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PROVINCIA DI LIVORNO
CONSIGLIO PROVINCIALE
Verbale integrale
della seduta del 18.01.2010
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Inizio seduta ore 10.15
PUNTO N. 1
APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego i consiglieri di prendere posto, possiamo iniziare. Prego il segretario
generale con l’appello.
SEGRETARIO GENERALE
Kutufà Giorgio assente – Di Bonito Fabio presente – Adriani – presente –
Antonini – presente – Bagnoli – assente – Bartalesi – presente – Bogi - assente –
Bufalini - assente – Campioni – presente – Carabellese – presente – Ceccantini -
presente – Coluccia – assente – Corsinovi - presente – Del Bravo - presente –
Gambacciani – presente – Gori – presente – Gragnoli – presente – Lami – assente
– Landi Maida – presente – Landi Marco – assente – Lupi – presente – Maioli –
assente – Marchi – presente – Mazzola – assente – Mirabelli – persone – Naldini –
presente – Pini – presente – Sposito - presente – Tortolini – presente – Vaccaro –
assente – Zingoni – presente. Nel frattempo è entrato il consigliere Bufalini. Sono
presenti 22 consiglieri
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Sono presenti in 22 la seduta è valida, nomino gli scrutatori nelle persone di
Adriani e Ceccantini, si procede all’approvazione del verbale della seduta
precedente. Ci sono osservazioni? Non ci sono osservazioni, se non ci sono
osservazioni metto in votazione il verbale della seduta precedente è aperta la
votazione prego i consiglieri di votare. Chiusa la votazione.
VOTANTI:21 FAVOREVOLI: 21 CONTRARI: 0 ASTENUTI:0
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
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PUNTO N.7
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VITO
BARTALESI E GIUSEPPE COLUCCIA AVENTE PER OGGETTO
“SOPPRESSIONE DA PARTE DI TRENITALIA DI ALCUNE FERMATE
EUROSTAR CITY NELLA STAZIONI DI CAMPIGLIA MARITTIMA E
CECINA
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Si procede alle domande attualità, interrogazioni, interpellanze e dibattiti, allora
un paio di premesse prima devo dare conto delle assenze giustificate, l’assessore
Nista è occupato in sala Nomellini in un incontro sindaci della Costa sul problema
ATO e se riuscisse del corso della mattinata a liberarsi viene in consiglio e
risponde alle interpellanze e interrogazioni di sua competenza, il Presidente
Kutufà e l’assessore Nocchi sono fuori per impegni istituzionali, per quanto
riguarda i consiglieri il consigliere Mazzola mi ha mandato un messaggio stamani
che ha l’influenza per cui è malato, in attesa che arrivino gli assessori quelli che
sono presenti possono rispondere alle interpellanze ah… l’assessore Pacini anche
l'assessore Pacini è impegnato nella riunione per la formazione del Comitato di
indirizzo turistico che è quello che sovrintende all’attività della APT era un
incontro programmato da tempo per cui non si è potuto liberare. Consigliere
Corsinovi prego.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Sulle comunicazioni Presidente
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Io prendo atto delle difficoltà che lei ci ha comunicato circa l’assenza di alcuni
assessori e del Presidente però sottolineo che qualora si dovesse davvero arrivare
all’idea individuata nella proposta di regolamento del consiglio di dedicare delle
sedute sole alle interrogazioni ed alle mozioni, questo dimostra che non è
assolutamente il caso se la giunta è completamente assente o quasi tranne un
assessore quando viene chiamata a rispondere agli atti di controllo e di indirizzo
del Consiglio le interrogazioni e le mozioni, quindi prendo atto della sua
comunicazione, ma manifesto tutto il mio disappunto essendo di fatto quelle che
ha scritto e presentato il maggior numero di interrogazioni e mozioni, quindi
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aspetto di capire come si intende procedere.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Allora io condivido le sue esternazioni consigliere Corsinovi, le dico che per
quanto riguarda la previsione di statuto quello che lei diceva delle riunioni in cui
era assente era stato cassato, perché non è opportuno prevedere nel regolamento
consigli esclusivamente su questi argomenti, per cui io ho letto anche le sue note e
le dico che già in sede di discussione di prima commissione era stata cassata
questa previsione, per quanto riguarda le assenze degli assessori devo manifestarvi
la mia responsabilità rispetto a questa questione, perché noi avevamo, non
togliere responsabilità agli assessori, noi avevamo indicato i consigli il giovedì
come giorno dedicato ai consigli, purtroppo c'è stato un problema avevamo queste
interrogazioni interpellanze da tempo e dovevamo secondo me giustamente
discuterle altrimenti andavamo troppo in là, abbiamo un problema relativo al
segretario che domani parte e sta via qualche giorno, si sarebbe accavallato con il
consiglio, per cui abbiamo anticipato a lunedì, gli altri ovviamente avevano
precedenti impegni proprio sulla scorta del fatto che il Consiglio si dovrebbe fare
il giovedì, questo, quelli che ho giustificato sono giustificati, gli altri non hanno
giustificazione per cui intanto sta arrivando l’assessore Schezzini, hanno chiamato
l’assessore Toncelli che dovrebbe arrivare, per cui credo che riusciremo a fare
gran parte del lavoro prego consigliere Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Grazie Presidente, io sono contento, anzi felice che il Segretario vada in ferie, mi
auguro che faccia delle buone ferie, ma non possono imputarlo al segretario
perché se manca il segretario non fare i consigli provinciali, la prima cosa, la
seconda cosa non c'è rispetto del Consiglio mi dispiace dirlo ma non c’è rispetto
del consiglio. Perché se mancano gli assessori e noi oggi facciamo una sessione
apposta perché vengano date le risposte dagli assessori questa è una vergogna, io
dico e mi ripeto tante volte io dico non c'è rispetto dal consiglio e dei consiglieri,
grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Va bene, prego consigliere Zingoni.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Sempre sullo svolgimento dei lavori, non vedo all'ordine del giorno quel
documento, quella delibera isole minori discussa in commissione.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
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E il punto numero 24
CONSIGLIERE – MAURIZIO ZINGONI
Relativamente alle assenze degli assessori, io credo che cioè un minimo di rispetto
del Consiglio, così come detto da Gragnoli sia doveroso, se non altro perché c’è
il pubblico, sono sedute pubbliche e vedere che ci sono continue assenze degli
assessori non mi sembra un bel modo di presentare un organo istituzionale, cioè
c'è stata recentemente la polemica sui costi della politica, la polemica
sull'eccessiva retribuzione, questo Governo ha cercato anche di ridurre il numero
dei consiglieri e assessori e se il risultato è che gli assessori ben pagati per
svolgere il loro mandato puntualmente diventano assenteisti e si rivelano i veri
fannulloni della politica su questo credo che c'è da fare una riflessione, perché
non sono previste decurtazioni in caso di assenza di assessori e questo invece
sarebbe un momento per discutere anche di questa cosa qui, perché un assessore è
bene ricordarlo, prende una retribuzione di circa 5 mila euro mensili, e questi 5
mila euro sono una cifra enorme, non è il caso di dare uno spettacolo come quello
di completa assenza di quasi tutti la giunta.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego Bufalini, grazie Zingoni.
CONSIGLIERE - ELIS BUFALINI
Sicuramente il fatto che in una seduta come quella di stamani del Consiglio dove
essenzialmente è una seduta si deve rispondere alle interrogazioni non ci siano
presenti tutti gli assessori, sicuramente è un dato che come giustamente ha detto
anche il Presidente comunque è un fatto che rappresenta un problema per questa
seduta, detto questo, vorrei dire al centro destra di non offendere comunque i
nostri assessori, perché dire che sono “fannulloni” persone che sono state
sicuramente per le motivazioni che diceva Fabio, avvisate in tempi in ogni caso
obbligati da alcune condizioni, gli assessori, siccome lo so, stamani alcuni sono a
fare il loro lavoro riunioni ed incontri per l’interesse dei cittadini e della Provincia
questo ve lo dico per certo so le riunioni che hanno alcuni nostri assessori questa
mattina e che ho sentito precedentemente anche prima di venire all'interno di
questa seduta.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Cominciano i nostri lavori, prendiamo atto della presenza degli assessori in aula,
e quindi cominciamo dalla interrogazione numero 7 presentata dai Consiglieri
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Bartalesi e Coluccia avente per oggetto soppressione di parte di Trenitalia di
alcune fermate Eurocity nelle stazioni di Campiglia Marittima e Cecina. Prego
consigliere Bartalesi.
CONSIGLIERE - BARTALESI VITO
Io non leggo la mozione che è agli atti, volevo un attimo illustrare invece il
contenuto, nella pubblicazione dell’orario invernale che è andato in vigore il 13 di
dicembre Trenitalia ha comunicato la soppressione di alcune fermate sulle stazioni
di Cecina e di Campiglia relativamente a quelli che sono i collegamenti Intercity
sulla tratta Tirrenica, questo fatto è stato un fatto estremamente pesante per quanto
riguarda la percorrenza ferroviaria della nostra costa, ha visto interessate due
stazioni, la stazione di Cecina e quella di Campiglia e soprattutto per quanto
riguarda la stazione di Campiglia la questione è molto grave perché essendo
questa stazione la porta per Piombino, la Val di Cornia e l’arcipelago Toscano, il
fatto di non avere più collegamenti diretti con la capitale, con Roma e quindi il
fatto di non poter usufruire di servizi che in giornata possono consentire di
raggiungere Roma con il ritorno, mette tutto all'aria diciamo una situazione molto
pesante, c'è da tenere di conto anche del fatto che la tratta Tirrenica è stata
individuata anche dal PTC Provinciale come un elemento di forte sostegno alle
attività turistiche e promozionali, noi non possiamo pensare di credere e di
praticare il turismo se non colleghiamo le nostre zone anche dal punto di vista
ferroviario con quelle che sono le città metropolitane costiere e nazionali e
soprattutto anche gli aeroporti importanti del nostro territorio.
Noi abbiamo presentato questa interrogazione per conoscere su questo la
posizione della Provincia e per discutere anche sulla questione nazionale che
dietro a questa vicenda si racchiude, perché i treni Intercity vengono sviluppati
attraverso una convenzione nazionale che il Ministero dell’economia produce con
Trenitalia la quale convenzione consente appunto di produrre e di individuare
fermate nelle tratte intermedie in modo da servire in questo maniera il territorio
interessato con un servizio sia dal punto di vista del lavoro pendolare, che dal
punto di vista economico e turistico, abbiamo presentato questa interrogazione per
conoscere il parere e l'operato della Provincia rispetto a questa situazione e gli
interventi che si pensano debbano essere compiuti anche in vista della stagione
estiva alla quale naturalmente questi tagli saranno ancora più pesanti ancora più
compromettenti dal punto di vista turistico. Grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego assessore Toncelli.
ASSESSORE - CRISTIANO TONCELLI
A metà del mese di novembre, anzi nella seconda metà del mese di novembre
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Trenitalia ha comunicato che avrebbe rivisto gli orari dei treni a lunga
percorrenza sulla tratta tirrenica, facciamo alcune premesse i treni a lunga
percorrenza sono di due tipi Eurostar ed Intercity gli Eurostar sono treni che si
sostengono grazie esclusivamente alla loro redditività pura e semplice di mercato,
ovvero sia le Ferrovie si prendono il diritto diciamo di decidere quali sono le
fermate più convenienti per gli Eurostar perché il servizio Eurostar deve essere
efficiente a secondo il loro punto di vista in maniera tale da produrre quel reddito
che gli consente di mantenersi, gli Intercity invece sono altri treni a lunga
percorrenza che vengono sostenuti attraverso delle contribuzioni statali e quindi la
definizione di questi orari, degli orari della Intercity dovrebbe essere discussa con
gli Enti Locali perché comunque i cittadini attraverso le tasse pagano il sostegno
al mantenimento del servizio dei treni Intercity. Il taglio unilaterale che c'è stato
sulle fermate dei treni ha riguardato gli Eurostar perché il servizio Intercity non è
stato toccato dalle ferrovie il problema è che però le Ferrovie lo hanno annunciato
appunto nella seconda metà di novembre, quindi ormai anche a ridosso
dell’entrata in vigore dell’orario invernale che era il 13 di dicembre che ci sarebbe
stata una revisione delle fermate, per cui le stazioni di Cecina e di Campiglia
perdevano ciascuna due fermate di treni Eurostar rispetto all’orario precedente.
Ora senza andare nel dettaglio ci sono due situazioni di criticità che sono state
create da questa decisione unilaterale delle ferrovie, Campiglia si è trovata ad
avere in direzione nord solo una possibile combinazione di treni a lunga
percorrenza, perché se si va a vedere la mattina a Campiglia soltanto un treno a
lunga percorrenza si ferma ed è un Eurostar che si ferma intorno alle 8.00 del
mattino e c’è un’unica possibilità di tornare a Campiglia con un treno a lunga
percorrenza il pomeriggio c’è un altro Eurostar che ferma alle 17.30 circa o alle
18 tra le 17.30 alle 18.00 e questo fa sì che tutte le persone che abitano nel
comprensorio della Val Di Cornia e sull’isola d’Elba che intendono recarsi per
motivi di lavoro o personali di qualsiasi tipo verso nord nel corso di una giornata
hanno a disposizione un’unica possibilità di viaggio, unica possibilità che non
consente tra l’altro di avere molto tempo a disposizione perché dovendo tornare
per forza entro le 18 a Campiglia è chiaro che quando ci si muove, si parte alle
8.00 del mattino e si deve tornare alle 18.00 se si deve andare a Milano o che non
avanza molto tempo per svolgere le proprie attività.
A Cecina la situazione è ancora più grave, perché con le modifiche che ci sono
state non ci sono più treni a lunga percorrenza che ci fermano la mattina in
direzione nord ed il pomeriggio per ritornare in direzione sud, cioè chi da Cecina
ha bisogno per esempio dell’area industriale della Solvay di tutte quelle che sono,
tra l’altro l’importanza del territorio questo vale per la Val di Cornia, ma vale in
questo caso in particolare per l’area di Cecina, per tutta la Val di Cecina, chi vuole
recarsi verso nord è obbligato a prendere un treno regionale a venire a Livorno, a
prendere un altro treno a quel punto a lunga percorrenza e rifare la stessa cosa al
ritorno, quindi questa cosa si è subito identificata come inaccettabile e la Provincia
si è attivata immediatamente, si è attivata in che senso? Nel decidere i treni a
lunga percorrenza gli interlocutori delle Ferrovie sono le Regioni, è la Regione
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che avrebbe il compito di definire con le Ferrovie quelli che sono gli orari, quindi
si siamo subito attivati con la Regione per intavolare una discussione e portare le
Ferrovie ad un tavolo di discussione, le Ferrovie non hanno risposto a nessuna
richiesta di incontro formale o informale proveniente dalla Regione, sono state
fatte diverse dichiarazioni stampa, sia dall’assessore Conti della Regione, sia da
me sui giornali, cercando di portare le Ferrovie a riconoscere l’errore che era stato
commesso, le Ferrovie non hanno dato risposte anzi salvo confermare una volta
quella che era la loro scelta, a quel punto la Provincia ha convocato i Comuni ed
ha chiamato ad un tavolo che si è svolto qui in Provincia anche i funzionari della
Regione e abbiamo fatto una lettera congiunta, un comunicato stampa che poi è
stato inviato tramite la Regione alla Ferrovie per invitarli a rivedere nuovamente
questa posizione, le Ferrovie non hanno dato alcuna risposta, e quindi l'orario è
entrato effettivamente in vigore, questo ha creato dei disagi, comunque occorre
continuare a lavorare per cercare di far recedere le ferrovie in particolare vedendo
in prospettiva l’orario estivo e quindi continuerà una pressione per fare in modo
che le Ferrovie accettino di sedersi ad un tavolo, anche perché la Regione ora che i
treni a lunga percorrenza hanno un loro orario deve definire a quel punto
l’attivazione del servizio memorario sulla tratta Tirrenica che è l'unica che oggi è
esclusa dall’attivazione di questa forma di orario, fatto questo la Provincia deve
definire anche gli orari del trasporto pubblico su gomma in maniera tale che sia
integrato con il servizio regionale, cioè per potere avere una intermodalità
completa occorre che siano sincronizzati in maniera tale da non sovrapporsi
chiaramente i percorsi dei treni a lunga percorrenza, dei treni regionali, dei treni
quindi più lenti, del servizio di trasporto pubblico su gomma, delle navi, quindi il
servizio dei treni a lunga percorrenza è quello fondamentale sul quale poi si regge
la costruzione degli orari per tutte le altre modalità di trasporto. Mancando una
programmazione efficace perché se si va a vedere anche l'orario dei treni, si va a
vedere il diagramma delle fermate, si vede che manca una organicità, allora la
Provincia ha fatto molte pressioni ha cercato di portare le Ferrovie al tavolo, non
ci siamo riusciti insieme chiaramente con la Regione ma questa pressione
continuerà, continueremo a fare la richiesta perché vogliamo che alla fine venga
fuori comunque un servizio intermodale efficace che consenta alle persone di
spostarsi con efficacia dal proprio territorio e quindi continueremo a fare pressione
per questo. Grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie assessore, il consigliere Bartalesi ha tre minuti per l’eventuale replica. Poi
l’assessore Schezzini
CONSIGLIERE - BARTALESI VITO
Io sono soddisfatto della risposta che ci ha dato l'assessore rispetto alla questione,
però non sono soddisfatto sulla situazione generale perché di fatto la soppressione
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dei treni è avvenuta il 13 dicembre è ancora un dato di fatto e nulla vi è di nuovo
rispetto a questo aspetto, Credo che da questo di vista è importante l’impegno che
preso qui dell'assessore di continuare a mantenere una pressione forte sia sulla
Regione che Ferrovie dello Stato, ma anche sul Ministero delle infrastrutture
credo perché questa situazione di fatto si sblocchi la soppressione è avvenuta
unilateralmente da parte di Trenitalia senza che sia stato prodotto un dibattito sul
territorio, sia stata interessata la Regione, siano stati interessati gli Enti Locali che
appunto hanno la titolarità e la gestione del territorio, Il fatto che la convezione
rinnovata dal Ministero dell'Economia con Ferrovie dello Stato abbia di fatto
tagliato i fondi per consentire di mantenere le fermate degli Eurostar che prima
erano presenti credo che rappresenti un problema complessivo sul quale invito
tutte le forze politiche a riflettere. Il fatto dal servizio dei nostri territori è un
problema complessivo ne va della nostra economia ne va le nostre scelte di
programmazione e quindi invito a sviluppare anche pressioni soprattutto sul
Ministero delle infrastrutture e sul Ministero dell’Economia affinchè questa
questione naturalmente si sbocchi e nell’orario estivo alcune corse, come io spero,
di fatto vengano ripristinata, questa è una responsabilità nazionale su cui richiamo
l’attenzione da parte di tutti i consiglieri pregando ciascuno di volere fare la loro
parte. Grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie consigliere Bartalesi.
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PUNTO N. 6
INTERPELLANZA PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA ROBERTA
NALDINI AVENTE PER OGGETTO “SITUAZIONE SCOLASTICA
ISTITUTO NICCOLINI PALLI”
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Si passa vista la presenza dell’assessore Schezzini se esiste d’accordo alla
interpellanza numero 6 presentata dalla consigliera Naldini avente per oggetto
situazione scolastica dell’istituto Niccolini Palli. Prego consigliera Naldini.
CONSIGLIERA - ROBERTA NALDINI
Grazie Presidente, l’interpellanza in questione fu fatta dopo che sulla Nazione
apparve l’articolo dove l’assessore Picchi del Comune di Livorno asseriva che
l’istituto Niccolini Palli sarebbe stato il primo ad essere trasferito per i problemi
strutturali dell’attuale sede, dando così il via a forti preoccupazione da parte di
tutti gli utenti, genitori e studenti, bene fece l’assessore Schezzini a suo tempo
rispondendo a tono ed assicurando tutti che niente c’era da temere e che tutto era
sotto controllo, ora io nella interpellanza ho anche chiesto se era stata fatta una
verifica su questa situazione e qual era la situazione nelle altre scuole perché nella
altre scuole mi risulta che ci siano dei problemi, sono state costituite a livello
regionale commissioni che hanno formato gruppi di lavoro che hanno fatto dei
sopralluoghi sui vari edifici scolastici, domando sono arrivate queste verifiche
all’assessorato, risulta dicevo una situazione particolare soprattutto e vi faccio
alcuni esempi, al liceo Cecioni c'è una scala di sicurezza interna che non è agibile,
e la scala esterna sembra che non sia sufficiente a garantire le vie di fuga, il liceo
Enriquez in via Calafati il percorso sempre di fuga è troppo lungo e finisce in zona
non idonea; all’istituto Palli per esempio ci sono barriere che limitano l’uscita
delle scale, all’istituto Colombo ci sono problemi dell’acqua piovana che fanno
una conca davanti all’entrata e quindi impediscono l’entrata all’edificio c'è un
laboratorio PC4 che è completamente invaso dall’acqua, laboratorio sempre
dell’istituto Colombo PC2 dove ci sono delle crepe, addirittura all’ITI Galilei c’è
un tetto nel cortile di eternit, per non parlare di alcuni problemi che ci sono
nell’istituto Foresi di Portoferraio. Ora questi sono esempi ma sono significativi,
sono state fatte delle verifiche del caso ed eventuali riparazioni? Oppure la
situazione è come risultava all’inizio e non è stato fatto niente? Perché vedete
colleghi ed assessori, la cosa più importante è la sicurezza, come lo è nei posti di
lavoro degli ambienti dove i nostri ragazzi vivono la mattina ed anche oltre,
perché garantire questo da parte della provincia è un grosso dovere e credo che
siate tutti d’accordo che questo non è né di destra né di sinistra. Grazie.
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PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
E’ aperto il dibattito prima della risposta dell’assessore e poi della replica
dell’interpellante, ci sono richieste di intervento a tal proposito? Non vedo
richieste di intervento do la parola sull'assessore Schezzini per la risposta ha 5
minuti di tempo, prego assessore Schezzini.
ASSESSORA - CATALINA SCHEZZINI
Concordo pienamente che la sicurezza degli studenti non è né di destra né di
sinistra e che la Provincia abbia a cuore il problema sulla scuola credo che sia un
dato inconfutabile e non ci possono essere - come dire - dei dubbi, sulla base della
legge 23, la Provincia ha la piena competenza sugli edifici delle scuole di
istruzione secondaria superiore e sulla base di questa normativa noi abbiamo preso
in carico degli anni passati anni ‘90 tutta una serie di istituti e di edifici di
proprietà dei Comuni che sono passati nella nostra competenza. Da allora in poi
l’amministrazione provinciale ha cominciato a fare massicci interventi finanziari
per la messa in sicurezza, l’adeguamento normativo di questi edifici utilizzando
nei primi anni a piene mani devo dire i contributi finanziari messi anche in
accompagnamento della legge 23. Siamo arrivati ad un punto di certificazione
ottimale e questo ci ha fatto uscire delle forme finanziarie di sostentamento e di
sostegno per la messa in sicurezza, per cui le scuole della Provincia di Livorno, al
di là di alcune situazioni che anno per anno si creano o situazioni come lei citava
giustamente, l’edificio del liceo Foresi a Portoferraio è un edificio, una ex scuola
elementare io ci ho fatto le elementari a suo tempo 50 anni fa ormai, ho
cominciato lì il mio ciclo scolastico, però è una scuola che ha obbligatoriamente
una conformazione adeguata a dei tempi ma sulla quale la Provincia di Livorno ha
fatto degli investimenti notevoli e stiamo come sulla stampa è uscito molte volte in
anni, stiamo verificando di chiudere la partita con il demanio per l’eventuale
utilizzo di una delle stecche ex caserma Teseo Tesei di Portoferraio sulla quelle da
molto tempo c'è una discussione in atto che è stata anche bloccata in parte da altri
Enti e da altri interessi affinché ci andasse la scuola, per quanto riguarda - poi
arriverò alla fine - per quanto la questione della commissione che è stata nominata,
la commissione sta lavorando già da mesi sulle nostre scuole, è partita da Livorno
e piano, piano arriverà fine alle scuole dell’isola d’Elba, per adesso sono stati
verificati pochissimi elementi di difficoltà, la scuola che ha avuto una parte di
problemi è l’Orlando che è stata chiusa in parte l'aula magna perché c’erano delle
tegole spostate di cui filtrava l’acqua, a questo scopo l’amministrazione
provinciale ha destinato 700 mila euro delle risorse del bilancio del 2009 proprio
per destinarla ad interventi urgenti, spendibili nei prossimi mesi per la messa a
punto di alcune situazioni, durante l’estate erano state già messe a posto edifici
sulla base delle richieste dei presidi, perché comunque ci sono dei dirigenti
scolastici che hanno anche responsabilità nel mantenimento e nel comunicare la
situazione degli edifici, questa mattina per esempio abbiamo assistito ad un
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equivoco i ragazzi dell’Orlando non sono entrati, una delegazione è arrivata qui
perché si diceva che non fosse partito il riscaldamento, in realtà il riscaldamento è
partito nei tre quarti degli edifici dell’Orlando, soltanto in un edificio sabato
mattina era stata comunicata la rottura di un tubo è c’è già la squadra degli operai
che sta provvedendo alla sistemazione e nel giro di un’ora anzi ormai nel giro di
minuti, la scuola sarà di nuova riscaldata al 100%.
Per quanto riguarda la questione del Niccolini Palli da cui appunto era partita
l’interrogazione effettivamente io credo ce ci sia stata una incomprensione perché
non credo che questa fosse l’intenzione dell’assessore Picchi, perché la scuola
come edificio fa parte delle proprietà del Comune di Livorno è dal punto di vista
della sicurezza sistemato ed io ho avuto anche un incontro con la Preside la
Dottoressa Rocchi proprio per questa questione, è chiaro che nel momento in cui
davvero si farà, cioè sarà inaugurato non solo progettato, ma sarà inaugurato il
nuovo ospedale a Montenero ci sarà tutta una partita sui beni comunali … certo
perché Niccolini Palli nel caso fa parte di questo pacchetto di edifici scolatici di
riorganizzare e magari utilizzando l’attuale struttura dell’ospedale, questo è uno
degli intendimenti dell’amministrazione Comunale ma di cui non abbiamo ancora
nessun atto concreto, non c'è nessuna convenzione, non c'è nessuno accordo, per
cui è un desiderata, ma non è suffragata da nessun atto formale, nel momento in
cui si dovesse aprire una trattativa per lo spostamento di alcuni edifici scolastici è
chiaro che la Provincia che ne sarà il gestore ed il responsabile sarà il primo ad
essere avvertito.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego consigliera Naldini ha tre minuti per la replica prego.
CONSIGLIERA - ROBERTA NALDINI
Ringrazio l’assessore di questa spiegazione però non mi ritengo soddisfatta di
alcune cose, prima quello ospedale vuole dire aspettare a sistemare gli ambienti
scolastici perlomeno 7 - 8 nove anni intanto l’istituto Galilei di Livorno il tetto di
eternit lo deve tenere ancora lì nel cortile?
ASSESSORA - CATALINA SCHEZZINI
(fuori microfono)
No, ci sono 700 mila euro nel bilancio per le scuole.
CONSIGLIERA - ROBERTA NALDINI
Allora questo è un impegno per tutte queste cose, beh, allora noi piano piano
verificheremo che queste cose verranno fatte, si spera nell’arco di tempo il più
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eve possibile, perché come ripetevo prima la sicurezza è importante, per
Piombino, anche per Piombino dove ci piove sarà fatto qualcosa con i 700? Bene
grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie consigliera Naldini, consiglieri mi dovete perdonare ma io stamattina
all’inizio dei lavori non ho fatto una cosa che avrei dovuto fare, la faccio adesso e
spero che stiate tutti d'accordo con me cioè io credo che di fronte all’immane
tragedia che ha colpito quella nazione caraibica che è l'ultima da queste nazioni di
questo mondo, una delle ultime per cui alla tragedia si è assommata un’altra
tragedia credo che un minuto di raccoglimento sia un atto doveroso necessario nei
confronti di quelle vittime e nei confronti anche dei superstiti perché la tragedia si
assomma ad una tragedia per cui credo che un minuto del nostro tempo da
decidere con un pensiero che ciascuno di noi vorrà portare alle vittime ed i
superstiti di questa tragedia sia necessario e indispensabile. Grazie.
- Si dà atto che viene osservato 1 minuto di silenzio in raccoglimento delle vittime
di Haiti
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie e scusate ancora se non è stato fatto all’inizio dei lavori.
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PUNTO N. 8
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ALESSANDRO
CORSINOVI AVENTE PER OGGETTO:”CONTRIBUTO DI CIRCA 8.000
EURO EROGATO DALLA PROVINCIA PER IL MONITORAGGIO DEI
GABBIANI”
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Passiamo all’interrogazione numero 8 presentata dal consigliere Corsinovi avente
per oggetto contributo di circa 8 mila euro erogato dalla Provincia per il
monitoraggio dei gabbiani. Prego consigliere Corsinovi.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
C'è qualche collega che si mette a ridere, ma c’è poco da ridere, qui sono stati
spesi dei soldi della Provincia e il mistero ci sarà chiarito, quanti saranno questi
gabbiani 8 mila, 80 mila 800 mila, quanto verrà a costare. Nei contributi inseriti
nell’albo beneficiari per lo sviluppo rurale dell’anno scorso, io ho trovato questa
voce, questo contributo si dovrebbe riferire probabilmente alla legge regionale 3
del 1994 ed allora ho chiesto di conoscere in dettaglio a che cosa si riferisce il
contributo per il monitoraggio dei gabbiani, 8 mila euro erogati al Centro
Ornitologico Toscano ma soprattutto anche un’altra curiosità balzava agli occhi,
come mai dagli atti riportati anche nei documenti dell’albo dei beneficiari dei
contributi per lo sviluppo rurale questo Centro Ornitologico non risulta avere
nemmeno un indirizzo, tanto che il contributo erogato con atto di liquidazione dei
competenti uffici finanziari dell'Ente è stato pagato su un conto corrente postale di
cui c’è il numero ma non c’è l’indirizzo negli atti di questo centro Ornitologico
toscano, al che viene anche spontaneo chiedersi se vi sembra normale una
procedura di liquidazione di spesa di questo tipo: accreditare l’importo (e lo dico
presente anche il segretario generale) su un conto corrente postale di cui non si
conosce l’indirizzo della società intestataria del contributo, dove ha sede, chi
sono, che cosa fanno, che cosa hanno fatto, con quali strumenti hanno fatto
questo monitoraggio dei gabbiani e poi alla fine la domanda finale sarebbe: a cosa
serve una volta che è stato fatto il monitoraggio, il risultato del monitoraggio, sono
curioso di sapere e che cosa serve?
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Risponde l’assessore Anselmi
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ASSESSORE - RINGO ANSELMI
Questo contributo erogato al Centro Ornitologico Toscano C.O.T. serve per il
monitoraggio del Larus Michaelli che è il nome latino del gabbiano reale che
nidifica nella Provincia di Livorno, allora..
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(fuori microfono)
Perché ci sono gabbiani “reali” e gabbiani “plebei”?
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
Allora il Larus Michaelli circa 200 coppie di gabbiani che orbitano nella città di
Livorno, come dire, che nidificano sui tetti, fanno rumore, etc. di modo che ci
sono state anche riunioni alla circoscrizione numero 1 e alla circoscrizione 4 e si
evince anche dalla stampa, dagli atti etc, ed è stato posto il problema di questo
fatto che i gabbiani davano noia anche alla popolazione e recavano danno etc.
allora il C.O.T. il Centro Ornitologico Toscano che pur non avendo una sede
ufficiale è un’associazione di ornitologi che sono noti ed affermati in campo
nazionale ed internazionale ed è riconosciuto dalla Regione Toscana perché ha
svolto e sta svolgendo tuttora numerosi incarichi per il monitoraggio che riguarda
l’avio fauna, allora è stato dato l'incarico a questo C.O.T. affinché prendesse le
misure necessarie per vedere come era possibile tenere sotto controllo queste 200
coppie di gabbiani che in città recavano danno alla popolazione, perché è stato un
problema che è stato posto dalla popolazione abitante a Livorno.
Quindi per questi gabbiani il centro ornitologico che sul sito internet è
www.centroornitologicotoscano.org. quindi si trova su internet in collaborazione
con la Provincia di Livorno ha attivato dal 2007 un progetto del monitoraggio
della popolazione nidificante in città, l’obiettivo è la realizzazione di un piano di
gestione sperimentale del gabbiano reale, in particolare nelle aree urbane. Quindi
per finalizzare l’attività ad una strategia di azione che permetta di limitare la
continua espansione della specie, visto che non è possibile come disse un mio
amico che telefonò al centro, disse “dove vivo ho i gabbiani che mi danno noia. -
Ma è isolato? - No - allora non gli può sparare” per evitare che qualche
cittadino prenda il fucile e spari ai gabbani bisogna fare questo monitoraggio.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(Fuori microfono)
Poi?
15
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
E’ in corso il monitoraggio da qualche anno a questa parte perché è iniziato nel
2007 ed è finanziato anche con la legge numero 394 della caccia articolo C4 il
progetto ha una valenza pluriennale, un monitoraggio sulla specie viene fatto
nell’arco degli anni affinchè rechino il meno danno possibile alla popolazione.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego consigliere ha tre minuti per la replica.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Io sono assolutamente insoddisfatto di questa risposta perché non si dice se
all’amministrazione provinciale sembra normale erogare un contributo a un
soggetto che non ha nemmeno una sede, allora si eroga un contributo a una
persona fisica, ma qui non ci sono tracce di persone fisiche e non si risponde nel
merito ad una delle due domande dell’interrogazione: si dice semplicemente che
non una sede, ha un indirizzo di posta elettronica ha un sito web, ma dal punto di
vista amministrativo, della liquidazione dell’atto di spesa qui si è proceduto in
modo assolutamente improprio. Poi non mi sembra normale che dal 2007 si
erogano contributi (perché questo era quello dell’anno scorso, ma evidentemente
ci sono quelli dell’anno precedente a quelli del 2007) ha un organismo ma non si
spiega che cosa vuole dire fare il monitoraggio di questi gabbiani: si mettono a
contarli dalla strada? dalla piazza Grande? in che cosa consiste “il monitoraggio”
fanno la conta di quei gabbiani reali come ci ha detto l’assessore che disturbano la
gente perché amoreggiano sui tetti e nidificano e poi tutto questo a cosa serve?
Dice per evitare che i cittadini livornesi (credo perché ha fatto riferimento
l'assessore al fatto che è prevalentemente una cosa della città di Livorno) gli
sparino magari dai tetti? A me sembrano risposte assolutamente inconsistenti
superficiali, demagogiche che evitano da entrare nel merito del problema vero
cioè di erogare un contributo per un’attività che non è a mio avviso, (proprio
perché non viene nemmeno spiegata al consiglio in che cosa consiste)
assolutamente insignificante e poi non viene neanche spiegato perché questo
contributo fa parte di quelli contenuti nell’albo della legge regionale che sarebbe
dedicata alle attività di sviluppo dell’agricoltura, qui invece si spiega nemmeno
citando il problema dell’agricoltura, ma semplicemente perché il gabbiano reale
nella città di Livorno disturba qualcuno, qualcuno ha protestato. Dal 2007 in poi
c'è qualcuno e non si sa, né in che modo, né chi, ne come, né quando fa il
monitoraggio dei gabbiani. E’ una attività importante dell’amministrazione
provinciale? 8 mila euro mi sembra una cifra consistente, bisognerà tornarci
approfondire questa perché secondo me è una vergogna!
16
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
No, non può intervenire assessore.
17
PUNTO N. 12
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE CORSINOVI
AVENTE PER OGGETTO: EROGAZIONE DI 4720 EURO DI 4
CONTRIBUTI EROGATI AL WWF I CUI ATTI SONO INSERITI
NELL’AMBITO DEI BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI PER LO
SVILUPPO RURALE”
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Passiamo alla interrogazione numero 12 presentata dal consigliere Corsinovi
avente per oggetto erogazione di 4720 euro 4 contributi erogati al WWF i cui atti
sono inseriti nell’ambito dell’albo dei beneficiari dei contributi per lo sviluppo
rurale Prego consigliere a lei la parola.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Anche questa interrogazione si riferisce ad un contributo inserito nell’ambito dei
beneficiari dei contributi per lo sviluppo rurale, in questo caso per il recupero di
fauna selvatica ferita o in difficoltà, così come previsto dalla legge regionale
numero 3 del 1994. Con l’interrogazione però io intendo chiedere alla Giunta di
conoscere nel dettaglio e a quale titolo e quali effettive attività sono state svolte
nell'ambito di questa erogazione 4.720 euro, chiedendo esattamente di conoscere
quali e quanti animali sono stati come si dice “recuperati” nel periodo in
questione, dove e quando questi recuperi di animali sono stati effettuati, chi ha
materialmente effettuato queste attività, e perché quale motivo il contributo è stato
concesso, io immaginavo di trovare un riferimento al WWF territoriale locale,
ma non al WWF sede nazionale del WWF Italia a Roma Via Po 25 codice fiscale
80078930586 con provvedimento di liquidazione regolarmente, anzi 4
provvedimenti di liquidazione regolarmente effettuati con atti 18/2008 – 4/2008 –
67/2008 - 37/2008 imputati al capitolo 1070505/12 /0 per importi la cui somma
appunto fa quei 4.720 nel dettaglio sono 1860 per il primo, 1860 per il secondo,
500 per il terzo e 50 per il quarto, ecco voglio capire queste cose e vorrei una
risposta dettagliata e puntuale.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego assessore Anselmi.
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
Anche questa come il precedente fa parte delle legge Regionale 394 che non
l’agricoltura, ma è la caccia.
18
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(Fuori microfono)
Lo so
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
No, prima ha detto agricoltura, ora ho l’occasione la 394 è la caccia e non riguarda
l’agricoltura, allora questi contributi che i dettagli non li ho portati perché i
dettagli li hanno gli uffici del lavoro che fanno degli animali che vengono guariti
etc, si tratta di contributi annuali che l’ufficio caccia eroga al WWF alle sezione di
Piombino e all’Arcipelago Toscano a titolo di parziale rimborso spese per la
collaborazione prestata per il recupero e cura della fauna selvatica rinvenuta ferita
o in difficoltà nei comuni della Val Di Cornia o dell’isola d’Elba, sul restante
territorio provinciale opera il CRUMA il Centro Recupero Uccelli Marini e
Acquatici che è gestito dalla LIPU di Livorno con il quale la Provincia di Livorno
è convenzionata già da molti anni, questa attività che facciamo per il recupero
della fauna ferita etc, è un obbligo istituzionale della Provincia che appunto deriva
della legge 394 sulla caccia e che prevede l'articolo 38 che questo spetta alla
Provincia competente per il territorio provvedere al ricovero della fauna selvatica
rinvenuta ferita o in difficoltà presso centri specializzati di recupero o servizi
veterinario a provvedere alla successiva liberazione una volta accertata la
completa guarigione e che le Province per tale scopo possono stipulare apposite
convenzioni con i centri specializzati per il recupero della fauna selvatica ferita o
in difficoltà anche al fine di favorirne il funzionamento, quindi questo, ora i dati
non li ho portati del recupero però questi contributi che vengono dati 500 euro si
riferivano la valenza di 500 euro si verificavano all’isola d’Elba, all’Arcipelago
Toscano i 1860 euro al WWF della sezione di Piombino, queste risorse come dire
comportano il fatto che queste associazioni svolgano questa ruolo e che è una
prerogativa delle Province affinché vengono stipulate queste convenzioni, nel
merito, siccome nella interrogazione non c’era di riportare tutti i dati di quanti
animali sono stati salvati o curati e meno.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(Fuori microfono)
Se la legga l’interrogazione, gliel’ho letta io si vede che li non l’ha letta prima.
Presidente io faccio appello a lei
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
No.
19
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Dica?
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(Fuori microfono)
Mi si dice che qui non è scritto ..
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Scusa, quando può replicare, replica a quello che dice l’assessore non
interloquisca grazie.
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
Mi riservo di riportarle tutto l’elenco di tutti gli animali curati di questi enti, però
il problema che a me preme sottolineare è il fatto che la Provincia non si è sottratta
ad un obbligo istituzionale che gli compete da una legge.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Consigliere Corsinovi lei ha 3 minuti di tempo per replicare anche a quello che lei
ritiene non esatto e corretto rispetto a… è una interrogazione quindi è una
interlocuzione tra lei e il rispondente, nei tempi e nei modi stabiliti dal
regolamento. Prego.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Presidente però io dico che qui l’assessore di fatto prende in giro l’interrogante
perché…
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
(Fuori microfono)
Io non prendo in giro nessuno!
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
L’assessore prende in giro l’interrogante..
20
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Assessore, assessore, per cortesia!
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
.. perché o non legge il testo delle interrogazioni che io ho riletto in consiglio
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
(Fuori microfono)
Guardi che io non prendo in giro nessuno!
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Assessore, allora assessore stia calmo, lei consigliere moderi le parole.
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
(Fuori microfono)
io sono calmissimo!
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Lei assessore stia calmo e non interloquisca.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Io mi sento preso in giro ripeto, io mi sento preso in giro dall’assessore chiaro!
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Questo è un altro problema, se lei dice che si sente preso in giro è un altro
problema.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Mi sento preso in giro.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Bene, prego interloquisca.
21
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Perché l’assessore non so con chi crede di avere a che fare, ma che mi viene a
spiegare che cosa è la legge 3 del 1994 lo sappiamo da vent’anni, che mi viene a
spiegare quali sono le competenze della Provincia nel settore è una dabbenaggine
che probabilmente si poteva risparmiare, anche perché se vogliamo essere precisi
fino in fondo la Provincia affidando queste attività a soggetti esterni come il WWF
(al WWF da una parte della nostra Provincia sud e alla LIPU nel resto della
Provincia) viene meno ad un compito istituzionale che dovrebbe svolgere lei
stessa con i competenti uffici perlomeno! Poi non mi si risponde nel merito
dell’interrogazione, la prima cosa che ha detto aprendo bocca l’assessore “i
dettagli non li ho portati” ma io proprio i dettagli ho chiesto con l’interrogazione,
io conosco bene le normative e le vicende che portano amministrazioni pubbliche
e province come questa a deliberare atti di questo tipo quindi non c'è bisogno che
me lo insegni o me lo ricordi l’assessore. Alla giunta al Presidente io mi sono
rivolto ed alla giunta ho chiesto i dettagli di erogazione di questo contributo e lui
non mi ha risposto nemmeno ad una delle quattro domande di dettaglio che gli ho
presentato: dovremo tornarci rapidamente sopra con ulteriori richieste di
approfondimento perché è un modo di fare e sul piano istituzionale e sul piano
politico assolutamente inaccettabile ed intollerabile. Sono ovviamente
assolutamente insoddisfatto della risposta e se questo è il metodo con cui si
intende attivare un rapporto di domanda risposta tra il Consiglio e Giunta siamo
sulla strada sbagliata, lo dico ai colleghi, agli assessori presenti ed al Presidente
del Consiglio perché su questa strada non c'è dialogo, non c'è confronto, c’è
contrapposizione e basta.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Io prendo atto della sua insoddisfazione e prendo atto delle opinioni che se poi
diventano le opinioni di tutti, questo sarà un eventuale dibattito o meno.
22
PUNTO N. 14
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ALESSANDRO
CORSINOVI AVENTE PER OGGETTO: “ATTIVITÀ SVOLTA DALLA
PROMOPOINT SRL DI CAMPI BISENZIO (PROVINCIA DI FIRENZE)
ALLA QUALE SONO STATI EROGATI CONTRIBUTI PER 20 MILA
EURO NELL’AMBITO DELL’ELENCO DELL’ALBO DEI BENEFICIARI
DEI CONTRIBUTI PER 20 MILA EURO DEI CONTRIBUTI PER LO
SVILUPPO RURALE”
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Ora le ridò la parola per la interrogazione al punto 14 attività svolte dalla
Promopoint Srl di Campi Bisenzio alla quale sono stati erogati contributi per 20
mila euro sempre nell’ambito dell’elenco dell’albo dei beneficiari.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Io non so se mi risponde l’assessore che mi ha risposto prima, chiariamo subito
che io le interrogazioni le faccio per avere risposte puntuali, brevi, lunghe non mi
interessa, ma puntuali, dettagliate e precise, altrimenti le interrogazioni non
servono a nulla, questa come le altre è abbastanza precisa, chiedo di conoscere
del dettaglio (leggo testuali parole del testo dell’interrogazione) a quale titolo e
per quali effettive attività sono stati concessi 20 mila euro a una società di Campi
Bisenzio, (Comune che ben conosco perché sta in Provincia di Firenze) la
Promopoint Srl che ha sede in via di Gramignano, sotto la dicitura questo
contributo per “in country a Bolgheri” . Allora immagino che sia una iniziativa
promozionale, voglio capire sapere di quale iniziativa si trattava, quando e dove
si sono effettuate le iniziative relative a questo non so se è un progetto, non so che
cosa sia, quale attività ha materialmente svolto la Promopoint srl, e per quale
motivo è stata individuata questa società che ha sede in provincia di Firenze. E'
vero che in provincia di Firenze ci sono tante attività, tante società e tanti sono
bravi ma che non ci sia nessuno in provincia di Livorno che poteva svolgere
un’attività come questa, è un’altra domanda che io mi pongo, non è scritta del
dettaglio ma traspare dalla riflessione che facevo, soldi della Provincia di
Livorno che se ne vanno adesso in provincia di Firenze, poi c'è un’altra
interrogazione (ne parleremo) di un centro che sta a Castiglione della Pescaia a
Grosseto. La provincia di Livorno è diventata erogatrice di contributi un po' in
varie province della Toscana, quindi aspetto con ansia la risposta dettagliata
dell’assessore.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego assessore Anselmi ovviamente con la pacatezza che la contraddistingue.
23
ASSESSORE - RINGO ANSELMI
Io sono pacato, solamente non mi piace aprire bocca e buttare fuori aria. Il
Comune di Castagneto del 2007 avanzò una richiesta di compartecipazione
finanziaria relativamente alla realizzazione di un evento promozionale e di
divulgazione nel campo dell’attività faunistico venatoria sul proprio territorio
questa attività fu nominava appunto in country questo evento è stato progettato e
proposto al Comune di Castagneto della società Promopoint, questo evento visto il
programma della manifestazione integrato non l’agroalimentare e tutto, aveva
l'obiettivo di divenire un evento periodico per promuovere e valorizzare le attività
faunistiche venatorio oltre a qualificare l’offerta turistica e la valorizzazione delle
produzioni agroalimentari in tutto il territorio provinciale, questo non è avvenuto,
non è stato così, è stato una tantum è finito in quell’anno, fu fatta questa
iniziativa, ma non ha avuto una continuità perché non più stato riproposto negli
anni a seguire.
Nel 2007 la Giunta Provinciale con il proprio atto 101 nel 2007 ritenne opportuno
inserire questo evento tra quelli da incentivare con un contributo dedicato di euro
5 mila mentre la Regione Toscana compartecipò per l’organizzazione di detta
manifestazione con ulteriore contributo di 15 mila euro. Questo evento ha avuto
questa iniziativa proposto da un Comune per inserire l’integrazione promozionale
nel territorio e per vedere che aveva anche una continuità nel tempo e quindi
doveva servire a rilanciare anche la funzione turistica a partire da questa iniziative
non ha avuto più continuità quindi c'è stata una compartecipazione rispetto ad una
proposta del Comune di Castagneto insieme alla Regione Toscana per quel
contributo, questo è quanto riguarda la Provincia.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Prego consigliere Corsinovi. Non faccia così con le braccia, perché se non è
soddisfatto ha tutti gli strumenti.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Presidente lei non mi può impedirmi fare così e così sennò iniziamo subito..
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Io non glielo impedisco.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
24
Io faccio come mi pare, posso fare anche così ..
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Stia calmo via su!
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Posso fare anche così per grazia di Dio mi segno e dico che non ci siamo proprio
Presidente! Nel merito allora ancora una volta non c'è risposta adeguata al
dettaglio della domanda che si è posto, perché di quali iniziava si trattava si è
capito, quando e dove sono state effettuare ci è stato detto, ma quali attività ha
svolto materialmente la Promopoint e per quale motivo è stata individuata una
società che ha sede in provincia di Firenze non è stato detto, è stato detto: “la
proposta è venuta dal Comune di Castagneto” attenzione e qui faccio riferimento
alla metodologia ordinaria di come debbono funzionare gli atti, perché se la
proposta di finanziamento viene dal Comune di Castagneto, la Provincia può
erogare il contributo al Comune di Castagneto, non alla società scelta dal Comune
di Castagneto che ha sede in provincia di Firenze. Come si procede nelle
erogazione di queste cose? L’assessore dice 5 mila euro dalla Provincia e 15 mila
dalla Regione, assessore a me risulta che i provvedimenti di liquidazione sono
tutti e due della Provincia, provvedimento di liquidazione del 25 febbraio 2008 per
5 mila euro, provvedimento di liquidazione numero 13 del 25 febbraio 2008 per
15 mila euro tutti e due sullo stesso capitolo di imputazione 10901508/0 soldi che
sono destinati alle attività di sviluppo rurale e la Promopoint non è una società che
promuove lo sviluppo rurale, semplicemente è una società di promozione che è
stata scelta dal Comune di Castagneto, secondo me andare a guardare bene però
non si a chi dirle queste cose perché segretari generali, dirigenti bisogna capire
come funziona questo meccanismo, io trovo anche un vizio di illegittimità di
questo modo di procedere, la discrezionalità della giunta è fuori discussione, ma
gli obiettivi per i quali l’albo dello sviluppo rurale dei contributi dell’albo dello
sviluppo rurale, sono ben precisi e definiti nella legge regionale e nelle procedure
con le quali si deve dare attuazione all’erogazione di questi contributi, cosa che
probabilmente ho dei dubbi non è stata fatta nel modo corretto. Quindi
nell’esprimere ancora una volta la mia totale insoddisfazione per la risposta
dell’assessore, che viene meno alla necessità di rispondere al punto terzo della
mia interrogazione, confermo che anche questa è una risposta che si inserisce nel
contesto di un modo di procedere assolutamente ingiustificato ed ingiustificabile.
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PUNTO N.15
INTERPELLANZA PRESENTATA DAL CONSIGLIERA ALESSANDRO
CORSINOVI AVENTE PER OGGETTO “CONVENZIONE STIPULATA
DALLA PROVINCIA DI LIVORNO CON LA SOCIETA’ “LIVORNO
SVILUPPO SRL” PER LA FORNITURA DEI SERVIZI RELATIVI AI
PROGETTI PIMEX E NO FAR ACCESS PER UN IMPORTO DI 90 MILA
EURO PIÙ IVA”
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie consigliere si passa sempre sulla sua interpellanza la numero 15 avente per
oggetto convenzione stipulata dalla Provincia di Livorno con la società Livorno
Sviluppo Srl per la fornitura di servizi relativi a dei progetti. È una interpellanza
prego consiglieri Corsinovi
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Voglio abbassare i toni perché va di modo in questi giorni, in queste settimane
questa idea “abbassiamo i toni” abbasso i toni e chiedo che la Giunta risponda a
questa interpellanza, questa è una interpellanza (quindi se c'è qualcuno dei
colleghi del consiglio che vuole integrare con qualche richiesta di chiarimenti o la
sua opinione lo può fare) su questa convenzione stipulata dalla Provincia con la
società Livorno Sviluppo Srl, che come ben sappiamo è società controllata dalla
Provincia di Livorno, per (si dice) la fornitura di servizi relativi a due progetti
uno che si chiama Pimex ed uno Far Access per un importo consistente di 90 mila
euro più Iva. Mi ha colpito l’importo e quindi ho cercato di approfondire ma non
più di tanto, ed è per questo che ho fatto l’interpellanza. Chiedo di conoscere
quali sono i motivi per i quali l’amministrazione nel marzo scorso approvò questa
convenzione con la Livorno Sviluppo per la fornitura di servizi e in particolare per
questi due progetti che sono inseriti nell’ambito del programma comunitario
Interreg. Io chiedo di conoscere gli intendimenti di questa decisione, quale sia il
giudizio dei risultati ottenuti, ed anche chiarimenti sulla tipologia e sulla
descrizione delle attività materialmente svolte per questi due progetti. Aggiungo e
mi farebbe piacere che il Presidente del Consiglio ascoltasse questa sottolineatura,
perché poi è un modo che ci può guidare per il futuro, perché sennò si continua a
parlare un linguaggio che potrebbe essere tra sordi. Quando si risponde alle
interrogazioni, io non voglio insegnare il mestiere agli assessori anche se molti
sono di prima nomina e qualcosina potrei insegnargli visto che ho tre legislature
alle spalle e saprei fare anche l’assessore immagino, non l’ho mai fatto ho sempre
fatto il consigliere di opposizione, ma non credo che sia molto difficile farlo in
quel modo. Non voglio insegnare il mestiere a nessuno, ma quando si risponde ad
una interrogazione (e c'è bisogno di fornire dei dati, e il tempo necessario alla
26
isposta non lo consente) si portano anche i documenti, e si forniscono al
consigliere, insieme alla risposta, dei documenti esplicativi delle cose che non c'è
tempo di dire nel poco tempo a disposizione degli assessori per la risposta. Questo
dovrebbe essere un metodo di lavoro che si assume come regola in consiglio per
dare valore significato alle interrogazioni e interpellanze ed anche alle risposte
della Giunta, quindi aspetto con ansia risposte e chiarimenti.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie consigliere anche della lezione di diritto di procedura negli Enti Locali che
ci ha voluto dare, essendo questa una interpellanza chiedo se ci sono dei
consiglieri che vogliono intervenire? Se non ci sono consiglieri l’assessore ha 5
minuti di tempo per rispondere prego assessore Tondelli.
ASSESSORE - CRISTIANO TONCELLI
Dunque intanto la convezione qui indicata per un importo di 90 mila euro più iva
che è stata approvata con deliberazione del 30/2009 è stata revocata e sostituta da
un’altra deliberazione la 54/2009 che ha diciamo completato l’affidamento dei
compiti alla società, la convezione vera e propria è la 13.625 del 24 giugno del
2009 e prevede la corresponsione di un importo pari non a 90 mila, ma a 100 mila
euro più Iva. quindi l’importo di cui si parla è 100 mila euro più Iva, allora
intanto per quanto riguarda l’affidamento del servizio attraverso la convenzione
della società Provincia di Livorno Sviluppo, questo è diciamo ovviamente
possibile perché la società Provincia Livorno e Sviluppo è una società in house
quindi persistendo il requisito del controllo analogo che esercita la Provincia sulla
società è possibile fare un affidamento diretto. Allora quanto riguarda i progetti,
io ora qui non ho la descrizione dei progetti, ma per questi due progetti la
Provincia di Livorno si è proposta e poi è stata accettata come Ente capofila ed
entrambi i progetti sono stati chiaramente accettati e sono stati nella lista,
nell’elenco dei progetti approvati da parte del comitato direttivo al primo e
secondo posto della lista di quelli approvati. Ora il fatto di essere Ente capofila
comporta la necessità per progetti strategici, progetti europei transfrontalieri, la
necessità di fare una notevole quantità di oneri amministrativi che ci sono ed ora
li elencherò proprio per venire a rispondere nel concreto alla domanda del
consigliere Corsinovi, quindi essendo Ente capofila per questi due progetti, per
ciascuno di questi due vanno fatte una serie di attività che ora io elenco così
almeno si capisce di cosa si sta parlando, allora coordinamento del comitato di
pilotaggio, monitoraggio del lavoro svolto dal partenariato, verifica dello stato di
avanzamento delle attività, rendicontazione delle attività svolte e delle spese
sostenute anche per tutti i partner quindi compreso anche i partner esteri,
controllo formale e di merito della rendicontazione sulla rispondenza di quanto
dichiarato con il piano delle attività approvato, cioè la rendicontazione viene
verificata non soltanto quando arrivano, cioè si raccolgono le spese sostenuto e si
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mandano, ma va verificato se esse corrispondono al piano di attività che era stato
fatto all’inizio del progetto, il coordinamento della fase di comunicazione dei
progetti, la pubblicità, informazione, rapporti con il segretariato tecnico congiunto
ed autorità di gestione attività di segreteria, cura delle comunicazioni interne ed
esterne al partenariato in lingua italiana e francese perché i progetti transfrontalieri
riguardano: Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica e il partener Corso deve essere
presente tra l’altro in questi progetti ed è presente in questi progetti, la
convocazione di incontri, controllo dello stato di avanzamento delle attività sul
territorio, predisposizione di atti amministrativi e contabili verbalizzazione di tutti
gli incontri, assistenza nei confronti di partener circa le modalità di svolgimento
dell’attività e le procedure di rendicontazione e poi partecipazione ai tavoli tecnici
che è comunque per potere seguire lo svolgimento dell’attività. Allora questo è un
elenco di quelle che sono le attività che devono essere svolte dipende molto
l’onere che deve essere fatto dal ruolo che si ha nel progetto. Se si è l’Ente
capofila, si ha il compito di tenere le file del progetto per tutti quanti i partner se si
fa parte dal comitato di pilotaggio si deve diciamo coordinarne il suo flusso, il suo
svolgimento se si è semplicemente partner l’onere si riduce molto, da qui diciamo
per due progetti, viene l’onerosità per così della convenzione rilevata dal
Consigliere Corsinovi. Diciamo anche che Provincia Livorno e Sviluppo ha una
significativa esperienza questo penso che tutti lo possono riconoscere nel campo
dei progetti europei, quindi da questo punto di vista come soggetto è sicuramente
adatto, in particolare quindi la convezione prevedeva questa attività che ho detto,
ma che si riassumono in attività di supporto, gestione monitoraggio,
rendicontazione, e comunicazione relativa ai progetti ed il risultato finale delle
attività è che sono stati secondo la Provincia chiaramente, secondo
l’amministrazione è molto buono, quindi molto valido perché azioni sono state
svolte nei tempi previsti dal cronoprogramma si è già provveduto a rendicontare
l’80% delle spese relative all’affidamento dei servizi e si è ora raggiunto e
superato l’obiettivo del 20% rimanente, cioè raggiunto anche il 100%, le spese
sono state giudicate eleggibili, e quindi rimborsabili e quindi complessivamente,
si pensa di ottenere comunque il rimborso entro breve per le spese sostenute per il
progetto comprese tra l’altro poi quelle di Provincia Livorno e Sviluppo, cioè la
Provincia riceve per lo svolgimento del progetto come previsto nella parte di
finanziamento del progetto, un riconoscimento anche per il sostenimento delle
spese amministrative e burocratiche di gestione e quindi nel 2010 si pensa di avere
il rimborso complessivo per quanto riguarda entrambi i progetti e che quindi
secondo l’amministrazione sono progetti che hanno ottenuto l’obiettivo che si
ponevano. Grazie.
VICE PRESIDENTE - MARCO LANDI
Grazie assessore Toncelli può replicare il consigliere Corsinovi
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
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Non conosciamo e quindi ci dovremo tornare sopra, il motivo della revoca della
precedente convenzione e la stipula di una nuova (che l’importo di 90 mila euro è
cresciuto, è diventato di 100 mila immagino sulla base della indicazione contenuta
nella nuova convezione). Ci è stato detto che l’affidamento diretto alla Livorno
Sviluppo in questo caso è stato utilizzato perché possibile ed immagino, non è
stato detto, ma il giudizio politico della Giunta sia quello che è bene affidare alla
Livorno Sviluppo queste attività ed erogare i soldi per la fornitura di questi
servizi.
Le cose che non ho francamente capito sono due, erano contenute delle domanda
qual è il giudizio sui risultati ottenuti, non si è capito se ci sono ancora o non ci
sono questi risultati, e l'elencazione delle attività che l’assessore ha fatto, il
monitoraggi, la verifica, la rendicontazione, il controllo, il coordinamento la
pubblicità, l’informazione è l’elencazione di una serie di attività, ma manca la
tipologia di argomento, cioè in che cosa è consistito lo svolgimento di queste
attività, qual era l’oggetto principale di attività di questa due progetti, questo non
è stato detto, allora io vorrei che l'assessore potesse impegnarsi, non so se lo può
fare, a fornire la documentazione relativa alle cose che ha detto e che gli hanno
preparato per fare la risposta in consiglio, perché mancando queste, dalla
semplice lettura delle delibere degli atti di liquidazione di spesa, non ci
comprende né il significato del progetto Pimex No Far Access né la ragione del
perché sia stata stipulata la convezione con la Livorno Sviluppo per organizzare
questa iniziativa. Quindi sono solo parzialmente soddisfatto e mi riprometto
qualora non ci sia fornita la documentazione di tornare in consiglio
sull’argomento.
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PUNTO N. 16
INTERPELLANZA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ALESSANDRO
CORSINOVI AVENTE PER OGGETTO:”PIANO DI PROMOZIONE
CONGIUNTA DEI TERRITORI DI SARDEGNA - CORSICA - TOSCANA”
NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA INTERREG III”
VICE PRESIDENTE - MARCO LANDI - Grazie consigliere Corsinovi,
passiamo al punto numero 16 dell’ordine del giorno, interpellanza presentata dal
consigliere Alessandro Corsinovi avente per oggetto Piano di promozione
congiunta dei territori di Sardegna, Corsica, Toscana, nell’ambito del programma
Interreg 3. Prego consigliere ha facoltà.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Grazie Presidente, qui siamo ancora nella materia dei progetti comunitari, ho
fatto questa interpellanza anche questa per dare l’opportunità anche a qualche altro
collega di intervenire se le ritiene opportuno per sapere quali attività sono state
effettuate nell'ambito del progetto (triennale credo) denominato “piano di
promozione congiunta dei territori”, si parla della Sardegna, della Corsica e della
Toscana nell’ambito del progetto Interreg 3, progetto comunitario e questo piano
che è stato appunto cofinanziato con fondi comunitari, nazionali e regionali ha un
valore complessivo di 900 mila euro, quindi si comincia a parlare di cifre
consistenti importo rispetto al quale la parte Toscana partecipa a valere per un
importo di quasi un terzo 275 mila euro. Allora io chiedo di conoscere quali sono
state le iniziative di coinvolgimento diretto o indiretto della Provincia ed il valore
economico del concorso della Provincia alla realizzazione del progetto sulla quota
a valere della Toscana di 275 mila euro, considerato poi che per l’anno in corso
2009 atto di liquidazione, (gli atti si riferiscono appunto al 2009) erano previste
generiche attività di promozione negli scali portuali ed aeroportuali scritto era
immagino l’attività diretta che avrebbe dovuto svolgere la Provincia, chiedo di
sapere quali sono state le attività effettivamente realizzate, chi le ha realizzate,
(cioè le persone fisiche o i soggetti fisici che hanno svolto materialmente queste
attività) e in che modo si sono concretizzate queste attività di pubblicizzazione
dei territori. Se poi (non c'è scritto nell’interrogazione ) ma se l’assessore ce lo
volesse anche dire, quali risulti si sono ottenuti, ci farebbe una cortesia, non
personale, ma all'interno consiglio.
VICE PRESIDENTE - MARCO LANDI
Grazie Consigliere Corsinovi replica l’assessore Mannucci, ne ha facoltà.
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ASSESSORA - MONICA MANNUCCI
Bene consigliere Corsinovi rispondo direttamente alle due domande che lei ci ha
posto, allora innanzitutto il piano di promozione congiunta era un piano che
interessava come ha detto lei nella sua interpellanza i tre territori, le tre Regioni
della Toscana, Sardegna, e Corsica, e aveva diciamo l’obiettivo della diffusione
della conoscenza degli aspetti distintivi delle tre aree geografiche che prevedeva
fondamentalmente la realizzazione di prodotti cinematografici e la loro
proiezione, l’utilizzo dei media e la predisposizione e produzione di appositi
prodotti multimediali. La Provincia di Livorno, il progetto ha un importo
complessivo di 900 mila euro al quale la Provincia di Livorno ha partecipato con
una quota di 275.803,76 euro con cofinaziamento che era la parte che a lei
riguardava in particolare pari i 71.764,14 euro, ripeto 71.764,14 il coinvolgimento
della Provincia di Livorno è che la Provincia era capofila del progetto e ha diviso -
diciamo così - il progetto prevedeva la realizzazione su due lotti, uno che era
quello predisposto effettivamente sulla comunicazione, per cui sulla realizzazione
di tutti quegli elementi audiovisivi, di interventi radiofonici, di proiezione di
filmati etc, e un altro era il secondo lotto che prevedeva la promozione operativa,
cioè attraverso operatori del settore aeroportuale per la promozione del materiale
che si era realizzato con il primo lotto: allora bene la provincia di Livorno come
capofila ha deciso di fare una gara, di tutti e due i lotti per tutti e due i lotti di cui
la prima gara è andata scoperta, la seconda gara invece del primo lotto l’ha vinta
una società sarda che ora le dico il nome, perché mi sfugge, che si é costituta in
ATI con allora la società sarda era Grafic Studio Sas che si è costituta in ATI con
Media Terra Srl e Video di Coppola srl, Ecco questo è l’ATI che ha portato a
termine nel maggio del 2009 questi elementi che vi ho portato anche a far vedere,
magari poi ve ne do una copia, che è un filmato audio visivo che in seguito e
precisamente e rispondo al secondo punto della sua interpellanza a partire dal 4 di
luglio fino al 23 di luglio è stato proiettato presso le stazione di aeroportuali di
queste tre regioni e quindi io ho anche le date e gli orari in cui avveniva appunto la
proiezione di questo materiale audiovisivo.
Il progetto si è concluso per cui l'ultima rappresentazione è stata fatta
nell’aeroporto di Ajaccio dal 15 di luglio al 23 luglio, se ha bisogno di essere
spiegazioni magari di entrare del merito di alcuni punti sono a disposizione.
VICE PRESIDENTE - MARCO LANDI
Grazie assessore Mannucci, il consigliere Corsinovi ha facoltà di replicare, prego.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Ringrazio l’assessore la sua risposta è stata dettagliata e puntuale quindi il mio
giudizio è relativo di volta in volta ai singoli assessori. Non tutti rispondono nello
stesso modo, l’assessore Mannucci ha risposto in modo dettagliato e puntuale, ha
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esaurito gran parte delle mie domande, della mia curiosità, la ringrazio penso che
sia stata una iniziativa che spero (lo vedremo poi in futuro se si ripeteranno cose
di questo genere) sia stata utile rispetto alla valorizzazione dei nostri territori e
aggiungo una sola punta di incertezza forse perché non ho capito bene io, quando
leggevo i documenti relativi alla scheda progetto avevo erroneamente immaginato
che questa attività fosse consistita nella distribuzione di materiale, cioè di
“volantini”, invece mi dice l’assessore che mi fornisce la relativa
documentazione che ci è stata anche una produzione di “audiovisivi” che è stata
anche resa disponibile al pubblico nei luoghi lei ha citato l’aeroporto di Pisa, se
non sbaglio qui c’era scritto l’aeroporto di Pisa, il porto e l'aeroporto della
Corsica, quindi spero che questa attività sia stata utile e siccome gli audiovisivi
non vanno a male, probabilmente potrà essere utilizzato anche per ulteriori future
iniziative di pubblicizzazione. Quindi ringrazio l’assessore e mi dichiaro
soddisfatto.
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PUNTO N.17
MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ALESSANDRO
CORSINOVI, COSTANZA VACCARO, ROBERTA NALDINI, MAURO
ANTONINI, BENITO GRAGNOLI, MAIDA LANDI, MAURIZIO
ZINGONI, PIETRO CARABELLESE AVENTE PER OGGETTO
“ESPOSIZIONE DEL CROCEFISSO NEGLI EDIFICI SCOLASTICI DI
COMPETENZA PROVINCIALE”
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie, allora passiamo alle mozioni e risoluzioni, vi chiedo se ritenete
opportuno anche se passiamo all’altra sezione nel caso l’assessore Nista dovesse
terminare la riunione che ha corso in questo momento mi dicono che anche il
Presidente è sulla via dal ritorno, se dovessero intervenire in coda alle mozioni e
risoluzioni ritenete che si possa dove possibile riprendere? Sì. Se siete d'accordo
intanto andiamo avanti con il punto numero 17 all'ordine del giorno, mozione
presentata dai consiglieri Corsinovi, Vaccaro, Naldini, Antonini, Gragnoli,
Landi, Zingoni, Carabellese avente per oggetto esposizione del Crocifisso negli
edifici scolastici di competenza provinciale. Chiedo di intervenire Landi per quale
motivo scusi?
CONSIGLIERE - MARCO LANDI
Io chiedo la possibilità previsto dal regolamento e con il favore dei presentatori
della mozione di integrare con un emendamento la mozione successiva che è
iscritta all'ordine del giorno al punto 20, presentata dal gruppo che riflette in
sostanza quanto presentato dal Gruppo PDL e Lega Nord e quindi anche per
semplificare i lavori chiedo che venga inserito in aggiunta alla premessa il
considerato in aggiunto al considerato della mozione e il secondo impegno in
quanto il primo è praticamente identico a quello quindi l’integrazione del secondo
impegno.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Allora le questioni sono due, il dibattito relativo a più mozione concernenti lo
stesso argomento può essere unificato, su decisione del Presidente sentito i
capigruppo presenti in consiglio, rispetto alle modifiche c'è un’altra procedura per
cui una cosa per volta. Il dibattito può essere unificato, io credo, siccome
l’argomento è lo stesso se i capigruppo sono d'accordo si può procedere
all’unificazione del dibattito che questo punto però prevede che la mozione sia
illustrata, una, una sola, il contenuto della mozione è uno solo, il dibattito poi è
10 minuti a gruppo, poi per quanto riguarda gli eventuali emendamenti, perché
mi sembra che lei consigliere chiedeva di emendare, gli emendamenti hanno
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un’altra disposizione è l’articolo 25 e gli emendamenti appunto su proposta del
consigliere emendante, devono essere accolti dai consiglieri presentati la mozione,
in questo caso si tratterebbe della mozione della PDL e della Lega Nord e se
accettati senza discussione possono essere messi in votazione, se non vengono
accettati non si può fare la discussione sugli emendamenti, si possono solo
proporre ed eventualmente proporli con una mozione la prossima volta, per cui
una cosa per volta, la discussione siete d'accordo a farla tutta insieme come
discussione? Ovviamente la presenta la PDL la mozione poi lei consigliere ha 10
minuti come le compete per gruppo siamo d'accordo su questo? Prego Bufalini
CONSIGLIERE - ELIS BUFALINI
Sul fatto dell’emendamento, noi come gruppo del partito democratico..
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Una cosa per volta, prima vorrei il parere, se non ci sono pareri contrari per una
discussione unica.
CONSIGLIERE - ELIS BUFALINI
Ah, ok, parere favorevole.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Allora poi gli emendamenti se ci sono mi sembra che ci sia un emendamento da
parte del gruppo dell’UDC vengano proposti successivamente alla illustrazione
della mozione che è il punto numero 17 mozione “esposizione del crocefisso negli
edifici scolastici di competenza provinciale” e quindi chi è che chiede di
intervenire? Prego Consigliera Vaccaro ha 10 minuti di tempo per illustrare il
contenuto della mozione. Prego Consigliera.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
Grazie Presidente della parola, noi del Partito del Popolo della Libertà e della
Lega abbiamo presentato questa mozione e ora congiuntamente anche con il
consigliere dell’UDC Marco Landi perché in realtà questo è un atto politico in cui
noi teniamo in modo veramente particolare perché ha un po' l’ambizione di
arginare o comunque di controbattere rispetto all’arido tentativo che purtroppo è
in atto di separare artificiosamente la nostra identità nazionale e purtroppo non
solo quella, anche l’identità diciamo del continente europeo, dell’Europa giudaico
cristiana dalle sue matrici spirituali, umane e culturali e questo si presenta non
tanto come una espressione di sana laicità, ma piuttosto come una manifestazione
di quel laicismo che in tante occasioni, anche qui abbiamo definito ottuso e bieco,
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perché rispettare la laicità dello Stato e questo è un principio assolutamente
incontrovertibile e sacrosanto significa soprattutto rispettare l’affermazione
cristiana da una identità nazionale di cui noi assolutamente orgogliosi, a cui noi
vogliamo aspirare che non vogliamo attraverso delle sentenze quantomeno -
consentitemelo - spregiudicate riporre in un cassetto e liquidare così molto
velocemente. Secondo la Corte Europea, secondo quindi la famosa sentenza della
Corte di Strasburgo, quel simbolo, lo dico senza citare testualmente, però poi la
sostanza è questa, quel simbolo, il simbolo del Crocifisso deve essere rimosso
delle pareti degli aule delle scuole, perché lede la libertà religiosa, perché
offende le confessioni religiose che ovviamente non si ispirano al Cristianesimo e
questo che cosa significa? Significa forse che i bambini o i ragazzi che
frequentano le scuole per caso sono segregati tra casa e scuola? Per caso questi
bambini, questi ragazzi non vanno in piazza, non vanno nei luoghi pubblici, non
guardano la televisione, e allora che cosa dovremmo fare per fare per non
offendere eventualmente la loro libertà, dovremmo eliminare tutti quei simboli
che richiamano al Cristianesimo che incontriamo nella nostra quotidianità,
dobbiamo abbattere le Croci che svettano sui nostri campanili e sulle nostre
cattedrali? A pare anche assurdo trattare di una ipotesi di questa tipo, tutta la
nostra cultura è profondamente intrisa di simboli, di elementi che richiamano
all’umanesimo cristiano che rimandano al cristianesimo e stando alla razio che ha
ispirato la sentenza della Corte di Strasburgo stando a questo il solo fatto di
studiarla la nostra cultura è di per sé lesivo, è di per sé un attentato alla libertà
religiosa, quindi che cosa facciamo, cancelliamo dai programmi scolastici,
cancelliamo lo studio della storia dell’arte, lo studio della architettura e perché no,
un po’ anche di letteratura italiana, visto che come rudimenti si parte proprio da
opere importanti come la divina commedia e quindi da poeti come Dante ma dopo
successivamente, Manzoni, e altri, che facciamo, diamo un colpo di spugna a tutto
e poi per fare ulteriormente contenti chi potrebbe non pensarla come noi che
facciamo? Cancelliamo anche le settimane delle festività natalizie e la settimana di
festività per la Pasqua? Io credo che ci voglia buon senso nell’affrontare questo
tipo di argomenti e questo tipo di temi, dico che dobbiamo fare molta attenzione,
cari colleghi e care colleghe, perché in una società come la nostra, un una società
che è multietnica, multirazziale, multireligiosa, anche se poi dovremmo anche
andare a definire queste cose, perché non mi piace poi ammantare tutto e troppo di
fluidità in una società come la nostra lo scambio culturale è assolutamente
fondamentale la conditio sine qua non per avere una integrazione più importante,
meno invasiva, ma attenzione, perché questo scambio culturale non deve essere il
preteste o l’arma di chi laicista utilizza e non laico utilizza questo come strumento
per rinunciare alla propria identità per rinunciare al proprio passato, per rinunciare
alla propria storia, noi a questo non ci stiamo, la politica ispirata ai valori e quindi
la politica non la P maiuscola, cari colleghi e care colleghe è una politica fatta di
tolleranza, di laicità e non può essere una politica di siffatto genere e non può
essere mai neutrale o indifferente rispetto a questi temi e non può tutt’al più
archiviarli come questioni eticamente sensibili che poi detto tra di noi, che poi è
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una scusa per lavarsene le mani e non occuparsene quindi ci piacerebbe oltremodo
che questa mozione presentata poi congiuntamente anche con gruppo consiliare
dell’UDC venisse appoggiata ed approvata dai consiglieri e dai partiti espressione
della maggioranza di governo di questa amministrazione ed in particolare dal
partito democratico il maggior partito di governo di questo Ente, sarebbe un bel
segnale politico, una bella presa di posizione nei confronti di una battaglia
culturale che ci troverà in tutte le sede ed in tutti i momenti, con tutti gli strumenti
a nostra disposizione agguerriti per non trascurare quello che è un richiamo alla
nostra identità alle nostre vere matrici e ci piacerebbe che il PD appoggiasse
questo proprio perché darebbe anche un importante segnale politico al fine, come
dire di calmierare quelle voci purtroppo insistenti che vedono come dire una
componente all’interno anche del partito democratico, queste sono le voci, ma
insomma il problema sicuramente non è nostro, però potrebbe calmierare quelle
voci che vedono insistentemente una componente quella della ex Margherita
fortemente in difficoltà nel promuovere il mondo cattolico e quindi quei valori e
quegli ideali di riferimento a quel mondo rispetto all’altra componente, quella dei
DS più relativista e sicuramente più lontana da quel mondo cattolico, da quei
valori e da quegli ideali. Grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Grazie consigliera per l’illustrazione è aperto il dibattito chiede di intervenire
Landi, prego Landi.
CONSIGLIERE - MARCO LANDI
Grazie Presidente, io in maniera sicuramente diversa diciamo, credo che l’oggetto
della mozione sia scritto in dei termini che vadano specificati un po’ meglio
perché per quanto riguarda l’UDC un partito che è sempre stato molto vicino nel
rispetto delle diversità e partendo sempre da una laicità delle Stato e dei ruoli,
soprattutto quando si parla di educazione, quindi di scuole crediamo che la
posizione sia quelli di una impostazione sul tema del Crocifisso abbastanza
complessa, è complessa perché si rischia di cadere nelle confusione tra
Cattolicesimo e Cristianesimo è complessa perché si rischia da dare una visione
superficiale di quello che invece è una fede religiosa, qui non stiamo parlando in
maniera specifica di fede religiosa o di cattolicesimo ma stiamo parlando di
quello che è una tradizione antica, di quello che è più che altro parte nella storia,
della civiltà e dei valori italiani ed europei ed allora con questa impostazione noi
diciamo che una parte essenziale della cultura della nostra identità vada
sicuramente preservata, soprattutto perché nel nostro stato laico, noi abbiamo
sempre garantito e in Europa stessa si sono sempre garantite le diversità di
religione e quindi spostare l’asse su una discussione meramente religiosa per
nostro punto di vista non sarebbe opportuno, soprattutto visto anche quello che è
successo sulla stampa, tutti gli scalpori etc. e quindi soltanto con questi toni
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sicuramente dimessi, ma importanti noi abbiamo fatto la richiesta, presentato la
mozione che è iscritta all’ordine del giorno successivamente ma che chiediamo di
emendare la proposta della mozione presentata dal gruppo PDL e Lega per dare un
contributo a questo argomento. Grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Ha chiesto di intervenire il consigliere Carabellese, prego.
CONSIGLIERE - PIETRO CARABELLESE
Grazie Presidente, vorrei esprimere il parere della Lega sulla vicenda, da notizie
di stampa si apprende che in alcuni istituti scolatici le autorità preposte stanno
tacitamente acconsentendo alla progressiva rimozione del crocefisso dalle aule in
accoglimento delle richieste formulate da qualche genitore, addirittura anche con
il ricorso all’Autorità Giudiziaria, la presenza obbligatoria al Crocifisso nelle aule
scolastiche è prevista e contemplata all’articolo 118 del Regio Decreto del 30
aprile 1924 numero 65 nonché dal Regio Decreto 26 aprile 1938 1297
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(Fuori microfono)
Mai abrogata
CONSIGLIERE - PIETRO CARABELLESE
La direttiva del Ministero dell’istruzione numero 2676 del 3 ottobre 2002 dispone
che ogni dirigente scolastico assicuri la presenza del crocefisso presso le aule
scolastiche di propria competenza, il Consiglio di Stato con parere numero 63 del
24 luglio 1988 ha stabilito che le norme regolanti l’esposizione del Crocifisso
nelle aula scolastiche non possono essere considerate implicitamente abrogate
dalla nuova regolamentazione concordataria sull’insegnamento della Religione
Cattolica, sul rilievo della croce a parte il significato che ha per i credenti,
rappresenti il simbolo della civiltà e della cultura cristiana nella sua radice storica
come valore universale indipendente da specifica confessione religiosa, il
Consiglio di Stato con sentenza numero 556 del 13 febbraio 2006 ha ribadito che
il Crocifisso deve restare nelle aule scolastiche, perché non è il simbolo religioso
ma…. No scusate questo l’ho già detto… la civiltà occidentale di cui il nostro
paese è una delle culle scaturisce dal sistema dei valori di cui la cultura cristiana si
è resa interprete nel corso dei secoli, in questa dimensione il Crocifisso è diventato
il simbolo stesso della nostra identità culturale, di fratellanza, di pace, di
giustizia, questi valori assumono una rilevanza ancora più rilevante in presenza di
fenomeni migratori di massa, che mettono a confronto culture e religioni diverse,
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nei giorni scorsi la Corte Europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo nella
sentenza relativa ad un ricorso presentata da una cittadina italiana, originaria della
Fillandia, ha sentenziato che la presenza dei Crocifissi nelle aule scolastiche
costituisce una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le
proprie convinzioni ed una violazione alla libertà di religione degli alunni. La
forma di governo nel nostro paese è la democrazia, rappresentativa parlamentare
con la quale gli aventi diritto eleggono mediante voto i propri rappresentanti per
essere da loro governati, il Parlamento è dunque pienamente rappresentativo della
cittadinanza e di conseguenza la maggioranza parlamentare rappresenta la
maggioranza dei cittadini, la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo
rappresenta una pericolosa intromissione nel nostro sistema democratico, perché
di fatto lede l’interesse di un popolo con il pretesto di tutelare i diritti umani e
civile di un singolo, i diritti che in questo caso non sono assolutamente mai stati
prevaricati, non risulta infatti che i bambini oggetto del ricorso siano stati
maltrattati, né il alcuna maniera discriminati, né che sia stato loro impedito
l’accesso alle aule scolastiche, questa sentenza sembra dunque voler legittimare
una dittatura delle minoranze secondo cui il pensiero del singolo individuo
obbliga la collettività ad uniformarsi ad esso. Il Governo italiano ha
immediatamente pronunciato la volontà di ricorrere contro la sentenza della corte
europea dei diritti dell’uomo ritenendo tale sentenza l’inizio di un pericoloso
attacco nei confronti della storia e della cultura del nostro Paese. Cosa chiede la
Lega? Di farsi interprete delle esigenze del nostro tempo ed a coinvolgere i
rappresentanti locali, dell’amministrazione scolastica di assicurare la presenza dei
Crocifissi in ogni aula scolastica al loro ripristino ove siano stati rimossi nonché
una riflessione da svolgere in ambito scolastico sui valori sopra richiamati insiti
nella nostra storia, nella nostra tradizione a schierarsi a fianco del Governo
Italiano nel ricorso contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
che costituisce una pericolosa minaccia nei confronti della storia e delle tradizioni
dei popoli, nonché una grave intromissione nei confronti del sistema democratico
nel nostro Paese. Grazie.
PRESIDENTE - DI BONITO BIAGIO detto FABIO
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lami Silvio, prego.
CONSIGLIERE - SILVIO LAMI
La sentenza della Corte Europea di Strasburgo che ha accolto il ricorso di una
cittadina italiana in riferimento alla imposizione del Crocifisso nelle aule delle
scuole pubbliche è una sentenza di grande rilevanza perché riafferma in modo
argomentato il carattere laico e pluralista delle istituzioni europee e della
convenzione europea dei diritti dell’uomo sottoscritta anche dall’Italia, e nel
contempo impone al nostro Paese un confronto non più rinviabile sulla legittimità
costituzionale della disciplina normativa di affissione del Crocifisso nelle aule
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scolastiche. Infatti prescrivendo la presenza in edifici pubblici del simbolo di una
sola confessione religiosa, viene a determinarsi una posizione di favore
incompatibile non soltanto con la neutralità, quanto piuttosto con la stessa
imparzialità dello Stato nei confronti delle diverse sensibilità religiose. Ma al di là
di come la si possa pensare, sono convinto che sia sbagliata la modalità con cui è
stata formulata la richiesta di rimozione del Crocifisso, che di fatto ha innescato
un meccanico di percezione negativa verso un largo strato della popolazione che
lo ha avvertito come una sorta di aggressione ai suoi valori e riferimenti religiosi
tradizionali, complicando così il dibattito già complesso in materia di laicità anche
in considerazione della normativa risalente ad epoca precostituzionale. È delle
tutto vero e persino ovvio che i luoghi dove si svolge la vita pubblica si formano
sulla base della propria storia e delle concrete condizioni sociali nelle quali si
svolge la vita dell’ordinamento, ed è per questo che la costituzione non vieta alle
pubbliche istituzioni di avvalersi di un linguaggio simbolico e infatti il giudizio di
conformità costituzionale attiene ai contenuti del simbolo, pertanto vale la pena
ricordare che il Crocifisso a cui si fa riferimento nella mozione non rappresenta
tutta la Cristianità ma solo una parte di essa, la storia del nostro paese e
dell’Europa e della cristianità è un po’ più complessa da come viene rappresentata
dalla mozione. Semplificare tutto ad un’unica ed astratta indennità è francamente
riduttivo, basta considerare i tragici conflitti prodotti dalla riforma e poi dalla
controriforma; so perfettamente che la Croce ha alimentato storicamente speranze
di riscatto dei poveri e degli oppressi, ma non sempre la croce è stato il simbolo
dell’amore in contrasto con il potere, tutti i movimenti popolari rivoluzionari
animati dal Vangelo e che hanno visto nella croce il simbolo della liberazione sono
stati puntualmente repressi moralmente e spesso nel sangue. Quante Croci della
teologia della liberazione sono state abbattute e calpestate dai Crociati della Croce
esibita come trionfo, non per nulla, meno Croci più Vangelo, valevo per la scuola
di Barbina, dove Don Dilani aveva tolto il Crocifisso, meno Croci più Vangelo,
valeva anche per un cattolico come il senatore Mario Zozzini, che da fine politico
e buon legislatore propose di fare passi opportuni per ottenere dalla conferenza
episcopale l’assenso a togliere un simbolo diventa quantomeno equivoco, meno
Croci più Vangelo vale oggi per le tante esperienze di Fede e testimonianza
Cristiana aperta al globalismo dei diritti e della Pace, vale per le comunità di base,
vale per tutte le oscure associazioni e parrocchie, vale per i Valdesi. Le reazioni
scomposte e fuori contesto giuridico da parte del Centro Destra dimostrano una
volta di più che esso è afflitto da una insopprimibile vocazione ad una politica
muscolare incapace di confrontare ragionevolmente le idee politiche sulla
convivenza e di rafforzare la laicità delle istituzioni, la sola che in quanto tale è in
grado di consentire la libertà di ciascuno nel rispetto reciproco del dettato
costituzionale, si può iniziare dal Presidente della camera Fini, anche se per altro
egli critica una cosa che la sentenza non afferma, cioè la negazione del ruolo del
Cristianesimo nella società italiana, ed infatti la sentenza ha condannato non il
Cristianesimo, bensì la pretesa di imporre la presenza del Crocifisso nelle aule in
quanto capace di dare indirizzi confessionali anche a figli di famiglie che non
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desiderano siano dati tali indirizzi.
Quanto al Ministro Gelmini che addirittura arriva a supporre che la Convenzione
Europea dei Diritti sarebbe in contrasto con il dettato costituzionale italiano,
mentre sa benissimo che la presenza obbligatoria del Crocifisso è messa in dubbio
proprio da sentenza delle Corti Italiane. E che dire di un Ministro della
Repubblica, del Ministro Ignazio la Russa che riferendosi ai parlamentari di
Strasburgo afferma urlando in diretta televisiva “possono morire ma il Crocifisso
resterà in tutte le aule della scuola ed in tutte le aule pubbliche” infine il Ministro
Calderoni usa un linguaggio “varicadero” da sollevazione civile, anche se non
suscita stupore perché lui usa fare leggi importanti e poi definirle una porcata. Ma
ultimamente la politica italiana si è riscoperta intorno al binomio amore/odio però
l’odio di cui si è parlato non è quello di cui sono fatti oggetti gli immigrati,
soprattutto i musulmani a cui corrono dietro sindaci sceriffi, vigili urbani e
mafiosi con fucili a pallettoni per rendergli impossibile ed insostenibile la vita e
l’amore di cui si è parlato non è quello che in termini politici si chiama solidarietà
e dovrebbe raggiungere tutti, anche i poveri e gli indifesi, perché tutti siano messi
in grado di vivere umanamente, l’amore e odio che ha invaso il dibattito politico i
mass media come se fosse l’unico rilevante esclusivamente quello nei riguardi il
Presidente del Consiglio Berlusconi e delle sue vicende personali. La politica
dovrebbe invece fare un passo indietro per quanto attiene alla sfera intima della
libertà individuale dei cittadini e dimostrare invece maggiore attenzione nel
produrre politiche capace di dare risposte alle aspettative sociali ed economiche a
cui è delegata, questo per un cristiano politicamente impegnato può rappresentare
un banco di prova non indifferenze, anche per esprimere la propria testimonianza,
di fede, quanto non è accettabile è il fatto di presentare come una scure di
contrapposizione politica una sentenza della Corte Europea in quanto vi ravviso il
rischio oggettivo di alimentare uno scontro di civiltà e l’estremizzazione delle
sensibilità, un argomento così delicato richiede invece atteggiamenti prudenti e
percorsi di condivisione altrimenti potrebbe rivelarsi un boomerang pericoloso
dalle conseguenze incontrollabili.
La principale preoccupazione ma anche osservazione di merito nasce dalla
considerazione che tale scontro possa diventare strumento di vera e propria
speculazione politiche da parte di gruppi minoritari molto attenti a sfruttare ogni
occasione per perseguire un progetto eversivo razzista e xenofobo di quanti
pensano di usare la Croce come una spada. Non si può continuare a far finta di non
vedere che nella vecchia Europa si stia rinnovando quel sentimento feroce che
suddividendo gli uomini in razza e appartenenze religiose regalò il potere al
Partito Nazionale Socialista che distillò tutto il suo veleno minacciando di
contaminare mortalmente il mondo intero. Per convincersi di questo è sufficiente
visitare i siti internet dei gruppi di estrema destra filo nazifascisti e confrontare
alcuni atteggiamenti verbali con quelli di alcuni politici nazionali che svolgono
incarichi istituzionali, potrei citarne moltissimi ovviamente, ma per evidenti
motivi di tempo eviterò di riportare le molte citazioni dei dirigenti della lega a
partire da quello dello stesso Bossi contro il Clero e lo Stato Nazionale, per non
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parlare delle farneticazioni dell’europarlamentare Borghezio e mi limiterò pertanto
a riportare quelle dell’assessore alla sicurezza Claudio Abienti che in occasione
della cosiddetta operazione “White Christmas” nel Comune di Coccaglio in
Provincia di Brescia così si esprimeva alla stampa: Per me il Natale non è Festa
dell’accoglienza, ma della tradizione Cristiana, della nostra identità in riferimento
alla pulizia etnica che il Comune intende fare entro il 25 dicembre 2009
cacciando tutti gli stranieri lì domiciliati senza permesso di soggiorno pertanto mi
unisco ai molti credenti che con umiltà sentono la croce ed il Crocifisso non come
un simbolo di identità culturale dato per scontato e da poter sfruttare
politicamente ma al contrario una testimonianza di fede su cui la Comunità fonda
la propria presenza, il suo percorso, le proprie incertezze, in particolare mi unisco
alle parole di padre Mario Toffari direttore dell’ufficio per la Pastorale Migranti
della Diocesi di Brescia che risponde: caro assessore francamente il Cristianesimo
è un’altra cosa, emarginando il povero emarginiamo lo stesso Cristo e la cosiddetta
identità sbandierata a sostegno di politiche non affatto Cristiane, sa solo di
strumentalizzazione oltre che di proprietà interpretativa del Vangelo è del tutto
legittimo e comprensibile per quanti hanno una visione interpretativa diversa
dalla mia e da molti altri credenti il ricorso dalla sentenza, ma rimane comunque
criticabile il fatto che ad attivarlo sia il Governo che costituzionalmente dovrebbe
rappresentare tutti gli italiani e le loro diverse sensibilità e sono del tutto
inaccettabili le reazioni dell’avvocato del Governo presso la Corte Europea,
l’avvocato gioca infatti sulle parole dato che sa bene che l’articolo 7 del
concordato oggi vigente non si riferisce ad una religione di Stato non più esistente,
bensì al criterio di reciproca indipendenza tra Stato e Chiesa. Ma se c’è un settore
che nonostante la crisi..
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Consigliere si avvii alla conclusione perchè ha già finito il suo tempo, quindi
brevissimamente alla conclusione grazie.
CONSIGLIERE - SILVIO LAMI
Va bene, salterò un pezzo, nulla, mi avviso alla conclusione, sostenendo che le
leggi e chi le interpreta devono adeguarsi diritto e di fatto in attesa dell’esito del
ricorso credo che la sentenza della Corte Europea vada rispettata, non tanto in
riferimento alla gerarchia delle fonti, ma proprio perchè essa restituisce la Croce al
rispetto di tutti ed alla Fede dei Cristiani ed un po’ di laicità alla Repubblica che è
sempre bene ricordarlo appartiene a tutti non credenti e credenti delle diverse fedi,
pertanto più che preoccuparsi dei Crocifissi nella scuola sarebbe forse il caso che
si smettesse di mettere in croce la scuola pubblica. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
41
Grazie, allora io avrei il consigliere Zingoni però gli chiedo se vuole intervenire
prima che io legga gli emendamenti che ufficialmente mi sono stati presentati o
dopo?
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
(fuori microfono)
Dopo
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Non avevo dubbi. Ho ricevuto l’emendamento del Consigliere Landi per conto
della UDC e l’emendamento del gruppo del Partito Democratico, allora gli
emendamenti vanno presentati per scritto, io ve li devo leggere sperando di darvi
una lettura comprensibile, allora partiamo dall’emendamento del consigliere
Landi, se avete in mano la copia della mozione presentata dalla PDL questo
emendamento integra la mozione allora quando la mozione PDL fa la premessa e
quindi arriva “premesso che nell'ordinamento italiano etc.” arriva fino al punto
Landi chiede di aggiungere questa frase: “La Corte Europea dei diritti dell'Uomo
di Strasburgo ha stabilito che la presenza dei Crocifissi nelle aule scolastiche è
una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro
convinzioni e della libertà di religione degli alunni. Su istanza presentata da una
cittadina italiana originaria della Fillandia e socia dell’Unione Atei e Agnostici
Razionalistici” questo punto “premesso” quindi questo è nella premessa. Poi nel
considerato alla fine del considerato presentato nella mozione della PDL Landi
propone di aggiungere:“considerato che la presenza del Crocifisso in classe non
significa solo adesione e condivisione del Cattolicesimo come credo religioso, ma
è soprattutto un simbolo della tradizione antica della storia, della civiltà e dei
valori italiani che stanno alla base della nostra identità risalente ad oltre 2000
mila anni fa. Non è togliendo il Crocifisso dalle aule delle scuole che il nostro
paese farà un passo avanti sul tema della laicità delle istituzioni, perché così si
afferma sono il principio del Laicismo più deteriore, quello della negazione
coatta del ruolo del Cristianesimo” questo nel “considerato” poi rimane il
ricordato, rimane il sottolineato, rimane il consiglio ritiene, preso atto, auspica
impegna, alla fine dell’impegno Landi propone di aggiungere: “si impegna il
Consiglio Provinciale a sostenere il Governo Italiano nella presentazione del
ricorso contro la sentenza di Strasburgo”, quindi questo è l’emendamento
presentato dal Consigliere Landi. L’emendamento presentato dal gruppo dal
Partito Democratico io ve lo leggo come mozione emendata, perchè sarebbe
troppo complicato andarvi a spiegare cosa.. quindi io vi do lettura della mozione
emendata e quindi dell’intera mozione con gli emendamenti dentro del partito
democratico ok allora: “premesso che la Corte Europea dei Diritti Umani con
sentenza 30 novembre 2009 interviene sul ricorso presentato da una cittadina
italiana relativo alla presenza di Crocifissi affissi nella aule di una scuola
42
italiana; premesso che nell'ordinamento italiano l’esposizione del Crocifisso è
regolamentata dal decreto legislativo 297 del 1994; considerato che tali norme
seguono la tradizione del nostro Paese e sono retaggio di norme più antiche;
ricordato che la nostra Costituzione in più punti considera il tema della
Religione per esempio negli articoli 3 - 8 e 19 e che quanto affermato
dall’articolo 7 circa i rapporti tra lo Stato e la Chiesa Cattolica regolati dai Patti
Lateranensi le cui modificazioni accettate dalle due parti non richiedono
procedimento di revisione costituzionale. Sottolineato che il Crocifisso è uno dei
simboli della storia dell’umanità e della nostra storia, della nostra identità, della
diffusa tradizione del nostro Paese e che la cristianità rappresenta le radici
profonde della nostra cultura, la Religione Cattolica con i propri simboli e con il
proprio insegnamento morale appartiene a pieno titolo al bagaglio sociale e
culturale su cui si basano i principi della nostra Carta Costituzionale e tra essi
anche la natura pubblica ed universale dell’insegnamento Cattolico. Auspica che
il simbolo della pietas umana e della Fede Cristiana non sia bandito come
strumento di antagonismo delle Fedi e che nella piena autonomia delle
Competenti Autorità scolastiche le iniziative riguardanti collocazioni o rimozione
di simboli religiosi tengano conto vista la richiesta di riesame del caso del
Governo Italiano deliberata nel consiglio dei Ministri del 6 novembre 2009 delle
sensibilità precedentemente sottolineate, impegna il Presidente della Provincia e
la sua giunta a promuovere iniziative di carattere culturale e di sensibilizzazione
ritenute opportune volte a favorire in particolare il confronto tra le diverse
religioni favorendo ed accompagnando un processo di rispetto tra le varie
sensibilità prevenendo le forme di intolleranza con particolare attenzione alle
scuole. Impegna affinchè l’integrazione delle nostre scuole dei bambini e dei
ragazzi di altre confessioni Cristiani di altre Religioni o diverse sensibilità, sia
una priorità, promuovere il rispetto ed il riconoscimento dei cittadini provenienti
di altri Paesi con altre culture e religioni, quale regola aurea della stessa
amministrazione provinciale. Proseguire nell’attuazione anche di quei principi di
solidarietà ed eguaglianza sociale di cui il Crocifisso è portatore in termini di
politiche sociali attente alla emarginazione sociale grave”. Questa è la proposta di
mozione presentata dal gruppo del PD che va ad emendare la mozione presentata
dal Gruppo del PDL e Lega, ha chiesto di intervenire Maurizio Zingoni, ne ha
facoltà.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
A me Presidente sembra che più una integrazione un emendamento quella sia una
mozione, perchè c’è una parte descrittiva, narrativa, c'è una parte dispositiva e
quindi quella ha tutto il carattere di una mozione che credo che sia anche
condivisibile, perchè ci sono degli aspetti che possono sicuramente essere
accettati, detto questo giudizio, io volevo un attimino mettere i puntini delle “I” su
una vicenda che ci sembra importante, proprio perché la Provincia ha come
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competenza gli Istituti medi superiori, negli Istituti Medi Superiori sono esposti i
Crocifissi, ci vanno i nostri ragazzi e quindi credo che questa volta la competenza
della Provincia sia diretta, mirata e centrata e mi trovo anche in difficoltà perché
sentire personaggi come Travaglio che si dichiarano favorevoli all’apposizione
del Crocifisso un po' mi mette in difficoltà, perchè Travaglio da sempre è stata
una persona che quando si tratta di fare delle battaglie politiche contro il PDL ed
usare gli strumenti francamente ha brandito di tutto, Bersani stesso dice e dichiara,
quindi il partito democratico, perchè se queste parole del Segretario Nazionale
credo che tutti si possa essere d’accordo, Bersani dice che è un simbolo che non
offende nessuno, è simbolo di sofferenza e quindi non si dichiara contrario a
togliere e ad applicare questo dispositivo e si dichiara anche favorevole a quella
che è l’azione che fatto il Governo cioè di presentare ricorso. Ora le parole
francamente strane provengono da quella Sinistra che è un po' il limite del Partito
Democratico, da una Sinistra che qualche anno fa, per bocca del capogruppo di
Rifondazione Comunista definiva e chi c'era se lo ricorda un morticino appeso il
Crocifisso. Ora si può dire di tutto del Crocifisso ma arrivare a dire queste cose
qui di un Crocifisso trattandolo come un morticino appeso credo che sia un’offesa
a tutti noi, ma non un’offesa alla propria coscienza religiosa, allora tu Lami sei
convinto che non è vero, io ti dico che ci sono i verbali e le registrazioni la
capogruppo di Rifondazione Comunista Graziella Pierfederici in un dibattito in
quest’aula definì il Crocifisso un morticino appeso, ora si può negare tutto, si può
dire che è colpa anche di Berlusconi, no, non te, fra l’altro è gruppo non è
presente non c'è Michele Mazzola, l’avrei invitato a ripetere questa cosa qui, se
anche lui era d’accordo che si tratta di un morticino appeso, ma al di là di questo,
credo che ... e lo dice una persona che si ritiene laica perché non ha nessuno
motivo per ritenersi come storia politica e come appartenenza politica ad un
partito confessionale, lo dico perché ci sembra che questa volta qui su questo
aspetto la tradizione del nostro, le nostre tradizioni siano una cosa da
salvaguardare soprattutto in un’aula dove non c’è il Crocifisso, il Crocifisso è in
quasi tutti gli edifici pubblici ed in quest’aula non c’è e quindi secondo me
potremmo anche interrogarci se sia giusto o meno apporre il Crocifisso anche in
quest’aula, ma arrivare a toglierlo nelle scuole credo che sia una cosa veramente
aberrante, quindi la nostra mozione prevede da parte della Provincia
un’attenzione su questo problema, ci sembra anche che la sensibilità del Partito
Democratico attraverso la propria mozione esprima queste cose, chiedere che
siano mescolate quando trattano temi diversi, perché la nostra è più su un piano
diciamo insito nei nostri valori, quella del partito democratico è una mozione più
laica però si sono alcuni aspetti condivisibilissimi, cioè sui vari perché il
Crocifisso deve rimanere e non deve essere brandito come nessuno lo voglia fare
perchè tranne nell’intervento di Lami che ha detto che è colpa anche di Berlusconi
anche di questa cosa qui, nessuno voglia brandire questo argomento come
strumento di divisione politica, caso mai uno strumento di coesione su alcuni
punti. Quindi ritengo che alcuni punti possono essere accolti anche della mozione
di Landi che integrano, ma convogliare tutto in un’unica mozione mi sembra una
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forzatura anche perchè gli obiettivi delle due mozioni siano completamente
diversi. Mi associo con quello che ha detto il mio capogruppo e ritengo che
veramente su questa mozione si debba trovare una momento di unione di tutto il
Consiglio Provinciale, perché non credo che ci si possa dividere su argomenti
importanti come questi qui, che rappresentano più che altro i valori delle nostre
tradizioni e non tanto uno strumento per attaccare gli extracomunitari o per
cercare di fare del buonismo mieloso che non conviene a nessuno. Se
eventualmente a questo punto credo che il PD ci debba dare una risposta se
intende trasformarla ... ciò di fatto è una mozione perchè c’è la parte..
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(fuori microfono)
No, non può fare la mozione, l’ha presentata come emendamento!
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Chiedo scusa consigliere ha terminato?
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Trattandosi di narrativa e dispositivo e quindi di mozione se magari la vuole
trasformare come mozione e metterla ai voti.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora non si può trasformare perchè la mozione ha un percorso diverso, finchè il
regolamento è questo deve passare attraverso la commissione competente o
vengono accettati gli emendamenti oppure no. Comunque ha chiesto di intervenire
il consigliere Bufalini prego.
CONSIGLIERE - ELIS BUFALINI
Solo per come dire, un fatto di correttezza formale sull’emendamento che noi
abbiamo posto il “premesso che” il secondo premesso noi avevamo preso il
riferimento dalla mozione del Centro Destra in realtà il riferimento non è corretto
perché quello che regola il Crocifisso nelle aula è in realtà la direttiva per 2666 del
Ministero della Pubblica Istruzione, questo solo per correttezza formale del nostro
emendamento, poi sull’intervento e su questa cosa interverrà il consigliere Matteo
Tortolini.
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PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Prego consigliere Tortolini
CONSIGLIERE - MATTEO TORTOLINI
Allora: il tema che viene posto ormai non è nuovo, nel senso che si riferisce a
diciamo una sentenza di qualche tempo fa, diciamo così, che ha dato adito ad una
serie di discussioni nel paese legittimamente e su cui ci viene chiesto di... diciamo
in una mozione che poi è stata integrata non so se verrà integrata, ma insomma è
stata richiesta una sua... dei suoi emendamenti da parte di forze politiche e di
gruppi politici e si chiede sostanzialmente un impegno da parte della Provincia di
Livorno della parte finale appunto della mozione di intervento presso le autonomie
scolastiche della nostra Provincia in maniera molto stringente. Io per stare al
merito della mozione e anche rispetto poi all'emendamento presentato dal nostro
capogruppo vorrei esporre quella che è la nostra posizione, la sentenza io l’ho
“leggiucchiata” soprattutto nelle parti più importanti e devo dire che contiene
degli elementi di contraddittorietà certamente discutibili, la nostra posizione non
è quella della sinistra che ho sentito esporre dal consigliere di Rifondazione
Comunista, perchè la mia opinione è che lo Stato Laico non lo si difende con atti
simbolici e che oltre tutto istigano la separazione tra le culture in un vuoto di
valori, perché la laicità non è assenza di valori, naturalmente la laicità afferma a
propri valori, non solo e soltanto nei simboli religiosi, ma anche e soprattutto
delle leggi a partire dalla Costituzione Italiana, quindi è un atto che sicuramente
diciamo non sta delle corde a mio giudizio di una promozione moderna dei valori
di uno stato laico. Detto questo io anche perché la Convenzione Europea, io direi
la nostra civiltà si fonda anche sul Cristianesimo, nella mozione del PDL non c'è
accenno a mio giudizio erroneamente immagino per una dimenticanza all’altro
grande filone che ha dato vita all’occidente liberale e cioè all’illuminismo che è
parte integrante nella nostra storia, della nostra cultura, correttamente si fa
riferimento al Cristianesimo, al Crocifisso, come uno dei simboli, giustamente,
non il solo, ma uno dei simboli, io più esplicitamente direi che la Storia ed anche
la tragedia diciamo della nostra vicenda perché sia il Cristianesimo che
l’illuminismo hanno prodotto anche distorsioni, anche pagine, oggi è su tutti i
giornali la posizione coraggiosa da Papa Ratginzer sull’Antisemitismo che detta
anche luogo a dei silenzi in altre epoche da parte istituzione Ecclesiastica, questo
per dire che c'è stato anche un incedere ed un cambiamento, così come
l’illuminismo ha prodotto altri tipi di tragedie e tuttavia l’occidente liberale si
fonda sul Cristianesimo e si fonda anche sull’Illuminismo, cioè si fonda su valori
Religiosi che hanno riconosciuto nel corso degli anni, perchè prima non l’hanno
riconosciuto, nel corso degli anni hanno riconosciuto il valore della statualità da
cui sono nate le costituzioni che si sono fondate sulla rottura della temporalità del
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potere e sull’affermazione poi successivamente della democrazia.
Detto questo, io ritengo che la sfida che ci viene proposta a tutti noi, non è quella
di utilizzare e questo lo dico per opinione personale ed anche del nostro partito,
questa sentenza ai fini di battaglia politica, la nostra opinione è che la sfida che
sta di fronte a noi è quella, lo diceva Zingoni prima e ci chiedeva conto del perché
abbiamo inserito questo elemento nella nostra mozione, nell’emendamento,
perchè non è una mozione, ma la sfida che sta di fronte noi è quella della
integrazione fra culture diverse ed anche fra persone che vengono da Paesi diversi
e con storie religiose diverse, cioè noi non possiamo limitarci, se vogliamo,
proprio perchè la sentenza che viene messa in campo a nostro giudizio è una
sentenza che contiene alcuni elementi, ve lo dicevo prima che non aiutano un
processo integrativo. Noi dobbiamo secondo noi utilizzare questa vicenda per
allargare il campo diciamo della discussione e della integrazione tra le varie
religioni. Io non credo che il Crocifisso appeso nelle scuole sia un elemento come
dire che vieta la libertà di educazione dei bambini e dei genitori come veniva detto
nella sentenza, è un concetto secondo me astratto, tuttavia la sfida che noi abbiamo
di fronte è far convivere religioni diverse metterle in campo fin dal momento
dell’educazione e dell’istruzione e secondo me e secondo noi è questa la questione
che sta di fronte allo Stato Italiano, il Governo, alla Regione, alla Provincia, se noi
vogliamo fare e non utilizzare la vicenda della sentenza solo per piantare una
bandierina ma semmai per far fare un passo in avanti al nostro Paese, che è un
Paese che vive profonde trasformazioni, insomma secondo me ha un senso se si
tiene insieme alla madre di tutte le questioni che è come noi facciamo convivere
persone, bambini, popolazioni che migrano e che vanno in altri paesi portatori
della propria cultura sapendo che quando vanno in altri paesi devono rispettare
anche le culture dove vanno ad abitare e a lavorare è questo il senso degli
emendamenti che noi abbiamo presentato e che naturalmente tende a fare un passo
in avanti positivo a tutti noi, tra l’altro poi leggo anche le posizioni che prende il
Ministro della Pubblica Istruzione in Italia che vanno esattamente nella direzione
che dico io, cioè che si sostiene noi negli emendamenti, cioè di come noi si riesce
ad integrare il più possibile poi lei ha sue opinioni, noi abbiamo le nostre, tuttavia
si vede che c’è uno sforzo e un’attenzione verso quel tipo di direzione, quindi i
nostri emendamenti hanno un senso positivo e propositivo per allargare il
perimetro diciamo così della mozione che viene presentata avendo espresso la
nostra opinione sul merito della sentenza, ma secondo noi in questo momento, se
noi vogliamo fare una operazione significativa e positiva non dobbiamo solo come
dire frapporci diciamo così a questa sentenza anche perché io mi permetto di dire
che la presenza come diceva il nostro capogruppo del Crocifisso delle nostre
scuole è disciplinata da una direttiva che probabilmente non ha forza di legge, ma
tuttavia è un atto del Ministero che è datato 2002 Governo Berlusconi, il
Ministero era Letizia Moratti che è tuttora vigente, che non è stata trasferita agli
istituti ancora scolastici, tuttavia è un atto del Governo italiano che sancisce come
dire l'autonomia, del nostro.. quindi non c'è nessuno pericolo, quando dico
“sveleniamo il clima” perchè non c'è nessuno pericolo di estirpazione della
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cultura Cristiana del Nostro Paese, insomma bisogna anche riportare come dire le
cose per come sono, perchè altrimenti sembra che si stia discutendo tra la
democrazia e la barbarie, noi si sta semplicemente discutendo di un atto che ha
provocato il risarcimento di 5 mila euro ad una donna che ha presentato un ricorso
e che tra l’altro fai i conti con un direttiva del Governo Italiano che invita le scuole
ad esporre il Crocifisso, quindi detto questo se c’è lo spirito positivo di voler far
fare un passo in avanti, tra l’altro alcune cose che ho detto dall’UDC mi
convincono anche, noi abbiamo presentato emendamenti per ed ho finito, per
partire dalla sentenza sapendo che poi gli effetti della sentenza sono pressoché
nulli, pressoché nulli, per fare una scelta ed un’operazione che ci consente invece
secondo noi di fare un passo in avanti più significativo, perchè di fronte a noi
non c'è pericolo diciamo di questo tipo, semmai c'è il pericolo di una
proliferazione di ricorsi medesimi come ha fatto questa signora Finlandese presso
la Corte Europea...
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Tortolini si avvii alla conclusione per cortesia
CONSIGLIERE - MATTEO TORTOLINI
.. il problema è questo ma gli effetti pratici non sono certo quelli che vengono
descritti, questa è la nostra impostazione, proviamo a svelenire il clima come ho
sentito dagli interventi e facciamo un passo in avanti perché la sfida pratica oltre
politica non è tanto quella di impedire chissà che cosa, perchè non c'è questo
problema, ma semmai di far fare uno scatto al nostro Paese proprio prendendo il
meglio di quella cultura cristiana che non è mai stata solo un simbolo religioso, ma
è stato semmai un messaggio universale che ha teso universale che ha teso ad
unire i popoli e non solo a marcare una identità.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Grazie ha chiesto di intervenire Marco Landi. Prego.
CONSIGLIERE - MARCO LANDI
Soltanto per un motivo procedurale per chiedere se i capogruppo sono d’accordo
per una sospensione ed un incontro tra i capogruppo considerato che sono stati
presentati più emendamenti alla mozione. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Io ho questa richiesta, si vota la richiesta del consigliere Landi, chiedo scusa
Lami si è prenotato ma non può intervenire. Siete d’accordo si vota se sospendere
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la seduta e fare una commissione capigruppo. Allora si vota la possibilità di fare
una commissione capigruppo della durata di 15 minuti, si riprende fra 15 minuti.
Chi è d’accordo, bisogna votare la sospensione per cortesia è aperta la votazione.
prego votare grazie. Avete votato? Chiusa la votazione
VOTANTI:24 FAVOREVOLI:23 CONTRARI:1 ASTENUTI:0
Contrario Lami.
APPROVATA SOSPENSIONE LAVORI PER RIUNIONE CAPIGRUPPO
Consiglieri fra 15 minuti, vi ricordo che se non c’è il numero legale la seduta va
deserta.
- Si dà atto che la seduta viene sospesa per riunione capigruppo alle ore 12.45
- Ripresa lavori ore 13.00
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Prego i consiglieri di prendere posto, il segretario procede nuovamente
all’appello.
SEGRETARIO GENERALE
Kutufà – assente - Di Bonito – presente – Adriani - presente - Antonini – presente
– Bagnoli - presente – Bartalesi – presente – Bogi – presente – Bufalini – presente
– Campioni – presente – Carabellese – presente – Ceccantini – presente – Coluccia
– assente – Corsinovi – presente – Del Bravo – presente – Gambacciani – assente
– Gori – presente - – Gragnoli – assente - Lami – presente – Landi Maida –
presente – Landi Marco – presente – Lupi – presente – Maioli – assente – Marchi
– presente – Mazzola – assente – Mirabelli - presente – Naldini – presente – Pini –
presente – Sposito – presente – Tortolini – presente – Vaccaro – presente –
Zingoni – assente -
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Abbiamo il numero legale, allora riprendiamo i nostri lavori, io do la parola alla
consigliera Vaccaro che ci partecipi l’esito della commissione capigruppo, prego
Consigliera Vaccaro.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
Grazie Presidente a seguito della conferenza dei capigruppo abbiamo stabilito di
concerto con il capogruppo Landi che il PDL e l’UDC presenteranno una
mozione comune per cui la PDL accoglierà tutte le integrazioni previste dalla
mozione del gruppo Landi. Purtroppo non è stato possibile trovare anche un
accordo con il Partito Democratico nella parte diciamo così “finale” quella che
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impegna l’amministrazione provinciale, c'è stata quindi una differente presa di
posizione da parte del PD rispetto alle intenzioni maturate dalla PDL e dall’UDC.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora il dibattito in linea teorica è sempre aperto, se non ci sono interventi io do
lettura della mozione così come emendata... sulla discussione generale ha chiesto
di intervenire Bogi.
CONSIGLIERE - LUCA BOGI
Chiedo scusa aspettavo che lei ci desse la possibilità di riparlare, beh io mi
soffermerei su questo fatto, nello specifico siamo d'accordo sulla parte che
riguarda la dizione “impegna” e siamo anche d’accordo su emendare con le
correzione introdotte dal Landi, su questo argomento comunque volevo dire che
non mi è piaciuto quando si parla di ... abbiamo fatto questa mozione per vedere
che cosa risponde il PD all'interno della Margherita, credo che non siano questi
qui i termini con cui porre questa questione e per evitare anche di scendere sul
personale perchè la faccenda della religione poi riguarda veramente una parte
intima della persona, vorrei leggere brevemente quanto affermato su questo tema
da un noto esponente che la applica ai luoghi sanitari anziché la scuola ma il
concetto è similare per quanto riguarda i luoghi pubblici, leggo testualmente “e se
interpreto la Croce, anzi il Cristo Crocifisso come il simbolo di una indicibile
sofferenza, di una sconfitta riscattata dall’uomo con l’estremo dono di sè, come
segno di fraterna eguaglianza nella condizione umana che sfida ogni convenzione
e potere, perchè toglierlo alla vista? Un simbolo così forte va né imposto, nè
bandito, ho a lungo frequentati luoghi sanitari, continua, che sono luoghi di
sofferenza e di difficile impegno umano e professionale, oltre che parte cospicua
dell’attività della pubblica amministrazione, ospedali rianimazioni hospice e
residenze per anziani, non sempre per le ragioni più diverse il Crocifisso è
presente”. Quello che si cerca di fare con buonsenso nelle nostre strutture è dare
risposte rispettose della cultura e della spiritualità di ciascuno senza offendere e
senza fare sentire escluso nessuno. La cosa che i nostri pazienti chiedono
soprattutto è prima ancora di buone cure, quella di essere accolti, ascoltati,
informati, aiutati senza riserve e senza distinzioni, questo noi dobbiamo loro e se
manchiamo in qualcosa o falliamo dobbiamo scusarci e rimediare, chi opera in
queste strutture se ha fede crede che comunque il Dio che si è fatto uomo guarda
le sue azioni e scruta nel suo cuore, prosegue, chi come me non crede se opera
bene onora quell’uomo Crocifisso e con lui il suo prossimo e se stesso. Enrico
Rossi assessore regionale al diritto alla salute” Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Grazie consigliere, ha chiesto di intervenire il consigliere Adriani.
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CONSIGLIERE - CRISTIANO ADRIANI
Grazie Presidente, io brevemente perché condivido in pieno le riflessioni che ha
fatto il consigliere Lami del suo intervento precedente, io penso che il tema del
Crocifisso sottenda ad una discussione molto più profonda, molto più rispetto ad
un tema che è quello principale, che è il rapporto tra lo Stato e la Chiesa e più in
generale il principio della laicità dello Stato sul quale secondo me sarebbe bene
che la politica italiana si dedicasse con maggiore attenzione e decidesse una volta
per tutte di metterla all’ordine del giorno. Approfondendo queste tematiche, io non
voterò questa mozione, come non voterò l’emendamento che è stato presentato,
perchè non mi riconosco politicamente nel contenuto di questa iniziativa, non ne
condivido l’impianto generale, io considero questa sentenza, la sentenza della
Corte Europea come un atto di civiltà che soddisfa ma posizione di chi si forza di
guarda ad una prospettiva sociale e culturale di modernità vera, incentrata sul
pieno rispetto del principio della laicità dello Stato, la prospettiva di chi guarda ad
una società multiculturale, multietinica e multireligiosa, é una sentenza questa che
prova a mettere l’Italia in linea con il resto dell’Europa, dove questi argomenti
sono considerati in modo molto serio e in questo senso penso che sia necessario
tenere anche in considerazione anche il contesto nel quale nasce questa sentenza
che è l’Europa, è una sentenza che parla in nome dell’Europa facendo una sintesi
del vissuto e della storia di tutti i suoi Paesi, della storia di questo continente che è
fatta anche di guerre fatte anche in nome della Religione o di identità religiose, o
pseudo religiose. Io penso che l’Europa che vuole guardare al futuro non può che
non puntare sul superamento di questa identità e sul pieno e assoluto rispetto del
principio della laicità dello Stato, quello Stato che non confessa alcuna fede, che
difende le libertà sia positive sia negative del singolo, mantenendo una
equidistanza nei confronti delle diverse religioni, io penso che probabilmente stato
meglio affrontare questo dibattito attorno a questo questione importante e
dirompente di nostra iniziativa, senza aspettare che ci fosse una sentenza della
Corte Europea, in questo caso, questa sentenza butta il sasso nello Stagno è una
utile elemento per fare partire una discussione che da noi insomma arriva proprio
tardi. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Io nella discussione generale non o più interventi ci sono altri? No allora io do
lettura, la discussione generale è terminata io do lettura dello mozione così come
emendata nella conferenza dai capigruppo poi certamente quando parlo di
discussione generale poi è segno che c’è la dichiarazione di voto se vengono
richieste. Allora abbiate un po’ di pazienza: “premesso..”
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
51
Scusa Fabio, ma allora finisce la discussione qui e facciamo le dichiarazioni di
voto?
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Io non ho altri interventi
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
Allora vorrei parlare io
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora lei consigliere ha 4 minuti di tempo a disposizione, prego.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Prenderò solo 1 minuto, solo perchè ritengo questa mattina che c'è una assenza
pesante in questo Consiglio c’è l’assenza del Presidente che mi sembra sia voluta,
io ho questo dubbio, mi sembra che sia voluta, questa è un’assenza che ritengo
pesantissima perchè il Presidente ha sempre preso la parola ed ha sempre preso
posizioni su questi temi, avrei avuto piacere e non solo io ma tutto il consiglio che
il Presidente fosse stato presente e questa è un’assenza che mi puzza un po', detto
questo... mi puzza un po' ... poi sa...
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
(fuori microfono)
A pensar male si fa...
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Vedete quando qui si richiama la Corte Europea, la Corte Europea ha fatto una
sentenza che è molto discutibile, non solo dall’Italia, ma da tutti i Paesi Europei è
stata discussa questa sentenza, ma non è detto che il Popolo e la Nazione Italiana è
sovrana e non è detto che si pieghi di fronte ad una sentenza della Corte Europea
che tra l’altro non è una legge del Parlamento e una presa di posizione del
Parlamento Europeo, questo lo vorrei chiarire, ma io farei riferimento alla Carta
Europea che era una carta fondante sui valori Cristiani, non ce lo ricordiamo più
ecco, si fa presente della Corte Europea ma non della Carta Europea scritta a più
52
mani. Vedete io ho sentito parlare di questo simbolo, come simbolo di sofferenza,
di pace, di solidarietà, è un simbolo che è universale, io non riesco a capire
perché possa non so, giustificare certe prese di posizioni come ho sentito il
partito, io non so se è dei Comunisti Italiani io non ci capisco più nulla ora in
questi partiti, non riesco a capire come può giustificare una sentenza del genere,
io vorrei richiamare, invece di richiamare il Ministero La Russa quando dice che
“passeranno sul mio cadavere” io vorrei richiamare che qualcuno è passato sui
cadaveri e ve lo dico io chi è passato, i Comunisti Italiani nell’occasione il
Ministero Diliberto, ve lo ricordate Ocalan, Curcio e la Baraldini, questi sono
stati i vostri gesti di Democrazia in Italia per portare la cultura italiana, questa è la
cultura che noi vogliamo, ecco io vorrei ricordare questo, allora quando si fa
riferimento ai Ministri, bisogna vedere, io il Cristo lo difendo, ma lo difendo
dentro me stesso, non ho bisogno di esternarlo, lo difendo dentro me stesso, sono
stato allevato in questo modo e nato in questo modo, in una Nazione libera, laica
e non laicista, come volete voi, cari signori, pertanto io sono d’accordo sulla
mozione che abbiamo presentato ed anche con l’Emendamento di Landi grazie.
- Si dà atto che entra il Presidente della Provincia dottor Kutufà
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora le sue preghiera sono state ascoltate consigliere Gragnoli, è terminata la
discussione generale, do lettura della mozione che verrà posta in votazione
emendata così come condiviso in commissione capigruppo sulle indicazioni
del....
- I consiglieri del PDL chiedono che intervenga il Presidente Kutufà
sull’argomento
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Il Presidente ha diritto secondo il regolamento ad intervenire in ogni momento per
una sola volta per 5 minuti, quindi lui non mi ha chiesto di intervenire e quindi nel
momento in cui mi chiederà di intervenire gli darò la parola in ogni momento può
farlo.“ Premesso che nell’ordinamento italiano l’esposizione del Crocifisso è
regolamentata dal decreto legislativo 297 del 1994, che la Corte Europea dei diritti
dell’Uomo di Strasburgo ha stabilito che la presenza dei Crocifissi nelle aule
scolastiche è una violazione delle libertà dei genitori ad educare i figli secondo le
loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni su istanza presentata da
una cittadina italiana originaria della Fillandia e socia dell’Unione Atei e
Agnostici Razionalistici, considerato che tali norme seguono la tradizione del
nostro paese e sono retaggio di norme più antiche come il Regio Decreto del 1928
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n. 1297 ed il regio decreto del 1924 n. 965; che la presenza del Crocifisso in classe
non significa solo adesione e condivisione del Cattolicesimo come credo religioso
ma è soprattutto un simbolo della tradizione antica della storia, della civiltà e dei
valori italiani che stanno alla base della nostra identità risalente ad oltre 2000 mila
anni fa, che non è togliendo il Crocifisso dalle aule delle scuole che il nostro
Paese farà un passo avanti sul tema della laicità delle istituzioni perché così si
afferma solo il principio del Laicismo più deteriore dello quella negazione coatta
del ruolo del Cristianesimo; ricordato che la nostra Costituzione in più punti
considera il tema della Religioni per esempio negli articoli 3 - 8 - 19 e che quanto
affermato dall’articolo 7 circa i rapporti tra lo Stato e la Chiesa Cattolica regolato
dai patti lateranensi le cui modificazioni accettate dalle due parti non richiedono
procedimento revisione costituzionale, sottolineato che il Crocifisso è uno dei
simboli dell’umanità e della nostra storia, della nostra identità, della diffusa
tradizione del nostro paese e che la Cristianità rappresenta le radici profonde della
nostra cultura il Consiglio Provinciale ritiene che l’esposizione del Crocifisso
delle scuole deve essere vista oltre che in senso religioso, anche e soprattutto in
riferimento alla storia e alla tradizione dell’Italia perché la presenza del Crocifisso
rimanda ad un massaggio universale e morale che non lede alcuna libertà di
aderire o meno alla religione Cristiana nè tantomeno impedisce ogni altra
espressione di libertà religiosa; preso atto che il Governo nella seduta nella
seduta del Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2009 ha ufficialmente deliberato
la richiesta di riesame del caso, auspica una revisione della sentenza della Corte
Europea e impegna l’amministrazione provinciale ad adoperarsi unitamente alle
competenti Autorità Scolastiche affinché negli edifici scolatici di competenza
Provinciale non vengano assunte arbitrarie iniziative di eliminazione del
Crocifisso e di altri simboli religiosi la dove esistenti e si impegna a sostenere il
Governo Italiano nella presentazione del ricorso contro la sentenza di Strasburgo,
questa la mozione emendata i cui emendamenti sono accettati dai presentatori.
Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto, che ha facoltà per la durata di
tre minuti il consigliere Marco Landi, prego.
CONSIGLIERE - MARCO LANDI
Grazie Presidente, in questa discussione l’UDC ha tenuto un profilo credo
adeguato per quanto ritenesse in virtù del fatto che si è discusso su due mozioni, e
si è discusso anche su un ulteriore emendamento presentato dal PD, in conferenza
di capigruppo io ho esplicitamente detto che condividevo quanto scritto
dall’emendamento del PD perchè rilevo nulla di non votabile e di contrario,
chiaramente per arrivare ad un accordo che unisse le mozioni c'era da fare un
passo anche in vista dell’impegno che è qui citato e che il Presidente del Consiglio
ha letto, su questo non è stato possibile perché il capo gruppo del PD è stato
molto fermo su questo e non è stato possibile magari o trovare una soluzione
univoca, io chiedendo la sospensione, emendando la mozione del PDL ce l’ho
messa tutta, perchè ritenevo che fosse un argomento e un elemento molto
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importante uscire da quest’aula con una unitarietà su un argomento così
importante. Oggi ho espresso nel momento dalla discussione quali erano i miei
pensieri, la presa di posizione del Partito e quindi ritengo di dover votare a favore
sicuramente della mozione emendata con la proposta del gruppo rappresentato del
dal sottoscritto fatta e mi dispiaccio di non potere votare anche le parti che il PD
aveva integrato, però questa non è responsabilità dell’UDC perché noi abbiamo
chiesto un passo in avanti e questo purtroppo non è stato possibile. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Grazie consigliere, ha chiesto di intervenire il consigliere Lami. Prego.
CONSIGLIERE - SILVIO LAMI
Ma sì, molto brevemente, perchè mi sembra anche sulla base della discussione che
c’è stata che è ovvio che voterò contro questa mozione ma soprattutto perchè
secondo me è una mozione sconclusionata dal punto di vista dei riferimenti
giuridici, perché comunque penso che sia impropria, torno a dire che secondo me
la Provincia non ha competenze soprattutto impositive della questione, su questa
questione e quindi il massimo che potrebbe fare è dei suggerimenti che sarebbero
dei suggerimenti tutti politici e non delle indicazioni giuridiche o istituzionali.
Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Grazie consigliere ha chiesto di intervenire il consigliere Bufalini prego.
CONSIGLIERE - ELIS BUFALINI
Io intanto apprezzo quello che è stato lo sforzo dell’UDC per cercare di arrivare
ad una mozione che fosse condivisa da tutti in un ambito così delicato, come
quello di cui stiamo parlando in questo momento, noi voteremo no,
semplicemente per un fatto, perché riteniamo che la mozione del Centro Destra per
come è scritta, per come è posta, per gli impegni che chiede è esclusivamente
strumentale, cioè usa la Religione ai fini politici e credo che questo è una cosa su
cui noi non possiamo assolutamente prestarci. Dico questo perché guardando la
mozione del Centro Destra sembrerebbe che da domani nel nostro paese potessero
essere tolti i Crocifissi, invece come è scritto anche chiaramente all'interno della
sentenza, nelle conclusioni dove c’è “stabilisce” non le argomentazioni di cui si
discute, nello “stabilisce” viene determinato che la ricorrente ha diritto ad una
indennità di 5 mila euro proprio perché essendo la direttiva la 2666 della
Ministero della Pubblica Istruzione questa Corte non può intervenire nella
rimozione dei Crocifissi e dei Simboli religiosi all’interno delle Scuole dello stato
Italiano, per cui non essendovi questo pericolo, è chiaro che l’unica cosa che
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vuole portare il Centro Destra in questa mozione come è stato detto anche
all’interno dei loro interventi vedere di portare divisioni all'interno del Partito
Democratico, ora io credo che questo sia un fine nobile, per cui utilizzare il
Crocifisso e scagliarlo contro il partito democratico, perciò per questo noi votiamo
no alla vostra mozione.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Per dichiarazione di voto il consigliere Corsinovi, prego.
CONSIGLIERE - ALESSANDRO CORSINOVI
Noi abbiamo presentato questa mozione pensando che il tema del Crocifisso non
fosse elemento che dà fastidio a qualcuno, certo la maggioranza di noi che
l’abbiamo presentato sono tra coloro che credono nella Chiesa, una Santa
Cattolica, Apostolica, Romana, e quando pregano lo dicono, quindi credono in un
solo Dio, credono e professano un solo battesimo e credono nella Resurrezione di
Gesù Cristo morto su quella Croce e sepolto. Ma non facciamo del Crocifisso uno
strumento di prevaricazione sugli altri, abbiamo sempre detto, ma non solo noi, lo
dice il Crocifisso stesso che è un simbolo stesso di pace, di solidarietà, di giustizia
tra gli uomini, sicuramente però crediamo che il Crocifisso sia un segno di
distinzione anche se un segno di contraddizione nella storia di tutti i popoli, antica
e moderna. Certo un segno che, a differenza di altri simboli molto usati nella storia
anche recente, non gronda di sangue, se non del sangue di Gesù Cristo. Per noi
quello significa. Così come quell’esempio di essere parte della storia millenaria
dei popoli e della parte passata e recente della storia del nostro Paese e ripenso alle
parole di Teresio Ulivelli, partigiano Cristiano che insieme ad altre centinaia di
migliaia di Cattolici e Cristiani impegnati nella Guerra di Liberazione diceva:
“Signore che tra gli uomini drizzasti la tua Croce segno di Fede, di Pace, ma
anche di contraddizione tra gli Uomini ascolta la preghiera di noi, ribelli per
amore”.. uomini che da Cristiani impugnarono le Armi a difesa della libertà, della
Giustizia del nostro popolo e di questo Paese. Per noi la storia millenaria, ma
anche la storia recente in quel Crocifisso vede rappresento qualcosa, e trovare il
modo di dividersi su questo per noi è francamente poco opportuno anche perché
non abbiamo prevaricato i compiti della Provincia, ma abbiamo semplicemente
fatto una disamina di ciò che riguarda la normativa di legge e la discussione in
corso rispetto a quella sentenza Europea per chiedere che cosa? Un semplice
impegno al Presidente all’Amministrazione Provinciale che d’intesa con le
Autorità Scolastiche raccomandi che non vengano prese arbitrarie iniziative di
rimozione dei Crocifissi. Non abbiamo chiesto di dire alle scuole di mettere il
Crocifisso dove non c'è, (anche se poteva essere opportuno) ma semplicemente
di non rimuovere i Crocifissi che ci sono. Questa semplice iniziativa credo che sia
concretizzata bene nella mozione (poi integrata dal testo della mozione del collega
Marco Landi) e quindi io dichiaro a nome del gruppo del PDL che noi
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ovviamente voteremo a favore.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Grazie consigliere, ha chiesto di intervenire Carabellese. Prego.
CONSIGLIERE - PIETRO CARABELLESE
Signor Presidente la Lega è ancora più convinta del voto a favore di questa
mozione perché voglio fare presente al Presidente e ai consiglieri tutti che questi
ultimi periodi comunque le comunità islamiche presenti del territorio italiano
cercano sempre più di imporre nelle nostre scuole comportamenti inaccettabili,
per i nostri studenti quali la rimozione del Crocifisso dalle aule, la sparizione
tradizionale del presepe natalizio, la separazione delle classi tra maschi e femmine
il divieto assoluto nelle mense di usare alcuni elementi tra cui il prosciutto
l’introduzione dello chador quando non del burka, tracciando una pericolosa
strada verso la cancellazione progressiva dei più elementari diritti civili in barba
alla Costituzione Italiana di cui tutti i partiti si dichiarano a parole validi difensori.
Quando qualche parroco isolato osa manifestare la minima perplessità di fronte a
simili fenomeni miranti alla definitiva cancellazione di una identità ben precisa i
media di regime sono pronti a scomunicarlo pubblicamente etichettandolo come
razzista e intollerante pertanto io voto a favore di questa mozione.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Io non ho altre dichiarazioni di voto ha chiesto di intervenire il Presidente.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Comprenderete che non è facile intervenire senza avere potuto ascoltare tutti i
passaggi delle proposte che si sono misurate intorno a questo problema e quindi
io mi limiterò ad alcune considerazioni sui pochi elementi che sono stati forniti
dalla lettura del testo finale di questa mozione, dispiacendomi che appunto
comprendendo anche per quello che è stato detto lo sforzo che è stato compiuto
dai vari gruppi di arrivare ad un testo comune questo non sia potuto avvenire, è
chiaro che io sono perché intorno a questi valori proprio perché hanno
l’importanza a cui tutti teniamo, ci sia la massima condivisione possibile e non ho
diciamo nascosto il mio sconcerto quando è stata resa nota la sentenza che ha dato
luogo a questo dibattito, perché io annetto ovviamente a questo simbolo un valore
universale ed un valore che appunto non è a mio modo di vedere prevaricatore di
altre convinzioni che io rispetto ovviamente facendo diciamo un’attestazione
ulteriore di fede in quella che rappresenta il Crocifisso ma che ovviamente ritengo
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comunque meritevole di attenzione e di dignità e quindi io ritengo che il fatto di
non essere arrivati a questa convergenza è un elemento di debolezza. Vedo che
intorno a questi simboli si cerca spesso di intromettere elementi di polemica
politica immediata e deteriore, ritengo che le scelte che la Costituzione ha fatto
riguardo ai principi di convivenza di una diciamo tradizione largamente diffusa e
consolidata nel nostro paese con la laicità di Stato sia come tanti parti della
Costituzione elementi di equilibrio nella quali io mi riconosco e quindi
sicuramente, pur essendo un cattolico convinto, non ho ovviamente mai avuto uno
spirito di Crociata, Crociata nel senso di imposizione della Fede in forma di forza
o di aggressione, comunque non sono nemmeno per le Crociate opposte, quelle
che tendono a togliere o a rispondere a questo con ulteriore e pari estremismo.
Ecco mi pare che le amministrazioni provinciali non abbiano nello specifico
competenze particolari, nel senso che pur avendo noi la responsabilità delle
scuole medie superiori, nel senso degli ambienti e così via, non è nello specifico
di questo aspetto una responsabilità, un impegno particolare, diciamo una
competenza specifica della Provincia, io mi auguro che intono a questi temi questa
concordia che non si è trovata in questa sede, la si possa trovare delle sedi proprie
dei Comuni delle Autonomie Scolastiche e altro, prendo atto che si sta largamente
diffondendo per la presenza di ragazzi stranieri come dire una multireligiosità,
ecco io mi sento di prendere l’impegno che credo sia di tutti, quello di
promuovere una integrazione fra tutti i ragazzi e che Religione non sia un
elemento di divisione ed ovviamente condanno con grande forza tutti gli
estremismi che usano la Religione per fare politiche di aggressione.
Io auguro che appunto questo elemento di riconoscimento il Cristianesimo ma
anche altre Religioni hanno atteggiamenti di tolleranza e di comprensione e che ci
sia da parte di tutti, saluto con questo anche con grande soddisfazione la visita
Ieri del Santo Padre alla Sinagoga di Roma, ed anche lì a riprova che bisogna
operare per conciliare questi elementi non certo per dividerli, mi pare o un po'
strumentale francamente la presentazione di questa mozione, per cui anch’io
proprio per questa strumentalità voterà contro, dispiaciuto comunque che intorno
a questi argomenti non si sia potuto trovare una unità che secondo me ci sia,
rimane ovviamente il rispetto, non solo per questo simbolo, ma anche per tutto
quello che questo ha rappresentato nella storia del nostro Paese per quello che
rappresenta e rappresenterà ancora, io mi auguro che intorno a questo si possa
comporre, segnalo che accanto ai simboli bisogna essere anche coerenti nella vita
perché ci sono molti che utilizzano questi simboli e poi hanno comportamenti
assolutamente incoerenti con i simboli stessi, quindi chi agita questi elementi,
ovviamente il discorso non è rivolto a qui, ma chi agita queste aspetti, questi valori
e così via li testimoni coerentemente nella sua vita. Ripeto non è rivolto ai
presenti, a nessuno dei firmatari, non mi permetterei mai, se ci fosse stato questo
fraintendimento lo sgombro, ma io dico che chi fa queste cose poi abbia una vita
coerente con i simboli, le cose che ritiene di dovere difendere ed indicare quindi
richiamo tutti a questo impegno di coerenza e certamente ripeto, sono molto
dispiaciuto che non si sia potuto trovare appunto un accordo, credo perché ho
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partecipato alle discussioni del gruppo del PD che ovviamente è stata una
discussione ampia, partecipata e tutto, ci sia comunque stata, perlomeno io non ho
potuto seguire, perchè ero impegnato nella tutela del lavoro dei livornesi in altra
sede, non ho potuto seguire la discussione di questa mattina, però ho assistito a
quella del gruppo, nel gruppo c’è stato comunque un impegno, un riconoscimento
e questo dibattito è stato molto ampio e partecipato e credo che negli interventi sia
trasfuso un impegno anche di rispetto e di cose che ci sono e che io saluto con
favore, avrei avuto più piacere se questo sforzo fosse arrivato ad una conclusione
unitaria, ripeto cerchiamo di non utilizzare questi elementi per strumentalizzazioni
e battaglie e di rimanere molto più coerenti a questi valori nella vita concreta.
Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora non ho più nessuna altra dichiarazione di voto, per cui ritengo che la
discussione sia terminata, prima di mettere in votazione la mozione, se il
consiglio di consente 30 secondi rispetto ad una questione procedurale, a mio
modo di vedere la mozione non era pertinente perché secondo me, non è e lo dico
alla fine del dibattito questo per non creare infingimenti rispetto al fatto che
Presidente non avrebbe voluto far discutere, quindi lo dico, secondo me non lo
era, perché non c’è, non c’è a mio modo di vedere il legame tra l’attività
dell’amministrazione provinciale ed il contenuto, lo dico ripeto alla fine del
dibattito perchè è finito tutto e adesso si vota, però questo è il mio punto di vista
ho chiesto cortesemente 30 secondi per poterlo dire, questo secondo me non è
assolutamente pertinente con la competenza della Provincia.
E’ aperta la votazione. Grazie.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
Non ho capito la sua affermazione c'è stata la riunione dei capi gruppo lo poteva
dire in quel momento
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
No, no, lei non interviene più, no, io l’ho detto al termine del dibattito e non sono
entrato in merito del contenuto, ho semplicemente chiesto cortesemente di poterlo
dire l'ho detto basta.
- Il consigliere Gragnoli rumoreggia
59
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
E' aperta la votazione. Chiusa la votazione
VOTANTI:27 FAVOREVOLI:11 CONTRARI:16 ASTENUTI:0
RESPINTA
Favorevoli: Bogi, Landi Marco, Gragnoli, Zingoni, Vaccaro, Corsinovi
Carabellese, Sposito, Antonini, Naldini, Landi Maida gli altri presenti in
particolare Di Bonito, Kutufà, Adriani, Pini, Del Bravo, Campioni, Tortolini,
Bufalini, Lami, Bartalesi, Ceccantini, Bagnoli, Lupi, Marchi, Gori e Mirabelli
hanno votato contro. Allora a questo punto noi avevamo stabilito di chiudere alle
ore 13.30 - 14.00 che cosa volete fare? Per me si può andare avanti.
I consiglieri del PDL chiedono come ha votato il Presidente Kutufà
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Io l’ho detto, ho detto che il Presidente Kutufà ha votato contro.
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PUNTO N.18
RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI FEDERICO
MIRABELLI, CRISTIANO ADRIANI, ROSSELLA LUPI, LUCA BOGI,
MICHELE MAZZOLA AVENTE PER OGGETTO “DIFFERIMENTO
DELL’ATTUAZIONE DEI REGOLAMENTI PER IL RIORDINO
DELL’ORDINAMENTO DEI LICEI E DEGLI ISTITUTI TECNICI
PROFESSIONALI”
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Passiamo al punto numero 18 risoluzione presentata dai consiglieri Mirabelli,
Adriani, Lupi, Bogi, Mazzola, Landi avente per oggetto differimento
dell’attuazione dei regolamenti per il riordino dell’ordinamento dei licei e degli
istituti tecnici professionali. Chi chiede di presentare questa risoluzione?
Mirabelli, prego.
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
Allora io non so quanti di voi hanno avuto l’opportunità l'altra settimana di
leggere la rassegna stampa in particolare quella del 13 di gennaio dove c’erano
alcuni articoli sui quotidiani locali che riguardavano il tema in oggetto della
nostra mozione, circa l’applicazione del riordino delle scuole superiori. I titoli sui
giornali locali erano abbastanza chiari, si parlava di caos, iscrizione alle scuole
superiori e di rischio paralisi nel mese di settembre. Il Mondo della scuola subisce
sempre ogni anno cambiamenti piccoli e grandi, è un mondo frammentato e spesso
insomma se non è ben coinvolto in una discussione generale si ritrae alle ipotesi di
cambiamento o di riforma o di riordino, un mondo difficile e complesso, però
penso che la caratteristica del caos della paralisi sia una caratteristica e una
costante comune del Ministero della Pubblica Istruzione guidata da Maria Stella
Gelmini. Un caos che c’è stato permettetemi di dire per i precari, la guerra tra i
precari che ha scatenato, un caos mediatico sul provvedimento del tetto degli
alunni extracomunitari del quale si immaginava già i pullman in tutte le città che
si spostavano con gli autobus per quelli magari di un colore e di una razza, poi
magari molto ridimensionato nella pratica, nella comunicazione successiva, il caos
che c’è soprattutto fra le famiglie dei genitori che hanno i figli in terza media e
devono scegliere a quale devono andare per le superiori, un caos che preoccupa
perchè è stato detto che a settembre partirà comunque un riordino delle scuole
superiori però non ci sono ancora i regolamenti applicativi e quindi le scuole non
sono ancora pronte per affrontare la riforma aspettano ancora degli indirizzi
precisi sul riordino delle scuole superiori le famiglie non sono ancora in grado di
scegliere, tutto l’orientamento fatto fino ad oggi dalle scuole si può dire
vanificato, perchè un riordino può comportare in qualche maniera scelte diverse,
61
una dimensione della scuola diversa, un’offerta formativa diversa quello che è
stato fatto fino ad oggi, mi sembra insomma può essere messo tutto in discussione,
quindi c’è difficoltà da parte delle famiglie, difficoltà da parte delle scuole che in
qualche maniera, insomma la vice preside dell’ITI sul giornale poneva una
questione anche organizzativa dell’orario scolastico, il fatto che ci sono studenti
che vengono da tutta la Provincia di Livorno, dalla Provincia di Pisa, che
comunque si devono confrontare con organizzazioni ed un orario diverso quindi
sono cose e segnalazioni che non devono essere sottovalutate, in più ci si mette le
competenze della Provincia e della Regione che devono organizzare la rete
scolastica, fare una valutazione anche sull’offerta formativa e sugli indirizzi che ci
possono essere nella nostra realtà provinciale, e questo provvedimento, questa
competenza, provinciale rischia di essere in qualche maniera non voglio dire in
contrapposizione, però avete visto che noi abbiamo approvato un documento con
una pagina bianca prima della fine dell’anno perché comunque non era in grado la
Provincia a fronte di un riordino di una normativa non ancora presente etc. Di
poter dare qual era la rete scolastica nel nostro territorio e qual era l’offerta
formativa e gli indirizzi che venivano scelti nelle nostre scuole. Vista questa
condizione di difficoltà delle istituzioni e soprattutto delle famiglie la Regione
Toscana ha avuto secondo me l’intelligenza ed il buone senso di fare una proposta
di differimento di un anno dell’applicazione della normativa, un differimento di
un anno, qui non si mette in discussione il merito, anche se poi di questo
discuteremo, alla fine del percorso che stiamo facendo in commissione, ora il 20
siamo a Portoferraio poi il 26 si incontrano i Presidi qui a Livorno, quindi alla
fine penso che si possa fare anche un dibattito all’interno della Provincia in un
consiglio più specifico nel merito sulla questione, ma per quanto riguarda come
metodo per applicare meglio qualsiasi tipo di legge, bisogna dargli i tempi giusti
per calarli dentro il territorio rispetto alle competenze ed i diritti delle famiglie e
far partire una riforma a settembre con le iscrizioni aperte fino alla fine di marzo,
che è il segno infatti di questa indecisione del Ministero su questo argomento lo
evidenzia ancora di più, perchè si posticipano le iscrizioni, fare un differimento
di un anno consente comunque sia di creare le migliori condizioni per applicare
anche una normativa di questo tipo, la cosa, anche gli studenti su questo i
rappresentanti anche dei Presidi, comunque sia tutti riconoscono che serve un
riordino della normativa perché ci sono tanti indirizzi specializzazioni, una cura
dimagrante dell’offerta formativa complessiva degli indirizzi per mettere in
ordine quello sia necessario, però è altrettanto necessario da parte nostra creare le
condizioni che questa norma se verrà portato avanti il regolamento e a quali
condizioni verrà fatto deve essere calato nel territorio nelle migliori condizione
possibili, altrimenti si rischiano dei danni grossi all’organizzazione del lavoro
delle scuole, e comunque sia non si creano le condizioni alle famiglie di fare una
scelta compiuta e consapevole e secondo me è una scelta fondamentale, anche
secondo il firmatario, perchè quando si sceglie le scuole superiori si va a scegliere
in qualche maniera a costruire un pezzo importante di un futuro di una
generazione di ragazzi, dei nostri figli, quindi in commissione il PDL ha votato no
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su questo cosa, però guardate prendiamolo questo come un atto di buon senso, un
atto di buon senso e di logica per applicare meglio la normativa qualunque essa
sia, dentro il nostro territorio, dentro le nostre scuole, il rischio quello reale è che
ci sia una grossa confusione ed è un rischio vero della paralisi delle scuole nel
mese di settembre. Dare aprile, maggio, giugno, con i mesi estivi che poi sono
anche di chiusura delle scuole, il tempo per organizzarsi, per affrontare questa
riforma, io credo che sia un tempo non sufficiente e quindi chiediamo di sostenere
con forza una proposta che ha fatto alla Regione Toscana l’assessore Simoncini
che riteniamo una proposta di buon senso.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Grazie chi altro intende intervenire su questa mozione? Silvio Lami.
CONSIGLIERE - SILVIO LAMI
No, va bene andiamo al voto, tanto mi sembra che le cose...
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Va bene, rinuncia, Rossella Lupi prego.
CONSIGLIERA - ROSSELLA LUPI
Grazie io credo che a differenza della rimozione e meno del Crocifisso questo sia
davvero un problema serio per gli istituti scolastici un grave e grosso problema
perché sta investendo non una modifica parziale o relativa, ma sta investendo gli
indirizzi scolastici e quindi il percorso scolastico dei ragazzi e di conseguenza
anche l’investimento se non altro ideale che le famiglie hanno fatto sul percorso
dei loro figli, che sia improprio aver predisposto che contemporaneamente alla
stesura dei regolamenti si prevedesse che entrassero in vigore immediatamente per
il prossimo anno scolastico, che sia dicevo questo stato improprio, lo dimostra il
fatto che si sta andando continuamente a richieste di slittamenti, tanto è vero che
appunto il termine per le iscrizioni è stato prorogato al 26 marzo, ne è una
ulteriore conferma il fatto che siamo qui, ci siamo trovati nel consiglio Provinciale
Passato a votare il documento di programmazione della rete scolastica che non
poteva avere recepito le indicazioni degli istituti proprio perchè ancora non era
stati messi in grado di indicare quale profilo assumere in virtù di tutte le difficoltà
necessarie. Siamo di fronte all’evidenza di questo, rispetto al fatto che lo stesso
Consiglio di Stato ha dato uno stop a questi regolamenti nella stesura del parere
perchè aveva indicato un eccesso di deroga, cosa che in questi giorni e solo di
recente in questi giorni ha superato, io li cito semplicemente per dire che in virtù
della modifica sostanziale che si andava ad indicare era proprio per buonsenso
ovviamente necessario, un tempo maggiore è necessario un tempo maggiore, non
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si sta entrando nel merito della riforma, scusate, non si sta entrando nel merito
della riforma, ma nel fatto che si chiede di metterla in campo e di chiedere
l’iscrizione ai ragazzi, alle famiglie in un tempo che non è sufficiente a poter fare
questo e noi abbiamo un osservatorio sulla dispersione scolastica come Provincia
che redige rendiconto, statistiche nonchè le indicazioni su quali sono gli elementi
che comportano ostacoli sul percorso formativo dei ragazzi, c'è la precarietà della
definizione di un percorso scolastico così tutte le incertezze che derivano da
questo, è un macigno sulla strada del percorso formativo dei ragazzi, e quindi in
questo senso, proprio a tutela di quello che può provocare lo sconquasso che si sta
creando negli istituti rispetto a questo, chiediamo che anche il Centro Destra ed
anche l’opposizione in generale possa avallare la richiesta di un tempo maggiore
per definire, perchè si sta semplicemente indicando la necessità di questo, di un
tempo maggiore per poter definire gli ordinamenti.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Grazie, ha chiesto di parlare Bonsignori ne ha facoltà. Prego.
VICE PRESIDENTE - FAUSTO BONSIGNORI
Sì, grazie Presidente, come rappresentante di questa Giunta che si occupa in
maniera diretta di queste problematiche accolgo con favore lo spirito di questa
mozione, è una mozione che come dicevano i presentatori anche la Consigliera
che ha preceduto il mio intervento è una posizione che riguarda essenzialmente il
metodo applicativo alcuni cambiamenti fondamentali per quello che riguarderà le
nostre scuole superiori, non si discute in questa sede in questo momento di merito,
non si discute se la cosiddetta riforma Gelmini è ben fatta oppure no, ma si
discute esclusivamente un aspetto procedurale, tenendo conto di quelle che sono
le enormi difficoltà che si presenteranno all’applicazione di questa riforma stessa.
Vedete la stessa Gelmini aveva dichiarato e riporto volentieri questo tipo di
indicazioni il 24 di novembre che era assolutamente necessario fare portare avanti
un momento di riflessione, qui c’è il testo della dichiarazione Ansa, non ve lo sto
a leggere, ma credetemi la stessa Gelmini riportava con sua dichiarazione era
virgolettata, quindi una sua dichiarazione, la necessità di approfondire ancora di
più in tutto quello che è.. tutti coloro che a vario titolo sono interessati al buon
svolgimento di quella che era la formazione scolastica delle superiori, un
approfondimento delle tematiche e delle proposte che aveva portato avanti, dopo
questa apertura secondo me intelligente ed interessante, si è verificato poi una
ulteriore fase di accelerazione del processo, che non ci porta a fare un qualcosa di
positivo e di ben fatto. Le ragioni che mi portano a questo tipo di considerazione
sono quelle che hanno già elencato e non voglio assolutamente ripeterle è chiaro
che questa mozione che poi deriva da una mozione presentata dalla Regione
Toscana è una mozione ha nel buonsenso e nella importanza che si vuol dare a
questi cambiamenti che aspettano la nostra rete scolastica è la forza a mio avviso
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essenziale di questa mozione.
Guardate noi come compiti istituzionali abbiamo quello di presentare la cosiddetta
rete scolastica provinciale, noi abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo
coordinato un grande lavoro, perchè un grande lavoro che è stato fatto da coloro
che lavorano nel mondo della scuola per presentare una rete scolastica all’altezza,
abbiamo lavorato moltissimo facendo delle conferenze di zona, abbiamo raccolto
le istanze, si sono portate avanti delle considerazioni molto importanti e
interessanti soprattutto per quanto riguarda le scuole primarie dell’infanzia, noi
che siamo competenti più decisamente in quelle che sono le scuole superiori,
abbiamo di fatto, come diceva il presentatore della interpellanza rallentato una
presentazione di proposte proprio perché aspettavamo quelle che erano
l’applicazione dei regolamenti e l’applicazione di questo decreto che di fatto non
era ancora stato promulgato, non siamo stati fermi, perchè con i dirigenti
scolastici e con il provveditore abbiamo già lavorato, quindi esiste già un piano
piano di adeguamento di quelle che saranno le novità che ci arrivano, ma è chiaro
per portare, per fare in modo che determinate novità, senza voler entrare nel
merito a mio avviso importanti, perchè non possiamo pensare che la nostra scuola
superiore vada avanti così com’è con delle leggi che sono presenti dal 1923 e
dobbiamo andare a riformarla, ma senza entrare nel merito perchè ho dei grossi
dubbi sul merito delle proposte fatte, è chiaro che un anno in più avrebbe
consentito un’applicazione certamente più intelligente, più razionale ed avrebbe
evitato tutta una serie di problematiche che saranno fatte per forza in fretta e come
spesso accade, come tutti sappiamo la fretta è una cattiva consigliera.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Grazie Bonsignori, sono altri che hanno chiesto di intervenire? Gragnoli e noi
Naldini.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Vedete questo decreto che sicuramente incide fortemente sulla scuola come diceva
e ci sono delle preoccupazioni nelle famiglie, per carità, lo capisco perfettamente,
ma mi sembra che posticipa e poi fa un prorogazio di 1 mese, lo posticipa di un
mese e pertanto il tempo rimane tale e quale, ma vorrei intervenire nel merito
anche, perché qui tutte le volte che discutiamo della scuola sembra che noi siamo
diventati riformisti e voi conservatori, avete cambiato proprio tattica, questo è il
problema, perchè tutte le volte qui ho assistito, anche nei consigli comunali ho
assistito alle riforme scolastiche io mi ricordo sulla riforma delle elementari
sembrava che venisse giù il mondo e vedo che ora tutto è passato, la riforma
universitaria ugualmente, per te non va bene, per me va bene, perché noi siamo
riformatori e voi invece siete diventati proprio “conservatori” dovete cominciare a
ragionare cominciare ad essere quelli che eravate una volta, cominciare a fare
65
delle proposte diverse, capito, questo è il problema. Grazie.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Ha finito Gragnoli. Grazie. Ha chiesto di parlare la collega Naldini ne ha facoltà
prego.
CONSIGLIERA - ROBERTA NALDINI -
Grazie Presidente. Allora dopo avere sentito i vari interventi io voglio fare due
puntualizzazioni, allora visto che l’iscrizione per le scuole superiori è stato
spostata al 26 di marzo con un margine quindi di tempo di più di 2 mesi per
coinvolgere le scuole, le famiglie, gli alunni con le attività di orientamento e
informazione sui nuovi licei istituti tecnici e professionali previsti dalla riforma, e
visto anche che il consiglio di Stato ha dato l'ok e l’ha dato soltanto per le prime
classi e quindi in forma graduale e ci saranno poi tempi brevissimi per passare
nelle varie commissione parlamentari e nell'arco di una settimana è previsto il
definitivo sì di Palazzo Chigi, inoltre ho sentito parlare della dispersione
scolastica, il rimandare di un anno come richiesto dalla risoluzione dell’entrata in
vigore dei nuovi ordinamenti non è certo una strategia finalizzata alla prevenzione
della dispersione scolastica, perchè voi sapete bene che questo non dipende da
questi nuovi ordinamenti, ma è una cosa ben più radicata nei territori, come del
resto si evince dal lavoro ottimo fatto dall’osservatorio scolastico e considerando
anche che la quinta commissione avrà in calendario, sia per l’Elba, sia per
Livorno, la riunione con i Presidi e gli studenti, sapendo anche benissimo che
questo inizio dell’anno sarà un anno di lavoro impegnativo ed importante, per
tutti, le categorie sindacali, le scuole, i dirigenti, e le famiglie, non vorrei
guardate nel mio intervento non lo volevo dire, ma è venuto fuori che il dubbio
che tutto questo sia perchè naturalmente con questi nuovi ordinamenti tutte queste
categorie dovranno lavorare anche ovviamente nei mesi estivi e come fu detto da
un sindacalista nella riunione della quinta commissione che certamente non
vogliono lavorare di agosto non vorrei che questo fosse la spinta di tutto questo. Io
credo che detto questo posso assicurare che il nostro voto quindi è contrario.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Grazie alla collega Naldini, non ho altri iscritti a parlare su questa mozione e
quindi possiamo concludere il dibattito e procedere alla eventuale dichiarazione di
voto, chi chiede di intervenire? No, non ci sono richieste di intervento per
dichiarazione di voto. Bene, allora si conclude la discussione e si passa alle
votazioni, possiamo dichiarare aperta la votazione, prego i colleghi di procedere.
Prego chi non ha votato, dichiaro chiusa la votazione.
VOTANTI:25 FAVOREVOLI:18 CONTRARI:7 ASTENUTI:0
66
APPROVATO.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Presidente ci può leggere i voti
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Allora hanno votato a favore, Di Bonito, Bogi, Adriani, Pini, Del Bravo,
Campioni, Tortolini, Bufalini, Corsinovi, che praticamente ha sbagliato a votare,
Lami, Sposito, Bartalesi, Ceccantini, Bagnoli, Lupi, Marchi, Gori, Mirabelli,
hanno votato contro: Gragnoli, Zingoni, Vaccaro, Carabellese, Antonini, Maida
Landi e Naldini.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Hai votato a favore te!
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Hai votato a favore...
- Tutti i consiglieri ridono
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Va beh, ho sbagliato.
67
PUNTO N. 21
MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI FEDERICO MIRABELLI,
CRISTIANO ADRIANI, ROSSELLA LUPI, LUCA BOGI AVENTE PER
OGGETTO: “POLITICHE A SOSTEGNO DEL COMPARTO DELLA
COMPONENTISTICA”
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Allora dicevo c'è la richiesta da parte di alcuni colleghi di posporre la discussione
sulla mozione al punto numero 19 che era quella che avevo presentata io avente
per oggetto il muro di Berlino e la ricorrenza del 9 novembre, siccome il Muro di
Berlino è già caduto e la ricorrenza del 9 novembre c’è già stata, quindi si può
accogliere la richiesta di discutere in una prossima occasione e passare invece in
una prima occasione e passare invece alla discussione del punto 21 cioè alla
mozione presentata dai consiglieri Mirabelli, Adriani Lupi, Bogi che ha per
oggetto politiche a sostegno del comparto della componentistica.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Presidente scusi abbia pazienza?
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Chiede di intervenire sull’ordine dei lavori?
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
Sì, una comunicazione proprio sull’ordine dei lavori, siccome in conferenza dei
capigruppo avevamo concordemente stabilito da fare terminare i consigli
provinciali intorno alle 13.30 - 14.00 al massimo, perchè abbiamo visto nelle
sedute precedenti che prorogare l’orario della seduta fino alle ore 17.00 rende
veramente snervante il prosieguo dei lavori e la concentrazione da parte dei
consiglieri per espletare al meglio le proprie funzioni, visto che siamo già alle ore
14.00 chiederei a voi, a lei e ai colleghi come intendiamo procedere e
personalmente ho anche una proposta da fare che se vuole gliela possa anche dire.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Collega Vaccaro mi era parso di capire che si era detto 14.30 per la verità.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
68
No, 13.30 al massimo le 14.00, questo è stato stabilito in conferenza capigruppo.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Comunque questa mozione possiamo discuterla e poi chiudere siete d'accordo?
Qual è l’orientamento prevalente, lo chiedo ai proponenti la mozione?
CONSIGLIERE - MATTEO TORTOLINI
Io andrei avanti era stata fissata alle 14.30 la chiusura no?
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
No, alle 14.00
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
No, ho detto che a me era parso di sentire 14.00/14.30 cioè non si era fissato un
orario preciso, si era detto di non proseguire per tutto il pomeriggio
CONSIGLIERE - MATTEO TORTOLINI
Allora io proporrei di arrivare alle 14.30 e vediamo a che punto siamo, dopodichè
si prende una decisione.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Anche per darci una priorità sulle mozioni da affrontare.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Bene allora discutiamo adesso il punto che ci è detto 21 chi vuole illustrare la
mozione prego Mirabelli.
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
Con questa mozione abbiamo voluto raccogliere le proposte che sono contenute
dentro il documento portato dalla delegazione Toscana della componentistica a
Bruxelles nel febbraio del 2008 un documento voglio ricordare condiviso dalle
parti sociali, Confindustria, i Sindacati le RSU e le istituzioni a livello Regionale,
a Livello Provinciale, a livello Comunale, io parto da una lettura di quelle che
69
sono le proposte per poi illustrare meglio il contenuto. Si chiede all’unione
Europea di sostenere il settore auto e la componentistica favorendo il radicamento
territoriale, gli investimenti, la nascita di nuove attività, l’innovazione tecnologica
di processo e di prodotto, la ricerca con più elevati contenuti ambientali ed
ecologici, nelle produzioni, infine potenziando anche il sistema della formazione
professionale, questa è la proposta che riguarda l’istituzione Europea perchè ha
competenze di questo tipo.
Si chiede al Governo nazionale un impegno coerente ed incisivo per il lancio delle
politiche industriali a sostegno del settore dell’industria dell’auto e della
componentistica a partire dai tavoli nazionali costituiti recentemente sulla
componentistica, sulla innovazione, e sul mercato, qui sull’idea di sviluppo ci
sono degli elementi di difficoltà, io non voglio imputare responsabilità grosse al
Governo attuale o a quelli passati che ci sono, ma sul momento storico di oggi,
perchè anche il piano industriale di FIAT comunque non è chiaro fino in fondo,
non è trasparente fino in fondo sulle prospettive e gli investimenti da fare in
questo Paese e quindi questo rappresenta anche un elemento di difficoltà per il
Governo sulle contromisure o le iniziative da poter prendere, certo su questo
voglio esprimere la mia solidarietà ai lavoratori di Termini Imerese che nei giorni
passati hanno scioperato e nei prossimi giorni continueranno a farlo e sono in
attesa di alcune risposte dai tavoli nazionali sul futuro dell’impianto di Termini
Imerese, perchè chiudere uno stabilimento ma senza dare nessuna garanzia di
nessuno tipo, io credo che sia una cosa allarmante e fanno bene a protestare e
manifestare.
Si chiede in questa mozione anche il rinnovo degli incentivi sulla rottamazione
purchè rimodulati al fine di sostenere le produzioni italiane, sugli incentivi si può
discutere molto, perchè comunque sia sono una droga al mercato, una droga al
mercato che comunque ha fatto qualcosa di positivo in un momento di crisi.
Bisogna arrivare alle condizioni per le quali si possono continuare a fare gli
incentivi ma ridurli gradualmente, in modo tale da stabilizzare il mercato
dell’auto. Parliamo di modulati anche perchè gli incentivi dell’anno passato hanno
privilegiato nettamente l’industria automobilistica polacca, perché le auto più
vendute sono la Panda e la Cinquecento mentre la Punto viene fatta a Melfi, gli
altri prodotti FIAT sono scarsamente avvantaggiati dagli incentivi sulla
rottamazione, si rischia con gli incentivi impostati in questa maniera di noi
sostenere con il nostro mercato italiano, di sostenere le produzioni industriali di
altri paesi è quello che succede, il dato eclatante è il fatto che in Italia si
immatricolano 2 milioni di auto 500 mila prodotte in Italia, il resto circa prodotte
negli altri paesi e quindi secondo noi bisogna fare degli incentivi che cambiano in
qualche maniera anche questo tipo di tendenza oltre che avere delle scelte nei
piani industriali ove si decida di produrre di più in Italia. Rimodulazione degli
incentivi anche per il settore commerciale che è il settore che è stato colpito
duramente dalla crisi, si parla di un meno 20 parlo così in termini medi di
immatricolazioni in meno, quindi vuol dire questo dato che c’è una crisi profonda
nel settore delle piccole e medie imprese che sono colpite dalla crisi e colpite
70
anche dalla stretta finanziaria da parte delle banche e quindi poi quando devi
andare ad acquistare un automezzo e ti danno i prezzi esorbitati, poi si deve
ricorrere al credito, se poi c’è anche lì un prezzo alto e poi un ricordo al credito e il
credito viene strozzato ci sono delle difficoltà, quindi bisogna intervenire su più
punti per ridare fiato anche al settore commerciale. Si chiede inoltre alla Regione
Toscana di promuovere un progetto regionale sull’industria di produzione dei
mezzi di trasporto e delle sue componenti, questo vuol dire mettere insieme
politiche attive di sviluppo per un settore di questo tipo, facendo leva su quelli
che sono gli aspetti positivi del nostro territorio, perché attraggano comunque
impresa, faccio un esempio per quanto riguarda la LTM che è un investimento
recente quindi vuol dire che il territorio ha delle potenzialità in qualche maniera ci
sono, quindi politiche attive per sviluppare le potenzialità, la ricerca,
l’innovazione, sviluppare anche la logistica, applicata all’industria, il lavoro deve
essere fatto su tutto l’interporto, la portualità insomma sono cose che in qualche
maniera possono rafforzare le potenzialità e fare anche interventi che vanno a
ridurre le criticità presenti nel nostro territorio. Questo perché può essere
realizzato con una capacità di mettere insieme, di fare sinergia di tutte le
competenze dell’istituzione a livello locale, provinciale e regionale, facendo
sinergia avendo una visione comune si riesce a fare massa critica su un problema.
Quindi si parla di una componentistica regionale che passa da Livorno, passa ante
dalla camperistica di Firenze, passa anche dalle due ruote la Piaggio di Pontedera
quindi la dimensione del progetto regionale è questo. Fare massa critica ci
consente di essere più forte nei tavoli nazionali, nei confronti del Governo che è
in carica in questo momento, ma chiunque ci sia, di essere più forti nella
contrattazione con il Governo nazionale e di essere più forti anche nella ricerca dei
finanziamenti con l’Unione Europea, quindi fare un discorso di questo tipo di
progetto regionale credo che sia una opportunità, una cosa molto, molto,
intelligente, a sostegno di questo secondo noi bisogna percorrere la strada che ha
intrapreso anche il sindaco di Livorno per trovare una soluzione al progetto
Rossignolo, cioè avere un rapporto diretto, non voglio dire privilegiato, con la
Regione Piemonte perchè è coinvolta da processi di reindustrializzazione del
settore dell’auto perchè c'è la FIAT, perché grandi investimenti vengono
convogliati al nord più che invece al sud, c’è anche questa dinamica in corso,
avere rapporti con la Regione Piemonte è con l’osservatorio della
componentistica del Piemonte che sicuramente è molto più avanzato e sviluppato
ed entra più nel merito di quello che è di Livorno, ma questo è commisurato al
peso di Livorno nella componentistica che è un 5-4% mentre il Piemonte ha un
interesse molto rilevante, quasi il restante in termini percentuali, però è
intelligente avere rapporti con chi la Regione Piemonte e l’osservatorio di Torino
sulla componentistica per fare sinergie ed alleanze e fare un lavoro comune. si
chiede inoltre alla Regione Toscana di promuovere una conferenza con i vertici
europei, perchè non bisogna dare per scontato che le multinazionali siano lontane
e allora c’è una difficoltà ad avere rapporti, no, noi bisogna avere il coraggio di
avere rapporti con le multinazionali, capire quali sono i loro problemi, avviare
71
un dialogo, un confronto e portare quelle che possono essere le nostre proposte
perché dal confronto, da una contrattazione più ampia a livello territoriale, con
tutti i soggetti, si può anche arrivare a delle proposte e delle idee più avanzate, per
consentire un maggiore radicamento della componentistica nel nostro territorio.
Ho detto prima in una circostanza che è una missione impossibile, perché gli studi
statistici ci dimostrano che i maggiori investimenti nella componentistica nell’auto
motiv ci sono nella parte occidentale dell’Europa, non nella parte orientale e
quindi su questo bisogna fare una riflessione e sono convinto che non è una partita
aperta, ma è una partita che dobbiamo giocare con tutte le nostre potenzialità e
lavorando su quelle che possono essere le nostre criticità. Voglio fare in
conclusione un apprezzamento all’amministrazione Provinciale per il lavoro fatto
da luglio fino ad oggi, non voglio dire che ci sono elementi di discontinuità, però
voglio dire che è stato cambiato il passo su questo tema, è stato riattivato
l’osservatorio, si è provato a dare una soluzione, un contributo ad una soluzione al
progetto Rossignolo con un contributo anche da parte della Provincia, si è provato
a trovare una identità più marcata nel Compolab perchè comunque sia è un
progetto che è partito dopo un po’ di tempo di attesa, è partito dalla necessità di
avere una identità più precisa, ed io su questo credo che l’amministrazione
provinciale in questi sei mesi ha lavorato egregiamente. Grazie.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Grazie al collega Mirabelli, ho visto che ha chiesto di intervenire il collega
Zingoni. Prego.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Unicamente per specificare il nostro voto è un voto favorevole, ma i contributi ed
il maggior impegno che è stato chiesto al Governo mi sembra che in questa fase
proprio sulla vicenda FIAT lo stia dimostrando, ora non bisogna confondere i
piani, perchè tu giustamente Mirabelli dicevi che la gran parte degli incentivi
viene utilizzata per acquistare macchine straniere però un Governo non può
entrare nel merito di un sostegno diretto alle aziende italiane anche perchè sarebbe
passibile di un procedimento di infrazione da parte della Comunità Europea,
diverso è il discorso della promozione nel nostro territorio, di quella che è una
Cenerentola, perchè bisogna ricordarsi che la componentistica auto è stata una
invenzione di questo territorio per fare fronte della deindustrializzazione che c’è
stata da parte delle grandi industrie di Stato, la vicenda della CMF, per trovare
traccia nell’economia locale di elementi legati alla componentistica, al settore
automobilistico bisogna risalire agli anni ‘60 quando a Livorno, c'era un’unica
fabbrica di automobili che erano le famose Bizzarrini, poi completamente questo
territorio tranne la Motofides che si chiama Motofides ma faceva siluri, o altre
aziende tipo la SPICA che è stata dismessa era partecipata statale non ce ne sono
72
più state, quindi è anche evidente che gran parte degli aiuti arrivano la dove c'è
una sede importante dell’unica azienda automobilistica italiana, l’unico gruppo
che è FIAT che in questa fase con la conduzione di Marchionni come ha ribadito
anche recentemente, ha detto chiaramente che lui fa l'industriale, cioè lui fa gli
interessi dell’azienda non fa gli interessi del Paese, su questo c'è da chiarirsi bene,
cioè che cosa possono fare le Province, non è che possono costringere a.. però
potrebbero dare un esempio ad esempio ne dico una perché qui bisogna
cominciare a predicare bene e razzolare meglio, nell’acquisto delle auto blu, le
famose auto blu, qui mi risulta che ci siano delle Audi acquistate, quindi i primi a
praticare una politica diciamo non in linea con quello che si vorrebbe dire siamo
proprio noi è l’amministrazione provinciale che compra auto straniere, vedo dei
bei fuoristrada giapponesi con scritto Provincia di Livorno, allora al di là di quelle
che sono le esternazioni e le dichiarazioni così, poi quelle che va detto va anche
praticato, se si vuole sostenere queste comparto, lo si faccia a tutto tondo, non è
che si viene qui, si vota una mozione dicendo si sostiene italiano e poi si fa il
contrario, l’altro aspetto di quello che dicevi te è quello legato alla logistica, alla
promozione, anche qui bisogna scendere nel concreto, io ricordo a questo
consiglio che c'è l'arteria più importante di penetrazione al porto di Livorno che è
bloccata da due anni, e ancora il buca è lì non si ripara, cioè ci vogliono 2 anni
per riparare una buca sulla penetrazione al porto della Firenze - Pisa – Livorno-
ASSESSORA - CATALINA SCHEZZINI
(fuori microfono)
Quella non è una buca, ma un cedimento strutturale di 160 metri.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Un cedimento strutturale è comunque una buca, non è un cedimento che si rialza,
va giù e quindi.. comunque riparare 160 metri in due anni mi sembra un po’
eccessivo. Allora nel confermare il sostegno perché noi riteniamo che ci sia
bisogna di un maggior impegno, vogliamo fare anche un richiamo però a questa
amministrazione provinciale, le auto cominciamo a comprarle italiane, invece di
quelle straniere, quando ci sono problemi attiviamoci come dovremmo fare su
quelle che sono le grandi reti viarie. Mi sembra che il Governo più di quello che
sta facendo con anche le dichiarazioni del Ministro Scajola che ha detto che i
finanziamenti che arrivano devono rimanere alle aziende che investono e
soprattutto danno occupazione in Italia, non è questo un principio autarchico, ma
è un principio di sopravvivenza cosa che in periodo di crisi come questa è quanto
mai più che necessaria.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
73
Grazie a Zingoni, ci sono altri interventi? Sulla mozione si chiude il dibattito sulla
mozione si passa a metterla in votazione. Qualcuno chiede di intervenire per
dichiarazione di voto? No, allora si chiude la discussione definitivamente e si
procede alla votazione. Dichiaro aperta la votazione.Chiusa la votazione. Vaccaro
che cosa c’è tolga il dito dal pulsante!
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Un attimo presidente...
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Scusate colleghi del gruppo, quando io dico si chiude, lo ascoltano tutti e non si
può poi riaprire la discussione dopo che si è chiuso.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
Ha ragione Presidente stavano discutendo proprio di questa mozione è emerso che
negli impegni c’era scritto “si impegna il Governo” ma non c’è scritto non si
impegna la Regione Toscana, allora noi suggeriamo “si impegna anche la Regione
Toscana” e noi la votiamo, non è un problema, se la maggioranza ci sta a fare una
cambiamento del genere sulla mozione “si impegna anche la Regione Toscana” è
nella parte finale.
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
(fuori microfono)
Ci si impegna tutti.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Ci si impegna tutti, non potete dire sempre al Governo si impegna la Regione
Toscana e anche la Provincia..
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
La proposta di emendamento deve essere accolta dal proponente, quindi ci deve
dire se va bene o non va bene.
74
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
Io dico di sì, non ci sono problemi, sfonda una porta aperta, anche se per me è
sufficiente anche quella lì a premessa, però non è mai male ribadire.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Allora al secondo paragrafo della parte dispositiva, dove si dice “chiedere al
Governo Nazionale ed aggiungiamo ed alla Regione Toscana un impegno
coerente e incisivo per il rilancio..” Prego Mirabelli.
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
Io per capire dove metterlo perché ....io metterei così “chiedere alla Regione
Toscana un impegno del promuovere un progetto regionale ..”
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
No, quello c’è già scritto.
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
No, manca l’impegno lì
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Quando si parla dell’impegno che si chiede al Governo Nazionale il consigliere
Gragnoli ha chiesto di integrarlo “con analogo impegno da chiedere alla Regione
Toscana” dico bene consigliere Gragnoli?
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
Sì è rafforzativo.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Quindi al secondo paragrafo della parte dispositiva dopo la parola “al Governo
Nazionale” Gragnoli propone di aggiungere “e alla Regione Toscana”
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
75
Scusami presidente quello è lo specifico, c'è un riferimento esclusivo a politiche
che forse ha più competenza a livello nazionale, qui si parla dei tavoli prodotti dal
Governo, io lo metterei sotto, ma l’ho detto anche prima.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Mirabelli, lei all’inizio ha detto subito “sì, non mi pare il vero” ed ora..
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
Ora si discute dove collocarlo, come collocarlo perchè..
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Sì allora ci dica esattamente che cosa intende fare.
CONSIGLIERE - FEDERICO MIRABELLI
“Chiedere alla Regione Toscana un impegno nel promuovere un progetto
regionale” va bene?
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Senta Gragnoli se gli va bene. Gragnoli è soddisfatto? Sì. Allora il terzo paragrafo
della parte dispositiva finisce così “chiedere alla Regione Toscana un impegno a
promuovere un progetto regionale sulla industria di produzione” bene d’accordo.
Se ne prende atto questo è il testo che si mette in votazione e si procede alla
votazione. Non ci sono dichiarazioni di voto, dichiaro aperta la votazione. Chiusa
la votazione
VOTANTI:24 FAVOREVOLI:23 CONTRARI:1 ASTENUTI:0
APPROVATA
Ha votato contro Lami.
76
PUNTO N. 23
MOZIONE PRESENTATA DALLA QUARTA COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE AVENTE PER OGGETTO: “CRISI DI
MERCATO DEI PRODOTTI AGRICOLI ED AGROALIMENTARI NELLA
PROVINCIA DI LIVORNO
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Allora adesso avremmo per rispettare l’impegno che si siamo presi 10 minuti fa da
completare ancora per 7 - 8 minuti ed arrivare alle due e mezzo due mozioni mi
permetto di fare una proposta la 23 è una mozione che viene dalla quarta
commissione e riguarda la crisi di mercato dei prodotti agricoli, agroalimentari
nella Provincia di Livorno, la 24 mi era parso di capire che era stata sollecitata più
volte addirittura era stata messa come emendamento alla votazione sul bilancio era
quella relativa alla partecipazione dei giochi delle isole, se lo ritenete opportuno
possiamo fare la 24 e vedere se ci rientra dopo di fare la 23 altrimenti la 23 si
pospone. La 22 era quella della Toremar però c’era una proposta di ritirarla bene
la faccia, la parola al collega Landi.
CONSIGLIERE - MARCO LANDI
Allora considerato che il sottoscritto aveva dato una parola, ed in questa sede la
mantiene per il ritiro della mozione il quanto il Presidente della Commissione
numero 2 Kety Pini ha mantenuto egregiamente gli impegni presi in Commissione
e per quanto detto anche in conferenza dei capigruppo la vorrei ringraziare intanto
perché l’incontro con l’assessore Conti si è regolarmente svolto entro la fine
dell’anno il 27 dicembre ed in più abbiamo fatto un altro incontro con i tecnici
della Regione in questa sede, devo dire che il ritiro della mozione toglie
certamente dall’imbarazzo su un voto che è stato evitato in più tempo da ottobre a
questa parte insomma da quando l’UDC ha iniziato a presentare tutta una serie di
mozioni, interpellanze etc, ritengo però che questo ritiro non significa
assolutamente abbassare la guardia su un argomento che certamente deve rendere
la Provincia protagonista di una partecipazione ad una decisione, ad un momento
veramente importante per la storia dei trasporti verso l’Arcipelago Toscano.
Grazie.
VICE PRESIDENTE - ALESSANDRO CORSINOVI
Bene, credo che quello che ha detto Landi lo condividono anche gli altri firmatari
perchè la mozione è stata firmata da Carabellese e Mazzola che non c’è, bene, ok,
d’accordo, allora c'era una richiesta di precisazione che però va solo come
annotazione non cambia l’esito della votazione che rimane quella che è il
consigliere Lami ha dichiarato che si è sbagliato a votare, ha fatto esattamente
77
come ho fatto prima in una occasione precedente ma questo non inficia nè il
verbale, beh cambia le cose, allora facciamo la mozione numero 24 dei consiglieri
Zingoni, Vaccaro, Gragnoli, Antonini, Marco Landi, Maida Landi, Naldini, Pietro
Carabellese, Maioli e Corsinovi sulla partecipazione alla 14° edizione giochi
mondiali delle isole. Chi vuole illustrarla? Si procede alla votazione, per
dichiarazione di voto nessuno chiede di intervenire? Ho chiesto ai colleghi
siccome c’era la 23 che mi era parso di capire che era meno urgente della 24 e si
era detto alle 14.30 di chiudere ho chiesto ma nessuno ha detto di no di fare la 24
prima della 23. Prego. Non c'è nulla da male, però se io chiede di fare e nessuno
mi dice no, è chiaro che si procede però se volete fare la 23 si fa la 23 vuol dire
che non si farà in tempo a fare la 24 o si fa anche la 24? Ha chiesto di parlare
Ceccantini.
CONSIGLIERE - ANTONIO CECCANTINI
No, io ribadisco premesso che sono totalmente contrario a questo metodo che
consiste nell’andare ad oltranza, al massacro finché siamo ad esaurimento e questo
non mi sembra corretto nei confronti anche di chi ha lavoravo, ha fatto mozioni
interpellanze etc. indipendentemente da chi siano, premesso questo ed avevamo
detto 13.30, poi 14.00 ora sono 14.30 era ovvio che non ci entrassero tutte e visto
che non c’entrano chiedo che venga rispettato l’ordine che era stato stabilito.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora siccome un sacrificio si può fare, ci sono due mozioni
CONSIGLIERE - ANTONIO CECCANTINI
Ma insomma, tutte le volte è cosi!
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Ci sono 2 mozioni, no, no, scusa Ceccantini..
CONSIGLIERE - ANTONIO CECCANTINI
Ma tutte le volte è così alla fine è sempre così!
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Scusa Ceccantini, stai tranquillo ci sono due mozioni si va alla fine delle due
mozioni, se si fa un quarto alle tre pazienza, ormai si è fatto 30 si fa 31, prego
Ceccantini illustri la sua mozione.
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CONSIGLIERE - ANTONIO CECCANTINI
No, la mozione viene illustrata da Gori Erika
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Prego Gori Erika
CONSIGLIERA - GORI ERIKA
Grazie Presidente, visto il grido d’allarme e vista la situazione di emergenza che ci
hanno presentato le varie associazioni di categoria nel mondo agricolo nella quarta
commissione che peraltro nei giorni scorsi come abbiamo visto tutti, hanno
organizzato mobilitazioni in tutto il territorio, noi con questa mozione abbiamo
pensato di dar loro spazio e di dar loro voce. Il settore agricolo è davvero in
profonda crisi, appare il settore produttivo maggiormente colpito da questa crisi ed
è in crisi in tutto il territorio e questo occorre metterlo in evidenza, come appunto
ci hanno detto di fare le associazioni di categoria, non solo in tutto il territorio, ma
in tutti i comparti del settore, si assiste infatti ad una fotografia.. scusa Mauro..
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Che cosa c’è consigliere Antonini.
CONSIGLIERE - MAURO ANTONINI
Io sono una persona molto tranquilla e ve ne siete accorti, però ritirare due volte di
seguito la mozione Toremar che è la cosa più importante di cui si deve discutere a
me sembra..
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
C’è il consigliere proponente che ha chiesto il ritiro, chiedo scusa Gori prego
vada avanti
CONSIGLIERA - GORI ERIKA
Si assiste infatti ad una fotografia molto triste del settore, pensate che molte
imprese hanno chiuso e tante altre saranno destinate a chiudere se non
interveniamo immediatamente, si assiste ad una riduzione dei redditi dovuta ad
una caduta libera dei prezzi ma anche ad un aumento di tutti i costi, produttivi,
burocratici ed oneri sociali, ma soprattutto quello che occorre mettere in evidenza
è la difficoltà di accesso al credito che le varie associazione di categoria hanno
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cercato di mettere in evidenza come poi data la situazione il fattore climatico e per
questo faccio riferimento al decreto legge del 2005, per questo occorre un
impegno forte, un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni del Presidente e
della Giunta, che cosa chiediamo con questa mozione? Sicuramente degli
interventi immediati, efficaci, concreti a fronteggiare questa crisi soprattutto in
ambito economico e fiscale e quindi la sospensione e la riduzione di contributi
previdenziali ed assistenziali, immettere risorse pubbliche per poter far fronte a
quelle che sono le assicurazione aventi per oggetto rischi di mercato, l'erogazione
in conto capitale, finanziamenti a tasso agevolato con piano di ammortamento
pluriennale, ma soprattutto l’innalzamento dei parametri massimi per l’erogazione
degli aiuti in regime dei minimis, e ci permettiamo di dire che occorre comunque
un impegno concreto per rilanciare il settore e quindi una strategia importate che
veda comunque l’agricoltura al centro dell’agenda politica perchè è questo che
hanno lamentato maggiormente le varie associazioni di categoria e quella di creare
dei tavoli verdi nazionali ed europei per poter capire quelli che sono i bisogni e le
esigenze del settore, ma soprattutto chiediamo delle risposte immediate efficace e
concrete da parte delle istituzioni al fine di poter portare i bisogni e le esigenze del
settore ai livelli più elevati soprattutto europei, questo è quello che chiediamo e
soprattutto chiediamo l'intervento di tutte le istituzioni unite per poter creare
davvero un’agricoltura di qualità innovativa e competitiva e chiediamo che in base
alla capacità produttiva ed alla qualità dei prodotti ovunque riconosciuta
attraverso l’intervento delle istituzioni questo potrà essere realizzato. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Grazie consigliera, ci sono richieste di interventi? Ceccantini prego.
CONSIGLIERE - ANTONIO CECCANTINI
Sì, velocemente, volevo aggiungere questo, che il provvedimento è importante tra
l’altro ha preso spunto da un ordine del giorno approvato dalla Giunta, in sintonia
con quanto si è verificato all'interno della nostra Regione , con tutte le Province
della Toscana e quindi tutte e 10 le Province della Toscana hanno approvato un
provvedimento simile di questo tipo, proprio per dare un segnale forte, che
riguardasse tutta la Regione sull’intero comparto. Ora a questo riguardo quello che
è emerso anche nell'ambito della discussione sia con l'assessore competente ma
anche con le associazioni di categoria è il fatto che qui stiamo parlando di
provvedimenti che sono stati citati prima dalla collega consigliera che entrano nel
merito diciamo dei singoli argomenti specifici tecnici di carattere amministrativo e
fiscale, quello che però deve essere evidenziato è ce si sta parlando di
provvedimenti che sono di carattere straordinario, che servono per tamponare
misure emergenziali, quello che serve e quello che è fondamentale, è un lavoro che
miri a creare un ragionamento che va sul medio lungo termine, cioè investimenti,
perché? Perchè noi ogni anno ci ritrovavamo soprattutto a partire da questo anno
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2010, ad una situazione di crisi del settore di crisi del settore agricolo, questo dato
dal fatto che primo i piani comunitari ormai prevedono sempre meno risorse a
favore dell’agricoltura come invece era stato negli ultimi 20 anni, e il fatto che
abbiamo un accesso al mercato estremamente ridotto viste le grandi concentrazioni
di carattere produttivo nel campo agroalimentare ed il fatto quindi che tutta una
serie di piccoli produttori a livello locale che noi abbiamo nella nostra provincia e
nella nostra Regione non ha questo tipo di sbocco produttivo di vendite ed
economico, questo è il punto, fino a che noi non riusciamo a risolvere una serie di
situazioni di questo tipo ed ovviamente queste cose sono di dimensioni almeno di
tipo europeo, e quindi occorre fare un lavoro di concerto con la Regione, con i
nostri rappresentanti nazionali ed a livello europei, noi non riusciremo mai ad
avere una situazione tale per cui possiamo pensare ad uno sviluppo diciamo
positivo e quindi che possa dare anche una certa tranquillità agli operatori, gli
stessi dati, e concludo che sono stati pubblicati anche recentemente, anche qui
sugli organi di stampa, dimostrano come il risultato 2009 ha addirittura peggiorato
tutto l’ultimo trend degli ultimi 10 anni, proprio perché è stato uno dei peggiori in
assoluto e il numero degli operatori è calato, è calato perché soprattutto da parte
dei piccoli non c'è stata la forza e la capacità di poter resistere di fronte a
situazioni economiche di questo tipo. Quindi e chiudo veramente il
provvedimento è stato discusso ed approvato all'unanimità all'interno della
commissione con il contributo di tutti lo riteniamo importante e positivo, ne
chiediamo il voto e però chiediamo altrettanto e sarà anche il nostro compito,
quello di portare avanti questa discussione e di far sì che l’argomento ovviamente
non si chiuda in questa sede. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Landi
CONSIGLIERE - MARCO LANDI
Io voglio dire che sicuramente l'UDC ha firmato e ritiene molto, molto positiva
questa mozione ben illustrata da Erika Gori e da Ceccantini con parole
estremamente condivisibili, io dico due aspetti velocissimi che sono rilevanti, uno
per quanto riguarda non solo il fatto di erogazione di finanziamenti in un periodo
di crisi, ma quanto questo potrebbe incidere negativamente anche su un aspetto
turistico, in quanto la Liguria è simbolo di quello che è uno sviluppo agricolo
corretto e non di uno sviluppo agricolo basato su una speculazione edilizia dove
magari si piantano 100 piante di olivi per fare un annesso e poi si lasciano così, le
piante di olivo non importano più e tutto il resto non importa più. Cioè bisogna
costruire in maniera sana un’azione su cui trovate piena condivisibilità.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
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Io non ho altri interventi se non ci sono altri interventi, prego Zingoni
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Questo argomento è passato in commissione c'è stato una discussione
relativamente al reperimento delle risorse e l’individuazione dei capitoli, credo che
al di là di questi aspetti di carattere tecnico in commissione c'è stata condivisione
piena sull’obiettivo, quindi sul fatto che debbono essere sostenute queste
rappresentanze di giovani che andranno a fare questi giochi delle isole, in pratica
dopo quello che abbiamo sentito stamani circa le risorse della Provincia come
vengono spese, i gabbiani e quant’altro ci è sembrato che trovare queste somme
per consentire a questi ragazzi di andare a fare sport e di farlo in maniera dignitosa
sia comunque un obiettivo valido per la nostra Provincia, sia anche un modo per
fare la promozione ...
- Si dà che consiglieri fanno presente al consigliere Zingoni che sta parlando di
un’altra mozione
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Ho sbagliato mozione ritiro quello che ho detto e mi metto seduto.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
E’ la stanchezza, è l’ora. Qualcuno voleva intervenire?
CONSIGLIERA - MAIDA LANDI
Intervengo molto, molto brevemente vista l’ora, a parte che ne abbiamo discusso
tanto nella quarta commissione che la signora Gori ha esposto molto bene qual era
il pensiero di tutti, dico che il nostro voto è sì, brevissima.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora se non ci sono altre dichiarazioni di voto poniamo in votazione.
È aperta la votazione si vota. Chiusa la votazione
VOTANTI:22 FAVOREVOLI:22 CONTRARI:0 ASTENUTI:0
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
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PUNTO N. 24
MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MAURIZIO ZINGONI,
COSTANZA VACCARO, BENITO GRAGNOLI, MAURO ANTONINI,
MARCO LANDI, ROBERTA NALDINI, MAIDA LANDI, PIETRO
CARABELLESE, GIORGIO MAIOLI, ALESSANDRO CORSINOVI
AVENTE PER OGGETTO: “PARTECIPAZIONE 14° EDIZIONE GIOCHI
MONDIALI DELLE ISOLE”
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Si passa all'ultimo punto all'ordine del giorno, mozione presentata dai consiglieri
Zingoni, Vaccaro, Gragnoli, Antonini, Landi, Naldini, Landi Maida, Carabellese,
Maioli, Corsinovi avente per oggetto “partecipazione alla 14° edizione dei giochi
mondiali delle isole” io vi comunico, vi preannuncio che è arrivata un
emendamento da parte credo del Partito Democratico che è il seguente dopo
impegna “impegna l’amministrazione provinciale a finanziare la partecipazione
di rappresentative sportive dell’isola d’Elba e Capraia alla 14° edizione dei
giochi mondiali delle isole con una somma adeguata alle cifre messe a
disposizioni dai Comuni e dalla Regione” è aperta la discussione. Chi chiede di
intervenire Adriani prego,
CONSIGLIERE - CRISTIANO ADRIANI
E' solo per una precisazione l'emendamento è di tutta la maggioranza
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Chiedo scusa l’emendamento presentato da tutta la maggioranza, prego Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Sì grazie presidente, io non riesco a capire che cosa vuole dire questo
emendamento, se vogliamo fare come ha fatto la Regione dobbiamo dare 20 mila
non 10 mila come ha proposto l'assessore Bonsignori, perché la Regione darà 20
mila, ma detto questo, vedete quando si discute anche dei bilanci, bisognerebbe
stare attenti a quello che si vota e a quello che si fa anche negli emendamenti, vi
ricordate il famoso emendamento dei 500 mila euro, 25 mila euro sono stati tolti
dallo sport quel famoso emendamento chi è causa del suo mal pianga se stesso
molto volte, 25 mila euro dallo sport sono stati tolti, questa è la verità! Detto
questo io do atto a Bonsignori che ha fatto la riunione, mi hanno detto in
dicembre, ma ha che darà 10 mila perché non può dare di più perchè ha solo 35
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mila Euro nello sport eppure ce ne sono 50 mila per la corsa a Montenero o 40
mila per il servizio a Montenero, questo sì, però per l’isola d’Elba non c’è nulla,
non c’è nulla se non i 10 mila proposti dall’assessore Bonsignori, allora
cominciamo a dirci la verità, ci sono contributi nello sport per 36 mila euro dalla
Regione potevamo utilizzare questi, noi abbiamo fatto un emendamento a suo
tempo al bilancio, per contribuire all’istituzione di questi giochi che era 25 mila
euro, ora sapete perché i Comuni dell’Elba manderanno meno bambini, ragazzi lo
sapete perché? Perché ci sono meno soldi, solo per questo perché mi risulta
addirittura che hanno non diminuito, ma quasi tolto del tutto gli accompagnatori
per mandare ancora più ragazzi, questo è il problema, allora vogliamo assumerci le
responsabilità, hanno limitato al massimo gli accompagnatori, senti se non ti sta
bene io dico quello che ho sentito dire dai comuni dall'Elba se a te non ti sta bene
vai dai tuoi Comuni Elbani altrimenti partecipa alle discussioni se non ti sta bene,
cominciamo a chiarirci una volta per tutti. Allora questa è la verità c'è un grido di
dolore da parte degli amministratore dell'Elba che dicono guardate cari signori noi
possiamo contribuire fino qui, non possiamo mandare, vorremmo mandare più
ragazzi, non possiamo perché anche un ragazzo in più non può andare con il
finanziamento che viene dato dalla Provincia, dalla Regione e dai Comuni. La
Provincia ha fatto la Cenerentola in questo caso, bastava essere accorti quando
facemmo l'emendamento al bilancio, bastava dare qualcosa in più perchè non
erano molti, c’è una differenza che noi chiedevamo 25 gliene date 10 visto e
considerato che l’intenzione dei Comuni ed io parlo di tutti i Comuni, l'unione dei
Comuni dell’isola d’Elba è portare ancora più ragazzi anche per un veicolo di
pubblicità, turistico, questo ancora non si è capito, potrebbe coinvolgere due
settori lo sport, la cultura ed il turismo, è questo che non si è capito, questo è un
consiglio che ancora è duro a non capire questa nostra posizione, io lo faccio come
consigliere, non dovete vedere l’appartenenza politica, qui dobbiamo pensare a
cosa vogliamo programmare per i nostri ragazzi, e cosa dare, c'è una opportunità
che si prospetta ogni anno addirittura c’è un calo del finanziamento perché l'ultimo
finanziamento perchè l’ultimo era un finanziamento mi sembra di 15 mila euro, se
non erro, siccome la distanza è notevole per andare, c'è solo un problema che
dovremo fare meno agonismo, sport, portare meno ragazzi ai giochi, se questo è
quello che volete continuate così. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Prego assessore Bonsignori.
VICE PRESIDENTE - FAUSTO BONSIGNORI
Sono necessarie alcune precisazioni innanzitutto accetto molto volentieri lo
spirito della mozione, è una bella mozione, che ci fa stare attenti ad un problema
così importante è una bella mozione perché finalmente si discute di questa cosa
dopo questo è il quinto anno, la Provincia ha fatto per 4 anni consecutivi da
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incubatore all’isola d’Elba affinché gli elbani, i ragazzi elbani potessero andare a
fare attività sportiva agonistica nelle isole del mondo, per 4 anni abbiamo speso
tempo, speso soldi, coordinato, messo il CONI a disposizione dell'isola d'Elba ha
fatto 4 anni di vero incubatore perché crediamo molto in questa manifestazione i
giochi mondiali delle isole ed in 4 anni oltre a fare da incubatori abbiamo fatto da
finanziatori e qui ho i dati se volete sapere quanto la Provincia negli anni ha
distribuito anche in termini economici. Vedete questa è una bella mozione che io
apprezzo e condivido, ma non condivido assolutamente nella indicazione di spesa
e vi spiego anche perché, per una serie di motivi, dopo 4 ani che abbiamo fatto da
incubatori, io ho incontrato gli assessori allo sport dei Comuni Elbani che ho
chiamato io perché erano sordi a questo tipo di iniziativa, ed ho continuato a
stimolarli per questa iniziativa molta bella, li ho incontrati una volta, poi due, poi
ci siamo rivisti, tant’è che abbiamo stabilito che l’impegno della Provincia si
manteneva molto forte quindi un impegno di 10 mila Euro che era stato fissato
prima del famoso taglio che diceva Gragnoli, un impegno di 10 mila euro era
stato accettato con soddisfazione da parte degli assessori elbano allo sport, e vi
ricordo che il rappresentante degli assessori elbani allo sport è un rappresentante
del centro destra con il quale mi sono lasciato con un rapporto di grande
considerazione reciproca, c'è stata una riunione all’isola d'Elba degli assessore e
hanno fatto un verbalino che mi hanno mandato, in questo verbalino si ringrazia la
Provincia per la grande attenzione che continua a mantenere nei confronti dei
giochi delle isole dedicando ben 10 mila euro di finanziamento, un finanziamento
che a mio avviso per quelle che sono le risorse è un finanziamento già molto alto,
molto alto perché? Perché non si può definire una cifra in anticipo 25 mila euro
minimo della Provincia, non ha senso neanche logico, perché noi abbiamo fatto
fare ovviamente un preventivo su quella che può essere la spesa e la spesa
dovrebbe aggirarsi su i 40 mila Euro come fattore preventivo, bene è anche l'ora
che l’isola d’Elba che fino ad ora ha avuto da noi una specie di bancomat su
questa specie di indicazione ed un sostegno forte, sia anche in grado se ci crede a
questo tipo di attività distribuiscano anche all’isola d’Elba qualche risorsa
economica, se voi avete la pazienza di ascoltarmi vi dirò che nelle ultime edizioni
il comune di Porto Azzurro ha versato zero euro, il Comune di Marciana ha
versato zero euro, il Comune di Capoliveri ha versato zero Euro, il comune di Rio
nell’Elba 500 Euro, il Comune di Rio Marina ... questo per dirvi che se non ci
credono per prima gli elbani ad una manifestazione di questo genere e questo zero
Euro si ripete per gli anni anche passati, è la Provincia che ha voluto fortemente
questa cosa, l’ha portata avanti mettendo anche il CONI a completa disposizione
dell’Elba perchè potesse raggiungere l'obiettivo di organizzare questo, perché
parlare di 5 o 10 mila euro in più, la scelta che è stata fatta dalla Provincia viste le
ristrettezze di bilancio e visto che dobbiamo tenere conto anche di tutte le altre
attività che si svolgono sul territorio provinciale da Collesalvetti a Piombino e
Capoliveri dare 10 mila Euro dei 34 mila euro che avevamo a disposizione su un
capitolo, ci è parsa una cosa molto importante, e vi ripeto, c’è stato
l’apprezzamento degli assessori allo sport anche di centro destra dei comuni
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Elbani, quindi la Provincia mantiene forte il suo l'impegno sui giochi delle isole,
perchè ci crediamo, perché siano stati noi a portare i giochi delle isole all’isola
d’Elba, è stato questo assessorato insieme al CONI che ha favorito ed ha
determinato con l’organizzazione, con il tempo perso, con le mille volte all’Elba e
con i soldi dati fare in modo che questo fosse un patrimonio non di Fausto
Bonsignori, o della Provincia, ma soprattutto dell’isola, l’isola ci sta chiedendo
ora di aumentare tramite i consiglieri di Centro destra un apporto economico che a
noi ci pare già enorme, sarà l'ora che gli elbani se credono in questa
manifestazione incomincino anche loro a dare dei soldi alla manifestazione stessa?
Enti Pubblici. Qui sono i conti ve li faccio avere a tutti, se volete ve li ridico
un’altra volta, ci sono 4 - 5 comuni che non hanno dato una lira, anzi un Euro,
scusate sono un uomo dell’altro secolo, non hanno dato una lira! Quindi la
Provincia in questo caso sta facendo un grosso lavoro continuando a credere in
questa operazione per i ragazzi elbani e continuando a portare avanti questo
grande obiettivo, noi abbiamo anche cercato di portare anche i giochi delle isole
all'Elba stessa ed è una cosa che non vogliamo certo abbandonare adesso. -Quindi
vede quando io dico che accetto volentieri lo spirito della mozione, ma l’accetto
con l’emendamento perchè è chiaro che la Provincia fa la stessa parte, ma vorrei
che la stessa parte in proporzione la facessero sia i Comuni Elbani, sia gli Enti
territoriali Elbani, l’Unione dei Comuni, ma anche cominciare a muovere qualche
privato che all’Elba potrebbe interessarsi ad una situazione di questo genere,
sollecitare le forze produttive, economiche, associative e cos’altro dell’Elba
perchè è troppo facile avere un incubazione di quattro anni come abbiamo fatto ed
al quinto anno quando l’assessore Provinciale dice agli elbani e traduco, ragazzi
camminate un pochino con le vostre gambe, non vi abbandoniamo, vi diamo una
risorsa importante 10 mila Euro, se poi si vuole discutere che il bilancio a favore
dello sport è un bilancio misero, eccomi qua aumentatemelo, io sono più che
felice, ma io ho il dovere anche di portare poi determinate risorse da altre parti,
non posso rinunciare a delle eccellenze che abbiamo nello sport, signori la
Provincia di Livorno è la prima Provincia in Italia per Sport, per attività sportiva,
sole 24 ore dati Istat, quindi siamo i primi in Italia, abbiamo delle eccellenze,
facciamo con pochissimi soldi e non posso io rinunciare a delle eccellenze come la
giornata di sport per tutti che ormai è diventata un’eccellenza Toscana e
Nazionale, come il premio Valenti che è un premio alla sportività Nazionale per
destinare risorse a che non ho.
Quindi io accetto volentieri lo spirito della interpellanza e finalmente parliamo di
queste cose in questo consiglio, ma non posso accettare una richiesta predefinita
di spese, sono anche disposto a dire vediamo se in maniera adeguata ci possiamo
collocare, faremo anche noi da tramite per la Regione Toscana, come abbiamo
fatto, non ci tireremo indietro anche a cercare possibili finanziamenti privati,
l’abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo. Ma non prefissare subito, se poi
dopo anziché 40 mila Euro c’è un risparmio ne spendiamo 35 mila che cosa
facciamo, ci impegniamo per 25 mila a priori, non ha senso, voi dovete chiedere
consiglieri secondo me, non per insegnare il mestiere a nessuno che la Provincia ci
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sia, ci sia con forza, ci sia in maniera adeguata, ci sia da protagonista, questo
chiedetelo, esigetelo, e la provincia ci sarà.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Landi.
CONSIGLIERE - MARCO LANDI
Sì brevemente, grazie presidente, io intervengo per dire che in commissione alla
quale io ho partecipato non come membro permanente, ma come capogruppo
perchè la questione era abbastanza importante perché a mio modo di vedere
andata affrontata in maniera un po' più dettagliata, nel senso che ci siamo trovati
in commissione senza troppi dettagli e questo ha comportato una scelta, una presa
di posizione che ha fatto il primo firmatario, e questo era a mio modo di vedere
sbagliato, cioè nel senso che era più opportuno probabilmente fare una ulteriore
commissione con ulteriori dati, magari invitando anche gli assessori allo sport
dell'isola d'Elba ed in questo modo avremmo avuto un quadro ed avremmo potuto
prendere una decisione con più serenità, ora io spero che la valutazione poi della
cifra venga data in base alle esigenze che devono essere esigenze reali, e per
questo io ritengo che ora qui bisogna votare, non so se è possibile fare un ulteriore
approfondimento e riflettere su questo oppure votare così e basta.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Del Bravo.
CONSIGLIERA - DEL BRAVO ALESSANDRA
Grazie Presidente, sì in riferimento a quello che diceva ora Landi ed alla
commissione ce c'è stata l'altra volta, effettivamente non avevamo ben chiaro o
meglio nero su bianco quello che potevano essere i dati precisi, però
effettivamente la risposta dell'assessore oggi mi sembra che dia chiaramente e
risponda in maniera molto chiara a quei dubbi che durante la commissione erano
venuti fuori già in commissione parlavamo di una cifra che non è la realtà perchè
50 mila paventati sono diventati 40 mila 500 come spesa preventivata, prevista
con più precisione. Quelle che sono le cifre dei comuni che avevo chiesto io
specificatamente, anzi mi ricordo chiaramente che avevo detto “immagino che
non ci saranno comuni che non mettono nemmeno mille Euro” ora vengo a sapere
che ci sono comuni che mettono zero Euro.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
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Non è vero! Quest’anno li hanno messi i soldi quest’anno li hanno messi
CONSIGLIERA - DEL BRAVO ALESSANDRA
Sono dati dell’assessore
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
Quest’anno li hanno messi! (Incomprensibile)
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Gragnoli, Gragnoli, non le permetto, queste cose non sono permesse Gragnoli, no,
no, lei non si deve permettere, lei è intervenuto se vuole dire qualcosa.. assessore
per cortesia altrimenti chiudiamo qui il consiglio.
CONSIGLIERA - DEL BRAVO ALESSANDRA
Durante la commissione erano venuti fuori appunto dubbi e perplessità su una
votazione chiara e definitiva in quella sede proprio per la mancanza di alcuni dati
e anche questo dato che era stato richiesto a noi era quella di una specifica di
capire bene la Provincia fa da incubatore, dà i soldi, fa da capofila per
l’organizzazione e tutto, quanto ci mettono i comuni elbani? Non abbiamo avuto
risposta oggi abbiamo avuto già chiaramente quello che è stato il trascorso,
sappiamo che c’era stato l’accordo con gli assessori allo Sport delle Comunità
Elbane, di conseguenza ci sembrava inopportuno o quantomeno una forzatura
dover andare per forza a stabilire una cifra a priori quando poi si viene a sapere
che comunque la cifra sarà sicuramente inferiore e la Regione stanzia 20 mila euro
non mi sembra una cosa da poco. Vuol dire il 50% della spesa prevista.
Detto questo poi nella presentazione che Gragnoli prima faceva, facendo
riferimento a quei famosi tagli che abbiamo fatto per quello che il momento della
crisi per ciò come emendamento che abbiamo legato al bilancio di previsione del
2010, devo capire questa mozione è stata presentata per gli elbani o per tentare di
inficiare o diminuire il valore di un emendamento presentato al bilancio rivolto nei
confronti di una crisi? Perché non vorrei che fossero collegate le cose, perchè la
nostra volontà a fare sì che l’Elba partecipi ai giochi elbani è sicuramente chiara
decisamente sì, però cerchiamo di non utilizzare queste mozioni in maniera che
non sono consone a quelle che servono. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Zingoni.
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CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Solo per chiarire che la Provincia di Livorno non ha i bilanci dei Comuni Elbani e
poi comunque ci sono situazioni e situazioni, per esempio c'è un Comune Elbano
dove gli amministratori non prendono compensi proprio perché è passata
amministrazione da un centro destra ad centro sinistra o viceversa tanto per non
entrare nel merito, e ha lasciato delle buche di bilancio enormi che non
permettono nemmeno ai nostri amministratori di prendersi quello che dovrebbe
spettare loro come indennità di amministratori, e quindi le difficoltà, io credo che
questa sia una ragione in più perché cui quel Comune lì magari deve essere.. o i
comuni che hanno situazioni di questo tipo debbano essere supportati dalla
Provincia, e poi comunque non sono gli stessi importi lì si ragione di centinaia di
migliaia di euro qui si ragiona in centinaia di milioni di Euro e comunque
dovrebbe essere un interesse dell’amministrazione provinciale a prescindere da
fare la graduatoria tra i buoni e i cattivi, chi ha versato e chi non ha versato, ed a
prescindere soprattutto dal colore politico, perchè sennò si fa un torto ai ragazzi
che ci devono andare e non è credo costume di nessuno di tutti noi punire dei
ragazzi per colpa di chi li amministra, questo dovrebbe essere un principio che
comunque dovrebbe salvaguardare questo, il problema vero è che la provincia si
dovrebbe fare carico anche là dove ci siano delle difficoltà di questo tipo qui,
allora io credo che questa è una ragione in più per cui la Provincia deve magari
fare uno sforzo, è una ragione in più che deriva dalla responsabilità che ha a
prescindere da chi governa politicamente i Comuni e soprattutto perchè l’obiettivo
che si pone questa mozione qui è un obiettivo nobile che come abbiamo detto in
commissione non deve fare distinzioni politiche proprio perchè riguarda i ragazzi
e soprattutto ragazzi che non votano.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Adriani
CONSIGLIERE - CRISTIANO ADRIANI
Brevemente perché credo che l'assessore abbia risposto appieno a tutte quelle che
erano le nostre incertezze e lacune, io credo che sia doveroso secondo me attorno a
questa iniziativa abbandonare un po' il sentiero della polemica politica, bisogna
cercare il modo di portare a buon fine questo tipo di iniziativa che è un’iniziativa
secondo me importante non si tratta dividere gli dagli altri o di dire chi ha più o
meno importanza, si tratta di riconoscere che c'è un disagio all'Elba anche nella
possibilità di fare sport. Io non credo che non ci sia la volontà politica da parte
dell’amministrazione, anzi c'è stata fin dall’inizio, è stata come ha detto bene
Bonsignori fin dall’inizio c'è stato l'appoggio convinto da parte della Provincia,
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l’impegno a sostegno di questo tipo di iniziativa anche quando il centro destra
magari ci credeva meno o magari ci credeva meno rispetto ad oggi e parlo del
centro destra elbano. Io credo che l'impegno previsto dal punto di vista
economico sia un impegno importante ed è naturale che si chieda uno sforzo anche
al territorio che comunque deve dimostrare di crederci almeno quanto ci ha
creduto fino ad oggi la Provincia, non si può pensare che le cose vengano sempre
dall’alto lo dico da elbano. Grazie.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Prego Vaccaro.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
Presidente sfrutto praticamente questo momento più che altro è sempre in seno
all'ordine dei lavori sono praticamente sono le 15.00
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Si è finito.
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
Avevamo detto di concludere, anche per il prossimo futuro perché francamente..
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Del prossimo futuro se ne parlerà in commissione capigruppo
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
Ci troveremo a pranzare alle 15.30 evidentemente tutto quello che si stabilisce in
conferenza dei capigruppo viene puntualmente smentito in consiglio!
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Il consiglio è sovrano, il consiglio è sovrano!
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
Guardi che il Consiglio aveva detto alle ore 14.30 e quindi qualcuno si è arrogato
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in qualche modo l’arbitrio di disattendere anche l’impegno del Consiglio sono le
15 Presidente!
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Va bene consigliera, ed io c’ho da andare a San Vincenzo allora non gliel’ha
ordinato il dottore di venire qui.
- La consigliera Vaccaro continua a protestare
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora io ho la mozione con l’emendamento, presentatori l'emendamento va bene
o no? Io ho la mozione con l’emendamento, domando ai presentatori della
mozione come da regolamento la mozione è accettata o non è accettata?
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Da 10 mila Euro a 15 mila euro?
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
No, qui non siamo al mercato, chiedo scusa, consigliera, per cortesia io ho una
mozione con scritto impegna l’amministrazione.. prego Tortolini.
CONSIGLIERE - MATTEO TORTOLINI
Presento le ragioni dell’emendamento anche perché giustamente è tardi e non
siamo al mercatino come ricordava il Presidente, allora noi siamo disponibili a
votare questo documento con l'emendamento proposto, perché se vogliamo fare
una cosa seria, come dire diamo corso, seguito e sostegno alla iniziativa che sta
prendendo la Giunta Provinciale e l'assessore Bonsignori diciamo di concerto con
gli altri Enti che si stanno occupando di questa vicenda, e segnatamente la
Regione Toscana, i Comuni nelle forme che venivano detto. Poi su questo io
francamente lascerei dando un mandato che dà un preciso indirizzo all’assessore
come sta facendo di proseguire nei colloqui con i comuni Elbani, perchè insomma
noi siamo una istituzione, ora il consigliere Gragnoli dice “io ho sentito dire che i
comuni elbani non sarebbero soddisfatti” l'assessore Bonsignori dice che “io ho
lettera dove mi si ringrazia per l'interessamento” io sono più portato a credere
all'assessore Bonsignori, ma non perché non creda ..
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CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Ma va, ma va!
CONSIGLIERE - MATTEO TORTOLINI
...al consigliere Gragnoli, scusate, che è sempre molto “tumultuoso” nelle sue
argomentazioni ma molto spesso è poco concreto perché il sentito dire come dire
non è una formula che si attaglia molto all’amministrazione ma ad altri aspetti
della vita ed è per questo motivo, come dire, che secondo me per le cose che
diceva Bonsignori se vogliamo fare una cosa seria, diamo mandato, anche perchè
se l’emendamento non viene accettato noi votiamo contro ed alla fine la Giunta lo
farà lo stesso, perché poi Bonsignori proseguirà nella interlocuzione come ha
fatto finora proseguendo, se invece l’accettate almeno facciamo vedere che come
consiglieri svolgiamo un’iniziativa, secondo me è cosa più utile anche per i
presentatori della mozione stessa.
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Allora di fronte a questa precisazione chiedo ai presentatori della mozione se
accettano l'emendamento. Prego Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Grazie Presidente io intanto la proposta che fa Tortolini la potrei anche accettare
sempre che la Provincia sentiti i comuni e non penalizzi la frequenza dei ragazzi e
il numero dei ragazzi alla partecipazione a questi giochi, io sono pienamente
d'accordo di accettare la proposta del Tortolini, poi sul sentito dire, io non ho detto
sentito dire, hanno detto in commissione se poi leggiamo la commissione vedrete
che è così
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Dai Benito sì..
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
No, me lo faccia dire, scusi, perchè lei crede all’assessore l’ha letta lei la lettera io
la lettera non l’ho letta, e come quello che crede che crede a me potrebbe credere
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a lui questo è normale, no, mi sembra Tortolini siamo grandi e vaccinati su
questo no!
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Consigliere Gragnoli posso mettere in votazione la mozione così come emendata?
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
(fuori microfono)
Vogliamo la voce dei comuni,
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
La posso mettere in votazione così emendata? Attendo una risposta io sì o no?
CONSIGLIERA - COSTANZA VACCARO
(fuori microfono)
Sì
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Sì va bene, allora pongo in votazione la mozione emendata come vi ho già detto, è
aperta la votazione.
CONSIGLIERE - MATTEO TORTOLINI
(fuori microfono)
Scusa la mozione emendata?
PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
La mozione emendata con l’impegna in questo modo “l’amministrazione
provinciale a finanziare la partecipazione di una rappresentativa sportiva
dell’isola d’Elba e Capraia alla 14° edizione dei giochi mondiali delle isole con
una somma adeguata alle cifre messe a disposizione da Comuni e Regioni” va
bene chi è d’accordo è aperta la votazione
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
(fuori microfono)
Però le mozioni vanno messe in italiano, perchè adeguata (incomprensibile)
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PRESIDENTE - BIAGIO DI BONITO detto FABIO
Alle cifre, alle cifre! Scusa “una somma adeguata alle cifre messe a disposizione
da Comuni e Regione” è aperta la votazione. Votate.Chiusa la votazione.
VOTANTI:21 FAVOREVOLI:21 CONTRARI:0 ASTENUTI:0
APPROVATO ALLA UNANIMITA’
Arrivederci.
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LA SEDUTA TERMINA ALLE ORE 15.10
Il presente verbale è composto da n. 93 pagine
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IL SEGRETARIO GENERALE
DOTT. FABIO DI BONITO DOTT. Fabio Martino Battista
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