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Di Lia aLBoniCo vITa In CaSErma - DISTaCCamEnTo Eur 11a – C’era uno volta.. il turno in cucina ma ora il servizio è svolto da personale in cuffietta e grembiulino. All’EUR c’è Cristina Lasco, Non ama la pubblicità e da ben 18 anni provvede ai pasti dei pompieri; li prepara come fosse nella cucina di casa sua, con lo stesso amore e dedizione. Quando capitano le emergenze, non si risparmia incurante dell’orario di lavoro. Alla sede EUR 11A le vogliono bene tutti, come ad una persona di famiglia. e nel giorno di Santa Barbara, particolarmente impegnativo, le è stato tributato un segno tangibile del loro affetto. La presenza preziosa di Cristina è confermata da Andrea Valentinotti, capo sede del distaccamento da quando Antonio Vannacci è andato in pensione. Le difficoltà che affronta sono tante; per carenza di personale oltre al ruolo di responsabilità che gli è stato affidato, continua a svolgere l’attività di capo squadra nei servizi esterni. DuE ComE TanTI - SIlEnzIoSI E moDESTI EroI Con glI SCarPonI Alessandria - Roberto Pascoli è rimasto per diverse ore sospeso sul tetto delle carceri di piazza Don Soria a dialogare con un ragazzo deciso a suicidarsi se non fosse stato ascoltato dagli inquirenti. Conquistata la sua fiducia lo ha tratto in salvo. Era coadiuvato dall’educatrice del carcere e via telefono dal capo della squadra mobile Domenico Lopane. “Io sono salito sulla scala per aiutarlo e quando finalmente è sceso e mi ha abbracciato per me, e per il Corpo che rappresento, è stata una grande soddisfazione”. Ha detto Roberto. Como - Luciano Fascendini, Capo Reparto dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Como e assessore comunale a Mandello del Lario pensava di recuperare un cadavere nel lago, ma uno dei suoi uomini si è accorto che l’uomo riverso a faccia in giù respirava ancora, così ancora vestito di tutto punto e con gli scarponi, si è tuffato nelle freddissime acque del lago e ha raggiunto e recuperato il 52enne che aveva tentato il suicidio, salvandolo da morte certa CurIoSITà STorICa L’AURORA BOREALE A NAPOLI: 17 NOVEMBRE 1848 Verso le dieci di sera L’ Osservatorio Astronomico della Real Marina osservò una luce che sembrava il riverbero di un vasto incendio. Il cielo apparve come avvolto di un leggerissimo vapore rosso fino dietro le colline di Capodimonte. Il fenomeno è descritto così nella relazione dell’osservatorio: “ben presto acquistò una movenza ed una variabilità continua, mostrando in diversi punti , ora il cielo nel suo naturale colore , ora addensamento del purpureo vapore: talvolta era strisciata di fasce verticali , o rosse a diversa gradazione di densità , o di luce gialla e bianca frammischiata di strisce rossastre” , Furono molti ad allertare “la compagnia dei pompieri”. INDIETRO NEL TEMPO - Il compito di vegliare sugli incendi era svolto dalla Compagnia dei Pompieri del Corpo di Artiglieria, ma il 28 febbraio 1806 Giuseppe Bonaparte Re dì Napoli, con un editto ne costituiva la Compagnia agli ordini di un Commissario Generale dipendente dal Ministero della Polizia, mantenuta dai contribuenti partenopei. Dal 13 novembre 1833 Ferdinando II, con decreto istituì la nuova Compagnia per estinguere gli incendi nella città di Napoli, che pur dipendendo dal Ministero dell’Interno, era subordinata alla disciplina militare, e ogni giorno per un’ora i Pompieri dovevano esercitarsi al maneggio delle armi. SCIEnza E TECnICa – nuovE fronTIErE USA, L’UMANOIDE ASH (AUTONOMOUS SHIPBOARD HUMANOID), il pompiere a batteria – I ricercatori del Virginia Tech hanno messo a punto un robot che cammina come una persona e dovrebbe essere impiegato su navi e sottomarini contro gli incendi. Per consentire ai “pompieri umanoidi”, la deambulazione come quella degli esseri umani, sono state inserite delle molle di titanio nelle gambe e nei glutei. Sono in grado di mantenersi in equilibrio in uno spazio ristretto, “camminare” carponi e salire su scale e scalette, spegnere le fiamme e portare in salvo le persone coinvolte nei disastri. 6 dei Vigili del Fuoco l’angolo DEllo SPorT anDrea VaLentinotti Capo seDe DistaCCamento eur p.Le ViVona QuInTo CamPIonaTo ITalIano vv. f. DI loTTa – mEmorIal bruno PETrarCa Gil Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria “Giovanni Merolillo” conquista per il quinto anno consecutivo, il Campionato Italiano VV.F. con 27 punti; al secondo posto si è classificato il G.S. VV.F. “Billi e Masi”di Pisa con 22 punti e al terzo posto il G.S. VV.F. “Sorgini” di Roma con 17 punti. I gruppi sportivi dei comandi di Palermo e Trieste si sono classificati rispettivamente quarto e quinto SyDnEy – monDIalI maSTEr - il GS Vigili del Fuoco di Grosseto “Massimo Boni” ha partecipato a Sydney, in Australia, ai Mondiali Master e nelle gare per Vigili del Fuoco, riportando risultati strepitosi. La Pognant nei Master F-40 ha vinto la medaglia d’argento nella gara manichino e pinne fissando il nuovo record italiano (tempo 1.12.39); ha ottenuto la medaglia di bronzo nella gara pinne e torpedo (tempo 1.11.29) dietro all’australiana e alla tedesca. Nelle gare mondiali per vigili del fuoco di nuoto ha stravinto tutto con 6 medaglie nei 50, 100 e 200 stile libero e nei 50 farfalla, dorso e rana. Vasellini nella gara più impegnativa mondiale per società ha ottenuto: un eccezionale diciannovesimo posto assoluto nella gara manichino pinne con un tempo di 53.88 Un’altra grande soddisfazione tutti i vigili del fuoco. approfondimenti: www.vigilfuoco.it/sport Pim antincendio srl Via delle idrovore della magliana, 143 - 00148 roma (rm) tel. 06.65759205 - Fax. 06.65759206 - www.pimantincendio.it - pimantincendio@arubapec.it
interviSta all’ing. luigi abate: “l’uomo cHe da’ Sicurezza” Luigi Abate è l’uomo della Sicurezza. Fiero, forte, sa cosa vuole e non lascia nulla in sospeso. Punta all’obiettivo, salvaguardia dell’ambiente e salute pubblica. Combatte per la riduzione degli infortuni anche sui posti di lavoro e ad una sicurezza domestica. Luigi Abate è un leader democratico con il suo gruppo e con chi conoscendolo lo stima, onesto e segnalatore luminoso delle fonti di pericolo. Un carisma dell’uomo, diretto e immediato, che infonde la forza della sua conoscenza ed esperienza. Laurea in Ingegneria civile, comandante dei Vigili del Fuoco, autore di pubblicazioni in materia di antincendio e esperto nella gestione dell’emergenza. Il suo sguardo da esteta guarda avanti, verso quei progetti sempre vivi in lui: smaltimento dell’amianto e gestione integrale dei rifiuti. Poi attento, si rivolge alle piccole e medie imprese e al volontariato, per valorizzarlo, come a quel duro lavoro del Corpo dei Vigili del Fuoco, la sua seconda famiglia. Ing. abate come mai ha deciso di ricandidarsi? Da sempre ho creduto come impostazione di vita che qualsiasi cosa iniziata vada poi completata. Non posso abbandonare concetti e proposte di legge che ho iniziato, di spessore per l’impatto ambientale, legati al tema della sicurezza o di importante impatto sociale ed occupazionale. Ciò che non viene portato a termine per me è un dolore. riguardo alla giunta dimissionaria, quale esperienza le è rimasta e come ha vissuto il suo epilogo? L’ho vissuto con sofferenza. Sono una persona onesta, ho sempre fatto il mio dovere e sentir dire che “il Consiglio è indegno”, è stata una delusione come l’essere accumunato nel mucchio. Riguardo all’esperienza vissuta, sono orgoglioso ed è stata un’esperienza positiva anche se non sono stati tradotti ancora in legge alcuni temi importanti che possono portare una valorizzazione del territorio ed un beneficio occupazionale. In che modo si potrebbe implementare l’occupazione? Il costo annuale degli infortuni è di 24 miliardi di euro, circa 800.000 infortuni. Il costo medio di ogni singolo incidente è di 30.000 euro, equivalente ad uno stipendio lordo di un lavoratore medio. Se si riuscisse a ridurre anche del 25% il numero degli infortuni si potrebbe implementare l’occupazione con 200.000 lavoratori. Quali sono i suoi punti di forza? La tenacia, ciò che faccio mi piace farlo bene, l’onestà verso gli altri e la capacità di saper mettere in discussione per capire ciò che si sbaglia. Mi piace dare priorità che ora è fare una buona politica per ripristinare il concetto di politica come interesse rivolto ai cittadini. geStione integrata dei rifiuti – coSa propone luigi abate? Il riciclaggio integrale dei rifiuti solidi urbani è un sistema meccanico-biologico concentrato in una sola struttura modulare per il recupero di quasi il 100% delle scorie solide urbane senza nessuna alterazione ambientale. Consente di trattare il 100% dei rifiuti direttamente dalla raccolta e senza preselezione. Il processo è molto veloce, automatico senza emissione di odori o agenti inquinanti per l’ambiente, poiché l’impianto funziona come una “scatola chiusa”; i vapori della combustione sono reinseriti nel processo mediante un circuito chiuso che produce energia. Un impianto modulare è in grado di trattare da 60 000 a 120 000 tonnellate all’anno di rifiuti recuperando tutto come alluminio, materiali ferrosi, fibra organica, vetro e plastica. Questo sistema ha parecchi vantaggi, come l’eliminazione definitiva delle difficoltà legate a inceneritori e discariche, semplifica la logistica della raccolta differenziata rispar- miando i costi di gestione, oltre a migliorare l’ambiente liberando le vie pubbliche dal numero di contenitori per la raccolta. Le tecnologie sono consolidate, poiché esistono già diversi impianti in funzione nel mondo. Conformi al protocollo di Kyoto, permettono di minimizzare i costi energetici riducendo la dipendenza dal petrolio e preservare le risorse naturali del pianeta poiché non c’è immissione di gas serra. La produzione di CO2 generata dalla combu- ha portato avanti una proposta di legge sull’amianto. Intende riproporla, qualora venisse rieletto? L’amianto, in qualsiasi stato esso si presenti, nuoce alla salute se le fibre che lo compongono sono disperse nell’ambiente. La mia proposta di legge ha la finalità di smaltire definitivamente i materiali contenenti amianto nelle cave dismesse o in via di esaurimento dell’attività estrattiva che siano idonee ad accogliere discariche, secondo la normativa vigente.In occasione del convegno che ho organizzato presso l’Istituto Superiore Antincendi dal titolo “Amianto: il killer silenzioso” è emerso il costo dello smaltimento dei rifiuti contenenti amianto che può variare dai 140 euro ai 500 per tonnellata, esclusi i costi di trasporto, in particolare, verso la Germania. Una società mista con la partecipazione del Comune nel quale verrà ubicato il sito provvederà a gestire l’area di smaltimento, con una notevole riduzione dei costi, che potrà creare posti di lavoro e nuove professionalità. Nello stesso tempo è prevista anche la riqualificazione ambientale e paesaggistica del sito di stoccaggio definitivo, attraverso il ripristino dello stato dei luoghi, riportando l’area a verde per campi da golf o usufruendo di uno sconto sul Quarto conto Energia, la si può ripristinare con pannelli fotovoltaici. valentina Tacchi stione di metano è totalmente recuperata e reintrodotta nel processo di fermentazione anaerobica insieme alla frazione organica umida. Per quanto riguarda il recupero dei materiali, la parte organica, legno, carta, cartone e tessuti naturali saranno trasformati in fibra totalmente sterilizzata inodore e secca; può essere utilizzata direttamente come concime naturale di altissima qualità o per produrre energia elettrica e termica. lia albonico 7
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