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NOTIZIARIO della COMUNITÀ - Comunità Parrocchiale Madonna ...

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<strong>COMUNITÀ</strong><br />

PASTORALE<br />

MADONNA dell’AIUTO<br />

G O R G O N Z O L A<br />

30 OTTOBRE 2011<br />

<strong>NOTIZIARIO</strong> <strong>della</strong> <strong>COMUNITÀ</strong><br />

In questi giorni in cui tutti ricordiamo i nostri “Morti” non sarà il parroco a “dire una parola” su questa grande e<br />

misteriosa e divina realtà.<br />

Ho chiesto il permesso - e cedo la parola - a due sposi che Dio ha separato su questa terra.<br />

Due giorni prima di morire, Gabriella dal letto di ospedale ha scritto una stupenda lettera … a tutti: eccola..<br />

Ed ecco il saluto del suo sposo, durante il funerale: un’eco altrettanto toccante e vera.<br />

Carissimi amici e parenti,<br />

Ospedale San Raffaele,<br />

10 ottobre 2011<br />

preparatevi ad un'altra festa di cui non sappiamo la data<br />

precisa ma sappiamo molto probabile.<br />

Non potrò certo chiedervi di non piangere. Anzi, piangete<br />

pure tutto il vostro dolore che sarà rugiada sull’erba<br />

nuova. Però vi prego di pensare anche alla mia gioia e<br />

alla mia pace nell’essermi sentita tanto amata da Dio e<br />

da tutti voi. Per qualcuno che soffre questo è veramente<br />

il dono più grande.<br />

Non abbandonate mai nessuno.<br />

Lasciatemi dunque andare serenamente, perché io possa<br />

essere davvero libera e lo possiate essere anche voi, in<br />

modo che possiamo danzare insieme nel cielo, quando<br />

vorremo, la nostra danza in amore <strong>della</strong> Vita.<br />

Ecco perché mi piacerebbe che anche la cerimonia fosse<br />

molto gioiosa, con canti e possibilmente danze<br />

(chiederei a Paola e Ornella se possono intrecciare una<br />

danza ebraica intorno all’altare, magari durante<br />

l’offertorio).<br />

Naturalmente siete tutti invitati!<br />

E se qualcuno ricorda la poesia di Peguy in cui dice di<br />

non piangere perché io sarò nella stanza accanto sappiate<br />

che per me non è così: io sarò esattamente dentro di<br />

voi.<br />

Gabriella<br />

Gorgonzola, 15 Ottobre 2011<br />

Amici carissimi, oggi qui riuniti per l’ultimo saluto<br />

a Gabriella, voglio con voi lodare e ringraziare<br />

Dio per avercela donata.<br />

Grazie, mio Dio, del dono di Gabriella, un dono<br />

prezioso di sposa, madre e compagna di vita.<br />

Una vita che con lei accanto è stata piena di significato;<br />

una vita intensa, meravigliosa e piena di<br />

grazia.<br />

Con Gabriella ho scoperto la profondità del Tuo<br />

progetto, dell’unità dove uomo e donna diventano<br />

con la tua grazia una sola carne.<br />

Con Gabriella la mia vita è stata una vita riempita<br />

di senso, un cammino che partendo da Te ci deve<br />

riportare a Te Dio Creatore.<br />

Oggi il mio cuore è triste ma è anche un cuore in<br />

festa per il suo ritorno al cielo.<br />

Un giorno di festa come lei serenamente due giorni<br />

prima dell’ultimo respiro, dal letto<br />

dell’ospedale ha scritto a tutti noi (vedi a lato)<br />

Anche la santa Messa è stata da lei preparata; lei<br />

ha scelto le letture i salmi e i canti per la sua festa<br />

di saluto. Ancora lei ha espresso il desiderio che<br />

alla fine <strong>della</strong> cerimonia, dopo che il suo corpo<br />

sarà partito per essere portato alla cremazione, si<br />

ritorni alla cascina Pagnana a concludere la festa<br />

con un momento conviviale e di lenti e lunghi abbracci.<br />

Ciao Amore!


NUOVE TENSIONI CON IL POTERE PUBBLICO SPAGNOLO<br />

Il governatore <strong>della</strong> città di Milano dopo la peste entrò subito in rotta di collisione<br />

con Carlo Borromeo e questa volta si avvalse del gesuita Giulio Mazzarino che<br />

contestò gli indirizzi religiosi di Carlo perché troppo rigorosi per i fedeli.<br />

Al governatore non parve vero mettere in cattiva luce il Vescovo. Nel frattempo<br />

Carlo non era ancora riuscito a trasformare il clero come avrebbe voluto e quindi<br />

fonda la congregazione degli “Oblati di Sant’Ambrogio” ed erige la chiesa del<br />

Santo Sepolcro come loro sede: in pratica questi preti erano coloro che si attenevano<br />

fedelmente alle regole dei Concili provinciali ed alla riforme che il Cardinale<br />

aveva messo in atto.<br />

Siamo nel 1578: il Vescovo Carlo parte per Torino a visitare la Sacra Sindone di cui era profondamente devoto: vi<br />

arriva dopo 4 giorni con le vesciche ai piedi; al ritorno si rifugia in quel logo di pace e di riposo spirituale che per lui è il<br />

Sacro monte di Varallo.<br />

Ma anche da parte delle popolazione incominciano alcune incomprensioni nei suoi confronti: ritorna in grande stile<br />

, dopo la peste, la voglia di festeggiare il carnevale ed il Governatore appoggia questo desiderio.<br />

Carlo Borromeo allora compone un “Memoriale” che può essere considerato il testamento del Vescovo. In questo<br />

scritto le parole sono usate come un pittore usa i colori: infatti supplica i fedeli, poi li minaccia e da ultimo li invoca di<br />

assecondare la volontà di Dio.<br />

La sua tesi è che la mano di Dio ha risollevato la Diocesi dopo la peste, anzi è la misericordia di Dio che ha posto<br />

fine a questo grande flagello. Alla autorità civile questa atteggiamento non sta bene, anzi arriva ad affermare che Carlo è<br />

odiato dallo stesso suo popolo. Queste voci giungono fino a Roma ed il Borromeo è obbligato ad usare tempo e parole<br />

per difendersi pure da Roma. Anzi si deve decidere a partire per porre fine alla questione e per difendere i decreti del IV<br />

Concilio Provinciale.<br />

Papa Gregorio XIII alla fine crede a Carlo anche se il governatore D’Aymonte manda una delegazione di nobili a sostegno<br />

delle sue tesi. A sfatare il potere civile sono i festeggiamenti indetti a Milano per il ritorno del suo vescovo.<br />

L’ultimo colpo di coda del governatore è di fare a Carnevale un torneo sul piazzale del Duomo: non trova i cavalieri<br />

a Milano, li fa arrivare da Pavia, ma il torneo non si fa comunque. Quando poi il Governatore sta per morire, lo stesso<br />

Carlo si reca al suo capezzale e ne celebra i funerale il 20 aprile 1580. Questa frattura però tra stato e chiesa non giova a<br />

nessuno e Carlo allora manda all’imperatore Filippo II il suo fidato consigliere Bescapé perché si trovi una soluzione degna<br />

di Milano. Infatti il nuovo Governatore Carlo D’Aragona arriva in città con una lettera di raccomandazione che dice :<br />

“Che lui sarà ministro di Carlo Borromeo, vero difensore dei dominii spagnoli”.<br />

Sembrava tutto appianato quando scoppia la grana dell’Ospedale Maggiore di Milano: gli amministratori si rifiutano<br />

di consegnare i libri contabili e vengono scomunicati.<br />

Carlo, da parte sua, nella sua propria vita usa quella severità che vuole imporre ai suoi fedeli: inasprisce ancora di<br />

più le penitenze, non volendo vino a tavola, digiuna di 3 giorni alla settimana, il suo letto ha lenzuola ruvide di canapa.<br />

Mentre diventa sempre più asceta il suo carattere si modifica e diventa più amabile e tollerante. Nonostante questo<br />

cambiamento nel 1582 ottiene di bandire i tornei e le mascherate di carnevale nei giorni festivi.<br />

LOTTA AI PROTESTANTI<br />

La diocesi di Milano, come sappiamo, si estendeva anche ad alcuni Cantoni <strong>della</strong> Svizzera dove già era entrata la<br />

Riforma Protestante e quindi questo zone dovevano essere visitate e confortate.<br />

Il suo piano si esprime con questi provvedimenti: rimuovere gli abusi tra i cattolici, visitare anche i luoghi più sperduti;<br />

inoltre consegna al “Braccio secolare” alcune streghe che vengono bruciate, svolge un lavoro diplomatico per stabilire<br />

una convivenza con i protestanti così che il protestantesimo è fermato al Canton Grigioni ed in val Chiavenna.<br />

Ma questo ultimo sforzo di Visite pastorale ha minato il suo fisico già provato dai digiuni e dalle malattie. Una piaga<br />

nella gamba non gli si chiude ed il Papa con un “Breve” gli impone di sottoporsi alla cure dei medici.<br />

Nel 1584 convoca, sentiti i Vicari Foranei ed i Prefetti delle porte , un sinodo diocesano ad aprile. Durante questa<br />

assemblea il vescovo parla come se dovesse fare il bilancio di tutto il suo operato in diocesi, impone poi di aumentare le<br />

pene a chi non ottempera ai Decreti del Sinodo. In Estate riprende come suo solito le Visite Pastorali al di fuori <strong>della</strong> città<br />

di Milano, in ottobre fa i suoi esercizi spirituale al Sacro monte di Varallo come sua abitudine. In questi esercizi fa la sua<br />

confessione generale anche perché è assalito più volte dalle febbri, ma lui finge di stare bene. Riesce febbricitante ad<br />

andare ad Ascona a fondare il collegio per educare i giovani e poi va ad Arona. Da lì in barca viene condotto a Milano ,<br />

nella sua camera fa mettere i quadri <strong>della</strong> passione <strong>della</strong> morte di Gesù Cristo.<br />

Padre Adorno gli conferisce i sacramenti e l’estrema unzione e, mentre continuano a leggergli la passione di Gesù ,<br />

il 3 novembre alla terza ora canonica muore. Aveva 46 anni…<br />

La città perdeva il suo vescovo, ma la gente comune un padre ed un protettore.<br />

Il papa Paolo V dopo 26 anni dalla more nel 1610 lo proclamava Santo.


ORARI SEGRETERIE PARROCCHIALI:<br />

SAN CARLO: ore 9.00 - 10.00 e 16.30 - 17.30 (escluso sabato pom.) TEL: 029511415<br />

PROTASO E GERVASO: 9.30-11.00 e 15.00 - 18.00 (escluso sabato pom. ) TEL 029513273<br />

APPUNTAMENTI SETTIMANALI<br />

Domenica 30 Ore 10.00: SECONDA COMUNIONE SOLENNE<br />

Ore 15.00: in PeG. Padrini e Genitori Battesimo<br />

Ore 18.00: in PeG: Solenne Conclusione Quarantore<br />

Lunedì 31<br />

Martedì 1 Nov OGNISSANTI: Festa di precetto: Orario SS. Messe:<br />

come la Domenica<br />

Mercoledì 2<br />

Giovedì 3<br />

Venerdì 4 Ore 10 - 17: Adorazione Eucaristica in Santuario<br />

Sabato 5<br />

Domenica 6 Ore 11.30: Presentazione Battezzandi in PeG<br />

Ore 11.00: S.Messa per i Caduti, al Cimitero<br />

Lunedì 7 Inizio Benedizione alle Famiglie: sul prossimo Notiziario,<br />

i turni e le vie<br />

ORARI CELEBRAZIONI 1 - 4 Novembre:<br />

ORARIO SANTE QUARANTORE:<br />

Domenica 30 ottobre:<br />

San Carlo<br />

- Ore 16.30: Esposizione - Adorazione personale<br />

fino alle ore 18.00 --ore 18.30 Santa Messa<br />

Santi Gervaso e Protaso<br />

- Ore 12,30 ÷ 17.45 - Esposizione e adorazione<br />

- Ore 17.00: Preghiera comunitaria e Solenne<br />

Benedizione Eucaristica<br />

- Ore 18.00: S.Messa conclusiva delle Giornate<br />

Eucaristiche per l’intera <strong>Comunità</strong> Pastorale<br />

- ore 15.00 -17.00: In Oratorio San Luigi:<br />

Adorazione Eucaristica.<br />

Una volta era tradizione che durante le SS. Quarantore<br />

la gente facesse “L’Offerta <strong>della</strong> Cera”:<br />

cioè facesse offerte per le candele che servivano<br />

per le celebrazioni di tutto l’anno. Era un modo<br />

generoso per rendere belle e decorose le Celebrazioni<br />

Liturgiche.<br />

Da qualche anno da noi è stata sostituita con una<br />

mostra/offerta per oggetti liturgici, che servono<br />

per l’altare: nella Cappella <strong>della</strong> Trinità.<br />

31 ottobre: SS: Messe prefestive: ore 18.30 (Protaso e Gervaso) ------- ore 20.00 (san Carlo)<br />

1 Novembre: Come la Domenica<br />

2 Novembre: 7.00 -- 9.00 (Ufficio Funebre) -- 18.30 -- 20.45 (Protaso e Gervaso)<br />

8.30 (Ufficio Funebre) -- 17.30 -- 20.45 (San Carlo)<br />

ore 15.00: S.Messa al CIMITERO<br />

3 Novembre ore 15.00: Santa Messa Defunti O.V.A. in Via Oberdan<br />

4 Novembre Festa di San Carlo: ore 20.45 S.Messa <strong>della</strong> <strong>Comunità</strong> in parrocchia di San Carlo<br />

L’Eucaristia difesa contro satana<br />

Con un realismo che a noi moderni può sembrare eccessivo - e forse è solo segno <strong>della</strong> differenza non solo culturale<br />

ma anche di fede … - San Giovanni Crisostomo ci dice che il “bere il Sangue di Cristo nell’Eucaristia” è potente antidoto<br />

contro l’azione di satana: “Se mostrerai al maligno la lingua intrisa del sangue prezioso, non potrà resistere; se<br />

gli farai vedere la bocca tinta di porpora, come una fiera impaurita volterà di corsa le spalle”.<br />

Alcuni secoli più tardi Alberto Magno esprimerà con altre parole lo stesso concetto: “L’Eucaristia ci offre un pascolo<br />

divino che ci rinforza: in tal modo né il mondo, né il diavolo possono fare niente contro di noi”.<br />

via Matteotti, 30<br />

Gorgonzola<br />

0295300616<br />

www.argentia.it<br />

cinema@teatroargentia.it<br />

Argentia Cinema Teatro - Sala <strong>della</strong> <strong>Comunità</strong><br />

venerdì 28, sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre ore 21.00; martedì 1 novembre ore 16.00 e 21.00<br />

1° VISIONE I tre moschettieri Spettacolare trasposizione del classico di Dumas<br />

domenica 30 ottobre ore 16.00 LIRICA IN HD Madama Butterfly di Giacomo Puccini<br />

mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 novembre ore 21.00 1° VISIONE Bar Sport<br />

Lantropologia surreale di Stefano Benni con la comicità di Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Antonio Cornacchione<br />

sabato 5 novembre ore 21.00 e domenica 6 novembre ore 16.00 TEATRO L’angelo di S. Vittore Intero 7 €; Ridotto 5 €<br />

Spettacolo del Gruppo teatrale “In cammino” di Cassina de'Pecchi sulla vita <strong>della</strong> BEATA ENRICHETTA ALFIERI suora <strong>della</strong> carità<br />

ORARI SS. MESSE : feriali 7.00 - 9.00 - 18.30 : Protaso e Gervaso----(venerdì ore 20.45 sostituisce 18.30) (sabato, sospesa 7.00)<br />

8.30 - 17.30 (San Carlo) (sabato sospesa ore 17.30)<br />

FESTIVE: 7.30 - 9.30 - 11.30 - 18.30 (San Carlo)-- 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 (Protaso e Gervaso)<br />

PREFESTIVE: 18.30 (Protaso e Gervaso) ---- 20.00 (San Carlo)

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