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di Roma

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Alberto Thomegueux, uno spadaccino noto per le sue intempe_<br />

ranze, che alcuni mesi prima s'era battuto col Pini per avergli qUesto<br />

pestato involontariamente un piede all'uscita da una riunione scher_<br />

mistica al Cirque d'Etè, pubblicò sul giornale «La Patrie», anche in<br />

nome <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> suoi amici, una lettera aperta agli ufficiali italiani<br />

nella quale era detto: «Che il principe d'Orléans accetti la sfida<br />

del generale Albertone, sta bene, ma che un tenente, poi un altro<br />

e un altro ancora vogliano continuare i duelli, cliventa eccessivo.<br />

L'attitu<strong>di</strong>ne degli ufficiali italiani è scorretta; se essi tengono tanto<br />

ad avere un duello, noi siamo un gruppo <strong>di</strong> borghesi francesi pronti a<br />

risponder loro».<br />

Non era n passate ventiquattr'ore, che giunse al bollente Thome-<br />

gueux un <strong>di</strong>spaccio telegrafico da <strong>Roma</strong> nel quale il generale Man-<br />

naggia La Rocca <strong>di</strong>chiarava, per sé e per un gruppo <strong>di</strong> italiani, <strong>di</strong><br />

accettare la sfida dei francesi.<br />

Senza starci a pensare su e senza chiedere chi fosse questo generale<br />

(forse lo trasse in inganno la somiglianza del nome con queHo del generale<br />

Morozzo della Rocca), Thomegueux esultante si affrettò a rispondere<br />

che accettava lo scontro e che nominava i suoi secon<strong>di</strong>.<br />

Ohimé! la sua bellicosa esultanza doveva durar poco: la novella<br />

<strong>di</strong>sfida <strong>di</strong> Barletta da lui vagheggiata si trasformò ben presto, come<br />

allora fu scritto, in una <strong>di</strong>sfida <strong>di</strong>... burletta.<br />

Thomegueux<br />

Giunsero infatti da <strong>Roma</strong> <strong>di</strong>spacci che chiarivano<br />

come il «Generale Mannaggia La Rocca» altri non<br />

fosse che un vecchio cenciaiuolo del ['ione Ponte<br />

- a nome Luigi Gui<strong>di</strong> - in tal modo soprannominato<br />

perché ogni carnevale si mascherava da gene-<br />

rale e, cavalcando un asinello, sfilava por le vie citta<strong>di</strong>ne<br />

alla testa <strong>di</strong> un numeroso stuolo <strong>di</strong> fedelissime...<br />

truppe.<br />

Una grande ondata <strong>di</strong> ilarità si propagò per l'Eu-<br />

ropa, giungendo perfino oltre Atlantico, e sommers~<br />

nel ri<strong>di</strong>colo lo sventurato Thomegueux. Si seppe poI<br />

che la burla era stata ideata e mandata ad effetto dal<br />

giornalista Eugenio Rubichi (Richel) della «Tribuna».<br />

« Mannaggia La Rocca»<br />

ebbe allora il suo quarto d'ora<br />

<strong>di</strong> celebrità.<br />

Da ogni parte giunsero<br />

a <strong>Roma</strong> richieste <strong>di</strong> notizie<br />

sulla sua vita, si vollero sue<br />

fotografie per pubblicade sui<br />

giornali, si giunse persino<br />

ad intervistarlo per conoscere<br />

il suo pensiero sulla sfida <strong>di</strong><br />

Thomegueux.<br />

Uno dei primi ad accor-<br />

rere presso il «generale» per<br />

raccoglierne le impressioni fu<br />

Trilussa, il quale pubblicò la<br />

sua intervista sul «Don Chisciotte<br />

<strong>di</strong> <strong>Roma</strong>» dell' II ago-<br />

sto, firmandola con l'altro<br />

« Mannaggia La Rocca»<br />

pseudonimo da lui allora<br />

usato: Marco Pepe.<br />

«L'ho trovato _ così inizia la prosa trilussiana- nella sua oscura<br />

e modesta botteguccia <strong>di</strong> stracciarolo al vicolo dei VecchiareHi n. 2.<br />

Stava contrattando, molto animatamente, la compra <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> scarpe<br />

vecchie che rivelavano il lungo e tortuoso cammino del proprietario<br />

che_o ingratitu<strong>di</strong>ne umana! - voleva <strong>di</strong>sfarsene por quin<strong>di</strong>ci sol<strong>di</strong>».<br />

Marco Pepe ci fa poi sapere <strong>di</strong> aver invitato l'illustre personaggio<br />

a bere insieme mezzo litro nella vicina osteria della sora Amalia, e<br />

così riferisce il colloquio lì avuto col suo interlocutOre:<br />

- È proprio vero che avete sfidato Thomegueux?<br />

_Me l'hanno detto stamattina alla «Tribuna». Ce so ito alle IO<br />

p~rché er <strong>di</strong>rettore m' ha mannato a chiamà d'urg,enza. Anzi c'era un<br />

sIgnore co' la barba bionda che m' ha pagato er vermute...<br />

,. _ A voi, dunque, non vi è nemmeno passata per il cervello<br />

lldea che...<br />

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