Volano le polemiche - Giornale dell'Altopiano
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Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Una “settimana pedagogica”<br />
per una scuola di qualità<br />
Si è da poco conclusa<br />
la Settimana<br />
pedagogica, iniziativa<br />
varata dai dirigenti<br />
scolastici del CTF<br />
(Centro territoria<strong>le</strong> di<br />
formazione) di<br />
Asiago - Bassano.<br />
Dal 6 al 10 settembre,<br />
nel territorio dell’Altipiano<br />
e del<br />
bassanese, si sono<br />
svolti sette convegni<br />
e seminari, sono stati<br />
attivati 78 laboratori<br />
didattici per la formazione<br />
di docenti, persona<strong>le</strong><br />
amministrativo e<br />
dirigenti scolastici.<br />
In tempi di burrasche istituzionali,<br />
di difficoltà economiche,<br />
il sipario del<br />
Mil<strong>le</strong>pini ha messo in primo<br />
piano la Scuola e<br />
quanti operano in essa,<br />
aprendo con un convegno<br />
l’iniziativa. Si è sentita una<br />
scuola che ripensa se stessa,<br />
che ha il coraggio di prendersi<br />
il tempo per una sana rif<strong>le</strong>ssione.<br />
Autorevoli esperti quali<br />
Bocchi, Cambi, Spaltro e molti<br />
altri hanno delineato <strong>le</strong> sfide<br />
che attendono la scuola all’inizio<br />
del nuovo mil<strong>le</strong>nnio.<br />
Sono stati 3.265 gli insegnanti<br />
dei tre ordini di scuola che hanno<br />
aderito all’iniziativa,<br />
sciamando tra <strong>le</strong> varie sedi<br />
ospitanti. Si è trattato di un momento<br />
profondamente<br />
formativo: relazioni, dibattiti e<br />
spettacoli hanno presto lascia-<br />
to il passo a una fitta rete di laboratori<br />
didattici pensati per insegnanti<br />
provenienti dal<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong><br />
dell’infanzia, dal<strong>le</strong> primarie, dal<strong>le</strong><br />
scuo<strong>le</strong> medie e superiori. Hanno<br />
aderito docenti da tutta la<br />
provincia, dal Veneto e persino<br />
da fuori regione. Il successo<br />
dell’iniziativa è stato garantito<br />
dalla sua gestione sapiente e<br />
capillare per via informatica, abbattendone<br />
i costi e permettendone<br />
l’attuazione. Inoltre i corsi<br />
sono stati gratuiti, grazie ai<br />
contributi offerti dalla Regione<br />
Veneto, dal Centro territoria<strong>le</strong> di<br />
Formazione Bassano- Asiago,<br />
dalla Provincia di Vicenza e<br />
da alcune banche, tra cui la<br />
Cassa rura<strong>le</strong> e artigiana di<br />
Roana. Nell’Altopiano sono<br />
stati organizzati, oltre al convegno<br />
inizia<strong>le</strong>, quindici laboratori<br />
e due eventi culturali.<br />
Se molti e ricchi sono stati<br />
gli spunti offerti dai Convegni<br />
sul piacere della <strong>le</strong>ttura,<br />
sulla preado<strong>le</strong>scenza, sulla valutazione,<br />
tanto per citarne alcuni,<br />
momento fondamenta<strong>le</strong><br />
sono stati proprio i laboratori.<br />
“I laboratori sono stati un’occasione<br />
di crescita professiona<strong>le</strong><br />
molto apprezzata da tutti i<br />
corsisti, grazie alla qualità dei<br />
formatori e alla possibilità di<br />
confronto e di scambio di esperienze<br />
che la struttura<br />
laboratoria<strong>le</strong> dei corsi ha permesso”<br />
ha affermato il dirigente<br />
Francesco Tognon che ha<br />
coordinato la Settimana pedagogica<br />
sul territorio altopianese.<br />
Gli argomenti toccati dai labo-<br />
I pensieri dei bambini prendono il volo<br />
Primo giorno di <strong>le</strong>zione anche alla Scuola Primaria “Monte Ortigara” di Asiago. Nell’aria umida e<br />
fredda di questo mattino di settembre si percepisce una sorta di eccitazione che in realtà nasconde<br />
<strong>le</strong> emozioni, i timori, <strong>le</strong> attese e <strong>le</strong> speranze di tutti i bambini che verso <strong>le</strong> ore 7:30 cominciano ad<br />
arrivare, a gruppetti, nell’edificio scolastico che raggiungono con lo scuola-bus, il pullman o accompagnati<br />
dai genitori. Una volta entrati nel<strong>le</strong> varie classi, con <strong>le</strong> loro insegnanti, gli alunni sono<br />
colti dallo stupore nel vedere al centro dell’aula una piccola mongolfiera fatta con tanti coloratissimi<br />
palloncini. Ogni bambino, sotto la guida esperta dell’ insegnante che lo fa rif<strong>le</strong>ttere, scrive su un<br />
bigliettino i suoi buoni propositi per questo nuovo anno scolastico.Il messaggio viene <strong>le</strong>gato al<br />
palloncino e all’ora di merenda tutti i 198 palloni vengono lasciati liberi in volo a colorare il cielo<br />
grigio di questo mattino.Mi impegno a: “studiare di più matematica”; “fare quello che dice la maestra<br />
perché voglio diventare più bravo”; “fare in modo che tutti possano essere amici”; “spero che tutta<br />
la classe si impegni a comportarsi meglio, per poter lavorare in tranquillità”. Questi sono solo alcuni<br />
dei propositi dei bambini che, con questa attività, si sono sentiti responsabilizzati a impegnarsi e a<br />
migliorare per costruire, in base al<strong>le</strong> capacità di ognuno, la loro carriera scolastica ancora in erba. I<br />
palloncini colorati, tutti bellissimi, hanno voluto sottolineare che la diversità è arricchente e che<br />
ognuno ha doti da valorizzare e da condividere che altri non hanno. Poi, si sono posti del<strong>le</strong> domande:<br />
“Dove arriverà il mio palloncino?”; “Chi lo <strong>le</strong>ggerà?” “Chissà se mi risponderanno?”. Mah… speriamo<br />
che qualcuno di loro venga accontentato e riceva una risposta, intanto possiamo dire che è stato<br />
un momento davvero bello e coinvolgente che ha creato un’intesa tra tutte <strong>le</strong> insegnanti del p<strong>le</strong>sso e<br />
rafforzato la loro collaborazione per lavorare con i ragazzini in modo da far volare veramente i loro<br />
pensieri su orizzonti lontani, rendendo <strong>le</strong> loro menti aperte all’altro, alla conoscenza del mondo che<br />
li circonda, allo sperimentare, al creare per conoscere sempre di più anche se stessi, <strong>le</strong> loro difficoltà<br />
e i loro punti di forza. Buon anno scolastico a tutti Cristina Danieli<br />
ratori sono stati i più<br />
vari: l’italiano, il giornalismo,<br />
come gestire<br />
<strong>le</strong> relazioni in classe, <strong>le</strong><br />
lingue straniere, la<br />
manualità, la<br />
psicomotricità, la gestione<br />
di una biblioteca,<br />
religione, matematica,<br />
disabilità, scienze,<br />
storia, geografia e territorio,<br />
teatro, musica,<br />
movimento e<br />
multimedialità. I<br />
formatori nei corsi<br />
sono stati i docenti<br />
stessi che hanno messo a disposizione<br />
<strong>le</strong> loro competenze<br />
per altri col<strong>le</strong>ghi i quali hanno<br />
gradito una formazione calata<br />
nella realtà della Scuola, consapevoli<br />
di quanto sia affascinante<br />
eppure impervio il loro<br />
Dialogo e rego<strong>le</strong>: i consigli<br />
di Mario Conte ai genitori<br />
Nell’ambito della Settimana<br />
pedagogica, svoltasi dal 6 al 10<br />
settembre tra Asiago e Bassano<br />
e indirizzata principalmente agli<br />
insegnanti del Veneto, si è svolto<br />
anche un incontro intitolato<br />
“Dialogo e Rego<strong>le</strong>” aperto a<br />
tutti, specialmente ai genitori.<br />
L’incontro era tenuto<br />
dallo psicologo e kinesiologo<br />
Mario Conte che, oltre a cogliere<br />
nel segno, ha saputo<br />
anche divertire il purtroppo<br />
scarso pubblico presente nell’aula<br />
di musica del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong><br />
e<strong>le</strong>mentari. Con l’aiuto di video<br />
e altri strumenti, ha fatto<br />
suonare qualche<br />
campanellino ed ha dato anche<br />
qualche bel consiglio.<br />
Il discorso di partenza sui<br />
neuroni a specchio ha da subito<br />
messo in al<strong>le</strong>rta i genitori.<br />
Andando al sodo: quando<br />
un bimbo vede fare una cosa<br />
è come se la stesse facendo.<br />
Ciò significa che il vedere e<br />
l’agire sono sincronizzati.<br />
Che si sa già fare ciò che si<br />
vede fare.<br />
Questo tema così affascinante<br />
è stato uno spunto per parlare<br />
di coerenza che, in educazione<br />
è una specie di<br />
assioma. In pratica i figli te<br />
la chiedono, la implorano da<br />
te come implorano di avere<br />
del<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> e di essere anche<br />
obbligati a rispettar<strong>le</strong>.<br />
Semplice, quasi bana<strong>le</strong>: <strong>le</strong><br />
rego<strong>le</strong> vanno studiate con<br />
cura, quando <strong>le</strong> diamo devono<br />
essere comprese per poter<br />
essere anche eseguite. C’è<br />
un qualcosa di spietato in tutto<br />
questo, ma di fatto è un<br />
grande bisogno<br />
umano quello di essere gestiti<br />
da rego<strong>le</strong>, frenati da limiti.<br />
In fin dei conti se ci si pensa<br />
bene <strong>le</strong> norme e <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> sono<br />
state la base per l’organizzazione<br />
in società e ne hanno<br />
mestiere. Avere avuto il tempo<br />
per confrontarsi, riconoscere<br />
intuizioni frammentarie in più<br />
vasti disegni, sentirsi confermati<br />
su piste poco battute, permetterà<br />
di inaugurare il nuovo anno<br />
scolastico con quella fiducia e<br />
quella positività che non dovrebbero<br />
mai abbandonare i docenti.<br />
Questa Scuola ha scoperto<br />
in sé risorse rinnovabili, ha<br />
permesso ai suoi insegnanti di<br />
permesso la sopravvivenza.<br />
Nessuno di noi penserebbe<br />
mai di passare col rosso ed è<br />
una cosa semplice da spiegare<br />
anche ai bambini più piccoli.<br />
Perchè allora è così diffici<strong>le</strong> a<br />
volte farsi ascoltare e modificare<br />
quei loop che si creano<br />
nel<strong>le</strong> relazioni con i nostri figli?<br />
Qualche consiglio dalla serata:<br />
ascoltare sempre i figli con<br />
interesse, occuparsi di loro,<br />
stimolare la comunicazione e<br />
dare sempre importanza al<strong>le</strong><br />
loro sensazioni, emozioni,<br />
errori, progressi.<br />
Cercare di risolvere i prob<strong>le</strong>mi<br />
qui e ora: in pratica non<br />
va<strong>le</strong> la pena farsi i tipici trip<br />
(è geloso dalla nascita del<br />
fratellino, ha un brutto carattere,<br />
reagisce così perchè<br />
quella volta è rimasto<br />
traumatizzato etc etc).<br />
Non per minimizzare su prob<strong>le</strong>mi,<br />
che probabilmente<br />
sono veri e hanno una storia,<br />
ma per concentrarsi sulla<br />
soluzione. Esempio: c’era un<br />
bimbo che sputava sempre<br />
all’asilo. Sputava addosso ai<br />
compagni, al<strong>le</strong> maestre, a<br />
tavola…insomma uno schifo.<br />
Tutti allarmati, famiglia<br />
inclusa, per capire da qua<strong>le</strong><br />
angolo buio della personalità<br />
e della storia di questo bimbo<br />
scaturisse a una reazione così<br />
disgustosa e antisocia<strong>le</strong>. Per<br />
risolverla qui e ora gli hanno<br />
organizzato la gara di sputo,<br />
hanno canalizzato la sua reazione<br />
in qualcosa di <strong>le</strong>cito:<br />
adesso sputi, e vinci se sputi<br />
fino all’albero, ma devi sputare<br />
tutta la mattina assieme<br />
ai tuoi compagni. Il bimbo ha<br />
sputato ancora un po’ e poi ha<br />
lasciato perdere. Poi con<br />
calma si è cercato di capire<br />
cosa ci fosse a monte. Altro<br />
5<br />
confrontare approcci<br />
metodologici, ha riportato in<br />
auge la festa del<strong>le</strong> idee, il coraggio<br />
di esporsi. Gli iscritti ai<br />
laboratori hanno trovato risposte<br />
pratiche e praticabili ai propri<br />
quesiti. Visto il successo<br />
della Settimana pedagogica si<br />
sta già pensando ad iniziative<br />
future. Ora è il momento di sperimentare<br />
in classe, con gli alunni,<br />
quanto appreso.<br />
esempio: due fratellini o sorelline<br />
litigano animatamente.<br />
1) Vanno fermati appena iniziano<br />
e visto che nella maggior<br />
parte dei casi non si conoscono<br />
tutti i minimi dettagli,<br />
<strong>le</strong> sfumature e <strong>le</strong> motivazioni<br />
di questo litigio, uno dei<br />
tanti, non si prendono <strong>le</strong> parti<br />
di nessuno dei due. 2) si portano<br />
i bimbi in una stanza<br />
della casa dove non ci siano<br />
troppe distrazioni per loro<br />
(tipo giochi, te<strong>le</strong>visione etc),<br />
un corridoio va benissimo.<br />
3) Si spiega loro che visto<br />
che hanno il piacere di litigare<br />
spesso e vo<strong>le</strong>ntieri si è deciso<br />
di dare loro questa opportunità:<br />
ogni giorno alla stessa<br />
ora li si inviterà in corridoio<br />
con un timer da cucina o un<br />
cronometro e si darà loro<br />
l’opportunità di litigare a più<br />
non posso esattamente per<br />
30 minuti.<br />
Attenzione: non va spiegato<br />
loro perchè, semplicemente<br />
bisogna essere assolutamente<br />
costanti e ricordarsi di farlo<br />
ogni giorno, possibilmente<br />
non prima di andare a <strong>le</strong>tto<br />
(quello è un momento da<br />
dedicare alla tranquillità e al<br />
rilassamento).<br />
Ovviamente non riusciranno<br />
a litigare a comando o se lo<br />
faranno verrà loro da ridere,<br />
oppure semplicemente<br />
si annoieranno. Si dovrà<br />
comunque essere coerenti<br />
e tenerli lì mezz’ora!<br />
Se in altri momenti della<br />
giornata scapperà la crisi e<br />
si metteranno a litigare, si<br />
dovrà intervenire, portarli<br />
nel solito corridoio e fare<br />
una “seduta straordinaria”:<br />
un’altra mezz’ora per litigare!<br />
Come dire: fa tutto<br />
quello che vuoi ma <strong>le</strong> condizioni<br />
te <strong>le</strong> do io e te <strong>le</strong> spiego<br />
pure. Stefania Longhini