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PREFAZIONE<br />

Se per assurdo, durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe angloamericane<br />

contro i nazifascisti fossero entrate in Italia dal Nord invece che dal Sud (Sicilia,<br />

Salerno), dalla Francia per esempio, dalla Jugoslavia, o scavalcando le Alpi come<br />

fece Annibale!!??<br />

Se avessero visto nella Pianura Padana quel Tavoliere che tanto faceva gola per le<br />

loro strategie militari: pianura, aeroporti esistenti ed altri, tanti, da allestire con<br />

facilità!!??<br />

Le truppe tedesche, che si trasformano in truppe d’occupazione dopo l’8 settembre<br />

’43, avrebbero rinculato verso il Sud, al di qua <strong>della</strong> Linea Gustav, per poi prendere<br />

la via di casa, buttate a mare!!??<br />

Torino bombardata al posto di Foggia!!??<br />

E Sant’Anna di Stazzema forse San Giovanni Rotondo!? Carapelle invece di<br />

Marzabotto!? E i fratelli Cervi si sarebbero chiamati Calone!?<br />

Forse, chissà, chi lo può sapere, quanti punti interrogativi!<br />

La storia, come sappiamo, andò diversamente: il Sud (un terzo circa del Paese)<br />

subito liberato, il Centro e il Nord occupato; poi la Repubblica di Salò, la Resistenza<br />

e tutto il resto.<br />

Solo gli “addetti ai lavori” avevano il polso <strong>della</strong> situazione, potevano sapere,<br />

ipotizzare, la gente comune no. Passata dall’euforia per la guerra alla certezza che, a<br />

Foggia per esempio, la nostra protettrice, l’Iconavetere, la Madonna dei Sette Veli,<br />

avrebbe reso invisibile la città ai bombardieri angloamericani stendendoci un “velo”<br />

di nuvole sopra.<br />

Una Madonna partigiana (di parte) mah! Torneremo presto su questo aggettivo.<br />

“Mio padre era stato licenziato dalle ferrovie dopo lo sciopero del ’21 (1921)…”,<br />

racconta Franco Colucci, testimone dei tempi: “… e mia madre si arrangiava con un<br />

negozietto in Via Galliani. Vennero degli studenti e le chiesero di esporre nella<br />

vetrinetta un cartello con su scritto W LA GUERRA!”.<br />

Quegli studenti ed il resto <strong>della</strong> gente che ne sapevano <strong>della</strong> precedente Guerra<br />

mondiale (15/18 – oltre 13milioni di morti)! L’ultima guerra di confine e di trincea,<br />

lontana, non vissuta in “presa diretta”; ne sapevano solo le vedove e gli orfani<br />

all’arrivo di una lettera di cordoglio con l’annuncio che il congiunto era “caduto<br />

eroicamente”!<br />

Potevano sapere, ma forse non sapevano, <strong>della</strong> nuova strategia militare, i<br />

bombardamenti aerei, sperimentati durante la Guerra Civile di Spagna (1936/1939)<br />

sulla città di GUERNICA dai tedeschi e dagli italiani che andarono in soccorso del<br />

dittatore Francisco Franco!<br />

E di bombardamenti su Foggia e sulla sua gente quest’anno ricorre il 70° da quella<br />

tragica estate del ’43. Ne vogliamo ricordare le distruzioni e le migliaia di vittime<br />

civili, ma in un contesto più generale di quello <strong>della</strong> GUERRA che è il contrario <strong>della</strong><br />

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