Happenings - Zanotta SpA
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<strong>Happenings</strong><br />
Anno 1 n.6<br />
28 novembre 2006<br />
PRODUZIONE<br />
Mille e...<br />
Unanotte<br />
Design e comfort<br />
nei letti <strong>Zanotta</strong>.<br />
Qualità a 360°<br />
p.1-3<br />
L’INCONTRO<br />
Eleonora<br />
<strong>Zanotta</strong><br />
Protagonista<br />
di un’avventura che<br />
continua a lasciare<br />
il segno nel design<br />
internazionale<br />
p.4<br />
DAL DISEGNO<br />
AL PRODOTTO<br />
Butterfly<br />
Un piccolo mobile<br />
al confine tra arte<br />
e design d’autore<br />
p.5<br />
MONDO<br />
Long<br />
seller<br />
15 pezzi<br />
intramontabili del<br />
catalogo <strong>Zanotta</strong><br />
continuano a stupire<br />
e conquistare<br />
p.6<br />
FOCUS<br />
Certificazione<br />
virtuosa<br />
Nuovi parametri<br />
per l’efficienza<br />
energetica<br />
degli edifici<br />
p.7<br />
DEDICATO A<br />
Achille e P.G.<br />
Castiglioni<br />
Dalla cultura<br />
materiale al disegno:<br />
una lezione di stile<br />
p.8<br />
NEWS<br />
Mostre,<br />
eventi,<br />
autori<br />
Appuntamenti da<br />
non perdere nel<br />
mondo del design<br />
p.9<br />
Letto Alfa di <strong>Zanotta</strong> (design<br />
Emaf Progetti 2002) in rosa<br />
corallo shocking. L’importante<br />
testiera trapuntata e<br />
rivestita di tessuto sfilabile<br />
o pelle è abbinata a pouf<br />
imbottiti coordinati.
PRODUZIONE<br />
Mille e… Unanotte MILANO<br />
Design e comfort nei letti <strong>Zanotta</strong> di ieri e di oggi. Una qualità<br />
che porta alla ribalta la zona notte come regno del benessere<br />
Nel 1983 <strong>Zanotta</strong> mette in produzione il letto Milano disegnato da DePas,<br />
D’Urbino, Lomazzi: nella versione in pelle nera è uno dei best seller da oltre<br />
vent’anni. Ma è dal 2002, con l’entrata in catalogo di letti come Alfa, Greg e<br />
Mini - del team Emaf Progetti - che la zona notte è per <strong>Zanotta</strong> un settore di rilevanza:<br />
molti i progetti di design sviluppati e notevoli le innovazioni tecnologiche su materiali<br />
e componenti. In sintonia con le attuali tendenze dell’abitare, l’area della ricerca<br />
<strong>Zanotta</strong> per il benessere e il comfort del dormire si avvale di supporti a doghe regolabili,<br />
materassi e guanciali in materiali anallergici, coordinati tessili in fibre naturali. Nel<br />
2006 si affermano nuovi letti Unanotte e Milleunanotte di Emaf Progetti, che completano<br />
col loro stile moderno e lineare la BedsCollection <strong>Zanotta</strong>, da oggi comunicata e<br />
illustrata con dovizia di particolari nel nuovissimo catalogo Sleeping (disponibile dai<br />
rivenditori qualificati o su richiesta). Presentiamo qui dunque<br />
le novità per la notte <strong>Zanotta</strong> insieme ai modelli più graditi<br />
dal pubblico. E citando la straordinaria serie di “letti<br />
d’artista” firmati da protagonisti dell’alchimia arte-design<br />
come Alik Cavaliere con Geotropa, in produzione dal 1989.<br />
Design<br />
DePas D’Urbino<br />
Lomazzi, 1983.<br />
Struttura in acciaio<br />
con doghe in faggio<br />
curvato. Piedini in<br />
acciaio nichelato e<br />
spazzolato che<br />
permettono di<br />
ottenere diverse<br />
altezze del letto.<br />
Qui nella versione<br />
in pelle Nappa nera.<br />
A lato, sottoconsolle<br />
Quaderna<br />
(Superstudio, 1970).<br />
RETI AD HOC<br />
Dormire bene è condizione indispensabile<br />
per tutelare la salute e la buona qualità<br />
della vita. Fondamentali per il corretto<br />
sostegno della colonna vertebrale e il relax<br />
muscolare, le reti devono assicurare la<br />
ripartizione armonica del peso corporeo,<br />
senza provocare affossamenti. Quattro le<br />
reti in dotazione ai letti <strong>Zanotta</strong>: avvolgibili<br />
in doghe di faggio curvato, regolabili a<br />
sistema manuale o motorizzato per pediera<br />
e testiera, con giunti basculanti in lattice<br />
che assecondano inclinazione e torsione<br />
delle doghe per appoggi personalizzati.<br />
ZEN Design Emilio Nanni, 2002.<br />
Struttura in multistrati di pioppo classe<br />
E1, a bassa emissione di formaldeide,<br />
impiallacciata in rovere naturale o tinto<br />
wengè. Esiste anche nella versione con<br />
testiera imbottita e rivestita in tessuto<br />
sfilabile o pelle. Molleggio in doghe di<br />
faggio curvato, con regolatori di rigidità,<br />
inserite in giunti basculanti di lattice.<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.2
GEOTROPA Design Alik Cavaliere, 1989.<br />
Testiera con struttura in legno a intarsio<br />
policromo, predisposta per fissaggio a<br />
parete e cornice in legno dorato. Nove<br />
esemplari numerati e firmati dall’autore.<br />
Come base <strong>Zanotta</strong> abbina un letto Sommier<br />
(Emaf Progetti). A lato, tavolino Acca con<br />
piano in cuoio (design Tom Kuhne, 2005).<br />
MATERASSI E GUANCIALI<br />
Basilari per un sonno salutare, i materassi<br />
devono garantire la postura sinusoidale della<br />
colonna e favorire il giusto grado di<br />
traspirabilità. Tre le tipologie per i letti<br />
<strong>Zanotta</strong>: Natura, in lattice a spessori<br />
differenziati; Forma, automodellante in<br />
Waterlily anallergico; Molla, a elementi<br />
biconici al carbonio temperato. I guanciali<br />
scelti per la Collezione sono in Hollofil o<br />
piuma d’oca, pura lana e lattice sagomato:<br />
anallergici, antibatterici, antiacari.<br />
TESSILE “SU MISURA”<br />
I letti <strong>Zanotta</strong> si vestono di tessuti in<br />
fibre purissime (cotone, lino) e con<br />
texture inedite per creare atmosfere<br />
suggestive ed eleganti. Le tonalità di<br />
tendenza consentono di personalizzare<br />
la zona più intima della casa, come un<br />
abito su misura. Tra le novità 2006: il<br />
mélange nei toni sabbia e brown del<br />
tessuto Tecla (qui accanto su testiera<br />
trapuntata e giroletto del modello Box).<br />
A completare i rivestimenti:<br />
morbidissima pelle disponibile in tanti<br />
colori e cuoio naturale .<br />
MILLEUNANOTTE Emaf Progetti, 2006.<br />
È uno dei nuovi letti della Beds Collection<br />
<strong>Zanotta</strong>. Qui con struttura a baldacchino<br />
(smontabile) in rovere tinto wengè e testiera<br />
imbottita e rivestita in pelle Scozia (cuscino<br />
in tessuto Quadrifoglio, Plaid Nut e set<br />
lenzuola con federe Wave Milk di Atmosfere<br />
Design Collection). A richiesta, viene fornito<br />
il tulle bianco per coprire la struttura.<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.3<br />
MINI Emaf Progetti,<br />
2002. Con o senza<br />
testiera, è un letto a<br />
struttura smontabile e<br />
lineare, in acciaio<br />
verniciato o ricoperto in<br />
pelle. La testiera è<br />
imbottita in poliuretano e<br />
con rivestimento sfilabile<br />
di stoffa o pelle.<br />
Molleggio in doghe di<br />
faggio curvato con<br />
regolatori di rigidità.<br />
BOX Emaf Progetti, 2005. Letto con<br />
struttura e basamento in acciaio (qui<br />
verniciato color grafite). Testiera e base sono<br />
imbottite e rivestite in questa versione con<br />
tessuto sfilabile Tecla. Alzando il materasso<br />
con un meccanismo, si accede al vano<br />
contenitore sotto il letto. A lato, tavolino<br />
Lucciolo (design I.Marelli e D.Eugeni, 2004).
L’INCONTRO<br />
Eleonora <strong>Zanotta</strong>.<br />
Impegno totale in<br />
un’azienda che<br />
continua a lasciare<br />
il segno nel design<br />
internazionale<br />
D. Il catalogo <strong>Zanotta</strong> è<br />
denso di icone del design<br />
moderno, come ce ne sono<br />
pochi nel panorama attuale.<br />
Quanto “pesa” la portata di<br />
questa eredità nella<br />
valutazione e nella scelta dei<br />
nuovi progetti?<br />
R. «Il catalogo <strong>Zanotta</strong> è<br />
uno dei più bei cataloghi di<br />
mobili di design» era solito<br />
dire l’architetto Enzo Mari,<br />
personaggio oltretutto poco<br />
incline ai complimenti.<br />
Ed è proprio con lui che nel<br />
1991 è iniziata la mia prima<br />
personale esperienza<br />
collaborativa col mondo dei<br />
designers, dopo la morte di<br />
mio padre Aurelio. Non<br />
posso negare quindi che lo<br />
spessore qualitativo<br />
dell’eredità lasciatami non<br />
solo mi fosse ben presente<br />
ma mi trasmettesse<br />
anche una sorta di timore<br />
reverenziale.<br />
In eredità comunque con<br />
altrettanta forza mi sono<br />
stati trasmessi passione ed<br />
entusiasmo, caratteristiche<br />
che hanno sempre<br />
contraddistinto il lavoro di<br />
mio padre e che ritengo<br />
fondamentali: sono la molla<br />
che ti rendono curiosa e<br />
scopritrice di nuovi talenti,<br />
di forme innovative e di<br />
nuovi materiali o tecnologie<br />
da sperimentare.<br />
Mari, Castiglioni e Sottsass<br />
sono stati inizialmente, per<br />
me, i progettisti di<br />
riferimento. Gli ormai<br />
riconosciuti tre grandi<br />
maestri del design hanno<br />
guidato le mie scelte e<br />
valutazioni verso i nuovi<br />
progetti. Devo molto al loro<br />
insegnamento a partire<br />
ancora dagli anni<br />
universitari. Al loro fianco in<br />
azienda mi hanno fatto<br />
apprezzare ognuno<br />
peculiarità diverse: rigore ed<br />
essenzialità Mari, ironia ed<br />
invenzione Castiglioni,<br />
trasgressione e<br />
sperimentazione Sottsass.<br />
Caratteristiche che si<br />
ritrovano nei loro progetti<br />
così come in tutto il<br />
catalogo come un filo<br />
conduttore in una sorta di<br />
continuità.<br />
D. Dopo gli anni<br />
fondamentali passati a<br />
fianco di suo padre Aurelio,<br />
sono seguiti periodi intensi<br />
di elaborazione di nuovi<br />
scenari e prodotti coi suoi<br />
fratelli Francesca e Martino e<br />
con lo staff dei preziosi<br />
collaboratori che già<br />
IL MOBILE:<br />
ATTRAZIONE<br />
FATALE<br />
Con il padre Aurelio in un ritratto al Salone<br />
del Mobile di Milano, 1985<br />
lavoravano in azienda prima<br />
del ’91. Qual è oggi la<br />
direzione che intendete dare<br />
all’azienda in termini di<br />
tipologie di prodotto e<br />
strategia distributiva?<br />
R. In termini di tipologia di<br />
prodotti l’orizzonte del<br />
catalogo <strong>Zanotta</strong> si è<br />
decisamente ampliato dagli<br />
anni ‘90 ad oggi.<br />
Oggettistica, mobili vari da<br />
soggiorno e da camera, letti<br />
e arredo in genere della<br />
zona notte sono stati gli<br />
inserimenti principali che ci<br />
hanno permesso di offrire<br />
una collezione più completa<br />
al nostro rivenditore.<br />
Una scelta sicuramente<br />
strategica dal punto di vista<br />
distributivo che rende il<br />
nostro cliente più<br />
indipendente nelle scelte,<br />
meno vincolato ad altri<br />
marchi a cui in passato era<br />
costretto rivolgersi<br />
per completare l’offerta<br />
casa a 360°.<br />
D. Sta crescendo negli ultimi<br />
anni la presenza femminile<br />
alla guida e alla definizione<br />
stilistica delle aziende di<br />
design. Quanto, secondo lei,<br />
può essere peculiare questa<br />
presenza “sensibile”?<br />
R. Anche se non credo ci sia<br />
a priori, nel mondo del<br />
lavoro, una sostanziale<br />
differenza tra uomo e<br />
donna, devo riconoscere che<br />
alcune sensibilità stilistiche<br />
e di gusto, peculiari nelle<br />
aziende di design, siano<br />
più facilmente riscontrabili<br />
come caratteristiche<br />
femminili.<br />
Sono convinta comunque<br />
che il talento e le capacità<br />
imprenditoriali rimangano<br />
caratteristiche<br />
propriamente individuali<br />
della singola persona, sia<br />
essa uomo o donna.<br />
D. <strong>Zanotta</strong> è da sempre<br />
sinonimo di innovazione<br />
tecnologica e di ricerca di<br />
nuovi fermenti e possibilità<br />
espressive. Come intende<br />
sviluppare e valorizzare nel<br />
nuovo millennio questa<br />
“missione” d’impresa?<br />
R. La ricerca per <strong>Zanotta</strong> ha<br />
rappresentato e tuttora<br />
rappresenta il fulcro centrale<br />
su cui ruota la scelta dei<br />
pezzi della collezione.<br />
Ricerca intesa in tutte le sue<br />
componenti: estetiche,<br />
formali, tecnologiche,<br />
sociologiche oltre che di<br />
mercato. I nostri prodotti,<br />
quindi, continueranno ad<br />
essere caratterizzati, oltre<br />
che da una qualità<br />
produttiva che si riconosce<br />
nella scelta dei materiali, nel<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.4<br />
pregio delle loro finiture,<br />
nella funzionalità e durata<br />
nel tempo, anche da qualità<br />
innovative e poetiche. Il mio<br />
impegno rimarrà<br />
costantemente quello di<br />
ricercare prodotti che<br />
sappiano emozionare e<br />
raccontare la loro storia<br />
avvincendo la gente,<br />
promuovendone così la<br />
crescita della sensibilità<br />
culturale ed estetica. Il<br />
contributo progettuale dei<br />
designers sarà sempre più<br />
fondamentale e l’orizzonte<br />
dei nomi diventerà sempre<br />
più internazionale. Nuovi<br />
nomi infatti si sono aggiunti<br />
alla collezione negli ultimi<br />
anni: dai più conosciuti Ross<br />
Lovegrove e Christophe<br />
Pillet, alle nuove promesse<br />
Noè Duchaufour, Louise<br />
Campbell, Garth Roberts,<br />
Stephen Burks, Alex Taylor e<br />
Ilkka Suppanen.<br />
ELEONORA ZANOTTA<br />
Architetto con Master<br />
in direzione aziendale<br />
alla Bocconi di Milano,<br />
entra in azienda<br />
nell’85 occupandosi di<br />
prodotto e management.<br />
Oggi cura il rapporto<br />
coi progettisti, la scelta<br />
e l’evoluzione<br />
del progetto, con spirito<br />
innovatore.
DAL DISEGNO AL PRODOTTO<br />
Come una farfalla<br />
Butterfly di Alex Taylor conferma<br />
il binomio qualità-ricerca<br />
Stella McCartney lo ha scelto per il suo nuovo<br />
showroom di design nel cuore di New York. È il<br />
tavolino da salotto Butterfly, disegnato<br />
dall’inglese Alexander Taylor (per tutti Alex) per la<br />
collezione 2006 di <strong>Zanotta</strong>, uno dei pezzi prodotti in<br />
coedizione col brand giapponese E&Y. «Volevo creare<br />
un piccolo mobile di alto artigianato al confine tra arte e<br />
design d’autore, una di quelle presenze friendly e<br />
confortevoli che danno un’impronta personale<br />
all’arredo», racconta a <strong>Happenings</strong> il designer. «La<br />
prima versione di Butterfly era in materiale acrilico,<br />
perspex per la precisione, poi con E&Y ne facemmo una<br />
serie di prototipi con base in multistrato e piano di<br />
cristallo. All’inizio la “farfalla” era unica, al centro della<br />
struttura, ma ci rendemmo conto ben presto che il<br />
tavolino, se sollecitato da spostamenti repentini,<br />
tendeva a perdere solidità, quindi la raddoppiammo. Il<br />
risultato è stato più che soddisfacente. Il multistrato<br />
impiallacciato rovere si prestava perfettamente a essere<br />
curvato secondo il disegno e con la forma sinuosa che<br />
volevo. Solo in un secondo tempo la lastra viene<br />
traforata». Se fino a qualche anno fa l’arte del traforo<br />
faceva parte delle attività puramente artigianali, oggi<br />
se ne sta scoprendo la versatilità nelle applicazioni in<br />
industrial design abbinate alla programmazione con<br />
dispositivi a controllo numerico. Per ottenere<br />
straordinari oggetti-scultura si usano dunque il taglio e<br />
la perforazione guidati dal computer: ne nascono vere e<br />
proprie “geometrie frattali” a tre dimensioni. «Quando<br />
abbiamo avuto tra le mani un prototipo finito del<br />
tavolino Butterfly di Taylor ci piacque immediatamente.<br />
Non era la prima volta che in <strong>Zanotta</strong> si decideva di<br />
produrre un pezzo messo a punto dalla “fucina” del<br />
design d’avanguardia che è la nipponica E&Y. Per prima<br />
cosa capimmo però che la cosa migliore con questo<br />
mobile sarebbe stata di realizzarlo ex-novo nel nostro<br />
distretto industriale», spiega Daniele Greppi,<br />
responsabile dell’Ufficio Tecnico <strong>Zanotta</strong>. «Abbiamo<br />
quindi deciso di rifare lo stampo, in modo da ottenere<br />
anche le angolature più difficili nel modo più preciso e<br />
armonico con l’utilizzo di una macchina del tipo “a 5<br />
assi”. Il mondo dell’intaglio è un’alchimia di vuoti e<br />
pieni. E con le moderne strumentazioni è possibile<br />
partire da un rettangolo piano e arrivare a forme<br />
tridimensionali traforate anche molto complesse che<br />
vivono nello spazio, solide e leggere al tempo stesso».<br />
Taylor nel suo studio e il<br />
tavolino Butterfly con gli<br />
schizzi del progetto (<strong>Zanotta</strong><br />
- E&Y Co-Edition, 2006)<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.5<br />
ALEXANDER TAYLOR<br />
Product designer inglese, è nato nel ‘75 e risiede a<br />
Londra dove progetta per aziende come Thorsten<br />
van Elten, E&Y, Established & Sons, Hitch/Mylius,<br />
<strong>Zanotta</strong>. Dal 2003, anno in cui fu premiato nella<br />
selezione Design UK 2 all’interno dell’esibizione<br />
100% Design, è uno dei progettisti emergenti più<br />
quotati sulla scena internazionale. Suoi pezzi sono<br />
al Moma di N.Y. e al London Design Museum.
MONDO<br />
Long seller<br />
15 pezzi intramontabili della produzione <strong>Zanotta</strong> continuano<br />
a conquistare il pubblico in ogni continente<br />
L’ipotesi di “mobili senza tempo” che Achille Castiglioni illustrò negli anni<br />
Sessanta proponendo ad Aurelio <strong>Zanotta</strong> un suo progetto del 1940, il tavolo<br />
Leonardo, trova una straordinaria conferma scorrendo oggi il catalogo<br />
<strong>Zanotta</strong> e i risultati delle vendite. I “mobili senza tempo”, i masterpiece del catalogo<br />
<strong>Zanotta</strong>, alcuni a 50 anni dalla loro concezione, vengono ancora apprezzati,<br />
comprati, mostrati con vanto. Sono tavoli, sedie, divani, librerie che hanno ritmi di<br />
vendita sul mercato mondiale che sono rimasti elevati sin dall’inizio della<br />
Reale<br />
Struttura<br />
“aereonautica”<br />
in ciliegio<br />
o rovere e<br />
piano in<br />
cristallo<br />
per il tavolo<br />
rieditato<br />
nel ‘90 su<br />
progetto di<br />
Carlo<br />
Mollino<br />
del ’46.<br />
Tonietta<br />
Equilibrio e<br />
leggerezza<br />
nella sedia di<br />
Enzo Mari<br />
(1985,<br />
Compasso<br />
d’Oro ‘87).<br />
In lega<br />
d’alluminio<br />
con sedile e<br />
schienale<br />
in cuoio o<br />
nylon.<br />
Sciangai April<br />
Nasce da un<br />
gioco da<br />
tavolo<br />
l’attaccapanni<br />
di DePas,<br />
D’Urbino,<br />
Lomazzi<br />
(1974,<br />
Compasso<br />
d’Oro).<br />
In faggio o<br />
rovere.<br />
La sedia di<br />
Gae Aulenti<br />
(1970) è<br />
trasmutazione<br />
leggera ed<br />
elegante<br />
della classica<br />
pieghevole.<br />
In acciaio<br />
inox e<br />
tessuto o<br />
cuoio.<br />
Quaderna<br />
Storica<br />
collezione<br />
firmata<br />
Superstudio<br />
(1970).<br />
Tavolo,<br />
consolle e<br />
sottoconsolle<br />
in tamburato<br />
placcato<br />
in laminato<br />
Print.<br />
Onda<br />
Movimento<br />
e stile nella<br />
struttura in<br />
tubo<br />
d’acciaio<br />
inox del<br />
divano di<br />
DePas,<br />
D’Urbino e<br />
Lomazzi<br />
(1985).<br />
Rivestito in<br />
pelle o<br />
stoffa.<br />
Celestina<br />
La sedia<br />
pieghevole<br />
di Marco<br />
Zanuso<br />
(1978) è<br />
l’essenza<br />
della<br />
semplicità e<br />
del buon<br />
design. In<br />
acciaio con<br />
doghe<br />
ricoperte in<br />
cuoio.<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.6<br />
produzione. Basti pensare al milione e più di poltrone Sacco acquistate dal ’69 a oggi<br />
(se ne vendono continuamente in ogni continente). E al quasi mezzo milione di<br />
clienti che l’appendiabiti Sciangai ha conquistato nel mondo. Ecco dunque una<br />
rassegna dei primi 15 long seller <strong>Zanotta</strong>: 15 mobili senza tempo e oltre le mode, che<br />
si sono imposti a tempi e mode fugaci. I loro designer hanno incorporato in ogni<br />
pezzo quegli “spiriti” della cultura materiale e quelle idee che hanno accompagnato<br />
le vite, i gusti, gli stili e i valori. Ben oltre i confini della nazione.<br />
Sanmarco<br />
Nel tavolo di<br />
Gae Aulenti<br />
(1984) si<br />
esprimono le<br />
potenzialità<br />
dei materiali<br />
puri (acciaio<br />
e cristallo) e<br />
l’uso di<br />
tecnologie<br />
moderne.<br />
Sacco Joy<br />
Palline di<br />
polistirolo in<br />
un involucro<br />
di tessuto<br />
o pelle. È<br />
la poltronaicona<br />
degli anni<br />
Sessanta. Di<br />
Gatti-Paolini-<br />
Teodoro<br />
(1968).<br />
Lo snodo<br />
con<br />
rotazione di<br />
elementi<br />
nella libreria<br />
di Achille<br />
Castiglioni<br />
(1989):<br />
invenzione e<br />
funzionalità.<br />
In legno<br />
tamburato o<br />
Mdf.<br />
Cumano<br />
Il tavolino<br />
pieghevole<br />
di Achille<br />
Castiglioni<br />
del 1978<br />
nasce dal<br />
re-design in<br />
chiave<br />
moderna di<br />
una forma<br />
classica.<br />
Acciaio<br />
con giunto<br />
in Abs.<br />
Throw-Away Genni<br />
Il divano fu<br />
scelto nel ‘66<br />
da Aurelio<br />
<strong>Zanotta</strong><br />
in visita<br />
a casa del<br />
progettista<br />
Willie<br />
Landels.<br />
Poliuretano<br />
espanso<br />
rivestito in<br />
stoffa o<br />
pelle.<br />
La poltrona<br />
di Gabriele<br />
Mucchi fu<br />
ideata nel<br />
1935. In<br />
acciaio<br />
cromato con<br />
molleggio<br />
su spirali<br />
d’acciaio,<br />
seduta<br />
regolabile e<br />
rivestimento<br />
in pelle.<br />
Mezzadro<br />
I Castiglioni<br />
ne fanno<br />
il prototipo<br />
nel ‘57<br />
assemblando<br />
il sedile d’una<br />
falciatrice,<br />
una balestra<br />
d’acciaio e<br />
un fuso di<br />
legno.<br />
Leonardo<br />
Una lezione<br />
esemplare di<br />
come<br />
reinventare è<br />
scoprire<br />
il segreto<br />
delle cose:<br />
il famoso<br />
tavolo da<br />
lavoro di<br />
Achille<br />
Castiglioni<br />
nasce nel<br />
1940.
FOCUS<br />
Nelle foto: Flora di Rubner (versione<br />
estate-inverno) è un progetto degli<br />
arch. Paolo De Martin e Sarah<br />
Gasparotto. Rientra nei parametri più<br />
alti per risparmio di energia:<br />
CasaClima classe A +, con un<br />
fabbisogno di calore per il<br />
riscaldamento sotto 30 kWh/mq<br />
l’anno). In alto: Norbert Lantschner,<br />
promotore del progetto CasaClima<br />
della Provincia autonoma di Bolzano.<br />
Una nuova legge<br />
definisce i parametri<br />
dell’efficienza energetica<br />
degli edifici. Contro gli<br />
sprechi e l’inquinamento<br />
Porre al centro dell’attenzione i consumi<br />
energetici, oltre che dare impulso<br />
a un modo di progettare più attento<br />
all’efficienza e al risparmio, serve a diminuire<br />
le emissioni di inquinanti in atmosfera e ad<br />
alleggerire le bollette di gas e luce ormai fuori<br />
controllo.<br />
Come afferma l’ing. Norbert Lantschner, direttore<br />
dell’Ufficio Aria e Rumore della Provincia<br />
autonoma di Bolzano e promotore del progetto<br />
CasaClima: «L’attuale situazione sull’approvvigionamento<br />
di gas ci dimostra la nostra<br />
preoccupante dipendenza energetica, destinata<br />
ad aggravarsi se non verranno attuate<br />
misure correttive concrete. La discussione è<br />
oggi incentrata sulla ricerca di combustibili<br />
La Certificazione<br />
virtuosa<br />
alternativi, senza valutare il primo obiettivo:<br />
ridurre i consumi! Nell’edilizia ritroviamo<br />
ampi margini di miglioramento verso una<br />
riduzione degli sprechi energetici e nella tutela<br />
dell’ambiente. Solo dopo aver affrontato<br />
questi temi primari potremo dedicarci alla<br />
ricerca di fonti energetiche alternative».<br />
IL PROGETTO CASACLIMA<br />
In vigore dal 2002, anticipa di 5 anni le richieste<br />
delle Direttive europee, recepite anche in<br />
Italia dall’agosto 2005 (legge n.192). Tutte le<br />
nuove case costruite devono rispettare uno<br />
standard minimo di risparmio energetico. In<br />
Alto Adige è già operativo e corrisponde alla<br />
certificazione CasaClima classe C (meno di<br />
70 kWh/m l’anno). Così come avviene da<br />
anni per i frigoriferi e le lavatrici, dunque,<br />
anche le case avranno la loro brava etichetta<br />
che identificherà 7 classi energetiche, da A<br />
per i bassi consumi a G per i più alti.<br />
Assieme al certificato energetico verrà rilasciata<br />
una targa che indicherà, in unità fisiche<br />
(kW/m2) il fabbisogno di energia dell’edifico<br />
e che potrà essere esposta all’ingresso<br />
a fianco del numero civico.<br />
La Direttiva europea sulla certificazione<br />
energetica dei fabbricati recepisce le indicazioni<br />
di legge del ’91, ma diventerà una realtà<br />
con cui confrontarsi in cantiere solo dall’entrata<br />
in vigore dei decreti attuativi.<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.7<br />
ALTRE REALTÀ<br />
Oltre all’Alto Adige, ancora poche sono le<br />
Regioni, le Province e i Comuni che stanno<br />
definendo i parametri per le abitazioni a basso<br />
impatto ambientale: il Lazio, le province di<br />
Milano e Modena, i comuni di Faenza, Ferrara,<br />
Trento, Carugate, Vezzano Ligure. Per le nuove<br />
abitazioni e nelle ristrutturazioni la legge 192,<br />
una volta operativa, detterà i parametri dell’efficienza<br />
energetica per riscaldamento, climatizzazione,<br />
isolamento termico, ventilazione,<br />
illuminazione. «Una vecchia casa italiana consuma<br />
oggi 200-250 kWh al mq, il nuovo standard<br />
per entrare in classe A, B e C sarà di 50-<br />
70 kWh al mq», spiega Lantschner. «Le nuove<br />
abitazioni che hanno adottato il marchio<br />
CasaClima della Provincia di Bolzano hanno<br />
già i requisiti per entrare nelle classi di merito<br />
più alte per efficienza energetica. Una garanzia<br />
per chi acquista un edificio doc: prima ancora<br />
di abitarvi saprà quanto andrà a consumare. A<br />
Bolzano ci saranno altri vantaggi: chi costruisce<br />
edifici in classe A ottiene regalata la cubatura<br />
impiegata nei materiali isolanti». Paesi<br />
come Germania e Austria sono già pronti a<br />
convertire in legge la direttiva sul risparmio,<br />
l’Italia -come abbiamo visto- si sta preparando<br />
lentamente. Ma la valutazione di un immobile<br />
come sistema energetico è una sfida irrinunciabile.<br />
Per architetti, imprese, artigiani, autorità<br />
municipali e cittadini.
DEDICATO A<br />
Achille e<br />
Pier Giacomo<br />
Castiglioni<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.8<br />
Qualità del disegno, qualità del<br />
prodotto e qualità d’uso. Il<br />
pubblico ideale? Cosmopolita,<br />
informale, colto. Questo il profilo<br />
di Mezzadro, uno degli oggetti<br />
più innovativi e “liberi” dei fratelli<br />
Castiglioni per <strong>Zanotta</strong>: un sedile<br />
da trattore, un galletto da<br />
bicicletta del Giro d’Italia, una<br />
balestra di wagon-lit e un fuso in<br />
frassino di brigantino Cutty-Sark.<br />
Oggi il sedile verniciato è<br />
abbinato a un gambo d’acciaio e<br />
a una base in faggio evaporato.<br />
Una riuscita sintesi del lavoro dei<br />
due maestri del design.<br />
Presentato in anteprima a Villa<br />
Olmo nel ’57 come prototipo di<br />
sgabello molleggiato, Mezzadro<br />
fu anche all’happening-design del<br />
Centro Fly di Milano nel ’66. Il<br />
“guru” della grafica anni ‘60<br />
Michele Provinciali definì il lavoro<br />
dei Castiglioni un “passare coi<br />
sensi e con gli affetti entro quel<br />
campo che è sempre stato della<br />
poesia e della vita”. Un mondo<br />
tutto da scoprire, indagare,<br />
sviscerare. Secondo il motto di<br />
Achille “se non siete curiosi,<br />
lasciate perdere”.<br />
Sgabello Mezzadro e sedile Sella di A. e P.G.<br />
Castiglioni, disegnati nel 1957 per la mostra “Forme<br />
e colori per la casa d’oggi”a Villa Olmo di Como.
NEWS<br />
Da non perdere<br />
Mostre, eventi, autori<br />
SCOPRIRE GLI STILI<br />
DI DOMANI<br />
È una delle 4 grandi fiere<br />
del mondo dedicata al<br />
design. Da non perdere: la<br />
sezione “Talenti del<br />
design” (giovani promesse<br />
a confronto), il concorso<br />
“Inspired by Cologne” coi<br />
prototipi più interessanti<br />
in mostra, “Future point”<br />
col meglio delle scuole<br />
internazionali di design e<br />
“NRG” forum di ricerca e<br />
innovazione. Sul portale<br />
Designspotter gli<br />
aggiornamenti in tempo<br />
reale degli incontri e delle<br />
novità. <strong>Zanotta</strong> sarà<br />
presente all’evento con<br />
una nutrita selezione di<br />
nuovi prodotti per la casa<br />
e il contract: dalla nuova<br />
sedia impilabile Talia ai<br />
divani Gamma articolati<br />
su due profondità di<br />
seduta e tanti elementi<br />
componibili. Imm Cologne<br />
si svolgerà nella città<br />
tedesca dal 15 al 21<br />
gennaio 2007.<br />
SCENE DA<br />
INTERNI TREND<br />
Un grande appuntamento<br />
per il design internazionale<br />
2007: a Parigi con Now!<br />
Design à vivre. Sarà uno<br />
dei nuovi designer di<br />
<strong>Zanotta</strong>, Noé Duchaufour<br />
Lawrance, artista,<br />
decoratore e trendsetter<br />
(che ha creato il tavolo<br />
Dessouschic) a firmare uno<br />
dei 4 avvenimenti parigini:<br />
“Scene d’interieurs”.<br />
Duchaufour Lawrance<br />
mescolerà stili ed epoche<br />
diversi per un “home<br />
blending” d’eccezione.<br />
L’itinerario prosegue con<br />
Maison&Objet e Planète<br />
Meuble Paris (un pass per<br />
tutte le sezioni). Alla Fiera,<br />
che si articola su 265.000<br />
mq, <strong>Zanotta</strong> parteciperà<br />
con varie novità per il 2007,<br />
tra cui una riedizione a<br />
sorpresa: la poltroncina<br />
Karelia di Lijsi Beckmann<br />
(1966), interpretata nel<br />
mood ‘60 col tessuto<br />
spalmato lucido Texirè. A<br />
Parigi, 26-30 gennaio 2007.<br />
RINASCIMENTO<br />
ITALIANO A LONDRA<br />
Come la casa sia divenuta<br />
il luogo chiave dell'attività<br />
umana e perciò possa e<br />
debba essere oggetto di<br />
attento studio è ribadito<br />
da una straordinaria<br />
mostra al Victoria&Albert<br />
Museum di Londra: At<br />
Home at Reinassance In<br />
Italy. Con una raccolta<br />
oculata di oggetti e dipinti<br />
e un percorso didattico<br />
esemplare i curatori inglesi<br />
ci mostrano come<br />
l’abitazione italiana, in un<br />
tempo di cambiamenti<br />
tecnologici, economici e<br />
politici cosi radicali come<br />
il Rinascimento, fu il luogo<br />
della creazione dell’arte e<br />
della cultura. Un’epoca<br />
d’oro anche per gli arredi e<br />
i manufatti made-in-Italy:<br />
gli spazi si specializzano,<br />
appaiono “sala”, “camera”<br />
e “scrittoio”, un piano<br />
dell’abitazione diventa<br />
“nobile” e i primi specchi<br />
occhieggiano dalle pareti.<br />
Fino al 7 Gennaio 2007.<br />
UNA TRIENNALE<br />
IN BOVISA<br />
Il quartiere Bovisa sta a<br />
Milano come Harlem a<br />
NewYork, Barbes a Parigi,<br />
Camden Town a Londra.<br />
Uno storico quartiere<br />
periferico che negli ultimi<br />
decenni sta mutando<br />
forma e popolazione. Sede<br />
oggi del campus di<br />
Disegno Industriale del<br />
Politecnico, del futuro<br />
nuovo Istituto di ricerca<br />
“Mario Negri” e da pochi<br />
giorni della nuovissima<br />
Triennale Bovisa, spazio<br />
espositivo che la Triennale<br />
di Milano ha fortemente<br />
voluto. Il progetto curato<br />
dall’architetto Pierluigi<br />
Cerri: 1400 mq destinati a<br />
mostre temporanee, cui si<br />
aggiungono un bookshop e<br />
un caffé ristorante. Dal 22<br />
novembre Triennale Bovisa<br />
ha aperto i battenti con una<br />
mostra sull’opera di Hans<br />
Hartung: 200 dipinti, oltre<br />
50 disegni e una raccolta<br />
delle fotografie che l’artista<br />
dedicò all’architettura.<br />
OMAGGIO A UNO<br />
SVEDESE MODERNO<br />
È stato uno dei padri del<br />
modernismo funzionalista<br />
europeo degli anni Trenta,<br />
attivissimo designer e<br />
architetto fino agli anni<br />
Ottanta. Bruno Mathsson,<br />
svedese di nascita ma<br />
cosmopolita (1907-1988,<br />
visse a lungo in Portogallo<br />
e USA), è oggi celebrato<br />
nella città di Malmö da una<br />
grande mostra della<br />
Fondazione che porta il suo<br />
nome e quello della moglie<br />
Karin. Famoso per i mobili<br />
lineari e geometrici e per i<br />
progetti in ferro e vetro (ha<br />
firmato anche gli arredi del<br />
Moma di New York), ha<br />
ispirato decine di designer<br />
d’ogni origine e Paese.<br />
In una sala sono raccolti i<br />
mobili dei designers che<br />
hanno vinto il Bruno<br />
Mathsson Prize, come la<br />
poltrona Colors del<br />
finlandese Ilkka Suppanen<br />
disegnata per <strong>Zanotta</strong>.<br />
Dall’ 1 dicembre al 28<br />
gennaio 2007.<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.5/06 p.9<br />
“GARAGE-SALE”<br />
Inaugurata la prima<br />
edizione italiana di Casa<br />
Decor, da 30 anni tra le più<br />
importanti esposizioni<br />
mondiali dell'interior<br />
design, che da quest'anno<br />
annovera anche Milano tra<br />
le tappe del suo tour (dopo<br />
N.Y. e Madrid). La location<br />
è particolare: la storica sede<br />
del Garage Traversi, in<br />
Piazza San Babila, messa a<br />
disposizione dalla Società<br />
Aedes. <strong>Zanotta</strong> è tra gli<br />
ospiti d’onore con alcuni<br />
prodotti (sgabello Otto,<br />
poltrone Sacco, tavolini<br />
Lucciolo) negli spazi<br />
Whirlpool e Kitchen-Aid.<br />
Fino al 17 dicembre.<br />
Progetto editoriale Giuliana Zoppis<br />
Progetto grafico Stefania Giarlotta<br />
Coordinamento e supervisione <strong>Zanotta</strong> spa<br />
Foto (pag. 9) B. Mathsson by scandinaviandesign.com<br />
Copyright <strong>Zanotta</strong> spa<br />
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ad autorizzazione di <strong>Zanotta</strong><br />
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