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Interventi di riqualificazione e rinaturalizzazione del parco Colonnetti<br />
Il parco Colonnetti rappresenta certamente una risorsa importante per l’area di Mirafiori<br />
Sud e <strong>il</strong> Programma di recupero urbano ha riconosciuto la necessità di creare un tavolo<br />
di progettazione partecipata con <strong>il</strong> coinvolgimento di Mentelocale, <strong>il</strong> settore Periferie, la<br />
Circoscrizione, <strong>il</strong> settore Urbanizzazioni, <strong>il</strong> settore Verde Pubblico, le scuole e <strong>il</strong> comitato<br />
spontaneo che da anni si occupa di educazione ambientale. Inoltre si sottolinea <strong>il</strong> ruolo<br />
di interlocutore intermedio svolto dall’ente Parco del Po nel rapporto tra Circoscrizione e<br />
associazioni, alcune delle quali avevano adottato uno st<strong>il</strong>e difensivo nei confronti di<br />
ipotesi di valorizzazione del parco.<br />
Nonostante le reali difficoltà riscontrate nel corso del processo, con punte di<br />
conflittualità molto accese, nel luglio del 2003 si è arrivati alla presentazione del<br />
progetto preliminare. Il progetto del parco si lega inoltre alla riqualificazione delle<br />
sponde del Sangone che per altro rientra nel progetto “Torino città d’acque” e prevede<br />
la realizzazione di piste ciclab<strong>il</strong>i e aree attrezzate per attività sportive.<br />
Creazione di un polo scientifico con <strong>il</strong> trasferimento di Experimenta<br />
L’elaborazione del progetto ha visto <strong>il</strong> coinvolgimento del Cnr, dell’Istituto G. Ferrarsi e<br />
di altri soggetti locali, ma ha incontrato notevoli difficoltà. Inizialmente si attiva una<br />
collaborazione tra i tecnici del Comune ed un architetto esterno al fine di studiare un<br />
progetto che non fosse troppo invasivo. Il progetto viene però bocciato dalla <strong>Regione</strong><br />
<strong>Piemonte</strong> perché ritenuto “troppo povero”.<br />
In seguito viene coinvolta anche la Provincia, interessata alla creazione di un Science<br />
Center come centro di divulgazione scientifica, e si avvia una collaborazione tra<br />
<strong>Regione</strong> e Provincia per elaborare un progetto di polo scientifico. Anche questa ipotesi<br />
incontra però numerose difficoltà; da un lato non emerge una chiara visione di progetto,<br />
dall’altra si fatica a definire le modalità operative con cui arrivare alla sua realizzazione.<br />
Soltanto nel corso del 2003 la situazione si sblocca a seguito della decisione di<br />
contattare Torino Internazionale e di rimettere in gioco l’ipotesi di realizzare <strong>il</strong> polo<br />
scientifico, in stretta connessione con Experimenta.<br />
Lo stato di avanzamento dei lavori<br />
Di seguito si rende conto dello stato di avanzamento degli interventi previsti nell’ambito<br />
del Pru di via Artom, con particolare riguardo a quelli che hanno visto <strong>il</strong> coinvolgimento<br />
dei soggetti locali e degli abitanti del quartiere:<br />
- l’intervento previsto nell’area dove avevano sede i servizi sociali di via Monastir<br />
prevedeva l’abbattimento dell’edificio e la riqualificazione della zona. In realtà, i<br />
lavori di demolizione sono stati avviati solo nel mese di luglio 2004, con un<br />
grave ritardo dovuto al r<strong>il</strong>evamento di alcune componenti in amianto, per le<br />
quali si rende necessario un lavoro di bonifica del sito (in 120 giorni). Solo in<br />
seguito si potrà dare avvio alla fase di riqualificazione e ridisegno dell’area. Si<br />
prevede di terminare i cantieri ad ottobre 2005;<br />
- l’abbattimento dell’edificio di via Pisacane è avvenuto nel 2000, mentre nel<br />
corso del 2001 è stato avviato un percorso di progettazione partecipata con<br />
alcuni portatori di interessi (scuole, servizi, ecc.). Le indicazioni progettuali<br />
Laboratorio di Politiche (LAPO) Secondo rapporto di ricerca 18