Maggio - Giugno - Associazione Polesani nel Mondo
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Completato il restauro<br />
di casa Matteotti<br />
A Fratta sentita cerimonia inaugurale, in attesa dell’allestimento<br />
del Museo dedicato all’illustre martire del fascismo<br />
Ancora una giornata memorabile a Fratta Polesine, centro<br />
polesano caratterizzato in questo primo semestre del 2009<br />
dal maturare di una serie di iniziative di grande rilevanza<br />
sotto il profilo storico e culturale. Dopo l’inaugurazione<br />
del Museo Archeologico che ha portato alla ribalta la lontana<br />
storia di Frattesina, mentre ancora non si sono spenti<br />
i riflettori sul cinquecentesimo del Palladio e della mostra<br />
dedicata a Giò Ponti, ecco un nuovo importante appuntamento<br />
con l’apertura della recuperata Casa Matteotti,<br />
destinata a divenire sede di un centro di visitazione dedicato<br />
al martire del Fascismo, che a Fratta visse gli anni più<br />
fervidi della sua giovinezza.<br />
Iniziata con la deposizione di una corona sulla tomba che<br />
accoglie le spoglie di Giacomo Matteotti, la intensa giornata<br />
del 31 <strong>Maggio</strong> è proseguita <strong>nel</strong>la chiesetta di S.<br />
Francesco con la commemorazione ufficiale, aperta dalle<br />
parole dell’assessore provinciale Giancarlo Chinaglia e<br />
del sindaco Riccardo Resini. A tratteggiare un commosso<br />
ricordo dell’indimenticabile leader socialista barbaramente<br />
ucciso 85 anni fa, il 10 giugno 1924, si è poi soffermato<br />
il segretario provinciale dei socialisti Giovanni Giribuola,<br />
sottolineando l’importanza e quindi anche l’attualità<br />
degli ideali di solidarietà e partecipazione perseguiti da<br />
Giacomo Matteotti. Poi l’intervento dello studioso<br />
Esterno della restaurata villa Matteotti<br />
Michele Mariotto incentrato sulla storia del quotidiano La<br />
Lotta (<strong>nel</strong> 110° anniversario di fondazione) e sull’apporto<br />
fornito da Giacomo Matteotti <strong>nel</strong>la stesura del giornale,<br />
importante voce di riferimento per le classi popolari, diffuso<br />
ben oltre i confini della provincia di Rovigo.<br />
Si è quindi proceduto a raggiungere la restaurata Casa<br />
Matteotti per procedere all’inaugurazione del bene recuperato,<br />
destinato a divenire un importante centro di memoria<br />
e documentazione dell’illustre personaggio. Il sindaco<br />
Resini ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa di<br />
recupero, partita dalla donazione del bene all’Accademia<br />
dei Concordi e seguita dalla legge speciale che ha stanziato<br />
700.00 e e poi ulteriori 490.000 per il recupero e la<br />
predisposizione dello storico immobile ad accogliere i<br />
mobili originali, le raccolte museali, destinando inoltre<br />
alcuni spazi all’accoglienza di iniziative culturali.<br />
Un commosso pensiero è andato a due compianti personaggi:<br />
Pietro Amendola, presidente d’onore del Comitato<br />
scientifico che con determinazione ha sostenuto l’iniziativa<br />
e Giancarlo Matteotti che, morendo, ha destinato il<br />
bene all’Accademia dei Concordi; presenti alla manifestazione<br />
le relative consorti. Un plauso poi all’<strong>Associazione</strong><br />
Giuseppe Saragat, che ha donato la biblioteca di proprietà<br />
di Matteo Matteotti, e in ringraziamento ai parlamentari,<br />
in primis Andrea Colasio, che si sono prodigati affinché il<br />
progetto di recupero dell’immobile fosse finanziato dallo<br />
Stato.<br />
E’ seguito l’intervento di Luigi Costato, presidente dell’Accademia<br />
dei Concordi che ha sottolineato come il prestigio<br />
storico dell’Accademia, attiva dal 1580, abbia costituito<br />
la molla che ha indotto gli eredi di Giacomo<br />
Matteotti a destinare ai Concordi lo storico immobile.<br />
Compito dell’Accademia è pertanto seguire l’iter di realizzazione<br />
del progetto, che porterà all’allestimento<br />
museale e alla fruizione di un bene di rilievo <strong>nel</strong>l’ambito<br />
del Polesine.<br />
Dopo l’intervento di Davide Mantovani, presidente del<br />
Comitato scientifico, che ha sottolineato il valore “mentale”,<br />
ancor più che fisico della restaurata casa, ha infine<br />
preso la parola Angelo Dalpez, sindaco di Pejo, dalla cui<br />
vallata a fine ‘800 è partita la famiglia Matteotti per stabilirsi<br />
a Fratta Polesine, senza mai interrompere i rapporti<br />
con la terra di origine; rapporti attualmente tenuti vivi dai<br />
rappresentanti dei due comuni, legati alla memoria di<br />
Giacomo Matteotti.<br />
Lino Segantin