Dicembre - Cassa di Risparmio di Volterra
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Dicembre - Cassa di Risparmio di Volterra
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BANCA & TERRITORIO<br />
L’ EDITORIALE<br />
a cura del Prof. Giovanni Manghetti<br />
Presidente della <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> Spa<br />
In questo numero <strong>di</strong> Natale vorremmo de<strong>di</strong>care<br />
l’introduzione alla speranza. Non già una<br />
speranza astratta che spinge, genericamente,<br />
ad affrontare il futuro coloro che si <strong>di</strong>battono in<br />
mezzo alle <strong>di</strong>fficoltà. No, in questo caso la speranza<br />
è quella <strong>di</strong> un giovane, Stefano Dani,<br />
il quale, perso il lavoro, si è messo in proprio.<br />
Scrive: “Vedere la sod<strong>di</strong>sfazione negli occhi <strong>di</strong><br />
un cliente che a volte ti assegna anche venti,<br />
trenta euro in più del richiesto soltanto perché<br />
secondo lui hai fatto un ottimo lavoro, è qualcosa<br />
che non ha prezzo”. La passione che Dani<br />
ha scoperto dentro <strong>di</strong> sé, che portava da sempre<br />
dentro <strong>di</strong> sé, è quella del giar<strong>di</strong>naggio. Con tale<br />
passione è riuscito a superare gli ostacoli che ha<br />
incontrato. Con tale passione, riuscirà, ne siamo<br />
convinti, a superare quelli che incontrerà.<br />
Ecco, abbiamo tutti bisogno <strong>di</strong> esperienze positive,<br />
<strong>di</strong> sguar<strong>di</strong> sul mondo che ci insegnino che<br />
non tutto è male, non tutto è ingiustizia e che,<br />
soprattutto, male e ingiustizia possono essere<br />
vinti.<br />
La <strong>Cassa</strong> è felice <strong>di</strong> aver contribuito a dare<br />
gambe a tale speranza. E’ nata un’impresa, si<br />
ba<strong>di</strong> bene, non perché abbiamo erogato <strong>di</strong>ecimila<br />
euro, bensì perché qualcosa accanto al prestito<br />
c’era un uomo che ci credeva.<br />
News<br />
<br />
<br />
<br />
Contiene un inserto speciale<br />
da staccare e conservare,<br />
de<strong>di</strong>cato alla ristrutturazione<br />
della Filiale <strong>di</strong> Cecina<br />
Perio<strong>di</strong>co della <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> Spa Anno VI - Numero 40 - Ottobre Novembre <strong>Dicembre</strong> 2009
Rimasto all'improvviso senza lavoro,<br />
nel luglio 2008 decide <strong>di</strong> rischiare il tutto e per tutto<br />
aprendo la partita Iva e mettendosi in proprio. Grazie<br />
a un finanziamento da 10mila euro ottenuto dalla<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>, fonda "Il Giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />
Silvano", un'impresa in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> giar<strong>di</strong>naggio. A<br />
<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto mesi , Stefano Dani (Silvano per<br />
gli amici) ventiquattrenne <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> con alle spalle<br />
un <strong>di</strong>ploma da geometra e un trascorso lavorativo da<br />
idraulico e manovale, ammette <strong>di</strong> sentirsi appagato<br />
dalla sua nuova posizione <strong>di</strong> giar<strong>di</strong>niere autonomo.<br />
notizie dal territorio 3<br />
“Le ra<strong>di</strong>ci cristiane <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>”<br />
libro strenna della <strong>Cassa</strong> per il Natale 2009<br />
Martedì 1° <strong>di</strong>cembre, la sala del Maggior<br />
Consiglio <strong>di</strong> Palazzo dei Priori registrava già il<br />
tutto esaurito un quarto d’ora prima dell’inizio<br />
dell’evento, in programma per le ore 17. Così le<br />
numerose persone pur giunte in perfetto orario<br />
hanno dovuto accomodarsi in postazioni <strong>di</strong><br />
emergenza, fino a riempire il pianerottolo <strong>di</strong> ingresso<br />
alla Sala.<br />
Emozione e sod<strong>di</strong>sfazione sono stati i sentimenti<br />
che hanno accomunato le parole <strong>di</strong> saluto del<br />
Prof. Giovanni Manghetti, Presidente della <strong>Cassa</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> s.p.a. e del Sindaco<br />
Marco Buselli: entrambi hanno rilevato l’interesse<br />
dei <strong>Volterra</strong>ni per una tematica <strong>di</strong> grande<br />
attualità, quale quella delle ra<strong>di</strong>ci cristiane della<br />
nostra civiltà ed in modo particolare l’incidenza<br />
del Cristianesimo nella storia e nella cultura volterrana,<br />
<strong>di</strong> Umberto con gli Bavoni interrogativi e Alessandro stringenti Furiesi posti da<br />
questa compenetrazione.<br />
Le ra<strong>di</strong>ci cristiane<br />
<strong>di</strong> <strong>Volterra</strong><br />
Le ra<strong>di</strong>ci cristiane<br />
<strong>di</strong> <strong>Volterra</strong><br />
Umberto Bavoni<br />
Alessandro Furiesi<br />
CASSA DI RISPARMIO<br />
DI VOLTERRA Spa<br />
La copertina del libro<br />
La presentazione del volume strenna 2009 della <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> SpA avrà luogo<br />
Dopo il caloroso saluto del Cav. Dott. Edoardo<br />
Mangano per la Fondazione della <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong>,<br />
il Prof. Paolo Ferrini si è fatto portavoce<br />
dell’Accademia dei Sepolti, sottolineando come<br />
sia i due autori, Bavoni e Furiesi, sia il principale<br />
relatore della serata, Mons. Mario Meini, Vescovo<br />
<strong>di</strong> Pitigliano-Sovana-Orbetello, appartengano<br />
alla prestigiosa istituzione culturale da lui rappresentata.<br />
Presenti anche il Vescovo <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>, Mons. Alberto<br />
Silvani ed il suo predecessore, il Vescovo<br />
Emerito Mons. Vasco Giuseppe Bertelli: entrambi<br />
hanno avuto modo <strong>di</strong> esprimere apprezzamento<br />
per l’iniziativa della <strong>Cassa</strong>, volta a far meglio<br />
conoscere un aspetto fondamentale della storia<br />
volterrana.<br />
Mons. Meini con semplicità ha offerto al pubblico<br />
alcune chiavi <strong>di</strong> lettura utili alla comprensione<br />
del libro che – ha sottolineato il presule “<br />
è un’ opera per tutti, segnata da un chiaro stile<br />
<strong>di</strong>vulgativo ma che per questo non rinuncia alla<br />
precisione ed alla serietà dell’indagine. È un’opera<br />
che raccoglie memorie e tra<strong>di</strong>zioni care alla<br />
città <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>, le confronta con i documenti<br />
d’archivio e con gli stu<strong>di</strong> compiuti nel XX secolo<br />
dai gran<strong>di</strong> maestri <strong>di</strong> storia della Chiesa locale:<br />
Mons. Maurizio Cavallini, Mons. Ovi<strong>di</strong>o Lari e<br />
Mons. Mario Bocci.”<br />
Hanno infine preso la parola i due autori. Il Dott.<br />
Furiesi, che ha illustrato con chiari esempi la forza<br />
e la centralità del messaggio cristiano nella<br />
storia non solo religiosa ma pure civile della nostra<br />
città, e il Dott. Bavoni che, auspicando una<br />
prosecuzione della indagine sullo sviluppo delle<br />
ra<strong>di</strong>ci cristiane <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> nei secoli a noi più vicini,<br />
ne ha offerto qualche cenno significativo.<br />
La serata si è conclusa con l’apprezzamento entusiasta<br />
da parte <strong>di</strong> tutti i presenti, nella speranza<br />
che iniziative del genere possano presto essere<br />
nuovamente proposte.
PILADE GIANI srl<br />
La Pilade Giani nasce da una<br />
scelta impren<strong>di</strong>toriale del Signor<br />
Pilade che, nel 1887, incominciò<br />
ad addentrarsi nel settore <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zioniere<br />
doganale, curando le<br />
pratiche relative agli arrivi ed alle<br />
partenze <strong>di</strong> mercantili che facevano<br />
scalo nel porto <strong>di</strong> Livorno.<br />
Nel 1920 il figlio Angiolo fece il<br />
suo ingresso nella società, espandendo<br />
negli anni a seguire l’attività,<br />
estendendola anche al campo<br />
delle spe<strong>di</strong>zioni merci ed agenzia<br />
marittima.<br />
Lo scoppio della Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale<br />
determinò l’interruzione dei traffici portuali<br />
Profilo <strong>di</strong> Maria Gloria Giani<br />
Coniugata con Raimondo Pollastrini<br />
Due figlie Maria Vittoria 25 anni e Beatrice 21<br />
Laurea in Lettere e Filosofia, In<strong>di</strong>rizzo Europeo<br />
Università <strong>di</strong> Pisa conseguita nel 1979<br />
Secondo anno universitario frequentato negli<br />
Stati Uniti<br />
Dal 1980 in Pilade Giani Srl, dal 1995 ne è<br />
l’AD.<br />
Titolare <strong>di</strong> patenti <strong>di</strong> agente marittimo e spe<strong>di</strong>zioniere<br />
doganale<br />
Sindaco revisore dell’associazione Spe<strong>di</strong>zionieri<br />
Doganali <strong>di</strong> Livorno<br />
Presidente Nazionale <strong>di</strong> Wista Italia, associazione<br />
femminile<br />
L’INTERVISTA 4<br />
dal 1887 spe<strong>di</strong>zionieri marittimi<br />
Maria Gloria ed Elisabetta Giani<br />
e si concluse con la <strong>di</strong>struzione delle strutture<br />
del porto labronico. Nel 1945, con l’inizio<br />
del processo <strong>di</strong> ricostruzione, Angiolo Giani<br />
fu tra i primi operatori ad essere presente<br />
sulle banchine del porto, riuscendo a riportare<br />
a Livorno mercantili e traffici commerciali.<br />
Quasi contemporaneamente il figlio<br />
<strong>di</strong> Angiolo, Sergio Giani, affianca il padre<br />
nell’opera <strong>di</strong> ricostruzione. Da allora la Pilade<br />
Giani è stata un crescendo <strong>di</strong> iniziative,<br />
con espansioni sempre più a carattere internazionale<br />
e perfetto adeguamento alla trasformazioni<br />
tecnologiche del trasporto marittimo.<br />
La scomparsa <strong>di</strong> Angiolo Giani, nel<br />
1979, segna l’ingresso graduale nell’azienda<br />
dei tre figli <strong>di</strong> Sergio, Maria Gloria, Elisabetta<br />
e Federico.<br />
Più <strong>di</strong> cento anni sono passati da quando il<br />
sig. Pilade dette inizio all’attività che, oggi,<br />
è <strong>di</strong>ventata una moderna società che opera
Pilade Giani ed il figlio<br />
nel settore delle spe<strong>di</strong>zioni internazionali.<br />
I gran<strong>di</strong> cambiamenti dell’assetto mon<strong>di</strong>ale,<br />
l’internazionalizzazione e l’evoluzione<br />
delle normative che regolamentano i traffici<br />
attuali, le nuove tecnologie e la crescente<br />
informatizzazione, rappresentano per la Pilade<br />
Giani uno stimolo continuo per offrire<br />
alla propria clientela, oltre a servizi ad alto<br />
valore aggiunto, soluzioni specifiche per<br />
ogni singola esigenza.<br />
Cammini <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> quattro generazioni <strong>di</strong><br />
una famiglia, impegnata sempre con lo stesso<br />
entusiasmo in nuove sfide. A raccontarci<br />
come è nata, come si è evoluta e cosa è<br />
<strong>di</strong>ventata la Pilade Giani, l’Amministratore<br />
Delegato dell’azienda, Maria Gloria Giani.<br />
“La scelta impren<strong>di</strong>toriale che, alla fine<br />
dell’Ottocento, il mio bisnonno intraprese<br />
nel porto <strong>di</strong> Livorno, fu una vera e propria<br />
sfida. Riuscire a controllare e gestire i traffici<br />
<strong>di</strong> carico e scarico dalle navi non era impresa<br />
facile, ma la grande forza e la caparbietà <strong>di</strong><br />
Pilade vinse su tutto. Ebbe così inizio l’attività<br />
dell’azienda, con l’entrata in scena <strong>di</strong> mio<br />
nonno Angiolo che, fin da giovanissimo, affianca<br />
il padre nel lavoro <strong>di</strong> famiglia. Un’occupazione<br />
<strong>di</strong>gnitosa e che, all’epoca, poteva<br />
dare <strong>di</strong>screti margini e un certo benessere.<br />
L’INTERVISTA 5<br />
Di padre in figlio, l’azienda continua il suo<br />
cammino con l’unico figlio <strong>di</strong> Angiolo, Sergio,<br />
mio padre. Con lui l’azienda si amplia<br />
ancora <strong>di</strong> più, soprattutto riprende vita, dopo<br />
la <strong>di</strong>struzione provocata dalla guerra. Sergio<br />
fu uno dei primi agenti marittimi– soggetto<br />
giuri<strong>di</strong>co che riceve, da parte dell’armatore,<br />
un mandato in tutto e per tutto, per l’accosto<br />
a banchina della nave - per gli americani ed<br />
i loro convogli. Le sue competenze linguistiche<br />
hanno rappresentato un valore aggiunto<br />
non trascurabile: il contatto e i rapporti con<br />
gli americani durante l’ultima fase della seconda<br />
guerra e nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra<br />
gli hanno consentito <strong>di</strong> essere uno dei principali<br />
interlocutori negli scambi economici e<br />
commerciali tra Stati Uniti e Italia. E la sua<br />
attività non si è limitata solo agli scambi nel<br />
porto labronico. Vista la richiesta del pregiato<br />
marmo <strong>di</strong> Carrara, negli anni Sessanta-<br />
Settanta, la Pilade Giani sbarca a Marina <strong>di</strong><br />
Carrara come agenzia marittima e spe<strong>di</strong>zioni.<br />
Io, insieme ai miei fratelli, Elisabetta e Federico,<br />
dopo la laurea in lingue e letterature<br />
straniere e una carriera lavorativa proiettata<br />
verso la sceneggiatura e il teatro, accetto<br />
la sfida lanciata da mio padre Sergio e,<br />
Prima sede della Pilade Giani
Seconda sede della Pilade Giani<br />
a gennaio 1980 entro in azienda. L’azienda<br />
si allarga su Genova, con propri uffici e un<br />
lavoro concentrato all’interno del Me<strong>di</strong>terraneo,<br />
con corrispondenti negli Stati Uniti<br />
d’America, dove, peraltro, anch’io ho lavorato<br />
e mi sono fatta le ossa. Alla fine degli<br />
anni Ottanta, tutti e tre i figli <strong>di</strong> Sergio sono<br />
oramai in azienda, ma nel 1989 mia sorella<br />
Elisabetta lascia per andare ad insegnare a<br />
Milano e rimaniamo io e mio fratello Federico.<br />
Dal 1995 sono Amministratore Delegato,<br />
Federico è Vicepresidente: entrambi abbiamo<br />
la patente <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zionieri e <strong>di</strong> agenti<br />
marittimi”.<br />
Quale è l’elemento caratterizzante della Pilade<br />
Giani?<br />
“Pilade Giani, Delfino Express, Giani Spe<strong>di</strong>zioni:<br />
sono i tre rami dell’azienda, co-amministrata<br />
dalla sottoscritta e da mio fratello,<br />
con Sergio Giani, Presidente. E’ una società<br />
<strong>di</strong> servizi: ciò significa che deve essere<br />
solvibile, avere cioè semaforo verde con le<br />
banche. Purtroppo una politica tendente al<br />
ribasso attuata da alcuni spe<strong>di</strong>zionieri, improvvisatisi<br />
tali, ha danneggiato tutto il settore<br />
che ha perso cre<strong>di</strong>bilità anche e soprattutto<br />
agli occhi degli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. Alla<br />
fine però la professionalità ha fatto da padrona<br />
e le aziende serie, come la nostra, han-<br />
L’INTERVISTA 6<br />
no riconquistato la fiducia, potendo lavorare<br />
con una certa tranquillità. In aiuto, inoltre, è<br />
giunta anche la legge <strong>di</strong> riforma 84 del ’94<br />
che assegna da parte dell’autorità centrale<br />
la possibilità <strong>di</strong> amministrare i porti italiani<br />
all’autorità portuale, che <strong>di</strong>venta soggetto<br />
per la concessione dell’utilizzo della banchina.<br />
E qui la famiglia Giani ha investito, prendendo<br />
assieme ad alcuni soci la concessione<br />
e, dunque, il controllo della banchina <strong>di</strong> merce<br />
rinfusa del porto <strong>di</strong> Livorno. Serietà, professionalità,<br />
non piangersi addosso e avere<br />
sempre una carta spen<strong>di</strong>bile da tirare fuori,<br />
una marcia in più rispetto agli altri per supplire,<br />
nel caso, a crisi del settore principale<br />
è quello che, a parer mio, un’azienda deve<br />
avere nel suo DNA per riuscire. Sicuramente<br />
la mia azienda è pensata così: avere risorse<br />
nel cassetto e avere la forza <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificare.<br />
E amare il proprio lavoro, essere stimolati,<br />
cercare sempre nuove strategie e idee per<br />
migliorare, crescere, ottimizzare. Occorre<br />
entusiasmo, quello trasmesso ed ere<strong>di</strong>tato<br />
da mio padre. Importante avere una performance<br />
operativa buona: non invi<strong>di</strong>o le persone<br />
che nella loro professione operano per<br />
la busta paga alla fine del mese, perché non<br />
daranno mai il massimo della loro operativi-<br />
Sede attuale della Pilade Giani
Maria Grazia, Federico Sergio e Maria Gloria Giani<br />
tà e saranno frustrati. Con risultati negativi<br />
per l’azienda in cui lavorano. Nella nostra<br />
azienda alle persone stimolate non si vieta o<br />
si preclude niente. Cervelli fertili ben vengano:<br />
no alle fotocopiatrici umane. L’importante<br />
è essere gratificati”.<br />
Una donna che gestisce e amministra un<br />
lavoro non propriamente femminile. Perché<br />
questa scelta?<br />
“Questo lavoro non è maschile né femminile:<br />
ci sono segmenti operativi che si adattano<br />
più ad un uomo senza vincoli familiari. Ma<br />
ci sono momenti, nella vita <strong>di</strong> una donna, in<br />
cui si può semplificare. Questo è un lavoro<br />
molto <strong>di</strong>namico e mi piace per questo, perché<br />
richiede una performance operativa alta.<br />
Pensi che, nell’ottica della <strong>di</strong>versificazione,<br />
mi sono occupata anche della gestione <strong>di</strong> importanti<br />
navi da crociera , riuscendo, oltre a<br />
fare l’agente marittimo in porto, a gestire il<br />
soggiorno dei passeggeri dal momento, e anche<br />
prima, dello sbarco in porto fino al loro<br />
nuovo imbarco: dagli itinerari turistici alle<br />
esigenze specifiche dei clienti, ai soggiorni<br />
nelle strutture ricettive, alle scelte dei risto-<br />
L’INTERVISTA 7<br />
ranti, per passare anche attraverso<br />
taluni sfizi, certe volte veramente<br />
<strong>di</strong>fficili da sod<strong>di</strong>sfare. Per l’azienda<br />
il lavoro non è solo il <strong>di</strong>sbrigo <strong>di</strong><br />
pratiche doganali o marittime, ma<br />
soprattutto fornire al cliente consulenze<br />
personalizzate, nella scelta<br />
del tragitto ottimale o sulle problematiche<br />
dell’imballaggio delle<br />
merci, o sugli aspetti ecologici<br />
e sulla sicurezza o più in generale<br />
sulle normative nazionali ed internazionali.<br />
Tutto questo rappresenta<br />
non solo il frutto dell’esperienza <strong>di</strong><br />
oltre un secolo, ma anche il know<br />
how consolidato in tanti settori <strong>di</strong><br />
attività. Tuttavia, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> continui cambiamenti,<br />
la nostra missione aziendale è<br />
rimasta da sempre immutata e, da sempre,<br />
è l’obiettivo primario <strong>di</strong> tutto lo staff della<br />
Pilade Giani, grazie anche ad una struttura<br />
societaria basata sull’impresa famiglia che,<br />
in questi anni, ha garantito il trasferimento<br />
dei valori car<strong>di</strong>ne alle nuove generazioni e<br />
quin<strong>di</strong> stabilità e continuità; nel contempo,<br />
ha rappresentato e rappresenta ancora lo<br />
zoccolo duro per affrontare il futuro <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
sfide, ma anche <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opportunità, con<br />
sicurezza ed entusiasmo”.<br />
Investimenti, <strong>di</strong>versificazione, tecnologia:<br />
che cosa significano per la Pilade Giani?<br />
“In oltre un secolo <strong>di</strong> attività abbiamo spe<strong>di</strong>to<br />
in tutto il mondo macchine, apparecchiature,<br />
imbarcazioni, mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />
ed altro, <strong>di</strong> ogni tipo, <strong>di</strong>mensione e forma.<br />
Molte delle metropolitane, dei treni veloci e<br />
dei bus che circolano negli Stati Uniti sono<br />
stati costruiti in Italia e partiti dal porto <strong>di</strong><br />
Livorno, grazie alla nostra azienda che si è<br />
occupata della loro spe<strong>di</strong>zione nella Grande<br />
Mela e in molte altre destinazioni USA. Abbiamo<br />
affrontato e risolto con successo pro-
Gli scali Me<strong>di</strong>cei del Porto <strong>di</strong> Livorno<br />
blematiche spesso complesse durante tutta la<br />
fase del processo, dalla scelta del sistema <strong>di</strong><br />
imballaggio, al trasporto sulle banchine, fino<br />
all’alloggiamento all’interno della nave ed<br />
alla consegna finale in ogni parte del mondo.<br />
Ed è ovvio che, per riuscire in tutto questo,<br />
occorrono investimenti, ma anche un’elevata<br />
tecnologia che, per noi, significa stare al<br />
passo con i tempi, rinnovando il parco delle<br />
competenze, dotandosi <strong>di</strong> strumentazioni<br />
operative sempre più all’avanguar<strong>di</strong>a, con<br />
hardware sempre più sofisticati. Così quasi<br />
tutti i nostri <strong>di</strong>pendenti sono dotati <strong>di</strong> blackberry<br />
per rispondere all’istante alle richieste<br />
del cliente. E questa è tecnologia e innovazione<br />
per noi. Ma l’azienda ha investito anche<br />
nella sicurezza. Siamo certificati e siamo<br />
in linea con tutte le leggi in materia <strong>di</strong> sicurezza,<br />
dalla 626 alla sicurezza impiantistica<br />
e via <strong>di</strong>cendo. L’ultimo riconoscimento, il<br />
30 giugno scorso, quando abbiamo ottenuto<br />
dall’Agenzia delle Dogane la certificazione<br />
<strong>di</strong> Operatore Economico Autorizzato: è in<br />
pratica uno spe<strong>di</strong>zioniere che ha il riconoscimento<br />
a livello europeo <strong>di</strong> lavorare in sicu-<br />
L’INTERVISTA 8<br />
rezza e garanzia con<br />
il massimo dei punti.<br />
Quali gli obiettivi per<br />
il domani?<br />
“Importante è lavorare<br />
e far lavorare gli<br />
altri con un margine<br />
<strong>di</strong> ritorno. Così, per<br />
l’azienda, è fondamentale<br />
avere costi e<br />
ricavi in parità, senza<br />
andare, come si suol<br />
<strong>di</strong>re, in rosso: se riuscissi<br />
a fare questo<br />
mi riterrei contenta.<br />
E’ sicuramente una<br />
grande sfida, soprattutto<br />
considerando i tempi che stiamo vivendo.<br />
E’ un mondo che mi fa paura, perché<br />
troppo cose sono accadute negli ultimi <strong>di</strong>eci<br />
anni: è un mondo violento, nevrotico, cattivo,<br />
che rischia <strong>di</strong> annullare i buoni propositi<br />
e le buone intenzioni che ognuno <strong>di</strong> noi può<br />
avere per crescere. Per quanto mi riguarda,<br />
importante sarebbe rimanere a galla e chiudere<br />
in bellezza la mia carriera lavorativa,<br />
magari riprendendo la mia prima passione<br />
per la letteratura e il teatro. La tra<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> famiglia vorrebbe che l’azienda passasse<br />
alle mie figlie, Maria Vittoria (25 anni) e Beatrice<br />
(21) e a mio nipote Federic (21) che<br />
però stu<strong>di</strong>a e vive in Inghilterra. Ma è presto<br />
per <strong>di</strong>rlo. Sono ancora giovani e gli ultimi<br />
due devono ancora concludere i loro percorsi<br />
universitari.<br />
Un domani, se vorranno accettare la sfida,<br />
l’azienda li accoglierà a braccia aperte”.
Il 24 Novembre inaugurati i locali completamente ristrutturati della storica Filiale <strong>di</strong> Cecina<br />
La storia <strong>di</strong> una delle più importanti filiali<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> comincia<br />
nel 1897, quando in Piazza Guerrazzi a<br />
Cecina, lo storico palazzo Pegolotti <strong>di</strong>venta<br />
la sede dell’Istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to volterrano.<br />
Da allora sono passati molti anni. Nel 1993<br />
una grande cerimonia celebrò il centenario<br />
della fondazione e, oggi, un’altra cerimonia<br />
tiene a battesimo la rinnovata sede della<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> a Cecina<br />
che si mostra al suo pubblico in una veste<br />
completamente ristrutturata. Per gli abitanti<br />
<strong>di</strong> Cecina, la CRV è sicuramente la banca<br />
<strong>di</strong> riferimento, l’istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to che ha<br />
sempre seguito con un occhio <strong>di</strong> riguardo la<br />
sua clientela, puntando soprattutto sui rapporti<br />
umani e pensando il cliente non tanto<br />
come un numero o un contenitore/portatore<br />
<strong>di</strong> denaro, quanto piuttosto, come deve<br />
essere, ad una persona. E per dare un’immagine<br />
ancora più forte e viva, la <strong>Cassa</strong> si<br />
è abbellita con una ristrutturazione durata<br />
quasi due anni.<br />
A parlarcene il Direttore <strong>di</strong> Filiale, Saverio<br />
Sederini.<br />
“Era il 1969, quando fu inaugurata la filiale<br />
dell’istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to volterrano.<br />
Palazzo Pegolotti anni ‘60<br />
SPECIALE FILIALE DI CECINA<br />
Inserto speciale da staccare e conservare<br />
Fu il Dr. Gianfranco Cappelletti Franchi a<br />
volere la demolizione e il rifacimento del Palazzo<br />
che <strong>di</strong>venne, da allora in poi, la sede<br />
della CRV <strong>di</strong> Cecina. Una serie <strong>di</strong> interventi<br />
<strong>di</strong> ampliamento e piccole mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> normale<br />
manutenzione l’hanno portata fino ad<br />
oggi. Poi la decisione <strong>di</strong> darle una veste più<br />
moderna e soprattutto funzionale. Iniziati a<br />
Il primo resoconto che tratta della Filiale <strong>di</strong> Cecina<br />
gennaio 2007 e terminati a ottobre 2009, i<br />
lavori hanno dato un volto nuovo alla struttura<br />
per conformarla a quelle che sono le<br />
sempre più marcate esigenze della clientela;<br />
un lifting, si <strong>di</strong>rebbe oggi, ad una signora<br />
un po’ in là con gli anni e che iniziava a<br />
mostrare le sue prime rughe”.<br />
Ma ve<strong>di</strong>amo nel dettaglio cosa è cambiato.<br />
Completamente rinnovata la sala operazioni<br />
– per intenderci, il bancone – primo importante<br />
approdo per chiunque voglia depositare,<br />
pagare, accre<strong>di</strong>tare o riscuotere<br />
denaro. “La sala – ci spiega Sederini – è <strong>di</strong>ventata<br />
più ampia e più spaziosa per il pubblico,<br />
con abbattimento delle barriere architettoniche<br />
<strong>di</strong> accesso e spazio facilitato per<br />
le operazioni al bancone per le perso<br />
I
I locali della Filiale negli anni ‘60<br />
ne <strong>di</strong>versamente abili. Lo stesso ascensore,<br />
per chi ha necessità <strong>di</strong> recarsi ai piani superiori<br />
del palazzo, è stato adeguato in modo<br />
da ospitare una se<strong>di</strong>a a rotelle.<br />
Sono stati creati 5 uffici nello spazio prima<br />
destinato alla tesoreria: ufficio sviluppo,<br />
caposala, ufficio portafoglio, trasferito dal<br />
primo piano al piano terra per una maggiore<br />
<strong>di</strong>sposizione al pubblico. E questa è la<br />
novità sostanziale per il piano terra: una riorganizzazione<br />
strutturale degli uffici e della<br />
tesoreria, necessaria per rispondere alle<br />
esigenze del pubblico, garantendo un lavoro<br />
più fluido, <strong>di</strong>namico e funzionale, nell’ottica<br />
<strong>di</strong> una sempre maggiore rispondenza<br />
alle richieste della clientela. Così al primo<br />
piano abbiamo creato un piccolo salotto <strong>di</strong><br />
attesa, mentre al piano terra abbiamo sostituito<br />
le vecchie sedute in legno con comode<br />
poltroncine per rendere più confortevole<br />
l’attesa. Ma la novità è anche architettonica:<br />
una parete – 3 metri per 4 – (fatta da<br />
piccoli mattoni <strong>di</strong> alabastro) illuminata con<br />
luce fredda, giorno e notte, conferisce un<br />
tono particolare alla sala delle operazioni,<br />
ma anche all’intera Piazza Guerrazzi che,<br />
specialmente durante le ore notturne, riceve<br />
dalla <strong>Cassa</strong> un ulteriore contributo <strong>di</strong> luce,<br />
<strong>di</strong>ventando una vetrina sempre accesa. Lo<br />
stesso alabastro è inserito anche all’interno<br />
del bancone <strong>di</strong> lavoro nella sala operazioni<br />
con dei piccoli triangoli, a ricordare il legame<br />
inscin<strong>di</strong>bile con la pietra volterrana.<br />
Al primo piano sono rimasti tutti gli uffici <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>rezione, fi<strong>di</strong>, controllo cre<strong>di</strong>ti per un totale<br />
<strong>di</strong> 5 uffici. Poi una sala riunioni con videoconferenza<br />
(altra novità) e una sala destinata<br />
potenzialmente ai clienti che devono<br />
stipulare contratti. Insomma un ambiente<br />
più accogliente, pensato per migliorare e favorire<br />
le relazioni con le persone, facilitando<br />
l’accesso anche a coloro che, per la prima<br />
volta, varcano la porta d’ingresso dell’istituto<br />
<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. A tal proposito , un addetto <strong>di</strong><br />
sala, con postazione al piano terra, sarà a<br />
<strong>di</strong>sposizione del pubblico, dando spiegazioni<br />
e guidando chi, all’entrata, è incerto sulla<br />
<strong>di</strong>rezione da prendere, ma anche avendo<br />
compiti <strong>di</strong> intrattenimento e assistenza”.<br />
E il pubblico, in questi mesi <strong>di</strong> ristrutturazione,<br />
non si è mai lamentato?<br />
“Il pubblico è stato eccezionale. E non è retorica.<br />
Anzi la <strong>Cassa</strong> deve fare uno speciale<br />
ringraziamento a tutti coloro che, in questo<br />
anno e mezzo, non hanno mai creato problemi,<br />
nonostante il <strong>di</strong>sagio. Gli spostamenti<br />
continui degli uffici per consentire i lavori <strong>di</strong><br />
ristrutturazione certo hanno creato alcune<br />
<strong>di</strong>fficoltà, sia al pubblico che ai <strong>di</strong>pendenti.<br />
Ma né dall’una né dall’altra parte ci sono<br />
state critiche o manifestazioni <strong>di</strong> nervosismo.<br />
D’altra parte è stata una scelta ben<br />
precisa: o chiudere la filiale – cosa quasi<br />
improponibile - o mantenere gli uffici aperti<br />
durante tutti i lavori, cercando <strong>di</strong> adeguarsi<br />
alle esigenze della <strong>di</strong>tta incaricata della<br />
ristrutturazione che, <strong>di</strong> volta in volta, andava<br />
ad intervenire su un’ala dell’e<strong>di</strong>ficio. La<br />
fase più critica si è avuta quando il bancone<br />
– in pratica la parte più operativa della<br />
banca e <strong>di</strong> maggior transito <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong><br />
denaro – è stato trasferito nei locali della<br />
Il bancone realizzato negli anni ‘60<br />
II
tesoreria, decisamente angusti”.<br />
Con i suoi venticinque <strong>di</strong>pendenti, la CRV <strong>di</strong><br />
Cecina ha sempre una presenza assidua <strong>di</strong><br />
pubblico, con punte superiori a 50 persone<br />
in contemporanea affluenza, a testimonianza<br />
del gran lavoro che, quoti<strong>di</strong>anamente,<br />
l’istituto è chiamato a svolgere per sod<strong>di</strong>sfare<br />
al meglio le esigenze e necessità della<br />
sua clientela. Una tipologia <strong>di</strong> clienti variegata<br />
ed eterogenea, che va dalle imprese,<br />
alle aziende e alle famiglie a testimonianza<br />
del connubio storico tra la Città e la <strong>Cassa</strong>.<br />
<strong>di</strong> Cecilia Guelfi<br />
Il palazzo dove è oggi situata la filiale della<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>, fu costruito<br />
nella nascente citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> Cecina<br />
presumibilmente nel 1886, dato che l’accatastamento<br />
è del 6 aprile 1887.<br />
Il palazzo a tre piani, 21 vani e corte con<br />
quattro botteghe al piano terreno, era <strong>di</strong><br />
proprietà <strong>di</strong> Giuseppe Pegolotti e quì nacque<br />
Giovanni Pegolotti il 15 marzo 1883.<br />
(*)<br />
Il 7 aprile 1908 venne compiuto l’atto <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta con la <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>.<br />
Dalla Guida Commerciale del 1911 <strong>di</strong> Mar-<br />
Diverse epoche in cui è fotografata Piazza Guerrazzi: primi<br />
del ‘900, anni ‘30 e anni 50<br />
La storia <strong>di</strong> Palazzo Pegolotti, sede della <strong>Cassa</strong> fin dal 1897<br />
co Tristano è tratta una pubblicità della filiale<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> a Cecina, in cui<br />
solo elencati il Direttore e relativi impiegati,<br />
nonché le varie operazioni che potevano<br />
effettuarvi, e l’orario <strong>di</strong> apertura “dalle 10<br />
alle 12 e dalle 13 alle 14”.<br />
Agli inizi del secolo ospitò al piano primo,<br />
il centralinissimo e importante Albergo<br />
“Roma”, dotato <strong>di</strong> luce elettrica in tutte le<br />
stanze e <strong>di</strong> garage per automobili.<br />
Al secondo piano, negli anni ’40, già dal <strong>di</strong>cembre<br />
1944 fu sede della Sezione <strong>di</strong>staccata<br />
del Liceo Scientifico <strong>di</strong> Livorno, dove<br />
insegnò, dal 1949 al 1951, Carlo Cassola.<br />
(*) Curiosità: Giovanni Pegolotti fu Sindaco nominato il 18 giugno 1911 ed in carica fino al 1920.<br />
A lui si devono il nuovo Acquedotto “Delle Case” che contribuì ad aumentare la portata <strong>di</strong> acqua alla citta<strong>di</strong>na e le nuove condutture<br />
per portare l’acqua all’interno delle case, senza scendere alla fonte pubblica.<br />
Inoltre, iniziò il progetto del nuovo Viale <strong>di</strong> Marina, l’attuale Viale della Repubblica, con relativo sottopassaggio e il trasferimento<br />
della sede Comunale da Piazza Guerrazzi a Piazza Carducci “più adatto alle esigenze dell’amministrazione e più in<strong>di</strong>cato<br />
al piano regolatore del paese”.<br />
(dalla Guida Commerciale <strong>di</strong> Marco Tristano del 1911. Pag. 61,62.)<br />
III
Martedì 24 Novembre ha avuto luogo l’inaugurazione<br />
dei locali completamente ristrutturati<br />
della Filiale in Piazza Guerrazzi a Cecina<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> Spa.<br />
Numerosi Clienti ed autorità hanno partecipato<br />
all’evento che è stato caratterizzato da<br />
un clima cor<strong>di</strong>ale e familiare.<br />
L’apertura della cerimonia da parte del Presidente<br />
La presenza della CRV a Cecina risale al<br />
1897. E’ stata la prima Filiale foranea aperta<br />
dalla <strong>Cassa</strong>. Una storia, quella della <strong>Cassa</strong>,<br />
che è sempre andata <strong>di</strong> pari passo con lo sviluppo<br />
fiorente dell’economia cecinese.<br />
Il Sindaco Benedetti, tra l’altro <strong>di</strong>pendente in<br />
aspettativa della <strong>Cassa</strong>, ha ricordato il ruolo<br />
fondamentalmente svolto dalla <strong>Cassa</strong> per il<br />
territorio: dallo sviluppo dell’economia locale,<br />
alla re<strong>di</strong>stribuzione degli utili per migliorare<br />
la vita dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
Durante al cerimonia, il Presidente della CRV<br />
Spa, Prof. Manghetti, ha reso omaggio alla<br />
Signora Wanda Stoppa Cappelletti Franchi<br />
<strong>di</strong> una copia fedelmente riprodotta <strong>di</strong> uno<br />
dei primi libretti <strong>di</strong> risparmio aperti a Cecina,<br />
proprio dal nonno del suo compianto marito<br />
La Signora Wanda Stoppa Cappelletti Franchi<br />
Gianfranco, che tanto ha dato alla Città <strong>di</strong><br />
Cecina ed alla <strong>Cassa</strong>.<br />
Gli ambienti della filiale sono stati completamente<br />
riammodernati, sia per dare maggior<br />
comfort agli operatori, sia per offrire una migliore<br />
accoglienza alla numerosa Clientela.<br />
Ad arricchire il restyling ha contribuito una<br />
preziosa e luminosa parete in alabastro, una<br />
vera opera d’arte, a testimonianza del legame<br />
profondo tra <strong>Volterra</strong> e Cecina.<br />
La parete illuminata realizzata in alabastro<br />
Alcuni Dipendenti della CRV in servizio a Cecina<br />
Si ringraziano per la collaborazione Nicoletta Porciani e Tiziana<br />
Gianfaldoni dell’Archivio Storico Comunale <strong>di</strong> Cecina<br />
e l’U.R.P. del Comune <strong>di</strong> Cecina.<br />
Bibliografia:<br />
-Cecina il sogno perduto <strong>di</strong> una città sul mare” <strong>di</strong> I<strong>di</strong>lio<br />
Nencini<br />
-Guida Commerciale <strong>di</strong> M.Tristano - A.S.C. Cecina<br />
-Registro degli Atti <strong>di</strong> nascita, anno 1833 Anagrafe Comunale<br />
Cecina<br />
-Serie Carteggio anno 1947 B.112 fasc. 15 A.S.C. Cecina<br />
IV
Oggetti cosmici:<br />
APPROFONDIMENTI 10<br />
un’altra emergenza planetaria<br />
<strong>di</strong> Andrea Nacci<br />
Q uesta volta vorrei riflettere insieme a voi su<br />
quella che viene definita dal Prof. Zichichi come “La<br />
<strong>di</strong>fesa comune contro gli oggetti cosmici”.<br />
Intanto, ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> chiarirci a cosa ci si vuole riferire.<br />
La pericolosità della “spazzatura spaziale” (1) è salita<br />
agli onori della cronaca lo scorso 12 marzo, quando<br />
la Nasa ha attivato il protocollo <strong>di</strong> sicurezza per<br />
l’astronave ISS, che è stata evacuata in tutta fretta,<br />
trasferendo i tre astronauti sulla capsula <strong>di</strong> emergenza<br />
Soyouz (fonte Corriere della Sera - Ansa).<br />
Secondo un comunicato della Nasa, <strong>di</strong>ffuso a Washington,<br />
un detrito spaziale <strong>di</strong> circa 1 kg., il pezzo<br />
<strong>di</strong> motore <strong>di</strong> una vecchia navicella, è transitata vicino<br />
alla base orbitante della Stazione Spaziale Internazionale<br />
(ISS), costringendo gli astronauti Mike Finche,<br />
Yuri Lonchakov e Sandra Magnus a trasferirsi<br />
nel modulo <strong>di</strong> salvataggio. Fortunatamente, la procedura<br />
è stata sospesa dopo circa <strong>di</strong>eci minuti, ma il<br />
Queensland, Australia. James Sturton rinviene una<br />
balla metallica. Si tratta <strong>di</strong> spazzatura spaziale<br />
fatto è sintomatico della pericolosità rappresentata<br />
dai frammenti residuali delle vecchie missioni spaziali<br />
che possono compromettere le ulteriori iniziative<br />
e, soprattutto, l’incolumità degli astronauti. Nel<br />
caso dell’astronave ISS, il detrito <strong>di</strong> un chilogrammo<br />
avrebbe portato alla <strong>di</strong>struzione della nave, dell’intero<br />
equipaggio ed alla moltiplicazione della fascia <strong>di</strong><br />
“spazzatura spaziale” che ci ruota intorno.<br />
Infatti, i possibili scontri tra questi ferrivecchi dello<br />
spazio danno origine a nuove centinaia o migliaia<br />
<strong>di</strong> frammenti (2) che pur piccoli, a causa della loro<br />
velocità, contribuiscono ad accrescere il rischio <strong>di</strong><br />
qualunque missione.<br />
Oggi, telescopi e radar tengono sotto controllo circa<br />
8500 pezzi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione fino a 10 cm., escludendo<br />
altri milioni <strong>di</strong> pezzi più piccoli e polvere. Il Centro<br />
ESOC (European Space Operations Centre) grazie<br />
ad un telescopio <strong>di</strong> un metro posizionato alle Canarie,<br />
ad un sistema <strong>di</strong> radar con base in Germania ed<br />
al satellite Proba dell’ESA, è in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> dare<br />
consigli su quando spostare un veicolo spaziale e su<br />
quale nuova rotta sicura; il Centro fornisce anche<br />
informazioni circa rottami <strong>di</strong> grosse <strong>di</strong>mensioni che<br />
stiano per entrare nell’atmosfera.<br />
Da queste poche riflessioni appare a tutti chiaro<br />
come la materia debba essere continuamente monitorata,<br />
in attesa <strong>di</strong> elaborare un sistema <strong>di</strong> pulizia <strong>di</strong><br />
questa fascia orbitale che pare incontri notevoli <strong>di</strong>fficoltà<br />
(soprattutto economiche).<br />
All’emergenza contro gli oggetti cosmici, oltre a<br />
quella causata dalla “spazzatura spaziale”, dobbiamo<br />
però riferire anche le rischiosità derivanti dagli asteroi<strong>di</strong>.<br />
Tali corpi celesti sono già stati trattati nel mio precedente<br />
articolo “Le Comete”, apparso nel n. 36 del<br />
(1) La quantità <strong>di</strong> tali frammenti è davvero impressionante e ancora più numerosa <strong>di</strong> quanto già veniva ipotizzato nei films “2001 O<strong>di</strong>ssea nello<br />
spazio” e nel suo sequel “2010 O<strong>di</strong>ssea nello spazio”. Si calcola che dei circa 12.000 oggetti inviati nello spazio dal 1957 ad oggi, ne rimangono <strong>di</strong> utili<br />
non più <strong>di</strong> 5.000, mentre i restanti 7.000 costituiscono una massa senza controllo e pericolosa.<br />
(2) Il primo incidente nella storia dell’astronautica si è registrato il 10 febbraio 2009 tra il satellite americano <strong>di</strong> telecomunicazioni Iri<strong>di</strong>um 33 ed il<br />
satellite sovietico in <strong>di</strong>suso Cosmos 2251, originando migliaia <strong>di</strong> detriti, tuttora in orbita intorno al pianeta, ed ancora in fase <strong>di</strong> valutazione e monitoraggio.
Tavola 1<br />
“Il nostro pianeta è bersagliato da numerosi meteoriti<br />
e asteroi<strong>di</strong>. Ogni anno, infatti, cade sulla Terra<br />
materiale siderale per 220.000 tonnellate (escluso<br />
ovviamente il 70% della superficie occupata dagli<br />
oceani).<br />
Il numero è importante, ma non fa paura perché<br />
costituito da numerosi frammenti dal peso unitario<br />
spesso irrilevante. L’attenzione va rivolta ai corpi<br />
celesti <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni (a partire da qualche<br />
chilogrammo). Recenti stu<strong>di</strong> effettuati da scienziati<br />
dell’Università <strong>di</strong> Alberta in Canada, hanno<br />
permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare a Whitecourt un nuovo<br />
cratere meteoritico <strong>di</strong> 200 km. <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro. I crateri<br />
censiti dal 1950 ad oggi, sono 160 in tutta la Terra<br />
ed il loro <strong>di</strong>ametro massimo arriva a 297 km.,<br />
ma grazie alle nuove tecniche <strong>di</strong> rilevazioni aeree,<br />
contenute in un software elaborato dal Geological<br />
Survey of Canada, tale numero sembra destinato<br />
a crescere in tempi brevi. Ciò ovviamente mo<strong>di</strong>ficherà<br />
i risultati probabilistici che il nostro pianeta<br />
subisca impatti con asteroi<strong>di</strong> e meteoriti, rendendo<br />
sempre più in<strong>di</strong>spensabile una strategia globale. “<br />
<strong>Dicembre</strong> 2008, a cui rimando per chi volesse approfon<strong>di</strong>rne<br />
la struttura e l’origine. Qui, invece, mi<br />
interessa <strong>di</strong>ffondere la pericolosità ad essi riconosciuta<br />
dalla comunità internazionale (tavola 1).<br />
Infatti, una Commissione dell’ONU sta lavorando<br />
sulla minaccia che un possibile impatto cosmico potrebbe<br />
rappresentare per l’intera umanità; così riporta<br />
il sito web della BBC, in cui il prof. Richard<br />
Crowther, leader della ASE (Association of Space<br />
Anche le missioni spaziali lasciano la loro “traccia” nel cosmo<br />
APPROFONDIMENTI 11<br />
L’asteroide Apophis<br />
Explorer), invita il mondo a stu<strong>di</strong>are una apposita<br />
missione che possa intercettare un asteroide prima<br />
che finisca in rotta <strong>di</strong> collisione con la Terra. Crowther<br />
ha ricordato l’impatto che 65 milioni <strong>di</strong> anni fa<br />
<strong>di</strong>strusse i <strong>di</strong>nosauri, o quello più recente <strong>di</strong> Tunguska<br />
che nel 1908 causò incen<strong>di</strong> in Siberia su un’area<br />
<strong>di</strong> 2.000 chilometri (e come citato dalla Pravda<br />
“potenzialmente in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere una città<br />
come Washington”). La prima emergenza potrebbe<br />
verificarsi entro 20 anni, quando l’asteroide Apophis<br />
passerà vicino alla Terra, con una probabilità su<br />
45.000 che causi un’impatto. Fatti i debiti scongiuri,<br />
sappiamo che non avremmo rime<strong>di</strong>, salvo quelli <strong>di</strong><br />
scopiazzare gli sceneggiatori <strong>di</strong> Hollywood, inviando<br />
un’astronave perché esploda contro l’asteroide,<br />
Tavola 2<br />
“Scoperto nel 2004, Apophis è un piccolo asteroide,<br />
con l’asse maggiore <strong>di</strong> circa 400 metri ed un peso<br />
<strong>di</strong> 46 milioni <strong>di</strong> tonnellate. La sua caratteristica<br />
è che, mentre compie un giro completo intorno al<br />
Sole in 323 giorni, incrocia l’orbita terrestre due<br />
volte, aumentando la probabilità che la forza<br />
gravitazionale del nostro pianeta ne mo<strong>di</strong>fichi<br />
la rotta, attirandolo, in caso estremo, verso <strong>di</strong> noi.<br />
Per l’incontro del 23 aprile 2036, le probabilità<br />
<strong>di</strong> caduta sono attualmente1 su 45.000, ma per i<br />
motivi sopra esposti, gli scienziati non esprimono<br />
alcuna certezza.”
frammentandolo in pezzi più piccoli o deviandone<br />
la traiettoria.<br />
Ma forse la questione merita una approccio più me<strong>di</strong>tato,<br />
tant’è che l’astrofisico Russel Schweickart,<br />
capo a San Francisco <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> ex astronauti<br />
della Nasa ora impegnati a tempo pieno a stu<strong>di</strong>are<br />
tali problemi, ha interessato il Comitato delle Nazioni<br />
Unite per gli usi pacifici dello Spazio, con un<br />
apposito rapporto proprio sull’asteroide Apophis<br />
(tavola 2).<br />
Al verificarsi <strong>di</strong> tale eventualità, la massa <strong>di</strong> polvere<br />
sollevata ad oscurare il sole per lunghi (o lunghissimi)<br />
perio<strong>di</strong>, assumerebbe i connotati <strong>di</strong> una emergenza<br />
planetaria da meritare la formalizzazione <strong>di</strong><br />
Tavola 3<br />
“A San Francisco, alla rivista Nature, Ed Lu e<br />
Schweckart hanno spiegato la teoria del “trattore<br />
gravitazionale” che risolverebbe anche gli interventi<br />
su quegli asteroi<strong>di</strong> composti da materiale<br />
scarsamente incoerente, la cui <strong>di</strong>sgregazione potrebbe<br />
provocare uno sciame <strong>di</strong> proiettili spaziali.<br />
Si tratterebbe <strong>di</strong> una grande astronave teleguidata<br />
che, affiancando l’asteroide in avvicinamento ed<br />
usando la sola forza gravitazionale della propria<br />
massa, lo trascinerebbe su una nuova rotta, grazie<br />
alla progressiva accensione <strong>di</strong> getti propulsori.<br />
Sono state anche calcolati la durata della missione<br />
(12 giorni circa) ed il costo (300 milioni <strong>di</strong> dollari)”.<br />
La Terra aggre<strong>di</strong>ta da detriti cosmici?<br />
APPROFONDIMENTI 12<br />
Sudan: frammenti <strong>di</strong> meteoriti<br />
un piano, così come è apparso sulla rivista Nature a<br />
cura dell’astrofisico Ed Lu e che sintetizzo in “tavola<br />
3”. Una generazione fa si credeva che un oggetto<br />
dalle <strong>di</strong>mensioni significative avrebbe potuto colpire<br />
la Terra ogni milione <strong>di</strong> anni. Nella metà degli anni<br />
‘90 già si parlava <strong>di</strong> un evento ogni 300.000 anni.<br />
Oggi, William Ailor, uno specialista <strong>di</strong> asteroi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
Aerospace Corporation (settore dell’US Air Force)<br />
sostiene che le possibilità possono essere definite<br />
come “una su <strong>di</strong>eci per secolo”.<br />
Sulla scorta <strong>di</strong> tali scenari, è stata presentata dal Dott.<br />
Easterbrook una istanza al Congresso americano circa<br />
la necessità che la Nasa converta il programma <strong>di</strong><br />
costruzione <strong>di</strong> una base lunare in un rafforzamento<br />
del sistema <strong>di</strong> monitoraggio degli asteroi<strong>di</strong>.<br />
Nell’ottobre del 2008, sul deserto della Nubia nel<br />
nord del Sudan, sono caduti su un’area <strong>di</strong> 23 miglia<br />
i frammenti <strong>di</strong> un meteorite delle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> una<br />
autovettura, <strong>di</strong>sintegratosi nell’ingresso nell’atmosfera.<br />
Pesava 70 tonnellate e la zona interessata era<br />
desertica. Ma se fosse stato più grande o avesse colpito<br />
una popolosa città?<br />
L’interrogativo sintetizza quin<strong>di</strong> il valore <strong>di</strong> emergenza<br />
che va riconosciuto agli oggetti cosmici, siano<br />
essi naturali come gli asteroi<strong>di</strong>, o parto dell’Uomo<br />
come la spazzatura spaziale.<br />
Non dobbiamo spaventarci oltre misura, ma credo<br />
sia opportuno restare informati.<br />
Spero che queste pagine abbiano contribuito a renderci<br />
tutti più consapevoli.<br />
Andrea Nacci
Martedì 13 si è svolta la cerimonia <strong>di</strong> “piantumazione”<br />
<strong>di</strong> nuovi alberi nella zona “Leccetti” <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>,<br />
interessata lo scorso anno da un incen<strong>di</strong>o.<br />
La <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> Spa, in collaborazione<br />
con la Comunità Montana dell’Alta Val <strong>di</strong> Cecina,<br />
ha curato l’iniziativa, invitando alla cerimonia<br />
le scolaresche dell’Istituto Comprensivo “Jacopo<br />
da <strong>Volterra</strong>”, accompagnate da insegnati e <strong>di</strong>rigente<br />
scolastico.<br />
Tale evento completa il progetto “CRV a impatto<br />
ambientale zero”, ovvero la compensazione delle<br />
emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica derivanti dal proprio<br />
ciclo produttivo, attraverso la messa a <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> nuove<br />
piante. Di particolare intensità educativa è stata la<br />
<strong>di</strong>retta partecipazione degli alunni opportunamente<br />
notizie dalla cassa 13<br />
LA CAssA ED I bAmbINI DELL’ IstItutO COmPrENsIVO DI VOLtErrA<br />
PrOtAGONIstI “VErDI”<br />
Successo dell’iniziativa “Banca ad impatto zero emissioni”<br />
assistiti dai tecnici della Comunità Montana e del<br />
personale del Corpo Forestale dello Stato.<br />
Il progetto ha ricevuto l’attestazione <strong>di</strong> merito al<br />
Green Global Banking Awards 2008 ed il Ministro<br />
dell’Ambiente On.le dott.ssa Stefania Prestigiacomo<br />
e l’Assessora Regionale della Toscana all’Ambiente<br />
dott.ssa Annarita Bramerini hanno inviato<br />
il loro plauso alla manifestazione, che, tra l’altro,<br />
godeva del Patrocinio del Presidente della Giunta<br />
Regionale Toscana Dott. Clau<strong>di</strong>o Martini.<br />
Per la <strong>Cassa</strong> erano presenti il Presidente della Spa<br />
Prof. Manghetti ed il Vice Presidente Rag. Ghionzoli<br />
oltre al Vice Direttore Generale Nacci; per la<br />
nelle foto in questa pagina: alcune immagini dell’evento<br />
Fondazione era presente il Vice Presidente Ivo Gabellieri.<br />
Tra le autorità intervenute erano presenti con i loro<br />
massimi vertici la Polizia <strong>di</strong> Stato, il Corpo Forestale<br />
dello Stato, la Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, l’Arma dei<br />
Carabinieri ed il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> Sig. Marco Buselli,<br />
oltre ai tecnici ed i funzionari della Comunità<br />
Montana<br />
Viene così confermata l’attenzione concreta della<br />
<strong>Cassa</strong> alle risorse ambientali del territorio e l’opera<br />
<strong>di</strong> sensibilizzazione <strong>di</strong>ffusa su tali tematiche in favore<br />
delle nuove generazioni.
IL sALutO DELL’AssEssOrA<br />
rEGIONALE tOsCANA<br />
ALL’AmbIENtE ANNArItA<br />
brAmErINI<br />
“Mi spiace davvero<br />
non poter essere<br />
presente alla vostra<br />
iniziativa ma purtroppo<br />
precedenti<br />
impegni amministrativi<br />
mi tengono<br />
lontana da <strong>Volterra</strong>.<br />
Vorrei comunque<br />
porgere un saluto a<br />
tutti i presenti e allo<br />
stesso tempo complimentarmi<br />
con la<br />
<strong>Cassa</strong> dì <strong>Risparmio</strong><br />
per l’impegno profuso<br />
in questi anni<br />
sui temi della tutela<br />
dell’Ambiente. Ho risposto affermativamente alla richiesta <strong>di</strong><br />
Patrocinio dell’evento poiché sono sinceramente convinta che<br />
il sistema bancario, con la sua crescente centralità nei tessuto<br />
socio-economico, abbia la capacità, ed in qualche modo il<br />
dovere, <strong>di</strong> incentivare e <strong>di</strong>ffondere pratiche virtuose in campo<br />
ambientale, promuovendo ed orientando lo sviluppo verso la<br />
méta della Sostenibilità.<br />
Credo <strong>di</strong>fatti che, come ricordava il premio nobel Amartya<br />
Sen già venti anni fa, occorre sapersi liberare dal pregiu<strong>di</strong>zio<br />
che vede il mondo dell’etica necessariamente contrapposto a<br />
quello della finanza e del cre<strong>di</strong>to. E’ lo stesso pregiu<strong>di</strong>zio che<br />
fino a pochi anni fa contrapponeva Ambiente ed Economia,<br />
come se il primo non fosse che un freno per la seconda. La<br />
comunità internazionale pare aver oggi abbandonato questo<br />
preconcetto ed avere invece compreso finalmente che l’integrazione<br />
tra Ambiente ed Economia non può che portare vantaggi<br />
ed anzi costituire il motore <strong>di</strong>namico attraverso cui far<br />
ripartire il sistema economico-finanziario, fortemente indebolito<br />
dalla attuale crisi.<br />
All’interno <strong>di</strong> questa cosiddetta “Green Economy” l’attività<br />
bancaria e finanziaria non può che avere un ruolo centrale.<br />
Il sistema del cre<strong>di</strong>to è <strong>di</strong>fatti <strong>di</strong> fondamentale importanza per<br />
muovere gli investimenti in una certa <strong>di</strong>rezione ed orientare<br />
quin<strong>di</strong> l’intero scenario <strong>di</strong> produzione e consumo.<br />
Una “Economia Verde” ha bisogno <strong>di</strong> una “Finanza Verde”<br />
che sappia coniugare la logica economica al rispetto dell’ambiente.<br />
Una banca quin<strong>di</strong> che non solo orienti i propri processi<br />
interni ad un’ottica ecologica, ma funga allo stesso tempo da<br />
“produttore <strong>di</strong> valori” sensibilizzando i propri clienti.<br />
Recentemente uno stu<strong>di</strong>o condotto negli Stati Uniti dalla Allianz<br />
Global Investors ha mostrato che quasi 1’80% degli<br />
intervistati ha intenzione <strong>di</strong> orientare i propri investimenti<br />
nell’Ambiente e nelle tecnologie ecompatibili. E’ un segnale<br />
NOTIZIE DALLA CASSA 14<br />
importante, mi pare, che rivela un crescente interesse per lo<br />
Sviluppo Sostenibile che va <strong>di</strong>ffondendosi in strati sempre più<br />
ampi della finanza e del mondo produttivo.<br />
Si tratta adesso <strong>di</strong> orientare questo interesse e farlo convergere<br />
in un sistema economico nuovo e rigenerato, attento ai<br />
bisogni delle generazioni attuali così come a quelli <strong>di</strong> quelle<br />
future, che sappia fare della tutela dell’ambiente il volano <strong>di</strong><br />
uno sviluppo durevole.<br />
Per far questo occorre anche sensibilizzare citta<strong>di</strong>ni e imprese,<br />
renderli partecipi <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> trasformazione Una<br />
trasformazione che non può soltanto essere demandata ai soggetti<br />
pubblici, che pure hanno gran<strong>di</strong> responsabilità, ma che<br />
deve necessariamente iniziare nei comportamenti <strong>di</strong> ognuno<br />
<strong>di</strong> noi.<br />
Il bosco che nascerà oggi a Leccetti ha anche questi evidenti<br />
obiettivi <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong> sensibilizzazione, oltre ovviamente<br />
agli effetti <strong>di</strong>retti sulla riduzione delle emissioni climalteranti,<br />
e mi auguro che rappresenti la semina non solo <strong>di</strong><br />
nuovi alberi, ma anche simbolicamente <strong>di</strong> nuovi valori e <strong>di</strong><br />
nuove prospettive su cui fondare il futuro della nostra società.<br />
Di nuovo porgo i miei più sinceri saluti a tutti i presenti”<br />
LAurEA PEr sErGIO VOLtE rANI ,<br />
sINDACO rEVIsOrE DE LA CA sA<br />
Il Collegio Sindacale della <strong>Cassa</strong> (da sinistra): Sergio <strong>Volterra</strong>ni,<br />
Giovanni Del Chicca (Presidente), Lirio Suvereti<br />
Si è brillantemente laureato in Scienze Econonomiche<br />
all’Università Marconi <strong>di</strong> Roma,<br />
Sergio <strong>Volterra</strong>ni, Sindaco Revisore della <strong>Cassa</strong>,<br />
affermato e riconosciuto professionista (è<br />
commercialista e titolare dell’omonimo stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> consulenza ed assistenza fiscale ed amministrativa<br />
a Cecina)<br />
Ha <strong>di</strong>scusso la tesi “Il rapporto <strong>di</strong> competenzae<br />
normative tra Stato e Regioni nella giurisprudenza<br />
della Corte Costituzionale”.<br />
Rallegramenti e congratulazioni da parte della<br />
Redazione del nostro perio<strong>di</strong>co per il raggiungimento<br />
<strong>di</strong> un altro importante traguardo da<br />
parte del neo dottore!
“Questa nuova iniziativa della <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Volterra</strong>, che si inserisce nell’ambito dei progetti della<br />
banca a tutela delle risorse ambientali, non può non<br />
ricevere il mio plauso, sia per l’evento in sé, sia per<br />
il contesto cui appartiene. Infatti, contribuire all’arricchimento<br />
delle aree ver<strong>di</strong> del nostro Paese, anche<br />
per compensare le emissioni <strong>di</strong> CO 2 derivanti dalle<br />
attività bancarie, è un gesto concreto per l’ambiente,<br />
La <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong> Spa ha ricevuto<br />
un altro importante riconoscimento durante la<br />
terza e<strong>di</strong>zione del premio nazionale “Banca e Territorio”,<br />
organizzato a Milano dall’ AIFIn, Associazione<br />
Italiana Financial Innovation”.<br />
Il concorso, in cui la CRV si affermò nel 2007<br />
come miglior Banca Territoriale, dove giunse anco-<br />
NOTIZIE DALLA CASSA 15<br />
IL SALUTO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE STEFANIA PRESTIGIACOMO<br />
PrEmIO AIfIN 2009:<br />
ANCOrA uN ImPOrtANtE rICONOsCImENtO ALLA CAssA<br />
Il Vice Direttore Generale Andrea Nacci<br />
alla consegna del Premio<br />
un atto d’amore per la natura.<br />
Sensibilizzare, poi, i citta<strong>di</strong>ni sulla tutela e valorizzazione<br />
dell’ambiente me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>verse iniziative significa<br />
avere rispetto verso il presente e verso le prossime<br />
generazioni.<br />
Io credo che un approccio più “verde” degli istituti<br />
<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to nella prestazione dei propri servizi possa<br />
tramutarsi in uno strumento potente <strong>di</strong> marketing,<br />
migliorando la percezione delle banche da parte <strong>di</strong><br />
quella crescente fetta <strong>di</strong> clientela con spiccata sensibilità<br />
verso le tematiche ambientali. La forza del<br />
“Green Banking”, infatti, risiede nel fatto <strong>di</strong> essere<br />
espressione del mercato, che sta comprendendo sempre<br />
<strong>di</strong> più le potenzialità economiche e <strong>di</strong> sviluppo<br />
connesse alla sostenibilità ambientale.<br />
Un mercato che rivolge la propria attenzione all’ambiente<br />
e ricerca nuove soluzioni è indubbiamente<br />
<strong>di</strong>namico, innovativo e quin<strong>di</strong> competitivo. Ed è un<br />
importante fattore per uscire dalla crisi. La green<br />
economy è la strada del futuro. Percorriamola insieme.” <br />
ra prima nel 2008 nella sezione “Iniziative a favore<br />
dell’arte e cultura e seconda nelle “iniziative sociali”,<br />
è sempre più una vetrina nazionale per le attività <strong>di</strong><br />
Responsabilità Sociale delle Imprese bancarie.<br />
Il progetto “Salute e Sorrisi” presentato quest’anno<br />
dalla <strong>Cassa</strong> ha meritato il terzo posto della classifica<br />
nella sezione “Iniziative a carattere sociale”, consentendo<br />
alla CRV <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguersi anche per questa<br />
e<strong>di</strong>zione tra 63 progetti presentati da 26 istituti <strong>di</strong><br />
cre<strong>di</strong>to partecipanti (tra cui importanti gruppi bancari<br />
nazionali).<br />
L’iniziativa presentata dalla <strong>Cassa</strong> ha messo in luce<br />
il ruolo dell’Istituto <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to citta<strong>di</strong>no in un settore<br />
importante quale quello della salute e dell’attenzione<br />
verso i soggetti più deboli e meno fortunati,<br />
sia nel territorio d’influenza della banca, ma anche<br />
fuori dai confini nazionali.
Presso tutti gli sportelli della<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>di</strong> <strong>Risparmio</strong> <strong>di</strong> <strong>Volterra</strong>.<br />
Oppure: www.crvolterra.it<br />
Grazie all’iniziativa<br />
CaRi Bimbi, devolveremo<br />
un importante contributo<br />
a favore del progetto Unicef<br />
“Eritrea - acqua e igiene<br />
nelle scuole”.<br />
Sarà un Natale più bello.<br />
Un grazie <strong>di</strong> cuore<br />
a tutti coloro che ci hanno<br />
aiutato a renderlo possibile.<br />
Auguri.<br />
La banca della porta accanto