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L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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interpretazione renda “discutibile” <strong>la</strong><br />

scelta del legis<strong>la</strong>tore, in quanto,<br />

ponendosi in re<strong>la</strong>zione <strong>la</strong><br />

rego<strong>la</strong>rizzazione con <strong>la</strong> rimozione<br />

dell’effetto pregiudizievole, il bene<br />

giuridico protetto dal<strong>la</strong> norma (cioè il<br />

rego<strong>la</strong>re finanziamento degli istituti<br />

previdenziali) “potrebbe dirsi<br />

soddisfacentemente reintegrato anche<br />

con il solo pagamento dei contributi<br />

omessi”.<br />

45 Così, le denunce non ancora<br />

trasmesse all’autorità giudiziaria,<br />

riguardanti periodi anteriori al<strong>la</strong><br />

predetta data dovranno essere<br />

riconsiderate al<strong>la</strong> luce del<strong>la</strong> nuova<br />

normativa. Del pari i verbali o le<br />

contestazioni re<strong>la</strong>tivi a periodi<br />

antecedenti saranno anch’essi valutati<br />

secondo <strong>la</strong> nuova disposizione.<br />

46 M. Magnani, Obbligazione<br />

contributiva e pagamento al creditore<br />

apparente (in margine al cosiddetto<br />

pluralismo previdenziale), in Riv.<br />

Prev. Pubbl. Priv., n. 1/2001, p. 42 ss.<br />

47 In precedenza si ritenevano<br />

addirittura dovute le sanzioni civili!<br />

48 Cass. 20.05.1996 n. 4637. Il caso<br />

prendeva origine dal<strong>la</strong> richiesta<br />

dell’INPDAI del pagamento dei<br />

contributi previdenziali ad un datore<br />

di <strong>la</strong>voro che li aveva già corrisposti<br />

all’INPS, ritenendo erroneamente di<br />

appartenere al settore commercio.<br />

49 Che configurando <strong>la</strong> sanzione civile<br />

come automatica conseguenza del<br />

mancato ed inesatto adempimento,<br />

nega, di conseguenza, ogni rilevanza<br />

al comportamento del debitore. Sul<br />

punto vi erano state in precedenza<br />

varie decisioni che proprio partendo<br />

dal<strong>la</strong> teoria dell’automaticità<br />

ritenevano irrilevante <strong>la</strong> convinzione<br />

del soggetto di dovere i contributi ad<br />

un ente previdenziale diverso, cfr.<br />

Cass. 08.10.92 n. 10964.<br />

50 La Corte interpreta <strong>la</strong> rilevanza data<br />

al<strong>la</strong> buona fede dall’art. 1189 c.c.,<br />

“nel senso che <strong>la</strong> portata liberatoria<br />

del pagamento non è in alcun modo<br />

condizionata dal<strong>la</strong> sussistenza di un<br />

comportamento colposo del soggetto<br />

nei cui confronti è invocata<br />

l’apparenza”.<br />

51 La Corte muove il proprio<br />

ragionamento dal fatto che l’esigenza<br />

di tute<strong>la</strong>re il debitore in buona fede “si<br />

avverte con maggior intensità”, nei<br />

casi in cui <strong>la</strong> parte debitrice, proprio<br />

L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong> 21<br />

per <strong>la</strong> natura pubblica dei soggetti che<br />

fungono da controparte, “ha valide<br />

ragioni per ritenere che il<br />

comportamento di questi ultimi sia<br />

improntato a correttezza e al doveroso<br />

rispetto del<strong>la</strong> legalità”.<br />

52 Trib. Mi<strong>la</strong>no 14.03.1990.<br />

53 ad esempio l’Inpgi.<br />

54 Pari, quindi, al<strong>la</strong> differenza tra<br />

quanto dovuto ai sensi dei commi 217<br />

ss. del<strong>la</strong> L. 662/96 e quanto calco<strong>la</strong>to,<br />

invece, in base ai commi 8 ss. dell’art.<br />

166 del<strong>la</strong> L. 388/2000.<br />

55 Tranne per alcune ipotesi,<br />

prontamente individuate dal<strong>la</strong><br />

circo<strong>la</strong>re Inps n. 110/2001 nelle<br />

disposizioni di cui al comma 11<br />

(concernente <strong>la</strong> responsabilità delle<br />

amministrazioni centrali e periferiche<br />

dello Stato) e 13 (in materia di<br />

interessi), che in base all’art. 158<br />

comma 3 del<strong>la</strong> 388/2000, entrano in<br />

vigore dal 1° gennaio 2001.<br />

56 con <strong>la</strong> dichiarata finalità, non<br />

essendo previsto dal<strong>la</strong> legge<br />

l’operatività a domanda di parte, di<br />

rendere più celeri i tempi e di creare<br />

un archivio per il monitoraggio degli<br />

adempimenti.<br />

57 Sul punto è importante sottolineare<br />

come, in caso di saldo passivo per<br />

l’azienda, <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re ritiene aderente<br />

al<strong>la</strong> ratio legis che il maggior onere<br />

non debba andare a gravare<br />

sull’azienda stessa, mentre in caso di<br />

saldo attivo questo verrà considerato a<br />

credito dell’azienda che procederà,<br />

pertanto, “al versamento dell’importo<br />

più favorevole”. Il che sembra<br />

giustificarsi se si ritengono applicabili<br />

i principi dettati per le sanzioni<br />

amministrative ex art. 1 L. 689/81.

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