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Anno IX N° 4 Aprile <strong>2011</strong> - Redatto a cura dell’Associazione culturale Onlus “ZONA FRANCA”, Via Arrigo Rossi, 105 - 64029 Silvi Marina (Te). Direttore Resp. Rosario Di Blasio - Copia omaggio - Mensile di cultura e informazione a diffusione cittadina - Reg. Trib. Teramo n. 14/03 del 27/06/03<br />
DA LEGGERE<br />
<strong>APRILE</strong><br />
<strong>2011</strong><br />
Immagine realizzata da ASP,<br />
Associazione Studenti di Scienze Politiche<br />
dell’Università LUISS Guido Carli<br />
Nord Africa:<br />
Rivoluzioni In Corso<br />
di Federico Ronca<br />
a pag. 13
© Mauro Cantoro photography<br />
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<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
EDITORIALE<br />
di Rossano Di Palma<br />
QUELLA TERRIBILE<br />
ONDA DEL PORTO<br />
Non a caso il termine “tsunami” (ormai sostitutivo<br />
di maremoto) è giapponese, così<br />
come la sua eloquente iperbole verifi catasi<br />
lo scorso undici marzo, con epicentro sismico,<br />
appunto, a circa cinquecento chilometri dalla<br />
costa nord-orientale dell’arcipelago nipponico.<br />
Di certo l’anomalia più ricorrente e micidiale di<br />
queste onde, è data da un movimento tellurico il<br />
cui fulcro (epicentro) si manifesta, appunto, nel<br />
sottosuolo marino; in questo caso, ancor peggio,<br />
in quello di un oceano. Non sempre infatti, il volume<br />
e la spinta anomale del maroso killer, sono il<br />
risultato di una causa sismica, esse infatti possono<br />
dipendere da tutti quei fattori di rischio (esempio<br />
un eruzione vulcanica) comportati da un improvviso<br />
insediamento che faccia aumentare e/o spostare,<br />
con reazione a catena, la massa d’acqua<br />
di un grande bacino idrico. E’ ovvio perciò che<br />
quando l’anomalia sussiste per un terremoto di<br />
elevata magnitudo con epicentro in pieno oceano,<br />
le conseguenze sono catastrofi che. Un immenso<br />
potenziale cinetico di innumerevoli tonnellate<br />
che si sposta verso la costa a velocità aerea! Oltre<br />
al tremendo primo impatto poi, ci sono i rifl ussi,<br />
sia della prima scossa e che dello sciame sismico,<br />
nonché il deposito permanente dell’invasione<br />
idrica.<br />
Quella di questo duemilaundici è stata comunque<br />
una delle peggiori scosse sismiche fi nora registrate<br />
in tutta la storia dell’impero, un prolungato “8.9<br />
Richter” la cui sola cifra mette i brividi!<br />
Non è tanto l’evento in se stesso, nonostante distruttivo,<br />
a dover preoccupare, quanto la frequenza<br />
notevolmente aumentata delle sue temibili<br />
manifestazioni. Nel giro di qualche anno infatti<br />
si sono verifi cati diversi maremoti con esiti devastanti<br />
e verso cui non ci si può più coprire dietro il<br />
dito dei soliti luoghi comuni. “L’uomo sta esagerando”,<br />
questa è la verità! Una verità paradossale<br />
se si pensa che egli non riesce a moderare con le<br />
buone la sua smania di progresso, nonostante le<br />
prove, sempre più tangibili, che così facendo, sarà<br />
la natura, defi nitivamente, ad arrestarla.<br />
La grande Onda di Katsushika Hokusai ca. 1830<br />
PRIMO PIANO<br />
L’ABRUZZO RACCONTA<br />
CULTURA E SOCIETÀ<br />
ARTE ED EMOZIONI<br />
CRONACA LOCALE<br />
NOTIZIE DA...<br />
VOCE DELLA CHIESA<br />
LE RUBRICHE<br />
SPORT<br />
MIX NOTIZIE<br />
LE POESIE<br />
...CON I LETTORI<br />
LE ASSOCIAZIONI<br />
CONTENUTI<br />
6 Giustizia A. Piccinini<br />
7 Le aspettative dei silvaroli W. Nat<br />
8 La notte delle streghe Castel del Monte R. Di Blasio<br />
13 Nord Africa: Rivoluzione in corso F. Ronca<br />
14 L’educazione si è addormentata Due genitori<br />
17 Addio grande Nilla A. Spezialetti<br />
18 L’orchestra di fi ati “G. Braga” C. Leonzi<br />
20 Gennaro Varone e la sua band F. Ricciconti<br />
23 I vandali distruggono Parco Filiani Comune di Pineto<br />
25 Silvi si illumina con il tricolore D. Mazzone<br />
29 Biblioteca comunale R. D’Amario<br />
31 La caduta degli dei FR. N. Petrone<br />
34 A proposito del primo sole L. Leonio<br />
36 Aspettando il Giro d’Italia R. Di Blasio<br />
37 Contributi prima casa D. Mazzone<br />
38 Rispetto Dio A. Xhindole<br />
39 Lettera aperta al presidente D’Orazio S. Spezzaferro<br />
40 Sergio non è più con noi L. Colantonio<br />
3
4 PRIMO PIANO<br />
Prendiamoci il futuro, non è più<br />
permesso indebitarsi con il futuro<br />
per pagare i debiti con il<br />
passato, occorre lasciare da parte l’attuale<br />
politica fatta di urla, di slogan,<br />
di scandali e di clientelismi.<br />
I concetti di libertà e giustizia, ben presenti<br />
nelle menti illuminate dei fautori<br />
del Risorgimento sono ora presenti,<br />
codifi cati nei decreti sul federalismo.<br />
L’Italia è più coesa proprio se federale:<br />
con il federalismo fi scale avremo<br />
più autonomia e responsabilità, gli 8<br />
decreti, quali: federalismo demaniale,<br />
fabbisogni standard enti locali, Roma<br />
capitale, fi sco municipale, autonomia<br />
fi scale degli altri enti territoriali, perequazione<br />
infrastrutturale, armonizzazione<br />
dei bilanci, premi e sanzioni<br />
lasciano spazio solo ad una classe<br />
politica meritevole e capace, non c’è<br />
spazio per scaricare responsabilità,<br />
per l’ineffi cienza, per gli sprechi, in<br />
maniera chiara e trasparente l’operato<br />
degli amministratori sarà visibile, trasparente<br />
e quindi valutabile da parte<br />
di tutti per cui chi sbaglia, chi spreca,<br />
chi non lavora, necessariamente và a<br />
casa e non prospera come accade ora.<br />
Festeggiamo il 150° anno dell’Unità<br />
di Italia a cui vogliamo dare nuovo<br />
lustro, un’Italia unita nel federalismo,<br />
nella buona amministrazione,<br />
nel merito.<br />
Lo sviluppo ed il cambiamento sono<br />
nelle nostri mani, nelle mani dei giovani.<br />
Antonio Burrini<br />
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Per la crisi del nord africa<br />
dichiarata l’emergenza umanitaria<br />
In seguito allo sbarco di migliaia<br />
di cittadini sulle coste italiane,<br />
provenienti, in particolare, dalla<br />
fascia del Maghreb e dall’Egitto, il<br />
Presidente del Consiglio dei Ministri<br />
ha emanato un Ordinanza per superare<br />
lo stato di emergenza e provvedere<br />
alla defi nizione di programmi di azione<br />
tra cui il censimento dei cittadini<br />
sbarcati sul territorio italiano dai paesi<br />
del Nord Africa; l’adozione di misure<br />
fi nalizzate all’individuazione di<br />
strutture ed aree da attrezzare, nonché<br />
il potenziamento di quelle esistenti.<br />
Per la migliore effi cacia delle azioni<br />
Il problema sicurezza<br />
Veto di Tracanna e la Lega Nord Abruzzo<br />
si rivolge al Presidente Catarra<br />
La Provincia di Teramo avrà di<br />
che rifl ettere, alla luce dei fatti<br />
criminali “sudamericani” occorsi<br />
a Bruno Monaco. Sequestrato in<br />
casa sua dai banditi nella “tranquilla”<br />
Mosciano. La Lega nord aveva<br />
da tempo espresso la richiesta di una<br />
ricognizione dei problemi legati alla<br />
criminalità in questo territorio inoltre<br />
era stata proposta al presidente Val-<br />
ter Catarra l’istituzione di una commissione<br />
sicurezza. L’immobilismo,<br />
il buonismo e la vecchia politica democristiana<br />
del tutto s’aggiusta non<br />
pagano e la cronaca nera non è solo<br />
un “fatto” da consumare ma la percezione<br />
concreta dei traumi che distruggono<br />
le comunità facendole ripiegare<br />
nell’egoismo.<br />
Un veto però a tale proposta c’è, un<br />
Teramo, 16 marzo <strong>2011</strong>. Il<br />
trattamento riservato dal Sindaco<br />
Brucchi ai commercianti<br />
teramani in occasione delle celebrazioni<br />
per il 150° dell’unità d’Italia,<br />
ordinando la chiusura dei negozi, è di<br />
per se eccessivo.<br />
Eccessivo e, indirettamente, discrimi-<br />
di propria competenza, il Commissario<br />
delegato sarà assistito dalla forza<br />
pubblica e potrà attivare tutte le opportune<br />
forme di collaborazione con<br />
la Regione, con altri soggetti pubblici,<br />
e, per i profi li umanitari e assistenziali,<br />
con la Croce Rossa Italiana, con<br />
l’Alto Commissariato delle Nazioni<br />
Unite per i rifugiati e con l’Organizzazione<br />
Internazionale per le Migrazioni.<br />
Per garantire la necessaria<br />
attività di supporto per la vigilanza e<br />
la sicurezza delle strutture ed aree, il<br />
Commissario delegato si avvale, fi no<br />
al 30 giugno <strong>2011</strong>, di un contingen-<br />
veto democristiano alla Provincia di<br />
Teramo nei confronti della Lega nord<br />
abruzzo. Il problema che il consigliere<br />
Aurelio Tracanna dell’Udc di sinistra<br />
(schierato, tanto per intenderci,<br />
non con Dodo di Sabatino ma con il<br />
marsicano Rodolfo De Laurentiis)<br />
non vuole affrontare è proprio quello<br />
della sicurezza.<br />
Cosa ne pensa Valter Catarra presidente<br />
della coalizione di centrodestra,<br />
Lega compresa? Era stabilito nel programma<br />
che sarebbe stato attivato,<br />
a livello provinciale, un organismo<br />
politico-amministrativo di analisi e<br />
proposta per la sicurezza dei cittadini<br />
e per il coordinamento della polizia<br />
L’Italia federale nelle mani dei giovani<br />
natorio perchè una parte delle attività<br />
di commercio del capoluogo potrà<br />
comunque, per legge, restare aperta<br />
(bar, pizzerie, librerie, mobilifi ci<br />
etc) mentre un’altra parte sarà obbligata<br />
a restare chiusa pena la multa<br />
che però più di qualche esercente sta<br />
pensando di pagare pur di non manda-<br />
te di 200 militari delle Forze armate.<br />
Infi ne, per il completamento delle<br />
procedure di emersione dal lavoro irregolare<br />
degli immigrati, il Ministero<br />
dell’interno, è autorizzato ad utilizzare,<br />
per un periodo non superiore a<br />
sei mesi (tramite una o più agenzie di<br />
somministrazione di lavoro), prestatori<br />
di lavoro con contratto a termine<br />
nel limite massimo di 325 unità,<br />
da ripartire tra le sedi coinvolte nelle<br />
suddette procedure.<br />
Chiusura negozi a Teramo<br />
Segreteria Prov.le Lega Nord<br />
Abruzzo Teramo<br />
provinciale con quelle municipali e<br />
con le altre organizzazioni autorizzate<br />
operanti sul territorio come previsto<br />
dalla legge Maroni.<br />
La riforma degli enti locali prevede<br />
che Catarra possa e debba decidere<br />
senza prendere parte al teatrino della<br />
politica e ai giochetti dei partiti ma,<br />
almeno in questo caso, non si assume<br />
la responsabilità di dare vita a una<br />
commissione per la sicurezza che potrebbe<br />
essere un utile strumento per<br />
innalzare il livello della qualità della<br />
vita soprattutto dei residenti della costa.<br />
Alberto Piccinini<br />
re tutti i clienti teramani al mare dove<br />
invece c’è stata una deroga generalizzata<br />
e quindi le attività commerciali<br />
saranno tutte aperte. Bel modo di festeggiare<br />
un’unità.<br />
Franco de Angelis<br />
arco consumatori teramo
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
PRIMO PIANO<br />
Piccolo dizionario semiserio<br />
dei nuovi luoghi comuni della politica<br />
Antiberlusconismo – Caso unico nella storia,<br />
termine coniato dalla vittima dell’espressione<br />
stessa. Come se Mussolini avesse inventato<br />
l’antifascismo.<br />
Azione umanitaria – Bombardamento di<br />
un determinato territorio per evitare che sia<br />
colpito da altri bombardamenti.<br />
Competizione – Parola derivata dal linguaggio<br />
sportivo, oggi usata a sproposito da alcuni<br />
imprenditori per sfruttare meglio la forza<br />
lavoro dei propri dipendenti.<br />
Comunicazione – Ormai sinonimo del vocabolo<br />
dialettale “pettila”. Sempre più viene<br />
utilizzata per sputtanare i propri avversari<br />
politici<br />
Comunisti – Categoria dello spirito assimilabile<br />
a quella degli Ebrei. Quando succede<br />
qualcosa di brutto è sempre colpa loro.<br />
Concorrenza – Fondamento storico e fi losofi<br />
co del capitalismo, oggi principio a malapena<br />
praticato solo da spacciatori di droga e<br />
affi ni.<br />
Crescita – Utopia economica che sfi da l’infi -<br />
nito e cerca di mistifi care le concrete dina-<br />
Teramo – Nessun accordo tra i comunelli<br />
della Comunità del parco che dovrebbero<br />
indicare i propri rappresentanti in seno al<br />
consiglio d’amministrazione dell’ente. Ente che<br />
continua dunque con un presidente dimezzato, Diaconale,<br />
e senza una tattica e una strategia per un governo<br />
del territorio ricadente sotto le sue competenze.<br />
Il fi ume Vomano, che corre parallelamente alla<br />
Strada maestra, è a rischio inquinamento fecale.<br />
Lo hanno accertato il Ruzzo e gli organi preposti al<br />
controllo che hanno verifi cato come gli scarichi di<br />
interi paesi fi niscano nel fi ume direttamente. Allo<br />
stato però per l’ente parco non è possibile spendere<br />
un euro sulla prevenzione anche perché i sette nani<br />
non si mettono d’accordo sul Cda e intanto Arturo<br />
Biancaneve se ne sta nella sua convento di Assergi<br />
a organizzare presentazioni di libri e cortometraggi<br />
di amici degli amici.<br />
Appena 25 anni fa i teramani di montagna si confrontarono<br />
su cosa potesse signifi care sottoporre<br />
una vasta area del proprio territorio a tutela attraverso<br />
uno strumento come l’istituzione di un Parco<br />
nazionale. La parola magica su cui si cercò di trovare<br />
convergenze fu sviluppo.<br />
Le popolazioni locali nel breve tempo ebbero le<br />
prime avvisaglie di cosa stava accadendo e si trovarono<br />
a dover consegnare a una burocrazia antidemocratica<br />
di nomina romana quanto di più bello e<br />
miche sociali che esigono una diversa e più<br />
giusta redistribuzione delle risorse.<br />
Federalismo - Eufemismo per indicare la<br />
voglia di secessione di una pezzo d’Italia per<br />
larga parte composto da meridionali.<br />
Garantismo – Espressione coniata negli anni<br />
settanta, per esprimere solidarietà ai poveri<br />
cristi in galera (memorabile in merito la battaglia<br />
di Giacomo Mancini). Oggi viene riferita<br />
esclusivamente ai problemi giudiziari dei<br />
massimi esponenti del partito di maggioranza<br />
relativa.<br />
Giustizialismo – Movimento politico populista<br />
fondato negli anni ’50 dal Generale Peron<br />
in Argentina. Nel linguaggio mediatico attuale<br />
si utilizza per giustifi care la reazione imbarazzata<br />
dei politici alle proprie malefatte.<br />
Magistratura – Categoria composta da laureati<br />
in Giurisprudenza, facoltà universitaria<br />
notoriamente frequentata in prevalenza da<br />
giovani di destra. Che però dopo aver superato<br />
il concorso diventano per miracolo tutti<br />
comunisti (vedi voce).<br />
Meritocrazia – Termine tornato in auge gra-<br />
incontaminato loro e i loro padri avevano modellato<br />
attraverso un’equilibrata azione nello svolgimento<br />
delle attività tradizionali: la montagna sacra. Ma<br />
il volano di sviluppo nel breve tempo si dimostrò<br />
5<br />
zie all’esposizione mediatica di certi ministri<br />
che hanno l’unico merito di essere amici di<br />
Berlusconi.<br />
Persecuzione – Vocabolo una volta riferito a<br />
popoli o personaggi ingiustamente esclusi dal<br />
potere, oggi abusato dai detentori del potere<br />
stesso, quando vengono beccati con le mani<br />
nella marmellata.<br />
Referendum – In teoria strumento di democrazia<br />
diretta previsto dalla Costituzione, in<br />
pratica colossale truffa organizzata dallo Stato<br />
con cadenze abbastanza regolari, a danni e<br />
beffe dei cittadini italiani.<br />
Riformismo – Tendenza moderata che caratterizza<br />
dalle origini il Movimento Operaio,<br />
in contrasto con quella rivoluzionaria. Attualmente<br />
è sinonimo di qualsiasi provvedimento<br />
che modifi chi lo status quo.<br />
Sinistra radicale – Locuzione confezionata<br />
ad hoc, per distinguere la sinistra senza aggettivi<br />
dalla confusione ideologica che regna<br />
all’interno del Partito Democratico.<br />
Roberto Costantini<br />
Quel che resta del Parco Gran Sasso<br />
Sasso tra i sette nani litigiosi e il Vomano sgarrupato<br />
Diaconale presidente? Nulla cambia per i cittadini residenti nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Della Laga.<br />
subito un tentativo di cablaggio territoriale dove<br />
invece di un progetto strategico territoriale, ci si<br />
accanì da subito sulle attività tradizionali del territorio<br />
(taglio dei boschi, allevamento, coltivazioni<br />
tradizionali). L’impegno preponderante fu quello di<br />
dimostrare che quello che le popolazioni avevano<br />
fatto sino ad allora, non era più necessario, o meglio<br />
evitarlo, perché quei allora individuati “montanari”,<br />
sarebbero diventati tutti operatori turistici<br />
con il benefi cio di poter dimenticare in fretta tutti i<br />
sacrifi ci delle attività tradizionali.<br />
Ma il paradosso consiste nel fatto che tutti i buoni<br />
propositi e le ingenti quantità di soldi pubblici sperperati<br />
non solo non sono serviti come promesso a<br />
cambiare faccia a questi territori ma hanno rappresentato<br />
un acceleratore di abbandono, spopolamento<br />
e miseria, tanto da provocare un grido di allarme,<br />
che passa anche dalla considerazione del vuoto politico<br />
nella gestione dell’Ente dove è istituzionalizzata<br />
la marginale rappresentanza delle popolazioni<br />
locali e dove spesso le beghe di palazzo danneggiano<br />
l’unica specie animale non protetta : il teramano<br />
di montagna.<br />
Mauro Di Matteo<br />
Lega nord Teramo<br />
Responsabile circoscrizione Gran Sasso
6 PRIMO PIANO <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Accuse del centrodestra all’Amministrazione pinetese.<br />
“Le accuse mosse dal centro destra nei confronti<br />
dell’amministrazione comunale sono<br />
assolutamente gratuite e pretestuose. In occasione<br />
dell’alluvione dello scorso primo marzo<br />
ci siamo immediatamente attivati . Nel pomeriggio<br />
eravamo sul territorio per i vari sopralluoghi,<br />
mentre prima della mezzanotte abbiamo attivato il<br />
COC, il centro operativo comunale nella sede del<br />
comando della polizia municipale”. L’assessore<br />
alla Protezione Civile del Comune di Pineto, Giuseppe<br />
Cantoro, replica alle forze di minoranza che<br />
nei giorni scorsi in una nota avevano puntato il dito<br />
contro l’amministrazione, accusando l’ente di aver<br />
fatto poco o nulla per evitare gli allagamenti. “Intano<br />
mi preme ringraziare i due consiglieri comunali<br />
di minoranza Angelo Mantini e Mario Chiatamo-<br />
ne”, prosegue l’assessore, in quanto sono stati gli<br />
unici dell’opposizione ad essere presenti nella sede<br />
del COC nei giorni dell’alluvione. E si sono dati<br />
da fare per far fronte alle emergenze. Un ringraziamento<br />
anche a tutto il corpo di polizia municipale<br />
e agli operai del Comune. Tornando invece alla<br />
sterile polemica, voglio dire che eventi del genere<br />
certamente non si possono prevedere. Per quanto<br />
riguarda la pulizia del Vomano e del Calvano, le<br />
competenze sono della Provincia a cui più volte in<br />
passato abbiamo chiesto interventi in tal senso”.<br />
L’assessore Cantoro ha poi ricordato che prima<br />
di poter procedere con la pulizia delle strade dal<br />
fango e dal pietrisco, gli operai comunali hanno<br />
dovuto prima di tutto liberare i tombini, altrimenti<br />
il lavoro di “lavaggio” non sarebbe stato di alcuna<br />
Tassa sulle alluvioni<br />
Un vero e proprio colpo al cuore per l’Abruzzo<br />
La Federazione provinciale di<br />
Teramo di La Destra, coerente<br />
con i propri principi di<br />
tutela e difesa dei cittadini, non può<br />
che sostenere la battaglia contro il<br />
Ministro Giulio Tremonti e la tassa<br />
di scopo introdotta dal decreto Milleproroghe,<br />
trovando anzi addirittura<br />
troppo accomodanti le dichiarazioni<br />
dell’Assessore Regionale abruzzese<br />
alla Protezione Civile Gianfranco<br />
Giuliante. L’Assessore Giuliante ha<br />
defi nito questa “tassa sulle alluvioni”<br />
un’ingiustizia, per La Destra non è<br />
solo questo, bensì un vero e proprio<br />
colpo al cuore per l’Abruzzo, la sua<br />
economia e i suoi abitanti; il nostro<br />
povero Abruzzo già martoriato dal<br />
terremoto aquilano di due anni fa che,<br />
oltre ai danni immediati, ha portato<br />
anche a una grave crisi economicoturistica<br />
delle città costiere, che han-<br />
no visto ridursi in maniera catastrofi<br />
ca le presenze per l’indisponibilità<br />
prolungata di alloggi liberi e per cui<br />
in molti casi i proprietari di<br />
case e albergatori ancora<br />
non ricevono tutti<br />
gli indennizzi dovuti.<br />
L’economia<br />
abruzzese è ancora<br />
in ginocchio<br />
e stenta<br />
a decollare e,<br />
l’alluvione di<br />
inizio marzo,<br />
coi suoi circa<br />
100 milioni di<br />
Euro di danni, rischia<br />
di mettere defi -<br />
nitivamente al tappeto la<br />
nostra Regione e i suoi cittadini<br />
che pur si sono sempre distinti per la<br />
forza interiore di non arrendersi e di<br />
Il disegno di legge costituzionale<br />
per la riforma della giustizia approvato<br />
dal Consiglio dei Ministri<br />
il 10 marzo <strong>2011</strong> si fonda sulla separazione<br />
delle carriere dei magistrati,<br />
che si distinguono in giudici e pubblici<br />
ministeri. L’uffi cio del pm è organizzato<br />
secondo le norme dell’ordinamento<br />
giudiziario che ne assicurano l’autonomia<br />
e l’indipendenza. È prevista l’istituzione<br />
di due distinti Consigli superiori,<br />
della magistratura giudicante e<br />
di quella requirente, presieduti, come<br />
l’attuale CSM, dal Presidente della Repubblica<br />
e costituiti da membri eletti<br />
per metà dai magistrati e per metà dal<br />
lottare, di guardare e cercare un futuro<br />
il migliore possibile. Non possono<br />
e non devono essere sempre i cittadini<br />
a pagare, cittadini che già<br />
stanno pagando per la<br />
crisi della sanità, e<br />
sembra particolarmente<br />
iniquo il<br />
diverso trattamentoriservato<br />
all’interno<br />
dello stesso<br />
decreto a Regioni<br />
del Nord<br />
come Veneto e<br />
Liguria, alle quali<br />
vengono destinati<br />
immani fondi per catastrofi<br />
simili di solo pochi<br />
mesi fa, rispetto al trattamento<br />
subito dall’Abruzzo e dalle Marche<br />
oggi e che subirà chiunque si trovasse<br />
Giustizia<br />
<strong>Da</strong>l governo proposta di riforma costituzionale<br />
Parlamento. Sono anche indicate tassativamente<br />
le funzioni dei due Consigli,<br />
tra le quali non fi gura più la funzione<br />
disciplinare, affi data alla Corte di disciplina<br />
di nuova istituzione. Del Consiglio<br />
Superiore della Magistratura<br />
giudicante fa parte di diritto il primo<br />
presidente della Corte di Cassazione<br />
e gli altri componenti sono eletti per<br />
metà da tutti i giudici ordinari tra gli<br />
appartenenti alla medesima categoria<br />
previo sorteggio degli eleggibili e per<br />
metà dal Parlamento in seduta comune<br />
fra professori ordinari di università in<br />
materia giuridiche e avvocati dopo 15<br />
anni di esercizio. I membri elettivi del<br />
utilità. “Trovo risibile poi l’accusa sulla mancata<br />
riapertura dei canali di scolo a mare”, conclude<br />
l’amministratore pinetese, “noi li abbiamo riaperti<br />
immediatamente ma il mare in burrasca non ha<br />
permesso il regolare defl usso. Mi chiedo quindi<br />
quali responsabilità potesse avere l’amministrazione<br />
comunale in tutto questo. Sulla questione rifi uti<br />
che non sarebbero stati portati via immediatamente,<br />
abbiamo avuto un problema con l’impianto di<br />
Cerratina poiché i responsabili della struttura non<br />
volevano accogliere le sostanze di risulta. Problema<br />
comunque che è stato successivamente superato”.<br />
Uffi cio Stampa Comune Pineto<br />
malauguratamente nelle stesse diffi -<br />
coltà in futuro, trattamento che impone<br />
l’aumento delle tasse locali prima<br />
di poter fare richiesta di accesso ai<br />
Fondi nazionali per una minima parte<br />
che eventualmente non si riuscisse a<br />
coprire col denaro dei cittadini, questo<br />
nonostante il Governo, con pronta<br />
correttezza, abbia deliberato lo stato<br />
di calamità naturale. Incrementare le<br />
tasse e le accise regionali sulla benzina,<br />
prima di poter accedere ai fondi<br />
nazionali, non farebbe altro che affondare<br />
defi nitivamente tutti gli abruzzesi<br />
di buona volontà che si stanno<br />
rimboccando le maniche in questo<br />
periodo di grave crisi alla ricerca di<br />
un ritorno alla normalità; vuole essere<br />
questo il Federalismo di Tremonti e<br />
della Lega Nord? <strong>Da</strong>re alle Regioni<br />
del Nord e chiedere alle Regioni del<br />
Centro-Sud? La Destra Teramo non<br />
ci sta e continuerà sempre a lottare<br />
affi anco ai suoi cittadini.<br />
Federazione Prov.le “La Destra”<br />
Teramo<br />
Consiglio durano in carica quattro anni<br />
e non sono rieleggibili. Del Consiglio<br />
Superiore della magistratura requirente<br />
fa parte di diritto il procuratore generale<br />
della Corte di Cassazione. Gli<br />
altri componenti sono eletti per metà<br />
da tutti i pubblici ministeri fra gli appartenenti<br />
alla medesima categoria<br />
previo sorteggio degli eleggibili e per<br />
metà dal parlamento in seduta comune,<br />
tra professori ordinari di università in<br />
materie giuridiche ed avvocati dopo 15<br />
anni di esercizio. I membri elettivi durano<br />
in carica quattro anni e non sono<br />
rieleggibili. Ai due Consigli spettano,<br />
secondo le norme dell’ordinamento<br />
giudiziario, le assegnazioni, le assunzioni,<br />
i trasferimenti, le promozioni<br />
nei riguardi dei giudici.<br />
Alberto Piccinini
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
<strong>Da</strong> alcuni mesi, coloro che masticano<br />
politica e che vivono<br />
tra la gente, hanno la percezione<br />
che non tira buon vento per<br />
l’amministrazione silvarola di centrodestra<br />
e sentono che una grande maggioranza<br />
di cittadini ha la forte consapevolezza<br />
– rileggendo i programmi<br />
elettorali del 2004 e del 2009 – che<br />
le loro aspettative sono venute in gran<br />
parte a mancare.<br />
Come si sa gli elettori guardano sempre<br />
quello che egoisticamente a loro<br />
interessa e che non hanno ottenuto e<br />
mai quelle cose che portano benefi ci<br />
alla comunità e che sono state realizzate.<br />
Le segreterie di partito, si guardano<br />
intorno e i loro segretari e i rappresentanti<br />
più infl uenti alzando il dito<br />
cercando di captare da che parte tira<br />
il vento. Quello che si fi uta nell’aria<br />
sono molti dei segnali che si leggevano<br />
nell’autunno del 2003 e nella primavera<br />
del 2004. Sono gli stessi segnali<br />
che allora venivano letti dai partiti del<br />
centrodestra ed ora vengono letti da<br />
quelli del centrosinistra. Come allora<br />
non credevano al malumore dei loro<br />
elettori gli amministratori del centrosinistra,<br />
ora non ci credono quelli del<br />
centrodestra.<br />
La città di Silvi – come obiettano e<br />
fanno notare molti cittadini – è nella<br />
stessa condizione di quella di allora:<br />
amministratori che vengono chiacchierati<br />
e qualcuno addirittura screditato;<br />
le aspettative più importanti disattese,<br />
l’attuazione di alcuni importanti<br />
punti del programma elettorale non<br />
effettuati: realizzazione dei Distretti<br />
Industriali ed Artigianali con assoluta<br />
disattenzione all’occupazione e quindi<br />
ai progetti per la creazione di posti di<br />
lavoro; nessun accordo procedimentale<br />
ancora portato a termine – utile e<br />
necessario se non indispensabile per la<br />
realizzazione di opere pubbliche, dopo<br />
i continui tagli da parte del Governo<br />
agli Enti Locali; mancata istituzione<br />
dei Comitati di Quartiere e del Difensore<br />
Civico.<br />
Nei cinque anni del suo primo man-<br />
dato Gaetano Vallescura ha realizzato<br />
buone cose: importanti e signifi cative<br />
le rotatorie sulla Statale Adriatica, i<br />
marciapiedi lungo la nazionale, il recupero<br />
di una parte del Villaggio del<br />
Fanciullo, il rifacimento dei marciapiedi<br />
di via E. Romani, la riqualifi cazione<br />
di via D. Alighieri, la realizzazione<br />
dei marciapiedi a Pianacce, la<br />
riqualifi cazione di una parte dell’illuminazione<br />
pubblica ed altri interventi<br />
ancora di ordinaria manutenzione e<br />
sistemazione che hanno dato alla città<br />
una veste più accogliente e consona<br />
alle necessità ed all’immagine di una<br />
città che aspira ad alte posizioni nello<br />
scenario turistico non solo abruzzese<br />
ma nazionale e che hanno permesso<br />
insieme al fi ore all’occhiello della<br />
Raccolta differenziata porta a porta<br />
– anche se ancora non completamente<br />
attuata – di conquistare il certifi cato<br />
ambientale EMAS e riconquistare anche<br />
la più nota Bandiera Blù.<br />
Ma poi, nel mandato corrente cos’è<br />
successo? L’Amministrazione s’è fermata.<br />
Non si è sentito più parlare di<br />
completamento delle opere pubbliche<br />
approvate ed iniziate, di progetti per il<br />
futuro, di eventi estivi in grado di soddisfare<br />
le aspettative dei turisti, di programmi<br />
che potessero consentire a Sil-<br />
PRIMO PIANO<br />
Le aspettative dei silvaroli<br />
Anche i politici ed amministratori silvaroli vivono nell’attesa e nella confusione<br />
come tutti i loro colleghi provinciali, regionali e nazionali.<br />
Furto alla sezione<br />
di “La Destra”<br />
di Città Sant’Angelo<br />
Massacro dei prigionieri in Iran<br />
Nella notte tra martedì 15 e<br />
mercoledì 16 marzo <strong>2011</strong> è<br />
scoppiata una rivolta nella<br />
sovraffollata prigione di Qezel hesar.<br />
Secondo la direzione del carcere, a<br />
causarla è stato un tentativo di evasione<br />
da parte di condannati a morte ed<br />
altri detenuti che avrebbero appiccato<br />
incendi. Secondo quanto appreso da<br />
Amnesty International, i prigionieri<br />
hanno preso il controllo delle sezioni<br />
2 e 3 del carcere di Qezel Hesar.<br />
I secondini, dapprima dispiegati sul<br />
tetto, hanno cercato di entrare nelle<br />
sezioni sparando all’impazzata. I<br />
detenuti hanno dato fuoco a lenzuola<br />
e materassi nel tentativo di fermar-<br />
li. Le forze repressive del regime<br />
iraniano hanno aperto il fuoco sui<br />
prigionieri inermi nel carcere provocandone<br />
il ferimento di oltre 100 e<br />
l’uccisione di 14 persone. Almeno sei<br />
persone sono morte sul colpo.<br />
Alcuni dei feriti hanno perso la vita a<br />
causa della gravità delle loro ferite<br />
durante il trasporto o all’arrivo agli<br />
ospedali. Aprire il fuoco sui prigionieri,<br />
alla vigilia della Festa del Fuoco in<br />
concomitanza con l’insurrezione nazionale<br />
del popolo iraniano contro<br />
il regime dei mullah, conferma ancora<br />
una volta la barbarie di un regime<br />
medioevale incapace di affrontare<br />
le insurrezioni e che ricorre<br />
a questi atti incivili per impedirne la<br />
propagazione.<br />
Il popolo iraniano non tollera queste<br />
atrocità e continuerà fi no al giorno<br />
in cui riuscirà a rovesciare codesto regime<br />
con maggior determinazione.<br />
Il Presidente Rajavi ha defi nito il<br />
massacro da parte dei membri del regime<br />
clericale, che ha causato molte<br />
uccisioni e feriti, è un orribile crimine<br />
senza precedenti e rappresenta<br />
una pagina oscura all’interno della<br />
storia del fascismo religioso in Iran.<br />
La Resistenza Iraniana chiede alla<br />
comunità internazionale, soprattutto<br />
alle Nazioni Unite, di condannare<br />
con forza questo crimine e chiede al<br />
7<br />
vi di seguitare nella sua indispensabile<br />
crescita economica e d’immagine.<br />
Gli elettori, nel 2004 aspettavano una<br />
nuova Amministrazione, nel 2009 ne<br />
aspettavano una più determinata e<br />
concreta, composta da uomini giovani<br />
e politicamente nuovi, che sapessero<br />
interpretare il nuovo malcontento e<br />
comprendendo i disagi e le necessità<br />
quotidiane del cittadino se ne facessero<br />
carico. La nuova classe politica,<br />
portatrice di nuove idee avrebbe dovuto<br />
progettare e programmare con<br />
realismo quel futuro di vera svolta<br />
per Silvi che i cittadini aspettano da<br />
decenni, che ad ogni tornata elettorale<br />
tutti promettono e che per un motivo<br />
o per l’altro, nessuno realizza ed invece<br />
tutti si sono fermati: amministratori<br />
e politici adeguandosi all’andazzo di<br />
sempre. Rimandare, aspettare e non<br />
fare nulla.<br />
Speriamo che il Sindaco Vallescura ne<br />
prenda atto e in questo ultimo scorcio<br />
della sua amministrazione corra ai ripari<br />
e suonando la sveglia ripensare al<br />
suo futuro ai suoi personali<br />
consiglieri, alle alleanze politiche, alle<br />
nuove strategie e ai realistici obiettivi<br />
da raggiungere per il bene di Silvi e<br />
dei suoi cittadini.<br />
Willy Nat<br />
In merito allo spiacevole episodio di furto avvenuto giovedì 10 marzo <strong>2011</strong>, a Marina di Città Sant’Angelo in via<br />
Salara, la Destra ancora una volta si vede costretta a rimarcare la necessità di maggior controllo e sicurezza per<br />
gli abitanti della zona stessa, e chiede alle istituzioni ed all’amministrazione comunale, di non abbandonare una<br />
frazione di Città Sant’Angelo così numerosa e commercialmente importante, al suo destino e di evitare di ricordarsene<br />
solo nel periodo elettorale, cercando di recepire il malumore diffuso degli abitanti della zona stessa.<br />
Il coordinatore cittadino de La Destra Rodolfo Del Vecchio- 3286872427 Info: delvecchio.rodolfo@yahoo.it<br />
Segretario generale delle Nazioni<br />
Unite di incaricare una delegazione<br />
per indagare su questa grande<br />
atrocità e sulle condizioni delle carceri<br />
iraniane, in particolar modo sulla<br />
situazione dei prigionieri politici.<br />
Buona Pasqua.<br />
Associazione Medici<br />
Italo Iraniani in Italia<br />
Dr. Jamshid Ashough
8 L’ABRUZZO RACCONTA <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Passione vivente di Cristo<br />
“Io credo che tu sei il fi glio di Dio” Gesù è colui che salva<br />
Alla Parrocchia dell’Assunta di Silvi<br />
16 Aprile <strong>2011</strong><br />
Sabato delle Palme – alle ore 19:00<br />
Sarà presentata la terza edizione della:<br />
PASSIONE VIVENTE di CRISTO<br />
Si rappresenteranno le principali scene:<br />
La resurrezione di Lazzaro - Entrata di Gesù in Gerusalemme<br />
e la benedizione delle palme - Lavanda ed<br />
ultima cena - L’orto degli ulivi - Il processo di Caifa e<br />
il Sacerdote - Gesù davanti a Pilato - Gesù schernito e<br />
deriso dal Re Erode - La Flagellazione di Gesù.<br />
La via Crucis proseguirà poi per la via GARIBALDI, e<br />
sarà conclusa con la straziante e commovente scena della<br />
Crocefi ssione in Piazza dei Pini, con la resurrezione di<br />
GESU’.<br />
Una manifestazione che quest’anno si è arricchita di 55<br />
personaggi danno vita ad una toccante e signifi cativa<br />
rappresentazione fedele a ciò che tramandano i quadri<br />
vangelici,<br />
III – Edizione, che il tutto organizzato e diretto il Signor<br />
Vincenzo Guaglianone, costumi di Antonella Giansante.<br />
Personaggi Attori sono:<br />
Romanelli Francesco (GESU’),<br />
Mary Valentini (MARIA),<br />
Barbara Giovannangelo (MARTA),<br />
Anna Santarelli (MARIA MADDALENA),<br />
Fabrizio Santoro (LAZZARO),<br />
Lidia Ranalli (MARIA sorella di Lazzaro),<br />
Monica Ferretti (la VERONICA),<br />
Riccardo Valentini (GIUSEPPE D’ARIMATEA, LO-<br />
CANDIERE).<br />
PIE DONNE:<br />
Tiberi Enza, Gisella Santoro,<br />
Erminia <strong>Da</strong> Fiume, Laura Acciavattitti .<br />
III – Edizione anno <strong>2011</strong><br />
Le scene si svolgono davanti la chiesa dell’ASSUNTA Silvi , tranne la via Crucis che si svolgerà<br />
lungo la via GARIBALDI fi no alla piazza dei Pini, e si ripromettono di essere ancora<br />
più coinvolgenti che nella passata edizione.<br />
Le voci narranti illustreranno ai presenti ogni scena della Passione, e i partecipanti cercheranno<br />
attraverso le loro espressioni, di rendere unici questi momenti. Con tanta dedizione gli organizzatori<br />
e i volontari guidati dai frati francescani dalla parrocchia dell’Assunta Padre Nicola e Padre<br />
Maurizio, e diretto da Guaglianone Vincenzo, cercheranno di realizzare una manifestazione che<br />
possa rimanere impressa negli occhi dei tanti visitatori che la seguiranno.<br />
Giuseppe Piccolini (CAIFA DEL SINEDRIO),<br />
Di Remigio Nicola (SOMMO SACERDOTE),<br />
Di Luca Fabrizio (BARABBA, - CIRENEO),<br />
SOLDATI ROMANI:<br />
Maurizio Nespole (PILATO), Stefania LUPINETTI<br />
(CLAUDIA moglie di Pilato). Maurizio Palmisani (RE<br />
ERODE),<br />
Giansante Giuliano, Giansante Nicola, Di Francesco<br />
Mauro, Desiderio Pavone “PROCOLO”, Alessandro<br />
Caprioli, Michele Franco, <strong>Da</strong>vide Lupinetti, Pissi Spoica<br />
Vasile, Giulio Gologan, Di Febo Fabiano.<br />
SOLDATI DEL SINEDRIO:<br />
Nicola Tonelli, Serafi ni Nicola, Di Felice Paolo, Luciano<br />
Di Febo, Alberto Tardone.<br />
I DUE LADRONI:<br />
Vito Bozzelli, Massimo Lupinetti.<br />
DISCEPOLI:<br />
Pacchione Franco (TOMMASO),<br />
Di Febo Lorenzo (PIETRO),<br />
Domenico Di Francesco (GIACOMO),<br />
Giansante Antonio ( FILIPPO),<br />
Orlando Renato (GIUDA),<br />
Gabriele Di Sante (MATTEO),<br />
D’Annibale Simone (GIOVANNI),<br />
Renato Di Febo (BARTOLOMEO),<br />
Floridi Franco (GIACOMO DI ALFEO),<br />
Pavone Francesco (SIMONE DI CANANEO),<br />
Paolo Benvenuto (TADDEO),<br />
Serafi ni Antonio (ANDREA).<br />
NARRATORI:<br />
Proterra Fioravante, Pallotta Roberto, Pallota Silvio, Di<br />
Febo Maria Grazia, Maria Antonietta DiSante, Fra Pietro<br />
Cerri.<br />
Non mancate. Partecipate anche voi come attori, sarà una<br />
esperienza divertente e molto emozionante.<br />
vguaglianone@alice.it<br />
Info:328-0091724
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Il nostro breve viaggio, ci conduce<br />
in un’ altra meraviglia dell’Abruzzo<br />
a Castel Del Monte, n<br />
comune italiano di 480 abitanti della<br />
provincia dell’Aquila in Abruzzo.<br />
Il 17 agosto di ogni anno si ripete<br />
l’iniziativa “La notte delle streghe”,<br />
nata dalla lettura dei testi del pastore-poeta<br />
Francesco Giuliani. Inoltre il<br />
5 di Agosto si tiene in località Fonte<br />
Macina l’annuale Rassegna Ovini di<br />
Campo Imperatore, un evento centrale<br />
per il mondo della pastorizia abruzzese,<br />
dove si incontrano allevatori,<br />
produttori di formaggi.<br />
Famoso infatti è anche il Canestrato<br />
di Castel del Monte, formaggio pecorino<br />
a pasta dura che è stato più volte<br />
premiato nelle manifestazioni nazionali,<br />
oltre ad essere un presidio Slow<br />
Food. Il territorio comunale è incluso<br />
nella Comunità montana Campo Imperatore-Piana<br />
di Navelli e fa parte<br />
del Parco nazionale del Gran Sasso<br />
e Monti della Laga. La sua vicinanza<br />
alla piana di Campo Imperatore,<br />
tramite il Valico di Capo le Serre, ha<br />
favorito la pastorizia che per secoli ha<br />
costituito la spina dorsale dell’economia<br />
del paese: è un paese simbolo della<br />
transumanza, a cui peraltro le Poste<br />
Italiane hanno dedicato un francobol-<br />
lo nel 2004. In questo viaggio ci piace<br />
anche soffermarci a parlare dei Borghi<br />
più belli d’Italia, ovvero, un club<br />
che raccoglie piccoli centri italiani di<br />
spiccato interesse artistico e storico.<br />
È nato nel marzo 2001, su impulso<br />
della Consulta del Turismo dell’Associazione<br />
Nazionale Comuni Italiani<br />
(ANCI), con l’intento di contribuire a<br />
salvaguardare, conservare e rivitalizzare<br />
piccoli nuclei, comuni ma a volte<br />
anche singole frazioni, che, trovandosi<br />
al di fuori dei principali circuiti turistici,<br />
rischiano, nonostante il grande<br />
valore, di essere dimenticati con<br />
conseguente degrado, spopolamento<br />
e abbandono. Inizialmente il gruppo<br />
comprendeva un centinaio di borghi,<br />
successivamente cresciuti fi no a 199<br />
(gennaio 2010). I criteri di ammissione<br />
al club rispondono ai seguenti<br />
requisiti: integrità del tessuto urbano,<br />
armonia architettonica, vivibilità del<br />
borgo, qualità artistico-storica del patrimonio<br />
edilizio pubblico e privato,<br />
servizi al cittadino.<br />
Considerando il carattere di questa<br />
iniziativa e il fatto che il club è<br />
un’entità privata, unito al fatto che<br />
le iniziative hanno riscosso un discreto<br />
successo è facile intravvedere<br />
i sottostanti interessi economico-pro-<br />
L’ABRUZZO RACCONTA 9<br />
La notte delle streghe a Castel Del Monte<br />
Il piccolo borgo del teramano, cuore di arte e cultura,<br />
ha ospitato il 26 Marzo scorso l’Assemblea dei<br />
Sindaci d’Abruzzo e Molise dei Borghi più belli<br />
d’Italia. L’evento, già assolutamente ragguardevole,<br />
ha acquistato ulteriore rilievo dalla cornice in cui esso<br />
è andato a svolgersi. Il magnifi co borgo di Castelli,<br />
membro del Club dei Borghi più belli d’Italia già dal<br />
2004, è gloria e vanto di tutto l’Abruzzo per l’eccellenza<br />
della sua pluricentenaria tradizione ceramica.<br />
L’assemblea ha avuto luogo all’interno dei magnifi ci<br />
locali del Liceo Artistico per il Design “F.A. Grue”<br />
di Castelli, una delle più antiche scuole d’Abruzzo<br />
che certamente nel corso di più di cent’anni di storia<br />
ha continuamente toccato vette altissime dell’onore e<br />
della fama.<br />
Castelli per l’occasione, pur non necessitando nulla<br />
per esaltare la sua manifesta bellezza e né di parole<br />
per raccontare la sua gloriosa storia, si è vestita a festa<br />
ed ha organizzato per gli intervenuti il tradizionale<br />
Lancio del piatto e l’apertura delle antiche fabbriche.<br />
Tutti i Sindaci e loro accompagnatori, guidati in una<br />
coinvolgente visita del borgo antico, hanno potuto<br />
approfondire la conoscenza ed ulteriormente meravigliarsi<br />
dell’eccellenza di un borgo che certamente già<br />
conoscevano e stimavano. Sono intervenuti all’Assemblea<br />
il Coordinatore regionale dei Borghi più belli<br />
d’Italia Antonio Di Marco, il Presidente dell’ANCI<br />
Abruzzo Antonio Centi oltre alle maggiori cariche<br />
istituzionali delle regioni Abruzzo e Molise,<br />
e delle Province di L’Aquila, Teramo,<br />
Pescara, Chieti e Campobasso. I Sindaci<br />
hanno discusso di iniziative e provvedimenti<br />
in merito alla crescita, allo sviluppo,<br />
alla promozione dei piccoli borghi,<br />
grandi meraviglie dell’Italia nascosta.<br />
Volendo indicare, oltre alle ceramiche, un<br />
altro prodotto si pensa subito alla carne,<br />
ottima grazie alla lavorazione artigianale:<br />
da provare, in particolare, la porchetta e il<br />
tacchino “alla canzanese”.<br />
Tra i piatti della ricca cucina castellana<br />
vanno ricordati i maltagliati con le voliche<br />
(una verdura che cresce oltre i 2000 m),<br />
le fregnacce, la virtù (il minestrone con<br />
gli avanzi della dispensa), le mazzarelle<br />
(involtini di lattuga e interiora di agnello).<br />
I dolci tradizionali sono li cellitte di<br />
Sant’Andonie (biscotti con marmellata e<br />
mandorle tritate) per la festa di Sant’Antonio<br />
Abate e, a Natale, li caggiunitte (ravioli<br />
fritti ripieni di un impasto di farina<br />
di castagne o di ceci, con mandorle tostate<br />
e cioccolato).<br />
mozionali che spingono i borghi a<br />
cercare di entrare in questo circuito.<br />
L’associazione organizza, all’interno<br />
dei borghi, iniziative, come festival,<br />
mostre, fi ere, conferenze e concerti<br />
che mettano in risalto il patrimonio<br />
artistico e architettonico, quello culturale<br />
tradizionale, storico, eno-gastronomico,<br />
dialettale, coinvolgendo<br />
nelle manifestazioni gli abitanti e le<br />
Rosario Di Blasio<br />
istanze locali, i comuni, le scuole, le<br />
associazioni culturali, i poeti e i musicisti<br />
locali, alla prosisma con la rubrica<br />
“ABRUZZO RACCONTA” per<br />
andare alla scoperta di scrigni, meraviglie<br />
e tesori nascosti di casa nostra.<br />
Rosario Di Blasio<br />
rosariodiblasio@libero.it<br />
La Festa dei Borghi più belli d’Italia<br />
Castelli apre le porte all’Abruzzo e al Molise<br />
per mettere in mostra tutte le eccellenze del territorio.
10 CULTURA E SOCIETÀ <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Gli appuntamenti primaverili<br />
iniziano con i festeggiamenti<br />
di Sant’Agnese - Città sant’Angelo<br />
(Pe) il 24 e 25 aprile, dalle<br />
parti della zona industriale dove è<br />
ubicata la piccola e antica chiesa a lei<br />
dedicata e la relativa fonte. La domenica<br />
di Pasqua seguiremo a Spoltore<br />
(PE) la processione della “Madonna<br />
che scappa”, manifestazione mutuata<br />
Il 22 marzo scorso, presso<br />
la Sala Convegni della<br />
Fiera Adriatica di<br />
Silvi, è stata uffi cializzata,<br />
alla presenza degli<br />
Assessori al Turismo dei<br />
Comuni di Città S. Angelo,<br />
Pineto, Silvi, della<br />
d.ssa Yvonne Pincelli e del<br />
docente di Lingua Tedesca, prof.<br />
Carlo Toto, l’ Associazione Turistica<br />
“Le Terre d’Abruzzo”.<br />
Scopo dell’Associazione è quello<br />
di valorizzare il territorio abruzzese,<br />
proponendo un turismo sostenibile,<br />
responsabile, culturale, sportivo, enogastronomico.<br />
Infatti, oltre all’ospitalità<br />
in ambienti sereni e confortevoli<br />
delle strutture consorziate immerse<br />
nel verde, per gli ospiti sono a disposizione<br />
percorsi alternativi , come<br />
passeggiate a cavallo, corsi di vela,<br />
giornate in barca, ciclo turismo, cucina<br />
tipica, prodotti biologici ed infi ne,<br />
Feste popolari d’Abruzzo<br />
Il libro scelto per voi da”DA LEGGERE” uscirà a dicembre<br />
da Sulmona e portata nella località del<br />
pescarese da una famiglia, ivi trasferitasi.<br />
Martedì di Pasqua saremo a Orsogna<br />
(Ch) per la biblica rappresentazione<br />
dei Talami. Successivamente<br />
saremo ospitati a Pietranico (Pe) per<br />
La Madonna della Croce il 2 maggio,<br />
a Cocullo (Aq) per la processione dei<br />
Serpari il 5 dello stesso mese. Poi ancora<br />
le Verginelle di Rapino (Ch) (8<br />
maggio), a Goriano Sicoli (Aq) per<br />
S. Gemma (11 e 12 maggio), a Bucchianico<br />
(Ch) per i Banderesi (24 e<br />
26 maggio). Torneremo a casa a Silvi<br />
per festeggiare” Lu Ciancialone” il<br />
30 maggio all’imbrunire e forse riusciremo<br />
a documentarci nel pomeriggio<br />
dello stesso giorno sulla sagra<br />
del narciso in fi ore a Rocca di Mezzo<br />
(Aq). Ancora saremo presenti a Loreto<br />
Aprutino (Pe) il 13 giugno per S.<br />
Zopito e a Scanno per S. Antonio da<br />
Padova che dal 13 giugno si festeggia<br />
Le Terre d’Abruzzo<br />
degustazioni particolari.<br />
Ringrazio, pertanto, i Soci<br />
Fondatori, i Soci Sostenitori<br />
e tutti coloro che<br />
hanno impegnato il proprio<br />
tempo e le risorse<br />
personali ai fi ni della realizzazione<br />
di un progetto<br />
che si è tradotto in una realtà<br />
economica nuova e dinamica, in<br />
una offerta che risponde alle esigenze<br />
di un turista, o meglio, di un viaggiatore<br />
più esperto, più attento ai valori e<br />
alla qualità dei servizi. Attraverso un<br />
percorso di collaborazione, iniziato<br />
sin dal settembre scorso, questa giornata<br />
ha rappresentato per tutti noi un<br />
traguardo molto importante. Finalmente,<br />
siamo oggi in grado di proporre<br />
un turismo alternativo e di nicchia,<br />
ma, allo stesso tempo è, per noi, un<br />
punto di partenza altrettanto valido<br />
per tutta una di attività che ci vede già<br />
impegnati fi no al nuovo anno.<br />
domenica 19. Vale la pena raccontare<br />
la festa di Silvi che ricorda Leone,<br />
giovane e coraggioso marinaio<br />
locale, durante un’incursione turca<br />
proveniente dal mare, scongiurare<br />
l’invasione del paese, accendendo un<br />
grosso fascio di canne che impaurisce<br />
a tal punto gli assedianti da farli<br />
tornare indietro. Lu Ciancialone, un<br />
mucchio di canne, legna e paglia che<br />
viene acceso in ricordo di questo fatto<br />
il giorno di San Leone, il Santo Patrono,<br />
dopo tanta fatica per trasportarlo<br />
ed alzarlo in piazza. Subito dopo, tra<br />
canti e balli dei paesani, protagonista<br />
diventa il fuoco, simbolo solare. Quel<br />
fuoco solstiziale che, scacciando demoni<br />
e streghe, protegge il creato. Lo<br />
stesso fuoco che purifi ca la terra dalle<br />
malattie.<br />
Enrico Trubiano<br />
(e. Trubiano@alice.it)<br />
Il Presidente, benché animato da<br />
grande entusiasmo nel portare avanti<br />
questo progetto, è convinto che<br />
il merito vada soprattutto ai titolari<br />
delle strutture associate, imprenditori<br />
che hanno dimostrato competenza<br />
e determinazione e che sono stati in<br />
grado di accogliere le innovazioni<br />
con una mentalità più aperta, propositiva,<br />
attenta, risolutiva. Nonostante<br />
le diffi coltà oggettive, queste persone<br />
“si sono messe in gioco” ponendosi<br />
obiettivi nuovi ma,soprattutto, hanno<br />
creduto nella esperienza dell’associazionismo,<br />
“impresa ardua” in una Regione,<br />
quale l’Abruzzo, dove cultura<br />
d’impresa, collaborazione, e innovazione<br />
rappresentano tuttora, ostacolo<br />
per una maggiore produzione e diversifi<br />
cazione delle attività economiche.<br />
Obiettivi quali: destagionalizzazione,<br />
accoglienza, professionalità e formazione<br />
delle risorse umane rappresentano<br />
le peculiarità della fi liera che<br />
ha “riprodotto” un sistema turistico<br />
locale dove si opera in maniera sinergica<br />
e costruttiva.<br />
Hanno partecipato alla realizzazione<br />
del progetto:<br />
Agriturismo “Agricalifornia” Atri<br />
Bioagriturismo “La Quercia” Atri<br />
Agriturismo “Il Berrettino” Atri<br />
Country House “La Terrazza” Atri”<br />
Agriturismo “Torre Mannella” Città S. Angelo<br />
Agriturismo “L’Arcadia” Città S. Angelo<br />
Agriturismo “Casale delle Cinque querce” Pineto<br />
Agriturismo “Colle Paradiso” Pineto<br />
Agriturismo “Col Morino” Pineto<br />
Agriturismo “La Fattoria di Leopoldo” Pineto<br />
B&B “Torre Cerrano” Pineto<br />
Agriturismo “Le Macine” Silvi
12 CULTURA E SOCIETÀ <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Consiglieri comunali per un<br />
giorno. Sono i bambini della<br />
scuola elementare di San<br />
Martino sulla Marrucina, che per<br />
un’intera mattinata hanno vestito i<br />
Grande l’impegno del Servizio<br />
Pubblico per informare<br />
e seguire con dirette, programmi,<br />
speciali e approfondimenti,<br />
le celebrazioni uffi ciali, le cerimonie,<br />
le mostre e i grandi eventi sui 150<br />
anni dell’Unita’ d’Italia. Continua<br />
l’ampio sforzo produttivo, che proseguirà<br />
tutto l’anno, di tutte le Strutture<br />
Rai, per contribuire alla conoscenza<br />
storica del Risorgimento, culminato<br />
con l’Unita’ d’Italia nel 1861, e delle<br />
problematiche relative al processo<br />
unitario fi no ai giorni nostri. La Tgr<br />
sta raccontando i 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia con un proprio originale<br />
progetto teso a valorizzare le piccole<br />
e grandi storie del territorio, i personaggi<br />
spesso ignorati, in una chiave<br />
di lettura della vicenda umana e civile<br />
che tiene uniti il punto di vista nazionale<br />
e quello locale, con l’obiettivo<br />
Unità d’Italia, bambini<br />
consiglieri per un giorno<br />
Si è svolto un Consiglio comunale straordinario<br />
per celebrare con i più piccoli i 150 anni del Tricolore<br />
panni dei politici locali per festeggiare<br />
i 150 anni dell’Unità d’Italia.<br />
Giovedì 17 marzo alle ore 11.00<br />
nella sala consiliare del Comune,<br />
gli alunni si sono seduti negli scranni<br />
dei consiglieri per assistere a una<br />
seduta speciale sulla storia dell’Unità<br />
d’Italia. “Un momento per ricordare,<br />
insieme ai più piccoli, il patrimonio<br />
culturale, artistico e storico del Paese<br />
e riscoprire il valore fondamentale<br />
della nostra identità”. Così il sindaco<br />
di San Martino Sulla Marruci-<br />
di mettere in luce tutto quello che la<br />
“grande storia” e la “grande cronaca”<br />
non raccontano. Il racconto di questa<br />
Italia “plurale” si sta sviluppando sia<br />
nella programmazione nazionale sia,<br />
soprattutto, in quella regionale. La<br />
Rai, sta dedicando dal 13 Febbraio<br />
una serie di servizi sull’Italia Unita<br />
vista dall’Europa; “Bellitalia” (sabato<br />
alle 11.00 su Rai3) ha dedicato il 12<br />
e il 19 marzo due numeri monografi ci<br />
dedicati rispettivamente all’Italia dei<br />
Mille e all’Italia delle Capitali; Ambiente<br />
Italia (sabato alle 13.00, Rai3)<br />
si è occupata il 26 marzo dei ‘Luoghi<br />
na, Giandonato Settembrino, ha<br />
commentato l’evento al quale hanno<br />
partecipato l’intera direzione didattica.<br />
“L’obiettivo è quello di partire<br />
dalle nuove generazioni per “mettere<br />
radici” nel futuro, trasmettendo ai<br />
bambini i valori di solidarietà e unità<br />
nazionale”. La scelta di impegnare<br />
i bimbi in un Consiglio comunale non<br />
è casuale. Seduti tra le fi la del principale<br />
organo di indirizzo e controllo<br />
politico-amministrativo locale, i piccoli<br />
hanno potuto, infatti, conoscere<br />
della memoria’, mentre domenica 27<br />
marzo è andata in onda in diretta dal<br />
Quirinale con una puntata speciale di<br />
due ore dedicata alla giornata di primavera<br />
del Fai con la riscoperta dei<br />
siti risorgimentali. Per quanto riguarda<br />
la programmazione regionale, sia<br />
in “Buongiorno Regione”, sia nelle<br />
edizioni del Telegiornale Regionale,<br />
molte redazioni stanno dedicando una<br />
serie di servizi di approfondimento<br />
alla storia e ai personaggi locali. Servizi<br />
che, nel mese di marzo, in molte<br />
regioni hanno avuto cadenza quotidiana.<br />
Inoltre, dall’11 marzo, ha preso<br />
il via la staffetta Tgr/Fai alla riscoperta<br />
dei luoghi risorgimentali. Molti<br />
i servizi dedicati ai 150 anni nelle varie<br />
edizioni del “Settimanale Regionale”.<br />
La testata seguirà con particolare<br />
attenzione la grande mostra delle<br />
regioni e delle testimonianze d’Italia,<br />
da vicino le istituzioni ed essere così<br />
maggiormente consapevoli del ruolo<br />
di cittadini. “Un compito” ha concluso<br />
Settembrino “che è ancora<br />
più importante nella cornice delle celebrazioni<br />
del 150esimo anniversario<br />
dell’Unità d’Italia”.<br />
Uffi cio Stampa Unione dei<br />
Comuni delle Colline Teatine<br />
Marzia Aquilio – Tania Di Simone<br />
tel. 338.3052224 – 340.3677802<br />
info@marzia-aquilio.it<br />
L’Impegno della TGR per i 150 anni dell’Unità D’Italia<br />
A<br />
voi che state a guardare, come diceva Cronin,<br />
carissime stelle, dedico tanta attenzione.<br />
Ancor più stanotte, vista l’assenza di<br />
ogni tipo di luna.<br />
Cari miei carri, voi siete sempre gli stessi, voi che<br />
siete al di sopra di tutto… Ed io sono così, come<br />
voi, e per questo torno a guardarvi, pensando, illudendomi<br />
che pure qua sotto, tutto possa essere<br />
rimasto come lassù… Qui, ad esempio, su questa<br />
spiaggia di marzo che calpesto evitando il vomito<br />
di una natura offesa e oltraggiata! In questo fi nale<br />
d’inverno importato dalla tundra, così come a fi ne<br />
agosto importeremo il Sahara giallognolo in cielo e<br />
terra! Così come i “punteruoli rossi”per gli umani<br />
occidentali, dopo quelli che hanno divorato i vegetali…<br />
Si, cari carri, voi siete proprio come me, voi state<br />
a guardare come in quel libro di sir Archibald, ed<br />
Mia cara integrità galattica<br />
io allo stesso modo, assisto sulla terra, all’effetto<br />
dell’insediamento di Satana, o meglio dei suoi “legionari”,<br />
così come qualcuno li ha defi niti con pittoresca<br />
e biblica verità.<br />
Per questo gli uomini, ora guardano senza vedere,<br />
accecati dalla cupidigia, ipnotizzati dalla sete<br />
di danaro, dalla lussuria a getto continuo per ogni<br />
via: televisiva, telematica, satellitare! Loro sono<br />
inebetiti dalla frenesia che li vuole bisonti diretti<br />
ineluttabilmente verso il baratro della propria alterata<br />
coscienza.<br />
Già… perché questo distinto animale, dotato di accessori<br />
esclusivi come le mani e il libero pensiero<br />
(ora perduto), proprio perché così superiore a tutte<br />
le altre creature di quel mistero che ognuno identifi<br />
ca secondo la rispettiva e indotta fantasticheria,<br />
proprio per questo suo essere privilegiato, egli non<br />
riesce e non riuscirà ad alzare lo sguardo dal suolo<br />
che è stata inaugurata a fi ne marzo a<br />
Roma, con la realizzazione di servizi<br />
dedicati per i singoli Tg Regionali.<br />
Allo stesso modo saranno realizzati<br />
servizi per le regioni in occasione<br />
degli eventi programmati a Torino<br />
nell’ambito di “Esperienza Italia”<br />
Infi ne è allo studio la realizzazione<br />
per la fi ne di maggio in ciascuna regione<br />
di una puntata monografi ca del<br />
“Settimanale” (in onda il sabato alle<br />
12.25) dedicata al ruolo delle singole<br />
realtà locali nei 150 anni della Unità<br />
d’Italia (vicende, personaggi, vocazione<br />
del territorio, risorse, cultura,<br />
arte, prodotti tipici, progetti per il<br />
futuro, ecc.) nell’intento di realizzare<br />
un grande affresco dell’Italia delle<br />
Regioni, della Unità di un Paese fatto<br />
di tante diversità.<br />
Rosario Di Blasio<br />
rosariodiblasio@libero.it<br />
della sua megalomania, per evitare il dirupo universale<br />
che soprattutto chimicamente si staglia all’orizzonte!<br />
Allora dico e ripeto: sì, sarebbe stato meglio che<br />
asini, milioni di asini, miliardi di asini, avessero<br />
pervaso e pervadessero questo suolo al posto nostro!<br />
Per essi sì che la vita sulla terra sarebbe andata<br />
avanti! Secondo la supremazia dell’universo che io<br />
considero per la realtà della sua assoluta astrazione,<br />
così come altri, tanti piccoli altri, hanno il bisogno<br />
di ridurlo e fantasticarlo per avvicinarlo all’umana<br />
dimensione.<br />
Già… perché io sono libero, senza bisogno di gloria<br />
ma di verità, quella che quando la sostieni a spada<br />
tratta ti preserva da ogni tipo di riconoscimento<br />
sociale e da parecchie forme di simpatia.<br />
Rossano Di Palma
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
CULTURA E SOCIETÀ<br />
Nord Africa:<br />
Rivoluzione In Corso<br />
La rivoluzione in Libia e il valore universale della democrazia<br />
<strong>Da</strong> qualche mese il nord Africa<br />
è teatro di scontri e rivoluzioni<br />
che interessano il mondo<br />
intero. Rivoluzioni così importanti<br />
che ogni giorno, ininterrottamente, ritroviamo<br />
sulle prime pagine dei giornali,<br />
accanto alle notizie del drammatico<br />
evolversi della situazione nella<br />
centrale di Fukushima. Ma se Paesi<br />
come l’Egitto e la Tunisia sembrano<br />
aver imboccato una certa direzione<br />
verso la democratizzazione, la questione<br />
libica permane problematica,<br />
drammatica, incerta. E questo non<br />
solo perché Gheddafi non “molla”,<br />
ma perché le condizioni sociali e politiche<br />
della rivoluzione in Libia sono<br />
del tutto particolari.<br />
Il colonnello Muammar Gheddafi dal<br />
1969, anno in cui si è impossessato<br />
del potere attraverso un colpo di stato,<br />
ha instaurato o meglio creato in Libia<br />
una forma di governo tra le più strane,<br />
atipiche del mondo. Basti pensare che<br />
egli stesso ricopre una carica formale,<br />
quella di Guida della Rivoluzione<br />
Libica, senza alcuna legittimazione e<br />
che esclude lo stesso concetto di “dimissioni”<br />
del leader. Un sistema che<br />
in tutti questi anni si è caratterizzato<br />
per un equilibrio fondato sul complesso<br />
rapporto fra appartenenza tribale e<br />
fedeltà allo Stato. Sì perché la società<br />
libica è una società tribale, divisa al<br />
suo interno e tenuta assieme con la<br />
forza da Gheddafi ; una forza che da<br />
anni non viene più condivisa da molte<br />
tribù. Ebbene se le rivoluzioni in<br />
Egitto e Tunisia sono state rivoluzioni<br />
intellettuali di giovani che hanno<br />
studiato nei Paesi occidentali e che<br />
hanno combattuto, o meglio stanno<br />
combattendo per affermare la democrazia<br />
nel proprio territorio statale; se<br />
le rivoluzioni egiziana e tunisina sono<br />
state sostenute dalla forza di internet<br />
e dalla legittimazione del mondo occidentale,<br />
la rivoluzione in Libia è<br />
una rivoluzione di tribù, fortemente<br />
divise tra loro e ardentemente avverse<br />
al potere di Gheddafi . E come stiamo<br />
vedendo, in tal caso sono state insuffi<br />
cienti la legittimazione dei Paesi occidentali<br />
e la diffusione di immagini,<br />
video e notizie sul web, ma si è rivelato<br />
necessario un intervento militare<br />
della Nato. E anche questo non basterà.<br />
Perché nell’eventualità che venga<br />
meno la dittatura del rais, verrà meno<br />
anche il collante del popolo libico e<br />
nessuno può escludere che si scateni<br />
una guerra civile tra tribù.<br />
Le questioni che si pongono sul tavolo<br />
internazionale sono dunque molte<br />
e complesse, e non si limitano alla<br />
scelta “intervento sì” o “intervento<br />
no” dei Paesi occidentali. Sicuramente,<br />
se mi spingessi oltre nella mia<br />
analisi o se tentassi di dire la mia su<br />
quale potrebbe essere la più corretta<br />
soluzione diplomatica, incapperei in<br />
errore. Quello che, invece, sono sicuro<br />
di poter affermare è l’importanza<br />
del valore democratico, come principio<br />
universale. Se si vuole infatti<br />
trovare il comune denominatore tra<br />
le diverse rivoluzioni nord africane,<br />
lo si rintraccia senz’alcun dubbio nella<br />
ricerca, da parte delle popolazioni<br />
e delle tribù, della possibilità di far<br />
valere le proprie opinioni, di poter<br />
scegliere il proprio leader politico, di<br />
dissentire quando ce n’è bisogno. E<br />
a tal proposito l’economista indiano<br />
Amartya Sen ha più volte sollevato<br />
una questione sulla quale ciascuno di<br />
noi, in quanto occidentale è chiamato<br />
ad interrogarsi: quella del sostegno<br />
alla democrazia come regola generale<br />
che vale per tutti i popoli. “Talvolta,<br />
proprio per dimostrare di essere democratico,<br />
c’è chi sostiene che la democrazia<br />
sia un’imposizione forzata<br />
dei costumi e dei valori occidentali<br />
a società con culture diverse”. Sen,<br />
sviluppando un’analisi delle culture<br />
e delle tradizioni dei popoli non occidentali<br />
che secondo la sua opinione<br />
sono del tutto predisposte al modello<br />
democratico, smonta i presupposti<br />
di questa concezione, che addirittura<br />
considera un utile sostegno ideologico<br />
per i regimi autoritari ancora radicati<br />
nel mondo. Credo che la posizione<br />
di Sen sia più che condivisibile e<br />
sia un approccio teorico fondamentale,<br />
riscontrabile nell’attrazione di<br />
sempre più Paesi del mondo, come<br />
quelli nord africani, nei confronti<br />
del modello democratico. Allo stesso<br />
tempo è però indispensabile considerare<br />
due aspetti. Prima cosa, che un<br />
tale presupposto teorico non deve essere<br />
strumentalizzato per legittimare<br />
13<br />
interventi militari a sfondo economico,<br />
veri e propri “porcai” che anche<br />
negli anni più recenti abbiamo visto<br />
realizzare sotto i nostri occhi. Secondo<br />
aspetto, la democrazia non è un<br />
qualcosa di perfettamente defi nitivo e<br />
immutabile, che si applica allo stesso<br />
modo in tutte le parti del mondo. Anche<br />
nel mondo occidentale il modello<br />
democratico è in continuo mutamento<br />
e, pertanto, deve essere garantita la<br />
più corretta adattabilità del modello<br />
democratico alle più diverse realtà<br />
del pianeta, seppur tenendo costante<br />
quella che, come ci ricorda Norberto<br />
Bobbio, è la base concettuale della<br />
democrazia: un insieme di regole<br />
primarie, approvate dalla più ampia<br />
parte possibile del popolo, che stabiliscono<br />
chi è autorizzato a prendere le<br />
decisioni collettive e con quali procedure.<br />
Federico Ronca
14 CULTURA E SOCIETÀ<br />
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
In memoria di Noureddine Adnane<br />
Noureddine Adnane è il giovane ambulante<br />
marocchino che ai primi di febbraio <strong>2011</strong>,<br />
a Palermo, si è dato fuoco, come estrema<br />
e disperata protesta contro i ripetuti sequestri della<br />
sua merce e della sua dignità. Pare sia morto perchè<br />
voleva lavorare! Aveva un regolare permesso<br />
di soggiorno e un’altrettanto regolare licenza di<br />
vendita. Il regolamento comunale prevede però che<br />
gli ambulanti non possano fermarsi più di un’ora in<br />
un certo luogo della città, e per questo una più che<br />
meticolosa pattuglia di vigili urbani ha provveduto<br />
contro di lui a quattro sequestri in pochi giorni.<br />
Alla fi ne Adnane (da dieci anni in Italia, moglie e<br />
fi glia in Marocco) non ha retto più: ha minacciato<br />
di darsi fuoco, tra l’incredulità e l’indifferenza dei<br />
presenti. E lo ha fatto. Si è tolto la vita. Come tanti<br />
altri giovani non solo in Nord Africa, non solo per<br />
la rivoluzione dei gelsomini, non solo per la libertà.<br />
Per sfamare una famiglia. Non vi è nulla da capire<br />
nel caso di Adnane: tutto è chiaro. Era un immigrato<br />
regolare. Come tanti altri. Si era stabilizzato nel<br />
nostro Paese per lavorare e diventare Italiano, magari<br />
insieme a tutta la sua famiglia. Un caso raro,<br />
Purtroppo con grande tristezza la buona educazione<br />
si è addormentata, ha veramente<br />
bisogno di un principe azzurro che con un<br />
bacio la risvegli. Siamo due mamme di ragazzi e<br />
ragazze che frequentano la scuola media “Giovanni<br />
Pascoli” di Silvi Marina (Te) e con grande rammarico<br />
ci siamo accorte che gli adolescenti (come i<br />
nostri fi gli) non usano più nel linguaggio corrente<br />
aggettivi come: permesso, buongiorno, arrivederci<br />
ecc… Quest’anno hanno ceduto il posto a parolacce<br />
tante volte addirittura a bestemmie. Nessuno si<br />
ferma a rifl ettere ma ascoltano solamente. Molto<br />
grave.<br />
Anzi gravissimo. Sono termini comuni che usano<br />
direte. Ma, come spesso accade ai giovani residenti<br />
disoccupati Italiani che si scoprono da un giorno<br />
all’altro “stranieri” in Patria perchè non sanno cosa<br />
fare della propria vita, a volte cercando lavoro si<br />
può fi nire nel tritacarne di meccanismi inerziali di<br />
eliminazione dei più deboli, che procedono con<br />
grande effi cacia, meccanicamente, politicamente<br />
e spietatamente. Agiscono nell’indifferenza e nell’impazienza<br />
dei più, tollerati e spesso giustifi cati<br />
da una correlativa ansia di affermazione e talvolta<br />
anche sugli sms oppure a scuola. I genitori sono<br />
purtroppo presi dai voti dei loro fi gli. Qualche volta<br />
sudato ma spesso meritato perché materiale scaricato<br />
da internet.<br />
La famiglia sembra proprio assente o fa fi nta e non<br />
si interroga se ciò è normale. E’ possibile che un ragazzo<br />
dopo l’orario scolastico (compresa la lezione<br />
di religione) oppure fi nito il catechismo bestemmi<br />
come un forsennato? Non è assolutamente tollerabile<br />
un simile atteggiamento. Dobbiamo intervenire<br />
subito sulla formazione dei nostri fi gli. Prima di<br />
tutto la famiglia indirizzando i ragazzi con messaggi<br />
migliori del consumismo. Poi le varie istituzioni<br />
come la scuola, la parrocchia di appartenenza inte-<br />
IMPIANTI: ANTINCENDIO - ANTIFURTO - ELETTRICI<br />
AUTOMAZIONE: CANCELLI - SERRANDE - PORTE<br />
CLIMATIZZATORI - VIDEOCITOFONIA - TV CIRCUITO CHIUSO<br />
IDA Elettronica S.n.c. di TINA Stefanio & C. - C/da S.Stefano, 81 - 64028 - Silvi Marina (TE)<br />
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www.idaelettronica.it - info@idaelettronica.it - Tel/fFax 085.9353501 - Cell. 337.913052<br />
di prevaricazione del prossimo. C’è un’intolleranza<br />
latente che cerca ogni occasione per precipitare<br />
in gesti di discriminazione concreta (tra Italiani,<br />
fi gurarsi contro lo straniero, non oso immaginare<br />
cosa potrebbe accadere contro gli abitanti di un<br />
altro Mondo) e tanto più in contesti sociali del tutto<br />
normali. Vi sono pratiche istituzionali incapaci<br />
di cogliere con intelligenza gli obiettivi primari,<br />
e comportamenti di ruolo che ne mettono in atto i<br />
tratti più aggressivi e arroganti. Vi sono i segni di<br />
un razzismo “minore” tra Italiani che non ha bisogno<br />
di imprenditori politici espliciti, perché ormai<br />
è capace di procedere da sé, burocraticamente e<br />
anonimamente, nelle pieghe della “normalità” dei<br />
comportamenti quotidiani. Nel ricordare questo padre<br />
di famiglia, non accontentiamoci del cordoglio<br />
sincero. Anche se siamo in guerra su mandato delle<br />
Nazioni Unite, cerchiamo di ricostruire le condizioni<br />
per una nuova (e minima) coscienza civile qui<br />
in Italia, in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo.<br />
Per evitare altri roghi più caldi. Per evitare che il<br />
nostro mondo vada in pezzi.<br />
Nicola Facciolini<br />
L’educazione si è addormentata<br />
ragendo insieme anche attraverso l’ora di religione<br />
poiché essendo richiesta liberamente dalla famiglia<br />
deve continuare il percorso di fede verso la conoscenza<br />
di Dio nostro Padre. Perché solo il seme<br />
del desiderio di conoscere ci può portare verso la<br />
Fede che trasforma e crea individui liberi dai condizionamenti<br />
tecnologici, sessuali e consumistici.<br />
Potremo allora veramente formare ragazzi educati<br />
ma soprattutto veri, persone coraggiose, cittadini<br />
migliori capaci di alzare lo sguardo verso orizzonti<br />
nuovi perché saranno in grado di coltivare i loro<br />
talenti.<br />
Due genitori<br />
La redazione e i collaboratori di “DA LEGGERE”<br />
Augurano a tutti gli affezionati lettori<br />
una Felicissima Pasqua nella Pace e nella Serenità.
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Mario Mazzone si presenta alla sua gente<br />
ed alla comunità culturale esprimendo la<br />
sua vena poetica con una silloge di poesie<br />
scritta con uno stile molto personale, essenziale<br />
ed effi cace e con un linguaggio dal lessico tutto<br />
quotidiano in vernacolo silvarolo. Le sue poesie<br />
affrontano ed interpretano attraverso i suoi personaggi<br />
la vita di quel mondo in cui vive, con la quale<br />
la sua vita personale si integra e rivela il segno e<br />
il signifi cato della sua e della loro esistenza.<br />
Nella stessa silloge sono inserite anche trenta canzoni<br />
d’amore in lingua italiana che esprimono la<br />
sua grande vocazione alla poesia e il suo innato<br />
romanticismo.<br />
L’autore comunica e trasmette al lettore sia nelle<br />
poesie in vernacolo che in quelle in lingua così<br />
come nelle canzoni, i suoi sentimenti d’amore,<br />
d’affetto, d’amicizia, di delusione e rabbia e nella<br />
sua personale dimensione espressiva e col suo stile,<br />
li unisce nella organicità della raccolta.<br />
L’ispirazione poetica si è manifestata all’autore,<br />
prevalentemente nelle sue brevi pause dal duro<br />
lavoro marinaro che ha svolto sui pescherecci e<br />
durante le lunghe notti, spesso insonni, trascorse a<br />
bordo. Le visioni dei suoi famigliari, dei suoi amici,<br />
della sua comunità l’hanno accompagnato con<br />
continuità lungo tutto il percorso della sua esistenza<br />
e tuttora l’accompagnano.<br />
La poesia di Mario Mazzone, uomo del mare, la<br />
potremmo defi nire la poesia di un uomo duro, vissuto,<br />
sofferto ma di animo immensamente sensibile<br />
come colui che avendo vissuto nel mare e col mare,<br />
vive ed ama la natura e ne decanta la vita.<br />
Luigi Colantonio<br />
CULTURA E SOCIETÀ<br />
Seconda parte<br />
<strong>Da</strong>l 1921 al 1945<br />
l’istruzione pubblica in Italia dopo l’unità<br />
Il sistema dell’istruzione era suddiviso<br />
in tre gradi: primario (elementare)<br />
con ciclo inferiore di due<br />
anni, obbligatori, e ciclo superiore di<br />
ulteriori due anni (in pratica I-II-III-<br />
IV); secondario, comprendente ginnasio<br />
di cinque anni a carico dei comuni<br />
e successivo liceo di tre anni a carico<br />
dello stato; al grado secondario appartenevano<br />
alcune scuole tecniche<br />
triennali, senza sbocco universitario;<br />
la legge non si occupava della scuola<br />
materna e dell’istruzione professionale<br />
. Terzo grado dell’istruzione era quello<br />
superiore o universitario, con le facoltà<br />
di Lettere e Filosofi a, Giurisprudenza,<br />
Medicina, cui successivamente si aggiunsero<br />
Scienze fi siche, matematiche<br />
e naturali, Ingegneria, Farmacia, Veterinaria,<br />
Agraria, Economia e Studi<br />
sociali. Si accedeva all’Università col<br />
diploma di Liceo.<br />
La riforma di Gabrio Casati, se da un<br />
lato rappresentò l’avvio di una scuola<br />
pubblica moderna, dall’altro si rivelò di<br />
diffi cile attuazione e non poteva essere<br />
altrimenti di fronte ai gravi problemi<br />
che si prospettavano al nuovo regno:<br />
questione romana e veneta, questione<br />
meridionale, brigantaggio, crisi economica<br />
e fi nanziaria, arretratezza agricola<br />
e industriale, problemi di lingua<br />
e di costumi, mancanza di strutture e<br />
sovrastrutture. Inoltre, la legge, privilegiando<br />
l’istruzione secondaria classica<br />
Gabrio Casati<br />
e superiore (università), diede limitato<br />
risalto alla scuola primaria popolare,<br />
con la conseguenza di scarsi risultati<br />
nella lotta all’analfabetismo. Ma la limitata<br />
attenzione alla scuola primaria<br />
trovava la ragione nella necessità, che<br />
allora si riteneva urgente, di formare<br />
una classe dirigente e un ceto medio,<br />
pressoché inesistenti in Italia a causa<br />
delle dominazioni straniere. Se, poi, si<br />
aggiunge che ad ogni maestro, sia per<br />
mancanza degli stessi sia per le insuffi<br />
cienti risorse fi nanziarie, venivano<br />
affi dati circa 70 scolari, che le sanzioni<br />
per i genitori che trasgredivano l’obbligo<br />
non furono mai specifi cate, per cui<br />
l’obbligatorietà era sistematicamente<br />
disattesa, specie nel meridione dove le<br />
masse di contadini, braccianti ed operai<br />
vivevano in condizioni di grande miseria,<br />
con un’esigenza d’istruzione totalmente<br />
o quasi ignorata, si comprende<br />
come dopo dieci anni dalla legge Casati<br />
il 68% della popolazione era ancora<br />
analfabeta.<br />
Un anno dopo l’avvento della Sinistra<br />
al governo, durante il ministero Depretis,<br />
nel 1877, con la legge Coppino<br />
, dal nome del ministro della P.I. che<br />
la presentò, venivano confermate l’obbligatorietà<br />
e la gratuità dell’istruzione<br />
elementare da impartirsi nei primi due<br />
anni di scuola, defi niti meglio compiti e<br />
doveri dei comuni, previste severe sanzioni<br />
contro i genitori inadempienti.<br />
Veniva introdotto lo studio delle prime<br />
nozioni dei doveri dell’uomo e del cittadino<br />
in sostituzione dell’insegnamento<br />
del catechismo, facoltativo e non più<br />
riportato nelle materie di studio dei due<br />
anni obbligatori della scuola elementare,<br />
per cui la legge fu avversata dal<br />
mondo cattolico, preoccupato per il carattere<br />
laico che la scuola avrebbe assunto.<br />
Restava invariato l’impianto dei<br />
gradi successivi dell’istruzione.<br />
L’obbligo del secondo biennio fu introdotto<br />
nel 1877 e più tardi, con l’inizio<br />
del ‘900, furono aggiunte le classi V e<br />
VI (corso popolare), che diventeranno<br />
obbligatorie (almeno teoricamente) per<br />
gli alunni che non avrebbero proseguito<br />
gli studi; si accedeva, infatti, al secondo<br />
grado inferiore dell’istruzione dopo<br />
Un fi glio di Silvi si presenta<br />
Un contributo inaspettato alla cultura ed alla sua città<br />
da un uomo di grande sensibilità.<br />
MARIO M MAZZONE<br />
<strong>Da</strong>l mare<br />
al<br />
poesia<br />
Edizioni ZONA FRANCA<br />
15<br />
il superamento della classe IV.<br />
In un Paese sostanzialmente povero<br />
come l’Italia non poteva rivelarsi suffi -<br />
ciente una legge per risolvere il problema<br />
del secolare abbandono in cui versava<br />
la scuola. Era necessario costruire<br />
strutture scolastiche, aumentare il numero<br />
degli insegnanti, intervenire nel<br />
sistema economico con provvedimenti<br />
atti a ridurre la miseria dei ceti popolari,<br />
contrastare il diffusissimo fenomeno<br />
del lavoro dei minori, sensibilizzare le<br />
masse all’importanza dell’istruzione<br />
come riscatto sociale.<br />
Occorrevano, ovviamente, tempi lunghi<br />
per ridurre e risolvere tali gravi<br />
problemi.<br />
Ulteriori provvedimenti per favorire la<br />
scolarizzazione furono vanifi cati dalla<br />
grande guerra.<br />
Domenico Marcelli<br />
(Dirigente scolastico)
16 ARTE ED EMOZIONI <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Al via il XVII Festival Città di Avezzano<br />
Con la partecipazione di Maurizio Costanzo, Lorella Cuccarini, il Direttore di Raiuno Mauro Mazza, Claudio<br />
Lippi, Mario Pescante, Maurizio Gasparri, Valentina Persia e tanti altri ospiti illustri<br />
Luca Di Niccola ideatore del festival<br />
Si alza il sipario sul XVII Festival<br />
Città di Avezzano. Venerdì<br />
15 e sabato 16 aprile <strong>2011</strong> alle<br />
20,30 al Castello Orsini, l’attesissima<br />
nuova edizione della kermesse. Moltissime<br />
le richieste di partecipazione<br />
alla gara canora, da parte di aspiranti<br />
cantanti e band da tutta Italia e centinaia<br />
i provini giunti in direzione artistica.<br />
Prestigiosissimi anche gli ospiti<br />
che interverranno all’evento: Maurizio<br />
Costanzo, Lorella Cuccarini, il<br />
direttore di Raiuno Mauro Mazza,<br />
Mario Pescante (presidente di Roma<br />
Olimpiadi 2020), lo showman Claudio<br />
Lippi, l’On.le Maurizio Gasparri,<br />
la cabarettista Valentina Persia e<br />
molti altri. Ai celebri personaggi sarà<br />
conferito il Premio Civiltà dei Marsi<br />
realizzato dagli studenti del Liceo Artistico<br />
V. Bellisario di Avezzano. Gli<br />
alunni della scuola marsicana hanno<br />
realizzato a mano i premi, guidati<br />
dalla professoressa Stefania Ferella,<br />
dal preside Angelo Recina e dal vice<br />
preside Marcello Capriotti. L’elenco<br />
completo dei partecipanti invece, lo si<br />
può vedere anche sul bellissimo sito<br />
uffi ciale dell’evento: www.festivaldiavezzano.it<br />
realizzato dal bravo<br />
webmaster Nicola Pellegrino Scafati.<br />
Il sito, molto visitato ogni giorno,<br />
è stato già cliccato da ben oltre 5.000<br />
visitatori. Un anno fa circa, nell’incantevole<br />
cornice del Castello Orsini,<br />
la bellissima sedicesima edizione cui<br />
parteciparono ospiti importanti, destinati<br />
a restare nella storia dell’evento:<br />
Venerdì 15 Aprile <strong>2011</strong><br />
Supernova -“dolce stil novo”- (L. Laruccia)<br />
Maddalena Marino e Adriana Sardano -“Il pensiero del cuore”- (S. Valerio- A.<br />
Robles)<br />
Tania Masci -“lontana da qui”- (A. Ventura - D. Benedetti - G. Serafi ni)<br />
Alessandro Modesti -“la vita è dura”- (A. Modesti)<br />
Annamaria Antonino -“ogni attimo”- (S. Valerio)<br />
Sara Leone -“il giorno per soffrire”- (S.Leone - V.Leone - A. Simeone)<br />
Claudia Fatato e le great children -“You’ll fi nd a friend”- (C.G.Fatato)<br />
TimySoara -“ho bisogno di Te”- (A.Sinibaldi - D.Rosignoli)<br />
Celeste Masella -“celeste come me”- (C. Masella – L. Musichini)<br />
Arsenio Lupiani -“donna di carta”- (D. Rosignoli - R. Lupiani)<br />
Vincy Ferrer -“fi lm di una notte di mezza estate”- (V.Gatto)<br />
Milly Carlucci, Giancarlo Magalli,<br />
Luca Giurato, Guido Bertolaso,<br />
Franco Gabrielli (attuale Capo della<br />
Protezione Civile nazionale), e molti<br />
altri ospiti illustri. Storico organizzatore<br />
dell’evento è Luca Di Nicola,<br />
conduttore avezzanese, impegnato<br />
su Raiuno a ‘Unomattina’ (www.lucadinicola.com).<br />
Al festival saranno<br />
presenti le telecamere di ‘Unomattina’,<br />
di ‘Vita in diretta’ e di Raitre.<br />
Lo spettacolo organizzato dal presentatore<br />
Rai, si avvale della collaborazione<br />
e del patrocinio di Comune,<br />
Provincia, Regione, e di molti altri<br />
enti e aziende. Con la XVII edizione<br />
oramai imminente, il Festival Città di<br />
Avezzano si conferma la più longeva<br />
manifestazione cittadina, l’unica con<br />
quasi venti edizioni, ma anche l’unica<br />
ad assicurare alla città, alla regione,<br />
alle aziende e a tutti i partecipanti, un<br />
proscenio autorevole, professionale e<br />
nazionale. Musica, moda, arte, spettacolo<br />
e grandi personaggi, questo<br />
ed altro ancora è il festival ideato ed<br />
organizzato dall’inviato di Unomattina<br />
e che riscuote sempre unanimi<br />
Qui di seguito, l’ordine di apparizione dei cantanti, nelle due serate:<br />
consensi di critica e di pubblico. Nel<br />
prossimo numero della nostra rivista,<br />
ci occuperemo ancora di questa<br />
importante kermesse, un particolare<br />
ringraziamento va al carissimo amico<br />
Luca Di Nicola (conduttore RAI)<br />
che ci ha permesso di raccontare questa<br />
bellissima manifestazione, a lui e<br />
a tutta la sua squadra rivolgiamo un in<br />
bocca al lupo!!<br />
Rosario Di Blasio<br />
Sabato 16 Aprile <strong>2011</strong><br />
Francesca Profi co -“canzone per lei”- (F. Profi co – C. Corrado)<br />
Claudio Roncone -“cara la mia indecisa”- (F. Sportelli)<br />
Sarah Perrucci -“libera”- (S.Valerio)<br />
Enrico Mascetti e Alberto Bianchi -“uomo d’africa”- (A. Bianchi - E. Mascetti)<br />
Alessandro Buffo -“ti libererai”- (S. Buffo-S. De Filippis)<br />
Mattia Stirpe -“ad ogni modo”- (M. Stirpe)<br />
Giulia Stornelli -“nel sogno noi”- (A. Laurenti - S. Longo)<br />
Francesca Cerasani -“tramonto”- (F. Cerasani – <strong>Da</strong>rros – E. Di Pasquale)<br />
Manuel Rapino -“non guardarmi”- (M. La Valle)<br />
<strong>Da</strong>vid Nanni -“fermo immagine”- (D. Nanni)
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
ARTE ED EMOZIONI<br />
Soliti musicisti, soliti programmi<br />
Università e conservatori, entrambi<br />
accomunati dalla consuetudine<br />
di fabbricare piedistalli<br />
con cui a priori, o quasi, molti<br />
ambiziosi (spesso ben poco idonei<br />
all’indirizzo prescelto) conseguono<br />
un’abilitazione teorica e fi ne a se stessa.<br />
Così come certi medici quindi, derivati<br />
più dalla fanatica volontà dei padri<br />
che dalle proprie libere ed individuali<br />
attitudini, anche molti musicisti si involano,<br />
con ali dedaliche, in un mondo<br />
(quello della grande musica) per il cui<br />
accesso dovrebbe essere obbligatoria<br />
quella specifi ca e congenita personalità<br />
artistica, spesso fraintesa e altresì<br />
preferita ad un banale e razionale “secchionismo”.<br />
Un criterio, quest’ultimo, che ha già<br />
fatto registrare i suoi atavici e monumentali<br />
fi aschi, il più clamoroso la<br />
bocciatura di un certo “Verdi Giuseppe”<br />
a cui poi, per riparare, hanno dedicato<br />
monumenti e mille lire, nonché<br />
il nome stesso dell’ateneo musicale<br />
milanese!<br />
Inutile quindi ribadire l’incomprensibilità<br />
che hanno, per il sociale, le prerogative<br />
personali ed esistenziali dei<br />
talenti e dei geni, il proprio tipico essere<br />
diversi dagli altri e dalla vita degli<br />
altri. Per questo essi saranno sempre<br />
incompresi, per buona parte, gran parte<br />
o per tutta la vita.<br />
Ci risiamo perciò con le solite scontate<br />
contraddizioni, come quella appunto<br />
dei tanti “musicisti didattici” in<br />
odierna circolazione, con le loro facce<br />
comuni e indolenti che rifl ettono le<br />
proprie apatiche e statiche condizioni<br />
emotive; elementi diametralmente<br />
opposti a quelli degli artisti veri, cioè<br />
quelli nati tali, con quel loro tipico,<br />
ardente bisogno di sublimare un interiore<br />
travaglio.<br />
La personalità dell’artista è generalmente<br />
complessa e schiva. <strong>Da</strong> qui il<br />
bisogno di sublimazione, di comunicazione<br />
supplementare con la società,<br />
cioè il presupposto indispensabile per<br />
produrre arte, sia essa poesia, pittura,<br />
musica ecc. Nel mondo odierno, invece,<br />
non è il prodotto a fare il valore,<br />
ma la faccia tosta che ti dà l’accesso a<br />
quell’ambito mondano in cui è spesso<br />
collocata la fonte della sua alchimia.<br />
Il valore, nell’arte, non è un fatto di<br />
pubblicità, ma di elevazione, e chi è<br />
Addio grande Nilla<br />
Si è spenta la voce della Regina della Canzone<br />
La regina della canzone, Nilla<br />
Pizzi, stella di prima grandezza<br />
del fi rmamento della “musica<br />
leggera” è morta a Milano il dodici<br />
marzo scorso, aveva 91 anni. Nilla,<br />
ma il suo nome di battesimo era Dionilla,<br />
è stata la prima diva della canzone<br />
italiana, già negli anni quaranta<br />
era una star, poi nel 1951 vincendo la<br />
prima edizione del Festival nella città<br />
dei fi ori, del maestro Seracini, per più<br />
di vent’anni fu sempre protagonista<br />
della scena musicale con l’orchestra<br />
del maestro torinese Cinico Angelini.<br />
La guerra era fi nita da pochi anni e il<br />
desiderio di dimenticare lutti e distruzioni<br />
era grande, le canzoni dei festival<br />
entrano con gioia nelle case degli<br />
italiani, ancora senza televisori, e<br />
accompagnano la rinascita dell’Italia<br />
martoriata dalla lunga guerra. Nasce<br />
il Festival della Canzone nel casinò di<br />
San Remo quasi per caso, per allietare<br />
le serate della borghesia e degli<br />
industriali in maggioranza milanesi,<br />
che andavano a passare l’inverno in<br />
riviera. Nello stesso periodo tornano<br />
di moda i concorsi di bellezza. <strong>Da</strong>l<br />
salone delle feste del casinò, pieno<br />
di fi ori, un vero salotto di gente elegante,<br />
Nunzio Filogamo il decano dei<br />
presentatori della RAI, in diretta radiofonica<br />
presentava lo spettacolo col<br />
elevato sta dalla parte opposta della<br />
volgarità, del comune, quindi della popolarità,<br />
almeno in questo attuale contesto<br />
sociale.<br />
Il sistema consumistico, perciò, è agli<br />
antipodi di quello che originava e nutriva<br />
i produttori di arte degni di considerazione<br />
e declamazione.<br />
I rifl essi di questo stato di cose sono<br />
molteplici ed evidenti a tutti coloro<br />
che senza ipocrisia (decisamente pochi),<br />
osservano lo scenario sterile del<br />
mondo dell’arte d’attualità, anche e soprattutto<br />
nelle nostre zone. Parlando di<br />
musica, ad esempio, cioè dell’arte che<br />
mi sta più a cuore, ci si trova spesso<br />
in un ripetersi di luoghi comuni, come<br />
quello dei soliti programmi concertistici<br />
suonati e risuonati… adesso non<br />
voglio far riesplodere polemiche con<br />
la solita “nitroglicerina” delle mie<br />
suo tradizionale saluto “amici vicini e<br />
lontani a tutti voi il più cordiale buonasera<br />
ovunque voi siate” e milioni<br />
di radioascoltatori con attenzione e<br />
interesse seguivano la grande novità<br />
del festival immaginando lo spettacolo.<br />
La radio trasmetteva in diretta,<br />
gli ascoltatori si accorgevano delle<br />
stecche ed errori, la tecnica era molto<br />
arretrata ma i cantanti e le orchestre<br />
avevano grande professionalità. Le<br />
canzoni erano molto belle ed orecchiabili<br />
e le voci quelle indimenticabili<br />
di Carla Boni, Katina Ranieri,<br />
Jula De Palma e ancora Gino Latilla,<br />
Claudio Villa, Natalino Otto, Achille<br />
Togliani con grandi parate d’orchestre<br />
dirette da Angelini, Armando<br />
Fragna, Gorni Kramer e Semprini.<br />
Gli italiani ricominciano a cantare le<br />
canzoni che affascinano, melodiche,<br />
stile all’italiana, autori che erano veri<br />
poeti e i loro nomi erano Cherubini,<br />
Bonagura, Galdieri, Bixio. Nilla Pizzi<br />
nasce a Sant’Angelo Bolognese nell’aprile<br />
del 1919, si sposa giovanissima<br />
ma la sua vita matrimoniale fu<br />
molto breve. Oltre che per il lavoro<br />
fu legata sentimentalmente al Maestro<br />
Angelini; più tardi Gino Latilla<br />
17<br />
sfacciate verità. Mi limito quindi a<br />
citare, senza spiegarne le antipatiche<br />
motivazioni (che ben intuisco), le molte<br />
stereotipate programmazioni di comodo,<br />
nelle quali si dovrebbe e spero<br />
(per gli addetti ai lavori) si potrebbe…<br />
inserire qualcosa di più impegnativo e<br />
signifi cativo: una “nona di Schubert”,<br />
ad esempio, una “quarta di Brahms”,<br />
o le stesse “danze ungheresi” per stare<br />
anche nel leggero proponendo però<br />
qualcosa di notevole e di diverso. Quest’anno<br />
poi, data l’importante ricorrenza<br />
del bicentenario della nascita di<br />
Franz Liszt, sarebbe doveroso eseguire<br />
qualcuna delle sue opere. Se non uno<br />
dei suoi proibitivi concerti, sicuramente<br />
qualche poema sinfonico ecc.<br />
A buoni intenditori poche parole. Con<br />
ridotta carica esplosiva…<br />
Rossano Di Palma<br />
si innamora follemente di lei ma il<br />
suo amore non fu ricambiato e così<br />
sposò Carla Boni. Anche se in quel<br />
periodo non esisteva il gossip si diceva<br />
che ebbe una relazione, non soltanto<br />
professionale anche con Achille<br />
Togliani, soprannominato il principe<br />
azzurro della canzone italiana, scomparso<br />
prematuramente nell’agosto<br />
del 1995, ma lei negava sostenendo<br />
che era solo un’amicizia nata da tanti<br />
anni. Per questo accavallarsi di amori<br />
nascosti la sua vita non fu sempre<br />
adornata di fi ori ma costellata anche<br />
di spine come cantava nella canzone<br />
che le diede il suo più grande successo<br />
“Grazie dei fi ori”: “in mezzo a quelle<br />
rose ci sono tante spine, memorie<br />
dolorose per chi ha voluto bene, son<br />
pagine già chiuse con la parola fi ne”.<br />
La sua ultima apparizione in pubblico<br />
risale al Festival di Sanremo dell’anno<br />
scorso quando dal palco del teatro<br />
Ariston, col passo incerto ma con la<br />
voce ferma e intonata volle salutare<br />
per l’ultima volta il suo grande pubblico<br />
che dopo tanti anni l’amava e<br />
l’aspettava ancora per ascoltare la sua<br />
bellissima voce dolce e affascinante.<br />
Alfredo Spezialetti
18 ARTE ED EMOZIONI<br />
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
L’orchestra di fiati “G. Braga”<br />
al teatro comunale di Atri,<br />
per il 150° dell’unita’ d’Italia<br />
È<br />
stato un bellissimo concerto quello che il 5<br />
marzo scorso ha tenuto nel Teatro Comunale<br />
di Atri l’Orchestra di Fiati “Laboratorio<br />
Ensemble” dell’Istituto Superiore di Studi Musicali<br />
“G. Braga” di Teramo. Il concerto rientrava<br />
nel quadro dell’ormai tradizionale Progetto Braga,<br />
che da anni l’Istituto Musicale teramano realizza<br />
con i propri alunni e docenti per diffondere l’arte<br />
della musica in ogni angolo della provincia e fuori,<br />
soprattutto nelle scuole, svolgendo un’importante<br />
azione educativa rivolta ai giovani.<br />
Ad Atri l’orchestra, formata da ben cinquanta elementi,<br />
ha dato prova di grande fusione, smalto timbrico,<br />
tenuta ritmica e ottimo amalgama tra le varie<br />
sezioni strumentali. Sul podio era il Maestro Federico<br />
Paci, bacchetta sicura, ottimo concertatore e<br />
fi ne interprete dei variegati momenti stilistici proposti<br />
nel programma, dalla sinfonia alla marcia per<br />
banda, dalla musica per fi lm a brani caratteristici<br />
di sapore sudamericano. Paci, giovane e raffi nato<br />
concertista marchigiano, è titolare di una cattedra<br />
di Clarinetto presso l’Istituto “Braga”, docente al<br />
Biennio di Specializzazione di II Livello; insegna<br />
anche nella prestigiosa Accademia “G. Sebok” di<br />
Bagneres de Bigorre (Francia) ed è clarinettista<br />
uffi ciale della storica casa costruttrice Selmer di<br />
Parigi. Direttore Artistico dell’Orchestra è il M°<br />
Romeo Petraccia, anch’egli docente di Clarinetto<br />
nell’Istituto “Braga” di Teramo, concertista di ampia<br />
esperienza, che nel concerto ricopriva anche<br />
l’importante ruolo di Primo Clarinetto solista.<br />
Benché di recente costituzione, l’Orchestra ha tenuto<br />
concerti in importanti occasioni istituzionali<br />
e patriottiche. In collaborazione con la Fondazione<br />
Tercas di Teramo ha realizzato un’interessante rassegna<br />
concertistica denominata “Wind Simphonic<br />
Festival”, articolata in cinque progetti diversi: Musiche<br />
da fi lm autori italiani, musiche da fi lm autori<br />
stranieri, musica originale per fi ati, racconto musicale<br />
“Il sole smarrito”, brani popolari dal tango al<br />
paso doble.<br />
Il programma del concerto di Atri si è aperto con<br />
la sinfonia dall’opera “Nabucco” di Verdi, la più<br />
risorgimentale tra le opere verdiane, e non poteva<br />
essere altrimenti, vista la dedica del concerto al<br />
150° dell’Unità d’Italia. Poi “Il Signore degli anelli”<br />
di J. Williams, la leggiadra e poco conosciuta<br />
Marcia “Milano” e “Elegia” op. 160 di Ponchielli,<br />
“The fi rst suite” di J. Holst, “El camino real” di A.<br />
Reed, “La vita è bella” di N. Piovani e, infi ne, una<br />
carrellata di temi da fi lm di Alberto Sordi. In chiusura<br />
l’Inno Nazionale Italiano di Michele Novaro<br />
e Goffredo Mameli.<br />
L’Orchestra era così composta: Alessandra Castelli,<br />
Stefano Castagna, Monica Chiarini, Francesco<br />
Maione, Sara Cioci e Ileana De Santis (fl auti); Valeria<br />
Morelli, Benedetta Pignoloni e Chiara Delli<br />
Compagni (oboi); Maurizio Croci (clarinetto<br />
in Mib); Romeo Petraccia, Lorenzo Sigismondo,<br />
Piergiorgio Di Giuseppe, <strong>Da</strong>vid Perpetuini, Claudia<br />
Angelozzi, Luisa D’Egidio, Edoardo Mancini,<br />
Gabriella Andreone, Marta Bacalè, Laura Palladino,<br />
Pierluca Cialoni e <strong>Da</strong>niela Falone (clarinetti);<br />
Simona Mariani e Alessia Centofanti (clarinetti<br />
bassi); Vittorio Cerasa (sax soprano); Giorgio Binni<br />
e Caterina Trimarelli (sax contralti); Artemisio<br />
Luciani (sax tenore); Sergio Fabri (sax baritono);<br />
Lorenzo Valentini, Martino Torquati e Roberta<br />
Palladino (corni); Luca Cicognini, <strong>Da</strong>niele Beccaceci,<br />
Lorenzo Mancini, <strong>Da</strong>vide Saccuta e Simone<br />
Curzi (trombe); Guglielmo Palazzese, Giuseppe<br />
Riccetti, Simone Scarnati, Angelo Antonio Petrelli,<br />
Marcello Mascella e Giovanni Mariani (tromboni);<br />
Lino Adriano D’Arcangelo (euphonium);<br />
Enrico Tancredi (fagotto); Mauro Petrelli (basso<br />
tuba); Emiliano Macrini (contrabbasso); Giovanni<br />
<strong>Da</strong>miani, Alessandra Aloisi, Marco Germani ed<br />
Eugenia Trimarelli (percussioni).<br />
Il concerto, organizzato dall’instancabile Cav. Antonio<br />
Concetti, è stato fi nanziato dalla Fondazione<br />
Tercas, dal Comune di Atri e dall’Istituto Superiore<br />
di Studi Musicali “G. Braga” di Teramo, di cui è<br />
direttore il M° Antonio Castagna.<br />
Spigliato come sempre il presentatore della serata,<br />
il Prof. Tommaso Antonelli, al quale è stato affi dato<br />
anche il delicato compito di illustrare gli aspetti<br />
storici ed estetici dei brani in programma. Il numeroso<br />
pubblico ha tributato al giovane complesso<br />
teramano e al suo valoroso direttore il più ampio e<br />
meritato successo.<br />
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20 CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Gennaro Varone e la sua band in concerto a Rurabilandia.<br />
Tutto esaurito per il concerto di Gennaro<br />
Varone, PM pescarese, che sta curando le<br />
inchieste più importanti degli ultimi anni<br />
in Abruzzo. Varone è stato ospite assieme alla sua<br />
band, “Le storie infi nite”, domenica 6 marzo alle 19<br />
a Rurabilandia, la prima fattoria sociale d’Abruzzo.<br />
Del gruppo fanno parte oltre Varone alla chitarra<br />
e all’armonica, la cantante Alessia Martegiani, il<br />
giornalista Fabrizio Santamaita alla batteria, il docente<br />
Giuseppe Renzetti al basso e Maria Michela<br />
Varone alle tastiere; la conduzione è del giornalista<br />
Luca Maggitti. E’ stata l’occasione per discutere di<br />
legalità e solidarietà all’insegna di dodici canzoni<br />
che hanno segnato la storia della musica italiana e<br />
internazionale e per far conoscere, ancor di più, una<br />
realtà unica nel suo genere in Italia: Rurabilandia<br />
un luogo dove i ragazzi non normalmente abili vengono<br />
avviati, grazie a progetti innovativi, al lavoro<br />
in diverse fi gure professionali come la ricezione, i<br />
servizi hostelling, cameriere, cuoco, guida presso<br />
struttura agrituristica, guida presso orto botanico.<br />
Ma c’è un progetto ancor più ambizioso che nascerà<br />
dalla serata di musica, legalità e solidarietà di domenica:<br />
Il frutteto biodinamico. L’intero ricavato<br />
I<br />
ragazzi che frequentano il centro diurno per disabili<br />
“Ricciconti” e che vengono avviati al lavoro<br />
presso Rurabilandia, la prima fattoria sociale<br />
dell’incasso, il cui costo d’ingresso è stato di 15<br />
euro comprensivo di buffet realizzato con i prodotti<br />
biologici coltivati dai ragazzi in fattoria, servirà per<br />
mettere a dimora alberi di frutta secondo i criteri<br />
dell’agricoltura biodinamica ovvero riscoprendo le<br />
antiche tradizioni contadine e seguendo le fasi della<br />
luna. Il buffet era formato da frittelline, pizzette<br />
rosse e bianche, pane e ventricina, il classico pane<br />
e olio, ceci e pane, salsicce grigliate, tarallucci e<br />
chiacchiere di carnevale, vino trebbiano e Montepulciano,<br />
caffè e limoncello. La serata è stata introdotta<br />
da Giovanni Scarpone, portavoce uffi ciale di<br />
Rurabilandia e animatore del progetto di giornalismo<br />
sociale, unico nel suo genere in Italia, che vede<br />
la pubblicazione del trimestrale “Ricciconti” che è<br />
stato distribuito domenica. Sempre ad inizio serata<br />
i ragazzi di Rurabilandia hanno offerto in dono<br />
ai componenti del gruppo “Le storie infi nite” un<br />
piatto interamente decorato a mano dagli amici del<br />
laboratorio d’arte della fattoria e del Centro Diurno<br />
per ragazzi non normalmente abili “Domenico<br />
Ricciconti”.<br />
Fondazione Ricciconti<br />
I ragazzi di Rurabilandia al carnevale di Notaresco.<br />
L’IPAB Ricciconti e la sua storia<br />
“<br />
La Fondazione Domenico Ricciconti”<br />
trae origine dal lascito del Benefattore<br />
Domenico Ricciconti, che istituiva erede<br />
dei suoi beni l’amministrazione provinciale<br />
di Teramo, perché, con le rendite del patrimonio,<br />
provvedesse alla erezione e al funzionamento<br />
di un orfanotrofi o femminile in<br />
Atri. La Fondazione è retta da un Consiglio di<br />
amministrazione composto di sette membri,<br />
i quali svolgono le loro funzioni in maniera<br />
d’Abruzzo hanno partecipato, domenica 6 marzo,<br />
alla settima edizione di “Notaresco in maschera”,<br />
manifestazione organizzata dalla Pro-Loco di Notaresco<br />
e patrocinata dall’omonimo comune. I giovani<br />
di Rurabilandia hanno preso parte alla manifestazione,<br />
così come fatto negli anni precedenti, con un<br />
proprio carro che ha avuto come soggetto il Senato<br />
dell’antica Roma. Un impegno importante che ha<br />
previsto la realizzazione di addobbi, scenografi a e<br />
abiti proprio da parte degli stessi ragazzi che hanno<br />
acquisito la manualità necessaria grazie ai corsi<br />
di recitazione, pittura e disegno che frequentano.<br />
Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza<br />
la collaborazione dell’associazione Fontanelle 2000<br />
coordinata dai responsabili della cooperativa sociale<br />
L’Aquilone. Dunque, sul carro che ha sfi lato a Notaresco,<br />
sono stati numerosi i personaggi dell’antica<br />
Roma interpretati dai ragazzi di Rurabilandia, abbiamo<br />
trovato: senatori, ancelle, schiavi, centurioni,<br />
del tutto gratuita. Le attività istituzionali<br />
dell’Ente sono fi nanziate integralmente dai<br />
proventi derivanti dalla conduzione della<br />
importante Azienda Agraria e dalla gestione<br />
delle proprietà immobiliari, senza il benefi cio<br />
di trasferimenti da altre pubbliche istituzioni.<br />
<strong>Da</strong>ll’anno 2001 l’Ente ha iniziato la diversifi -<br />
cazione delle attività di servizio alla persona,<br />
avviando un centro diurno di riabilitazione<br />
sociale per giovani in situazione di handicap.<br />
Il Servizio ha registrato negli<br />
anni ottimi risultati in termini<br />
di benefi ci agli assistiti ed<br />
alle loro famiglie dimostrati<br />
anche dalla nascita intorno<br />
all’iniziativa di attività<br />
collaterali autogestite, quali<br />
associazioni sportive, onlus<br />
e forme di auto-mutuo-aiuto.<br />
Nel settembre del 2008,<br />
l’IPAB ha inaugurato Rurabilandia<br />
– La Fattoria dei<br />
bambini, fattoria didattica e<br />
matrone ed alcuni dei personaggi storici più famosi<br />
e conosciuti quali Giulio Cesare e la regina d’Egitto<br />
Cleopatra. Le spese per la realizzazione di vestiti,<br />
scene e addobbi sono state interamente a carico della<br />
cooperativa L’Aquilone e delle famiglie dei ragazzi.<br />
Tuttavia l’Ente Ricciconti non ha mancato, come negli<br />
anni passati, di provvedere con un proprio contributo<br />
per continuare a sostenere l’attività dei ragazzi.<br />
“Notaresco in maschera” è iniziato alle 14,30 di domenica<br />
6 marzo con il ritrovo di maschere, gruppi e<br />
carri presso piazza del Mercato, la sfi lata dei carri è<br />
stata preceduta dal gruppo Octavio Show assieme<br />
alle ballerine brasiliane in costume caratteristico carioca.<br />
La presentazione della manifestazione è stata<br />
affi data a Matteo Di Bonaventura mentre durante la<br />
manifestazione sono stati distribuiti, gratuitamente,<br />
pizza, vin brulé, dolci e caramelle.<br />
Fondazione Ricciconti<br />
sociale, che prevede l’inclusione<br />
sociale e lavorativa<br />
in agricoltura di ragazzi<br />
disabili, nell’ambito di<br />
una struttura agrituristica<br />
che offre oltre a numerosi<br />
percorsi didattici per più<br />
piccoli, anche i piatti della<br />
migliore tradizione culinaria<br />
teramana e abruzzese<br />
per i più grandi.<br />
La Fondazione
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
La bandiera di luce<br />
Non avrei certo<br />
immaginato<br />
che fra i tanti<br />
e tanti luoghi comuni,<br />
contraddizioni, istrionismi<br />
ecc. elargiti a<br />
favore del 150° anniversario<br />
dell’unita<br />
d’Italia, proprio a<br />
Silvi si potesse riuscire<br />
a fare qualcosa di<br />
più apprezzabile e, se vogliamo, di più signifi -<br />
cativo. Un tricolore di luce in onore dell’Italia,<br />
quella vera che ogni vero italiano rimpiange nel<br />
suo intimo, ma anche un’ideazione estetica che<br />
gratifi ca altresì la nostra immagine urbana. Una<br />
realizzazione dello staff di Giovanni Di Sante,<br />
coordinato dal sapiente apporto di Paolo Cameli,<br />
gloria locale della scenografi a.<br />
A quest’ultimo si deve la magnifi ca idea di ripetere<br />
l’addobbo del Vittoriano sotto le arcate di<br />
Silvi, aggiungendovi le due colorazioni verde e<br />
rosso per formare quindi il tricolore del nostro<br />
simbolo nazionale e confezionare, nello stesso<br />
tempo, un colpo d’occhio di notevole suggestività.<br />
In tutto ciò, ha certamente giocato a favore<br />
dello scenografo, la felice ed elevata posizione<br />
del nostro paese, situato appunto sopra un’erta<br />
improvvisa, che a meno di mezzo chilometro<br />
di distanza dal mare, si alza per ben 250 metri<br />
dal suo livello. La notte dello scorso dodici<br />
marzo, a ridosso della corona radiosa costituita<br />
dall’effetto in lontananza delle case della loggia,<br />
si era posizionata una luna che sembrava quasi<br />
volesse baciarne i tetti.<br />
Uno spettacolo da non perdere, sia per i patrioti<br />
nottambuli, sia per gli amanti delle cose belle e<br />
particolari. Uno scenario attraente al punto che<br />
un elicottero, probabilmente in volo di perlus-<br />
trazione, ha perseverato<br />
alquanto attorno<br />
all’accattivante ed insperato<br />
incontro scenografi<br />
co. A tale estetica<br />
ascendenza non<br />
poteva certo restare<br />
indifferente anche<br />
Alvaro Bronico, diligente<br />
ed appassionato<br />
fotoamatore locale, di<br />
cui riporto le magnifi che foto della nostra Silvi<br />
più che mai degna di identifi care il fasto di quella<br />
grande Italia di cui Garibaldi, Cavour, Mazzini,<br />
Vittorio Emanuele e una miriade di altri eroi, ne<br />
decisero quella nobile e nuova sorte, che adesso,<br />
ci riesce sempre più diffi cile da continuare.<br />
In questo importante evento quindi, vorrei tanto<br />
che ogni italiano si ispirasse alla bandiera di luce<br />
ricavata negli archi di Silvi, e non soltanto per il<br />
puro signifi cato scenografi co. Cercando quindi<br />
di liberare la coscienza dalle innumerevoli strumentalizzazioni<br />
che soprattutto la televisione ha<br />
inscenato per i soliti ed intuibili moventi. Fra<br />
quella Italia e questa c’è infatti un’enorme differenza,<br />
una diversità evidenziata dal realistico<br />
scenario della schiacciante contraddizione odierna,<br />
verso cui, ripeto, certe strumentalizzazioni<br />
ideologiche sono soltanto penose alchimie fatte<br />
per un coinvolgimento con moventi diversi,<br />
o ben diversi, da quelli che possono suscitare<br />
l’astratto e libero messaggio del tricolore luminoso<br />
posto lassù, sotto gli archi colorati di Silvi.<br />
Una bandiera di luce per i patrioti della notte:<br />
quelli veri, quelli che piangono e rimpiangono<br />
“in segreto” un’ Italia che non c’è più.<br />
N<br />
Rossano Di Palma<br />
<strong>Da</strong> oggi l’Accademia di Musica e<br />
Spettacolo è anche Music Academy Silvi<br />
uova e importante realtà a Silvi: MUSIC ACA-<br />
DEMY, una scuola per conseguire Diploma di<br />
Maturità e Laurea di 1° livello in Musica Moderna.<br />
L’Accademia di Musica e Spettacolo di Fabio Di Berardino<br />
e Marco Gialluca ora è anche MUSIC ACADEMY<br />
SILVI, nata per erogare corsi di formazione musicale ai<br />
fi ni del diploma di maturità, del diploma di laurea e di altre<br />
certifi cazioni riconosciute sia in Italia, ma anche in tutta la<br />
Comunità Europea e negli Stati Uniti.<br />
La nuova struttura didattica è creata per tutti coloro che<br />
desiderano specializzarsi in canto, chitarra, pianoforte e<br />
tastiera, batteria e basso. E’ un evento senza precedenti sul<br />
territorio reso possibile dall’impegno dei titolari dell’Accademia<br />
di Musica e Spettacolo che da tempo cercavano il<br />
modo di offrire una possibilità agli appassionati di musica<br />
moderna di conseguire dei titoli uffi ciali riconosciuti dall’intera<br />
comunità europea e perfi no negli Stati Uniti, con i<br />
quali affacciarsi nel mondo del lavoro. I corsi Music Academy<br />
Silvi inizieranno a partire dal prossimo anno accademico<br />
<strong>2011</strong>/2012 e costituiranno un’integrazione prestigiosa<br />
alla già ricca e famosa attività didattica dell’Accademia<br />
di Musica e Spettacolo. Le preiscrizioni potranno essere<br />
effettuate già a partire dal mese di Aprile e Maggio.<br />
Per informazioni è possibile rivolgersi alle segreterie<br />
dell’Accademia di Musica e Spettacolo – Via Roma,<br />
485 e Via Colombo, 82 – Silvi Marina oppure contattare<br />
i numeri di telefono 085.9156176 – 085.930012<br />
– 328.4646234 – 333.2882928.<br />
CRONACA LOCALE<br />
21<br />
La Redazione Augura
22 CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Il Teatro Comunale di Atri<br />
Sarebbe allo studio dell’Amministrazione Comunale (Assessore alla Cultura)<br />
una ipotesi di modifi ca della gestione del Teatro Comunale. La<br />
volontà di effettuare un’ azione di rilancio della politica teatrale non<br />
può che trovarci favorevoli, ma limitatamente alla riorganizzazione del sistema<br />
dell’offerta degli spettacoli. L’ipotesi di “esternalizzazione “ , per non<br />
dire “privatizzazione “ del Teatro Comunale è assolutamente irricevibile ed<br />
impraticabile . Il Teatro Comunale, simbolo laico della cultura cittadina , non<br />
è un luogo come tanti, non è una sala polifunzionale qualsiasi. È sì il luogo<br />
dell’azione scenica ,ma soprattutto è un monumento storico, patrimonio indisponibile<br />
della comunità atriana. Ipotizzare la cessione a terzi dello stabile<br />
implica un approccio del tutto improvvisato , superfi ciale e dettato unicamente<br />
da criteri di economicità, che sappiamo bene non essere applicati a tutti gli<br />
ambiti! Non si può trattare il Teatro Comunale alla stregua di un campetto di<br />
calcetto! Il Teatro Comunale è emanazione dell’Assessorato alla Cultura, è<br />
il suo fi ore più bello , e come tale va custodito! Nel maggio 2006, quando si<br />
celebrarono i 125 anni di vita del Teatro Comunale, sul palcoscenico intervennero<br />
grandi attori, grandi registi quali Giorgio Albertazzi e Luca de Fusco<br />
, direttori di teatri pubblici come Federico Fiorenza , il Presidente dell’ETI<br />
e critici teatrali per discutere sulla funzione del Teatro nella nostra società .<br />
A testimonianza di quanto radicata nel tempo sia l’attività culturale e teatrale<br />
della nostra città. È il caso di ricordare forse, per chi in passato è stato un po’<br />
troppo distratto, che il Comune di Atri è stato tra i primi promotori del primo<br />
circuito pubblico italiano dell’allora teatro Stabile dell’Aquila .<br />
I Capigruppo consiliari: Paolo Lupinetti, UDC - Gabriella Liberatore, PD<br />
- Carmine Zippilli, La Rosa bianca<br />
La festa dello sport<br />
e della memoria<br />
ATRI - “Ciò che abbiamo preparato è una bella festa dello sport e della<br />
memoria, durante la quale vogliamo trasmettere ai più giovani una<br />
parte importante della nostra storia cittadina e allo stesso tempo celebrare<br />
quanti hanno dato il loro apporto allo sviluppo del calcio nostrano”.<br />
L’assessore allo Sport del Comune di Atri, Umberto Italiani ha annunciato<br />
l’iniziativa legata alla presentazione del libro “Le stagioni del calcio atriano”<br />
avvenuto lo scorso 26 marzo alle 10 e 30 nel teatro comunale. Ha lanciato anche<br />
un appello a quanti, negli anni passati, hanno militato o gravitato intorno<br />
ad una delle società calcistiche atriane. “È vero, – ha detto ancora Italiani - ciò<br />
che intendo fare è proprio invitare, attraverso le pagine di questo giornale,<br />
tutti gli atleti, i dirigenti o le altre fi gure che hanno avuto a che fare con il<br />
nostro calcio. Per ragioni logistiche, infatti, non riusciamo a contattarli tutti.<br />
Di molti si è persa memoria, altri sono andati via dalla nostra cittadina, per<br />
questo chiedo l’aiuto degli organi di stampa.”.<br />
Per segnalare la propria presenza, quindi, chiunque può telefonare negli uffi ci<br />
comunali e rivolgersi a Pasquale Di Cesare, oppure telefonare direttamente a<br />
questi numeri: 085/8797224/290 oppure al 3281783469<br />
Carlo Anello Uffi cio Stampa Comune di Atri<br />
La storia di TV Atri<br />
Questa storica emittente, la prima sorta in Abruzzo, nasce all’indomani della<br />
storica sentenza della Corte Costituzionale con la quale veniva consentita la<br />
libera espressione del pensiero del singolo o associato cittadino (art. 21 Cost.),<br />
con l’ausilio di qualsiasi mezzo moderno di informazione, ivi compreso anche quello<br />
radiotelevisivo via “etere”, fi no ad allora di sola pertinenza della Radio Audizioni Italiane<br />
(RAI).<br />
1975 -Per iniziativa del tecnico Domenico Muscianese Claudiani, notissimo esperto in<br />
telecomunicazioni (progettista e fornitore di apparecchiature elettriche ed elettroniche<br />
a tutti i Ministeri Civili e Militari) nasce l’emittente televisiva libera atriana in seno<br />
ad una Associazione di volontariato senza fi nalità di lucro, denominata CARTA (Club<br />
Amatori Radio Televisione Atriani). Di tale attivazione viene informato l’allora Ministero<br />
delle Poste e delle Telecomunicazioni con apposita Istanza e contestualmente<br />
anche alla questura di Teramo. Ad oggi centinaia di giovani e meno giovani si sono<br />
succeduti e si succedono, sacrifi cando per la struttura mezzi e tempo libero.<br />
1977 – Viene data comunicazione dell’attivazione dell’emittente alla Questura di Teramo<br />
con nota del 4 Aprile 1977 (defi nita Pratica Tele Atri).<br />
1985 – Ferrari Elvira ai sensi della legge n°10/85 diviene titolare della emittente. <strong>Da</strong>l<br />
28 agosto 1985 l’emittente assume la denominazione di TV ATRI.<br />
1989 – Presso il Tribunale di Teramo, in data 2 Marzo 1989, si registra una Testata<br />
Giornalistica denominata «Tele Atri Notizie» Quotidiano di informazione locale radiotelevisivo.<br />
Viene comunicato l’inizio della pubblicazione del notiziario alla Questura di<br />
Teramo con nota del 27 maggio 1989.<br />
1990 – Ai sensi della nuova legge 233/90 (legge Mammì) si presenta nuova domanda<br />
al ministero PPTT.<br />
I primi anni ‘90 rappresentano un buio periodo per TV Atri. Infatti, per una serie di<br />
interventi trasversali, l’emittente e per essa la Titolare, viene sottoposta ad una serie<br />
di errate azioni persecutorie e vessatorie da parte dell’Uffi cio Periferico del Ministero<br />
competente, dalle quali ha dovuto difendersi strenuamente fi no al pieno riconoscimento<br />
della propria ragione e dei legittimi diritti, tanto da ottenere, sia pur tardivamente…<br />
1998 – Finalmente si ottiene la concessione da parte dellla Direzione Generale per le<br />
Concessioni e Autorizzazioni del Ministero delle Telecomunicazioni n°5/2/906093.<br />
2000 – Tv Atri celebra il 25° anno di attività.<br />
2001 – Iniziano i lavori per la ristrutturazione del vecchio studio sito in Via Risorgimento.<br />
La “storia” di Domenico Muscianese<br />
ideatore fondatore e coordinatore dell’Ass. c.a.r.t.a.<br />
L’Ing. Domenico Muscianese nasce ad agosto del 1925 in Atri in provincia di<br />
Teramo. Ha conseguito fi n dall’adolescenza, conoscenze nel campo della radio<br />
tecnica e dell’elettrotecnica. Consegue presso l’Ist. Industriale di Chieti, il diploma<br />
di Perito Industriale. Nel corso di un soggiorno a Milano, frequenta nella vicina<br />
Berna un corso di Ingegneria Elettronica. Ha svolto come dirigente attività presso<br />
importanti industrie milanesi tra le quali la società Fumeo, produttrice di macchine<br />
cinematografi che e articoli scientifi ci. E’ stato pioniere in Italia per lo studio e<br />
realizzazione di sistemi televisivi a grandi distanza. Dopo la parentesi milanese,<br />
progetta e attiva in Atri un complesso industriale di media produzione di elettronica<br />
e diviene uno dei più importanti fornitori dei ministeri e comandi militari.<br />
Nel 1975 crea e si dedica a una struttura sociale e culturale di volontariato denominata<br />
C.A.R.T.A. ONLUS (Club Amatori Radio Televisione Atriani) nella quale<br />
continua a svolgere,nonostante la veneranda età, l’arduo compito di educatore e<br />
coordinatore . Nell’ambito dell’associazione nasce l’emittente televisiva Tv Atri,<br />
carattere locale, che svolge da 35 anni un ruolo importante nella città per una<br />
sana informazione divulgazione di tutti gli avvenimenti e tutte le manifestazioni<br />
che in qualsiasi modo si realizzano sul territorio. Tutto ciò, da sempre, in forma<br />
totalmente gratuita.
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
CRONACA LOCALE<br />
La C.R.I. di Silvi sempre in prima linea<br />
Sono trascorse ormai diversi giorni dallo stato<br />
di emergenza maltempo che ha interessato la<br />
Regione Abruzzo e soprattutto i comuni della<br />
provincia di Teramo. I ragazzi della Croce Rossa<br />
Italiana di Silvi Marina hanno portato il loro contributo<br />
nell’attività di emergenza. L’allarme è scattato<br />
intorno alle ore 21.30 del primo marzo <strong>2011</strong>. La<br />
pioggia battente che cadeva ininterrottamente da<br />
almeno 48 ore stava causando situazioni di disagio<br />
e allagamento. Alla chiamata di stato di allerta<br />
il gruppo di Volontari del Soccorso di Silvi Marina<br />
si è messo subito in azione e già alle ore 22.00<br />
erano pronti equipaggi di soccorso con due mezzi<br />
fuoristrada 4x4 , due ambulanze attrezzate, e un<br />
pulmino adibito ai soccorsi speciali unità cinofi le. I<br />
mezzi 4x4 hanno tenuto in costante monitoraggio i<br />
fi umi Piomba e Calvano, che col passare delle ore,<br />
aumentavano la portata d’acqua. Alle 24.00 circa<br />
viene chiusa la viabilità della SS16 nei pressi del<br />
fi ume Piomba poiché c’era il rischio di esondazione.<br />
Alle ore 23.30 scatta l’allarme da parte del Sindaco<br />
del Comune di Silvi Gaetano Vallescura per<br />
l’evacuazione del canile comunale di Silvi Marina<br />
il quale stava allagandosi. Era necessario mettere<br />
in salvo tutti i cani velocemente per evitare il loro<br />
annegamento. A quindici minuti da questo allertamento<br />
il mezzo unità cinofi le e due operatori cinofi<br />
li si sono recati lestamente al canile ed insieme a<br />
tre volontari del canile stesso hanno salvato circa<br />
40 cani, portandoli provvisoriamente al parcheggio<br />
multipiano del comune di Silvi. L’operazione di<br />
salvataggio è durata fi no alle ore 02.00, la suddetta<br />
operazione è stata coordinata dal Sindaco Vallescura<br />
e dal Vicesindaco Enrico Marini che hanno dato<br />
disposizioni in merito allo spostamento degli animali.<br />
L’emergenza però è iniziata a farsi più dura<br />
intorno alle ore 02.30 quando è arrivata una chiamata<br />
dal Comandante dei Carabinieri di Silvi al<br />
Commissario di Gruppo CRI Silvi, per la possibile<br />
evacuazione di circa 1000 persone a Borgo Santa<br />
Maria, celermente il Commissario di Silvi dirotta le<br />
unità di soccorso a Borgo S. Maria, viene fatta una<br />
ricognizione al palazzetto dello sport per verifi care<br />
se gli evacuati potevano temporaneamente essere<br />
alloggiati in tale struttura. Nel frattempo presso la<br />
sede CRI di Silvi chiedono aiuto alcuni automobilisti<br />
in panne, che non sapevano dove passare<br />
la notte perché impossibilitati a tornare nelle loro<br />
abitazioni a causa delle strade interdette al traffi co.<br />
Vengono pertanto ospitati presso i locali della sede<br />
CRI per la notte, vengono forniti loro una bevanda<br />
calda e delle coperte, oltre che un posto per dormire.<br />
Alle ore 03.30 scatta un allarme a Scerne di Pineto,<br />
la situazione è critica, tutta la zona è allagata<br />
e sul lungomare non si può transitare con mezzi a<br />
motore né con fuoristrada 4x4 per via dell’acqua<br />
alta, a questo punto i mezzi di soccorso CRI, e le<br />
ambulanze si recano a Scerne, si attivano anche due<br />
operatori OPSA ( operatori polivalenti soccorso in<br />
acqua) e con un Tender per soccorsi speciali raggiungono<br />
la zona interdetta ai veicoli per verifi care<br />
la condizione psicologica e sanitaria delle persone<br />
Le preoccupazioni del Sindaco Monticelli<br />
“Sono preoccupato per la situazione in cui<br />
ci troviamo. Al di là delle decisioni che verranno<br />
adottate dal Consiglio dei Ministri,<br />
resta il fatto che ad oggi ancora non ci si muove<br />
a livello regionale per dare un segnale forte alla<br />
nostra collettività che è stata messa in ginocchio<br />
dalle recenti alluvioni. Noi non abbiamo più fondi<br />
e il nostro Comune è ancora in attesa dei rimborsi,<br />
pari a circa 400 mila euro, per l’emergenza terremoto”.<br />
Il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli<br />
gioca tutte le sue carte per trovare una soluzione,<br />
per ottenere quei fondi necessari per gli interventi<br />
urgenti e far fronte ai danni causati dall’alluvione di<br />
una settimana fa. Ieri pomeriggio ha personalmente<br />
telefonato al Ministro Gianfranco Rotondi, che a<br />
Pineto trascorre le sue vacanze estive, per chiedere<br />
espressamente aiuto. “<strong>Da</strong> una stima sui danni<br />
subiti”, ha riferito il primo cittadino pinetese, “il<br />
dato che emerge è assai preoccupante. Siamo già<br />
nell’ordine dei 3milioni e mezzo di euro. Abbiamo<br />
bisogno urgentemente di risposte, così come le<br />
ha ottenute la Regione Veneto il cui Governatore,<br />
Zaia, aveva minacciato lo sciopero fi scale. Abbiamo<br />
chiesto anche una deroga al patto di stabilità e<br />
immediato ristorno economico, soprattutto dopo i<br />
tagli dei trasferimenti decisi dal Governo centrale.<br />
Il Ministro Rotondi ha assicurato tutto il suo impegno,<br />
al pari del suo collega Matteoli che avevo<br />
Vandali distruggono Parco Filiani<br />
Pineto - “Non avrei mai pensato che si dovesse<br />
ricorrere all’installazione delle telecamere per la<br />
videosorveglianza all’interno del Parco Filiani.<br />
Siamo ora costretti a prendere in considerazione<br />
tale ipotesi dopo i ripetuti atti di vandalismo che<br />
si sono registrati recentemente”. E’ amareggiata<br />
Nerina Alonzo, assessore ai lavori pubblici del<br />
Comune di Pineto per le condizioni in cui è stato<br />
ridotto il Parco Filiani. Luci distrutte, pali divelti,<br />
percorsi danneggiati dai vandali, per lo più ragazzi<br />
che peraltro ora rischiano anche grosso.<br />
“Abbiamo denunciato tutto ai carabinieri della<br />
locale stazione”, fa sapere l’assessore Alonzo,<br />
“sono state ora avviate delle indagini per cercare<br />
di identifi care i responsabili. Ci sono già dei<br />
sospetti che ricadono proprio su alcuni ragazzini<br />
del posto che sono stati visti entrare all’interno del<br />
parco. C’è molta amarezza perché il parco è stato<br />
inaugurato lo scorso autunno, con la Provincia è<br />
in corso una collaborazione per completare tutte<br />
le opere. Ma ora bisogna rivedere cosa fare alla<br />
luce dei danni subiti. E’ chiaro che se i responsabili<br />
dovessero essere identifi cati, chiederemo alle loro<br />
famiglie di risarcire il danno”.<br />
I controlli vengono eseguiti sia da una pattuglia dei<br />
carabinieri, sia dai vigili urbani che nell’arco della<br />
giornata eseguono controlli nella zona per accertare<br />
chi entra nel parco. I danni devono ancora essere<br />
quantifi cati ma da una prima stima dovrebbero<br />
attestarsi ben oltre i 10mila euro, soldi che il Comune<br />
23<br />
che abitano in quella zona. Questa operazione è stata<br />
effettuata prima dell’arrivo del mezzo anfi bio dei<br />
Vigili del Fuoco, gli operatori OPSA hanno tranquillizzato<br />
le persone e si sono accertati che tutti<br />
stessero in buone condizioni di salute. Nel frattempo<br />
un mezzo 4x4 compie un giro di ricognizione su<br />
segnalazione del Comandante dei CC di Silvi sulla<br />
SS16, poiché erano state segnalate autovetture<br />
in panne con persone a bordo, il mezzo CRI parte<br />
immediatamente e si accerta che gli occupanti dei<br />
veicoli stessero bene. Gli equipaggi fanno rientro<br />
in sede per un cambio personale intorno alle ore<br />
06.00. La mattina del 2 marzo giunge la chiamata<br />
del Comandante dei Vigili Urbani di Pineto per liberare<br />
degli scantinati dall’acqua nella cittadina di<br />
Pineto e così con l’ausilio di pompe idrovore e due<br />
mezzi 4x4 vengono effettuate queste operazioni di<br />
soccorso, che continuano ancora oggi a 48 ore dal<br />
drammatico evento meteorologico che ha coinvolto<br />
la provincia teramana. La Croce Rossa di Silvi<br />
marina opera nel territorio da 15 anni ed è sempre<br />
pronta ad ogni chiamata di emergenza, collaborando<br />
sinergicamente con le autorità comunali e con<br />
le forze dell’ordine. Ad oggi lo stato di emergenza<br />
non è ancora stato chiuso e ancora si continua a<br />
lavorare incessantemente per ripristinare lo stato di<br />
normalità.<br />
Dott.ssa Enrica Colagrande<br />
Commissario CRI Silvi<br />
incontrato la settimana scorsa”. Monticelli è però<br />
preoccupato. L’intera Provincia di Teramo conta<br />
danni per circa 100 milioni di euro. 40 milioni saranno<br />
necessari solo per sistemare ponti e strade.<br />
Ci sono poi i depuratori, i cittadini e gli imprenditori<br />
che sono stati messi in ginocchio. Attività che<br />
devono ripartire. “Lancio un appello”, conclude il<br />
Sindaco, “perché non fare l’election-day, ovvero<br />
raggruppare elezioni amministrative e Referendum<br />
nello stesso periodo? Il Governo, invece, ha deciso<br />
che le cose siano separate, con uno sperpero di denaro<br />
pubblico pari a 350milioni di euro. Una parte<br />
di quei soldi potrebbe essere utilizzata proprio per<br />
far ripartire il nostro territorio”.<br />
Uffi cio Stampa Comune Pineto<br />
di Pineto, già in diffi coltà per via dell’alluvione<br />
dei giorni scorsi, dovrà ora recuperare in qualche<br />
modo per avviare tutti quei lavori di ripristino<br />
dello stato delle cose dopo l’azione vandalica dei<br />
giorni scorsi. “ - ha concluso l’assessore Alonzo,<br />
- “valuteremo l’ipotesi di installare le telecamere<br />
per la videosorveglianza. Anche in questo caso<br />
saremo costretti ad affrontare una spesa che non<br />
avevamo preso in considerazione. Purtroppo<br />
certi episodi di inciviltà sono anche il frutto di<br />
un’educazione che probabilmente manca alla base<br />
di questi ragazzi. Credo pertanto che i maggiori<br />
responsabili siano alla fi ne proprio i genitori. Ad<br />
ogni modo, risistemeremo nuovamente il parco. E<br />
speriamo che entro la prossima primavera tutte le<br />
opere siano state completate”.<br />
Uffi cio Stampa Comune Pineto
24 CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Bianca, la “mammina” di Casoli<br />
A tre anni dalla sua scomparsa<br />
Ricordate Annarella, la bella levatrice, dirimpettaia<br />
del maresciallo dei carabinieri<br />
(Vittorio De Sica), nell’indimenticabile<br />
fi lm “Pane, amore e fantasia”? Affettuosa, dolce,<br />
sempre pronta ad accorrere le partorienti e a farsi<br />
in quattro, quando capitava che più bimbi reclamavano<br />
a suon di pedate di venire al mondo contemporaneamente.<br />
La signora Bianca Celli di Casoli<br />
di Atri, che vogliamo ricordare in questo asterisco<br />
a tre anni dalla sua scomparsa, per certi aspetti le<br />
assomigliava molto. Certamente non godeva del<br />
passaggio in motoretta offerto dal maresciallo dei<br />
Si è tenuta la sera del 12 marzo scorso ad<br />
Atri, una riunione tra l’assessore regionale<br />
alla Protezione civile Gianfraco Giuliante, il<br />
Sindaco Gabriele Astolfi , la giunta e i consiglieri<br />
comunali di maggioranza. All’incontro era anche<br />
presente l’urbanista emiliano Ennio Nanni che sta<br />
curando per conto del Comune la stesura del Piano<br />
Strategico. Primo punto all’ordine del giorno i danni<br />
causati dall’alluvione del primo marzo scorso,<br />
per la quale il Governo ha deliberato ieri lo stato di<br />
emergenza per calamità naturale. Il comune di Atri<br />
carabinieri, come nel fi lm del 1953 di Luigi Comencini,<br />
ma quando c’era necessità era il caro e<br />
inseparabile Felice, marito affettuoso, oltre che fi do<br />
assistente, a farle da chauffeur.<br />
Il raggio d’azione era piuttosto esteso per quei tempi:<br />
Casoli, ma anche Atri centro, le frazioni di San<br />
Martino, Tre Ciminiere, San Giacomo, Fontanelle e<br />
talvolta anche Cellino Attanasio.<br />
Quando si vedeva sfrecciare una 1.100 rossa modello<br />
“D” era buon segno: un altro atriano stava<br />
per accrescere le liste anagrafi che! Spesso la scena<br />
scatenava un misto di gioia per il lieto evento<br />
ha predisposto la relativa delibera nei giorni scorsi<br />
e prosegue nell’accertamento e la quantifi cazione<br />
dei danni relativi soprattutto alla viabilità comunale,<br />
gravemente compromessa, e al dissesto idrogeologico.<br />
A questo proposito l’assessore ai Lavori<br />
pubblici Francesco Filiani invita tutti i cittadini<br />
interessati a fornire all’Uffi cio Tecnico comunale<br />
eventuale documentazione, anche fotografi ca sui<br />
danni subiti.Nel corso dell’incontro si è discusso<br />
anche di Urbanistica. In particolare di “multilevel<br />
governance”, un’ipotesi pilota che individua nella<br />
e un pizzico di apprensione per il travaglio della<br />
mamma, che si stemperava, però, quando al ripasso<br />
il caro Felice, con un movimento della mano destra,<br />
rassicurava tutti che il parto si era concluso<br />
con successo. Allora su, un bel sospiro di sollievo.<br />
Quanti casolani sono passati per le sue mani, o meglio,<br />
quanti casolani sono stati “raccolti” “così si<br />
diceva una volta” dalla signora Bianca! Ecco, passa<br />
la “Mammina” – esclamavano al suo passaggio – e<br />
tutti la salutavano con rispetto fi liale. Era infatti la<br />
“cummère” di tutti, tutti le volevano bene e a tutti<br />
regalava il suo sorriso buono e gentile di mamma.<br />
Vogliamo ricordare così la signora Bianca, mentre<br />
dal balcone del Paradiso guarda i suoi “neonati”,<br />
dolcemente, come può farlo solo una mamma dal<br />
cuore d’oro.<br />
Concezio Leonzi<br />
Si spengono le luci in piazza Acquaviva, torna l’ora della terra<br />
Il Comune di Atri e l’Oasi WWF<br />
dei Calanchi hanno aderito ad<br />
Earth hour , l’Ora della Terra,<br />
mobilitazione globale per la lotta ai<br />
cambiamenti climatici. Sabato 26<br />
marzo, dalle 20.30 alle 21.30, si sono<br />
spente simbolicamente le luci di monumenti,<br />
piazze, chiese, uffi ci, negozi<br />
luoghi simbolo ed abitazioni private<br />
in ogni angolo del Pianeta per testimoniare<br />
la voglia di uno sviluppo sostenibile<br />
attento alle risorse naturali.<br />
Atri, come centinaia di città in tutto il<br />
mondo, ha spento per un’ora un luo-<br />
Incontro con l’Assessore G. Giuliante<br />
go simbolo della città: Piazza Duchi<br />
d’Acquaviva, per accendere un momento<br />
di rifl essione sull’importanza<br />
di una accurata ed oculata gestione<br />
delle nostre risorse, per proteggere<br />
l’unico pianeta che abbiamo.<br />
In questa direzione si inserisce la<br />
recente installazione ad Atri, grazie<br />
all’impegno dell’Oasi dei Calanchi<br />
e della provincia di Teramo, di due<br />
impianti fotovoltaici, in grado di produrre<br />
6,2kw. Un segnale positivo di<br />
Discussi i danni causati dall’alluvione e la multilevel governante.<br />
Raccolti circa mille euro grazie al concerto di<br />
benefi cienza di Gennaro Varone il “pm-rock”<br />
che con la sua band, “Le storie infi nite”, ha<br />
fatto tappa a Rurabilandia la prima fattoria sociale<br />
d’Abruzzo facendo registrare il “tutto esaurito”. La<br />
somma ricavata dai biglietti d’ingresso è stata interamente<br />
destinata alla realizzazione di un progetto<br />
molto importante per i ragazzi non normalmente<br />
abili che frequentano la struttura di Atri: Il frutteto<br />
biodinamico. Si tratta della messa a dimora di alberi<br />
da frutto come meli, peri, peschi, albicocche, ciliegi,<br />
amarene e mandorli che saranno piantati seguendo<br />
l’antico calendario delle lunazioni, conosciuto<br />
e utilizzato dalla tradizione contadina in modo da<br />
garantire il massimo dell’attecchimento degli alberi<br />
i cui frutti, una volta giunti a maturazione e raccolti,<br />
saranno trasformati in confetture, dolci e torte proprio<br />
dai ragazzi di Rurabilandia che già producono e<br />
imbottigliano vino trebbiano e montepulciano e olio<br />
extravergine d’oliva. Ma non è tutto perché gli alberi<br />
porteranno i nomi dei componenti della band che<br />
hanno reso possibile questa iniziativa. “Ringrazio a<br />
nome di Rurabilandia – ha detto Giovanni Scarpone,<br />
utente e portavoce della fattoria sociale e promotore<br />
di “Ricciconti” la prima rivista di giornalismo<br />
sociale d’Italia – “tutti i componenti del gruppo Le<br />
storie infi nite: Gennaro Varone, Fabrizio Santamaita,<br />
Alessia Martegiani, Maria Michela Varone,<br />
Giuseppe Renzetti e Luca Maggitti che ci hanno fatto<br />
trascorrere una splendida serata all’insegna di<br />
musica d’autore e rifl essioni su legalità, giustizia e<br />
solidarietà. Il frutteto biodinamico rappresenta un<br />
attenzione all’ambiente che porta anche<br />
un notevole risparmio economico.<br />
Gli impianti sono stati installati<br />
sul tetto del centro visite dell’Oasi e<br />
sul terrazzo del Comune. L’Ora della<br />
Terra ad Atri è terminata con un momento<br />
conviviale, una cena a lume<br />
di candela organizzata in un locale<br />
tipico del centro storico, con un ricco<br />
menù vegetariano.<br />
Uffi cio StampaComune di Atri<br />
simultaneità dell’adozione degli strumenti (Piano<br />
Regolatore Generale, Piano Particolareggiato del<br />
centro storico, Sito di interesse comunitario e Parco<br />
agricolo) un modello che garantisca coerenza<br />
abbreviando contestualmente i tempi di adozione.<br />
All’assessore Giuliante è stato chiesto di valutare<br />
l’opportunità di una sperimentazione che farebbe<br />
dei Piani atriani un progetto pilota per l’intero<br />
Abruzzo. Le novità proposte, i livelli di approfondimento<br />
e la costruzione di un percorso nuovo<br />
(primo in Italia), hanno avuto la disponibilità dell’assessorato<br />
regionale che si è detto ben disposto<br />
di tenere a battesimo questa iniziativa partecipando<br />
alle varie fasi in via di attuazione.<br />
Uffi cio Stampa Comune di Atri<br />
Nasce il frutteto biodinamico.<br />
Grazie alla musica del Pm Gennaro Varone un altro passo verso la crescita e l’autonomia di Rurabilandia<br />
altro passo verso la nostra crescita e autonomia per<br />
questo siamo grati a Le Storie infi nite: grazie al loro<br />
impegno disinteressato adesso un nostro sogno diverrà<br />
realtà”. La serata è iniziata con la vista della<br />
struttura da parte del gruppo musicale al quale è stata<br />
anche mostrata l’area dove sarà realizzato il frutteto<br />
biodinamico, successivamente è stato proprio Giovanni<br />
Scarpone a presentare il pubblico che ha fatto<br />
registrare il tutto esaurito scopi, fi nalità e attività di<br />
Rurabilandia, quindi il microfono è andato a Cinzia<br />
Di Febo che ha consegnato ai musicisti un piatto<br />
decorato a mano dai ragazzi della fattoria sociale.<br />
Al concerto-evento di ieri hanno preso parte anche<br />
le telecamere della Rai che domani trasmetterà un<br />
reportage sulla serata con intervista al “PM- rock”<br />
Gennaro Varone.
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong> CRONACA LOCALE<br />
Silvi si illumina con il tricolore<br />
Spettacolare illuminazione del borgo antico visibile dalla costa abruzzese<br />
ad opera dello scenografo de “La vita è bella”<br />
Silvi si illumina con il tricolore. In occasione<br />
dei 150 anni dell’unità d’Italia gli archi del<br />
centro storico di Silvi Paese, sono stati accesi<br />
con spettacolari luci verdi, bianche e rosse. Uno<br />
spettacolo mozzafi ato, senza precedenti, visibile da<br />
Pescara a Giulianova, dalla costa pescarese a quella<br />
teramana grazie anche alla posizione arroccata sul<br />
litorale di Silvi Paese con i suoi suggestivi archi<br />
sottostanti. Le luci sono state accese nella serata di<br />
venerdì 11 marzo, attirando da subito tante persone<br />
che si sono fermate lungo le principali strade per<br />
ammirare l’insolito panorama che è restato visibile<br />
fi no al fi ne settimana del 20 marzo. L’idea è di<br />
Paolo Cameli, scenografo silvarolo, classe 1959,<br />
che lavora da sempre con i più grandi del cinema<br />
italiano come scenografo realizzatore e pittore di<br />
scena; suoi i lavori in “La vita è bella” di Benigni,<br />
“Baarìa” di Salvatores fi no all’ultimo “Amici miei”<br />
di Neri Parenti. “Mi sembrava giusto onorare i 150<br />
anni dell’Italia e la memoria dei nostri padri della<br />
Per Per il 150°<br />
dell’Unità dell’Unità d’Italia<br />
d’Italia<br />
patria - ha affermato Paolo Cameli in occasione<br />
dell’accensione dell’illuminazione - dunque ho<br />
colto l’occasione di avere una stupenda “scenografi<br />
a naturale” che è Silvi Paese con i suoi archi.<br />
L’idea è stata realizzata facilmente: luci bianche<br />
al centro e gelatina verde e rossa sugli altri fari.<br />
Per giovedì 17 marzo ho intenzione di abbellire<br />
il tutto con un fascio di luce azzurra da proiettare<br />
nella parte bassa del tricolore così da riproporre il<br />
nostro stupendo mare!”. Soddisfazione anche per<br />
l’amministrazione comunale che tramite l’assessore<br />
Valeriano Mancinelli ha appoggiato da subito il<br />
progetto: “Siamo orgogliosi che Silvi per una settimana<br />
brilli nello splendore del tricolore visibile da<br />
lontano da chiunque: un messaggio di unità e amor<br />
di patria”. Scenografo e decoratore di Silvi Paese<br />
Paolo Cameli collabora da anni con grandi produzioni<br />
cinematografi che nazionali ed internazionali.<br />
Per Roberto Benigni ha creato le scenografi e oltre<br />
che della «Vita è bella» anche di «Pinocchio». E poi<br />
25<br />
Baarìa di Salvatores e «The Passion of the Christ»<br />
di Mel Gibson, girato tra i Sassi di Matera e Cinecittà.<br />
L’ultima collaborazione con Neri Parenti per<br />
il fi lm “Amici Miei - Come tutto ebbe inizio” che<br />
è approdato nelle sale cinematografi che mercoledì<br />
16 marzo.<br />
I festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia<br />
a Silvi sono stati celebrati, inoltre, con manifestazioni<br />
bandistiche in giro per la città, l’accensione<br />
di luci tricolori anche nelle fontane principali di<br />
Silvi e con una processione religiosa evocativa al<br />
santo patrono (san Leone) chiamata “A fl agello terraemotus,<br />
libera nos domine” che si ripete da secoli<br />
a Silvi proprio ogni 17 marzo. La formula in<br />
latino è una richiesta di salvezza al santo patrono<br />
per preservare la città dal terremoto che colpì Silvi<br />
secoli fa.<br />
Il Portavoce Comune Silvi<br />
Domenico Mazzone<br />
Il 17 marzo alle ore 16,00 Consiglio Comunale Straordinario al teatro comunale<br />
con la partecipazione del professor Luigi Mastrangelo, docente di<br />
storia delle dottrine politiche all’Università di Teramo, che è intervenuto sul<br />
tema: “Il Risorgimento negli Abruzzi: ideali di libertà e resistenze borboniche”.<br />
Il professor Ezio Sciarra, invece, ordinario di metodologia delle scienze sociali<br />
all’Università G. dì Annunzio Chieti — Pescara si è soffermato sull’argomento:<br />
“Gli Abruzzi: genesi classica e preromantica di una Nazione”. È seguito,<br />
all’auditorium Sant’Agostino, un racconto musicale sul risorgimento abruzzese<br />
(Testi di Antonella Formisani – Giornalista de “Il Centro” - Consulenza storica<br />
di Luigi Ponziani – Direttore della Biblioteca Provinciale “M. Delfi co” di Teramo).<br />
Azione musicale da camera è stata interpretata da: Sandra Buongrazio,<br />
mezzosoprano Anna Maria Ioannoni Fiore, pianoforte Luigi Badia.Sono state<br />
interpretate: Di quelle tombe, aria di Gabriella dalla Gismonda di Mendrisio<br />
(atto II, scena I) - Viva la patria terra –brindisi - L’addio alla fanciulla di Calabria<br />
- canzone del volontario - Segreto del core - La bandiera della nazione<br />
- canzone militare - Viva la pace - La nostra patria -canto patriota<br />
Uffi cio Stampa Comune di Atri
26 CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Calamità naturale e prospettive per Pineto<br />
E’ una situazione diffi cilissima ma dalla quale<br />
Pineto vuole uscire in fretta. Per tutta la<br />
giornata del 5 marzo il Sindaco Luciano<br />
Monticelli ha eseguito continui sopralluoghi per<br />
sincerarsi dello stato delle cose. Ha incontrato cittadini<br />
e parlato con loro, rassicurandoli sul fatto che<br />
l’amministrazione comunale si sta dando da fare.<br />
Si attendono risposte dalla Regione e dal Governo<br />
“Ma a questo punto non dipende più da noi”, ha<br />
spiegato il primo cittadino pinetese, “è la Regione<br />
che deve attivarsi, fare in modo che la richiesta<br />
dello stato di calamità naturale approdi al più presto<br />
sul tavolo dei Ministri visto che giovedì a Roma<br />
ci sarà un consiglio molto importante. Il Ministro<br />
alle Infrastrutture Altero Matteoli è stato chiaro: se<br />
la documentazione arriva in tempo, giovedì la cosa<br />
potrà essere discussa al tavolo dei Ministri per trovare<br />
le strade per mettere a disposizione i fondi per<br />
ripagare i danni e fa ripartire i nostri territori”. Il<br />
giorno 4 marzo il Sindaco ha sorvolato con l’elicottero<br />
del Corpo Forestale il territorio pinetese. E il<br />
quadro che è emerso è stato desolante. Nel pomeriggio,<br />
invece, aveva incontrato il Ministro Matteoli<br />
impegnato in un vertice del centro destra a Montesilvano.<br />
Il pomeriggio del giorno 5 Monticelli ha<br />
anche inviato un messaggio di sollecito al Ministro<br />
per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi<br />
che a Pineto ha una casa e d’estate vi trascorre le<br />
La giornata dei saponi<br />
Seminario introduttivo alla realizzazioni di saponi naturali<br />
ATRI - Nessuna lezione teorica,<br />
ma un vero laboratorio<br />
pratico per imparare le tecniche<br />
di realizzazione di saponi fatti in<br />
casa. L’iniziativa è della Riserva Naturale<br />
dei Calanchi di Atri, Oasi Wwf,<br />
e sarà condotta dalla dott.ssa Mirella<br />
Di Cecco. “Riscoprire le tecniche di<br />
produzione dei saponi signifi ca dare<br />
Al via i lavori straordinari per la pulizia dell’intera<br />
costa di Silvi. Lo scopo è quello ripulire<br />
la spiaggia dai tanti rami, detriti e rifi uti<br />
d’ogni genere portati dai torrenti e dalle mareggiate<br />
a seguito delle alluvioni del primo marzo. Le operazioni<br />
inizieranno da lunedì, dureranno circa due settimane<br />
e sono state aggiudicate dalla ditta Green Service<br />
di Silvi per<br />
un importo pari a<br />
circa 20 mila euro,<br />
somma a cui però<br />
deve aggiungersi<br />
il costo per lo<br />
smaltimento che<br />
dovrebbe aggirarsi<br />
intorno ai 70 mila<br />
euro in base alle<br />
il via a piccoli gesti che possono salvare<br />
i nostri fi umi e la nostra salute e<br />
sensibilizzare tutti sull’uso eccessivo<br />
di detergenti ad alto contenuto di sostanze<br />
nocive per l’ambiente e deleterie<br />
per la salute delle nostre acque”<br />
sottolinea Adriano De Ascentiis, direttore<br />
della riserva. Nella città ducale<br />
l’iniziativa si arricchisce di un ulte-<br />
riore signifi cato, visto che le Clarisse<br />
del locale Monastero vi avviarono<br />
la produzione del famoso saponetto<br />
di Atri, noto fi no al 1800 in tutto il<br />
Regno di Napoli. L’appuntamento è<br />
per Sabato 19 marzo presso il Centro<br />
di Educazione Ambientale della<br />
riserva, Colle della Giustizia, Atri.<br />
Info e prenotazioni: 085.8780088 -<br />
prime stime. L’amministrazione comunale di Silvi,<br />
comunque, ha preteso la pulizia immediata e l’assessore<br />
al demanio marittimo Fabrizio Valloscura si è<br />
mobilitato immediatamente insieme agli uffi ci tecnici<br />
per avviare tutte le operazioni necessarie. Le attività<br />
riguarderanno la pulizia straordinaria dei sette chilometri<br />
di costa, a cui seguiranno le attività di smaltimento<br />
dei rifi uti che verranno eseguite nel pieno rispetto<br />
della circolare 1 del <strong>2011</strong> emanata dal servizio<br />
rifi uti della Regione Abruzzo e osservando la corretta<br />
raccolta differenziata. In tutta l’area demaniale, soprattutto<br />
per quelle del parco marino, le operazioni di<br />
pulizia verranno effettuate in modo tale da rispettare<br />
la fl ora e la fauna e senza asportare quantitativi di sabbia.<br />
Durante le attività di pulizia sarà vigente un’ordinanza<br />
comunale indicante le operazioni in essere<br />
al fi ne di garantire sicurezza a cose e persone. “Era<br />
proprie vacanze.<br />
E sempre il giorno 5, l’assessore alle manifestazioni<br />
Filippo D’Agostino, durante un sopralluogo per<br />
verifi care i danni sul territorio, è caduto riportando<br />
una lussazione alla spalla. Accompagnato al pronto<br />
soccorso dell’ospedale di Atri, ne avrà almeno<br />
per una ventina di giorni. Intanto, lunedì mattina<br />
riprenderanno le lezioni per i 170 studenti della<br />
scuola primaria di Borgo Santa Maria, il cui edifi -<br />
cio è stato seriamente danneggiato dall’alluvione.<br />
“Abbiamo provveduto ad una organizzazione adeguata<br />
per garantire a tutti le lezioni”, ha spiegato<br />
l’assessore alla pubblica istruzione Tiziana Di<br />
Tecco, “le classi quinte saranno ospitate nei locali<br />
della scuola media di Pineto centro, dalle 8,10 alle<br />
12,50. Tutte le altre classi saranno ospitate nei locali<br />
della scuola elementare di Pineto centro dalle<br />
14,15 alle 18,15. E per tutti gli alunni sarà assicurato<br />
il trasporto con il servizio scuolabus”.<br />
Uffi cio Stampa Comune Pineto<br />
info@riserva calanchidiatri.it<br />
Uffi cio Stampa Comune di Atri<br />
L’Associazione culturale SPAZIO ARTE,<br />
ricorda con stima ed affetto il maestro Antonio Di giovanni nell’anniversario della sua morte.<br />
“Parte la pulizia della spiaggia”<br />
Al via i lavori di pulizia e smaltimento dei detriti sull’arenile a seguito delle alluvioni<br />
importante avviare le operazioni di pulizia da subito<br />
– ha detto Fabrizio Valloscura – perché vi erano<br />
condizioni igieniche non tollerabili e poi in vista delle<br />
vacanze pasquali dobbiamo presentare una spiaggia<br />
pulita, come è stato garantito sempre in questi anni.<br />
Per disagi particolari o per segnalazioni specifi che<br />
invito i cittadini a farlo presente subito all’uffi cio demanio<br />
marittimo e manutenzione”.<br />
Portavoce Amministrazione Comunale<br />
Domenico Mazzone
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
CRONACA LOCALE<br />
Nomadi in Concerto ad Atri<br />
Appuntamento il Primo Maggio a Piazza Duchi D’Acquaviva<br />
Passato il maltempo, a Pineto<br />
è iniziata la conta dei danni.<br />
Il Sindaco Luciano Monticelli,<br />
il resto della Giunta comunale e i<br />
dirigenti nei giorni scorsi hanno controllato<br />
ogni angolo del territorio e la<br />
situazione più triste riguarda il centro<br />
cittadino, il quartiere di Borgo Santa<br />
Maria, in parte Scerne e tutta la zona<br />
del litorale dove le correnti marine<br />
hanno spazzato via un ampio tratto di<br />
arenile, depositando legname e detriti<br />
di ogni genere. “I danni sono notevoli”,<br />
ha detto il Sindaco, “siamo nell’ordine<br />
di qualche milione di euro.<br />
Siamo in piena emergenza anche per<br />
quanto riguarda il discorso legato ai<br />
rifi uti, viste le condizioni in cui versa<br />
il nostro arenile. Quello che chie-<br />
L’Associazione socio culturale “UN SOR-<br />
RISO PER LA VITA” nata tre anni fa dal<br />
tragico sisma che colpì la città dell’Aquila,<br />
ora sentendo il dovere di organizzare eventi per raccogliere<br />
fondi a scopi umanitari, anche per l’anno<br />
in corso, L’Associazione intende sempre in campo<br />
sociale, organizzare eventi per ragazzi affetti da<br />
sindrome di DOWN o Diversamente Abili.<br />
Per iniziare l’anno infatti, tornano ad esibirsi ad<br />
Atri, dopo otto anni dal loro ultimo concerto, lo<br />
storico gruppo dei “NOMADI” per la gioia dei tantissimi<br />
Fans che siamo sicuri accorreranno numerosi<br />
all’imperdibile evento musicale molto atteso,<br />
l’appuntamento è il Primo Maggio <strong>2011</strong>, alle ore<br />
21:30, nella suggestiva cornice di Piazza Duchi<br />
D’Acquaviva ad Atri.<br />
diamo adesso al Governatore Gianni<br />
Chiodi è fare come il suo collega della<br />
Regione Veneto, ovvero chiedere<br />
immediatamente i fondi al Governo<br />
centrale. Altrimenti l’Abruzzo non<br />
verserà un euro nelle casse dello<br />
Stato”. Intanto, l’edifi cio che ospita<br />
la scuola primaria, a Borgo Santa<br />
Maria, circa 170 bambini in tutto, è<br />
diventato impraticabile per l’intero<br />
mese di marzo. Qualche giorno dopo<br />
la ricognizione in tutto il territorio,<br />
nella sede della polizia municipale di<br />
Pineto, il Sindaco Monticelli ha avuto<br />
un vertice col dirigente scolastico<br />
Gaetano Avolio e i dirigenti dei settori<br />
pubblica istruzione e lavori pubblici<br />
Mauro Cerasi e Marcello D’Alberto.<br />
Si è dovuto decidere in fretta<br />
quali provvedimenti adottare per il<br />
trasferimento dei bambini che frequentavano<br />
la scuola di Borgo Santa<br />
Maria, che peraltro ospitava anche<br />
i piccoli studenti di Mutignano. La<br />
nuova disposizione stabilita con l’ordinanza<br />
sindacale ha riguardato i ragazzi<br />
della scuola media, la scuola<br />
dell’infanzia di Torre San Rocco,<br />
Borgo Santa Maria, Corfù, Calvano<br />
e la scuola primaria dei plessi<br />
Calvano, Scerne e Pineto centro.<br />
<strong>Da</strong> lunedì 7 marzo e sino al 31 marzo,<br />
i bambini della scuola primaria<br />
del plesso scolastico di Borgo Santa<br />
Maria, sono stati accolti nell’edifi cio<br />
scolastico di Pineto centro, via Garibaldi,<br />
con un doppio turno alternato<br />
rispettando i seguenti orari: 8,10-<br />
27<br />
L’ingresso al concerto è di 15 Euro più di 1 Euro di<br />
diritto prevendita.<br />
“Quello che facciamo costa fatica” afferma il Presidente<br />
dell’Associazione Gaetano Cervone, “ma<br />
anche soddisfazione, pure se ci possono essere<br />
delle delusioni, alla fi ne dentro la nostra Associazione<br />
vi è un grande amore per il prossimo”. Per<br />
la prevendita dei biglietti, si può consultare il sito<br />
internet all’indirizzo www.unsorrisoperlavita.org<br />
o inviare una e-mail a unsorrisoperlavita@unsorrisoperlavita..org<br />
a disposizione anche alcuni<br />
numeri telefonici:<br />
338/1415022 – 329/3780737, che altro dire? siete<br />
tutti invitati.<br />
Rosario Di Blasio<br />
rosariodiblasio@libero.it<br />
Il maltempo e le scuole di Pineto<br />
La difesa della costa pinetese<br />
L’amministrazione comunale di Pineto sta prendendo in considerazione l’ipotesi di<br />
proteggere il tratto di arenile con la sistemazione di una serie di barriere rigide semisommerse<br />
o soffolte. L’argomento sarà al centro di un Consiglio Comunale che sarà<br />
convocato entro la metà di aprile, comunque prima di Pasqua. “Il problema dell’erosione”, ha<br />
spiegato il vice sindaco Cleto Pallini, “è stato affrontato nel corso di una riunione di maggioranza.<br />
E’ chiaro che Pineto da alcuni anni sta facendo i conti con un fenomeno erosivo che con<br />
il passare del tempo si è sempre più accentuato. Siamo molto preoccupati in quanto gli interventi<br />
di ripascimento morbido che erano stati programmati lo scorso anno di fatto sono serviti<br />
a poco”. Le recenti mareggiate, in modo particolare quelle a cavallo tra la fi ne di febbraio e gli<br />
inizi di marzo hanno letteralmente spazzato via la sabbia che era stata sistemata nel mese di<br />
maggio dello scorso anno con gli interventi di ripascimento. “Il nostro problema più grande”,<br />
sottolinea l’amministratore pinetese, “è che in altri comuni si è proceduto in passato con la<br />
realizzazione di scogliere. Pensiamo a Roseto, ma anche a Montesilvano. Invece il nostro<br />
12,00/14,00-18,00. In questo modo<br />
si è consentito all’uffi cio competente<br />
di organizzare al meglio il servizio di<br />
trasporto con gli scuolabus che sono<br />
stati tutti messi a disposizione per far<br />
fronte alla situazione di emergenza.<br />
Uffi cio Stampa Comune Pineto<br />
territorio e quello di Silvi sono senza protezione. Subiamo dunque la forza erosiva delle correnti<br />
marine che negli ultimi 5 anni hanno letteralmente cancellato metri e metri di spiaggia.<br />
E durante le mareggiate le onde hanno raggiunto le strutture ricettive, provocando anche dei<br />
danni”. L’assise civica pinetese dunque dovrà ora pronunciarsi sul tipo di protezione da attuare<br />
a difesa della costa. L’amministrazione comunale vuole sollecitare la Regione a predisporre<br />
con la massima urgenza interventi di tipo strutturale di opere a difesa della costa sulla scorta<br />
dello studio prodotto dall’Università de L’Aquila. “Non escludiamo quindi”, conclude Cleto<br />
Pallini, “interventi di carattere rigido, ovvero la sistemazione di scogliere. E’ un problema che<br />
deve essere affrontato in fretta perché la nostra economia si basa molto anche sulle attività<br />
turistiche presenti sul nostro territorio”. E sempre nel prossimo consiglio comunale verrà<br />
discussa la convenzione che dovrà essere sottoscritta tra il Comune di Pineto, l’Università<br />
la Sapienza di Roma e tutto quegli enti interessati alla realizzazione del porticciolo turistico<br />
all’altezza del quartiere dei Poeti. Si tratta del primo importante passo per la costruzione di<br />
un’opera molta attesa e che dovrebbe dare un nuovo impulso a tutto il territorio pinetese.<br />
Uffi cio StampaComune Pineto
28<br />
CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Similitudini<br />
Di questa stessa sostanza sono fatte la faccia e la<br />
coscienza dei padroni di questi cani. Purtroppo,<br />
però, anche la dignità civile di questo paese<br />
comincia sempre più ad assomigliare a tale sostanza.<br />
So comunque di rappresentare anche molti cittadini, che<br />
come me, subiscono questa specie di “mobbing” senza<br />
alcuna tutela da parte dell’amministrazione comunale<br />
e senza possibilità di perseguimento legale. Sì! “Mob-<br />
Domenica 27 Marzo si è svolta a<br />
Silvi la 1° Edizione della Randonnée<br />
“Città di Silvi” organizzata<br />
da ASD Bike&Dreams con il patrocino<br />
del Comune, prima prova di qualifi cazione<br />
per la Parigi Brest Parigi (manifestazione<br />
ciclistica di 1200 km che si disputa<br />
ogni 4anni). Grande giornata di sport, che<br />
ha visto la partecipazione di atleti da Lecce,<br />
Cesenatico, Senigallia, Campobasso<br />
ecc. e che avevano il solo obiettivo di<br />
completare il percorso stabilito entro il<br />
tempo massimo! E su un percorso ostico<br />
di 200 km con quasi 3000 mt di dislivello,<br />
che passava da Giulianova, Teramo,<br />
Bisenti, Alanno per poi ritornare a Silvi<br />
Marina, ben 46 atleti hanno portato a<br />
casa l’omologazione come primo brevet-<br />
bing”, perché di quello si tratta, visto che questa parola<br />
sta a signifi care appunto sopportazione coatta e prolungata<br />
di un’ingiustizia ecc. In questo caso quella di veder<br />
ridotto il nostro marciapiede “PUBBLICO”, in una ve-<br />
trina che espone, a getto continuo ed esagerato, le sue<br />
copiose porzioni di sterco animale: qui, in pieno centro<br />
di Silvi! Su questo bellissimo lungomare ostentatamente<br />
scempiato da alcuni abitanti incredibilmente rozzi, arroganti<br />
e incivili! Qui dove io passeggio tutte le sere, come<br />
tanti altri cittadini che hanno il diritto di farlo! Hanno il<br />
diritto di farlo a testa alta, secondo una traiettoria retta,<br />
e non, dovendo fare lo slalom per schivare, ripeto, lo<br />
Un primo passo verso Parigi<br />
to per la partecipazione alla Parigi-Brest-<br />
Parigi. La splendida giornata di sole ha<br />
permesso ai partecipanti di vedere alcuni<br />
degli scorci più belli del teramano ed alla<br />
fi ne del giro apprezzare anche la tipica<br />
accoglienza abruzzese. Difatti all’arrivo è<br />
stato offerto a tutti i partecipanti un menù<br />
Una mail per l’Ospedale di Atri<br />
Oltre 400 mail giunte in meno di 72 ore e inviate anche dall’estero, di cittadini<br />
originari di Pineto ma emigrati per motivi di lavoro. Sta avendo successo<br />
l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Pineto “Una mail per<br />
salvare l’ospedale di Atri”, promossa attraverso il sito uffi ciale del Comune adriatico.<br />
Chiunque può inviare una mail a sostegno dell’iniziativa pinetese, per impedire che la<br />
struttura sanitaria atriana venga penalizzata, che il reparto di cardiologia venga dimezzato<br />
con la chiusura dell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica.<br />
“Sono arrivate mail dalla Germania, dalla Svizzera, dall’Argentina”, fa sapere il Sindaco<br />
Luciano Monticelli, “ce ne sono alcune anche commoventi. Una in modo particolare<br />
di un ragazzo che risiede nella zona della Val Fino e che ha bisogno di cure<br />
che vengono prestate dalla cardiologia del nostro ospedale. Dice che lotterà assieme a<br />
completo e durante la premiazione sono<br />
stati consegnati ad estrazione dei premi<br />
offerti dalle attività locali. Ed ora il prossimo<br />
appuntamento come 2° prova di<br />
qualifi cazione per la Parigi-Brest-Parigi<br />
sara’ Sabato 23 aprile quando avrà luogo<br />
la Randonnée delle Terre del Cerrano su<br />
stesso sterco di cui è fatta la faccia e la coscienza di certa<br />
“GENTAGLIA”! Vigliacchi che di soppiatto, ma in modo<br />
ricorrente e mirato, fanno tranquillamente defecare i propri<br />
cani “caconi” al centro del marciapiede e alla faccia<br />
di tutti: amministrazione comunale, forze dell’ordine,<br />
cittadini! Forse pure perché sanno che questo è un paese<br />
orfano, e che al prossimo consiglio comunale, così come<br />
in tutti quelli precedenti, non si parlerà che di edilizia,<br />
solo di edilizia, di ogni tipo di edilizia…<br />
Diffi da al Direttore ASL Varrassi<br />
Una lettera di diffi da “dall’adottare atti successivi<br />
che potrebbero compromettere irrimediabilmente<br />
l’assistenza dell’intera area di riferimento”<br />
inviata nei giorni scorsi al direttore generale della Asl di<br />
Teramo Giustino Varrassi dal Sindaco di Pineto Luciano<br />
Monticelli. Il primo cittadino pinetese porta avanti la<br />
sua battaglia a difesa dell’ospedale San Liberatore di<br />
Atri. E dopo aver annunciato il ricorso al Tar contro<br />
la chiusura dell’Utic, affi dando gli atti all’avvocato<br />
Simone <strong>Da</strong>l Pozzo, questa volta ha inviato una diffi da al<br />
manager Varrassi, informando inoltre della sua iniziativa<br />
anche il Prefetto Eugenio Soldà. “Com’è noto”, scrive<br />
Monticelli, “uno degli effetti immediati delle delibere<br />
con le quali si è decisa la riorganizzazione della Asl di<br />
Teramo è la disattivazione, oltre ad altri reparti, dell’Utic<br />
dell’ospedale di Atri. Poiché la chiusura dell’Utic<br />
costituisce una lesione del diritto dei cittadini alla tutela<br />
della salute tanto più che si tratta di un servizio che incide<br />
sull’emergenza-urgenza e in considerazione del fatto che<br />
pende davanti al Tar de L’Aquila un ricorso promosso<br />
contro i provvedimenti direttoriali dei quali è stata anche<br />
richiesta la sospensione”<br />
Rossano Di Palma<br />
un percorso di 300 km e come prova valida<br />
per il CAMPIONATO NAZIONALE<br />
BREVETTI UDACE!<br />
ASD Bike & Dreams<br />
noi per impedire che l’ospedale di Atri possa essere penalizzato”. All’iniziativa hanno<br />
aderito anche esponenti dell’area di centro destra del comprensorio atriano e che hanno<br />
dunque voluto inviare la mail al Comune di Pineto, governato da un’amministrazione<br />
di centro sinistra, a conferma che la “battaglia” per la tutela del San Liberatore di Atri<br />
è comune e trasversale. Quindi non ha identità politica. “Questo ci inorgoglisce”, prosegue<br />
il primo cittadino pinetese, “in quanto conferma che la nostra non è un’iniziativa<br />
astratta giusto per… Nient’affatto. Qui c’è in ballo la salute dei cittadini. Inoltre<br />
stiamo portando avanti l’azione legale perché dinanzi al Tar vogliamo andarci. Non è<br />
possibile che si debba penalizzare il nostro ospedale che peraltro abbraccia anche una<br />
buona fetta di utenza dell’area di Montesilvano. Tant’è che abbiamo ricevuto alcune<br />
mail anche di cittadini che risiedono in questo Comune. La raccolta delle mail andrà<br />
avanti e non escludiamo a questo punto neppure l’organizzazione di una manifestazione<br />
pubblica”.<br />
Uffi cio Stampa Comune Pineto<br />
Al prefetto Eugenio Soldà si chiede di “voler vigilare<br />
affi nché non vengano adottati provvedimenti che in breve<br />
tempo saranno oggetto di giudizio cautelare da parte<br />
del Tribunale Amministrativo Regionale”. Insomma, il<br />
braccio di ferro tra il Sindaco Monticelli e il direttore<br />
generale della Asl Varrassi prosegue. Il primo cittadino<br />
pinetese ha assicurato che non abbasserà la guardia e che<br />
vigilerà sul futuro del San Liberatore di Atri.<br />
Uffi cio Stampa Comune Pineto
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
UNA FINESTRA SU FRANCAVILLA<br />
Biblioteca Comunale<br />
a Francavilla al Mare?..yes we can!!!<br />
La Biblioteca Comunale di Francavilla al<br />
Mare “Antonio Russo” piace. <strong>Da</strong>l giorno<br />
della sua inaugurazione nella nuova sede<br />
al Palazzo Sirena il 3 Dicembre scorso ha visto<br />
una crescita esponenziale degli iscritti al prestito<br />
segno della grande domanda di cultura e di libri<br />
presente nella cittadina; gli operatori della biblioteca<br />
sottolineano come ogni giorno ci sono sempre<br />
nuovi iscritti in alcuni casi entusiasti del servizio<br />
fornito, il totale degli iscritti al prestito stà rapidamente<br />
avvicinandosi al migliaio, mentre quello<br />
delle singole visite ha già superato tale soglia,<br />
insomma numeri da biblioteca provinciale e forse<br />
più. Oltre al prestito la biblioteca offre la possibilità<br />
di usare la sala di lettura che ormai è tappa fi ssa<br />
di studenti giovani e meno giovani che specie nel-<br />
Chi, come me ha avuto la fortuna di<br />
nascere agli inizi degli anni 50 non<br />
può aver dimenticato i momenti felici<br />
del gioco. Quando i giocattoli non<br />
esistevano o quasi e noi bambini ci<br />
costruivamo con un po’ di ingegno<br />
gli strumenti per il gioco le spade in<br />
legno, le cerbottane ricavate dai condotti<br />
elettrici, le fi onde con le forcelle<br />
d’ulivo e camere d’aria delle biciclette,<br />
fucili con elastici che sparavano<br />
“proiettili” di carta. Nato e vissuto a<br />
Francavilla per i primi 16 anni, noi<br />
bambini avevamo dalla nostra una<br />
città con le colline prospicienti con<br />
tanti tratti conseguenti di strada in<br />
discesa.<br />
Terreno ideale per correre con carrozzelle<br />
e monopattini; il tutto chiaramente<br />
e rigorosamente di fabbricazione<br />
artigianale propria. Si cominciava<br />
nell’andare ad elemosinare dai<br />
meccanici i cuscinetti (che all’epoca<br />
si sostituivano sui cambi o differenziali<br />
delle auto o camion) ci si racco-<br />
le ore pomeridiane vi si ritrovano a leggere un bel<br />
libro o a studiare la lezione per il giorno dopo in<br />
una stanza luminosa attrezzata con diversi tavoli<br />
e soprattutto con lo splendido panorama naturale<br />
che essa solo può offrire. Sono davvero molte anche<br />
le donazioni pervenute in biblioteca in questi<br />
primi mesi di attività, parliamo di diverse centinaia<br />
di volumi donati spontaneamente e poi opportunamente<br />
selezionati e catalogati dagli operatori per<br />
essere immediatamente disponibili per il prestito.<br />
Per i prossimi mesi i bibliotecari stanno preparando<br />
diverse iniziative culturali per promuovere e far<br />
conoscere ulteriormente la biblioteca sul territorio,<br />
innanzitutto un laboratorio con le scuole elementari<br />
e medie che partirà a breve destinato ai piccoli<br />
Ricordi - Le carrozzelle<br />
mandava di tenerli da parte, non buttarli!<br />
Erano la cosa essenziale per la<br />
costruzione di questi “bolidi”. Il resto<br />
il legname era materiale di ordinaria<br />
reperibilità. La carrozzella costituita<br />
da tre ruote (cuscinetti) una anteriore<br />
e due posteriori; una tavola che serviva<br />
da sedile ad uno o più bambini,<br />
dove sulla parte sottostante veniva<br />
montato il mozzo portante dei due<br />
cuscinetti (ruote); un asse longitudinale<br />
costituiva il supporto del timone<br />
sterzante trasversale, dove trovava<br />
posto la terza ruota (sempre un cuscinetto).<br />
La carrozzella veniva poi ultimata<br />
con un pezzo di corda robusta che<br />
serviva a girare il timone durante la<br />
corsa ora a destra ora a sinistra. I più<br />
bravi ultimavano le costruzione con<br />
le personalizzazioni; freni posteriori<br />
… schienale … colori … per la lubrifi<br />
cazione periodica giornaliera dei<br />
cuscinetti, si usava la saliva, qualcun<br />
altro ed in caso d’emergenza …<br />
un altro genere di prodotto naturale,<br />
sempre ad uso lubrifi cante che preferisco<br />
non dire ma che lascio solo<br />
lasciare immaginare al lettore o lettrice.<br />
Poi in squadre di pazzi forsen-<br />
nati andavamo sulle “piste” <strong>Da</strong> Santa<br />
Maria della Croce e San Antonio. <strong>Da</strong><br />
San Antonio fi no alla Nazionale. Lo<br />
facevamo salendo a piedi costeggiando<br />
la strada asfaltata e raccogliendo<br />
lungo la salita i frutti del bordo strada<br />
della stagione: m’ericul, sciorv’, fi -<br />
quer’, ceresc’, nespol’, precoch’ uva,<br />
… m’briachill’e … Si giungeva alla<br />
partenza con la bocca piena ed il viso,<br />
la maglietta, sporca dal succo della<br />
frutta. Pronti?... ci si tirava su i pantaloncini<br />
sempre corti (in qualsiasi<br />
stagione), una sistemata alle bretelle<br />
o all’unica bretella, un ultimo controllo<br />
al mezzo, uno sguardo agli altri<br />
“corridori” e … via!!!!! Sferragliare<br />
infernale di cuscinetti che giravano<br />
… contese per la pool position.<br />
La nostra fortuna consisteva nel traffi<br />
co quasi del tutto inesistente all’epoca,<br />
quei pochi automobilisti che ben<br />
sapevano cosa succedeva, stavano ben<br />
attenti ai novelli e spericolati Tazio<br />
Nuvolari. Il frastuono dei cuscinetti e<br />
le nostre grida festose erano le attuali<br />
sirene d’oggi, spesso capitava la fuoriuscita<br />
di cuscinetti dalla loro sedi<br />
che addirittura sorpassavano la stessa<br />
carrozzella, immancabili i testa code<br />
29<br />
lettori e inoltre il primo appuntamento con il “Club<br />
del Libro” in cui verrà presentato il libro del giovane<br />
autore abruzzese Alessio Pelusi “La Moleskine<br />
Nera”. Ricordiamo che la biblioteca è aperta tutti i<br />
giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, e il sabato<br />
mattina dalle 10 alle 13, e che con il tesseramento<br />
gratuito è possibile utilizzare L’Emeroteca, e usufruire<br />
di una serie di servizi correlati.<br />
Presso la biblioteca, inoltre, è possibile trovare i<br />
quotidiani e periodici locali, nonché il mensile “da<br />
leggere”.<br />
Gli operatori per ogni informazione e suggerimento<br />
forniscono la mail e il telefono della biblioteca.<br />
085-4911012-biblioteca.antoniorusso@gmail.com<br />
Raffaele D’Amario<br />
(“da noi inventato”) con conseguente<br />
cappottamento del mezzo … acciacchi<br />
… botte … lividi … escoriazioni<br />
… le macchie di frutta si confondevano<br />
con il sangue…: a Rò!! Esse te<br />
si fatt’e male a lu muss’e!!! Mi passavo<br />
la mano sul viso e scoprivo che<br />
non era sangue bensì il succo delle<br />
more che avevo appena terminato di<br />
mangiare No… no… jè le m’ricule!!!<br />
Tutto questo non ci impediva però di<br />
… tornare subito meccanici … riparare<br />
il mezzo … e tornare in cima alla<br />
salita festosi, magari sanguinanti ma<br />
pronti per una nuova corsa. Ogni tanto,<br />
torno sulle piste di allora, con il<br />
passo lento del sessantenne a cercare<br />
ancora quei bimbi con la carrozzella,<br />
le more selvatiche:.. non ci sono più<br />
…!! Sento ancora a tratti, nella mia<br />
mente, il vociare allegro della spensieratezza<br />
dei nostri 10 anni, il gusto<br />
acidulo di una mora non proprio matura,<br />
lo sferragliare di una carrozzella<br />
che si allontana veloce lungo la strada<br />
dei ricordi.<br />
Rocco Carbonetti
30 CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Libera contro le mafi e<br />
XVI Giornata della memoria e dell’impegno<br />
L<br />
o scorso 19 Marzo, circa ottantamila<br />
persone hanno preso parte alla XVI<br />
“Giornata della memoria e dell’impegno”<br />
organizzata da Libera, l’organizzazione<br />
fondata da Don Luigi Ciotti la cui completa<br />
denominazione è “Libera. Associazioni, nomi<br />
e numeri contro le mafi e”. “Un’organizzazione<br />
– riporta Wikipedia - dedita a sollecitare e<br />
coordinare la società civile contro tutte le mafi<br />
e e favorire la creazione e lo sviluppo di una<br />
comunità alternativa alle mafi e stesse.” Noi del<br />
Clan Lampara del gruppo Scout Silvi I c’eravamo.<br />
C’eravamo, assieme ad un gruppo organizzato<br />
dalla sezione di Libera Abruzzo, per manifestare<br />
il nostro sostegno agli oltre cinquecento<br />
familiari delle vittime innocenti della violenza<br />
mafi osa, che abbiamo contribuito a “scortare”<br />
lungo le strade di Potenza, il capoluogo della<br />
regione Lucana dove si dice che “la mafi a non<br />
esiste”. “Basilicata terra di Luce” è stato lo slogan<br />
della giornata a cui ha preso parte anche<br />
la madre di Elisa Claps, la protagonista di una<br />
triste vicenda che in tutti questi anni è stata tenuta<br />
nell’ombra. Commovente e struggente al<br />
tempo stesso è stata la lunga lettura dei nomi,<br />
più di novecento, delle tante vittime innocenti.<br />
Una lettura per non dimenticare: è memoria<br />
che, nelle parole di Don Ciotti, si fa impegno<br />
e si trasforma in responsabilità. Questo il più<br />
forte e importante messaggio che il fondatore<br />
ha gridato a gran voce dal palco della manifestazione.<br />
Ma numerosi sono stati i temi che<br />
Don Ciotti ha toccato nel suo lungo e appassionante<br />
discorso, che inevitabilmente è sfociato<br />
nella critica della politica italiana e di alcune<br />
scelte dell’attuale governo, dalla riforma della<br />
giustizia ai tagli e agli insulti alla scuola pubblica.<br />
Di particolare rilievo, poiché in pochi ne<br />
sono a conoscenza, è stato il richiamo alla non<br />
ancora avvenuta ratifi ca da parte dell’Italia,<br />
dal 1999 ad oggi, del trattato europeo contro<br />
la corruzione. “E` una vergogna!” ha più volte<br />
gridato Don Ciotti e sfi do che ci sia qualcuno<br />
disposto a contraddirlo. E` effettivamente ver-<br />
Bimbi in cattedra a Rurabilandia<br />
La Coldiretti di Teramo organizza la manifestazione “Impara ad alimentarti”.<br />
R<br />
gognoso il fatto che in dodici anni nessun governo<br />
abbia provveduto a ratifi care il trattato<br />
europeo, eppure in televisione continuiamo a<br />
sentire quotidianamente che stiamo facendo<br />
grossi passi avanti nella lotta alla mafi a. Non<br />
ammettere la reale situazione, signifi ca contribuire<br />
ad alimentare quel sistema omertoso<br />
che sostiene le organizzazioni mafi ose e che<br />
caratterizza, ahimè, il popolo italiano. Ma sono<br />
sempre di più i cittadini disposti a scendere in<br />
piazza e non solo, perché come anch’io credo<br />
fortemente non è suffi ciente manifestare. In-<br />
urabilandia, la prima fattoria sociale d’Abruzzo, ha ospitato<br />
domenica 27 marzo “Impara ad alimentarti” una<br />
manifestazione organizzata dalla Coldiretti di Teramo.<br />
Si è trattata di una iniziativa di educazione alimentare, indirizzata<br />
agli alunni delle scuole elementari per avvicinarli alla realtà<br />
del mondo agricolo, attraverso la scoperta delle origini degli<br />
alimenti e delle loro proprietà. Gli obiettivi erano il miglioramento<br />
delle abitudini alimentari dei ragazzi, la salvaguardia dei<br />
prodotti tipici e dei sapori tradizionali, l’educazione alla salute<br />
e al gusto. Gli studenti delle scuole elementari di Morro d’Oro<br />
e Notaresco giunti a Rurabilandia sono stati i protagonisti della<br />
giornata con lezioni di educazione alimentare ai propri genitori;<br />
sono stati anche coinvolti in cucina nella preparazione degli alimenti<br />
e, successivamente, i ragazzi della fattoria sociale hanno<br />
svolto una lezione di educazione al territorio attraverso una visita<br />
guidata presso l’orto e le stalle della fattoria. Ai bimbi, inoltre,<br />
è stato mostrato dai mastri formaggiai come viene prodotto il<br />
formaggio a pasta fi lata. Ha parlato dei benefi ci di una dieta sana<br />
Mario Di Pietro, primario del reparto di Neonatologia e Auxologia<br />
dell’ospedale San Liberatore di Atri. Ma non è stato tutto<br />
fatti le iniziative di Libera sono numerose e i<br />
loro risultati tangibili, come i prodotti alimentari<br />
ottenuti dalle terre sequestrate alla mafi a e<br />
che, con fatica, sono in commercio. Per questo<br />
è importante sostenere Libera e le sue attività,<br />
che come dicevo all’inizio sono radicate anche<br />
in Abruzzo. Per chiunque fosse interessato,<br />
consiglio di visitare il sito dell’organizzazione:<br />
www.libera.it.<br />
Federico Ronca<br />
perché all’interno di Rurabilandia si è tenuto anche il mercatino<br />
di Campagna Amica, l’iniziativa della Coldiretti per avvicinare<br />
i consumatori ai prodotti tipici del territorio. Il programma della<br />
giornata è iniziato con l’apertura degli stand di Campagna<br />
Amica alle 9 mentre alle 10 le autorità hanno portato i saluti<br />
ai partecipanti. Hanno partecipato anche l’assessore regionale<br />
alle Politiche Sociali Paolo Gatti, il presidente della Provincia<br />
di Teramo Walter Catarra, il sindaco di Atri Gabriele Astolfi<br />
assieme ai sindaci di Morro d’Oro e Notaresco, i dirigenti scolastici<br />
e Raffaello Betti direttore provinciale della Coldiretti di<br />
Teramo; alle 10,30 Mario Di Pietro ha tenuto una lezione su<br />
alimentazione e salute mentre alle 11,30 i bambini delle scuole<br />
sono saliti in cattedra per “insegnare” ai genitori l’educazione<br />
alimentare. Moderatore del dibattito è stato il giornalista Rai<br />
Umberto Braccili. “Impara ad alimentarti” è stata organizzata<br />
dalla Coldiretti di Teramo in collaborazione con le scuole primarie<br />
di Morro d’Oro e Notaresco, Donna Impresa e Camera di<br />
Commercio di Teramo.<br />
Fondazione Ricciconti
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
La caduta<br />
degli dei<br />
Può sembrare allucinante, ma<br />
è vero: c’erano alcuni politici<br />
che facevano il bello e il cattivo<br />
tempo e sembrava che fossero<br />
eterni. Come fuscelli trasportati dal<br />
vento, sono stati dispersi in un attimo<br />
dalle folle esasperate.<br />
Ha dato l’avvio a questa serie di sconfi<br />
tti Ben Ali che da 24 anni guidava<br />
la Tunisia e sembrava che fosse il padrone<br />
e sarebbe restato per sempre su<br />
quel piedistallo. Uomo senza scrupoli<br />
che ha sulla coscienza tanti delitti ed<br />
efferatezze, si è appropriato del beni<br />
del Paese ed ha portato le sue fortune<br />
nelle banche di mezzo mondo, dietro<br />
la sommossa popolare è stato costretto<br />
a fuggire in Arabia Saudita.<br />
Hosni Mubarak, che da oltre 30 anni<br />
sedeva sul trono dei faraoni d’Egitto,<br />
dopo giorni di proteste di piazza, ha<br />
dovuto lasciare la poltrona e mettersi<br />
alla ricerca delle banche nelle quali<br />
aveva depositato i suoi avere. E’ stato<br />
un dittatore senza scrupoli, sempre<br />
pronto al compromesso, alla vendetta,<br />
al maltrattamento dei deboli. Durate<br />
i molti anni del suo governo, molta<br />
parte del popolo egiziano non ha fatto<br />
nessun miglioramento. Su di lui è<br />
ricaduto anche il vile attentato dell’ottobre<br />
scorso avvenuto nella chiesa<br />
copta di Alessandria d’Egitto dove ci<br />
sono state tante vittime. Il presidente<br />
non ha mosso un dito! Sicuramente<br />
gli esecutori sono stati gli appartenenti<br />
ad Al Qaeda, ma lui doveva almeno<br />
far indagare, far ricercare, far<br />
investigare... Lui non ha mosso un<br />
dito! Si è portato pure questi delitti<br />
sulla coscienza.<br />
Muammar Geddafi da 42 anni al potere,<br />
uno dei dittatori più malvagi della<br />
storia: ha preso il potere con la violenza,<br />
lo ha mantenuto con la forza<br />
e nel terrore suo e degli altri, perché<br />
“chi di spada ferisce di spada perisce”.<br />
Sappiamo che vive sotto una<br />
tenda che deve essere spostata quasi<br />
giornalmente e collocata in luoghi<br />
segreti che nessuno deve sapere. In<br />
questi giorni sta soltanto a Tripoli ed<br />
è stato defi nito il “Sindaco di Tripoli”.<br />
In questi giorni continuano gli eccidi,<br />
gli imprigionamenti e fucilazioni<br />
dei rivoltosi, o creduti tali, tanto che<br />
L’ONU sta per accusarlo di eccidio<br />
contro l’umanità. Lui, con slogan e<br />
battute ad effetto, crede di riacquistare<br />
il potere. L’Occidente attende<br />
la caduta di questo regime che tanto<br />
sangue a fatto scorrere negli ultimi<br />
40 anni. Oggi scaricato dall’ONU,<br />
abbandonato dagli stati “amici”, rinnegato<br />
dalla Russia che lo ritiene “un<br />
cadavere politico”, si attende la sua<br />
caduta defi nitiva che non tarderà.<br />
In Algeria. <strong>Da</strong> 12 anni regna Abdelaziz<br />
Boutefl ika continuano gli scioperi;<br />
le autorità promettono innovazioni<br />
e benessere economico per le famiglie.<br />
L’Algeria è ricca perché ha tanto<br />
petrolio, ma questa ricchezza va solo<br />
a benefi cio di una parte della società.<br />
Molti non possono mettere le mani<br />
su di essa. Il popolo è in agitazione<br />
e cinque uomini si sono dati fuoco,<br />
quindi sono “martiri”; ora si attende<br />
il momento propizio per la scintilla<br />
fi nale anche qui, così anche questo<br />
dittatore può essere scaraventato dal<br />
piedistallo dove credeva che ci poteva<br />
restare per sempre.<br />
In questo momento ci sono molti sedili<br />
in pericolo, ma quello che sembra<br />
instabile è quello di Kamenei in<br />
Iran: questi ha falsifi cato le elezioni<br />
nel 2009 e il popolo si è lamentato a<br />
lungo mentre il regime ha reagito con<br />
brutalità contro i cittadini inermi. Ora<br />
il regime iraniano afferma che “in<br />
tutti i quartieri della capitale regna<br />
la pace”. E’ la pace romana che era<br />
descritta da Tacito con queste parole:<br />
“Desertum fecerunt, pacem appellaverunt.”<br />
Hanno creato il deserto e lo<br />
hanno chiamato Pace! Ma in Iran c’è<br />
molto subbuglio. Ogni giorno ci sono<br />
manifestazioni e proteste e il regime,<br />
qualche giorno fa ha arrestato Moussavi<br />
e Karrubi”, due oppositori del<br />
presidente. La protesta cresce sempre<br />
di più e nessuno sa come fi nirà.<br />
Molti che protestano contro il regime<br />
perché vorrebbero riforme e non il<br />
suo abbattimento, hanno scritto: “Se<br />
Khamenei continua a chiudere tutte<br />
le porte, prima o poi qualche esplosione<br />
sarà inevitabile”.<br />
Questi ed altri “dei” che hanno dominato<br />
sui popoli con cattiveria e brutalità,<br />
pensando solo ai loro interessi<br />
e trascurando il bene dei cittadini, si<br />
rendano conto che quando il popolo si<br />
scoccia e reagisce, è tempo di lasciare<br />
“l’olimpo” della politica e cercarsi<br />
qualche stato amico che ti accolga; è il<br />
momento della caduta degli dei. Tutti<br />
devono fare l’esame di coscienza e<br />
ritrovarsi uomini e non “caporali”. Le<br />
dittature, le prepotenze, gli assassini,<br />
i superfurti, gli arresti e sparatorie ad<br />
altezza d’uomo non sono più metodi<br />
accettabili da nessuno e nessuno può<br />
utilizzare tali metodi, se desidera essere<br />
guida del popolo e non carnefi ci.<br />
Si cambi registro e si torni a più miti<br />
consigli, da uomo ad uomo.<br />
p. Nicola Petrone<br />
LA VOCE DELLA CHIESA<br />
Santa Caterina<br />
da Siena<br />
Mercoledì 23 marzo <strong>2011</strong>,<br />
alle ore 16:30, la Fraternita<br />
Laicale Domenicana di<br />
Teramo, ha ospitato un incontro di<br />
studio su Santa Caterina da Siena in<br />
occasione del 40° anniversario del Titolo<br />
di Dottore della Chiesa e del 550°<br />
anniversario della Canonizzazione<br />
della Santa senese, Patrona d’Italia e<br />
Compatrona d’Europa. La prolusione<br />
è stata a cura della prof.ssa Gabriella<br />
Anodal, illustre studiosa domenicana.<br />
“L’anima nostra – spiega S. Caterina<br />
– è come una casa nella quale abitando<br />
possiamo conoscere noi stessi<br />
e Dio”.<br />
31<br />
Gli incontri dei laici domenicani si<br />
sono svolti a Teramo nella nuova sede<br />
dell’Ordine dei Padri Predicatori della<br />
Provincia cateriniana, nello storico<br />
quartiere di Porta Romana (vicino<br />
alla chiesa medievale di San Domenico),<br />
in preparazione della festa per gli<br />
ottocento anni dalla fondazione dell’Ordine<br />
Domenicano (Anno Domini<br />
2016) e della Seconda Giornata della<br />
Gioventù Domenicana (Roma, 30<br />
aprile – 1° maggio <strong>2011</strong>) dal tema:”In<br />
cammino con S. Caterina e Giovanni<br />
Paolo II”, verso la Beatifi cazione del<br />
grande Karol Józef Wojtyła.<br />
La Fraternita Laicale Domenicana di<br />
Teramo è aperta a tutti i fedeli cattolici<br />
che desiderano scoprire e condividere<br />
la vocazione e la spiritualità<br />
domenicana nel mondo.<br />
Nicola Facciolini
32 LE RUBRICHE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
IL CONSIGLIO DELL ’ ERBORISTERIA ERBOFARMA SILVI-PINETO<br />
La lavanda: regina delle piante aromatiche<br />
Il nome della lavanda deriva dal gerundio latino<br />
che sta ad indicare come i fi ori di lavanda venissero<br />
usati per profumare l’acqua in cui ci si<br />
lavava, infatti la sua fama è dovuta soprattutto al<br />
soave profumo che la contraddistingue. <strong>Da</strong>l punto<br />
di vista botanico appartiene alla famiglia delle<br />
Labiate insieme a un gran numero di piante aromatiche<br />
largamente usate anche in cucina per il loro<br />
aroma. Presente ovunque, coltivata o spontanea,<br />
annovera molte specie tra cui lo Spigonardo che<br />
pare sia il nardo delle Sacre scritture che serviva<br />
per profumare e curare la pelle. Il fi ore di Nardo fu<br />
quello che Maria Maddalena cosparse sulle piaghe<br />
di Gesù in croce per lenire le sue sofferenze. Anche<br />
Santa Ildegarda, badessa taumaturga del dodicesimo<br />
secolo, descrive la lavanda a cui attribuisce<br />
proprietà stimolanti e curative. Il suo impiego viene<br />
raccomandato dalla scuola salernitana, la prima<br />
vera scuola di medicina del 1500. era l’ingrediente<br />
principale dell’aceto dei 4 ladri, cosi detto perché<br />
usato dai ladri che andavano a saccheggiare le case<br />
degli appestati senza timore di ammalarsi perché<br />
protetti dalle proprietà antisettiche di questo preparato.<br />
Recentemente la sua potenziale azione curativa<br />
ha suscitato l’interesse della ricerca scientifi ca<br />
Come stare in forma<br />
tutto l’anno!<br />
Cara dottoressa,<br />
mi chiamo Luisa e sono<br />
una ragazza di 24 anni<br />
un po’ “in carne”… le giornate stanno diventando<br />
più calde e comincio ad avere il terrore<br />
di scoprirmi visto la mia abbondanza… mi dia<br />
lei qualche consiglio per arrivare in forma sotto<br />
l’ombrellone e soprattutto in maniera veloce!!!<br />
Carissima Luisa,<br />
tutti gli anni è così: arriva l’estate e tutti vogliono<br />
essere al top della forma! E allora via a ricerche<br />
disperate sul web di diete miracolose che promettono<br />
in poche settimane di buttare giù un numero<br />
sconsiderato di chili senza tenere in considerazione<br />
i reali fabbisogni del singolo individuo che dovrebbero<br />
essere, invece, stabiliti da un professionista<br />
del settore… In realtà, sembra scontato ma è giusto<br />
dire che sarebbe opportuno seguire una corretta<br />
alimentazione tutto l’anno e non correre ai ripari<br />
dell’ultimo momento. In ogni caso niente paura,<br />
ecco alcuni consigli che ti invito, però, a seguire<br />
sempre…<br />
CONSUMA PIÙ CEREALI, VERDURA E<br />
FRUTTA<br />
I cereali sono importanti perché apportano amido e<br />
fi bra oltre che un discreto quantitativo di proteine.<br />
L’amido rappresenta la fonte di energia per il nostro<br />
corpo mentre la fi bra contribuisce al raggiun-<br />
che ne ha confermato la validità. Per uso interno<br />
i fi ori hanno proprietà sedative e antispasmodiche,<br />
calmano i crampi di stomaco, fl uidifi cano la<br />
bile e aiutano il fegato, perciò entrano a far parte<br />
di tisane rilassanti e di tisane per lo stomaco. Ad<br />
esempio una tisana di melissa- lavanda -verbena-<br />
liquirizia ha un’azione ansiolitica e antispasmodica<br />
sulla muscolatura dello stomaco, perciò benefi ca in<br />
caso di crampi, somatizzazione a livello dell’apparato<br />
digerente e in caso di fame nervosa. Una volta<br />
per conciliare il sonno venivano preparati cuscini<br />
con fi ori di lavanda, più semplicemente possiamo<br />
mettere qualche goccia di essenza di lavanda o sul<br />
cuscino per favorire il sonno in special modo per<br />
i bambini agitati e nervosi che non dormirebbero<br />
mai. L’olio essenziale di lavanda si presta ad essere<br />
diluito negli oli da massaggio, purifi ca la pelle<br />
grassa e acneica, stimola la circolazione e disinfetta<br />
le mucose orali. D’estate dà sollievo in caso di<br />
scottature e punture insetti, calma il prurito, tiene<br />
lontani i pidocchi e negli armadi oltre che profumare<br />
la biancheria protegge dalle tarme.<br />
Luisa Di Filippo<br />
LA NUTRIZIONISTA RISPONDE...<br />
Dott.ssa Valentini Iole – Biologa della Nutrizione Tel. 3282855534 – iole.val@hotmail.it<br />
Come stare in forma tutto l’anno<br />
gimento del senso di sazietà e alla regolarizzazione<br />
delle funzioni intestinali. Verdura e frutta, invece,<br />
sono ricchissime di sostanze importantissime come<br />
acqua, vitamine e oligoelementi. I diversi colori<br />
stabiliscono le diverse proprietà di frutta e verdura.<br />
Per questo motivo è importantissimo variare spesso<br />
la nostra alimentazione. La regola del consumare 5<br />
porzioni di frutta e verdura di colore diverso ogni<br />
giorno è un ottimo modo per prendere dalla natura<br />
tutte le proprietà salutari che ci fornisce con i suoi<br />
prodotti.<br />
GRASSI SI MA di QUALITA’<br />
Una dieta equilibrata prevede che circa il 25% delle<br />
calorie totale giornaliere provenga dai grassi.<br />
Alimenti come il nostro pesce azzurro e il re delle<br />
tavole italiane, l’olio d’oliva, sono ricchissimi di<br />
quei grassi w-3 e w-6 che sono importantissimi per<br />
favorire l’assorbimento di alcune vitamine (A D E<br />
K), e agiscono in maniera positiva sulla regolazio-<br />
ne dei livelli di colesterolo nel sangue facendo di<br />
fatto diminuire il colesterolo cattivo LDL e facendo<br />
aumentare quello buono HDL.<br />
IL SALE? MEGLIO POCO<br />
Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi<br />
di quella patologia defi nita anche killer<br />
silenzioso che è l’ipertensione. Questo appellativo<br />
è dovuto al fatto che la pressione alta spesso è asintomatica<br />
ma induce danni, spesso irreversibili, a<br />
cuore, sistema circolatorio e reni.Un modo pratico<br />
per ridurre il consumo di sale è quello di sostituirlo<br />
con l’uso in cucina di erbe aromatiche come aglio,<br />
cipolla, basilico ecc…<br />
ACQUA A VOLONTA!<br />
Mantenere lo stato di idratazione del proprio organismo<br />
è importantissimo. La quantità consigliata è<br />
di 1,5 – 2 L di acqua al giorno. Bisogna tener in<br />
considerazione che il consumo di frutta e verdura,<br />
alimenti ricchissimi di acqua, aiuta a mantenere il<br />
proprio corpo idratato.<br />
Cara Luisa, vorrei salutarti con una citazione di<br />
un fi losofo a me molto caro, FEUERBACH, che<br />
diceva che “L’uomo è ciò che mangia”: scegliere<br />
l’alimentazione migliore per la nostra salute fi sica<br />
e mentale vuol dire essere uomini migliori. Vedrai<br />
che mangiando in questo modo saprai mantenere il<br />
tuo aspetto sempre al top della forma!<br />
Dott.ssa Valentini Iole<br />
Biologa della Nutrizione<br />
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34 LE RUBRICHE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
A proposito del…”primo sole”…<br />
La primavera è arrivata e allora… attenzione<br />
al primo sole!!!! Quando<br />
la pelle arriva dal freddo invernale<br />
è chiara per la prolungata assenza del sole<br />
ed è anche più delicata per cui va protetta.<br />
Fondamentale in questo caso è la prevenzione.<br />
La protezione della pelle, infatti,<br />
non inizia solo quando si va in spiaggia,<br />
ma almeno qualche settimana prima, con<br />
la giusta alimentazione. Assumendo gli<br />
alimenti giusti, infatti, si aiuta la pelle a<br />
produrre più melanina e quindi, ad essere<br />
più protetti e reattivi all’ esposizione dei<br />
raggi solari. Fondamentali sono frutta e<br />
verdura ricche soprattutto di vitamina A<br />
.Tra gli alimenti con più alto contenuto<br />
di vitamine troviamo: carote, cocomero,<br />
albicocche, spinaci, radicchio, cicoria,<br />
lattuga, melone, sedano, peperoni, pomodori<br />
e pesche. Sappiamo bene che il sole<br />
possiede proprietà benefi che, ma è anche<br />
in grado di provocare effetti dannosi alla<br />
pelle, sia direttamente che indirettamente.<br />
I raggi solari, infatti, stimolano la sintesi<br />
della vitamina D fondamentale per la formazione<br />
dell’ apparato scheletrico, quindi<br />
importantissima per i bambini in fase di<br />
crescita, aiuta anche chi soffre di psoriasi<br />
o di malattie reumatiche.E’ importante<br />
inoltre a tenere sotto “controllo” l’acne<br />
grazie all’ azione antibatterica dei raggi<br />
ultravioletti Se invece si esagera con<br />
l’esposizione… Gli effetti diretti e immediati<br />
di un’ eccessiva esposizione solare<br />
Il tampone<br />
vaginale è<br />
un esame<br />
diagnostico microbiologico<br />
che<br />
ha lo scopo di ricercare<br />
i microrganismiresponsabili<br />
di infezioni<br />
della vagina<br />
o della cervice uterina. L’esame è molto<br />
semplice e indolore, si effettua mediante<br />
l’utilizzo di un semplice e sottile bastoncino<br />
cotonato, simile ad un cotton-fi oc. Il<br />
tampone si inserisce in vagina per prelevare<br />
le secrezioni. La donna viene fatta<br />
sdraiare sull’apposito lettino a gambe divaricate,<br />
il tampone viene delicatamente<br />
inserito ad una profondità di circa cinque<br />
centimetri; viene quindi girato delicatamente<br />
per qualche secondo, in modo da<br />
entrare a contatto con le pareti della vagina<br />
ed assorbirne le “secrezioni”. Dopo<br />
sono eritema, orticaria e scottature. Sono<br />
danni reversibili e facilmente risolvibili<br />
con semplici creme antinfi ammatorie e/o<br />
cortisoniche, ma non vanno sottovalutati:<br />
essi infatti, oltre a procurare un disagio<br />
iniziale possono determinare lo sviluppo<br />
di patologie future, soprattutto in persone<br />
predisposte e con fenotipo chiaro. Per<br />
quanto riguarda gli effetti a lungo termine,<br />
esse sono più serie : ipermelanosi, cheratosi<br />
, invecchiamento precoce, degradazione<br />
del DNA, condizioni che con il passar del<br />
tempo possono degenerare in forme più o<br />
meno maligne. C’è poi il problema delle<br />
ustioni solari verifi catesi nei primi anni di<br />
vita che possono predisporre lo sviluppo<br />
del melanoma. L’abbronzatura non è altro<br />
che un meccanismo naturale dell’organismo<br />
per difendersi dai raggi solari, essa<br />
quindi, prima di essere considerata un<br />
fatto estetico, rappresenta un sistema di<br />
protezione per la pelle, poichè la melanina<br />
è in grado di funzionare come fi ltro naturale.<br />
La quantità di melanina che si produce<br />
varia da persona a persona. A seconda<br />
della reazione e della sensibilità all’ esposizione<br />
solare, sono stati suddivisi 6 tipi<br />
di pelle o fototipi. Più basso è il fototipo<br />
maggiore sarà la probabilità di scottarsi,<br />
perciò tanto maggiore dovranno essere<br />
le precauzioni da adottare. La melanina<br />
da sola, non è suffi ciente a proteggere la<br />
pelle dalle scottature. Ecco perché bisogna<br />
sempre mettere la crema solare per proteggerla<br />
e utilizzare cappello e occhiali. Nei<br />
primi giorni di mare è consigliabile non<br />
esporsi ai raggi diretti del sole, soprattutto<br />
aver effettuato il prelievo il tampone viene<br />
inviato al laboratorio di microbiologia per<br />
l’analisi che permetterà di identifi care la<br />
presenza o meno di batteri patogeni o saprofi<br />
ti e se necessario sarà anche effettuato<br />
un antibiogramma. Prima di effettuare<br />
un tampone vaginale è necessario che la<br />
donna si astenga dai rapporti sessuali nelle<br />
24-48 ore che precedono l’esame. Se si<br />
è in trattamento antibiotico è bene che il<br />
tampone venga effettuato circe 10 giorni<br />
dall’ultima somministrazione del farmaco,<br />
per evitare che l’effetto battericida<br />
infi ci l’esame dando esiti negativi. Anche<br />
l’uso delle lavande vaginali deve essere<br />
bandito nei giorni antecedenti al prelievo<br />
e soprattutto la mattina dell’esame la<br />
donna non deve lavarsi con saponi intimi<br />
ma solo con acqua.Spesso il tampone vaginale<br />
viene eseguito durante la gravidanza<br />
per escludere la possibilità di infezioni<br />
da germi comuni e miceti che potrebbero<br />
essere dannosi per il feto. Verso la fi ne<br />
per chi ha un fototipo basso. Evitare le ore<br />
più calde della giornata (dalle 12 alle 15).<br />
Anche durante le giornate nuvolose, le radiazioni<br />
UVB, le più pericolose, fi ltrano<br />
attraverso le nubi, senza che la persona avverta<br />
la sensazione di calore sulla cute, per<br />
cui anche in questo caso è consigliabile l’<br />
utilizzo di un prodotto solare. L’ abbronzatura<br />
superfi ciale dei primi giorni è dovuta<br />
alla riserva di melanina già disponibile ed<br />
è destinata a sparire rapidamente. Solo<br />
dopo dieci giorni circa inizia a formare<br />
una abbronzatura duratura : la produzione<br />
di melanina ha un limite legato alla produzione<br />
fi siologica di ogni persona. Un<br />
protettivo solare consente di prolungare il<br />
tempo di esposizione. L’ applicazione del<br />
protettivo solare va ripetuta almeno ogni<br />
due-tre ore, soprattutto in caso di esposizioni<br />
prolungate, abbondante sudorazione<br />
e dopo permanenza in acqua. preferiti i<br />
prodotti “resistenti all’ acqua”. E’ consigliabile<br />
non esporre il protettivo al sole<br />
perché il prodotto potrebbe deteriorarsi;<br />
inoltre i fi ltri solari perdono col tempo le<br />
loro proprietà protettive ed è consigliabile<br />
acquistarli di anno in anno per avere la migliore<br />
garanzia di protezione. E’ buona regola<br />
cospargere il corpo senza risparmiare<br />
la dose, utilizzando fattori di protezione<br />
della gravidanza di solito viene eseguito<br />
un tampone vaginale e un tampone<br />
rettale per la ricerca dello Sreptococco<br />
agalactiae, un germe patogeno che può<br />
causare infezioni al neonato. Se presente<br />
questo germe è necessario “ucciderlo”<br />
mediante una terapia antibiotica a base di<br />
penicilline. Il tampone vaginale permette<br />
di individuare anche la presenza di Candida<br />
spp. un fungo abbastanza fastidioso e<br />
che deve essere debellato con antimicotici<br />
specifi ci. L’esito del tampone vaginale<br />
però non deve essere negativo per un batterio<br />
saprofi ta, questo batterio è il lattobacillo,<br />
la presenza di lattobacilli difende<br />
la vagina dall’attacco dei miceti e indica<br />
anche la fertilità della donna. Se il tampone<br />
è positivo per lattobacilli non bisogna<br />
effettuare nessuna terapia antibiotica,<br />
poiché i lattobacilli sono i “ batteri buoni”<br />
che fanno parte della cosiddetta fl ora normale.<br />
Se il tampone è invece positivo per<br />
enterobatteriacee come Escherichia Coli,<br />
elevati nei punti più delicati: naso, labbra,<br />
lobi e bordo delle orecchie, collo, dorso<br />
dei piedi. Quando ci si espone al sole non<br />
utilizzare profumi o prodotti per il trucco:<br />
potrebbero lasciare macchie antiestetiche<br />
sulla pelle o scatenare reazioni allergiche<br />
dovute alla fotosensibilizzazione. Chi assume<br />
determinati farmaci (come antiinfi<br />
ammatori, antidiabetici orali , antibiotici<br />
come tetracicline, i contraccettivi orali,<br />
farmaci per la pressione alta, per aritmie<br />
cardiache, ecc) deve prestare particolare<br />
attenzione nell’ esporsi al sole. Attenzione<br />
con i ritrovati casalinghi che promettono<br />
una abbronzatura rapida e intensa: si va<br />
dalla birra, ai succhi di carote, dagli infusi<br />
di foglie di fi co, alle emulsioni di olio e limone,<br />
alle creme a base di essenza di bergamotto.<br />
L’ unica cosa certa è che nessuno<br />
di questi prodotti contiene sostanze che<br />
agiscano da fi ltro per le radiazioni solari<br />
col risultato che sono quasi sempre causa<br />
di ustioni solari. Il betacarotene assunto<br />
come integratore alimentare può conferire<br />
un piacevole colore dorato, ma non assicura<br />
alcuna protezione nei confronti delle<br />
radiazioni ultraviolette.<br />
Dott. Luciano Leonio<br />
Malattie della Pelle – Medicina Estetica<br />
lucianodoc@hotmail.it<br />
Esami di laboratorio: il tampone vaginale<br />
Klebsiella spp., Enterococco spp. ecc ecc<br />
è necessario che ci si sottoponga a una<br />
cura antibiotica specifi ca per prevenire<br />
l’aggravarsi di una vaginite. Il laboratorio<br />
solitamente effettua un antibiogramma sul<br />
germe isolato per testare la sensibilità agli<br />
antibiotici ed evitare che vengano somministrati<br />
farmaci ai quali in batterio sia resistente.<br />
L’esito di un tampone vaginale si<br />
ha dopo circa quattro giorni dal prelievo,<br />
è inoltre importante ricordare che oltre al<br />
tampone viene eseguito anche un esame<br />
microscopico a fresco , ovvero un po’ di<br />
secrezione viene strisciata su un vetrino<br />
da microscopio e osservato attraverso un<br />
microscopio ottico, l’esame microscopico<br />
serve per diagnosticare la presenza o<br />
meno del tricomonas vaginalis, un protozoo<br />
fl agellato responsabile di una delle<br />
malattie a trasmissione sessuale.<br />
Dott. Enrica Colagrande<br />
Biologa specialista in patologia clinica
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
SPORT<br />
Gli amatori Audax si vestono col tricolore<br />
Maglie verdi, pantaloncini bianchi e calzoncini rossi. Scendono in campo<br />
vestiti di tricolore i ragazzi dell’Audax Silvi, associazione sportiva<br />
dilettantistica che milita nel campionato amatoriale Asi Abruzzo. Un<br />
modo sportivo per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia e per rimarcare il valore<br />
e la cultura sportiva del nostro paese. La prima partita con la nuova divisa ha<br />
portato fortuna agli amatori silvaroli che si sono imposti 4 a 1, confermandosi al<br />
primo posto del campionato provinciale in corso. Lo scorso anno l’Audax Silvi<br />
arrivò a disputare le fi nali nazionali, classifi candosi infi ne al secondo posto dopo<br />
la partita fi nale persa contro gli amatori Foggia. L’Audax Silvi è un’associazione<br />
che opera a Silvi da diversi anni e non solo in ambito calcistico: il presidente Cristiano<br />
Villani e i numerosi tesserati sono impegnati in attività sociali e aggregative,<br />
organizzando manifestazioni pubbliche ed eventi di ogni genere. L’intento<br />
principale, però, resta quello sportivo e il gruppo non nasconde il sogno di creare<br />
una realtà sportiva con spirito amatoriale ma organizzato per accogliere e formare<br />
al meglio i giovani ragazzi verso le discipline sportive.<br />
Domenico Mazzone<br />
Uno sguardo sull’Eccellenza e Promozione<br />
Si avviano alla fase cruciale della regular season i campionati regionali<br />
di Eccellenza e Promozione e alterne continuano a essere le fortune<br />
delle squadre delle Terre del Cerrano che vi sono impegnate. Era<br />
lanciatissimo verso la zona playoff il Pineto in Eccellenza ma gli ultimi due<br />
incontri con Castel Di Sangro e Francavilla, nei quali ha raccolto solo un<br />
punto, hanno fatto allungare le dirette concorrenti, rendendo così dura la rimonta<br />
degli uomini di Mister Ciarrocchi.<br />
Periodo di diffi coltà invece per le compagini impegnate nel campionato di<br />
Promozione Girone A; tre sconfi tte consecutive per lo Scerne di Pineto che<br />
Cari amici è ormai tempo di fi nale, è ormai<br />
tempo di promozione in serie D. La regoular-season<br />
si è conclusa con la Volley Silvi<br />
prima in classifi ca a punteggio praticamente pieno<br />
(41 punti su 42). Le semifi nali disputate contro<br />
Canzano sono state vinte entrambe con il punteggio<br />
di 3:0 e 3:1 meritandosi largamente la fi nale contro<br />
la Real Volley Sant’Onofrio. Sabato 19 marzo al<br />
palazzetto di Silvi è stata gran festa sin dall’inizio:<br />
la fi nale, gara 1, copiosamente preparata da Mr.<br />
Mancini e dalle ragazze è stata disputata praticamente<br />
senza problemi portando a casa la prima vittoria<br />
utile per la promozione. La tifoseria ben organizzata<br />
in ogni minimo dettaglio accompagna come<br />
una colonna sonora la propria squadra durante tutte<br />
le fasi della partita, intonando da principio l’Inno<br />
d’Italia, acclamando le proprie giocatrici in una<br />
singolare ma professionale presentazione iniziale e<br />
sottolineando le varie azioni con musica rimbombante.<br />
Insomma una vera e propria fi nale di livello<br />
dove anche le stesse protagoniste hanno dimostrato<br />
di seguire una determinata tattica di gioco facendo<br />
sempre le scelte giuste soprattutto nei momenti più<br />
particolari, sinonimo quindi di una sostanziale crescita<br />
tecnica e caratteriale. Oggi mentre leggerete<br />
questo articolo sarà stata disputata anche la gara<br />
di ritorno e speriamo che la squadra di Mr. Mancini<br />
sia passata vittoriosa al campionato regionale<br />
di serie D, meritatamente conquistato con tenacia,<br />
forza e passione da parte sua, di tutte le giocatrici e<br />
dello staff dirigenziale della società. Naturalmente<br />
nel prossimo numero parleremo del risultato fi nale<br />
e magari sveleremo le prime news per le attività<br />
estive legate al Beach-Village che compie ormai 5<br />
anni. Per tutte le info potete visitare il nostro sito<br />
www.volleysilvi.it....e naturalmente il gruppo Silvi<br />
Volley su Facebook.<br />
35<br />
rimane comunque ancorato alla zona playoff, qualche timido segnale di risveglio<br />
da Casoli di Atri e Mutignano che comunque rimangono in una situazione<br />
di classifi ca molto diffi coltosa, ricaduta nel baratro l’Hatria con 8<br />
sconfi tte nelle ultime 10 partite, i playout a un passo e il nuovo cambioin<br />
panchina con Maurizio Tacchi al posto di Marco Melotti.Per quanto riguarda<br />
il campionato di Prima categoria invece continua ad essere altalenante il<br />
cammino del Silvi che rimane comunque nel giro playoff.<br />
Gianluca Cicchetti<br />
Roberto Marchione<br />
Volley Silvi verso la Serie D
36 SPORT <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Aspettando il Giro d’Italia <strong>2011</strong><br />
Nostra intervista a <strong>Da</strong>vide Cassani, ex ciclista professionista e commento Tecnico<br />
per la Rai al Giro e non solo.<br />
TERAMO – Fervono i preparativi<br />
per l’edizione <strong>2011</strong> del Giro D’Italia<br />
di ciclismo, quest’anno dedicato<br />
ai 150 anni dell’UNITA’ NAZIONA-<br />
LE, Partenza dal capoluogo piemontese il<br />
7 maggio, arrivo a Milano il 29 maggio<br />
dopo 21 tappe e 3496 km complessivi. <strong>Da</strong><br />
segnalare gli arrivi sull’Etna nella 9/a tappa,<br />
Grossglockner nella 13/a, Zoncolan<br />
nella 14/a, Gardeccia/Val di Fassa nella<br />
15/a, Nevegal nella 16/a (cronoscalata),<br />
Macugnaga nella 19/a e Sestriere nella<br />
20/a. Il Giro <strong>2011</strong> si concluderà a Milano<br />
con una cronometro di km 32,8 (partenza<br />
da Piazza Castello e arrivo in Piazza<br />
Duomo) che potrebbe ancora sconvolgere<br />
il podio fi nale. Fra le tante tappe molto attesa<br />
è quella del 17 Maggio, con partenza<br />
da Termoli e arrivo a Teramo, dopo aver<br />
percorso 156 Km, proprio sulle strade di<br />
Teramo, durante la ricognizione della decima<br />
tappa, grazie alla disponibilità dell’amico<br />
e collega ROBERTO D’ATRI<br />
(specializzato di produzione RAI) con<br />
all’attivo oltre 10 Giri D’Italia, 4 Tour De<br />
France e altre trasmissioni di importante<br />
rilevanza, accompagnato dall’operatore<br />
ENZO LEUZZI, riusciamo ad avvicinare<br />
per un’intervista DAVIDE CASSA-<br />
NI, ex ciclista professionista, oggi invece<br />
commento tecnico per la Rai, insieme al<br />
Telecronista FRANCESCO PANCANI<br />
nelle più importanti competizioni sportive<br />
ciclistiche.<br />
<strong>Da</strong>vide Cassani, sono in corso le ricognizioni<br />
di Tappa del Giro D’Italia <strong>2011</strong><br />
ormai da alcune settimane, come si presenteranno<br />
quest’anno i percorsi?<br />
Sarà un giro molto impegnativo, soprattutto<br />
nella seconda parte, si comincia con<br />
Era una vita che Atri aspettava questo momento<br />
e fi nalmente, grazie alle freccette dei<br />
Xkè Dove Come! il sogno è diventato realtà;<br />
fi nalmente anche Atri può vantare una squadra<br />
in serie A. Non era mai accaduto in nessuno sport<br />
e i campioni del bersaglio, freccetta dopo freccetta,<br />
hanno fatto la storia atriana. L’esordio è stato subito<br />
vincente, un successo di prestigio per 9-8 contro i<br />
rivali storici Era Ora & Co. Di Alba Adriatica, campioni<br />
regionali in carica.<br />
Ora la squadra ducale non vuole fermarsi e classifi<br />
carsi tra le prime 4 della fase regionale che li<br />
porterebbe alla fase interregionale e ai vertici na-<br />
una cronosquadre e poi ci sarà lo sterrato<br />
nella tappa di Orvieto, il primo arrivo in<br />
salita a Montevergine e prima della tappa<br />
di Teramo un secondo arrivo in salita sull’<br />
ETNA ai 1920 metri del rifugio Sapienza,<br />
però quello che impensierisce i corridori<br />
è proprio la seconda parte perché ci sono<br />
tante salite e molto molto dura.<br />
Che caratteristiche dovrà avere il vincitore<br />
della Decima Tappa, quella del<br />
17 Maggio che da Termoli arriverà a<br />
Teramo?<br />
Deve essere un velocista puro perché è<br />
una delle poche tappe pianeggianti, una<br />
delle ultime dove non ci sono problemi<br />
e non ci sono particolari diffi coltà, solamente<br />
un Gran Premio della Montagna ad<br />
Ortona, poi un lungo mare fi no a Giulianova,<br />
si svolta a Sinistra e in questi ultimi<br />
20 km, ci sarà una leggerissima salita<br />
ma i corridori non la sentiranno neanche,<br />
l’unica cosa è che c’è questo tratto fi na-<br />
le, un leggero restringimento a 420 metri<br />
dal traguardo, il ponte che porta poi sul<br />
traguardo, gli ultimi 80 – 90 metri al 3%,<br />
vuol dire che chi parte con un rapporto<br />
troppo lungo in volata potrebbe anche<br />
piantarsi però è la classica tappa per velocisti.<br />
Azzardando qualche pronostico, fra gli<br />
italiani, chi potrebbe essere il vincitore<br />
di questo Giro D’Italia <strong>2011</strong>?<br />
Nibali, abbiamo lui e Scarponi, hanno fatto<br />
un ottimo Giro D’Italia lo scorso anno,<br />
Nibali arrivò terzo e Scarponi quarto, non<br />
dovrebbe esserci Basso e poi l’anno scorso<br />
arrivò secondo <strong>Da</strong>vide a Roio anche<br />
per la fuga dell’Aquila e quindi saranno<br />
loro i favoriti anche se dovrebbe esserci<br />
Contador, Menchow, Sastre, quindi sarà<br />
una bella lotta.<br />
La tappa più dura, quale sarà?<br />
La tappa più dura sarà quella dello ZON-<br />
COLAN con i CROSTIS, anche la tappa<br />
zionali della specialità. Le altre squadre del girone<br />
sono i Bad Angel di Lanciano, gli Era ora & co. Di<br />
Alba Adriatica, i Johnny Bar di Canosa Sannita, gli<br />
Olimpia <strong>Da</strong>rt di Francavilla, e gliOh Yeah di Caramanico<br />
Terme, La regular season, terminerà il 27<br />
maggio. Le gare casalinghe dei Xkè Dove Come!,<br />
composti da Emidio Santarelli (campione regionale<br />
di serie B in carica), Riccardo Marchese, Sergio<br />
Nallira, Mirko Tuttolani e Nicola De Simone si disputano<br />
presso il Bar San Francesco di Atri.<br />
Roberto Marchione<br />
dolomitica con il GIAU, MARMOLADA<br />
e l’arrivo in CIMA GARDECCIA.<br />
La ventunesima tappa potrebbe essere<br />
decisiva anche per la classifi ca fi nale?<br />
Certo potrebbe essere, una cronometro fi -<br />
nale se tra il primo e il secondo ci saranno<br />
40-45 secondi si, li potrebbe ribaltarsi la<br />
situazione.<br />
Per chiudere, quale tappa potrà essere<br />
determinante per decidere il vincitore<br />
del Giro?<br />
Ma sai il Giro si vince andando bene nell’arco<br />
delle tre settimane e quindi tante<br />
tappe saranno decisive, se io dovessi scegliere<br />
una tappa probabilmente sceglierei<br />
la tappa dello ZONCOLAN perché prima<br />
c’è il CROSTIS altra salita durissima e<br />
poi questi ultimi 10 Km che sono i più<br />
duri d’Italia<br />
Rosario Di Blasio<br />
rosariodiblasio@libero.it<br />
Xkè Dove Come! Centrano il bersaglio le frecette<br />
e portano Atri in serie A!
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Contributi per la prima casa<br />
Mercoledì 23 marzo, dalle 15.30 alle 18.30,<br />
presso la sala consigliare del comune di<br />
Silvi si è tenuto Info day, giornata informativa<br />
sulla legge regionale n. 25/2001 - 8° bando<br />
- Annualità 2009/2010, per i contributi per l’acquisto,<br />
recupero e costruzione della prima casa. L’incontro<br />
è stato organizzato dalla FI.R.A., fi nanziaria<br />
regionale abruzzese, e dall’amministrazione comu-<br />
Giornata informativa a Silvi<br />
nale di Silvi. L’intento è quello di promuovere il<br />
bando regionale per ottenere gli aiuti economici<br />
per i proprietari delle prime case, soprattutto per le<br />
giovani coppie che intendono acquistare o ristrutturare<br />
immobili a scopi abitativi.<br />
Portavoce Amministrazione Comunale<br />
Domenico Mazzone<br />
Richiesta danni per alluvione<br />
L’amministrazione comunale, con la delibera<br />
approvata il 13 marzo scorso, ha dichiarato<br />
lo stato di calamità naturale. Un atto che<br />
permette ora di aprire una fase nuova attraverso<br />
la quale conteggiare i danni subiti dai privati nel<br />
corso della recente alluvione. A tal proposito è a<br />
disposizione dei cittadini il modello per la richiesta<br />
di risarcimento. Il modello può essere scaricato dal<br />
sito internet del Comune (www.comune.atri.te.it)<br />
oppure richiesto all’uffi cio Lavori Pubblici (palaz-<br />
zo ex Pretura, primo piano, in piazza Acquaviva).<br />
Alla domanda possono essere allegate foto, perizie<br />
tecniche e descrizione dei danni causati dall’allagamento.<br />
Il modulo, una volta compilato, insieme<br />
alla documentazione, possono essere protocollati e<br />
depositati nell’uffi cio protocollo del Comune al secondo<br />
piano del palazzo Ducale, negli orari di apertura<br />
al pubblico, dal lunedì al sabato (9/12,30).<br />
Carlo Anello Uffi cio Stampa Comune di Atri<br />
MIX NOTIZIE<br />
37<br />
Prevenire<br />
è meglio<br />
che uccidere<br />
Contro i danni da fauna selvatica recinti elettrifi cati<br />
per gli agricoltori della riserva dei calanchi<br />
ATRI – “Prevenire è meglio che uccidere”, questo lo slogan del progetto avviato<br />
dal Comune di Atri e dalla Riserva Naturale Regionale “Calanchi di Atri”<br />
che mira a dare una risposta concreta alle problematiche inerenti la convivenza<br />
tra animali selvatici e colture agricole. Sei dissuasori, recinti elettrifi cati<br />
per la difesa delle colture, saranno distribuiti gratuitamente, in comodato<br />
d’uso, a chi ne ha fatto richiesta tramite un apposito bando, destinato a tutti<br />
gli agricoltori che possiedono terreni coltivati all’interno del territorio della<br />
Riserva Naturale dei Calanchi , del Sito di Interesse Comunitario e del territorio<br />
del Comune di Atri, con priorità alle aree di Fosso Piomba e fosso del<br />
Gallo. “Non bisogna dimenticare che il territorio della riserva è antropizzato<br />
ed al suo interno vivono numerose famiglie e hanno sede molte imprese agricole”<br />
sottolinea il vicesindaco Domenico Felicione, rimarcando l’importanza<br />
dell’iniziativa, fi nanziata con fondi regionali destinati alla Riserva Naturale<br />
Regionale e Oasi WWF Calanchi di Atri . Il 19 marzo è avvenuto la consegna<br />
dei recinti e nei giorni successivi è seguito un mini corso per l’apprendimento<br />
delle tecniche di installazione e la corretta messa in opera degli strumenti.<br />
INFO:<br />
www.riservacalanchidiatri.it<br />
085.8780088 Uffi cio Stampa Comune di Atri
38 LE POESIE <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
All’ombra di Torre Cerrano<br />
Si respirava il profumo del mare,<br />
in quel dolce mattino d’estate<br />
all’ombra di Torre Cerrano.<br />
La mia estate era appena iniziata<br />
quando là ci siamo incontrati,<br />
e la strada della vita era molto<br />
lontana.<br />
Come una novella Venere,<br />
tra le onde sei arrivata,<br />
eri la bellezza del creato.<br />
Sul tuo viso e negli occhi chiari,<br />
come il colore del mare,<br />
la primavera trionfava<br />
e la dolce visione mi inebriava.<br />
Il sole risplendeva<br />
sui sciolti capelli biondi<br />
che si intrecciavano con le onde.<br />
E là, in fondo alla spiaggia<br />
il vecchio pescatore<br />
dal volto abbrunito<br />
sulla barca armeggiava.<br />
La Torre: “tremendo bastione”,<br />
era silente testimone<br />
del nostro breve amore,<br />
mentre il mare ci cullava<br />
con la sua eterna<br />
e immutata canzone.<br />
Ora, la nostra oasi è protetta,<br />
nulla è mutato<br />
del suo stupendo aspetto<br />
e dall’UNESCO sarà “benedetta”.<br />
Niente ho dimenticato<br />
di quel tempo lontano<br />
ma ora per me è tutto vano.<br />
Mentre si avvicinano fugaci<br />
ombre della sera,<br />
che tutto avvolge e nasconde<br />
mi perdo con esse<br />
e accarezzo i bei ricordi<br />
che, come allora,<br />
mi fanno rivivere e sognare<br />
all’ombra di Torre Cerrano.<br />
Dove sei?<br />
Alfredo Spezialetti<br />
Dove sei?<br />
Nel lontano e fi nito cielo,<br />
dove mormori parole infi nite,<br />
per disperderle nell’immensità,<br />
e con il vento portarle via<br />
nella polvere del cuore?<br />
Alternandosi le notti e i giorni,<br />
negli occhi si dischiuderà<br />
un lembo di cielo azzurro,<br />
nel quale volava fi nalmente<br />
libero un gabbiano.<br />
Laura Maggio<br />
Lu Signore va in cielo<br />
Artorne n’antra vodde lu mistere,<br />
Gesù a salite in volo su lu cielo.<br />
La mamma l’aspett là a la porte<br />
nghi li vraccia apert pi stregnele<br />
forte forte.<br />
La mbraccia e si li strigne a lu<br />
core,<br />
nghi li lacrime all’ucchie piene<br />
d’amore.<br />
S’inginocchie anninze a li pità su,<br />
lu Salvatore che di nome si chiame<br />
Gesù.<br />
E’ morto sulla croce lu Signore,<br />
pi salvà li pirsone piccature,<br />
è morto sulla croce lu fi ie di Diie<br />
pi salva pi sempre tutte li fi ie.<br />
Gli indugi della mente<br />
Gli indugi della mente<br />
non mi stringono più.<br />
Preferisco le tue braccia.<br />
Il vento della lontananza<br />
ha spento tutti i se<br />
sugli accordi struggenti<br />
della tua musica.<br />
Incontro proibito<br />
Questa sera soffi ce<br />
ha il ritmo<br />
di un’orchestra<br />
immaginata,<br />
l’epoca languida<br />
di un dolce momento<br />
rifl esso<br />
nei tuoi occhi.<br />
Questo sogno<br />
senza tempo<br />
è un vago bagliore<br />
di ottoni,<br />
il senso infi nito e segreto<br />
di un silenzio d’amore<br />
che ascolta con l’anima<br />
i suoi battiti impossibili.<br />
Mario Mazzone<br />
Annalisa Barletta<br />
Rossano Di Palma<br />
Portami nei tuoi sogni<br />
Portami per un po’ nei tuoi sogni<br />
e,lasciami riposare…<br />
Dormi, ora, anima mia, dormi<br />
tra poco<br />
Il ritmo tumultuoso<br />
delle fabbriche della città<br />
riprenderà incurante<br />
del tuo ansimare<br />
e, come un rullo compressore<br />
spazzerà via<br />
ogni anelito d’amore<br />
ogni speranza di vita<br />
distruggendo così un povero<br />
cuore<br />
ammalato d’amore.<br />
Rispetto Dio<br />
Maria Grazia Di Biase<br />
Per dieci anni cercai invano<br />
di evadere dal mondo.<br />
Rispetto Dio. Vivo.<br />
Vivo come la rosa al grandine<br />
e la cicala al caldo.<br />
Per dieci anni cercai invano<br />
di evadere dal mondo.<br />
E’ arrivata la primavera,<br />
i fi ori devono sbocciare<br />
e le rondini fare ritorno.<br />
Per dieci anni cercai invano<br />
di evadere dal mondo.<br />
E’ tempo di cambiare,<br />
le preghiere sono state fatte,<br />
io continuo a nuotare.<br />
Per dieci anni cercai invano<br />
di evadere dal mondo.<br />
<strong>Da</strong>fne corre lontano da Apollo<br />
con passo leggiadro di vento.<br />
Una decade di speranze.<br />
Rondine<br />
Alma Xhindole<br />
Volare ancora<br />
in quell’azzurro senza tempo.<br />
In quello stesso sole<br />
che guidava i miei passi<br />
verso l’ultimo infi nito.<br />
Nel mondo di quei giorni<br />
che in un momento ritorna<br />
come un canto di luce<br />
che abbaglia, all’improvviso,<br />
con la stessa primavera.<br />
Rossano Di Palma<br />
Tenere beltà<br />
E’ bello quando nell’aria<br />
avverti primavera<br />
i virgulti lucidi<br />
appena spuntati di tenerezza.<br />
E’ bello il mattino<br />
baciato dall’aurora<br />
tutto imperlato di rugiada<br />
scorgi<br />
tra lucide foglie<br />
preziosa trina di piccole perline.<br />
Visione bella<br />
è virgulto d’uomo tra braccia<br />
tenere<br />
sicuro il sonno<br />
e al suo risveglio<br />
di tenera beltà il suo sbadiglio.<br />
Stiamo volando amore<br />
Stiamo volando amore<br />
attorno alla nostra favola.<br />
Poi ci riposeremo<br />
nella nostra bellezza.<br />
La notte il desiderio<br />
sarà la nostra stella.<br />
Vorrei regalarti gli occhi.<br />
Raccontami<br />
una storia più bella.<br />
Rosalba Becagli<br />
Annalisa Barletta
<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Lettera aperta al Presidente D’Orazio<br />
dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, Benigno D’Orazio.<br />
Illustre Presidente,<br />
mi permetto di scriverLe perché desidero offrirLe un piccolo<br />
contributo per la realizzazione e la gestione dell’ Area Marina<br />
Protetta Torre del Cerrano, da Lei presieduta. La nostra Italia,<br />
sappiamo, è sempre stata una meta ambita da molti stranieri<br />
sia per le vacanze che per la storia, per l’arte, per il clima, sarà<br />
l’ospitalità che offriamo; saranno anche le bellezze naturali in<br />
genere che invitano a venire e visitare questa penisola, nel cuore<br />
del Mediterraneo. Per quanto riguarda il turismo interno, molti<br />
connazionali guardano noi abruzzesi in cagnesco per via di alcune<br />
vicende politiche nell’ambito della sanità regionale, ma allo<br />
stesso tempo la stragrande maggioranza degli Italiani ci stima e<br />
ci apprezza per molti altri aspetti. Il nostro Abruzzo è una delle<br />
poche regioni d’Italia che può vantare ben quattro parchi nazionali,<br />
pertanto ha tutti i requisiti per essere considerato il giardino<br />
d’Europa, possiede Siti di Interesse Comunitario (i S.I.C.) ed<br />
ha la montagna più alta degli Appennini con il suo ghiacciaio,<br />
distante solo50 Km dalla nostra costa. ( In questo madre natura è<br />
stata benevola con questa nostra regione). A volte, quando si fanno<br />
certe scelte che riguardano il territorio, agli occhi di chi non<br />
vede al di là del proprio naso esse sembrano sbagliate, mentre<br />
per i più avveduti ed accorti sono scelte oculate e lungimiranti,<br />
di cui tutti potranno benefi ciare.<br />
Illustre Presidente, chi l’avrebbe mai detto che ai piedi del Gran<br />
Sasso d’Italia un giorno, in riva al nostro mare tra Silvi e Pineto<br />
avremmo avuto l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano?<br />
È una cosa bellissima, se si pensa che dopo il piccolo arcipelago<br />
delle Isole Tremiti e Miramare di Trieste, subito dopo ci siamo<br />
solo noi in tutto l’Adriatico e nulla più. Questa è un’occasione<br />
d’oro per il nostro Abruzzo e per il nostro Mare. Si Mare con<br />
la M maiuscola perché trattasi di una zona di Mare, tra Silvi e<br />
Pineto, che a dir poco è semplicemente stupenda. Molti abitanti<br />
di queste due cittadine non si rendono conto che questo patrimonio<br />
naturale che ci ritroviamo è straordinario e va difeso ad<br />
ogni costo e nell’interesse di tutti. Oggi, quando un potenziale<br />
turista si accinge a scegliere una località per trascorrervi le vacanze<br />
guarda con attenzione a tutto e, se oltre alle bandiere blu<br />
si incontra anche un’A.M.P. degna di tale nome, questo turista<br />
non potrà che essere nostro. Sarà poi compito di tutti gli addetti<br />
ai lavori di offrire il meglio, affi nché questo amante della natura<br />
possa diventare un potenziale divulgatore delle bellezze che<br />
ha trovato nelle nostre località. Ora, Illustre Presidente, vengo a<br />
sottoporLe qualche evento e delle considerazioni che accadono<br />
normalmente nelle A.M.P.:<br />
1) Nell’agosto 2010, sotto costa all’isola di Giannutri in<br />
Toscana, agenti del Corpo Forestale dello Stato, a cui è stato<br />
affi dato l’incarico per la tutela del parco, ha elevato un verbale<br />
ad una piccola barca a vela, che non avendo visto le boe di delimitazione<br />
del parco (perché mancanti), aveva attraversato una<br />
zona di mare rientrante nella fascia protetta.<br />
2) Chi vuole andare a trascorre una giornata all’aria aperta<br />
con la propria barca nel piccolo ma meraviglioso arcipelago<br />
delle Isole Tremiti, deve preventivamente farsi autorizzare dall’Ente<br />
Parco del Gargano, altrimenti incorre in una multa a dir<br />
poco “salata”.<br />
3) Per visitare gli isolotti del Parco di Capo Carbonara<br />
(CA), l’estate scorsa, mi sono dovuto avvalere di una imbarcazione<br />
adibita a tale scopo, altrimenti sarei dovuto andare contro<br />
le regole del Parco a rischio di una sanzione.<br />
4) Nella Riserva Naturale Regionale di Punta d’Erce (o<br />
Aderci), a Punta Penna di Vasto, per scendere in spiaggia bisogna<br />
camminare lungo percorsi obbligati perché è vietato calpestare<br />
le dune, nel rispetto della fauna e della fl ora.<br />
Illustre Presidente, mi fermo qui e non vado oltre perché l’elenco<br />
sarebbe lungo e noioso.Penso però che sia doveroso dare il massimo<br />
per la nascente A.M.P. Torre del Cerrano. Bisogna quindi<br />
prendere il toro per le corna e dire senza mezzi termini che in<br />
un’ Area Marina Protetta che si rispetti, come quella della Torre<br />
del Cerrano, sia i natanti che le imbarcazioni da diporto non<br />
potranno attraversare la “Zona C”, pena sanzioni amministrative<br />
del caso che potrebbero sembrare eccessive, ma che non lo sono<br />
affatto per la credibilità del Parco stesso. Naturalmente eccezion<br />
fatta per coloro che, disponendo di una imbarcazione rientrante<br />
nei parametri Comunitari e, dietro una semplice domanda di ri-<br />
chiesta valida per un l’intero anno solare, potranno ottenere l’autorizzazione<br />
ad attraversare questo tratto di mare alla velocità<br />
massima di 5 nodi e sostare solo presso i campi boe opportunamente<br />
predisposte dal Consorzio di Gestione. Sarà vietato l’ormeggio<br />
con l’ancora per il rispetto dei fondali. E’ naturale che<br />
la “Zona B” sarà interdetta a tutte le imbarcazioni a motore fatti<br />
salvi i mezzi di polizia, di soccorso e quelli del Parco. Avranno<br />
invece il libero accesso le derive, i windsurf e le barche a remi,<br />
nel rispetto delle norme dettate dalla Capitaneria di Porto.<br />
Mi permetto di suggerire una tassa adeguata al tipo di barca ed al<br />
numero di persone imbarcate su di essa, da riscuotere dal personale<br />
del Parco al momento dell’ormeggio presso il campo boe.<br />
Tutta la zona Parco dovrà essere ben delimitata da un congruo<br />
numero di boe al fi ne di rendere riconoscibile le aree marine<br />
da rispettare. Per quelli che non possono accedere all’interno<br />
dell’A.M.P. con la propria imbarcazione, o per coloro che sono<br />
di passaggio, si potrebbero predisposte delle boe di ormeggio<br />
in prossimità del limite esterno alla “Zona C” dove lasciare la<br />
barca, per poi richiedere, via VHF, di proseguire con il battello<br />
di servizio (tender) a remi, oppure farsi accompagnare, dietro<br />
compenso, da una imbarcazione del Consorzio di Gestione. Per<br />
la “Zona B” che è quella a maggiore valenza storica-ambientale,<br />
il problema è più complesso ed è la parte a cui bisognerà<br />
prestare più attenzione. L’accoglienza da terra dovrà essere un<br />
po’ più articolata e mi spiego. Le 2 barriere di grande impatto,<br />
nei confronti della Torre, sede del Parco, sono la Statale 16 e la<br />
ferrovia a cui purtroppo non si può ovviare. Però qualcosa si può<br />
sempre fare. Nel tratto di “Zona B”, l’ideale sarebbe coprire la<br />
ferrovia con un tunnel dalle sembianze di dune, ma per limitare<br />
i costi forse ci si dovrà accontentare di una barriera antirumore<br />
progettata per essere in sintonia con l’ambiente circostante. Non<br />
sarebbe male prevedere un ingresso dalla collina, dove ricavare<br />
anche un parcheggio e poter arrivare alla sede del Parco con un<br />
passaggio pedonale al disopra della ferrovia. A queste idee forse<br />
un po’ costose, ne aggiungo una di facile realizzazione, aggiungere<br />
tanto verde della macchia mediterranea. Inoltre sarebbe<br />
opportuno regolamentare il fl usso dei visitatori predisponendo<br />
anche un biglietto d’ingresso, per dare anche più “valore” ad una<br />
giornata passata in un Parco Marino. Nella “Zona B”, a ridosso<br />
dell’arenile ed in prossimità delle dune di sabbia, si dovranno<br />
realizzare dei camminamenti aerei, dove il visitatore troverà dei<br />
cartelli esplicativi riguardanti la fauna e la fl ora dell’A.M.P. Torre<br />
del Cerrano. Per la qualità delle acque del mare, mi permetto<br />
di consigliarLe di fare le dovute pressioni presso le istituzioni<br />
preposte alla tutela ed al rispetto di tutti i corsi d’acqua limitrofi<br />
all’A.M.P. al fi ne di assicurare un mare sempre più pulito. Spero<br />
che quanto sin qui esposto Le abbia suscitato sentimenti di orgoglio<br />
e fi erezza, perché la sua Presidenza sarà determinante per<br />
la riuscita dell’A.M.P. Torre del Cerrano, poiché a benefi ciarne<br />
saranno tutti gli abruzzesi che, una volta realizzato a pieno Le<br />
dovranno un GRAZIE come minimo. Sono sicuro che questo<br />
accadrà in tempi brevi, ma solo se Lei, unitamente ai suoi Consiglieri,<br />
avrete il coraggio di rinunciare all’inopportuno accordo<br />
preso tra la A.M.P. e la CO.GE.VO. per un corridoio di pesca<br />
alle vongole con le turbo-soffi anti all’interno dell’AREA MA-<br />
RINA PROTETTA.<br />
Illustre Presidente, le due cose non possono proprio coesistere<br />
perché sono agli antipodi, ovvero sono come il diavolo e l’acqua<br />
santa, inoltre basta leggersi l’articolo 5 comma 3 del D.L. n. 218<br />
del 28 luglio 2009, che recita: nella “Zona D” sono comunque<br />
vietate le attività di pesca con le turbo soffi anti, la pesca a strascico<br />
e la pesca subacquea, quindi trovo assurdo ed impensabile<br />
che siano stati presi accordi per la pesca delle vongole. Sarebbe<br />
giusto però fare le dovute rimostranze e pressioni sulla Regione<br />
Abruzzo affi nché questa categoria di “pescatori” possa svolgere<br />
la propria attività su tutto il territorio regionale, naturalmente<br />
fatta eccezione per quel tratto di mare (poco più di 3 miglia)<br />
ricadente nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.<br />
Solo se ci sono questi presupposti si riuscirà a creare una VERA<br />
Area Marina Protetta, che per le località di Silvi e Pineto; per i<br />
suoi abitanti sarà come aver vinto al superenalotto.<br />
Cordialità e distinti saluti<br />
Sabatino Spezzaferro<br />
...CON I LETTORI<br />
39<br />
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DA LEGGERE<br />
Mensile d’informazione cittadina<br />
a diffusione gratuita<br />
EDITORE<br />
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TribunaleTeramo<br />
N° 14/03 del 27/06/03
40 LE ASSOCIAZIONI <strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Sergio non è più con noi<br />
Uomo vissuto per la famiglia ed al servizio della società, delle istituzioni, dello sport.<br />
Sergio Mazzone uomo di sport<br />
conosciuto in tutta la regione<br />
Abruzzo e importante personaggio<br />
politico dell’UDC locale,<br />
molto conosciuto a Silvi, dov’era<br />
nato e viveva, è deceduto a 64 anni<br />
dopo una lunga malattia durata qua-<br />
si sei anni. In questi ultimi giorni era<br />
stato ricoverato all’Ospedale San Liberatore<br />
di Atri per una sua ennesima<br />
e dolorosa crisi.<br />
Sergio era rappresentante per il comune<br />
di Silvi nel Consiglio d’Amministrazione<br />
dell’Area Marina Protetta<br />
Torre del Cerrano ed era impegnato<br />
nell’attività politica locale, tra le fi le<br />
dell’Udc, ma soprattutto era uomo di<br />
sport con specifi ca competenza nella<br />
disciplina del tennis, attività che adorava<br />
e a cui aveva dedicato tutta la<br />
sua vita.<br />
Il fraterno amico Sergio, infatti, aveva<br />
fondato il Circolo Tennis a Silvi ed<br />
aveva insegnato il giuoco ad intere<br />
generazioni essendo stato maestro a<br />
Silvi ed al Circolo Tennis di Pescara.<br />
Una passione che lo ha accompagnato<br />
per tutta la vita e che non aveva mai<br />
smesso di seguire nonostante la malvagia<br />
malattia lo aveva perseguitato<br />
e debilitato negli ultimi sei anni della<br />
sua meravigliosa vita.<br />
Sergio Mazzone era anche fi duciario<br />
regionale per l’istituto superiore<br />
di formazione “Roberto Lombardi”,<br />
scuola di formazione della Federtennis.<br />
<strong>Da</strong> anni, inoltre, portava avanti l’impegno<br />
politico nella comunità di Silvi<br />
con la diffusione della cultura sportiva<br />
e ambientale; da qui l’impegno<br />
nel Consiglio di Amministrazione<br />
del Parco Marino Torre del Cerrano a<br />
fi anco del suo amico Benigno D’Orazio,<br />
amico di sempre.<br />
IL RICORDO – La morte di Sergio<br />
Mazzone si è diffusa immediatamente<br />
in città.<br />
Il sindaco Gaetano Vallescura lo ri-<br />
corda come “un uomo di sport che ha<br />
lottato come un leone contro questo<br />
destino che ce lo ha portato via prematuramente.<br />
Silvi perde un uomo di<br />
valore, un esempio per tanti giovani,<br />
che ha portato il tennis a Silvi e ha<br />
dato un contributo politico importan-<br />
te alla comunità locale”. Il presidente<br />
del Parco Marino Torre del Cerrano<br />
Benigno D’Orazio ha affermato che<br />
“oltre a un collega va via un carissimo<br />
amico da oltre trent’anni, con il<br />
quale condividevo la passione per il<br />
tennis e che ho apprezzato negli ultimi<br />
anni per il suo impegno per l’ambiente<br />
e per lo sport”.<br />
Il vice sindaco del comune di Silvi<br />
Enrico Marini, suo grande amico,<br />
lo ricorda come “un signore dello<br />
sport, della politica, della vita”. Anche<br />
l’ISF “Roberto Lombardi”, lo<br />
hanno ricordato come colui che “ha<br />
contribuito allo sviluppo del tennis<br />
nella sua regione e a livello nazionale<br />
nonostante la malattia”.<br />
Sergio Mazzone lascia la moglie Roberta<br />
e due fi gli ai quali con grande<br />
amore ed esempio ha dedicato tutta la<br />
sua vita. Il suo ricordo, il suo esempio,<br />
i suoi insegnamenti per la famiglia<br />
e per tutti coloro che l’hanno conosciuto<br />
e gli hanno voluto bene non<br />
verrà mai meno.<br />
I funerali svoltisi presso la Chiesa<br />
Santa Maria Assunta di Silvi hanno<br />
visto la partecipazione di una folla<br />
molto numerosa e commossa che poi<br />
l’hanno accompagnato in questo suo<br />
ultimo viaggio terreno.<br />
Luigi Colantonio