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donna loka

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Personaggi:<br />

La SCONOSCIUTA<br />

La SIGNORA BENE<br />

una commedia politically scorrect<br />

sull'omosessualità, femminile e non,<br />

con un finale molto a sorpresa<br />

DONNA LOKA<br />

(LA RIVALSA)<br />

La scena si svolge in una palestra.<br />

Ci sono alcuni attrezzi sportivi ed un lettino per i massaggi.<br />

Una signora in body sportivo si esercita tirando di box, coi pesi, a corpo libero ecc. Nel<br />

finale di box colpisce ripetutamente il sacco, poi stremata lo abbraccia come in un<br />

corpo a corpo e, in un impeto sembra avvinghiarsi al sacco stesso come se fosse un<br />

corpo vivo.<br />

Entra una ragazza in camice bianco.<br />

LA SCONOSCIUTA: Povero sacco, quante botte che ha preso. Di là non si fa che<br />

sentire colpi su colpi con certi tonfi da far accapponare la pelle! Non si stanca mai?<br />

LA SIGNORA: Sapesse che fatica tenersi in forma!<br />

LA SCONOSCIUTA: Beh, invece direi proprio che lei è in gran forma… Diavolo,<br />

sembra Rocky Balboa in action!<br />

LA SIGNORA: Grazie, ma... il paragone con Rocky Balboa non mi fa assolutamente<br />

impazzire.<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché no?<br />

LA SIGNORA: Primo perché è un deficiente, secondo perché è un bestione.<br />

LA SCONOSCIUTA: Non volevo mettere in dubbio la sua femminilità, anzi. Lei è<br />

proprio un gran pezzo di... <strong>donna</strong>.<br />

LA SIGNORA BENE; Anche troppo neh!<br />

LA SCONOSCIUTA: Si asciughi il sudore, rischia di prendersi un accidente.<br />

(comincia ad asciugarla con un asciugamano).<br />

LA SIGNORA: Grazie, ma... posso asciugarmi da sola.<br />

LA SCONOSCIUTA: (come sorpresa dalla reazione della signora) Qualcosa non va,<br />

signora?<br />

LA SIGNORA: Va tutto benissimo, grazie. E’ che non mi piace essere asciugata da una<br />

persona estranea. Non mi tocchi, la prego.<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ una questione igienica, capisco.<br />

1


LA SIGNORA: Comunque, grazie dell’attenzione. - Può avvertire Gianni che sono<br />

pronta per il massaggio corporeo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Almeno da Gianni si fa toccare.<br />

LA SIGNORA: Da lui sì. - Che male c'è?<br />

LA SCONOSCIUTA: Niente niente…<br />

LA SIGNORA: Vorrei vedere! - Dunque, questo massaggio?<br />

LA SCONOSCIUTA: Sono qui appunto per servirla, signora.<br />

LA SIGNORA: Si tolga dai piedi, signorina, io sto aspettando Gianni.<br />

LA SCONOSCIUTA: Gianni ha avuto un piccolo contrattempo, signora.<br />

LA SIGNORA: Sarebbe a dire?<br />

LA SCONOSCIUTA: Sarebbe a dire che oggi i massaggi li faccio io.<br />

LA SIGNORA: Come? E’ lei a fare i massaggi?<br />

LA SCONOSCIUTA: Oggi sì. – Prego si accomodi. (la spinge sul lettino)<br />

LA SIGNORA: Lei è prepotente, sa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Son fatta così. Diretta, spontanea e con due manine<br />

letteralmente fatate.<br />

LA SIGNORA: Vada a fare l’incantesimo da qualche altra parte, per cortesia.<br />

LA SCONOSCIUTA: Via subito questa roba bagnata. Si rilassi. Distenda la<br />

muscolatura così, brava… che belle gambe!<br />

LA SIGNORA: Grazie, ma.... ecco, sì, insomma, il fatto è che veramente mi aspettavo<br />

un’altra persona per il massaggio rilassante.<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo so. Però Gianni, il re dei massaggiatori, come le dicevo ha<br />

purtroppo avuto un contrattempo… grave incidente con la moto.<br />

LA SIGNORA: (spaventata) Oddio! Grave? Quanto grave?<br />

LA SCONOSCIUTA: Abbastanza per il mestiere che fa.<br />

LA SIGNORA: Ha battuto la testa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Si sarebbe bucato l’asfalto. No signora, si è soltanto lussato un<br />

polso. Ne avrà per una trentina di giorni.<br />

LA SIGNORA: (ancor più spaventata) Trentina? Quasi quasi avrei preferito che si<br />

fosse rotto la zucca. Un massaggiatore col polso lussato non vale granché, credo...<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo sostituisco io, non si preoccupi. E’ in buone mani. –<br />

Permette? (fa per abbassarle le bretelline) sono bagnate anche queste... del resto tra<br />

donne...<br />

LA SIGNORA: (impressionata) Donne?<br />

LA SCONOSCIUTA: Spiacente deluderla.<br />

LA SIGNORA: Io delusa? E perché mai dovrei esserlo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché volete essere tutte massaggiate da Gianni, solamente da<br />

Gianni! Ma che ci avrà ‘sto Gianni, da farvi impazzire tutte... boh!?<br />

LA SIGNORA: Beh, si vede che è un professionista apprezzato. E poi, comunque, io<br />

non sono tutte. - (sospettosa) Quante ne ha, dico, di clienti?<br />

LA SCONOSCIUTA: Maschi o femmine?<br />

LA SIGNORA: Ha anche clienti maschi?<br />

LA SCONOSCIUTA: Eccome!<br />

LA SIGNORA: Anche i maschi si fanno massaggiare i glutei da Gianni?<br />

LA SCONOSCIUTA: Eccome!<br />

2


LA SIGNORA; (crudele) Si è rotto solo il polso quel vigliacco? - Beh, ben gli sta.<br />

Quando lo rivedo gli rompo anche qualche altra cosa.<br />

LA SCONOSCIUTA: Gelosa?<br />

LA SIGNORA: Non sopporto gli omosessuali, signorina. Di nessuna specie. Mi fanno<br />

venire il voltastomaco.<br />

LA SCONOSCIUTA: Io invece li trovo interessanti.<br />

LA SIGNORA: Davvero? E perché?<br />

LA SCONOSCIUTA: Almeno fanno qualcosa di diverso... qualcosa che le persone<br />

normali non fanno.<br />

LA SIGNORA-BENE Cioè?<br />

LA SCONOSCIUTA: Si chiama trasgressione: Sodoma e Gomorra. E altre amenità.<br />

LA SIGNORA: Infilzarsi come porcellini allo spiedo? Che perversione!<br />

LA SCONOSCIUTA: Lei non si fa forse infilzare da suo marito?<br />

LA SIGNORA: Sono affari che non la riguardano, scusi.<br />

LA SCONOSCIUTA: Invece sì. Infatti la sua rigidità mentale (e non solo mentale)<br />

corrisponde, macché solo corrisponde, è la fotocopia precisa del suo stato fisico.<br />

LA SIGNORA: Brava osservatrice! E quale sarebbe questo mio stato fisico?<br />

LA SCONOSCIUTA: Quello di una che la scopa se l’è ingoiata invece di passarla sul<br />

pavimento. - Ma che dico? lei naturalmente ha la servitù per scopare… per terra,<br />

s'ntende.<br />

LA SIGNORA: Lasciamo perdere, ché mi sta facendo venire il nervoso!<br />

LA SCONOSCIUTA: Non si preoccupi: sono qui per metterla a suo completo agio-<br />

LA SIGNORA: Completo agio? Direi che finora non ci è riuscita.<br />

LA SCONOSCIUTA: L’ho stuzzicata per sondare il terreno. Cioè il campo<br />

d’azione... Il suo corpo... La sua mente.... Il suo fascino!<br />

LA SIGNORA: Fascino? Trova? - Adulatrice!<br />

Pausa.<br />

LA SCONOSCIUTA: Vogliamo cominciare?<br />

LA SIGNORA-BENE : A far cosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Come, cosa? Il massaggio, signora!<br />

LA SIGNORA: No, senta, mi scusi tanto, ma, ecco, io.... non sono pronta<br />

LA SCONOSCIUTA: Direi il contrario: si spogli.<br />

LA SIGNORA: Mi dica quant’è per la seduta, non c’è problema.<br />

LA SCONOSCIUTA: Stesa non seduta. Su, coraggio!<br />

LA SIGNORA: Il fatto è che, mi vergogno quasi a dirlo... non se la prenda a male....<br />

LA SCONOSCIUTA: Dica pure tranquilla-mente. - Il fatto è... che cosa?<br />

LA SIGNORA: Che le mani addosso da una <strong>donna</strong> non me le faccio mettere, non si<br />

offenda, non è per lei. Niente di personale.<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché allora?<br />

LA SIGNORA: E’ una questione di principio.<br />

LA SCONOSCIUTA: Non capisco, sa?, non capisco proprio.<br />

3


LA SIGNORA: C'è poco da capire, piuttosto c'è da sentire, da esperire… Ecco, vede...<br />

Sono convinta che un massaggio eseguito a regola d’arte non sia un’esperienza<br />

puramente epidermica. Ecco tutto.<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo dico anch’io.<br />

LASIGNORA-BENE: O semplicemente muscolare.<br />

LA SCONOSCIUTA: Concordo al cento per cento.<br />

LA SIGNORA: Un vero massaggio, dico: come si deve, attiva riflessi condizionati<br />

legati alla sfera ancestrale della sessualità, stimola piacevoli sensazioni di benessere<br />

ultracorporeo.<br />

LA SCONOSCIUTA: Esatto.<br />

LA SIGNORA: E la mente si abbandona a questo flusso di benefit sensoriali<br />

adeguando il livello della fantasia ai brividi della pelle. Mi capisce?<br />

LA SCONOSCIUTA: A quanto pare Gianni le ha fatto toccare il cielo con un dito...<br />

metaforicamente parlando.<br />

LA SIGNORA: Con un dito, proprio... dice bene lei. Metaforicamente!<br />

LA SCONOSCIUTA: Pensa che io non ne sia capace?<br />

LA SIGNORA: Sarei io, casomai, a non essere capace a rilassarmi ... per via del freno<br />

inibitorio interiore che mi impedisce di sopportare il contatto con la pelle di un’altra<br />

<strong>donna</strong>.<br />

LA SCONOSCIUTA: Mi lasci almeno provare.<br />

LA SIGNORA: Perché insiste? - Le ho detto che, tra le sue mani, sarei rigida come un<br />

ciocco di legno. E’ più forte di me.<br />

LA SCONOSCIUTA: Da un ciocco di legno si può fare un bel fuoco, se si sa come<br />

accenderlo...- Si metta comoda... lasci fare a me... E poi ha proprio gran bel corpicino...<br />

niente male!<br />

LA SIGNORA: No, senta, forse non è il caso....<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo è, si fidi!<br />

LA SIGNORA: Ma mi vergogno, tutta discinta davanti a lei.<br />

LA SCONOSCIUTA: Vorrà dire che mi spoglierò un pochino anch’io, così non<br />

dovrà vergognarsi di nulla (si apre un po’ il camice)<br />

LA SIGNORA: Non po-porta niente sotto il camice?<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché dovrei? Crede sia facile smaneggiare i pazienti in una<br />

camicia di forza? Oltretutto il calore terapeutico del mio corpo non supererebbe la<br />

barriera dei vestiti...<br />

LA SIGNORA: Ma almeno un intimo sottile per l’igiene personale...<br />

LA SCONOSCIUTA: Troppa igiene rende asettici... Annusi ... Le piace il mio<br />

profumo?<br />

LA SIGNORA: Buono. Che marca è?<br />

LA SCONOSCIUTA: Nessuna marca specifica. Produzione propria. Potrei<br />

battezzarlo: profumo di <strong>donna</strong>. Nature Number One!<br />

LA SIGNORA: Donna? Mi gira la testa.<br />

La signora si stende sul lettino.<br />

LA SCONOSCIUTA: Signora? Si sente bene? - Mi sente? - E’ svenuta?<br />

4


Signora, se mi sente batta un colpo perché sta per percepire qualcosa di umido sulle sue<br />

labbra: sono infatti costretta a praticarle la respirazione bocca a bocca per farla rinvenire.<br />

LA SIGNORA: Dove lo vuole il colpo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Volevo ben dire: si è ripresa.<br />

Scatta in piedi dando di boxe.<br />

LA SIGNORA: Ripresa? Quale ripresa? A che ripresa siamo? Sono finita kO?<br />

LA SCONOSCIUTA: A cuccia, biricchina!<br />

LA SIGNORA: Screanzata!<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ una parolaccia... o cosa?<br />

LA SIGNORA: Veramente, non lo so.<br />

LA SCONOSCIUTA: Allora non mi offendo.<br />

LA SIGNORA: Bontà sua.<br />

LA SCONOSCIUTA : Signora, il tempo vola.<br />

LA SIGNORA: E con questo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Dobbiamo cominciare la seduta.<br />

LA SIGNORA: Ma mi faccia il sacrosanto piacere! - Io con lei non comincio nessuna<br />

seduta. Né seduta, né in piedi<br />

LA SCONOSCIUTA: Magari... stesa sul lettino?<br />

LA SIGNORA: Tantomeno stesa sul lettino.<br />

LA SCONOSCIUTA: Respiri profondamente. Si rilassi.<br />

LA SIGNORA: E’ una parola!<br />

LA SCONOSCIUTA: Veramente sono due.<br />

LA SIGNORA: Si rilassi, due parole, ho capito, spiritosona.<br />

LA SCONOSCIUTA: Scherzavo.<br />

LA SIGNORA: Vada a scherzare con sua sorella!<br />

LA SCONOSCIUTA: Cercavo solo di sdrammatizzare un po’ per non farle percepire<br />

l’imbarazzo del primo contatto tra massaggiata e massaggiatrice.<br />

LA SIGNORA: Mi ha già... contattata? Strano, non ho sentito niente.<br />

LA SCONOSCIUTA: Le ho solo delicatamente sfiorato il fondo schiena con<br />

un lieve sguardo.<br />

LA SIGNORA: Davvero?<br />

LA SCONOSCIUTA: Che si aspettava, una scudisciata?<br />

LA SIGNORA: No, ma il solo pensiero di essere toccata da un’altra <strong>donna</strong>, anche<br />

solo con lo sguardo, più o meno penetrante, mi fa rabbrividire... (cercando di alzarsi)<br />

Non posso guardi, mi scusi, ma... non ci riesco non fa per me.<br />

LA SCONOSCIUTA: (trattenendola) Faccia conto che io sia il suo Gianni.<br />

La Sconosciuta la sculaccia leggermente.<br />

LA SIGNORA: Lei però non è.... aaah!<br />

LA SCONOSCIUTA: Le ho forse fatto male?<br />

LA SIGNORA: Male? No, no... tutt’altro! - Strano!<br />

LA SCONOSCIUTA: Cosa è strano?<br />

5


LA SIGNORA: Che sotto sotto non mi dispiaccia questo tipo di trattamento.<br />

LA SCONOSCIUTA: Quindi non c’è solo il suo Gianni a farle provare qualche<br />

sensazione piacevole...<br />

LA SIGNORA: Gianni è però, come dire?, più robusto.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ed io come sono?<br />

LA SIGNORA: Delicata... senz’altro, più delicata di Gianni.<br />

LA SCONOSCIUTA: E lo sa perché? Perché sono una <strong>donna</strong>, ecco tutto.<br />

LA SIGNORA: Per piacere, non me lo ricordi.<br />

LA SCONOSCIUTA: Che cosa?<br />

LA SIGNORA: Che mi sto facendo toccare da un’altra <strong>donna</strong>!<br />

LA SCONOSCIUTA: Che male c’è?<br />

LA SIGNORA: Mi fa senso.<br />

LA SCONOSCIUTA: Il fatto o l’idea?<br />

LA SIGNORA: Che differenza c’è?<br />

LA SCONOSCIUTA: La differenza è che se l’idea che sia un’altra <strong>donna</strong> a toccarla<br />

le fa senso, ma il fatto di essere toccata la lascia al massimo conturbata, vuol dire che sta<br />

cominciando a digerire quel manico di scopa che si è ingoiata per stare dritta e vigile<br />

davanti alla tentazione. Ecco.<br />

LA SIGNORA: Quale tentazione?<br />

LA SCONOSCIUTA: E me lo chiede pure? Sodoma e Gomorra, ricorda?<br />

LA SIGNORA: E’ un’idea che non riesco proprio a sopportare. Preferirei non<br />

pensarci, se non le dispiace.<br />

LA SCONOSCIUTA: Però...<br />

LA SIGNORA: Però, cosa? Cosa vuole insinuare?<br />

LA SCONOSCIUTA: Niente, niente.<br />

LA SIGNORA-BENE Dica, invece, dica.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ha dei bei glutei.<br />

LA SIGNORA: Davvero? Vivo nell’angoscia di veder comparire la cellulite da un<br />

momento all’altro.<br />

LA SCONOSCIUTA Invece non sento pelle a buccia d’arancia. E’ levigata come la<br />

superficie di una statua di marmo. Sembra scolpita da Michelangelo!<br />

LA SIGNORA: Grazie, però... detto da lei mi scombussola un po’.<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché mai? La mia era una semplice osservazione<br />

professionale.<br />

LA SIGNORA: Meglio così.<br />

LA SCONOSCIUTA: Insomma, niente di personale… Glielo giuro su mia madre!<br />

LA SIGNORA: Deve far sempre tutto su una <strong>donna</strong> lei? Anche giurare? Dico: non<br />

poteva giurare su suo padre?<br />

LA SCONOSCIUTA: Sarebbe stato un giuramento incestuoso, non trova?<br />

LA SIGNORA: Sul suo fidanzato, allora.<br />

LA SCONOSCIUTA: Non ho ancora trovato l’anima gemella.<br />

LA SIGNORA: Una bella ragazza come lei?<br />

LA SCONOSCIUTA: Grazie del complimento.<br />

LA SIGNORA: Scusi.<br />

6


LA SCONOSCIUTA: E di che?<br />

LA SIGNORA: Non dovevo dirlo che lei è una bella ragazza. - Mi ha teso una<br />

trappola? Ci sono cascata come una stupida... Insomma le ho fatto capire,<br />

involontariamente sia chiaro, di apprezzare le sue... qualità fisiche.<br />

LA SCONOSCIUTA: Del resto, credo che una <strong>donna</strong> possa pure apprezzare la<br />

bellezza di un’altra <strong>donna</strong> senza alcuna malizia.<br />

LA SIGNORA: (lusingata) Bella io? Grazie.<br />

LA SCONOSCIUTA: Di che?<br />

LA SIGNORA: Che mi trova bella.<br />

LA SCONOSCIUTA: Per la sua età - scusi ma...<br />

LA SIGNORA: Lo so, non sono più una ragazzina.<br />

LA SCONOSCIUTA: Però è in forma smagliante.<br />

LA SIGNORA: A parte qualche smagliatura.... ahimé!<br />

LA SCONOSCIUTA: Smagliature? Non ne vedo. Non continui a buttarsi giù, per<br />

piacere.<br />

LA SIGNORA: Ma io non mi sto muovendo.<br />

LA SCONOSCIUTA: Buttarsi giù nel senso di svendersi. Prima la cellulite, ora le<br />

smagliature... Impari ad accettarsi come è!<br />

LA SIGNORA: Ci sono, ci sono.... Intendo le smagliature.<br />

LA SCONOSCIUTA: Sapesse quante diciottenni col pancino di fuori sono piene di<br />

lardo rigato che esce a rotoli dal toppino!<br />

LA SIGNORA: Bella consolazione!<br />

LA SCONOSCIUTA: Mi dìa retta: lei è davvero... stupenda!<br />

LA SIGNORA: Oh! - Cosa mi sta facendo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Meglio che non glielo dica: glielo faccio e basta.<br />

LA SIGNORA: Perché non vuole dirmelo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché potrebbe essere imbarazzante... mi capisce?<br />

LA SIGNORA: Imbarazzante per chi? Per lei o per me?<br />

LA SCONOSCIUTA: Dipende dai punti di vista.<br />

LA SIGNORA: Si spieghi meglio. Cos’è questa storia dei punti di vista?<br />

LA SCONOSCIUTA: Dunque: il trattamento completo prevede la spinta di Yiutang...<br />

LA SIGNORA: Beh? Che cos’è la spinta di Yutang?<br />

LA SCONOSCIUTA: Si tratta, in poche parole, della vibrazione con il dito lungo il<br />

canale di Du...<br />

LA SIGNORA: Non oso immaginare di che canale stia parlando!<br />

LA SCONOSCIUTA; ...seguita dallo sfrega-mento circolare di Shengue...<br />

LA SIGNORA: Circolare... quanto circolare?<br />

LA SCONOSCIUTA: Molto circolare, ma solo al fine di stimolare la funzionalità dei<br />

reni... il cosiddetto Yang... sente niente?<br />

LA SIGNORA: Oh sì: i suoi polpastrelli sembrano parlare una lingua... Oddio, che<br />

dico?! - Mi sta facendo perdere il controllo di me, sa?<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ un rimprovero? Vuole forse che smetta?<br />

LA SIGNORA: Ma no, già che c’è, continui... solo non insista troppo su certi tasti<br />

delicati!<br />

LA SCONOSCIUTA: Col dovuto rispetto è la sua pelle a farmi da spartito.<br />

7


LA SIGNORA BENE: Se chiudo gli occhi e mi concentro bene, mi sembra che le<br />

sue mani stiano affondando dentro di me.<br />

LA SCONOSCIUTA: Anche a me sembra la stessa rosa...<br />

LA SIGNORA: Rosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Lapsus frediano. Volevo dire: la stessa cosa. Sembra che abbia<br />

i petali che si aprono per far entrare l’insetto.<br />

LA SIGNORA: Insetto? Fortuna che si tratta solo di una sensazione.<br />

Dolce pausa di relax. Entrambe sospirano.<br />

LA SCONOSCIUTA: Dato il grado di confidenza ed intimità che si sta stabilendo fra<br />

noi, potrei farle una domanda un pochino indiscreta?<br />

LA SIGNORA: E che sarà mai!<br />

LA SCONOSCIUTA : Mi domandavo: qual è stata la sua esperienza più<br />

trasgressiva?<br />

LA SIGNORA: (ride)<br />

LA SCONOSCIUTA: Si è divertita tanto?<br />

LA SIGNORA: Divertita? Macché! E’ stata un’esperienza assolutamente ridicola.<br />

Roba da farsela sotto dal ridere... (ride)<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo sento.<br />

LA SIGNORA: Ho le lacrime agli occhi... (ride) Che ridere! - Aiuto! Mi scappa la<br />

pipì....<br />

LA SCONOSCIUTA: Si trattenga.... l’incon-tinenza può essere curata col<br />

rafforzamento della funzione pelvica. Contragga e cerchi di muovere la muscolatura<br />

vaginale a tempo, con calma... Così... così va bene.<br />

Pausa di relax.<br />

LA SIGNORA: Non avrei mai pensato che il mio corpo accettasse di essere toccato...<br />

cioè massaggiato da una massaggiatrice <strong>donna</strong> come lei. - E in che modo poi!<br />

LA SCONOSCIUTA: Al principio dell’attività anch’io non pensavo di riuscire a<br />

toccare un’altra <strong>donna</strong>, poi invece...<br />

LA SIGNORA: Invece?<br />

LA SCONOSCIUTA: Invece, niente. Ho unito l’utile al dilettevole. In fin dei conti il<br />

corpo femminile è solo più delicato e meno peloso di quello maschile.<br />

LA SIGNORA: ... Ci ha preso gusto?<br />

LA SCONOSCIUTA; Che cosa intende dire?<br />

LA SIGNORA-BENE; Mi riferisco, senza offesa, al tocco languido anziché no.<br />

LA SCONOSCIUTA: Languido o delicato?<br />

LA SIGNORA: Non saprei... cosa mi sta facendo?<br />

LA SCONOSCIUTA: L’interno coscia, signora. Non va bene?<br />

LA SIGNORA: E’ solo che mi sento un po’ esposta, tutto qui.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ci sono solo io: non ha niente da temere. E poi ci sono<br />

abituata. Ne ho viste e massaggiate di tutti i tipi... di signore, intendo.<br />

LA SIGNORA: Grazie della precisazione.<br />

8


LA SCONOSCIUTA: Allora di che si lamenta? Preferisce le ruvide manacce piene di<br />

calli di Gianni?<br />

LA SIGNORA-BENE ; Gianni, chi?<br />

(ridono)<br />

LA SIGNORA: Ohi!<br />

LA SCONOSCIUTA: Le ho fatto male?<br />

LA SIGNORA: Un po’. Mi ha sfiorata con l’unghietta.<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo so. Ma solo appena-appena, quasi per sbaglio....<br />

LA SIGNORA: Non mi dica che lo ha fatto apposta!<br />

LA SCONOSCIUTA: Le pare, non mi sarei mai permessa. - E Gianni?<br />

LA SIGNORA: Gianni che?<br />

LA SCONOSCIUTA: Gianni si è mai permesso di svellutarla?<br />

LA SIGNORA: Svellutarmi? Che razza di parola è?<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ un termine strettamente professionale per significare...<br />

LA SIGNORA: Posso immaginarlo!<br />

LA SCONOSCIUTA: Appunto. Si tratta di una semplice carezza a cui non bisogna<br />

dare un significato, un risvolto che non ha.<br />

LA SIGNORA: Nessun risvolto erotico, spero.<br />

LA SCONOSCIUTA: Stia tranquilla, non è mia abitudine ricorrere a simili mezzucci<br />

per accaparrarmi la clientela. Mezzucci tipo toccatine varie, involontarie quanto<br />

ambigue, non so se mi spiego.<br />

LA SIGNORA: Beh, se lo vuol sapere, Gianni mi ha già.... svellutata, come dice lei.<br />

Almeno credo che ci abbia provato.<br />

LA SCONOSCIUTA: E bravo Gianni!<br />

LA SIGNORA: Però non ho sentito... cioè non come adesso.<br />

LA SCONOSCIUTA: Gianni è un dilettante primitivo.<br />

LA SIGNORA: Comincio a pensarlo anch’io.<br />

LA SCONOSCIUTA: Però lei è stata un po’ ingenua a pensare che un massaggiatore<br />

potesse farle vibrare tutte le corde interiori. Lei non è mica un calciatore che deve<br />

riacquistare tono muscolare a forza di pacche sul sedere!<br />

LA SIGNORA: Beh, a volte anche una pacca sul sedere può far piacere.<br />

LA SCONOSCIUTA: Sì, ma - da <strong>donna</strong> a <strong>donna</strong> - bisogna sapere dove, come e perché<br />

darla. Per esempio questa è la tipica pacca di Gianni... (la colpisce)<br />

LA SIGNORA: Ahi!<br />

LA SCONOSCIUTA: La riconosce?<br />

LA SIGNORA: Sì, sì...<br />

LA SCONOSCIUTA: Ora, noti la differenza, questa è quella che io chiamo “carezza<br />

con brio” ... la mia specialità!<br />

LA SIGNORA: Cribbio!<br />

LA SCONOSCIUTA: Serve ad attivare la funzione del nervo simpatico che una volta<br />

stimolato attraverso una sensazione di piacere, il cosiddetto “svellutamento”, scatena<br />

nell’organi-smo una reazione ormonale che porta all’erezione del pungiglione nel<br />

maschietto e nella secrezione del nettare nell’apetta.<br />

9


LA SIGNORA: Nettare? Apetta? Insomma! E’ venuta per farmi un massaggio o.... per<br />

punzecchiarmi con aculei vari?<br />

LA SCONOSCIUTA: Parlavo solo da <strong>donna</strong> a <strong>donna</strong>.<br />

LA SIGNORA: Perché insiste tanto? - Lo vuol capire sì o no che mi sta mettendo in<br />

grave imbarazzo.<br />

LA SCONOSCIUTA: E perché mai?<br />

LA SIGNORA: Oh, mio Dio! Perché lei è UNA <strong>donna</strong>!<br />

LA SCONOSCIUTA: E con questo, signora?<br />

LA SIGNORA: Glielo già detto: mi fa venire i brividi essere toccata da una <strong>donna</strong><br />

come me.<br />

LA SCONOSCIUTA: Anche Gianni però, per sua stessa ammissione, le faceva<br />

venire i brividi!<br />

LA SIGNORA: Quelli erano brividi di piacere, mentre questi sono, spiace dirlo, di<br />

ribrezzo. - Erezione femminile, senti un po’!<br />

LA SCONOSCIUTA: Infatti ha la pelle d’oca.<br />

LA SIGNORA: Come oca?<br />

LA SCONOSCIUTA: Se permette, in senso puramente figurativo.<br />

LA SIGNORA: Meno male, in senso figurativo. - Anche perché le oche hanno le<br />

piume, mentre io ho i... Lasciamo perdere, ché mi devo ancora depilare.<br />

LA SCONOSCIUTA: Neri e lunghi come i capelli di un’amazzone.<br />

LA SIGNORA: Un’altra delle sue metafore? - Lei è sprecata come massaggiatrice,<br />

avrebbe dovuto intreprendere la carriera di sceneggiatrice. Di un filmetto erotico,<br />

magari!<br />

LA SCONOSCIUTA: Vero è che sono brava con la lingua... cioè, con la lingua<br />

italiana.<br />

LA SIGNORA: Linguista, allora, oltre che massaggiatrice.<br />

LA SCONOSCIUTA: In un certo senso...<br />

La sconosciuta tenta un timido approccio orale. La signora si ritrae inorridita.<br />

LA SIGNORA: Che schifo!<br />

LA SCONOSCIUTA: Lei è di vedute alquanto ristrette in fatto di massaggi.<br />

LA SIGNORA: Senta, mi fa venire i brividi essere toccata da una <strong>donna</strong>... figuriamoci<br />

essere...! - Non sia mai....<br />

LA SCONOSCIUTA: Oh che carino, è arrossita come un peperone!<br />

LA SIGNORA: E’ una reazione naturale, se permette. Mi succede - glielo ripeto per<br />

l’ennesima volta - quando un’altra <strong>donna</strong> mi sfiora anche solo livemente ... Basta l’idea!<br />

LA SCONOSCIUTA: Così?<br />

LA SIGNORA: La prego!<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ molto sensibile, la sua pelle... basta un alito a scatenare la<br />

tempesta interiore.<br />

LA SIGNORA: Macché tempesta! E’ una specie di reazione allergica...<br />

LA SCONOSCIUTA: Che allergia?<br />

LA SIGNORA: Si scatena quando un corpo come il mio viene a contatto con un<br />

anticorpo come il suo.<br />

LA SCONOSCIUTA: A contatto... così?<br />

10


LA SIGNORA: (sospira) Brr!<br />

LA SCONOSCIUTA CONTINUA CON DELICATEZZA IL GIOCO INIZIATO COL<br />

SOFFIO. SFIORA IL CORPO DELLA SIGNORA COI CAPELLI. LA SIGNORA E’<br />

INDECISA.<br />

LA SCONOSCIUTA: E se non si trattasse di una vera e propria reazione allergica<br />

bensì... di una reazione a catena?<br />

LA SIGNORA: Non capisco...<br />

LA SCONOSCIUTA: Dico: se corpi e anticorpi qualche volta si attirassero anziché<br />

respingersi?<br />

LA SIGNORA: Sarebbe la fine del mondo, almeno per me.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ma se l’attrazione e non la repulsione fosse la legge<br />

gravitazionale che sorregge il suo centro di gravità sessuale?<br />

LA SIGNORA: Il mio... che cosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Il suo fulcro.<br />

LA SIGNORA: Ma insomma! Che fulcro? Si spieghi meglio.<br />

LA SCONOSCIUTA: Vede, se io fossi suo marito...<br />

LA SIGNORA: Ma non lo è.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ma se lo fossi, e sottolineo il se, non farei certo appassire<br />

questo bel fiorellino che spunta al centro del giardino fiorito di cui, se fossi appunto il<br />

giardiniere...<br />

LA SIGNORA: Ma non lo è!<br />

LA SCONOSCIUTA: Beh, comunque mi prenderei senz’altro cura del mio orticello.<br />

LA SIGNORA: Suo? Questa è bella!<br />

LA SCONOSCIUTA: Mio, s’intende, in quanto suo marito.<br />

LA SIGNORA: Mio marito è appunto mio, come mio è il mio orticello, se permette.<br />

Quindi non si allarghi troppo.<br />

LA SCONOSCIUTA: Chiedo scusa per l’impertinenza. Posso ultimare il mio lavoro?<br />

LA SIGNORA: Ecco, brava, continui a massaggiare...<br />

LA SCONOSCIUTA: Contenta lei!<br />

LA SIGNORA: Queste storie mi hanno un po’ seccato... E poi vorrei sapere che cosa<br />

c’entrano queste sue strane allusioni sulla mia vita coniugale... saranno fatti miei. - O<br />

no?<br />

LA SCONOSCIUTA: La mia era una semplice diagnosi.<br />

LA SIGNORA: Perché diagnosi? Sono forse malata?<br />

LA SCONOSCIUTA: Non si tratta di una malattia, ma di una sofferenza psichica<br />

provocata da una carenza di attività sessuale con ripercussioni metaboliche generali.<br />

LA SIGNORA: Lei ha una gran bella faccia tosta!<br />

LA SCONOSCIUTA CONTINUA A PICCHIETTARE PER QUALCHE ISTANTE.<br />

LA SCONOSCIUTA: So che non avrei dovuto impicciarmi degli affari suoi, ma era<br />

mio preciso dovere professionale metterla in guardia contro i rischi del torpore sessuale<br />

causa di gravi disfunzioni ormonali.<br />

11


LA SIGNORA: Okkey, grazie della sincerità. Da <strong>donna</strong> a <strong>donna</strong>... cioè in tutta<br />

confidenza....<br />

LA SCONOSCIUTA: Appunto, volevo solo rendermi utile... nel senso, sì, ecco... di<br />

esplicitarle la mia esperienza al proposito.<br />

LA SIGNORA: Quale proposito?<br />

LA SCONOSCIUTA: Attrazione, repulsione, corpi che si attraggono e si respingono...<br />

come diceva lei: da <strong>donna</strong> a <strong>donna</strong>... insomma, amore saffico, se vogliamo usare<br />

un’espressione forse un po’ colorita, ma efficace.<br />

LA SIGNORA: (spaventata) Amore? Che?<br />

LA SCONOSCIUTA: Lasciamo perdere. - Si rilassi...<br />

LA SIGNORA: Guardi: solo l’idea mi fa venire i brividi.<br />

LA SCONOSCIUTA: Anche a me, anche a me... per questo le dicevo...<br />

LA SIGNORA: Diceva della sua esperienza...<br />

LA SCONOSCIUTA: E certo, perché, col lavoro che faccio, di donne mi capita - ne<br />

abbiamo già parlato, no?, - di toccarne tante, e dapperttutto...<br />

LA SIGNORA: Dapperttutto?<br />

LA SCONOSCIUTA: Sì.<br />

LA SIGNORA: Anche lì?<br />

LA SCONOSCIUTA: (timida) Sì, certamente... Soprattutto lì.<br />

LA SIGNORA: Involontariamente, spero.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ah no, senta: su questo punto proprio non accetto equivoci.<br />

LA SIGNORA: Bene. Ciò mi tranquillizza.<br />

LA SCONOSCIUTA: Chiariamo subito un punto, perché qui ne va della mia<br />

professionalità, oltre che del mio buon nome: non sono affatto lesbica.<br />

LA SIGNORA: Meglio.<br />

LA SCONOSCIUTA: Anche se...<br />

LA SIGNORA: Oddio! Mi era parso di intuire una sua certa simpatia nei confronti di<br />

quella roba lì.<br />

LA SCONOSCIUTA: Che roba?<br />

LA SIGNORA: L’amore.... non mi faccia dire parole che mi fanno solo rabbrividire.<br />

LA SCONOSCIUTA: L’amore saffico?<br />

LA SIGNORA: Brrr!<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ mia convinzione, signora, che non esista una vera e propria<br />

omosessualità femminile.<br />

LA SIGNORA: Ah no?<br />

LA SCONOSCIUTA: Ritengo che tutte le donne lo siano, sotto sotto, un po’ - se non<br />

proprio lesbiche - peraltro attratte dal loro stesso sesso. Magari anche solo esteticamente<br />

parlando.<br />

LA SIGNORA: Non io. Io non sono affatto attratta dalle femmine.<br />

LA SCONOSCIUTA: E neanch’io a livello cosciente. Ma...<br />

LA SIGNORA: Ma - che?<br />

LA SCONOSCIUTA: Il capezzolo materno è pur sempre il primo oggetto carico di<br />

libidine sessuale del neonato sia maschio che femmina, sì o no?<br />

LA SIGNORA: Chi dice queste stronzate?<br />

LA SCONOSCIUTA: La psicanalisi.<br />

LA SIGNORA: Ma lei è una massaggiatrice o una strizzacervelli?<br />

12


LA SCONOSCIUTA: Anche i cervelli hanno bisogno di essere massaggiati, sa?<br />

Pausa.<br />

LA SIGNORA: Gianni ne avrà per trenta giorni?<br />

LA SCONOSCIUTA: Sì, perché?<br />

LA SIGNORA: Perché lei parla troppo e non so se riesco a reggerla fino al ritorno di<br />

Gianni.<br />

LA SCONOSCIUTA: Credevo solo che lei fosse curiosa. di farsi un’idea.<br />

LA SIGNORA: No cara, proprio no. Niente pazze idee!<br />

LA SCONOSCIUTA SPALMA UN OLIO ESSENZIALE SUL CORPO DELLA<br />

SIGNORA.<br />

LA SIGNORA: Mi dica un po’...<br />

LA SCONOSCIUTA: Sì?<br />

LA SIGNORA: Si può sapere che fanno due donne che fanno quella cosa lì?- Brr!<br />

LA SCONOSCIUTA: Due donne che fanno l’amore? - Tutto!<br />

LA SIGNORA: Già, tutto. Tranne una cosa, però.<br />

LA SCONOSCIUTA: Che cosa?<br />

LA SIGNORA: Quella più importante.<br />

LA SCONOSCIUTA: E sarebbe?<br />

LA SIGNORA: La penetrazione.<br />

LA SCONOSCIUTA: Beh, dipende. Alla fine può starci anche a penetrazione. Ma<br />

solo alla fine...<br />

LA SIGNORA: Alla fine di che?<br />

LA SCONOSCIUTA: Posso dirlo senza che mi fraintenda?<br />

LA SIGNORA: Parli pure liberamente.<br />

LA SCONOSCIUTA: Senza peli sulla lingua?<br />

LA SIGNORA: E dàgli con questa lingua!<br />

LA SCONOSCIUTA; Dicevo appunto: solo alla fine di un interminabile rapporto fatto<br />

di carezze, baci e...<br />

LA SIGNORA: Brrr! Non so se è quello che ha appena detto o quello che sta per dire<br />

a farmi rabbrividire di più!<br />

LA SCONOSCIUTA: (stentorea) E teneri preliminari fino a raggiungere la...<br />

LA SIGNORA: (incredula) La... che cosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Lasciamo perdere. La sua curiosità è veramente contro natura.<br />

LA SIGNORA: Ah, ora sarei pure io ad esser contronatura!<br />

Silenzio.<br />

IL MASSAGGIO CONTINUA PODEROSAMEN-TE QUASI NEVOSAMENTE COME<br />

SE LA SCONOSCIUTA FOSSE PRESA DA UN IMPETO VIRILE.<br />

LA SIGNORA: Mi sta facendo male, sa?<br />

LA SCONOSCIUTA: C’è un indurimento a livello vertebrale: cercavo di<br />

scioglierglielo per prevenire il mal di schiena di cui soffre.<br />

LA SIGNORA: Io non soffro di mal di schiena, bensì di mal di testa.<br />

13


LA SCONOSCIUTA: Perché lei somatizza tutto a livello mentale: razionalizza gli<br />

input della colonna vertebrale sede vera e propria del cosiddetto “piacere rosa”, cosicché<br />

l’unico organo ad essere stimolato è il cervello.<br />

LA SIGNORA: E quale sarebbe la sua terapia?<br />

LA SCONOSCIUTA: Sciogliersi dai nodi interiori che bloccano i sani flussi della<br />

libido verso le zone erogene vere e proprie.<br />

LA SIGNORA: Ahi! Quello non è un nodo, è un nervo.<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo sento, un nervo atrofizzato corrispondente ad una funzione<br />

primaria come quella dell’orgasmo. Se glielo tocco troppo...<br />

LA SIGNORA: Aah!<br />

LA SCONOSCIUTA: Si moderi. Non siamo allo stadio.<br />

LA SIGNORA: La mia non era esultanza, ma un grido di stupore per aver appreso che<br />

le nostre inclinazioni sessuali, le nostre tendenze e convinzioni erotiche non contano<br />

niente. Basta che ci venga toccato meccanicamente un nervo e ci sbrodoliamo addosso<br />

come automi programmati al godimento.<br />

LA SCONOSCIUTA: E di che si lamenta?<br />

LA SIGNORA: Di niente, questo è il problema.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ora tocca a... al piedino!<br />

IL MASSAGGIO DEL PIEDE.<br />

LA SCONOSCIUTA: Secondo la reflessologia ad ogni nervo del piede corrisponde un<br />

organo. Questo è...<br />

LA SIGNORA: Mi fa il solletico.<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ una sensazione piacevole o no?<br />

LA SIGNORA: Direi di sì.<br />

LA SCONOSCIUTA: E lei che non si fidava!<br />

Pausa.<br />

LA SIGNORA: Ma lei è proprio convinta che la presenza del maschio sia superflua<br />

nella sfera sessuale femminile?<br />

LA SCONOSCIUTA: Tutt’altro!<br />

LA SIGNORA: Ecco, lo vede?<br />

LA SCONOSCIUTA: Non uno, ma due o magari tre.<br />

LA SIGNORA: Due o tre?<br />

LA SCONOSCIUTA: Fino ad un massimo di cinque.<br />

LA SIGNORA: Perché cinque?<br />

LA SCONOSCIUTA: Fare sesso con cinque maschietti contemporaneamente è un po’<br />

come andare in motocicletta.<br />

LA SIGNORA: Cioè?<br />

LA SCONOSCIUTA: Non trova stuzzicante l’idea del giro in motocicletta?<br />

LA SIGNORA: Ma che cavolo c’entra la moto?<br />

14


LA SCONOSCIUTA: Ci pensi, ci pensi bene. Il motore che vibra tra le gambe<br />

suotendo il serbatoio, il sederino stuzzicato dalla punta del sellino, il vento che riempie<br />

la bocca e le mani...<br />

LA SIGNORA: (inorridita) Le mani?<br />

LA SCONOSCIUTA: Le mani che smanettano sulle turgide manopole del gas e della<br />

frizione.<br />

LA SIGNORA: Mio Dio, se ho capito bene...<br />

LA SCONOSCIUTA: Ha capito benissimo.<br />

LA SIGNORA: Invece no.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ora le dò una dimostrazione pratica della posizione della<br />

motocicletta.<br />

La Sconosciata sale a cavallo della Signora.<br />

LA SIGNORA: Ma che fa? E’ impazzzita?<br />

LA SCONOSCIUTA: Vede? Posteriore posizionato all’insù, monte di Venere<br />

appiattito sul serbatoio, bocca avidamente protesa come la presa d’aria di una formula<br />

uno, mani palpitanti sulle turgide manopole....<br />

LA SIGNORA: (ribellandosi) La smetta di strizzarmi le tette.<br />

LA SCONOSCIUTA: Mi scusi. Mi sono lasciata trasportare un po’ troppo dal mezzo<br />

di trasporto. Galeotto fu il risucchio.<br />

LA SIGNORA: Che risucchio?<br />

LA SCONOSCIUTA: Del carburatore.<br />

LA SIGNORA: Più che motociclismo questa mi sembra proprio essere pornografia.<br />

LA SCONOSCIUTA: Il che non guasta.<br />

LA SIGNORA: Come sarebbe?<br />

LA SCONOSCIUTA: Se la fantasia non si sbizzarrisce a costruire situazioni e<br />

ambienti stuzzicanti al fine del piacere sessuale, stiamo fresche noi donne! Dovremo<br />

realizzare i nostri amplessi stratosferici coi mosci cazzetti dei nostri depressi partner<br />

maschi? Allora basta un clitoride a...<br />

LA SIGNORA: Oddio! E’ vero! Lei è una <strong>donna</strong>! Brr!!! Scenda subito da me!<br />

LA SCONOSCIUTA: Okkei okkei, quante storie per un giretto in moto!<br />

La Sconosciuta smonta dalla Signora e ordina perentoriamente<br />

LA SCONOSCIUTA: Ora apra bene le gambe.<br />

LA SIGNORA: Come, prego?<br />

LA SCONOSCIUTA: Coraggio, divariche le gambe.<br />

LA SIGNORA: Non si sarà messa strane idee in testa, spero!<br />

LA SCONOSCIUTA: Ma no, stia tranquilla: lei vede il diavolo anche dove il diavolo<br />

non c’è!<br />

LA SIGNORA: Dove c’è fumo c’è fuoco, cara!<br />

LA SCONOSCIUTA: Insomma, voglio solo scioglierle la muscolatura del basso<br />

ventre perché mi sembra un po’ contratta...<br />

LA SIGNORA: Vorrei vedere lei al posto mio!<br />

LA SCONOSCIUTA: C’è tempo per questo.<br />

15


LA SIGNORA: Mi sento come una Fiat al primo tagliando.<br />

LA SCONOSCIUTA: Giusto. Ma sarebbe ingiusto se lei avesse remore nei miei<br />

confronti. Io faccio solo il mio dovere professionale: non sono forse qui per sbloccarla<br />

dentro e fuori?<br />

LA SIGNORA: Dentro?<br />

LA SCONOSCIUTA: Volevo dire anima e corpo. - Apra le gambe!<br />

LA SIGNORA: Devo proprio?<br />

LA SCONOSCIUTA: Vorrei vedere!<br />

LA SIGNORA: Come, vedere? Non le basta toccare? Vuole pure il panorama?<br />

LA SCONOSCIUTA: Scusi tanto, ma devo pur rendermi professionalmente conto<br />

della situazione.<br />

La Sconosciuta con un gesto brusco divarica le gambe della Signora.<br />

LA SIGNORA: Che vergogna!<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo vede?<br />

LA SIGNORA: Che cosa? Io non vedo niente!<br />

LA SCONOSCIUTA: Però lo sente!<br />

LA SIGNORA: Che cosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Il nodo.<br />

LA SIGNORA: (spaventata) Oddio!<br />

LA SCONOSCIUTA: Un nodo scorsoio che stringe il tratto anovaginale impedendole<br />

di raggiungere l’orgasmo durante il rapporto...<br />

LA SIGNORA: Piuttosto esplicita.<br />

LA SCONOSCIUTA: Sono o non sono la sua masaggiatrice di fiducia?<br />

LA SIGNORA: E va bene, se proprio pensa che sia necessario, avanti: proceda!<br />

Sciolga questa contrazione! - In fin dei conti si tratta solo di un massaggio, no?<br />

LA SCONOSCIUTA: Che altro sennò? (inizia a massaggiare le gambe)<br />

LA SIGNORA: Si può sapere che cosa mi sta facendo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Le sto praticando una stimolazione manuale della nervatura<br />

infracosciale.<br />

LA SIGNORA: Infracosciale significa tra le cosce, vero?<br />

LA SCONOSCIUTA: Più o meno.<br />

LA SIGNORA: Oh mio Dio! - Ma è sicura di quello che fa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Conosco il manuale a memoria, si fidi.<br />

LA SIGNORA: No che non mi fido.<br />

LA SCONOSCIUTA: Capitolo Ottavo, I Genitali. “Preparazione: Il paziente è<br />

sdraiato in posizione supina e indossa biancheria intima molto comoda....”<br />

LA SIGNORA: Già non ci siamo: perché io sono completamente alla sua mercé.<br />

LA SCONOSCIUTA: Biancheria intima molto comoda significa praticamente nuda.<br />

LA SIGNORA: Vada avanti.<br />

LA SCONOSCIUTA: “La mente è serena e sgombra da pensieri...”<br />

LA SIGNORA: Mica tanto!<br />

LA SCONOSCIUTA: “Tutto il corpo è rilassato ed è opportuno che il paziente sia di<br />

buon umore”.<br />

16


LA SIGNORA: Ih ih, ma rido solo perché lei mi fa il solletico alla...<br />

LA SCONOSCIUTA: Silenzio! “Punti chiave: poiché gli organi genitali sono delicati<br />

è indispensabile che le manipolazioni siano lievi, armoniose e uniformi...”<br />

LA SIGNORA: Fin troppo, ah!<br />

LA SCONOSCIUTA: E siamo all’impastamento e strofinamento circolare di Huijin.<br />

LA SIGNORA: Di chi?<br />

LA SCONOSCIUTA: Lasci perdere, tanto lei non sa il cinese.<br />

LA SIGNORA: Perché, lei lo sa?<br />

LA SCONOSCIUTA: No, ma so che Huijin è il nome del pene nel maschietto e della<br />

clitoride nella femminuccia come lei e me.<br />

LA SIGNORA: E che deve farci col mio... Huijin?<br />

LA SCONOSCIUTA: Dunque, dicevo... “con il palmo della mano impastare e<br />

premere Shenque , impastando e facendo scorrere in senso circolare Huijin con l’indice e<br />

il medio dell’altra mano...” Così....<br />

LA SIGNORA: Ehi, piano, non è mica il pomello del gas!<br />

LA SCONOSCIUTA: Continuare finché non si avverte indolenzimento e gonfiore e<br />

finché il calore penetra in profondità.<br />

LA SIGNORA: Non esageriamo con la profondità! Cribbio, sta toccando il fondo.<br />

LA SCONOSCIUTA: Della cavità cavernosa?<br />

LA SIGNORA: No, dell’etica professionale.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ora annodi le gambe dietro la mia schiena assecondando il<br />

verso del mio massaggio. - Così... Uno due... destra, sinistra....<br />

LA SIGNORA: Fortuna che non mi vede nessuno!<br />

LA SCONOSCIUTA: Però... Se la vedesse suo marito in questo momento forse si<br />

ecciterebbe.<br />

LA SIGNORA: Forse. Sì, forse sarebbe la volta buona.<br />

LA SCONOSCIUTA: Il canto del cigno, per seguire la metafora dell’uccello.<br />

LA SIGNORA: Sinceramente non ne sento la mancanza.<br />

LA SCONOSCIUTA: Neanch’io, signora.<br />

LA SIGNORA: Una volta tanto siamo d’accordo.<br />

LA SCONOSCIUTA: Altro ché, siamo avvinghiate come due amanti.<br />

LA SIGNORA: Faccio finta di non averla sentita.<br />

Il “movimento” va avanti per qualche istante.<br />

LA SIGNORA: Senta... Non vorrei essere noiosa. Non mi prenda per una<br />

bacchettona...- Sicura che sia un massaggio?<br />

LA SCONOSCIUTA: Di certo non ci stiamo facendo un frullato!<br />

LA SIGNORA: Mi sembra solo strano che per sciogliere un semplice nodo, devo<br />

annodare le mie gambe dietro la sua schiena come una cavallerizza.<br />

LA SCONOSCIUTA: E’ l’unico modo per permettermi di controllare l’assetto della<br />

spina dorsale.<br />

LA SIGNORA: Che assetto?<br />

LA SCONOSCIUTA: La convergenza.<br />

LA SIGNORA: Mi sta forse cambiando anche le gomme?<br />

17


LA SCONOSCIUTA: Cara signora, lei ha un serio problema di conformazione ossea,<br />

è anchilosata.<br />

LA SIGNORA: Cosa sono?<br />

LA SCONOSCIUTA: Lei non riesce a divaricare le gambe oltre un certo limite. Il che<br />

provoca crampi e dolori muscolari durante l’amplesso che conseguentemente le procura<br />

dolore anziché piacere trasformandosi in un vero e proprio calvario del sesso.<br />

LA SIGNORA: Ahi!<br />

LA SCONOSCIUTA: Sentito lo scrocchio?<br />

LA SIGNORA: Si è rotto qualcosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Assolutamente no: lo scrocchio è stato provocato dal riassetto<br />

dell’apparato osteoarticolare della zona pelvica in cui si innervano i sensori clitoridei.<br />

LA SIGNORA: Ed è un bene?<br />

LA SCONOSCIUTA: Diciamo che le farà bene quando riceverà il pene di suo marito<br />

o di chiunque altro. - Richiuda pure le gambe.<br />

La Sginora richiude la gambe e si solleva a sedere.<br />

LA SIGNORA: Abbiamo finito?<br />

LA SCONOSCIUTA: Beh, quasi!<br />

LA SIGNORA: Quasi? - Ma se mi ha fatto il tagliando! Servizio completo con cambio<br />

di olio e filtro motore.<br />

LA SCONOSCIUTA: Si sente rigenerata, non è vero?<br />

LA SIGNORA: A parte un certo fastidio... è indolenzito, poverino... o si dice<br />

poverina? Lei che è una linguista... ahimé, che ho detto!<br />

LA SCONOSCIUTA: Si può dire in entrambi i modi, signora. il o la Clitoride.<br />

LA SIGNORA: Se lo dice lei che è un’esperta.... le credo subito.<br />

LA SCONOSCIUTA: Comunque mi sembra tornata o tornato alla sua funzione<br />

naturale, signora.<br />

LA SIGNORA: Quella di stare dritta?<br />

LA SCONOSCIUTA: La sua definizione anatomica è propriamente questa: cito dallo<br />

Zingarelli “Organo erettile femminile... (erettile, appunto).... rudimentale, situato<br />

nell’angolo anteriore della vulva.”<br />

LA SIGNORA: Rudimentale sarà il suo!<br />

LA SCONOSCIUTA: Non posso farci niente: è quanto scrive il Grande Dizionario<br />

della Lingua italiana.<br />

LA SIGNORA: E dagli con questa lingua! E’ un’ossessione!<br />

LA SCONOSCIUTA: La lingua batte sempre dove il dente duole.<br />

LA SIGNORA: O dove vuole lei?<br />

LA SCONOSCIUTA: Faccia un po’ lei.<br />

LA SIGNORA: Lingua, denti, clitoride.... dove vuole arrivare?<br />

LA SCONOSCIUTA: Glielo dico subito. Ma prima, prego, indossi questo...<br />

(si sfila il grembiule restando in intimo e lo porge alla signora).<br />

LA SIGNORA: Perché dovrei?<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché è finalmente venuto il momento di scambiarci i ruoli.<br />

18


LA SIGNORA: Sarebbe a dire?<br />

LA SCONOSCIUTA: Io vado sotto stenden-domi sul lettino e lei sta sopra al posto<br />

mio.<br />

LA SIGNORA: Ma io non sono una massaggiatrice!<br />

LA SCONOSCIUTA: E che cos’è allora?<br />

LA SIGNORA: La massaggiata, santo cielo!<br />

LA SCONOSCIUTA: Questo lo so, non sono mica scema!<br />

LA SIGNORA: Così alla fine dovrei essere io a massaggiare lei?<br />

LA SCONOSCIUTA: Appunto. Per stimolare il senso del tatto.<br />

LA SIGNORA: E a procurarle un certo piacere scommetto con lo sfregamento di<br />

Shengue e tutto il resto della menata!<br />

LA SCONOSCIUTA: Non lo nego. Ma, cara signora, io sono solo lo strumento, lei<br />

invece e resta il fine ultimo di quello che stiamo facendo!<br />

LA SIGNORA: E che cosa stiamo precisamente facendo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Stiamo facendo passi avanti da gigante, signora, sulla via del<br />

suo recupero alla piena sensibilità fisica.<br />

LA SIGNORA: Bene a sapersi.- E che cosa dovrei fare secondo lei?<br />

LA SCONOSCIUTA: Mi tocchi! Coraggio, non si faccia pregare!<br />

LA SIGNORA: Toccarla? Io?- Ma non ci penso proprio!<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché no?<br />

LA SIGNORA: Perché lei è... è una <strong>donna</strong>.<br />

LA SCONOSCIUTA: E con questo?<br />

LA SIGNORA: Una <strong>donna</strong> come me! Io non la tocco neppure con un dito una <strong>donna</strong><br />

come me... che schifo!<br />

LA SCONOSCIUTA: Lo prenda come un esperimento una tantum, un esercizio volto<br />

ad ampliare i suoi orizzonti mentali.<br />

LA SIGNORA: Ah no, qui non si amplia proprio nulla.<br />

LA SCONOSCIUTA: Mi dia retta, se vuole ricevere piacere e benessere deve anche<br />

essere disposta a dare....<br />

LA SIGNORA: Dare cosa? Non facciamo scherzi...<br />

LA SCONOSCIUTA: Tutta se stessa.<br />

LA SIGNORA: Tutta? Ora sta proprio esagerando!<br />

LA SCONOSCIUTA: Coraggio: si faccia un giretto.<br />

LA SIGNORA: Come?<br />

LA SCONOSCIUTA: In motocicletta. Salga pure sopra di me, mi monti, mi<br />

cavalchi... forza, mi smanetti... bene così! Ancora... Ora le mani....<br />

LA SIGNORA: Che devo fare?<br />

LA SCONOSCIUTA: Sfioramento e presa del seno... così... Ed ora passi alla<br />

stimolazione dello Hijiun.<br />

LA SIGNORA: No lo Huijin no! - (Come rendendosi improvvisamente conto della<br />

situazione) Ma che cosa sto facendo? Dove sono le mie mani? Aiuto, mi sa che sto<br />

diventando lesbica!<br />

LA SCONOSCIUTA: Veramente… lesbica? Fino in fondo?<br />

LA SIGNORA: In fondo, sì….<br />

19


Repentino cambio luci, atmosfera più tetra. La Sconosciuta si scioglie dalla signora e si<br />

fa improvvisamente seria.<br />

LA SCONOSCIUTA: Bene, signora. Il massaggio è finito. Si accomodi.<br />

LA SIGNORA: Non capisco.<br />

LA SCONOSCIUTA: Allora glielo faccio capire io: adesso parliamo d'affari.<br />

LA SIGNORA: Affari? Che genere di affari…?<br />

LA SCONOSCIUTA: Affari privati, affari di famiglia, affari tuoi.<br />

La Signora cerca di ricomporsi.<br />

LA SIGNORA: Improvvisamente mi dà del tu. Come si permette. E poi. che c'entra la<br />

famiglia?<br />

LA SCONOSCIUTA: Hai due figli in età scolastica, giusto?<br />

LA SIGNORA: Come fai a saperlo? Tiri a indovinare?<br />

LA SCONOSCIUTA: Il mio ragazzo, Gianni, sa tutto di te: ti sei aperta come una<br />

cozza sullo scoglio baciato dall'onda.<br />

LA SIGNORA: Gianni è il tuo… ragazzo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Perché, pensavi che fossi veramente lesbica?<br />

LA SIGNORA: Neanch'io lo sono. Era solo un gioco, ma sì… uno scherzo! Non sono<br />

veramente lesbica, non so neppure che significhi esserlo.<br />

LA SCONOSCIUTA: Un gioco, certo, ma come definirlo "innocente"? Perverso era e<br />

perverso resta agli occhi del mondo intero.<br />

LA SIGNORA -BENE: Agli occchi del mondo… che? L'innocenza sta<br />

semplicemente nel fatto che io non volevo proprio farlo con te, anzi!, cribbio, mi<br />

opponevo. Eri tu ad insistere.<br />

LA SCONOSCIUTA: Io da un lato insistevo, ma tu dall'altra eri cedevole, eccome se<br />

cedevi.<br />

LA SIGNORA: Ma a cosa cedevo?<br />

LA SCONOSCIUTA: Alla tentazione.<br />

LA SIGNORA: Appunto, si trattava solo di una pazza idea, come nella canzone.<br />

LA SCONOSCIUTA: Cioè il classico esempio di "omosessualità situazionale".<br />

LA SIGNORA: Eh?<br />

LA SCONOSCIUTA: Si tratta di comportamenti omosessuali indotti dall'assenza di<br />

altre possibilità di sfogo sessuale… "omosessualità situazionale", per esempio, è quella<br />

che si verifica nelle comunità di persone di un solo sesso, come le carceri o le caserme.<br />

LA SIGNORA: Ecco, ammetto, ma col beneficio delle attenuanti, come dichiarò alla<br />

stampa mio marito quando fu coinvolto in uno scandalo di Tangentopoli: colpa della<br />

situazione… del così fan tutti, mi sono solo lasciata andare un po' troppo all'andazzo.<br />

LA SCONOSCIUTA: All'andazzo senza cazzo? Certo, come no? - Ma chi lo vai a<br />

spiegare agli elettori ultraconservatori di tuo marito?<br />

LA SIGNORA: Complimenti… Sapete anche che mio marito è un uomo pubblico!<br />

LA SCONOSCIUTA: Un politico integerrimo, strenuo difensore dei costumi, della<br />

morale, delle tradizioni, della famiglia… un uomo all'antica, tutto d'un pezzo, presunto<br />

eterosessuale e monogamo, anche se con qualche defaillance nelle prestazioni…<br />

insomma, un omofobico incallito!<br />

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LA SIGNORA: Non sono affari tuoi! E poi che vuol dire omo…che?<br />

LA SCONOSCIUTA: Con il termine omofobia si indica la paura irrazionale e l'odio<br />

violento nei confronti delle persone omosessuali. L'omofobia può arrivare alla violenza<br />

fisica e all'omicidio, motivati dalla pura e semplice omosessualità della vittima.<br />

LA SIGNORA: Omicidio? -- Ma via, oggi tutti godono della libertà sessuale.<br />

Nessuno è costretto a nascondersi, nessuno viene più condannato a morte per peccati<br />

sessuali.<br />

LA SCONOSCIUTA: Il che non significa che la società perbenista, falsa ed ipocrita,<br />

non condanni ugualmente. Alla gogna mediatica, per fare un esempio. E sai perché?<br />

Perché la società ha paura.<br />

LA SIGNORA: Ma paura di che?<br />

LA SCONOSCIUTA: Ha paura perché non riesce a controllare, gestire quindi a<br />

reprimere il fenomeno licenzioso che ritiene pericoloso all'integrità sociale fondata su<br />

famiglia, matrimonio e proprietà privata, la vera trinità dei bigotti. Come te, appunto…<br />

Un lungo silenzio.<br />

LA SIGNORA: Che cosa volete? Soldi? Ma non avete prove, nessuna prova, quindi<br />

non potete ricattarmi.<br />

LA SCONOSCIUTA: Nessuna?<br />

LA SIGNORA: Non potete dimostrare niente… oppure sì? La gogna mediatica, gli<br />

occhi del mondo, la luce del sole…. Mio Dio! C'è una telecamera nascosta?<br />

LA SCONOSCIUTA: (ironicomente) Davvero? Che intuito!<br />

Un silenzio teso.<br />

LA SIGNORA: Sono stata un'ingenua a cadere nella tua trappola. Una stupida!<br />

LA SCONOSCIUTA: No, sei è caduta nella trappola perché ci volevi cadere. Ci sei<br />

caduta perché la tua vita è vuota, effimera, inutile: al primo diversivo che la rendesse<br />

interessante, diversa, hai ceduto, sbracato, prima con Gianni e poi con me: adultera e<br />

perfino lesbica.<br />

LA SIGNORA: Lesbica sì, ma contro la mia volontà. Costretta, insomma, a provare<br />

sensazioni ed emozioni inusitate e repellenti, scatendando una vena nascosta sotto la<br />

pelle<br />

LA SCONOSCIUTA: La tua "vena" omosessuale, puoi dirlo forte! - Pensa che faccia<br />

farà tuo marito in piena campagna contro la legge sui matrimoni gay, quando sentirà la<br />

tua voce al telegiornale in prima serata: "aiuto, sto diventando lesbica!"<br />

LA SIGNORA: L'autority delle Comunicazioni tutelerà la mia privacy, bloccherà lo<br />

scoop. Non potete farlo, non ve lo permetteranno!<br />

LA SCONOSCIUTA: E il tam-tam?<br />

LA SIGNORA: Che cosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Il tam-tam che si scatenerà quando verranno affissi manifesti<br />

e poster con scatti licenziosi della Signora Bene nella posizione della motocicletta con<br />

un'altra <strong>donna</strong> accovacciata sopra e viceversa. Anche sui muri della scuola dei tuoi<br />

marmocchi. Che risate si faranno gli amichetti in classe… e forse anche le maestre,<br />

prima di fingersi scandalizzate!<br />

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LA SIGNORA: (con uno scatto d'ira) Lasciate perdere i miei figli, bastardi!<br />

LA SCONOSCIUTA: Buona, buona… non è ancora successo niente. Potrebbe non<br />

succedere mai niente, potremmo evitare questi spiacevoli episodi…<br />

Un silenzio.<br />

LA SIGNORA: Come? Quanto volete?<br />

LA SCONOSCIUTA: Non è questione di soldi, cara!<br />

LA SIGNORA: Ah no? Gioielli allora? Vi darò tutto quello che ho….<br />

LA SCONOSCIUTA: Ci sottovaluti. Non lo facciamo per soldi, non siamo venali.<br />

LA SIGNORA: Comunque, riprendendomi a mia insaputa avete compiuto un atto<br />

criminale.<br />

LA SCONOSCIUTA: Zitta ipocrita bugiarda. Ti ho vista ieri sera in tivvù",<br />

intervistata come - cito testualmente - "la simpatica e bella moglie dell'onorevole -<br />

indignarsi contro i gay, definirli deviati, pervertiti, feccia sociale, con un ribrezzo degno<br />

della peggiore propaganda nazista…<br />

LA SIGNORA: Non mi interessa, non voglio più ascoltarti. Voglio solo che cessi<br />

questa storia, questo incubo… voglio i filmati!<br />

LA SCONOSCIUTA: Vuoi? Non sei nella condizione di dettare legge.<br />

LA SIGNORA BENE; E va bene. Ho con me il libretto degli assegni. (dalla borsa<br />

estrae il libretto) Che cifra vuoi che scriva?<br />

LA SCONOSCIUTA: Zero.<br />

LA SIGNORA: Ho capito, ma quanti zeri!<br />

LA SCONOSCIUTA: Uno, uno solo, te l'ho detto che non siamo venali, che non lo<br />

facciamo per soldi, ma per amore della giustizia e della libertà individuale.<br />

LA SIGNORA: Allora che cosa volete?<br />

LA SCONOSCIUTA: Una semplice dichiarazione. Chiamiamolo un ravvedimento<br />

costruttivo, ancorché oneroso, tanto per citare un paradosso fiscale.<br />

LA SIGNORA: Cioè?<br />

LA SCONOSCIUTA: Voglio che tu scriva una lettera aperta ad un quotidiano<br />

nazionale in cui dichiari di esserti convinta che non è giusto ghettizzare le minoranze<br />

gay. Che anche tu potresti esserlo o potresti diventarlo. Prendi carta e penna e scrivi…<br />

"Io sottoscritta nel pieno possesso delle mie facoltà mentali dichiaro di essermi pentita di<br />

aver offeso pubblicamente lesbiche e gay. Inoltre di non provare alcun disgusto o<br />

repulsione al pensiero di esserlo anch'io…"<br />

LA SIGNORA: Essere… cosa?<br />

LA SCONOSCIUTA: Lesbica.<br />

LA SIGNORA: Devo proprio scrivere così.?<br />

LA SCONOSCIUTA: E firmare in calce… Usa anche la lingua, tanto per restare in<br />

argomento, lecca la busta e chiudila<br />

La Signora bene firma e consegna la lettera alla Sconosciuta.<br />

LA SIGNORA: Ho firmato. Ed ora… che succede?<br />

LA SCONOSCIUTA: Niente. Te ne puoi andare.<br />

LA SIGNORA: E i filmati?<br />

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LA SCONOSCIUTA: Quali filmati?<br />

LA SIGNORA: Quelli che… Non mi stavate riprendendo?<br />

LA SCONOSCIUTA: A che scopo?<br />

LA SIGNORA: Per ricattarmi.<br />

LA SCONOSCIUTA: Tuo marito ci ha chiesto di non riprenderti, vuole solo la<br />

lettera.<br />

LA SIGNORA: Mio marito… che c'entra? E perché la lettera? Non capisco.<br />

LA SCONOSCIUTA: Cara, quanto sei ingenua. Sei proprio un tesoro! Tuo marito è il<br />

mandatante, l'organizzatore di questa messa in scena.<br />

LA SIGNORA: (sorpresa) Cooome?<br />

LA SCONOSCIUTA: Non l'avevi capito, poverina?<br />

LA SIGNORA: Perché? Non mi capacito.<br />

LA SCONOSCIUTA: Ha un'amante, tesoro. Per liberarsi di te aveva due scelte: o<br />

eliminarti fisicamente o chiedere l'annullamento del matrimonio religioso al Tribunale<br />

della Sacra Rota. Gli serviva una motivazione inoppugnabile. Capisci, è un politico<br />

conservatore, ultracattolico, non poteva mettersi a divorziare come un ateo comunista e<br />

prosseneta. Come un Gianni qualunque, tanto per intenderci… Ora gli basterà esibire<br />

questa lettera, i filmati no, sarebbero stati troppo imbarazzanti, troppo compromettenti.<br />

Ma ora che ti sei dichiarata pubblicamente a favore dei matrimoni gay perchè anche tu,<br />

sotto sotto… un po' lo sei… beh, ti risparmio il racconto di come andrà a finire con i<br />

giudici della Curia Romana. Ti daranno benedizione e benservito. Ora ti saluto, scusa<br />

ma ho fatto tardi, ciao! (esce)<br />

LA SIGNORA: (con rabbia isterica) Ah! bastardi, carogne, imbroglioni,<br />

delinquenti, assassini, mi avete rovinata, avete distrutto il mio matrimonio, la mia<br />

famiglia… E mio marito è pure coinvolto in questa specie di truffa sessuale… dove<br />

andrò in vacanza senza i suoi soldi? In Sardegna o ad Ostia Lido? Potrò permettermi lo<br />

shopping del sabato sera con i magri alimenti che i giudici prelati, maschilisti e tanto<br />

retrogradi da usare l'incenso come dopobarba, mi vorranno a stento riconoscere?<br />

(Squilla il telefonino, si calma,, risponde)<br />

Pronto, Gianni? Hai finito il massaggio a mio marito? Si è fatto massaggiare anche i<br />

glutei quel vecchio maiale? Gli è piaciuto?… E hai ripreso tutto, proprio tutto? Anche…<br />

quello? Hai usato lo zoom per entraci bene dentro? Come dove? Nell'immagine<br />

digitale, si capisce… Ah, non si distingue il colon dal retto… Perfetto… Bravo Gianni,<br />

ora non c'è neanche bisogno che lo ricatti esplicitamente, basta che senta la mia voce<br />

incacchiata: che ci facevi sul lettino del massaggiatore col massaggiatore steso sopra di<br />

te, sporcaccione di un sodomita? - Gianni, quanto mi sei caro, anzi prezioso, un milione<br />

di volte prezioso, e non è un eufemismo tanto per dire il milione di cui parlo. Però è<br />

anche merito mio, perché avere per marito un politico finocchio che si schiera contro le<br />

unioni gay è proprio - qui ci vuole un parolone coi fiocchi - un gran culo! E quando si<br />

ha un culo così, sarebbe un vero peccato non approfittarne. Quando ci vediamo? Presto,<br />

anzi prestissimo: faccio un salto a svuotare il conto in comune e ci si incontra al checkin<br />

per le Mauritius alle 18 in punto. Ciao, Gianni, amore, a tra poco! Ah, dimenticavo,<br />

staccati pure dal retrotreno del mio adorato consorte e dagli da parte mia tanti baci!<br />

(riattacca, esce)<br />

Si sente il rombo di un aereo che decolla. Musica hawayana, buio.<br />

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