Diffusione Raman Anelastica Risonante di Raggi X con Risoluzione ...
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Introduzione iii<br />
a quella finale, passi attraverso due <strong>di</strong>versi stati interme<strong>di</strong> a energie <strong>di</strong>fferenti, <strong>di</strong>stinti da<br />
un <strong>di</strong>verso numero quantico magnetico. Il se<strong>con</strong>do è nato dallo stu<strong>di</strong>o delle simmetrie<br />
del processo rivelate dalla formula e ha messo in evidenza un effetto <strong>di</strong> asimmetria nella<br />
<strong>di</strong>ffusione quando si <strong>con</strong>sidera l’intensità del segnale dei fotoni emessi a destra o a sinistra<br />
del piano che <strong>con</strong>tiene la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> magnetizzazione del campione e la <strong>di</strong>rezione<br />
della luce incidente. Pur essendo già insito nell’hamiltoniano <strong>di</strong> un atomo magnetizzato,<br />
questo effetto non era mai stato evidenziato in precedenza perché legato sia alla possibilità<br />
<strong>di</strong> sviluppare i <strong>con</strong>ti senza ulteriori approssimazioni, sia perché ovviamente impossibile da<br />
rilevare nel piano che <strong>con</strong>tiene la <strong>di</strong>rezione della luce incidente, della magnetizzazione del<br />
campione e della luce emessa.<br />
Nel quinto capitolo è stata ripresa la stessa formula <strong>di</strong> Kramers-Heisenberg applicando una<br />
serie <strong>di</strong> strumenti teorici molto <strong>con</strong>solidati in letteratura fin dagli anni ’60. Questo approccio<br />
utilizza <strong>di</strong>versi strumenti teorici: la scrittura in se<strong>con</strong>da quantizzazione degli operatori<br />
<strong>di</strong> transizione, come elaborato nelle opere <strong>di</strong> Judd; l’espressione della <strong>di</strong>pendenza angolare<br />
della sezione d’urto tramite l’uso <strong>di</strong> armoniche sferiche vettoriali, come mostrato da<br />
Akhiezer e Berestesky [9]; l’applicazione del teorema <strong>di</strong> Wigner-Eckart; la tecnica <strong>di</strong> riaccoppiamento<br />
tramite i coefficienti <strong>di</strong> Clebsch-Gordon dei tensori in tensori sferici, che è<br />
stata la tecnica dominante negli anni ’90; l’esplicitazione dei cosiddetti tensori <strong>di</strong> Judd, che<br />
sono <strong>di</strong>rettamente collegati ai valori me<strong>di</strong> sullo stato fondamentale <strong>di</strong> svariate grandezze<br />
fisiche (quali l’operatore numero, l’operatore momento angolare orbitale, l’operatore momento<br />
<strong>di</strong> spin e <strong>di</strong>verse altre) e che permettono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscere la struttura elettronica<br />
dell’atomo in esame. Tutto questo sviluppo è possibile solamente ammettendo la vali<strong>di</strong>tà<br />
dell’approssimazione <strong>di</strong> fast-collision, che suppone il processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione così rapido da<br />
poter sostanzialmente <strong>con</strong>siderare gli eventi <strong>di</strong> assorbimento e <strong>di</strong> emissione del fotone simultanei.<br />
Anche in questo caso sono state sviluppate le espressioni per la sezione d’urto totale<br />
e del segnale <strong>di</strong>croico risolte sia nelle polarizzazioni che angolarmente in tutto l’angolo<br />
solido. Le espressioni ottenute riprodu<strong>con</strong>o in modo corretto gli andamenti angolari misurati<br />
sperimentalmente. Questa approssimazione tuttavia cancella l’effetto <strong>di</strong> asimmetria,<br />
che invece è manifesto nella formulazione esatta.<br />
Nel capitolo <strong>con</strong>clusivo è analizzata in dettaglio dal punto <strong>di</strong> vista analitico l’origine dell’effetto<br />
<strong>di</strong> asimmetria nella formulazione esatta, mettendo anche in rilievo quali siano le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni<br />
migliori per misurare questo effetto. Viene <strong>di</strong>scusso approfon<strong>di</strong>tamente il ruolo determinante<br />
svolto dalla vita me<strong>di</strong>a degli stati interme<strong>di</strong> nella transizione dalla <strong>con</strong>figurazione<br />
iniziale a quella finale. Inoltre, avendo a <strong>di</strong>sposizione l’espressione esplicita del <strong>con</strong>tributo<br />
antisimmetrico nella sezione d’urto, è possibile stu<strong>di</strong>are come le <strong>di</strong>verse approssimazioni<br />
vadano a far scomparire questo <strong>con</strong>tributo.<br />
È importante sottolineare il fatto che le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni sotto cui sono state sviluppate le due formule<br />
sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile riproduzione dal punto <strong>di</strong> vista sperimentale, in quanto si è sempre<br />
supposto <strong>di</strong> lavorare alla temperatura dello zero assoluto e in assenza <strong>di</strong> perturbazioni alla<br />
simmetria SO2 del sistema magnetizzato dovute al campo cristallino. Calcoli computazion-