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scarica - Collegio dei Geometri della Provincia di Udine

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Mensile - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - <strong>di</strong>rettore responsabile bRuNO RAZZA<br />

11<br />

2010<br />

geometra<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

Organo ufficiale del<br />

comitato Regionale<br />

<strong>dei</strong> collegi<br />

<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e<br />

<strong>Geometri</strong> laureati del<br />

Friuli Venezia Giulia


In<strong>di</strong>ce<br />

4 E<strong>di</strong>torialE<br />

La nostra collaborazione per la definizione<br />

<strong>dei</strong> fabbricati nascosti al Catasto<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

8 aMBiENtE<br />

Ancora sull’amianto<br />

<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />

13 E<strong>di</strong>liZia<br />

Autorizzazioni paesaggistiche semplificate<br />

<strong>di</strong> Lucio Barbiero<br />

16 CataSto<br />

Presentate a Roma le ultime novità<br />

nel campo dell’Aggiornamento del Catasto<br />

<strong>di</strong> Luigi Francescutti<br />

26 FiSCo<br />

Piccola proprietà conta<strong>di</strong>na<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

28 <strong>di</strong>ritto<br />

C’è <strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>di</strong> Marilisa Bombi<br />

32 CUltUra<br />

Impariamo a scrivere<br />

<strong>di</strong> Ettore Fieramosca<br />

36 ProFESSioNE<br />

Esame <strong>di</strong> stato per l'abilitazione all'esercizio<br />

<strong>della</strong> libera professione <strong>di</strong> geometra<br />

40 attiVita' dEl CollEGio <strong>di</strong> GoriZia<br />

L’impegno nella nostra formazione<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

La nostra collaborazione<br />

per la definizione <strong>dei</strong> fabbricati<br />

nascosti al Catasto<br />

Gli spot ra<strong>di</strong>otelevisivi, invitano a rivolgersi all’agenzia del territorio.<br />

Per i tecnici professionisti che debbono eseguire il lavoro,<br />

nemmeno una parola<br />

<strong>di</strong> Bruno razza<br />

Didascalia<br />

Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />

Bruno Razza<br />

Come ormai tutti sanno, il decreto Legge<br />

n. 78 del 1 maggio 2010, convertito<br />

con mo<strong>di</strong>ficazioni nella legge n° 122<br />

del 30 luglio 2010, contiene l’articolo<br />

19, che è titolato “Aggiornamento<br />

del Catasto”, impegna intensamente<br />

l’Agenzia del Territorio ed apre una serie<br />

<strong>di</strong> opportunità per noi.<br />

L’Agenzia è chiamata a recuperare con<br />

tutte le sue forze, l’elusione fiscale <strong>dei</strong><br />

fabbricati nascosti e/o mai <strong>di</strong>chiarati al<br />

Catasto e per questo, deve cercare la<br />

collaborazione degli altri attori delle vicende<br />

e<strong>di</strong>lizie, che in primis siamo noi,<br />

seguiti dai notai, dai Comuni e dalle altre<br />

figure professionali abilitate.<br />

La Presidenza del Consiglio, andando<br />

incontro alle necessità <strong>di</strong> far cassa e<br />

<strong>di</strong> sostenere l’Agenzia del Territorio,<br />

sponsorizza spot televisivi e ra<strong>di</strong>ofonici,<br />

che passano già da un po’ <strong>di</strong> tempo<br />

sui canali RAI, nei momenti <strong>di</strong> maggior<br />

ascolto ed invitano i citta<strong>di</strong>ni ad accatastare<br />

i fabbricati nascosti e sconosciuti<br />

al catasto, entro il 31 <strong>di</strong>cembre<br />

prossimo.<br />

Naturalmente lo spot, invita a chiedere<br />

informazioni al Catasto, chiamando<br />

l’apposito numero verde o andando <strong>di</strong><br />

persona all’Agenzia del Territorio. C’è<br />

un omino in bicicletta che corre rapi-<br />

4<br />

damente verso il Catasto a risolvere i<br />

suoi problemi.<br />

E’ chiaro che trattandosi degli accatastamenti<br />

per i quali la scadenza ultima<br />

è il prossimo 31 <strong>di</strong>cembre, l’Agenzia<br />

preme affinchè il maggior numero possibile<br />

<strong>di</strong> immobili, vengano accatastati<br />

per via or<strong>di</strong>naria, cioè con l’intervento<br />

<strong>di</strong>retto del tecnico professionista<br />

esterno. Dopo la scadenza, subentreranno<br />

le ren<strong>di</strong>te presunte e gli accatastamenti<br />

in surroga, per i fabbricati<br />

che non saranno stati ancora accatastati.<br />

Ma fino alla scadenza, il proprietario<br />

del fabbricato da accatastare,<br />

deve attivarsi con il proprio tecnico <strong>di</strong><br />

fiducia e produrre l’accatastamento<br />

necessario.<br />

Allora perché questo bellissimo spot,<br />

non consiglia il bravo citta<strong>di</strong>no che si<br />

deve re<strong>di</strong>mere accatastando nei termini,<br />

a rivolgersi al suo tecnico <strong>di</strong> fiducia?<br />

Evidentemente non è che l’Agenzia<br />

possa <strong>di</strong>re: “vai da Tizio o vai da Caio”,<br />

ma un generico “tecnico <strong>di</strong> fiducia”,<br />

sarebbe stato più che sufficiente ed<br />

inoltre, avrebbe consentito <strong>di</strong> snellire<br />

le procedure <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> spiegazioni,<br />

che pare le Agenzie debbano dare<br />

alla marea <strong>di</strong> richiedenti, la quale dopo<br />

l’apparire degli spot, è sensibilmente


aumentata.<br />

Parlando a tutti i livelli <strong>di</strong>rigenziali<br />

dell’Agenzia <strong>di</strong> questo tema, sembra<br />

chiaro che sia al telefono verde, che<br />

agli sportelli, tutti i funzionari catastali<br />

debbano consigliare il citta<strong>di</strong>no che<br />

chiede spiegazioni, ad andare dal tecnico<br />

<strong>di</strong> fiducia, affinchè provveda con<br />

le procedure tecniche necessarie (tipi<br />

mappali e docfa).<br />

Ma siccome l’Italia ha <strong>di</strong>verse latitu<strong>di</strong>ni<br />

ed è normalmente patria <strong>di</strong> santi,<br />

<strong>di</strong> poeti, <strong>di</strong> navigatori e <strong>di</strong> fantasisti, in<br />

ogni Ufficio c’è <strong>di</strong> sicuro qualcuno che<br />

inventa qualcosa, passando inosservato<br />

tra i meandri delle norme ed oggi,<br />

anche degli spot.<br />

Se il citta<strong>di</strong>no sprovveduto, seguendo<br />

lo spot ra<strong>di</strong>otelevisivo, si presenta al<br />

funzionario catastale chiedendo cosa<br />

deve fare per non avere fasti<strong>di</strong>, può<br />

sentirsi <strong>di</strong>re ogni tipo <strong>di</strong> risposta, dove<br />

forse c’è anche spazio per qualche in<strong>di</strong>cazione<br />

anche <strong>di</strong>versa da quella ufficiale,<br />

magari sotto traccia rispetto a<br />

quella trasparenza che noi, assieme<br />

ai vertici catastali, da anni auspichiamo,<br />

nella lotta ai faccen<strong>di</strong>eri interni ed<br />

esterni dell’ambiente.<br />

Senza che nessuno si offenda, vi racconto<br />

un simpatico aneddoto, senza<br />

commenti.<br />

Recentemente in un grande Ufficio catastale<br />

del Sud, hanno chiuso il bar interno<br />

ed il ragazzo che faceva da anni<br />

il barista è stato licenziato. Ora sapete<br />

cosa fa? Farà il parcheggiatore abusivo<br />

(<strong>di</strong>rete voi) oppure venderà gelati nel<br />

chiosco <strong>di</strong> fronte. Ebbene no, ora presenta<br />

<strong>di</strong>ligentemente le pratiche docfa<br />

e pregeo, per conto terzi.<br />

Come detto più volte, queste figure,<br />

sono quelle più <strong>di</strong>fficili da estirpare e<br />

sono quelle che frenano le novità, il te-<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Rubrica????????<br />

titolo<br />

titolo<br />

Sottotitolo<br />

<strong>di</strong><br />

Didascalia<br />

Perchè questo bellissimo<br />

spot non consiglia il bravo<br />

citta<strong>di</strong>no che si deve<br />

re<strong>di</strong>mere, accatastando nei<br />

termini, a rivolgersi al<br />

suo tecnico <strong>di</strong> fiducia?<br />

lematico, la qualità degli aggiornamenti,<br />

la serietà del nostro impegno.<br />

Ormai può darsi che <strong>di</strong> questi, non ce<br />

ne siano rimasti molti, ma il malcostume<br />

continua laddove si riescono a<br />

mantenere antichi privilegi sotterranei,<br />

malcelati <strong>di</strong>etro l’ingenuità <strong>dei</strong> comportamenti<br />

normalmente coperti da<br />

una sprovveduta dabbenaggine o da<br />

una residua in<strong>di</strong>fferenza <strong>della</strong> vigilanza.<br />

Noi ormai da molti decenni, siamo <strong>di</strong>sponibili<br />

a farci parte <strong>di</strong>ligente con i<br />

nostri clienti e con l’intera società, nel<br />

proporre il rispetto delle norme, nel<br />

produrre gli accatastamenti <strong>di</strong> qualità,<br />

nel convincere l’utenza che il catasto è<br />

una cosa seria.<br />

Per dopo il 31 <strong>di</strong>cembre 2010, la legge<br />

prevede che ai fabbricati nascosti venga<br />

assegnata una ren<strong>di</strong>ta presunta, in<br />

attesa dell’accatastamento.<br />

6<br />

Bene, se i funzionari catastali per determinare<br />

una ren<strong>di</strong>ta presunta, impiegassero<br />

mezz’ora ciascuno del loro<br />

tempo lavorativo, non basterebbe un<br />

anno <strong>di</strong> mezz’ore, per calcolarle tutte,<br />

visto che si tratta <strong>di</strong> oltre due milioni e<br />

mezzo <strong>di</strong> unità immobiliari.<br />

Per questo, la norma prevede la possibilità<br />

che l’Agenzia si convenzioni con<br />

noi, per avere dal mondo professionale<br />

esterno un sensibile aiuto a chiudere<br />

in tempi ragionevoli, la campagna<br />

<strong>di</strong> assegnazione delle ren<strong>di</strong>te a questi<br />

immobili.<br />

Eppure, ci sono certe latitu<strong>di</strong>ni e certi<br />

uffici, che vorrebbero fare tutto da<br />

soli. Ma in quanto tempo? Da oggi alla<br />

pensione o da oggi entro sei mesi o<br />

un anno?<br />

Quin<strong>di</strong> noi siamo qui, forse anche non<br />

desiderati da qualcuno, ma <strong>di</strong>sponibili<br />

come sempre a collaborare, anche con<br />

gli straor<strong>di</strong>nari.<br />

Ma perché, per stimolare il lavoro già<br />

nostro, la collaborazione non è corrisposta<br />

subito e spassionatamente,<br />

anche da chi potrebbe pronunciare<br />

apertamente ed ufficialmente soltanto<br />

quelle poche paroline: “vai dal tuo tecnico<br />

<strong>di</strong> fiducia”?


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Ambiente<br />

Ancora sull’amianto<br />

art. 212 del d.lgs. 152/2006 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

<strong>di</strong> livio lacosegliaz<br />

Livio Lacosegliaz<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto anni dalla messa<br />

al bando dell’utilizzo dell’amianto per<br />

la produzione <strong>dei</strong> materiali da impiegare<br />

in moltissime attività nella vita quoti<strong>di</strong>ana,<br />

ancora oggi l’amianto rimane<br />

al centro dell’attenzione degli ecologisti<br />

e <strong>dei</strong> sanitari, per i danni che ha<br />

provocato alla salute dell’uomo, e che<br />

purtroppo, ancora oggi provoca.<br />

Risale al febbraio <strong>di</strong> quest’anno l’evento<br />

conosciuto come Quarta Conferenza<br />

regionale sull’amianto tenutasi<br />

a Trieste, che ha avuto quale scopo<br />

principale, quello <strong>di</strong> prendere atto <strong>di</strong><br />

ciò che è stato realizzato nel biennio<br />

trascorso con il coinvolgimento <strong>della</strong><br />

Commissione amianto ed in secondo<br />

luogo, quello <strong>di</strong> raccogliere proposte<br />

per migliorare l’azione <strong>di</strong> neutralizzazione<br />

<strong>dei</strong> prodotti ancora esistenti contenenti<br />

amianto e <strong>di</strong> renderli innocui.<br />

Non va <strong>di</strong>menticato a proposito, che<br />

sono 8400 i soggetti iscritti nel registro<br />

regionale degli esposti all’amianto,<br />

5072 hanno una malattia professionale<br />

riconosciuta, 1317 sono esposti domestici,<br />

2034 hanno subito un’esposizione<br />

ambientale e solo due debbono<br />

la loro malattia ad un hobby.<br />

Dall’anno 2000 al 2009, nella nostra<br />

regione sono stati registrati 522 casi <strong>di</strong><br />

8<br />

mesotelioma provocati dall’esposizione<br />

ad amianto (asbesto). Le province<br />

che mantengono il primato <strong>di</strong> queste<br />

<strong>di</strong>sgrazie sono Trieste e Gorizia, che<br />

risultano così essere le ban<strong>di</strong>ere nere<br />

nazionali, assieme a Genova e La Spezia.<br />

Queste province sono particolarmente<br />

esposte al rischio inquinamento<br />

da asbesto, dovuto alle loro caratteristiche<br />

intrinseche quali l’esistenza<br />

del porto, dove si effettua il carico e lo<br />

scarico <strong>di</strong> merci e nei pressi del quale,<br />

esistono industrie metalmeccaniche,<br />

delle costruzioni navali e <strong>di</strong> produzione<br />

chimica.<br />

Il settore e<strong>di</strong>le, presente in tutte le province,<br />

non registra casi preoccupanti<br />

<strong>di</strong> esposizione all’amianto, soprattutto<br />

per le attente attuazioni delle normative<br />

che vengono eseguite, in conseguenza<br />

<strong>della</strong> tutela <strong>della</strong> sicurezza nei<br />

luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

La commissione amianto, operante<br />

in ambito regionale con la stretta collaborazione<br />

delle unità operative <strong>di</strong><br />

prevenzione e sicurezza negli ambienti<br />

<strong>di</strong> lavoro, ha operato con impegno<br />

al fine <strong>di</strong> monitorare il programma <strong>di</strong><br />

sorveglianza sanitaria, intensificando<br />

la ricerca che ha contribuito alla realizzazione<br />

nel 2009, <strong>di</strong> tre progetti finaliz-


zati allo stoccaggio dell’amianto e alla<br />

decontaminazione <strong>di</strong> siti contenenti<br />

materiali con amianto. Va ricordata, in<br />

particolare la <strong>di</strong><strong>scarica</strong> <strong>di</strong> Porcia nella<br />

quale possono venir stoccati 100 mila<br />

metri cubi <strong>di</strong> amianto. Questa struttura<br />

rappresenta al momento l’unico<br />

riferimento concreto per la soluzione<br />

del problema dello stoccaggio che<br />

coinvolge tutto il territorio regionale.<br />

Attualmente sono stati raccolti e stoccati<br />

5 mila metri cubi.<br />

La <strong>di</strong><strong>scarica</strong> risulta pluricertificata per<br />

il grado <strong>di</strong> sicurezza che offre, vengono<br />

infatti monitorate costantemente<br />

sia l’aria, che l’acqua del sottosuolo<br />

per accertare che non vi siano <strong>di</strong>spersioni<br />

<strong>di</strong> cellule nocive.<br />

L’assessore regionale all’ambiente,<br />

ha riba<strong>di</strong>to l’importanza <strong>di</strong> intervenire<br />

sull’amianto in modo ra<strong>di</strong>cale, per lasciare<br />

alle nuove generazioni un ambiente<br />

migliore.<br />

Per questo motivo, ha detto, è necessario<br />

pensare a “sanare” il territorio<br />

dall’amianto e non soltanto a “stoccarlo”<br />

ed a proposito, ha sottolineato<br />

l’importanza <strong>di</strong> bonificare le aree inquinate,<br />

in modo da impe<strong>di</strong>re qualsiasi ulteriore<br />

contaminazione. Infatti, ha promesso,<br />

che in fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione<br />

del “Piano per lo smaltimento <strong>dei</strong> rifiuti<br />

urbani” verrà fatto anche un piano<br />

stralcio per l’eliminazione dell’amianto.<br />

Nella prospettiva dell’eliminazione<br />

totale dell’amianto, ci si avvicina sempre<br />

più all’adozione del proce<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong> inertizzazione dell’amianto me<strong>di</strong>ante<br />

fusione dello stesso (a 1600°) che lo<br />

trasformerebbe in un prodotto inerte,<br />

utilizzabile senza alcun pericolo.<br />

Il processo nella nostra regione non è<br />

ancora operativo, però risulta evidente<br />

che questo processo è l’unico che<br />

può garantire la completa bonifica e il<br />

risanamento dell’ambiente. Le forze<br />

politiche e la commissione regionale<br />

amianto se ne stanno occupando, ed<br />

è preve<strong>di</strong>bile che nel prossimo futuro<br />

tale processo <strong>di</strong> inertizzazione venga<br />

9<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

utilizzato. Come riscontriamo, la lotta<br />

contro l’eliminazione dell’amianto<br />

continua su <strong>di</strong>versi fronti, praticamente<br />

senza tregua.<br />

Anche il D. lgs. 9 aprile 2008 n. 81,<br />

che regolamenta la sicurezza e la tutela<br />

<strong>della</strong> salute <strong>dei</strong> lavoratori nei luoghi<br />

<strong>di</strong> lavoro, ne fa ampia <strong>di</strong>squisizione al<br />

capo terzo, Protezione dai rischi connessi<br />

al l’esposizione dell’amianto.<br />

L’articolato, molto dettagliato, tratta<br />

del campo <strong>di</strong> applicazione (art. 246)<br />

delle definizioni (art. 247) e degli obblighi<br />

del datore <strong>di</strong> lavoro riguardante<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>della</strong> presenza <strong>di</strong><br />

amianto (art. 248), la valutazione <strong>dei</strong><br />

rischi (art. 249), la notifica da inviare<br />

agli organi <strong>di</strong> vigilanza (art. 250), prima<br />

dell’inizio <strong>dei</strong> lavori, delle misure<br />

<strong>di</strong> prevenzione e protezione (art. 251),<br />

delle misure igieniche (art. 252), del<br />

controllo dell’esposizione (art. 253),<br />

del valore limite (art. 254) e delle operazioni<br />

particolari (art. 255).<br />

Per quanto riguarda i lavori <strong>di</strong> demolizione<br />

o rimozione dell’amianto, se ne occupa<br />

l’art. 256, i cui sette commi sono<br />

10<br />

tanto importanti che si ritiene <strong>di</strong> trascriverli<br />

integralmente qui <strong>di</strong> seguito.<br />

comma 1) I lavori <strong>di</strong> demolizione o <strong>di</strong><br />

rimozione dell’amianto possono<br />

essere effettuati solo da imprese<br />

rispondenti ai requisiti <strong>di</strong> cui all’art.<br />

212 del D. lgs. 3 aprile 2006 n. 152<br />

comma 2) Il datore <strong>di</strong> lavoro, prima<br />

dell’inizio <strong>dei</strong> lavori <strong>di</strong> demolizione<br />

o rimozione dell’amianto o <strong>di</strong> materiali<br />

contenenti amianto da e<strong>di</strong>fici,<br />

strutture, apparecchi e impianti,<br />

nonché dai mezzi <strong>di</strong> trasporto, pre<strong>di</strong>spone<br />

un piano <strong>di</strong> lavoro.<br />

comma 3) Il piano <strong>di</strong> cui a comma 2<br />

prevede le misure necessarie per<br />

garantire la sicurezza e la salute <strong>dei</strong><br />

lavoratori sul luogo <strong>di</strong> lavoro e la<br />

protezione dell’ambiente esterno.<br />

comma 4) Il piano, in particolare, prevede<br />

e contiene informazioni sui<br />

seguenti punti:<br />

a. rimozione dell’amianto o <strong>dei</strong> ma-<br />

teriali contenenti amianto prima<br />

dell’applicazione delle tecniche <strong>di</strong>


Generazione Breda.<br />

Da sempre<br />

il portone<br />

delle famiglie<br />

italiane.<br />

Le foto <strong>di</strong> questa campagna sono state realizzate con i <strong>di</strong>pendenti Breda ed i loro fi gli che ogni giorno con<strong>di</strong>vidono il successo <strong>di</strong> una grande azienda e <strong>di</strong> una grande famiglia.<br />

Foto Paolo Gallo - Art Director Asia Breda<br />

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<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

12<br />

demolizione, a meno che tale rimozione<br />

non possa costituire per<br />

i lavoratori un rischio maggiore <strong>di</strong><br />

quello rappresentato dal fatto che<br />

l’amianto o i materiali contenenti<br />

amianto vengano lasciati sul posto;<br />

b. fornitura ai lavoratori <strong>di</strong> idonei <strong>di</strong>-<br />

spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale;<br />

c. verifica dell’assenza <strong>di</strong> rischi do-<br />

vuti all’esposizione all’amianto sul<br />

luogo <strong>di</strong> lavoro, al termine <strong>dei</strong> lavori<br />

<strong>di</strong> demolizione o <strong>di</strong> rimozione<br />

dell’amianto;<br />

d. adeguate misure per la protezione<br />

e la decontaminazione del personale<br />

incaricato <strong>dei</strong> lavori;<br />

e. adeguate misure per la protezione<br />

<strong>dei</strong> terzi e per la raccolta e lo smaltimento<br />

<strong>dei</strong> materiali;<br />

f.<br />

adozione, nel caso in cui sia previ-<br />

sto il superamento <strong>dei</strong> valori limite<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 254, delle misure <strong>di</strong> cui<br />

all’ 255, adattandole alle particolari<br />

esigenze del lavoro specifico;<br />

g. natura <strong>dei</strong> lavori, data <strong>di</strong> inizio e<br />

loro durata presumibile;<br />

h. luogo ove i lavori verranno effettua-<br />

ti;<br />

i.<br />

tecniche lavorative adottate per la<br />

rimozione dell’amianto;<br />

l. caratteristiche delle attrezzature<br />

o <strong>di</strong>spositivi che si intendono utilizzare<br />

per attuare quanto previsto<br />

dalle lettere d) ed e).<br />

comma 5) Copia del piano <strong>di</strong> lavoro<br />

è inviata all’organo <strong>di</strong> vigilanza, almeno<br />

30 giorni prima dell’inizio <strong>dei</strong><br />

lavori. Se entro il periodo <strong>di</strong> cui al<br />

precedente capoverso l’organo <strong>di</strong><br />

vigilanza non formula motivata richiesta<br />

<strong>di</strong> integrazione o mo<strong>di</strong>fica<br />

del piano <strong>di</strong> lavoro e non rilascia<br />

prescrizione operativa, il datore <strong>di</strong><br />

lavoro può eseguire i lavori. L’obbligo<br />

del preavviso <strong>di</strong> trenta giorni<br />

prima dell’inizio <strong>dei</strong> lavori non si<br />

applica nei casi <strong>di</strong> urgenza. In tale<br />

ultima ipotesi, oltre alla data <strong>di</strong> inizio,<br />

deve essere fornita dal datore<br />

<strong>di</strong> lavoro in<strong>di</strong>cazione dell’orario <strong>di</strong><br />

inizio delle attività.<br />

comma 6) L’invio <strong>della</strong> documentazione<br />

<strong>di</strong> cui al comma 5 sostituisce gli<br />

adempimenti <strong>di</strong> cui all’art. 250 che<br />

tratta <strong>della</strong> notifica.<br />

comma 7) Il datore <strong>di</strong> lavoro provvede<br />

affinchè i lavoratori o i loro rappresentanti<br />

abbiano accesso alla documentazione<br />

<strong>di</strong> cui al comma 4.<br />

Gli articoli successivi trattano dell’obbligo<br />

che il datore <strong>di</strong> lavoro ha, <strong>di</strong> informare<br />

i lavoratori e <strong>di</strong> formarli in<br />

modo da acquisire le conoscenze<br />

necessarie in materia <strong>di</strong> protezione<br />

e prevenzione dall’amianto (art. 257<br />

e 258). Successivamente i lavoratori<br />

dovranno essere perio<strong>di</strong>camente sottoposti<br />

a controllo sanitario (art. 259).<br />

Nel caso <strong>di</strong> esposizione superiore a<br />

quella limite, che è <strong>di</strong> un decimo <strong>di</strong><br />

0.1 fibre per centimetro cubo <strong>di</strong> aria,<br />

misurata come me<strong>di</strong>a ponderata nel<br />

tempo <strong>di</strong> otto ore, il datore <strong>di</strong> lavoro<br />

iscrive il soggetto nel registro <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 243. Quest’ultimo, provvede a<br />

conservare la cartella clinica per i successivi<br />

quarant’anni dall’esposizione<br />

(art. 260).<br />

Nei casi accertati <strong>di</strong> mesotelioma, si<br />

provvede ad iscriverli nel registro nazionale<br />

<strong>dei</strong> Mesoteliomi, costituito e<br />

tenuto presso l’ISPESL.


E<strong>di</strong>lizia<br />

Autorizzazioni paesaggistiche<br />

semplificate<br />

Per ora le norme statali approvate, sono efficaci soltanto nelle regioni a<br />

statuto “or<strong>di</strong>nario”<br />

<strong>di</strong> lucio Barbiero<br />

Il mese <strong>di</strong> giugno<br />

scorso il Consiglio<br />

<strong>dei</strong> Ministri ha licenziato<br />

il proce<strong>di</strong>mentosemplificato<br />

per il rilascio<br />

dell’autorizzazione<br />

paesaggistica<br />

per gli interventi <strong>di</strong> modesta entità.<br />

Possiamo <strong>di</strong>re finalmente che è stata<br />

data attuazione all’art.146, comma 9<br />

Dlgs. 42/2004 denominato anche Co<strong>di</strong>ce<br />

Urbani, il quale appunto prevede<br />

l’attuazione <strong>di</strong> mo<strong>di</strong> ed iter per lo snellimento<br />

e la concentrazione <strong>dei</strong> proce<strong>di</strong>menti<br />

amministrativi.<br />

Le semplificazioni previste nella nuova<br />

<strong>di</strong>sposizione legislativa trovano imme<strong>di</strong>ata<br />

applicazione nelle Regioni a Statuto<br />

Or<strong>di</strong>nario, mentre le Regioni a Statuto<br />

Speciale e le Provincie autonome<br />

“per poter utilizzare le semplificazioni<br />

procedurali dovranno entro 180 giorni<br />

dalla data del 10 settembre 2010 adottare”<br />

le norme necessarie a <strong>di</strong>sciplinare<br />

tali proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> autorizzazione<br />

paesaggistica semplificata nel rispetto<br />

<strong>dei</strong> criteri fissati dal regolamento ed<br />

in conformità ai relativi stati e norme <strong>di</strong><br />

attuazione.<br />

Dunque nel territorio regionale, per ora<br />

si continua ad operare con le procedure<br />

legislative precedenti all’entrata in<br />

vigore delle norme statali, tenendo presente<br />

che qualora entro 180 giorni ( entro<br />

il 9 marzo 2011) la nostra Regione<br />

non riesca a licenziare la normativa regionale<br />

si dovrà operare con la normativa<br />

semplificata statale (regioni a statuto<br />

or<strong>di</strong>nario).<br />

E’ auspicabile che la struttura regionale<br />

possa intervenire subito nella “regionalizzazione“<br />

<strong>della</strong> normativa, adattando il<br />

più possibile le <strong>di</strong>sposizioni semplificate,<br />

alla varietà <strong>dei</strong> paesaggi regionali .<br />

Anche se le semplificazioni in parola<br />

nella nostra regione sono “congelate“,<br />

è comunque interessante ed utile per<br />

i nostri lettori, riassumere qui <strong>di</strong> seguito<br />

le semplificazioni <strong>di</strong> cui si tratta, che<br />

possiamo <strong>di</strong>stinguere in tre<strong>di</strong>ci casi procedurali.<br />

a. in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> 39 tipologie <strong>di</strong> interventi<br />

soggetti a procedura semplificata<br />

al fine <strong>di</strong> dare certezza e uniformità<br />

sull’intero territorio nazionale<br />

(si stima costituiscano il 75% del totale<br />

<strong>dei</strong> proce<strong>di</strong>menti autorizzativi);<br />

b. obbligo <strong>di</strong> confezionare l’istanza unicamente<br />

con la relazione paesaggistica<br />

semplificata, redatta da un tecni-<br />

13<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

14<br />

co abilitato che attesta la conformità<br />

dell’intervento alla <strong>di</strong>sciplina del paesaggio<br />

e alla <strong>di</strong>sciplina urbanisticoe<strong>di</strong>lizia<br />

vigente ;<br />

c. corsia preferenziale alle presentazioni<br />

<strong>dei</strong> documenti per via telematica<br />

o tramite lo sportello unico (ove costituito,<br />

in casi <strong>di</strong> istanze <strong>di</strong> attività<br />

industriali o artigianali);<br />

d. riduzione del 40% <strong>dei</strong> tempi massimi<br />

del proce<strong>di</strong>mento rispetto alla<br />

procedura or<strong>di</strong>naria (si passa infatti<br />

da 105 a 60 giorni);<br />

e. introduzione dello screening imme<strong>di</strong>ato<br />

al fine <strong>di</strong> verificare se l’intervento<br />

è soggetto alla procedura autorizzativa<br />

or<strong>di</strong>naria o semplificata, ovvero<br />

sia esonerato ai sensi dell’art. 149;<br />

f. previsione <strong>della</strong> verifica preliminare<br />

<strong>della</strong> conformità dell’intervento alla<br />

<strong>di</strong>sciplina urbanistico-e<strong>di</strong>lizia vigente<br />

(in caso <strong>di</strong> contrasto non vi sarà luogo<br />

a procedere sulla domanda e <strong>di</strong><br />

un tanto viene data comunicazione<br />

al richiedente);<br />

g. previsione del <strong>di</strong>niego <strong>di</strong>retto<br />

dell’istanza da parte dell’Amministrazione<br />

competente, in caso <strong>di</strong> determinazione<br />

negativa <strong>di</strong> conformità/<br />

compatibilità paesaggistica, senza<br />

necessità <strong>di</strong> far intervenire il Soprintendente;<br />

h. possibilità per l’interessato – in caso<br />

<strong>di</strong> rigetto dell’istanza da parte<br />

dell’Amministrazione competente -<br />

<strong>di</strong> richiedere la determinazione del<br />

Soprintendente, il quale con prov-


ve<strong>di</strong>mento definitivo, rilascia <strong>di</strong>rettamente<br />

l’autorizzazione o nega a sua<br />

volta l’istanza;<br />

i. previsione <strong>della</strong> motivazione per relationem<br />

da parte dell’Amministrazione<br />

competente in sede <strong>di</strong> rilascio<br />

dell’autorizzazione, conforme al parere<br />

vincolante favorevole del Soprintendente;<br />

l. previsione del rigetto dell’istanza da<br />

parte del Soprintendente, in caso <strong>di</strong><br />

parere negativo;<br />

m. previsione <strong>di</strong> non vincolatività del<br />

parere del Soprintendente, qualora<br />

l’area interessata dall’intervento sia<br />

assoggettata ad un vincolo o ad un<br />

piano paesaggistico che contenga<br />

specifiche prescrizioni d’uso;<br />

n. imme<strong>di</strong>ata efficacia dell’autorizzazione<br />

paesaggistica (non trova applicazione<br />

la moratoria <strong>di</strong> 30 giorni <strong>di</strong> cui<br />

al comma 11 dell’art. 146);<br />

o. facoltatività (e non obbligatorietà) <strong>di</strong><br />

acquisire il parere delle Commissioni<br />

locali per il paesaggio.<br />

15<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Catasto<br />

Presentate a Roma le ultime novità<br />

nel campo dell’Aggiornamento<br />

del Catasto<br />

la legge 122/2010, e la nuova versione <strong>di</strong> Pregeo,<br />

aprono nuovi scenari ed opportunità per la categoria <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong><br />

<strong>di</strong> luigi Francescutti<br />

Luigi Francescutti<br />

Dal 1° Giugno ad oggi sono già trascor-<br />

si più <strong>di</strong> quattro mesi <strong>di</strong> intenso lavoro<br />

con la nuova versione del “PREGEO<br />

10”; certamente tutti coloro che operano<br />

con tale programma hanno avuto<br />

modo fin dall’inizio, <strong>di</strong> rendersi conto<br />

delle tante <strong>di</strong>fficoltà e delle criticità<br />

che la complessa procedura faceva<br />

emergere ad ogni nuova prestazione:<br />

Tipo Mappale o Frazionamento che<br />

fosse, sia che si trattasse <strong>di</strong> un lavoro<br />

semplice o <strong>di</strong> uno più complesso.<br />

Sapevamo ed eravamo consapevoli,<br />

che nell’applicazione <strong>di</strong> Pregeo 10,<br />

avremmo incontrato tante <strong>di</strong>fficoltà,<br />

del resto è stato così ad ogni cambiamento<br />

<strong>di</strong> versione e certo eravamo<br />

preparati ma francamente a queste<br />

cose, non ci si abitua tanto facilmente<br />

ed a conti fatti, è risultato che non ci<br />

siamo preparati abbastanza. Probabilmente<br />

tutto ciò anche a causa <strong>della</strong> poca<br />

sperimentazione, ma <strong>di</strong> sicuro, per la<br />

nostra premura <strong>di</strong> produrre gli elaborati<br />

e per la mancata conoscenza del nuovo.<br />

Le <strong>di</strong>fficoltà sono state maggiori <strong>di</strong><br />

quelle che potevamo immaginare; con<br />

i buoni rapporti che intratteniamo tra<br />

colleghi, ci siamo sentiti spesso, personalmente<br />

e per telefono, per scambi<br />

<strong>di</strong> opinioni, domande, impressioni,<br />

16<br />

soluzioni da cercare e trovare, ad ogni<br />

elaborazione <strong>dei</strong> nostri dati. Colloqui <strong>di</strong><br />

questo tenore: “Tu come fai? Secondo<br />

te a quale tipologia appartiene questo<br />

tipo? … La procedura mi da questa tipologia<br />

<strong>di</strong> errore…una volta corretto,<br />

ricompare ma…- È una modesta entità<br />

o come la considero?” … sono stati<br />

all’or<strong>di</strong>ne del giorno e molto consueti<br />

fino ad oggi e certamente ora continueranno<br />

e si moltiplicheranno.<br />

In ogni caso, questi confronti tra colleghi,<br />

con scambi <strong>di</strong> pareri, <strong>di</strong> ipotesi<br />

e presunte soluzioni, trovate spesso<br />

anche con l’aiuto <strong>della</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>dei</strong><br />

Tecnici dell’Agenzia del Territorio (i quali<br />

anche interrompendo il loro lavoro, ci<br />

hanno fatto sempre ed in ogni modo,<br />

portare a termine il nostro) ci hanno<br />

fatto crescere e magari con un sospiro<br />

<strong>di</strong> sollievo, abbiamo preso atto che<br />

per fortuna il buon vecchio Pregeo 9 ci<br />

salva sempre in corner. É altrettanto<br />

vero però, che molti <strong>di</strong> questi problemi<br />

sono stati affrontati e nel nostro piccolo<br />

risolti, solamente provando e riprovando,<br />

leggendo e rileggendo più e più<br />

volte le norme e tutte le circolari che in<br />

breve tempo l’Agenzia ha emanato.<br />

Oggi infatti, grazie anche al lavoro del<br />

nostro Consiglio Nazionale ed alla col-


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

"Il Pensiero del Bosco",<br />

opera esposta in una<br />

manifestazione, svoltasi<br />

a Roma, organizzata dal<br />

Corpo Forestale dello<br />

Stato e realizzata da una<br />

famiglia <strong>di</strong> intagliatori,<br />

padre e figlio, anch'essi<br />

forestali.<br />

laborazione instaurata con il vertice<br />

dell’Agenzia del Territorio, siamo informati<br />

su tutto, ad<strong>di</strong>rittura qualche volta<br />

abbiamo la fortuna <strong>di</strong> conoscere le<br />

cose <strong>di</strong> nostro interesse, prima dello<br />

stesso personale periferico dell’Agenzia.<br />

Un tempo trascorrevano anche alcuni<br />

mesi dall’emissione <strong>di</strong> una nuova<br />

norma o circolare esplicativa, prima<br />

che noi professionisti ne avessimo conoscenza.<br />

Potevamo considerarlo un vero colpo<br />

<strong>di</strong> fortuna, quando qualcuno <strong>di</strong> noi conosceva<br />

<strong>di</strong>rettamente qualche <strong>di</strong>rigente<br />

o tecnico dell’ufficio e magari grazie<br />

a questa conoscenza, riusciva ad ottenere<br />

qualche fotocopia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni<br />

18<br />

a loro riservate, da fotocopiare a nostra<br />

volta.<br />

A ben pensarci, le mo<strong>di</strong>fiche alle procedure<br />

del Catasto <strong>dei</strong> Terreni nel periodo<br />

antecedente al Pregeo, non erano molto<br />

frequenti. C’era stata un’importante<br />

unificazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e modalità<br />

operative con il D.P.R. 650/72, qualche<br />

circolare interna ecc. e non molto altro.<br />

Le nuove tecnologie, l’informatica,<br />

internet ed il rapporto collaborativo in<br />

atto, ci consentono <strong>di</strong> avere conoscenza<br />

delle novità in tempi molto rapi<strong>di</strong>,<br />

praticamente nella stessa giornata<br />

dell’emissione ufficiale e <strong>della</strong> firma da<br />

parte del Direttore dell’Agenzia e spesso<br />

anche prima.


Per questo aggiungo che ognuno deve<br />

farsi scrupolo <strong>di</strong> parlare con i colleghi,<br />

evidenziare i problemi, frequentare il<br />

<strong>Collegio</strong> ed i colleghi <strong>della</strong> Commissione<br />

Catasto, consultare i vari siti del<br />

<strong>Collegio</strong>, dell’Agenzia, <strong>di</strong> Geoweb ed<br />

anche gli altri che trattano questi argomenti.<br />

Naturalmente tutte le anomalie<br />

<strong>della</strong> nuova procedura riscontrate<br />

e segnalate opportunamente ( ed anche<br />

risolte ove possibile in tempi più o<br />

meno brevi) in tutto il territorio nazionale,<br />

sono state raccolte dai responsabili<br />

del nostro Consiglio Nazionale facenti<br />

parte del tavolo tecnico <strong>di</strong> lavoro presso<br />

l’Agenzia del Territorio.<br />

Infatti, Bruno Razza e Pino Mangione<br />

(anche Presidente AGIT) ed anche altri<br />

colleghi <strong>di</strong>sponibili, si sono prestati<br />

a raccogliere tutti questi elementi per<br />

poi trasferirli alla Direzione Generale<br />

dell’Agenzia ed alla Sogei, i quali ascoltando<br />

e recependo tanti suggerimenti,<br />

si sono convinti <strong>di</strong> tenerne conto nel<br />

mettere a punto una versione nuova<br />

e migliorata del programma. Così,<br />

siamo stati invitati alla presentazione<br />

ufficiale ed in anteprima, <strong>della</strong> nuova<br />

versione <strong>di</strong> Pregeo 10, organizzata dal<br />

nostro Consiglio Nazionale con la Direzione<br />

Centrale dell’Agenzia, che si è<br />

tenuta il 15 <strong>di</strong> ottobre scorso a Roma.<br />

Nel corso <strong>della</strong> presentazione, tenutasi<br />

nella sala “Trilussa” <strong>della</strong> Cassa Nazionale<br />

<strong>di</strong> Previdenza ed Assistenza <strong>Geometri</strong>,<br />

gremita <strong>di</strong> colleghi provenienti da<br />

tutt’Italia, il presentatore e moderatore<br />

dell’evento, il nostro noto ed apprezzato<br />

Consigliere Nazionale Bruno Razza,<br />

ha esposto in un rapido resoconto, le<br />

ultime e più importanti novità per la<br />

nostra categoria: l’emissione del D.L.<br />

78 tramutato nella L. 122 del 30 Luglio<br />

2010; il provve<strong>di</strong>mento del Direttore<br />

dell’Agenzia del 16/09 n.47477 sulla<br />

possibilità per noi <strong>di</strong> ottenere le planimetrie<br />

NCEU (già in vigore ed attuabile<br />

dal 20/10 us.) conservando scrupolosamente<br />

agli atti in nostro possesso, la<br />

delega conferitaci dai nostri clienti; la<br />

certificazione <strong>di</strong> conformità tra lo stato<br />

<strong>di</strong> fatto e le planimetrie; la possibilità<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare <strong>dei</strong> certificatori in materia<br />

catastale (prestando però attenzione: a<br />

solo ciò che, come da Bruno Razza stesso<br />

affermato, “è in or<strong>di</strong>ne” può essere<br />

certificato; per contro, ciò che “non è<br />

in or<strong>di</strong>ne” è bene che, con la professionalità<br />

e lo scrupolo che ci <strong>di</strong>stingue,<br />

venga messo in or<strong>di</strong>ne). Altra importante<br />

possibilità sarà per noi quella, previo<br />

un breve corso <strong>di</strong> istruzione ed una<br />

specifica convenzione con l’Agenzia,<br />

<strong>di</strong> attribuire la Ren<strong>di</strong>ta presunta a quei<br />

fabbricati che non risultano censiti. Se<br />

la Ren<strong>di</strong>ta, comè previsto entro brevi<br />

tempi, verrà attribuita provvisoriamente<br />

dall’Ufficio, è possibile che la stessa<br />

per svariati e comprensibili motivi sarà<br />

più alta del dovuto e quin<strong>di</strong> dovrà essere<br />

nostra cura consigliare bene i nostri<br />

clienti nel procedere spe<strong>di</strong>tamente<br />

all’aggiornamento necessario, evitando<br />

così maggiori costi. E’ seguito un<br />

breve ma significativo intervento del<br />

Presidente Fausto Savol<strong>di</strong> sulle tante<br />

opportunità <strong>di</strong> lavoro che ci aspettano in<br />

accordo con l’Agenzia del Territorio; ha<br />

parlato sul mantenimento <strong>della</strong> nostra<br />

specifica competenza e conoscenza in<br />

materia catastale, sulla grande responsabilità<br />

civile che il nostro lavoro comprende,<br />

sul grande numero <strong>di</strong> colleghi<br />

che si occupano ed operano in modo<br />

esclusivo con il Catasto, su tante altre<br />

novità ed opportunità che aspettano<br />

sia i nostri giovani studenti che i nostri<br />

giovani colleghi e su altre nuove pro-<br />

19<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

spettive <strong>di</strong> lavoro in corso <strong>di</strong> definizione<br />

e perfezionamento.<br />

L’Ing. Franco MAGGIO – Direttore Centrale<br />

Cartografia, Catasto e Pubblicità<br />

Immobiliare dell’Agenzia, - ci ha poi<br />

esposto una serie <strong>di</strong> novità scaturite<br />

dalla reciproca collaborazione e grazie<br />

alla raccolta <strong>dei</strong> suggerimenti pervenutigli;<br />

ci ha nuovamente parlato <strong>della</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> “<strong>scarica</strong>re” le planimetrie<br />

NCEU e l’elaborato planimetrico, in alcune<br />

province già da luglio; ma ci ha<br />

anche consigliato <strong>di</strong> usare tale modalità<br />

con parsimonia, dato l’aumento consistente<br />

<strong>di</strong> accessi al sito dell’Agenzia,<br />

che potrebbe creare qualche problema<br />

<strong>di</strong> sovraffollamento <strong>dei</strong> server e <strong>della</strong><br />

banca dati.<br />

Ci ha parlato delle unità immobiliari non<br />

censite, dell’attribuzione <strong>della</strong> Ren<strong>di</strong>ta<br />

Presunta, <strong>della</strong> necessità <strong>di</strong> provvedere<br />

a completare il censimento <strong>di</strong> tutte<br />

le U.I.; <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> elusione o evasione<br />

fiscale; <strong>di</strong> responsabilizzazione del<br />

citta<strong>di</strong>no, <strong>di</strong> sanzioni per chi non provvede<br />

ad accatastare (che ora sono minime,<br />

ma che via via <strong>di</strong>venteranno più<br />

elevate), <strong>di</strong> una campagna pubblicitaria<br />

con spot ra<strong>di</strong>ofonici e televisivi a cura<br />

dell’Agenzia, per stimolare ed invitare<br />

i proprietari ad accatastare soprattutto<br />

i fabbricati nascosti e mai <strong>di</strong>chiarati al<br />

Catasto. In sostanza, grazie al controllo<br />

incrociato con AGEA, con i Comuni e<br />

con il costante e perio<strong>di</strong>co rilevamento<br />

fotografico del territorio, non ci sarà più<br />

tregua per il non accatastato. L’instancabile<br />

Ing. Flavio Ferrante, Capo Area<br />

Cartografia <strong>della</strong> Direzione Centrale,<br />

ci ha poi esposto una nutrita serie <strong>di</strong><br />

dati ed informazioni sui risultati più che<br />

sod<strong>di</strong>sfacenti che questo primo periodo<br />

<strong>di</strong> lavoro ha prodotto in tutta Italia;<br />

dati che, a livello nazionale, conferma-<br />

20<br />

no la vali<strong>di</strong>tà <strong>della</strong> procedura. Si pensi<br />

che nel mese <strong>di</strong> Agosto, dopo circa tre<br />

mesi dall’attivazione <strong>della</strong> procedura <strong>di</strong><br />

Pregeo 10 e <strong>di</strong> monitoraggio dell’attività,<br />

sono già stati trattati 30.628 lavori.<br />

Di questa notevole quantità, in alcuni<br />

Uffici viene presentato oltre l’80% <strong>di</strong><br />

atti per l’approvazione automatica e <strong>di</strong><br />

questi, oltre il 60% è stato approvato in<br />

via completamente automatica, alleggerendo<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> molto il lavoro degli<br />

Uffici. Un altro 30% ha dovuto essere<br />

smaltito <strong>di</strong>rettamente dal personale<br />

dell’Agenzia. Solo un’ esigua quantità<br />

era errata, ed una quantità ancora<br />

minore, ha dovuto essere annullata.<br />

Aggiungo però, che le slides da Lui<br />

presentate con una certa enfasi, mi è<br />

parso fossero concentrate in due zone<br />

del Sud o del centro, probabilmente<br />

“le più <strong>di</strong>ligenti e virtuose” in questo<br />

frangente. Avrei voluto poter approfon<strong>di</strong>re<br />

la conoscenza <strong>dei</strong> dati e <strong>della</strong><br />

situazione delle nostre aree, che mi<br />

pare sia significatamente meno rosea.<br />

La nuova versione <strong>di</strong> Pregeo 10, oltre<br />

ad aver corretto tanti piccoli errori, ampliato<br />

la casistica delle possibilità senza<br />

aumentare il numero delle tipologie, ha<br />

anche mo<strong>di</strong>ficato sostanzialmente l’interfaccia;<br />

anche per questo nella nuova<br />

versione, all’aiuto in linea del programma<br />

è stata aggiunta una parte che riguarda<br />

le spiegazioni sulle mo<strong>di</strong>fiche<br />

effettuate. Ferrante ha riba<strong>di</strong>to infine la<br />

sua sod<strong>di</strong>sfazione per la grande collaborazione,<br />

già evidenziata e rinsaldata<br />

in occasione del convegno nazionale<br />

SIFET a Cagliari nel Giugno <strong>di</strong> quest’anno,<br />

tra i vertici dell’Agenzia del Territorio<br />

ed il nostro Consiglio Nazionale;<br />

collaborazione che evidenzia la nostra<br />

prevalenza in materia catastale e che<br />

noi, (come ricordatoci dal Presidente


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<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Altra opera in fase <strong>di</strong><br />

realizzazione dai<br />

due forestali:<br />

un cinghiale ricavato<br />

da un tronco <strong>di</strong> abete.<br />

Savol<strong>di</strong>) non dobbiamo lasciarci sfuggire;<br />

prova ne è questa presentazione ai<br />

Collegi <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>, temporalmente<br />

tenutasi ad<strong>di</strong>rittura prima <strong>della</strong> presentazione<br />

alle Agenzie <strong>Provincia</strong>li. L’ing.<br />

Salvatore D’Amico, dell’Ufficio sistemi<br />

cartografici e metodologie operative,<br />

ci ha esposto velocemente quali sono<br />

state le correzioni degli errori nella versione<br />

in uso; i nuovi controlli inseriti nel<br />

service pack <strong>della</strong> procedura Pregeo 10<br />

e l’aumento a “n” numeri <strong>di</strong> particelle<br />

trattate. Ad esempio è stato corretto<br />

il malfunzionamento <strong>della</strong> procedura<br />

nell’emissione <strong>dei</strong> <strong>di</strong>agnostici <strong>di</strong> errori<br />

<strong>di</strong> elaborazione che, sebbene rimossi,<br />

non venivano eliminati a seguito <strong>di</strong><br />

nuova elaborazione; è stato consentito<br />

l’impiego <strong>di</strong> più <strong>di</strong> due PF in presenza<br />

<strong>di</strong> un Punto Ausiliario; è stato stabilito<br />

che Punti vertice e <strong>di</strong>rezione, non devono<br />

essere considerati oggetto del<br />

rilievo. Nella nuova versione, l’estratto<br />

<strong>di</strong> mappa conterrà tutti i PF che ricadono<br />

entro un raggio <strong>di</strong> 1000 m dal centro<br />

del rilievo; aumenterà il numero <strong>di</strong><br />

particelle trattabili nel caso <strong>di</strong> tipologie<br />

che ne consideravano solo una o due;<br />

22<br />

sarà possibile replicare <strong>di</strong> “n” volte le<br />

operazioni effettuate con il modello<br />

censuario per una particella, così come<br />

sopprimere una o due particelle e la<br />

costituzione <strong>di</strong> una o due, estesa ad<br />

“n” volte ed aggiunta la combinazione<br />

multipla del criterio. Ha poi effettuato<br />

<strong>di</strong>versi esempi pratici <strong>di</strong> compilazione<br />

<strong>dei</strong> Modelli censuari <strong>di</strong> alcune tipologie,<br />

presentando infine una tabella <strong>di</strong><br />

confronto delle <strong>di</strong>versità tra l’attuale<br />

versione e quella nuova. L’Ing. Demetrio<br />

Poma ed il Geom. Fabrizio Bisti,<br />

ci hanno presentato poi alcune novità<br />

evolutive che <strong>di</strong>verranno operative in<br />

seguito e che sono: un’estensione del<br />

trattamento <strong>di</strong> approvazione automatica<br />

per i tipi particellari e per gli atti <strong>di</strong><br />

rettifica <strong>di</strong> misure errate; un adeguamento<br />

alle tipologie già esistenti; la<br />

gestione delle particelle Demaniali, <strong>di</strong><br />

quelle multiqualità (la doppia coltura a<br />

seguito <strong>di</strong> accertamenti AGEA); la realizzazione<br />

<strong>di</strong> una procedura assistita<br />

per l’in<strong>di</strong>viduazione ed il suggerimento<br />

<strong>della</strong> corretta tipologia dell’atto <strong>di</strong><br />

aggiornamento. In fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>gitazione<br />

<strong>della</strong> Ditta, inoltre nel caso <strong>di</strong> errore <strong>di</strong><br />

qualche dato, sarà possibile recuperare<br />

l’intestazione corretta <strong>di</strong>rettamente dal<br />

file dall’estratto. Nel caso <strong>di</strong> Tipo mappale<br />

per nuova costruzione, dovranno<br />

essere presenti almeno due punti per<br />

l’inquadramento dell’oggetto del rilievo<br />

nella particella; la fusione <strong>di</strong> particelle o<br />

<strong>di</strong> particelle derivate che non <strong>di</strong>venteranno<br />

Ente Urbano, sarà possibile solo<br />

se le stesse avranno la medesima qualità<br />

e classe; sarà aggiunto l’inserimento<br />

automatico <strong>di</strong> controllo delle stazioni<br />

isolate e numerose altre correzioni oltre<br />

ad aggiunte <strong>di</strong> nuove funzioni. Ci<br />

è stata presentata infine una serie <strong>di</strong><br />

novità che verranno inserite in un’ulte-


iore versione nuova ed aggiornata <strong>di</strong><br />

Pregeo, probabilmente nel primo semestre<br />

del 2011 (con inserimento <strong>di</strong><br />

eventuali annotazioni ed altro ancora).<br />

A conclusione dell’intensa e proficua<br />

mattinata e’ avvenuto poi un acceso<br />

ed animato <strong>di</strong>battito tra la platea ed il<br />

tavolo <strong>dei</strong> relatori, con scambio <strong>di</strong> domande,<br />

<strong>di</strong> dubbi e richieste incrociati<br />

a risposte che, l’amico Bruno Razza<br />

è riuscito a controllare e contenere<br />

grazie alla sua esperienza e pazienza,<br />

unite alla conoscenza degli argomenti<br />

e delle persone. Una prima richiesta,<br />

venuta da un collega <strong>di</strong> Siracusa, verteva<br />

sulle monografie presenti in banca<br />

dati dell’Agenzia e non <strong>scarica</strong>bili,<br />

un’altra da un collega <strong>di</strong> Arezzo, ha riguardato<br />

la possibilità <strong>di</strong> <strong>scarica</strong>re dallo<br />

Stu<strong>di</strong>o i libretti <strong>dei</strong> lavori “approvati” (io<br />

mi permetto <strong>di</strong> correggere la richiesta,<br />

e suggerire libretti “originali”). Il mio<br />

modesto contributo alla <strong>di</strong>scussione,<br />

per tentare <strong>di</strong> chiarire alcune problematiche<br />

che emergono e che spesso<br />

<strong>di</strong>sturbano, è stato quello <strong>di</strong> reiterare<br />

analoghe mie precedenti richieste<br />

e <strong>di</strong> domandare all’Ing. Maggio, la<br />

possibilità <strong>di</strong> poter <strong>scarica</strong>re dal sito<br />

dell’Agenzia anche le monografie <strong>dei</strong><br />

punti trigonometrici, almeno <strong>di</strong> quelle<br />

da noi pre<strong>di</strong>sposte, soprattutto per la<br />

corretta in<strong>di</strong>viduazione del riferimento<br />

altimetrico, spesso troppo generico; e<br />

la possibilità inoltre, <strong>di</strong> richiedere e prelevare<br />

anche dallo Stu<strong>di</strong>o le mappe con<br />

la funzione <strong>di</strong> “mappe limitrofe”, molto<br />

utile nel caso <strong>di</strong> fogli contigui. Conclusa<br />

l’assemblea, avendo a <strong>di</strong>sposizione<br />

alcune ore prima dell’orario <strong>di</strong> rientro a<br />

U<strong>di</strong>ne, con gli amici e colleghi provenienti<br />

dagli altri Collegi <strong>della</strong> Regione ci<br />

siamo trovati a pranzo, continuando le<br />

<strong>di</strong>scussioni e facendo programmi per<br />

eventuali incontri <strong>di</strong>vulgativi a livello<br />

ristretto o regionale. Poi chi avendo altri<br />

impegni e programmi, chi dovendo<br />

rimettersi in viaggio, ci siamo cor<strong>di</strong>almente<br />

salutati. Con l’amico Pierdomenico<br />

Abrami, ho raggiunto Piazza del<br />

Popolo, dove già dalla prima mattinata,<br />

il Corpo Forestale dello Stato, in occasione<br />

<strong>di</strong> una non precisata ricorrenza,<br />

aveva occupato l’ampia piazza con<br />

un’esposizione <strong>di</strong> automezzi, compresi<br />

elicotteri <strong>di</strong> soccorso e pronto intervento<br />

per gli incen<strong>di</strong>. Una cerchia <strong>di</strong><br />

tendoni e stand reclamizzava e faceva<br />

conoscere a gran<strong>di</strong> e piccoli le molteplici<br />

attività che il Corpo Forestale<br />

svolge, c’erano inoltre numerosi angoli<br />

de<strong>di</strong>cati alle varietà <strong>di</strong> piante che<br />

popolano la foresta; una parte allestita<br />

con poster e fotografie, ed un’altra<br />

molto simpatica riservata ad una famiglia,<br />

padre e figlio entrambi forestali e<br />

intarsiatori del legno all’opera, con la<br />

scultura <strong>di</strong> un grosso cinghiale ricavato<br />

da un tronco d’abete e numerose altre<br />

loro opere esposte. Nell’arco <strong>di</strong> circa<br />

un’ora, trascorsa nella fase <strong>di</strong> rientro,<br />

ho pensato allo svolgersi degli avvenimenti<br />

<strong>della</strong> giornata ed alla quantità ed<br />

alla qualità delle informazioni e novità<br />

apprese, a tutto ciò che ho memorizzato<br />

ed anche registrato, per como<strong>di</strong>tà<br />

<strong>di</strong> riascolto e trasformazione scritta, e<br />

mi sono ancor più convinto dell’utilità<br />

e <strong>della</strong> necessità <strong>di</strong> partecipare a tutti<br />

gli eventi che ci riguardano. Ma soprattutto,<br />

che a ciò deve assolutamente<br />

fare seguito un’adeguata <strong>di</strong>vulgazione<br />

<strong>di</strong> quanto appreso non solo ai colleghi<br />

in attività, ma anche e soprattutto al<br />

mondo scolastico, prezioso vivaio <strong>di</strong><br />

futuri colleghi, la cui competenza e la<br />

cui de<strong>di</strong>zione al nostro lavoro <strong>di</strong>pendono<br />

anche da noi.<br />

23<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Fisco<br />

Piccola proprietà conta<strong>di</strong>na<br />

decadenza delle agevolazioni nelle permute<br />

avvenute entro il quinquennio<br />

<strong>di</strong> renzo Fioritti<br />

Renzo Fioritti<br />

Su istanza <strong>di</strong> un notaio, in merito ad<br />

un atto <strong>di</strong> permuta (avvenuto entro il<br />

quinquennio dall’acquisto), l’Agenzia<br />

delle Entrate ha risposto con la Risoluzione<br />

n.324/E del 30 luglio 2008, che<br />

resta valida anche dopo la conversione<br />

con Legge n.25 del 26.02.2010 del D.L.<br />

30.12.2009 n.194 (art. 2 agevolazioni in<br />

materia <strong>di</strong> piccola proprietà conta<strong>di</strong>na)<br />

ed in particolare ha precisato:<br />

- in base al combinato <strong>di</strong>sposto<br />

dell’art.1, primo comma, <strong>della</strong> L.<br />

604/1954 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

ed integrazioni e dell’art. 28, ultimo<br />

comma, <strong>della</strong> L. 454/1961, alcuni atti<br />

tassativamente in<strong>di</strong>cati, aventi ad oggetto<br />

fon<strong>di</strong> rustici, qualora siano posti<br />

in essere per la Piccola Proprietà Conta<strong>di</strong>na,<br />

godono dell’esenzione dall’imposta<br />

<strong>di</strong> bollo, mentre le imposte <strong>di</strong><br />

registro ed ipotecarie sono applicate<br />

in misura fissa; restano all’1% quelle<br />

catastali;<br />

- tra gli atti in parola rientrano anche<br />

gli “atti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta” e gli “atti<br />

<strong>di</strong> permuta, quando per ambedue i<br />

permutanti, l’atto sia posto in essere<br />

esclusivamente per l’arrotondamento<br />

<strong>della</strong> proprietà conta<strong>di</strong>na”;<br />

Ferme restando tutte le <strong>di</strong>sposizioni<br />

riguardanti i requisiti per il go<strong>di</strong>mento<br />

26<br />

delle agevolazioni per la Piccola Proprietà<br />

Conta<strong>di</strong>na, anche in base alla L.<br />

25/2010 (conversione D.L. 194/2009),<br />

va analizzata la <strong>di</strong>sposizione dell’art.<br />

7, primo comma, <strong>della</strong> L. 604/1954 in<br />

base alla quale:<br />

“decade dalle agevolazioni tributarie<br />

l’acquirente, il permutante o l’enfiteuta<br />

il quale, prima che siano trascorsi<br />

cinque anni dagli acquisti fatti a norma<br />

<strong>della</strong> presente legge, aliena volontariamente<br />

il fondo o i <strong>di</strong>ritti parziali su<br />

<strong>di</strong> esso acquistati, ovvero cessa dal<br />

coltivarlo <strong>di</strong>rettamente”.<br />

Più precisamente si rende necessario<br />

attribuire l’esatto significato al termine<br />

“alienazione”. L’Agenzia ritiene che<br />

detto termine ricomprenda qualunque<br />

trasferimento <strong>della</strong> proprietà del fondo,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dalla causa<br />

giuri<strong>di</strong>co/economica che lo determina;<br />

appurato ciò, deve ritenersi che anche<br />

la permuta, <strong>di</strong>a luogo all’alienazione<br />

volontaria <strong>della</strong> proprietà <strong>di</strong> cose o <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritti (nel caso <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> tratta <strong>di</strong> un<br />

terreno) tra due contraenti.<br />

Al riguardo, la Corte <strong>di</strong> Cassazione ha<br />

precisato che “le permute, intervenute<br />

fra gli acquirenti contestualmente<br />

all’acquisto <strong>di</strong> terreni con le agevolazioni<br />

fiscali previste a favore <strong>della</strong>


piccola proprietà conta<strong>di</strong>na dalla legge<br />

n. 604/1954, comportano la decadenza<br />

<strong>dei</strong> benefici fiscali per violazione<br />

dell’art. 7 <strong>della</strong> citata legge” (cfr.<br />

Corte <strong>di</strong> Cassazione 9 aprile 1981, n.<br />

2042).-<br />

Sulla base delle argomentazioni sopra<br />

riportate <strong>di</strong>scende che la permuta<br />

(in quanto negozio idoneo a trasferire<br />

la proprietà <strong>di</strong> un bene a favore <strong>di</strong><br />

un terzo), ove comporti il passaggio a<br />

favore <strong>di</strong> terzi <strong>di</strong> un fondo acquistato<br />

nell’ultimo quinquennio con i benefici<br />

<strong>di</strong> cui alla legge n.604 del 1954, comporta<br />

una causa <strong>di</strong> decadenza dalle<br />

agevolazioni per la Piccola Proprietà<br />

Conta<strong>di</strong>na. Deve concludersi che<br />

l’alienazione <strong>di</strong> un fondo acquistato<br />

con l’agevolazione in parola, avvenuta<br />

prima del decorso <strong>di</strong> cinque anni dal<br />

suo acquisto, comporta la decadenza<br />

<strong>dei</strong> benefici fiscali goduti. Con la Ri-<br />

soluzione n. 325/E del 30 luglio 2008<br />

l’Agenzia delle Entrate, in merito alle<br />

agevolazioni fiscali previste a favore<br />

<strong>della</strong> piccola proprietà conta<strong>di</strong>na, ha<br />

precisato che quanto già qui e negli<br />

articoli precedenti, citato sull’argomento,<br />

vale anche per le società agricole<br />

e precisamente, per quelle aventi<br />

i seguenti requisiti:<br />

- società <strong>di</strong> persone: qualifica <strong>di</strong> IAP;<br />

iscrizione nella relativa gestione<br />

previdenziale da parte <strong>di</strong> almeno<br />

uno <strong>dei</strong> soci<br />

- società <strong>di</strong> capitali o cooperative:<br />

qualifica <strong>di</strong> IAP; iscrizione nella relativa<br />

gestione previdenziale da parte<br />

<strong>di</strong> almeno un amministratore.<br />

27<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Diritto<br />

C’è <strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong>stanza<br />

le norme che fissano le <strong>di</strong>stanze in e<strong>di</strong>lizia, sono tutte fissate<br />

nell’interesse generale, per cui inderogabili dai singoli<br />

<strong>di</strong> Marilisa Bombi<br />

Marilisa Bombi<br />

C’è <strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong>stanza. La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />

sicurezza quando si viaggia in auto, c’è<br />

poi la <strong>di</strong>stanza prossemica stu<strong>di</strong>ata per<br />

prima (guarda caso) dagli statunitensi,<br />

i quali hanno fissato anche un preciso<br />

limite: la <strong>di</strong>stanza "intima", che è quella<br />

che va dal contatto corporeo vero e<br />

proprio, fino ai 45 centimetri.<br />

Ma questa viene da noi riservata a chi<br />

ci è caro, e misura <strong>di</strong> fatto non una <strong>di</strong>stanza<br />

fisica, quanto una <strong>di</strong>stanza psicologica.<br />

Insomma, la <strong>di</strong>stanza è sempre<br />

relativa, perché lo spazio si forma<br />

e si mo<strong>di</strong>fica attraverso le relazioni tra<br />

le persone.<br />

Tutto ciò è il frutto <strong>di</strong> rapporti e convenzioni<br />

sociali. Un esempio? Il senso <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sagio che si prova quando si entra in<br />

un ascensore pieno <strong>di</strong> gente. Improvvisamente<br />

ci si trova in un ambiente ristretto,<br />

a pochi centimetri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza da<br />

perfetti estranei. Se quin<strong>di</strong>, la <strong>di</strong>stanza<br />

tra persone può avere mille sfaccettature,<br />

non<strong>di</strong>meno la situazione è più chiara<br />

quando si parla <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, perché a<br />

nessuno fa piacere vedere che gli altri<br />

ti guardano, mentre sei in casa.<br />

Lo ha spiegato molto bene il Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato, sez. IV con la decisione n. 4181<br />

depositata il 30 giugno 2010, nel trattare<br />

l’interessante questione collegata ad<br />

28<br />

un <strong>di</strong>niego <strong>della</strong> domanda <strong>di</strong> condono<br />

e<strong>di</strong>lizio, relativo alla trasformazione in<br />

veranda <strong>di</strong> un preesistente balcone. Il<br />

balcone era costruito con struttura continua<br />

ad andamento angolare, in corrispondenza<br />

dell’angolo nord-est <strong>di</strong> un<br />

e<strong>di</strong>ficio, che non avrebbe rispettato (a<br />

seguito del condono) le <strong>di</strong>stanze stabilite<br />

dallo strumento urbanistico approvato<br />

o adottato.<br />

Va chiarito, ad onor del vero, che il caso<br />

in esame era stato trattato alla luce<br />

<strong>di</strong> una legge <strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> Bolzano<br />

che espressamente imponeva, anche<br />

per i casi <strong>di</strong> condono, il rispetto delle<br />

norme <strong>di</strong> PRG.<br />

Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ciò, il fatto assume una<br />

certa rilevanza, in quanto la previsione<br />

specifica dell’esclusione <strong>della</strong> sanabilità<br />

(e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ogni possibilità <strong>di</strong> deroga<br />

anche pattizia) delle opere lesive delle<br />

<strong>di</strong>stanze dai confini e dagli e<strong>di</strong>fici <strong>dei</strong><br />

fon<strong>di</strong> limitrofi, prescritte dagli strumenti<br />

urbanistici locali, deve ritenersi del tutto<br />

coerente con la natura pubblicistica<br />

degli interessi coinvolti.<br />

Infatti, secondo un consolidato orientamento<br />

giurisprudenziale <strong>di</strong> legittimità,<br />

le norme degli strumenti urbanistici<br />

locali, che impongono <strong>di</strong> mantenere<br />

le <strong>di</strong>stanze fra fabbricati o <strong>di</strong> questi dai


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

confini <strong>di</strong> proprietà, non sono derogabili,<br />

perché <strong>di</strong>rette, più che alla tutela <strong>di</strong><br />

interessi privati, a quella <strong>di</strong> interessi generali<br />

e pubblici.<br />

La questione invece, collegata alle norme<br />

sulle <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> cui all’art. 873 del<br />

co<strong>di</strong>ce civile (istituite in altre epoche<br />

rispetto ai nostri tempi, quando le costruzioni<br />

e le esigenze abitative ed il<br />

reciproco rispetto <strong>della</strong> privacy, erano<br />

molto <strong>di</strong>versi agli orientamenti attuali),<br />

ci richiama alla motivazione delle stesse,<br />

che sono state dettate principal-<br />

30<br />

mente a tutela <strong>di</strong> reciproci <strong>di</strong>ritti soggettivi<br />

<strong>dei</strong> singoli e miranti unicamente,<br />

ad evitare la creazione <strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni<br />

antigieniche e pericolose, come tali<br />

suscettibili <strong>di</strong> deroga, me<strong>di</strong>ante convenzione<br />

tra i privati.<br />

Secondo la norma <strong>di</strong> attuazione del<br />

PRG, nel caso in esame da parte del<br />

Consiglio, la <strong>di</strong>stanza dai confini era fissata<br />

in 5 metri, mentre quella tra fabbricati<br />

in 10 metri.<br />

La chiusura del balcone e la conseguente<br />

creazione <strong>di</strong> una veranda, comportavano<br />

uno spostamento <strong>della</strong> facciata<br />

perimetrale dell’e<strong>di</strong>ficio, ossia <strong>della</strong><br />

“superficie coperta”, rilevante ai fini del<br />

calcolo delle <strong>di</strong>stanze.<br />

Ciò in quanto l’originario balcone, trattandosi<br />

<strong>di</strong> sporgenze aperte con aggetto<br />

non superiore ad un metro ed ottanta,<br />

era senz’altro conforme alla <strong>di</strong>sciplina<br />

dello strumento urbanistico locale<br />

sulle <strong>di</strong>stanze, ed era <strong>di</strong>venuto illegittimo<br />

solo a seguito <strong>della</strong> avvenuta chiusura<br />

dello stesso, trasformandosi quin<strong>di</strong><br />

in veranda.<br />

Si tratta comunque <strong>di</strong> una materia molto<br />

<strong>di</strong>scussa, che crea spesso interpretazioni<br />

<strong>di</strong>verse tra gli operatori dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

e significativi contenziosi tra le parti,<br />

soprattutto anche in mancanza <strong>di</strong> norme<br />

più cogenti e chiare nei piani regolatori<br />

e nelle leggi dell’e<strong>di</strong>lizia.


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<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Cultura<br />

Impariamo a scrivere<br />

<strong>di</strong> Ettore Fieramosca<br />

Ogni tanto ci imbattiamo nelle problematiche <strong>della</strong> lingua italiana. Relazioni, computi, capitolati,<br />

perizie oppure semplici lettere, spesso mettono in crisi tutti i tecnici. Una volta<br />

nella scuola per <strong>Geometri</strong>, ci si chiedeva perché mai si dovesse stu<strong>di</strong>are italiano, storia,<br />

latino, matematica, materie che facevano perdere tempo e non concedevano lo spazio<br />

necessario alle materie tecniche, quali costruzioni, estimo, topografia.Oggi, tutti sappiamo quanto si sbagliava.<br />

Ogni giorno ci accorgiamo <strong>di</strong> quanto sia importante, per qualunque professione, saper leggere<br />

e scrivere correttamente, conoscere la grammatica, le declinazioni, i congiuntivi e magari anche le basi<br />

del latino, la matematica, la geometria e la lingua inglese.E’ ormai evidente, che nella scuola, dalle elementari<br />

alle superiori, è in<strong>di</strong>spensabile che si stu<strong>di</strong> (da parte degli studenti) e che si insegni (da parte degli<br />

insegnanti), le materie fondamentali <strong>della</strong> cultura generale, <strong>di</strong>venute sempre più importanti nella vita<br />

<strong>di</strong> ogni giorno, ma spesso, non è così.Perciò abbiamo colto con piacere questo scritto, pubblicato sulla<br />

rivista “il Geometra Ligure”, redatto dal collega Ettore Fieramosca, ed abbiamo subito chiesto il permesso<br />

per pubblicarlo anche noi, con l’intento che sia <strong>di</strong> buon auspicio per tutti noi e per coloro che “zoppicano”<br />

in italiano. Bruno Razza<br />

32<br />

Sarà capitato a tutti <strong>di</strong> leggere<br />

qualche lettera o relazione tecnica,<br />

scritta da un collega o da altro<br />

tecnico (magari laureato), contenente<br />

errori <strong>di</strong> ortografia o sintassi<br />

o con uso improprio <strong>di</strong> parole<br />

alle quali si intende assegnare un<br />

significato che non hanno. A volte<br />

può trattarsi <strong>di</strong> lapsus o <strong>di</strong> errori<br />

<strong>di</strong> stampa sfuggiti ad una affrettata<br />

rilettura, ma - purtroppo -<br />

molto spesso ci imbattiamo in autentici<br />

errori dovuti ad ignoranza,<br />

ossia mancata conoscenza, <strong>della</strong><br />

lingua italiana. È vero che la strada<br />

<strong>della</strong> nostra lingua è cosparsa<br />

<strong>di</strong> "bucce <strong>di</strong> banana", ma proprio


per questo motivo ci dobbiamo<br />

impegnare a guardare bene dove<br />

mettiamo i pie<strong>di</strong>. Cominciamo<br />

a verificare come si scrivono alcune<br />

unità <strong>di</strong> misura che usiamo<br />

più frequentemente ed i rispettivi<br />

simboli: metro, kilometro, grammo,<br />

kilogrammo si scrivono con<br />

la lettera minuscola ed i loro simboli<br />

sono, rispettivamente: m, km,<br />

g, kg; ricor<strong>di</strong>amo anche che i simboli<br />

devono essere scritti dopo il<br />

valore numerico e senza il puntino<br />

<strong>di</strong> abbreviazione. Particolare<br />

attenzione richiedono le unità <strong>di</strong><br />

misura il cui nome deriva da quello<br />

<strong>di</strong> scienziati; il nome dell'unità<br />

<strong>di</strong> misura va scritto con la lettera<br />

iniziale minuscola (ampére, volt,<br />

watt), ma il simbolo dovrà essere<br />

scritto con la lettera maiuscola<br />

(A, V, W); unica eccezione pare<br />

sia il simbolo L per litro, anziché l<br />

minuscola che potrebbe confondersi<br />

con il numero 1. Se il simbolo<br />

derivante dal nome <strong>di</strong> uno<br />

scienziato deve essere preceduto<br />

dal multiplo kilo (ad esempio<br />

kW) si scriverà k minuscola e simbolo<br />

maiuscolo. L'unità <strong>di</strong> misura<br />

<strong>della</strong> temperatura assoluta, il<br />

kelvin, il cui simbolo un tempo si<br />

scriveva °K analogamente a quello<br />

usato per in<strong>di</strong>care i gra<strong>di</strong> Celsius<br />

(°C), oggi va scritto semplicemente<br />

K (maiuscolo perché minuscolo<br />

è il simbolo del multiplo<br />

kilo). Ancora qualche esempio <strong>di</strong><br />

simboli (si noti - tra l'altro - che il<br />

simbolo <strong>della</strong> grandezza fisica è<br />

scritto in corsivo per <strong>di</strong>stinguerlo<br />

dai simboli delle unità <strong>di</strong> misura):<br />

Sui manuali o su altri supporti<br />

lunghezza (L) metro m<br />

area (A) metro<br />

quadro<br />

m2 volume (V) metro cubo m3 velocità (v) metro al<br />

secondo<br />

m/s '<br />

pressione (p) pascal Pa<br />

<strong>di</strong> informazione (Internet) si possono<br />

trovare, logicamente, tutti<br />

i dati riguardanti le grandezze fisiche,<br />

le unità <strong>di</strong> misura ed i relativi<br />

simboli del SI (Sistema internazionale<br />

<strong>di</strong> unità <strong>di</strong> misura).<br />

Tuttavia, il volume che non deve<br />

mancare presso il nostro posto<br />

<strong>di</strong> lavoro, tenuto a portata <strong>di</strong> mano<br />

e ripetutamente consultato,<br />

è il vocabolario. Il vocabolario ci<br />

aiuta a sciogliere i dubbi che possono<br />

assalirci sul vero significato<br />

<strong>di</strong> una parola, sull'ortografìa, nella<br />

ricerca <strong>di</strong> un sinonimo o <strong>di</strong> un<br />

contrario, sull'uso <strong>di</strong> una preposizione<br />

legata ad un verbo. Sono<br />

innumerevoli le informazioni e gli<br />

aiuti che si possono trarre da un<br />

buon vocabolario; si riscopre, tra<br />

l'altro ad esempio, l'uso corretto<br />

dell'accento:<br />

dove va messo<br />

dà (verbo dare)<br />

là (avverbio <strong>di</strong> luogo)<br />

né (congiunzione negativa e non)<br />

sé (pronome, che se seguito da stesso<br />

si scrive senza accento)<br />

sì (affermazione)<br />

dove non va messo<br />

qui, qua, su (avverbi)<br />

ne (avverbio e pronome)<br />

fa (avverbio tempo fa)<br />

33<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

nelle forme verbali: egli fa, io so, egli sa,io<br />

do, egli va, io sto, egli sta.<br />

Anche per l'uso corretto dell'apostrofo,<br />

che in<strong>di</strong>ca un'elisione, occorre<br />

più attenzione. Come articolo<br />

indeterminativo si scriverà<br />

un senza apostrofo se regge<br />

un maschile (un amico) e un' con<br />

l'apostrofo se regge un femminile<br />

(un'amica) e nelle forme verbali<br />

imperative fà (fai), stà (stai), và<br />

(vai). Ricor<strong>di</strong>amo che fa e va (in<strong>di</strong>cativo)<br />

non vogliono né l'accento,<br />

né l'apostrofo. Per in<strong>di</strong>care un<br />

poco si è sempre scritto un po';<br />

in questi ultimi tempi alcuni giornalisti<br />

e scrittori, anche autorevoli,<br />

hanno preferito un pò; com'è<br />

noto, la lingua è in continua evoluzione,<br />

ma, personalmente, non<br />

trovo giustificazione all'abbandono<br />

<strong>della</strong> regola che vuole l'apostrofo<br />

in presenza <strong>di</strong> un'elisione<br />

e in questo caso appena citato<br />

po' non è altro che l'elisione <strong>di</strong><br />

poco. A proposito <strong>di</strong> giornalisti,<br />

vorrei fare una raccomandazione,<br />

assumendomene tutte le responsabilità<br />

nella deprecata ipotesi<br />

che qualcuno si sentisse offeso:<br />

non pren<strong>di</strong>amo esempio da<br />

come viene usata la lingua italiana<br />

in televisione! Un errore che,<br />

purtroppo, è piuttosto ricorrente<br />

è l'uso del termine transare con<br />

la pretesa <strong>di</strong> considerarlo l'infinito<br />

del verbo il cui participio passato<br />

è transatto; ricor<strong>di</strong>amo che<br />

l'infinito del verbo in questione è<br />

transìgere. Altro errore che piuttosto<br />

frequentemente si riscontra<br />

riguarda il genere <strong>della</strong> paro-<br />

34<br />

la trave che viene usata al maschile<br />

ma che è femminile; per<br />

la precisione il vocabolario in<strong>di</strong>ca<br />

che la forma maschile è <strong>di</strong>alettale<br />

e t(arcaica o desueta). Circa le<br />

maiuscole ricor<strong>di</strong>amo che i punti<br />

car<strong>di</strong>nali vanno scritti con l'iniziale<br />

maiuscola (Nord, Sud, Est,<br />

Ovest); con la maiuscola anche il<br />

nome <strong>di</strong> un popolo, con la minuscola<br />

ìl suo aggettivo (gli Italiani, i<br />

Genovesi, ma i poeti italiani, i navigatori<br />

genovesi). La lingua italiana,<br />

certamente, non è povera<br />

<strong>di</strong> vocaboli, tuttavia, molto spesso,<br />

ricorriamo all'uso <strong>di</strong> vocaboli<br />

inglesi; se proprio vogliamo usare<br />

nomi inglesi ricor<strong>di</strong>amo che,<br />

al plurale, non si devono scrivere<br />

con la "s" richiesta per il plurale<br />

<strong>della</strong> lingua originale; si scriverà:<br />

i computer e non i computers,<br />

i film e non i films, i box e non i<br />

boxes. In questi ultimi tempi, responsabili<br />

i telefoni cellulari con<br />

i loro messaggi e la fretta che avvolge<br />

tutto e tutti, si scrive: xké<br />

non 6 venuto? 0 cose analoghe,<br />

per cui tutto quanto sopra accennato<br />

perde significato e, forse, è<br />

stato inutile scriverlo.La scuola,<br />

sicuramente, ha le sue responsabilità,<br />

ma se gli episo<strong>di</strong> accaduti<br />

ultimamente in due località<br />

<strong>della</strong> Toscana, dove i can<strong>di</strong>dati<br />

<strong>di</strong> altrettanti concorsi sono stati<br />

tutti bocciati (e molti erano laureati)<br />

per gli strafalcioni contenuti<br />

nei loro elaborati, si ripetessero<br />

più frequentemente, forse si<br />

otterrebbe un maggior impegno<br />

da parte <strong>di</strong> tutti a scrivere più correttamente.


in primo piano<br />

il calore<br />

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<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Professione<br />

Esame <strong>di</strong> stato per l'abilitazione<br />

all'esercizio <strong>della</strong> libera professione<br />

<strong>di</strong> geometra<br />

SESSioNE 2010<br />

Questo è il periodo in cui si tengono gli esami <strong>di</strong> abilitazione all’esercizio<br />

<strong>della</strong> professione <strong>di</strong> Geometra. In questa occasione, i temi scritto grafici,<br />

sono abbastanza interessanti ed hanno stimolato i nostri can<strong>di</strong>dati. Qui<br />

pubblichiamo integralmente le tracce delle due prove, riservandoci un commento<br />

complessivo al termine delle prove orali.<br />

Prima prova scrittografica<br />

Un Comune deve realizzare in una<br />

zona non sismica una sala polifunzionale.<br />

L'e<strong>di</strong>ficio dovrà avere una<br />

copertura in parte a capriate e in<br />

parte a terrazza, non dovrà superare<br />

l'altezza <strong>di</strong> 6 m alla linea <strong>di</strong><br />

gronda e non superare 400 m2 <strong>di</strong><br />

superficie.<br />

Esso sarà composto da:<br />

• un ingresso-guardaroba;<br />

• un bar con saletta <strong>di</strong> ristoro;<br />

• un percorso mostre;<br />

• una saletta per riunioni e<br />

<strong>di</strong>battiti;<br />

• una sala per biblioteca ed<br />

36<br />

emeroteca con una superficie<br />

non superiore a 30 m2 , per la<br />

custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 2000 volumi e il<br />

prestito <strong>di</strong> libri ai soci;<br />

• un ufficio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione ed una<br />

segreteria;<br />

• locali accessori (bagni, locali<br />

<strong>di</strong> ripostiglio, deposito, CT,<br />

ecc.).<br />

Il can<strong>di</strong>dato, scelta la scala <strong>di</strong> rappresentazione<br />

e qualunque elemento<br />

ritenuto utile o necessario<br />

per la progettazione, esegua la planimetria<br />

del fabbricato corredata<br />

da due prospetti ed una sezione<br />

dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />

Il geometra completi l'elaborato<br />

con l'esecuzione <strong>di</strong> un particolare<br />

costruttivo <strong>della</strong> capriata.<br />

Infine il can<strong>di</strong>dato esponga in una<br />

breve relazione i criteri adottati per<br />

la progettazione e in riferimento ala<br />

regione <strong>di</strong> appartenenza, le caratteristiche<br />

<strong>dei</strong> materiali usati per la<br />

costruzione del fabbricato.<br />

Seconda prova scrittografica<br />

Un costruttore si rivolge ad un professionista<br />

per un duplice incaricato.


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

1. Valutare un'area e<strong>di</strong>ficabile a<br />

destinazione residenziale le cui<br />

norme <strong>di</strong> attuazione prevedono i<br />

seguenti parametri urbanistici:<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità: 1 m 3 / m 2<br />

rapporto <strong>di</strong> copertura: 0,50<br />

altezza massima: 7 m<br />

<strong>di</strong>stanza minima dai confini <strong>di</strong> altre<br />

proprietà: 5 m<br />

arretramento delle costruzioni dal<br />

filo stradale: 10 m<br />

L'area è <strong>di</strong> forma rettangolare <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni 50 m x 60 m formata<br />

da un unica particella catastale.<br />

Sono demandati alla scelta del<br />

can<strong>di</strong>dato, con riferimento ad una<br />

zona <strong>di</strong> sua conoscenza, l'assunzione<br />

<strong>dei</strong> dati necessari alla stima,<br />

adottando il proce<strong>di</strong>mento<br />

che ritiene opportuno.<br />

Sarà inoltre necessario procedere<br />

allo spianamento dell'area per la<br />

quale sono state misurate le seguenti<br />

quote:<br />

Q A = 120,07 m<br />

Q B = 123,42 m<br />

Q C = 125,00 m<br />

Q D = 122,96 m<br />

AC= 78,103 m<br />

La quota <strong>di</strong> progetto sarà quella del<br />

punto E posto sul lato AD ad una<br />

<strong>di</strong>stanza da A <strong>di</strong> 6,80 m. Calcolare<br />

i volumi <strong>di</strong> riporto e sterro.<br />

2. Re<strong>di</strong>gere il regolamento <strong>di</strong> condominio<br />

con relative tabelle millesimali<br />

per il riparto delle spese<br />

comuni del Condominio EDE-<br />

LWEISS. Trattasi <strong>di</strong> un fabbricato<br />

38<br />

<strong>di</strong> quattro piani fuori terra più un<br />

piano interrato, composto dalle<br />

seguenti unità condominiali:<br />

- un ufficio A al piano pilotis <strong>di</strong> 150<br />

m 2 <strong>di</strong> superficie reale con giar<strong>di</strong>no<br />

<strong>di</strong> uso esclusivo e cantina<br />

<strong>di</strong> 12 m 2 ;<br />

- n. 2 alloggi uguali per piano, B 1 ,<br />

B 2 , C 1 e C 2 , rispettivamente <strong>di</strong><br />

100 e 120 m 2 <strong>di</strong> superficie reale,<br />

con balconi <strong>di</strong> 12 m 2 e cantina<br />

<strong>di</strong> 10 m 2 ;<br />

- n. 2 alloggi B 3 e C 3 uguali per<br />

composizione e grandezza a<br />

quelli sottostanti, ma collegati<br />

internamente con una mansarda<br />

<strong>di</strong> 70 m 2 ;<br />

- n. 7 autorimesse uguali <strong>di</strong> 24<br />

m 2 , al piano interrato.<br />

Il fabbricato è dotato <strong>di</strong> ascensore,<br />

le unità B hanno esposizione<br />

a Nord e prospicienza verso strada<br />

e le unità C son esposte a Sud<br />

e affaccio verso il cortile.<br />

Assumendo opportunamente i dati<br />

necessari al calcolo delle superfici<br />

virtuali, il can<strong>di</strong>dato determini<br />

i millesimi <strong>di</strong> proprietà generale,<br />

<strong>di</strong> proprietà particolare e la tabella<br />

scale e ascensore secondo<br />

l'art. 1124 c.c.


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<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Attività del <strong>Collegio</strong> <strong>di</strong> Gorizia<br />

L’impegno nella nostra formazione<br />

a quasi un anno dall’istituzione <strong>della</strong> formazione obbligatoria, è tempo <strong>di</strong><br />

riflessioni e <strong>di</strong> migliorie<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

Silvio Martinelli<br />

Come tutti sappiamo dopo la fase sperimentale,<br />

dal 01 gennaio 2010 la Formazione<br />

Professionale Continua degli iscritti<br />

alla nostra categoria, è <strong>di</strong>ventata obbligatoria.Si<br />

tratta <strong>di</strong> un risultato concreto,<br />

ormai copiato ed adottato anche da altre<br />

categorie professionali, voluto con tenacia<br />

dal nostro Consiglio Nazionale fin dal<br />

Congresso <strong>di</strong> Palermo e quin<strong>di</strong>, da tutti<br />

coloro che credono nelle reali capacità<br />

<strong>della</strong> nostra categoria.Ormai ognuno <strong>di</strong><br />

noi comprende bene quanto sia necessario<br />

e qualificante per noi <strong>Geometri</strong>, il<br />

fatto <strong>di</strong> effettuare un costante aggiornamento<br />

professionale sui vari temi che interessano<br />

la nostra attività, per collocarci<br />

su un mercato sempre più attento ed informato,<br />

offrendo prestazioni professionali<br />

garantite da uno standard qualitativo<br />

omogeneo e significativo. Chi scrive è<br />

profondamente convinto <strong>della</strong> necessità<br />

<strong>di</strong> una formazione professionale seria e<br />

costante, per qualunque professionista,<br />

proprio a garanzia <strong>della</strong> qualità e competenza<br />

nella prestazione che deve fornire<br />

alla committenza. Per questo, quale Presidente<br />

dell’Associazione <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e<br />

<strong>Geometri</strong> Laureati <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Gorizia,<br />

associazione che si occupa dell’organizzazione<br />

<strong>di</strong> corsi e seminari formativi<br />

per conto ed in sinergia con il <strong>Collegio</strong><br />

40<br />

<strong>Provincia</strong>le, mi sembra utile sottolineare<br />

alcune considerazioni sull’attività svolta<br />

nel corso del 2010. A partire dal mese <strong>di</strong><br />

febbraio, sono stati organizzati una ventina<br />

<strong>di</strong> eventi tra corsi e seminari formativi<br />

per un totale <strong>di</strong> oltre 330 ore <strong>di</strong> formazione<br />

(alcuni eventi sono tuttora in corso<br />

e termineranno nel 2011, pur con i cre<strong>di</strong>ti<br />

formativi riferiti all’annata 2010). Se si valutano<br />

poi le presenze agli eventi, per un<br />

<strong>Collegio</strong> piccolo come il nostro, i dati statistici<br />

sono oltremodo confortanti. Questo<br />

commento non vuole essere soltanto<br />

una semplice analisi <strong>di</strong> sterili cifre, ma<br />

una convinta sottolineatura <strong>di</strong> un anno <strong>di</strong><br />

attività, vissuto “intensamente”.Tutti sappiamo<br />

che i cre<strong>di</strong>ti formativi vanno acquisiti<br />

per certificare il mantenimento <strong>della</strong><br />

qualità delle nostre prestazioni, ma più<br />

che badare al raggiungimento <strong>dei</strong> numeri<br />

necessari, temendo un eventuale provve<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong>sciplinare da parte del <strong>Collegio</strong><br />

<strong>di</strong> appartenenza, dobbiamo essere<br />

consapevoli <strong>della</strong> necessità <strong>di</strong> acculturarci,<br />

visto che nella vita non si è mai finito<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, figurarsi nel professare<br />

un’attività tecnica come la nostra, in continua<br />

evoluzione. Allo stesso modo però,<br />

siamo consapevoli delle <strong>di</strong>fficoltà che un<br />

serio aggiornamento professionale, comporta<br />

per tutti i <strong>Geometri</strong> iscritti in attività.


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

Mi riferisco non solo all’aspetto economico,<br />

che rappresenta il problema maggiore<br />

per tutti noi e specialmente per i colleghi<br />

più giovani, ma soprattutto all’impiego<br />

del tempo necessario (per frequentare<br />

le lezioni ed i relativi approfon<strong>di</strong>menti,<br />

per gli spostamenti sino alla sede <strong>dei</strong> corsi,<br />

per gli orari, per la durata, per la concentrazione<br />

necessaria, ecc.) che dobbiamo<br />

sottrarre all’attività professionale e più<br />

<strong>di</strong> qualche volta, anche a quello che ci piacerebbe<br />

de<strong>di</strong>care agli affetti ed alla famiglia.Per<br />

quanto riguarda l’aspetto economico,<br />

sappiamo che docenze e logistica<br />

sono onerosi, ma l’obbiettivo sino ad ora<br />

perseguito dall’Associazione è stato quello<br />

<strong>di</strong> mantenere tali oneri a livello molto<br />

basso, coprendo unicamente i costi, ripartendoli<br />

tra i partecipanti agli eventi, in maniera<br />

più “indolore” possibile. Inoltre per<br />

agevolare i colleghi che non superano i 30<br />

42<br />

anni <strong>di</strong> età, sono state deliberate ed applicate,<br />

a partire dall’anno in corso, delle<br />

agevolazioni sulle quote <strong>di</strong> iscrizione che<br />

possono arrivare sino alla riduzione del<br />

30% del costo. Più <strong>di</strong>fficile indubbiamente<br />

è la possibilità <strong>di</strong> intervenire sul fattore<br />

“tempo”. La programmazione <strong>di</strong> corsi e<br />

seminari avviene in fasce orarie ad “impatto<br />

limitato”, ossia con <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o temporale<br />

stu<strong>di</strong>ato appositamente per gravare<br />

il meno possibile sia nei confronti <strong>della</strong><br />

sfera lavorativa, che <strong>di</strong> quella privata e<br />

familiare dell’iscritto. Questo criterio deve<br />

tuttavia conciliarsi con la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>dei</strong> docenti e delle se<strong>di</strong> in tali orari, impresa<br />

non sempre semplicissima. Un altro<br />

obiettivo perseguito con queste attività<br />

e metodologie, è stato quello <strong>di</strong> organizzare<br />

la quasi totalità degli eventi formativi<br />

in luoghi <strong>di</strong>versi del territorio provinciale,<br />

spesso nelle periferie più como-


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

11/2010<br />

de e raggiungibili, per dar modo ai colleghi<br />

<strong>di</strong> partecipare senza dover ricorrere a<br />

trasferte impegnative.Su questi aspetti,<br />

la responsabilità <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> categoria<br />

e noi tra quelli, sarà proprio quella <strong>di</strong><br />

confrontarsi nell’imme<strong>di</strong>ato futuro <strong>della</strong><br />

nostra categoria, con questi temi e con<br />

queste opportunità, non rinunciando alla<br />

formazione, ma incentivandola cercando<br />

<strong>di</strong> ottimizzare e calmierare i costi da sostenere<br />

e razionalizzando il più possibile,<br />

gli accessi, i luoghi e gli orari degli eventi.<br />

Già oggi, i corsi “e-learning” vanno in tale<br />

<strong>di</strong>rezione (ne sentiremo parlare a breve),<br />

consentendo agli iscritti <strong>di</strong> poter svolgere<br />

una formazione professionale “on-line”,<br />

senza essere costretti a spostamenti,<br />

sostenendo una verifica finale presso<br />

il <strong>Collegio</strong> <strong>di</strong> competenza. Oltre a queste<br />

semplici considerazioni mi sia concesso<br />

anche un ringraziamento. I risultati confortanti<br />

ottenuti nella nostra realtà, non sono<br />

solo il frutto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e aritmetiche ma<br />

44<br />

sono soprattutto la evidente testimonianza<br />

del tempo e delle risorse profuse da<br />

parte <strong>di</strong> quanti (in piena <strong>di</strong>sponibilità e volontariato)<br />

hanno collaborato a vario titolo<br />

con l’Associazione ed il <strong>Collegio</strong>, nella realizzazione<br />

degli eventi programmati. Sono<br />

certo che tale impegno continuerà e sarà<br />

profuso anche in futuro ed il programma<br />

formativo per il 2011 (già in fase <strong>di</strong> avanzata<br />

preparazione), ne è la prova. Concludo<br />

queste piccole riflessioni, con l’auspicio<br />

che il conseguimento <strong>dei</strong> cre<strong>di</strong>ti formativi<br />

professionali possa rappresentare per<br />

ogni iscritto, una buona occasione per una<br />

effettiva crescita personale e professionale,<br />

stimolando l’entusiasmo per una maggior<br />

frequentazione <strong>della</strong> sede del <strong>Collegio</strong><br />

che è deve essere ritenuta per antonomasia,<br />

il luogo d’incontro tra i colleghi,<br />

per lo scambio <strong>di</strong> conoscenze, <strong>di</strong> notizie<br />

e <strong>di</strong> opportunità, nell’accrescimento e miglioramento<br />

del nostro lavoro, <strong>di</strong> ognuno<br />

<strong>di</strong> noi e <strong>della</strong> nostra categoria.<br />

Nota <strong>di</strong> redazione<br />

Continuando con la tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care<br />

la copertina a elementi archittettonici tipici<br />

<strong>della</strong> nostra Regione, per il prossimo anno 2011<br />

è stato scelto dalla redazione il tema<br />

“I Portali”<br />

Sono gra<strong>di</strong>te foto inviate <strong>di</strong>rettamente alla redazione, avendo l’accortezza <strong>di</strong> chiedere l’autorizzazione<br />

ai proprietari per la pubblicazione al fine <strong>di</strong> rispettare la normativa sulla privacy.


iN cOpeRtiNA<br />

“I “I poggioli pozzi del del Friuli Friuli Venezia Giulia”<br />

Cassacco Località Lucinico (Ud) - Comune <strong>di</strong> Gorizia (Go)<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

geometra<br />

orGano UFFICIaLE dEL ComITaTo<br />

rEGIonaLE dEI CoLLEGI dEI GEomETrI E<br />

GEomETrI LaUrEaTI dEL FrIULI VEnEzIa GIULIa<br />

<strong>di</strong>RettORe ReSpONSAbiLe<br />

brUno razza<br />

cOMitAtO <strong>di</strong> <strong>di</strong> RedAZiONe<br />

PIEr GIUSEPPE SEra (Go)<br />

anTonIo TIEGHI (Pn)<br />

LIVIo LaCoSEGLIaz (Ts)<br />

ELIo mIanI (Ud)<br />

cOOR<strong>di</strong>NAtORe <strong>di</strong> <strong>di</strong> RedAZiONe<br />

GLorIa GobETTI (Ud)<br />

pROpRietà<br />

orGano UFFICIaLE dEL ComITaTo<br />

rEGIonaLE dEI CoLLEGI dEI GEomETrI E<br />

GEomETrI LaUrEaTI dEL FrIULI VEnEzIa GIULIa<br />

e<strong>di</strong>tORe, <strong>di</strong>ReZiONe,<br />

RedAZiONe, AMMiNiStRAZiONe<br />

aSSoCIazIonE dEI GEomETrI E GEomETrI<br />

LaUrEaTI dELLa ProVInCIa dI dI UdInE<br />

per conto del Comitato regionale <strong>dei</strong> Collegi<br />

<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> laureati<br />

del Friuli Venezia Giulia<br />

Via Grazzano 5/b<br />

33100 U<strong>di</strong>ne<br />

Tel 0432 501503<br />

Fax 0432 504048<br />

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Il Il presente numero è stato chiuso per la la stampa<br />

il il ????????????. 09 novembre Tiratura 2010. Tiratura ?????? copie 3000 copie<br />

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<strong>di</strong>mensione geometra<br />

5/2010<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato<br />

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all’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />

46

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