di - (Domenicani) - Provincia San Domenico in Italia
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TO
DELLA
P OFESSJONE .DOMENICANA
PROPRIO DELL'ORDINE DEl PREDICATORI
IV
RITUALE
RINNOVATO A NORMA DEl D ECRETI DEL CONCILIO ECUME
NICO VATICANO Il, APPROVATO E CONFERMATO DALLA SEDE
APOSTOLICA, PROMULGATO DAL MAESTRO DELL'ORDINE
FR. TIMOTHY RADCUFFE E STAMPATO PER SUO MANDATO
EDIZIONE UFFICIALE PER L'USO LITURGICO
A CURA DELLA COMMISSIONE LITURGICA DELJ.'0RDINE
RICERCHE ICONOGRAFICHE E COORDINAMENTO
DI REDAZIONE: FR. VINCENZO RoMANO, O.P.
l
DELLA
l
EDIZIONE TIPICA
EDITRICE DOMENICANA ITALIANA
NAPOLI 1999
6 DECRETI DI APPROVAZIONE
Pro t . 1192!97 IL
n
ACCOGLIENZA E PROFESSIONE OI CH.I.ERICI E LAICI
NELLE F.RATERNJTE DI s. DOMENlCO
Su istanza del Reverendo Padre CHRYS FINN, Vicario del Maestro
deU'Ordine dei Frati Predicatori, presentata per incarico dello stesso
Maestro, con lettera del 12 giugno 1997, in virtù delle facoltà concesse
a questa Congregazione dal Sommo Pontefice GtOVANNT PAO·
LO II, molto volentieri approviamo e confermiamo il Rituale di accoglienza
e professione di chierici e laici nelle Fraterni/e di S. Domenico,
secondo l'esemplare tradotto in lingua italiana [da queUo latino approvato
il 29 aprile 1998, nella festa di Santa Catelina da Siena,
Vergine e Dottore della Chiesa (Prot. 2593/97/L)], e annesso a questo
decreto.
Nella stampa del testo si faccia menzione della conferma accordata
dalla Sede Apostolica con integrale inserimento del presente
decreto. Inoltre si inviino a questa Congregazione due esemplari
del testo stampato.
Nonostante eventuali disposizioni in contrario.
Dalla sede della Congregazione, 1'8 agosto 1998 nella solennità di
San Domenico, sacerdote e fondatore.
t GERARDO M. AGNELO
Arcivescovo Segretario
MARlo LBSSJ ARioSTo
Capo ufficio
NOS
Fr. TIMOTHEUS RADCLIFFE, O.P.
SACRJE TREOLOGLE PROFESSOR
AC TOTTUS ORDINIS PRIEDICATORUM
HUMD..IS MAGISTER ET SERVUS
LETTERA DI PROMULGAZIONE DEL MAESTRO DELL'ORDINE
Questo Rito della professione domenicana, approvato ossia confermato
dalla Sede Apostolica, viene da me consegnato con gioia a tutte
le componenti della Famiglia Domenicana, chiedendo al Signore di
chiamare nell'Ordine una numerosa schiera di .fratelli e sorelle che,
«desiderando procurare la salvezza propria e altrui>>, l si impegnino
alla vita evangelica e alla predicaziooe della Parola di Dio, per cui
doniamo noi stessi. z
Dopo il Proprium Offìciorum (1982) e il Missale e Lectionarium
(1985), il Rito della professione costituisce una sezione importante
del Rituale, che è parte del Proprio dell'Ordine Domenicano. Secondo
l'attuale legislazione liturgica, esso fa costantemente riferimento al
Rito della Professione religiosa romano (1970/1975), adattandone al
proptio spirito gli elementi, con la libertà concessa alle singole famiglie
religiose. 3
In particolare, ilnQstro Ordine ha voluto salvaguardare la sobrietà
dei propri riti- senza uso di litanie e 01·azioni di «benedizione o
consacrazione>>· dei neoprofessi - il valore consacratorio dell'atto
della professione, 4 l'inserimento di testi e monizioni risalenti alle
prime generazioni dell'Ordine o agli Atti dei Capitoli generali successivi
al Concilio Vaticano ll.
1 LCO, n. l, Con.s1. funcL , § ll.
2 Cf. MO T. Radcliffe, Lettera all'Ordine •Volati alla missione•, Pasqua 1994.
3 SCCD, Jnd·icationes pro Ordine professionis re/igiosce aptartdo (ìn francese), 15 luglio
1970: •Notitire• 6, 1970, pp. 319-322 = EDIL l, pp. 697-701.
4 Cf. P.-M. Gy, Sur le caractère consécratoire de l'acte méme du voeu solemnel dans la
chéologie de Saint Thomas d'Aquin [19.11.1996], AOP 1998, in corso di stampa; V.
Romano, Indole e valore della Professione domenicana, •Eco di S. Domenico•, Numero
speciale, dicern bre 1996.
LEI"IERA DI PROMULGAZIONE 9
provazione della Sede Apostolica ai supplementi dell'Ordine alla Liturgia
delle Ore e al Messale Romano 9 prevede la loro utilizzazione da
parte delle Suore, in quanto si tratta di un elemento importante per
l'aggregazione di un Istituto all'Ordine.
Le tradu7ioni e gU adattamenti di questo Rito della professione
domenicana per le diverse regioni linguistiche siano preparati secondo
le norme della Sede Apostolica e le indicazioni già date per
le altre parti del nostro Proprio to e qui sotto precìsate nell' «
FRATRES ORDINIS PRJEDICATORUM
CURIA GENERAUTIA
PRESENTAZIONE DELL'EDIZIONE ITALIANA
La Famiglia domenicana di lingua italiana accoglierà certamente
con soddisfazione il nuovo Rito della Professione domenicana. 1 TI
testo è stato approvato dal Maestro dell'Ordine e confermato dalla
Sede Apostolica in quanto peculiare patrimonio della tradizione liturgica
dell'Ordine in conformità al principio del dovuto onore da
riconoscere ai «riti particolari», solennemente sancito dal Concilio
Vaticano ll. 2
Sono lieto di presentare in edjzione tipica italiana il testo curato
dalla Commissione liturgica dell'Ordine e approvato in data 8 agosto
1998 dalle autorità competenti.
Nel corso del lavoro, oltre alle fonti antiche più autorevoli, è stato
fatto puntuale riferimento anche ai testi più recenti dell'Ordine: Atti
dei Capitoli generali, nuove Coslitu:(.ioni dei Frati e delle Monache e
nuove Regole delle Fraternite di san Domenico.
Come nell'Orda Professionis Religiosw di Paolo VI. all'insieme del
nostro Rito è stata data una struttura unitaria,· articolata in quattro
sezioni rispondenti alle diverse componenti della Famiglia domenicana:
Frati, Monache, Suore e membri eli Istituti Secolari e Società
di Vìta Apostolica, Laici e altri membri delle Fraterni te di S. Domenico.
La sezione destinata alle Suore e agli altri membri di Istituti di
vita consacrata aggregati all'Ordine è offerta in allegato, perché l'approvazione
della Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino
sarà data in occasione della presentazione degli elementi propri formulati
dai diversi Istituti sulla base del testo proposto per loro dall'Ordine.
1 L'edi7jone tipica latina è pubbUcata in LI)') numero speciale di •Ana.lccta• (gennaioaprile
1999).
z Cf. Decreto di approvazione del Proprio dell'Ordine da parte dclla S. Congregazione
per i Sacramenti e il Culto Divino (prot. CD 67ln6, del 25-7-1977).
12 PRESENTAZIONE DELL"ED1ZIONE ITALL\NA
Una particolare attenzione è stata dedicata ai fonnulari destinati
ai Laici. perché la loro ammissione e aggregazione all'Ordine sia
caratterizzata non da una sempHce iscrizione alla Fraternita, ma
dalla celebrazione di un vero rito liturgico, che illustri il carattere
battesimale del nuovo vincolo assunto nell'Ordine come impegno di
vita evangelica.
Possano questi testi accompagnare nel loro cammino di iniziazione
alla vita domenicana nuove generazioni di figli e (igHe di san
Pomen.ico, che siano luce e lievito evangelico nel Terzo Millennio
cristiano.
Roma, 24 maggio 1999, festa della Traslazione del S. P. Domenico.
fr. ENRICO DE CILUS, O.P.
Assistente Generale·
del Maestro dell'Ordine per l'Italia
16 ABBREVIAZIONI E SIGLI!
RFS
ROPD
RP
RPOP
RPR
se
SCCD
SCR
SCRIS
SCSCD
s. Th.
Umberto
ve
Vicaire,
Les origine.s
Vicaire,
Rele.cture
Fraternite Laiche Domenicane, approvata il 3.3.1987,
ed. "pro manuscripton, pp. 5-15.
Regula Fratemitatwn Sacerdotaliwn S. Dominici, ed. D.
Byrne, ASOP 95, l987, pp. 199-206.
Regula Fratrum et Sororum Ordinis de Pe11.itentia Beati
Dominici, Fundatoris el Patris Fratrum Ordinis Prcedicatorum,
ed. G. G. Meersseman, in Dossier de l'Ordre de la
Pénitence au Xllr siècle ("Spicilegium Friburgense", 7),
Fribourg l 961, pp. 144-156.
SCCD, Rito della. Promessa, inRPR, pp. 121-137.
Proprio deli'OJ·dine dei Predicatori, IV: Rituale, Rito
della Professione, Roma, S. Sabina, 1998.
SCCD, Rito della Professione Religiosa, edizione tipica
italiana, Roma 1975 (ristampa emendata).
Conc.ilio Vaticano n, Costituzione Sacrosa.nctum
Concilium sulla sacra liturgia, 4.12. l 963: EV l, pp.
344-433.
Sacra Congregazione per il Culto Divino.
Sacra Congt·egazione dei Riti.
Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari;
fino al 1.3.1968: S. Congregazione per i Religiosi
Sacra Congregazione per la Disciplina dei Sacramenti e
il Culto divino.
S. Tommaso d'Aquino, Summa Theologice.
Umberto de Romans, Opera de vita regulari, ed. J.-J.
Berthier, 2 voiJ .. Romre 1888-1889 (ristampa: Torino
1956).
Giovanni Paolo n, Esortazione apostoHca post-sinodale
Vìta Consecrata, 25.3.1996: AAS 88, 1996, pp. 377-486.
M.-H. Vicaire, Les origines paradoxales du Tiers-Ordre de
Saiflt Dominique, in Dominique et ses Prècheurs, Fribourg
1977, pp. 392-409.
M.-H. Vicaire, Relecture des origin.es dominicain.es: Le
voeu de notre Profession, "Mémoire Dominicaine" 4,
printemps 1994, pp. 207-224.
IARP
LCO
LG
LHOP
MFP
MLOP
MOP
MOPH
MR2
PC
PS
RC
RD
Regula
RLD
ABBREVIAZJONJ E SIGLE 15
SCCD, Indicazioni per adattare il «Rito della Professione
Religiosa» (testo originale in francese), 15.7.1970: EV 3,
pp. 1596-1 603.
Liber Constitutionum et Ordinationum Fratrum Ordinis
Prcedicatorum (1968), Romce 1998.
Concilio Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla
Chiesa Lumen Gentium, 21.11.1964: EV l, pp. 460-633.
Liturgia Horarum. Proprium Offìciorum O. P., ed. V. de
Couesnongle, Romre 1982.
Province Domenicane d'Italia, Messale secondo il calendario
proprio delle Province italiane dei Frati Predicatori,
[Casale Monferrato] 1981.
Proprium Ordinis Prredicatoru.m, Missale et Lectionarium,
edd. V. de Couesnongle- D. Byrne, Romre 1985.
Missale iuxta ritum Ordinis Prcedicatorum, ed. A. Fermmdez,
Romre 1965.
"Monumenta Ordinis Fratrum Prredicatorum Historica",
l. Lovanii 1896; 2-10, Romre- Stuttgarclire 1897-
1901; 11-14, Romre 1902-1904; 15, Parisiis 1933; 16 ss.,
Romre 1935 ss.
Messale Romano, Città del Vaticano 1983 2 .
Concilio Vaticano II, Decreto Perfectce Caritatis sul rinnovamento
della vita 1;eligiosa, 28.10.1965: EV l, pp.
782-813.
Processionarium S.O.P., ed. E. Suarez, Rom:re 1949.
SCRIS, Istruzione Renovationis Causam sull'aggiornamento
della formazione alla vita religiosa, 6.1.1969: EV
3, pp. 382-421.
Giovanni Paolo ll, Esortazione apostolica Redemptionis
Donum sulla consacrazione dei religiosi alla luce del
mistero della redenzione, 25.3.1984: EV 9, pp. 694-759.
Regula B.Augustini episcopi, testo fatto proprio dall'Ordine,
come è conservato in AGOP XIV L l, f.36v (= LCO,
pp. 11-19).
Regola del Laicato Domenicano a cura dei PP. Provinciali
Domenicani d1talia e del Consiglio Nazionale delle
14 1\BBREVlAZIONJ E SIGLE
pro Monìalibus eiusdem Ordìnis et Sororibus Tertii Ordinis
Regularis (ed. minor), Roma 1930.
I Const. Constitutiones antiquce Ordinis Fratrum Prcedicatorum
(1215-1237), ed. A. H. Thomas, De oudste Constituties
van de Domìnicanen ... , Leuven 1965 (Bibliothèque de la
Revue d'histoire ecclésiastique, Fase. 42), pp. 309-369.
II Const. Constitutiones Ordinis Frat1'Um Prcedicatorwn (1239-
1241), ed. R. Creytens, Les Constitutions des Frères Precheurs
dans la rédaction de S. Raymond de Penafort, AFP
18, 1948, pp. 5-69, in part. pp. 29-69.
COP Cceremoniale iuxta ritum S. Ordinis Prcedicatorwn, ed. A.
V. Jandel, Mechlinire 1869.
Costantino Constantinus de Urbeveteri, Legenda S. Dominici, ed. H.
Ch. Scheeben, Romre 1935 (= MOPH XVI, pp. 286-352).
Dichiar. gen. P. Damian Byrne MO, Dichiarazioni generali della Regola
delle Fraternite LA.ìcali di S. Domenico promulgate il
16.2. 1988, in RLD, pp. 16-18.
Directorium Directorium ossia 'Formularium Ordinis Prcedicatorum -
Opusculum de agendis in Ordine' contenuto nel Codice
di Rodez, AGOP XIV A 4 (XIV s), pp. 11-27 = R. Creytens,
Le Directoire du Codex Ruthenensis conservé aux
Archìves Générales des Frères Precheurs, AFP 26, 1956,
pp. 98-126, in part. pp. 109-126.
DN Consiglio Nazionale delle Fraternite laiche di S. Domenico
e Comitato Provinciali Domenicani Italiani, Direttorio
nazionale per le Fraternite Laicali italiane, approvato
dal Maestro dell'Ordine il 15.8.1988, in RLD, pp.
20-48.
Ecci. Off. "Ecclesiasticum Offìcium" secundum Ordinem Fratum
Praedicatorum, cosiddetto 'Prototipo di Umberto de Romans',
AGOP XIV L l (XIII s).
ET Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelica Testifìcatio
sul rinnovamento della vita religiosa, 29.6.1971: EV 4,
pp. 634-685.
EV "Enchiridion Vaticanum", voll. l ss., Bologna 1993 14 ss.
Giordano Giordano di Sassonia, Libellus de principiis Ordinis Prce.dicatorwn,
ed. H. Ch. Scheeben, Romre 1935 (= MOPH
XVI, pp. 25-88).
INTRODUZIONE GENERALE
l. LA VITA EVANGEUCA si esprime nelle diverse forme che lo Spirito
Santo con la sua grazia multiforme suscita nella Chiesa, al fine di
agevolare la sequela di Cristo per coloro che sono docili alla chiamata
del Padre: t tra esse YOrdine dei Predicatori presenta la via di
san Domenico. Pertanto i fedeli che, secondo la propria vocazione
specifica, con voti o altro genere di speciali vincoli assumono il proposito
dell'Ordine, 2 si donano a Djo in modo tale che la loro consacrazione
battesimale possa produrre frutti più copiosi, 3 cioè quella
perfezione della vita cristiana che consiste nella carità verso Dio e
verso iJ prossimo. 4
Alla perfezione della carità la vita religiosa conduce, da parte sua,
attraverso i consigli evangelici: s pertanto con la loro professione i
religiosi e le religiose vengono consauati più intimamente al servizio
di Dio,6 impegnandosi totalmente alla sequela di Cristo nell'Ordine e
donandosi in modo nuovo alla Chiesa universale.7
2. Pértanto a tutti gli appàrtenenti alla 'Famiglia Domenicana'
Frati, Monache, Suore, Istituti secolari, membri delle Fraterni te di S.
Domenico (chierici e laici) s - è offerto questo rito, da utilizzarsi con
gli adattamenti di volta in volta indicati. Tenendo conto infatti delle
diversità linguistiche e locali, delle necessità della pastorale liturgica
1 cr. ve. n. 1.
2 LCO, n. l , Const. fund., § L Cf. ACG l 986, nn. 85, 87, 89.
3 Cf. LG, n. 44; RPR, n. l ; LCO, n. J89, §I; CM, n. 152, §l; RFL, n. 14; RFS, n. 4, § 2. Cf.
PC. n. 5; RD. n. 7; ve. n. 30; coc. c. 573. Vedi anche s. 111. n-n, l86, 1 s.
4 S. Th [1-ll. 184, 3.
5 Cf. S. Th. U-D. 188, 2.
6 LG, n. 44.
7 LCO, n. l, Const. fund., § Ul.
8 Cf. LCO. n. l, ConsL frmd., §IX; nn. 141-149.
INTRODUZIONE CEN'ERALE 19
rito della Professione. Tale rito non solo è parte della nostra liturgia
'prototipica',IS ma sembra anche connesso con la Costituzione primitiva
di san Domenico e con l'indole spirituale e apostolica dell'Ordine
da lui fondato. Quest'indole è fedelmente conservata nel nostro
rito, ora rinnovato 1 6 secondo le norme del Concilio Vaticano n 17 e
del Rito della Professione Religiosa 1 8 del nuovo Rituale Romano.
ll. CARATTERE PROPRIO DELLA PROFESSIONE
DOMENICANA
4. -Incorporati con la professione nel nostro Ordine, veniamo
consacrati totalmente a Dio e ci doniamo in modo nuovo alla Chiesa
intera, 'totalmente dedicati all'evangelizzazione della parola di Dio'
nella sua interezza». 1 9 Questo dono di sé, che si realizza mediante
l'atto della professione, è .frutto dj una grazia singolare, di cui Dio è
l'autore,zo mentre l'uomo soltanto «obbligandosi con voto» può «Offrire
a Dio l'intera sua vita con un solo atto», «perché essa non può
essere tutta raccolta in un solo istante, ma si svolge in momenti
successivi». 21
Poiché dunque con l'atto stesso della professione22 si realizza «una
sorta di consacrazione spiri tu al e o benedizione» ,23 nèlla tradizione del
nostro Ordine manca la formula di benedizione o consacrazione del
conventualis•, esso è stato rivisto e pubblicato nel terzo volume di questo Rituale
O.P. rinnovato (Proprium Ordinis Prredicatorum, Rituale: Or® in electionibus supe·
riomm servandus, ed. D. Byrnc, Ad Sanctre Sabinre, Romre 1992: ASOP 99, 199J. pp.
257-288).
15 Cf. Ecci. Off., ff. SOrA. 51 rA. S01· AB.
16 Questa revisione a partire dal Capitolo generale di TallagbL (ACG 1971 , n. 172; App.
U, p. 115) fu demandata al Maestro dell'Ordine. Cf. ASOP 41,1973, pp. 23-24; SCCD,
Dccretum De ordi.J1e professionis religiosre O. P., 13.2.1973: ASOP 41, 1973, p. 23; Ritus
profe.sswnis sollemnis ù1tra Missam peragendus, ASOP 41. 1973, pp. 24-27; ACG 1974,
o. 171; ASOP 43, 1977. pp. 137-138.140. 231-233. Cf. V. RoMANO, Il Rito della Professione,
O. P., AOP 1998 (in corso di SUlmpa).
17 cr. fra l'altro se, n. 80.
18 RPR, pp. Il e 17 s. Cf. IARP, n. 1, p. 699.
19 LCO, n. l, Consr. fuml., §m. Cf. Onorio m, Bolla Cum qui recipit a tutti i preJa[i de.Ua
Chiesa, 4.2.1221: MOPH XXV, p. 145.
20 S. Th. ll-ll, 88,7,1.
21 S.Th. ll-ll, 186,6,2.
22 Cf. LG, n. 44 (• ... professando nella chi.esa i consigli evangelici ... viene cosl consacrato
ancor più intimamente al servi?Jo dj Dio•); LCO, n. l, Const. fund., §lO (•con la
professione ... ci consacriamo• ).
23 S. Th. U-U, 88,7,1. Cf. Eph 1,3; LG, o. 45.
22 INTROOUz.tONE GENERALE
Maria, fu introdotta "per togliere ogni ambiguità" fra l'abito dei professi
e l'abito dei novizi.39
8. Per questi suoi aspetti specifici, la liturgia della professione e
della precedente accettazione è caratterizzata da sobrietà e agilità
apostolica, in quanto è formata da elementi essenziali ed è svincolata
da un luogo determinato.4o
III. RITI CHE ACCOMPAGNANO I VARI GRADI
DELLA VITA DOMENICANA
9. I gradi che scandiscono la consacrazione a Dio dei fratelli e
delle sorelle del nostro Ordine sono: il noviziato, la prima professione
temporanea - detta anche semplice - e la professione perpetua
o solenne. 4 ' A questi gradi c'è poi da aggiungere, secondo le
specificazioni contenute nelle Costituzioni proprie dei diversi rami
della Famiglia Domenicana, la rinnovazione dei voti.42
10. D noviziato, da cui ha inizio la vita religiosa,43 «è un tempo di
prova, perché i novizi possano meglio conoscere dal di dentro la
vocazione divina e in particolare domenicana, possano sperimentare
il modo di vivere dell'Ordine, si formino nella mente e nel cuore allo
spirito domenicano, e da parte loro i frati possano accertarne il
proposito e l'idoneità».44
11. È opportuno cominciare il noviziato con un rito particolare, 4 S
per chiedere a Dio la grazia di raggiungere il fine specifico del no-
39 Cf. Gt·egorio IX, ,Bolla Non solum in favorem al Maestto e ai Frati dell'Ordine dei
Predicatot;, .I 1.7.236: BOP I, p. 90.
4° Cf. Paolo VI, Lettera del Sommo Pontefice al Capitolo generale fnclitus Orda F.ratrwn
Prredica.torum, 30.6.1965: ACG 1965, p. N; LCO, nn. l , Consc. fund., § Vll; 26, § I; 52;
106, §I; 115; 127; 128.
41 LCO, n. 190: • Nell'Ordine la professiope è duplice: la prima, semplice e temporanea, è
emessa dopo iJ noviziato; la seconda è solenne e quindi perpetua•.
42 Cf. LCO, nn. 195 e 203, §I; CM, n. 155; RFL, o. 14.
43 Cf. RC, n. 13.
44 LCO, n. 177.
45 Nella tradizione domenìcana il rito di iniziazione alla vita religiosa è un rito di
"ammissione dei novizi a ll'abito" (cf. PS, pp. 149-156; COP, nn. 1790-1797, pp. 531-
534; CMS, pp. 1-10): infatti secondo l'antica consuetudine dell'Ordine questo rito
esprime .l'accogliem..a nella vita religiosa e l'ingresso nella fraternità conventuale.
Normalmente esso si svolge •ptima dell'inizio del noviziato• (/ Corzsl .• d. T, c. L4);
quando invece l'abito non viene dato •pdrna dell'inizio del noviziato• ma «nel corso
di esso•- come è consentito dalle nuove Costituzioni (LCO, n. 176; CM, n. 140,
INTRODUZrONE GENERALE 23
viziato stesso: un rito sobrio ed essenziale, riservato ai membri della
comunità, a meno che particolari ragioni pastorali non suggeriscano
la presenza di altre persone; in ogni caso si evitino tutte le espressioni
che possono sembrare restrittive della libertà dei novizi o che
svisino il vero senso del noviziato come tempo di prova. n rito deve
svolgersi sempre fuori della Messa.46
12. Terminato il tempo di prova, segue la prima professione, con
la quale il novizio emette dinanzi a Dio e alla Chiesa i voti temporanei
«per vivere la vita evangelica nell'Ordine»4 7 secondo la particolare
vocazione di ogni ramo della Famiglia Domenicana. La professione
temporanea si può fare durante la Messa o nel corso di una
celebrazione liturgica adatta, come per esempio dw-ante una celebrazione
della parola di Dio o della Liturgia delle Ore, specialmente
durante le Lodi e i Vespri, evitando comunque ogni particolare solennità.
13. Trascorso il tempo stabilito dal diritto proprio, si emette ]a
professione perpetua o solenne, con la quale i fratelli e le sorelle del
nostro Ordine, ciascuno nel modo proprio dei rispettivi rami, si
consacrano per sempre al servizio di Dio e della Chiesa nell'Ordine.
La professione perpetua «è segno dell'unione indissolubile di Cristo
con la Chiesa, sua sposa».48
14. Il Iito della professione perpetua si svolge molto opportunamente
durante la Messa, con la dovuta solennità e con il concorso
dei membri dell'Ordine e dei fedeJi.4 9
Le parti del rito sono:
a) la prostrazione dei candidati seguita dalla loro interrogazione,
oppm-e la domanda dei candidati seguita dalla loro prostrazione;
b) l'omelia o allocuzione al popolo e ai candidati sulla bellezza
e la dignità della vita religiosa e sul carisma e la missione dell'Ordine
dei Predicatori;
c) le intetTogazioni tivolte dal celebrante o dal supeliore ai
§ il) -o se l'abito viene dato sohanto,nel giorno della prima professione (CM, n.
140, § IT), questo rito deve essere adattato nel modo che verrà più sotto indicato.
46 Cf. RPR, nn. 4, 19, 101.
47 LCO, n. 189; CM, n. 152, §l.
48 Cf. LG, n. 44.
49 Cf. SC, n. 80.
INTRODUZIOI'ffi GENERALI! 25
IV. FORMULARI DELLA MESSA
NEL RITO DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA
17. Quando la professione religiosa, specialmente quella perpetua,
si fa durante la Messa, nei giorni in cui sono permesse le Messe
rituali è bene dire la Messa "Nella professione religiosa", secondo il
formulario del Messale Romano, con l'aggiunta degli elementi propri
del nostro Ordine, cbe sono di volta in volta incllcatl. Nell'occorrenza
però dei giorni indicati ai nn.l-4 della Tavola dei giorni liturgici,
si dice la Messa del giorno con le sue letture, conservando,
secondo l'opportunità, i formulari propri nella preghiera eucaristica
e nella benedizione finale.
18. Poiché la liturgia della parola, adattata alla celebrazione della
professione, ha un'importanza grande per illustrare la natura e i
compiti della vita religiosa, quando non si dice la Messa rituale si
può scegliere una lettura Era quelle proposte nel lezionario particolare,
eccetto i giom.i sopra ricordati.S2
Nelle Messe rituali "Nella professione religiosa", il colore delle sacre
vesti è il bianco.
V. TRADUZIONI E ADATIAMENTI
DI QUESTO RITUALE
19. Questo rito della professione deve eSsere adoperato tenendo
conto degli adattamenti previsti per ogni ramo della· Famiglia Domenicana,
sia quelli derivanti dalle varie traduzioni liturgiche sia
quelli richiesti dalle circostanze particolari, secondo le indicazioni
via via fornite dal Rituale stesso.
20. Per ogni regione linguistica, la locale Commissione liturgica
domenicana faccia dell'intero Rituale della Professione una traduzjone
che sia conforme all'edizione tipica latina e si attenga alle
norme della Sede Apostolica, 53 basandosi sulla traduzione ufficiale
dell'Orda Professionis Religiosre approvata per quella regione linguistica.
54
52 RPR, n. lO.
53 Cf. 'Consilium', "Notitire" 5, 1969, pp. 3-12; SCCD, AAS 66, 1974, pp. 98-99; ASOP 44,
1979, pp. 13-30; LHOP. p. XXVI; MLOP, •lntroductio generaliso, p. xxxvm.
54 Cf. IARP, n. 2.
PARTE PRIMA
ACCOGLIENZA E PROFESSIONE
DEl
FRA T l
PROEMIO
J. SECONDO UN'ANTICACONSUETUDJNE, 1l'accoglienza dei novizi nell'Ordine
si fa con la consegna dell'abito, sentita come un vero tito di
ammissione; perciò la "vestizione" rituale awiene all'inizio del noviziato,2
come "segno di accoglienza" nell'Ordine tna non ancora di
"consacrazione", che si ha con la professione.3
2. Nell'Ordine la professione è duplice: la prima è semplice e temporanea,
e si fa al termine del noviziato; la seconda è solenne e
perciò perpetua. 4
Vi è quindi anche un duplice rito:
- il rito della professione semplice o temporanea;
- il rito della professione solenne o perpetua.
Si osservi con cura la distin?jone liturgica tra professione solenne
e professione semplice, evitando la trasposizione dall'una all'altra
di elementi propri dei due riti.distinti.S ·
3. La professione viene emessa con un'unica formula, quella propria
del nostro Ordine,6 cambiando soltanto la specificazione della
durata.
1 Cf. 7 Coi1St. , d. l, c. 14; Directorium Xll, pp. 116-118; Umberto ll, pp. 525-527.
2
Vedi sopra, •lntr. gen.», nota 44.
3 Vedi sopra, •m.tr. gen.•, n. 7.
4 LCO, n. 190; cf. sopra, «lntr. gen.•, nn. 9.12.13.
5 RPR, n. 14. c.
6 Cf. sopra, «Jntr. gen.•, n. 7.
CAPITOLO I
ACCOGLIENZA DEI NOVIZI
MODO DI ACCOGLIERE I NOVIZI NELL'ORDINE
4. Prima dell'inizio del noviziato, è bene che gli aspiranti facciano
gli esercizi spirituali per almeno cinque giorni interi 7
Inoltre si fa loro, davanti al Consiglio del convento o alla commissione
per l'ammissione dei candidati, la "dichiarazione e notifica"
circa l'osservanza della vita religiosa e delle leggi dell'Ordine, basandosi
sulla formula presentata in Appendice (V, n. 80), 8 ma tenendo
conto anche delle implicazioni legali proprie di ogni Paese.
5. Nel giorno in cui comincia il noviziato canonico è bene compiere
un tito particolare, che per sua natura si deve svolgere fuori
della Messa 9 e separatamente dai riti della professione. Si può invece
opportunamente inserire in una particolare celebrazione della
parola di Dio, nella quale venga presentata la natura della vita religiosa
e il carisma proprio dell'Ordine.
6. n rito sia molto semplice, sobrio e riservato specialmente ai
membri del1a comunità.tO Per compiere questo rito è opportuno
scegliere l'aula capitolare o un altro luogo simile o anche una cappella.
7. La celebrazione è presieduta dal Provinciale nella sua Provincia,
oppure dal Priore o dal Sottopriore 'in capite' del convento in cui
7 LCO, n. 178, §I.
8 Cf. LCO, n. 174, §§I-II e p. 229.
9 Cf. RPR, n. 12.
10 Vedi sopra, «Intr. geo.•, n. Il.
32 ACCOGUF.N'ZA E PROFESSIONE. DEJ FRATI
l'aspirante è accolto, o da un loro delegato. Il Essi saranno qui indicati
con il nome di "Priore".
8. n noviziato comincia con l'indizione fatta dal legittimo Supe
.riore, che ammette i candidati a ricevere l'abito. Questa indizione e
l'affiliazione aUa Provincia 12 siano registrate nel libro delle ammissioni
e sottoscritte dal novizio e da due testimoni.I3
RITI INIZIAU
9. D rito può iniziare con il saluto del Priore, che secondo le
circostanze - cioè se il rito non è stato spiegato in precedenza -
potrà brevemente illustrare ai presenti, a guisa di monizione introduttiva,
il senso della celebrazione. Segue il canto del Veni CreO.tor o
altro inno.
OOER.ROGAZIONE O bOMANDA
10. Poi il Maestro dei novizi, o un altro frate che abbia accompagnato
i candidati nel loro itinerario vocazionale o nel corso del postulantato,
conduce i postulanti in mezzo al capitolo, dove essi si
prostrano con le braccia stese in forma di croce.
Allora il Priore - rivestito della cappa dell'Ordine, se tale è l'usanza
- chiede ai postulanti di esprimere la loro volontà:
Che cosa chiedete?
I postulanti rispondono tutti insieme:
La misericordia eli Dio e la vostra.I4
11. Oppure, se si preferisce, si omette l'interrogazione e, mentre i
candidati rimangono in piedi, tmo di essi a nome di tutti si rivolge al
Priore e alla comunità con queste parole:
11 LCO, n. 175.
12 LCO, nn. 267-268.
13 LCO, n. 178, §TI.
14 Cf. l Const., d. l, c. 13.
ACCOGUEN'ZA DEl NOVIZI 33
La misericordia di Dio ci ha guidati in mezzo a voi,
per far esperienza della vostra vita.
Insegnateci la perfezione evangelica
secondo la Regola e le Costituzioni dei Frati Predicatori,
perché seguendo Cristo per questa via
progrediamo nella carità di Dio e del prossimo,
col desiderio di procurare la salvezza propria e altrui,
come uomini evangelici
che seguono le orme del loro Salvatore.1s
Ciò detto, tutti i candidati si prostrano con le braccia stese in
forma di croce.
* * *
12. Allora secondo le circostanze il Priore può invitare i presenti aDa
preghiera con queste parole o con altre simili:
Preghiamo per questi nostri fratelli,
che chiedono di essere accolti nel nostro Ordine:
il divino Maestro conceda loro
l'abbondanza del suo Spirito e il conforto della sua pace.
Tutti pregano per qualche istante in silenzio.
Poi il Priore dice:
O Dio, fonte di ogni·vocazione,
tu hai donato alla Chiesa san Domenico
come esempio di uomo evangelico: 16
ascolta con bontà le suppliche dei tuoi servi N. e N.
15 Cf. l Const. , d. U, c. 31; LCO, n. l , Cons r. fund., §§D e DI.
16 Giordano, n. 104 .
•
34 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DEJ FRATI
che per servirti più perfettamente
chiedono di essere incorporati nella nostra famiglia;
e fa' che la loro partecipazione alla vita comune
accresca in tutti noi l'amore fraterno.
Per Cristo nostro Signore.
Et. Amen.
IJ Prio1·e soggiunge:
Alzatevi.
* * *
Allora i candidati ritornano al loro posto, e tutti siedono.
CELEBRAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
13. Quindi si leggono testi adatti della Sacra Scrittura, intercalati
da salmi responsoriaJ.i. (cf. Appendice 1): i testi ricordino la novità di
vita iniziata con il Battesimo, per indicare il collegamento dena vita
religiosa con i sacramenti dell'iniziaz.ione cristiana.
14. Poi il Priore, prendendo spunto dalle letture, rivolge la sua
parola ai postulanti e ai confralelJj, sulla natura della vita religiosa e
sull'indole propria del nostro Ordine, illustrandone le specifiche esigenze
ed austerità.1 7
INTERROGAZIONl
ACCETTAZIONE DEI POSTULANTI
15. Al lermlne del suo discorso, il Priore invita i postulanti ad
alzarsi e con queste o simili parole chiede loro di manifestare la
propria intenzione, scegliendo una o più domande tra le seguenti:
Volete, con ferma intenzione,
camminare fedelmente in novità di vita?
17 Cf. PS. pp. 149· 153.
I postulanti tutti insieme respondono:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.ts
Priore:
ACCOGLIENZA DEl NOVIZI 35
Volete seguire il Signore Gesù
secondo il proposito evangelico di san Domenico?
PostuJaoti;
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priore:
Volete dunque essere accolti nel nostro Ordine,
per sperimentare la nostra vita
nella perfetta osservanza regolare?
Postulanti:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Allora il Priore conferma la loro volontà dicendo:
TI Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento 1 9.
E i presenti rispondono:
Amen.
18 Directorium Xl, 9, p. 118.
19 l Const., d. l , c. 13.
36 ACCOGUENZA E PROFESSIONE DEl FRATI
V ESTIZIONE O CONSEGNA DELL'ABITO
16. Quindi il Maestro dei novizi o un altro frate (cf. n. 10) conduce
cìascuno dei candidati davanti al Priore e lo fa inginocchiare; il
vestiario porta le vesti preparate e le porge al Priore; il Priore, con
l'aiuto del Maestro dei novizi o di un altro frate, riveste ogni candidato
dell'abito dell'Ordine. 2o
Fatto questo, iJ solo Priore ammette ogni novizio al bacio di
pace, segno di accettazione nell'Ordine e di accoglienza nella fraternità
conventuale.
Durante la vestizione dei novizi, tutti in ginocchio cantano l'inno
Veni Creator,2 1 se non è stato cantato prima, oppure il coro canta
l'antifona lmmutémur hàbitu (MLOP, p. 6) con il salmo 39 (Exspéctans
exspecttivi D6mi11urn), o un altro canto adatto.
17. Oppure, se tale è la consuetudine della Provincia, il Priore
consegna l'abito ai candidati durante il noviziato, 22 durante una celebrazione
opportunamente preparata.
In questo rito, il Maestro dei novizi o un altro frate (cf. n. 10)
conduce ciascuno dei candidati davanti al Priore e lo fa inginocchiare;
il Priore riveste ogni novizio dell'abito dell'Ordine, oppure
glielo consegna nelle mani, dicendo:
Ti conceda il Signore
di spogliarti dell'uomo vecchio con le sue azioni,
e di rivestirti dell'uomo n uovo, creato secondo Dio
nella giustizia e nella santità vera.23
,Quindi il solo Priore ammette ogni novizio al bacio di pace, segno
di , accettazione nell'Ordine e di accoglienza nella fraternità conventu
al e.
2° Cf. LCO, o. 50.
2 1 Cf. COP, p . 123, n. 486.
22 Cf. sopra. •lntr. gen.•, nota 45.
23 Cf. E( 4, 24.
ACCOGllBNZA·DEl NOVIZI 37
18. Poi, se il rito si è svolto nel capitolo o nel coro, la comunità si
dirige processionahnente in chiesa, ad iniziare dai più giovani, e il
Maestro dei novizi o un altro frate conduce i novizi davanti all'altare.
Nella processione si canta un inno o un salmo adatto.
PREGHIERA UNIVERSALE
19. A questo punto si può fare la preghiera universale, nel modo
consueto nelle celebrazioni, secondo il formulano offerto in Appendice
(ll, n. 63). Al termine delle intenzioni sì dice il Padre nostro.
ACCOGUENZA FRATERNA E INDIZIONE DEL NOVIZIATO
20. Poi i novizi vanno a scambiare un segno di pace con ciascuno
dei frati, mentre si canta il salmo 132 Ecco quanto è buono o
l'antifona Ubi caritas oppure l'antifona o spem miram o un altro
canto adatto.
21. Al termine, il Maestro dei novizi conduce di nuovo i novizi
davanti al Priore che- se lo si ritiene opportuno- può aggiungere
al nome del novizio un altro nome, di tradizione cristiana, dicendo a
ognuno:
Dal Battesimo il tuo nome è N.,
nell'Ordine ti chiamerai fra N.N.24
Quindi il Priore assegna ai novizi un tempo di prova con l'indizione
25 dell'anno canonico di noviziato e li affida al loro Maestro,
esortandoli con queste parole o con altre simili:
Ecco, figli, voi avete ricevuto
la misericordia di Dio
e la nostra,
perché vi abbiamo dato il nostro abito
per fare esperienza della nostra vita:
24 Cf. PS, p. 155.
25 Cf. LCO, n. 178, §n.
38 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DEl FRATI
vi rimane di fare professione,
per poter avere pienamente quella misericordia.
E poiché potrebbe accadere
che a voi non piaccia il modo di vivere in religione
o a noi non piaccia il vostro modo di vivere,
per questo, con l'autorità della Chiesa e dell'Ordine,
vi concedo un anno di tempo
perché voi possiate provare il nostro modo di vivere
e noi il vostro.
E se vi piacerà vivere con noi
e a noi piacerà il vostro modo di vivere,
vi ammetteremo alla professione:
altrimenti saremo reciprocamente liberi.
Impegnatevi a portare volentieri questo giogo
per amore di Dio
e a obbedire in tutto al vostro Maestro,
come obbedireste a me.26
Oppure:
Le nostre leggi richiedono
che per chi entra nel nostro Ordine
sia stabilito un anno di prova.
Perciò, con l'autorità del mio ufficio,
vi assegno un anno come tempo di prova
da trascorrere sotto la guida di fra N.N.,
che vi istntirà stù nostro Ordine.
Durante questo tempo
i frati sperimenteranno la vostra condotta
e voi saggerete le vostre attitudini
a sostenere le austerità dell'Ordine e la sua missione.
26 Cf. PS, p. 155.
ACCOGLIENZA DEl NOVIZl 39
Trascorso questo anno,
potrete legarvi all'Ordine con la professione,
se così piacerà a voi e ai confratelli;
altrimenti potrete disporre liberamente di voi stessi.2 7
22. Se si vuoi dare il libro delle Costituzioni. lo si faccia in questo
momento del rito, in silenzio o con formula adatta, ma con decorosa
sobrietà.
Se non segue una parte della Liturgia delle Ore, il rito si conclude
come è indicato qui di seguito.
CONCLUSIONE DEL RITO
23. ll Priore invita i presenti alla preghiera, dicendo:
Seguiamo per quanto ci è possibile, fratelli,
le orme del santo padre Domenico,
e rendiamo grazie al Redentore
che ce lo ha donato come guida sul nostro cammino;
mediante il suo carisma Egli ci ha rigenerato,
incamminandoci verso la luce di questo stile di vita.
Supplichiamo il Padre di misericordia
affinché sotto la guida dello Spirito
che anima i figli di Dio,
sulla strada segnata dai nostri fratelli,
senza deviazioni possiamo giungere
alla stessa mèta di felicità perenne
in cui è entrato il nostro padre Domenico.zs
Preghiamo.
27 Directorium XI, 8, p. l I 8; cf. l Const. , d . l, c. L3.
28 Cf. Giordano, o. l 09.
40 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DEl FRATI
Tutti pregano per qualche istante in silenzio; poi il Priore prosegue:
Guarda propizio, Signore, a questa tua famiglia,
e accrescila sempre con nuove generazioni,
perché possa condurre i suoi figli alla santità
a cui si impegnano
e possa procurare efficacemente la salvezza degli altri.
Per Cristo nostro Signore. 2 9
B.. Amen
W. ll nostro aiuto è nel nome del Signore.
B.. Egli ha fatto cielo e terra.
24. n rito si può concludere, come è d'uso in alcune celebrazioni
del nostro Ordine, con l'antifona Salve Reg{na o altro canto; al termine,
i presenti salutano i novizi secondo le consuetudini locali.
29 Cf. MOP, p. [66].
•
42 ACCOOUENZA E PROFESSlONE DEl FRATI
29. In questo Rituale sono contenuti i riti di professione che si
svolgono durante la Messa. Quando invece la professione viene
emessa o rinnovata fuori della Messa, il rito deve essere convenientemente
adattato, come è indicato qui sotto (nn. 51 -52).
RITO DELLA PROFESSIONE SEMPLICE
DURANTE LA MESSA
30. Quando il rito della professione si celebra in clùesa, abitualmente
si svolge aUa sede; se le circostanze lo richiedono, si può
collocare la sede davanti all'altare. Nel presbiterio tutto sia disposto
in modo che i fedeli possano seguire agevolmente tutta l'azione li
Lurgica.
31. Si dice la Messa del giorno oppure la Messa rituale "Per la
prima professione", secondo le norme lilurgiche.J6
RITI INIZIALI
32. La celebrazione inizia con il canto d'ingresso; alla processione
che si muove verso l'altare è bene che partecipino i professandi,
accompagnati dal Maestro dei novizi.
Giunti in presbiterio e fatta la debita riverenza all'altare, tutti
prendono il posto loro assegnato e la Messa prosegue come al solito.
LITURGIA DELLA P AROLA
33. Nella liturgia della parola tutto si svolge nel modo consueto,
ma si tenga presente quanto segue:
a) nei giorni in cw è consentito, le letture si possono scegliere
o daUa Messa del giorno o daUa Sacra Scrittura, fra i lesti proposti
nel Lezionario (Appendice I); 37
b) si dice il Credo, se è prescritto dalla liturgia del giorno.
3 6 MRz, p. 756; cf. •Jntr. gen.•, nn. 17-J S.
37 Cf. cintr. gen.•, n. 18.
INTERROGAZIONE O DOMANDA
PROFESSIONE REUGIOSA
LA PROFESSIONE SEMPUc.E 43
34. Dopo il Vangelo, il Maestro dei novizi conduce i professandi
in mezzo davanti al Priore, ed essi si prostrano con le braccia stese in
forma di croce. Allora iJ Priore li interroga dicendo:
Che cosa chiedete?
l candidati rispondono tutti insieme:
La misericordia di Dio e la vostra.Js
35. Oppure. se si preferisce, si omette l'interrogazione e. mentre i
candidati rimangono in piedi, uno di essi a nome di tutti si rivolge al
Priore e alia comunità con queste parole:
Noi, N. e N., per la misericordia di Dio
abbiamo conosciuto la vostra Regola,
vivendo in fraterna carità con voi il periodo di prova:
ora ti chiediamo umilmente, padre,
di poterei consacrare a Dio e al suo regno
con la profèssione religiosa
nell'Ordine dei Predicatori.
Ciò detto, tutti i candidati si prostrano con le braccia stese in
forma di croce. 11 Priore e tutti i frati rispondono con queste parole
o con altre simili:
Rendiamo grazie a Dio.
Il diacono o altro ministro soggiunge:
Alzatevi.
Allora i professandi tornano al loro posto, e tutti siedono.
JS Cf. l Cons1 •• d. l. c. 13.
44 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DEI FRATI
O MELIA
36. Nell'omelia vengano illustrate sia le letture bibliche, sia il
dono e il compito della professione religiosa secondo il carisma e
la missione del nostro Ordine, per la santificazione dei chiamati, per
il bene della Chiesa e di tutta l'umana famiglia.
lNTERROGAZIONJ
37. Terminata l'omelia, il Priore chiede ai professandi:
Volete fare professione
secondo le Costituzioni dell'Ordine dei Predicatori? 39
I candidati, alzandosi, rispondono tutti insieme:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.4o
Priore:
li Signore, che ha. dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento. 4 '
Tutti:
Amen.
38. Oppure, se si preferisce, il Priore con queste o simili parole
chiede ai candidati di esprimere la loro volontà, scegliendo una o più
domande tra le seguenti.
Priore:
Figli (Fratelli) carissimi,
voi siete già consacrati a Dio mediante il Battesimo:
39 Cf. CMS. pp. Il-12.
40 Dlrectorium XI, 9, p. 118.
41 l Const .. d. !, c. J3.
LA PROFESSiONE SEMPUCE 45
volete essere uniti più strettamente a lui e alla Chiesa 42
con il nuovo e speciale titolo della professione religiosa?
l candidati rispondono tutti insieme:
Sì, lo voglio, con l'aiuto cti Dio e il vostro.
Priore:
Volete intraprendere il cammino della perfetta carità
secondo la forma di vita apostolica
proposta da san Domenico,43
come uomini evangelici
che seguono le orme del loro Salvatore? 44
Candidati:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priore:
Volete, per seguire più perfettamente
il nostro Salvatore, 4s
vivere la vita comune in un cuor solo e un'anima sola,
fedeli nella professione dei consigli evangelici,
ferventi nell'orazione, assidui allo studio,
costanti nella precticazione
e perseveranti nell'osservanza regolare,
per la gloria di Dio e la salvezza vostra e altrui? 46
Candidati:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
41 Cf. LCO, n. 19, § IT.
43 Cf. LCO, n. l, Const. fùnd., §IV.
• 4 Cf. l ConsL. , d. IT, c. 31.
45 Cf. l Const., d. n, c. 31.
• 6 Cf. LCO, n. l , Const. fund., §IV.
46 ACCOGliENZA E PROFESSIONE DEI FRATI
Allora il Priore conferma la loro volontà dicendo:
TI Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento. 47
Tutti:
Amen.
PROFESSIONE RELIGIOSA
39. Allora ciascuno dei candidati va ad inginocchjarsi davanti al
Priore seduto e, mettendo le proprie mani fra quelle del Priore, con iJ
libro delle Costituzioni posato sulle proprie mani, (a professione
pr·onunciando con voce intelligibile le parole della seguente formula,
propria dell'Ordine:
Io fra N.N. faccio professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico
e a te, fra N.N., Maestro dell'Ordine
dei Frati Predicatori e ai tuoi successOii
(oppure: a te fra N.N.,
Priore provinciale della Provincia N.,
oppure: a te fra N.N., delegato ... ,
che rappresenti fra N.N.,
Maestro dell'Ordine dei Frati Predicatori,
e i suoi successori);
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni dei Frati Predicatori:
sarò perciò obbediente a te e ai tuoi successori,
per tre anni (oppure: per un anno).4s
47 l Const., d. l , c. 13.
" 8 LCO, n. 199, §I.
LA PROFESSIONE SEMPUCE 4 7
40. Se però nel momento della professione la carica di Maestro
dell'Ordine è vacante, il candidato prometta obbedienza a chi presiede
al rito, in quanto fa le veci del Maestro dell'Ordine, senza
specificare il nome del Maestro. 4 9
BACIO DI PACE
41. Emessa la professione, il solo Pliore ammette i neoprofessi al
bacio di pace, segno di accoglienza nell'Ordine, con cui viene
espresso il vincolo dell'obbedienza e della comunione.
BENEDIZIONE DELL'ABITO
42. Poi il Priore benedice le vesti dei neoprofessi, Lenendo le mani
giunte:
Preghiamo.
O Dio, autore e perfezionatore della santità,
tu chiami i rinati dall'acqua e dallo Spirito
alla pienezza della vita in Cristo
e alla perfezione della carità:
guarda benigno i tuoi fedeli
che con l'aiuto della Madre della Misericordia
hanno ricevuto la grazia della predicazione
e il dono di un nuovo abito
in segno della sua speciale protezione,
per aprire la via al vangelo della pace.so
Fa' che diventino sempre più conformi
all'immagine del tuo Figlio,
perché al termine della vita
possano entrare nella gioia della tua dimora.
Per lo stesso Cristo nostro Signore.st
:&.. Amen.
49 9
LCO, n. l 9, §TI.
5° Cf. Giordano, n. 57.
51 Cf. Ben., o. 1766, p. 722.
RITI DI CONCLUSIONE
LA PROFESSION"E SEMPUCE 49
47. Quindi il sacerdote benedice i neoprofessi e tutti i presenti:
li Signore sia con voi.
&. E con il tuo spirito.
Sacerdote:
La benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
a. Amen.
48. Altra formula di benedizione finale:
Dio Padre vi protegga con la sua grazia,
perché possiate adempiere con fedeltà
agli impegni della vostra vocazione.
a. Amen.
TI Signore Gesù
vi renda espressione e testimonianza
della sua carità per tutti gli uomini.
a. Amen.
Lo Spirito Santo
fortifichi i vostri cuori
e vi suggerisca tutto ciò che è verità.
& . Amen.
La benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
&. Amen.
LA PROFESSIOl\'E SF.MPUCE 5 l
c) segue il rito della professione propriamenle dello: inlerrogazioni
(nn. 37-38), formula di professione (nn. 39-40), bacio di pace
(n. 41 ), benedizione dell'abito (n. 42);
d) si canta quindi il BenediciLIS o il Magnifìcat;
e) poi si dice la preghiera universale o dei fedeli (Appendice n,
n. 64);
{) il dto si conclude con la recita del Padre rrostro, con un'ora-
7.ione finale e con la benedizione solenne (n. 48).
PREMESSA
CAPITOLO ID
LA PROFESSIONE SOLENNE
DURANTE LA MESSA
53. Prima dell'ammissione alla professione solenne, si faccia di
nuovo ai candidati, davanti al Consiglio del convento o alla commissione
per la loro ammissione, la "dichiarazione e notifica" circa l'osservanza
della vita religiosa e delle leggi dell'Ordine,S 4 tenendo conto
anche delle implicazioni legali proprie eU ogni Paese.
54. L'atto della professione sia registrato nel libro delle professioni
e sottoscritto dal neoprofesso e da due testimoni,SS ma mai
sull'altare. ,
MODO DI AMMETTERE ALLA PROFESSIONE
55. n rito della professione perpetua si svolge molto opportunamente
durante la Messa, con la partecipazione dei membri della
Famiglia Domenicana e del popolo. I fedeli siano informati per
tempo del giorno e dell'ora della celebrazione, in modo che possano
parteciparvi numerosi.
56. Per celebrare il Iito della professione solenne, con la quale il
religioso si consacra per sempre al servizio eU Dio, si preferisca la
domenica o una solennità del Signore, della beata Vergine Maria o
dei Santi, specialmente del nostro Ordine, attenendosi sempre alle
disposizioni vigenti.
54 Cf. LCO, n. 174, §§I-II; vecli anche sotto, Appenclice V, n. 80.
55 LCO, n. 194.
54 ACCOGLIENZA H PROFESSIONE DEl FRATI
57. n rito della professione perpetua non si può unire agli altri riti
di professione.s6 Sia celebrato con la dovuta solennità, come è richiesto
dalla sua stessa natura, ma con la decorosa sobrietà che si
addice al nostro Ordine.
58. n rito della professione si compie ordinariamente in una
chiesa dell'Ordine oppure, se lo si ritiene opporttmo, nella chiesa
cattedrale o in una chiesa parrocchiale o in un'altra chiesa insigne.s7
59. n rito della professione ordinariamente si svolge alla sede;
tuttavia per facilitare la partecipazione dei fedeli si può collocare
la sede per il 'celebrante davanti all'altare. Ogni cosa si disponga in
modo che i fedeli possano seguire agevolmente tutta l'azione liturgica.
60. Quando è possibile, si dia la preferenza alla Messa concelebrata
presieduta dal Priore che riceverà la professione.
61. Si dice la Messa del giorno oppure la Messa rituale "Per la
professione perpetua", secondo le norme liturgiche.ss
RITI INIZIALI
62. È bene iniziare la celebrazione con il canto d'ingresso; alla
processione che si muove verso l'allare è bene che partecipino i
professandi, accompagnati dal loro Maestro.
Giunti in presbiterio e fatta la debita riverenza all'altare, tutti
prendono il posto loro assegnato e la Messa prosegue come al solito.
LITURGIA DELLA PAROLA
63. Nella liturgia della parola tutto si svolge nel modo consueto,
ma si tenga presente quanto segue:
a) nei giorni in cui è consentito, le letture si possono scegliere
o dalla Messa del giorno o dalla Sacra Scrittura, fra i testi proposti
nel Lezionario (Appendice I); 5 9
b) si dice il Credo, se è prescritto dalla liturgia del giorno.
56 Cf. RPR, nn. 8 e 51.
57 Cf. LHOP, Adnot. compi., n. 36, p. 19.
58 MR 2 , p . 757; cf. •lntr. gen.», nn. 17-18.
59 Cf. «
lNTERR.OGAZIONE O DOMANDA
PROFESSIONE REUGIOSA
LA PROFESSIONE SOLENNE 55
64. Dopo il Vangelo, il Maestro o un altro frate conduce i professandi
in mezzo davanti al Priore, ed essi si prostrano con le braccia
stese in forma di croce. Allora il Priore li interroga dicendo:
Che cosa chiedete?
I canc:lidati rispondono tutti insieme:
La misericordia di Dio e la vostra. 6o
65. Oppure, se si preferisce, si omette l'interrogazione e, mentre i
candidati rimangono in piedi, uno di essi a nome dl tutti si rivolge al
Priore e alL:'l. comunità con queste parole:
Noi, N. e N., per la misericordia di Dio
abbiamo conosciuto nella vostra comunità
il valore della vita consacrata:
ora ti chiediamo umilmente, Padre (Fratello),
di poter fare la professione perpetua
nell'Ordine dei Frati Predicatori,
a lode di Dio e a servizio della Chiesa.
Ciò detto, tutti i candidati si prostrano con le braccia stese in
forma di croce. D Priore e tutt:i i frati rispondono con queste parole
o con altre simili:
Rendiamo grazie a Dio.
n diacono o altro lil.i:llistro soggiunge:
Alzatevi.
Allora i professandi tornano al loro posto, e tutti siedono.
60 Cf. l Consr .. d. 1. c. 13.
LA PROFESSIONE SOLENNE 57
volete essere uniti più strettamente a lui e alla Chiesa 64
con il nuovo e speciale titolo della professione solenne?
I candidati tuLli insieme rispondono:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priore:
Volete progredire nella carità di Dio e del prossimo 6s
seguendo il proposito apostolico del nostro Ordine,
come uomini che desiderano
procurare la salvezza propria e altrui,
sulle orme del loro Salvatore? 66
Candidati:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priore:
Volete, con il conforto dei doni dello Spirito Santo,
essere incorporati nel nostro Ordine
con la professione solenne,
per consacrarvi totalmente a Dio
e offrirvi in modo nuovo alla Chiesa universale,
dedicandovi all'evangelizzazione integrale
della parola di Dio? 67
Candidati:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
114 Cf. LCO, n. 19, §n.
65 Cf. LCO. n . l,§ m.
66 Cf. l Const., d . n, c. 3 1; LCO, n. l , Consr. /i md., § n.
67 Cf. LCO, n. l. Consr. /imd.. § m.
58 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DEl FRATI
Allora il Priore conferma la loro volontà cUcendo:
D Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.6s
Tulti:
Amen.
SUPPLICA PER T PROFESSANDl
69. Quincli tutti si alzano per la supplica. n sacerdote, in piedi, a
mani giunte, rivolto all'assemblea dice:
Fratelli carissimi,
preghiamo Dio. Padre onnipotente
perché benedica questi suoi figli,
che egli ha chiamato a seguire Cristo
nella perfezione evangelica,
e li confermi nel loro proposito.
Tutti pregano in silenzio, oppure si cantano le Litanie dei santi,
offerte in Appendice (IV, nn. 72-75) ad uso facoltativo.
PROFESSIONE RELIGIOSA
70. Al termine della supplica, ciascuno dei candidali va ad inginocchiarsi
davanti al Priore seduto e, mettendo le proprie mani fra
quelle del Priore, con il libro delle Costituzioni posato sulJe pt-oprie
mani, fa professione pronunciando con voce inlelligibile le parole
della seguente formula, propria dell'Ordine:
Io fra N.N. faccio professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico
e a te, fra N.N., Maestro dell'Ordine
dei Frati Predicatori e ai tuoi successori
68 l Const., d. I, c. 13.
LA PROFESSIONE SOLENNE 59
(oppure: a te fra N.N., Priore provinciale
della Provincia N.,
oppure: a te fra N.N., delegato ... ,
che rappresenti fra N.N.,
Maestro dell'Ordine
dei Frati Predicatori, e i suoi successori),
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni dei Frati Predicatori:
sarò perciò obbediente a te e ai tuoi successori,
fino alla morte. 69
71. Se però nel momento della professione la carica di Maestro
dell'Ordine è vacante, il candidato prometta obbedienL:"l a chi presiede
al rito, in quanlo fa le veci del Maestro dell'Ordine, senza
specificare il nome del Maestro.70
BACIO DI PACE E SOLENNE PREGHIERA DI BENEDIZIONE
72. Emessa la professione, il solo Priore ammette i neoprofessi al
bacio dj pace, segno di accoglienza nell'Ordine, con cui viene
espresso il vincolo dell'obbedienza e della comunione.
73. Quindi, se non si fa la solenne preghiera di benedizione, il
Priore dice ai neoprofessi le seguenti parole o altre simili:
Fratelli carissimi, con la professione solenne
voi vi siete donati a Dio e alla sua volontà:
e Dio mediante il ministero della Chiesa
vi ha consacrati a sé. 11
Oppure, facoltativamente, i neoprofessi si inginocchiano e il
Priore, con le braccia slese davanti al petto, dice la preghiera di
benedizione usando uno dei formulari offerti qui sotto in Appendice
(IV, n. 77).
69 LCO. n. 211.
70 LCO, n. 199, § ll.
71 VedJ sopra, •lntr. gen.•, n. 4.
LA PROFESSJONE SOLENNE 61
Conferma nel santo proposito
i nostri fratelli N. e N.,
che oggi con la professione dèi voti solenni
si sono consacrati per sempre al tuo servizio
e fa' che nella tua Chiesa
manifestino la vita nuova ed eterna
frutto della redenzione di Cristo.
d) nella Preghiera eucaristica IV, dopo le parole « ... di coloro
che si uniscono alla nostra offerta» si aggiunge:
... dei nostri fratelli N. e N.,
che oggi si sono consacrati a te
con la professione solenne,
dei presenti e del tuo popolo
e di tutti gli uomini che ti cercano con cuore sincero.
77. Dopo che il sacerdote si è comunicato al Corpo e al Sangue
del Signore, tutti i presenti possono ricevere la comunione sotto le
due specie, attenendosi sempre alle disposizioni delle Conferenze
Episcopali e del Vescovo diocesano.
RITI DI CONCLUSIONE
78. Terminata l'orazione dopo la comunione, i neoprofessi si recano
davanti all'altare e il sacerdote, con le braccia stese su di loro e
sul popolo, può dire:
Dio, che ispira e porta a compimento
ogni santo proposito,
vi protegga sempre con la sua grazia,
perché possiate vivere fedelmente
gli impegni della vostra vocazione.
B . Amen.
Egli vi renda presso tutti i fratelli
segno e testimonianza del suo amore.
B . Amen.
62 ACCOGU.E.N'ZA 1?. PROfESSfONE DEl FRATl
La grazia della chiamata dello Spirito Santo
renda fecondi i vostri cuori,
per il bene della Chiesa e dell'umana famiglia.
&. Amen.
E su tutti voi,
che avete partecipato a questa santa liturgia,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo.
& . Amen.
79. Poi il diacono, o il sacerdote, congeda i frati e i presenti dicendo:
La Messa è finita: andate in pace.
&. Rendiamo grazie a Dio.
80. Allora i presenti salutano i neoprofessi secondo le consuetudini
locali, mentre il coro canta l'antifona seguente con il salmo 132
o un altro canto adatto:
Quant'è buono, quant'è soave
che i fratelli vivano insieme.
CAPITOLO IV
LA RINNOVAZIONE DEI VOTI TEMPORANEI
DURANTE LA MESSA
81. In questo capitolo è descritto il rito utilizzabile per la rinnovazione
dei voti temporanei, richiesta dalle Costituz.ioni,7J quando
esso si svolge durante la Messa. Quando invece la rinnovazione dei
voti si svolge fuori delia Messa, la professione viene rinnovata senza
un rito speciale, davanti a due testimoni.
82. n rito della rinnovazione dei voti si svolga con la massima
sobrietà, soprattutto quando i voti si rinnovano ogni anno.
Quando il rito è celebrato in chiesa, la professione ordinariamente
si svolge alla sede; in un luogo adatto del presbiterio si prepari la
sede per il Priore che riceverà la professione dei confratelli.
83. Si dice la Messa del giorno oppure la Messa rituale "Per la
rinnovazione dei voti", secondo le norme liturgiche.74
84. L'atto della professione sia registrato nel libro delle professioni
e sottoscritto dal neoprofesso e da due testimoni,' 5 ma mai
sull'altare.
LITURGIA DELLA PAROLA
85. Le letture si possono scegliere-nei gionù in cui è consentito
- o dalla Messa del giorno o dalla Sacra Scrittura, utilizzando la
selezione proposta nel Lezionario (Appendice I). 76
73 'LCO, nn. 195, §TI; 202; 203.
7 • MRz, p. 763; cf. •lntr. gen.•, nn.! 7· 18.
75 LCO. n. 194.
76 Cf. olntr. gen.•, n. 18.
64 ACCOGLIENZA E PROFESStONE OEI PRATI
86. Dopo il Vangelo si tiene l'omelia, nella quale il Priore illustra
sia le letture bibliche sia il valore e la grazia della vita religiosa nel
nostro Ordine.
INvOCAZIONE DELL'AIUTO DIVINO
RINNOVAZIONE DEI VOTI
87. Terminata l'omelia, il Priore può invitare i presenti a chiedere
l'aiuto divino, dicendo:
Preghiamo Dio nostro Padre,
che dà la perseveranza nel bene,
per questi suoi figli,
che oggi davanti alla Chiesa
rinnovano la loro professione religiosa.
E tulli pregano per un po' di tempo in silenzio. Quindi il Priore
dice:
Guarda con bontà, o Signore, questi tuoi figli,
che nella tua provvidenza
hai chiamato a seguire più da vicino
le orme del Salvatore;
fa' che proseguano, perseverando nell'amore,
il cammino intrapreso con tanto entusiasmo.
Per Cristo nostro Signore.
&. Amen.
RINNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE
88. Terminata la preghiera, ciascuno dei professandi va ad ingi·
nocchiarsi davanti aJ Priore seduto e, mettendo le proprie mani fra
quelle del Priore, con il libro delle Costituzioni posato sulle proprie
mani, rinnova la professione pronunciando con voce intelligibile le
parole della seguente fonnula, propria dell'Ordine:
IUNNOVAZIONE DEl VOTI 65
Io fra N.N. rinnovo la professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico
e a te, fra N.N., Maestro dell'Ordine
dei Frati Predicatori e ai tuoi successori
(oppure: a te fra N.N.,
Priore provinciale della Provincia N.,
oppure: a te fra N.N., delegato ... ,
che rappresenti fra N.N.,
Maestro dell'Ordine dei Frati Predicatori,
e i suoi successori),
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni dei Frati Predicatori:
sarò. perciò obbediente a te e ai tuoi successori,
per due anni (oppure: per un anno).n
89. Se però nel momento della professione la carica di Maestro
dell'Ordine è vacante, il candidato prometta obbedienza a chi presiede
al rito, in quanto fa le veci del Maestro dell'Ordine, senza
specificare il nome del Maestro. 7 8
CONCLUSIONE DEL RITO DEllA RINNOVAZIONE
90. Rinnovata la professione, il solo Priore ammette i neoprofessi
al bacio di pace, segno di accoglienza nell'Ordine, con cui viene
espresso il vincolo dell'obbedienza e della comunione.
91. Si dice il Credo, se è ,richiesto dalle rubriche della liturgia de]
giorno. La preghiera universale o dei fedeli (cf. Appendice il, n. 66) si
svolge nel modo consueto.
77 Cf. LCO, n. 199, §I; 201, § 1.
78 LCO, n. 199, §n.
CAPITOLO V
NEL VENTICINQUESIMO E CINQUANTESIMO
DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA
92. Nel 25° e 50° anniversario della professione religiosa si può
. celebrare una Messa durante La quale il religioso, a scopo devozionale
e anche per ragioni pastorali, confenna la propria professione,
benché tale uso sia assente nella tradizione dell'Ordine. 7 9
93. In questa Messa 80 si può adottare il colore bianco quando
sono consentite le "Messe per diverse circostanze", secondo le norme
liturgiche.
Dopo l'omelia si può riconfermare pubblicamente la propria professione,
usando il rito della rinnovazione dei voti (sopra, nn. 87-91),
ma con la formula seguente:
Io fra N.N. totalmente aderisco
alla professione da me emessa
e prometto obbedienza a Dio
alla beata Vergine Maria, a san Domenico
e a fra N.N., Maestro dell'Ordine
dei Frati Predicatori, e ai suoi successmi,
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni dei Frati Predicatori,
invocando la grazia di Dio
per poter adempiere fedelmente
all'impegno della mia professione
fino alla morte.
79 Cf. «
68 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DEI FRATI
94. Per la celebrazione della Messa si può usare il seguente formulario:
Antifona d'ingresso Sal 39, 8-9
Ecco io vengo, Signore, per fare la tua volontà.
Io desidero la tua legge nel profondo del cuore.
Si dice il Gloria.
Colletta
Signore, Dio fedele,
che hai dato al nostro fratello N.
(oppure: che mi hai dato) la gioia di confermare,
dopo venticinque (cinquanta) anni,
la sua (mia) consacrazione al tuo servizio,
accogli il nostro umile ringraziamento
e conferma in lui (in me) il santo proposito
di dedicarsi (dedicarmi) sempre più alla lode
del tuo nome
e alla salvezza dei fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Sulle offerte
Accètta, Signore,
con i doni che ti presentiamo,
la rinnovata offerta del nostro fratello N.
(oppure: la mia offerta che oggi ho confermato),
e con la forza dello Spirito Santo
rendilo (rendimi) sempre più conforme
all'immagine del tuo dilettissimo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio proprio (cf. Appendice m).
PROEMIO
l . SECONDO UN'ANTICA CONSUETUDJNEI, l'accoglienza dei novizi nell'Ordine
si fa con la consegna dell'abito, sentita come un vero rito
di ammissione; perciò la "vestizione" rituale avviene all'inizio del
noviziato, 2 come "segno di accoglienza" nell'Ordine ma non ancora
di "consacra7Jone", che si ha con la professione. l ·
Qualora però l'abito, secondo le indicazioni del Direttorio, 4 si riceva
soltanto nel giorno della prima professione, nel rito di accoglienza
delle novizie la consegna dell'abito (nn. 16-l 7) viene omessa.
2. Prima dell'inizio del noviziato si faccia alla postulante, davanti
al Consiglio del monastero o alla commissione per l'ammissione
della candidata, la "dichiarazione e notifica" circa l'osservanza della
vita religiosa e delle leggi dell'Ordine, basandosi sulla formula presentata
in Appendice (V, n. 80),5 ma tenendo conto anche delle implicazioni
legali proprie di ogni Paese.
3. Nell'Ordine la professione è duplice.! la prima è semplice e temporanea,
e si fa al termine del noviziato; la seconda è solenne e
perciò perpetua.6
1 Cf. I Con.st. , d. I, c. 14; Directori.um :xn, pp. 116-118; Umberto .D, pp. 525-527.
2 Vedi sopra, clntr. gen.•, nota 45.
3 Vedi sopra, • lntr. gen.•, n. 7.
4 Cf. CM, n. 140, §n.
5 Cf. LCO, n. 174, §§ T-D e p. 229.
6 LCO, n. 190; cf. sopra, •lntr. gen.•, nn. 9.12.13.
74 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
Vi è quindi anche un duplice rito:
- il rito de.Ua pmf-essione semplice o temporanea;
- il rito della professione solenne o perpetua.
Si osservi con cura ]a distinzione liturgica tra professione solenne
e professione sempUce, evitando la trasposizione dall'una all'altra di
elementi propri dei due riti distinti.7
4. La professione viene emessa con un'unica formula, quella propria
del nostro Ordine, a cambiando soltanto la specificazione della
durata.9
7 RPR, n. 14, c.
8 Cf. sopra, clntr. gcn.•, n. 7.
9 CM, nn.157§Ie 167.§ll.
CAPITOLO I
ACCOGLIENZA DELLE NOVIZIE
MODO DI ACCOGLIERE LE NOVIZIE NELL'ORDINE
S. Nel giorno in cui comincia il noviziato canonico è bene compiere
un rito particolare, che per sua natura si deve svolgere fuori
della Messa IO e separatamente dai riti della professione. Si può invece
opportunamente inserire nella celebrazione eU una parte della
Liturgia delle Ore- specialmente LocU o Vespri- oppure in una
particolare celebrazione della parola di Dio, nella quale venga presentata
la natura della vita religiosa contemplativa e .il carisma proprio
del nostro Ordine.
6. n rito sia molto semplice, sobrio e riservato specialmente alle
monache. Per compiere questo rito è opportun.o scegliere l'aula capitolare
o un altro luogo simile. Quando però sono presenti parenti o
membri degli altri rami della Famiglia Domerucana,u il rito si può
svolgere nella chiesa deJ monastero.
7. La celebrazione è presieduta dalla Priora del monastero in cui
la postulante è accolta, oppure la Sottopriora 'in capite' o una monaca
da esse delegata.l2 Esse saranno qui comunque indicate con il
nome di "Priora".
Può essere presente anche un Frate dell'Ordine, su invito della
Priora.
1° Cf. RPR, n. 12.
11 Vedj sopra, •lntr. gen.•, n. l L
12 Cf. LCO, n. 175.
7 6 ACCOCUENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
8. n noviziato comincia con l'indizione fatta dalla Priora che ammette
la postulante al noviziato. Questa indizione sia r egistrata nel
libro delle ammissioni e sottoscritta dalla novizia e da due testimoni13
RITI INIZIALI
9. n rito può iniziare con u saluto della Priora, che secondo le
circostanze - cioè se U rito non è stato spiegato in precedenza -
potrà brevemente illustrare alle presenti, a guisa di monizione introduttiva,
U senso della celebrazione. Segue il canto del Veni Crearor o
altro inno.
INTERROGAZIONE
10. Poi la Maestra delle novizie conduce la postulante in mezzo al
capitolo, dove essa si prostra.
Allora la Priora -rivestita della cappa dell'Ordine, se c'è l'usanza
- chiede alla postulante di esprimere la sua volontà:
Che cosa chiedi?
La postulante risponde:
La misericordia di Dio e la vostra.t4
* * *
11. Allora secondo le circostanze la Priora può invitare le presenti
alla preghiera con queste parole o con altre simili:
Preghiamo per questa nostra sorella,
che chiede di essere accolta nel nostro monastero:
il divino Maestro le conceda
l'abbondanza del suo Spirito e il conforto della sua pace.
Tutte pregano per qualche qualche istante in silenzio.
13 CM, n. 140, §I.
14 Cf. l Const., d. I, c. 13.
12. Poi la Priora dice:
ACCOGLIENZA DE.U...E NOVJZIE 77
O Dio, fonte di ogni vocazione,
tu hai donato alla Chiesa san Domenico
come esempio di uomo evangelico: •s
ascolta con bontà le suppliche della tua serva N.
che per servirti più perfettamente
chiede di essere incorporata nella nostra famiglia;
e fa' che la sua partecipazione alla vita comune
accresca in tutte noi l'amore fratetno.
Per Cristo nostro Signore.
B.. Amen.
Poi la Priora soggiunge:
Alzati.
* * *
Allora la postulante ritorna al suo posto, e tutte siedono.
CELEBRAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
13. Quindi si leggono testi adatti della Sacra Scrittura, intercalati
da salmi responsoriali (cf. Appendice I): i testi ricordino la novità di
vita iniziata con il Battesimo, per indicare il collegamento della vita
religiosa con i sacramenti dell'iniziazione cristiana.
14. Poi la Priora o il Frate dell'Ordine, prendendo spunto dalle
letture, rivolge la sua parola alla postulante e alla comunità, sulla
natura della vita contemplativa e sul carisma proprio dell'Ordine,
illustrandone le specifiche esigenze ed austerità. t6
15 Giordano, n. J 04.
16 Cf. PS, pp. 149-153.
78 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLe. MONACHE
INTERROGAZIONI
ACCE'ITAZIONE DELLA POSTULANTE
15. AJ termine, la Priora invita la postulante ad alzarsi e con
queste o simili parole chiede loro di manifestare la sua intenzione,
scegliendo una o più domande tra le seguenti:
Vuoi, con ferma intenzione,
camminare fedelmente in novità di vita?
La postulante risponde:
Sl, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro 1 7.
Priora:
Vuoi seguire il Signore Gesù
secondo il proposito evangelico di san Domenico?
PostuJante:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Vuoi dunque essere accolta nella nostra famiglia,
per sperimentare la nostra vita
nella perfetta osservanza regolare?
Postulante:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
17 Directorium XI. 9, p. 118.
ACCOGliENZA DELLE NOVIZIE 79
Allora la Priora conferma la volontà della postulanle dicendo:
ll Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento 1s.
E le presenti rispondono:
Alnen.
VESTIZIONE O CONSEGNA DELL'ABITO
16. Qt.ùndi la Maestra delle novizie conduce la postulante davanti
alla Priora e la fa inginocchi are; la vestiaria porta le vesti preparate e
le porge alla Priora; la Priora, con l'aiuto della Maestra delle novizie,
in luogo adatto riveste ogni candidata dell'abito dell'Ordine proprio
delle novizie (cf. n. 1),
Fatto questo, la sola Ptiora ammette ogni novizia al bacio di pace,
segno di accettazione nell'Ordine e di accoglienza nella fralernità
monastica.
Durante la vestizione della novizia, tutti in ginocchio cantano
l'inno Veni Creator, 19 se non è stato cantato prima, oppure il coro
canta l'antifona Immulému.r habitu (MLOP, p. 6) con il salmo 39
(Exspéctans exspectii.vi D6minum ), o un altro canto adatto.
17. Oppure, se tale è la consuetudine del monastero, la Priora
consegna l'abito nelle mani della candidata durante il noviziato, 20
durante una celebrazione opportunamente preparata.
In questo rito, la Maestra delle novizie conduce la candidata davanti
alla Priora e la fa inginocchiare; la Priora riveste la novizia
dell'abito oppure lo consegna in mano alla novizia, dicendo:
Ti conceda il Signore
di spogliarti dell'uomo vecchio con le sue azioni,
e di rivestirti dell'uomo nuovo, creato secondo Dio
nella giustizia e nella santità vera.2 1
18 l Co11sl., d. I, c. 13.
19 Cf. COP, p. 123, n. 486.
2° Cf. sopra, •lotr. gen.•, nota 44.
2 1 Cf. Ef 4,24.
80 ACCOCLIENZA E PROFESSIONE DEllE MONACHE
Fatto questo, la sola Priora ammette la novizia al bacio di pace,
segno di accettazione nell'Ordine e di accoglienza nella fraternità
monastica.
18. Poi, se il rito si è svolto nel capitolo, la comunità può dirigersi
processionalmente in chiesa, ad iniziare dalle più giovani, e la Maestra
delle novizie conduce la novizia davanti all'altare, nel coro delle
monache.
Nella processione si canta un inno o un salmo adatto.
PREGHIERA UNIVERSALE .
19. Allora si può fare la preghiera universale, nel modo consueto
nelle celebrazioni, secondo il formulario offerto in Appendice (ll, n.
63). Al termine delle intenzioni si dice il Padre nostro .
A CCOGUENZA FRATERNA E INDIZIONE .DEL NOVIZIATO
20. Poi la novizia va a scambiare un segno di pace con ciascuna
delle sorelle, mentre si canta il salmo 132 Ecco quanto è buono o
l'antifona Ubi caritas oppure l'antifona o spem miram o un altro
canto adatto.
21. Al termine, la Maestra delle novizie conduce di nuovo la novizia
davanti alla Priora che - se lo si ritiene opportuno - può
aggiungere al suo nome un altro nome, di tradizione cristiana, dicendo
Dal Battesimo il tuo nome è N.,
nell'Ordine ti chiamerai suor N.N.22
Quindi la Priora assegna un tempo di prova con l'indizione 23 dell'anno
canonico di noviziato e affida alla Maestra la novizia, con
queste parole o con altre simili:
22 Cf. PS, p. 155.
23 Cf. CM, n. 140, § 1.
-
82 ACCOGLIENZA f! PROFESSIONE DEU.F. \tONACHE
e tu saggerai le tue attitudini
a sostenere le austerità dell'Ordine e le sue osservanze.
Trascorso questo anno,
potrai legarti all'Ordine con la professione,
se così piacerà a te e alle consorelle;
altrimenti potrai disporre liberamente di te stessa. 25
22. Se secondo le consuetudini del monastero si vuole dare alla
novizia il Libro delle Costituzioni o qualche simbolo, lo si faccia in
questo momento del rito, in silem·jo o con formuJa adatta, ma con
decorosa sobrietà.
Se non segue una parte della Liturgia delle Ore, il rito si conclude
come è indicato qui di seguito.
CONCLUSIONE DEL RITO
23. La Priora invita le soreUe alla preghiera, dicendo:
Seguiamo per quanto ci è possibile, sorelle,
le orme del santo padre Domenico,
e rendiamo grazie al Redentore
che ce lo ha donato come guida sul nostro cammino;
mediante il suo carisma Egli ci ha rigenerato,
incamminandoci verso la luce di questo stile di vita.
Supplichiamo il Padre di misericordia
affinché sotto la guida dello Spirito
che anima i figli di Dio,
sulla strada segnata dalle nostre sorelle,
senza deviazioni possiamo giungere
alla stessa mèta di felicità perenne
in cui è entrato il nostro padre Domenico.26
Preghiamo.
as Directorium XI, S. p. 11 8; cE f Const. , d . l. c. 13.
16 Cf. Giordano, n. 109.
ACCOGL.IENZA DEllE NOVIZIE 83
Tutti pregano per qualche istante in silenzio; poi la Priora prosegue:
O Dio, che per coloro che rinunciano al mondo
prepari una dimora nel cielo,
dilata i nostri cuori verso j tesori celesti,
perché la nostra vita e le nostre opere
siano conformi a ciò che professiamo di essere.
Per Cristo nostro Signore. 21
Q. Amen.
l'. D nostro aiuto è nel nome del Signore.
R.. Egli ha fatto cielo e terra.
24. U rito si può concludere, come è d'uso in alcune celebrazioni
del nostro Ordine, con l'antifona Salve Regina o altro canto; al termine,
i presenti salutano la novizia secondo le consuetudini localL
27 Cf. MOP. p. [87].
CAPITOLO II
LA PROFESSIONE SEMPLICE
MODO DI AMMETIERE ALLA PROFESSIONE
25. n rito della professione, secondo la consuetudine dell'Ordine,28
si svolge nell'aula capitolare o nel coro, ma per giusti motivi
può svolgersi nella chiesa del monastero, in connessione con la celebrazione
di una parte della Liturgia delle Ore o anche durante la
Messa,29 secondo l'uso attuale.
26. n rito di ammissione alla professione ordinariamente è presieduto,
oltre che dal Maestro dell'Ordine, dalla Priora o dalla Sottopriora
'in capite' del monastero in cui viene emessa la professione, o
da una loro delegata. JO Esse saranno qui indicate con il nome di
"Pri ,
ora.
27. Prima dell'ammissione alla prima professione si faccia di
nuovo alla candidata, davanti al Consiglio della monastero o alla
commissione per l'ammissione alla professione, la "dichiarazione e
notifica" circa l'osservanza della vita religiosa e delle leggi. dell'Ordine,
basandosi sulla formula presentata in Appendice (V, n. 80), 31
ma tenendo conto anche delle implicazioni legali proprie di ogni
Paese.
28. L'atto della professione sia registrato nel libro delle professioni
e sottoscritto dalla neoprofessa e da due testimoni,32 ma mai
sull'altare.
28 Cf. sopra, •Intr. gen.•, n. 7.
29 Cf. RPR, n. 5.
3° CM, n. 156.
3 1 Cf. LCO. n. l 74, §§ l-II e p . 229.
32 CM, n. J59.
86 ACCOGliENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
29. In questo Rituale sono contenuti i riti di professione che si
svolgono durante la Messa. Quando invece la professione viene
emessa o rinnovata fuori della Messa, il rito deve essere convenientemente
adattato, come è indicato qui sotto (nn. 53-54).
RITO DELLA PROFESSIONE SEMPLICE
DURANTE LA MESSA
30. Quando il rito della professione si celebra in chiesa, abitualmente
si svolge alla sede; se le circostanze lo richiedono, si può
collocare la sede davanti all'altare. Nel presbitelio tutto sia disposto
in modo che anche gli altri fedeli possano convenientemente assistere
all'azione liturgica, tenendo presenti le leggi generali della
Chiesa sulla clausura e le circostanze particolari.
31. Si dice la Messa del giorno oppure la Messa riltuale "Per la
prima professione", secondo le norme liturgiche.33 L'Eucaristia sia
possibilmente celebrata da un sacerdote domenicano, assistito da un
diacono.
RITI INIZIALI
32. La celebrazione inizia con il canto d'ingresso. La professanda
indossa l'abito religioso, ma senza il velo delle professe.
LITURGIA DELLA PAROLA
33. Nella liturgia della parola tutto si svolge nel modo consueto,
ma si tenga presente quanto segue:
a) nei giorni in cui è consentito, le letture si possono scegliere
o dalla Messa del giorno o dalla Sacra Scrittura, fra i testi proposti
nel Lezionario (Appendice I); 34
b) si dice il Credo, se è prescritto dalla liturgia del giorno.
33 MR 2 , p. 756; cf. «
!NTERROGAZ.IONE
PROFESSIONE RELIGIOSA
Lo\ PROFESSIONE SE.MPUCE 87
34. Dopo il Vangelo, il coro 1imane rivolto verso l'altare. La professanda
va a prostrarsi in mezzo al coro.
Allora la Priora la interroga dkcndo:
Che cosa chiedi?
La candidata risponde:
La misericordia di Dio e la vostra.JS
La Priora soggiunge:
Alzati.
Allot·a la candidata ritorna al suo posto, e tutti siedono.
0 MEUA
1
35. Nell'omelia il sacerdote illustra sia Je letture bibliche, sia il
dono e il compito della professione religiosa secondo la vocazione e
la missione dell'Ordine e il carisma della vita contemplativa, per la
santificazione delle persone chiamate, per il bene della Clùesa e di
tutta l'umana famiglia.
lNTERROGAZ!ONl
36. Terminata l'omelia, la Priora chiede alla candidata:
Vuoi fare professione
secondo le Costituzioni delle Monache
dell'Ordine dei Predicatori? 36
La candidata alzandosi risponde:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.37
35 Cf. l Const., d. l, c. 13.
36 Cf. CMS, pp. 11-12.
37 Directorium Xl. 9, p. 118.
88 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
Priora:
TI Signore, che ha dato inizio a ques-t'opera,
la porti al suo compimento.Js
Tutti:
Amen.
37. Oppure, se si preferisce, la candidata va a porsi in piedi davanti
alla Priora, che con queste o simili parole le chiede di esprimere
la sua volontà, scegliendo una o più domande tra le seguenti.
Priora:
Figlia (Sorella) carissima,
tu sei già consacrata a Dio mediante il Battesimo:
vuoi essere unita più strettamente a lui e alla Chiesa 39
con il nuovo e speciale titolo della professione religiosa?
Candidata:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priora:
Vuoi intraprendere il cammino della perfetta carità
e, dedicandoti a Dio solo,
unirti alla 11
Santa predicazione"
del nostro padre Domenico,
mediante la preghiera e la penitenza? 40
Candidata:
Sì, lo voglio, C
90 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
Io suor N.N. faccio professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico,
al Maestro dell'Ordine dei Frati Predicatori
e a te, suor N.N., Priora di questo monastero N.,
e a quelle che ti succederanno
(oppure: a te suor N.N., Sottopriora in capite
di questo monastero N.,
oppure: a te suor N.N., delegata ... ,
che rappresenti suor N.N.,
Priora di questo monastero N.
e quelle che le succederanno),
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni delle Monache
dell'Ordine dei Predicatori:
sarò perciò obbediente a te
e a quelle che ti succederanno,
per un triennio (oppure: per un anno).4s
39. Non si cambia nulla nella fonnula eli professione quando
l'Ordine manca del suo Maestro. 4 6
BACfO DJ PACE
40. Emessa la prof-essione, la sola Priora ammeLte la neoprofessa
al bacio di pace, segno di accoglienza nell'Ordine, con cui viene
espresso il vincolo dell'obbedienza e della comunione.
BENEDIZIONE DEll'ABITO E CONSEGNA DEL VELO
41. Poi il sacerdote benedice l'abito della neoprofessa, tenendo le
mani giunte:
Preghiamo.
4 ' Cf. CM, n. 157, §I.
46 CM, n. 157, §IL
LA PROFESSIONE SEMPUCE 91
O Dio, autore e perfezionatore della santità,
tu chiami i rinati dall'acqua e dallo Spirito
alla pienezza della vita in Cristo
e alla perfezione della carità:
guarda benigno questa tua figlia
che con l'aiuto della Madre della Misericordia
ha ricevuto il dono di un nuovo abito
in segno della sua speciale protezione,
per aprire la via al vangelo della pace. 4 7
Fa' che diventi sempre più conforme
all'immagine del Cristo tuo Figlio,
perché al termine della vita
possa entrare nella gioia della tua dimora.
Per Cristo nostro Signore. 4s
&. Amen.
Oppure:
Signore Gesù Cristo,
che hai voluto rivestirti della nostra condizione umana,
noi supplichiamo la tua infinita benevolenza:
degnati di bene ffi dire questo abito
che i nostri padri stabilirono di portare
come espressione di innocenza e santità,
e fa' che chi lo indosserà meriti di rivestirsi cti te,
che vivi e regni nei secoli dei secoli. 49
Q . Amen.
47 Cf. Giordano, n. 57.
48 Cf. Ben., n. 1766, p. 722.
4 9 Ecci. Of[. , F. 5Jr A; cf. PS, p. 157.
92 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
42. Poi il sacerdote dà alla candidata il velo delle professe, dicendo:
Ricevi il sacro velo
come segno della tua consacrazione a Cristo Signore,
per essere casa di preghiera so per il tuo Dio
e tempio di intercessione per tutti gli uomini.
La neoprofessa risponde:
Amen.
Allora la Priora, aiutata dalla Maestra delle novizie, ricopre la
testa della neoprofessa con il velo. Quindi il sacerdote asperge la
neoprofessa con acqua benedetta.
Intanto il coro canta l'antifona Veni, sponsa Christi (AG, p . 89*) o
P6suit signum (COP, p. 13) o un altro canto adatto.
* * *
43. Poi, dove c'è l'usanza, la Priora consegna alla neoprofessa il
libro delle Costituzioni, dicendo:
Ricevi le Costituzioni delle Monache
dell'Ordine dei Predicatori,
come specchio della tua fedeltà alla divina vocazione,
per vivere una vita salutare per te, esemplare
per gli uomini, piacevole agli angeli, gradita a Dio.st
La neoprofessa risponde:
Amen.
44. Qualora le consuetudini di un monastero prevedessero la consegna
di qualche simbolo, la si faccia a questo punto del rito, in
silenzio o con una formula adatta; si raccomanda però una decorosa
sobrietà.
. ..
-..
* *
5° Cf. Le l 9, 46.
5 1 Cf. CM, n. l , Cost. fond., § VI.
94 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLR MONACHE
50. Altra formula di benedizione finale:
Dio Padre vi protegga con la sua grazia,
perché possiate adempiere con fedeltà
agli impegni della vostra vocazione.
&. Amen.
n Signore Gesù
vi renda testimoni nella Chiesa
dei beni del regno celeste. s2
&. Amen.
Lo Spirito Santo
fortifichi i vostri cuori
e vi suggerisca tutto ciò che è verità.
&. Amen.
La benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
& . Amen.
51. Poi il diacono o il sacerdote congeda la comunità e i presenti
con queste o simili parole:
La Messa è finita: andate in pace.
&. Rendiamo grazie a Dio.
52. n rito si può concludere, come è d'uso in alcune celebrazioni
del nostro Ordine, con l'antifona Salve Regina o altro canto; altermine,
i presenti salutano la neoprofessa secondo le consuetudini
locali.
52 CM, o. 152, § U.
LA PROFESSIONE SEMPLlCE 95
RITO DELLA PROFESSIONE SEMPLICE
FUORI DELLA MESSA
53. Quando il rito della professione semplice si svolge fuori della
Messa, 53 esso può essere inserito in una celebrazione della parola di
Dio, nel modo seguente:
a) dopo un canto iniziale adatto, si fa l'interrogazione alla
novizia (n. 34);
b) segue la lettura della parola di Dio, alla quale risponde U
canto di un salmo adatto (cf. Appendice I). Poi la Priora, prendendo
spunto dalle letture, rivolge la Sl:la parola alla professanda e ai pre·
senti;
c) segue il rito della professione propriamente detto: interrogazioni
(nn. 36-37), formula di professione (nn. 38-39), bacio di pace
(n. 40), benedizione dell'abito (n. 41), consegna del velo (n. 42) e dj
eventuali sirnboU (nn. 43-44);
d) il rito si può concludere con la preghiera universale (Appendice
TI, n. 64)-aggiungendo eventualmente il Padre nosLJ'O - e con
la benedizione solenne (n. 50).
54. Quando invece il rito si svolge durante la Liturgia delle Ore
(specialmente Lodi o Vespri), si procede nel modo seguente:
a) dopo il canto dell'inno, si fa l'interrogazione alla novizia
(n. 34);
b) seguono la salmodia e la lettura della parola di Dio, che può
essere tratta dai testi proposti nel Lezionario (cf. Appendice I). Poi la
Priora, prendendo spunto dalle letture, rivolge la sua parola alla
professanda e ai presenti;
c) segue il rito della professione propriamente detto: interrogazioni
(nn. 36-37), formula di professione (nn. 38-39), bacio di pace
(n. 40), benedizione dell'abito (n. 41), consegna del velo (n. 42) e di
eventuali simboli (nn. 43-44);
d) si canta quindi il BenedicùtS o il Magnificai ;
e) poi si dice la preghiera universale o dei fedeli (Appendice li,
n. 64);
f) il rito si conclude con la recita del Padre nostro, con un'orazione
finale e con la benedizione solenne (n. 50).
53 Cf. •lntr. gen.•, n. 12.
CAPITOLO m
LA PROFESSIONE SOLENNE
DURANTE LA MESSA
MODO DI AMMETTERE ALLA PROFESSIONE
55. Il rito della professione solenne si svolge molto opportunamente
durante la Messa, nella chiesa del monastero, con la partecipazione
dei membri della Famiglia Domenicana e del popolo. I fedeli
siano informati per tempo del giorno e dell'ora della celebrazione, in
modo che possano parteciparvi numerosi.
56. Per celebrare il .rito della professione solenne, con la quale la
monaca si consacra per sempre al servizio di Dio, si preferisca la
domenica o una solennità del Signore, della beata Vergine Maria o
dei Santi, specialmente del nostro Ordine, attenendosi sempre alle
disposizioni vigenti.
57. D rito della professione perpetua non si può unire agli altri riti
di professione.S4 Sia celebrato con la dovuta solennità, come è richiesto
dalla sua stessa natura, ma con la decorosa sobrietà che si
addice al nostro Ordine.
58. D rito della professione ordinariamente si svolge alla sede. Nel
presbiterio tutto sia disposto in modo che anche gli altri fedeli possano
convenientemente assistere all'azione littu;"g:ica, tenendo presenti
le leggi generali della Chiesa sulla clausura e Je circostanze
particolari.
"' Cf. RPR, nn. 8 e 136.
La misericordia di Dio e la vostra.s9
La Priora soggiunge:
Alzati.
LA PROFESSIONE SOLENNE 99
Allora la professanda torna al suo posto, e tutti siedono.
0M.EU.A
65. Nell'omelia il sacerdote illustra sia le letture bibliche, sia il
dono della vita contemplali va, associata da san Domenico alla "santa
predicazione". 60
INTERROGAZIONI
66. Terminata l'omelia, la Priora chiede alla professanda:
Vuoi fare la professione solenne
secondo le Costituzioni delle Monache
dell'Ordine dei Predicatori? 61
La professanda alzandosi risponde:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostr0.62
Priora:
D Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.6J
Tutti:
Amen.
59 Cf. l Con st.. d. l, c. L3.
60 Cf. CM, n. 1, Cost. fond.·, §l.
61 Cf. CMS, pp. 11-12.
61 Dire.ctoriwn Xl, 9. p. 118.
63 l COIISI., d. 1, c. 13.
l 00 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
67. Oppure, se si preferisce, la Priora con queste o simili parole
chiede alla candidata di esprimere la sua volontà, scegliendo una o
più domande tra le seguenti.
Priora:
Figlia (Sorella) carissima,
tu sei già morta al peccato
e consacrata a Dio mediante il Battesimo:
vuoi unirti più intimamente a Cristo e alla Chiesa 64
con il nuovo e speciale titolo
della professione solenne?
Professanda:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priora:
Vuoi progredire nella carità di Dio e del prossimo 6s
ed essere veramente membro di Cristo,
impegnando totalmente te stessa
per guadagnare le anime,
ad esempio del Salvatore di tutti, il Signore Gesù,
che offrì totalmente se stesso per la nostra salvezza? 66
Professanda:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priora:
Vuoi, con la professione solenne,
essere incorporata nel nostro Ordine
per consacrarti totalmente a Dio,
perseverando in preghiera con Maria, la Madre di Gesù,
64 Cf. CM, n. 19, §JI.
65 Cf. LCO. n. 1, Const. fimd., § TI!.
66 Cf. CM, n. t, Cast. fond., §TI.
LA PROFESSIONE SOLENNE 101
nel desiderio ardente della pienezza dello Spirito Santo
e per offrirti in modo nuovo alla Chiesa universale,
diventando profetico annunzio
dell'unica beatitudine che è Cristo,
al fine di dilatare, con arcana fecondità,
il popolo di Dio? 67
Professanda:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Allora la Priora conferma la sua volontà dicendo:
li Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.6s
Tutti:
Amen.
SUPPUCA PER LA PROFESSANDA
68. Quindi tutti si alzano per la supplica. n sacèrdote, in piedi, a
mani giunte, rivolto all'assemblea dice:
Carissimi fratelli e sorelle,
rivolgiamo umilmente la nostra preghiera
a Dio Padre, datore di ogni bene,
perché confermi il santo proposito
che egli stesso ha suscitato in questa sua figlia.
Tutti pregano in silenzio, oppure si cantano le Litanie dei santi,
offerte in Appendice (IV, nn. 72-75) ad uso facoltativo.
67 Cf. CM, n. l. Cost. fond., §§IV e V.
68 l Const., d. I, c. 13.
102 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
PROFESSIONE REUGIOSA
69. Allora la Priora va a sedersi al posto per lei preparato nel
presbite1io. La candidata va ad inginocchiarsi davanti a lei e, mettendo
le proprie mani fra quelle della Priora, con il libro delle Costituzioni
posato sulle proprie mani, fa professione pronunciando
con voce intelligibile le parole della seguente formula a noi propria:
Io suor N.N. faccio professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico,
al Maestro dell'Ordine dei Frati Predicatori
e a te, suor N.N., Priora di questo monastero N.,
e a quelle che ti succederanno
(oppure: a te suor N.N., Sottopriora in capite
di questo monastero N.,
oppure: a te suor N.N., delegata ... ,
che rappresenti suor N.N.,
Priora di questo monastero N.
e quelle che le succederanno),
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni delle Monache
dell'Ordine dei Predicatori:
sarò perciò obbediente a te
e a quelle che ti succederanno,
fino alla morte. 69
70. Non si cambia nulla nella formula di professione quando
l'Ordine manca del suo Maestro.7o
BACIO DI PACE E SOLEN.NE: PREGHIEAA D BENEDIZIONE
71. Emessa la professione, la sola Priora ammette la neoprofessa
al bacio di pace, segno eU accoglienza nell'Ordine, con cui viene
espresso il vincolo dell'obbedienza e della comunione.
69 Cf. CM, n. 167, §n.
7° CM, n. 157, § U.
LA PROFESSIONE SOLENNE 103
72. Quindi, se non si (a la solenne preghiera di benedizione, il
sacerdote rivolge aDa neoprofessa le seguenti parole o altre simili:
Sorella carissima, con la professione solenne
ti sei donata a Dio e alla sua volontà:
e Dio mediante il ministero della Chiesa
ti ha consacrata a sé, 11
in preparazione al vangelo della pace, 72
perché tu sia la sua eredità
ed egli sia la tua eredità in eterno.
Oppure, facoltativamente, la neoprofessa si inginocchia e il sacerdote,
con le braccia stese, dice la preghiera di benedizione usando
uno dei formulari offerti qui sotto in Appendice (IV, n. 78 ).
BENEDIZIONE E IMPOSIZIONE DEL VELO
73. Poi il sacerdote, dove c'è l'usanza, benedice il velo prescritto
per la professione solenne, dicendo:
Dio, capo di tutti i fedeli e salvatore dell'intero corpo,
bene ffi dici questo velo
che la tua serva porterà sul suo capo
in segno di amore per te
e per la tua santissima Madre:
.sappia custodire sempre,
con il cuore e l'animo incontaminato,
ciò che il velo misticamente significa,
per potersi presentare all'eterna retribuzione dei santi
pronta come le vergini sagge,
e poter così entrare, da te condotta,
alle nozze della felicità eterna.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 73
&. Amen.
7 1 Vedi sopra, •lDir. gen.•, n. 4.
72 Cf. Gìoa·dano, n . 57.
73 CMS, p. 23.
104 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
Poi la Priora ricopre la testa della neoprofessa con il velo, mentre
si canta il responsorio Amo Christum (CMS, p. 24) o un altro canto.
CoNCLUSIONE DEL RITO DELLA PROFESSIONE
74. Qualora le consuetudini del monastero prevedessero la consegna
di altri simboli, questa si faccia in silenzio o con formula
adatta; si raccomanda tuttavia una decorosa sobrietà.
75. Terminati questi riti, la neoprofessa ritorna al suo posto in
coro. Si dice il Credo, se è richiesto dalle rubriche del giorno. La
preghiera dei fedeli (Appendice II, n. 65) viene omessa se si sono
cantate le Litanie dei santi.
UTURGIA EUCARISTICA
76. Mentre si esegue il canto di offertorio, alla processione può
partecipare la neoprofessa, portando all'altare le offerte per il sacrificio
eucaristico e altri doni simbolici, secondo gli usi locali.
77. Nelle Preghiere eucaristiche, il ricordo della neoprofessa si
può fare con le formule seguenti:
a) nel Canone Romano si dice l'Hanc igitur proprio:
Accètta con benevolenza, o Signore,
l'offerta che ti presentiamo
noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia:
te l'offriamo anche per questa nostra sorella N .
nel giorno della sua professione solenne;
come oggi, per tuo dono,
si è unita più intimamente al tuo Figlio,
così alla .fine dei tempi
vada incontro a lui con esultanza,
quando verrà nella gloria.
b) nella Preghiera eucaristica II, dopo le parole « ... e tutto l'ordine
sacerdotale» si aggiunge:
Ricòrdati anche della nostTa sorella N .
che attratta dal tuo amore ha lasciato ogni cosa
LA PROFESSIONE SOLENNE 105
per trovare te in tutte le creature
ed essere per sempre tempio di intercessione
e casa di preghiera e di lode perenne. 7 4
c) neUa Preghiera eucaristica m, dopo le parole « ••• e il popolo
che tu hai redento• si aggiunge:
Conferma nel santo proposito la nostra sorella N.,
che si impegna a seguire il Cristo tuo Figlio
nella generosa testimonianza della vita evangelica
e dell'amore fraterno.
d) neUa Preghiera eucaristica IV, dopo le parole « .•• di tutto il
clero» si aggiunge:
... della nostra sorella N.,
che oggi si è consacrata a te con la professione solenne,
dei presenti e del tuo popolo
e di tutti gli uomini che ti cercano con cuore sincero.
78. Dopo che U sacerdote si è comunicato al Corpo e al Sangue
del Signore, tutti i presenti possono ricevere la comunione sotto le
due specie, attenendosi sempre alle disposizioni delle Conferenze
Episcopali e a queUe del Vescovo diocesano.
RITI DI CONCLUSIONE
79. Terminata l'orazione dopo ]a comunione, il rito si conclude
con la benedizione del sacerdote sulla neoprofessa e su tutti i presenti:
Dio, che ispira e porta a compimento
ogni santo proposito,
ti protegga sempre·con la sua grazia,
perché tu possa vivere fedelmente
gli impegni della tua vocazione.
B.. Amen.
7 • Cf. MLOP, p . 254.
1.08 ACCOGliENZA E PROFESSIONE DELLE MONACHE
INvOCAZIONE DELL'AIUTO DIVlNO
RINNOV AZIONE DEI VOTI
87. Terminata l'omelia, ìl sacerdote può invitare i presenti a chiedere
l'aiuto divino, cUcendo:
Preghiamo Dio nostro Padre,
che dà la perseveranza nel bene,
per questa sua figlia,
che oggi davanti alla Chiesa
rinnova la sua professione religiosa.
Tutti pregano per qualche istante in silenzio. Quindi il sacerdote
cUce:
Guarda con bontà, o Signore, questa tua figlia,
che nella tua prowidenza
hai chiamato a seguire più da vicino
le orme del Salvatore;
fa' che prosegua, perseverando nell'amore,
il cammino intrapreso con tanto entusiasmo.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
RlNNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE
88. Terminata la preghiera, la Priora va a sedersi al posto per lei
preparato nel presbiterio. La candidata va ad inginocchiarsi davanti
a lei e, mettendo le proprie mani fra quelle della Priora, con il libro
delle Costituzioni posato sulle proprie mani, rinnova la professione
pronunciando con voce intelligibile le parole della seguente formula,
propria dell'Ordine:
RINNOV AZIONE DEl VOTI l 09
Io suor N.N. rinnovo la professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico,
al Maestro dell'Ordine dei Frati Predicatori
e a te, suor N.N., Priora di questo monastero N.,
e a quelle che ti succederanno
(oppure: a te suor N.N., Sottop1iora in capite
di questo monastero N.,
oppure: a te suor N.N., delegata ... ,
che rappresenti suor N.N.,
Priora di questo monastero N.
e quelle che le succederanno),
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni delle Monache
dell'Ordine dei Predicatori:
sarò perciò obbediente a te
e a quelle che ti succederanno,
per un triennio (oppure: per un anno).79
89. Non si cambia nulla nella formula di professione quando
l'Ordine manca del suo Maestro. so
CONCLUSIONE DEL RITO DELLA RINNOV AZIONE
90. Rinnovata la professione, la sola Priora ammette la neoprofessa
al bacio di pace, segno di accoglienza nell'Ordine, con cui viene
espresso il vincolo dell'obbedienza e della comunione.
91. Si dice il Credo, se è richiesto dalle rubriche della liturgia del
giorno. La preghiera universale o dei fedeli (cf. Appendice ll, n. 66) si
svolge nel modo consueto.
79 Cf. CM. n. 157, § L
8° CM, n. 157. § U.
CAPITOLO V
NEL VENTICINQUESIMO E CINQUANTESIMO
DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA
92. Nel 25° e 50° anniversario della professione religiosa si può
celebrare una Messa duJ'ante la quale la religiosa, a scopo devozionale
e anche per ragioni pastorali, conferma la propria professione,
benché tale uso sia assente nella tradizione dell'Ordine. SI
93. Questa Messa 82 si può dire, con vesti sacre di colore bianco,
nei giorni in cui sono consentite le "Messe per diverse circostanze",
secondo le norme liturgiche.
Dopo l'omelia si può riconfermare pubblicamente la propria professione,
usando il rito della rinnovazione dei voti (sopra, nn. 87-91),
ma con la fonnuJa seguente:
Io suor N.N. totalmente aderisco alla professione
da me emessa
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico,
al Maestro dell'Ordine dei Frati Predicatori
e a te, suor N.N., Priora di questo monastero N.,
81 Cf. cclntr. gen.•, n. l 5; RPR, n. 7.
8 · 2 Cf. MR 2 , p.764.
ALLEGATO
ACCOGLIENZA E PROFESSIONE
NEGLI
ISTITUTI DI VITA CONISACRA T A
PROEMIO
l . Ii RITUALE DELL'ORDINE DOMENICANO, che viene offerto anche alle
Congregazioni religiose, alle Società di Vita Apostolica e agli Istituti
Secolari aggregati all'Ordine, sarà opportunamente adattato - da
ciascun Istituto che desideri assumerlo- secondo le proprie legittime
consuetudini, in corrispondenza al peculiare carisma di
ognuno. 1
Gli elementi propri formulati nella lingua ufficiale dell'Istituto,
secondo le indicazioni fornHe dall' «IntrodU7ione generale» del Rit
uale dell'Ordine,z vengano tradotti per i diversi luoghi in cui l'Istituto
è presente, attenendosi dal punto di vista linguistico al testo del
Rituale dell'Ordine tradotto dalla locale Commissione liturgica domenicana.
Tutti questi elementi siano quindi approvati dalle autorità dell'Ordine
e confermati dalla Sede Apostolica secondo la prassi consueta.
2. In questa sezione del Rituale dell'Ordine vengono offerti formulari
preparati al femminile, da adattarsi eventualmente per Istituti
maschili.
Negli adattamenti curati dagli Istituti Secolari e dalle· Società di
Vita Apostolica si presterà particolare attenzione all'uso della terminologia
specifica, prevista dal Codice di Diritto Canonico e dalle proprie
Regole.
3. Nell'Ordine la professione è duplice: la prima è semplice e temporanea,
e si fa al termine del noviziato; la seconda è solenne e
perciò perpetua.3
1 Cf. RPR, n. 14.
2 Vedi sop.ra, «
118 ACCOGUENZA E PROFESSIONE NEGU ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
Vi è quindi anche un duplice rito:
- il rito della professione semplice o temporanea;
- il rito della professione solenne o perpetua.
Si osservi con cura la distinzione liturgica tra professione perpetua
e professione temporanea, evitando la trasposizione dall'una
all'altra di elementi propri dei due riti distinti.4
4. La professione viene emessa con un'unica formula, cambiando
soltanto la specificazione della durata. La formula della professione
è quella prevista dalle Costituzioni dell'Istituto e ricalca quella del
nostro Ordine. s
4 RPR, D. 14, c.
5 Cf. sopra, «lntr. gen.•, n. 7.
CAPITOLO I
ACCOGLIENZA DELLE NOVIZIE
MODO DI ACCOGLIERE LE NOVIZIE
IN UNA CONGREGAZIONE O IN UN ISTITUTO
S. Secondo un'antica consuetudine,6l'accoglienza dei novizi nell'Ordine
si fa con la consegna dell'abito, sentita come un vero rito di
ammissione; perciò la "vestizione" rituale avviene all'inizio del noviziato/
come "segno di accoglienza" nell'Ordine ma non ancora di
"consacrazione", che si ha con la professione. 8
Qualora però l'abito si riceva soltanto nel giorno della prima professione,9
ne] rito di accoglienza delle novizie la consegna dell'abito
(nn. 19-20) viene omessa.
Per gli Istituti in cui a norma delle Costituzioni o Statuti non viene
usato l'abito religioso, il rito eli ammissione esprime in altro modo
l'accoglienza delle novizie e dovrà essere convenientemente adattato,
specialmente per quanto riguarda i formulari e la consegna di eventuali
simboli.
6. Prima dell'inizio del noviziato, è bene che le postulanti facciano
gli esercizi spirituali per almeno cinque giorni interi. IO
Inoltre, dove è consuetudine, si faccia loro, davanti al Consiglio
della comunità o alla commisSione per 1'ammissione delle candidate,
la "dichiarazione e notifica" circa l'osservanza della vita religiosa e
delle leggi dell'Istituto, basandosi sulla formula presentata in Appen-
6 Cf. l CollSt., d. l, c. 14; Directoritlrn Xll, pp.1l6-118; Umbeno D, pp. 525-527.
7 Vedì sopra, •lntr. gen.•. nota 45.
8 Vedi sopra, .[ntr. gen.•, n. 7.
9 Cf. CM, n. 140, § U.
1° Cf. LCO. n. 178, §I.
INTERROGAZIONE O DOMANDA
ACCOGUENZA DELLE NOVJZlE 121
12. Poi la Maestra delle novizie, o un'altra suora che abbia accompagnato
le candidate nel loro itinerario vocazionale o nel corso del
postulantato, conduce le postulanti in mezzo al capitolo, dove esse si
prostrano oppure s'inginocchiano o fanno un'inclinazione profonda.
Allora la Priora chiede alle postulanti di esprimere la loro volontà:
Che cosa chiedete?
Le postulanti rispondono tutte insieme:
La misericordia di Dio e la vostra. t6
13. Oppure, se si preferisce, si omette l'interrogazione e, mentre le
candidate rimangono in piedi, una di esse a nome di tutte si rivolge
alla Priora e alla comunità con queste parole:
La misericordia di Dio ci ha guidate in mezzo a voi,
per far esperienza della vostra vita
e imparare dal vostro esempio
a seguire Cristo crocifisso
in una vita obbediente, casta e povera.
Insegnateci a perseverare
nella preghiera e nella penitenza
e a formare con voi un cuor solo e un'anima sola
al servizio della Chiesa e di tutti gli uomini.
Aiutateci a tes;timoniare il Vangelo
in ogni momento della vita,
a conoscere la vostra Regola
e ad osservare il comandamento dell'amore fraterno.
Ciò detto, tutte le candidate si prostrano oppure s'inginocchiano o
fanno un'inclinazione profonda.
16 Cf. l Const., d. I, c. 13.
ACCO
124 ACCOGUENZA E PROFESSlONE NECU 1STll'U11 DI VITA CONSACRATA
Priora:
Volete dunque essere accolte nella nostra famiglia,
per sperimentare la nostra vita
nella perfetta osservanza regolare?
Postulanti:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Allora la Priora conferma la loro volontà dicendo:
TI Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.2o
E le presenti rispondono:
Amen.
VESTJZIONE O CONSEGNA DELL'ABITO
19. Quindi la Maestra delle novizie o un'altra suora (cf. n. 12;).
conduce ciascuna delle candidate davanti alla Priora e la fa inginocchial·e;
la vestiada porta le vesti preparate e le porge alla Priora; la
Priora, con l'aiuto della Maestra deUe novizie o di un'altra suora, in
luogo adatto riveste ogni candidata dell'abito delle novizie, se le
Costituzioni dell'Istituto lo prevedono.2t
Fatto questo, la sola Priora ammette ogni novizia al bacio di pace,
segno di accettazione neU1stitnto e di accoglienza nella comunità.
Durante la vestizione delle novizie, tutti in ginocchio cantano
l'inno Veni Cretitor, 22 se non è stato cantato prima, oppure U coro
canta l'antifona lnmwtémur hcibilu (MLOP, p. 6) con il salmo 39
(Exspéctans exspecttivi D6minum), o un altro canto adatto.
20 l Cons1., d. l, c. 13.
1 1 Cf. sopra, n. 5.
22 Cf. COP, p. 123, n. 486.
ACCOGUENZA DELLE NOVIZIE 125
20. Oppure, se tale è la consuetudine dell'Istituto, la Priora consegna
l'abito alle novizie durante il noviziato, 23 durante una celebrazione
opportunamente preparata.
In questo rito, la Maestra delle novizie o un'altra suora (cf. n. 12)
conduce ciascuna delle novizie davanti alla Priora e la fa inginocchiare;
la Priora riveste ogni candidata dell'abito delle novizie oppure
glielo consegna in mano, dicendo:
Ti conceda il Signore
di spogliarti dell'uomo vecchio con le sue azioni,
e di rivestirti dell'uomo nuovo, creato secondo Dio
nella giustizia e nella santità vera.24
Fatto questo, la sola Priora ammette ogni novizia al bacio di pace,
segno di accettazione nell'Istituto e di accoglienza nella comunità.
21. Poi, se il rito si è svolto nel capitolo o nel coro, la comunità
può dirigersi processionalmente in chiesa, ad iniziare dalle più giovani,
e la Maestra delle novizie o un'altra suora conduce le novizie
davanti all'altare.
Nella processione si canta un inno o un salmo adatto; se il rito è
inserito nella celebrazione delle Lodi o dei Vespri si canta, rispettivamente,
il Benedictus o il Magniftcat.
PREGHlERA UNIVERSALE
22. Allora si può fare la preghiera universale, nel modo consueto
nelle celebrazioni, secondo il formulario offerto in Appendice (JI,
n. 63).
Se però il rito è inserito nella celebrazione delle Lodi o dei Vespri,
la preghiera universale si fa secondo il formulario delle preci della
Liturgia delle Ore, aggiungendo un'invocazione per le novizie.
Al termine delle intenzioni si dice il Padre nostro.
2J •
Cf. sopra, clntr. gen.•, nota 45.
24 Cf. E{ 4,24.
126 ACCOG.l..IENZA E PROFESSIONE NEGU ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
ACCOGLIENZA FRATERNA E fNDIZIONE DEL NOVIZIATO
23. Poi le novizie vanno a scambiare un segno di pace con ciascuna
delle sorelle, mentre si canta il salmo 132 Ecco quanto è
buono o l'antifona Ubi caritas oppure l'antifona O spem miram. o
un altro canto adatto.
24. Al termine, la Maestra delle novizie conduce di nuovo le novizie
davanti alla Priora che - se lo si ritiene opportuno - può
aggiungere a1 nome di ognuna un altro nome, m tradizione cristiana,
dicendo:
Dal Battesimo il tuo nome è N.,
nel nostro Istituto ti chiamerai suor N.N.2s
Quindi la Priora assegna un tempo di prova con l'indizio ne 26 dell'anno
canonico m noviziato, e affidando le novizie alla loro Maestra
le esorta con queste parole o con allTe simili:
Ecco, figlie, voi avete ricevuto la misericordia di Dio
e la nostra,
perché vi abbiamo dato il nostro abito
per fare esperienza della nostra vita:
vi rimane di fare professione,
per poter avere pienamente quella misericordia.
E poiché potrebbe accadere
che a voi non piaccia il modo di vivere in religione
o a noi non piaccia il vostro modo di vivere,
per questo, con l'autorità della Chiesa
e del nostro Istituto, vi concedo un anno di tempo
perché voi possiate provare il nostro modo di vivere
e noi il vostro.
E se vi piacerà vivere con noi
e a noi piacerà il vostro modo di vivere,
vi ammetteremo alla professione:
25 Cf. PS, p. 155.
26 Cf. LCO, n . J78, § ll.
ACCOGLIENZA DELLE NOVlZtE 127
altrimenti saremo reciprocamente libere.
Impegnatevi a portare volentieri questo giogo
per amore di Dio
e a obbedire in tutto alla vostra Maestra,
come obbedireste a me.27
Oppure:
Le nostre leggi richiedono
che per chi entra nella nostra Famiglia
sia stabilito un anno di prova.
Perciò, con l'autorità del mio ufficio,
vi assegno un anno come tempo di prova
da trascorrere sotto la guida di suor N.N. ,
che vi istruirà sul nostro Istituto.
Durante questo tempo
le sorelle sperimenteranno la vostra condotta
e voi saggerete le vostre attitudini
a sostenere le austerità dell'Istituto e la sua missione.
Trascorso questo anno,
potrete legarvi all'Istituto con la professione,
se così piacerà a voi e alle consorelle;
altrimenti potrete disporre liberamente di voi stesse.2s
25. Se secondo le leggi o le consuetudini dell'Istituto si vuole dare
alle novizie il libro delle Costituzioni o qualche simbolo, lo si faccia
in questo momento del rilo, in silenzio o con formula adatta, ma con
decorosa sobrietà.
21 Cf. PS. p. 155.
28 Directoriwn XI, 8, p. 118; cf. l Const., d. l , c. 13.
128 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NEGUISTITUTI DI VITA CONSACRATA
CONCLUSIONE DEL RITO
26. La Priora invita le sorelle alla preghiera, dicendo:
Seguiamo per quanto ci è possibile, sorelle,
le orme del santo padre Domenico,
e rendiamo grazie al Redentore
che ce lo ha donato come guida sul nostro cammino;
mediante il suo carisma Egli ci ha rigenerato,
incamminandoci verso la luce di questo stile di vita.
Supplichiamo il Padre di misericordia
affinché sotto la gtùda dello Spilito
che anima i figli di Dio,
sulla strada segnata dalle nostre sorelle,
senza deviazioni possiamo giungere
alla stessa mèta di felicità perenne
in cui è entrato il nostro padre Domenico.29
Preghiamo.
Tutte pregano per qualche istante in silenzio, poi la Priora prosegue:
Guarda propizio, Signore, a questa tua famiglia,
e accrescila-sempre con nuove generazioni,
perché possa condurre le sue figlie
alla santità a cui si impegnano
e possa procurare efficacemente la salvezza degli altri.
Per Cristo nostro Signore.3o
& . Amen.
W. n nostro aiuto è nel nome del. Signore.
&. Egli ha fatto cielo e terra.
27. D rito si può concludere, come è d'uso in alcune celebraziom
del nostro Ordine, con l'antifona Salve Regina o altro canto; al termine,
i presenti salutano le novizie secondo le consuetudim locali.
29 Cf. Giordano, n. 109.
3° Cf. MOP, p. [66].
CAPITOLO ll
LA PROFESSIONE TEMPORANEA
MODO DI AMMETIERE ALLA PROFESSIONE
28. n rito della professione, secondo la consuetudine del nostro
Ordine,31 si svolge nell'aula capitolare o nel coro, ma per giusti motivi
può svolgersi in chiesa, in connessione con la celebrazione di
una parte della Liturgia delle Ore o anche durante la Messa, 32 secondo
l'uso attuale.
29. La professione si fa in una casa dell'Istituto e ordinariamente
davanti alla comunità. In casi particolari, con il permesso della Superiora
generale o provinciale, si può fare fuori da una casa dell'Istituto.33
La professione è ricevuta dalla Superiora generale o provinciale
oppure da una loro delegata. Esse saranno qui indicate con il nome
di "Pri ora " .
30. Dove è consuetudine, prima dell'ammissione alla prima professione
si faccia di nuovo alle candidate, davanti al Consiglio della
comunità o alla commissione per la loro ammissione, la "dichiarazione
e notifica" circa l'osservanza della vita religiosa e delle leggi
dell'Istituto, basandosi sulla formula presentata in Appendice (V, n.
80),3" ma tenendo conto anche delle implicazioni legali proprie di
ogni Paese.
3 1 Cf. sopra, •lntr. gen.», n. 7.
32 Cf. RPR, n. 5.
33 Cf. LHOP, Adnot. compL , n. 36, p. 19.
34 Cf. LCO, n. 174, §§ I-ll e p. 229.
RITI IN1ZIALI
LA PROFESSIONE TEMPORANEA 131
37. La celebrazione inizia con il canto d'ingresso. Alla processione
che si muove verso l'altare è bene che partecipino le professande,
accompagnate dalla Maestra delle novizie e rivestite dell'abito
religioso, ma senza il velo delle professe.
Giunti in presbiterio e fatta la debita riverenza all'altare, tutti
prendono il posto loro assegnato e la Messa prosegue come al solito.
LITURGIA DELLA PAROLA
38. Nella liturgia della parola tutto si svolge nel modo consueto,
ma si tenga presente quanto segue:
a) nei giorni in cui è consentito, le letture si possono scegliere o
dalla Messa del giorno o dalla Sacra Scrittura, fra i testi proposti nel
Lezionario (Appendice I); 37
b) si dice il Credo, se è prescritto dalla liturgia del giorno.
PROFESSIONE RELIGIOSA O PROMESSA
INTERROGAZIONE O DOMANDA
39. Dopo il Vangelo, la Maestra delle novizie conduce le professande
in mezzo davanti alla Priora, dove esse si prostrano oppure
s'inginocchiano o fanno un'inclinazione profonda.
Allora la Priora le interroga dicendo:
Che cosa chiedete?
Le candidate rispondono tutte insieme:
La misericordia di Dio e la vostra.Js
40. Oppure, se si preferisce, si omette l'interrogazione c, mentre le
candidate rimangono in piedi, una di esse a nome di tutte si rivolge
alla Priora e alla comunità con queste parole:
37 Cf. •lntr. gcn.•, n. 18.
38 Cf. f Consi .• d. I, c. 13.
LA PROFESSIONE. TEMPORANEA 133
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.4o
Priora:
ll Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.4t
Tutti:
Amen.
43. Oppure, se si preferisce, le candidate si alzano in piedi e la
Priora con queste o simili parole chlede loro di esprimere la propria
volontà, scegliendo una o più domande tra le seguenti.
Priora:
Figlie (Sorelle) carissime,
voi siete già consacrate a Dio mediante il Battesimo:
volete essere unite più strettamente a lui e alla Chiesa 42
con il nuovo e speciale titolo della professione religiosa?
Le candidate rispondono tutte insieme:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priora:
Volete intraprendere il cammino della perfetta carità
secondo la forma di vita apostolica
proposta da san Domenico, 43
come testimoni della vita evangelica
che seguono le orme del loro Salvatore? 44
40 Directolium XI, 9, p. 118.
• 1 l Const., d I, c. 13.
42 Cf. LCO, n. 19, § ll.
43 Cf. LCO, n. l, Const. fuml., § IV.
44 Cf. I Const. , d. Il, c. 31.
134 ACCOGliENZA 8 PROFESSIONE NEGU ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
Candidate:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priora:
Volete, per seguire più perfettamente
il nostro Salvatore,4s
vivere la vita comune in un cuor solo e un'anima sola,
fedeli nella professione dei consigli evangelici,.
ferventi nell'orazione, assidue allo studio,
costanti nella predicazione
e perseveranti nell'osservanza regolare,
per la gloria di Dio e la salvezza vostra e altrui? 46
Candidate:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Allora la Priora conferma la loro volontà dicendo:
TI Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.47
Tutti:
Amen.
PROFESSIONE REUGIOSA O PROMESSA
44. Allora ciascuna delle candidate va ad inginocchiarsi davanti
alla Priora seduta e, mettendo le proprie mani fra quelle della Priora,
con il libro delle Costituzioni posato sulle proprie mani, fa professione
pronunciando con voce intelligibile le parole della seguente
45 Cf. I Const., d. il, c. 31.
46 Cf. LCO, n. l , Const. fimd., § IV.
47 I Const., d. l, c. 13.
136 ACCOGliENZA E PROF'ESSlONE NEGl.lJsmtrnDI VITA CONSACRATA
BENEDIZIONE DELL'ABITO E CONSEGNA DEL VELO
46. Poi il sacerdote benedice le vesti delle neoprofesse, tenendo le
mani giunte:
Preghiamo.
Signore Gesù Cristo,
che hai voluto rivestirti della nostra condizione umana,
noi supplichiamo la tua infinita benevolenza:
degnati di bene ffi dire questo abito
che i nostri padri stabilirono di portare
come espressione di innocenza e santità,
e fa' che chi lo indosserà meriti di rivestirsi di te,
Cristo nostro Signore. 49
&. Amen.
Oppure:
O Dio, autore e perfezionatore della santità,
tu chiami i rinati dall'acqua e dallo Spirito
alla pienezza della vita in Cristo
e alla perfezione della carità:
guarda benigno queste tue figlie
che con l'aiuto della Madre della Misericordia
hanno ricevuto la grazia della predicazione
e il dono di un nuovo abito
in segno della sua speciale protezione,
per aprire la via al vangelo della pace.so
Fa' che diventino sempre più conformi
all'immagine del Cristo tuo Figlio,
perché al termine della vita
possano entrare nella gioia della tua dimora.
Per Cristo nostro Signore.st
49 EccL Off., f. 5 Lr A; cf. PS, p. 157.
5° Cf. Giordano, n. 57.
51 Cf. Ben. , n. l 766. p. 722.
&. Amen.
LA PROFESSIONE TEMPORANEA 137
47. Poi il sacerdote, se è prevista la consegna del velo, dà a ciascuna
delle candidate il velo delle professe, dicendo:
Ricevi il sacro velo
come segno della tua consat:n.t:done a Cristo Signore,
per essere casa di preghiera s2 per il tuo Dio
e tempio di predicazione s3 in mezzo al suo popolo.
Ogni neoprofessa risponde:
Amen.
Allora la Priora, aiutata dalla Maestra delle novizie, ricopre la
testa di ciascuna neoprofessa con il velo.
Quindi il sacerdote asperge le neoprofesse con acqua benedetta.
* * *
48. Poi, dove c'è l'usanza, la Priora consegna a ciascuna delle
neoprofesse le Costituzioni o gli Statuù, dicendo:
Ricevi le Costituzioni di questa famiglia
come specchio della bellezza spirituale
a cui sei chiamata,
non come serva soggetta alla legge,
ma come figlia sotto il regime della grazia.S4
Ogni neoprofessa risponde:
Amen.
52 Cf. Le 19. 46.
53 Cf. MLOP, p. 254.
So4 Cf. Rl!gulo., n. 8, p. 19.
138 ACCOGliENZA E PROFESSIONE NECU ISTITUTl DI VITA CONSACRATA
49. Qualora le norme o le tradizioni eU un Istituto prevedessero la
consegna di qualche simbolo, la si faccia a questo punto del rito, in
silenzio o con una formula adatta; si raccomanda però una decorosa
sobrietà.
* * *
CONCLUSIONE DEL RITO DEL.LA PROFESSIONE
50. Dopo che ognuna delle neoprofesse è tornata al suo posto,
rimanendo in piedi, il rito della professione si conclude con la preghiera
universale o dei fedeli (cf. Appendice ll, n. 64}, preceduta dal
Credo, se è prescritto dalla liturgia del giorno.
LITURGIA EUCARISTICA
51. Mentre si esegue il canto di offertorio, alcune neoprofesse
possono portare all'altare il pane, il vino e l'acqua per il sacrificio
eucaristico ed eventualmente altri doni simbolici, secondo gli usi
locali.
52. Colui che presiede alla celebrazione può scambiare il segno di
pace, nel modo consueto oppure secondo l'usanza del luogo o della
Provincia, anche con ognuna delle neoprofesse, venute presso l'altare.
53. Dopo che il sacerdote si è comunicato al Corpo e al Sangue
del Signore, tutti i presenti possono ricevere la comunione sotto le
due specie, attenendosi sempre alle disposizioni delle Conferenze
Episcopali e a quelle del Vescovo diocesano.
RITI DI CONCLUSIONE
54. Quindi il sacerdote benedice le neoprofesse e tutti i presenti:
TI Signore sia con voi.
& . E con il tuo spirito.
Sacerdote:
LA PROFESSiONE TEMPORANEA 139
La benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
&. Amen.
55. Altra formu1a di benedizione finale:
Dio Padre
vi protegga con la sua grazia,
perché possiate adempiere con fedeltà
agli impegni della vostra vocazione.
&. Amen.
ll Signore Gesù
vi renda espressione e testimonianza
della sua carità per tutti gli uomini.
&. Amen.
Lo Spirito Santo
fortifichi i vostri cuori
e vi suggerisca tutto ciò che è verità.
&. Amen.
La benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
140 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NEGLI IS1lTUTI Dl VITA CONSACRATA
56. Poi il diacono o il sacerdote congeda la comunità e i presenti
dicendo:
La Messa è finita: andate in pace.
& . Rendiamo grazie a Dio.
57. n rito si può concludere, come è d'uso in alcune celebrazioni
del nostro Ordine, con l'antifona Salve Reg{tw. o altro canto; al termine,
i presenti salutano le neoprofesse secondo le consuetudini
locali.
RITO DELLA PROFESSIONE TEMPORANEA
FUORI DELLA MESSA
58. Quando il rito della professione temporanea si svolge fuori
della Messa,ss esso può essere inserito in una celebrazione della
parola di Dio, nel modo seguente:
a) dopo un canto iniziale adatto, si fa l'interrogazione o la domanda
delle novizie (nn. 39-40);
b) segue la lettura della pat·ola di Dio, alla quale risponde il
canto di un salmo adatto (cf. Appendice I). Poi la Priora, prendendo
spunto dalle letture, rivolge la sua parola alle professande e ai presenti;
c) segue il rito della professione propriamente detto: interrogazioni
(nn. 42-43), formula di professione (n. 44), bacio di pace (n.
45), benedizione dell'abito (n. 46) e, dove è consuetudine, consegna
del velo (n. 47) e di eventuali simboli (nn. 48-49);
d) il rito si può concludere con la preghiera universale (Appendice
n, n. 64)-aggiungendo eventualmente il Padre nostro - e con
la benedizione solenne (n. 55).
59. Quando invece il rito viene inserito nella celebrazione della
Liturgia delle Ore (specialmente Lodi o Vespri), si procede nel modo
seguente:
55 Cf. clntr. gen.•, n. 12.
CAPITOLO ill
LA PROFESSIONE PERPETUA
DURANTE LA MESSA
MODO DI AMMEITERE ALLA PROFESSIONE
60. n rito della professione perpetua si svolge molto opportunamente
durante la Messa, con la partecipazione dei membri della
Famiglia Domenicana e del popolo. I fedeli siano informati per
tempo del giorno e dell'ora della celebrazione, in modo che possano
parteciparvi numerosi.
61. Per celebrare il rito della professione perpetua, con la quale la
religiosa si consacra per sempre al servizio di Dio, si preferisca la
domenica o una solennità del Signore, della beata Vergine Maria o
dei Santi, specialmente del nostro Ordine o dell'Istituto, attenendosi
sempre alle disposizioni vigenti.
62. n rito della professione perpetua non si può unire agli altri riti
di professione. 56 Sia celebrato con la dovuta solennità, come è richiesto
dalla sua stessa natura, ma con la decorosa sobrietà che si
addice al nostro Ordine.
63. n rito della professione si compie ordinariamente in una
chiesa dell'Istituto oppure, se lo si ritiene opportuno, nella chiesa
cattedrale o in una chiesa parrocchiale o in un'altra chiesa insigne. 57
64. n rito della professione ordinariamente si svolge alla sede. Nel
56 Cf. RPR, nn. 8 e 136.
57 Cf. LHOP, Adnot. compi . • n. 36, p. 19.
144 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NEGU ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
presbiterio tutto sia disposto in modo che i fedeli possano seguire
agevolmente tutta l'azione liturgica.
65. Quando è possibile, si elia la preferenza alla Messa concelebrata
presieduta da un sacerdote domenicano.
66. Si dice la Messa del giorno oppure la Messa rituale "Per la
professione perpetua", secondo le norme liturgiche.ss
67. Dove è consuetudine, prima deTI'ammissione alla professione
perpetua si faccia di nuovo alle candidate, davanti al Consiglio della
comunità o alla commissione per la loro ammissione, la "dichiarazione
e notifica'' circa l'osservanza della vita religiosa e delle leggi
dell'Istituto, basandosi sulla formula presentata in Appendice (V, n.
80),59 ma tenendo conto anche delle implicazioni legali proprie di
ogni Paese.
68. L'atto della professione sia registrato nel libro delle professioni
e sottoscritto dalla neoprofessa e da due testimoni, 60 ma mai
sull'altare.
RITI INIZIALI
69. È bene iniziare la celebrazione con il canto d'ingresso; alla
processione che si muove verso l'altare è bene che partecipino le
professande, accompagnate dalla loro Maestra.
Giunti in presbiterio e fatta la debita riverenza all'altare, tutti
prendono il posto loro assegnato e la Messa prosegue come al solito.
LITURGIA DELLA PAROLA
70. Nella liturgia della parola tutto si svolge nel modo consueto,
ma si tenga presente quanto segue:
a) nei giorni in cui è consentito, le lettm-e si possono scegliere o
dalla Messa del giorno o dalla Sacra Scrittura, fra i testi proposti nel
Lezionario (Appendice I); 6 1
b) si dice il Credo, se è prescritto dalla liturgia del giorno.
58 MR 2 , p. 757; cf. •lntr. gen.», nn. 17-18.
59 Cf. LCO, n. 174, §§l-TI e p. 229.
60 Cf. LCO, n. 194.
61 Cf. •lntr. gen.•. n. l8.
lNTERROGAZJONE O DOMANDA
PROFESSIONE RELIGIOSA
LA PROFESSIONE PERPETUA 145
71. Dopo il V angelo, la Maestra o un'al tra sorella conduce le professande
in mezzo davanti alla Priora, dove esse si prostrano oppure
s'inginocchiano o fanno un'inclinazione profonda.
Allora la Priora le interroga dicendo:
Che cosa chiedete?
Le candidate rispondono tutte insieme:
La misericordia di Dio e la vostra. 62
72. Oppure, se si preferisce, si omette l'interrogazione e, mentre
le candidate rimangono in piedi, una di esse a nome di tutte si
rivolge alla Priora e alla comunità con queste parole:
Noi, N. e N., per la misericordia di Dio
abbiamo conosciuto nella vostra comunità
il valore della vita consacrata:
ora ti chiediamo umilmente, Madre (Sorella),
di poter fare la professione perpetua in questo Istituto,
a lode di Dio e a servizio della Chiesa.
Ciò detto, tutte le candidate si prostrano oppure s'inginocchiano o
fanno un'inclinazione profonda. La Priora e tutte le sorelle rispondono
con queste parole o con altre simili:
Rendiamo grazie a Dio.
La Priora soggiunge:
Alzatevi.
Allora le professande tornano al loro posto, e tutti siedono.
62 Cf. l COI'ISI. , d. I, c. 13.
LA PROFESSIONE PERPETUA 14 7
volete essere unite più strettamente a lui e alla Chiesa 66
con il nuovo e speciale titolo della professione perpetua?
Le candidate tutte insieme rispondono:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priora:
Volete abbracciare per sempre
la vita di perfetta obbedienza, castità e povertà,
che fu scelta da Cristo Signore
e dalla sua Vergine Madre?
Candidate:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Priora:
Volete progredire nella carità di Dio e del prossimo 67
seguendo il proposito apostolico del nostro Ordine,
come persone che desiderano
procurare la salvezza propria e altrui,
sulle orme del loro Salvatore? 68
Candidate:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
66 Cf. LCO, n. 19, § TI.
67 Cf. LCO, n . l, Const. fimd., § ID.
6 8 Cf. l ConsL., d. TI, c. 3 1; LCO, n. l , Const. fund., § TI.
148 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NEGLllSTITUTI DI VITA CONSACRATA
Priora:
Volete, con il conforto dei doni dello Spirito Santo,
essere incorporate al nostro Istituto
con la professione perpetua,
per consacrarvi totalmente a Dio
e offrirvi in modo nuovo alla Chiesa universale,
dedicandovi all'evangelizzazione integrale
della parola di Dio? 69
Candidate:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Allora 1a Priora conferma la loro volontà dicendo:
TI Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.7o
Tutti:
Amen.
S UPPUCA PER LE PROFESSANDE
76. Quindi tutti si alzano per la supplica. n sacerdote, in piedi, a
mani giunte, rivolto all'assemblea dice:
Carissimi fratelli e sorelle,
rivolgiamo umilmente la nostra preghiera
a Dio Padre, datore di ogni bene,
perché confermi il santo proposito
che egli stesso ha suscitato in queste sue figlie.
69 Cf. LCO, n. l, Const. fund., §ID.
70 l Const. , d. I, c . 13.
LA PROFESSIONE PEI!J>ETUA 149
Tutti pregano in silenzio, oppure si cantano le Litanie dei santi,
offerte in Appendice (IV, nn. 72-75) ad uso facoltativo.
PROFESSIONE REUGIOSA O PROMESSA
77. Al termine della supplica, ciascuna delle candidate va ad inginocchiarsi
davanti alla Priora seduta e, mettendo le proprie mani fra
quelle della Priora, con il libro delle Costituzioni posato sulle proprie
mani, fa professione pronunciando con voce intelligibile le parole
della seguente formula, propria dell'Ordine, adattandola secondo le
Costituzioni dell'Istituto:
Io suor N.N. faccio professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico
e a te, suor N.N., Priora generale di questo Istituto N.,
e a quelle che ti succederanno
(oppure: a te, suor N.N., Priora provinciale
della Provincia N. di questo Istituto N.,
oppure: a te, suor N.N., Vicaria generale
di questo Istituto N.),
oppure: a te, suor N.N., delegata ... ,
che rappresenti suor N.N.,
Priora generale di questo Istituto N.,
e quelle che le succederanno),
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni del medesimo Istituto:
sarò perciò obbediente a te
e a quelle che ti succederanno
fino alla morte. 1 1
71 Cf. LCO, n. 211.
150 ACCOCUENZA E PROFESSlONE NEClU ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
BACIO DI PACE E SOLENNE PREGHIERA DI BENEDIZIONE
78. Emessa Ja professione, la sola Priora ammette le neoprofesse
al bacio di pace, segno di accoglienza nell'Istituto, con cui nell'Ordine
Domenicano viene espresso il vincolo dell'obbedienza e della
comunione.
79. Qualora le nonne o le tradizioni di un Istituto prevedessero la
consegna di qualche simbolo, la si faccia a questo punto del rito, in
silen7Jo o con una formula adatta; si raccomanda però una decorosa
sobrietà.
80. Quindi, se non si fa Ja solenne preghiera di benedizione, il
sacerdote dice alle neoprofesse le seguenti parole o altre simili:
Sorelle carissime, con la professione perpetua
voi vi siete donate a Dio e alla sua volontà:
e Dio mediante il ministero della Chiesa
vi ha consacrate a sé, n
in preparazione al vangelo della pace, n
perché voi siate la sua eredità
ed egli sia la vostra eredità in eterno.
Oppure, facoltativamente, le neoprofesse si inginocchiano e il sacerdote,
con le braccia stese davanti al petto, dice la preghiera di
benedizione usando uno dei formulari offerti qui sotto in Appendice
(IV, n. 79).
C ONCLUSIONE DEL RITO DELLA PROFESSIONE
81. Terminati questi riti, le neoprofesse ritornano al loro posto. Si
dice il Credo, se è richiesto dalle rubriche del giorno. La preghiera
dei fedeli (Appendice Il, n. 65) viene omessa se si sono cantate le
Litanie dei santi.
72 Vedi sopra, •lnu·. gen.• , n. 4.
73 Cf. Gio1'Ciano, n. 57.
UTURGIA EUCARISTICA
LA PROFESSIONE PERPETUA 151
82. Mentre si esegue il canto di offertorio, alcune neoprofesse
possono portare all'altare il pane, il vino e l'acqua per il sacrificio
eucaristico ed altri doni simbolici, secondo gli usi locali.
83. Nelle Preghiere eucaristiche, il ricordo delle neoprofesse si
può fare con le formule seguenti:
a) nel Canone Romano si dice l'Hanc igitur proprio:
Accètta con benevolenza, o Signore,
l'offerta che ti presentiamo
noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia:
te l'offriamo anche per queste nostre sorelle N. e N.
nel giorno della loro professione perpetua;
come oggi, per tuo dono,
hanno consacrato a te la loro vita,
così nella gloriosa venuta del tuo Figlio
vadano incontro a lui con esultanza.
b) nella Preghiera eucaristica II, dopo le parole « ... e tutto l'ordine
sacerdotale» si aggiunge:
Ricòrdati anche delle nostre sorelle N. e N.,
che attratte dal tuo amore hanno lasciato ogni cosa
per trovare te in tutte le creature
ed essere per sempre tempio di intercessione
e casa di preghiera e di lode perenne. 74
c) nella Preghiera eucaristica m, dopo le parole « ••• e il popolo
che tu hai redento» si aggiunge:
'
Conferma nel santo proposito le nostre sorelle N. e N.,
che si impegnano a seguire il Cristo tuo Figlio
nella generosa testimonianza della vita evangelica
e dell'amore fraterno.
74 Cf. MLOP, p. 254.
152 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NEGLI lSTITIJTT Df VITA CONSACRATA
d) nella Preghiera eucaristica IV, dopo le parole « ... di tutto il
clero» si aggiunge:
... delle nostre sorelle N. e N.,
che oggi si sono consacrate a te
con la professione perpetua,
dei presenti e del tuo popolo
e di tutti gli uomini che ti cercano con cuore sincero.
84. Dopo che il sacerdote si è comunicato al Corpo e al Sangue
del Signore, tutti i presenti possono ricevere la comunione sotto le
due specie, attenendosi sempre alle disposizioni delle Conferenze
Episcopali e a quelle del Vescovo diocesano.
RITI DI CONCLUSIONE
85. Terminata l'orazione dopo la comunione, le neoprofesse si
recano davanti all'altare e il sacerdote, con le braccia stese su di
loro e sul popolo, può dire:
Dio, che ispira e porta a compimento
ogni santo proposito,
vi protegga sempre con la sua grazia,
percpé possiate vivere fedelmente
gli impegni della vostra vocazione.
&. Amen.
Egli vi renda presso tutti i fratelli
segno e testimonianza del suo amore.
&. Amen.
La grazia della chiamata dello Spirito Santo
renda fecondi i vostri cuori,
per il bene della Chiesa e dell'UJ?ana famiglia.
:&. Amen.
LA PROFESSIONE PERPE'IUA 153
E su tutti voi,
che avete partecipato a questa santa liturgia,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo.
&. Amen.
Poi il diacono, o il sacerdote, congeda i presenti dicendo:
La Messa è finita: andate in pace.
&. Rendiamo grazie a Dio.
86. Allora i presenti salutano le neoprofesse secondo le consuetudini
locali, mentre iJ coro canta l'antifona seguente con il salmo 132
o un altro canto adatto:
Quant'è buono, quant'è soave
che i fratelli vivano insieme.
CAPITOLO IV
LA RINNOVAZIONE DEI VOTI TEMPORANEI
O DELLA PROMESSA DURANTE LA MESSA
87. In questo capitolo è descritto il rito utilizzabile per la rinnovazione
dei voti temporanei, richiesta dalle Costituzioni,75 quando
esso si svolge durante la Messa. Quando invece Ja rinnovazione dei
voti si svolge fuori della Messa, la professione viene rinnovata senza
un rito speciale, davanti a due testimoni.
88. n rito della rinnovazione dei voti si svolga con la massima
sobrietà, soprattutto quando i voti si rinnovano ogni anno.
Quando il rito è celebrato in chiesa, Ja professione ordinariamente
si svolge alla sede; in un luogo adatto del presbiterio si prepari la
sede per ]a Priora che riceverà la professione delle consorelle.
89. Si dice la Messa del giorno oppure la Messa rituale "Per la
rinnovazione dei voti", secondo le norme liturgiche.76
90. L'atto della professione sia registrato nel libro delle professioni
e sottoscritto dalla neoprofessa e da due testimoni, 77 ma mai
sull'altare.
UTURGIA DELLA PAROLA
91. Le letture si possono scegliere- nei giorni in cui è consentito
- o dalla Messa del giorno o dalla Sacra Scrittura, utilizzando la
selezione proposta nel Lezionario (Appendice 1).7 8
75 Cf. LCO, nn. 195, § U; 202; 203.
76 MR 2 , p. 763; cf. «
156 ACCOGUENZA E PROfESSIONE NEGU lSTJTUTl 01 VITA CONSACRATA
92. Dopo il Vangelo si tiene l'omelia, nella quale il sacerdote illustra
sia le letture bibliche sia il valore e la grazia della vita religiosa
nell1stituto.
RINNOV AZIONE DEI VOTI O DELLA PROMESSA
INvOCAZIONE DELL'AIUTO DlVLNO
93. Terminata l'omelia, U sacerdote può invitare i presenti a chiedere
l'aiuto divino, dicendo:
Preghiamo Dio nostro Padre,
che dà la perseveranza nel bene,
per queste sue figlie,
che oggi davanti alla Chiesa
rinnovano la loro professione religiosa
(la loro promessa).
E tutti pregano per un po' di tempo in silenzio. Quindi iJ sacerdote
dice:
Guarda con bontà, o Signore, queste tue figlie,
che nella tua provvidenza
bai chiamato a seguire più da vicino
le orme del Salvatore;
fa' che proseguano, perseverando nell'amore,
il cammino intrapreso con tanto entusiasmo.
Per Cristo nostro Signore .
.&. Amen.
R.!NNOVAZlONE DELLA PROFESSIONE O DEllA PROMESSA
94. Terminata la preghiera, ciascuna delle professande va ad inginocchiarsi
davanti alla Priora seduta e, mettendo le proprie mani
fra quelle della Priora, con il libro delle Costituzioni o degli Statuti
posato sulle proprie mani, rinnova Ja professione pronunciando con
voce intelligibile le parole della seguente formula, propria dell'OrcUne,
adattandola secondo le leggi dell'Istituto:
RINNOV AZIONE DEI VOTI O DELLE PROMESSE 157
Io suor N.N. rinnovo la professione
e prometto obbedienza a Dio,
alla beata Vergine Maria, a san Domenico
e a te, suor N.N., Priora generale di questo Istituto N.,
e a quelle che ti succederanno
(oppure: a te, suor N.N., Priora provinciale
della Provincia N. di questo Istituto N.,
oppure: a te, suor N.N., Vicaria generale
di questo Istituto N.,
oppure: a te, suor N.N., delegata ... ,
che rappresenti suor N.N.,
Priora generale di questo Istituto N.,
e quelle che le succederanno),
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni del medesimo Istituto:
sarò perciò obbediente a te
e a quelle che ti succederanno
per un anno (oppure: per tre anni).79
CONCLUSIONE DEL . RITO DELLA RINNOV AZIONE
95. Rinnovata la professione, la sola Priora ammette le neoprofesse
al bacio di pace, segno di accoglienza nell1stituto, con cui
nell'Ordine Domenicano viene espresso il vincolo dell'obbedienza e
della comunione.
96. Si dice il Credo, se è richiesto dalle rubriche della liturgia del
giorno. La preghiera universale o dei fedeli (cf. Appendice II, n. 66) si
svolge nel modo consueto.
79 Cf. LCO, n. 199, §I; 201, § L
CAPITOLO V
NEL VENTICINQUESIMO E CINQUANTESIMO
DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA
97. Nel 25° e 50° anniversario della professione religiosa si può
celebrare una Messa durante la quale la religiosa, a scopo devozionale
e anche per ragioni pastorali, conferma la propria professione,
benché tale uso sia assente nella tradizione dell'Ordine. so
98. Questa Messa 81 si può dire, con vesti sacre di colore bianco,
nei giorni in cui sono consentite le "Messe per diverse circostanzen,
secondo le norme liturgiche.
Dopo l'omelia si può riconfermare pubblicamente la propria professione,
usando il rito della rinnovazione dei voti (sopra, nn. 93-96),
ma con la formula seguente:
Io suor N.N. totalmente aderisco
alla professione da me emessa
e prometto obbedienza a Dio
alla beata Vergine Maria, a san Domenico
e a suor N.N., Priora generale di questo l&tituto N.
e a quelle che le succederanno,
secondo la regola di sant'Agostino
e le Costituzioni del medesimo Istituto,
invocando la grazia di Dio
per poter adempiere fedelmente
all'impegno della mia professione
fino alla morte.
8 ° Cf. •lntr. gen.•, n. 15; RPR, n. 7.
8 1 Cf. MR 2 , p. 764.
160 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NEGLT ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
99. Per la celebrazione della Messa si può usare il seguente formulario:
Antifona d'ingresso Sal 39, 8-9
Ecco io vengo, Signore, per fare la tua volontà.
Io desidero la tua legge nel profondo del cuor e.
Si dice il Gloria.
Signore, Dio fedele,
che hai dato alla nostra sorella N.
la gioia di confermare,
dopo venticinque (cinquanta) anni,
la sua consacrazione al tuo servizio,
accogli il nostro umile ringraziamento
e conferma in lei il santo proposito
di darsi sempre per la gloria del tuo nome
e per la salvezza dei fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità del,lo Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Sulle offerte
Accetta, Signore,
con i doni che presentiamo sull'altare,
la rinnovata offerta della nostra sorella N.,
e con la forza dello Spirito Santo
rendila sempre più conforme
all'immagine del tuo dilettissimo Figlio,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio proprio (cf. Appendice III).
Antifona alla comunione
Chi fa la volontà di Dio
è mio fratello, sorella e madre.
Mc 3,35
CAPITOLO I
ACCOGLIENZA DEI CANDIDATI
MODO DI ACCOGLIERE I CANDIDATI
NELLE F RATERNITE DI S. DOMENICO
l . L'ACCOGLIENZA DT LAICI E CHTERJCI l secolari nell'Ordine dei Predicatori,
cioè nelle Fraternite di san Domenico, l secondo un'antica con
.suetudine3 si fa con la consegna dell'abito,.sentita come un vero rito
di ammissione; perciò la "vestizione" rituale avviene all'inizio dell'anno
di forrnazione,4 come segno di accoglienza nella Fraternita
l n presente Rituale è utilizzabile per sacerdoti e dìaconi
2 Con questa denominazione, Era i dìvers.i rami che costituiscono la Famiglia Domenicana
(cf. LCO, n. t, Const. fund., §IX), ìn questo Rituale ci si riferisce a:
a) Fratern.ite laicali dì san Domenico, cioè associazioni dì fedeli, uomini e donne, ai
quali questo rito principalmente sì rivolge (cf. DN, u. 7): essi "per uno speciale dono
dì Dio si propongono di procurare la salvezza propria e altrui 'secondo il carisma
apostolico di s. Domenico', median.te la professione dì vita evangelica, secondo la
forma adattata dall'Ordine alla loro condizione in mezzo al mondo e debitamente
approvata" (LCO, n. 149, §I);
b) Fraterni te cledcali, cioè associazioni di chierici "che intendono informare la vita e
il loro ministero secondo lo spirito di s. Domenico" (LCO, n.149, § ll; cf. Dichiar. gen.,
n. 5);
c) altre associazioni laicali, e specialmente giovanili, molto diverse fra low, che,
"vivendo secondo lo spirito di s. Dominico", sono rette da statuti propd ma hanno
come base la Costituzione fondamentale del Laicato domenicano (RLD, nn. 1-7; cf.
ACG 1986, nn. 85; 87-89).
Viene qui offerto un unico rito di accoglienza, che può essere convenientemente
adattato dai singoli gruppi.
3 Alcuni elementi di questo rito si trovano nella Regula Fratrum et Sororum Ordinis de
Prenitentìa Beari Dominici (= ROPD), che il Maestro dell'Ordine dei Predicatori Muiìo
de Zamora (1285-1291) fece redigere e pubblicare nel 1285; essa fu poi approvata da
Innocenzo Vll (26.6.1405). Vedi anche sopra, «
166 ACCOGI.JEl'IZA E PROFESSIONl! NellE FRATER.NJTE. 01 S. DOMENICO
locale, ma non ancora di incorporazione all'Ordine, che s.i ha con la
professione. s
Per l'accoglienza dei candidati in altre associazioni6 si può scegliere
un modo più adatto, che tenga conto della loro adesione alla
Costituzione fondamentale (RLD, nn. 1-7) del Laicato domenicano,7
ma che comporti un adeguato adattamento del presente rito, specialmente
per i testi delle preghiere.
2. La somiglianza di questi formulari con quelli degli altri rami
della Famiglia Domenicana, è stata voluta perché anche nelle Fratemite
di S. Domenico l'ammissione di nuovi membri sia celebrata
con un vero rito sacro s e non con una semplice iscrizione, sprowista
di una sua connotazione ecclesiale. Tale dimensione sembra veramente
necessaria ad illustrare il carattere battesimale di questa
forma di vita evangelica e a sottolineare l'unione dei laici e degli altri
membri delle Fratemite con l'Ordine di san Domenico.
3. Nel giorno in cui i laici o i presbiteri sono accolti in una Fraternita
di san Domenico e comil1cia il loro anno di formazione di
base, è bene compiere un rito particolare9 nel quale si chiede l'aiuto
di Dio e viene espresso il loro proposito di seguire Cristo nella Famiglia
Domenicana.
4. In questo rito di accoglienza o della "vestizione•, i candidatilaici
o chierici - oggi normalmente lo non ricevono più l'abito dell'Ordine,
ma un piccolo scapolare, di forma e materia stabilita per
essi, secondo le consuetudini locali. Pertanto, nella loro "vesti"zione"
rituale, per la benedizione e l'imposizione dell'abito deve essere
usato soltanto questo piccolo scapolare; in seguito esso può essere
sostituito da altri segni approvati-ad esempio la medaglietta di san
Domenico, una piccola croce o altro distintivo dell'Ordine - appositamente
benedetti.l 1
Attraverso questi segni esteriori deve comunque essere espresso il
fermo proposito battesimale di rivestirei di Cristo e di manifestarlo
vivente in noi stessi, con l'aiuto di Maria Regina di misericordia e
s Cf. RLD, nn. 2 e 14; RFS, n. 4, § 2. Per il termine 'professione' vedi sorto, nota 42.
6 Vedi sopra, nota 2, c.
7 Cf. ACG l 986, nn. 87 e 89.
ft Cf. RFS, n. 12, § l.
9 Cf. DN, n. 7; RFS. n. 12, §l.
1° Cf. DN, n. lO,§ V.
11 Cf. &n., n.J756, p. 717.
RITI INIZIALI
ACCOGLIENZA DEl CANDlOATI 169
12. Quando si sono riuniti i fedeli, o almeno la Fraternita e, se vi
sono, altri membri della Famiglia Domenicana, il Responsabile
laico, che presiede alla celebrazione, e l'Assistente religioso entrano
insieme, mentre è opportuno cantare un salmo o un canto adatti alla
natura della celebrazione, oppure l'inno delle Lodi o dei Vespri, SP il
rito è ad essi congiunto. Terminato il canto, il Celebrante dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti fanno il segno di croce e rispondono:
Amen.
13. n Celebrante come breve monizione introd1:1ttiva dice queste
parole o altre simili:
TI Signore Gesù, che nello Spirito Santo
misericordiosamente ci ha chiamati
e ora ci ha radunati nel suo nome,
manifesti in noi la sua gloriosa presenza.
E come a san Domenico, così anche a noi
doni una carità vera ed efficace,
per saper procurare la salvezza nostra e degli altri,n
come suoi veri discepoli.
INTERROGAZIONE O DOMANDA
14. Poi il Presidente interroga i candidati:
Fratelli carissimi (Sorelle carissime),
che cosa chiedete?
n Cf. Giordano, n. 13.
170 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NJ!l.1J! FRATERNITE DI S. DOMENICO
I candidati rispondono tutti insieme:
Di far parte della Famiglia Domenicana,
per la misericordia di Dio e la vostra. 2 4
15. Oppure, se si preferisce, si omette l'interrogazione e uno dei
candidati a nome di tutti si rivolge al Priore e alla comunità con
queste parole 2s o altre simili:
La misericordia di Dio ci ha guidati in mezzo a voi,
per far esperienza della vostra vita,
per imparare, sull'esempio di san Domenico,
di santa Caterina da Siena
e di quanti ci hanno preceduto,
a rendere anzitutto testimonianza della nostra fede
fortificati dalla comunione fraterna,
a dimostrarci disponibili alle necessità
dei nostri contemporanei
e a lavorare al servizio della verità.
Perciò, considerando assiduamente le specifiche finalità
dell'apostolato della Chiesa del nostro tempo,
sentendoci mossi a manifestare
compassione concreta per ogni forma
di umana inquietudine,
vi chiediamo di aiutarci
ad essere promotori di libertà, di giustizia e dì pace.
li Presidente risponde con queste parole o con altre simili:
Dio misericordioso vi aiuti con la sua grazia,
e il divino Maestro vi conceda
l'abbondanza del suo Spirito e il conforto della sua pace.
a. Amen.
:Z:I
· Cf. l Const., d. I, c. J3.
2 ' Cf. RLD, nn. 5·6.
172 ACCOCLI'ENZA E PROFESSIONE NELLE FRATERNITE DI S. OOMENJCO
INTERROGAZIONI
ACCEITAZIONE DEI CANDIDATI
19. Al termine dell'allocuzione, il Presidente invita i candidati nd
alzarsi e con queste o simili parole chiede loro di esprimere la loro
volontà, scegliendo una o più domande tra le seguenti:
Volete, con ferma intenzione,
camminare fedelmente in novità di vita,
come uomini evangelici (donne evangeliche)
che desiderano procurare la salvezza propria e altrui? 26
l candldati rispondono tutti insieme:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.27
Presidente:
Volete abbracciare la vita evangelica
mediante la conversione del cuore, 2 8
secondo il proposito apostolico di san Domenico?
Candidati:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Presidente:
Volete dunque far parte della Famiglia Domenicana,
per sperimentare la nostra vita
nell'osservanza della Regola di san Domenico?
26 Cf. 1 Const., d. il, c. 31; LCO, n. 1, Const. fund., §II.
27 Directoriwn XI, 9, p. J 18.
28 RLD, n. IO e.
Canili dati:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
ACCOGLIENZA DEI CANDIDATI 173
Allora il Presidente conferma la loro volontà dicendo:
li Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.29
E i presenti rispondono:
Amen.
B ENEDIZIONE DELLO SCAPOLARE
20. Poi I'Assisteme si alza e benedice gli scapolari, tenendo le
mani giunle:
Preghiamo.
Signore Gesù Cristo,
che hai voluto rivestirti della nostra condizione umana,
noi supplichiamo la tua infinita benevolenza:
degnati di bene ffi dire questo abito
che i nostri padri stabilirono di portare
come espressione di innocenza e santità,
e fa' che chi lo indosserà meriti di rivestirsi di te,
che vivi e regni nei secoli dei secoli.Jo
:&. Amen.
29 l COI1SI., d. I. c. J3.
30 Ecci. Off., f. Slr-A; cf. ROPD, ID, n. 9. Questa preghiera eU benedizione dello scapolare,
usata nel rito della professione già secondo le prime Costituzioni dell'Ordine (cf.
I Const. , d. I, c. 15), fu adottata dai Frati Predicatori nel Capitolo generale del 1236
(cf. MOPH m. p. 8) e da allora adoperata anche per le fraterni te !alcali (cf. ROPD, p.
145, § 9).
174 ACCOGI.!E.NZA E PROFESSIONE NELLE FRATERNITE DI S. DOMENICO
Oppure:
O Dio, autore e perfezionatore della santità,
tu chiami i rinati dall'acqua e dallo Spirito
alla pienezza della vita in Cristo
e alla perfezione della carità:
guarda benigno i tuoi fedeli
che ricevono devotamente questo scapolare
del nostro Ordine:
fa' che diventino sempre più conformi
all'immagine del tuo Figlio,
perché al termine della vita,
con l'aiuto della Vergine Madre, patrona dell'Ordine,
possano entrare nella gioia della tua dimora.
Per Cristo nostro Signore.3 1
&. Amen.
iMPOSIZIONE DELLO SCAPOLARE O 'VESTIZIONE'
21. Poi U Presidente impone ai candidati lo scapolare, dicendo ad
alta voce, una volta sola per tutti, queste parole o altre simili:
Ricevete (Ricevi) quest'abito
con il quale siete ammessi (sei ammesso)
a far parte della Famiglia Domenicana
e che esprime il vostro (tuo) inserimento
nella nostra Fraternita N.:
vi (ti) aiuti la Vergine Maria, Madre di misericordia,
a rivestirvi (rivestirti) interiormente di Cristo
manifestandolo vivente in voi (in te),
per rendere gloria a Dio
e cooperare al bene della Chiesa e di tutti gli uomini.32
..&.. Amen.
3 1 Cf. Ben., n. l 766, p. 722.
32 Cf. Ben .. , n. 1768, pp. 722 s.
176 ACCOGLIENZA E PROPESSlONE NELLE FRATERNITEDI S. OOME.NlCO
Ricevi la Regola della nostra famiglia
e osservala fedelmente
per diventare più pienamente discepolo di Cristo:
sia questa la tua sapienza,
falla lisplendere davanti agli uomini
perché vedano le tue opere buone
e glorifichino il Padre che è nei cieli.37
Il candidato (la candidata) risponde:
Amen.
PREGHIERA UNIVERSALE
26. Allora si può fare la preghiera universale, nel modo consueto
nelle celebrazioni, secondo il formulario offerto in Appendice (II,
n. 63).
Se però il tito è inserito nella celebrazione delle Lodi o dei Vespri,
segue il Cantico di Zaccaria o il Magnifìcat con la rispettiva antifona,
e si prosegue come di consueto. La preghiera universale si fa se
condo il formulario delle preci deDa Uturgia delle Ore, aggiungendo
,. . . . .
un mvocazJOne per 1 nov121.
Quindi si recita l'orazione finale delle Lodi o dei Vespri, se il rito è
inserito nella loro celebrazione.
ACCOGLIENZA FRATERNA E INDIZlONE DELL'ANNO DI PROVA
27. Poi i novizi vanno a scambiare un segno di pace con ogni
membro della Fratemita, mentre si canta il salmo 132 Ecco quart/o
è buOfiO O l'antifona Ubi carita.s Oppure l'antifona 0 spem miram O
un alu·o canto adatto.
28. Al termine, i novizi ritornano davanti al Presidente che-se
lo si ritiene opportuno-può aggiungere al nome di ognuno un altro
nome, di n-adizione cristiana, dicendo:
Dal Battesimo il tuo nome è N.,
nell'Ordine ti chiamerai fra (suor) N.N.Js
37 Cf. Mt 5.16.
Ja Cf. PS, p. 155.
ACCOGLIENZA DEl CANDIDATI 177
Quindi il Presidente affida i candidati (o le candidate) alla cura di
un Maestro (o di una Maestra) e assegna il tempo di prova della
durata di un anno, secondo le prescrizioni degli Statuti.39
CONCLUSIONE DEL RITO
29. L'Assistente - o i.l Presidente, se sembra più opportuno -
dice la preghiera finale:
Preghiamo.
Ascolta, Signore, le preghiere di questa tua famiglia
e per intercessione della beata Vergine Maria,
Madre e Patrona del nostro Ordine,
infondi la forza della perseveranza
in questi tuoi servi (queste tue serve)
che desiderano sperimentare la nostra vita.
Fa' che la grazia del Battesimo,
che essi (esse) desiderano fortificare
con questa loro nuova decisione,
maturi in essi (esse) il suo pieno effetto,
perché con l'aiuto dello Spirito Santo
ricerchino sinceramente la tua volontà
e l'adempiano con animo costante.
Per Cristo nostro Signore. 40
Oppure:
Seguiamo per quanto ci è possibile, fratelli,
le orme del santo padre Domenico,
e rendiamo grazie al Redentore
che ce lo ha donato come guida sul nostro cammino;
mediante il suo carisma Egli ci ha rigenerato,
incamminandoci verso la luce di questo stile di vita.
Supplichiamo il Padre di misericordia
39 RLD, n. I 7; DN, nn. 8, §I; 9, § I .
4° Cf. OPR I, n. 142; OPR App. I, p . 120.
178 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NELLE FRAIERNITE DJ S. DOM:ENlCO
affinché sotto la guida dello Spirito
che anima i figli di Dio,
sulla strada segnata dai nostri fratelli,
senza deviazioni possiamo giungere
alla stessa mèta di felicità perenne
in cui è entrato il nostro padre Domenico. 4 1
Per Cristo nostro Signore.
& . Amen.
W. li nostro aiuto è nel nome del Signore.
a. Egli ha fatto cielo e terra.
30. L'Assistente può concludere il rito con queste parole o altre
simili:
Dio onnipotente vi benedica
e vi dia il dono della sapienza che salva.
R.. Amen.
Vi nutra con gli insegnamenti della fede
e vi faccia perseverare nelle buone opere.
R.. Amen.
Diriga i vostri passi e vi apra la strada
per la predicazione del vangelo della pace.
R. Amen.
La benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R.. Amen.
41 Cf. Giordano, n. 109.
31. L'Assistenle conclude dicendo:
W. n nostro aiuto è nel nome del Signore.
&. Egli ha fatto cielo e terra.
ACCOGLIENZA DEI CANDIDATI 179
32. D rito si può concludere, come è d'uso in alcune celebrazioni
del nostro Ordine, con l'antifona Salve Regina o altro canto; aJ termine,
i presenti salutano i novizi e le novizie secondo le consuetudini
locali.
RlTO DELLA PROFESSIONE 183
inoltre che il rito si svolga durante la Messa o sia inserito nella
celebrazione di una parte della Liturgia delle Ore, specialmente
Lodi o Vespri. 54
38. La professione - temporanea o perpetua-dei laici, uomini o
donne, "è ricevuta dal Responsabile laico" (priore o priora) della
Fraternita locale o da loro delegati, "insieme con l'Assistente religioso";
55 la professione dei presbiteri è ricevuta dai superiori dell'Ordine
o da loro delegati.s6
39. In forza di tale professione o speciale impegno, accettata e
ratificata dall'Ordine a nome della Chiesa, sia chierici sia laici di
entrambi i sessi "costituiscono un'unica Famiglia con gli altri ceti
dell'Ordine",57 e sono partecipi dei beni spirituali dell'Ordine
stesso.58
40.' L'atto della professione sia registrato nel libro delle ammissioni
e sottoscritto dalneoprofesso, da chi ha ricevuto la professione,
dall'Assistente religioso e dal segretario.
RITO DELLA PROFESSIONE
DURANTE LA MESSA
41. Analogamente a quanto la Chiesa prevede per gli altri membri
della Famiglia Domenicana, il rito descritto m questo capitolo per i
membri delle Fraternite si svolge durante la Messa, sebbene nella
loro 'professione', per la sua stessa natura, 59 non si realizzi una consacrazione,
per la quale la Chiesa associa l'oblazione dei professi
all'offerta sacrificale di Cristo.60 In realtà mediante la loro offerta,
espressa nella professione della vita evangelica, i candidati si impegnano
più fortemente alla sequela di Cristo, sulla base del sacerdozio
comune ricevuto con il Battesimo.
54 Cf. RPR, n. l86.
55 Cf. RLD, n. 17.
56 Cf. RFS, n. 16, § 2.
57 Cf. RLD, n. 3; RFS, Prooomium, p. 200. Vedi anche LCO, n. l , Const. (und., §§IX e
n. 14 1.
58 Per indulto di Pio VII (6.7.1806): cf. ACG 1932, Const. n. 236, l .
59 Vedi sopra, nota 42.
60 Cf. LG, n. 45; RPR, nn. 2, 186,.209.
184 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NELLE FRATER.NITE Dl S. DOMENICO
L'inserimento eli questo rito eli professione nella Messa è dunque
opportuno perché attraverso l'ablazione di Cristo raggiunga nei professi
maggiore efficacia la grazia battesimale, che essi vogliono fortificare
con il nuovo impegno assunto abbracciando la vita e la missione
nell'Ordine. Corroborati infatti dalla ·professione di vita evangelica,
secondo lo spirito e il carisma dell'Orcline dei Predicatori, essi
si impegnano a cercare, con le parole e le opere, il regno di Dio nella
gestione delle realtà temporali, orclinandole secondo Diio durante la
loro vita nel mondo, attraverso i vari compiti ministeriali, o familiari,
e sociali: così la grazia del Battesimo produce in essi frutti più
copiosi, per la loro santificazione e per il bene della Chiesa e dell'intera
famiglia umana.61
Si ponga perciò la massima cura affinché sia mantenuta al rito di
questa professione di vita evangelica la sua indole peculiare, senza
introdurvi elementi propri della professione religiosa.
42. La professione abitualmente si svolge alla sede, preparata per
il Presidente davanti all'altare e distinta da quella del Sacerdote. Nel
presbiterio tutto sia disposto in modo che anche gli altri fedeli possano
convenientemente assistere all'azione liturgica.
43. Si elice la Messa del giorno oppure, secondo le norme liturgiche,
la Messa votiva in onore della beata Vergine Maria o di san
Domenico o di santi dell'Orcline della Pei:ùtenza, o anche la Messa
votiva di un mistero che abbia un particolare riferimento allo spirito
della Famiglia Domenicana o alla personale devozione dei professanili.62
44. La celebrazione eucaristica è orclinariamente presieduta, a
seconda delle circostanze, dall'Assistente della Fraternita locale, se
si tratta di un -sacerdote, oltre che dal Maestro dell'Ordine, dal Provinciale
o dal Promotore provinciale nella loro Provincia.
Quando la celebrazione è presieduta da un superiore dell'Ordine,
l'Assistente religioso, se non è sacerdote ma è un frate o una suora
domenicana, è presente al rito indossando la cappa dell'Orcline, dove
c'è l'usanza; se invece non è membro dell'Ordine, indossa cotta e
stola. 63
6 1 Cf. LG, n_ 31; AA, o. 4; CL, nn. 8-17.28-29.33-36.49-56.
61 Cf. RPR. n. 2ll.
63 Cf. sopra, nn. 7-8.
186 ACCOGUENZA E PROFESSIONE NELLE FRATERNI'IE Ol S. DOMENICO
Noi, N. e N., per la misericordia di Dio
abbiamo conosciuto la Regola di san Domenico
a voi affidata,
vivendo in fraterna carità con voi
il periodo di prova:
ora chiediamo a te, N.N., Priore (Priora)
di questa Fraternita,
di poter fare professione di vita evangelica
nell'Ordine di san Domenico, nel modo a noi proprio,
e di essere incorporati in questa Fraternita,
per gustare la gioia del nostro stare insieme,6s
divenendo partecipi della missione dell'Ordine.
TI Presidente e tutti i presenti rispondono con queste parole o con
altre simili:
Rendiamo grazie a Dio.
OMELIA
50. Quindi anche i candidati siedono, e il sacerdote tiene l'omelia,
in cui illutra sia le letture bibliche, sia la specifica natura della vocazione
secolare dei membri delle Fraternite di san Domenico .
.
lNTER.ROGAZJONI
51. Terminata l'omelia i professandi si alzano ed eventualmente
accendono dalla fiamma del cero pasquale o dalle candele dell'altare
una candela, che terranno accesa in mano fino alla processione offertoriale.
Subito il sacerdote chiede ai candidati di manifestare la
loro intenzione, con queste domande o altre simili.
65 Cf. Alberto Magno, Tract. in politicam VIli, in Opera omnia, vol. VIli. Paris 1891, p.
804.
188 ACCOGUENZA E PROFESSIONE NELLE FRATERNITE 01 S. DOMBNlCO
Candidati:
Sì, lo voglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Allora il Presidente conferma la loro volontà dicendo:
TI Signore, che ha dato inizio a quest'opera,
la porti al suo compimento.7o
Tutti:
Amen.
INVOCAZIONE DELL'AIUTO DMNO
52. Terminate le interrogazioni, si può fare la supplica per l professandi,
specialmente se si tratta di una professione perpetua.
53. Per la supplica tutti si alzano. D sacerdote, in piedi, a mani
giunte, rivolto all'assemblea dice:
Fratelli carissimi,
preghiamo Dio Padre onnipotente
perché benedica questi suoi figli,
che egli ha chiamato a seguire Cristo
con speciale impegno,
e li confermi nel loro proposito.
54. Allora il sacerdote invita i presenti alla preghiera dicendo:
Preghiamo.
Tutti pregano in silenzio. Quindi il sacerdote dice:
Guarda con bontà, o Signore, questi tuoi figli
(queste tue figlie),
che oggi davanti alla Chiesa
fanno professione di vita evangelica
nella conversione del cuore;
7 ° Cf. 1 Const., d. l. c. 13.
Sacerdote:
RITO DELLA PROFESSIONE 187
Fratelli carissimi (Sorelle carissime),
voi siete già consacrati (consacrate) a Dio
mediante il Battesimo:
volete essere uniti (unite) più strettamente a lui
e alla Chiesa 66
con il nuovo titolo della professione
della vita evangelica?
l candidati rispondono tutti insieme:
Sì, lo voglio, con ]'aiuto di Dio e il vostro.67
Sacerdote:
Volete camminare fedelmente nella novità
di vita evangelica
secondo il progetto apostolico di san Domenico,
come araldi del Vangelo,
che seguono le orme del loro Salvatore6s?
Canclidati:
Sì, lo vqglio, con l'aiuto di Dio e il vostro.
Sacerdote:
Volete servire Dio e il prossimo, in sintonia
con la Chiesa,
e, come membri dell'Ordine,
partecipare alla sua missione apostolica
con la preghiera, lo studio e la predicazione,
secondo la vostra condizione laicale? 69
66 Cf. LCO, n. t49, §T; lvi, n. 19, §n.
67 Direc10rium XI, 9, p . 118.
61 / Const. , d. n, c. 31.
69 Cf. RLD, n. 4.
l 90 ACCOGLIENZA E PROFESSIONE NEllE FRATERNITE DI S. DOMENlCO
BACIO DI PACE E CONSEGNA D l EMBLEMl DE.UA PROFESSIONE
56. Emessa la professione, il solo Presidente ammelle i neoprofessi
al bacio di pace, segno di incorporazione aii'01·dine e di accoglienza
neUa Fraternila. 72 Poi essi tornano al loro posto, rimanendo
in piedi.
57. Allora il Presidente dichiara ai professi che con l'incorporazionc
all'Ordine essi sono ammessi alla partecipazione dei beni spirituali
dell'intero Ordine di s. DomenicoJ 3
58. Poi, dove è consuetudine, i neoprofessi si avvicinano al Presidente
(o al sacerdote), che consegna a ciascuno il libro del Vangelo
con queste parole o altre simili:
.
Ricevi il Vangelo della pace: 74
sia nel tuo cuore e sulle tue labbra,
perché tu possa annunziarlo fedelmente
e divenire così sale della terra e luce del mondo.7s
Il neoprofesso Oa neoprofessa) risponde:
Amen.
Ricevuto il libro, ciascuno torna al suo posto e vi rimane in piedi.
59. Se i neoprofessi sono molti, o per altra gìusta causa, il Presidente
(o il Sacerdote) consegna loro il Vangelo dopo aver pronunciato
ad alta voce, una volta sola per lutti, la fonnula, adattandola al
plmale.
60. Se secondo le consuetudini locali si vogliono consegnare altri
emblemi della professione {ad es. la corona dd Rosario, la medagHetta
di san Domenico, un anello, o un distintivo dell'Ordine), lo si
faccia in questo momento del rito, in silenzio o con formula adatta,
ma con decorosa sobrietà.
71 Cf. sopra, n. l.
73 Cf. sopra, nn. 40 e 23.
74 Cf. Giordano, n. 57.
75 Cf. Rm 10.8; Mt 5, 13.14.
IUTO DEllA PROFESSIONE 189
e fa' che la grazia battesimale,
che essi (esse) desiderano corroborare
con questo nuovo impegno
si realizzi pienamente in loro,
in modo che, fortificati (fortificate) dallo Spirito Santo
rendano il debito culto alla tua maestà divina
e dilatino il regno di Cristo con apostolico ardore.
Per Cristo nostro Signore.
&. Amen.
PROFESSIONE
55. Quindi il Presidente, cui spetta ricevere la professione, va alla
sede che gli è stata preparata.
Allora ciascuno dei professancli s'inginocchia davanti al Presidente
e fa professione usando la formula seguente o una formula
sostanzialmente analoga, come è stabilito negli Statuti:
A onore di Dio onnipotente,
Padre, Figlio e Spirito Santo,
e della beata Maria Vergine e di san Domenico,
io N.N., davanti a te N.N., Priore (Priora),
e davanti a te N.N., Assistente di questa Fraternita,
rappresentante del Maestro dell'Ordine
dei Frati Predicatori,
prometto di voler vivere
secondo la Regola dei Laici di S. Domenico
(dei Chierici di S. Domenico)
per tre anni (oppure: per tutta la vita) 1•.
Se i professandi sono molti, possono leggere la formula della professione
tutti insieme, ciascuno però la concluda con le parole: «Prometto
di volere ... » o parole simili, che manifestino apertamente la
sua volontà personale.
7 1 RLD, n. 14; RFS, n. 13, § 2. Cf. DN, n. 9 §IV.
192 ACCOGUENZA E PROFESSIONE NELLE FRATERNIIE DI S. DOMENICO
La grazia della chiamata dello Spirito Santo
fecondi i vostri cuori,
per il bene della Chiesa e dell'umana famiglia.
R. Amen.
E su tutti voi,
che avete partecipato a questa santa liturgia,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ffi e Spirito Santo.
a. Amen.
65. Poi il diacono, o il sacerdote, congeda i presenti dicendo:
La Messa è finita: andate in pace.
a. Rendiamo grazie a Dio.
66. D rito si può concludere, come è d'uso in alcune celebrazioni
del nostro Ordine, con l'antifona Salve Reg{na o altro canto; al termine,
i presenti salutano i neoprofessi e le neoprofesse secondo le
consuetudini locali.
RITO DELLA PROFESSIONE
FUORI DELLA MESSA
67. Quando il rito della professione si svolge fuori della Messa,7 6
esso può essere inserito in una celebrazione della parola di Dio, nel
modo seguente:
a) dopo un canto iniziale adatto, si fa l'interrogazione o la domanda
dei candidati (nn. 48-49 );
b) segue la lettura della parola ru Dio, alla quale risponde il
canto di un salmo adatto (cf. Appendice I). Poi il Presidente, prendendo
spunto dalle letture, rivolge la sua parola ai presenti;
c) sì ha quinru il rito della professione propriamente detto (nn.
51-60);
d) il rito si può concludere con la preghiera universale (cf. Ap-
76 CC. dntr. gen.•. n . 12.
CONCLUSIONE DEL RITO DEllA PROFESSONE
RITO DE.ll.A PROFESSlONE 191
61. Si dice il Credo, se è richiesto dalle rubriche della liturgia del
giorno. n rito della professione si conclude con la preghiera universale
o dei fedeli (cf. Appendice II, nn. 64-65).
LITURGIA EUCARISTICA
62. Mentre si esegue il canto di offertorio, i neoprofcssi e le neoprofesse
si dirigono processionalrnente all'altare con le candele accese,
che presentano al sacerdote; i ministranti le dispongono in
luogo opportuno. Alcuni neoprofessi o neoprofesse possono portare
all'altare il pane, il vino e l'acqua per il sacrificio eucaristico ed
eventualmente altri doni, secondo gli usi locali.
63. Dopo che il sacerdote si è comunicato al Corpo e al Sangue
del Signore, lutti i presenti possono ricevere la comunione sotto le
due specie, attenendosi sempre alle disposizioni delle Conferenze
Episcopali e del Vescovo diocesano.
RITI DI CONCLUSIONE
64. Terminata l'orazione dopo la comunione, i neoprofessi si recano
davanti all'altare e il sacerdote può dare la benedizione come al
solito oppure, secondo le circostanze, con le braccia stese su di loro e
sul popolo può dire:
Dio, che ispira e porta a compimento
ogni santo proposito,
vi protegga sempre con la sua grazia,
perché possiate vivere fedelmente
gli impegni della vostra vocazione.
Et. Amen.
Egli vi renda presso tutti i fratelli
segno e testimonianza del suo amore.
&. Amen.
RITO DELlA PROFESSIONE 193
pendice II, nn. 64-66), aggiungendo eventualmente il Padre nostro e
la benedizione solenne (n. 64).
68. Quando invece iJ rito viene inserito nella celebrazione della
Liturgia delle Ore (specialmente Lodi o Vespri), si procede nel modo
seguente:
a) dopo il canto dell'inno, si fa l'interrogazione o la domanda dei
candidati (nn. 48-49);
b) seguono la salmodia e la lettura della parola di Dio, che può
essere tratta dai testi proposti nel Lezionario (cf. Appendice I). Poi il
Presidente, prendendo spunto dalle letture, rivolge la sua parola ai
presenti;
c) segue il rito della professione propriamente detto (nn. 51-60);
d) si canta quindi il Canlico di Zaccaria o il Magnifìcat;
e) poi si dice la preghiera universale o dei fedeli (Appendice II,
nn. 64-66);
f) il rito si conclude con la recita del Padre nostro, con un'orazione
finale e con la benedizione solenne (n. 64).
198 APPENDICE l
5. CL2, 8-14
Alc.ati, amica mia, e vienU
Una voce! ll mio diletto!...
6. Ct 8, 6-7
Forte come la morte è L'amore.
Mettimi come sigillo ...
7. Is 61, 9-ll
lo gioisco pienamente nel Signore.
Sarà famosa tra i popoli ]a stirpe dei giusti, ...
8. Os 2, 14.19-20 (ebr. 2, 16.21-22)
Ti farò mia sposa per sempre.
Così dice il Signore: ((Ecco, la attirerò a me, ...
SALMJ REsPONSORIALI
9. Sal23, 1-2, 3-4ab, 5-6
S. Questa è la generazione che cerca il Signore.
10. Sal 26,1,4,5,8b-9abc,9d e 11
B.. Ti cerco, Signore: mostrami .il tuo volto.
11. Sal 32, 2-3,4-5, 11- 12, 13-14,18-19, 20-21
S. Beato il popolo radunato nel nome del Signore.
oppure:
B.. Sei tu, Signore, il mio canto di gioia.
12. Sal 33, 2-3,4-5,6-7,89
oppure:
10-11,12-13,14-15, 17 e 19
R. Benedirò il signore in ogni tempo.
oppure:
&. Gustate e vedete com'è buono il Signore.
200 APPENDICI!. l
22. I Cor 1,22-31
La parola della croce è stoltezza per i pagani; per noi è potenza di
Dio.
Fratelli, mentre i Giudei chiedono i miracoli ...
23. I Cor 7,25-35
La vergine si preoccupa delle cose del Signore.
Fratelli, quanto alle vergini, non ho alcun comando ...
24. Ef 1,3-14
Dio ci ha scelti in Cristo per essere santi e immacolati al suo
cospetto nella carità.
Benedetto sia Dio, Padre ...
25. Fil 2, 1-4
Abbiate comunanza di spirito, sentimenti di amore.
Fratelli, se c'è qualche consolazione in Cristo, ...
26. Fil 3, 8-14
Tutto ho lasciato perdere al fine di guadagnare Cristo.
Fratelli, tutto io reputo una perdita ...
27. Col3, 1-4
Pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Fratelli, se siete risorti con Cristo, ...
28. Col3, 12-17
Al disopra di tutto vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione.
Fratelli, rivestitevi, come eletti di Dio, ...
29. I Ts 4, 1-3.7-12
Questa è la volontà di Dio, la vostra santifìcazione.
Fratelli, vi preghiamo ...
3 fino a la vostra santificazione
30. I Pt 1,3-9
Gesù Cristo, voi lo amate, pur senza averlo visto.
Sia benedetto Dio e Padre del Signore
nostro Gesù Cristo ...
202 APPEI'.'DICE l
39. Le 11, 28
Beati coloro che ascoltano la par ola di Dio
e la custodiscono con amore.
40. Gv 14, 23
Se uno mi ama, osserverà la mia parola,
dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
41. Gv 15, 5
Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto Erutto.
42 2 Cor 8,9
Gesù Cristo, da ricco che era, si fece povero,
per arricchire noi con la sua povertà.
43. Gal 2,20
Sono stato crocifisso con Cristo
e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in m e.
44. GaJ 6, 14
n mio unico vanto è nella croce
del Signore nostro Gesù Cristo,
per mezzo del quale il mondo
per me è stato crocifisso,
e io per il mondo.
45. Fil 3. 8-9
Tutto considero una perdita e tutto lascio indietro,
per conquistare Cristo.
46. Cf. 2 Ts 2,13.14
Dio ci ha scelti come primizia per la salvezza,
chiamandoci a condividere la passione e la gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
VANGELO
47. ML 5, 1-12
Beati voi. ... Rallegratevi ed esultate.
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ...
LETTURE BIBLICHE 203
48. Ml 11, 25-30
Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai
piccoli.
In quel tempo, Gesù disse: ...
49. ML 16, 24-27
Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: ...
50. ML 19,3-12
Vi sono alcuni che hanno rinunziato al matrimonio per il regno dei
cieli.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù
alcuni farisei. ..
51 Mt 19,16-26
Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi e segui mi.
In quel tempo, ecco un tale si avvicinò a Gesù ...
52. Mt25, 1-13
Ecco lo sposo, andategli i·ncontro!
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli
questa parabola:
«li regno dei cieli è simile a dieci vergini ...
53. Mc 3, 31-35
Chi compie la volontà di Dio, è mio fratello, sorella e madre.
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e
i suoi fratelli ...
54. Mc 10,24-30
Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Figlioli ...
206 APPENDICE D
Per tutti noi qui presenti,
perché accogliamo con fede
l'invito del Maestro a essere perfetti
e portiamo autentici frutti di santità,
preghiamo. B..
Padre nostro ...
O Dio, principio e sorgente di ogni invocazione,
guarda questi nostri fratelli (queste nostre sorelle),
che si propongono di far esperienza
della nostra vita;
concedi loro di conoscere i disegni della tua volontà
e conferma tutti noi nel tuo santo servizio.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
64. b) per la prima professione:
Fratelli carissimi,
alla celebrazione del mistero eucaristico
si unisce oggi la prima professione
di questi nostri fratelli
(queste nostre sorelle);
rivolgiamo con particolare fervor e
la nostra preghiera a Dio Padre onnipotente
per mezzo di Gesù Cristo,
maestro di vita evangelica .
. &.. Ascoltaci, Signore.
-Per la santa Chiesa di Dio,
perché illuminata dalle virtù dei suoi figli
risplenda sempre più davanti al Cristo suo sposo,
preghiamo. }?t.
Per il Sommo Pontefice e tutti i Vescovi,
perché lo Spirito Santo che discese sugli apostoli
illumini e guidi i loro successori,
preghiamo. R..
PREGHIERA UNJVERSALE O DEI FEDEU 207
Per tutti i ministri della Chiesa,
perché con la parola e con le opere
conducano alla salvezza il popolo loro affidato,
preghiamo. &.
-Per la pace e la salvezza del mondo,
perché tutti i religiosi
siano messaggeri e operatori della pace di Cristo,
preghiamo. & .
Per il bene dei popoli,
perché tutti coloro che si consacrano
al servizio di Dio,
nell'assidua ricerca dei beni eterni,
promuovano il bene dei fratelli,
preghiamo. B..
Per i poveri e i sofferenti,
perché sull'esempio del divino Maestro
tutti i consacrati a Dio annunzino
il V angelo ai poveri,
abbiano cura degli infernù
e di quanti sono affaticati e oppressi,
preghiamo. &.
Per coloro che sono lontani da Dio,
perché i figli di san Domenico sentano l'urgenza
di comunicare il dono ricevuto,
suscitando in essi
il desiderio della verità e dell'amore di Cristo,
preghiamo. B..
Per tutti i credenti in Cristo,
perché siano pronti ad accogliere la voce di Dio,
che ci chiama alla santità,
preghiamo. B..
- Per tutti i religiosi, perché la loro vita
sia segno e testimonianza del regno futuro,
preghiamo. &.
208 APPENDICE IJ
Per la nostra Provincia
(il nostro Monastero; il nostro Istituto;
la nostra Fraternita)
perché sappia dare sempre esempio
di amore fraterno,
e come i primi discepoli di Cristo
tutti i suoi membri siano
un cuor solo e un'anima sola,
preghiamo. ]l.
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché vivano in perfetta comunione con la Chiesa
e ne sostengano con tutte le forze
i propositi e le opere,
preghiamo. B.
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché ciascuno di loro, secondo
la propria vocazione,
accresca la santità della Chiesa
e s'impegni a estendere il regno di Dio,
preghiamo. B.
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché con animo lieto
presentino a Dio come offerta spirituale
la preghiera e lo studio, il lavoro e l'apostolato,
le gioie e le sofferenze di questa vita,
preghiamo. ]l.
-Per i nostri fratelli (le nostre sorelle) N.N.,
che oggi si sono consacrati (consacrate)
al servizio di Dio,
perché cresca in loro lo spirito di vera carità
verso tutti i fratelli,
preghiamo. B..
Per i nostri fratelli (le nostre sorelle) N.N.,
perché la consacrazione religiosa
li aiuti a vivere con sempre maggiore coerenza
gli impegni del loro Battesimo,
preghiamo. &.
PREGHIERA UNIVERSALE O DEl FEDEU 209
Per i nostri fratelli Oe nostre sorelle) N.N.,
che oggi si sono impegnati (impegnate)
a vivere la vita evangelica,
perché con la preghiera e con l'esempio
siano luce e fermento nel mondo,
preghiamo. R.
- Per i genitori e i parenti di questi nostri fratelli
(di queste nostre sorelle),
perché partecipando, nel loro cammino di fede,
all'offerta e alla missione dei loro figli
(de1le loro figlie),
ricevano nuove grazie per vivere
la propria vocazione,
preghiamo. R.
- Per tutti noi qui presenti,
perché accogliamo con fede
l'invito del Maestro a essere perfetti
e portiamo autentici frutti di santità,
preghiamo. R.
Accogli, o Signore,
le invocazioni del tuo popolo,
e per l'intercessione della beata Vergine Maria,
Madre della Chiesa e Patrona del nostro Ordine,
effondi lo Spirito Santo
su questi tuoi figli (queste tue figlie),
che hai chiamato a seguire più da vicino il Cristo,
perché ciò che oggi promettono con la professione
sia confermato da tutta la loro vita.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
65. c) per la professione perpetua:
Oggi la nostra comunità è in festa
per la professione di questi nostri fratelli (sorelle),
che intendono dedicarsi con totale impegno
210 APPENDICED
al servizio di Cristo e della Chiesa.
Uniti nella preghiera, invochiamo Dio nostro Padre,
che li (le) benedica e li (le) confermi
nel loro proposito.
&. Ascoltaci, Signore.
- Per la santa Chiesa di Dio,
perché illuminata dalle virtù dei suoi figli
risplenda sempre più davanti al Ciisto suo sposo,
preghiamo. ,&.
Per il Sommo Pontefice e tutti i Vescovi,
perché lo Spirito Santo che discese sugli apostoli
illumini e guidi i loro successori,
preghiamo. & .
Per tutti i ministri della Chiesa,
perché con la parola e con le opere
conducano alla salvezza il popolo loro affidato,
preghiamo. B..
- Per la pace e la salvezza del mondo,
perché tutti i religiosi
siano messaggeri e operatori della pace di Cristo,
preghiamo. &.
Per il bene dei popoli,
perché tutti coloro che si consacrano
al servizio di Dio,
nell'assidua ricerca dei beni eterni,
promuovano il bene dei fratelli,
preghiamo. &.
Per i poveri e i sofferenti,
perché sull'esempio del divino Maestro
tutti i consacrati a Dio. annunzino il Vangelo ai poveri,
abbiano cura degli infermi
e di quanti sono affaticati e oppressi,
pregl:iiamo. & .
Per coloro che sono lontani da Dio,
perché i figli di san Domenico sentano l'urgenza
di comunicare il dono ricevuto,
PREGHIERA UNIVERSALE O DEI FE.DEU 211
suscitando in essi
il desiderio della verità e dell'amore di Cristo,
preghiamo. :&.
Per tutti i credenti in Cristo,
perché siano pronti ad accogliere la voce di Dio,
che ci chiama alla santità,
preghiamo. :&.
- Per tutti i religiosi,
perché la loro vita
sia segno e testimonianza del regno futuro,
preghiamo. &.
Per la nostra Provincia
(il nostro Monastero; il nostro Istituto;
la nostra Fraternita)
perché sappia dare sempre esempip di amore fraterno,
e come i primi discepoli di Cristo
·tutti i suoi membri siano
un cuor solo e un'anima sola,
preghiamo. & .
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché vivano in perfetta comunione con la Chiesa
e ne sostengano con tutte le forze
i propositi e le opere,
preghiamo. B..
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché ciascuno di loro,
secondo la propria vocazione,
accresca la santità della Chiesa
e s'impegni a estendere il regno di Dio,
preghiamo. &.
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché con animo lieto
presentino a Dio come offerta spirituale
la preghiera e lo studio,
il lavoro e l'apostolato,
le gioie e le sofferenze di questa vita,
preghiamo. & .
212 APPENDICE O
- Per i nostri fratelli (le nostre sorelle) N.N.,
perché il Signore li (le) renda
costanti nella preghiera,
nella penitenza e nell'impegno apostolico,
preghiamo. a.
Per i nostri fratelli (le nostre sorelle) N.N.,
che oggi si sono consacrati (consacrate)
totalmente a Dio,
perché nella loro vita obbediente, povera e casta
manifestino la fecondità della Chiesa
e attraggano i lontani
a Cristo, luce del mondo,
preghiamo. a.
Per le nostre sorelle N.N.,
che oggi hanno confermato il loro santo propo-sito,
perché, vegliando fedelmente nell'attesa dello Sposo,
siano chiamate da lui alle nozze eterne,
preghiamo. a.
Per i nostri fratelli (le nostre sorelle) N.N.,
che oggi si sono impegnati a vivere la vita evangelica,
perché con ]a preghiera e con l'esempio
siano luce e fermento nel mondo,
preghiamo. a.
- Per i genitori e i parenti di questi nostri fratelli
(di queste nostre sorelle),
perché partecipando, nel loro cammino di fede,
all'offerta e alla missione dei loro figli
(delle loro figlie),
ricevano nuove grazie per vivere
la propria vocazione,
preghiamo. :&.
- Per tutti noi qui presenti,
perché accogliamo con fede
l'invito del Maestro a essere perfetti
e portiamo autentici frutti di santità,
preghiamo. a.
PREOHJERA UNIVERSALE O DEl FEDEU 213
A ccogli, o Signore, le invocazioni del tuo popolo,
e per l'intercessione della beata Vergine Maria,
Madre della Chiesa e Patrona del nostro Ordine,
effondi lo Spirito Santo
su questi tuoi figU (queste tue figlie),
che hai chiamato a seguire più da vicino il Cristo,
perché ciò ch e oggi promettono con la professione
sia confermato da tutta la loro vita.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
66. d) per la rinnovazione dei voti temporanei:
Fratelli carissimi,
memori delle parole del Signore
«Senza di me non potete far nulla>>
e fiduciosi nella sua mediazione,
preghiamo Dio Padre onnipotente
per la salvezza dei popoli,
per la pace del mondo
e per questi nostri fratelli (per queste nostre sorelle)
che oggi rinnovano i loro voti.
&. Ascoltaci, Signore.
-Per la santa Chiesa di Dio,
perché illuminata dalle virtù dei suoi figli
risplenda sempre più davanti al Cristo suo sposo,
preghiamo. &.
Per il Sommo Pontefice e tutti i Vescovi,
perché lo Spirito Santo che discese sugli apostoli
illuminj e guidi i loro successori,
preghiamo. &.
Per tutti i ministri della Chiesa,
perché con la parola e con le opere
conducano alla salvezza il popolo loro affidato,
preghiamo. &.
214 APPENDICE Il
- Per la pace e la salvezza del mondo,
perché tutti i religiosi
siano messaggeri e operatori della pace di Cristo,
preghiamo. & .
Per il bene dei popoli,
perché tutti coloro che si consacrano
al servizio di Dio,
nell'assidua ricerca dei belli eterni,
promuovano il bene dì tutti i fratelli,
preghiamo. :Q.
Per coloro che sono lontani da Dio,
perché i fig]j di san Domemco sentano l'urgenza
di comunicare il dono ricevuto, suscitando in essi
il desiderio della verità e dell'amore di Cristo,
preghiamo. B..
Per tutti i credenti in Cristo,
perché siano pronti ad accogliere la voce di Dio,
che ci chiama alla santità,
preghiamo. :Q.
- Per tutti i religiosi,
perché la loro vita
sia segno e testimonianza del regno futuro,
preghiamo. :&.
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché diano sempre esempio di amore fratemo,
e come i primi discepoli di Cristo
siano un cuor solo e un'anima sola,
preghiamo. :Q.
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché vivano in perfetta comunione con la Chiesa
e ne sostengano con tutte le forze
i propositi e le opere,
preghiamo. :&.
Per i membri della Famiglia Domenicana,
perché ciascuno di loro,
secondo la propria vocazione,
accresca la santità della Ch iesa
e s'impegni a estendere il regno di Dio,
preghiamo. B..
PREGHIERA UNlVERSAJ..E O DEl FEDEU 215
- Per questi nostri fratelli
(queste nostre sorelle) N.N.,
che oggi banno rinnovato la loro professione,
perché il Signore li (le) renda
costanti nella preghiera,
nella penitenza e nell'impegno apostolico,
preghiamo. B..
Per i nostri fratelli (le nostre sorelle) N.N.,
che oggi hanno rinnovato la consacrazione
al servizio di Dio,
perché cresca in loro lo spidto di vera carità
verso tutti i fratelli,
preghiamo. &.
Per le nostre sorelle N.N.,
che oggi hanno rinnovato la loro consacrazione
a Cristo Signore,
perché, come le vergini prudenti,
tengano sempre viva la lampada
dell'amore e della fedeltà,
preghiamo. & .
Per i nostri fratelli (le nostre sorelle) N.N.,
perché la consacrazione religiosa
li (le) aiuti a vivere con sempre maggiore coerenza
gli impegni del loro Batt
2 J 6 APPENDICE Il
O Dio misericordioso e fedele,
ascolta la preghiera del tuo popolo _
e per intercessione della beata Vergine Maria,
Madre di Dio,
concedi a questi tuoi figli (queste tue figlie)
il dono della perseveranza
perché, con il tuo aiuto, osservino fedelmente
i voti (le promesse)
che per tua ispirazione hanno rinnovato.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
67. Consacrati nella verità.
m
PREFAZI
'
E veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Nella tua misericordia, donata a noi nel tuo Figlio,
tu chiami sempre nuovi fratelli e sorelle
a seguirti sulla via di Domenico
e vuoi che siano consacrati nella tua verità:
per qu esto li ammaestri con la tua parola redentrice
e con ardente desiderio li gtùdi alla salvezza;
li inondi di grazia con i sacramenti della fede
e li rendi perfetti nell'unità
mediante la carità apostolica.
Perciò anche noi, uniti agli Angeli e ai Santi,
cantiamo con gioia l'inno della tua lode: t •••
1 Cf. MLOP, p. 293.
218 A.PP.E.NDICE m
68. n rinnovamento della vita apostolica.
'
E veramente cosa buòna e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Per lo splendore e la difesa della santa Chiesa,
tu volesti che san Domenico
rinnovasse la vita degli Apostoli.
Egli, sulle orme del Cristo povero,
con la predicazione
richiamò gli erranti alla verità evangelica
e conquistò a Cristo innumerevoli fratelli;
raccolse con saggezza intorno a sé
altri predicatori della fede
perché, fortificati dal lume della scienza,
si votassero integralmente
all'opera dell'evangelizzazione.
Perciò anche noi, uniti agli Angeli e ai Santi,
cantiamo con gioia l'inno della tua lode: 2 •••
69. San Domenico predicatore della verità evangelica.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
z MLOP, p. 177; cf. MPP, p . 56.
PREFAZJ 2.19
Nella tua prowidenza inviasti all'umanità assetata
san Domenico, araldo della tua verità
attinta alle sorgenti del Salvatore.
Sempre sorretto dalla Madre del tuo Figlio
e riarso di zelo per la salvezza delle anime,
assunse per sé e per i suoi discepoli
raccolti nello Spirito Santo, l'ufficio del Verbo,
portando a Cristo con la dottrina e con l'esempio
innumerevoli fra te ili.
Intento sempre a parlare con te e di te,
crebbe nella sapienza
e facendo scaturire l'azione
dalla pienezza della contemplazione,
si dedicò totalmente all'edificazione della Chiesa.
Per questo, uniti agli Angeli e agli Arcangeli
e a tutti i Santi del cielo,
cantiamo senza fine l'inno della tua lode: .. .3
70. Cristo modello della vita consacrata.
'
E veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli, uomo nuovo,
fiore purissimo nato dalla Vergine Maria,
proclamò beati i puri di cuore
e con la sua vita rivelò il pregio sublime della castità:
liberamente aderi in tutto al tuo volere
e facendosi obbediente fino alla morte
si offrì per noi in sacrificio perfetto a te gradito.
3 MLOP, p. 199; cf. MFP, p. 55.
220 APPENDICE m
Egli ha consacrato al servizio della tua gloria
quelli che per tuo amore abbandonano ogni cosa,
promettendo loro un tesoro inestimabile nei cieli.
Per questo dono del tuo amore,
uniti agli Angeli e ai Santi,
cantiamo con esultanza l'inno della tua lode: ... 4
71. L'esempio e l'aiuto dei Santi, nel vincolo dell'amore fra.
terno.s
'
E veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Nella festosa assemblea dei Santi
risplende la tua gloria
e il loro trionfo celebra i doni della tua misericordia.
Nella loro vita ci offri un esempio,
nell'intercessione un aiuto,
nella comunione di grazia
un vincolo di amore fraterno.
Confortati dalla testimonianza dei Santi,
noi affrontiamo il buon combattimento della fede,
per condividere al di là della morte
la stessa corona di gloria.
Per questo, uniti agli Angeli e agli Arcangeli
e a tutti i Santi del cielo,
cantiamo senza fine l'inno della tua lode: ... 6
4 MR 2 , p. 758.
5 Cf. LCO, n. 67. §m.
6 MR 2 , p. 363 = MFP. p. l L7.
TESil FACOLTATIVI 225
c) Perché tu unisca più
intimamente l all'opera redentrice
del tuo Figlio l coloro che
professano i consigli evangelici ti preghiamo, ascoltaci
d) Perché tu ricompensi con la
pienezza delle tue benedizioni l
i genitori che hanno offerto a te
i loro figli (le loro figlie) ti preghiamo, ascoltaci
d) Perché tu renda sempre più conformi l
all'immagine di Cristo l questi tuoi
figli (queste tue figlie) che oggi
a te consacrano la loro vita ti preghiamo, ascoltaci
e) Perché tu doni a questi nostri fratelli l
{a queste nostre sorelle) la forza
di perseverare l nel nuovo
impegno di vita consacrata ti preghiamo, ascoltaci
e) Perché tu benedica, santifichi
e consacri l questi nostri fratelli
(queste nostre sorelle) ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu ci conforti e conservi l
nel tuo santo servizio ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu ricompensi con i beni
eterni l tutti i nostri benefattori ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu volgi su di noi l
il tuo sguardo misericordioso ti preghiamo, ascoltaci
e con lei di san Domenico nostro padre,
effondi il tuo Spirito su questi tuoi servi
(queste tue serve)
che nella tua bontà
hai chiamato alla perfetta sequela di Cristo,
perché ciò che hanno promesso nel tempo
lo confermino con dedizione perpetua.
Per Cristo nostro Signore.
oppure:
O Dio, autqre di ogni santità,
esaudisci le suppliche di. questa tua famiglia
e per intercessione della tua ancella,
la Vergine Maria,
madre del nostro Ordine,
e le preghiere di san Domenico nostro padre
effondi l'abbondanza delle tue benedizioni
su questi tuoi figli (queste tue figlie),
perché ciò che per tuo dono hanno promesso
possano adempierlo con costanza mediante
il tuo aiuto.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
Diacono:
Alzatevi.
E tutti si alzano.
TESTI FACOLTATlVI 227
228 APPENDICE !V
B) SOLENNE BENEDIZIONE O CONSACRAZIONE
DEI NEOPROFESSI
76. I neoprofessi (le neoprofesse) si inginocchiano e il Priore o il
sacerdote, con le braccia stese davanti al petto, dice la preghiera
di benedizione usando uno dei seguenti formulari. Le espressioni
chiuse fra parentesi, secondo l'opportunità, si possono
omettere.
77. a) PER I FRATI:
O Dio, principio e fonte eli ogni santità,
tu hai tanto amato gli uomini
da renderli partecipi della tua vita divina
e nella tua misericordia non hai voluto
che il peccato eli Adamo e le iniquità del mondo
estinguessero questo disegno del tuo amore.
[Già agli inizi della storia
ci hai dato in Abele il giusto
un modello eli vita innocente
e nella tua provvidenza, attraverso i secoli,
hai suscitato dalla stirpe del popolo eletto
uomini santi e donne di eminenti virtù:
splende fra tutte la figlia eli Sion,
la beata Vergine Maria.
Dal suo grembo verginale venne alla luce
il tuo Verbo fatto uomo per la salvezza del mondo,
Gesù Cristo nostro Signore.
Splendore della tua santità, o Padre,
egli si fece povero per arricchirci
e prese l'aspetto eli servo
per restituirei alla libertà.]
Nel suo mistero pasquale
Cristo ha redento il mondo con immenso amore,
ha santificato la sua Chiesa
e l'ha resa partecipe
dei doni dello Spirito Santo.
E tu, o Padre, con la voce misteriosa
dello stesso Spirito
hai attratto innumerevoli figli
a seguire Cristo Signore
e a lasciare ogni cosa per aderire
generosamente a te
in un eterno patto d'amore
e dedicarsi al servizio dei fratelli.
BBNEDIZIONE DEI PROFESS1 229
Guarda, o Padre, questi tuoi eletti;
infondi in loro lo Spirito di santità,
perché possano adempiere con il tuo aiuto
ciò che per tuo dono hanno promesso con gioia.
Contemplino sempre il clivino Maestro
e al suo esempio conformino la loro vita.
Siano concordi nell'obbedienza,
affratellati da un amore più puro dall'esercizio
della castità,
più strettamente dipendenti l'uno dall'altro
per la povertà;
edifichino prima nella propria comunità
la Chiesa di Dio
che sono chiamati a dilatare nel mondo7.
Siano pazienti nelle prove,
salcli nella fede,
lieti nella speranza,
operosi nella carità apostolica.
La loro vita allieti la Chiesa,
promuova la salvezza del mondo
e appaia come segno luminoso dei beni futuri.
Sii tu per loro, Padre santo,
il sostegno e la guida
e quando compariranno davanti al tuo Figlio,
sii tu la vera ricompensa
e allora godranno di essere stati fedeli
alla loro consacrazione;
confennàti. nel tuo amore,
canteranno a te la lode perenne
nell'assemblea dei santi.
Per Cristo nostro Signore.
7 Cf. LCO, n. 3, § n.
230 APPENDlCE N
Tulti:
Amen.
Oppure:
O Dio, per tuo dono ·fiorisce la santità della Chiesa:
a te la lode da ogni creatura.
All'inizio dei tempi
tu hai creato un mondo bello e felice
e quando fu sconvolto dal peccato di Adamo,
tu gli hai dato la promessa
di un nuovo cielo e di una nuova terra.
Tu h ai affidato la terra all'uomo
perché la fecondasse con il proprio lavoro
e attraverso le vie del mondo
dirigesse i suoi passi alla città del cielo.
Ai tuoi figli che mediante il Battesimo
hai riunito nella Chiesa,
tu distribuisci una grande varietà di carismi,
perché alcuni ti servano nella santità del matrimonio
e altri, rinunziando alle nozze per il regno dei cieli,
condividano tutti i loro beni con i fratelli
e uniti nella carità diventino un cuore solo
e offrano un'immagine della comunità celeste.
Ti preghiamo umilmente, o Padre:
manda il tuo Spirito su questi tuoi figli,
che hanno aderito con fede alla parola di Cristo.
Rafforza il loro proposito
e fa' che ispirino tutta la loro vita al Vangelo.
Ravviva in essi l'amore fraterno
e la sollecitudine per tutti gli uomini,
perché diventino segno e testimonianza
che tu sei l'unico vero Dio
e ami tutti gli uomini con amore infinito.
Fa' che sostengano con coraggio le prove della vita,
ricevano fin d'ora il centuplo che hai promesso
e poi la ricompensa senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
232 APPENDICE IV
perché possano adempiere con il tuo aiuto
ciò che per tuo dono hanno promesso con gioia.
Contemplino sempre il divino Maestro
e al suo esempio conformino la loro vita.
Siano concordi nell'obbedienza,
affratellate da un amore più puro dall'esercizio
della castità,
più strettamente dipendenti l'una dall'altra
per la povertà;
edifichino prima nel proprio monastero la Chiesa di Dio
che sono chiamate a dilatare nel mondo.s
Siano pazienti nelle prove,
salde nella fede,
liete nella speranza,
operose nella carità.
La loro vita allieti la Chiesa,
promuova la salvezza del mondo
e appaia come segno luminoso dei beni futuri.
Sii tu per loro, Padre santo,
il sostegno e la guida
e, quando compariranno davanti al tuo Figlio,
sii tu la vera ricompensa
e allora godranno di essere state fedeli,
alla loro consacrazione;
confermàte nel tuo amore,
canteranno a te la lode perenne
nell'assemblea dei santi.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
Oppure:
O Dio, per tuo dono fiorisce la santità della Clùesa:
a te la lode da ogni creatura.
All'inizio dei tempi
tu hai creato un mondo bello e felice
8 Cf. LCM, n. 3, § ll.
BEN"EDlZ.IONE DEI PROFESSI 233
e quando fu sconvolto dal peccato di Adamo,
tu gli hai dato la promessa
di un nuovo cielo e di una nuova terra.
Tu hai affidato la terra all'uomo
perché la fecondasse con il proprio lavoro
e attraverso le vie del mondo
dirigesse i suoi passi alla città del cielo.
Ai tuoi figli che mediante il Battesimo
hai riunito nella Chiesa,
tu distribuisci una grande varietà di carismi,
perché alcuni ti servano nella santità del matrimonio
e altri, rinunziando alle nozze per il regno dei cieli,
condividano tutti i loro beni con i fratelli
e uniti nella carità
diventino un cuore solo
e offrano un'immagine della comunità celeste.
Ti preghiamo umilmente, o Padre:
manda il tuo Spirito su queste tue figlie,
che hanno aderito con fede alla parola di Cristo.
Rafforza il loro proposito
e fa' che ispirino tutta la loro vita al Vangelo.
Ravviva in essi l'amore fraterno
e la sollecitudine per tutti gli uomini,
perché diventino segno e testimonianza
che tu sei l'unico vero Dio
e ami tutti gli uomini con amore infinito.
Fa' che sostengano con coraggio le prove della vita,
ricevano fin d'ora il centuplo che hai promesso
e poi la ricompensa senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
79. c) PER 1.E SUORE:
O Dio, principio e fonte di ogni santità,
tu hai tanto amato gli uomini
da renderli partecipi della tua vita divina
e nella tua misericordia non hai voluto
234 APPENDICE IV
che il peccato di Adamo e le iniquità del mondo
estinguessero questo disegno del tuo amore.
[Già agli inizi della storia
ci hai dato in Abele il giusto
un modello di vita innocente
e nella tua provvidenza,
attraverso i secoli,
hai suscitato dalla stirpe del popolo eletto
uomini santi e donne di eminenti virtù:
splende fra tutte la figlia di Sion,
la beata Vergine Maria.
Dal suo grembo verginale venne alla luce
il tuo Verbo fatto uomo per la salvezza del mondo,
Gesù Cristo nostro Signore.
Splendore della tua santità, o Padre,
egU si fece povero per ruTicchirci
e prese l'aspetto di servo
per restituirei alla libertà.]
Nel suo mistero pasquale
Cristo ha redento il mondo con .immenso amore,
ha santificato la sua Chiesa
e l'ha resa partecipe
dei doni dello Spirito Santo.
E tu, o Padre, con la voce misteriosa
dello stesso Spirito
hai attratto innumerevoli figli
a seguire Cristo Signore
e a lasciare ogni cosa per aderire generosamente a te
in un eterno patto d'amore
e dedicarsi al servizio dei fratelli.
Guarda, o Padre, queste tue elette;
infondi in loro lo Spirito di santità,
perché possano adempiere con il tuo aiuto
ciò che per tuo dono hanno promesso con gioia.
Contemplino sempre il divino Maestro
e al suo esempio conformino la loro vita.
Siano concordi nell'obbedienza,
affratellate da un amore più puro dall'esercizio
BENEDIZIONE DEl PROFESSI 235
della castità,
più strettamente dipendenti l'una dall'altra
per la povertà;
edifichino prima nella propria comunità
la Chiesa di Dio
che sono chiamate a dilatare nel mondo.9
Siano pazienti nelle prove, salde nella fede,
liete nella speranza, operose nella carità.
La loro vita allieti la Chiesa,
promuova la salvezza del mondo
e appaia come segno luminoso dei beni futuri.
Sii tu per loro, Padre santo,
il sostegno e la guida
e, quando compariranno davanti al tuo Figlio,
sii tu la vera ricompensa,
e allora godranno di essere state fedeli
alJa loro consacrazione;
confermàte nel tuo amore,
canteranno a te la lode perenne
nell'assemblea dei santi.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
Oppure:
O Dio, creatore del mondo e padre di tutti gli uomini,
noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie
perché dalla stirpe di Abramo hai scelto un popolo,
gli hai dato la glmia del tuo nome
e l'hai consacrato a te.
Con la tua parola lo hai confortato
mentre errava nel deserto
e lo hai protetto con la tua mano potente;
povero e disprezzato,
lo hai unito a te con un patto d'amore;
quando si allontana va,
con grande bontà lo hai richiamato
9 Cf. LCO, n. 3, §D.
236 APPENDICE IV
ai sentieri della giustizia;
quando ti cercava,
gli sei andato incontro con amore paterno,
fino a introdurlo, libero, nella terra promessa.
E noi, o Padre, ti benediciamo,
perché in Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro fratello,
hai voluto chiamarci alla luce della verità.
Egli, nato dalla Vergine Maria,
per redimere il tuo popolo dal peccato,
morì sulla croce e con la sua risurrezione
preannunziò la gloria futura.
Asceso alla tua destra,
mandò lo Spirito Santo
per chiamare innumerevoli discepoli
che, seguendo i consigli del Vangelo,
consacrassero tutta la vita
alla gloria del tuo nome
e alla salvezza degli uomini.
Risuoni oggi la tua casa di un cantico nuovo
per queste nostre sorelle
che, docili alla tua chiamata,
si sono offerte al tuo servizio.
Manda, o Signore, il dono dello Spirito
su queste tue figlie,
che per te hanno lasciato ogni cosa.
Risplenda in esse, o Padre, il volto del tuo Cristo,
perché rendano visibile la sua presenza nella Chiesa.
Con il tuo aiuto conservino libero il loro cuore,
per prendere su di sé le ansie dei fratelli
e servire il Cristo sofferente nelle sue membra.
Negli eventi umani sappiano vedere
la divina provvidenza che li guida.
Con il dono della propria vita
affrettino l'avvento del tuo regno
in attesa di riunirsi ai tuoi santi nella patria celeste.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
v
DICHIARAZIONE E NOTIF1CA
PER L'AMMISSIONE NELL'ORDINE O NELL1STITUTO
80. La seguente formula (LCO, App., p.229),10 da usarsi all'inizio del
noviziato, deve essere ripetuta prima della prima professione e
della professione solenne o perpetua.
Ti dichiariamo
che dopo la tua professione
sarai obbligato (obbligata) ai tre voti,
cioè obbedienza, castità e povertà;
che sarai tenuto (tenuta) all'osservanza
delle leggi dell'Ordine (dell'Istituto);
e inoltre, che la tua professione sarà nulla
se con l'inganno avrai taciuto o dissimulato
un grave impedimento o un grave difetto fisico
per il quale non potresti essere ammesso (ammessa).
Ti notifichiamo inoltre
che non potrai richiedere alcuna ricompensa
per qualunque compito svolto nell'Ordine (nell'Istituto).
N.N., O.P.
priore/priora
N.N., O.P.
testimone
N.N., O.P.
testimone
N.N.
(candidatola)
10 Questo testo deve essere adattato tenendo conto anche delle implicazioni legali proprie
dì ogni Paese.
VI
FORMULA DI ASSOLUZIONE GENERALE
DALLE MANCANZE ALLA REGOLA
PER I MEMBRI DELLA FAMIGLIA DOMENICANA
81. In occasione di festività dell'Ordine, come pure il mercoledì delle
Ceneri, oppure al termine dì un capitolo solenne (24 dicembre e
24 marzo) o degli Esercizi annuali o in altre occasioni particolari,
i membri della Famiglia Domenicana possono ottenere l'indulgenza
plenaria, alle consuete condizioni stabilite dalla
Chiesa, mediante l'assoluzione generale delle mancanze alla regola.
Essa può essere impartita dal Priore o dalla Priora nella sua
comunità e dall'Assistente (reUgioso o religiosa) oppure dal
Priore o dalla Priora in una Fraternita di S. Domenico: essi saranno
qui tutti indicati con il nome di "Priore".
82. D Priore può in1rodurre l'atto penitenziale con queste parole o
altre simili:
Carissimi fratelli (Carissime sorelle),
per volontà del nostro santo Padre Domenico
le leggi dell'Ordine non obbligavano
sotto pena di peccato,
ma obbligavano soltanto alla riparazione
annessa alla trasgressione.••
Per evitare però che un tale ordinamento
provocasse un rilassamento della disciplina,
si narra che Domenico,
11 l Const., ProL
ASSOLUZIONE GENERALE DALLE MANCANZE ALLA REGOLA 241
Padre nostro.
W. Mostraci, Signore, la tua misericordia.
&. E donaci la tua salvezza.
W. Signore, ascolta la mia preghiera.
&. E il mio grido giunga a te.
Poi iJ Priore dice:
D Signore nostro Gesù Cristo
per i meriti della sua Passione
e per intercessione della beata Vergine Maria,
del santo Padre Domenico
e di tutti i Santi del nostro Ordine,
ci assolva da ogni vincolo di colpa
e infonda in noi la sua grazia.
E io per l'autorità sua
e dei santi apostoli Pietro e Paolo,
e per la facoltà concessa dai Sommi Pontefici
al nostro Ordine e a voi,
e a me affidata in questa mia funzione,
vi assolvo dalle trasgressioni alla Regola,
alle Costituzioni,
alle ordinazioni e raccomandazioni dei nostri superiori,
e da tutte le osservanze dimenticate
o anche trascurate.
Nel nome del Padre ffi e del Figlio e
dello Spirito Santo.'s
&. Amen.
15 Cf. SCR. Formula Absolwionis generalis Regularium in postenun adhibenda: ASOP 38,
1968, pp. 573 s.
INDICE GENERALE
246 INDICI GENERALE
Allegato
ACCOGLIENZA E PROFESSIONE
NEGLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
Proemio . . . • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • . . . . . . . . . . • . . . . . . . . . 117
Capitolo I : AccoGLIENZA .DE.LLE NOVIZIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119
Capitolo n : LA PROFESSIONE TEMPORANEA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
Capitolo m : LA PROFESSIONE PERPETUA DURANTE LA MESSA .. .. . . 143
Capitolo IV : LA RINNOVAZIONE DEl VOTI TEMPORANEI O DELLA PRO-
MESSA DURANTE LA MEssA .. . . . • . • .. • • • . • .. .. • • . . . • • • . • 155
Capitolo V : NEL 25° O 50° DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA . . . . . . 159
Parte terza
ACCOGLIENZA E PROFESSIONE
NELLE FRATERNITE DI S. DOMENICO
Capitolo I : AccoGLIENZA DEI CANDIDATI .. .. . .... . . .. . .. . • . . . .•.... 165
Capitolo il : R ITO DELLA PROFESSIONE .. .. . .. .. . . . . . . . . .. ... •. . • .. . . 181
APPENDICE
I. L ETTURE BffiLICHE . . . . . . . . . . . • . . . • . . . . . . . . . . . . • . . . . . . . . . . . . . . . . . • . . . . 197
n. PREGHIERA uNIVERsALE . . . . . . • . • . .. . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . • . . . . .. . . 205
m. PREFAZI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . .. . . . . . . . . . . . .. . . • . . . . . . . . • • . . . • . • . • . . . . 211
IV. TESTI FACOLTATIVI
A) Litanie dei Santi nella professione perpetua .. . ...... 221
B) Solenne benedizione dei neoprofessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228
V. DICHIARAZIONE E NOTIFICA PER L'AMMISSIONE l\'ELL'0ROJNE
O NELL 1 STJTOTO . . . . . . . . • . . . . . . . . . . . . . • . . . . . . .. . . • . . . . . . . . . . . . • . . . . . . . 237
VI. FORMULA DI ASSOLUZIONE GENERALE
DALLE MANCANZE ALLA REGOLA . . . . . .. .. .. .. .. .. .. .. .. • .. • . . . . . .. . . . 239
Indicazioni riguardanti
le riproduzioni iconografiche
INDICE GENERALE 24 7
Copertina e interno: Professione del b. Reginaldo d'Ocléans nelle mani eli
san Domenico (Nicola Pisano [1267) particolare dell'Arca eli S. Domenico,
Bologna). -p. 27: San Domenico chiede e ottiene dal papa Innocenzo m
( 121 5) l'approvazione dell'Ordine (Nicola Pisano [1267], particolare dell'Arca
di S. Domenico, Bologna). - p. 71: Monache domenicane in preghiera
(miniatura tratta dal Salterio del 1461 [ms. I, l084 n. 39, f. l 06r]
conservato nella biblioteca del Convento eli S. Domenico, Bologna). - p.
115: San Domenico accoglie neU'Orctine S. Caterina da Siena (sanguigna
eli F. Vanni [1563-161 01 Chatsworth, Coli. Duke ofDevonshire, n. 376).
p. J 65: Raffigurazioni simboliche del carisma domenicano (graffito eli fr.
A. Couturier, O.P. [1897-1954), già esistente nella cappella del Convento
domenicano della SS. Trinità, Roma). -p. 195: La Beata Vergine Maria,
patrona deJJ'Ordine Domenicano (miniatura «particolare» del Beato Angelico
[1387-1455] tratta dal "Missale SS." [cod. membran. XV s.], Inv.
558, c. 156 v], museo di S. Marco, Firenze).