IASMA Notizie - Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige
IASMA Notizie - Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige
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<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong><br />
VITICOLTURA<br />
Stampato su carta certificata Ecolabel prodotta dalla cartiera Mon<strong>di</strong><br />
EU Ecolabel: AT/11/001<br />
Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della<br />
<strong>Fondazione</strong> <strong>Edmund</strong> <strong>Mach</strong> - Istituto Agrario <strong>di</strong> S. <strong>Michele</strong> all’A<strong>di</strong>ge<br />
30 maggio 2013<br />
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong> n. 15 - Anno XII - Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: <strong>Michele</strong> Pontalti - <strong>San</strong> <strong>Michele</strong> all’A<strong>di</strong>ge, Via E. <strong>Mach</strong> 1 - Autorizzazione Tribunale <strong>di</strong> Trento n. 1114 del 19.02.2002 - Stampa: Litotipografia Alcione, Lavis (TN)<br />
CORRETTA ESECUZIONE<br />
DEI TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI<br />
E OPERAZIONI A VERDE<br />
IN VITICOLTURA<br />
CORRETTA ESECUZIONE DEI TRATTAMENTI<br />
Una corretta esecuzione dei trattamenti consente <strong>di</strong><br />
migliorare il deposito <strong>di</strong> prodotto fitosanitario sulla<br />
vegetazione e <strong>di</strong> ridurre la deriva. Va ricordato che le<br />
per<strong>di</strong>te per gocciolamento e deriva variano dal 30% al<br />
60% a seconda della tecnica applicativa, dello sta<strong>di</strong>o<br />
fenologico e dall’eventuale presenza dei <strong>di</strong>spositivi atti<br />
a ridurre la deriva, che rappresenta un grave problema<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile risoluzione. Tale problema va affrontato in<br />
tempi brevi, in particolare quando si è in vicinanza <strong>di</strong><br />
centri abitati, strade, ciclabili, nonché per le produzioni<br />
biologiche e per le altre colture.<br />
La prima precauzione da adottare, valida in tutte la<br />
situazioni, è <strong>di</strong> irrorare con con<strong>di</strong>zioni climatiche idonee,<br />
ossia in assenza <strong>di</strong> vento e temperature in<strong>di</strong>cativamente<br />
inferiori a 25°C.<br />
TARATURA E REGOLAZIONE<br />
È importante che gli atomizzatori vengano sottoposti<br />
al controllo funzionale da parte dei centri abilitati<br />
(che <strong>di</strong>verrà obbligatorio dal 2016). È necessario<br />
inoltre regolare le macchine in funzione della pianta<br />
da trattare, soprattutto prestando particolare attenzione<br />
ai seguenti parametri:<br />
1<br />
n. 3<br />
– velocità <strong>di</strong> avanzamento<br />
– dosaggio <strong>di</strong> prodotto fitosanitario e volume <strong>di</strong> miscela<br />
da <strong>di</strong>stribuire per ettaro<br />
– volume <strong>di</strong> aria da adottare<br />
– tipo e numero <strong>di</strong> ugelli<br />
– <strong>di</strong>spositivi antideriva.<br />
Velocità <strong>di</strong> avanzamento<br />
Una velocità adeguata permette <strong>di</strong> ottenere un volume<br />
d’aria che consente <strong>di</strong> veicolare il prodotto su<br />
foglie e grappoli. È preferibile che le spalliere, soprattutto<br />
dopo la fioritura, vengano irrorate passando in<br />
tutte le file alla velocità <strong>di</strong> 5,5 - 6,5 km/h; se si decide<br />
<strong>di</strong> trattare a file alterne, adottare una velocità <strong>di</strong> 4 -<br />
4,5 km/h.<br />
Per le pergole semplici la velocità è <strong>di</strong> 5 - 5,5 km/h; nel<br />
caso delle pergole doppie essa <strong>di</strong>pende dalla loro larghezza<br />
e va da 3,8 km/h con <strong>di</strong>stanze attorno ai 5 m, a<br />
4,5 km/h in interfilari <strong>di</strong> 4,2 m.<br />
Sulle pergole doppie <strong>di</strong>stanti più <strong>di</strong> 5 metri è opportuno,<br />
soprattutto nei momenti <strong>di</strong> forte pressione dei<br />
patogeni, intervenire ala per ala con velocità <strong>di</strong> 5 - 5,5<br />
km/h.
2<br />
30 maggio 2013<br />
La velocità <strong>di</strong> avanzamento va mantenuta costante<br />
durante tutta la stagione. Solitamente servono almeno<br />
30-35 minuti per trattare un ettaro.<br />
Dosaggio <strong>di</strong> prodotto fitosanitario<br />
Il dosaggio <strong>di</strong>pende dal volume fogliare; può essere<br />
calcolato sulla base della quantità <strong>di</strong> acqua che si usa<br />
per la concentrazione normale. Per le spalliere e pergole<br />
non vigorose si calcolano 10 hl/ettaro; per le<br />
pergole vigorose 12 hl/ettaro. Questi valori si riferiscono<br />
allo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> massimo volume vegetativo (fine<br />
fioritura). Nel caso si eseguano interventi mirati su una<br />
parte della pianta (zona dei grappoli, solo zona della<br />
vegetazione, ecc.) calcolare la quantità <strong>di</strong> prodotto da<br />
<strong>di</strong>stribuire in funzione del numero <strong>di</strong> ugelli che devono<br />
essere aperti per coprire la zona desiderata. Per alcuni<br />
prodotti è prevista una dose massima <strong>di</strong> etichetta<br />
per ettaro che va in tutti i casi rispettata.<br />
Volume <strong>di</strong> acqua ideale<br />
La quantità <strong>di</strong> acqua con cui <strong>di</strong>stribuire il prodotto<br />
fitosanitario è meno importante della quantità<br />
<strong>di</strong> prodotto stesso. Per ridurre la deriva è opportuno<br />
usare volumi compresi tra i 500-600 litri/ettaro (con<br />
volumi maggiori si ha più gocciolamento) e i 200 litri<br />
(con volumi inferiori si hanno gocce troppo piccole,<br />
più soggette alla deriva da trasporto). Ove possibile<br />
preferire volumi <strong>di</strong> acqua/ettaro tali da consentire il<br />
trattamento <strong>di</strong> tutta l’azienda con una sola botte.<br />
Numero <strong>di</strong> ugelli aperti: vanno aperti solo quelli che<br />
interessano la vegetazione; in questo modo si adatta<br />
la quantità <strong>di</strong> miscela alla vegetazione presente e<br />
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong><br />
si riduce significativamente, soprattutto nelle prime<br />
fasi vegetative, la deriva. Gli ugelli antideriva possono<br />
essere in numero inferiore <strong>di</strong> quelli a turbolenza se è<br />
presente una loro raggiera.<br />
Volume <strong>di</strong> aria<br />
Al fine <strong>di</strong> ridurre la deriva e migliorare il deposito dei<br />
prodotti fitosanitari è importante utilizzare volumi<br />
<strong>di</strong> aria conformi alla vegetazione presente nel momento<br />
del trattamento; ciò si ottiene adottando marce<br />
<strong>di</strong>verse che a parità <strong>di</strong> velocità richiedono un <strong>di</strong>verso<br />
numero <strong>di</strong> giri motore con conseguente volume <strong>di</strong> aria<br />
prodotto. È importante verificare in campo il volume <strong>di</strong><br />
aria necessario (inizio trattamenti e piena vegetazione).<br />
Questo controllo richiede l’ausilio <strong>di</strong> una persona a terra<br />
in quanto la visuale dal trattore è spesso insufficiente.<br />
Tipologia <strong>di</strong> ugelli<br />
Le tipologie <strong>di</strong> ugelli sono due; i più utilizzati sono<br />
quelli a turbolenza in ceramica (Albutz ATR), che hanno<br />
un’ottima polverizzazione, formano gocce piccole<br />
che garantiscono una buona penetrazione e copertura<br />
della vegetazione, però favoriscono la deriva per<br />
trasporto.<br />
Gli ugelli antideriva (Albutz AVI - CVI Teejet AI Lecher<br />
ID), detti anche ad inclusione d’aria, producono gocce<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori degli ugelli a turbolenza;<br />
questo limita notevolmente la <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> trasporto<br />
dell’aria riducendo la deriva del 20-25%. Dalle esperienze<br />
fatte, non si sono riscontrate <strong>di</strong>fferenze sostanziali<br />
<strong>di</strong> efficacia tra l’uso dei due tipi <strong>di</strong> ugello. Entrambi<br />
possono essere montati su tutti gli atomizzatori, sono<br />
Tabella 1. Parametri in<strong>di</strong>cativi per la regolazione degli atomizzatori<br />
Coltura Forma <strong>di</strong> allevamento Distanze tra le file (m)<br />
Velocità<br />
(km/h)<br />
Litri/ettaro<br />
Pergola semplice 2,6-3,0 4,5-5,5 1000<br />
Pergola doppia 4,2-5,0 34,5-3,8 1000-1200<br />
VITE<br />
Pergola doppia ala X ala<br />
Guyot<br />
Oltre i 5 m<br />
2-2,3<br />
5,0-5,5<br />
5,5-6,5<br />
1000-1200<br />
1000<br />
Guyot trattamento a file<br />
alterne<br />
2-2,3 4,0-4,5 1000<br />
MELO Spindel 3-3,5 5,8-5,3 1500<br />
Tabella 2. Numero <strong>di</strong> giri in<strong>di</strong>cativo della presa <strong>di</strong> forza consigliato nelle <strong>di</strong>verse fasi per ventilatori con <strong>di</strong>ametro<br />
superiore a 600 mm e rapporto basso <strong>di</strong> moltiplica della ventola<br />
Fase fenologica Numero giri presa <strong>di</strong> forza<br />
PDF 540<br />
Giri motore<br />
PDF 750 (540 E)<br />
Fino alla fioritura 280-320 1000-1300 NON CONSIGLIATA<br />
Dopo la fioritura 370-400 1400-1600 1000-1200
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong> 30 maggio 2013 3<br />
più soggetti ad intasamenti sia del foro interno che <strong>di</strong><br />
quelli ad aspirazione dell’aria, richiedono perciò un’adeguata<br />
filtrazione e pulizia. Sono da preferire gli ugelli<br />
con i fori <strong>di</strong> aspirazione dell’aria posizionati in prossimità<br />
del foro <strong>di</strong> uscita.<br />
Una volta stabiliti i parametri <strong>di</strong> velocità, numero <strong>di</strong><br />
ugelli e litri/ettaro da <strong>di</strong>stribuire, si determina il tipo <strong>di</strong><br />
ugello e la pressione con la seguente formula:<br />
L/ha x largh. interfila (m.) x vel. (km/h)<br />
L/min. ugello =<br />
600 x numero ugelli aperti<br />
Nelle tabelle 3 e 4 vengono riportate le portate espresse<br />
in litri al minuto degli ugelli a turbolenza e <strong>di</strong> quelli<br />
antideriva. Come si può notare, a parità <strong>di</strong> colore le<br />
portate non corrispondono.<br />
In tutti i casi è opportuno aprire solo gli ugelli necessari<br />
e trattare con volumi <strong>di</strong> aria ridotti, calibrati alla<br />
vegetazione presente al momento del trattamento.<br />
Foto 1. Confronto tra ugelli a turbolenza (raggiera <strong>di</strong> sinistra) e<br />
ugelli antideriva (raggiera <strong>di</strong> destra)<br />
Tabella 3. Portata in l/min per ugelli a turbolenza Albuz ATR<br />
Pressione bar<br />
Lilla Marrone<br />
Tipi <strong>di</strong> ugelli (l/min)<br />
Giallo Arancio Rosso Verde Blu<br />
5 0,34 0,48 0,74 0,98 1,39 1,77 2,45<br />
6 0,4 0,52 0,81 1,06 1,51 1,93 2,66<br />
7 0,43 0,56 0,87 1,14 1,62 2,07 2,86<br />
8 0,45 0,59 0,92 1,21 1,72 2,2 3,04<br />
9 0,48 0,62 0,97 1,28 1,82 2,32 3,21<br />
10 0,5 0,66 1,02 1,34 1,91 2,44 3,37<br />
11 0,53 0,69 1,07 1,4 1,99 2,55 3,52<br />
12 0,55 0,71 1,11 1,46 2,07 2,65 3,66<br />
13 0,57 0,74 1,15 1,51 2,15 2,75 3,8<br />
14 0,59 0,77 1,19 1,57 2,22 2,85 3,93<br />
15 0,61 0,78 1,23 1,62 2,3 2,94 4,06<br />
Tabella 4. Portata in l/min per ugelli antideriva<br />
Pressione bar<br />
Arancio Verde<br />
Tipi <strong>di</strong> ugelli (l/min)<br />
Giallo Lilla Blu Rosso Marrone<br />
5 0,51 0,76 1,01 1,28 1,52 2,02 2,50<br />
6 0,55 0,83 1,11 1,40 1,64 2,21 2,74<br />
7 0,60 0,90 1,19 1,52 1,79 2,37 2,96<br />
8 0,64 0,96 1,27 1,62 1,91 2,53 3,17<br />
9 0,68 1,02 1,35 1,71 2,03 2,68 3,36<br />
10 0,72 1,07 1,42 1,81 2,14 2,83 3,54<br />
11 0,75 1,13 1,49 1,90 2,24 2,97 3,71<br />
12 0,78 1,18 1,56 1,98 2,34 3,10 3,88<br />
13 0,82 1,22 1,62 2,06 2,44 3,23 4,04<br />
14 0,85 1,27 1,68 2,14 2,53 3,35 4,19<br />
15 0,88 1,31 1,74 2,21 2,62 3,47 4,34
4<br />
30 maggio 2013<br />
Dispositivi per il contenimenti della<br />
deriva<br />
Oltre agli ugelli antideriva particolare importanza riveste<br />
la torretta per la <strong>di</strong>stribuzione tangenziale che,<br />
nel caso delle spalliere, risulta <strong>di</strong> grande aiuto oltre che<br />
per ridurre la deriva anche per migliorare la <strong>di</strong>stribuzione<br />
e la copertura delle parti alte. I <strong>di</strong>spositivi per la<br />
chiusura laterale dell’aria sono necessari soprattutto<br />
nel trattamento dei filari <strong>di</strong> confine. Gli atomizzatori<br />
con i panelli <strong>di</strong> recupero rappresentano per le spalliere<br />
la soluzione ideale sotto molti punti <strong>di</strong> vista, in particolare<br />
per la drastica riduzione della deriva da trasporto<br />
e da gocciolamento, riduzione dei quantitativi <strong>di</strong> prodotto<br />
usati per ettaro, possibilità <strong>di</strong> trattare con un po’<br />
<strong>di</strong> vento, velocità <strong>di</strong> trattamento. La <strong>di</strong>mensione della<br />
macchina che richiede spazi notevoli <strong>di</strong> manovra e il<br />
costo <strong>di</strong> acquisto sono dei limiti importanti.<br />
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong><br />
Modalità <strong>di</strong> trattamento<br />
La regolazione in campo è fondamentale per ottimizzare<br />
la <strong>di</strong>stribuzione su quel preciso vigneto; il<br />
controllo della regolazione della macchina deve essere<br />
costante. La prima precauzione da adottare, valida<br />
in tutte la situazioni è <strong>di</strong> irrorare con con<strong>di</strong>zioni<br />
climatiche idonee: assenza <strong>di</strong> vento e temperature<br />
in<strong>di</strong>cativamente inferiori a 25°C. Trattare <strong>di</strong> filari <strong>di</strong><br />
confine con poca aria, solo verso l’interno utilizzando<br />
i <strong>di</strong>spositivi antideriva, all’occorrenza montandoli.<br />
Sospendere la <strong>di</strong>stribuzione sulle testate. È opportuno<br />
inoltre informarsi delle norme contenute<br />
nei regolamenti comunali in relazione soprattutto a<br />
<strong>di</strong>stanze e ore <strong>di</strong> rispetto. Risultano fondamentali le<br />
regole <strong>di</strong> buon vicinato evitando contrapposizioni<br />
e conflitti, come avvertire le persone che abitano in<br />
prossimità del vigneto da trattare.
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong> 30 maggio 2013 5<br />
Sono interventi mirati a regolare e ottimizzare la chioma<br />
della vite ed incidono profondamente sull’esito<br />
qualitativo delle produzioni perché, oltre a perfezionare<br />
il rapporto tra la vegetazione e il carico produttivo,<br />
incidono sulla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> microclima in cui si<br />
sviluppano e maturano i grappoli.<br />
Le modalità <strong>di</strong> esecuzione delle operazioni a verde<br />
possono essere <strong>di</strong>fferenti nel caso <strong>di</strong> vigneti in allevamento<br />
rispetto ai vigneti adulti perché <strong>di</strong>versi sono<br />
gli obiettivi che si vogliono raggiungere con questi interventi.<br />
Le operazioni a verde quest’anno sono state<br />
ritardate dalle cattive con<strong>di</strong>zioni del tempo, che <strong>di</strong> fatto<br />
hanno impe<strong>di</strong>to la normale esecuzione tempestiva<br />
degli stessi interventi a verde.<br />
VIGNETI ADULTI<br />
Spollonatura. Consiste nell’eliminazione dei germogli<br />
nati sul legno vecchio (compresa la parte più vicina<br />
alla zona produttiva) e che non sono utili nell’impostazione<br />
della futura potatura invernale.<br />
L’epoca corretta per la sua esecuzione coincide con<br />
la fase erbacea dei germogli iniziando poco dopo il<br />
germogliamento quando i polloni possono essere eliminati<br />
con facilità e senza produrre ferite evidenti sul<br />
ceppo della vite. Un intervento precoce permette un<br />
miglior sviluppo dei germogli rimasti ed è particolarmente<br />
vantaggioso nei vigneti con scarso vigore. Per<br />
eliminare i polloni basali si possono impiegare macchine<br />
spollonatrici che rimuovono i germogli nati dalla<br />
base del ceppo ottenendo anche un <strong>di</strong>screto controllo<br />
delle malerbe nate sul filare.<br />
Diradamento germogli e scacchiatura. Sono interventi<br />
volti a selezionare i germogli produttivi migliori<br />
eliminando quelli deboli, doppi ed in eccesso, cercando<br />
<strong>di</strong> impostare una carica produttiva corretta posizionata<br />
su germogli ben sviluppati in grado <strong>di</strong> condurre a<br />
maturazione completa i grappoli (foto 2 e 3).<br />
Con questa operazione si definisce la <strong>di</strong>stribuzione e<br />
la quantità <strong>di</strong> grappoli che costituiranno la produzione<br />
ponendo le basi per il raggiungimento <strong>di</strong> un livello<br />
qualitativo ottimale. Tali operazioni possono essere<br />
svolte esclusivamente a mano e necessitano <strong>di</strong> una<br />
certa perizia nella loro esecuzione. L’epoca ottimale<br />
coincide con la fase erbacea dei germogli, entro le 6-7<br />
foglie, sia per la velocità dell’esecuzione, sia per la minore<br />
possibilità <strong>di</strong> apportare ferite importanti al legno<br />
della vite. Il momento <strong>di</strong> intervento può variare legger-<br />
OPERAZIONI A VERDE<br />
mente a seconda della varietà e del vigore del vigneto,<br />
anticipandolo nel caso <strong>di</strong> piante deboli e <strong>di</strong> varietà<br />
precoci, per favorire il più possibile i germogli rimasti,<br />
oppure ritardandolo per frenare piante rigogliose.<br />
Nel caso <strong>di</strong> interventi tar<strong>di</strong>vi, il tempo <strong>di</strong> lavoro aumenta<br />
poichè è <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>stricare i germogli che si vogliono<br />
asportare.<br />
In tabella 4 sono riportati alcuni parametri <strong>di</strong> riferimento<br />
ad una situazione produttiva me<strong>di</strong>a (Chardonnay<br />
150 q/ha, 180 g/grappolo, 1,7 grappoli/germoglio). In<br />
caso siano richieste produzioni più elevate, oppure in<br />
caso <strong>di</strong> varietà meno fertili o con grappoli piccoli, è necessario<br />
lasciare me<strong>di</strong>amente un germoglio in più per<br />
tralcio; con varietà più produttive e con quelle a bacca<br />
rossa sarà invece necessaria la correzione della produzione<br />
con il <strong>di</strong>radamento dei grappoli.<br />
Sfogliatura. Consiste nell’eliminazione delle foglie<br />
della zona dei grappoli, che possono limitare l’efficien-<br />
Foto 2. Vite prima della scacchiatura e del <strong>di</strong>radamento dei germogli<br />
Foto 3. Vite dopo la scacchiatura e il <strong>di</strong>radamento dei germogli
6<br />
30 maggio 2013<br />
za degli interventi fitosanitari e creare con<strong>di</strong>zioni microclimatiche<br />
non ottimali. La sfogliatura va eseguita<br />
precocemente nelle fasi <strong>di</strong> fioritura - allegagione e,<br />
successivamente, richiede delle rifiniture durante l’estate<br />
fino nell’imme<strong>di</strong>ata prevendemmia. In quest’ultima<br />
fase si eliminano le foglie posizionate in zone<br />
d’ombra e quelle più vecchie e quin<strong>di</strong> meno efficienti<br />
nello svolgere la fotosintesi.<br />
Per facilitare il lavoro <strong>di</strong> sfogliatura, è possibile ricorrere<br />
a <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> macchine che sfruttano <strong>di</strong>fferenti<br />
principi per arrivare ad eliminare le foglie; nel primo<br />
caso aspirazione e taglio, nel secondo getti d’aria in<br />
pressione. Per gli impianti a spalliera è <strong>di</strong>sponibile una<br />
maggiore varietà <strong>di</strong> modelli, mentre per le pergole la<br />
scelta si limita solo a poche macchine. Per le macchine<br />
più <strong>di</strong>ffuse nelle pergole è importante valutare bene<br />
epoca <strong>di</strong> intervento e taratura della macchina come<br />
descritto in tabella 5.<br />
Generalmente le macchine svolgono un lavoro abbastanza<br />
preciso, ma incompleto. In tutti i casi, per giungere<br />
ad un livello ottimale <strong>di</strong> sfogliatura è necessaria<br />
una rifinitura a mano che può coincidere con il passaggio<br />
per le operazioni conclusive <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento ger-<br />
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong><br />
Tabella 4. Numero germogli da mantenere a seconda del sesto <strong>di</strong> impianto<br />
Sesto impianto 5 x 0,8 4,8 x 0,6 4,5 x 0,6 3 x 0,83 2 x 0,8<br />
Piante / ettaro 2250 3100 3300 3600 5600<br />
Num. tralci / vite 4 2- 3 2- 3 2 1<br />
Num. germogli / vite 22 16 15 14 9<br />
Num. germogli / tralcio 5-6 5-8 5-7 7 9<br />
mogli, della loro sistemazione sul tetto della pergola o<br />
<strong>di</strong> palizzatura negli impianti a spalliera.<br />
L’aiuto decisivo che danno le macchine sfogliatrici è<br />
la tempestività dell’intervento ed il contenimento del<br />
tempo totale necessario alla sfogliatura, limitando anche<br />
l’esposizione dell’operatore agricolo ai residui dei<br />
trattamenti fitosanitari presenti sulla vegetazione. Intense<br />
sfogliature precoci (almeno 4-5 foglie eliminate<br />
per germoglio), nella fase <strong>di</strong> piena fioritura, possono<br />
portare ad una colatura degli acini che, per le varietà a<br />
grappolo compatto come il pinot grigio, può rivelarsi<br />
un vantaggio nella <strong>di</strong>fesa dalla botrite.<br />
Le macchine sfogliatrici pneumatiche, se impiegate<br />
nella fase <strong>di</strong> fine fioritura - inizio allegagione, concorrono<br />
alla pulizia degli acini dai residui <strong>di</strong> fioritura. Le<br />
caliptre e gli altri residui fiorali non sempre riescono<br />
ad allontanarsi naturalmente dai grappoli e nel caso <strong>di</strong><br />
varietà compatte queste parti <strong>di</strong> fiore possono costituire<br />
una fonte <strong>di</strong> inoculo per attacchi <strong>di</strong> botrite.<br />
Nella spalliere, privilegiare una sfogliatura più intensa<br />
sul lato con meno ore <strong>di</strong> esposizione al sole; intervenire<br />
nell’imme<strong>di</strong>ata post fioritura poiché interventi più tar<strong>di</strong>vi<br />
determinano maggior sensibilità alle scottature.<br />
Tabella 5. Modalità <strong>di</strong> regolazione delle principali macchine sfogliatrici<br />
Tipo <strong>di</strong> macchina<br />
Sistema <strong>di</strong><br />
allevamento<br />
Regolazione Epoca <strong>di</strong> intervento<br />
Aspirazione e<br />
taglio tipo Binger<br />
Pergola<br />
Velocità avanzamento 2,5 km/h<br />
Ventola 500 giri/minuto<br />
Da allegagione in poi;<br />
<strong>di</strong>ametro acini 4-5 mm<br />
Aspirazione e<br />
taglio tipo Binger<br />
Spalliera<br />
Velocità avanzamento 3,5 km/h<br />
Ventola 500 giri/minuto<br />
Da allegagione in poi;<br />
<strong>di</strong>ametro acini 4-5 mm<br />
Varietà bianche:<br />
Getti <strong>di</strong> aria in<br />
Impulsi 0-10 (2-6)<br />
fine fioritura - allegagione;<br />
pressione tipo Pergola Velocità avanzamento 0,9-1,3 km/h <strong>di</strong>ametro acini 2-3 mm.<br />
Olmi<br />
Pressione 0,8-0,9 bar<br />
Varietà rosse: allegagione;<br />
<strong>di</strong>ametro acini 5-6 mm<br />
Varietà bianche:<br />
Getti <strong>di</strong> aria in<br />
Impulsi 0-10 (3-6)<br />
fine fioritura - allegagione;<br />
pressione tipo Spalliera Velocità avanzamento 1,5-3 km/h <strong>di</strong>ametro acini 2-3 mm.<br />
Olmi<br />
Pressione 0,8-0,9 bar<br />
Varietà rosse: allegagione;<br />
<strong>di</strong>ametro acini 5-6 mm
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong> 30 maggio 2013 7<br />
Cimatura. La cimatura consiste nel taglio e raccorciamento<br />
dei germogli ver<strong>di</strong> per la parte che supera sporgendo<br />
il limite del tetto della pergola o che oltrepassa il<br />
limite d’altezza delle pareti fogliari negli impianti a filare.<br />
La necessità <strong>di</strong> cimare <strong>di</strong>pende dalla vigoria del vigneto<br />
e dallo spazio <strong>di</strong>sponibile per lo sviluppo della vegetazione,<br />
dato dalle <strong>di</strong>mensioni dell’impianto. File troppo<br />
strette o palificazioni troppo basse costringono ad un<br />
numero maggiore <strong>di</strong> interventi. Con la cimatura si riduce<br />
la chioma della vite e si stimola l’emissione e lo sviluppo<br />
delle femminelle cioè <strong>di</strong> nuova vegetazione. In caso<br />
<strong>di</strong> cimature tar<strong>di</strong>ve entrambi questi aspetti (riduzione<br />
della superficie fogliare e ripartenza della vegetazione)<br />
possono influenzare negativamente la maturazione dei<br />
grappoli. Per questo è opportuno concludere le cimature<br />
entro 60 giorni circa dal momento della presunta data <strong>di</strong><br />
vendemmia. In questo modo si favorisce una crescita sufficiente<br />
delle femminelle che entrano nella fase <strong>di</strong> produzione<br />
attiva <strong>di</strong> elaborati me<strong>di</strong>ante la fotosintesi proprio<br />
nel periodo della maturazione dei grappoli.<br />
VIGNETI GIOVANI<br />
Vigneti al I anno <strong>di</strong> impianto<br />
I germogli nascono dalla gemma della marza o dalle<br />
gemme <strong>di</strong> corona presenti nel punto <strong>di</strong> innesto. È<br />
possibile scegliere uno o massimo due germogli che<br />
saranno allevati per la costituzione del fusto della vite<br />
adulta. La scelta del germoglio va fatta tenendo come<br />
criterio principale l’inserzione più verticale in asse con<br />
il portainnesto evitando curve. Durante la loro crescita<br />
i germogli devono essere legati al tutore per permettere<br />
un loro corretto sviluppo.<br />
Vigneti al II anno<br />
Se con la potatura invernale si è rientrati a 2 gemme<br />
vale quanto detto per i vigneti giovani al I anno <strong>di</strong> im-<br />
pianto. Se si è lasciato un numero <strong>di</strong> gemme maggiore<br />
e con la potatura invernale si è arrivati al filo <strong>di</strong> banchina<br />
o al calcagno, va prevista una spollonatura della<br />
parte basale del fusto lasciando, ad un’altezza <strong>di</strong> 60-<br />
100cm, 4-5 germogli produttivi.<br />
Nel caso <strong>di</strong> viti molto vigorose, dove con la potatura<br />
invernale si è arrivati al primo filo <strong>di</strong> pergola o si è lasciato<br />
il capo a frutto lungo il filo <strong>di</strong> banchina, si deve<br />
spollonare la parte basale del fusto lasciando al massimo<br />
7-8 germogli.<br />
In tutti i casi i germogli che si lasciano devono avere<br />
un buon sviluppo. Eventuali germogli deboli vanno<br />
tolti. Negli impianti a spalliera con la scacchiatura è<br />
importante preservare almeno un paio <strong>di</strong> germogli<br />
per impostare la futura testa <strong>di</strong> salice. Una leggera<br />
sfogliatura si rende necessaria solo per mettere i<br />
grappoli in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> essere facilmente raggiunti<br />
dai prodotti fitosanitari. La cimatura è prevista solo<br />
quando la lunghezza dei germogli supera i limiti <strong>di</strong><br />
spazio <strong>di</strong>sponibile sul tetto della pergola o della parete<br />
dei filari.<br />
Vigneti al III anno<br />
La pianta è ormai impostata per la produzione normale,<br />
va prevista una spollonatura del fusto come per le<br />
viti adulte. Con il <strong>di</strong>radamento dei germogli e la scacchiatura<br />
si incide sulla possibilità <strong>di</strong> un corretto sviluppo<br />
della vite e sulla posizione delle future branche produttive<br />
(pergola) e della testa <strong>di</strong> salice (guyot).<br />
Per la sfogliatura e la cimatura vale quanto detto nel<br />
caso degli impianti adulti.<br />
La produzione al secondo e al terzo andrà tarata in<br />
funzione dello sviluppo vegetativo della vite al fine <strong>di</strong><br />
non pregiu<strong>di</strong>care lo sviluppo negli anni successivi.<br />
Per la sfogliatura e la cimatura vale quanto detto nel<br />
caso degli impianti adulti.
8<br />
30 maggio 2013<br />
Le con<strong>di</strong>zioni climatiche <strong>di</strong> fine aprile, e <strong>di</strong> maggio<br />
sono state molto favorevoli allo sviluppo della peronospora.<br />
Inoltre la sensibilità alla malattia è stata<br />
favorita anche dall’intensa crescita vegetativa (2-3<br />
foglie settimana). Si consiglia pertanto <strong>di</strong> mantenere<br />
alta l’attenzione, <strong>di</strong> controllare nei propri vigneti<br />
PERONOSPORA<br />
<strong>IASMA</strong> <strong>Notizie</strong><br />
l’eventuale presenza <strong>di</strong> macchie e <strong>di</strong> raccorciare gli<br />
intervalli dei trattamenti in prossimità <strong>di</strong> eventi piovosi<br />
importanti, nonché cercare <strong>di</strong> anticipare le piogge<br />
posizionando i trattamenti il più vicino possibile<br />
all’evento. Seguire le in<strong>di</strong>cazioni dei bollettini zonali<br />
emessi dalle se<strong>di</strong> periferiche.