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LIBRI IL GIALLO DEL CAPOLAVORO ATTRIBuITO A PRASSITELE ED ESPOSTO IN OHIO, NEGLI uSA. IL MuSEO SOSTIENE DI AVER ACQuI- STATO LA STATuA DA uNA CASA D’ASTE. MA NON SI PLACANO I SOSPETTI SuLLA PROVENIENZA ILLEGALE. E I TESORI MESSI A RISCHIO DALLE ARCHEOMAFIE SONO TANTI: LA DENuNCIA NEL DOSSIER DI LEGAMBIENTE “L’AR- TE SOTTO IL MARE” La statua del giovane dio greco è maestosa. In bronzo, del IV secolo avanti Cristo, ritrae un Apollo sul punto di uccidere una lucertola. E’ forse l’unica opera originale rimasta dello scultore greco Prassitele ed è ora esposta in un museo di Cleveland, in America. A renderla un tesoro inestimabile è proprio il materiale di cui è costituita che, in situazioni di emergenza, veniva fuso per fabbricare armi e monete. I pochi esemplari superstiti sono proprio quelli restituiti dal mare, dove venivano gettati per alleggerire il carico delle navi in tempesta. Ma il mare non ha restituito tutti i misteri che si nascondono dietro alla scoperta dell’Apollo Sauroktonos, meglio noto come Apollo di Cleveland, almeno secondo quanto denuncia Legambiente nel suo dossier “L’arte sotto il mare”, realizzato insieme all’associazione nazionale Archeologi e alla Soprintendenza del Mare e con un decalogo sulla tutela dei tesori sommersi. Il museo americano che espone la scultura ha dichiarato di averla acquistata da una galleria d’arte svizzera, la Phoenix Ancient Art, che ha sedi a Ginevra e New York. La direzione del museo dell’Ohio sostiene che la statua sarebbe stata abbandonata, per centinaia di anni, in un giardino privato nell’ex Germania dell’Est. Una versione che ha alimentato i sospetti di provenienza illecita, poiché i proprietari della galleria svizzera sono Alì e Hicham Aboutaam, due fratelli libanesi che hanno ricevuto una condanna per traffico illecito internazionale di antichità. Il caso, con la richiesta di un’azione legale italiana contro il museo, è stato sollevato dall’archeologo Tsao Cevoli, ma a chiedere maggiori controlli è anche Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare per la Regione Sicilia: “Certe gallerie d’arte sono vere e proprie lavanderie dei beni culturali che ridanno verginità con documenti falsi a tesori trafugati”. Un vero affare per le archeomafie, organizzazioni criminali in grado di controllare tutti i passaggi della scoperta, dallo sca- PAGINA 6 Tesori sommersi e misteri degli abissi Lo strano caso dell’Apollo di Cleveland di Antonella Lombardi vo clandestino all’esportazione usando le stesse rotte dei traffici illeciti. “L’Italia ha il dovere di accertare la provenienza dell’Apollo e avviare un’azione legale verso il museo di Cleveland, chiedendo che una commissione di esperti possa analizzare l’opera per scoprire indizi sul luogo di provenienza”. E’ l’appello lanciato dall’archeologo Cevoli e sottoscritto da Legambiente che chiede di istituire un censimento dei giacimenti culturali sottomarini. A mettere in pericolo tali tesori sono i “relittari”, l’equivalente sulla terraferma dei “tombaroli”: sub che per collezionismo personale o per lucro vanno a caccia di relitti sommersi per sottrarre oggetti antichi e preziosi. A salvarsi sono i beni al di sotto dei 50 metri di profondità “il limite oltre il quale i subacquei generalmente non vanno”, spiega Tusa. Un altro nemico dell’arte in mare è la pesca con reti “a strascico”, vietata su fondali inferiori a 50 metri. “Ma spesso i divieti vengono violati – dice Gianfranco Zanna, responsabile dei Beni culturali per Legambiente Sicilia – per questo abbiamo diffuso un decalogo sul comportamento responsabile da seguire durante le immersioni e che sarà a disposizione di tutti i diving center siciliani”. Secondo uno studio economico dell’ateneo di Catania i centri di immersione dell’Isola che dispongono di parchi archeologici registrano il 30 per cento di presenze in più. Come il percorso subacqueo di Cala Gadir, a Pantelleria che, attraverso un sistema integrato di telecamere e ultrasuoni, permette di segnalare le intrusioni nell’area ma consente anche di osservare in diretta, dal sito internet della Soprintendenza del mare, le immagini del percorso archeologico. Cautele utili per gli oltre 700 punti di interesse storico dei mari siciliani, in mancanza di risorse e tutele giuridiche sufficienti per la salvaguardia. E’ il caso del piroscafo “Ancona”, con a bordo cittadini americani ma anche emigranti siciliani diretti a New York in cerca di fortuna e affondato nel 1915 nel corso di un’azione bellica e ora al centro di una contesa internazionale. A far gola sono gli oltre 12 barili pieni di lingotti d’oro e ora a 500 metri di profondità tra la Sicilia e la Sardegna. “Il governo italiano – sostiene Tusa - potrebbe appellarsi alla convenzione Unesco del 2001 che tutela i cimiteri di guerra definendoli intoccabili”. “Ma finora poco è stato fatto dall’Italia - sostiene Gianfranco Zanna, responsabile siciliano dei Beni culturali di Legambiente - e il 90% del nostro patrimonio artistico è ancora sconosciuto, immerso nelle profondità marine”. LA STORIA Colori e d I riti dell’ MITI, PROCESSIONI, CARRI E FESTE. SONO RICCHE DI VIVACITà E FOLKLORE LE MANIFESTAZIONI SACRE CHE ANIMA- NO L’ISOLA IN AGOSTO L’estate con il suo calore, i suoi colori, i suoi profumi è la stagione in cui si rivivono i riti che fanno parte integrante della Sicilia, della sua storia, del suo popolo. Misteri e segreti che appartengono alle tradizioni del mondo contadino e che vennero raccolti da Giuseppe Pitrè nel suo monumentale lavoro di ricerca e di raccolta dalla viva voce dei popolani e dei contadini analfabeti. Da giugno entrano nel vivo le feste per i vari santi che in giro per la Sicilia si ripetono ogni anno radunando da ogni parte i fedeli devoti, che magari organizzano le proprie ferie in quei giorni per ritornare in Sicilia, nel proprio paese e rivivere quei riti del passato che nonostante la modernità dei tempi racchiudono ancora tanta misticità. È ad agosto che si rivive soprattutto il culto della Madonna in tanti paesi della Sicilia. Ai primi di agosto in alcuni paesi si festeggia la Madonna della Neve, come a Francofonte, nel Siracusano. In un roveto venne trovato un quadro, nel tentativo di liberarlo dai rami, una falce sfiorò il volto della Vergine e sgorgò del sangue. Dopo il ritrovamento nevicò. Da qui l’intitolazione della festa che si festeggia ogni anno il 5 agosto anche a Giarratana nel Ragusano. Ma il culmine dei riti dedicati alla Madonna in tutta l’Isola è il 15 agosto. Per i profani è la giornata di mare per eccellenza, il ferragosto, per i religiosi è la festa dell’Assunta. La festa è il momento in cui l’estate si avvia al suo declino e il fuoco raffigura uno dei momenti principali della purificazione, con i grandi falò per scacciare le forze del male. Da Palermo con la sfilata dei Cerei, a Messina con la processione della Vara, ad Agrigento con le danze nella Spiaggia di Seccagrande a Trapani con la processione condotta dai marinai vestiti di bianco. A Tusa, nel Messinese, il culto si articola in tre giornate, dalla processione dedicata alla Madonna morta, alla statua trainata verso l’alto per rappresentare l’assunzione in cielo della EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008
di Federica Puglisi evozione estate Vergine. Proseguendo sulle coste peloritane, a Capo d’Orlando, migliaia di persone seguono la tradizionale processione della Madonna di Porto Salvo (nella foto in alto, dal sito orlandino.it). La statua della Vergine viene condotta dalla chiesa sul monte fino alla spiaggia per essere portata a bordo di un peschereccio decorato con rami di palma e mazzi di fiori colorati. La Barca prenderà poi il largo seguita da un corteo di imbarcazioni fino al lido di San Gregorio dove la Statua viene sbarcata e portata nella chiesetta del paese per la benedizione. Dopo il rito, il corteo riprende il largo per rientrare sulla spiaggia di capo d’Orlando. Sempre in provincia di Messina a Novara, la festa inizia la sera del 14 con l’uscita di 15 statue di santi che raggiungono il duomo, per onorare la Madonna. Poi i riti si mischiano a quelli in onore di Sant’Ugo. A Messina si ha la processione della vara, con il corteo delle due statue del Gigante e della Gigantessa, che simboleggiano la supremazia della città su Palermo. Poi c’è il corteo della vara della Madonna, un’enorme struttura a forma piramidale in cui è rappresentato il trapasso della Madonna e di Gesù. A Randazzo, nel Catanese, il giorno della vigilia si ha la processione della Vergine dormiente, mentre il giorno della festa si ha la preparazione dei bambini che verranno poi posti sulla vara. Il carro simboleggia la rappresentazione sacra con la successione in verticale degli eventi mariani: in basso il letto funebre della Madonna attorniato dagli Apostoli, a metà l’assunzione in cielo , in alto la glorificazione mariana. Tutto l’apparato è alto oggi una ventina di metri. A San Nicola l’Arena, l’Assunta viene caratteristicamente portata in processione su un peschereccio in un tragitto che va dal porto di San Nicola fino all’antica torre normanna, dove arriva all’imbrunire. Prima del corteo si celebra la messa sul peschereccio. La processione è seguita dalle altre barche, ma anche da curiosi e bagnanti. Nel corso del tempo diverse tradizioni antiche, pagane e cristiane, si sono fuse, dando origine a una serie di riti ancora tutti da scoprire. EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008 Riscoprire Campofelice con la rassegna “Cuore antico” Campofelice di Roccella, con un metodo che potremmo definire “veltroniano”, ha investito nella cultura per far crescere l’economia del proprio paese. Se la notizia di un concerto di un cantante famoso, come Jovanotti, poteva passare inosservata, dieci concerti con dieci grandi nomi non possono che richiamare un certo interesse e spingere (anche i più restii) a curiosare nel programma estivo della rassegna “Cuore Antico”. L’edizione di quest’anno è partita il 2 luglio con il primo film della rassegna cinematografica gratuita, che durerà fino alla fine d’agosto. Le pellicole proposte sono tutte commedie di recente distribuzione. Non mancano anche le iniziative di beneficenza come la mostra-mercato artigianale organizzata in collaborazione con l’Unicef, gli eventi studiati ad hoc per i bambini, le iniziative sportive, le manifestazioni a carattere sociale come “la giornata della legalità” o la riscoperta delle tradizioni popolari siciliane nella riproposta di antichi balli e canti. Sicuramente i punti di forza della fitta programmazione sono gli spettacoli teatrali e i concerti organizzati con il patrocinio dell’assessoratoRegionale al Turismo. Dopo avere ospitato GeorgeBenson, uno dei più grandi chitarristi del mondo, e alcuni dei nostri artisti più amati (Ernesto Maria Ponte, Nino Frassica, Ron) per il mese di agosto sono previsti nomi d’eccezione: il giorno 1 ad esibirsi saranno le “Vibrazioni”, dopo tre giorni sarà il turno dei Finley, il gruppo che ha fatto breccia nel cuore di molte ragazzine. Ma le date più attese sono quelle della coppia più chiacchierata del mondo dello spettacolo italiano: Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio. Gli inseparabili della canzone italiana hanno fissato le date dei loro concerti una dietro l’altra proprio per stare vicini. Il 12 agosto canterà la bella ventenne in piazza Garibaldi, il giorno dopo sarà il suo amato Gigi ad esibirsi dal vivo all’Arena del mare. I fan sperano già in qualche duetto e si stanno preparando per quello che sembra preannunciarsi come un evento. A placare le folle eccitate saranno le poetiche melodie di Francesco De Gregori (il 16 agosto) seguito dall’attesissima data dei Pooh (il 21 agosto) che in inverno dovettero rinunciare al concerto al Palasport di Palermo. Infine, grande chiusura con un altro napoletano doc, Pino Daniele, che il 28 agosto canterà le canzoni del suo ultimo album. Tutti i concerti fino al 12 agosto si svolgeranno in piazza Garibaldi. Dal 13 al 28 si terranno all’Arena del mare. SPETTACOLI TEATRO di Laura Maggiore La forza suggestiva della scena da Lello Arena ai classici greci “Cercare un dialogo con lo spirito dei luoghi”. E’ il senso ricercato da Enrico Stassi, direttore artistico del Calatafimi Segesta festival. Una rassegna teatrale allestita al teatro antico di Segesta e quest’anno anche al castello Eufemio di Calatafimi. Dal mito ai classici, attraverso Shakespeare e il teatro moderno, gli spettacoli e i concerti intratterranno il pubblico fino al 29 agosto. Giunto alla sua seconda edizione il festival può già vantare un cartellone di tutto rispetto, con ospiti come Lello Arena, in scena il 27 luglio con una versione in napoletano de “L’Histoire du soldat” di Ramuz, al riadattamento di Maurizio Panici del “Giulio Cesare” di Shakespeare e, ancora, “Ione”, di Euripide, il 7 agosto e la “Sesta Eneide” con Moni Ovadia, il 13 e 14 agosto. Si continua con “Olà Medea!” il 16 agosto e il “Prometeo incatenato” di Eschilo il 24. Dall’alba al tramonto sarà possibile assistere a rappresentazioni e concerti come quello del pianista Stefano Bollani che si addentra nel mondo carioca della samba con un ensemble di strumentisti brasiliani. E per chi ama il teatro nei siti archeologici dell’Isola, un appuntamento particolarmente suggestivo è costituito da “Teatri di pietra”, un circuito che punta a far conoscere le tragedie antiche nelle località escluse dai grandi flussi turistici. Quest’anno oltre a Morgantina (Aidone), Eraclea Minoa e il tempio di Hera a Selinunte, i siti coinvolti sono il parco archeologico di Palmintelli (Caltanissetta), la necropoli Realmese di Calascibetta (Enna), la chiesa di San Giovannello alla Giudecca (Ortigia, Siracusa) e la gradinata della cattedrale di Noto. Dopo il dramma di Didone, interpretato da Isabel Russinova, sarà l’attrice Elisabetta Pozzi a dare corpo e anima alla tragedia, con “Sorelle di sangue”, tratto dal poemetto “Crisotemi” di Ritsos e dall’ “Elektra” di Hugo Von Hofmannsthal, che riunisce le due figlie di Agamennone e Clitennestra in uno spettacolo di musica, teatro e danza. Crisotemi, quarta figlia di Agamennone, è l’antieroina per eccellenza della cosiddetta “saga degli Atridi”, colei che assiste muta all’uccisione delle persone più care senza giudicare né dimenticare. “Sorelle di sangue”, insieme allo spettacolo “Il ciclope” e alla danza dei “Carmina Burana” sarà rappresentato fino a settembre con Teatri di Pietra che, per l’occasione, si sposterà a Erice. Quest’anno sono quaranta le iniziative previste dal cartellone, per una rassegna che l’anno scorso ha registrato 15mila presenze. PAGINA 7 di Antonella Lombardi
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