VolanZine n°10: tutti i racconti in concorso - Scripta Volant
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Olimpo<br />
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<strong>VolanZ<strong>in</strong>e</strong> <strong>n°10</strong>: <strong>tutti</strong> i <strong>racconti</strong> <strong>in</strong> <strong>concorso</strong><br />
Non era certo facile vivere assieme a loro.<br />
Tutti avevano un qualche cosa di speciale.<br />
Lui, forse, era ancora troppo giovane e il suo particolare talento non si era ancora manifestato. O<br />
almeno questa era la spiegazione che si dava. Anche perché altrimenti che ci stava a fare lui lassù?<br />
Sì... certo... però... anche quel fighetto di Apollo era giovane come lui o poco di più. Eppure...<br />
mah?! Stava rimug<strong>in</strong>ando su questo mentre si specchiava nel ruscello. Guardava il giovane viso<br />
riflesso nelle acque limpide, nessuna ruga, neppure m<strong>in</strong>ima, piccolissima, aveva il coraggio di<br />
solcare la sua pelle bianca come la neve del suo volto. Gli occhi erano verdi e brillanti, lasciavano<br />
<strong>in</strong>travedere <strong>in</strong>telligenza, ma avevano, <strong>in</strong> quel momento, un piccolo velo, un'ombra che li<br />
attraversava, l'ombra del dubbio.<br />
Si trovava praticamente nello stesso punto <strong>in</strong> cui spesso si sporgeva quell'altro bel fighetto di<br />
Narciso. Povera Eco. Si era <strong>in</strong>namorata nonostante <strong>tutti</strong> le avessero detto di stare a debita distanza<br />
perché tanto non c'era niente da fare, quello era un amore impossibile, ma ormai è nota la<br />
testardagg<strong>in</strong>e del mondo femm<strong>in</strong>ile.<br />
Poi, all'improvviso, vide riflessa anche la faccia di un altro giovane, come si trovasse dietro di lui. Il<br />
nuovo arrivato spuntava da sopra la sua spalla destra. Si girò di scatto, ma, con enorme sorpresa,<br />
vide che non c'era nessuno.<br />
Tornò allora a specchiarsi nell'acqua e vide che l'altro giovane gli sorrideva, era come se fosse<br />
immerso nel ruscello. Poi quell'immag<strong>in</strong>e fluttuante sul pelo dell'acqua, apparsagli come<br />
immag<strong>in</strong>aria, divenne reale e il giovane uscì lentamente dal ruscello e gli si mise accanto.<br />
Lui lo fissò a occhi spalancati, ricolmi di meraviglia, poi però, quasi per ist<strong>in</strong>to, si voltò di scatto e<br />
tornò a guardare il ruscello.<br />
Ancora una volta la sua immag<strong>in</strong>e riflessa si divise. Un altro giovane era lì, sup<strong>in</strong>o, immerso<br />
nell'acqua. Anche quest'ultimo uscì fuori e gli andò accanto.<br />
Lui guardò di nuovo il primo giovane che era uscito e, con voce quasi tremante, gli chiese – Chi<br />
sei? - e questo, immediatamente - Sono te!<br />
Si rivolse qu<strong>in</strong>di all'altro facendogli la stessa domanda - E tu <strong>in</strong>vece chi sei? - Sono te!<br />
I tre giovani uom<strong>in</strong>i sorrisero e si <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>arono assieme verso la città alta.<br />
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