
graffiata / se la leggi ad alta voce ti sfiata...
A un quarto del cammino della mia vita mi
sono perso / pensavo di pensare e pensandoci
non ci penso / se una mentalità matura
sa che ogni creatura è come la natura / una
stupida amante dello scherzo / su sette miliardi
possono tutti assomigliarti / magari da
alcuni punti di vista e non da altri / qualcuna
trova gusto a darla solo ai bastardi / e sarà
giusto quanto è giusto riciclare gli scarti /
strano? micidiale questo party ma non ballo
m'allontano / mano mano che lo faccio sento
il cuore meno umano / tu rimani appunto
con le mani in mano, ma dimmi quali mani
e soprattutto quale mano / chiaro che al tuo
amico / digli di non fare lo sfigato perché va
di moda e ogni sfigato fa il figo / io resto in
castigo, ma nel buio di un frigo / e ti assicuro
che è il minore dei problemi in questo intrigo
/ se faccio la barba sembro un bambino
rapito / con Peter Pan che parla d'infanticidio
/ gli confido quel mezzo pettegolezzo
non smentito / di un tipo che di stare così
a terra si è pentito / la prima impressione è
stato un cambio di pressione / poi la notte
che divora / un faro, lo sfiora / troverai una
scarpa, lungo la scogliera lì alla festa, con
una capriola se l'è persa perché...
Vola, non lo spera non lo canta Vola, vola su
a due e novanta Vola, e non vanta ali di cera
ma vola
ed è come stare a terra ma è più facile anco-
P D C
LA POSTA DEL CUORE ; LUI+LEI
di RanCORe
ra… Vola, l'esosfera non alta Vola, da stasera
sarai sola, se apri la finestra lui ci pensa, e
VOLA...
Superati tutti i film che mi faccio mentalmente
/ ti ho afferrata per il polso ti ho girata
lentamente / quando tu ti sei fermata mi
hai guardato attentamente / e certamente
avrai pensato: 'Certa gente non funziona!'
/ fondamentalmente io non ho niente che ti
impressiona / a parte un espediente a conoscermi
di persona / ragazza, il mio mondo
non è dentro un'icona/ linkata da una culona,
cliccata da una poltrona/ ultimamente
vedo il firmamento da una cavità / chiedendomi
il perché di questa gravità, padrona/
ma queste stelle forse mi daranno aiuto / per
andare verso loro e vaffangoogle a Newton,
ora / per ogni anno luce che ci divide / so che
più ti allontani più le cose appaiono unite /
che con torri di babele ed infinite, carrucole
/ non vedrò mai oltre queste cazzo di nuvole
/ i gabbiani, le sfide, ogni singola rondine
messa in ordine / i miti sul clima mite / i nidi
sulle casupole, i nembi, le schiarite / sali e
scendi ogni paese ed un mese di polmonite /
pelle macchiata, fumo vulcanico / scende in
picchiata, cappello aereo-dinamico / dopo
che all'alba rientrerai e ti sarai specchiata
e stiracchiata / leggerai questo e andrai nel
panico...
Lo sapevi c'è un ragazzo volante nella tua
zona / in faccia è trasparente e l'abito neanche
gli dona / compare con la luna calante
alla stessa ora / non pare ma in un attimo ci
pensa e
Vola, non lo spera non lo canta Vola, vola su
a due e novanta Vola, e non vanta ali di cera
ma vola

C'era una volta,un immenso mare blu,
profondo e limpido. Nelle sue profondità,
in un punto non preciso, vivevo io: Artaca.
Nuotavo in quelle acque da moltissimo tempo,
non so dirvi quanti anni avevo secondo
i vostri parametri temporali, ma per i miei
ero una giovinetta nel pieno della mia fase
di conoscenza e subbugli ormonali.
Una sera, mentre amoreggiavo con un cavalluccio
marino, scorsi da lontano una nave.
Non ne avevo mai vista una. Credevo non
esistessero veramente, che fossero leggende,
favole che raccontavano a noi piccoli per
spaventarci nelle notti di luna piena.
La leggenda narrava di enormi oggetti
galleggianti sui quali vivevano degli esseri
assetati di sangue e carne e che, nelle notti
di plenilunio, navigavano per gli immensi
oceani alla ricerca delle specie acquatiche
per cibarsene.Credevo fosse una favola ma
in quel momento ne stavo scorgendo una:
era lì, poco distante da me!
La curiosità cominciò a farmi nuotare velocemente
verso l'oggetto. Visto da vicino
non era così grande come se ne narrava, era
invece piccolo e tutto colorato. Quando gli
fui accanto vidi, stagliata nel cielo stellato,
la figura dell'essere più bello e seducente
che evessi mai visto. Aveva i capelli lunghi
e mossi dal vento, di un colore così nuovo
e diverso dal mio.Mi ricordai come veniva
chiamato quell'essere: Donna.
Ero ammaliata. In quel momento realizzai
che l'imbarcazione era ferma e che la Donna
si stava togliendo quelle strane cose che
chiamavano “vestiti”, mostrando un corpo
simile al mio, ma scuro e quasi luccicante per
i riflessi della luna sulla sua pelle.
Si tuffò in acqua. Il mio cuore cominciò
a sussultare e battere velocissimo, come
P D C
LA POSTA DEL CUORE ; LEI+LEI
blU
di sTefanIa peDReTTI (OVO)
ipnotizzata nuotai verso di lei, era sempre
più vicina, ne sentivo l'odore.
In un battere di pinna, eccoci una di fronte
all'altra, faccia a faccia due leggende.
Un'esplosione di sensi, un'attrazione incontrollabile
ci fece finire bocca contro bocca,
pelle contro pelle.Due corpi avvinghiati
come serpenti.Aveva labbra così morbide e
succose; baci, morsi, le nostre mani ovunque
desiderose di conoscere l'altra, di imprimere
nella memoria tattile la sensazione della pelle
che si sfiorava, così liscia. I seni erano soffici
come le meduse e poi le gambe...strane cose,
bellissime da baciare,toccare, dividere e alla
fine nuotarci dentro,perdendosi. In mezzo
vi trovai un foro,come il mio, ma caldo,
risucchiante. Era una scoperta così nuova
per me. Il nostro è freddo e lo si trova solo
spostando quell' altra escrescenza: il nostro
pene. Che sensazioni nuove, ebbi orgasmi
mai provati prima, tanti, uno dietro l'altro.
Era veramente un altro modo di scopare e ne
rimasi stregata. Speravo non finissimo mai,
ma poi, come risvegliata da un sogno, lei mi
riguardò e lo fece con i suoi occhi umani;
un urlo aggiacciante e muto uscì dalla sua
splendida bocca. Rimasi paralizzata nel
vedere tutto quell'orrore nei suoi occhi, mi
vide per quello che conosceva: un mostro, un
mostro degli abissi. Nuotò via ed io immobile
vidi scomparire la cosa più bella che avessi
mai incontrato.
E non vissi felice e contenta. Ossessionata
cominciai a cercarla in ogni donna che amai
e poi divorai, furiosa di rivedere ogni volta il
terrore nei loro splendidi occhi. Nell'eterna
speranza che una di esse amandomi e non
avendo paura di me, si trasformasse a sua
volta in una sirena, per nuotare insieme in
queste immense acque blu.