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QdR n.58 - Dote Regione Lombardia

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RICERCA<br />

Sperimentazione orticola<br />

in <strong>Lombardia</strong><br />

anno 2005<br />

Quaderni della ricerca<br />

n° 58 Settembre 2006<br />

COLTIVARE IL FUTURO


2<br />

Attività condotta Attività nell’ambito condotta dei nell’ambito Progetti regionali: dei Progetti “Sperimentazione<br />

Orticola “Sperimentazione in <strong>Lombardia</strong>” e “Prove Orticola varietali in ed <strong>Lombardia</strong>” agronomiche su e orticole<br />

“Prove da industria”– varietali Piano ed per agronomiche la Ricerca e lo sviluppo su orticole anno da 2004-2006 industria” (d.g.r<br />

Piano per<br />

n. 7/14532<br />

la Ricerca<br />

– 13<br />

e<br />

ottobre<br />

lo sviluppo<br />

2003)<br />

2004<br />

(d.g.r n. 7/17326 – 30 aprile 2004)<br />

Autori Autori del testo del testo<br />

Agostino Falavigna e Massimo Schiavi<br />

Agostino Falavigna e Massimo Schiavi<br />

Coordinamento regionale<br />

Coordinamento Luisa Bonomi regionale<br />

Luisa Bonomi<br />

CRA-Istituto Sperimentale per l’Orticoltura Sezione di<br />

CRA-Istituto Sperimentale<br />

Montanaso<br />

per<br />

Lombardo<br />

l’Orticoltura<br />

(Lodi)<br />

Sezione di Montanaso Lombardo (Lodi)<br />

D.G. Agricoltura – U.O. Programmazione e ricerca per le<br />

D.G. Agricoltura filiere – U.O. agroindustriali Programmazione, – Struttura interventi Ricerca e e innovazione<br />

ricerca per le filiere tecnologica. agroindustriali – Struttura Ricerca e<br />

innovazione tecnologica.<br />

Hanno<br />

Hanno<br />

realizzato<br />

realizzato<br />

le attività<br />

le attività<br />

sperimentali<br />

sperimentali<br />

Armando Testoni e Rita Bacchella CRA-Istituto per CRA-Istituto la Valorizzazione per Tecnologica la Valorizzazione Tecnologica dei<br />

Armando Testoni e Rita Bacchella<br />

dei Prodotti Agricoli, Prodotti Milano Agricoli, Milano<br />

Massimo Massimo Schiavi, Schiavi, Carluccio Carluccio Giuseppe Giuseppe<br />

Agostino Agostino Falavigna, Falavigna, Claudio Cordini Claudio Cordini<br />

CRA-Istituto Sperimentale CRA-Istituto per Sperimentale l’Orticoltura per l’Orticoltura Sezione di<br />

Sezione di Montanaso Montanaso Lombardo Lombardo (Lodi) (Lodi)<br />

Laura Galassi Laura e Galassi Piergiorgio e Piergiorgio Bianchi Bianchi ERSAF ERSAF - Sede Operativa di Mantova<br />

Paolo Peruzzi Paolo Peruzzi Cooperativa Agricola Cooperativa 2000, Tribiano Agricola (Milano) 2000, Tribiano (Milano)<br />

Graziano Graziano Murada Murada<br />

Fondazione Fojanini,<br />

Fondazione<br />

Sondrio<br />

Fojanini, Sondrio<br />

Emanuele<br />

Emanuele<br />

Quattrini,<br />

Quattrini,<br />

Antonio<br />

Antonio<br />

Ferrante<br />

Ferrante DiProVe Università di Milano<br />

DiProVe Università di Milano<br />

Marco Cuter e Michele Colauzzi Associazione Lombarda Produttori Patate, Milano<br />

Marco Cuter e Michele Colauzzi<br />

Associazione Lombarda Produttori Patate, Milano<br />

Paola D’Ilario, Guido Bongiorni<br />

Paola D’Ilario, Guido Bongiorni<br />

Pier Paolo Morselli, Aleardo Bertazzoni<br />

Pier Paolo Morselli, Aleardo Bertazzoni<br />

Associazione Produttori Ortofrutticoli della <strong>Lombardia</strong>,<br />

AOP Uno<strong>Lombardia</strong><br />

Milano<br />

sacpa<br />

(Società Agricola Consortile per Azioni) Milano<br />

Silvia Stringa<br />

Silvia Stringa<br />

Cooperativa Produttori Cipolla Dorata, Voghera (Pavia)<br />

Cooperativa Produttori Cipolla Dorata, Voghera (Pavia)<br />

Per informazioni :<br />

Per informazioni :<br />

<strong>Regione</strong><br />

<strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong><br />

<strong>Lombardia</strong><br />

– Direzione<br />

– Direzione<br />

Generale Agricoltura<br />

Generale Agricoltura<br />

U.O. U.O. Programmazione, Programmazione interventi e ricerca e ricerca per per le filiere agroindustriali agroindustriali<br />

Struttura Ricerca Ricerca e innovazione e innovazione tecnologica tecnologica<br />

Via P.za Pola IV 12/14 Novembre – 20124 Milano 5 – 20124 Milano<br />

Tel. Tel. 02/67652537 fax 02/67652576 fax 02/67652576<br />

e.mail e.mail agri_ricerca@regione.lombardia.it<br />

Referente Referente : Luisa : Luisa Bonomi Bonomi – Luisa_Bonomi@regione.lombardia.it – Luisa_Bonomi@regione.lombardia.it tel 02/67652585 tel 02/67652585<br />

Stampa: Tipolitografia Senzalari - Lodi


Presentazione<br />

In <strong>Lombardia</strong> sono numerose le aree particolarmente vocate per l’orticoltura dove gli imprenditori<br />

hanno sapientemente coniugato la forte tradizione con le più avanzate innovazioni<br />

tecnologiche.<br />

L’agricoltura sta attraversando profondi cambiamenti, determinati soprattutto dalla globalizzazione<br />

dei mercati e dalla politica comunitaria indirizzata a ridurre sempre più gli aiuti per le<br />

grandi colture. Questi cambiamenti sono percepiti con preoccupazione dagli operatori agricoli<br />

in quanto correlati con l’accresciuta concorrenza; da questi potrebbero, tuttavia, nascere<br />

nuove opportunità di sviluppo per il settore orticolo lombardo qualora si riuscisse a raggiungere<br />

sostanzialmente tre obiettivi: contenere i costi di produzione, offrire prodotti di elevata<br />

qualità e migliorare l’aggregazione dei produttori. Per raggiungere i primi due, dal 1999 in<br />

poi, la <strong>Regione</strong> ha finanziato diverse sperimentazioni tra loro coordinate che hanno preso in considerazione le specie<br />

orticole più significative per il territorio lombardo. Il diretto coinvolgimento delle Organizzazioni dei Produttori e<br />

di numerose aziende agricole nelle attività di ricerca, ha permesso di individuare con precisione le problematiche più<br />

urgenti, ed allo stesso tempo di trasferire prontamente le innovazioni individuate.<br />

I risultati ottenuti e i dati raccolti durante la sperimentazione, sono stati pubblicati al termine di ogni anno nella<br />

collana dei “Quaderni della Ricerca” con lo scopo di renderli più fruibili e disponibili. A questa collana si va ad aggiungere<br />

il lavoro qui presentato, che raccoglie quanto realizzato durante l’anno 2005 per il progresso dell’orticoltura<br />

lombarda.<br />

Viviana Beccalossi<br />

Vicepresidente della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

Assessore all’Agricoltura<br />

3


Introduzione<br />

I dati ufficiali dell’ISTAT aggiornati a<br />

maggio 2006, attribuiscono all’orticoltura<br />

lombarda nel 2005, una superficie<br />

di 1.976 ettari in coltura protetta e 16.802<br />

ettari in pieno campo, che hanno fornito rispettivamente<br />

una produzione di 88.814 e<br />

725.863 tonnellate (Tab. 1). Dal confronto<br />

con il 2000 si evince una diminuzione di circa<br />

600 ha (12.400 t) per la coltura protetta<br />

ed un aumento di circa 1.800 ha (172.500<br />

t) in pieno campo. La diminuzione di superficie<br />

coltivata in ambiente protetto è stata<br />

determinata principalmente da melone (324<br />

ha), seguito da ravanello, spinacio, valeriana,<br />

zucchino, anguria, lattuga; inoltre solo due<br />

orticole minori (prezzemolo e basilico) hanno<br />

subito un incremento di pochissimi ettari.<br />

Come già indicato negli anni precedenti<br />

i circa 400 ettari di pomodoro da industria<br />

sembrano sovrastimati.<br />

In pieno campo il forte incremento della<br />

superficie è da attribuire a pomodoro da industria<br />

(+3700 ha); melone (+300 ha); cavolfiore<br />

(+40 ha) e indivia (+100 ha); mentre<br />

tutte le altre orticole hanno subito riduzioni<br />

più o meno marcate. Un significativo spostamento<br />

della coltura da ambiente protetto<br />

4<br />

a pieno campo è stato osservato per melone<br />

(320 ha) ed anguria (60 ha); inoltre per nessuna<br />

orticola è successo l’incontrario.<br />

L’andamento della superficie coltivata ad orticole<br />

negli ultimi cinque anni è indicato in<br />

tabella 2. Una sostanziale stabilità si osserva<br />

per anguria e melone ed un costante incremento<br />

per pomodoro da industria. Per tutte<br />

le rimanenti orticole l’interesse è progressivamente<br />

diminuito ad eccezione di basilico e<br />

prezzemolo che sono costantemente aumentati;<br />

carota e cipolla con ritmo altalenante<br />

nel tempo.<br />

Restringendo il periodo di confronto agli ultimi<br />

tre anni si può notare come per quasi<br />

tutte le colture le percentuali cambiano, ma<br />

non il loro segno che purtroppo è negativo.<br />

Questo andamento sembra indicare che l’orticoltura<br />

lombarda perde progressivamente<br />

interesse verso, non solo le colture orticole<br />

cosiddette “minori”, ma anche nei confronti<br />

di alcune importanti come pisello, cipolla,<br />

patata, insalate; mentre mantiene una ferma<br />

posizione per melone ed anguria e migliora<br />

quella di pomodoro da industria e cavolfiore.<br />

Dai dati statistici sopraesposti non traspare<br />

l’importanza crescente in <strong>Lombardia</strong> nei<br />

confronti delle coltivazioni da destinare alla<br />

“IV gamma”. Rientrano in tali categorie, non<br />

solo le colture specializzate di valeriana, lattughino,<br />

spinacino, rucola, ma anche quella<br />

di cicoria, radicchio, indivia ed insalate con<br />

particolari colorazioni del fogliame. Il fatto<br />

che tali colture non sono aumentate, sembra<br />

indicare che le ditte specializzate nella<br />

preparazione di prodotti da destinare alla IV<br />

gamma, acquisiscono sempre più la materia<br />

prima da altre regioni.<br />

L’andamento generale dell’orticoltura è sostanzialmente<br />

analogo a quello della <strong>Lombardia</strong>,<br />

riguardo al progressivo calo del settore,<br />

dovuto in parte alla diminuzione dei<br />

consumi, ma soprattutto all’aumento delle<br />

importazioni da paesi sia europei che extraeuropei.<br />

Questa situazione di crisi potrebbe addirittura<br />

rappresentare una opportunità per gli<br />

orticoltori lombardi, qualora riuscissero a:<br />

- ridurre i costi unitari di produzione; - migliorare<br />

la qualità intrinseca e la presunzione<br />

dei prodotti e razionalizzare l’offerta. Un<br />

contributo non marginale potrebbe derivare<br />

infine dalla valorizzazione dei principali prodotti<br />

orticoli tipici lombardi.


Tab. 1 - Superficie e produzione delle specie orticole coltivate in <strong>Lombardia</strong> nel 2005 e<br />

Tab. 1 Superficie e produzione delle specie orticole coltivate in <strong>Lombardia</strong> nel 2005 e nel 2000.<br />

nel 2000. Dati ISTAT, maggio 2006.<br />

Dati ISTAT, maggio 2006.<br />

Coltura protetta Pien'aria<br />

Specie<br />

2000<br />

Superf.<br />

Prod. (t)<br />

(ha)<br />

2005 2000 2005<br />

Superf.<br />

Prod. (t)<br />

(ha)<br />

Superf.<br />

Prod. (t)<br />

(ha)<br />

Superf.<br />

Prod. (t)<br />

(ha)<br />

Anguria 195 8.460 136 6.205 2.326 82.465 2.382 84.873<br />

Asparago 0 0 11 220 0 0 0 0<br />

Bietola 14 583 18 759 74 2.074 49 1480<br />

Basilico 7 252 20 621 0 0 0 0<br />

Carota 0 0 0 0 27 857 23 605<br />

Cavolfiore 0 0 0 0 72 1.586 110 2.248<br />

Cavolo verza 0 0 0 0 263 8.979 245 7.213<br />

Cetriolo 29 3.206 10 925 5 115 7 132<br />

Cipolla 0 0 0 0 654 23.645 431 19.959<br />

Fagiolo fresco e fagiolino 22 565 23 704 684 3.233 261 1.535<br />

Finocchio 0 0 0 0 23 474 18 373<br />

Indivia riccia e scarola 18 498 17 383 343 7.518 447 10.229<br />

Lattuga 148 5.088 110 5.620 642 13.850 471 10.595<br />

Melanzana 17 977 19 829 99 2.512 57 1.895<br />

Melone 1.010 30.450 686 20.550 1.376 40.445 1.694 39.323<br />

Patata 0 0 0 0 2.421 78.994 1.524 48.565<br />

Peperone 55 2.414 47 1.730 114 2.351 48 1.102<br />

Pisello fresco 0 0 5 13 566 3.849 200 1.360<br />

Pomodoro da industria 0 0 0 0 4.228 251.271 7.915 471.872<br />

Pomodoro da mensa* 393** 30.709** 398 28.260 0 0 0 0<br />

Prezzemolo 25 551 31 917 0 0 0 0<br />

Radicchio 63 1.916 64 2.237 561 12.070 411 10.117<br />

Ravanello 58 1.884 12 419 0 0 0 0<br />

Sedano 7 207 8 311 41 844 38 763<br />

Spinacio 52 1.386 34 1.429 71 1.089 44 732<br />

Valeriana 177 3.748 104 4.681 0 0 0 0<br />

Zucchino 46 3.263 26 1.911 485 15.180 427 10.892<br />

Altre orticole 247 5.040 197 10.090<br />

TOTALE 2.583 101.197 1.976 88.814 15.075 553.401 16.802 725.863<br />

* Solo coltura protetta<br />

* Solo coltura protetta - ** Dato del 2001<br />

** Dato del 2001<br />

Tab. 2 - Superficie e produzione delle principali specie orticole coltivate in <strong>Lombardia</strong><br />

nel 2005 e variazioni percentuali della superficie rispetto al 2000. Dati ISTAT maggio<br />

Tab. 2. Superficie e produzione delle principali specie orticole coltivate in <strong>Lombardia</strong> nel 2005 e<br />

2006 rielaborati. variazioni percentuali della superficie rispetto al 2000. Dati ISTAT maggio 2006 rielaborati.<br />

Specie<br />

2005<br />

Superf.<br />

Prd. (t)<br />

(ha)<br />

Variazione percentuale rispetto al 2000<br />

2005 2004 2003 2002 2001 2000<br />

Superf. Super Superf. Superf Super Super<br />

% f. % % . % f. % f. %<br />

Anguria 2.518 91.078 0 -5 4 3 -4 2521<br />

Bietola 67 2.239 -24 -18 -14 -8 -5 88<br />

Basilico 20 621 -5 300 26 29 21 7<br />

Carota 23 605 -15 33 0 -33 0 27<br />

Cavolfiore 110 2.248 52 53 54 22 4 72<br />

Cavolo verza 245 7.213 -7 2 10 0 -2 263<br />

Cetriolo 17 1.057 -50 -50 -56 -59 -59 34<br />

Cipolla 431 19.959 -34 -39 -9 17 -10 654<br />

Fagiolo fresco e fagiolino 284 2.239 -60 -59 -50 -48 -52 706<br />

Finocchio 18 373 -22 13 0 0 0 23<br />

Indivia 464 10.612 29 43 4 5 2 361<br />

Lattuga 581 16.215 -26 -19 -20 -17 -12 790<br />

Melanzana 76 2.724 -34 -18 -14 5 4 116<br />

Melone 2380 59.873 0 1 1 3 -1 2386<br />

Patata 1524 48.565 -37 -35 -17 -11 -11 2421<br />

Peperone 95 2.832 -44 -36 -17 -10 -9 169<br />

Pisello fresco 205 1.373 -64 -63 -60 -61 -61 566<br />

Pomodoro da industria 7915 471.872 87 83 35 17 23 4228<br />

Pomodoro da mensa* 398 28.260 1 1 1 0 - 393<br />

Prezzemolo 31 917 24 24 -18 4 0 25<br />

Radicchio 475 12.354 -24 -15 -10 -10 -5 624<br />

Ravanello 12 419 -79 -78 -81 -24 -24 58<br />

Sedano 46 1.074 -4 -4 -4 -2 -6 48<br />

Spinacio 78 2.161 -37 -33 -34 -15 -23 123<br />

Valeriana 104 4.681 -41 -51 -56 -13 -15 178<br />

Zucchino 453 12.803 -15 -19 -3 -6 -5 531<br />

Totale 18.570 804.367<br />

* Le variazioni percentuali sono riferiti all’anno 2001 perché il dato dell’anno 2000 è scarsamente<br />

* Le variazioni<br />

attendibile.<br />

percentuali sono riferiti all’anno 2001 perché il dato dell’anno 2000 è scarsamente attendibile.<br />

5


INTRODUZIONE<br />

Nell’ultimo decennio la superficie<br />

coltivata a cipolla in <strong>Lombardia</strong> è<br />

oscillata tra i 650 ed i 450 ettari,<br />

toccando il minimo nel 2005; per contro la<br />

produzione unitaria è stata in costante aumento<br />

passando da 33,6 t/ha nel 1995; da<br />

36,1 t/ha nel 2000 ed a 45,9 t/ha nel 2005.<br />

L’interesse dei produttori, non solo lombardi,<br />

alla coltivazione di questa orticola, è<br />

fortemente condizionata dai prezzi spuntati<br />

nell’anno precedente; poiché questi sono altalenanti<br />

in funzione anche degli scambi con<br />

l’estero, ne deriva una forte oscillazione delle<br />

superfici coltivate. Allo scopo di rendere la<br />

coltura più stabile, in <strong>Lombardia</strong> stanno sorgendo<br />

iniziative per il riconoscimento della<br />

qualità del prodotto nelle province di Pavia<br />

e Mantova, dove le aree più vocate sono nell’Oltre<br />

Po. A tale riguardo è strategica la valorizzazione<br />

delle varietà locali, tra cui le più<br />

importanti sono: Dorata di Voghera, Rossa di<br />

Breme e Paglierina di Sermide. Attualmente<br />

in <strong>Lombardia</strong> le varietà più coltivate sono a<br />

bulbo giallo (circa 50%), seguono quelle a<br />

bulbo bianco (35%) e “rosso” (15%). L’interesse<br />

è rivolto essenzialmente alla tipologia<br />

che fornisce bulbi adatti alla lunga conservazione,<br />

detta anche “a giorno lungo”, con<br />

semina a fine inverno e raccolta ad agosto.<br />

Il panorama varietale della cipolla è molto vasto<br />

(114 e 763 varietà iscritte rispettivamente<br />

nel Registro varietale dell’Italia e di quello<br />

di tutti gli altri 24 paesi della UE); inoltre<br />

ogni anno vengono inserite nuove cultivar<br />

ottenute dall’attività di miglioramento genetico<br />

condotta quasi esclusivamente da ditte<br />

6<br />

1. Cipolla.<br />

Confronti varietali<br />

sementiere multinazionali. Anche in cipolla<br />

esiste la tendenza a sostituire le varietà a libera<br />

impollinazione con ibridi F1; ma a differenza<br />

di altre orticole, non sempre questi<br />

sono economicamente convenienti in conseguenza<br />

del maggiore costo del seme.<br />

La sperimentazione varietale, giunta nel<br />

2005 al 6° anno, ha finora dato la possibilità<br />

all’operatore agricolo di operare la propria<br />

scelta tenendo conto non solo di produzione<br />

e qualità del bulbo, ma anche il costo del<br />

seme.<br />

MATERIALI E METODI<br />

La sperimentazione è state realizzata a Voghera<br />

(PV) presso l’azienda “La Grossa”. In una<br />

prova di 1° livello sono state valutate cultivar<br />

nuove e quelle di cui non è stato possibile<br />

esprimere un giudizio definitivo nel ciclo<br />

precedente; in una prova di 2° livello sono<br />

state valutate le cultivar ritenute interessanti<br />

nelle prove di 1° livello degli anni precedenti,<br />

a confronto con cultivar già affermate. In<br />

tabella 1 sono riportate le principali caratteristiche<br />

delle prove realizzate.<br />

RISULTATI<br />

La primavera 2005 è stata caratterizzata dai<br />

mesi di aprile e maggio mediamente piovosi<br />

(rispettivamente 77 e 64) e temperature al<br />

di sopra della norma (media di 24,5°). In<br />

giugno la totale assenza di pioggia e le temperature<br />

decisamente elevate (media 29°),<br />

hanno reso necessario interventi irrigui particolarmente<br />

ravvicinati e volumi di acqua<br />

superiori alla norma. Anche luglio e agosto<br />

sono stati quasi interamente privi di precipitazioni<br />

e con una temperatura medie elevate<br />

(31° a luglio e 28,5° agosto).<br />

Lo stato fitosanitario si è mantenuto buono<br />

fino al momento della raccolta; tuttavia a<br />

partire dal mese di luglio, l’apparato fogliare<br />

ha manifestato una perdita di turgore e di<br />

colorazione attribuiti sia a un violento attacco<br />

di tripidi, che ai probabili effetti dell’ozono<br />

troposferico.<br />

Questa concomitanza di fattori ha determinato<br />

una senescenza precoce della pianta e<br />

solo i tempestivi e frequenti interventi irrigui<br />

hanno consentito di raggiungere buoni risultati<br />

produttivi.<br />

Prove di 2° livello<br />

La produzione di bulbi è riportata nelle figure<br />

1 e 2; la durata del ciclo colturale, le<br />

caratteristiche della pianta e del bulbo in tabella<br />

2.<br />

Bulbo giallo<br />

Per la produzione di bulbi commerciali tutte<br />

le cultivar sono state superiori alla varietà di<br />

controllo Density (63 t/ha) ad eccezione di<br />

ISI 0160 ed ISI 0970 che l’hanno eguagliata.<br />

Il controllo ibrido Mitria con 81 t/ha è stato<br />

superato significativamente dalla varietà a<br />

libera impollinazione CP 1386 (96 t/ha) e<br />

dagli ibridi Taragui (90 t/ha) e Granero (87<br />

t/ha). Analizzando i dati relativi alla conservabilità<br />

si osserva che le tre cultivar più produttive<br />

ed in particolare CP 1386 e Taragui,<br />

sono state anche quelle caratterizzate dal più<br />

basso livello di conservabilità espresso come<br />

bulbi marci e pregermogliati al 30 novembre<br />

2005.<br />

L’ibrido Pinnacle, si è avvicinato a Granero<br />

per produttività e lo ha superato per conservabilità<br />

del bulbo.<br />

La durata del ciclo colturale è una caratteristica<br />

che influisce sul prezzo del prodotto,<br />

essendo più alto per quello precoce; inoltre<br />

le varietà tardive sono più a rischio in quanto<br />

maggiormente esposte a danni da piogge<br />

o grandine. La cultivar più precoce è stata<br />

l’ibrido Bonus (ciclo di 107 gg), seguita da<br />

Madero e dal controllo Mitria (circa 110<br />

gg); la maggior parte delle varietà sono da<br />

considerare tardive (ciclo di 135 gg circa).<br />

Per la qualità del bulbo, il maggior peso è<br />

stato attribuito ai caratteri vestitura e consistenza.<br />

Al riguardo solo l’ibrido ISI 0970 è<br />

stato migliore del controllo Density; anche<br />

per ISI 0160 e Pinnacle il giudizio è stato<br />

positivo, mentre invece scarso è stato il bulbo<br />

di CP 1386 per vestitura; di Bonus e Mitria<br />

per consistenza.


Bulbo bianco<br />

Per la produzione di bulbi commerciali il<br />

controllo ibrido Sterling è stato superato significativamente<br />

da Cometa (93 t/ha e 87<br />

t/ha rispettivamente) ed eguagliato da Silverstone;<br />

ultimo si è classificato ISI 3812 con<br />

76 t/ha. Cometa e Silverstone sono state anche<br />

le cultivar più conservabili; inadeguata<br />

la conservabilità dei bulbi di Sterling e ISI<br />

3812. Tutte le quattro varietà sono state tardive<br />

ed ugualmente valide per le caratteristiche<br />

del bulbo.<br />

Bulbo rosso<br />

La varietà controllo a libera impollinazione<br />

“Rossa da Inverno” e l’ibrido Masilla sono<br />

stati significativamente più produttivi (76<br />

t/ha) di Red Mech (68 t/ha) che a sua volta<br />

ha superato Rossa da Inverno Granata (55<br />

t/ha); Masilla è stata sia la più precoce che<br />

la meno serbevole con 55% di bulbi germogliati<br />

al 30 novembre 2005.<br />

Con riferimento alle caratteristiche del bulbo,<br />

è stata ancora Masilla ad essere giudicata<br />

inferiore alle altre sia per consistenza che<br />

conservabilità del bulbo.<br />

LISTA DI ORIENTAMENTO VARIETALE<br />

L’annuale pubblicazione dei risultati ottenuti<br />

a seguito della sperimentazione varietale, si<br />

è finora dimostrata un’utile guida per il produttore<br />

lombardo; infatti le migliori varietà<br />

uscite dalle prove sono quelle attualmente<br />

più coltivate.<br />

In tabella 3 è riportato l’elenco delle varietà<br />

attualmente raccomandate, aggiornato sulla<br />

base dei risultati sperimentali ottenuti negli<br />

ultimi tre anni.<br />

Prova di 1° livello<br />

I risultati produttivi sono riportati nelle figure<br />

3 e 4; la lunghezza del ciclo colturale e<br />

le caratteristiche della pianta e del bulbo in<br />

tabella 4.<br />

In questa prova la produzione unitaria assume<br />

un valore indicativo in quanto non sopportata<br />

da elaborazione statistica dei dati che<br />

richiede le ripetizioni.<br />

Tra le nuove cultivar a bulbo giallo, solo<br />

Calibra ha leggermente superato il migliore<br />

controllo Mitria; abbastanza buone sono ri-<br />

sultate anche Crockett e Rambo; negativo è<br />

stato il giudizio per CP 1382 e Collito. Tra<br />

le cultivar a bulbo bianco si è distinta chiaramente<br />

BGS161; l’altra nuova cultivar giudicata<br />

positivamente è stata Snowflake che<br />

ha prodotto come il controllo Sterling. Più<br />

chiara la situazione tra le rosse di cui Red<br />

Wing, Rossa da Inverno ed ISI 3194 hanno<br />

superato le altre tre cultivar Rossa da Inverno<br />

Sel. Reddy, Rossa da Inverno Sel. Rojo Duro<br />

e Campillo.<br />

Tutte le cultivar con bulbo giallo e quelle<br />

con bulbo rosso hanno mostrato un analogo<br />

buon livello di conservabilità. Invece tra<br />

quelle a bulbo bianco, solo Snowflack è apparsa<br />

altamente serbevole; inadatte alla conservazione<br />

(> 40% di bulbi germogliati al 30<br />

novembre) sono apparse Alabaster, BGS 161<br />

e Cristal; medio scarsa la conservabilità delle<br />

altre cultivar.<br />

I risultati sopraesposti, associati a quelli relativi<br />

alla lunghezza del ciclo colturale e delle<br />

caratteristiche sia della pianta che del bulbo,<br />

hanno permesso di identificare le varietà meritevoli<br />

di essere valutate in future prove di<br />

2° livello (tab. 5).<br />

7


La sperimentazione è state realizzata a Voghera (PV) presso l’azienda “La Grossa”. In una prova<br />

di 1° livello sono state valutate cultivar nuove e quelle di cui non è stato possibile esprimere un<br />

giudizio definitivo nel ciclo precedente; in una prova di 2° livello sono state valutate le cultivar<br />

ritenute interessanti nelle prove di 1° livello degli anni precedenti, a confronto con cultivar già<br />

affermate. In tabella 1 sono riportate le principali caratteristiche delle prove realizzate.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche principali delle prove.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche principali delle prove.<br />

Precessione colturale Pisello proteico<br />

Disegno sperimentale 2° livello: blocco randomizzato con 3 ripetizioni.<br />

1° livello: parcella singola con cultivar già note ripetute più volte come controllo.<br />

Parcella elementare 10 m 2 : 10 file lunghe 7 m; tra le file cm 18; sulla fila cm 4,9<br />

Concimazione In copertura: N 127,5 Kg/ha in 4 volte; K2O=101 kg/ha<br />

Data di semina 18-19 marzo 2005 con macchina di precisione.<br />

Diserbo Pre-emergenza: Ioxinil+pendimethalin; post-emergenza: ioxinil x 2 volte<br />

Irrigazione A pioggia, 5 interventi da 40-50 mm (400-500 m 3 /ha).<br />

Difesa Metalaxil + rame (2 interventi); Deltametrina (2 interventi); Fenitrothion.<br />

Rilievi eseguiti<br />

Regolarità di investimento da 1= molto disforme a 5= molto uniforme<br />

Stato fitosanitario delle foglie da 1= piante con forte attacco a 5= piante sane<br />

Ciclo colturale n° di giorni dalla semina alla maturazione<br />

Produzione commerciale t/ha<br />

Pezzatura e forma del bulbo da 1= molto disforme a 5= molto uniforme<br />

Colore del bulbo da 1= scarso a 5= intenso<br />

Vestitura del bulbo da 1=scaglie esterne poco appressate a 5=scaglie perfettamente aderenti<br />

Consistenza del bulbo da 1= poco consistente a 5= molto consistente<br />

Bulbi marci e bulbi germogliati % al 30 novembre 2006.<br />

RISULTATI<br />

La primavera 2005 è stata caratterizzata dai mesi di aprile e maggio mediamente piovosi<br />

(rispettivamente 77 e 64) e temperature al di sopra della norma (media di 24,5°). In giugno la totale<br />

assenza di pioggia e le temperature decisamente elevate (media 29°), hanno reso necessario<br />

interventi irrigui particolarmente ravvicinati e volumi di acqua superiori alla norma. Anche luglio e<br />

agosto sono stati quasi interamente privi di precipitazioni e con una temperatura medie elevate (31°<br />

Tab.<br />

a luglio e 28,5° agosto).<br />

Tab. 2 – – Durata Durata del del ciclo ciclo colturale colturale e punteggio e punteggio medio attribuito medio attribuito alle principali alle caratteristiche principali caratteristiche della pianta e della del bulbo pianta di 20 e cultivar del bulbo di cipolla di 20<br />

cultivar Lo stato di fitosanitario si è mantenuto buono fino al momento della raccolta; tuttavia a partire dal<br />

valutate cipolla in valutate prova di in 2° prova livello. di 2° livello.<br />

mese di luglio, l’apparato fogliare ha manifestato una perdita di turgore e di colorazione attribuiti<br />

sia a un violento attacco di tripidi, che ai Pianta probabili effetti dell’ozono troposferico. Bulbo Questa<br />

Ciclo colturale Stato Regolarità Uniformità Uniformità Vestitura Consistenza<br />

concomitanza di fattori ha determinato una senescenza precoce della pianta e solo i tempestivi e<br />

Cultivar Ditta<br />

(gg)<br />

fitosanitario<br />

investimento<br />

pezzatura<br />

frequenti interventi irrigui hanno consentito di (P:1-5) raggiungere (P:1-5) buoni risultati (P:1-5) produttivi. (P:1-5)<br />

Prove di 2° livello<br />

La produzione di bulbi è riportata nelle figure 1 e 2; la durata del ciclo colturale, le caratteristiche<br />

della pianta e del bulbo in tabella 2.<br />

Bulbo giallo<br />

Per la produzione di bulbi commerciali tutte le cultivar sono state superiori alla varietà di controllo<br />

Bulbo bianco<br />

Density (63 t/ha) ad eccezione di ISI 0160 ed ISI 0970 che l’hanno eguagliata. Il controllo ibrido<br />

Mitria con 81 t/ha è stato superato significativamente dalla varietà a libera impollinazione CP 1386<br />

(96 t/ha) e dagli ibridi Taragui (90 t/ha) e Granero (87 t/ha). Analizzando i dati relativi alla<br />

conservabilità Bulbo rosso si osserva che le tre cultivar più produttive ed in particolare CP 1386 e Taragui, sono<br />

state anche quelle caratterizzate dal più basso livello di conservabilità espresso come bulbi marci e<br />

pregermogliati al 30 novembre 2005. L’ibrido Pinnacle, si è avvicinato a Granero per produttività e<br />

lo ha superato per conservabilità del bulbo.<br />

H La = ibrido; durata OP OP del = varietà = ciclo varietà a libera colturale a libera impollinazione<br />

impollinazione è una caratteristica che influisce sul prezzo del prodotto, essendo più<br />

alto per quello precoce; inoltre le varietà tardive sono più a rischio in quanto maggiormente esposte<br />

a danni da piogge o grandine. La cultivar più precoce è stata l’ibrido Bonus (ciclo di 107 gg),<br />

seguita da Madero e dal controllo Mitria (circa 110 gg); la maggior parte delle varietà sono da<br />

8considerare<br />

tardive (ciclo di 135 gg circa).<br />

Per la qualità del bulbo, il maggior peso è stato attribuito ai caratteri vestitura e consistenza. Al<br />

forma<br />

(P:1-5)<br />

Bulbo giallo<br />

Bonus (H) ISI 107 3,0 4,0 3,0 4,0 3,5 2,0<br />

CP 1386 (OP) Peotec 138 3,0 5,0 4,0 4,0 2,0 3,0<br />

Density (controllo-OP) Isi 138 3,0 3,8 3,0 3,0 4,0 5,0<br />

Granero (H) Nunhems 124 3,0 3,8 4,0 4,0 3,0 3,0<br />

Isi 0160 (H) Isi 137 3,0 3,5 2,0 3,0 4,0 4,0<br />

Isi 0970 (H) Isi 134 3,0 3,6 2,0 2,0 5,0 5,0<br />

Madero (H) Nunhems 110 3,0 3,8 4,0 5,0 3,0 3,5<br />

Mitria (controllo-H) Asgrow 110 3,0 4,3 2,0 3,0 3,0 2,0<br />

Pandero (H) Nunhems 135 3,0 4,6 4,0 4,0 3,5 3,0<br />

Pinnacle (H) Peto 118 3,0 4,6 3,5 4,0 3,5 4,0<br />

Taragli (H) Peto 134 3,0 4,3 3,0 3,5 3,0 3,0<br />

Cometa (H) Nunhems 128 3,0 5,0 5,0 4,0 4,0 4,0<br />

Isi 3812 (H) Isi 134 3,0 3,6 3,5 4,0 4,0 4,0<br />

Silverstone (H) Nunhems 128 3,0 4,3 3,0 4,0 3,5 4,5<br />

Sterling Hy (controllo-H) Peto 128 3,0 4,0 4,0 3,5 3,5 4,0<br />

Masilla (H) Nunhems 107 3,0 4,6 4,0 4,0 3,0 2,0<br />

Red Mech (OP) Isi 129 3,0 4,0 3,0 3,0 4,0 4,0<br />

Rossa da Inverno (controllo-OP) Isi 139 3,0 4,3 2,0 3,0 4,0 4,0<br />

Ros. Da Inv. Sel. Granata (OP) L’Ortolano 136 3,0 3,3 3,0 3,0 4,0 3,0<br />

(P:1-5)


LISTA DI ORIENTAMENTO VARIETALE<br />

L’annuale pubblicazione dei risultati ottenuti a seguito della sperimentazione varietale, si è finora<br />

dimostrata un’utile guida per il produttore lombardo; infatti le migliori varietà uscite dalle prove<br />

sono quelle attualmente più coltivate. In tabella 3 è riportato l’elenco delle varietà attualmente<br />

raccomandate, aggiornato sulla base dei risultati sperimentali ottenuti negli ultimi tre anni.<br />

Tab. 3. Elenco delle varietà raccomandate e relative caratteristiche principali.<br />

tab. 3. Elenco delle varietà raccomandate e relative caratteristiche principali.<br />

Density<br />

Granero<br />

Marica<br />

Pinnacle<br />

Vaquero<br />

Bonus<br />

Cometa<br />

Silverstone<br />

Sterling<br />

Masilla<br />

Red Mech<br />

Rossa da<br />

Inverno<br />

Bulbo giallo<br />

Produttività media; ciclo tardivo; bulbo di media uniformità sia per forma che per pezzatura, colore<br />

intenso, vestitura e consistenza elevate; conservabilità medio buona.<br />

Produttività elevata; ciclo medio-precoce; bulbo di elevata uniformità sia per forma che per<br />

pezzatura, colore intenso, vestitura buona, consistenza elevata; conservabilità medio-scarsa.<br />

Produttività media; ciclo tardivo; bulbo di media uniformità sia per forma che per pezzatura, colore<br />

intenso, vestitura e consistenza elevate; conservabilità elevata.<br />

Produttività media; ciclo medio-precoce; bulbo di buona uniformità sia per forma che per<br />

pezzatura, colore intenso, vestitura e consistenza elevate; conservabilità buona.<br />

Produttività elevata; ciclo medio-tardivo; bulbo di elevata uniformità sia per forma che per<br />

pezzatura, colore intenso, vestitura e consistenza elevate; conservabilità buona.<br />

Produttività medio-buona; ciclo precoce; bulbo di media uniformità per pezzatura ed elevata per<br />

forma; colore intenso, vestitura buona; consistenza medio-scarsa; conservabilità buona.<br />

Bulbo bianco<br />

Produttività elevata; ciclo medio; bulbo di elevata uniformità sia per forma che per pezzatura,<br />

colore intenso, vestitura e consistenza elevate; conservabilità elevata.<br />

Produttività elevata; ciclo medio; bulbo di elevata uniformità sia per forma che per pezzatura,<br />

colore intenso, vestitura media, consistenza elevata; conservabilità medio media.<br />

Produttività elevata; ciclo medio; bulbo di elevata uniformità sia per forma che per pezzatura,<br />

colore intenso, vestitura e consistenza elevate; conservabilità buona.<br />

Bulbo rosso<br />

Produttività elevata; ciclo precoce; bulbo di elevata uniformità sia per forma che per pezzatura,<br />

colore di media intensità, vestitura, consistenza e conservabilità molto scarse.<br />

Produttività media; ciclo tardivo; bulbo di buona uniformità sia per forma che per pezzatura, colore<br />

intenso, vestitura e consistenza medio-buone; conservabilità media.<br />

Produttività elevata; ciclo tardivo; bulbo di media uniformità sia per forma che per pezzatura,<br />

colore intenso, vestitura e consistenza elevate; conservabilità buona.<br />

Prova di 1° livello<br />

I risultati produttivi sono riportati nelle figure 3 e 4; la lunghezza del ciclo colturale e le<br />

caratteristiche della pianta e del bulbo in tabella 4.<br />

In questa prova la produzione unitaria assume un valore indicativo in quanto non sopportata da<br />

elaborazione statistica dei dati che richiede le ripetizioni. Tra le nuove cultivar a bulbo giallo, solo<br />

Calibra ha leggermente superato il migliore controllo Mitria; abbastanza buone sono risultate anche<br />

Crockett e Rambo. negativo è stato il giudizio per CP 1382 e Collito. Tra le cultivar a bulbo bianco<br />

si è distinta chiaramente BGS161; l’altra nuova cultivar giudicata positivamente è stata Snowflake<br />

che ha prodotto come il controllo Sterling. Più chiara la situazione tra le rosse di cui Red Wing,<br />

Rossa da Inverno ed ISI 3194 hanno superato le altre tre cultivar Rossa da Inverno Sel. Reddy,<br />

Rossa da Inverno Sel. Rojo Duro e Campillo.<br />

Tutte le cultivar con bulbo giallo e quelle con bulbo rosso hanno mostrato un analogo buon livello<br />

di conservabilità. Invece tra quelle a bulbo bianco, solo Snowflack è apparsa altamente serbevole;<br />

9


Tab. Tab. 4. 4– Durata Durata del del ciclo ciclo colturale colturale e punteggio e punteggio medio medio attribuito attribuito alle principali alle principali caratteristiche caratteristiche della pianta e della del bulbo pianta di 29 e del cultivar bulbo di cipolla di 29 valutate<br />

cultivar di in cipolla prova di valutate 1° livello. in prova di 1° livello.<br />

10<br />

Cultivar Ditta<br />

Ciclo<br />

colturale<br />

gg<br />

Pianta Bulbo<br />

Stato<br />

fitosanitario<br />

(P:1-5)<br />

Regolarità<br />

investimento<br />

(P:1-5)<br />

Uniformità<br />

pezzatura<br />

(P:1-5)<br />

Colore<br />

(P:1-5)<br />

Uniformità<br />

forma<br />

(P:1-5)<br />

Vestitura<br />

(P:1-5)<br />

Bulbo giallo<br />

Calibra (H) Bejo 123 3,0 4,5 4,0 3,0 3,5 3,5 4,0<br />

Collito (H) Peto 107 3,0 2,5 2,0 3,0 3,0 3,0 3,0<br />

CP 1382 (OP) Peotec 133 3,0 3,0 2,0 3,5 2,0 3,5 4,0<br />

Crockett (H) Bejo 136 3,0 4,0 3,0 4,0 4,0 5,0 5,0<br />

Densidor (OP) Isi 138 3,0 3,0 4.0 4,0 4,0 4,0 4,0<br />

Density (controllo-OP) Isi 138 3,0 3,0 3,0 4,0 2,0 4,0 5,0<br />

Goldens (OP) Isi 135 3,0 4,0 3,0 3,0 3,0 3,0 5,0<br />

Isi 62150 (H) Isi 138 3,0 3,5 3,0 3,0 3,0 4,0 3,5<br />

Legend (H) Bejo 132 3,0 5,0 3,0 3,0 4,0 3,0 4,0<br />

Marica (OP) Convase 135 3,0 3,5 3,0 4,0 3,0 4,0 5,0<br />

Mitria (controllo-H) Asgrow 138 3,0 4,5 3,0 3,0 2,5 2,5 3,0<br />

Prova di 1° livello<br />

Morgana (OP) Convase 135 3,0 3,5 2,0 3,5 2,0 4,0 4,0<br />

Rambo (OP) I risultati produttivi Ortis sono 136 riportati 3,0 nelle figure 4,0 3 e 4; 2,0 la lunghezza 3,0 del ciclo 2,0 colturale 3,0 e le 3,0<br />

Vaquero (H) Nunhems 136 3,0 4,0 3,5 3,0 4,0 3,0 4,0<br />

caratteristiche della pianta e del bulbo in tabella 4.<br />

Bulbo bianco<br />

Alabaster (OP) In questa prova Nunhems la produzione 110 unitaria 3,0 assume 4,0 un valore 2,0 indicativo 2,0 in quanto 3,0 non sopportata 2,0 da 2,0<br />

BGS 161 (OP) Bejo 124 3,0 5,0 4,0 3,5 4,0 4,0 4,0<br />

Blanco Duro elaborazione (OP) statistica Nunhems dei dati 129 che richiede 3,0 le ripetizioni. 4,0 Tra 4,0 le nuove 3,0 cultivar 3,0 a bulbo giallo, 3,0 solo 4,0<br />

Cristal (H) Calibra ha leggermente Nunhems superato 114 il migliore 3,0 controllo 4,5 Mitria; 4,0 abbastanza 3,0 buone 4,0 sono risultate 3,0 anche 2,5<br />

Maxia (H) Isi 131 3,0 4,0 4,0 3,5 3,0 3,5 3,0<br />

Nevada (OP) Crockett e Rambo. Isi negativo 131 è stato il 3,0 giudizio per 3,5 CP 1382 4,0 e Collito. Tra 3,5 le cultivar 3,0 a bulbo 4,0 bianco 4,0<br />

Snowflake (H) Bejo 130 3,0 3,5 3,0 4,0 4,0 3,5 3,5<br />

si è distinta chiaramente BGS161; l’altra nuova cultivar giudicata positivamente è stata Snowflake<br />

Primo Blanco (H) Ortis 128 3,0 4,5 3,0 3,0 2,0 3,0 2,5<br />

Sterling (controllo-H) che ha prodotto come Peto il controllo 128 Sterling. 3,0 Più 4,0 chiara la situazione 4,0 tra 4,0 le rosse 3,5 di cui Red 4,0 Wing, 4,0<br />

Bulbo rosso<br />

Campillo Rossa (H) da Inverno Nunhems ed ISI 3194 118 hanno 3,0 superato le 4,0 altre tre 4,0 cultivar Rossa 3,0 da Inverno 3,5 Sel. 3,0 Reddy, 3,0<br />

Isi 3144 (OP) Rossa da Inverno Isi Sel. Rojo 140 Duro e Campillo.<br />

3,0 4,5 4,0 4,0 3,0 4,0 3,0<br />

Redwing (H) Bejo 137 3,0 5,0 4,0 3,0 4,0 3,5 3,0<br />

Ros.Da Inverno(controllo-OP) Tutte le cultivar Isi con bulbo 140 giallo e quelle 3,0 con bulbo 4,5 rosso 3,0 hanno mostrato 4,0 un analogo 2,0 buon 4,0 livello 4,0<br />

Ros.Da Inv. Sel. Rojo Duro (OP) Ortis 140 3,0 3,0 3,0 4,5 3,0 4,0 4,5<br />

di conservabilità. Invece tra quelle a bulbo bianco, solo Snowflack è apparsa altamente serbevole;<br />

Ros. Di MI Sel. Reddy (OP) Isi 140 3,0 3,5 2,0 4,0 3,0 3,0 4,0<br />

inadatte alla conservazione (> 40% di bulbi germogliati al 30 novembre) sono apparse Alabaster,<br />

BGS 161 e Cristal; medio scarsa la conservabilità delle altre cultivar.<br />

I risultati sopraesposti, associati a quelli relativi alla lunghezza del ciclo colturale e delle<br />

caratteristiche sia della pianta che del bulbo, hanno permessi di identificare le varietà meritevoli di<br />

essere valutate in future prove di 2° livello (tab. 5).<br />

Tab. 5. Elenco 5. elenco delle delle varietà varietà valutate valutate in modo complessivamente in modo complessivamente positivo nella prova positivo di 1° livello. nella prova di 1°<br />

livello.<br />

Bulbo giallo<br />

Calibra Ciclo colturale medio, bulbo di uniformità buona sia per forma che per<br />

pezzatura; colore di intensità media; vestitura buona; consistenza elevata;<br />

conservabilità eccellente.<br />

Crockett Ciclo colturale tardivo, bulbo di uniformità elevata per forma; buona per<br />

pezzatura; colore di intensità elevata; vestitura e consistenza eccellenti;<br />

conservabilità buona.<br />

Bulbo bianco<br />

Snowflake Ciclo colturale tardivo, bulbo di uniformità elevata per forma; buona per<br />

pezzatura; colore di intensità elevata; vestitura e consistenza buone;<br />

conservabilità elevata.<br />

BGS 161 Ciclo colturale medio, bulbo di uniformità elevata per forma; buona per<br />

pezzatura; colore di intensità buona; vestitura e consistenza elevate;<br />

conservabilità molto scarsa.<br />

Bulbo rosso<br />

ISI 3144 Ciclo colturale tardivo, bulbo di uniformità buona per forma; elevata per<br />

pezzatura; colore di intensità elevata; vestitura elevata; consistenza buona;<br />

conservabilità buona.<br />

Consistenza<br />

(P:1-5)


t/ha<br />

120<br />

100<br />

%<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

A<br />

CP 1386<br />

Pinnacle<br />

B<br />

Taragui<br />

Isi 0160<br />

BC<br />

Granero<br />

CD<br />

Pinnacle<br />

C-E<br />

Bonus<br />

DE<br />

Madero<br />

DE<br />

Mitria (contr.)<br />

E<br />

Pandero<br />

F<br />

Isi 0970<br />

Fig. 1 - Produzione di bulbi commerciali delle varietà valutate in prova di 2° livello.<br />

Bonus<br />

Pandero<br />

Mitria (contr.)<br />

Density (contr.)<br />

Granero<br />

Marci<br />

Germogliati<br />

Isi 0970<br />

Madero<br />

F<br />

Isi 0160<br />

Taragui<br />

Fig. 2 - Percentuale di bulbi marci e germogliati rilevati a fine novembre per le varietà valutate in<br />

prova di 2° livello.<br />

F<br />

Density (contr.)<br />

CP 1386<br />

A<br />

Cometa<br />

Cometa<br />

B<br />

Sterling (contr.)<br />

Silverstone<br />

B<br />

Silverstone<br />

Sterling (contr.)<br />

C<br />

Isi 3812<br />

Isi 3812<br />

A<br />

Rossa da Inverno<br />

(contr.)<br />

RdI sel. Granata<br />

A<br />

Masilla<br />

Rossa da Inverno (contr.)<br />

B<br />

Red Mech<br />

Red Mech<br />

C<br />

RdI sel. Granata<br />

Masilla<br />

11


12<br />

t/ha<br />

%<br />

100<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Calibra<br />

Isi 62150<br />

Legend<br />

Mitria (contr.)<br />

Mitria (contr.)<br />

Calibra<br />

Vaquero<br />

Crockett<br />

Goldens<br />

Rambo<br />

Isi 62150<br />

Marica<br />

Morgana<br />

CP 1382<br />

Densidor<br />

Collito<br />

Density (contr.)<br />

Fig. 3 - Produzione di bulbi commerciali delle varietà valutate in prova di 1° livello.<br />

Legend<br />

Marci<br />

Germogliati<br />

Morgana<br />

CP 1382<br />

Crockett<br />

Densidor<br />

Rambo<br />

Marica<br />

Vaquero<br />

Density (contr.)<br />

Collito<br />

Goldens<br />

Fig. 4 - Percentuale di bulbi marci e germogliati rilevati a fine novembre per le varietà valutate nella<br />

prova di 1° livello.<br />

BGS 161<br />

Snowflake<br />

Alabaster<br />

Maxia<br />

Cristal<br />

Sterling (contr.)<br />

Primo Blanco<br />

Nevada<br />

Snowflake<br />

Blanco Duro<br />

Blanco Duro<br />

Primo Blanco<br />

Maxia<br />

Cristal<br />

Sterling (contr.)<br />

BGS 161<br />

Nevada<br />

Alabaster<br />

Redwing<br />

Redwing<br />

Rossa da Inverno (contr.)<br />

Rossa da Inverno (contr.)<br />

Isi 3144<br />

RdI sel. Reddy<br />

RdI sel. Reddy<br />

Campillo<br />

RdI sel. Rojo Duro<br />

Isi 3144<br />

Campillo<br />

RdI sel. Rojo Duro


2. Indivia e Scarola.<br />

INTRODUZIONE<br />

In <strong>Lombardia</strong> le coltivazioni di indivia riccia<br />

e di indivia scarola hanno sempre fornito<br />

un prodotto di buona qualità per il<br />

consumo diretto, nei periodi maggio-giugno<br />

ed ottobre-novembre. Poiché attualmente<br />

una parte del prodotto è anche utilizzata<br />

come ingrediente per i miscugli di IV gamma,<br />

esiste la necessità di individuare varietà<br />

adatte a questa nuova destinazione (elevato<br />

imbianchimento) ed in grado di produrre<br />

nel periodo estivo (resistenti alla salita a<br />

seme).<br />

Nel 2005 la superficie coltivata a queste due<br />

orticole è stata di circa 474 ettari in pieno<br />

campo e 17 ettari in coltura protetta, che<br />

hanno fornito una produzione complessiva<br />

di 11.000 t. Dal confronto con l’anno 2000<br />

emerge una sostanziale stabilità per la coltura<br />

protetta ed un incremento di circa 1/3 per il<br />

pieno campo, determinato proprio dalla crescente<br />

richiesta di prodotto da destinare alla<br />

IV gamma. La coltura è realizzata principalmente<br />

nelle province di Mantova e Brescia,<br />

presso aziende medio-grandi che adottano<br />

un elevato livello di meccanizzazione.<br />

Questa sperimentazione condotta per il<br />

quinto anno consecutivo ha inteso valutare<br />

nuove cultivar di indivia riccia e di indivia<br />

scarola per verificarne l’adattabilità alla coltivazione<br />

estiva.<br />

MATERIALI E METODI<br />

La sperimentazione è stata condotta a Casalromano<br />

(MN) in zona tipica di produzione,<br />

presso un’azienda con terreno franco-ar-<br />

Confronti varietali<br />

gilloso. In due prove separate di 2° livello,<br />

sono state messe a confronto 11 cultivar di<br />

indivia riccia e 9 di indivia scarola.<br />

In tabella 1 sono riportate le principali caratteristiche<br />

comuni alle due prove realizzate.<br />

RISULTATI<br />

Durante il ciclo colturale l’andamento stagionale<br />

è stato non particolarmente caldo; di<br />

conseguenza la produzione è risultata soddisfacente,<br />

con ridotta propensione alla salita a<br />

seme delle piante.<br />

Indivia riccia<br />

In figura 1 sono riportate le produzioni totale<br />

e commerciale. La cultivar Maratoneta si è<br />

distinta per il più elevato valore di entrambi i<br />

caratteri (73 e 40 t/ha); in seconda posizione<br />

è arrivata Myrna con circa 36 t/ha di prodotto<br />

commerciale; le altre cultivar hanno dato<br />

circa 30 t/ha ad eccezione di Monos con 25<br />

t/ha. Essendo stato adottato un unico sesto<br />

di impianto per tutte le cultivar, le differenze<br />

produttive sono state determinate principalmente<br />

dal peso medio del cespo dopo mondatura.<br />

La lunghezza dello scapo fiorale al momento<br />

della raccolta è un indice strettamente correlato<br />

con la resistenza alla salita a seme. A<br />

tale riguardo le differenze tra le cultivar è<br />

stata notevole. Molto resistenti sono apparse<br />

Maratoneta e Myrna con uno scapo fiorale<br />

di appena 1 cm; medio resistenti Atleta ed<br />

ISI 38454; suscettibili Sania, Davos e Cuor<br />

d’Oro (Fig. 2). La maggiore produttività<br />

delle due cultivar più resistenti alla salita a<br />

seme è da mettere in relazione alla maggiore<br />

propensione allo sviluppo vegetativo rispetto<br />

alla differenziazione a fiore.<br />

Riguardo ai caratteri qualitativi del cespo,<br />

buone uniformità sia di peso che di forma<br />

sono state rilevate per tutte le cultivar, tranne<br />

Cuor d’Oro. L’imbianchimento, importante<br />

soprattutto per la destinazione alla IV<br />

gamma, è risultato elevato per Nepal e Jolie;<br />

scarso per Sania. Tutte le cultivar non hanno<br />

mostrato danni da “Tip burn”, mentre l’incidenza<br />

di marciumi interni al cespo è stata<br />

elevata per Nepal, Sania e Monos; media<br />

per Cuor d’Oro, Davos, Jolie ed ISI 38454;<br />

scarsa per Mirna, Atleta, ISI 38450 e Maratoneta.<br />

Le cultivar Maratoneta, Mirna ed Atleta<br />

sono state apprezzate anche per portamento<br />

eretto del fogliame.<br />

13


In <strong>Lombardia</strong> le coltivazioni di indivia riccia e di indivia scarola hanno sempre fornito un<br />

prodotto di buona qualità per il consumo diretto, nei periodi maggio-giugno ed ottobre-novembre.<br />

Indivia scarola Poiché attualmente una parte del Plus prodotto (scapo inferiore è anche a 1,5 utilizzata cm); particolar- come ingrediente al marciume per interno; i miscugli Linda di per IV imbianchi-<br />

La più elevata produzione totale è stata otmente sensibili Coppa ed Aragos con lunmento, suscettibilità al Tip burn e porta-<br />

gamma, esiste la necessità di individuare varietà adatte a questa nuova destinazione (elevato<br />

tenuta con le due cultivar Eros e Linda (67 ghezza dello scapo rispettivamente di 2,7 e mento delle foglie; Aragos per portamento<br />

t/ha), la prima<br />

imbianchimento)<br />

si è distinta anche<br />

ed in<br />

per<br />

grado<br />

una<br />

di<br />

3,7<br />

produrre<br />

cm (Fig.<br />

nel<br />

4).<br />

periodo estivo (resistenti alla<br />

delle<br />

salita<br />

foglie.<br />

a seme).<br />

minore incidenza Nel 2005 di scarto la superficie da mondatura. coltivata Con a riferimento queste due alle orticole caratteristiche è stata del cespo, di circa 474 ettari in pieno campo e<br />

Per le altre 17 cultivar ettari la in produzione coltura commer- protetta, che Eros hanno si è distinta fornito per maggior una produzione peso unitario, complessiva Aggiornamento di delle 11.000 varietà t. raccomandate. Dal<br />

ciale è stata confronto scarsa (30-35 con t/ha), l’anno inoltre 2000 Laos emerge migliore una uniformità, sostanziale buon stabilità imbianchimento, per la coltura In tabella protetta 4 è ed riportato un incremento l’elenco delle varietà<br />

è stata penalizzata di circa per 1/3 il più per elevato il pieno scarto da campo, elevata determinato resistenza al marciume proprio interno, dalla crescente por- raccomandate, richiesta predisposto di prodotto sulla da base dei ri-<br />

mondatura destinare (Fig. 3). alla IV gamma. La tamento coltura semieretto è realizzata delle principalmente foglie. La varietà nelle sultati province ottenuti negli di Mantova ultimi cinque e anni di<br />

Per questa Brescia, tipologia presso di indivia, aziende la resistenza medio-grandi Congo è che risultata adottano inferiore un ad elevato Eros per livello uni- di sperimentazione meccanizzazione. varietale e considerando in<br />

alla prefioritura è stata mediamente uguale formità, ma superiore per imbianchimento e ordine prioritario i seguenti caratteri: resi-<br />

Questa sperimentazione condotta per il quinto anno consecutivo ha inteso valutare nuove cultivar<br />

a quella della riccia, ma la differenza tra le resistenza al Tip burn.<br />

stenza alla salita a seme, produzione unitaria<br />

di indivia riccia e di indivia scarola per verificarne l’adattabilità alla coltivazione estiva.<br />

cultivar è risultata inferiore. Molto resistenti Particolarmente penalizzate sono apparse dopo mondatura, capacità di imbianchi-<br />

sono apparse Olivia, Congo, Linda e Linda Coppa per imbianchimento e suscettibilità mento, resistenza a malattie.<br />

14<br />

MATERIALI E METODI<br />

La sperimentazione è stata condotta a Casalromano (MN) in zona tipica di produzione, presso<br />

un’azienda con terreno franco-argilloso. In due prove separate di 2° livello, sono state messe a<br />

confronto 11 cultivar di indivia riccia e 9 di indivia scarola.<br />

In tabella 1 sono riportate le principali caratteristiche comuni alle due prove realizzate.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche delle principali prove.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche delle principali prove.<br />

Precessione colturale Zucca<br />

Disegno sperimentale Blocco randomizzato con 3 repliche<br />

Parcella elementare 10,8 m 2<br />

Sesti di impianto Tra le file 40 cm; sulla fila 30 cm (8,3 piante/m 2 )<br />

Concimazione di fondo N= 120 Kg/ha; P2O5 = 100 Kg/ha; K2O = 180 Kg/ha<br />

Data trapianto 9 giugno 2005<br />

Diserbo pre-trapianto Propyzamide<br />

Trattamenti antiparassitari Dodina; Iprodione.<br />

Irrigazione per aspersione 4 interventi da 25 mm l’uno<br />

Data legatura/raccolta cespo<br />

Rilievi eseguiti alla raccolta<br />

25 luglio 2005 / 27 luglio 2005<br />

Produzione totale rapportata ad ettaro Tonnellate<br />

Peso medio del cespo commerciale Grammi<br />

Scarto di mondatura rapp. ad ettaro Tonnellate<br />

Uniformità da 1= scarsa a 5= elevata<br />

Imbianchimento da 1= scarso a 5= elevato<br />

Colore C=verde chiaro; M=verde medio; S=verde scuro; MC=verde medio<br />

–chiaro; MS= verde medio-scuro.<br />

Portamento E=eretto: P=prostrato; M= medio; ME=medio-eretto; MP=medioprostrato.<br />

Marciumi da 1= scarso a 5= elevato<br />

Salita a seme cm dal colletto alla sommità dell’apice fiorale<br />

Presenza di Tip burn da 1=scarsa a 5=elevata<br />

RISULTATI<br />

Durante il ciclo colturale l’andamento stagionale è stato non particolarmente caldo; di<br />

Tab. 2. conseguenza Peso medio e caratteristiche la produzione qualitative è risultata del soddisfacente, cespo delle cultivar con di ridotta indivia propensione riccia. alla salita a seme delle<br />

Tab. 2. piante. Peso medio e caratteristiche qualitative del cespo delle cultivar di indivia riccia.<br />

Cultivar Ditta Peso medio Uniformità Colore Porta- Imbian- Marciume Tip Burn<br />

cespo (P: 1-5)<br />

mento chimento interno (P: 1-5)<br />

comm. (g)<br />

(P: 1-5) (P: 1-5)<br />

Atleta Enza Italia 264 5 MS E 3,3 3,6 5<br />

Cuor d’oro Ebe Four 384 3 C MP 3 2,6 5<br />

Davos Bejo 356 5 MC MP 3 2,6 5<br />

Isi 38450 ISI 375 4 MC MP 3 3,3 5<br />

Isi 38454 ISI 330 4 C P 3,3 2 5<br />

Jolie Syngenta 330 5 M ME 3,6 3 5<br />

Maratoneta Enza Italia 488 5 M E 3,3 3,3 5<br />

Monos Bejo 301 4 M MP 3,3 2,3 5<br />

Myrna Enza Italia 435 5 M E 3,3 3,6 5<br />

Nepal Isea RZ 344 4 M P 4 2 5<br />

Sania Four 341 5 MC P 2,3 2,3 5


Tab. 3. Peso medio e caratteristiche qualitative del cespo delle cultivar di indivia scarola.<br />

Tab. 3. Peso medio e caratteristiche qualitative del cespo delle cultivar di indivia scarola.<br />

Cultivar Ditta Peso medio Uniformità Colore Porta- Imbian- Marciume Tip Burn<br />

cespo (P: 1-5)<br />

mento chimento interno (P: 1-5)<br />

comm. (g)<br />

(P: 1-5) (P: 1-5)<br />

Aragos Bejo 323 4 C P 4 2 3<br />

Congo Enza Italia 414 4 M E 4 4 4<br />

Coppa Four 350 3 S ME 2 2,3 3,5<br />

Eros Bejo 460 5 S ME 3,5 4 3,2<br />

ES 3232 Syngenta 412 3 M E 3,3 3,3 3<br />

Laos Bejo 324 4 M E 2,3 2,6 3<br />

Linda Four 330 4 C P 3,6 2,3 2<br />

Linda plus Four 447 4 M ME 2,6 3,6 3,3<br />

Olivia Clause 382 4 M MP 3 2,6 2,6<br />

Tab. 4. Lista delle cultivar raccomandate<br />

Tab. 4. Lista delle cultivar raccomandate<br />

Cultivar Caratteristiche<br />

Indivia riccia<br />

Atleta Produttività buona; fogliame eretto, colore verde medio scuro; cespo di uniformità, resistenza ed<br />

imbianchimento medie; resistenza alla prefioritura elevata.<br />

Jolie Produttività media; fogliame medio-eretto, colore verde medio; cespo di uniformità, resistenza ai<br />

marciumi ed imbianchimento buone; resitenza alla prefioritura buona.<br />

Mirna Produttività elevata; fogliame eretto, colore verde medio; cespo di uniformità, resistenza ai<br />

marciumi ed imbianchimento buone; resistenza alla prefioritura elevata.<br />

Maratoneta Produttività elevata; fogliame eretto, colore verde medio; cespo di uniformità elevata, resistenza ai<br />

marciumi medio alta, imbianchimento medio, resistenza alla prefioritura elevata.<br />

Indivia scarola<br />

Congo Produttività elevata; fogliame eretto, colore verde medio; cespo di uniformità elevata, resistenza ai<br />

marciumi ed imbianchimento buone; resistenza alla prefioritura buona.<br />

Seance Produttività elevata; fogliame eretto, colore verde scuro; cespo di uniformità elevata, resistenza ai<br />

marciumi ed imbianchimento buone; resistenza alla prefioritura media.<br />

Eros Produttività elevata, fogliame medio-eretto, colore verde-scuro; cespo di uniformità elevata,<br />

resistenza ai marciumi buona, imbianchimento medio-buono, resistenza alla prefioritura media.<br />

t/ha<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

A<br />

A<br />

Maratoneta<br />

AB<br />

BC<br />

Isi 38450<br />

A-C<br />

BC<br />

Davos<br />

A-D<br />

AB<br />

Myrna<br />

A-D<br />

BC<br />

Atleta<br />

B-E<br />

Fig. 1. Produzione totale e commerciale (dopo mondatura) fornita dalle cultivar di indivia riccia.<br />

C<br />

Sania<br />

B-E<br />

BC<br />

Cuor d'oro<br />

B-E<br />

C<br />

Isi 38454<br />

Prod. Totale<br />

Prod. Commerciale<br />

C-E<br />

BC<br />

Nepal<br />

DE<br />

C<br />

Julie<br />

E<br />

C<br />

Monos<br />

15


16<br />

Scapo fiorale (cm)<br />

Scapo fiorale (cm)<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

t/ha<br />

D D<br />

Maratoneta<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

A<br />

Myrna<br />

A<br />

A<br />

CD CD<br />

Atleta<br />

A-C<br />

AB<br />

Isi 38454<br />

Fig. 2 - Lunghezza media dello scapo fiorale rilevato alla raccolta del cespo per le cultivar di indivia riccia.<br />

AB<br />

CD CD CD<br />

Julie<br />

AB<br />

A-C<br />

Monos<br />

Prod. Totale<br />

Prod. Commerciale<br />

AB<br />

A-C<br />

Eros Linda<br />

Plus<br />

Olivia ES 3232 Congo Laos Coppa Linda Aragos<br />

Fig.3. Produzione totale e commerciale (dopo mondatura) fornita dalle cultivar di indivia scarola.<br />

Olivia Congo Linda Linda Plus ES 3232 Laos Eros Coppa Aragos<br />

Fig. 4 - Lunghezza media dello scapo fiorale rilevato alla raccolta del cespo per le cultivar di indivia scarola.<br />

Nepal<br />

B<br />

C<br />

CD<br />

Isi 38450<br />

B<br />

BC<br />

BC<br />

Sania<br />

B<br />

BC<br />

B<br />

Davos<br />

B<br />

BC<br />

A<br />

Cuor d'oro


3. Lattuga da cespo.<br />

INTRODUZIONE<br />

L<br />

a coltivazione di lattuga è sempre stata<br />

fortemente radicata nelle zone periferiche<br />

dei grandi centri urbani lombardi<br />

che assorbivano tutto il prodotto ottenuto.<br />

Negli ultimi anni si è assistito ad un profondo<br />

cambiamento dei consumi, determinato<br />

dalla rapidissima espansione dei prodotti di<br />

IV gamma, di cui le lattughe rappresentano<br />

il componente più importante. Gli operatori<br />

agricoli lombardi hanno saputo adattarsi alle<br />

nuove esigenze ed unitamente ad alcuni industriali,<br />

hanno realizzato la più importante<br />

agro-industria nazionale di prodotti orticoli<br />

di IV gamma. La potenzialità non appare<br />

tuttavia pienamente espletata se si considera<br />

che negli ultimi cinque anni sia la superficie<br />

che la produzione di questo ortaggio sono<br />

costantemente diminuite, passando da 790<br />

ettari e 18.938 tonnellate nel 2000 a 581<br />

ettari e 16.210 tonnellate nel 2005. I problemi<br />

sono soprattutto determinati dalla<br />

sempre maggiore disponibilità di prodotto<br />

proveniente da altre aree e da infezioni fitopatologiche<br />

dovute all’elevata intensificazione<br />

colturale. Il panorama varietale delle<br />

lattughe, già di per sé molto dinamico, ha<br />

subito un’accelerazione ulteriore rendendo<br />

disponibili cultivar sempre più adatte all’agroindustria<br />

e dotate di resistenze genetiche<br />

alle malattie.<br />

In questo scenario, nel 2005 per il VII anno<br />

consecutivo, è proseguita la sperimentazione<br />

varietale con l’obiettivo di individuare le varietà<br />

più adatte.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Le prove sono state condotte in due località<br />

vocate alla coltivazione di lattuga: Ca-<br />

Confronti varietali<br />

salromano (Mantova) e Caleppio di Settala<br />

(Milano), prendendo in considerazione le<br />

quattro tipologie: “Batavia”, “Cappuccio,<br />

“Cappuccio a Cuore” e “Little Gem”. In<br />

ciascuna località le cultivar completamente<br />

nuove sono state valutate in prova di 1° livello<br />

(parcella unica), inserendo la cultivar più<br />

diffusa come controllo; mentre quelle già<br />

affermate oppure giudicate positivamente in<br />

I° livello nel 2004, sono state inserite in una<br />

prova di II° livello.<br />

Per la tipologia “Little Gem” è stata realizzata<br />

solo la prova di 2° livello a Caleppio di<br />

Settala. In tabella 1 sono riportate le principali<br />

caratteristiche delle prove.<br />

RISULTATI<br />

Per le prove di 2° livello nelle figure 1 e 2<br />

sono riportate le produzioni sia commerciale<br />

che di scarto ottenute rispettivamente<br />

a Caleppio di Settala ed a Casalromano. In<br />

tabella 2 i dati relativi alla qualità del cespo<br />

sono espressi come media delle due località.<br />

Nella prova di 1° livello sono stati rilevati solamente<br />

i dati riguardanti le caratteristiche<br />

del cespo (Tab. 3).<br />

Tipologia Batavia<br />

Nelle prove di 2° livello a Casalromano, la<br />

produzione totale è stata circa 11% superiore<br />

a quella di Caleppio di Settala (5,9 contro<br />

5,3 Kg/m 2 ); mentre quella commerciale<br />

dopo mondatura è stata pressoché la stessa<br />

in entrambe le località (4,07 e 4,15 Kg/m 2 );<br />

pertanto la produzione di scarto è stata più<br />

alta a Casalromano.<br />

L’interazione genotipo-ambiente non è stata<br />

significativa in quanto le prime posizioni<br />

sono state sempre occupate dalle cultivar<br />

Magenta, Kristine, Funtime e le ultime da<br />

Teide, LS 3750, Sirmai, Radja; inoltre nessuna<br />

cultivar ha raggiunto livelli produttivi<br />

contrastanti nelle due località. Tra le caratteristiche<br />

qualitative del cespo, quelle che<br />

influiscono maggiormente sul valore di mercato<br />

sono brillantezza, compattezza e spallatura<br />

del cespo. Al riguardo il giudizio è stato<br />

molto positivo per Lyra, Impulsion, Funtine<br />

e Magenta; negativo per Teide e Kipling; la<br />

cultivar Kristinas, molto produttiva, è risultata<br />

carente per spallatura e leggera sensibilità<br />

ai marciumi.<br />

Per le cultivar valutate in prova di 1° livello i<br />

punteggi di merito riportati in tabella 3 hanno<br />

permesso di identificare quelle emergenti<br />

da valutare in una prova di 2° livello: Funtaste<br />

(brillantezza, compattezza e spallatura);<br />

Gianina e Lesolina (brillantezza e spallatura).<br />

Tipologia Cappuccio<br />

Nelle prove di 2° livello, la cultivar Allegiance<br />

è risultata significativamente quella meno<br />

produttiva in entrambe le località; mentre<br />

Estelle ha mostrato una forte interazione con<br />

17


l’ambiente di coltivazione essendo buona a<br />

Casalromano e medio-scarsa a Caleppio.<br />

D’altra parte le cultivar Alanis, Maxina e<br />

Mercury hanno occupato le prime posizioni<br />

in entrambe le località. Per gli aspetti qualitativi<br />

del cespo, la migliore cultivar è stata<br />

Maxina (brillantezza, spallatura) seguita da<br />

Allegiance (brillantezza e compattezza).<br />

Delle 12 cultivar valutate in prove di I° livello,<br />

nessuna ha superato nettamente il controllo<br />

Toucan; quelle che si sono avvicinate<br />

di più ad esso sono state: NUN 4009, Merenghe,<br />

43-03 ed Icaro.<br />

Tipologia Cappuccio a Cuore<br />

La valutazione di questa tipologia è avvenuta<br />

tenendo in considerazione la specifica<br />

destinazione alla IV gamma; perciò la quantità<br />

di scarto da mondatura è risultato molto<br />

più elevata delle altre tipologie. Nelle prove<br />

18<br />

RISULTATI<br />

di 2° livello, a Caleppio di Settala tutte le<br />

quattro cultivar a confronto hanno fornito le<br />

stesse produzioni sia totale (7,5 Kg/m 2 ) che<br />

commerciale (2,0 Kg/m 2 ); a Casalromano<br />

Faustina e Justine hanno superato significativamente<br />

Casanova ed Autan per la produzione<br />

commerciale. Le prime due cultivar<br />

sono risultate migliori anche per le caratteristiche<br />

qualitative del cespo, in particolare riguardo<br />

a: brillantezza, chiusura e spallatura.<br />

Ciantara, unica cultivar saggiata nella prova<br />

di 1° livello, è apparsa nettamente inferiore<br />

al controllo Justine.<br />

Tipologia Little Gem<br />

Anche per questa categoria lo scarto da<br />

mondatura è risultato molto elevato in conseguenza<br />

del fatto che viene commercializzata<br />

solo la posizione imbianchita del cespo,<br />

il quale è di ridotte dimensioni a causa del-<br />

l’elevata densità di impianto adottata (15<br />

piante/m 2 ). La prova di 2° livello, realizzata<br />

solo a Caleppio di Settala, ha consentito di<br />

mettere in evidenza la superiorità produttiva<br />

di Melodix, Tin Tin, Tomos e Cornet;<br />

mentre Almudena, pur fornendo la più elevata<br />

produzione totale, è risultata la meno<br />

produttiva per l’eccessiva quantità di scarto.<br />

Il cespo di migliore qualità è stato ottenuto<br />

con le cultivar Almudena, Cornet e Melodix<br />

(brillatenzza, compattezza e spallatura).<br />

Aggiornamento delle varietà<br />

raccomandate<br />

In tabella 4 sono elencate le varietà raccomandate,<br />

scelte sulla base dei risultati della<br />

sperimentazione condotta negli ultimi tre<br />

anni.<br />

Tab. 1. Caratteristiche principali delle prove realizzate nelle due località.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche principali delle prove realizzate nelle due località.<br />

Località Caleppio di Settala (MI) Casalromano (MN)<br />

Precessione colturale Mais Melone<br />

Disegno sperimentale I° livello parcella singola con cultivar di controllo ripetutoa 3 volte; 2° livello blocco<br />

randomizzato con 3 ripetizioni<br />

Parcella 6 m 2 4,5 m 2<br />

Densità d’impianto 9,5 piante/m 2 (35x30); 15,1 piante/m 2 (30x22) per Little Gem<br />

Concimazione chimica<br />

di fondo (Kg/ha)<br />

N= 15; P2O5=15; K20=138 N= 110; P2O5=83,5; K2O=82,5<br />

Fertilizzazione di<br />

copertura (Kg/ha)<br />

N= 54 -<br />

Diserbo Propizamide Trifluralin<br />

Trattamenti Tolclofos-metile, Procimidone,<br />

Propamocarb, Deltametrina, Iprodione,<br />

Metalaxil-m, Iprodione, Tolyfluanid,<br />

Iprovalicarb+rame, Thiamethioxam,<br />

Pirimicarb<br />

Thiamethioxam<br />

Data trapianto 12 maggio 2005 09 maggio 2005<br />

Raccolta 22 giugno 20 giugno<br />

Rilievi eseguiti alla raccolta<br />

Produzione commerciale Kg/m2<br />

Produzione di scarto Kg/m2<br />

Colore del fogliame vc = verde chiaro, vs = verde scuro, vm = verde medio, vr = verde-rosso, r = rosso<br />

Brillantezza del fogliame da 1=molto opaco a 4= molto brillante<br />

Pagina fogliare l = liscia, ql = quasi liscia, lb = leggermente bollosa, b = bollosa, mb = molto<br />

bollosa<br />

Chiusura, Compattezza,<br />

Spallatura, Uniformità del cespo<br />

da 1=scarsa a 4=elevata<br />

Collettatura del cespo 1=piccola, 2=media, 3=grande<br />

Danni da tip-burn e marciumi da 0=nessuno a 4=molto evidenti; T= tracce<br />

Per le prove di 2° livello nelle figure 1 e 2 sono riportate le produzioni sia commerciale che di<br />

scarto ottenute rispettivamente a Caleppio di Settala ed a Casalromano. In tabella 2 i dati relativi<br />

alla qualità del cespo sono espressi come media delle due località. Nella prova di 1° livello sono<br />

stati rilevati solamente i dati riguardanti le caratteristiche del cespo (Tab. 3).


Tab. 2. Caratteristiche del cespo rilevate nelle prove di 2° livello. I punteggi derivano dalla media dei due campi, tranne la<br />

tipolgia Little Gem valutata solo a Caleppio di Settala.<br />

Tab. 2- Caratteristiche del cespo rilevate nelle prove di 2° livello. I punteggi derivano dalla media d<br />

campi, tranne la tipolgia Little Gem valutata solo a Caleppio di Settala.<br />

Cultivar<br />

Ditta<br />

Colore<br />

Brillantezza<br />

Batavia<br />

Funtime Syngenta Vc 3 Lb 3,5 3,5 4 1 3,4<br />

Impulsion Isea Vc 3 Ql 3 4 4 1 3,5 T<br />

Kipling Isea Vc 3 Ql 3,5 3 2 2 3,6<br />

Kristinas Isea Vc 3 Lb 3 4 2 3 3,6 1<br />

LS 3750 Syngenta R 4 Lb 3 2 4 2 3,6<br />

Lyra (RX2735) Royal Sluis Vc 3 Lb 3,5 4 4 1 3,5<br />

Magenta Sais Vr 3 Lb 3 3 3,5 3 3,5<br />

Radja Asgrow Vm 3 Lb 3,5 3 3 1,5 3,6<br />

Sirmai Isea R 4 L 3 3 3,5 1 3,1<br />

Teide Nunhems R 4 B 2 2 2,5 1 3,3<br />

Cappuccio<br />

42 202 Allegiance Isi Vm 3,5 Ql 3 3,5 2 2 2,5<br />

Alanis Royal Sluis Vc 2,5 Ql 3,5 3,5 2,5 2 3,1<br />

Estelle Nunhems Vc 2 Ql 4 3 3 2 3,1 T<br />

Maxina Nunhems Vc 3,5 Ql 3,5 3 3,5 2 3,5 T<br />

Mercury Sais Vc 3 Ql 4 2,5 3 2 3,6 T<br />

Little Gem **<br />

Almudena Syngenta Vm 3 B 4 3 4 1 4<br />

Cornet Nunhems Vm 3 Ql 4 3 4 2 4 T<br />

Melodix Enza Ita Vm 3 Mb 4 3 4 1 3,6<br />

Sagita Sais Vs 2 Lb 4 3 4 2,3 4 1<br />

Tin tin Nunhems Vs 1 B 2 3 2 2 3,6<br />

Tomos Syngenta Vs 3 Ql 4 3 3 2 4<br />

Cappuccio Cuore<br />

Autan Syngenta Vc 2 Ql 4 3,5 2,5 2 2,6<br />

Casanova Enza Ita Vc 2 Ql 2 3,5 2,5 2 3,5<br />

Faustina Isea Vc 3,5 Ql 4 3,5 3,5 2 4<br />

Justine Clause Vm 3 Ql 3 3 3,5 2 4<br />

Pagina fogliare<br />

Chiusura<br />

Compattezza<br />

Spallatura<br />

Colletto<br />

Uniformità<br />

Tip-Burn<br />

Marciumi<br />

19


Aggiornamento delle varietà raccomandate<br />

In tabella 4 sono elencate le varietà raccomandate, scelte sulla base dei risultati della sperimentazione<br />

condotta negli ultimi tre anni.<br />

Tab. 4 – Lista delle varietà raccomandate<br />

Tab. 4 – Lista delle varietà raccomandate<br />

Varietà Caratteristiche<br />

Batavia<br />

Funtime Fogliame verde chiaro, leggermente bolloso, brillantezza buona; cespo di peso elevato;<br />

chiusura, compattezza e spallatura elevate; colletto medio.<br />

Campari Foglie verde-rosso, leggermente bolloso, brillantezza elevata; cespo di peso elevato, chiusura,<br />

compattezza e spallature buone, colletto medio grande, uniformità buona.<br />

Magenta Fogliame verde-rosso, leggermente bolloso, brillantezza buona; cespo di peso elevato,<br />

chiusura buona, compattezza buona, spallatura elevata; colletto grande.<br />

Kristinas Fogliame verde chiaro, leggermente bolloso, brillantezza media; cespo di peso elevato,<br />

chiusura buona, compattezza elevata, spallatura media; colletto medio.<br />

Cappuccio<br />

Mercury Fogliame verde-rosso, leggermente bolloso, brillatenzza buona; cespo di peso elevato,<br />

chiusura elevata, compattezza elevata, spallatura buona, colletto medio.<br />

Lauren Fogliame verde chiaro, leggermente bolloso, brillantezza elevata; cespo di peso elevato,<br />

chiusura buona, compattezza elevata, spallatura media, colletto grande, uniformità media.<br />

Maxima Fogliame verde chiaro, leggermente bolloso, brillantezza elevata; cespo di peso elevato,<br />

chiusura buona, compattezza elevata, spallatura media, colletto grande, uniformità media.<br />

Little Gem<br />

Estelle Fogliame verde chiaro, quasi liscio, brillantezza media; cespo di peso medio alto, chiusura<br />

elevata, compattezza buona, spallatura media, colletto medio.<br />

Cappuccio a cuore<br />

Justine Fogliame verde medio, quasi liscio, brillantezza buona; cespo di peso medio, chiusura,<br />

compattezza e spallatura buone, colletto piccolo, uniformità buona.<br />

20<br />

Tab. 3. Caratteristiche qualitative del cespo rilevate nelle prove di 1° livello. I punteggi<br />

derivano Tab. 3- Caratteristiche dalle medie dei qualitative due campi. del cespo rilevate nelle prove di 1° livello. I punteggi<br />

derivano dalle medie dei due campi.<br />

Cultivar<br />

Ditta<br />

Colore<br />

Brillantezza<br />

Pagina<br />

fogliare<br />

Batavia<br />

Beldy Enza Ita Vc 2 B 3 4 4 1 4<br />

Funas LS 4755 Syngenta Vc 2 B 3 3 2 1 3,5<br />

Funtaste Syngenta Vm 3 B 4 4 4 3 3,5<br />

Funtime Syngenta Vc 3 Lb 4 3 3,5 1 3,5<br />

Gianina Sais Vm 3 B 4 3 4 1 2,5<br />

Giardina Olter R 4 Mb 2 1,5 4 1 4<br />

Guara’ Nunhems Vc 3 Mb 4 3 3,5 3 3,5 T<br />

Lesolina Asgrow Vc 4 B 3 2,5 3,5 3 2,5<br />

Mention Isea Vc 3 B 4 2,5 4 1 2,5<br />

RX 3603 Royal Sluis Vr 3 B 3 2,5 4 3 4 T<br />

Cappuccio<br />

Icaro Sais Vs 3,5 Lb 4 3 2,5 1 3,5 T<br />

Merengue Enza Ita Vc 2 Ql 3,5 3,5 4 3 3,5 T<br />

Toucan Syngenta Vc 3 Ql 3,5 3,5 3,5 2 4<br />

Tizian Syngenta Vc 2 Ql 3,5 3,5 3,5 2,5 3<br />

Nobellan Syngenta Vc 3 Ql 4 3 2,5 2,5 2,5<br />

Nun 4508 Nunhems Vm 3,5 Lb 3 2 4 2 3 T<br />

Nun 4009 Nunhems Vm 3 Lb 3,5 3,5 3,5 1,5 2,5<br />

Sandrine Clause Vc 2 Ql 4 2,5 3 2 3<br />

Mehari Royal Sluis Vc 2 Ql 3,5 3,5 2,5 1,5 3<br />

RX 2554 Royal Sluis Vc 2 Ql 3,5 3,5 2,5 2 3,5<br />

Marenia Isea Vc 2 Ql 2,5 2,5 3,5 1,5 3,5 T<br />

43-34 Isea Vm 3 Lb 4 2,5 3,5 2,5 3,5 T<br />

43-04 Isea Vm 3 Ql 4 3 3,5 1 3,5 T<br />

Cappuccio Cuore<br />

Ciantara Enza Ita Vc 2 Ql 3,5 2,5 2,5 2 3 T<br />

Justine Clause Vm 3 Ql 3 3,5 4 2 3,5 T 1<br />

Chiusura<br />

Compattezza<br />

Spallatura<br />

Colletto<br />

Uniformità<br />

Tip-Burn<br />

Marciumi


kg/mq<br />

10<br />

kg/mq<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

AB<br />

A<br />

FUNTIME<br />

BC<br />

A<br />

MAGENTA<br />

AB<br />

AB<br />

KRISTINAS<br />

A<br />

AB<br />

A<br />

BC<br />

B<br />

CD<br />

B<br />

D<br />

B<br />

E<br />

C<br />

E<br />

C<br />

F<br />

C<br />

F<br />

B<br />

A<br />

C<br />

A<br />

Fig. 1 - Produzione commerciale e di scarto da mondatura delle cultivar di lattuga valutate a<br />

Caleppio di Settala (MI) in prova di 2° livello.<br />

AB<br />

AB<br />

MAGENTA<br />

KRISTINAS<br />

BATAVIA LITTLE GEM CAPPUCCIO CUORE CAPPUCCIO<br />

KIPLING<br />

A-C<br />

B<br />

FUNTIME<br />

IMPULSION<br />

LYRA(RX 2735)<br />

Scarto<br />

Prod. Comm.<br />

RADJA<br />

SIRMAI<br />

LS 3750<br />

TEIDE<br />

MELODIX<br />

TIN TIN<br />

C<br />

A<br />

TOMOS<br />

C<br />

A<br />

CORNET<br />

BATAVIA CAPPUCCIO CUORE CAPPUCCIO<br />

BC<br />

B<br />

IMPULSION<br />

A<br />

C<br />

LYRA(RX 2735)<br />

B-D<br />

D<br />

KIPLING<br />

CD<br />

D<br />

RADJA<br />

Scarto<br />

Prod. Comm.<br />

E<br />

E<br />

SIRMAI<br />

DE<br />

EF<br />

LS 3750<br />

E<br />

F<br />

TEIDE<br />

Fig. 2 - Produzione commerciale e di scarto da mondatura delle cultivar di lattuga valutate nella<br />

prova realizzata a Casalromano (MN) in una prova di II° livello.<br />

B<br />

B<br />

SAGITA<br />

A<br />

A<br />

FAUSTINA<br />

A<br />

C<br />

ALMUDENA<br />

A<br />

A<br />

JUSTINE<br />

A<br />

B<br />

CASANOVA<br />

A<br />

A<br />

JUSTINE<br />

A<br />

A<br />

CASANOVA<br />

A<br />

B<br />

AUTAN<br />

A<br />

A<br />

AUTAN<br />

A<br />

A<br />

FAUSTINA<br />

A<br />

A<br />

MAXINA<br />

A<br />

A<br />

ALANIS<br />

A<br />

A<br />

MERCURY<br />

A<br />

A<br />

MAXINA<br />

BC<br />

A<br />

ESTELLE<br />

A<br />

A<br />

MERCURY<br />

AB<br />

A<br />

ALANIS<br />

A<br />

B<br />

ESTELLE<br />

B<br />

C<br />

C<br />

B<br />

42 202 ALLEGIANCE<br />

42 202 ALLEGIANCE<br />

21


4. Melone.<br />

INTRODUZIONE<br />

A nche nel 2005 quella del melone è<br />

stata la coltura orticola più importante<br />

in <strong>Lombardia</strong> ed ha fornito una<br />

PLV stimata intorno ai 42 milioni di Euro.<br />

Uno sguardo ai dati statistici dell’ISTAT<br />

(www.istat.it) permette di evidenziare che<br />

negli ultimi 5 anni sia la superficie coltivata<br />

che la produzione ottenuta sono rimaste stabili<br />

intorno ai 1400 ettari e 7100 tonnellate;<br />

però si è assistito allo spostamento di circa<br />

350 ettari dalla coltivazione in tunnel a quella<br />

in pieno campo.<br />

Le tradizionali aree di coltivazione permangono:<br />

Viadana-Casalasco per la tipologia<br />

“Supermarket” con frutto a buccia più o<br />

meno retata che “segna la fetta”; Sermide per<br />

la tipologia “Harper” con frutto a buccia più<br />

o meno retata e non solcata; Rodigo-Gazoldo<br />

per entrambe le tipologie.<br />

Negli ultimi anni, il già ampio panorama<br />

varietale si è ulteriormente allargato, permettendo<br />

di venire incontro alle esigenze sia<br />

del produttore (produttività e conservabilità<br />

del frutto, resistenza a malattie) che del consumatore<br />

(qualità del frutto). Così, mentre<br />

nel 2000 le varietà nettamente più diffuse<br />

erano: Supermarket, Harper, Baggio, Shilan;<br />

nel 2005 sono prevalsi: Macigno, Capitol,<br />

Honeymoon, Yakura. I vantaggi evidenziati<br />

da questi ibridi sono relativi a: precocità,<br />

resistenza a malattie (razze 0,1 e 2 di Fusarium<br />

oxysporum f.sp. melonis; oidio), dolcezza,<br />

serbevolezza. Nel prossimo futuro sono<br />

attesi ulteriori miglioramenti per: resistenza<br />

alla razza 1,2 di F. oxysporum, contenuto in<br />

aromi e sostanze benefiche per la salute, precocità<br />

di maturazione del frutto.<br />

Allo scopo di verificare il raggiungimento<br />

di alcuni di questi obiettivi, nel 2005 è proseguita<br />

per il 7° anno consecutivo la valu-<br />

22<br />

Confronti varietali<br />

tazione di cultivar commerciali per aspetti<br />

agronomici e qualità del frutto. Le prove<br />

agronomiche sono state condotte in ambiente<br />

protetto a: Campitello di Marcaria<br />

(MN) per gli ibridi assimilabili alla tipologia<br />

“Supermarket” e Santa Croce di Sermide<br />

(MN) per quelli tipo “Harper” (Tab. 1). La<br />

valutazione qualitativa dei frutti è avvenuta<br />

a cura del CRA- Istituto sperimentale per<br />

la Valorizzazione Tecnologica dei Prodotti<br />

Agricoli di Milano, attraverso analisi chimiche<br />

e fisiche del frutto.<br />

In tabella 1 è riportato l’elenco delle cultivar<br />

in prova; in tabella 2 le principali caratteristiche<br />

delle prove.<br />

Ad ogni raccolta sono stati rilevati il peso ed<br />

il numero di frutti. Per le analisi chimicofisiche<br />

sono stati scelti 4/6 frutti in fase ottimale<br />

di maturazione e con le caratteristiche<br />

esteriori (forma, pezzatura ed intensità di<br />

retatura) tipiche dell’ibrido.<br />

Tutti i dati ottenuti sono stati elaborati attraverso<br />

analisi della varianza e le differenze<br />

stimate mediante Test di Duncan per la produzione<br />

ed il peso medio del frutto, test di<br />

Tukey per le analisi qualitative, discriminando<br />

in entrambi i casi le medie ad un livello<br />

di significatività del 95%. In tabella 3 sono<br />

riportati i caratteri e le rispettivi metodologie<br />

di analisi utilizzate.<br />

RISULTATI<br />

Il trapianto è avvenuto con circa 10 giorni di<br />

ritardo rispetto al normale periodo; di conseguenza<br />

anche l’inizio della raccolta ha subito<br />

analogo spostamento. Le elevate temperature<br />

di inizio giugno hanno ridotto il periodo<br />

di maturazione che è stato di circa 20 gg rispetto<br />

ai normali 30 gg.<br />

La buona conduzione delle colture ed i ridotti<br />

attacchi fitopatologici hanno consentito<br />

produzioni medie e di buona qualità.<br />

Tipologia “Supermarket”<br />

In figura 1 sono riportate le produzioni di<br />

frutti ottenuti nella prima settimana di raccolta,<br />

cioè dal 21 al 27 giugno 2005. Tale<br />

produzione è stata circa la metà di quella<br />

complessiva; perciò non è da ritenersi pienamente<br />

attendibile come indice di precocità.<br />

L’analisi della varianza non ha permesso<br />

di riscontrare differenze significative tra gli<br />

ibridi in prova; tuttavia si può notare la tendenza<br />

ad una maggiore precocità di MN 84<br />

(16 t/ha), seguito da PS 929 ed MB 3232<br />

(12,5 t); il più tardivo ibrido si è confermato<br />

il tradizionale “Supermarket” (4 t/ha).<br />

Anche per la produzione commerciale non<br />

è stato possibile trovare differenze significative<br />

tra gli ibridi (Fig. 2). La graduatoria di<br />

merito è stata identica a quella rilevata nella<br />

prima settimana di raccolta. Tale comportamento<br />

è da mettere in relazione alla ecce-


zionale concentrazione della fase di raccolta.<br />

Solo Supermarket è apparso l’ibrido più tardivo<br />

e meno produttivo.<br />

Il peso medio del frutto influenza in modo<br />

decisivo la scelta del consumatore che non<br />

gradisce quelli sopra 1,5 Kg. Da questo<br />

punto di vista tutti gli ibridi in prova hanno<br />

fornito frutti della pezzatura gradita. Le<br />

variazioni sono andate da 1,2 Kg di Supermarket<br />

ed MN84 a 1,0 Kg di NUN 3200 e<br />

Romulus (Fig. 3).<br />

In tabella 4 sono riportati i risultati delle<br />

analisi chimico-fisiche. Il colore della buccia<br />

è apparso prevalentemente giallo per tutti<br />

gli ibridi, con maggiore intensità per NUN<br />

3200 e minore per PS 929 (frutti più vicini<br />

al verde). Prendendo come riferimento Supermarket,<br />

caratterizzato da retatura media<br />

dei frutti, una retatura più fitta è stata notata<br />

per MB 3232 e NUN 6253 e più rada per<br />

Romulus. Il colore della polpa è variato tra<br />

il rosso-aranciato di NUN 6253 e giallo di<br />

MQ82; un colore intermedio è stato osservato<br />

per tutti gli altri ibridi.<br />

Il contenuto di etilene nella cavità placentare<br />

del frutto, essendo un parametro fisiologico<br />

strettamente correlato in modo positivo con<br />

l’attività metabolica, è stato utilizzato per<br />

stimare il livello di resistenza alla sovrammaturazione.<br />

Le concentrazioni più elevate<br />

di etilene sono state riscontrate per gli ibridi<br />

MQ 82 e Es 03-056 (oltre 200 ppm); seguiti<br />

da Supermarket e NUN 253 (oltre 100<br />

ppm); in ultima posizione si è classificato EX<br />

2872 preceduto da PS 929 (48,9 e 55,0 ppm<br />

rispettivamente). Riguardo alla consistenza<br />

della polpa il valore medio degli ibridi è stato<br />

1,17 Kg; significativamente più molle è<br />

stata la polpa di NUN 6253 (0,57 Kg); più<br />

dura quella di PS 929 (1,99 Kg) e di MN 84<br />

(1,58 Kg). Come atteso Supermarket è risultato<br />

caratterizzato da una polpa mediamente<br />

consistente (1,27 Kg).<br />

L’elevato contenuto in ß carotene e licopene<br />

è positivo in quanto ritenute sostanze con<br />

elevato potere antiossidante e quindi in grado<br />

di proteggere le cellule dai dannosi effetti<br />

dei radicali liberi. Per quanto riguarda il ß<br />

carotene i due ibridi migliori sono risultati<br />

PS 929 e NUN 3200, mentre MQ 82 ha<br />

presentato il valore più basso. Per il licopene<br />

il valore più alto è stato riscontrato per PS<br />

929 ed il più basso per ES 03-56.<br />

Il valore medio di campo del grado zuccherino<br />

(13,5) è stato soddisfacente; quelli significativamente<br />

più elevati sono stati riscontrati<br />

per NUN 3200 ed ES 03-056 (14,7 °Brix);<br />

i più bassi per NUN 6253, Supermarket ed<br />

MB 3232 (12,4-12,8).<br />

Per il parametro “succosità” le differenze tra<br />

gli ibridi sono risultate inferiori rispetto al<br />

2004. L’ibrido Supermarket, notoriamente<br />

succoso (32,3%) è stato eguagliato dalla<br />

maggior parte degli altri ibridi; solamente<br />

MB 3232 e NUN 3200 sono apparsi meno<br />

succosi (30,8% e 31,9%), mentre NUN<br />

6253 leggermente più succoso (39,3%).<br />

Lo spessore della buccia di melone deve essere<br />

sufficiente per sopportare le manipolazioni<br />

ed il trasporto, ma non eccessivo per<br />

evitare uno scarto eccessivo. A tale riguardo<br />

uno spessore un po’ elevato è stato riscontrato<br />

per Supermarket ed ES 03-056 (oltre<br />

5 mm); ottimale per tutti gli altri ibridi ad<br />

eccezione di PS 929, EX 2872 e NUN 6253<br />

con buccia eccessivamente sottile (sotto 3<br />

mm). Decisamente elevato è richiesto lo<br />

spessore della polpa. Al riguardo i migliori<br />

ibridi sono risultati MQ 82, MN 84, Romulus<br />

e NUN 3200 con valori superiori a<br />

30 mm; scarsi MB 3232 e Supermarket con<br />

spessore inferiore a 25 mm.<br />

Tipologia Harper<br />

A S. Croce di Sermide il periodo produttivo<br />

è iniziato e terminato in anticipo rispetto a<br />

Campitello (10 gg e 15 gg rispettivamente).<br />

L’ibrido più precoce è stato Isi 227 con 12,5<br />

t/ha significativamente non diverso da Tazio<br />

e da PS 263 (10 e 6,5 t/ha rispettivamente);<br />

Harper è apparso mediamente precoce<br />

(4 t/ha); mentre molto tardivi sono risultati<br />

NUN 3984 e XP 1649 (Fig. 4).<br />

Per la produzione commerciale totale, a<br />

parte la superiorità di RZ 34-796 (32 t/ha),<br />

tutti gli altri ibridi hanno prodotto in modo<br />

analogo fornendo 26-19 t/ha (Fig. 5). Il peso<br />

medio del frutto è risultato mediamente più<br />

elevato rispetto a Campitello. Un peso eccessivo<br />

è stato riscontrato per RZ 34-796 (1,7<br />

Kg); appena accettabile quello di Harper (1,5<br />

Kg); ottimale quello di tutti gli altri ibridi.<br />

In tabella 5 sono riportati i risultati delle<br />

analisi chimico-fisiche. Considerato che la<br />

migliore retatura del frutto per questa tipologia<br />

è quella uniforme e fitta, il migliore<br />

ibrido è stato RZ 34-796; un giudizio medio<br />

è stato espresso per tutti gli altri. Anche per<br />

questa tipologia la componente prevalente di<br />

colore è stata quella gialla. La migliore intensità<br />

è stata rilevata per PS 627; la più bassa<br />

per XP 1649; media quella di tutti gli altri<br />

ibridi. Con riferimento al colore della polpa<br />

hanno primeggiato: Shilan per la componente<br />

rosso-aranciata; Shilan ed Harper per<br />

quella gialla; bassa è stata la componente<br />

rosso-aranciata di NUN 3984.<br />

Il contenuto di etilene nella cavità placentare<br />

è stato significativamente non diverso<br />

per tutti gli ibridi, sebbene XP 1649, Shilan,<br />

PS 363, PS 627 abbiano superato 100<br />

ppm; RZ 34-796 e ISI 397 siano stati sotto<br />

le 60 ppm. La consistenza media della polpa<br />

di questa tipologia è apparsa leggermente<br />

più bassa rispetto a quella riscontrata per<br />

la tipologia Supermarket (1,05 contro 1,17<br />

Kg). La polpa più consistente è stata rilevata<br />

per Shilan, PS 363, XP 1649; quella meno<br />

consistente per RZ 34-796, Harper, PS 627.<br />

La polpa più succosa è stata quella di NUN<br />

3984 (46,9%); quella meno succosa di PS<br />

363 (34,2%); Harper ha mostrato una succosità<br />

intermedia assieme agli altri 5 ibridi.<br />

Per quanto riguarda il carotene non sono<br />

state notate differenze significative tra gli<br />

ibridi, mentre per il licopene il valore più<br />

alto è stato dato da Isi 327 (1,76 µg/g p.f.) e<br />

il più basso da PS 363 (0,86 µg/g p.f.).<br />

Le due valutazioni merceologiche spessore<br />

della polpa e spessore della buccia hanno<br />

fatto risaltare Tazio per la polpa più spessa<br />

e Harper per la buccia più spessa; mentre<br />

valori bassi si sono notati per XP 1649 (polpa)<br />

e RZ 34-796 e NUN 3994 (buccia). Il<br />

grado zuccherino ha messo in evidenza valori<br />

superiori ai 15° Brix per PS 363, Tazio e<br />

XP 1649, mentre il valore più basso è stato<br />

registrato per l’ibrido di riferimento Harper<br />

(13,57° Brix). L’acidità titolabile ha mostrato<br />

valori elevati per XP 1649, bassi per Isi<br />

327 e Shilan.<br />

Aggiornamento lista varietale<br />

Sulla base dei risultati ottenuti negli ultimi<br />

4 anni di sperimentazione, è stato predisposto<br />

l’elenco degli ibridi raccomandati (Tab.<br />

6). La scelta è avvenuta tenendo presente in<br />

ordine prioritario: precocità di maturazione,<br />

qualità del frutto e produttività.<br />

23


analisi chimiche e fisiche del frutto.<br />

In tabella 1 è riportato l’elenco delle cultivar in prova; in tabella 2 le principali caratteristiche delle<br />

prove.<br />

Tab. 1. Elenco delle cultivar valutate a Campitello di Marcaria e S. Croce di Sermide, con nome<br />

della Tab. ditta 1. Elenco che commercializza delle cultivar il valutate seme. a Campitello di Marcaria e S. Croce di Sermide, con<br />

nome della ditta che commercializza il seme.<br />

Viadana S. Croce<br />

Ibridi Ditte Ibridi Ditte<br />

Supermarket Peto Harper Peto<br />

EX 2872 Asgrow Isi 327 Isi<br />

PS 929 Peto Nun 3984 Nunhems<br />

MB 3232 Syngenta PS 263 Peto<br />

MN 84 Clause PS 627 Peto<br />

MQ 82 Clause RZ 34-796 Rijk Swaan<br />

ES 03-056 Esasem Shilan Nunhems<br />

Romulus Sais Tazio Eugen Seeds<br />

Nun 6253 Nunhems XP 1649 Asgrow<br />

Nun 3200 Nunhems<br />

Tab. 2. Caratteristiche principali delle prove condotte in ambiente protetto.<br />

Tab. 2. Caratteristiche principali delle prove condotte in ambiente protetto.<br />

Caratteristi che Campitello di Marcaria (MN) Sermide (MN)<br />

Precessione colturale Melone Melone<br />

Disegno sperimentale<br />

Dimensione parcella<br />

Blocco randomizzato con 3 repliche Blocco randomizzato con 3 repliche<br />

19,8 m<br />

24<br />

2<br />

Tab. 2. Caratteristiche principali delle prove condotte in ambiente protetto.<br />

Caratteristi che<br />

Precessione colturale<br />

Campitello di Marcaria (MN)<br />

Melone Melone<br />

Sermide (MN)<br />

Disegno sperimentale Blocco randomizzato con 3 repliche Blocco randomizzato con 3 repliche<br />

Dimensione parcella 19,8 m<br />

Sesti di impianto m 2,5x1 m 3x1,1<br />

Pacciamatura del terreno PE fumé PE trasparente<br />

Film di copertura tunnel Multi EVA 12 mesi Doppia copertura PE (esterno), Patilux<br />

(interno)<br />

Concimazione di fondo (Kg/ha) P2O5 = 95; K2O = 220 P2O5 = 150; K2O = 220<br />

Data trapianto 13 aprile 9 aprile<br />

Innesto su piede resistente a Fusarium Solo Supermarket su Dinero Solo harper su Accent<br />

Fertirrigazione attraverso manichetta N = 4 Kg/ha; P2O5 = 4 Kg/ha; K2O = 4 N = 64 kg/ha<br />

posta sulla fila sotto la pacciamatura Kg/ha; acido ortofosforico = 23 Kg/ha<br />

Raccolta Dal 21 giugno al 12 luglio 2005 Dall’11 al 25 giugno 2005<br />

Ad ogni raccolta i frutti sono stati rilevati il peso ed il numero di frutti. Per le analisi chimicofisiche<br />

sono stati scelti 4/6 frutti in fase ottimale di maturazione e con le caratteristiche esteriori<br />

Tab. (forma, 3. Caratteri pezzatura qualitativi ed intensità presi di retatura) in esame tipiche e metodologia dell’ibrido. utilizzata per le analisi<br />

Tutti i dati ottenuti sono stati elaborati attraverso analisi della varianza e le differenze stimate<br />

mediante Test di Duncan per la produzione ed il peso medio del frutto, test di Tukey per le analisi<br />

qualitative, discriminando in entrambi i casi le medie ad un livello di significatività del 95%. In<br />

tabella 3 sono riportati i caratteri e le rispettivi metodologie di analisi utilizzate.<br />

Tab. 3. Caratteri qualitativi presi in esame e metodologia utilizzata per le analisi.<br />

Carattere Metodologia utilizzata<br />

Colore esterno dei frutti e della polpa Colorimetro Minolta Cromometer CR 300<br />

Acidità titolabile della polpa Titolatore automatico tarato a pH 8,2<br />

Residuo refrattometrico Gradi Brix mediante rifrattometro digitale<br />

Spessore buccia e polpa Misurazione<br />

Contenuto di etilene nella cavità placentare Gascromatografo Dani utilizzando 10 cc di aria prelevata<br />

dalla cavità placentare del frutto<br />

Durezza della polpa Dinamometro Instron con puntale da 8 mm<br />

Succosità della polpa Schiacciamento fino al 50% di un cilindretto di polpa alto<br />

15 mm e del diametro di 8 mm<br />

Contenuto in carotene e cis-licopene Spettrofotometro<br />

RISULTATI<br />

Il trapianto è avvenuto con circa 10 giorni di ritardo rispetto al normale periodo; di conseguenza<br />

anche l’inizio della raccolta ha subito analogo spostamento. Le elevate temperature di inizio giugno<br />

hanno ridotto il periodo di maturazione che è stato di circa 20 gg rispetto ai normali 30 gg.<br />

La buona conduzione delle colture ed i ridotti attacchi fitopatologici hanno consentito produzioni<br />

medie e di buona qualità.<br />

Tipologia “Supermarket”<br />

In figura 1 sono riportate le produzioni di frutti ottenuti nella prima settimana di raccolta, cioè dal<br />

21 al 27 giugno 2005. Tale produzione è stata circa la metà di quella complessiva; perciò non è da<br />

ritenersi pienamente attendibile come indice di precocità. L’analisi della varianza non ha permesso<br />

di riscontrare differenze significative tra gli ibridi in prova; tuttavia si può notare la tendenza ad una<br />

maggiore precocità di MN 84 (16 t/ha), seguito da PS 929 ed MB 3232 (12,5 t); il più tardivo ibrido<br />

si è confermato il tradizionale “Supermarket” (4 t/ha).<br />

Anche per la produzione commerciale non è stato possibile trovare differenze significative tra gli<br />

ibridi (Fig. 2). La graduatoria di merito è stata identica a quella rilevata nella prima settimana di<br />

2<br />

Sesti di impianto m 2,5x1 m 3x1,1<br />

Pacciamatura del terreno PE fumé PE trasparente<br />

Film di copertura tunnel Multi EVA 12 mesi Doppia copertura PE (esterno), Patilux<br />

(interno)<br />

Concimazione di fondo (Kg/ha)<br />

Data trapianto<br />

P2O5 = 95; K2O = 220<br />

13 aprile<br />

P2O5 = 150; K2O = 220<br />

9 aprile<br />

Innesto su piede resistente a Fusarium Solo Supermarket su Dinero Solo harper su Accent<br />

Fertirrigazione attraverso manichetta N = 4 Kg/ha; P2O5 = 4 Kg/ha; K2O = 4 N = 64 kg/ha<br />

posta sulla fila sotto la pacciamatura Kg/ha; acido ortofosforico = 23 Kg/ha<br />

Raccolta Dal 21 giugno al 12 luglio 2005 Dall’11 al 25 giugno 2005<br />

Ad ogni raccolta i frutti sono stati rilevati il peso ed il numero di frutti. Per le analisi chimicofisiche<br />

sono stati scelti 4/6 frutti in fase ottimale di maturazione e con le caratteristiche esteriori<br />

(forma, pezzatura ed intensità di retatura) tipiche dell’ibrido.<br />

Tutti i dati ottenuti sono stati elaborati attraverso analisi della varianza e le differenze stimate<br />

mediante Test di Duncan per la produzione ed il peso medio del frutto, test di Tukey per le analisi<br />

qualitative, discriminando in entrambi i casi le medie ad un livello di significatività del 95%. In<br />

tabella 3 sono riportati i caratteri e le rispettivi metodologie di analisi utilizzate.<br />

Tab. 3. Caratteri qualitativi presi in esame e metodologia utilizzata per le analisi.<br />

Carattere Metodologia utilizzata<br />

Colore esterno dei frutti e della polpa Colorimetro Minolta Cromometer CR 300<br />

Acidità titolabile della polpa Titolatore automatico tarato a pH 8,2<br />

Residuo refrattometrico Gradi Brix mediante rifrattometro digitale<br />

Spessore buccia e polpa Misurazione<br />

Contenuto di etilene nella cavità placentare Gascromatografo Dani utilizzando 10 cc di aria prelevata<br />

dalla cavità placentare del frutto<br />

Durezza della polpa Dinamometro Instron con puntale da 8 mm<br />

Succosità della polpa Schiacciamento fino al 50% di un cilindretto di polpa alto<br />

15 mm e del diametro di 8 mm<br />

Contenuto in carotene e cis-licopene Spettrofotometro<br />

RISULTATI<br />

Tabella 4. Valutazione oggettiva dei caratteri che concorrono a determinare la qualità del frutto di 10 ibridi di melone valutati<br />

a Campitello di<br />

Il<br />

Marcaria.<br />

trapianto<br />

In<br />

è avvenuto<br />

ogni colonna<br />

con circa<br />

i valori<br />

10 giorni<br />

con almeno<br />

di ritardo<br />

una<br />

rispetto<br />

lettera<br />

al<br />

in<br />

normale<br />

comune<br />

periodo;<br />

non sono<br />

di conseguenza<br />

differenti, ad un livello di<br />

Tabella 4. Valutazione anche l’inizio oggettiva della dei caratteri raccolta che ha concorrono subito analogo a determinare spostamento. la qualità Le elevate del frutto temperature di 10 ibridi di inizio melone giugno valutati a Campitello di<br />

probabilità Marcaria. del 95%,<br />

hanno In secondo<br />

ridotto ogni colonna il test<br />

il periodo i valori di Tukey.<br />

di con maturazione almeno una che lettera è stato in comune di circa non 20 sono gg differenti, rispetto ai ad normali un livello 30 di gg. probabilità del 95%, secondo il<br />

test di Tukey. La buona conduzione delle colture ed i ridotti attacchi fitopatologici hanno consentito produzioni<br />

Cultivar Residuo Acidità Consistenza Succosità Etilene Carotene Licopene Spessore Spessore<br />

medie e di buona qualità.<br />

ottico titolabile polpa polpa cavità polpa polpa buccia polpa<br />

(meq/100 g) (Kg) % placentare (µg/g p.f.) (µg/g p.f.) (mm) (mm)<br />

Tipologia “Supermarket”<br />

(ppm)<br />

Supermarket 12,6 In cd figura 1 sono 2,44 a riportate 1,27 le produzioni bc 37,4 di ab frutti ottenuti 146,5 nella ab prima 33,0 settimana ab 1,32 di raccolta, a-c cioè 5,9 a dal 24,9 bc<br />

EX 2872 Hy 21 13,3 al a-d 27 giugno 2,44 2005. a Tale 1,07 produzione a 37,8 è stata ab circa la 48,8 metà c di quella 22,8 b complessiva; 0,91 bc perciò non 2,8 de è da 25,3 bc<br />

PS 929 ritenersi 14,0 a-c pienamente 2,39 a attendibile 1,99 a come indice 34,7 ab di precocità. 55,0 bc L’analisi 43,5 della a varianza 2,02 non a ha permesso 1,6 e 26,1 a-c<br />

MB 3232 di 12,8 riscontrare cd 2,57 differenze a significative 1,09 c tra 30,7 gli b ibridi in prova; 86,4 bc tuttavia 28,6 si può ab notare 0,95 la bc tendenza 4,1 ad b-d una 23,9 c<br />

MN 84<br />

MQ 82<br />

ES 03-056<br />

Romulus<br />

Nun 6253<br />

Nun 3200<br />

Media<br />

maggiore 13,0 b-d precocità 2,49 a di MN 1,58 84 (16 ab t/ha), 35,9 seguito ab da PS 90,5 929 bc ed MB 30,3 3232 ab (12,5 t); 0,95 il più bc tardivo 4,2 ibrido b-d<br />

si 14,4 è confermato ab 2,67 il a tradizionale 1,15 “Supermarket” bc 36,7 ab (4 t/ha). 318,7 a 19,5 b 0,96 bc 3,9 b-d<br />

14,7<br />

Anche<br />

a<br />

per la<br />

2,31<br />

produzione<br />

a 0,98<br />

commerciale<br />

cd 37,5<br />

non<br />

ab<br />

è stato<br />

202,7<br />

possibile<br />

a<br />

trovare<br />

22,5<br />

differenze<br />

b 0,69<br />

significative<br />

c 5,3<br />

tra<br />

ab<br />

gli<br />

13,0 b-d 2,45 a 1,05 c 37,5 ab 87,0 bc 22,6 b 1,14 a-c 3,1 c-e<br />

ibridi (Fig. 2). La graduatoria di merito è stata identica a quella rilevata nella prima settimana di<br />

12,4 d 2,26 a 0,57 d 39,3 a 129,6 a-c 29,3 ab 1,81 ab 2,9 c-e<br />

14,7 a 2,49 a 0,93 cd 31,9 b 82,23 bc 42,1 a 1,78 ab 4,6 a-c<br />

13,5 2,45 1,17 35,9 114,3 29,4 1,25 3,8<br />

31,3 a<br />

32,3 a<br />

25,6 bc<br />

30,8 a<br />

28,8 ab<br />

30,1 a<br />

28,1


primeggiato: Shilan per la componente rosso-aranciata; Shilan ed Harper per quella gialla; bassa è<br />

stata la componente rosso-aranciata di NUN 3984.<br />

Il contenuto di etilene nella cavità placentare è stato significativamente non diverso per tutti gli<br />

Tabella 5. Valutazione oggettiva dei caratteri che concorrono a determinare la qualità del frutto di 9 ibridi di melone valutati a<br />

ibridi, sebbene XP 1649, Shilan, PS 363, PS 627 abbiano superato 100 ppm; RZ 34-796 e ISI 397<br />

S. Croce di Sermide. In ogni colonna i valori con almeno una lettera in comune non sono differenti, ad un livello di probabilità<br />

Tabella 5. Valutazione siano stati oggettiva sotto dei le caratteri 60 ppm. che concorrono a determinare la qualità del frutto di 9 ibridi di melone valutati a S. Croce di Sermide.<br />

del 95%, secondo In ogni La colonna il consistenza test di i valori Tukey. con media almeno della una polpa lettera di in questa comune tipologia non sono è differenti, apparsa leggermente ad un livello di più probabilità bassa rispetto del 95%, a secondo il test di<br />

Tukey. quella riscontrata per la tipologia Supermarket (1,05 contro 1,17 Kg). La polpa più consistente è<br />

Cultivar stata Residuo rilevata per Acidità Shilan, PS Consistenza 363, XP 1649; Succosità quella meno Etilene consistente Carotene per RZ 34-796, Licopene Harper, PS Spessore 627. Spessore<br />

La ottico polpa più succosa titolabile è stata polpa quella di NUN polpa 3984 (46,9%); cavitàquella<br />

meno polpasuccosa<br />

di polpa PS 363 (34,2%); buccia polpa<br />

PS 627<br />

PS 363<br />

RZ 34-796<br />

Harper<br />

Shilan<br />

Nun 3984<br />

Harper ha mostrato (meq/100 una g) succosità (Kg) intermedia % assieme placentare agli altri (µg/g 5 ibridi. p.f.) Per (µg/g quanto p.f.) riguarda (mm) il <br />

(ppm)<br />

carotene non sono state notate differenze significative tra gli ibridi, mentre per il licopene il valore<br />

13,7 bc 1,51 c 0,69 cd 38,2 cd 101,6 a 37,3 a 1,57 ab 3,6 cd<br />

più alto è stato dato da Isi 327 (1,76 µg/g p.f.) e il più basso da PS 363 (0,86 µg/g p.f.).<br />

15,9 a 1,58 c 1,63 a 34,2 d 117,7 a 36,2 a 0,86 b 5,9 ab<br />

13,7 Le bc due valutazioni 2,38 b merceologiche 0,52 d spessore 42,7 a-c della 51,3 polpa a e spessore 39,9 a della 1,24 buccia ab hanno 2,6 fatto d<br />

risaltare 13,6 c Tazio 1,59 per c la polpa 0,63 più cd spessa e 41,3 Harper bc per la 85,9 buccia a più spessa; 34,4 a mentre 1,45 valori ab bassi 7,3 si sono a<br />

notati 14,2 bc per XP 1,42 1649 c (polpa) 1,75 e RZ a 34-796 35,9 e d NUN 3994 113,3 (buccia). a 46,7 Il grado a zuccherino 1,32 ab ha messo 4,2 c in<br />

evidenza 13,9 bc valori 3,02 superiori a ai 1,04 15° bc Brix per 46,9 PS a 363, Tazio 85,5 e XP a 1649, 29,2 mentre a il valore 1,53 più ab basso 2,8 è stato d<br />

(mm)<br />

32,0 ab<br />

32,0 ab<br />

30,6 a-c<br />

28,3 bc<br />

30,7 a-c<br />

31,3 a-c<br />

Tazio registrato 15,1 ab per 1,61 l’ibrido c di riferimento 0,93 b-d Harper 43,5 ab (13,57° 84,3 Brix). a L’acidità 34,9 a titolabile 1,49 ha ab mostrato 5,6 valori b 33,4 a<br />

Isi 327 elevati 14,9 a-c per XP 1,42 1649, c bassi 0,91 per Isi b-d 327 e 43,0 Shilan. a-c 58,4 a 30,7 a 1,76 a 4,9 bc 30,7 a-c<br />

XP 1649 15,1 ab 3,15 a 1,27 ab 39,2 b-d 137,5 a 33,2 a 1,53 ab 4,6 bc 26,9 c<br />

Media Aggiornamento 14,4 1,96 lista varietale 1,05 40,6 92,8 35,8 1,42 4,6 30,7<br />

Sulla base dei risultati ottenuti negli ultimi 4 anni di sperimentazione, è stato predisposto l’elenco<br />

degli ibridi raccomandati (Tab. 6). La scelta è avvenuta tenendo presente in ordine prioritario:<br />

precocità di maturazione, qualità del frutto e produttività.<br />

Tab. 6. Lista degli ibridi raccomandati.<br />

Tab. 6. Lista degli ibridi raccomandati.<br />

Tipologia Supermarket<br />

Supermarket Precocità media; produttività buona; serbevolezza media; polpa con contenuto<br />

zuccherino medio-basso; durezza media, succosità elevata, contenuto in <br />

carotene e licopene medio-alto, spessore medio; buccia spessore elevato.<br />

Macigno Precocità buona; produttività media; serbevolezza media; polpa con contenuto<br />

zuccherino elevato, durezza medio-alta, contenuto in carotene e licopene buoni,<br />

spessore medio-elevato; buccia spessore medio.<br />

Century Precocità medio-alta; produttività media; serbevolezza buona; polpa con<br />

contenuto zuccherino medio, durezza scarsa, succosità elevata, contenuto in <br />

carotene e licopene medio-basso, spessore elevato; buccia spessore medio.<br />

Yakura Precocità media; produttività elevata; serbevolezza media; polpa con contenuto<br />

zuccherino elevato, acidità media, durezza medio-alta, succosità media, contenuto<br />

in carotene e licopene buono, spessore medio; buccia spessore medio.<br />

MN 84 Precocità elevata; produttività elevata; serbevolezza medio-scarsa; polpa con<br />

contenuto zuccherino medio, durezza medio-alta, succosità medio-alta, contenuto<br />

in carotene e licopene scarso; spessore elevato; buccia spessore medio.<br />

NUN 3200 Precocità media; produttività media; serbevolezza medio-scarsa; polpa con<br />

contenuto zuccherino elevato; durezza scarsa, succosità media; contenuto in <br />

carotene e licopene elevati; spessore elevato; buccia spessore elevato.<br />

Tipologia Harper<br />

Harper Precocità media; produttività medio-alta; serbevolezza scarsa; polpa con<br />

contenuto zuccherino medio, durezza scarsa, succosità media, contenuto in in <br />

carotene e licopene medio; spessore medio; buccia spessore elevato .<br />

Mambo Precocità media; produttività elevata; serbevolezza medio-scarsa; polpa con<br />

contenuto zuccherino buono, durezza e succosità scarse, contenuto in carotene e<br />

licopene medio alto; spessore medio alto; buccia spessore medio.<br />

Shilan Precocità media; produttività media; serbevolezza media; polpa con contenuto<br />

zuccherino medio alto, durezza elevata, succosità media, contenuto in carotene e<br />

licopene elevati; spessore alto; buccia spessore medio.<br />

Isi 327 Precocità elevata; produttività media; serbevolezza media; polpa con contenuto<br />

zuccherino elevato, durezza media; succosità elevata, contenuto in carotene e<br />

licopene elevato, spessore medio alto, spessore buccia medio.<br />

Capitol Precocità scarsa; produttività elevata; serbevolezza media; polpa con contenuto<br />

zuccherino medio alto, durezza e succosità medio-alte, contenuto in carotene e<br />

licopene medio-basso; spessore elevato; buccia spessore medio.<br />

PS 363 Precocità media; produttività medio-alta; serbevolezza buona; polpa con<br />

contenuto zuccherino molto elevato, durezza elevata, succosità scarsa, contenuto<br />

in carotene elevato, in licopene scarso; spessore medio-alto; buccia spessore<br />

medio-alto.<br />

Tazio Precocità medio-alta; produttività media; serbevolezza media; polpa con<br />

contenuto zuccherino elevato, durezza medio-scarsa, succosità medio-alta,<br />

contenuto in carotene medio, in licopene medio-alto; spessore elevato; buccia<br />

spessore medio-alto<br />

25


26<br />

t/ha<br />

t/ha<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

kg<br />

5<br />

0<br />

1,25<br />

1,2<br />

1,15<br />

1,1<br />

1,05<br />

1<br />

0,95<br />

0,9<br />

MN 84<br />

PS 929<br />

MB 3232<br />

MQ 82<br />

Fig. 1 - Produzione commerciale di frutti durante la prima settimana di raccolta nella prova<br />

realizzata a Campitello di Marcaria (MN).<br />

MN 84<br />

PS 929<br />

MB 3232<br />

MQ 82<br />

ROMULUS<br />

ROMULUS<br />

Fig. 2 - Produzione commerciale totale degli ibridi di melone valutati a Campitello di Marcaria (MN).<br />

A<br />

SUPERMARKET<br />

AB<br />

MN 84<br />

A-C<br />

MB 3232<br />

B-D B-E<br />

PS 929<br />

MQ 82<br />

Fig. 3 - Peso medio del frutto degli ibridi di melone valutati a Campitello di Marcaria (MN).<br />

ES 03-056<br />

ES 03-056<br />

C-E<br />

ES 03-056<br />

NUN 3200<br />

NUN 3200<br />

C-E<br />

NUN 6253<br />

EX 2872 HY<br />

EX 2872 HY<br />

DE<br />

EX 2872 HY<br />

NUN 6253<br />

NUN 6253<br />

DE E<br />

NUN 3200<br />

SUPERMARKET<br />

SUPERMARKET<br />

ROMULUS


t/ha<br />

t/ha<br />

kg<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

1,8<br />

1,6<br />

1,4<br />

1,2<br />

1<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,4<br />

0,2<br />

0<br />

A<br />

AB<br />

A-C<br />

BC<br />

Fig. 4 - Produzione commerciale di frutti durante la prima settimana di raccolta nella prova<br />

realizzata a S. Croce di Sermide (MN).<br />

BC<br />

ISI 327 TAZIO PS 263 SHILAN PS 627 HARPER RZ 34-796 NUN 3984 XP 1649<br />

RZ 34-796 PS 263 HARPER PS 627 XP 1649 SHILAN ISI 327 TAZIO NUN 3984<br />

Fig. 5 - Produzione commerciale totale degli ibridi di melone valutati a S. Croce di Sermide (MN).<br />

A<br />

AB<br />

AB<br />

B<br />

Fig. 6 - Peso medio del frutto degli ibridi di melone valutati a S. Croce di Sermide (MN).<br />

B<br />

RZ 34-796 HARPER SHILAN ISI 327 NUN 3984 PS 627 XP 1649 TAZIO PS 263<br />

BC<br />

B<br />

BC<br />

B<br />

C<br />

B<br />

C<br />

B<br />

27


5. Melone. Analisi sensoriale per caratterizzare<br />

tre aree di produzione.<br />

INTRODUZIONE<br />

La qualità del melone dipende fortemente<br />

sia dalla varietà coltivata, sia dalle<br />

condizioni chimico-fisiche del terreno<br />

che nel corso degli anni hanno determinato<br />

l’identificazione di zone vocate di coltivazione.<br />

Ai fini del riconoscimento ufficiale<br />

di questa vocazionalità attraverso i marchi<br />

DOP ed IGP, appare strategico l’utilizzo dei<br />

descrittori già noti per questo prodotto. Con<br />

questa ricerca si è inteso verificare se gli stessi<br />

ibridi di melone, coltivati in tre aree tipiche<br />

del mantovano (Sermide, Viadana, Rodigo),<br />

presentano differenze a livello sensoriale. La<br />

caratterizzazione pedologica delle tre aree<br />

è riportata nei “Rapporti dei Rilevamenti<br />

Pedologici” (SSR) editi da ERSAL-<strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>. Vengono riportati di seguito i<br />

riferimenti che hanno permesso la precisa<br />

individuazione delle tre aziende che hanno<br />

ospitato la coltivazione del melone utilizzato<br />

per l’analisi sensoriale. Azienda di Sermide:<br />

SSR4 1991 unità cartografica STO1; Azienda<br />

di Viadana: SSR11 1992 unità cartografica<br />

STO37; Azienda di Rodigo: SSR20 1997<br />

unità cartografica FAV1.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Le piantine degli ibridi Harper (H), ISI 327<br />

(I) e Supermarket (S) sono state coltivate<br />

a Rivalta vicino a Rodigo (R), S. Croce di<br />

Sermide (S) e Campitello di Marcaria vicino<br />

a Viadana (V), adottando le stesse pratiche<br />

agronomiche. Considerato che l’ibrido I 327<br />

a Campitello non è giunto a maturazione in<br />

tempo, per le analisi sensoriali sono stati resi<br />

disponibili otto campioni di frutti: HR, HS,<br />

HV, IR, IS, SR, SS, SV. Un frutto di ciascun<br />

campione è stato tagliato in otto fette delle<br />

stesse dimensioni; per l’analisi sensoriale è<br />

stata utilizzata la porzione centrale di ciascuna<br />

fetta. I campioni sono stati presentati ai<br />

giudici in contenitori salvaroma trasparenti,<br />

contrassegnati da un numero casuale. L’ordine<br />

di presentazione a ciascun giudice è<br />

avvenuto in modo casuale. Ad ogni seduta<br />

di analisi sensoriale, quattro campioni sono<br />

stati valutati in tre repliche successive, utilizzando<br />

la metodologia pubblicata su “I Quaderni<br />

della Ricerca” anno 2003. La scheda è<br />

composta di nove descrittori: odore di polpa<br />

di anguria, odore di fungo, dolce, durezza, fibrosità,<br />

solubilità, succosità, aroma di tiglio,<br />

aroma di zucchino. I responsi sono stati elaborati<br />

attraverso “Analisi Procusters Generalizzata”<br />

(GPA) contenuta nel pacchetto di<br />

programmi statistici “Senstools”, applicato<br />

all’analisi sensoriale.<br />

28<br />

RISULTATI<br />

La GPA ha permesso di individuare cinque<br />

attributi sensoriali: aroma di fungo, dolce,<br />

fibrosità, succosità ed aroma di zucchino, in<br />

grado di differenziare i campioni esaminati<br />

(Fig.1 e tab.1).<br />

I campioni posizionati nella direzione di un<br />

descrittore, hanno dimostrato un probabile<br />

alto contenuto in quel descrittore; ovviamente<br />

i campioni posizionati in direzione<br />

opposta si sono distinti per un probabile basso<br />

contenuto in quel descrittore. Il termine<br />

“probabile” è utilizzato perché la posizione<br />

di un campione per un descrittore, è in parte<br />

determinata dall’interazione con gli altri<br />

descrittori.<br />

I campioni HV e HS hanno presentato la<br />

massima intensità per i descrittori “dolce” e<br />

“succosità”, la minima intensità per “fibrosità”<br />

e “aroma di zucchino”. A questi campioni<br />

si sono contrapporti SR per la minima<br />

intensità di “dolce” e IR per la massima<br />

“fibrosità”, aggiunta a minime “succosità” e<br />

“odore di fungo”.<br />

Il campione IS ha presentato la massima intensità<br />

di “odore di fungo” e quella minima<br />

“aroma di zucchino”; ad esso, si è contrappo-<br />

sto HR per la massima intensità di “aroma di<br />

zucchino”.<br />

I campioni SS e SV sono risultati molto vicini<br />

all’origine degli assi e quindi non differenziati<br />

da parte dei giudici.<br />

I risultati sono stati anche rappresentati<br />

come “spider plot” che rappresenta i valori<br />

medi dell’intensità di ogni descrittore su scale<br />

strutturate disposte a raggiera. Si è ottenuta<br />

così una figura a stella che rappresenta il<br />

profilo sensoriale degli otto campioni (Fig.<br />

2).<br />

In conclusione i tre ibridi coltivati a Rodigo<br />

si sono distinti significativamente dai corrispondenti<br />

coltivati a Viadana ed a Sermide,<br />

per i descrittori sensoriali: “dolce”, “succosità”,<br />

odore di zucchino” ed “odore di fungo.<br />

Verosimilmente tali differenze sono da attribuire<br />

alle notevoli differenze pedologiche<br />

tra il suolo di Rodigo e quelli di Sermide e<br />

Viadana che tra di loro mostrano notevole<br />

similarità.<br />

Questi risultati aprono interessanti prospettive<br />

per l’identificazione delle aree tipiche di<br />

produzione, tuttavia per una pratica applicazione<br />

dovranno essere validati attraverso<br />

almeno altri 2 anni di valutazioni sensoriali<br />

utilizzando gli stessi ibridi e gli stessi suoli.


Tab. 1. Punteggio medio (da 9 = intensot a 1 = assente) per ogni descrittore attribuito agli otto campioni in prova. I valori significativamente diversi<br />

tra di loro sono riportati in colore diverso dal nero.<br />

Tab. 1. Punteggio medio (da 9 = intenso a 1 = assente) per ogni descrittore attribuito agli otto campioni in prova.<br />

I valori significativamente diversi tra di loro sono riportati in colore diverso dal nero.<br />

Odore polpa<br />

anguria<br />

HV<br />

Succosità<br />

HS<br />

Aroma di zucchino<br />

Dolce Odore di fungo<br />

SV<br />

SS<br />

Aroma di tiglio<br />

IS<br />

Fibrosità<br />

Fig. 1. Posizionamento degli otto campioni di melone, in direzione dei cinque descrittori che hanno mostrato differenze significative.<br />

Solubilità<br />

Fibrosità<br />

Odore fungo<br />

p < 0,03<br />

Succosità<br />

Durezza<br />

Dolce<br />

p < 0,001<br />

Durezza Fibrosità<br />

p < 0,04<br />

Fig. 2. Valore medio su scala da 1 a 9 dei nove descrittori disposti a raggera per gli otto campioni di melone.<br />

IR<br />

Aroma di tiglio<br />

HR<br />

0, 1, 2, 3, 4, 5, 6,<br />

Dolce<br />

Solubilità Succosità<br />

p < 0,01<br />

SR<br />

Aroma di zucchino<br />

Odore di fungo<br />

IS<br />

HV<br />

SS<br />

HR<br />

HS<br />

IR<br />

SV<br />

SR<br />

Odore polpa d'anguria<br />

Aroma tiglio Aroma<br />

zucchino<br />

p < 0,001<br />

HR 4,22 2,44 4,39 3,50 3,83 5,28 5,83 2,67 3,56<br />

IR 3,11 2,00 4,56 4,28 4,50 4,94 5,17 3,33 2,61<br />

SR 3,39 2,67 3,72 3,61 4,00 4,72 5,72 3,11 3,11<br />

HS 3,17 2,39 5,61 3,56 3,94 5,17 5,78 3,33 2,33<br />

IS 2,94 3,39 6,17 4,17 3,94 4,89 5,89 3,83 2,22<br />

SS 3,56 2,22 5,33 3,78 4,11 5,00 5,44 3,78 2,28<br />

HV 2,89 2,78 6,78 3,44 3,72 4,83 6,22 4,22 1,94<br />

SV 3,56 2,28 5,33 3,50 4,17 5,00 5,94 3,94 2,06<br />

29


6. Orticole da foglia.<br />

INTRODUZIONE<br />

L<br />

a coltivazione fuori suolo consiste nell’allevamento<br />

di piante il cui apparato<br />

radicale si sviluppa in substrati inerti od<br />

in soluzioni acquose. Il sistema permette di<br />

risparmiare acqua e di evitare tutti i problemi<br />

legati alla “stanchezza del terreno” (malattie,<br />

scompensi nutrizionali, salinità, ecc.).<br />

Teoricamente tutte le specie orticole potrebbero<br />

essere allevate con sistemi fuori suolo,<br />

ma solo poche sono diffuse su larga scala. In<br />

linea generale le colture a lungo ciclo si adattano<br />

meglio alla coltivazione su substrato,<br />

mentre quelle a ciclo breve sono più adatte ai<br />

sistemi che prevedono il contatto diretto delle<br />

radici con la soluzione nutritiva. Questo<br />

è il caso della sperimentazione per ottenere<br />

insalate da destinare alla IV gamma, iniziata<br />

nel 2004 con la valerianella, utilizzando<br />

i due sistemi più diffusi: “NFT” e “Floating<br />

System”.<br />

L’NFT ha messo in evidenza una serie di<br />

difficoltà tra cui le principali sono state l’eccessiva<br />

proliferazione di alghe verdi in canaletta<br />

e la forte infestazione di insetti sciaridi;<br />

il “Floating” invece ha permesso di ottenere<br />

prodotto di ottima ed elevata qualità.<br />

Sulla base di queste prime esperienze, nel<br />

2005 si è mirato ad adattare la tecnica NFT<br />

alla coltivazione di ortaggi da taglio ed a migliorare<br />

i risultati ottenuti nel 2004 con il<br />

“Floating System” aggiungendo anche la coltura<br />

di spinacio.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Le prove sono state realizzate in due serre a<br />

volta con copertura in PMMA (polimetilmetacrilato)<br />

presso il C.E.T.A.S. (Centro per<br />

30<br />

le Tecnologie Agrarie in Serra) gestito dalla<br />

Facoltà di Agraria di Milano.<br />

Floating system<br />

Per la sperimentazione è stata utilizzata la<br />

cultivar “Trofy” di valerianella (ditta Clause)<br />

e quella di spinacio “Bella” (ditta Isi Sementi).<br />

La valerianella è stata coltivata nei<br />

periodi marzo – aprile e giugno – luglio al<br />

fine di completare i cicli produttivi realizzati<br />

nel 2004; lo spinacio invece, è stato coltivato<br />

nei periodi aprile-maggio, maggio-giugno e<br />

ottobre-novembre.<br />

Le prove sono state realizzate in otto vasche<br />

di 2,8 m 2 ciascuna, ottenute ricoprendo con<br />

un film di polietilene (0,2 mm), un telaio in<br />

ferro-zincato alto circa 80 cm ed un basamento<br />

di legno. In ogni vasca sono stati im-<br />

Coltivazione fuori suolo<br />

messi 700 l (40 cm) di soluzione nutritiva, la<br />

cui composizione è riportata in tabella 1.<br />

La semina è avvenuta in contenitori alveolati<br />

di polistirolo (51,5 x 32,5 cm) provvisti di<br />

228 fori, corrispondenti ad un investimento<br />

di circa 1150 piante/m 2 . Dopo la semina i<br />

vassoi sono stati mantenuti per 7 giorni su<br />

un bancale e poi collocati a galleggiare nelle<br />

vasche contenenti la soluzione nutritiva.<br />

Solo per il ciclo ottobre-novembre è stata<br />

utilizzata anche la soluzione nutritiva con<br />

concentrazione di tutti gli elementi minerali<br />

ridotta a metà, al fine di valutare l’eventuale<br />

influenza in termini di quantità e qualità<br />

della produzione.<br />

Ad ogni ciclo colturale sono state messe a<br />

confronto due tesi sperimentali che prevedevano<br />

o meno l’arieggiamento continuo<br />

della soluzione nutritiva attraverso un tubo<br />

di plastica (Ø 0,5 cm) forato ogni 20 cm ed<br />

immesso nelle vasche. Ciascuna tesi era ripetuta<br />

4 volte; in pratica 4 vasche contenevano<br />

soluzione nutritiva arieggiata e 4 vasche<br />

soluzione non arieggiata. Settimanalmente<br />

sono stati misurati la conducibilità elettrica,<br />

il pH e la concentrazione di ossigeno disciolto<br />

nella soluzione.<br />

La raccolta è avvenuta tagliando le piantine al<br />

colletto fuoriuscite dagli alveoli. Per ciascuna<br />

parcella sperimentale sono stati determinati<br />

il peso del prodotto ottenuto ed il contenuto<br />

in clorofilla (componenti a e b), carotenoidi<br />

totali, nitriti e nitrati.<br />

Nutrient Film Technique (NFT)<br />

La prova è stata realizzata su un bancale di<br />

18 m 2 (12 x 1,5 m) con una pendenza sul<br />

lato corto variabile dal 10% al 30% nel corso<br />

delle diverse prove. L’irrigazione è avvenuta


mediante ala gocciolante sulla testata del lato<br />

lungo del bancale, dotata di capillari distanti<br />

5 cm l’uno dall’altro. La soluzione nutritiva<br />

utilizzata aveva la stessa composizione<br />

chimica di quella impiegata per il floating<br />

system. La portata di soluzione nutritiva è<br />

stata 100 ml/min per capillare; gli interventi<br />

irrigui avevano una durata di 1-5 minuti ed<br />

una frequenza ogni 5-15 minuti in funzione<br />

della fase del ciclo colturale e della temperatura<br />

in serra.<br />

Anche per questa prova è stata utilizzata la<br />

varietà “Trofy” di valerianella INTRODUZIONE e la varietà<br />

“Bella” di spinacio. Allo scopo di favorire<br />

un omogeneo scorrimento della soluzione<br />

nutritiva, il bancale è stato ricoperto o con<br />

film plastico da imballaggi dotato di piccoli<br />

cuscinetti d’aria, oppure con un tappetino di<br />

plastica con la parte verso l’alto provvista di<br />

setole alte circa 1 cm. Sopra il film plastico<br />

od il tappetino è stato collocato il telo di<br />

TNT su cui sono stati distribuiti i semi ad<br />

una densità di 1500 piante/m<br />

elevata qualità.<br />

2 , corrispondenti<br />

a 14,7 g per spinacio e 3,9 g per valerianella.<br />

Sopra il TNT è stata collocata infine<br />

una sottile rete di plastica a maglie di circa 1<br />

cm allo scopo di evitare la movimentazione<br />

dei semi e di facilitare la raccolta.<br />

ORTICOLE DA FOGLIA. Coltivazione fuori suolo.<br />

La coltivazione fuori suolo consiste nell’allevamento di piante il cui apparato radicale si svilu<br />

state le produzioni di valerianella nel 2° ciclo<br />

in substrati inerti od in soluzioni acquose. Il sistema permette di risparmiare acqua e di evitare tu<br />

(1,3 Kg/m<br />

problemi legati alla “stanchezza del terreno” (malattie, scompensi nutrizionali, salinità, ec<br />

Teoricamente tutte le specie orticole potrebbero essere allevate con sistemi fuori suolo, ma<br />

poche sono diffuse su larga scala. In linea generale le colture a lungo ciclo si adattano meglio<br />

coltivazione su substrato, mentre quelle a ciclo breve sono più adatte ai sistemi che prevedon<br />

contatto diretto delle radici con la soluzione nutritiva. Questo è il caso della sperimentazione<br />

ottenere insalate da destinare alla IV gamma, iniziata nel 2004 con la valerianella, utilizzando i<br />

sistemi più diffusi: “NFT” e “Floating System”. L’NFT ha messo in evidenza una serie di diffic<br />

tra cui le principali sono state l’eccessiva proliferazione di alghe verdi in canaletta e la f<br />

infestazione di insetti sciaridi; il “Floating” invece ha permesso di ottenere prodotto di ottima<br />

2 ) e di spinacio nel 4° ciclo (1,7<br />

Kg/m2 ), influenzate negativamente dalle elevate<br />

temperature in serra (Fig. 2). Sia la valerianella<br />

che lo spinacio sono infatti specie<br />

tendenzialmente microterme che all’aumentare<br />

della temperatura dell’aria, rallentano il<br />

ritmo di accrescimento e diminuiscono la<br />

qualità della produzione. Però, anche la bassa<br />

temperatura del periodo ottobre-novembre,<br />

ha influito negativamente sulla produzione<br />

di spinacio (1,1 Kg/m2 Il contenuto in clorofilla, carotenoidi ed antociani<br />

non è risultato significativamente diverso<br />

nelle piante allevate con o senza arieggiamento<br />

della soluzione nutritiva (Tab. 4).<br />

La misura della fluorescenza della clorofilla a<br />

due diversi livelli di luce saturante, ha dimostrato<br />

che l’ipossia (soluzione non arieggiata)<br />

non ha influenzato negativamente la fisiologia<br />

delle piante (Fig. 3).<br />

Nutrient Film Technique (NFT)<br />

). La concentrazione Nel 2004 con il sistema NFT era stato spe-<br />

Sulla base di queste prime esperienze, nel 2005 si è mirato ad adattare la tecnica NFT<br />

una produzione di spinacio praticamente ed una rete.<br />

coltivazione di ortaggi identica da a taglio quella ed con a concentrazione migliorare i salina risultati ottenuti nel 2004 con il “Floating Syst<br />

aggiungendo anche la coltura di spinacio.<br />

RISULTATI<br />

I valori medi decadici della temperatura in<br />

piena (Fig. 2). Il risultato se confermato in<br />

cicli primaverili ed estivi, potrebbe consen-<br />

serra sono riportati in MATERIALI figura 1. Durante E METODI i tire un notevole risparmio di concimi solu-<br />

mesi più freddi si è intervenuto con riscalbili.damento di soccorso ad aria durante la notte La conducibilità elettrica (CE) della soluzio-<br />

per evitare il gelo; per contro nei mesi più ne sia per valerianella che per spinacino, è<br />

caldi il sistema di raffrescamento “cooling” leggermente aumentata alla fine di ciascun<br />

ha permesso di non superare i 30° C (Fig. ciclo colturale, senza però evidenziare diffe-<br />

1).<br />

renze significative tra le due tesi (arieggiata<br />

Floating system<br />

La durata del ciclo colturale, pressoché identica<br />

per le due specie, è variata notevolmente<br />

in funzione del periodo di coltivazione (Tab.<br />

2).<br />

I cicli produttivi 1 e 5 svolti a temperature<br />

di 9°-15°C e 8-20°C, sono stati di 49 e 45<br />

giorni, con un posticipo di circa 15 giorni<br />

rispetto ai tre cicli estivi.<br />

La produzione commerciale per le due tesi a<br />

confronto (arieggiata e non) è risultata praticamente<br />

identica per tutti i quattro cicli col-<br />

turali e per entrambe le specie (Fig. 1).<br />

Le produzioni più elevate sono state ottenute<br />

nel 1° ciclo (marzo-aprile) con la valerianella<br />

(2,5 Kg/m2 ) e nel 2° ciclo (aprile-maggio)<br />

con lo spinacio (2,3 Kg/ha); più scarse sono<br />

salina ridotta a metà ha permesso di ottenere<br />

nel 5° ciclo colturale (ottobre-novembre),<br />

Le prove sono state realizzate in due serre a volta con copertura in PMMA (polimetilmetacril<br />

buzione della soluzione nutritiva sull’intera<br />

presso il C.E.T.A.S. (Centro per le Tecnologie Agrarie in Serra) gestito dalla Facoltà di Agrari<br />

Milano.<br />

Floating system<br />

Per la sperimentazione è stata utilizzata la cultivar “Trofy” di valerianella (ditta Clause) e quell<br />

spinacio “Bella” (ditta Isi Sementi). La valerianella è stata coltivata nei periodi marzo – apri<br />

giugno – luglio al fine di completare i cicli produttivi realizzati nel 2004; lo spinacio invece, è s<br />

coltivato nei periodi aprile-maggio, maggio-giugno e ottobre-novembre.<br />

Le prove sono state realizzate in otto vasche di 2,8 m 2 e non).<br />

ghe.<br />

Come nel 2004, un aumento maggiore dei Purtroppo entrambi i sistemi non sono stati<br />

valori di CE è stato osservato in corrispoden- in grado di contenere lo sviluppo delle alghe<br />

za delle temperature più elevate per effetto fino alla raccolta del prodotto.<br />

ciascuna, ottenute ricoprendo con un film<br />

polietilene (0,2 mm), un telaio in ferro-zincato alto circa 80 cm ed un basamento di legno. In o<br />

vasca sono stati immessi 700 l (40 cm) di soluzione nutritiva, la cui composizione è riportat<br />

tabella 1.<br />

Tab. 1. Composizione chimica della soluzione nutritiva utilizzata<br />

Tab. 1. Composizione chimica della soluzione nutritiva utilizzata<br />

Sali minerali Concentrazione (mg/l)<br />

Nitrato di calcio 360<br />

Nitrato di potassio 460<br />

Nitrato d’ammonio al 34% 310<br />

Fosfato di potassio 240<br />

Solfato di potassio 190<br />

Solfato di magnesio 100<br />

Ferro 20<br />

Microelementi 20<br />

pH 5,5- 6,5<br />

Conducibilità elettrica 2,6 mS/cm<br />

dell’aumento dell’evapotraspirazione della<br />

soluzione in vasca.<br />

Inoltre una maggiore diminuzione del pH si<br />

è verificata per la tesi con soluzione nutritiva<br />

arieggiata, in conseguenza della maggiore<br />

quantità di acido carbonico disciolto. La coltivazione<br />

in condizioni di ipossia (soluzione<br />

non arieggiata) ha diminuito il contenuto di<br />

nitrati nelle foglie rispetto alla tesi arieggiata.<br />

Questo risultato può essere interessante per<br />

semplificare l’impianto, purché venga garantita<br />

una quantità (150 l circa) di soluzione<br />

nutritiva in grado di svolgere una funzione<br />

“riequilibrante” (Tab. 3).<br />

rimentato il tessuto non tessuto (TNT) tra<br />

due reti di plastica, oppure tra un tappetino<br />

I risultati ottenuti furono insoddisfacenti,<br />

soprattutto a causa dell’incontrollabile sviluppo<br />

di alghe verdi sul bancale.<br />

Nel 2005 sia il film plastico per l’imballaggio<br />

che il tappetino ha permesso un’equa distri-<br />

superficie del TNT. Il film plastico si è rivelato<br />

più idoneo del tappetino in quanto ha<br />

consentito una più celere evacuazione della<br />

soluzione, ritardando così lo sviluppo di al-<br />

La semina è avvenuta in contenitori alveolati di polistirolo (51,5 x 32,5 cm) provvisti 31 di 228 f<br />

corrispondenti ad un investimento di circa 1150 piante/m 2 . Dopo la semina i vassoi sono


32<br />

Le produzioni più elevate sono state ottenute nel 1° ciclo (marzo-aprile) con la valerianella (2,5<br />

Kg/m<br />

Tab. 2. Inizio e termine dei cicli produttivi realizzati nel 2005.<br />

2 grado di svolgere una funzione “riequilibrante” (Tab. 3). Il contenuto in clorofilla, carotenoidi ed<br />

antociani ) e nel non 2° è ciclo risultato (aprile-maggio) significativamente con lo spinacio diverso nelle (2,3 Kg/ha); piante allevate più scarse con sono o senza state arieggiamento<br />

le produzioni<br />

della soluzione nutritiva (Tab. 4). La misura della fluorescenza della clorofilla a due diversi livelli<br />

di Tab. luce 2. Inizio saturante, e trmine ha dei dimostrato cicli produttivi che l’ipossia realizzati nel (soluzione 2005. non arieggiata) non ha influenzato<br />

negativamente Specie la fisiologia Ciclo delle piante Semina (Fig. 3). Raccolta Durata (gg)<br />

Valerianella 1° 2 marzo 2005 20 aprile 2005 49<br />

Valerianella 2° 8 giugno 2005 12 luglio 2005 34<br />

Spinacino 3° 14 aprile 2005 11 maggio 2005 27<br />

Spinacino 4° 12 maggio 2005 7 giugno 2005 26<br />

Spinacino 5° 11 ottobre 2005 25 novembre 2005 45<br />

di valerianella nel 2° ciclo (1,3 Kg/m 2 ) e di spinacio nel 4° ciclo (1,7 Kg/m 2 ), influenzate<br />

negativamente dalle elevate temperature in serra (Fig. 2). Sia la valerianella che lo spinacio sono<br />

infatti specie tendenzialmente microterme che all’aumentare della temperatura dell’aria, rallentano<br />

il ritmo di accrescimento e diminuiscono la qualità della produzione. Però, anche la bassa<br />

temperatura del periodo ottobre-novembre, ha influito negativamente sulla produzione di spinacio<br />

(1,1 Kg/m 2 Nutrient Film Technique (NFT)<br />

Nel 2004 con il sistema NFT era stato sperimentato il tessuto non tessuto (TNT) tra due reti di<br />

plastica, oppure tra un tappetino ed una rete. I risultati ottenuti furono insoddisfacenti, soprattutto a<br />

causa dell’incontrollabile sviluppo di alghe verdi sul bancale. Nel 2005 sia il film plastico per<br />

l’imballaggio che il tappetino ha permesso un’equa distribuzione della soluzione nutritiva<br />

sull’intera superficie del TNT. Il film plastico si è rivelato più idoneo del tappetino in quanto ha<br />

consentito una più celere evacuazione della soluzione, ritardando così lo sviluppo di alghe.<br />

Purtroppo entrambi i sistemi non sono stati in grado di contenere lo sviluppo delle alghe fino alla<br />

raccolta del prodotto.<br />

Tab. 3. Contenuto in nitrati (valore medio dei cinque cicli) in piante di valerianella e spinacio allevate con il<br />

sistema Tab. 3. “floating Contenuto system” in e nitrati soluzione (valore nutritiva medio arieggiata dei oppure cinque non cicli) arieggiata. in piante di valerianella e spinacio<br />

allevate con il sistema “floating system” e soluzione nutritiva arieggiata oppure non arieggiata.<br />

NITRATI (mg Kg<br />

). La concentrazione salina ridotta a metà ha permesso di ottenere nel 5° ciclo colturale<br />

(ottobre-novembre), una produzione di spinacio praticamente identica a quella con concentrazione<br />

salina piena (Fig. 1). Il risultato se confermato in cicli primaverili ed estivi, potrebbe consentire un<br />

notevole risparmio di concimi solubili.<br />

La conducibilità elettrica (CE) della soluzione sia per valerianella che per spinacino, è leggermente<br />

aumentata alla fine di ciascun ciclo colturale, senza però evidenziare differenze significative tra le<br />

due tesi (arieggiata e non). Come nel 2004, un aumento maggiore dei valori di CE è stato osservato<br />

in corrispodenza delle temperature più elevate per effetto dell’aumento dell’evapotraspirazione<br />

della soluzione in vasca. Inoltre una maggiore diminuzione del pH si è verificata per la tesi con<br />

soluzione nutritiva arieggiata, in conseguenza della maggiore quantità di acido carbonico disciolto.<br />

La coltivazione in condizioni di ipossia (soluzione non arieggiata) ha diminuito il contenuto di<br />

nitrati nelle foglie rispetto alla tesi arieggiata. Questo risultato può essere interessante per<br />

semplificare l’impianto, purché venga garantita una quantità (150 l circa) di soluzione nutritiva in<br />

grado di svolgere una funzione “riequilibrante” (Tab. 3). Il contenuto in clorofilla, carotenoidi ed<br />

antociani non è risultato significativamente diverso nelle piante allevate con o senza arieggiamento<br />

della soluzione nutritiva (Tab. 4). La misura della fluorescenza della clorofilla a due diversi livelli<br />

di luce saturante, ha dimostrato che l’ipossia (soluzione non arieggiata) non ha influenzato<br />

negativamente la fisiologia delle piante (Fig. 3).<br />

-1 p.f.)<br />

Coltura Soluzione arieggiata Soluzione non arieggiata Signif.<br />

Spinacio 3302,5±180 2862,1±119 **<br />

Valerianella 5140,3±149 4896,9±136 **<br />

**<br />

**<br />

=<br />

=<br />

significatività<br />

significatività<br />

p


k/mq<br />

3<br />

2,5<br />

2<br />

1,5<br />

1<br />

0,5<br />

0<br />

a<br />

Valerianella<br />

b<br />

Spinacio<br />

Arieggiata<br />

Non arieggiata<br />

1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo 4° ciclo 5° ciclo<br />

a<br />

b<br />

Conc. Piena<br />

Conc. mezza<br />

Fig.2. Produzione commerciale di valerianella (1° e 2° ciclo) e di spinacio (3°, 4° e 5° ciclo); confronto tra<br />

soluzione arieggiata e non arieggiata (dal 1° al 4° ciclo); confronto tra soluzione con Sali minerali a<br />

concentrazione piena e ridotta a metà (5° ciclo).<br />

33


7. Orticoltura montana.<br />

INTRODUZIONE<br />

Il progetto regionale per contribuire allo<br />

sviluppo dell’orticoltura nelle zone montagnose<br />

della Valtellina, è stato avviato nel<br />

2003. Le ragioni che determinarono questa<br />

scelta sono essenzialmente tre: - offrire al<br />

notevole flusso turistico prodotti locali di<br />

elevata qualità; - produrre ortaggi nel periodo<br />

estivo, altrimenti importati a causa delle<br />

eccessive temperature delle zone di pianura<br />

(insalate soprattutto da destinare alla IV<br />

gamma, cavolfiori, cavoli); - sviluppare colture<br />

alternative al melo ed alla vite, in grado<br />

di assorbire meglio gli impegni di manodopera<br />

nell’arco dell’anno.<br />

La dimostrazione che l’orticoltura può contribuire<br />

notevolmente allo sviluppo delle<br />

aree montane, è ben visibile nel vicino trentino<br />

ed in particolare in Val di Gresta, dove<br />

in circa 20 anni sono state introdotte praticamente<br />

tutte le colture orticole ed attualmente<br />

presso circa 200 aziende agricole sono<br />

coltivati un centinaio di ettari che forniscono<br />

circa 2000 tonnellate di prodotti freschi<br />

di elevatissima qualità.<br />

Per quanto riguarda il progetto della regione<br />

<strong>Lombardia</strong>, tra le attività sperimentali è stata<br />

scelta quella varietale in quanto ritenuta preliminare<br />

al successivo sviluppo su larga scala.<br />

Anche nel 2005 l’attenzione è stata rivolta<br />

alle orticole più importanti per la zona: insalate,<br />

zucchino e brassicacee.<br />

MATERIALI E METODI<br />

La sperimentazione varietale è avvenuta a:<br />

Berbenno località Postalesio (300 m.s.m.),<br />

Chiesa Valmalenco (1000 m.s.m.) e Moroni<br />

34<br />

(600 m.s.m.) su un terreno fortemente esposto<br />

a sud. Nelle tabelle 1, 2 e 3 sono riportate<br />

le principali caratteristiche delle prove realizzate<br />

rispettivamente per brassicacee, zucchino<br />

ed insalate. In tutte le tre località è stato<br />

adottato un sistema di irrigazione per aspersione<br />

formato da piccoli get fissi montati su<br />

lance che coprono una superficie di circa 30<br />

m 2 ciascuno.<br />

RISULTATI<br />

L’andamento climatico dei mesi estivi del<br />

2005 è stato analogo a quello delle ultime<br />

due annate. Dopo una primavera piuttosto<br />

fredda con valori al di sotto la media, l’estate<br />

è proseguita con temperature elevate soprattutto<br />

nel mese di luglio. Per contro la piovosità<br />

è stata piuttosto scarsa.<br />

Brassicacee<br />

Le buone condizioni colturali e l’andamento<br />

stagionale favorevole hanno permesso il regolare<br />

sviluppo delle piante; di conseguenza<br />

il prodotto ottenuto è stato di buona qualità.<br />

Alla raccolta in ogni località sono stati rilevati<br />

i principali caratteri della pianta, dell’infiorescenza<br />

o “testa” (Tab. 4).<br />

Per ciascuna cultivar la valutazione per i singoli<br />

caratteri ed il giudizio generale sono risultati<br />

abbastanza concordi nelle tre località<br />

di prova.<br />

I risultati produttivi di questa prova di 1° livello,<br />

anche se ottenuti in tre località diverse,<br />

per essere trasferibili dovrebbero essere confermati<br />

attraverso future prove con ripetizioni<br />

nelle singole località (2° livello).<br />

La più elevata produzione media a Valmalenco<br />

rispetto a Postalesio è da attribuire alla<br />

Insalata, zucchino<br />

e brassicacee<br />

lunghezza del periodo di raccolta (75 contro<br />

36 giorni). A Postalesio ed a Moroni il periodo<br />

di raccolta è stato il medesimo, ma in<br />

quest’ultima località il forte attacco di oidio<br />

ha ridotto sensibilmente la produttività delle<br />

piante. Il punteggio attribuito allo stato fitosanitario<br />

delle piante ha permesso di esprimere<br />

un primo giudizio sul comportamento<br />

delle cultivar nei confronti del patogeno:<br />

sensibili Cavilli, Primula e Quine; mediamente<br />

tollerante tutte le altre ad eccezione<br />

di Xara che è risultata la più tollerante.<br />

La capacità produttiva delle singole cultivar<br />

è stata notata meglio nella prova di Valmalenco<br />

dove il prolungato periodo di raccolta<br />

ha permesso una più netta differenziazione<br />

rispetto alle altre due località. Le cultivar più<br />

produttive sono apparse Primula e Cavilli<br />

(circa 18 frutti a pianta) seguite da Mikonos<br />

(14 frutti). La cultivar Xara apparirebbe più<br />

adatta all’altitudine meno elevata, cioè a Postalesio<br />

(600 m s.m.) in quanto ha superato<br />

di 3 frutti per pianta la produzione ottenuta<br />

a Valmalenco (1000 m s.m.).<br />

Le principali caratteristiche della pianta e dei<br />

frutti sono riportate in tabella 5 e derivano<br />

dal valore medio dei punteggi attribuiti nelle<br />

tre località.<br />

Il maggior vigore della pianta è stato osservato<br />

per le cultivar Cavilli, Gulliver, Xara e<br />

Mikonos, le quali perciò potrebbero adattarsi<br />

a condizioni pedologiche meno favorevoli.<br />

Solo la cultivar Primula ha mostrato un portamento<br />

eretto delle piante, che però non ha<br />

permesso l’attesa migliore visibilità dei frutti<br />

sulla pianta. Il colore del frutto, scarsamente<br />

influenzato dall’ambiente, è un carattere<br />

importante solo per motivi commerciali in<br />

quanto dipende dai mercati di destinazione;<br />

ad esempio “chiaro” per Liguria e scuro<br />

per Milano; striato grigio per Torino; brillantezza<br />

elevata, epidermide resistente alle<br />

manipolazioni e cicatrice stilare piccola sono<br />

invece requisiti validi per tutti i mercati. Al<br />

riguardo tutte le cultivar hanno fornito frut-


ti con brillantezza medio alta; l’epidermide<br />

più resistente e la cicatrice stilare più piccola,<br />

sono state osservate sugli ibridi Mikonos,<br />

Gulliver e Xara.<br />

ficative tra loro. Delle due cultivar tipologia<br />

cappuccio, Maxina si è adattata meglio alla<br />

2 a epoca rispetto alla 1 a (3,8 contro 1,8 Kg/<br />

m 2 ), mentre LS 3606 è rimasta indifferente<br />

all’epoca di trapianto fornendo circa 2 Kg/<br />

m Orticoltura montana. Insalata, zucchino e brassicacee<br />

2 in entrambe le epoche. L’unica cultivar<br />

sivamente ottenuti nel biennio 2004-05 alle<br />

quote medio basse (300-600 m s.m.), è stata<br />

predisposta la lista delle varietà consigliate<br />

che è riportata in tabella 7.<br />

INTRODUZIONE<br />

Il progetto regionale per contribuire allo sviluppo dell’orticoltura nelle zone montagnose della<br />

Valtellina, è stato avviato nel 2003. Le ragioni che determinarono questa scelta sono essenzialmente<br />

tre: - offrire al notevole flusso turistico prodotti locali di elevata qualità; - produrre ortaggi nel<br />

periodo estivo, altrimenti importati a causa delle eccessive temperature delle zone di pianura<br />

(insalate soprattutto da destinare alla IV gamma, cavolfiori, cavoli); - sviluppare colture alternative<br />

al melo ed alla vite, in grado di assorbire meglio gli impegni di manodopera nell’arco dell’anno.<br />

La dimostrazione che l’orticoltura può contribuire notevolmente allo sviluppo delle aree montane,<br />

è ben visibile nel vicino trentino ed in particolare in Val di Gresta, dove in circa 20 anni sono state<br />

introdotte praticamente tutte le colture orticole ed attualmente presso circa 200 aziende agricole<br />

sono coltivati un centinaio di ettari che forniscono circa 2000 tonnellate di prodotti freschi di<br />

elevatissima qualità.<br />

Per quanto riguarda il progetto della regione <strong>Lombardia</strong>, tra le attività sperimentali è stata scelta<br />

quella varietale in quanto ritenuta preliminare al successivo sviluppo su larga scala. Anche nel 2005<br />

l’attenzione è stata rivolta alle orticole più importanti per la zona: insalate, zucchino e brassicacee.<br />

MATERIALI E METODI<br />

La sperimentazione varietale è avvenuta a: Berbenno località Postalesio (300 m.s.m.), Chiesa<br />

Valmalenco (1000 m.s.m.) e Moroni (600 m.s.m.) su un terreno fortemente esposto a sud. Nelle<br />

tabelle 1, 2 e 3 sono riportate le principali caratteristiche delle prove realizzate rispettivamente per<br />

brassicacee, zucchino ed insalate. In tutte le tre località è stato adottato un sistema di irrigazione per<br />

aspersione formato da piccoli get fissi montati su lance che coprono una superficie di circa 30 m 2<br />

ciascuno.<br />

Tab. 1. Principali caratteristiche delle tre prove di brassicacee.<br />

Caratteristiche delle<br />

prove<br />

Postalesio Chiesa Valmalenco Moroni<br />

Tipo di prova 1° livello, parcella di ~16 m 2<br />

1° livello, parcella di 6 m 2<br />

Insalate<br />

Prova di 2° livello<br />

Le produzioni commerciale e di scarto ottenute<br />

a Postalesio nella prima e nella seconda<br />

epoca di trapianto sono riportate rispettivamente<br />

nelle figure 2 e 3. Le quattro cultivar<br />

di lattuga tipologia “lollo” hanno mostrato<br />

differenze significative solamente nella 1<br />

Tab. 1. Principali caratteristiche delle tre prove di brassicacee.<br />

Sesto di impianto 80 cm tra file, 60 cm sulla fila 60 x 60 cm<br />

Concimazione 10 t/ha di letame all’aratura; 150 Kg/ha di Nitrato Potassico in coperatura (N = 24 Kg/ha;<br />

K2O = 70 Kg/ha).<br />

Data di trapianto 17 giugno 2005 16 giugno 2005 4 luglio 2005<br />

Diserbo Metazachlor<br />

a<br />

epoca di trapianto; la migliore è stata Soltero<br />

con 2,7 Kg/m2 di prodotto commerciale,<br />

seguita da Estrosa (1,8 Kg/m2 ) ed Onix (1,6<br />

Kg/m2 ); E 197456 è apparsa del tutto inadatta<br />

perciò ultima in entrambe le epoche.<br />

Per la tipologia “batavia” la situazione è stata<br />

opposta in quanto le differenze significative<br />

si sono evidenziate solo nella 2a epoca. Confrontando<br />

le due figure si nota chiaramente<br />

la superiorità della cultivar Kamikaze in entrambe<br />

le località: 5,5 Kg/m2 in 1a epoca e<br />

2,8 Kg/m2 in 2a epoca; pressoché indistinte<br />

sono state le produzioni di Funly e Kamalia.<br />

Per la tipologia “foglia di quercia” la produzione<br />

commerciale si è aggirata intorno ai 2<br />

Kg/m2 della tipologia “iceberg” si è adattata molto<br />

meglio alla 2<br />

per tutte le tre cultivar saggiate (Betanto,<br />

Bugatti, Belize), senza differenze signi-<br />

a epoca (5,5 Kg/m2 ) rispetto alla<br />

1a epoca (2 Kg/ha).<br />

Per quanto riguarda le quattro cultivar di<br />

indivia, in prima epoca di trapianto le differenze<br />

produttive non sono state significative<br />

e comprese tra 2,5 Kg/m2 di Laos (scarola) e<br />

3,2 Kg/m2 di Maratoneta (riccia). Nella 2a epoca (più spostata verso l’inizio dell’autunno),<br />

Maratoneta con 6,3 Kg/m2 ha prodotto<br />

circa il doppio di Elsa; Laos ha superato<br />

Lisuna, ma in modo non significativo (5,7<br />

contro 4,8 Kg/m2 Prova di 1° livello<br />

Questa prova, condotta a Valmalenco (1000<br />

m s.m.), comprendeva le stesse cultivar valutate<br />

in 2° livello a Postalesio (600 m s.m.). I<br />

dati produttivi riportati in figura 4 evidenziano<br />

che le cultivar E 197456, LS 3606,<br />

Dynamic non si sono affatto adattate, fornendo<br />

solo prodotto di scarto. Per contro si<br />

sono confermate come migliori: Kamikaze<br />

tra le batavie, Bugatti tra le foglie di quercia,<br />

Maratoneta per le indivie riccie e Lisuna per<br />

le indivie scarola; nessuna differenza è stata<br />

osservata tra le quattro cultivar della tipolo-<br />

).<br />

gia Lollo.<br />

Tra le caratteristiche qualitative del cespo Le caratteristiche della pianta e del cespo<br />

riportate in tabella 6, la maggiore importan- sono riportati in tabella 7. Tenendo presente<br />

za ai fini commerciali è attribuita a: colore i caratteri più importanti elencati nella prova<br />

e brillantezza del fogliame; chiusura, com- di 2° livello, la migliore cultivar per tipologia<br />

pattezza, resistenza a marciumi, “tip burn” e è stata: Kamikaze tra le batavie, Bugatty tra<br />

prefioritura del cespo. Prendendo l’insieme le Lollo, Elsa tra le indivie riccie, Lisuna tra<br />

dei dati esposti, la migliore cultivar per ogni le indivie scarole.<br />

tipologia è apparsa: Kamikaze per batavia; Per l’individuazione delle cultivar raccoman-<br />

Soltero per la “lollo rossa”; Estrosa per “lollo date per località a quota intorno ai 1000 m<br />

verde”; LS 3606 per cappuccio; Bugatti per s.m. sono necessarie ulteriori sperimentazio-<br />

foglia di quercia; Maratoneta per indivia rini che prevedono disegni sperimentali con<br />

cerca; Lisuna per indivia scarola.<br />

ripetizioni ed un numero più elevato di cul-<br />

Sulla base dei risultati sperimentali complestivar per ogni tipologia.<br />

Tab. 2. Principali caratteristiche delle tre prove di zucchino.<br />

Caratteristiche delle prove Postalesio Chiesa Valmalenco Moroni<br />

Tipo di prova 1° livello, parcella di ~16 m 2 1° livello, parc. 22 m 2<br />

Tab. 2. Principali caratteristiche delle tre prove di zucchino.<br />

Sesti di impianto cm 80 x 100<br />

Concimazione 10 t/ha di letame all’aratura; 150 Kg/ha di Nitrato Potassico in coperatura (N = 24 Kg/ha;<br />

K2O = 70 Kg/ha).<br />

Data di trapianto 17 giugno 2005 16 giugno 2005 4 luglio 2005<br />

Data inizio/fine raccolta<br />

Rilievi effettuati<br />

11 luglio/16 agosto 13 luglio/26 settembre 11 agosto/23 agosto<br />

Vigore pianta Da 1 = scarso a 9 = elevato<br />

Portamento pianta Da 1 = prostrato a 9 = eretto<br />

Uniformità di sviluppo Da 1 = scarsa a 9 = elevata<br />

Forma frutto C = cilindrica; CT = cilindrica-tozza; CL = clavata<br />

Colore frutto vc=verde chiaro; vm=verde medio; vs=verde scuro; b/g=bianco-giallo<br />

Brillantezza frutto Da 1 = scarsa a 9 = elevata<br />

Epidermide frutto Da 1 = molto delicata a 9 = molto resistente<br />

Cicatrice fiore Da 1 = grande a 9 = piccola<br />

Visibilità dei frutti Da 1 = scarsa a 9 = elevata<br />

Stato fitosanitario Da 1 = tutte le piante ammalate a 9 = tutte le piante sane<br />

Tab. 3. Principali caratteristiche delle quattro prove di insalate.<br />

Caratteristiche delle prove Postalesio<br />

Chiesa Valmalenco Moroni<br />

35


36<br />

Visibilità dei frutti Da 1 = scarsa a 9 = elevata<br />

Stato fitosanitario Da 1 = tutte le piante ammalate a 9 = tutte le piante sane<br />

Tab. 3. Principali caratteristiche delle quattro prove di insalate.<br />

Tab. 3. Principali caratteristiche delle quattro prove di insalate.<br />

Caratteristiche delle prove<br />

Postalesio<br />

Chiesa Valmalenco Moroni<br />

1° epoca 2° epoca<br />

Tipo di prova 2° livello, parcella<br />

di 4,8 m 2 2° livello, parcella<br />

x 3 ripet. di 4,8 m 2 1° livello, parcella di 4,8 m<br />

x 2 ripet.<br />

2<br />

Sesti di impianto cm 30 x 30<br />

Concimazione 10 t/ha di letame all’aratura; 150 Kg/ha di Nitrato Potassico in coperatura (N = 24<br />

Kg/ha; K2O = 70 Kg/ha).<br />

Data di trapianto 17 giugno 05 27 luglio 05 16 giugno 2005<br />

Data raccolta<br />

Rilievi effettuati<br />

19 agosto 20 settembre 18 agosto non eseguita<br />

Produzione commerciale Kg/m 2<br />

Produzione scarto Kg/m 2<br />

Uniformità di sviluppo vc=verde chiaro; vm=verde medio; vs=verde scuro; v/r=verde-rosso; r=rosso<br />

Brillantezza del fogliame da 1 = molto opaco a 5 = molto brillante<br />

Lamina fogliare da 1= liscia a 5=molto bollosa<br />

Chiusura del cespo da 1=scarsa a 4=elevata<br />

Compattezza del cespo da 1=scarsa a 4=molto elevata<br />

Spallatura del cespo Da 1=pessima a 4=ottima<br />

Collettatura del cespo 1=piccola; 2=media; 3=grande<br />

Uniformità del cespo da 1=scarsa a 4=elevata<br />

danni da Tip Burn da 1=assenti a 3=evidenti<br />

Danni da marciumi da 1=assenti a 5=molto gravi<br />

Prefioritura da 1=assente a 5=molte piante<br />

RISULTATI<br />

L’andamento climatico dei mesi estivi del 2005 è stato analogo a quello delle ultime due annate.<br />

Dopo una primavera piuttosto fredda con valori al di sotto la media, l’estate è proseguita con<br />

temperature elevate soprattutto nel mese di luglio. Per contro la piovosità è stata piuttosto scarsa.<br />

Tab. 4. Principali caratteristiche delle cultivar di brassicacee valutate nelle tre località della<br />

Tab. Brassicacee Valtellina. 4. Principali caratteristiche delle cultivar di brassicacee valutate nelle tre località della Valtellina.<br />

Le buona condizioni colturali e l’andamento stagionale favorevole hanno permesso il regolare<br />

sviluppo Cultivar delle piante; Ditta di conseguenza Ciclo Vigore il prodotto ottenuto è Infiorescenza<br />

stato di buona qualità. Alla raccolta Giudizio in<br />

ogni località sono stati rilevati (gg) i principali piantacaratteri Coperatura della pianta, Colore dell’infiorescenza Compattezza o “testa” generale (Tab.<br />

4). Cavolfiore Per ciascuna cultivar la valutazione per i singoli caratteri ed il giudizio generale sono risultati<br />

abbastanza Cortes concordi Syngenta nelle tre località medio- di prova. buona bianco elevata ottimo<br />

alto<br />

Ariso Clause 85-90 medioalto<br />

media bianco buona buono<br />

Barcellona Vilmorin 70-80 medio media bianco buona medio<br />

Veronie Enza Italia 80-85 medioalto<br />

elevata bianco elevata ottimo<br />

Graffiti ISI 85-90 scarso media viola scarsa medio-<br />

Sementi<br />

scarso<br />

Spacestar Syngenta - medioalta<br />

elevata bianco elevata ottimo<br />

Emeraude Clause 90-95 medio-alta verde elevata medio<br />

Celio<br />

(romanesco)<br />

Clause 80-85 buono - verde scarsa scarso<br />

Cavolo broccolo<br />

Aston ISI - medio - viola - scarso<br />

Purple<br />

Cavolo verza<br />

Savoy King ISI<br />

Sementi<br />

Sementi<br />

- medio - verde buona buono<br />

Cavolo cappuccio<br />

Farao Bejo precoce medio - verde<br />

chiaro<br />

elevata buono<br />

Primero Bejo precoce scarso - rosso buona mediocre


Tab. 5. Caratteristiche della pianta e del frutto delle cultivar di zucchino valutate in tre località della Valtellina.<br />

Tab. 5. Caratteristiche della pianta e del frutto delle cultivar di zucchino valutate in tre località della Valtellina.<br />

Cultivar<br />

Pianta Stato<br />

Frutto<br />

Vigore Portamento Uniformità fitosanitario Forma . Colore Brillant Epidermide Cicatrice Visibilità<br />

Primula 5,0 7 5 7,5 C VS 6 6 5 5<br />

Altea 5,5 5,5 5,5 8,5 CALL VC 6,5 5 3,5 7,5<br />

Quine 5,5 5,5 6,0 8,0 C VM 6,5 6,0 5,5 5,5<br />

Xsara 6,0 5,5 6,5 8,5 C VS 6,0 6,5 5,5 5,5<br />

Cavilli 7,0 5,0 6,5 8,0 CL B/G 6,5 4,5 5,0 7,0<br />

Allgrey 5,5 6,0 5,5 8,5 CL/CT VC 6,0 5,5 4,5 7,0<br />

Gulliver 6,0 5,5 7,0 8,0 C VS 6,0 6,5 6,0 5,0<br />

Mikonos 6,0 5,5 6,5 8,0 C VS/VM 6,0 7,0 6,0 5,6<br />

Tab. 6. Caratteristiche qualitative del fogliame e del cespo, rilevate nella prova di 2° livello condotta a Postalesio in due successivi<br />

cicli colturali: 1°=trapianto 17 giugno; 2° trapianto 27 luglio.<br />

Tab. 6. Caratteristiche qualitative del fogliame e del cespo, rilevate nella prova di 2° livello condotta a Postalesio in due successivi cicli colturali:<br />

1°=trapianto 17 giugno; 2° trapianto 27 luglio.<br />

Fogliame Cespo<br />

Varietà Ditta Colore Brillant Bollosità Chiusura Compatt Spallat Colletto Uniform. Marciumi Tip Burn Prefiorit.<br />

1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2°<br />

Batavia<br />

Kamikaze Vilmorin VR 4,7 5 1,7 2 4 4 4 3,5 3,3 3,5 1,3 1 3 4 4 4,5 1 1 1,3 1<br />

Funly Syngenta VC 3,3 3,5 3,7 4 2,3 2,5 2 2 2 1,5 2,3 1,5 2 2 3,3 2,5 1,7 1,5 2,3 2<br />

Kamalia<br />

Iceberg<br />

Enza VR 3,7 3,5 4,3 3,5 2,3 2,5 1,7 2,5 2,3 2,5 1,7 2 3,3 3 3,7 3,5 1,3 1,5 3,3 2,5<br />

Dynamic<br />

Cappuccio<br />

Esasem VS 2 2 2,3 2,5 2,7 2,5 2,7 2,5 2,7 3 1,3 2 1,3 2,5 3 1,5 1 2 4 3,5<br />

Maxina Nunhems V 2,7 2,5 2 2,5 2 2,5 1,7 2 2,3 2,5 1,7 2 2,7 2 3 1,5 1,7 2 4 4<br />

LS 3606 Syngenta VC 3,7 4 2,7 3 2 3 2 3 3 3 2,3 2 2,7 1 2,3 1 2 2 1,3 3<br />

Foglia di Quercia<br />

Betanto Nunhems R 3,3 4,5 - - 2 1 2,3 2 1,7 1 1,3 2,5 3 3 2,7 5 1 1 3,7 3<br />

Bugatti Nunhems VR 4 5 - - 2 2,5 2,3 2,5 2 1,5 2 1 2,7 3 4 4 1 1 1,7 2<br />

Belize<br />

Lollo<br />

Nunhems VC 2 4 - - 1 1,5 1,5 1,5 1,5 1 2 1,5 2 3,5 3 3 1 1 5 3<br />

Estrosa Enza VC 2,7 3,5 - - 2 1,5 1 1 1,7 1 2,3 3 1,7 1,5 3,3 4 1 1 4 3<br />

Soltero Nunhems R 4 4,5 - - 1,3 1 1 1,5 1 1 3 2,5 2,3 2 3 4,5 1 1 4 4,5<br />

Onix Nunhems VC 3 3,5 - - 1,3 1,5 1,3 1 1,3 1 2,7 2 1,3 3 3,7 4 1 1 4,3 4<br />

E 197456 Enza R 4 4,5 - - 1,3 1 1 1 1,3 1 3 3 1,7 2,5 4 5 1 1 3,7 4,5<br />

Individa riccia<br />

Elsa Nunhems V 2 2,5 - - 3 2,5 3 2,5 3 2 1,3 2 4 3 4,7 5 1 1 1,7 1<br />

Maratoneta Enza<br />

Indivia scarola<br />

V 2 2,5 - - 2,3 3,5 2 3,5 2,3 3 2,7 1,5 4 4 4,7 4 1 1 1 1<br />

Lisuna Enza V 2 2 2,3 1 2,3 2 2,3 2,5 3,3 2,5 1,7 2,5 4 3 4,7 3,5 1 1 1 1<br />

Laos Royal S. VC 2 2 - 1,5 1,7 2 1,7 2,5 1,3 2,5 2,3 2,5 2 4 3,3 3,5 1 1 4 1<br />

Tab. 7. 7. Lista Lista di di orientamento varietale varietale delle delle insalate insalate per le quote per le medio-basse quote medio-basse (300-600 (300-600 m s.m.).<br />

m s.m.).<br />

Varietà Caratteristiche<br />

Dynamic (Iceberg) Fogliame colore verde scuro, brillantezza media; cespo di chiusura,<br />

compattezza e spallatura elevate; resistenza alla prefioritura media.<br />

Sonette (Iceberg) Fogliame colore verde scuro, molto brillante; cespo di chiusura, compattezza<br />

e spallatura medie; resistenza al marciume media; resistenza a tip burn<br />

buona.<br />

LS 3606 (cappuccio) Fogliame colore verde-rosso, brillantezza elevata; cespo di chiusura media,<br />

compattezza media, spallatura buona; buona resistenza a malattie e tip burn<br />

buona.<br />

Kamikaze (batavia) Fogliame colore verde chiaro, brillantezza elevata; cespo di chiusura e<br />

compattezza elevate; spallatura buona; resistenza ai marciumi scarsa;<br />

resistenza atip burn e marciumi elevata.<br />

Maratoneta Fogliame colore verde medio, brillantezza media; cespo con chiusura buona,<br />

compattezza e spallatura medie; resistenza ai marciumi scarsa; resistenza a<br />

Lisuna (indivia<br />

scarola)<br />

tip burn e prefioritura elevate.<br />

Fogliame colore verde medio, brillantezza media; cespo di chiusura media;<br />

resistenza a malattie scarsa; ressitenza a tip burn e prefioritura elevata.<br />

37


Tab. 8. Caratteristiche qualitative del fogliame e del cespo, rilevate nella prova di 1° livello condotta a Valmalenco.<br />

Tab. 8. Caratteristiche qualitative del fogliame e del cespo, rilevate nella prova di 1° livello condotta a Valmalenco.<br />

Colore Brillantezza Bollossità Chiusura Compattezz<br />

a<br />

Spallatura Colletto Uniformità Marciumi Tip Burn Pre fiorito<br />

1 ver. chiaro 1 scarsa 1 liscia 1 aperta 1 scarsa 1 scarsa 1 grande 1 scarsa 1 sint. evid. 1 assenti 1 nessuno<br />

2 verde 2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

3 ver. scuro 3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3 piccolo 3<br />

3<br />

3 evidenti 3<br />

4 ver. rosso 4<br />

4<br />

4 ben serrata 4 ottima 4 ottima<br />

4 elevata 4<br />

4<br />

5 rosso 5 ottima 5 molto boll.<br />

5 assenza<br />

5 molte p.<br />

Colore<br />

pianta<br />

brillantezza bollosità chiusura compattezza spallatura colletto uniformità marciumi Tip Burn pre-fiorito<br />

1-2-3-4-5 1-2-3-4-5 1-2-3-4-5 1-2-3-4 1-2-3-4 1-2-3-4 1-2-3 1-2-3-4 1-2-3-4-5 1-2-3 1-2-3-4<br />

Kamikaze VR 5 4 4 3 3 1 4 4 1 1<br />

Funly VC 2 2 2 3 2 1 2 1 2 2<br />

Kamalia VR 4 4 1 1 1 1 3 3 2 5<br />

Dynamic V 1 2 4 3 3 2 1 1 1 1<br />

Maxina VC 2 2 3 2 3 2 4 2 1 1<br />

LS 3606 V 3 4 3 2 2 2 1 1 3 2<br />

Betanto R 5 2 1 1 2 1 2 2 3<br />

Bugatti R 5 4 3 2 1 4 5 1 1<br />

Belize V 3 2 1 1 3 3 2 3 4<br />

Estrosa VC 4 2 1 1 3 1 4 2 4<br />

Soltero R 5 1 1 1 3 1 2 1 5<br />

Onix VC 3 2 2 1 3 2 2 2 5<br />

E 197456 R 4 3 2 1 3 1 1 1 5<br />

Elsa VC 3 3 3 3 3 4 5 1 1<br />

Maratoneta V 3 3 2 2 3 4 4 1 1<br />

Lisuna V 2 1 3 2 2 3 3 3 1 1<br />

Laos V 1 1 2 2 2 1 4 5 1 1<br />

38<br />

Varietà<br />

n° frutti/pianta<br />

20<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

Valmalenco<br />

Postalesio<br />

Moroni<br />

Cavilli Primula Mikonos Gulliver Quine Xara Allgrey Altea<br />

Fig. 1. Numero medio di frutti per pianta forniti dalle cultivar valutate in tre località della Valtellina.


kg/mq<br />

kg/mq<br />

kg/mq<br />

5<br />

4,5<br />

4<br />

3,5<br />

3<br />

2,5<br />

2<br />

1,5<br />

1<br />

0,5<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

0<br />

Estrosa<br />

Lollo<br />

Soltero<br />

Onix<br />

E 197456<br />

Batavia<br />

Kamikaze<br />

Funly<br />

Kamalia<br />

Scarto<br />

Produzione comm.<br />

Foglia di Quercia<br />

Betanto<br />

Bugatti<br />

Belize<br />

Cappuccio<br />

Fig. 2. Produzione commerciale e di scarto ottenute a Postalesio dalle cutivar di insalata trapiantate<br />

il 17giugno 2005 (1° ciclo).<br />

Estrosa<br />

Estrosa<br />

Soltero<br />

Onix<br />

E 197456<br />

Kamikaze<br />

Funly<br />

Kamalia<br />

Betanto<br />

Bugatti<br />

Belize<br />

Maxina<br />

LS 3606<br />

Iceberg<br />

Dynamic<br />

Ind. Riccia Ind. Scarola<br />

Fig. 3. Produzione commerciale e di scarto ottenute a Postalesio dalle cultivar di insalata trapiantate<br />

il 27 luglio 2005 (2° ciclo).<br />

Soltero<br />

Lollo<br />

Lollo<br />

Onix<br />

E 197456<br />

Batavia<br />

Kamikaze<br />

Batavia<br />

Funly<br />

Kamalia<br />

Scarto<br />

Produzione comm.<br />

Betanto<br />

F. Quercia<br />

Cappuccio<br />

Maxina<br />

Scarto<br />

Produzione comm.<br />

Foglia di Quercia<br />

Bugatti<br />

LS 3606<br />

Dynamic<br />

Elsa<br />

Elsa<br />

Maratoneta<br />

Maratoneta<br />

Iceberg Ind. riccia<br />

Lisuna<br />

Lisuna<br />

Ind. scarola<br />

Fig. 4. Produzione commerciale e di scarto ottenuta a Valmalenco dalle cultivar di insalata<br />

trapiantate in prova di 1° livello<br />

Belize<br />

Cappuccio<br />

Maxina<br />

LS 3606<br />

Iceberg<br />

Dynamic<br />

Ind. Riccia<br />

Elsa<br />

Maratoneta<br />

Laos<br />

Lisuna<br />

Laos<br />

Ind. Scarola<br />

Laos<br />

39


8. Patata.<br />

INTRODUZIONE<br />

La pataticoltura nazionale permane quasi<br />

del tutto dipendente dall’estero (Olanda<br />

e Germania) sia per la costituzione di<br />

nuove varietà che per la produzione di tuberi<br />

seme. Di conseguenza le nuove varietà proposte<br />

non sempre rispondono alle esigenze<br />

locali, oppure di esse non sono talvolta disponibili<br />

le necessarie quantità di tubero<br />

seme. Un ulteriore aspetto penalizzante è la<br />

bassa produzione unitaria, determinata dalle<br />

temperature elevate e dalla piovosità irregolare<br />

durante le fasi critiche del ciclo colturale,<br />

che inducono una precoce senescenza della<br />

pianta unitamente a difetti di forma e composizione<br />

chimica del tubero. Ovviamente la<br />

pataticoltura lombarda condivide con quella<br />

nazionale le problematiche determinate dalla<br />

dipendenze dall’estero del materiale di propagazione,<br />

ma si trova in posizione vantaggiosa<br />

rispetto ad altre regioni per i seguenti<br />

motivi: - elevate dimensioni aziendali che<br />

consentono la meccanizzazione integrale<br />

della coltura; - terreni pianeggianti, fertili ed<br />

irrigui in grado di fornire produzioni elevate<br />

e stabili (5 t/ha in più rispetto alla media<br />

nazionale); - presenza sul territorio delle più<br />

importanti industrie di trasformazione.<br />

La superficie regionale investita a patata nel<br />

2005 è stata di 1.524 ettari che hanno fornito<br />

48.600 tonnellate (31,9 t/ha). Nonostante i<br />

potenziali vantaggi strategici soprammenzionati<br />

i dati statistici indicano che negli ultimi<br />

5 anni superficie e produzioni sono diminuite<br />

di circa il 35%, contro una diminuzione<br />

a livello nazionale di circa il 15%. Questo<br />

aspetto negativo è principalmente legato al<br />

fatto che in <strong>Lombardia</strong> si producono quasi<br />

esclusivamente patate da destinare all’industria<br />

di trasformazione, la quale si può approvvigionare<br />

da altri mercati ogni volta che<br />

qualità e prezzi locali non sono convenienti.<br />

Tra i contributi che l’attività sperimentale<br />

può fornire per migliorare la competitività<br />

40<br />

Confronti varietali<br />

delle aziende agricole lombarde, sono stati<br />

scelti l’aggiornamento varietale e l’ottimizzazione<br />

dell’apporto di azoto, (riportata in<br />

apposito capitolo di questo numero) che nel<br />

2005 sono giunte rispettivamente al VII ed<br />

al IV anno. Nonostante la preponderante<br />

diffusione della patata da destinare all’industria,<br />

la sperimentazione varietale ha interessato<br />

anche le cultivar da consumo diretto,<br />

in quanto è auspicabile una più equilibrata<br />

ripartizione tra le due destinazioni.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Nel 2005 sono state realizzate due prove:<br />

una di 1° livello a Ghedi (BS) e l’altra di 2°<br />

livello a Vicobellignano (CR). In entrambe<br />

le prove le varietà più affermate sul territorio<br />

regionale sono state incluse come controllo.<br />

Per la prova di II° livello l’elaborazione<br />

statistica dei dati è avvenuta separatamente<br />

per ciascuno dei quattro gruppi in cui erano<br />

suddivise le cultivar: 1- precoci da industria;<br />

2 - tardive da industria; 3 - precoci da mercato;<br />

4 - tardive da mercato.<br />

Le caratteristiche principali delle due prove<br />

sono riportate in tabella 1.<br />

RISULTATI<br />

Durante il ciclo colturale si sono verificate<br />

condizioni climatiche particolarmente favorevoli<br />

per la coltura. Una più dettagliata<br />

descrizione è riportata nel capitolo “Patata:<br />

prova di concimazione azotata”. L’utilizzo di<br />

tuberi sani e le pratiche agronomiche ispirate<br />

alla Produzione Integrata della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>, hanno consentito di minimizzare<br />

gli interventi con fitofarmaci ed allo stesso<br />

tempo di ottenere elevate produzioni parcellari.<br />

Rapportando tali produzioni all’ettaro<br />

sono derivati valori molto superiori alla media<br />

regionale (50 contro 32 t/ha). La differenza<br />

è in parte attribuita al fatto che nella<br />

sperimentazione non si tiene conto delle tare<br />

(capezzagne, ecc..).<br />

Prova di 2° livello<br />

I risultati produttivi e quelli qualitativi di<br />

tutte le cultivar valutate sono riportati rispettivamente<br />

in figura 1 e tabella 3.<br />

Cultivar da industria<br />

La produzione unitaria delle quattro cultivar<br />

precoci è stata significativamente non<br />

differente (circa 60 t/ha); tra le tardive Carmona<br />

con 30 t/ha, è stata inferiore alle altre<br />

tre cultivar (50-55 t/ha). In base alla data di<br />

completa maturazione dei tuberi, la preliminare<br />

distinzione tra cultivar precoci e tardive<br />

non è stata riscontrata per: Clarina, ritenuta<br />

precoce ed invece riscontrata medio-tardiva;<br />

Camilla ritenuta tardiva ed invece riscontrata<br />

precoce.<br />

Considerato che l’industria richiede calibri<br />

medio-piccoli e molto uniformi, le migliori<br />

cultivar sono apparse Clarina, Hermes e<br />

Lady Olimpia. Un aspetto pregiudiziale è<br />

tuttavia il contenuto in sostanza secca che<br />

deve essere superiore almeno al 20%. Al<br />

riguardo le migliori cultivar sono risultate<br />

Clarina, Sinora ed Anes tra le precoci; solo il<br />

controllo Hermes tra le tardive.<br />

Cultivar da mercato<br />

Le differenze produttive sono apparse evidenti<br />

all’interno di entrambi i gruppi. Tra<br />

le cultivar precoci solo Elfe ha leggermente<br />

superato il controllo Teodora, mentre tra le<br />

tardive solo Ultra ha eguagliato il controllo<br />

Melody. Per tutte le cultivar il ciclo colturale<br />

preliminarmente definito, ha trovato riscontro<br />

nei dati sperimentali ottenuti; al riguardo<br />

si sono distinte Elfe per la spiccata precocità;<br />

Clarissa per la elevata tardività.<br />

A differenza dell’industria, il mercato preferisce<br />

i tuberi di dimensione medio-grande<br />

con “occhi” superficiali ed epidermide molto<br />

liscia. Osservando i dati riportati in tabella<br />

3 si rileva che tutte le otto varietà in prova<br />

hanno corrisposto a tali esigenze. Al riguardo<br />

vengono segnalate Teodora e B98-958<br />

per l’estrema finezza dell’epidermide (molto<br />

apprezzata); Freya per elevato contenuto in<br />

sostanza secca che potrebbe permettere la<br />

trasformazione industriale.<br />

Prova di 1° livello<br />

Le produzioni fornite dalle cultivar in prova<br />

sono riportate in figura 2; le differenze sono<br />

state rilevanti, variando da 70 a 30 t/ha per il<br />

prodotto commerciale e da 60 a 10 t/ha per<br />

lo scarto. Molto elevata è stata la produzione<br />

di Zafira (70 t/ha); buona quella di altre 12


con quella nazionale le problematiche determinate dalla dipendenze dall’estero del materiale di<br />

propagazione, ma si trova in posizione vantaggiosa rispetto ad altre regioni per i seguenti motivi: -<br />

elevate dimensioni aziendali che consentono la meccanizzazione integrale della coltura; - terreni<br />

pianeggianti, fertili ed irrigui in grado di fornire produzioni elevate e stabili (5 t/ha in più rispetto<br />

alla media nazionale); - presenza sul territorio delle più importanti industrie di trasformazione.<br />

La superficie regionale investita a patata nel 2005 è stata di 1.524 ettari che hanno fornito 48.600<br />

tonnellate (31,9 t/ha). Nonostante i potenziali vantaggi strategici soprammenzionati i dati statistici<br />

indicano che negli ultimi 5 anni superficie e produzioni sono diminuite di circa il 35%, contro una<br />

diminuzione a livello nazionale di circa il 15%. Questo aspetto negativo è principalmente legato al<br />

fatto che in <strong>Lombardia</strong> si produce quasi esclusivamente patate da destinare all’industria di<br />

trasformazione, la quale si può approvvigionare da altri mercati ogni volta che qualità e prezzi locali<br />

non sono convenienti.<br />

Tra i contributi che l’attività sperimentale può fornire per migliorare la competitività delle aziende<br />

agricole lombarde, sono stati scelti l’aggiornamento varietale e l’ottimizzazione dell’apporto di<br />

azoto, (riportata in apposito capitolo di questo numero) che nel 2005 sono giunte rispettivamente al<br />

VII ed al IV anno. Nonostante la preponderante diffusione della patata da destinare all’industria, la<br />

sperimentazione varietale ha interessato anche le cultivar da consumo diretto, in quanto è<br />

auspicabile una più equilibrata ripartizione tra le due destinazioni.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Nel 2005 sono state realizzate due prove: una di 1° livello a Ghedi (BS) e l’altra di 2° livello a<br />

Vicobellignano (CR). In entrambe le prove le varietà più affermate sul territorio regionale sono<br />

state incluse come controllo. Per la prova di II° livello l’elaborazione statistica dei dati è avvenuta<br />

separatamente per ciascuno dei quattro gruppi in cui erano suddivise le cultivar: 1- precoci da<br />

industria; 2 - tardive da industria; 3 - precoci da mercato; 4 - tardive da mercato.<br />

Le caratteristiche principali delle due prove sono riportate in tabella 1.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche principali delle due prove realizzate a Ghedi (1° livello) ed a Vicobellignano (2° livello).<br />

1° livello 2° livello<br />

Precessione colturale Mais Frumento<br />

Disegno sperimentale Blocco randomizzato con 3ripetizioni Blocco randomizzato con 3ripetizioni<br />

Dimensione parcella 15 m 2<br />

67,5 m 2<br />

cultivar (50 t/ha); scarsa quella delle rimanenti<br />

9 cultivar (35-10 t/ha).<br />

Prendendo in esame le caratteristiche qualitative<br />

del tubero riportate in tabella 3, le<br />

cultivar giudicate positivamente sono state:<br />

Zafira, Leoni, Finca ed Alegria per uniformità<br />

di forma del tubero; Pirol, E98226 ed<br />

Alegria per dimensione media del tubero;<br />

95030-3, Finca, Madeline e Melody per uniformità<br />

di calibro; Alegria, E 98226, Pirol<br />

per elevato contenuto in sostanza secca. Tutte<br />

queste cultivar dovranno essere valutate<br />

in prove di 2° livello per stabilire l’effettiva<br />

validità agronomica, destinazione (mercato<br />

od industria) ed attitudini culinarie.<br />

Lista di aggiornamento varietale<br />

I dati sperimentali ottenuti negli ultimi 7<br />

anni hanno permesso di aggiornare annualmente<br />

la lista delle varietà consigliata; in tabella<br />

4 è riportata quella del 2005.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche principali delle due prove realizzate a Ghedi (1° livello) ed a Vicobellignano (2° livello).<br />

Sesto impianto 24x75 28 x 75 cm<br />

Concimazione di fondo<br />

(Kg/ha)<br />

N = 40; P2O5 = 120; K2O = 240 N = 140; P2O5 = 110; K2O = 200<br />

Concimazione di copertura N=105 kg/ha -<br />

Data Impianto 5 aprile 2005 6 aprile 2005<br />

Diserbo pre-emergenza Flufenacet, Pendimethalin Flufenacet, Metribuzin<br />

Trattamenti Iprovalicarb<br />

Imidacloprid (2 interventi)<br />

Metalaxil<br />

Idrossido di Rame<br />

Ossicloruro di Rame (2 interventi) Metalaxil (2 interventi)<br />

Cimoxanil<br />

Ipovalicarb<br />

Timethoxan<br />

Ciflutrin<br />

Solfato di Rame<br />

Irrigazione per aspersione 9 interventi da 20-30 mm ciascuno 7 interventi da 20-30 mm ciascuno<br />

Raccolta<br />

Rilievi eseguiti<br />

30-8-2005 30-8-2005<br />

Produzione (commerciale e<br />

scarto)<br />

t/ha<br />

Precocità da 3=molto tardiva a 9=molto precoce<br />

Colore della buccia e della<br />

polpa<br />

R=rosso; G=giallo; B=bianco; c=chiaro, i=intenso<br />

Tipo di epidermide 3=butterata, 4=molto rugosa, 5=rugosa, 6=leggermente rugosa, 7=quasi liscia,<br />

8=liscia, 9=molto liscia<br />

Forma del tubero L=allungata, O=ovale, T=tonda<br />

Dimensione del tubero 3=molto piccolo, 4=piccolo, 5=medio piccolo, 6=medio, 7=medio grande, 8=grande,<br />

9=molto grande<br />

Regolarità di dimensione e<br />

forma del tubero<br />

da 4=molto irregolare a 8=molto uniforme<br />

Profondità occhi da 4=profondi a 9=superficiali<br />

Sostanza secca %<br />

Gruppo culinario A= insalate; B=tutti gli usi; C=impasti<br />

Giudizio complessivo della<br />

cultivar<br />

da 4=molto scarso a 9=molto buono<br />

41


42<br />

elevato. Adatta per chips.<br />

Tab. 2 – Caratteristiche morfologiche e qualitative e qualitative del tubero del tubero delle cultivar delle cultivar di patata di valutate patata nella valutate prova nella di 2° prova livello di a 2°<br />

Vicobellignano (CR).<br />

livello a Vicobellignano (CR).<br />

Varietà<br />

Ciclo colturale<br />

Dimensione del<br />

tubero<br />

Uniformi-tà di<br />

dimensione<br />

Forma<br />

Regolarità di<br />

forma<br />

Profondità “occhi”<br />

Colore<br />

buccia polpa<br />

Precoci da mercato<br />

Elfe 9 7 7 O 7,5 9 G Gi 18 8,5 - - 7<br />

Belana 7 6,5 7 O 7,5 9 G Gi 16 8 - - 7<br />

Teodora 8 7,5 7 O 7 9 Gi G 19 9 B - 6<br />

(test)<br />

B98-258 6 7 7,5 O 7,5 9 Gi Gi 17,5 9 - - 7<br />

Tardive da mercato<br />

Ultra 6 7,5 7 Ol 7,5 9 Gi Gc 18 8 - - 6<br />

Melody (test) 5,5 7 7 O 7,5 9 G Gc 17 8 AB - 6,5<br />

Freya 5 7 6 O 7 8 Gc G 20,5 8 - - 5<br />

Clarissa 4,5 7 7,5 O 7,5 9 G G 18,5 8,5 - - 7<br />

Precoci da industria<br />

Agnes 7 7 7,5 O 7,5 9 Gi Gc 21 8 - - 7<br />

Sinora (test) 9 7,5 7,5 O 7,5 8 G G 20,6 8 - Chips 7,5<br />

Clarina 5 6 7,5 T 7,5 7 G G 22,3 8 - Chips 5<br />

Fibrona 7 7 7,5 OV 7,5 9 Gi Cc 19 9 - - 7,5<br />

Tardive da industria<br />

Camilla 8 7 6 O 7 8,5 Gc G 18 8 BC Chips 6,5<br />

Hermes (test) 5 6,5 7 T 7,5 8 G G 23 8 - Chips 6,5<br />

Lady Olimpia 6 6,5 7,5 Ol 6,5 8 G G 19,5 8 B Stick 7<br />

Carmona 5 7,5 7,5 Ol 7 8 G G 18,5 8 - - 7,5<br />

Tab. 3 – Tab. Caratteristiche 3 – Caratteristiche morfologiche morfologiche e qualitative e qualitative del tubero del tubero delle delle cultivar di di patata valutate nella<br />

prova di 2°<br />

livello a prova Ghedi di (BS). 2° livello a Ghedi (BS).<br />

Varietà<br />

Ciclo<br />

colturale<br />

Forma<br />

Uniformità<br />

di forma<br />

Dimensione<br />

del tubero<br />

Uniformità<br />

di calibro<br />

Sostanza secca %<br />

Colore<br />

buccia polpa<br />

Tipo epidermide<br />

Gruppo culinario<br />

Sostanza<br />

secca %<br />

95030-3 5 O 7 7 7,5 Gc Gi 19,5 6<br />

95107.2 8 OL 7 7 7,5 Gi Gc 15,8 7.5<br />

97157.3 5 O 7 5 6 G Gc 15,7 5<br />

Aktiva 8 O 7 5 7 G G 18,6 5<br />

Alegria 7 T 7,5 6,5 7 G Gc 22,4 6,5<br />

Bonus 6 TO 6 7 7 G Gc 19,9 6<br />

Dura 5 O 7 7 7,5 Rc G 17 6,5<br />

E 98226 6 O 7 6 7 Rc Gi 20,9 6<br />

Finka 9 O 7,5 7 7,5 G G 18 7,5<br />

Freya 4 TO 7 6 7 G G 21,7 5<br />

Gala 8 T 7 5 7 G Gi 15,9 6,5<br />

K 3545 5 O 8 6 7 Ri G 18,5 7,5<br />

Lady Olimpia 5 O 0 5 7 Gi Gc 18,7 5<br />

Leoni 8 O 7,5 7 7 Gi D 17,5 6,5<br />

Madeline 8 O 7 7 7,5 Gi Gc 15,9 7<br />

Matador 6,5 O 7,5 7 7,5 Gi Gc 16,2 7<br />

Melody 4 TO 7 7,5 7,5 G G 15,6 7<br />

Miranda 6 O 7 7 7 G G 18,6 6<br />

Pirol 7 O 7 6,5 7 G Gi 21,8 6,5<br />

Sprint 7 TO 6 7,5 6 G Gc 19,8 6<br />

Ultra 6 O 6 7,5 7 Gi Gc 16,7 6<br />

Zafira 7,5 O 7,5 8 7 Gi G 16,5 7,5<br />

Idoneità<br />

trasformazione<br />

Giudizio<br />

Valutazione<br />

complessiva


Lista di aggiornamento varietale<br />

I dati sperimentali ottenuti negli ultimi 7 anni hanno permesso di aggiornare annualmente la lista delle<br />

Tab. varietà 4. Lista consigliata; di orientamento in tabella 4 è varietale riportata quella del 2005.<br />

Tab. 4. Lista di orientamento varietale<br />

Varietà Caratteristiche<br />

Precoci da mercato<br />

Primura Produttività elevata; ciclo molto precoce; tubero di pezzatura medio-grande, uniformità buona sia per<br />

pezzatura che per forma, “occhi” superficiali, epidermide liscia, buccia e polpa gialle. Adatta per tutti gli<br />

usi culinari.<br />

Velox Produttività media; ciclo medio-precoce; tubero di pezzatura media, uniformità buona sia per pezzatura<br />

che per forma, “occhi” superficiali; epidermide quasi liscia, buccia e polpa gialle. Adatta per tutti gli usi<br />

culinari e per sticks.<br />

Elfe Produttività elevata; ciclo estremamente precoce; tubero di pezzatura media, uniformità buona, “occhi”<br />

molto superficiali; epidermide molto liscia, buccia gialla, polpa giallo intenso.<br />

Tardive da mercato<br />

Imola Produttività media; ciclo tardivo; tubero di pezzatura medio-grande, uniformità buona sia per pezzatura<br />

che per forma, “occhi” mediamente profondi; epidermide liscia, buccia giallo-chiaro, polpa bianca. Adatta<br />

per tutti gli usi culinari.<br />

Eos Produttività media; ciclo tardivo; tubero di pezzatura medio-grande, uniformità buona sia per pezzatura<br />

che per forma, “occhi” superficiali, epidermide quasi liscia, buccia giallo-chiaro polpa bianca. Adatta per<br />

tutti gli usi culinari.<br />

Virgo Produttività elevata; ciclo medio-tardivo; tubero di pezzatura grande, uniformità media sia per pezzatura<br />

che per forma, “occhi” mediamente superficiali, epidermide quasi liscia, buccia giallo-chiaro, polpa<br />

bianca. Adatta per tutti gli usi culinari.<br />

Precoci da industria<br />

Sinora Produttività elevata; ciclo molto precoce; tubero di pezzatura media, uniformità elevata sia per pezzatura<br />

che per forma, buccia e polpa colore giallo chiaro. Contenuto in sostanza secca elevato. Adatta per chips.<br />

Tardive da industria<br />

Agnes Produttività elevata; ciclo medio precoce; tubero di pezzatura media, uniformità buona, buccia giallo<br />

intenso, polpa gialla chiaro, contenuto in sostanza secca buono.<br />

Hermes Produttività elevata; ciclo medio; tubero di pezzatura media, uniformità buona sia per pezzatura che per<br />

forma, “occhi” mediamente superficiali, epidermide rugosa, buccia giallo intenso, polpa gialla. Contenuto<br />

in sostanza secca elevato. Adatta per chips.<br />

Romula Produttività elevata; ciclo medio-tardivo; tubero di pezzatura medio-grande, uniformità elevata sia per<br />

pezzatura che per forma, “occhi” mediamente profondi, epidermide rugosa, buccia giallo intenso, polpa<br />

gialla. Contenuto in sostanza secca elevato. Adatta per chips.<br />

t/ha<br />

t/ha<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

A A<br />

AGNES<br />

D-F<br />

A<br />

ZAFIRA<br />

SINORA<br />

A<br />

FRIBONA<br />

A A<br />

CAMILLA<br />

INDUSTRIA MERCATO<br />

LADY OLIMPIA<br />

A<br />

HERMES<br />

A<br />

CLARINA<br />

B<br />

CARMONA<br />

Precoci Tardive Precoci Tardive<br />

CD<br />

AB<br />

MIRANDA<br />

Fig. 1 - Produzione commerciale fornita da 16 varietà di patata valutate a Vicobellignano (CR)<br />

attraverso prova di 2° livello.<br />

D-F<br />

B<br />

95030-3<br />

EF<br />

B<br />

FINKA<br />

DE<br />

B<br />

E98226<br />

AB<br />

B<br />

MADELINE<br />

CD<br />

B<br />

GALA<br />

EF<br />

B<br />

LEONI<br />

CD<br />

B<br />

MELODY<br />

CD<br />

BC<br />

BONUS<br />

D-F<br />

BC<br />

SPRINT<br />

Fig. 2 - Produzione commerciale e di scarto delle varietà di patata valutate a Ghedi (BS) attraverso<br />

prova di 1° livello.<br />

D-F<br />

BC<br />

ALEGRIA<br />

A<br />

ELFE<br />

D-F<br />

BC<br />

PIROL<br />

AB<br />

TEODORA<br />

AB<br />

CD<br />

MATADOR<br />

B<br />

B98258<br />

D<br />

C-E<br />

LADY OLIMPIA<br />

B<br />

BELANA<br />

D-F<br />

D-F<br />

K3545<br />

A-C<br />

D-F<br />

A-C<br />

D-F<br />

A<br />

ULTRA<br />

Scarto<br />

Prod. Comm.<br />

AKTIVA<br />

97157-3<br />

B-D<br />

EF<br />

FREYA<br />

A<br />

MELODY<br />

F<br />

EF<br />

DURA<br />

B<br />

FREYA<br />

A<br />

FG<br />

95107-2<br />

B<br />

CLARISSA<br />

A<br />

G<br />

ULTRA<br />

43


9. Patata.<br />

INTRODUZIONE<br />

N<br />

el 2005 è proseguita sia la sperimentazione<br />

parcellare che le validazioni<br />

“on farm” riguardanti la fertilizzazione<br />

azotata della coltura di patata. Rispetto<br />

all’anno precedente nella sperimentazione<br />

parcellare è cambiata una varietà (Lady Claire<br />

al posto di Sinora) ed omessa la tesi che<br />

prevedeva l’impiego di un concime minerale<br />

azotato a lenta cessione. Le prove ”on farm”<br />

hanno mirato alla validazione dei migliori<br />

risultati ottenuti su parcelle negli anni precedenti.<br />

L’idea di base della sperimentazione finora<br />

condotta è che la quantità di azoto minerale<br />

utilizzato dalla coltura da distribuire<br />

non può essere quantificata con precisione<br />

e distribuita unicamente alla semina, perché<br />

dipende dalla quantità messa a disposizione<br />

dal terreno attraverso la mineralizzazione e<br />

da quella asportata attraverso i fenomeni di<br />

lisciviazione e di denitrificazione.<br />

La cultivar Lady Claire è stata introdotta in<br />

quanto è nota per essere particolarmente esigente<br />

in termini di nutrizione azotata.<br />

MATERIALI E METODI<br />

La prova parcellare è stata condotta a Paderno<br />

(CR); mentre delle tre prove “on farm”<br />

sono state realizzate a Casalmaggiore (Az. 1<br />

a Az. 2) ed una a Voghera (Az. 3). Le principali<br />

caratteristiche delle quattro prove sono<br />

riportate in tabella 1.<br />

Prova parcellare<br />

Sono state confrontate 8 tesi sperimentali<br />

derivate dalla combinazione delle due cultivar<br />

Hermes e Lady Claire e le 4 modalità di<br />

44<br />

Ottimizzazione concimazione azotata IV° anno<br />

fertilizzazione azotata di seguito riportate.<br />

T0 - Controllo senza fertilizzanti azotati.<br />

T1 - Apporto in pre-semina di 105 Kg/ha di<br />

azoto minerale corrispondente al 70%<br />

della dose totale (150 Kg/ha) calcolata<br />

col metodo del bilancio azotato semplificato<br />

riportato nel DPI <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

T2 - Apporto di 105 Kg/ha di azoto minerale<br />

in pre-semina della dose Dx alla<br />

semina, i rimanenti 45 Kg/ha solo se<br />

viene superato l’indice SPAD calcolato<br />

come segue:<br />

IS = 13 • (SPADn – SPAD0) / Nd<br />

Dove: SPADn e SPAD0 sono i valori<br />

SPAD misurati rispettivamente nelle<br />

parcelle della tesi T2 e nelle parcelle di<br />

riferimento (T0), Nd è la dose di azoto<br />

distribuita col primo frazionamento. Il<br />

valore 13 è stato inserito per rendere i<br />

dati comparabili con quelli della sperimentazione<br />

belga dove sono su una<br />

scala diversa.<br />

I valori predefiniti per le cultivar Hermes<br />

e Lady Claire sono rispettivamente<br />

0,5 e 0,6; sopra questi valori si rende<br />

necessario l’apporto supplementare di<br />

azoto.<br />

T3 - Apporto in pre-semina della dose piena<br />

(150 Kg/ha).<br />

Prove “on Farm”<br />

Le prove sono state condotte in aziende appartenenti<br />

a soci dell’Associazione Lombarda<br />

di Produttori di Patate (ALPROPAT).<br />

• Az.1. Le tesi a confronto sono state identiche<br />

a quelle della prova parcellare (T0, T1,<br />

T2 e T3), utilizzando solo la cultivar Lady<br />

Claire. La dose di azoto, stimata con il bilancio<br />

semplificato, è stata di 170 Kg/ha.<br />

• Az.2. Oltre alle due tesi T0 e T2 è stata<br />

introdotta la tesi T4 che prevede la piena<br />

dose stimata con il bilancio semplificato<br />

(140 Kg/ha), utilizzando un concime a<br />

lenta cessione (metilen-urea) e la cultivar<br />

Sinora.<br />

• Az.3. Oltre alle due tesi T0 e T2, sono<br />

state introdotte le tesi T5 e T6, che prevedono<br />

rispettivamente 160 e 180 Kg/ha<br />

di azoto, cioè 40 e 60 Kg/ha eccedente la<br />

dose stimata con il metodo semplificato; la<br />

cultivar utilizzata è stata Hermes.<br />

RISULTATI<br />

Le condizioni climatiche nel periodo primaverile<br />

estivo del 2005 sono state particolarmente<br />

favorevoli alla coltura della patata<br />

(figura 1). Le piogge di aprile hanno favorito<br />

infatti la tuberizzazione creando i presupposti<br />

per la formazione di un buon numero di<br />

tuberi commerciabili, che secondo le varietà<br />

e le finalità produttive varia da 8 a 14. Solo<br />

tra la metà di giugno e la fine di luglio le<br />

temperature massime sono state piuttosto<br />

elevate in tutte le località. Le temperature<br />

notturne, raramente sopra i 20° C, hanno<br />

favorito la traslocazione dei carboidrati accumulati<br />

durante il giorno. Le piogge complessivamente<br />

non sono state sufficienti. A<br />

Casalmaggiore e Voghera sono stati necessari<br />

rispettivamente 7 e 9 interventi irrigui per<br />

un volume complessivo di 180-213 m 3 /ha;<br />

a Paderno 7 irrigazioni per un volume complessivo<br />

di 1650 m 3 /ha.<br />

Prova parcellare<br />

Aspetti del ciclo vegetativo e fenologia. I<br />

dati dei principali eventi fenologici sono riportati<br />

in tabella 2. Per Hermes e Lady Claire<br />

il periodo tra la semina e l’emergenza è stato<br />

rispettivamente di 30 e 31 giorni, con 300<br />

e 315 gradi giorno (°Cd); la tuberizzazione


di Lady Claire è iniziata due giorni prima<br />

(30/4, 485 °Cd).<br />

Per la cultivar Hermes tutte le fasi fenologiche<br />

della coltura sono state pochissimo<br />

influenzate dalle diverse dosi di azoto a confronto.<br />

Tra i dati fenologici spicca quello relativo<br />

alla fase di senescenza (50% foglie ingiallite)<br />

che anche per la tesi non concimata (T0) si<br />

è verificato a circa 2400 °Cd, con differenze<br />

minime rispetto alle tesi concimate. Per Lady<br />

Claire non sono state rilevate differenze tra<br />

le tesi a confronto fino alla fase di chiusura<br />

delle file (LAI ~3), avvenuta il 4-5 giugno.<br />

Successivamente la tesi controllo (T0) è entrata<br />

in senescenza con un anticipo di circa<br />

10 gg rispetto alle tre tesi concimate (7 luglio<br />

1827 °Cd, contro 15-18 luglio, circa 2000<br />

°Cd). I valori SPAD rilevati durante l’intero<br />

ciclo colturale sono riportati in tabella 3. Sia<br />

per Hermes che per Lady Claire sono state<br />

notate differenze piuttosto contenute tra<br />

le tesi T0, T1, T2 e più elevate per la tesi<br />

T3 dove l’azoto è stato distribuito tutto alla<br />

semina. I valori calcolati per l’indice critico<br />

(IS) della tesi T2 si sono sempre mantenuti<br />

abbondantemente sotto il valore critico di<br />

0,5 per la cultivar Hermes e 0,6 per Lady<br />

Claire, pertanto non si è dovuto intervenire<br />

con distribuzione di azoto in copertura.<br />

Il complesso dei dati evidenzia che le condizioni<br />

nutrizionali del terreno sono state buone<br />

per tutte le tesi a confronto, compresa T0.<br />

Tale fenomeno è verosimilmente spiegabile<br />

con l’effetto nutrizionale esercitato dalle periodiche<br />

liquamazioni effettuate sul terreno<br />

oggetto di prova. La produzione commerciale<br />

della cultivar Lady Claire è stata significativamente<br />

più elevata di quella di Hermes<br />

(72,7 contro 62,0 t/ha).<br />

Per entrambe le cultivar non sono state evidenziate<br />

differenze significative tra le 4 tesi<br />

di concimazione a confronto (Fig. 2). Paradossalmente<br />

la tesi non concimata T0, ha<br />

prodotto leggermente di più delle tesi T1 e<br />

T3. Al riguardo non è da escludere che per<br />

queste due ultime tesi si sia verificato un eccesso<br />

di azoto che, come noto, ha un effetto<br />

depressivo per Hermes. Tale fatto è suffragato<br />

anche dai risultati della prova on farm di<br />

Voghera.<br />

Il contenuto medio di sostanza secca nel tubero<br />

della cultivar Hermes è stato significativamente<br />

superiore a quello di Lady Claire<br />

(22,18% contro 21,38%). Tuttavia nessuna<br />

differenza significativa è stata registrata tra i<br />

valori delle 4 tesi a confronto, che si sono<br />

aggirati intorno al 22%; concentrazione più<br />

che soddisfacente a fronte di produzioni così<br />

elevate.<br />

Prove on Farm<br />

I valori di SPAD e gli IS della tesi T2 rilevati<br />

nelle tre località, sono riportati in tabella 4;<br />

le produzioni di tuberi ed il contenuto in sostanza<br />

secca in tabella 5.<br />

Casalmaggiore, Azienda 1. L’IS calcolato<br />

per la tesi T2 non ha mai superato il valore<br />

soglia di 0,5 per Hermes e di 0,6 per Lady<br />

Claire; pertanto non si è reso necessario intervenire<br />

con la dose supplementare di azoto<br />

in copertura. I valori SPAD della tesi controllo<br />

T0 sono stati costantemente più bassi<br />

(quindi colore verde meno intenso) di quelli<br />

delle tesi concimate, le quali non sono apparse<br />

diverse tra loro.<br />

La più elevata produzione di tuberi (52 t/ha)<br />

è stata ottenuta con le tesi T3 (tutta la dose<br />

calcolata distribuita prima della semina) e<br />

T2 (70% della dose calcolata distribuita prima<br />

della semina). La tesi controllo T0 non<br />

concimata ha subito una penalizzazione di<br />

10 t/ha, mentre la T1 (70% in presemina)<br />

si è scostata di sole 2 t/ha rispetto alla T3.<br />

Questi risultati confermano quanto sia opportuno<br />

l’impiego dell’indice SPAD al fine<br />

di non somministrare quantità superflue di<br />

concime azotato.<br />

Casalmaggiore, Azienda 2. Nella tesi T4,<br />

trattata con concime a lenta cessione di azoto<br />

(metilen-urea) durante la prima fase del ciclo<br />

colturale, sono stati registrati valori di SPAD<br />

inferiori alla tesi T2 e vicini al controllo non<br />

concimato; successivamente la metilen-urea<br />

ha espletato il proprio potenziale, mantenendo<br />

valori SPAD più elevati nelle fasi centrali<br />

del ciclo vegetativo. Per quanto riguarda la<br />

tesi T2, si è evidenziato uno stato di carenza<br />

azotata a circa 34 giorni dall’emergenza (IS<br />

= 0,52), pertanto nei giorni successivi è stata<br />

apportata la dose complementare di azoto<br />

(45 Kg/ha).<br />

Come nell’altra azienda, i dati SPAD della<br />

tesi T0 sono stati costantemente inferiori<br />

alle due tesi concimate, rivelando una certa<br />

carenza nutrizionale di azoto nelle foglie.<br />

Come atteso, la lenta cessione di azoto della<br />

tesi T4 ha consentito una produzione di<br />

tuberi più elevata rispetto alla tesi T2 (57 e<br />

55 t/ha rispettivamente) che a sua volta ha<br />

largamente superato la tesi T0 (42 t/ha).<br />

Anche in questa prova la concimazione azotata<br />

non ha influito sul contenuto in sostanza<br />

secca dei tuberi, che si è attestato intorno<br />

al 23%.<br />

Voghera, Azienda 3. Il terreno su cui è stata<br />

effettuata la prova, non riceve apporti di sostanza<br />

organica da oltre venti anni, pertanto<br />

le colture dipendono pesantemente dagli<br />

apporti minerali. Dai valori SPAD della tesi<br />

T2 è emersa una carenza di azoto a circa un<br />

mese dall’emergenza (IS = 0,81) che ha reso<br />

necessario l’apporto supplementare di 40<br />

Kg/ha di azoto minerale.<br />

La produzione di tuberi della tesi T2 è stata<br />

di 15 t/ha superiore rispetto a quella del controllo<br />

T0 (51 contro 36 t/ha). Le rimanenti<br />

tesi T5 e T6, che hanno ricevuto rispettivamente<br />

40 e 60 Kg/ha di azoto oltre la dose<br />

calcolata attraverso il bilancio semplificato,<br />

hanno prodotto meno della tesi T2. In particolare<br />

l’eccedenza di 60 Kg/ha di azoto ha<br />

penalizzato sia la produttività (42 t/ha) che<br />

il contenuto in sostanza secca (21,5% contro<br />

23%).<br />

Az.2. Oltre alle due tesi T0 e T2 è stata introdotta la tesi T4 che prevede la piena dose stimata<br />

con il bilancio semplificato (140 Kg/ha), utilizzando un concime a lenta cessione (metilen-urea)<br />

e la cultivar Sinora.<br />

Az.3. Oltre alle due tesi T0 e T2, sono state introdotte le tesi T5 e T6, che prevedono<br />

Tab. rispettivamente 1. Caratteristiche 160 e 180 principali Kg/ha di della azoto, prova cioè 40 parcellare e 60 Kg/ha (Paderno) eccedente la e dose delle stimata tre prove con il<br />

metodo semplificato; la cultivar utilizzata è stata Hermes.<br />

“on farm”.<br />

Tab. 1. Caratteristiche principali della prova parcellare (Paderno) e delle tre prove “on farm”.<br />

Paderno Casalmaggiore Casalmaggiore Voghera<br />

Az. 1<br />

Az. 2<br />

Az. 3<br />

Terreno Sabbioso-franco Medio impasto Limoso-argilloso Sabbioso-limoso<br />

Precessione<br />

colturale<br />

Mais Mais Soia Cipolla<br />

Disegno<br />

Split-Block, 3 repliche, Parcelloni di 500 m<br />

sperimentale cv nei parcelloni,<br />

trattamenti nelle parcelle<br />

(8 file di 10 cm)<br />

2 Parcelloni di 500 m 2 Parcelloni di 500 m 2<br />

Sesto di impianto Tra file m 0,75 sulla fila 0,25 m (5,3 tuberi/m 2 )<br />

Concimazione Azotata (vedi trattamenti da T0 a T6)<br />

(Kg/ha) P2O5 = 150<br />

K2O = 170<br />

P2O5 = 120<br />

K2O = 290<br />

P2O5 = 100<br />

K2O = 140<br />

P2O5 = 120<br />

K2O = 210<br />

Impianto tuberi 15 marzo 14 marzo 12 marzo 25 marzo<br />

Controllo Pendimethalin + Pendimethalin + Pendimethalin + Pendimethalin +<br />

infestanti Metabromuron +<br />

Linuron<br />

Metabromuron Metribuzim + Linuron Metribuzim<br />

N° trattam.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

insetticidi<br />

N° trattam.<br />

fungicidi<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

Irrigazione per<br />

aspersione (m 3 2/6 (300); 11/6 (250); 25/5 (200); 6/6 (250); 23/5 (200); 3/6 (250); 26/5 (200); 7/6 (220);<br />

/ha). 18/6 (250); 25/6 (250); 15/6 (250); 24/6 (300); 12/6 (250); 20/6 16/6 (200); 21/6<br />

metodo del 08/7 (300); 22/7 (300) 7/7 (250); 15/7 (250); (300); 4/7; 18/7 (250); (280); 2/7 (200); 14/7<br />

bilancio idrico<br />

21/7 (250)<br />

25/7 (300)<br />

(250); 22/7 (250);<br />

IRRIGERE<br />

28/7 (280); 6/8 (250)<br />

Data di raccolta 9 settembre 23 luglio 10 agosto 10 settembre<br />

Rilievi - Delle fasi fenologiche; - Rilieo settimanale Indice SPAD; - Produzione commerciale; produzione<br />

di scarto; contenuto in sostanza secco (metodo del peso specifico).<br />

RISULTATI<br />

45


46<br />

Tab. 2 – Date dei principali eventi fenologici e relative somme termiche, per le due cultivar di patata sottoposte a<br />

quattro<br />

Tab. 2 –<br />

tesi<br />

Date<br />

di<br />

dei<br />

concimazioni<br />

principali eventi<br />

azotate.<br />

fenologici<br />

Prova parcellare<br />

e relative somme<br />

condotta<br />

termiche,<br />

a Paderno.<br />

per le<br />

Le<br />

due<br />

somme<br />

cultivar<br />

termiche<br />

di patata<br />

sono<br />

sottoposte<br />

state calcolate<br />

a quattro tesi<br />

di concimazioni azotate. Prova parcellare condotta a Paderno. Le somme termiche sono state calcolate con una soglia<br />

con una soglia base di base 2°C. di 2°C.<br />

Località Paderno (CR) Tesi “T0” Tesi “T1” Tesi “T2” Tesi “T3”<br />

Cultivar evento data °Cd data °Cd data °Cd data °Cd<br />

Hermes Semina 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2<br />

Emergenza 14/4 300 14/4 300 14/4 300 14/4 300<br />

Chius. fila 10/5 658 9/5 658 9/5 658 10/5 658<br />

Inizio tuberiz. 2/5 522 2/5 522 2/5 522 2/5 522<br />

Chius. tra file 30/5 938 29/5 918 29/5 918 30/5 937<br />

Lai~3(COP.>95%) 7/6 1174 6/6 1157 7/6 1174 8/6 1189<br />

Inizio senescenza 22/7 2143 23/7 2174 23/7 2168 2277 2154<br />

Senescenza (50%<br />

delle foglie)<br />

1/8 2393 3/8 2434 2/8 2413 4/8 2454<br />

Lady Clair Semina 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2<br />

Emergenza 15/4 315 15/4 315 15/4 315 15/4 315<br />

Chius. fila 9/5 672 9/5 672 9/5 672 9/5 672<br />

Inizio tuberiz. 30/4 485 30/4 485 30/4 485 30/4 485<br />

Chius. tra file 28/5 996 27/5 973 27/5 973 28/5 996<br />

Lai~3(COP.>95%) 5/6 1138 4/6 1119 4/6 1119 5/6 1138<br />

Inizio senescenza 25/6 1527 24/6 1507 3/7 1716 3/7 1710<br />

Senescenza (50%<br />

delle foglie)<br />

7/7 1827 15/7 1998 18/7 2066 16/7 2020<br />

Tab. 3. Valori SPAD rilevati in quattro epoche del ciclo colturale; Indice SPAD critico (IS) ed apporto supplementare<br />

di azoto in copertura per la tesi T2..<br />

Data giorni dopo<br />

l'emergenza<br />

Tesi<br />

"T0"<br />

Tesi<br />

"T1"<br />

Tesi<br />

"T2"<br />

Tesi<br />

"T3"<br />

IS<br />

"T2"<br />

Apporto azoto<br />

supplem.<br />

"T2"<br />

Hermes<br />

11-mag 27 42,6 42 42,6 45,1 0,00 no<br />

21-mag 37 42,9 43,1 42,9 44,2 0,00 no<br />

28-mag 44 39,6 42,3 41,8 42,8 0,24 no<br />

04-giu 51 37,7 39,2 40,1 41,5 0,26 no<br />

Lady Claire<br />

11-mag 27 44,2 45,3 45,5 46 0,14 no<br />

21-mag 37 42,9 44,9 43,7 45,2 0,09 no<br />

28-mag 44 41,3 42,8 41,6 42,3 0,03 no<br />

04-giu 51 38,7 41,8 41,3 42,1 0,28 no<br />

Tab. 4 - Valori SPAD rilevati in quattro epoche del ciclo colturale nelle tre prove “on farm”; Indice SPAD critico<br />

(IS) e decisione di apporto supplementare di aqzoto in copertua per la tesi T2.<br />

Data giorni dopo<br />

l'emergenza<br />

Tesi<br />

"T0"<br />

Tesi<br />

"T1"<br />

Tesi<br />

"T2"<br />

Tesi<br />

"T3" Tesi<br />

“T4”<br />

IS<br />

"T2"<br />

Apporto azoto<br />

supplem.<br />

"T2"<br />

Casalmaggiore, Az. 1, cv Lady Claire<br />

11-mag 23 43,1 44,5 44,9 45 0,20 no<br />

21-mag 33 42,4 43,3 43,2 44,4 0,09 no<br />

28-mag 40 38,3 41,4 40,9 42,4 0,28 no<br />

04-giu 47 37,3 40,8 41 41,5 0,40 no<br />

Casalmaggiore, Az. 2, cv Hermes<br />

11-mag 24 42,3 44,5 42,9 0,24 no<br />

21-mag 34 39 42,8 43,1 0,52 sì<br />

28-mag 41 38,3 42,4 42,7 0,44 -<br />

04-giu 48 37,3 40,8 41,5 0,38 -<br />

Voghera, Az. 3, cv Hermes<br />

19-mag 16 41,1 43,3 0,36 no<br />

26-mag 23 42,9 45,4 0,41 no<br />

02-giu 30 40,3 45,3 0,81 sì<br />

Tab. 5. Produzione commerciale, scarto e contenuto in sostanza secca nei<br />

tuberi rilevate nelle tre prove “on farm“.<br />

Cultivar Località Tesi Produzione Produzione Sost.secca<br />

comm.le (t/ha) di scarto (t/ha) (%)<br />

Lady Claire Casalmaggiore, Az.1 T0 42,1 4,8 24,5<br />

T1 49,0 3,7 25,1<br />

T2 52,2 3,0 24,1<br />

T3 52,4 3,2 24,7<br />

Hermes Casalmaggiore Az.2 T0 41,7 5,3 23,4<br />

T2 55,3 4,2 22,8<br />

T4 57,5 5,1 23,1<br />

T0 35,9 3,8 23,7<br />

Hermes Voghera Az. 3<br />

T2 51,3 4,3 22,9<br />

T5 49,5 3,8 22,5<br />

T6 42,2 3,5 21,5


Tabella 1 - Caratteristiche pedologiche dei campi di prova ed interventi agronomici praticati alle colture<br />

Tabella 1 - Caratteristiche pedologiche dei campi di prova ed interventi agronomici praticati alle colture<br />

Casal- Casal- Paderno Voghera<br />

maggiore 1 (CR) maggiore 2 (CR) (CR)<br />

Ubicazione pianura pianura pianura pianura<br />

Terreno medio - impasto limoso - argilloso sabbioso - franco sabbioso - limoso<br />

Coltura precedente mais soia mais cipolla<br />

Concimazione minerale od organica<br />

-pre-impianto (data) 3-feb 11-mar 9-mar 24-mar<br />

N (kg / ha) Vedi tabella 2 Vedi tabella 2 Vedi tabella 2 Vedi tabella 2<br />

P2O5 (kg / ha ) 120 100 150 120<br />

K 2O (kg / ha) 290 140 170 210<br />

Ammendanti organici<br />

Liquame bovino, 87<br />

recenti - -<br />

t/ha, giugno 2004 -<br />

N copertura (kg / ha )<br />

Vedi tabella 2<br />

Impianto (data) 14-mar 12-mar 15-mar 25-mar<br />

Rincalzatura (data)<br />

Diserbo<br />

6-mag<br />

(pp. aa.) Pendimethalin + Pendimethalin + Pendimethalin + Pendimethalin +<br />

Metribuzim + Metobromuron + Metribuzim +<br />

Metobromuron Linuron Linuron<br />

data<br />

Difesa fitosanitaria<br />

27/4 23/4 22/4 20/3<br />

-trattamenti fungicidi (n) 4 5 3 6<br />

-trattamenti insetticidi (n) 2 2 1 4<br />

-irrigazioni (n) 6 7 7 9<br />

-date irrigazione e<br />

volumi, m 3 /ha, (bilancio<br />

idrico con IRRIGERE)<br />

25/5, 200; 6/6, 250;<br />

15/6, 250; 24/6, 300;<br />

7/7, 250; 15/7, 250;<br />

21/7, 250;<br />

23/5, 200; 3/6, 250;<br />

12/6, 250; 20/6, 300;<br />

4/7; 18/7, 250; 25/7;<br />

300.<br />

2/6, 300; 11/6, 250; 18/6,<br />

250; 25/6, 250; 08/7, 300;<br />

22/7, 300.<br />

26/5, 200; 7/6, 220;<br />

16/6, 200; 21/6, 280;<br />

2/7, 200; 14/7, 250;<br />

22/7, 250; 28/7; 280;<br />

6/8, 250.<br />

Raccolta (data) 23-lug 10-ago 9-set 10-set<br />

Tab. 2 - Fertilizzazione azotata: epoche di distribuzione e dose totale apportata per la prova parcellare e prova "on fa<br />

Le diverse modalità caratterizzano le tesi a confronto.<br />

Dose iniziale +<br />

epoca<br />

dose copertura Dose totale distribuita<br />

distribuzione Controllo non concimato Solo dose iniziale (soglia SPAD) tutta alla semina<br />

N<br />

"T0" "T1" "T2" "T3"<br />

Prova Parcellare, Paderno: dose stimata con bilancio azotato semplificato N = 150 kg ha<br />

presemina 0 105 105 150<br />

copertura 0 0 (45*) non applicata 0<br />

tot=0 kg/ha tot=105 kg/ha tot=105 kg/ha tot=150kg/ha<br />

presemina 0 120 120 170<br />

copertura 0 - (50*) non applicata 0<br />

tot=0 kg/ha tot=120 kg/ha tot=120 kg/ha tot=170 kg/ha<br />

-1<br />

Tab. 2 - Fertilizzazione azotata: epoche di distribuzione e dose totale apportata per la prova parcellare e prova “on farm”.<br />

Le diverse modalità caratterizzano le tesi a confronto.<br />

Prova ON FARM, Casalmaggiore, Az.1: dose stimata con bilancio azotato semplificato N = 170 kg h<br />

(*) ( * Potenziale ) Potenziale intervento intervento in copertura in secondo copertura soglia secondo SPAD<br />

soglia SPAD<br />

Tab. 3 - Fertilizzazione azotata: epoche di distribuzione e dose totale apportata per prove on farm di fertilizzazione a<br />

Le diverse modalità caratterizzano le tesi a confronto.<br />

N “Lento rilascio”<br />

Dose iniziale + Frazione<br />

47<br />

dose copertura ammoniacale N eccedente la dose N ecced


tot=0 kg/ha tot=120 kg/ha tot=120 kg/ha tot=170 kg/ha<br />

( * ) Potenziale intervento in copertura secondo soglia SPAD<br />

Tab. 3 - Fertilizzazione azotata: epoche di distribuzione e dose totale apportata per prove on farm di fertilizzazione azotata.<br />

Le diverse modalità caratterizzano le tesi a confronto.<br />

N “Lento rilascio”<br />

Dose iniziale + Frazione<br />

Controllo non concimato<br />

dose copertura<br />

(soglia SPAD)<br />

ammoniacale<br />

bassa<br />

N eccedente la dose<br />

stimata<br />

N eccedente la<br />

dose stimata<br />

"T0" "T2" "T4" "T5" "T6"<br />

presemina 0 80 - 80 80<br />

copertura 0 40(*) - 80 100<br />

tot=0 kg/ha tot=120 kg/ha - tot=160 kg/ha tot=180 kg/ha<br />

Prova ON FARM, Casalmaggiore, Az.2: dose stimata con bilancio azotato semplificato N = 140 kg ha<br />

presemina 0 95 140 - -<br />

copertura 0 55 - -<br />

tot=0 kg/ha tot=140 kg/ha tot=140 kg/ha - -<br />

( * ) Intervento in copertura secondo soglia SPAD<br />

-1<br />

Prova ON FARM, Voghera: dose stimata con bilancio azotato semplificato N = 120 kg ha -1<br />

Tab. 3 - Fertilizzazione azotata: epoche di distribuzione e dose totale apportata per prove on farm di fertilizzazione azotata.<br />

Le diverse modalità caratterizzano le tesi a confronto.<br />

epoca<br />

distribuzione<br />

N<br />

(*) Intervento in copertura secondo soglia SPAD<br />

Tab. 4 - Date dei principali eventi fenologici osservati nei due campi sperimentali e somme termiche corrispondenti. I dati<br />

sono la media di 3 ripetizioni. Le somme termiche sono state calcolate con una soglia base di 2 °C.<br />

Tab. 4 - Date dei principali eventi fenologici osservati nei due campi sperimentali e somme termiche corrispondenti.<br />

I dati sono la media di 3 ripetizioni. Le somme termiche sono state calcolate con una soglia base di 2 °C.<br />

Località Paderno (CR)<br />

Tesi "T0" Tesi "T1" Tesi "T2" Tesi "T3"<br />

Tesi "T4"<br />

Cultivar evento data Cd data Cd data Cd data Cd data Cd<br />

Hermes piantamento 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2<br />

emergenza 14/4 300,4 14/4 300,4 14/4 300,4 14/4 300,4 14/4 300,4<br />

chius.fila 10/5 658,4 9/5 658,4 9/5 658,4 10/5 658,4 10/5 658,4<br />

Inizio tuberizzaz 2/5 521,9 2/5 521,9 2/5 521,9 2/5 521,9 2/5 521,9<br />

chius.tra.file 30/5 937,8 29/5 918,3 29/5 918,3 30/5 937,8 29/5 918,3<br />

LAI~3, cop>95% 7/6 1173,6 6/6 1157,5 7/6 1173,6 8/6 1189,5 7/6 1173,6<br />

Inizio senescenza<br />

Senescenza (50% foglie<br />

22/7 2143,1 23/7 2174,2 23/7 2168,0 22/7 2154,2 22/7 2154,2<br />

secche) 1/8 2393,1 3/8 2434,2 2/8 2413,0 4/8 2454,2 4/8 2454,2<br />

Lady Claire piantamento 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2 15/3 0,2<br />

emergenza 15/4 314,6 15/4 314,6 15/4 314,6 15/4 314,6 15/4 314,6<br />

chius.fila 9/5 672,0 9/5 672,0 9/5 672,0 9/5 672,0 11/5 469,6<br />

Inizio tuberizzaz 30/4 484,7 30/4 484,7 30/4 484,7 30/4 484,7 30/4 484,7<br />

chius.tra.file 28/5 996,4 27/5 973,2 27/5 973,2 28/5 996,4 25/5 703,4<br />

LAI~3, cop>95% 5/6 1138,0 4/6 1119,5 4/6 1119,5 5/6 1138,0 5/6 1138,0<br />

Inizio senescenza 25/6 1527,1 24/6 1507,1 3/7 1716,1 3/7 1710,4 2/7 1690,4<br />

Senescenza (50% foglie<br />

secche) 7/7 1827,1 15/7 1827,1 18/7 2066,1 16/7 2020,4 16/7 2020,4<br />

Tab. 5 - Dati SPAD prova parcellare di Paderno; rilievi eseguiti nella finestra temporale utile per eventuali apporti supplementari<br />

di azoto per le cultivar Hermes e Lady Claire<br />

Dose iniziale + dose Dose totale<br />

Decisione<br />

Controllo non<br />

copertura (soglia distribuita tutta alla<br />

apporto<br />

giorni dopo<br />

concimato Solo dose iniziale<br />

di azoto Data per le l'emergenza cultivar Hermes "T0" e Lady Claire "T1"<br />

HERMES<br />

SPAD)<br />

"T2"<br />

semina<br />

"T3"<br />

Indice SPAD (IS)<br />

"T2"<br />

supplem.<br />

"T2"<br />

11-mag 27 42,6 42 42,6 45,1 0,00 no<br />

21-mag 37 42,9 43,1 42,9 Dose 44,2 iniziale + dose 0,00 Dose totale no<br />

Decisione<br />

28-mag<br />

04-giu<br />

LADY CLAIRE<br />

11-mag Data<br />

44<br />

51<br />

giorni dopo<br />

27 l'emergenza<br />

39,6<br />

37,7<br />

44,2<br />

Controllo 42,3 non<br />

39,2<br />

concimato<br />

"T0" 45,3<br />

41,8<br />

40,1<br />

Solo dose iniziale<br />

"T1" 45,5<br />

copertura 42,8 (soglia 0,24 distribuita tutta no alla<br />

41,5 0,26 no<br />

SPAD)<br />

semina Indice SPAD (IS)<br />

46 "T2" 0,14 "T3" no<br />

"T2"<br />

apporto<br />

supplem.<br />

"T2"<br />

HERMES 21-mag 37 42,9 44,9 43,7 45,2 0,09 no<br />

28-mag<br />

11-mag<br />

04-giu<br />

21-mag<br />

44<br />

51<br />

27<br />

37<br />

41,3<br />

38,7<br />

42,8<br />

42,6<br />

41,8<br />

42,9<br />

41,6<br />

42<br />

41,3<br />

43,1<br />

42,3<br />

42,6<br />

42,1<br />

42,9<br />

0,03<br />

0,28<br />

no<br />

45,1<br />

no<br />

44,2<br />

0,00<br />

0,00<br />

no<br />

no<br />

28-mag 44 39,6 42,3 41,8 42,8 0,24 no<br />

Tab. 04-giu 6 - Dati SPAD prova "on farm" 51 di Casalmaggiore, Azienda 1; 37,7 rilievi eseguiti nella finestra 39,2temporale utile per eventuali 40,1<br />

LADY apporti supplementari CLAIRE di azoto per la cultivar Lady Claire<br />

41,5 0,26 no<br />

11-mag<br />

21-mag<br />

28-mag Data<br />

27<br />

37<br />

giorni dopo<br />

l'emergenza 44<br />

Controllo non<br />

concimato<br />

"T0"<br />

44,2<br />

42,9<br />

Solo dose iniziale<br />

41,3"T1" Dose iniziale 45,3 + dose<br />

copertura (soglia<br />

44,9<br />

SPAD)<br />

42,8 "T2"<br />

Dose totale 45,5<br />

distribuita tutta alla<br />

43,7<br />

semina Indice SPAD (IS)<br />

"T3" 41,6 "T2"<br />

Decisione 46<br />

apporto<br />

45,2<br />

supplem.<br />

42,3 "T2"<br />

0,14<br />

0,09<br />

0,03<br />

no<br />

no<br />

no<br />

11-mag 04-giu 23 51 43,1 38,744,5 41,8 44,9 45 41,3 0,20 42,1no 0,28 no<br />

21-mag 33 42,4 43,3 43,2 44,4 0,09 no<br />

28-mag 40 38,3 41,4 40,9 42,4 0,28 no<br />

04-giu 47 37,3 40,8 41 41,5 0,40 no<br />

Tab. 5 - Dati SPAD prova parcellare di Paderno; rilievi eseguiti nella fi nestra temporale utile per eventuali apporti supplementari<br />

Tab. 7 - 6 Dati - SPAD Dati ed SPAD indice IS per prova la prova “on "on farm" farm” di Casalmaggiore, di Casalmaggiore, Azienda 2; rilievi eseguiti Azienda nella finestra 1; rilievi temporaleeseguiti<br />

nella fi nestra temporale utile per eventuali<br />

utile per eventuali apporti supplementari di azoto per la cultivar Hermes<br />

apporti supplementari di azoto per la cultivar Lady Claire<br />

48<br />

Dose iniziale + dose Dose totale<br />

Decisione<br />

Controllo non<br />

copertura (soglia distribuita tutta alla<br />

apporto<br />

giorni dopo<br />

concimato Solo dose iniziale SPAD)<br />

semina Indice SPAD (IS) supplem.<br />

Data<br />

l'emergenza "T0" "T1" "T2" "T3" "T2" "T2"<br />

11-mag 23 43,1 44,5 44,9 45 0,20 no<br />

21-mag 33 42,4 43,3 43,2 44,4 0,09 no<br />

28-mag 40 38,3 41,4 40,9 42,4 0,28 no<br />

04-giu 47 37,3 40,8 41 41,5 0,40 no


Tab. 7 - Dati SPAD ed indice IS per la prova “on farm” di Casalmaggiore, Azienda 2; rilievi eseguiti nella fi nestra temporale utile<br />

per eventuali apporti supplementari di azoto per la cultivar Hermes<br />

giorni dopo Dati SPAD Dati SPAD Dati SPAD Indice SPAD (IS)<br />

Decisione<br />

apporto supplem.<br />

Data<br />

l'emergenza "T0" "T2" "T4" "T2" "T2"<br />

11-mag 24 42,3 44,5 42,9 0,24 no<br />

21-mag 34 39 42,8 43,1 0,52 sì<br />

28-mag 41 38,3 42,4 42,7 0,44 -<br />

04-giu 48 37,3 40,8 41,5 0,38 -<br />

Tab. 8 - Dati SPAD ed indice IS per la prova “on farm” di Voghera; rilievi eseguiti nella fi nestra temporale utile per eventuali<br />

apporti supplementari di azoto per la cultivar Hermes<br />

giorni dopo Dati SPAD Dati SPAD Indice SPAD (IS)<br />

Decisione apporto<br />

supplem.<br />

Data<br />

l'emergenza "T0" "T2" "T2" "T2"<br />

19-mag 16 41,1 43,3 0,36 no<br />

26-mag 23 42,9 45,4 0,41 no<br />

02-giu 30 40,3 45,3 0,81 sì<br />

Tab. 9 - Caratteristiche produttive delle tesi a confronto. - Loc. Paderno (CR)<br />

Cultivar Località Tesi Produzione Produzione Sost.secca<br />

comm.le (t/ha) di scarto (t/ha) (%)<br />

Hermes Paderno T0 64,20 6,91 21,98<br />

T1 57,04 6,42 21,98<br />

T2 67,78 9,09 22,43<br />

T3 58,82 9,87 22,33<br />

Lady Claire Paderno T0 72,78 4,96 21,14<br />

T1 71,36 5,44 20,71<br />

T2 74,47 5,71 21,70<br />

T3 72,18 4,16 21,98<br />

(Tesi) T0 68.49 a 5.93 a 21.56 a<br />

media T1 64.2 a 5.93 a 21.35 a<br />

effetti T2 71.12 a 7.4 a 22.06 a<br />

principali T3 65.5 a 7.01 a 22.15 a<br />

(Cultivar) Hermes 61.96 b 8.07 a 22.18 a<br />

Lady Claire 72.69 a 5.07 b 21.38 b<br />

Significatività effetto "Tesi" n.s. n.s. n.s.<br />

Significatività effetto "Cultivar" P=0.049, * P=0.025 * P=0.042, *<br />

Interazione Tesi x Cultivar n.s. n.s. n.s.<br />

Tab. 10 - Caratteristiche produttive delle tesi a confronto nelle prove “on farm”<br />

Cultivar Località Tesi Produzione Produzione Sost.secca<br />

comm.le (t/ha) di scarto (t/ha) (%)<br />

Lady Claire Casalmaggiore Az.1 T0 42,13 4,81 24,48<br />

T1 49,02 3,75 25,11<br />

T2 52,21 2,96 24,06<br />

T3 52,42 3,21 24,69<br />

Hermes Casalmaggiore Az.2 T0 41,70 5,33 23,45<br />

T2 55,30 4,25 22,76<br />

T4 57,50 5,15 23,11<br />

T0 35,9 3,8 23,7<br />

Hermes Voghera T2 51,30 4,32 22,90<br />

T5 49,50 3,85 22,50<br />

T6 42,20 3,50 21,50<br />

49


50<br />

30<br />

40<br />

45<br />

60<br />

25<br />

35<br />

Casalmaggiore (CR)<br />

20<br />

30<br />

15<br />

25<br />

10<br />

20<br />

5<br />

15<br />

0<br />

10<br />

1/4<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

2016/4<br />

Casalmaggiore (CR)<br />

1/5 16/5 31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

30<br />

45<br />

15<br />

30<br />

0<br />

15<br />

60<br />

45<br />

30<br />

5<br />

40<br />

0<br />

351/4<br />

30<br />

40<br />

25<br />

35<br />

15<br />

10 Paderno (CR)<br />

16/4 1/5 16/5<br />

5<br />

0<br />

Paderno (CR)<br />

1/4 16/4 1/5<br />

60<br />

0<br />

31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

45<br />

60<br />

16/5 31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

15<br />

0<br />

20<br />

30<br />

15<br />

25<br />

10<br />

20<br />

5<br />

15<br />

0<br />

10<br />

1/4<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

2016/4<br />

Paderno (CR)<br />

1/5 16/5 31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

30<br />

45<br />

15<br />

30<br />

0<br />

15<br />

60<br />

45<br />

30<br />

5<br />

40<br />

0<br />

351/4<br />

30<br />

40<br />

25<br />

35<br />

15<br />

Voghera 10 (PV)<br />

16/4 1/5 16/5<br />

5<br />

0<br />

Voghera (PV)<br />

1/4 16/4 1/5<br />

60<br />

0<br />

31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

45<br />

60<br />

16/5 31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

15<br />

0<br />

20<br />

30<br />

15<br />

25<br />

10<br />

20<br />

5<br />

15<br />

0<br />

10<br />

1/4<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

2016/4<br />

Voghera (PV)<br />

1/5 16/5 31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

30<br />

45<br />

15<br />

30<br />

0<br />

15<br />

60<br />

45<br />

30<br />

5<br />

Figura Figura 1 - 1 Andamento - Andamento 15<br />

termopluviometrico nelle località di prova (periodo aprile-agosto 2005)<br />

Dati Dati rilevati 0rilevati<br />

dalle dalle stazioni agrometeorologiche ALPROPAT.<br />

10<br />

stazioni agrometeorologche ALPROPAT.<br />

0 15<br />

1/4 16/4 1/5 16/5 31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

90<br />

5<br />

Figura 1 - Andamento termopluviometrico nelle località di prova (periodo aprile-agosto 2005)<br />

Dati rilevati 80 dalle 0 stazioni agrometeorologiche ALPROPAT.<br />

0<br />

Scarto<br />

70 1/4 16/4 1/5 16/5 31/5 15/6 30/6 15/7 30/7 14/8 29/8<br />

Comm.<br />

90 60Figura<br />

1 - Andamento termopluviometrico nelle località di prova (periodo aprile-agosto 2005)<br />

80 50Dati<br />

rilevati dalle stazioni agrometeorologiche ALPROPAT.<br />

Scarto<br />

70 40<br />

60 30<br />

90<br />

Comm.<br />

50 20<br />

80<br />

Scarto<br />

40 10<br />

70<br />

Comm.<br />

300<br />

60<br />

20<br />

50<br />

T0 T1 T2 T3 T0 T1 T2 T3<br />

10<br />

40 Hermes Lady Claire<br />

Figura 0<br />

30<br />

2 - Produzione commeciale e di scarto per ledue varietà Hermes e Lady Claire valutate a Paderno adottando 4 modlità di concimaz<br />

per le cultivar 20<br />

T0 Lady T1Claire T2ed Hermes. T3 T0 T1 T2 T3<br />

10<br />

Hermes Lady Claire<br />

0<br />

Figura 2 - Produzione commeciale e di scarto per ledue varietà Hermes e Lady Claire valutate a Paderno adottando 4 modlità di concimaz<br />

80 2 - Produzione commerciale e di scarto per le due varietà Hermes e Lady Claire<br />

valutate per le cultivar a Paderno Lady adottando Claire T0 ed T1Hermes. 4 modalità<br />

T2 T3<br />

di concimazione<br />

T0<br />

per<br />

T1<br />

le cultivar<br />

T2<br />

ScatroLady<br />

T3<br />

Claire ed<br />

Hermes 70<br />

Hermes Lady Claire<br />

Comm.<br />

60Figura<br />

2 - Produzione commeciale e di scarto per ledue varietà Hermes e Lady Claire valutate a Paderno adottando 4 modlità di concimaz<br />

80 per le cultivar Lady Claire ed Hermes.<br />

50<br />

70<br />

40<br />

60<br />

80<br />

30<br />

50<br />

70<br />

20<br />

40<br />

60<br />

10<br />

30<br />

50<br />

0<br />

20<br />

40T0<br />

T1 T2 T3<br />

Scatro<br />

Comm.<br />

Scatro<br />

Comm.<br />

10<br />

30<br />

Lady Claire<br />

temperatura temperatura (°C) (°C)<br />

temperatura temperatura (°C) (°C)<br />

temperatura temperatura (°C) (°C)<br />

produzione produzione (t/ha) (t/ha)<br />

produzione produzione (t/ha) (t/ha)<br />

40<br />

35<br />

temperatura (°C)<br />

temperatura (°C)<br />

temperatura (°C)<br />

produzione (t/ha)<br />

produzione (t/ha)<br />

Casalmaggiore (CR)<br />

Figura 0 3 - Caratteristiche 20 produttive delle tesi a confronto nella prova "on farm" di Caslamaggiore<br />

per la cultivar T0 Lady Claire. T1 T2 T3<br />

10<br />

Lady Claire<br />

0<br />

Figura 3 - Caratteristiche produttive delle tesi a confronto nella prova "on farm" di Caslamaggiore<br />

per la cultivar Lady Claire. T0 T1 T2 T3<br />

Lady Claire<br />

Figura Figura 3 - Caratteristiche 3 - Caratteristiche produttive produttive delle delle tesi tesi a a confronto confronto nella nella prova prova “on "on farm” farm" di Caslamaggiore<br />

di Casalmaggiore per la cultivar Lady per la Claire. cultivar Lady Claire<br />

60<br />

pioggia (mm) pioggia (mm)<br />

pioggia (mm) pioggia (mm)<br />

pioggia (mm) pioggia (mm)<br />

pioggia (mm)<br />

pioggia (mm)<br />

pioggia (mm)


10. Pomodoro da industria.<br />

INTRODUZIONE<br />

Fino all’inizio degli anni ’90 la coltivazione<br />

di pomodoro da industria in<br />

<strong>Lombardia</strong> era limitata alla zona di<br />

Casalasco (province di Cremona e Mantova)<br />

su una superficie di circa 3.000 ettari che<br />

fornivano una produzione di circa 160.000<br />

tonnellate. La straordinaria espansione della<br />

coltura che nell’ultimo biennio si è stabilizzata<br />

intorno ai 7900 ettari e 470.000 tonnellate,<br />

è stata determinata dai gravi problemi<br />

fitosanitari verificatesi in vaste aree del sud<br />

e dalla disponibilità di cultivar con ciclo di<br />

maturazione compatibile con le umide estati<br />

padane.<br />

I punti di forza della pomodoricoltura lombarda<br />

sono principalmente legati a: - elevata<br />

dimensione delle aziende produttrici<br />

che permette la meccanizzazione integrale<br />

di tutte le operazioni colturali; inserimento<br />

della coltura in ampi ordinamenti compatibili<br />

con il sistema di Produzione Integrata;<br />

- buona fertilità dei terreni e disponibilità<br />

di acqua a basso costo, che permettono di<br />

ottenere produzioni elevate e stabili nel tempo.<br />

Per contro, l’agguerrita competizione<br />

intra ed extra europea e gli aiuti comunitari<br />

sempre più ridotti, restringono inesorabilmente<br />

i margini economici degli agricoltori.<br />

Un contributo per migliorare la situazione<br />

può avvenire dall’introduzione di innovazioni<br />

nell’intero ciclo colturale, finalizzate<br />

ad aumentare la produzione unitaria ed a<br />

migliorare la qualità del prodotto. In questo<br />

ambito la scelta varietale appare strategica in<br />

quanto ha finora inciso in larga misura sui<br />

miglioramenti conseguiti. D’altra parte il rapidissimo<br />

ricambio varietale ed il fatto che il<br />

maggior numero di nuove varietà proviene<br />

dall’estero, possono rappresentare sia opportunità<br />

che rischi per il produttore: la sperimentazione<br />

varietale, giunta nel 2005 al VII<br />

anno consecutivo, mira a ricercare le prime e<br />

ad eliminare i secondi.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Analogamente agli anni precedenti le cultivar<br />

nuove e quelle finora giudicate in modo<br />

non definitivo sono state valutate in prove di<br />

1° livello; quelle già note sono state inserite<br />

in prove di 2° livello.<br />

Per ciascun livello sono stati presi in considerazione<br />

due epoche di trapianto: precoce<br />

Confronti varietali<br />

e tardivo, con l’obiettivo di allungare il più<br />

possibile il periodo di lavorazione dell’industria<br />

di trasformazione. Le prove di 1° e 2°<br />

livello in epoca precoce sono state condotte<br />

a Soresina (CR) e Stradella (PV); quelle in<br />

epoca tardiva a Broni (PV). In tabella 1 sono<br />

riportate le principali caratteristiche di tutte<br />

le prove.<br />

Rilievi effettuati per le prove di 2° livello.<br />

Alla raccolta, avvenuta manualmente in<br />

un’unica soluzione.<br />

Le bacche sono state suddivise in rosse, verdi<br />

e sovrammature; le prime due sono state<br />

pesate, mentre per le terze ne è stato rilevato<br />

solo il numero.<br />

Il peso medio della bacca è stato calcolato su<br />

un campione di 30 bacche.<br />

Il peso del prodotto sovrammaturo è stato<br />

determinato moltiplicando il peso medio<br />

della bacca matura per il numero di bacche<br />

sovrammature.<br />

Il giorno prima della raccolta sono stati rilevati<br />

anche:<br />

1. ciclo colturale (giorni dal trapianto);<br />

2. stato fitosanitario (da 1 forti sintomi a 5<br />

assenza di sintomi);<br />

3. copertura dei frutti dalle foglie (da 1<br />

scarsa a 5 elevata);<br />

4. consistenza dei frutti (da 1 scarsa a 5 elevata);<br />

5. uniformità di colorazione dei frutti (da<br />

1 scarsa a 5 ottima);<br />

6. modalità del distacco dei frutti (3 ottimale;<br />

3 difficoltosa);<br />

7. resistenza dei frutti a scottature (da 1<br />

scarsa a 5 elevata);<br />

51


52<br />

INTRODUZIONE<br />

8. resistenza dei frutti a spaccature (da 1 RISULTATI<br />

dalete con maturazione più contemporanea<br />

molte Fino a 5 nessuna); all’inizio degli anni ’90 la coltivazione di pomodoro da industria in a Soresina; <strong>Lombardia</strong> Red First era limitata di colore rosso alla più uni-<br />

9. resistenza zona dei di frutti Casalasco alla sovrammatura- (province di Durante Cremona il ciclo e Mantova) colturale le su temperature una superficie e forme di a circa Soresina; 3.000 Sciumi ettari di colore che rosso più<br />

zione fornivano (da 1 scarsa una a 5 elevata); produzione di circa la piovosità 160.000 sono tonnellate. rientrate nella La straordinaria norma, per- uniforme espansione a Stradella. della coltura che<br />

10. residuo nell’ultimo ottico (°Brix). biennio si è stabilizzata mettendo intorno produzioni ai 7900 soddisfacenti ettari e 470.000 e di buo- tonnellate, Il giudizio attribuito è stata determinata per i singoli caratteri,<br />

11. acidità dai (pH); gravi problemi fitosanitari verificatesi na qualità. Purtroppo in vaste nel aree mese del di agosto sud e una dalla unita disponibilità al punteggio di di cultivar merito attribuito con dalla<br />

12. intensità ciclo di di colore maturazione dei frutti compatibile (metodo forte con grandinata le umide ha estati distrutto padane. le prove di 1° e commissione di esperti, hanno permesso di<br />

Hunter I punti a/b); di forza della pomodoricoltura di 2° livello lombarda impostate sono a Sabbioneta principalmente (MN). legati identificare a: - elevata le migliori dimensione cultivar proposte per<br />

la valutazione in prove di 2° livello (Tab. 4).<br />

delle aziende produttrici che permette la meccanizzazione integrale di tutte le operazioni colturali;<br />

Prove di 1° livello<br />

Rilievi effettuati<br />

inserimento<br />

per le<br />

della<br />

prove<br />

coltura<br />

di 1° livello.<br />

in ampi ordinamenti compatibili con il sistema<br />

Epoca<br />

di Produzione<br />

tardiva<br />

Integrata; -<br />

buona fertilità dei terreni e disponibilità Epoca precoce di acqua a basso costo, che I risultati permettono ottenuti sono di ottenere riportati in tabella<br />

Al momento produzioni della piena elevate maturazione e stabili per nel tempo. I risultati Per ottenuti contro, sono l’agguerrita riportati nelle competizione tabelle 5. Delle intra cultivar ed extra valutate, europea 26 erano e com-<br />

ogni cultivar gli sono aiuti stati comunitari rilevati i caratteri sempre ri- più 2 e ridotti, 3. Delle cultivar restringono valutate, inesorabilmente 35 erano completamente i margini nuove, economici 6 riproposte degli perché non<br />

portati ai agricoltori. punti: 2, 3, 4, Un 5, contributo 7, 8, 9, 10, per 11, migliorare pletamente la nuove, situazione 7 riproposte può avvenire perché non dall’introduzione giudicate in modo di definitivo innovazioni nel 2004 (t.a.)<br />

12; inoltre nell’intero attraverso ciclo punteggio colturale, sono stati finalizzate giudicate ad in aumentare modo definitivo la produzione nel 2004 (t.a.) unitaria e 3 ed introdotte a migliorare come controlli la qualità commerciali<br />

rilevati: del prodotto. In questo ambito la e scelta 3 introdotte varietale come appare controlli strategica commerciali in quanto (test). ha finora inciso in larga<br />

- vigore della pianta<br />

(test).<br />

Il buon andamento climatico ha influito<br />

misura sui miglioramenti conseguiti. D’altra parte il rapidissimo ricambio varietale ed il fatto che il<br />

(da 1 scarso a 5 elevato);<br />

Per tutti i caratteri presi in considerazione il positivamente sulla sanità delle piante, con<br />

maggior numero di nuove varietà proviene dall’estero, possono rappresentare sia opportunità che<br />

- fertilità (da 1 scarsa a 5 abbondante); punteggio medio delle due località è apparso l’eccezione delle cultivar SAF-1003. Il resi-<br />

- concentrazione rischi per di maturazione il produttore: la sperimentazione<br />

sostanzialmente<br />

varietale,<br />

identico,<br />

giunta<br />

ad eccezione<br />

nel 2005<br />

del<br />

al duo VII refrattometrico anno consecutivo, medio di mira campo è stato<br />

(da 1 scalare a ricercare a 5 contemporanea); le prime e ad eliminare residuo i secondi. refrattometrico (°Brix) che è stato buono, avvicinandosi a quello della prova<br />

- dimensione bacca<br />

mediamente più elevato a Stradella rispet- condotta in periodo precoce a Stradella, la<br />

(da 1 piccola MATERIALI a 5 grande); E METODI to a Soresina (5,40 contro 4,53). Anche i quale si conferma come zona vocata per<br />

- giudizio complessivo<br />

punteggi attribuiti alle singole cultivar per produzioni di qualità. (Tab. 5). Le cultivar<br />

(da 1 = Analogamente scadente a 5 = ottimo) agli anni a cura precedenti di i diversi le caratteri cultivar nei due nuove campi e sono quelle stati finora scelte giudicate per la successiva in modo prova di non valutazione<br />

una commissione definitivo di sono esperti. state valutate in abbastanza prove di 1° concordi, livello; ad quelle eccezione già di: note Guasono<br />

di state 2° livello inserite sono riportate in prove in di tabella 2° 6.<br />

livello. Per ciascun livello sono stati presi in considerazione due epoche di trapianto: precoce e<br />

tardivo, con l’obiettivo di allungare il più possibile il periodo di lavorazione dell’industria di<br />

trasformazione. Le prove di 1° e 2° livello in epoca precoce sono state condotte a Soresina (CR) e<br />

Stradella (PV); quelle in epoca tardiva a Broni (PV). In tabella 1 sono riportate le principali<br />

caratteristiche di tutte le prove.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche principali delle prove realizzate a Soresina e Stradella in epoca precoce ed a Broni in epoca<br />

tardiva. Tab. 1 - Caratteristiche principali delle prove realizzate a Soresina e Stradella in epoca precoce ed a<br />

Broni in epoca tardiva.<br />

Epoca precoce Epoca tardiva<br />

Soresina (CR) Stradella (PV) Broni (PV)<br />

1° livello 2° livello 1° livello 2° livello 1° livello 2° livello<br />

Disegno Parcella Blocco Parcella Blocco Parcella Blocco<br />

sperimentale singola con 3 randomizzato singola con 3 randomizzato singola con 3 randomizzato<br />

controlli con 3 repliche controlli con 3 repliche controlli con 3 repliche<br />

ripetuti 3-5<br />

ripetuti 3-5<br />

ripetuti 3-5<br />

volte<br />

volte<br />

volte<br />

Dimensione Una Fila di 6 m Due file di 6 m 1 fila di 6 m Due file di 6 m 1 fila di 6 m Due file di 6 m<br />

parcelle (0,25x1,50) (0,25x1,50) (0,23x1,40) (0,23x1,40) (0,25x1,40) (0,25x1,40)<br />

Concimazione N=52, N=52, N=32, N=32, N=0, N=0,<br />

minerale pretrapianto<br />

P2O5=35,<br />

K2O=66<br />

P2O5=35,<br />

K2O=66<br />

P2O5=96,<br />

K2O=80<br />

P2O5=96,<br />

K2O=80<br />

P2O5=90,<br />

K2O=200<br />

P2O5=90,<br />

K2O=200<br />

Concimazione N=79, N=52, N=54 N=54 - -<br />

coperatura P2O5=25 P2O5=25,<br />

Data trapianto 26-04-2005 26-04-2005 22-04-2005 22-04-2005 20-05-2005 20-05-2005<br />

Diserbo pre- Pendimetalin Pendimetalin Flufenacet Flufenacet Flufenacet Flufenacet<br />

trapianto Oxadiazon Oxadiazon Metribuzin Metribuzin Metribuzin Metribuzin<br />

Oxadiazon Oxadiazon<br />

Irrigazione a 6 interventi di 6 interventi di 2 interventi di 2 interventi di 3 interventi di 3 interventi di<br />

pioggia 30 mm 30 mm 30 mm 30 mm 30 mm 30 mm<br />

Raccolta 10-08-2005 12-08-2005 6-09-2005<br />

Rilievi effettuati per le prove di 2° livello.<br />

Alla raccolta, avvenuta manualmente in un’unica soluzione. Le bacche sono state suddivise in<br />

rosse, verdi e sovrammature; le prime due sono state pesate, mentre per le terze ne è stato rilevato<br />

solo il numero. Il peso medio della bacca è stato calcolato su un campione di 30 bacche. Il peso del<br />

prodotto sovrammaturo è stato determinato moltiplicando il peso medio della bacca matura per il<br />

numero di bacche sovrammature. Il giorno prima della raccolta sono stati rilevati anche:<br />

1. ciclo colturale (giorni dal trapianto);<br />

2. stato fitosanitario (da 1 forti sintomi a 5 assenza di sintomi);


Tab. 2. Caratteristiche della pianta e della bacca delle 45 cultivar di pomodoro valutate a Soresina (CR) attraverso prova di 1° livello in<br />

epoca precoce. (t.a. = giudicata in modo non definitivo nel 2004; test = cultivar di controllo).<br />

Tab. 2. Caratteristiche della pianta e della bacca delle 45 cultivar di pomodoro valutate a Soresina (CR) attraverso prova di 1°<br />

livello in epoca precoce. (t.a. = giudicata in modo non definitivo nel 2004; test = cultivar di controllo).<br />

Pianta Bacche: caratteristiche morfologiche e resistenze R<br />

Nome Ditta Resistenze/tolleranze<br />

punteg.<br />

Vigor Stato Copert. Fertili Conc. Consi- Pezzat. Unifo ScottaSpacca- Sovra- Residuo Colore<br />

dichiarate dalla<br />

esperti<br />

ia fitosa. frutti tà matur stenza (1-5) colore tureture matur. ottico<br />

Hunter<br />

ditta<br />

(P)<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5)<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (°Brix) pH (a/b)<br />

AP 940 Asgrow V FF N Pto 4,5 3,5 3 4 3 3 5 4 3 5 4 4,84 4,29 2,27 3,4<br />

Aspion Peotec V FF N Pto 3,5 4 3 3 4 2,5 3 3 2 5 3,5 4,66 4,41 2,37 3,1<br />

Asterix (t.a.) S&G Syngenta V F1,2 N Pto 5 3 2,5 5 2,5 4 2 4 2 5 3 4,42 4,36 2,37 3,5<br />

Calista COIS ‘94 V F1,2 3,5 3 3,5 3 3 4 5 4 3 5 2,5 3,80 4,66 2,36 3,2<br />

EX 0363 Asgrow V FF N Pto 2,5 3,5 3,5 4 3 4 3 3 3,5 4 3 4,14 4,39 2,43 3,2<br />

EX 0401 Asgrow V FF N Pto 4 3 3,5 4 2,5 4 3 2,5 3 4 3 5,00 4,51 2,46 3,2<br />

Falcorosso (t.a.) Nunhems V F1,2 N Pto 3 4 4 3,5 4 3,5 3 4 3 4 4 4,22 4,44 2,41 3,4<br />

Fortix (NPT62) S&G Syngenta V F2 N Pto 3,5 4 3,5 3,5 4 3 3 4 3,5 5 4 4,22 4,50 2,33 3,8<br />

Geo (t.a.) CAP Parma V FF N Pto 3,5 5 4 4,5 3 3 2,5 4 3,5 4 3 4,72 4,50 2,53 3,7<br />

Guadalete (test) Peto V F1,2 N Pto 4 3,8 4,3 4 3,3 3,3 4 4 4 5 4 4,90 4,43 2,34 3,3<br />

Heinz 1100 Heinz-CAP Parma V FF N Pto 3,5 3 2,5 4 2 3,5 4 3 3 3 3 5,14 4,34 2,36 2,4<br />

Heinz 1105 Heinz-Furia V F1 3 3 3,5 3,5 3 4 3 2 2,5 4 4 4,36 4,29 2,47 2,9<br />

Heinz 3102 Heinz-Furia V FF N Pto 3 3,5 2 4 4 4 3 4 3,5 3 2 5,04 4,42 2,31 2,7<br />

Heinz 6803 Heinz- CAP Parma V FF N Pto TSWV 3,5 3 3 4 2 3,5 3 3,5 3 3 3 5,16 4,39 2,35 3,1<br />

Heinz 9478 Heinz- CAP Parma V F 3,5 3 4 5 3 3,5 3 4 3 2 2 4,88 4,54 2,52 3,4<br />

Heinz 9885 Heinz-Furia V FF N Pto 4,5 3,5 5 4 3 4 3 4 3,5 4 3,5 4,88 4,33 2,50 3,4<br />

Isi 23156 Isi V F2 N Pto 2,5 4 2,5 4 3 3,5 2 4 3 4 4 3,84 4,42 2,35 3,4<br />

Isi 23159 Isi V F N Pto 3 4 3,5 4 3 2,5 4 4 3 4 3,5 4,54 4,46 2,24 3,5<br />

Isi 23257 Isi V F0,1 Pto TSWV 4 3,5 3 4 3 2,5 3 3,5 3 3,5 3,5 4,90 4,51 2,40 3,6<br />

Isola (t.a.) Nunhems V F Pto 3 2,5 3,5 3,5 3 3 4 4 3 4 2,5 4,42 4,37 2,52 3,3<br />

Jointless 812 United Genetics V FF N Pto 3 4 2,5 4 3 3,5 3 4 4 3,5 3 4,16 4,57 2,37 3,8<br />

Nekkar (20 zs 101) Zeta Seeds V F2 N 2 3,5 2,5 3 4 3,5 3 4 4 4 3 4,34 4,44 2,47 3,5<br />

Novelty (20 zs 011) Zeta Seeds V F1,2 Tmv 3 3 2 4,5 4 3,5 3 4 4 4 3 4,20 4,48 2,39 3,9<br />

Nun 0038 Nunhems V F0,1 Pto 4,5 4 3 4 2 4 3,5 4 4 4 4 4,06 4,42 2,39 3,4<br />

Orion Olter V F1,2 TSWv 5 4 2,5 4 3 2,5 3 3,5 3 3,5 3 4,40 4,29 2,36 3,6<br />

Pavia (t.a.) Asgrow V F1,2 N Pto 3,5 3 3,5 4 4 3 4 4 4 4 3,5 5,32 4,52 2,43 3,2<br />

Perfectpeel (tests) Peto V F 3,6 4,5 4,3 4,1 3,5 4 3,3 4 3,8 4 3 4,04 4,34 2,35 4<br />

Primix (NPT 52) S&G Syngenta V F0,1 N Pto 3,5 3 5 4 3 3,5 4 3 3,5 4 3 4,20 4,50 2,35 3,7<br />

PS 02301251 Peto V F0,1 N Pto 4 3 4 3 3,5 4 2,5 4 4 4 4 5,16 4,48 2,29 3,6<br />

PS 2374949 Peto V FF N Pto 4 2,5 3,5 4 3,5 3,5 3 4 4 4 4 4,98 4,50 2,44 3,3<br />

Red first (Nun 0016TP) Nunhems V F0,1 N Pto 3 3,5 5 3,5 4 3 4 3,5 3 4 3 4,94 4,50 2,38 3,5<br />

Sciumi (ES 19-.03) Esasem V FF N Pto 3,5 3,5 4 4,5 3 2,5 3,5 2 2 4 2 4,40 4,52 2,39 3<br />

Solerosso Nunhems V F1,2 Pto 2,5 3,3 3,3 3,2 4 2 2 4 4 4 2 4,82 4,59 2,40 3,1<br />

Stay Green United Genetics V FF N Pto Bw 4,5 4,5 5 4,5 3,5 3,5 3 4 4 4 3 4,32 4,64 2,21 3,8<br />

SW 23 COIS ‘94 V F1,2 Tmv N TSWV 3,5 3,5 3 4 5 3 4 4 3,5 4 3 4,02 4,75 2,34 3,2<br />

Symbol Olter V F1,2 5 3,5 4 3,5 2 4 4 3 3,5 4 3 4,82 4,39 2,44 3,1<br />

TO 1332 Peotec V F1,2 N Pto 2,5 2 2 3,5 4 3 3 4 3,5 3,5 2 4,76 4,43 2,32 2,9<br />

TO 1560 Peotec V FF N 3 3,5 3 4 3 3,5 3 4 3,5 4 3 5,26 4,47 2,39 2,8<br />

TO 1580 Peotec V FF N 3,5 3,5 3,5 4 2 3,5 3 3 3,5 4 3 5,68 4,41 2,48 2,7<br />

Trajan (t.a.) Nunhems V F1 N 3 4 4 3,5 3,5 3 4 4 4 4 3 4,38 4,43 2,34 3,5<br />

UG 812 (t.a.) United Genetics V F1,2 N Pto 4 3,5 3 4 3,5 3,5 3,5 4 3 3,5 4 4,40 4,45 2,37 3,4<br />

UG 3002 United Genetics V FF Aa 4 3,5 3 4 3,5 3,5 4 3 3,5 4 3,5 5,04 4,36 2,38 3,7<br />

UG 5102 United Genetics V FF N Pto 4 3,5 4 4 3 3 4 3 3 4 3,5 5,20 4,51 2,48 3,4<br />

UG B 151 United Genetics V FF N Aa 3,5 3 3,5 3,5 3,5 2,5 3,5 3 2 4 4 5,06 4,42 2,39 3,4<br />

Unirex (UGX113) United Genetics V FF N Pto 4,5 4 4 4 3 3,5 3,5 3 4 4 4 5,30 4,45 2,35 3,8<br />

Media 3,54 3,47 3,42 3,87 3,13 3,33 3,32 3,61 3,31 3,96 3,20 4,53 4,45 2,38 3,35<br />

Aa = Alternaria alternata; Asc = Alternaria Stem Canker; C = Clavibacter michiganensis; F0 = Fusarium oxysporum razza 0; F1 = Fusarium oxysporum razza 1; F2 = Fusarium oxysporum razza 2;<br />

F1,2 = Fusarium oxysporum razze 1 e 2; N = Nematodi; Pto = Pseudomonas syringae pv. tomato; TMV = Tomato Mosaic Virus; TSWV = Tomato Spotted Wilt Virus; V = Verticillium.<br />

53


Tab. 3. Caratteristiche della pianta e della bacca delle 45 cultivar di pomodoro valutate a Stradella (PV) attraverso prova di 1° livello in<br />

epoca precoce. (t.a. = giudicata in modo non definitivo nel 2004; test = cultivar di controllo).<br />

Tab. 3. Caratteristiche della pianta e della bacca delle 45 cultivar di pomodoro valutate a Stradella (PV) attraverso prova di 1°<br />

livello in epoca precoce. (t.a. = giudicata in modo non definitivo nel 2004; test = cultivar di controllo).<br />

Pianta Bacche: caratteristiche morfologiche e resistenze R<br />

Nome Ditta Resistenze/tolleranze<br />

punteg.<br />

dichiarate dalla Vigor Stato Copert. Fertili Conc. Consi- Pezzat. Unifo Scotta Spacca- Sovra- Residuo Colore esperti<br />

ditta<br />

ia fitos. frutti tà matur stenza (1-5) colora ture ture matur. ottico pH Hunter (P)<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5)<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (°Brix) (a/b)<br />

AP 940 Asgrow V FF N Pto 4 3 3 4 3 3 5 4 3 5 4 4,90 4,44 2,39 3,3<br />

Aspion Peotec V FF N Pto 3 4 3 3 4 2 3 3 2 5 3 5,52 4,25 2,49 3,0<br />

Asterix (t.a.) S&G Syngenta V F1,2 N Pto 5 3 2 5 3 4 2 4 2 5 3 4,64 4,19 2,48 3,5<br />

Calista COIS ‘94 V F1,2 3 3 3 3 3 4 5 4 3 5 2 4,80 4,34 2,62 3,3<br />

EX 0363 Asgrow V FF N Pto 2 3 3 4 3 4 3 3 3 4 3 4,58 4,31 2,45 3,1<br />

EX 0401 Asgrow V FF N Pto 4 3 3 4 2 4 3 2 2 4 3 6,16 4,42 2,46 3,1<br />

Falcorosso (t.a.) Nunhems V F1,2 N Pto 3 4 4 3 4 4 3 4 3 4 4 5,44 4,30 2,45 3,3<br />

Fortix (NPT62) S&G Syngenta V F2 N Pto 3 4 3 3,5 4 3 3 4 3 5 4 5,66 4,35 2,55 3,8<br />

Geo (t.a.) CAP Parma V FF N Pto 3 5 4 4 3 3 2,5 4 3 4 3 6 4,44 2,59 3,6<br />

Guadalete (test) Peto V F1,2 N Pto 4 3,8 4,3 4 4,3 3 4 4 4 5 4 5,42 4,25 2,48 3,3<br />

Heinz 1100 Heinz-CAP Parma V FF N Pto 3 3 2 4 2 3 4 3 2,5 3 3 5,02 4,39 2,41 2,0<br />

Heinz 1105 Heinz-Furia V F1 3 3 3 3,5 3 4 3 2 2 4 4 4,78 4,29 2,50 2,8<br />

Heinz 3102 Heinz-Furia V FF N Pto 3 3 2 4 4 4 3 4 3 2 2 6,14 4,27 2,36 2,8<br />

Heinz 6803 Heinz- CAP Parma V FF N Pto TSWV 3 3 3 4 2 3,5 3 3 3 3 3 4,62 4,29 2,36 3,0<br />

Heinz 9478 Heinz- CAP Parma V F 3 3 4 5 3 3 3 4 3 1 2 5,62 4,31 2,55 3,3<br />

Heinz 9885 Heinz-Furia V FF N Pto 4,5 4 5 4 3 4 3 4 3,5 4 3 6,08 4,18 2,50 3,4<br />

Isi 23156 Isi V F2 N Pto 2,5 4 2 4 3 3,5 2 4 3 4 4 4,60 4,25 2,38 3,5<br />

Isi 23159 Isi V F N Pto 3 4 3,5 4 3 2 4 4 3 4 3 5,96 4,22 2,46 3,4<br />

Isi 23257 Isi V F0,1 Pto TSWV 4 3,5 3 4 3 2 3 3,5 3 4 3 6,30 4,39 2,61 3,5<br />

Isolata (t.a.) Nunhems V F Pto 3 2,5 3,5 3,5 3 3 4 4 3 4 2,5 4,54 4,32 2,52 3,2<br />

Jointless 812 United Genetics V FF N Pto 3 3,5 2,5 4 3 3,5 3 4 4 4 3 5,36 4,27 2,54 3,8<br />

Nekkar (20 zs 101) Zeta Seeds V F2 N 2 3 2,5 3 4 3,5 3 4 4 4 3 4,86 4,24 2,50 3,5<br />

Novelty (20 zs 011) Zeta Seeds V F1,2 Tmv 3 3 2 4,5 4 3,5 3 4 4 4 3 4,98 4,41 2,42 3,8<br />

Nun 0038 Nunhems V F0,1 Pto 4 4 3 4 2 3,5 3,5 3 4 4 4 4,84 4,30 2,49 3,3<br />

Orion Olter V F1,2 TSWv 5 4 2,5 4 3 2,5 3 4 3 3,5 3 5,50 4,18 2,30 3,5<br />

Pavia (t.a.) Asgrow V F1,2 N Pto 3 3 3,5 4 4 3,5 4 4 4 4 4 6,00 4,41 2,47 3,0<br />

Perfectpeel (tests) Peto V F 3,5 4,6 4,6 4,2 3,3 4 3,3 3 4 4 3 5,02 4,27 2,40 4,0<br />

Primix (NPT 52) S&G Syngenta V F0,1 N Pto 3,5 3 5 4 3 3 4 4 3 4 3 5,18 4,32 2,47 3,6<br />

PS 02301251 Peto V F0,1 N Pto 4 3 4 3 3,5 4 2,5 4 4 4 4 6,38 4,29 2,46 3,5<br />

PS 2374949 Peto V FF N Pto 4 2,5 3 4 3,5 3,5 3 4 4 4 4 5,04 4,37 2,40 3,2<br />

Red first (Nun 0016 TP) Nunhems V F0,1 N Pto 3 3,5 5 3,5 4 3 4 2 3 4 3 5,16 4,35 2,50 3,5<br />

Sciumi (ES 19-.03) Esasem V FF N Pto 3,5 3 4 4,5 3 2,5 3,5 4 2 4 2 5,06 4,29 2,47 3,0<br />

Solerosso Nunhems V F1,2 Pto 2,5 3,3 3,2 3 4 2 2 4 4 4 2 5,44 4,44 2,53 3,0<br />

Stay Green United Genetics V FF N Pto Bw 4,5 5 5 4,5 3,5 3 3 4 4 4 3 5,58 4,34 2,51 3,9<br />

SW 23 COIS ‘94 V F1,2 Tmv N TSWV 3 4 3 4 5 3 4 4 3,5 4 3,5 4,98 4,43 2,58 3,1<br />

Symbol Olter V F1,2 5 3,5 4 3,5 2 4 4 3 3 4 3 5,80 4,22 2,57 3,3<br />

TO 1332 Peotec V F1,2 N Pto 2,5 2 2 3,5 4 3 3 4 3,5 4 2 5,32 4,41 2,40 2,7<br />

TO 1560 Peotec V FF N 2,5 3,5 3 4 3 3,5 3 4 3,5 4 3 5,48 4,28 2,53 2,9<br />

TO 1580 Peotec V FF N 3 3,5 3,5 4 2 3,5 3 3 3 4 3 5,54 4,31 2,54 2,6<br />

Trajan (t.a.) Nunhems V F1 N 3 4 4 3,5 3 2,5 4 4 4 4 3 5,86 4,34 2,44 3,6<br />

UG 812 (t.a.) United Genetics V F1,2 N Pto 4 3,5 3 4 3 3,5 3,5 4 3 4 4 6 4,30 2,46 3,4<br />

UG 3002 United Genetics V FF Aa 4 3 3 4 3,5 3,5 4 3 3 4 4 5,94 4,26 2,44 3,7<br />

UG 5102 United Genetics V FF N Pto 4 3,5 4 4 3 3 4 3 3 4 4 5,58 4,32 2,53 3,3<br />

UG B 151 United Genetics V FF N Aa 3,5 3 3,5 3,5 3,5 2,5 3,5 3 2 4 4 5,60 4,36 2,54 3,2<br />

Unirex (UGX113) United Genetics V FF N Pto 4 4 4 4 3 3,5 3,5 3 3,5 4 4 5,84 4,25 2,43 3,9<br />

Medie 3,40 3,39 3,32 3,85 3,22 3,24 3,32 3,58 3,17 3,96 3,19 5,40 4,31 2,75 3,30<br />

54


Tab. 4.Cultivar giudicate positivamente nelle nelle due due prove prove di 1° di livello 1° livello in epoca in epoca precoce.<br />

precoce.<br />

Cultivar Caratteristiche<br />

Fortix Vigore medio; stato fitosanitario elevato; copertura dei frutti media; fertilità<br />

buona; contemporaneità di maturazione elevata; consistenza media;<br />

uniformità di colorazione elevata; pezzatura media; residuo ottico medio.<br />

Jointless 812 Vigore medio; stato fitosanitario elevato; copertura dei frutti medio scarsa;<br />

fertilità media; contemporaneità media; consistenza medio-alta; uniformità<br />

di colorazione elevata; pezzatura elevata; residuo ottico medio.<br />

Novelty Vigore medio; stato fitosanitario medio; copertura dei frutti scarsa; fertilità<br />

elevata; contemporaneità di maturazione elevata; consistenza medio-buona;<br />

uniformità di colorazione elevata; pezzatura media; residuo ottico medio.<br />

ISI 23257 Vigore elevato; stato fitosanitario buono; copertura dei frutti media; fertilità<br />

elevata; contemporaneità di maturazione media; consistenza media;<br />

uniformità di colorazione buona; pezzatura media; residuo ottico elevato.<br />

Primix Vigore medio-alto; stato fitosanitario medio; copertura dei frutti molto<br />

elevata; fertilità elevata; contemporaneità di maturazione media; consistenza<br />

medio-buona; uniformità di colorazione media; pezzatura elevata; residuo<br />

ottico medio.<br />

Stay green Vigore elevato; stato fitosanitario buono; copertura dei frutti media; fertilità<br />

elevata; contemporaneità di maturazione media; consistenza media;<br />

uniformità di colorazione buona; pezzatura media; residuo ottico elevato.<br />

Unirex Vigore molto elevato; stato fitosanitario elevato; copertura dei frutti elevata;<br />

fertilità elevata; contemporaneità di maturazione media; consistenza medio<br />

buona; uniformità di colorazione media; pezzatura medio alta; residuo ottico<br />

buono.<br />

55


Tab. 5. 5. Caratteristiche della pianta e della della bacca delle delle 35 35 cultivar di di pomodoro valutate a Broni Broni (PV) (PV) attraverso prova prova di di 1° 1° livello livello in in epoca epoca<br />

tardiva. (t.a. = giudicata in in modo non non definitivo nel nel 2004; test test = cultivar di di controllo).<br />

Tab. 5. Caratteristiche della pianta e della bacca delle 35 cultivar di pomodoro valutate a Broni (PV) attraverso prova di 1°<br />

livello in epoca tardiva. (t.a. = giudicata in modo non definitivo nel 2004; test = cultivar di controllo).<br />

Pianta Bacche: caratteristiche morfologiche e resistenze R<br />

Nome Ditta Resistenze/tolleranze<br />

Pianta Bacche: caratteristiche morfologiche e resistenze R<br />

punteg.<br />

Nome Ditta Resistenze/tolleranze Vigor. Stato Coper. Fertili Conc. Consi- Pezzat. Unif. ScottaSpacca- Sovra- Residuo Colore punteg.<br />

dichiarate dalla Vigor. Stato Coper. Fertili Conc. Consi- Pezzat. Unif. ScottaSpacca- Sovra- Residuo Colore<br />

dichiarate dalla<br />

esperti<br />

(1-5) fitos.( frutti tà matur stenza (1-5) color. tureture matur. ottico pH Hunter esperti<br />

ditta<br />

(1-5) fitos.( frutti tà matur stenza (1-5) color. tureture matur. ottico pH Hunter<br />

ditta<br />

(P)<br />

1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5)<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (°Brix)<br />

(a/b) (P)<br />

1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5)<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (°Brix)<br />

(a/b)<br />

Allflash<br />

Allflash<br />

1110<br />

1110<br />

(TO<br />

(TO<br />

1038)<br />

1038)<br />

Peotec<br />

Peotec<br />

V FF<br />

FF<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

2,5<br />

2,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4,28<br />

4,28<br />

3,5<br />

3,5<br />

Asterix<br />

Asterix<br />

(t.a)<br />

(t.a)<br />

S&G<br />

S&G<br />

Syngenta<br />

Syngenta<br />

V F1,2<br />

F1,2<br />

N Pto<br />

Pto<br />

4,5<br />

4,5<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

3,5<br />

3,5<br />

2<br />

2<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

5,24<br />

5,24<br />

4,36<br />

4,36<br />

2,55<br />

2,55<br />

3,7<br />

3,7<br />

Caliendo<br />

Caliendo<br />

Esasem<br />

Esasem<br />

V F2<br />

F2<br />

Aal<br />

Aal<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

2,5<br />

2,5<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

5,40<br />

5,40<br />

4,42<br />

4,42<br />

2,51<br />

2,51<br />

3,4<br />

3,4<br />

DRI<br />

DRI<br />

7483<br />

7483<br />

De<br />

De<br />

Ruiter<br />

Ruiter<br />

V F2<br />

F2<br />

N Pto<br />

Pto<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

2<br />

2<br />

3<br />

3<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3<br />

3<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

2<br />

2<br />

5,58<br />

5,58<br />

4,56<br />

4,56<br />

2,69<br />

2,69<br />

2,9<br />

2,9<br />

EX<br />

EX<br />

0359<br />

0359<br />

Asgrow<br />

Asgrow<br />

V FF<br />

FF<br />

N Pto<br />

Pto<br />

3 2,5<br />

2,5<br />

2,5<br />

2,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

2<br />

2<br />

4<br />

4<br />

2<br />

2<br />

5,16<br />

5,16<br />

4,45<br />

4,45<br />

2,44<br />

2,44<br />

3,4<br />

3,4<br />

Fortix<br />

Fortix<br />

(NPT62)<br />

(NPT62)<br />

S&G<br />

S&G<br />

Syngenta<br />

Syngenta<br />

V F2<br />

F2<br />

N Pto<br />

Pto<br />

3 4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

3<br />

3<br />

4<br />

4<br />

2,5<br />

2,5<br />

2,5<br />

2,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3<br />

3<br />

4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

5,06<br />

5,06<br />

4,34<br />

4,34<br />

2,43<br />

2,43<br />

3,7<br />

3,7<br />

Heinz<br />

Heinz<br />

9144<br />

9144<br />

(t.a.)<br />

(t.a.)<br />

Furia<br />

Furia<br />

VF<br />

VF<br />

C 4 3<br />

3<br />

2<br />

2<br />

4,5<br />

4,5<br />

2<br />

2<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

2,5<br />

2,5<br />

2<br />

2<br />

3<br />

3<br />

2,5<br />

2,5<br />

6,30<br />

6,30<br />

4,55<br />

4,55<br />

2,56<br />

2,56<br />

3,2<br />

3,2<br />

Heinz<br />

Heinz<br />

9553<br />

9553<br />

(test)<br />

(test)<br />

Heinz<br />

Heinz<br />

V FF<br />

FF<br />

N Asc<br />

Asc<br />

C 4,3<br />

4,3<br />

3<br />

3<br />

2,3<br />

2,3<br />

4<br />

4<br />

2,6<br />

2,6<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3,3<br />

3,3<br />

3,,8<br />

3,,8<br />

3<br />

3<br />

5,74<br />

5,74<br />

4,39<br />

4,39<br />

2,58<br />

2,58<br />

3,4<br />

3,4<br />

Idillio<br />

Idillio<br />

(ES<br />

(ES<br />

38-03)<br />

38-03)<br />

Esasem<br />

Esasem<br />

V F2<br />

F2<br />

Pto<br />

Pto<br />

TSWV<br />

TSWV<br />

5 3,5<br />

3,5<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

2,5<br />

2,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3<br />

3<br />

4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

5,56<br />

5,56<br />

4,39<br />

4,39<br />

2,55<br />

2,55<br />

3,5<br />

3,5<br />

Isi<br />

Isi<br />

23259<br />

23259<br />

Isi<br />

Isi<br />

V F0,1<br />

F0,1<br />

Pto<br />

Pto<br />

TSWV<br />

TSWV<br />

4 4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4,5<br />

4,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,5<br />

4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

5,40<br />

5,40<br />

4,42<br />

4,42<br />

2,48<br />

2,48<br />

3,9<br />

3,9<br />

Isi<br />

Isi<br />

29653<br />

29653<br />

Isi<br />

Isi<br />

V F2<br />

F2<br />

N 4 3<br />

3<br />

4,5<br />

4,5<br />

4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

3<br />

3<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

5,74<br />

5,74<br />

4,37<br />

4,37<br />

2,54<br />

2,54<br />

3,9<br />

3,9<br />

Leader<br />

Leader<br />

(Isi<br />

(Isi<br />

366)<br />

366)<br />

(t.a.)<br />

(t.a.)<br />

Isi<br />

Isi<br />

VF2<br />

VF2<br />

N Pto<br />

Pto<br />

3 3,5<br />

3,5<br />

4<br />

4<br />

3,5<br />

3,5<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

3,5<br />

3,5<br />

5,16<br />

5,16<br />

4,38<br />

4,38<br />

2,48<br />

2,48<br />

3,6<br />

3,6<br />

Magnumm Magnumm 955 955 (t.a.) (t.a.) United United Genetics Genetics V FF FF N 5 3,5 3,5 3 3 4 4 3 3 3 3 3,5 3,5 3 3 3 3 4 4 3,5 3,5 5,54 5,54 4,43 4,43 2,52 2,52 3,5 3,5<br />

Meridio Meridio (ES (ES 4203) 4203) Esasem Esasem V FF FF N Pto Pto TSWV TSWV 3 4 4 3,5 3,5 3,5 3,5 3 3 3,5 3,5 4 4 4 4 2 2 2,5 2,5 2,5 2,5 5,58 5,58 4,38 4,38 2,57 2,57 3,2 3,2<br />

Nerrman Nerrman (20 (20 ZS ZS 103) 103) Zeta Zeta Seeds Seeds V F2 F2 N 2,5 2,5 4 3 3 4 4 3,5 3,5 3,5 3,5 4 4 5 5 4 4 4 4 3 3 5,08 5,08 4,33 4,33 2,63 2,63 3,6 3,6<br />

NPT NPT 66 66 S&G S&G Syngenta Syngenta V F1,2 F1,2 N Pto Pto 3 3,5 3,5 3 3 4 4 3 3 3 3 4 4 3 3 2 2 4 4 3 3 4,92 4,92 4,38 4,38 2,36 2,36 3,4 3,4<br />

Nunn Nunn 0041 0041 Nunhems Nunhems V F0,1 F0,1 Pto Pto 4 3 3 3 4 4 3 3 4 4 3 3 4 4 3,5 3,5 4 4 3,5 3,5 5,92 5,92 4,47 4,47 2,53 2,53 3,5 3,5<br />

Orash Orash (20 (20 ZS ZS 012) 012) Zeta Zeta Seeds Seeds V F1,2 F1,2 Tmv Tmv 2,5 2,5 4 3,5 3,5 3,5 3,5 4 4 3,5 3,5 3 3 4 4 3 3 4 4 3 3 5,04 5,04 4,43 4,43 2,47 2,47 3,6 3,6<br />

Perfectpeel (test) (test) Peto Peto VF VF 3 3,8 3,8 3,3 3,3 4 4 4 4 3,5 3,5 3 3 3,6 3,6 3,3 3,3 4 4 3,5 3,5 4,42 4,42 4,28 4,28 2,40 2,40 3,9 3,9<br />

Podium (ES (ES 2099) 2099)<br />

(test) (test) Esasem Esasem V F2 F2 N Asc Asc 3,3 3,3 3,8 3,8 4,1 4,1 4 4 3 3 3,2 3,2 4 4 3,6 3,6 3,,5 3,,5 4 4 4 4 5,38 5,38 4,45 4,45 2,43 2,43 3,7 3,7<br />

PS PS 02530411 Peto Peto V F0,1 F0,1 N Pto Pto 2,5 2,5 4 3 3 3,5 3,5 3 3 4 4 4,5 4,5 4 4 4 4 3,5 3,5 4 4 5,32 5,32 4,51 4,51 2,43 2,43 3,3 3,3<br />

Riglio (ES (ES 45-00) (t.a.) (t.a.) Esasem V F1,2 F1,2 Aa Aa toll toll 4 3,5 3,5 4 4 3,5 3,5 3 3 3 3 4,5 4,5 3 3 3,5 3,5 4 4 3,5 3,5 4,94 4,94 4,40 4,40 2,44 2,44 3,8 3,8<br />

Ruphus (t.a.) (t.a.) Esasem V F Asc Asc 3 3,5 3,5 3,5 3,5 3 3 4 4 2,5 2,5 3 3 3 3 3 3 4 4 3 3 4,80 4,80 4,45 4,45 2,48 2,48 3,5 3,5<br />

TO TO 1420 Peotec V FF FF N Pto Pto 2 4 3,5 3,5 3,5 3,5 4 4 2,5 2,5 2,5 2,5 4 4 4 4 4 4 3 3 5,16 5,16 4,39 4,39 2,46 2,46 3,6 3,6<br />

ES ES 21-05 Esasem V F2 F2 N Pto Pto 3,5 3,5 4 4 3,5 3,5 3 3 3 3 3,5 3,5 4 4 4 4 4 4 5 5 5,58 5,58 4,48 4,48 2,54 2,54 3,4 3,4<br />

ES ES 31-05 Esasem V F2 F2 Pto Pto 4,5 4,5 4 3 5 5 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4,5 4,5 6,10 6,10 4,47 4,47 2,55 2,55 3,6 3,6<br />

ES ES 32-04 Esasem V F Aa Aa N 3,5 3,5 3,5 3,5 4 4 4 3,5 3,5 2,5 2,5 3,5 3,5 4 4 4 4 4 4 3,5 3,5 5,30 5,30 4,47 4,47 2,57 2,57 3,7 3,7<br />

ES ES 33-05 Esasem V F2 F2 Pto Pto 3 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5 4 4 2 2 4 4 4 4 3 3 4 4 3 3 4,72 4,72 4,41 4,41 2,35 2,35 3,5 3,5<br />

ES ES 38-05 Esasem V F2 F2 N Pto Pto 3,5 3,5 3,5 3,5 3 4 4 3 3 3 3 3,5 3,5 4 4 4 4 4 4 3 3 4,68 4,68 4,39 4,39 2,69 2,69 3,1 3,1<br />

ES ES 81-05 Esasem V F2 F2 N Pto Pto 3 4 4 4 4 3 3 3 3 3,5 3,5 4 4 4 4 4 4 4 4 5,40 5,40 4,41 4,41 2,49 2,49 3,5 3,5<br />

Frigio (ES 34-04) Esasem V F N 3,5 3,5 3,5 3,5 3 4 4 3 3 2,5 2,5 3,5 3,5 3 3 3,5 3,5 4 4 2,5 2,5 5,14 5,14 4,42 4,42 2,51 2,51 4,0 4,0<br />

Isi Isi 29654 Isi Isi V F0,1 N Pto Pto 3 3,5 3,5 3 5 5 4 4 2,5 2,5 3 3 3 3 3 3 4 4 2 2 4,40 4,40 4,52 4,52 2,28 2,28 2,9 2,9<br />

SAF-1003 mfm V F 4 1 2 4 4 4 4 1,5 1,5 4 4 2 2 1 1 1 1 1 1 4,82 4,82 4,43 4,43 2,21 2,21 2,5 2,5<br />

SSO-0803 mfm V F 2 3 2 3,5 3,5 4 4 2,5 2,5 3 3 1 1 1 1 1 1 1 1 4,40 4,40 4,61 4,61 2,25 2,25 2,4 2,4<br />

CLX 33117 Clause V F N Pto Pto TSWV 3 3 4 3 3 2 2 3 3 2,5 2,5 4 4 3 3 3 3 2 2 4,66 4,66 4,48 4,48 2,42 2,42 3,0 3,0<br />

Medie 3,46 3,47 3,47 3,26 3,26 3,80 3,80 3,31 3,31 3,13 3,13 3,48 3,48 3,59 3,59 3,24 3,24 3,65 3,65 3,10 3,10 5,22 5,22 4,42 4,42 2,48 2,48 3,43 3,43<br />

56<br />

Aa = Alternaria alternata; Asc = Alternaria Stem Canker; C = Clavibacter michiganensis; F0 F0 = Fusarium oxysporum razza 0; 0; F1 F1 = = Fusarium oxysporum razza razza 1; 1; F2 F2 = = Fusarium oxysporum razza razza 2; 2;<br />

F1,2 = Fusarium oxysporum razze 1 e 2; 2; N = Nematodi; Pto Pto = Pseudomonas syringae pv. pv. tomato; TMV = Tomato Mosaic Virus; TSWV = = Tomato Spotted Wilt Wilt Virus; V = = Verticillium.


Tab. 6. 6. Cultivar giudicate giudicate positivamente positivamente nella nella prova prova di 1° livello di 1° in livello epoca in tardiva. epoca tardiva.<br />

Cultivar Caratteristiche<br />

Frigio Vigore medio alto; stato fitosanitario medio alto; copertura dei frutti media;<br />

fertilità elevata; contemporaneità di maturazione media; consistenza medio<br />

buona; uniformità di colorazione media; pezzatura medio alta; residuo ottico<br />

buono.<br />

ISI 23259 Vigore elevato; stato fitosanitario elevato; copertura dei frutti elevata; fertilità<br />

elevata; contemporaneità di maturazione medio alta; consistenza medio alto;<br />

uniformità di colorazione elevata; pezzatura medio alta; residuo ottico buono.<br />

ISI 29653 Vigore elevato; stato fitosanitario medio; copertura dei frutti elevata; fertilità<br />

elevata; contemporaneità di maturazione medio buona; consistenza media;<br />

uniformità di colorazione elevata; pezzatura elevata; residuo ottico elevato.<br />

Fortix Vigore medio; stato fitosanitario elevato; copertura dei frutti medio alta;<br />

fertilità media; contemporaneità di maturazione elevata; consistenza media;<br />

uniformità di colorazione medio alta; pezzatura medio media; residuo ottico<br />

medio.<br />

ES 3204 Vigore medio alto; stato fitosanitario medio alto; copertura dei frutti elevata;<br />

fertilità elevata; contemporaneità di maturazione medio buona; consistenza<br />

medio scarsa; uniformità di colorazione elevata; pezzatura media; residuo<br />

ottico buono.<br />

Colore<br />

Hunter<br />

(a/b)<br />

Tab. 7. Caratteristiche della pianta Prove e della di 2° bacca livello delle cultivar valutate a Soresina (CR) in prova di 2° livello, epoca precoce.<br />

Tab. 7. Caratteristiche della pianta e della bacca delle cultivar valutate a Soresina (CR) in prova di 2° livello, epoca precoce.<br />

Pianta Bacche:<br />

Bacche: resistenze<br />

Epoca precoce Resisten/toll.<br />

caratteristiche<br />

Residuo<br />

Nome La Ditta produzione dichiarate media dalla del Stato campo Stato Copert. di Copert. Soresina Consi- è stata Unifor. di 5 t/ha ScottaScottainferiore SpaccaSpaccarispetto Sovra- a quella ottico di Stradella pH<br />

ditta fitosan. frutti stenza coloraz. tureture matur. (°Brix)<br />

(a/b)<br />

(93 contro 98 t/ha). Entrambi i valori sono da considerare medio alti ed indicano perciò che tutte le<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5)<br />

Early Magnum (UG3402) United cultivar Genetics in prova V FF N Pto hanno Pto potuto 3,0 espletare 2,8 la 3,0 propria 3,0 potenzialità 2,2 2,8 produttiva. 4,0 3,7 4,18 bc 4,51 a-d 2,43 a-c<br />

Guadalete (PS121) (test) Peto A Soresina, V F 1, nove 1, 2 N Pto cultivar 3,5 hanno 4,0 dato 3,0 le produzioni 4,0 più 3,8 elevate 4,2 (105-102 2,8 t/ha) 4,58 a e tra 4,40 loro d 2,31 e-g<br />

Heinz 9997 Heinz-Furia V FF N Pto 2,2 2,3 4,0 3,3 2,2 4,0 3,3 3,97 c-f 4,58 a 2,46 ab<br />

significativamente non differenti (Fig. 1). Le rimanenti quattro cultivar (Early Magnum,<br />

Isi 29616 Isi V F 0,1 N 4,3 4,2 4,0 3,5 3,8 4,0 3,7 4,02 c-e 4,43 b-d 2,42 a-d<br />

Jet (Isi 28-252) Isi Montericco, V F0 UG N Pto 8168, Prix) 3,2 sono 3,2 state 3,2 significativamente 3,2 4,0 3,0 inferiori 3,3 alle migliori 3,3 3,94 prime c-f quattro 4,50 a-d 2,31 a-g<br />

Marros (20 ZS 010) Zeat (Reflex, Seed Spunta, V F 1,2 Tmv Progress, 3,8 Turner). 4,0 Analizzando 4,0 la 4,8 produzione 4,3 di bacche 4,0 verdi 3,8 e sovrammature 3,73 e-g 4,44 si b-d 2,32 d-g<br />

Montericco (EX 022) Asgrow V F 1,2 N Pto 4,0 4,0 4,0 4,0 3,0 4,0 3,3 3,79 d-g 4,56 ab 2,48 g<br />

Prix (PX 2360539) (PS 6059) Peto nota che Early V F N Magnum Pto e Prix, 4,0 con 3,5 molto 3,8 verde 3,8 (10%), 4,8 avrebbero 3,7 guadagnato 4,0 3,5 qualche 4,43 ab posizione ab 4,46 in a-d 2,30 f-d<br />

Progress (PS 3516) Peto classifica se V F2 fossero N Pto state raccolte 3,0 3,0 alcuni 3,0 giorni 2,7 dopo. 4,0 D’altra 3,8 parte 4,5 tutte 4,5 le rimanenti 3,3 4,14 cultivar b-d sono 4,52 a-d 2,40 a-f<br />

Reflex Isi state raccolte V F 0,1 nel N Pto momento 2,5 ottimale, 3,3 avendo 2,8 fornito 3,2 una 3,0 bilanciata 4,0 quantità 2,8 3,34 di h verde 4,52 e 4,52 di a-d 2,24 g<br />

Spunta (Nun 3005 PT) Nunhems V F 0,1 Pto 3,2 3,2 2,3 4,0 3,8 3,7 2,7 3,74 e-g 4,49 a-d 2,34 c-g<br />

Turner Peotec sovrammaturo. V F 1,2 N 3,0 4,0 3,3 4,0 3,7 3,5 2,5 3,57 gh 4,42 cd 2,41 a-e<br />

UG 820 United A Genetics Stradella Genetics V le F 1,2 tre N produzioni Pto 2,8 più elevate 2,3 e 3,0 significativamente 2,3 2,5 non differenti 3,8 tra 2,7 loro 3,71 (116, e-g 110, 4,43 106 b-d 2,32 d-g<br />

UG 8168 United t/ha), Genetics sono V state FF N Pto ottenute rispettivamente 3,3 3,3 con 3,2 Progress, 3,0 Reflex 2,7 e Spunta, 4,0 le 3,2 quali 3,62 si 3,62 sono f-h distinte 4,55 a-c 2,36 b-f<br />

Media 3,27 3,36 3,30 3,65 3,28 3,92 3,19 3,91 4,49 2,49<br />

Aa = Alternaria alternata; Asc = Alternaria significativamente Stem Canker; C = Clavibacter dalle ultime michiganensis; quattro: F0 = ISI = Fusarium 29616, oxysporum Early razza Magnum, 0; F1 = Fusarium Guadalete oxysporum e Jet razza (93 1; - F2 88 = Fusarium t/ha). Fusarium La oxysporum razza 2;<br />

F1,2 = Fusarium oxysporum razze 1 e quasi 2; N = Nematodi; assenza Pto di = Pseudomonas prodotto sovrammaturo syringae pv. tomato; TMV e TMV la = relativamente Tomato Mosaic Virus; alta TSWV percentuale = Tomato Spotted di verde Wilt Virus; (media V = Verticillium. del<br />

13%), indicano che la raccolta è stata effettuata con un leggero anticipo.<br />

Tab. 8. Caratteristiche della Considerando pianta e l’insieme della bacca delle delle due cultivar località cultivar si valutate nota che a Reflex, Stradella Spunta (CR) e Progress, in prova hanno di 2° occupato livello, epoca le precoce.<br />

57


Media 3,27 3,36 3,30 3,65 3,28 3,92 3,19 3,91 4,49 2,49<br />

Aa = Alternaria alternata; Asc = Alternaria Stem Canker; C = Clavibacter michiganensis; F0 = Fusarium oxysporum razza 0; F1 = Fusarium oxysporum razza 1; F2 = Fusarium oxysporum razza 2;<br />

F1,2 = Fusarium oxysporum razze 1 e 2; N = Nematodi; Pto = Pseudomonas syringae pv. tomato; TMV = Tomato Mosaic Virus; TSWV = Tomato Spotted Wilt Virus; V = Verticillium.<br />

Tab. 8. Caratteristiche della pianta e della bacca delle cultivar valutate a Stradella (CR) in prova di 2° livello, epoca precoce.<br />

Tab. 8. Caratteristiche della pianta e della bacca delle cultivar valutate a Stradella (CR) in prova di 2° livello, epoca precoce.<br />

58<br />

Pianta Bacche:<br />

Bacche: resistenze<br />

Resisten/toll.<br />

caratteristiche<br />

Residuo<br />

Colore<br />

Nome Ditta dichiarate dalla Stato Copert. Consi- Unifor. ScottaSpacca- Sovra- ottico pH Hunter<br />

ditta fitosan. frutti stenza coloraz. tureture matur. (°Brix)<br />

(a/b)<br />

(1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5) (1-5)<br />

Early Magnum (UG3402) United Genetics V FF N Pto 2,8 3,0 2,8 2,2 2,3 4,0 2,3 5,16 bc 4,27 b-e 2,59 b<br />

Guadalete (PS121) (test) Peto V F 1, 2 N Pto 3,5 4,0 2,3 4,0 3,5 4,0 3,2 5,86 ab 4,23 de 2,55 b<br />

Heinz 9997 Heinz-Furia V FF N Pto 2,0 2,2 4,0 3,7 2,0 4,0 3,0 4,99 de 4,28 a-d 2,73 a<br />

Isi 29616 Isi V F 0,1 N 4,0 4,7 4,0 3,2 4,0 4,0 3,6 5,25 cd 4,23 de 2,55 b<br />

Jet (Isi 28-252) Isi V F0 N Pto 3,2 3,2 3,0 4,0 3,0 3,3 2,8 5,02 de 4,36 a 2,53 b<br />

Marros (20 ZS 010) Zeat Seed V F 1,2 Tmv 3,8 4,0 4,0 4,8 4,3 4,0 3,3 4,84 ef 4,34 a-c 2,55 b<br />

Montericco (EX 022) Asgrow V F 1,2 N Pto 4,0 4,0 4,0 4,0 3,0 4,0 3,7 4,82 ef 4,19 e 2,54 b<br />

Prix (PX 2360539) (PS 6059) Peto V F N Pto 4,0 3,5 4,0 4,8 4,0 4,0 4,0 6,12 a 4,30 a-d 2,56 b<br />

Progress (PS 3516) Peto V F2 N Pto 3,0 3,0 3,0 4,0 4,0 4,0 3,3 5,13 de 4,23 de 2,49 b<br />

Reflex Isi V F 0,1 N Pto 2,5 3,0 2,8 3,2 3,0 4,0 3,7 5,10 de 4,26 c-e 2,51 b<br />

Spunta (Nun 3005 PT) Nunhems V F 0,1 Pto 3,0 3,0 3,3 4,0 3,7 3,8 3,0 5,27 cd 4,35 ab 2,57 b<br />

Turner Peotec V F 1,2 N 3,0 4,0 3,2 4,0 3,7 4,0 3,0 4,53 f 4,26 c-e 2,52 b<br />

UG 820 United Genetics V F 1,2 N Pto 3,0 2,2 3,0 2,2 2,2 4,0 3,0 4,51 f 4,27 b-e 2,49 b<br />

UG 8168 United Genetics V FF N Pto 3,3 3,2 3,5 3,0 2,7 4,0 2,0 5,58 bc 4,31 a-d 2,55 b<br />

Media 3,22 3,35 3,27 3,65 3,24 3,93 3,06 5,19 4,28 2,55<br />

Tab. Tab.<br />

Tab.<br />

9. 9. Caratteristiche della<br />

9. Caratteristiche<br />

della pianta<br />

della<br />

pianta e della<br />

pianta<br />

e della bacca delle<br />

e della<br />

bacca cultivar<br />

bacca<br />

delle valutate<br />

delle<br />

cultivar a Broni<br />

cultivar<br />

valutate (PV) in prova di 2° livello, epoca tardiva.<br />

valutate<br />

a Broni<br />

a Broni<br />

(PV)<br />

(PV)<br />

in prova<br />

in prova<br />

di 2°<br />

di<br />

livello,<br />

2° livello,<br />

epoca<br />

epoca<br />

tardiva.<br />

tardiva.<br />

Pianta Bacche:<br />

Bacche: resistenze<br />

Resisten/toll.<br />

Pianta<br />

caratteristiche<br />

Bacche:<br />

Bacche: resistenze<br />

Residuo<br />

Colore<br />

Nome Ditta dichiarate<br />

Resisten/toll.<br />

dalla Stato Copert. Consicaratteristiche<br />

Unifor. ScottaSpacca- Sovra- ottico<br />

Residuo<br />

pH Hunter<br />

Colore<br />

Nome Ditta<br />

ditta<br />

dichiarate dalla<br />

fitosan.<br />

Stato<br />

frutti<br />

Copert.<br />

stenza<br />

Consicoloraz.<br />

Unifor.<br />

tureScottatureSpacca-<br />

matur.<br />

Sovra- (°Brix)<br />

ottico pH<br />

(a/b)<br />

Hunter<br />

ditta<br />

(1-5)<br />

fitosan.<br />

(1-5)<br />

frutti<br />

(1-5)<br />

stenza<br />

(1-5)<br />

coloraz.<br />

(1-5)<br />

ture<br />

(1-5)<br />

ture<br />

(1-5)<br />

matur. (°Brix)<br />

(a/b)<br />

Allflash 1000 (TO 0910) Peotec V FF N 3,5<br />

(1-5)<br />

4,0<br />

(1-5)<br />

3,5<br />

(1-5)<br />

4,0<br />

(1-5)<br />

4,0<br />

(1-5)<br />

4,0<br />

(1-5)<br />

3,0<br />

(1-5)<br />

5,33 a 4,44 bc 2,46 ab<br />

Doppioppi<br />

Allflash 1000 (TO 0910)<br />

Peotec<br />

Peotec<br />

V FF<br />

V FF N<br />

3,5<br />

3,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

3,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

4,91 a-c<br />

5,33 a<br />

4,46 ab<br />

4,44 bc<br />

2,44 a-c<br />

2,46 ab<br />

Heinz 1900<br />

Doppioppi<br />

(Heinz 2019) Heinz CAP<br />

Peotec<br />

PR V FF N<br />

V<br />

Pto<br />

FF<br />

3,3<br />

3,5<br />

3,5<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

5,00 a-c<br />

4,91 a-c<br />

4,38 bc<br />

4,46 ab<br />

2,47 ab<br />

2,44 a-c<br />

Heinz 3402<br />

Heinz 1900 (Heinz 2019)<br />

Heinz-Furia<br />

Heinz CAP PR<br />

V FF N<br />

V<br />

C<br />

FF N Pto<br />

2,3<br />

3,3<br />

3,0<br />

3,5<br />

3,5<br />

3,0<br />

3,8<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

4,0<br />

4,5<br />

3,0<br />

5,28 a<br />

5,00 a-c<br />

4,46 a-c<br />

4,38 bc<br />

2,51 ab<br />

2,47 ab<br />

Heinz 3702<br />

Heinz 3402<br />

Heinz-Furia<br />

Heinz-Furia<br />

V FF N<br />

V<br />

Pto<br />

FF<br />

C<br />

N C<br />

4,5<br />

2,3<br />

3,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

3,8<br />

3,5<br />

3,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

4,5<br />

5,26 a<br />

5,28 a<br />

4,37 c<br />

4,46 a-c<br />

2,44 a-c<br />

2,51 ab<br />

Heinz 9996<br />

Heinz 3702<br />

Heinz CAP<br />

Heinz-Furia<br />

PR V FF N<br />

V<br />

Pto<br />

FF N Pto C<br />

2,5<br />

4,5<br />

2,5<br />

3,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,5<br />

2,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

4,54 c-d<br />

5,26 a<br />

4,46 ab<br />

4,37 c<br />

2,55 a<br />

2,44 a-c<br />

Isi 22930<br />

Heinz 9996<br />

Isi<br />

Heinz CAP PR<br />

V F 0,1<br />

V<br />

N<br />

FF<br />

Pto<br />

N<br />

TSWV<br />

Pto<br />

4,5<br />

2,5<br />

5,0<br />

2,5<br />

3,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

3,0<br />

4,0<br />

2,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

4,94 a-c<br />

4,54 c-d<br />

4,38 bc<br />

4,46 ab<br />

2,41 bc<br />

2,55 a<br />

Perfectpeel<br />

Isi 22930<br />

Hy (test) Peto<br />

Isi<br />

V F<br />

V F 0,1 N Pto TSWV<br />

4,0<br />

4,5<br />

4,0<br />

5,0<br />

3,5<br />

3,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

4,0<br />

4,38 d<br />

4,94 a-c<br />

4,43 bc<br />

4,38 bc<br />

2,33 c<br />

2,41 bc<br />

Pusher<br />

Perfectpeel Hy (test)<br />

Zeta<br />

Peto<br />

V F 1,2<br />

V<br />

Tmv<br />

F<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

4,0<br />

2,3<br />

3,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

4,64 b-a<br />

4,38 d<br />

4,53 a<br />

4,43 bc<br />

2,40 bc<br />

2,33 c<br />

Uno rosso<br />

Pusher<br />

United<br />

Zeta<br />

Genetics V FF Aa<br />

V F 1,2 Tmv<br />

4,0<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

2,5<br />

2,3<br />

3,0<br />

4,0<br />

2,5<br />

3,0<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

3,0<br />

5,00 a-c<br />

4,64 b-a<br />

4,41 bc<br />

4,53 a<br />

2,45 ab<br />

2,40 bc<br />

Wall (PS<br />

Uno<br />

2401968)<br />

rosso<br />

Peto<br />

United Genetics<br />

V F 0,1<br />

V<br />

N<br />

FF<br />

Pto<br />

Aa<br />

4,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

4,0<br />

4,0<br />

2,5<br />

3,5<br />

3,0<br />

3,5<br />

2,5<br />

4,0<br />

4,0<br />

3,5<br />

3,0<br />

5,16 a-b<br />

5,00 a-c<br />

4,43 bc<br />

4,41 bc<br />

2,50 ab<br />

2,45 ab<br />

Media<br />

Wall (PS 2401968) Peto V F 0,1 N Pto<br />

3,69<br />

4,5<br />

3,63<br />

4,0<br />

3,25<br />

4,0<br />

3,80<br />

3,5<br />

3,31<br />

3,5<br />

3,63<br />

4,0<br />

3,27<br />

3,5<br />

4,95<br />

5,16 a-b<br />

4,43<br />

4,43 bc<br />

2,45<br />

2,50 ab<br />

Media 3,69 3,63 3,25 3,80 3,31 3,63 3,27 4,95 4,43 2,45<br />

Aa = Alternaria alternata; Asc = Alternaria Stem Canker; C = Clavibacter michiganensis; F0 = Fusarium oxysporum razza 0; F1 = Fusarium oxysporum razza 1; F2 = Fusarium oxysporum razza 2;<br />

F1,2 =<br />

Aa<br />

Fusarium<br />

= Alternaria<br />

oxysporum<br />

alternata;<br />

razze<br />

Asc<br />

1 e<br />

=<br />

2;<br />

Alternaria<br />

N = Nematodi;<br />

Stem Canker;<br />

Pto = Pseudomonas<br />

C = Clavibacter<br />

syringae<br />

michiganensis;<br />

pv. tomato;<br />

F0<br />

TMV<br />

= Fusarium<br />

= Tomato<br />

oxysporum<br />

Mosaic Virus;<br />

razza<br />

TSWV<br />

0; F1 =<br />

=<br />

Fusarium<br />

Tomato Spotted<br />

oxysporum<br />

Wilt<br />

razza<br />

Virus;<br />

1;<br />

V<br />

F2<br />

=<br />

=<br />

Verticillium.<br />

Fusarium oxysporum razza 2;<br />

F1,2 = Fusarium oxysporum razze 1 e 2; N = Nematodi; Pto = Pseudomonas syringae pv. tomato; TMV = Tomato Mosaic Virus; TSWV = Tomato Spotted Wilt Virus; V = Verticillium.


Tab. 10. 10. Lista Lista di di orientamento varietale. varietale.<br />

Epoca precoce<br />

Progress Produttività elevata; stato fitosanitario buono; copertura dei frutti buona; bacca di<br />

consistenza media; resistenza a scottature e sovrammaturazione buona; residuo<br />

ottico medio.<br />

Axel Produttività media; stato fitosanitario buono; bacca di consistenza media; ressitenza<br />

a scottature e sovrammaturazione buona; residuo ottico elevato.<br />

Geo Produttività elevata; stato fitosanitario buono; bacca di consistenza media;<br />

resistenza a scottature e sovrammaturazione elevata; residuo ottico elevato.<br />

Prix Produttività medio bassa; stato fitosanitario elevato, colorazione elevata; bacca di<br />

consistenza buona; resistenza a scottature e sovrammaturazione elevata; residuo<br />

ottico elevato.<br />

Guadalete Produttività media; stato fitosanitario buono; bacca di consistenza medio-scarsa;<br />

resistenza a scottature e sovrammaturazione buona; residuo ottico elevato.<br />

ISI 29616 Produttività media; stato fitosanitario ottimo; bacca di consistenza elevata;<br />

resistenza alle scottature; spaccature e sovrammaturazione elevate.<br />

Epoca tariva<br />

Uno Rosso Produttività elevata; stato fitosanitario ottimo; copertura frutti buona; bacca di<br />

consistenza media; resistenza a scottature e sovrammaturazione media; residuo<br />

ottico elevato.<br />

Perfectpeel buona; stato fitosanitario buono; copertura frutti elevata; bacca di consistenza<br />

buona; resistenza a scottature e sovrammaturazione buona; residuo ottico medio.<br />

Doppiopi Produttività elevata; ciclo medio; stato fitosanitario buono; bacca di consistenza<br />

medio buona; resistenza a scottature e sovrammaturazione buona; residuo ottico<br />

buono.<br />

Podium Produttività media; ciclo medio-tardivo; stato fitosanitario buono; copertura frutti<br />

elevata; bacca di consistenza elevata; pezzatura elevata; resistenza a scottature e<br />

sovrammaturazione elevata; residuo ottico medio.<br />

Heinz 1900 Produttività elevata; ciclo tardivo; stato fitosanitario medio; copertura frutti buona;<br />

bacca di consistenza elevata; resistenza a scottature e sovrammaturazione media;<br />

residuo ottico medio.<br />

Wall Produttività media; stato fitosanitario eccellente; bacca di consistenza elevata;<br />

resistenza a scottature e sovrammaturazione medio buona; residuo ottico elevato.<br />

t/ha<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

CD<br />

C<br />

AB<br />

B-D<br />

C<br />

A<br />

CD CD<br />

C C<br />

A AB AB AB A-C A-C A-C<br />

Reflex<br />

A<br />

Spunta<br />

Progress<br />

AB<br />

Turner<br />

Marros<br />

Heinz 9997<br />

A-D<br />

4,9<br />

C A<br />

Isi 29616<br />

A-D A-D B-D CD CD CD<br />

Fig. 1 - Produzione suddivisa in commerciale, verde e sovrammaturo (marcio), ottenuta dalle<br />

cultivar valutate a Soresina (CR) in prova di II° livello, epoca precoce.<br />

Guadalete (contrl.)<br />

CD<br />

C<br />

Jet<br />

A-C<br />

C<br />

UG 820<br />

D<br />

A<br />

Early Magnum<br />

A-D<br />

BC<br />

Montericco<br />

Marcio<br />

Verde<br />

Prod. Comm.<br />

CD<br />

A-D<br />

C AB<br />

UG 8168<br />

D<br />

Prix<br />

59


60<br />

t/ha<br />

t/ha<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

AB<br />

A<br />

Progress<br />

A-C<br />

AB<br />

A-C<br />

A-C<br />

AB<br />

B-D<br />

A<br />

B-D<br />

BC<br />

B-D<br />

BC<br />

B-D<br />

Fig. 2 - Produzione di bacche suddivisa in commerciale, verde e sovrammaturo (marcio), ottenuta<br />

dalle cultivar valutate a Stradella (PV) in prova di II° livello, epoca precoce.<br />

AB<br />

D<br />

A<br />

Uno Rosso<br />

Reflex<br />

CD<br />

A-C<br />

A<br />

Heinz 3402<br />

Spunta<br />

B-D<br />

D<br />

A<br />

Perfectpeel<br />

(contol.)<br />

UG 820<br />

Turner<br />

D<br />

D<br />

A<br />

Pusher<br />

UG 8168<br />

AB<br />

D<br />

AB<br />

Heinz 9996<br />

Marros<br />

AB<br />

A-C<br />

AB<br />

CD<br />

Montericco<br />

C<br />

CD<br />

Heinz 9997<br />

AB<br />

CD<br />

Prix<br />

AB<br />

D<br />

Isi 29616<br />

Marcio<br />

Verde<br />

Prod. Comm.<br />

AB<br />

D<br />

Early Magnum<br />

AB AB<br />

Fig. 3 - Produzione di bacche suddivisa in commerciale, verde e sovvrammaturo (marcio) ottenuta<br />

dalle cultivar valutate a Broni (PV) in prova di II° livello, epoca tardiva.<br />

B<br />

Heinz 3702<br />

B-D<br />

A<br />

A-C<br />

Doppiopì<br />

AB<br />

A-C<br />

A-C<br />

Heinz 1900<br />

BC<br />

CD<br />

A-C<br />

Wall<br />

AB<br />

B-D<br />

BC<br />

D<br />

Guadalete<br />

(control.)<br />

Marcio<br />

Verde<br />

AllFlesh 1000<br />

D<br />

Jet<br />

Prod. Comm.<br />

A<br />

AB<br />

C<br />

Isi 22930


Note<br />

61


Pubblicazioni edite dal 1999<br />

Bonomi L., A. Testoni, D. Lupi, L. Galassi, A. Sarzi Amadè, 1999. Indagine su produttività e caratteristiche organolettiche di 10 varietà<br />

di melone. L’Informatore Agrario LV (50): 39-44.<br />

Bonomi L., Tonesi R., Falavigna A., Schiavi M., 2000. Sperimentazione regionale in orto-floro-frutticoltura. Risultati ottenuti nel 1999.<br />

VI Giornate Scientifiche S.O.I., Sirmione 28 Marzo 2000; pp: i-xxxix.<br />

Bonomi l., A. Falavigna, M. Schiavi, 2000. Progetto di sperimentazione regionale orticoltura. Risultati anno 1999. Quaderni della Ricerca<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>. Marzo 2000. pp 32<br />

Galassi L., P.G. Bianchi, L. Bonomi, M. Schiavi, 2000 – La qualità del melone con l’analisi sensoriale. L’Informatore Agrario, LVI (47):<br />

45-47.<br />

Setti G., 2000. Prove varietali della Regionr <strong>Lombardia</strong>. Colture Protette, XXIX ( 11):41-44<br />

Bonomi l., A. Falavigna, M. Schiavi, 2001. Progetto di sperimentazione regionale orticoltura. Risultati anno 2000. Quaderni della Ricerca<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, Marzo 2001. pp 48<br />

Schiavi M., G. Bonetti, L. Bonomi, S. Cornali, M. Dadomo, P.P. Pasotti, S. Stringa, 2001 – Confronti varietali su cipolla a giorno lungo.<br />

L’Informatore Agrario, LVII (10): 77-80.<br />

Dadomo M., A. Bacchi, M. Bonazinga, G. Bonetti, L. Bonomi, R. Campanelli, S. Cornali, L. Dal Re, A. Innocenti, C. Leoni, R. Martellucci,<br />

C. Piccioni, A. Robotti, L. Sandei, A. Sarzi Amadè, M. Schiavi, D. Tassi, O. Temperini, 2001 – La sperimentazione varietale<br />

nel Centro-nord Italia su pomodoro da industria. L’Informatore Agrario, LVII (11): 95-104.<br />

Bonomi L., G. Setti, 2001. Le cultivar orticole secondo la <strong>Lombardia</strong>. Colture Protette XXXI (7):33-40.<br />

Testoni A., R. Lo Scalzo, G. Guidetti, L. Bonomi, 2001. Caratteristiche Qualitative e componenti aromatiche del melone. L’Informatore<br />

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Bonomi l., A. Falavigna, M. Schiavi, 2002. Progetto di sperimentazione regionale orticoltura. Risultati anno 2001. Quaderni della Ricerca<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, Aprile 2002. pp 56<br />

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Schiavi M., V. Magnifico, 2002. Stato dell’arte della sperimentazione varietale nazionale in orticoltura. Atti congresso ORTOMAC, Orticoltura,<br />

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Dadomo M., A. Bacchi, M. Bonazinga, G. Bonetti, L. Bonomi, A. Cavalli, S. Cornali, L. Dal Re, A. Innocenti, M. Lavado Sanchez, C.<br />

Leoni, G. Nardi, R. Martellucci, C. Piccioni, L. Sandei, A. Sarzi Amadè, M. Schiavi, D. Tassi, V. Tisselli, 2002. Le varietà di pomodoro<br />

da industria sperimentate nel Centro-nord Italia. L’Informatore Agrario LVIII (11): 65-81.<br />

Schiavi M., G. Bonetti, L. Bonomi, S. Cornali, M. Dadomo, S. Stringa, 2002. Scelte varietali per la cipolla. L’Informatore Agrario LVIII<br />

(12): 69-74.<br />

Bonomi L., M. Schiavi, M. Colauzzi, P. Calzolari, M. Cuter, 2002 – Patata. Tecnica: Quando irrigare?. Il Gazzettino della Patata, 23 (9-<br />

10): 20-27.<br />

Galassi L., P.G. Bianchi, L. Bonomi, M. Schiavi, 2002 – Un contributo alla definizione della qualità del melone attraverso l’analisi sensoriale.<br />

Atti Giornata di studio “Analisi sensoriale. Stato e prospettive delle esperienze in Italia” Università degli Studi di Firenze, 12 giugno<br />

2002.<br />

Setti G., 2002. Ortive in <strong>Lombardia</strong>, la sperimentazione. Colture Protette XXXI (5): 25-40.<br />

Testoni A., 2002. Melone, qualificazione e caratterizzazione. Colture protette XXXI (6): 21-26.<br />

Bacchella R., A. Testoni, 2003. Aromi di 20 ibridi di melone e della vecchia cultivar Viadanese. L’Informatore Agrario LIX (49): 45-48.<br />

62


Schiavi M., L. Bonomi, S.Cornali, M. Dadomo, S. Stringa, 2003. Cipolla a semina primaverile. L’Informatore Agrario LIX (3, Suppl.):<br />

33-37.<br />

Dadomo M., S. Cornali, D. Tassi, A. Cavalli, L. Dal Re, A. Innocenti, M. Schiavi, M. Cerati, C. Piccioni, G. Bonetti, L. Bonomi,<br />

M.Lavado Sanchez, L. Sandei, C. Leoni, A. Sarzi Amadé, V. Tisselli, 2003. Pomodoro da industria. Confronti varietali di Emilia-Romagna,<br />

<strong>Lombardia</strong> e Lazio. L’Informatore Agrario LIX (3, Suppl.): 9-21.<br />

Calzolari P., M. Cuter, 2003. Patata da mercato fresco e da industria. Supplemento a L’Informatore Agrario LIX (3): 26-29.<br />

Colauzzi M., P.P. Calzolari, M. Cuter, L. Bonomi, M. Schiavi, 2003. Ottimizzazione di acqua e azoto per la coltivazione della patata.<br />

L’Informatore Agrario LIX (2): 37-42..<br />

Schiavi M., A. Testoni, R. Bacchella, P. Morselli, L. Bonomi, 2003 – I confronti varietali sul melone. <strong>Lombardia</strong>: confronto varietale di<br />

melone in coltura forzata. L’Informatore Agrario LIX (49): 37-43.<br />

Falavigna A., M. Schiavi, 2003. Progetto di sperimentazione regionale orticoltura. Risultati anno 2002. Quaderni della Ricerca della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> Maggio 2003. pp 68<br />

Schiavi M., 2004. Insalate. Produttività e resistenza. Supplemento Terra e Vita VL (10Suppl.): 4-7.<br />

Dadomo M., S. Cornali, D. Tassi, A. Cavalli, L. Dal Re, A. Innocenti, M. Schiavi, C. Piccioni, G. Bonetti, M. Lavado Sanchez, L.<br />

Sandei, C. Leoni, M. Cerati, G. Bongiorni, V. Tisselli, 2004. Confronti varietali in Italia su pomodoro da industria. L’Informatore Agrario<br />

LX (3): 45-58.<br />

Falavigna A., M. Schiavi, 2004. Progetto di sperimentazione regionale orticoltura. Risultati anno 2003. Quaderni della Ricerca della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> , Maggio 2004. 33: 1-68.<br />

Dadomo M., S. Cornali, D. Tassi, L. Dal Re, A. Innocenti, M. Schiavi, C. Piccioni, M. Lavado Sanchez, L. Sandei, C. Leoni, M. Cerati,<br />

G. Bongiorni, V. Tisselli, 2005. Confronti varietali nel Gentro-Nord su pomodoro da industria. L’Informatore Agrario LXI (3): 39-49.<br />

Falavigna A., M. Schiavi, 2005. Sperimentazione orticola in <strong>Lombardia</strong>. Risultati anno 2004. Quaderni della Ricerca della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

, Maggio 2005. 46: 1-68.<br />

Ferrante A., E. Quattrini, L. Martinetti, M. Schiavi, T. Maggiore, 2005. Floating system senza ossigenazione per la produzione di ortaggi<br />

da IV gamma. Colture Protette 12: 72.<br />

Marino Gallina P., A. Ferrante, T. Maggiore, 2005. Il melone e l’azoto. Colture Protette 12: 75.<br />

Dadomo M., S. Cornali, D. Tassi, A. Cavalli, L. Dal Re, A. Innocenti, M. Schiavi, G. Bongiorni, C. Piccioni, M. Lavado Sanchez, L.<br />

Sandei, C. Leoni, V. Tisselli, 2006. Le prove su pomodoro nel Lazio, Emlia-Romagna e <strong>Lombardia</strong>. L’Informatore Agrario LXII (2): 36-<br />

44.<br />

63


Indice<br />

PRESENTAZIONE .................... Pag. 3<br />

DATI STATISTICI ..................... Pag. 4<br />

1. CIPOLLA. Confronti varietali .............................................................................................................................Pag. 6<br />

2. INDIVIA E SCAROLA. Confronti varietali ........................................................................................................Pag. 13<br />

3. LATTUGA DA CESPO. Confronti varietali. ......................................................................................................Pag. 17<br />

4. MELONE. Confronti varietali .............................................................................................................................Pag. 22<br />

5. MELONE. Analisi sensoriale per caratterizzare tre aree produttive .......................................................................Pag. 28<br />

6. ORTICOLE DA FOGLIA. Coltivazione fuori suolo. ..........................................................................................Pag. 30<br />

7. ORTICOLTURA DI MONTAGNA. Insalata, zucchino e brassicacee .................................................................Pag. 34<br />

8. PATATA. Confronti varietali Pag. 40<br />

9. PATATA. Ottimizzazione concimazione azotata IV° anno ....................................................................................Pag. 44<br />

10. POMODORO DA INDUSTRIA. Confronti varietali ........................................................................................Pag. 51<br />

ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI .......................................................................................................................Pag. 62<br />

64


Note<br />

65


Note<br />

66


Le aziende che hanno ospitato la sperimentazione<br />

CIPOLLA Az. Agr. “La Grossa” Voghera (PV)<br />

LATTUGA Az. Agr. F.lli De Ponti Caleppio di Settala (MI)<br />

Az. Agr. Ferrari Claudio Casalromano (MN)<br />

MELONE Az. Agr. Corte Virginia Sermide (MN)<br />

Az. Agr. Arginago Campitello di Marcaria (MN)<br />

PATATA Az. Agr. Tentolini Carlo Vicobellignano (CR)<br />

Az. Agr. C.na Gasparina Ghedi (BS)<br />

Az. Agr. Feniletto Paderno (CR)<br />

POMODORO Az. Agr. Nuca Daniele Broni (PV)<br />

Az. Agr. Lombardini Oreste Stradella (PV)<br />

Az. Agr. C.na Cortesini Soresina (CR)<br />

INDIVIA Az. Agr. Ferrari Claudio Casalromano (MN)<br />

VALERIANA CETAS Tavazzano (MI)<br />

SPINACIO CETAS Tavazzano (MI)<br />

67

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