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Ricerca sui pesci 3B primaria

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Febbraio-Marzo 2013<br />

Classe <strong>3B</strong><br />

Scuola Primaria Eugenia Pezzoli<br />

Materia: Scienze e Tecnologia<br />

Insegnante: Marchesini Cristiana<br />

La classe <strong>3B</strong> ha realizzato un lavoro di ricerca in modo cooperativo abbinando lo studio dei<br />

Pesci, previsto nel corso di Scienze, all'uso del computer, previsto in Tecnologia, in modo<br />

interdisciplinare.<br />

Ciascun alunno è stato guidato nell'affrontare, in modo bilingue, l'argomento dei <strong>pesci</strong> con<br />

l'approccio proprio della Didattica delle Scienze della Vita:<br />

• strutturale (morfologia del pesce)<br />

• funzionale (respirazione, nutrimento, riproduzione ecc)<br />

• sistemico (il pesce in rapporto all'ambiente in cui vive)<br />

• temporale (il pesce in rapporto all'evoluzione delle specie nel tempo).<br />

Ciò è stato fatto sia nell'introduzione generale, dall'insegnante, sia nella fase analitica di ogni<br />

pesce scelto, da ciascun alunno.<br />

Per fare questo, ogni bambino:<br />

• è partito dall'analisi di materiale preso da riviste, libri, enciclopedie o internet,<br />

• ha raccolto in un documento Word le notizie essenziali di ogni singolo pesce, lavorando in<br />

gruppo quando più persone hanno scelto lo stesso esemplare<br />

• i vari documenti Word sono stati uniti dall'insegnante in un documento unico<br />

• il lavoro, complessivo, essendo fruibile da tutti gli allievi in rete, diventa patrimonio di<br />

tutta la classe.<br />

I PESCI<br />

I <strong>pesci</strong> sono state le prime creture con uno scheletro (la spina dorsale) a comparire sulla terra 450<br />

milioni di anni fa.<br />

Vivono in acqua salata (mare) oppure in acqua dolce (fiumi e laghi). Alcuni <strong>pesci</strong> vivono in<br />

entrambe perché si sono adattati a farlo (es. Il salmone).<br />

I <strong>pesci</strong> hanno bisogno di ossigeno per vivere e lo traggono dall'acqua grazie a speciali organi che si<br />

trovano ai lati della testa: le branchie, che sostituiscono i polmoni, con le quali riescono a respirare<br />

l'ossigeno contenuto nell'acqua. I <strong>pesci</strong>, cioè, inghiottono l'acqua e l'ossigeno dalla bocca ed<br />

espellono l'acqua dalle branchie dopo che hanno trattenuto l'ossigeno.<br />

I <strong>pesci</strong> hanno forma idrodinamica, cioè adatta al movimento in acqua. Infatti il loro corpo é<br />

affusolato per garantire il nuoto con il minimo dispendio di energia grazie al movimento delle<br />

pinne.<br />

Les poissons se déplacent dans l'eau grâce à leurs nageoires.<br />

Ils pondent des milliers ou des millions d'œufs, mais seulement peu vont éclorer, car ils seront<br />

mangés par d'autres poissons.<br />

Les poissons se nourrissent d'autres poissons, ils sont donc carnivores.<br />

Leur corps est recouvert d'écailles qui sont accrochées à leur peau.<br />

Ils sont vertébrés: ils ont une squelette et des arêtes en os ou en cartilage.<br />

Les poissons s'adaptent à la température de l'eau: on dit qu'ils sont hétérothermes.


Il Pesce Pagliaccio<br />

Il pesce Pagliaccio si rifugia tra i tentacoli dell’anemone di mare (o attinia) per sfuggire ai predatori:<br />

i tentacoli, infatti, sono velenosi per tutti gli altri <strong>pesci</strong>, che finiti nei suoi tentacoli, vengono<br />

dapprima storditi e poi inghiottiti. Questo non succede al pesce Pagliaccio perché produce una<br />

sostanza che lo rende immune al veleno dell'anemone.<br />

La strana coppia vive nei fondali più bassi della grande barriera corallina australiana, dell’Oceano<br />

Indiano, del mar Cinese e dell’Oceano Pacifico. Sembra che il pesce pagliaccio non sia capace fin<br />

dalla nascita di resistere al veleno dell'attinia, ma che debba "abituarsi" gradualmente ad avvicinarsi<br />

ai tentacoli senza restare paralizzato.<br />

Data la sua lentezza, diventa facile preda per gli altri <strong>pesci</strong>, perciò raramente abbandona il suo<br />

anemone, nutrendosi di plancton e alghe. Durante il periodo della riproduzione, la femmina depone<br />

200-400 uova nelle rocce e nelle conchiglie. Le larve vengono disperse nella corrente fino a quando<br />

non trovano un anemone che li ospita.<br />

Deve il suo nome alle livree esternamente colorate, che solitamente sono rosso-arancio e striate di<br />

bianco o nero. Il suo corpo è compresso lateralmente, con grandi pinne. Può arrivare fino a 9 cm di<br />

lunghezza e il maschio si presenta più piccolo rispetto alla femmina. La sua vita media in libertà si<br />

aggira <strong>sui</strong> 12 anni. Una curiosità: la Disney ha usato il pesce pagliaccio in una produzione animata<br />

intitolata "Alla ricerca di Nemo".<br />

Il Pesce Chirurgo<br />

Il pesce chirurgo ha un corpo ovale e schiacciato <strong>sui</strong> lati. L’occhio è in alto e il muso è appuntito, la<br />

pinna dorsale si estende per tutta la lunghezza del corpo (30 – 40cm). Su entrambi i lati della coda<br />

ha una pinna pungente e appiattita come una lama, che usa come strumento di difesa.<br />

Ci sono tre specie principali: l’azzurra, la zebrata e la gialla che è molto aggressiva.<br />

Vive nelle barriere coralline degli oceani Pacifico e Indiano.<br />

Mangia molluschi, alghe e piccoli crostacei.<br />

Il pesce chirurgo puo’ cambiare la colorazione in funzione del suo umore: se è spaventato o<br />

ammalato diventa pallido, mentre quando sta per affrontare un avversario diventa più scuro.<br />

Questo pesce ha un’intensa vita sociale e può occupare lo stesso territorio anche per tutta la vita.<br />

Una curiosità: la Disney ha usato il pesce chirurgo in una produzione animata intitolata "Alla<br />

ricerca di Nemo". Nel film si chiama "Dory".


La Rana Pescatrice<br />

La rana pescatrice ha un corpo grande ed appiattito. Possiede un’ampia bocca semicircolare<br />

provvista di più serie di denti rivolti all’indietro. Gli occhi sono piccoli e posti sulla sommità del<br />

capo dove sono presenti anche delle appendici o raggi, uno dei quali termina con una debole luce.<br />

La sua pelle non presenta scaglie ed è molto lassa. La rana pescatrice è di colore brunastro,<br />

rossastro o bruno-verdastro. Questo pesce può raggiungere i 2m di lunghezza e 30 kg di peso.<br />

La rana pescatrice vive <strong>sui</strong> fondi sabbiosi e fangosi. Essa rimane immobile a lungo, distendendo le<br />

pinne pettorali e mimetizzandosi completamente con l'ambiente circostante. Quando vede una preda<br />

di suo gradimento, inizia a muovere il primo raggio che funge da esca.<br />

Infatti la rana pescatrice ha evoluto un'ottima strategia di caccia, grazie non solo alla capacità di<br />

confondersi tra la sabbia e il fango, ma anche nell'attirare con astuzia le prede, le quali le si<br />

avvicinano davanti alla bocca, attirate dalla luce della sua appendice che funge da esca.<br />

La riproduzione avviene in primavera, in estate e nel tardo inverno a profondità elevate, sino a circa<br />

200 m. Le uova sono deposte in grossi nastri lunghi fino a 9 m e larghi 90 cm.<br />

Una curiosità: la Disney ha usato la rana pescatrice nel film intitolato "Alla ricerca di Nemo".<br />

Il Pesce Palla<br />

Il pesce palla comprende 185 specie di acqua dolce e salata, conosciuti comunemente come <strong>pesci</strong><br />

palla. Ha una sorta di becco dato dalla fusione di quattro placche dentarie caratteristiche di questi<br />

<strong>pesci</strong>. Pesa 6,5 kg è lungo fino a 60 cm e vive nei mari tropicali (Oceano Indiano, Atlantico, Golfo<br />

del Messico e California).<br />

Si cibano prevalentemente di molluschi, crostacei, meduse e polipi dei coralli di cui spezzano i<br />

gusci con il forte becco dentato. Sono piuttosto aggressivi, gli adulti spesso morsicano pinne e coda<br />

di altri <strong>pesci</strong> per difendere il proprio territorio.<br />

É chiamato pesce palla perché, in caso di difesa, é in grado di ingurgitare rapidamente grandi<br />

quantità di acqua, assumendo una forma sferica che lo fa sembrare più grande e che spaventa<br />

l'aggressore e al tempo stesso rendendo impossibile ai predatori la possibilità di inghiottirlo.<br />

Il pesce palla é considerato fra gli animali più velenosi, perché possiede un veleno potentissimo, più<br />

del cianuro. Un milligrammo del suo veleno è sufficiente ad uccidere una persona.<br />

In Giappone, tuttavia, il pesce palla (chiamato “FUGU”) viene consumato regolarmente e<br />

considerato una prelibatezza, mentre in Italia ne é vietata la commercializzazione.


Il pesce spada<br />

Il pesce spada è di grandi dimensioni, fino a 4 metri di lunghezza e 5 quintali di peso. Il corpo é di<br />

colore scuro sul dorso, argenteo con riflessi violacei <strong>sui</strong> fianchi e tendente al bianco sul ventre. Il<br />

suo aspetto é caratterizzato dalla presenza dell'inconfondibile "spada", composta di materiale osseo<br />

e dai bordi taglienti. Il corpo è agile e muscoloso, quasi squaliforme e la forma di falce delle pinne<br />

caratterizza la vita di questo pesce fatta di velocità e potenza: é infatti un pesce migratore e<br />

predatore.<br />

La composizione nutritiva della sua carne è simile a quella bovina per quanto riguarda le proteine e<br />

i grassi. Nel consumo di questo pesce possono presentarsi due problemi: il primo è che può essere<br />

venduto al posto di altri <strong>pesci</strong>. Il secondo è che accumula nei tessuti l’inquinamento presente nel<br />

mare.<br />

Presenti nelle zone tropicali, ma anche nel mar Mediterraneo, i <strong>pesci</strong> spada depongono da 1 a 29<br />

milioni di uova che vengono fecondate esternamente. La spada risulta già formata quando il piccolo<br />

misura sotanto 10 millimetri di lunghezza.<br />

Il pesce sega<br />

Conosciuti comunemente come <strong>pesci</strong> sega, sono una famiglia di <strong>pesci</strong> affini alle razze. I<br />

<strong>pesci</strong> sega abitano i bassi fondali delle acque tropicali e temperate del globo e diventano pericolosi<br />

se toccati e infastiditi accidentalmente dai sub.<br />

La caratteristica più spiccata è certamente il rostro, cioé la "sega", un prolungamento situato sulla<br />

testa che è costeggiato, da tutti e due i lati, da scaglie simili a denti. La sega permette al pesce di<br />

avere un "sesto senso", cioé di captare i movimenti e la presenza delle prede di passaggio.<br />

Il pesce spada usa la spada anche come arma, smuovendo la sabbia del fondale alla ricerca delle<br />

prede e ferendo le prede con i denti della spada stessa, grazie ad energici colpi.<br />

Le dimensioni sono considerevoli: si va da 1,40m fino a 7,6m e raggiunge i 1780 kg. I <strong>pesci</strong> sega<br />

predano <strong>pesci</strong>, razze, molluschi e crostacei. Hanno le aperture branchiali sul lato piatto, ventrale. Il<br />

pesce sega è una specie ovovivipara: la femmina, cioè, partorisce piccoli già formati.<br />

Purtroppo ognuna delle sette specie di pesce sega é in pericolo di estinzione: i <strong>pesci</strong> sega sono stati<br />

decimati dalla pesca, sfruttati nell'alimentazione e sono tuttora pescati senza godere di protezione.


Lo Squalo<br />

Voraci, questi <strong>pesci</strong> sono degli eccellenti predatori: localizzano la vittima grazie al loro sviluppato<br />

olfatto, la inseguono a grande velocità e non le danno tregua fino a quando non l’hanno catturata.<br />

Carnivori, le specie di maggiori dimensioni attaccano foche, delfini e persino piccoli squali.<br />

Nella bocca sono presenti più file di denti, appuntiti e sostituibili: quando uno di questi cade, si<br />

spezza o si consuma, viene rimpiazzato da quello immediatamente successivo, che avanza in modo<br />

naturale per coprire il buco rimasto. La forma della bocca varia a seconda della specie.<br />

In generale il loro scheletro (così come nelle razze) é cartilagineo, cioé fatto di cartilagine, che é più<br />

elastica e flessibile delle ossa.<br />

Lo Squalo Tigre<br />

Prende il nome dalla tigre terrestre, con la quale ha in comune il mantello rigato e per il fatto di<br />

essere un grande predatore, tanto da essere soprannominato "Lo spazzino dei mari" (Nel suo<br />

stomaco, oltre ai <strong>pesci</strong>, sono stati trovati pezzi di legno, lattine, conchiglie intere, tartarughe, uccelli<br />

ecc). Può raggiungere i 7 metri di lunghezza. Vive in tutte le acque tropicali del globo. Durante il<br />

giorno rimane in profondità elevate, mentre la sera risale verso le acque più superficiali per cercare<br />

le sue prede. Assieme allo Squalo Bianco é considerato una delle specie più pericolose per l'uomo.<br />

Lo Squalo Bianco<br />

Si riproduce quando raggiunge i 3,8 metri di lunghezza nei maschi e tra 4,5 e 5 metri nelle<br />

femmine.<br />

Lo squalo bianco é carnivoro e si alimenta di balene, <strong>pesci</strong>, squali meno lunghi di lui, foche,<br />

trichechi ecc. Lo squalo innanzitutto morde per conoscere ciò che attira la sua attenzione e per<br />

sapere se ciò che ha di fronte é commestibile o no. Pertanto é considerato pericoloso per l'uomo.<br />

Lo squalo bianco può inabissarsi fino ad arrivare a circa 1200 m di profondità e può vivere dai 30 ai<br />

40 anni. I piccoli alla nascita hanno una lunghezza di circa 1,20 m, i loro denti sono dotati di piccole<br />

cuspidi laterali e quelli della mandibola inferiore sono lisci anziché seghettati.<br />

Lo squalo bianco ha sviluppato un meccanismo di conservazione del calore che gli permette di<br />

avere una temperatura corporea di 4-5 gradi superiore a quella dell'acqua che lo circonda, anche<br />

quando raggiunge le acque più profonde e più fredde.<br />

Infine ha la capacità di cooperare insieme ad altri esemplari della sua stessa specie per ottimizzare<br />

la caccia alla preda.


La Murena<br />

La murena è diffusa sulle coste rocciose del Mediterraneo e dell’Atalantico orientale.<br />

La famiglia Muraenidae comprende svariate specie di <strong>pesci</strong> conosciuti in italiano con il nome di<br />

murene appartenenti all’ordine Anguilliformes. Vivono nei mari tropicali su fondi duri a bassa<br />

profondità. Sono comunissime nelle Barriere Coralline. Nel Mar Mediterraneo è molto comune la<br />

specie Muraena Helena.<br />

Questi anguilliformi hanno un corpo serpentiforme non ricoperto da scaglie. I colori sono spesso<br />

bruni, in molte specie però possono esserci macchie chiare o reticoli, talvolta questi disegni possono<br />

formare disegni complessi. Poche specie invece hanno colori gialli, arancioni e blu molto vivaci.<br />

Sono <strong>pesci</strong> in media piuttosto grandi, alcune specie possono superare i 3 metri.<br />

Sono predatori, cacciano <strong>pesci</strong>, molluschi, polpi e crostacei, ma le sue prede preferite sono le<br />

seppie, che caccia di notte.<br />

I morsi di questi <strong>pesci</strong> sono piuttosto dolorosi. Se viene attaccata si difende con i morsi che possono<br />

provocare gravi sintomi di avvelenamento. Il veleno é prodotto da piccole ghiandole del palato.<br />

Le carni sono buone ed apprezzate ma solo quelle dei esemplari più grandi, di solito viene<br />

consumato in zuppa.<br />

Il cavalluccio di mare<br />

Questo pesce é diffuso nei mari e oceani caldi di tutto il mondo e vive fino a un massimo di 5m di<br />

profondità. In genere vive tra le alghe e le fronde delle piante marine e non é individuabile in<br />

quanto si mimetizza in maniera straordinaria con l'ambiente circostante.<br />

Il cavalluccio marino o Ippocampo é un <strong>pesci</strong>olino lungo 15 cm, ricoperto di piastre ossee, senza<br />

squame, con un musetto allungato che somiglia alla testa di un cavallo. Ha una coda prensile, cioé<br />

capace di afferrare ciò che la circonda, che utilizza per ancorarsi alla vegetazione marina.<br />

Ha due pinne ai lati della testa che gli forniscono un perfetto equilibrio. Gli occhi sono mobili in<br />

modo indipendente e ciò gli consente una buona vigilanza e una costante osservazione della preda.<br />

Si nutre di piccoli crostacei che aspira, risucchiandoli e inghiottendoli quando si avvicinano.<br />

Durante la stagione degli amori, la femmina si avvicina al maschio e immette nella sua borsa<br />

ventrale le sue uova. In questa tasca, simile a quella dei canguri, si sviluppano le uova fecondate.<br />

Quando si formano, i neonati sono espulsi dal papà a uno a uno. All'inizio nuotano orizzontalmente,<br />

ma via via che si sviluppano, assumono la loro classica posizione verticale.<br />

Non é aggressivo e in genere vive da solo o in coppia. Una sua particolarità é quella di cambiare<br />

colore a seconda delle diverse circostanze (malattia, corteggiamento, pericolo).


La razza manta<br />

La razza manta é stata soprannominata "demonio del mare". Alcuni marinai raccontano che<br />

ipnotizzava i pescatori balzando nella loro imbarcazione per poi trascinarli verso il fondo. Il nome é<br />

dovuto anche alla presenza di due corna situate sulla parte anteriore del corpo.<br />

La razza avanza nell'acqua muovendo le pinne come fanno gli uccelli con le ali e sfrutta le correnti.<br />

Realizza quindi un volo acquatico elegante e a volte balza fuori dall'acqua con il suo corpo lungo<br />

6m e pesante fino a 2 tonnellate.<br />

Inghiotte solo plancton e <strong>pesci</strong>olini nella bocca che é situata tra le due corna ed é sempre spalancata.<br />

Espelle l'acqua, durante la respirazione e la nutrizione, da fessure situate sotto il ventre, mentre gli<br />

alimenti sono trattenuti da speciali filtri.<br />

La razza é un pesce cartilagineo che non ha ossa: la cartilagine la rende flessibile e al tempo stesso<br />

resistente.<br />

Il pesce angelo o semi-circulatus<br />

Conosciuti comunemente come Pesci angelo, costituiscono un gruppo di circa 89 specie di <strong>pesci</strong><br />

d'acqua salata. Sono <strong>pesci</strong> che vivono nelle barriere coralline di tutti gli oceani terrestri e si nutrono<br />

di piccoli invertebrati, alghe e coralli.<br />

Il nome deriva dalla bellezza del loro aspetto o dalle pinne piuttosto sviluppate, vagamente<br />

somiglianti ad ali. Le colorazioni giovanili sono diverse da quelle adulte a tal punto che a stento si<br />

riesce a credere che si tratti dello stesso pesce.<br />

Il sesso muta con gli anni: femmine da giovani e maschi in seguito. Questi ultimi difendono un<br />

territorio piuttosto vasto, dove vivono da 2 a 5 femmine. Se il maschio scompare, la femmina più<br />

grossa e dominante cambia sesso e prende il suo posto.<br />

Si ciba di una grande varietà di organismi sia vegetali sia animali a seconda della specie.<br />

Una loro particolarità é quella di poter svolgere, durante lo stadio giovanile, il ruolo di <strong>pesci</strong><br />

pulitori, liberando altri <strong>pesci</strong> da fastidiosi parassiti.


I <strong>pesci</strong> di acqua dolce<br />

Il Piranha<br />

Il Piranha é un pesce di fiume, che si trova ai tropici, e complessivamente é molto simile agli altri<br />

<strong>pesci</strong> di fiume, tranne che per alcuni aspetti particolari.<br />

Non é un pesce di grossa taglia, difficilmente supera il mezzo metro se non nelle specie più grandi e<br />

vive in vasti banchi che possono contare alcune migliaia di individui.<br />

Ha una cresta che si congiunge alla pinna dorsale e squame piccole il cui colore varia a seconda<br />

della specie, dal verde opaco con sfumature rossicce al nero fino a toni argentati.<br />

Pur avendo aspetto tozzo, ha muscoli potenti e può spostarsi rapidamente.<br />

L'aspetto più caratterizzante é quello della bocca, che presenta una fila di denti triangolari, molto<br />

affilati, molto adatti a tranciare la carne delle prede.<br />

Il Ciprinodonte di Devil's hole<br />

Vive in America. Questo pesce ha la particolarità di vivere nell'habitat più piccolo che si conosca<br />

per una specie di vertebrati: vive soltanto in un ruscello del deserto del Nevada, un'area di circa<br />

venti metri quadri.<br />

La popolazione di questi <strong>pesci</strong> non supera i 500 individui che misurano due centimetri e mezzo di<br />

lunghezza. Si riproduce durante tutto l'anno, ma raramente vive più di 12 mesi.<br />

L'inquinamento e i cambiamenti dell'acqua mettono a rischio la sopravvivenza di questo piccolo<br />

pesce.


Corydoras o pesce gatto corazzato<br />

Queste specie sono diffuse nelle acque dolci fluviali del Sudamerica. Abitano ambienti diversi:<br />

nei ruscelli di montagna con corsi d'acqua limpidi e rocciosi, ma anche nelle acque stagnanti dei<br />

fiumi di pianura con notevole vegetazione.<br />

I due diversi sessi si distinguono per la forma della pinna dorsale, in quanto il maschio ce l'ha<br />

più sviluppata ed appuntita della femmina e per il ventre, che nelle femmine é più gonfio.<br />

Le coppie si isolano dal resto del branco e, dopo essersi nutriti adeguatamente, iniziano i giochi<br />

amorosi. I partner si collocano spesso in punti dove c’è un frequente ricambio d’acqua e<br />

dove la temperatura é intorno ai 26 °C. Le uova (un centinaio) vengono raccolte dalla madre<br />

con le pinne ventrali, fecondate dal maschio che la insegue continuamente e successivamente<br />

appiccicate sulle pareti od oggetti dal fiume oppure depositare in buche scavate precedentemente.<br />

Dopo la riproduzione i genitori si allontanano e gli avannotti si nutrono di ciò che custituisce<br />

la melma del corso d’acqua. Poiché i piccoli nascono più indipendenti, capita che gli adulti<br />

praticano il cannibalismo con i nuovi nati.<br />

I Coryidoras hanno dieta onnivora. Si nutrono di piccoli crostacei, larve, insetti ed altri<br />

invertebrati. Sono specie acquariofile, diffuse negli acquari domestici.<br />

La trota salmonata )<br />

La trota è un pesce di acqua dolce e marina appartenente alla famiglia dei salmonidi: è una specie<br />

molto adattabile che si può trovare sia in mare che nelle acque dolci, sia correnti (fiumi) che ferme<br />

(laghi). La sua diffusione in mare può avvenire solo in acque a salinità modesta.<br />

Il suo ambiente ideale sono i fiumi a corrente veloce, con acque fredde ed ossigenate ed abbondanti<br />

prede, ma loro stesse sono catturate dall'uomo con le tecniche della pesca sportiva.<br />

Simile al salmone, é più tozza, ha corpo fusiforme. Gli esemplari marini sono argentei con poche<br />

macchiette scure a forma di x, mentre i <strong>pesci</strong> di fiumi e torrenti hanno invece colorazione più<br />

vivace, bruno verdastra od oliva, con numerosi punti colorati: neri, arancio, rossi arancioni o gialli.<br />

La lunghezza può andare dai 50 cm al metro. Si parla di trota salmonata per il colore rosato della<br />

carne che ricorda quello del salmone.<br />

La trota è un predatore voracissimo e si può dire che divori qualunque animale possa inghiottire,<br />

dagli insetti ai crostacei, ai <strong>pesci</strong>, anche trote più piccole, ai topi ed alle rane.<br />

La riproduzione, nelle forme d'acqua dolce, avviene durante i mesi invernali in un ambiente con<br />

fondi ghiaiosi in cui viene scavata una buchetta dove avviene la deposizione.

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