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Il Porto di Molfetta

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Primo Primo approdo approdo me<strong>di</strong>evale<br />

me<strong>di</strong>evale<br />

Primo approdo me<strong>di</strong>evale dello scultore napoletano Giuseppe<br />

Un primo approdo per<br />

le navi, cariche <strong>di</strong><br />

crociati o <strong>di</strong> cereali,<br />

quadrupe<strong>di</strong> o munizioni,<br />

fu costituito in tutto il<br />

Me<strong>di</strong>oevo molfettese da<br />

Cala San Giacomo,<br />

insenatura naturale allo<br />

sbocco <strong>di</strong> Lama<br />

Marcinasa, posta a<br />

nord della Basilica<br />

Madonna dei Martiri,<br />

<strong>di</strong>stante circa 2 km. A<br />

ponente della città<br />

vecchia. Nei pressi del<br />

porto <strong>di</strong> San Giacomo<br />

sorsero strutture <strong>di</strong><br />

accoglienza <strong>di</strong> pellegrini<br />

e viandanti e importanti<br />

luoghi <strong>di</strong> culto: SS. Filippo e<br />

Giacomo, S. Cosma, S.<br />

Maria dei Martiri, S.<br />

Margherita.<br />

Alcune testimonianze<br />

storiche in<strong>di</strong>cano l’utilizzo <strong>di</strong><br />

tale insenatura come porto<br />

attivo sin dal XII e fino alla<br />

metà del XVIII secolo, nel<br />

quadro della politica<br />

marittima normanno-sveva e<br />

dei rapporti con l’opposta<br />

sponda adriatica e l’Oriente.<br />

Così quando la Puglia<br />

assunse importanza nei<br />

commerci tra Italia e Oriente,<br />

<strong>Molfetta</strong> <strong>di</strong>venne luogo <strong>di</strong><br />

transito <strong>di</strong> pellegrini <strong>di</strong>retti<br />

alla Terra Santa. Nonostante<br />

dal centro della città, venne<br />

usata come porto citta<strong>di</strong>no,<br />

anche dagli agglomerati<br />

rurali sorti nell’entroterra.<br />

<strong>Molfetta</strong> nel Me<strong>di</strong>oevo<br />

<strong>di</strong>sponeva, non solo del porto<br />

<strong>di</strong> S. Giacomo, ma anche <strong>di</strong><br />

Verzella. Fu da allora, il 1870, che si usò<br />

<strong>di</strong> portare in processione la statua,<br />

imbarcandola <strong>di</strong>rettamente al Santuario<br />

(secca dei pali), nelle prime ore del<br />

pomeriggio del giorno 8 settembre.<br />

Attualmente l’apertura dei solenni<br />

festeggiamenti avviene il 7 settembre e<br />

viene segnalata con una fragorosa <strong>di</strong>ana<br />

a devozione degli operatori<br />

commerciali. Segue in corso Dante, l’<br />

esecuzione <strong>di</strong> alcuni brani <strong>di</strong> musica<br />

operistica da parte <strong>di</strong> rinomate bande. Alle<br />

ore16.00, presso la Basilica ha luogo la<br />

vestizione della Madonna, presenti i<br />

fedeli, che consiste nell’adagiare sulla<br />

statua un drappo sul quale vengono<br />

appuntati oggetti preziosi <strong>di</strong> ogni tipo<br />

donati nel corso dei decenni dai molfettesi<br />

<strong>di</strong> ogni parte del mondo. L’8 settembre si<br />

apre con la fiera del bestiame e degli<br />

attrezzi agricoli. Verso le ore 15.00, i<br />

pescatori bussano alla porta del santuario<br />

per prendere in consegna la statua della<br />

Madonna che viene portata al molo<br />

pennello per essere imbarcata su tre<br />

pescherecci affiancati, in precedenza<br />

sorteggiati, che per alcune ore stazionano<br />

nelle acque antistanti il molo. Comincia<br />

così la processione a mare durante la

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