Relazione Ambientale - Comune di Brenzone
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2.1 Metodologia adottata per<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione degli in<strong>di</strong>catori<br />
<strong>di</strong> Pressione e Stato<br />
La Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica<br />
dei Piani richiede l’organizzazione e<br />
la raccolta degli elementi conoscitivi<br />
attraverso i quali in<strong>di</strong>viduare e presentare<br />
le informazioni sullo stato<br />
dell’ambiente e delle risorse naturali,<br />
e sulle interazioni positive e negative<br />
tra questi e i principali settori <strong>di</strong> sviluppo.<br />
2.2 Organizzazione degli elementi<br />
conoscitivi: il modello DP-<br />
SIR<br />
L’organizzazione degli elementi conoscitivi<br />
per la integrazione della conoscenza<br />
ambientale impiega come<br />
riferimento architetturale lo schema<br />
DPSIR (Driving forces, Pressures,<br />
States, Impacts, Responses). Tale<br />
schema (ve<strong>di</strong> fig.1), sviluppato in ambito<br />
BEA e adottato dall’ANPA (Agenzia<br />
Nazionale per la Protezione <strong>Ambientale</strong>)<br />
per lo sviluppo del Sistema<br />
conoscitivo e dei controlli in campo<br />
ambientale, si basa su una struttura<br />
<strong>di</strong> relazioni causali che legano tra loro<br />
i seguenti elementi:<br />
- Determinanti (settori economici, attività<br />
umane)<br />
- Pressioni (emissioni, rifiuti, ecc.)<br />
- Stato (qualità fisiche, chimiche, biologiche)<br />
- Impatti (su ecosistemi, salute, funzioni,<br />
fruizioni, ecc.)<br />
- Risposte (politiche ambientali<br />
e settoriali, iniziative legislative,<br />
azioni <strong>di</strong> pianificazione, ecc.).<br />
La finalità prioritaria della valutazione<br />
è la verifica della rispondenza<br />
del programma con gli obiettivi dello<br />
patchwork stu<strong>di</strong>Architettura+CITYLAB<br />
sviluppo sostenibile, sia valutando il<br />
grado <strong>di</strong> integrazione dei principi <strong>di</strong><br />
sviluppo sostenibile al suo interno,<br />
sia verificandone il complessivo impatto<br />
ambientale, ovvero la <strong>di</strong>retta<br />
incidenza sulla qualità dell’ambiente.<br />
Quin<strong>di</strong>, una valutazione <strong>di</strong> tipo strategico<br />
si propone <strong>di</strong> verificare che<br />
gli obiettivi in<strong>di</strong>viduati siano coerenti<br />
con quelli propri dello sviluppo sostenibile,<br />
e che le azioni previste nella<br />
struttura <strong>di</strong> piano coerenti ed idonee<br />
al loro raggiungimento.<br />
I momenti fondamentali nella valutazione<br />
sono i seguenti:<br />
- verifica della corrispondenza degli<br />
obiettivi del piano o del programma<br />
con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile;<br />
- verifica della coerenza delle previsioni<br />
puntuali del piano o del programma<br />
con gli obiettivi della sostenibilità<br />
ambientale;<br />
- verifica della coerenza delle previsioni<br />
del programma con il quadro<br />
conoscitivo delle risorse territoriali ed<br />
ambientali e con le sensibilità e le criticità<br />
esistenti.<br />
E’ da ritenersi, quin<strong>di</strong>, che il legislatore,<br />
affi<strong>di</strong> agli strumenti strategici la<br />
verifica ambientale delle con<strong>di</strong>zioni<br />
per la trasformazione e agli strumenti<br />
operativi la verifica definitiva e l’applicazione<br />
<strong>di</strong> misure <strong>di</strong> mitigazione<br />
degli impatti.<br />
Nel primo caso (degli strumenti strategici)<br />
il tutto è con<strong>di</strong>zionato dalla<br />
messa a punto <strong>di</strong> una contabilità territoriale<br />
dello stock <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong>sponibili,<br />
al fine <strong>di</strong> consentirne un bilancio,<br />
ossia un’attribuzione <strong>di</strong> parti a<br />
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