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Statistica Ordinis Fratrum Minorum - OFM

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privilegio di decidere di non invecchiare.<br />

«C’è una giovinezza dello spirito – si legge<br />

nell’Esortazione apostolica Vita consecrata<br />

– che permane nel tempo: essa si collega<br />

col fatto che l’individuo cerca e trova<br />

ad ogni ciclo vitale un compito diverso da<br />

svolgere, un modo specifico d’essere, di<br />

servire e d’amare» (VC 70).<br />

Non “invecchiate”, Fratelli carissimi. È<br />

sempre possibile partire per “paesi sconosciuti”,<br />

come Abramo; essere in grado di<br />

“vedere” il “nuovo”, come Simeone ed<br />

Anna; essere capaci di vivere con gioia il<br />

“quotidiano”: la preghiera, l’ascolto della<br />

Parola, la vita sacramentale, il servizio alla<br />

Chiesa e agli uomini e donne di oggi, secondo<br />

il carisma francescano, il sostegno<br />

ai passi dei giovani Frati che iniziano il<br />

cammino nelle nostre Fraternità, la presenza<br />

saggia e pacificata nelle Fraternità missionarie<br />

Vi sostenga e vi incoraggi a conservare<br />

vivo il senso dell’attesa e della ricerca l’esempio<br />

di san Francesco, il quale «non<br />

credeva di aver raggiunto il traguardo e,<br />

perseverando instancabile nel proposito di<br />

un santo rinnovamento, sperava sempre di<br />

poter ricominciare daccapo» (1Cel 103).<br />

Carissimi Fratelli anziani ed infermi, la<br />

Chiesa ha bisogno di voi: con la vostra<br />

presenza alimentate la vita del popolo di<br />

Dio, diffondendo la cultura delle beatitudini;<br />

siete «segno di Cristo e del suo stile di<br />

vita» e, mentre invitate «a non anteporre<br />

nulla a Dio e al suo Regno», siete «esempio<br />

a tutti di generosità nella preghiera e<br />

nella dedizione al prossimo» (cf Giovanni<br />

Paolo II, Angelus, 30 gennaio 2000).<br />

E siete preziosi anche per il nostro Ordine.<br />

Anzitutto perché costituite una parte<br />

consistente della nostra Fraternità: sopra i<br />

70 anni siete oltre 4.700. La maggior parte<br />

di voi partecipa attivamente alla vita e alla<br />

missione della Fraternità; anzi, in qualche<br />

regione, siete voi a portare avanti attività,<br />

presenze e ministeri. Siete preziosi, soprattutto,<br />

perché siete una riserva di esperienza,<br />

di saggezza, di capacità di cogliere<br />

ciò che è essenziale e importante, un esempio<br />

di generosa fedeltà. Sì, l’anzianità non<br />

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS<br />

31<br />

è la fine e l’esaurimento di una vita spirituale:<br />

avete ancora molto da donarci, specie<br />

in questo momento provvidenziale in<br />

cui siamo impegnati a “riscoprire” la nostra<br />

storia, per riviverla e riscriverla in modo<br />

nuovo, così da aprirla al futuro (cf Giacomo<br />

Bini, L’Ordine oggi, 11 giugno<br />

2000, II,1).<br />

Voi siete indispensabili per coronare<br />

questo nostro “sogno”, perché custodi della<br />

nostra memoria, “biblioteche viventi” di<br />

un patrimonio inestimabile di valori, di<br />

esperienze umane e spirituali, di testimonianze<br />

entusiasmanti e profetiche; perché<br />

siete, in particolare, un richiamo costante a<br />

ciò che solo può dare solidità al nostro<br />

“operare”: il «quaerere Deum», la sequela<br />

di Cristo, che resta sempre la norma suprema<br />

della nostra vita francescana.<br />

La Chiesa vi è grata per la vostra fedeltà<br />

e per la vostra vita spesa a servizio del popolo<br />

di Dio (cf Benedetto XVI, Lettera per<br />

la Plenaria della CIVCSVA, 25 settembre<br />

2005). Io, come Ministro generale e servo<br />

della Fraternità universale, vi dico grazie<br />

per quello che avete fatto e fate, in modo<br />

particolare per quello che siete: “sacramento”<br />

della fedeltà del Signore nei nostri confronti<br />

e per le meraviglie che ha operato in<br />

voi e attraverso di voi, “chiamate” viventi a<br />

rispondere con generosità a tanto amore.<br />

Carissimi “Fratelli maggiori”, rinnovandovi<br />

la mia riconoscenza, e quella di<br />

tutto l’Ordine, e il desiderio di esservi vicino<br />

in questa tappa preziosa della vostra<br />

esistenza, vi saluto fraternamente, inviandovi<br />

un augurio e lasciandovi, come ricordo<br />

di questo nostro “incontro”, una preghiera.<br />

L’augurio è che possiate fare vostre le<br />

parole di un grande “vecchio-giovane”,<br />

Giovanni Paolo II, scritte nella Lettera agli<br />

anziani del 1999. E le parole sono queste:<br />

«Nonostante le limitazioni sopraggiunte<br />

con l’età, conservo il gusto della vita. Ne<br />

ringrazio il Signore. È bello potersi spendere<br />

fino alla fine per la causa del Regno<br />

di Dio» (n. 17).<br />

La preghiera è di san Francesco, messa<br />

a conclusione della Lettera all’Ordine.

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