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La scuola adotta un monumento - Città di Torino

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TORINO PORTE APERTE<br />

Nel corso <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>i decenni si è passati da <strong>un</strong>a società<br />

relativamente stabile ad <strong>un</strong>a società caratterizzata dalla complessità e<br />

dalla flessibilità, dove anche i valori tra<strong>di</strong>zionalmente riconosciuti<br />

perdono il loro significato; pensiamo anche solo al significato che oggi<br />

viene attribuito al termine citta<strong>di</strong>nanza, sempre più vista come <strong>un</strong><br />

rapporto verticale tra il citta<strong>di</strong>no e lo Stato, in cui la reale<br />

partecipazione del soggetto si limita, molte volte, alla delega della<br />

propria volontà politica a fronte <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong>ritti che vengono<br />

garantiti. In questo contesto così fragile, il sistema educativo deve<br />

essere in grado <strong>di</strong> formare citta<strong>di</strong>ni capaci <strong>di</strong> partecipare alla<br />

costruzione della collettività, impegnati a superare l’in<strong>di</strong>vidualismo,<br />

portatore <strong>di</strong> interessi specifici, per in<strong>di</strong>rizzarsi verso <strong>un</strong>’idea <strong>di</strong> società<br />

da costruire su interessi con<strong>di</strong>visi. Un compito non facile, che<br />

richiede la partecipazione della <strong>scuola</strong> e della com<strong>un</strong>ità <strong>di</strong><br />

appartenenza per realizzare <strong>un</strong> percorso che valorizzi la necessità <strong>di</strong><br />

ricreare continuamente lo spazio pubblico, non limitandosi a<br />

convivere con esso, al fine <strong>di</strong> costruire la collettività, sia essa locale,<br />

nazionale, europea o mon<strong>di</strong>ale. Una partecipazione che prende avvio<br />

dal luogo in cui si vive per agire <strong>di</strong>rettamente su <strong>di</strong> esso, anche con<br />

piccole azioni in grado <strong>di</strong> sviluppare legami e relazioni.<br />

Il lavoro svolto dalle classi della rete <strong>La</strong> Scuola <strong>adotta</strong> <strong>un</strong><br />

Monumento si inserisce in questo filone <strong>di</strong> intervento, dove la<br />

partecipazione delle bambine e dei bambini non è simbolica o <strong>di</strong><br />

facciata ma <strong>un</strong> modo <strong>di</strong> agire che nasce dalla con<strong>di</strong>visione degli<br />

obiettivi culturali <strong>di</strong> valorizzazione e conservazione del patrimonio<br />

locale fino ad arrivare a proporre soluzioni pensate e gestite dagli<br />

al<strong>un</strong>ni. È importante che l’educazione si incontri con il patrimonio<br />

culturale del territorio in cui abitano i soggetti in formazione, poiché<br />

esso costituisce il vero capitale su cui si basa lo sviluppo della<br />

com<strong>un</strong>ità ed ogni generazione deve esserne consapevole, conoscerlo<br />

e tutelarlo. Il percorso educativo così avviato non esaurisce il proprio<br />

compito all’interno dell’istituzione scolastica ma si apre al confronto<br />

pubblico con la manifestazione <strong>Torino</strong> Porte Aperte, dove i lavori <strong>di</strong><br />

ricerca e <strong>di</strong> partecipazione alle proposte <strong>di</strong> valorizzazione e tutela dei<br />

bene <strong>adotta</strong>ti sono presentati alla citta<strong>di</strong>nanza, per con<strong>di</strong>videre <strong>un</strong>a<br />

conoscenza locale che costituisce la base della propria appartenenza<br />

ad <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità vera, dove le conoscenze non rimangono fini a se<br />

stesse ma danno origine ad azioni sul territorio, capaci <strong>di</strong> coinvolgere<br />

<strong>di</strong>rettamente chi vi abita.<br />

Un grazie sincero a tutte le scuole che hanno favorito questa<br />

iniziativa che consente <strong>di</strong> rivalutare molti luoghi della nostra città<br />

come spazi <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> cultura della com<strong>un</strong>ità locale.<br />

Mariagrazia Pellerino<br />

Assessora alle politiche educative<br />

Presidente <strong>di</strong> ITER

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