scarica il numero di gennaio - Il Corriere della scuola
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anno quarto
gennaio 2013
3 aprile 1973
prima telefonata
con un cellulare
Il Corriere de sa scola
si fa in quattro...
e dopo Cagliari
sbarca
a Nuoro,
Oristano,
e Sassari
edizione Sardegna
giornale per le classi elementari a distribuzione gratuita
1 marzo 1963
esce il primo numero
del fumetto
di Spider Man
2
Anniversari
viaggio
in Sardegna
2013 1 novembre 1993
1 gennaio
1983
arriva
internet
Alla scoperta del grande
parco marino
delle Bocche di Bonifacio
www.ilcorrieredellascuola.it
©
2013
N.1
313 d.C.
con l’editto
di Costantino
nasce la
libertà religiosa
il trattato di Maastricht
dà il via
all’Unione Europea
10 ottobre 1913
aperto
il Canale di Panama
10-11
Biancaneve
La più bella del reame
ha compiuto 75 anni
pagina 2
giornalino per le classi elementari
DIrettOre reSpONSaBIle SIlvIa GaSpa
CONDIrettOre MarIa FranCeSCa ChIappe
Accordo
tra Italia e Francia
di Bruno Cossàr
Una novità assoluta in Europa.
Impegno a mantenere
incontaminata la zona
tra Sardegna e Corsica.
Si spera di ottenere
la tutela dell’Unesco quale
Patrimonio dell’Umanità
eDItOre eIdoS VIa BOttegO 24/B CaglIarI
autOrIzzazIONe trIBuNale DI CaglIarI
N. 14 Del 27 agOStO 2009
viaggio in Sardegna
Con un accordo sottoscritto da Italia e Francia, è
nato il grande parco marino delle Bocche di
Bonifacio. La firma dell’accordo è avvenuta il 7
dicembre in Corsica, con l’istituzione Gruppo
europeo di cooperazione territoriale (Gect), una
struttura permanente, novità assoluta in Europa, che
unisce le esperienze del Parco nazionale
dell’Arcipelago della Maddalena, istituito nel 1994, con
quelle della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio,
nata nel 1999. L’accordo prevede una forte e continua
collaborazione tra i due parchi, che però manterranno
la loro autonomia, per rafforzare
l’impegno a mantenere incontaminato un territorio
che presenta caratteristiche uniche.
Tutela dell’ambiente significa anche tutela
dell’interesse delle persone che vi vivono.
Sarà estremamente utile lo scambio
di informazioni sull’agri-fauna e il pescato,
sui flussi turistici e sugli eventi culturali
e sarà condivisa la strategia per non
intaccare il precario equilibrio dello specchio
d’acqua che divide la Corsica dalla Sardegna.
La delimitazione del nuovo Parco va
dall’isola di Mortorio, nel comune della
Maddalena, fino alla costa sud della Corsica.
Il Gruppo europeo punterà anche a
promuovere progetti di valorizzazione e
miglioramento della sicurezza marittima
all’interno dello Stretto, un’area percorsa
dal passaggio di oltre 3.500 navi
mercantili ogni anno, proteggendo 16.000
ettari di prateria subacquea di Posidonia
oceanica, 2.000 specie animali e vegetali
catalogate, delle quali 400 protette, e ben
1.500.000 visitatori nel periodo estivo. Il Gect
ha anche un’alta ambizione, quella di ottenere
la designazione delle Bocche di Bonifacio
quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità
tutelato dall’Unesco. Chi è passato anche una
sola volta da quelle parti, sa che la tutela
dell’Unesco è meritatissima.
grafICa e ImpIaNtI eIdoS
DIrettOre teCNICO IGnazIo Mundula
Stampa lp Genova
tIratura 21.100 CopIe
Il NOStrO NumerO telefONICO 3394022244
direzione@ilcorrieredellascuola.it
redazione@ilcorrieredellascuola.it
lettere@ilcorrieredellascuola.it
pagina 3 monumenti
Nostra Signora di Bonaria
La leggenda
della cassa
abbandonata
in mare
Su una collina che si affaccia sul mare di Cagliari
c’è il santuario di Bonaria, una basilica
costruita durante l’assedio degli Aragonesi al
Castello pisano di Cagliari, fra il 1324 e il
1325.
Dieci anni dopo il tempio fu preso in consegna
dai frati mercedari, la comunità fondata
da Carlo Catalano, un frate che
riceveva i bisognosi ai quali dispensava
preziosi consigli. A uno di quei disperati un
giorno parlò di una miste-
La statua è alta un
metro e mezzo ed è
stata ricavata da un
unico pezzo di legno di
carrubo. Ha il capo scoperto
con la lunga
chioma di capelli sulle
spalle, indossa una tunica
(da cui spunta il
piede destro) stretta sui
fianchi da una cintura ricamata.
La Madonna è
coperta da un manto azzurro
dal quale sporge la
mano destra, con l’altra
tiene in braccio il Bambino
Gesù.
di maria francesca Chiappe
riosa Signora che presto sarebbe venuta ad
insediarsi sul colle di Bonaria.
Successe realmente: il 25 marzo 1370 una
cassa approdò sulla spiaggia antistante Bonaria.
Conteneva il simulacro della Madonna
con in braccio Gesù Bambino.
La cassa era stata
abbandonata in mare
da una nave proveniente
dalla Spagna
che attraversava il
mare in tempesta.
Non appena finì in
acqua la tempesta cessò e la nave, quasi costretta
da forze misteriose, seguì la cassa che
si arenò ai piedi della collina di Bonaria.
Nessuno ha mai saputo da dove arrivasse né
dove fosse destinato quel simulacro ma, da
allora, quella chiesa è la casa di Maria, il
Santuario della città di Cagliari e della Sardegna
intera.
(continua nel prossimo numero)
pagina 4 monumenti
Il Redentore vigila
sulla città di Nuoro
La statua del Redentore (7 metri di altezza
per 2 tonnellate di peso), opera bronzea
dello scultore Vincenzo Jerace, si trova
sulla cima del monte Ortobene, a un’altezza
di 955 metri sul livello del mare.
Risale al 1901, anno in cui Papa Leone
XIII chiese che venissero dedicati, in tutte
le regioni d’Italia, monumenti a Gesù Redentore.
Si celebrava infatti il Giubileo.
Nell’opera è presente il volto di
un bambino dietro il piede destro
del Cristo. Erroneamente
identificato come un diavoletto,
rappresenta in realtà, per ammissione
dello stesso autore, l’intera
umanità che al cospetto di Dio è
come un bambino.
Ai piedi della roccia sulla quale è
collocata la statua si trova una lapide
dedicata a Luisa Jerace,
moglie dello scultore, che si
narra essere morta in quel
luogo, alla vista di un
monumento così
imponente.
(g.b.)
pagina 5 monumenti
Casa di Eleonora
La casa di Eleonora,
giudicessa di Arborea
La casa di Eleonora d’Arborea
si trova nel centro storico di
Oristano, lungo la via Parpaglia.
Alcune parti dell’edificio
risalgono al
periodo giudicale, il
piano rialzato è invece
di epoca spagnola e presenta
un soffitto con grandi
capriate lignee recentemente restaurate.
Si pensa a questo proposito che la giudicessa
non vi risiedesse stabilmente.
La facciata principale mostra delle
aperture ordinate in maniera
asimmetrica e irregolare fra i due
piani, sottolineate da una cornice
spezzata in trachite verde.
Nonostante si sia provveduto
a un recente restauro che ha
evitato il rischio di caduta
dei fregi calcarei, solo uno
di essi risulta tutt’oggi
leggibile. Esso raffigura
uno scudo alla cui sinistra
è rappresentato lo stemma
degli Arborea. Dalla parte
opposta, sulla destra,
un cavallo rampante. La presenza
dello stemma a forma di albero
ha fatto sì che, nel corso dei secoli,
appassionati e curiosi
individuassero in questo edifico
la vera casa di Eleonora. (g.b.)
pagina 6 monumenti
Il Castello aragonese di Sassari
ha quasi 700 anni
Il Castello Aragonese fu costruito a Sassari intorno
al 1330, dopo le rivolte della città
contro i nuovi dominatori.
Dal 1564, quando perse la sua
funzione militare, divenne sede
dell’Inquisizione. Fu quindi
completamente abbattuto tra il
1877 e il 1880, per far posto ad
una caserma e alle attuali piazze
Castello e Cavallino de Honestis.
Tra il 1450 e il 1503 fu
realizzato il barbacane, una
nuova struttura difensiva
all’interno del fossato, sotto la
facciata del castello. La sua
funzione era quella di difendersi
e di attaccare con le nuove armi
da fuoco. La struttura, portata alla luce dagli
ultimi scavi archeologici, è costituita da due
corridoi sovrapposti lunghi circa 80 metri. Il
barbacane rappresentava anche una via di fuga
sicura dai nemici, attraverso due porte situate al
piano inferiore. Gli archeologi hanno anche
rinvenuto, in piazza Castello, un piccolo
ambiente a campana scavato nella roccia.
Esso fu utilizzato come prigione nel primo
periodo dell’Inquisizione, ma costruito probabilmente
come silos.
di Gianluca Basciu
Il Castello
in un acquerello del 1880
Chi non ci ha
giocato almeno
una volta?
È un gioco
da tavolo
semplice ma geniale e divertente, ideale
per passare in modo piacevole una serata.
Da 80 anni resiste e ha divertito generazioni
di adulti e bambini.
PARCO PROVINCIALE
DI MONTE CLARO
7 marzo 1933
l’invenzione del
MONÒPOLI
pagina 8 ambiente
Mobilità
sostenibile...
ovvero in auto senza inquinare
di Gianluca Basciu
CHE COSA HA FATTO
IL GOVERNO ITALIANO
L’attuale governo ha creato alcune condizioni normative
perché questo sia possibile. Con il Decreto
crescita dell'estate 2012, infatti, sono state adottate
disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile.
Dal canto suo l’Unione Europea ha chiesto,
anche all’Italia, di ridurre le emissioni in maniera
drastica entro il 2050. L’auto elettrica consente l’azzeramento
di tutti gli inquinanti locali: PM10, ossidi
di azoto, idrocarburi incombusti, ossido di carbonio, e
le emissioni di gas serra (CO2) vengono abbattute di
circa il 50% rispetto ai veicoli a benzina .
Le città italiane sono sature di
automobili che inquinano l’aria e
occupano lo spazio pubblico. È
pertanto necessario un grande
progetto di rinnovamento della
mobilità di superficie. Un piano che
punti a ridurre il numero di auto in
circolazione, realizzando, magari, la
condivisione degli stessi mezzi da
parte di più persone. Che programmi
la sostituzione delle vecchie auto a
benzina o gasolio con auto elettriche
di ultima generazione. Che
intensifichi e diversifichi il trasporto
pubblico. Utilizzare auto elettriche
sarebbe vincente sia per quanto riguarda
la lotta all’inquinamento atmosferico nelle
nostre città sia per il rilancio della
produzione di veicoli che sta attraversando
una crisi profondissima.
COME FUNZIONA
L’automobile elettrica è dotata di un
motore elettrico che utilizza l’energia
chimica accumulata in batterie ricaricabili.
I veicoli elettrici attualmente
più diffusi sono automobili,
piccoli autocarri,
biciclette
motorizzate, scooter
elettrici, veicoli per
campi da golf, carrelli
elevatori e veicoli simili,
ma, di recente, i
motori elettrici sono
stati diffusamente applicati
anche a camion,
pagina 9 ambiente
COME SI RICARICA
Le auto elettriche possono essere ricaricate
collegando la batteria a una
normale presa di corrente per circa
8 ore. Quindi anche nel garage di
casa. Viceversa si possono utilizzare
colonnine ad alta tensione dislocate
nelle strade cittadine.
moto, pullman e
altri mezzi. Il
più grande vantaggio
delle auto
elettriche è di
non emettere
nell’ambiente
CO2 (anidride
carbonica) ed
altri gas serra
inquinanti, fino
ad arrivare all’impatto zero se ricaricate
con energia prodotta da fonti
rinnovabili (pale eoliche, pannelli solari).
CURIOSITÀ
Ma come mai in alcune città circolano
più auto elettriche che in
altre? Semplice, perché sono più
attrezzate ad ospitarle sulle
proprie strade.
Il Giappone è un esempio, in
questo senso. Nella top ten di
una recente classifica delle città con più auto elettriche
non figura nessuna città italiana, mentre le prime tre
posizioni sono occupate nell’ordine dalla giapponese
Kanagawa, da Los Angeles e da Shanghai.
Le auto elettriche sono
maggiormente diffuse
laddove vige una politica
di incentivi che ne
agevola l’acquisto. A
Kanagawa, ad esempio,
non solo chi ha
un’auto elettrica non
paga il bollo di circolazione
per cinque anni, ma la metà della differenza di
prezzo tra il modello a zero emissioni e il suo corrispettivo
a combustibile è coperta dai finanziamenti pubblici.
La classifica è stata stilata sulla base
del numero di immatricolazioni di
veicoli elettrici acquistati: 2.183 a
Kanagawa, 2.000 a Los Angeles,
1.633 a Shanghai. L’Europa compare
al quinto posto con Rotterdam
che, inoltre, è anche la città con più
auto elettriche per abitanti: 532
ogni 100mila. L’Italia è fuori da
qualsiasi classifica. Non è nemmeno
tra i paesi che si stanno evolvendo
verso il motore elettrico, cosa che
invece stanno facendo Spagna, Francia,
Germania, Portogallo, Svezia, Olanda e Danimarca.
pagina 10 balletto
1ª puntata
Alla corte di re Kaddeok viene organizzata una
festa per il battesimo della principessa fata
Violetta. Partecipano cavalieri, dame e fate
buone e portano con sé doni per la
principessa. Tra gli invitati però manca la
strega Carabosse che, per vendicarsi, getta una
maledizione sulla piccola: al sedicesimo anno di
età, la principessa morirà pungendosi con un fuso. La fata dei Lillà
però, non avendo ancora fatto il suo regalo, decide di modificare la
maledizione. Fata Violetta non morirà dopo essersi punta, ma
sprofonderà in un lunghissimo ed eterno sonno, che coinvolgerà tutta
la corte e che avrà fine solamente con il bacio di un giovane principe.
Per ordine di Kaddeok ogni fuso viene bandito dal regno e il suo uso
vietato severamente. Fata Violetta intanto balla con quattro principi che
la corteggiano. Le danze di corte distolgono l’attenzione del pubblico e
così la strega Carabosse, travestita da vecchia mendicante, porge un fuso
alla principessa.
Incuriosita dall’oggetto mai visto, Violetta tocca la punta del fuso e
sviene. Fortunatamente interviene subito la fata dei Lillà che trasforma
la sua morte in sonno. Gli invitati si addormentano e il castello viene
avvolto da rovi e circondato da un fitto bosco.
La Bella
pagina 11 balletto
Addormentata
L’autore
Pyotr Ilyich Ciajkovskij nacque il 7
maggio del 1840 a Kamsko-
Votkinsk in Russia. Il padre
era un ingegnere minerario
ucraino e la madre una
donna di nobili origini
francesi. Iniziò a studiare il
pianoforte a soli sette anni e
poi continuò gli studi musicali
fino al 1865, al Conservatorio di San
Pietroburgo.
Sposò una sua giovane ammiratrice,
ma per gravi contrasti si separò dalla
moglie dopo appena sei settimane dal
matrimonio. Instaurò quindi una
intensa corrispondenza con una ricca
e colta vedova.
Oltre ad essere uno dei più stimati
compositori dell’Ottocento, Ciajkovskij
è anche uno dei padri del balletto
classico. Si ricordano a questo
proposito “La bella addormentata”,
“Lo schiaccianoci”, ma soprattutto il
“Lago dei cigni”.
Con essi l’autore raccolse
grandi successi in
Europa e negli Stati Uniti.
Solo nove giorni dopo la prima della
sua “Sesta Sinfonia (La Patetica)”,
morì a San Pietroburgo. Era il 6
novembre del 1893.
Foto di Priamo Tolu
pagina 12 sussidiario
l’esperimento
Prendete un’insalatiera tra- di Isabella Carli
sparente, riempitela per tre
quarti d’acqua e aggiungete un po’ di latte.
Quindi mescolate con un cucchiaio fino ad ottenere
un liquido biancastro. Procuratevi una
torcia e, dopo aver oscurato la stanza, appoggiatela
all’insalatiera: la luce che attraversa
il liquido e si riflette sulle pareti è rossastra.
Le particelle di latte e acqua, infatti, assorbono
solo alcuni dei sette colori di cui è fatta
la luce, lasciando passare solo il rosso e
l’arancio. È esattamente quello che succede al
tramonto, quando l’aria assorbe il blu e il
verde e il cielo appare rosso.
gli animali
della Sardegna
FALCO PESCATORE
Oltre che per la notevole
apertura alare è facilmente riconoscibile per il ventre
bianco candido e per la testa bianca, su cui spicca una
larga banda nera che attraversa l’occhio, proseguendo
posteriormente al collo. Si
nutre quasi soltanto di
pesci che cattura agilmente
grazie alle piccole
spine poste sotto la
pianta dei piedi, con le
quali può trattenere
anche prede scivolose e
bagnate.
FENICOTTERO
Possiede delle lunghissime zampe e un lungo collo, terminante
con un particolare becco filtrante di color
scuro. Il piumaggio è rosso, rosa e bianco. Nidifica in
prossimità di laghi salati, lagune e delta con profondità
non superiori al
metro. Vive in colonie
numerose. L'età
media del fenicottero
è di circa 30 anni,
anche se vi sono dati
di individui in alcuni
zoo che hanno oltre
50 anni.
appuntamenti
È in programma a Cagliari,
dal 5 gennaio al 24 febbraio,
l’edizione 2013 della rassegna
“Capitani Coraggiosi”.
Si tratta di un laboratorio teatrale
organizzato dal Cada Die
Teatro. Questi gli appuntamenti
previsti presso la Vetreria di
Pirri (Cagliari) in via Italia 63:
Domenica 20 gennaio
ore 16 • Giochiamo
con trasporto – laboratorio
a cura degli
Amici della bicicletta
ore 17 • merenda
ore 17,30 • A tua insaputa
- ditta vigliacci
Domenica 27 gennaio
ore 16 • Domeniche volanti -
laboratorio a cura della Compagnia
di Teatro Circo MACCUS
ore 16,30 • merenda
ore 17,30 • La storia di Hansel
e Gretel - Crest.
pagina 13 sussidiario
Sbadiglio contagioso
anche tra le scimmie
la biblioteca
dei piccoli
di arrigo d’armiento
Fiabe con i baffi
Autore: Giusi Quarenghi, Anna Curti
Editore: Franco Cosimo Panini
Pubblicazione: novembre 2012
Pagine: 40
Prezzo: € 16,00
Età di lettura: da 6 anni
Estratto libro:
Tanto tempo fa, quando forse il mare era più
salato e il cielo più grande, quando le galline
sapevano fischiare,
quando i
conigli avevano le
orecchie corte,
quando topi e gatti
vivevano insieme...
Le fiabe
dei fratelli Grimm
raccontate da
Giusi Quarenghi e
Anna Curti.
lo sapevate
che...
Lo sbadiglio è contagioso non solo negli esseri umani, come aveva dimostrato
una recente ricerca condotta dagli studiosi dell’università di
Pisa, ma lo è anche tra le scimmie. Lo dimostrerebbe uno studio condotto
sul bonobo, il ‘cugino’ più prossimo degli esseri umani insieme
allo scimpanzè.
Bonobo
Il contagio di sbadiglio sembra essere un fenomeno
evolutivamente recente, che segue meccanismi diversi
da quelli che regolano lo sbadiglio spontaneo.
Infatti, nel bonobo gli sbadigli spontanei sono più frequenti
in un contesto rilassato, mentre il contagio di
sbadiglio è indipendente dal contesto in cui avviene.
È un meccanismo rapido, inconscio e pervasivo. Nel bonobo,
come nell’uomo, avviene entro il primo minuto. Ma lo studio spiega
anche che il tasso di contagio non è uguale per tutti e un’analisi ha messo in evidenza che il
contagio di sbadiglio avviene più frequentemente tra chi si conosce bene, ovvero parenti e
amici.
I dati nel bonobo rispecchiano quelli umani ed essendo stati raccolti e analizzati con le stesse
tecniche, sono completamente equiparabili. Anche nella scimmia, come nell’uomo, è la buona
qualità della relazione che lega due individui a dare forma al contagio di sbadiglio, dimostrando
che per entrambe le specie questo fenomeno è guidato da meccanismi già presenti nell’antenato
comune delle due specie. Uno ‘zio’ di 7 milioni di anni fa.
la Costituzione
di gina tore
Ricordate la Costituzione?
È più importante delle leggi.
Abbiamo visto che quelle leggi sono
uguali per tutti.
Eppure, ogni regione dell’Italia ha il
suo Statuto, cioè le sue leggi.
Lo Statuto è una sorta di Costituzione
che vale soltanto per la Regione.
Quindi, lo Statuto della Sardegna dice
come si fanno le leggi e come si
governa nella nostra Isola.
Ovviamente, le regole dello Statuto non
devono essere in disaccordo con la
Costituzione.
Statuto
14 pagina cartoni animati
Biancaneve
La più bella
del reame
ha compiuto
75 anni
Nonostante l’età, però, Biancaneve è sempre giovane e i sette nani
sono immortali come lei, come il principe azzurro e (purtroppo)
come la matrigna, la perfida regina Grimilde.
Ha da poche settimane compiuto 75 anni ma è ancora “la più bella
del reame”: il 21 dicembre Biancaneve, insieme ai sette nani, al
principe azzurro e alla perfida matrigna, la regina Grimilde si
sono ritrovati per ricordare tutti insieme l’uscita del
primo lungometraggio a cartoni animati prodotto
da Walt Disney. Era il 1937 e fin’allora
Disney aveva prodotto soltanto cortometraggi,
come Steamboat Willie (in italiano Piroscafo
Willie), il primo a rendere
popolare il nome di Walt Disney, dopo i
primi due, Plane Crazy e The Gallopin’
Gaucho, che non ebbero molto successo. Il
film, basato sulla favola dei fratelli Grimm,
venne proiettato in anteprima il 21 dicembre
1937 e venne distribuito nei cinema
americani a partire dal 4 febbraio
1938. In Italia uscì l’8 dicembre
dello stesso anno. Nel
2008 è stato premiato come
miglior film d’animazione americano
di tutti i tempi.
Brontolo
Gongolo
Cucciolo
Mammolo
di arrigo d’armiento
Dotto
pagina 15 cartoni animati
Eolo
Pisolo
I PERSONAGGI
Biancaneve: è la figlia di un re la cui moglie morì
quando lei era bambina. La sua cattiva matrigna la costringe
a lavorare come sguattera nel castello.
La regina Grimilde: è la matrigna
di Biancaneve. Quando il suo
specchio magico le dice che Biancaneve
è più bella di lei, incarica il
cacciatore perché la uccida nel
bosco. Quando scopre che Biancaneve
non è morta, si traveste da vecchia
strega e utilizza una mela avvelenata
per eliminare Biancaneve senza ucciderla.
Il principe: vede Biancaneve mentre
lei canta al pozzo dei desideri.
Si innamora di lei.
Riappare poi
per risvegliarla.
Lo specchio
Magico: la regina
gli chiede regolarmente
chi è la più bella
del reame.
Il cacciatore: sicario della
regina, non sopporta
di uccidere Biancaneve.
I sette nani
Dotto: il capo dei sette nani, ha gli occhiali e spesso
mescola le sue parole.
Brontolo: prima disapprova la presenza di Biancaneve
nella casa dei nani, poi la mette in guardia dalla
minaccia rappresentata dalla Regina e va in suo aiuto quando
lei è in pericolo.
Gongolo: è il nano gioioso e ride quasi sempre.
Pisolo: è sempre stanco e laconico.
Mammolo: è il più timido dei nani, spesso imbarazzato
di fronte al prossimo.
Eolo: si è guadagnato il suo nome a causa dei suoi starnuti
straordinariamente potenti (causati dal raffreddore da fieno).
Cucciolo: è l'unico nano senza barba. È goffo e muto.
pagina 16 giochi
GIALO
FERRITA
CUCCINA
CAMELLO
CRAVATTA
MICCIA
CONTROLLO
FUOCCO
OLIVVA
TITTOLO
FARFALA
MUCCA
1 2 3 4 5
7
8
10
12
15
ORIZZONTALI: 1. Venuta...
come il tempo che precede
Natale – 7. Città famosa per
il Palio – 8. I solidi... per reggere
il gelato – 9. Pari in
abito – 10. L’onda allo stadio
– 11. Nè mia nè sua – 12.
Articolo femminile – 13.
Giro... al contrario – 14. Assieme
agli altri – 15. Lo sono
i luoghi molto stretti.
LE DOPPIE
Sottolinea in rosso le parole sbagliate e riscrivile corrette!
il colmo per...
14
13
11
RUBINETTO
FRITTELA
CASSETTO
STECCO
CAMICCIA
BRACIO
Risolvete il cruciverba, poi trascrivete nei quadretti
in basso le lettere che si trovano nelle caselle
con lo stesso colore e troverete il colmo
per un elettricista.
9
6
VERTICALI: 1. Lo fa chi dà
retta – 2. Fiore, strumento
musicale e colore – 3. Il canale
del sangue – 4. Ente
Nazionale Idrocarburi – 5.
Napoli in auto – 6. Persone
prese in pegno – 9. Oscuri –
11. Tre a poker – 13. Organizzazione
delle Nazioni
Unite – 14. In mezzo al sugo.
DISEGNA
BIANCANEVE
A N G U S T I
14
T U N I G
L A O R I G
O L A T U A
11
9
C O N I B T
A V V E N T O
S I E N A S
6
13
1 2 3 4 5
IL COLMO PER... Soluzione
Vivere in un luogo isolato
15
12
10
8
7
pagina 17
1 2 3 4 5
6
7
9
10
13
14
FATA
......................
......................
......................
RARE
.....................
.....................
COSE
....................
ROSA
8
11
aiutate violetta
12
ORIZZONTALI: 1. Una dote dell’animo
– 6. Altro nome del giaggiolo –
7. Lo è chi ruba – 8. Questi... in francese
– 9. Il punzone della Zecca – 10.
Sporco d’olio – 11. Regali – 13. Il porto
di Atene – 14. Rame senza “M”.
La nostra amica deve scrivere, in
ogni riga vuota, una parola in
modo che, partendo da FATA e
cambiando una lettera per parola
si arrivi a ROSA. Alcune parole
sono gia scritte.
Volete aiutarla?
CRUCIVERBA
VERTICALI: 1. Le prime del villaggio –
2. Sinonimo di collera – 3. Il Salvatore
del mondo, venuto sulla terra per redimere
l’umanità – 4. Movimento rotatorio
– 5. Fuso senza la F – 9. Simbolo
chimico del rame – 12. Al centro di
fiore – 13. Sigla di Parma.
R A E R
P I R E O
D O N I
12
1 2 3 4 5
CRUCIVERBA Soluzione:
11
C O N I O
U N T O O
C E S
I R E O S
L A D R O
V I R T U
8
14
13
10
9
7
6
PRONTI? VIA! Soluzione:
giochi
I nostri amici hanno deciso di fare una gara...
ma come si classificheranno all’arrivo? Trovate
le strade che li porteranno
al podio e, quindi,
alla loro posizione
di arrivo.
pronti? Via!
Arrivederci
al prossimo mese...
AIUTATE VIOLETTA Soluzione:
FATA - FAMA - FAME - RAME -
RARE - CARE - CASE - COSE -
ROSE - ROSA.
pagina 18 scuola e società
Quando il compagno di banco
viene da lontano
Società multietnica. Avrete sicuramente sentito
queste due parole che sembrano difficili, in
realtà esprimono un concetto facile facile.
Vediamo di che cosa si tratta.
Nel mondo ci sono tante persone che vivono in
posti diversi e appartengono a etnie diverse.
Ma che cosa significa etnia? La parola deriva
dal greco “èthnos” che vuol dire popolo.
Un popolo è una comunità di persone che condivide
razza, lingua e cultura.
Gli italiani sono un popolo, come lo sono i cinesi,
gli arabi, gli americani, gli africani e tanti
altri.
Tutti questi popoli vivono anche al di fuori del
territorio in cui sono nati: li chiamiamo stranieri.
Lo vedete anche voi: fra i banchi di
scuola ci sono bambini italiani, filippini, senegalesi,
pakistani, rumeni, slavi.
Chi arriva da posti lontani deve affrontare diversi
problemi. La lingua per esempio: per
farsi capire un bambino straniero deve imparare
l’italiano altrimenti non riesce a trovare
lavoro o non può spiegare al medico di quale
male soffre o non riesce a seguire le lezioni dei
maestri a scuola.
Imparare la lingua e le tradizioni della popolazione
locale per uno straniero non significa,
però, dover dimenticare quella che si chiama la
sua identità culturale. Al contrario: una società
è davvero multietnica solo se sa valorizzare le
diverse tradizioni delle popolazioni straniere.
Se noi andiamo a vivere, per esempio in Inghilterra,
impareremo l’inglese, mangeremo il pudding
ma non dimenticheremo certo l’italiano e
gli spaghetti. Lo stesso vale per i nostri amici
stranieri.
Negli ultimi anni la popolazione straniera residente
in Sardegna è cresciuta moltissimo:
erano circa 14.000 e ora sono più di 30.000.
Quasi tutti sono qui per motivi di lavoro: sono
partiti dal loro paese in cerca di un’occupazione
e l’hanno trovata nella nostra regione,
nelle nostre città. Così come molti italiani partono
per l’Europa, l’America o l’Australia in
cerca di un lavoro che magari qui non trovano.
Il gruppo straniero più numeroso è composto
dagli africani (Senegal e Marocco) seguiti dai
cittadini dei Paesi dell Europa
centro-orientale e del Sud
America. (m.f.c)
Per andare incontro alle popolazioni straniere
che risiedono nel nostro territorio,
la Provincia di Cagliari ha creato
il Centro di accoglienza attiva: si trova
a Cagliari, in via Cadello 9\B.
GENNAIO
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APRILE
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LUGLIO
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OTTOBRE
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Calendario 2013
FEBBRAIO
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MAGGIO
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AGOSTO
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NOVEMBRE
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MARZO
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GIUGNO
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SETTEMBRE
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DICEMBRE
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