Il Canto di Tradizione Orale Il Canto di Tradizione Orale
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"Non esistono tante realtà quante sono le lingue: la realtà biologica è una sola,<br />
ma vi è un ampio margine <strong>di</strong> fluttuazione nei mo<strong>di</strong> in cui la guar<strong>di</strong>amo: ...il<br />
pensiero stabilisce connessioni, metafore che ci consentono <strong>di</strong> conoscere<br />
qualcosa <strong>di</strong> nuovo in quanto simile a qualcosa <strong>di</strong> già noto. Ma tutto ciò non<br />
sarebbe possibile se la lingua (il linguaggio) stesso non possedesse la metafora<br />
in forma <strong>di</strong> costruzione lessicale... "<br />
<strong>Il</strong> segno può però anche allontanarsi dall'oggetto in<strong>di</strong>cato cosí da <strong>di</strong>venire simbolo, forma in cui i tratti<br />
analogici possono celarsi o non riscontrarsi.<br />
Nella teoria vichiana riguardo alla nascita e allo sviluppo del linguaggio espressa nella Scienza Nuova,<br />
questo è un processo evolutivo e <strong>di</strong> allontanamento dall'oggetto. Ma il simbolo, a partire soprattutto dalla<br />
fine dell'Ottocento e in ambito decadente, vuole affermarsi come quella forma che proprio perché allude e<br />
non in<strong>di</strong>ca, proprio perché si allontana da contaminazioni ctonie e assume connotazioni polisemiche,<br />
permette <strong>di</strong> raggiungere il vero e primor<strong>di</strong>ale senso delle cose che si è perduto per un uso e abuso<br />
quoti<strong>di</strong>ano del linguaggio. In questa prospettiva, il L. M. <strong>di</strong>viene per eccellenza il segno simbolico ed<br />
evocatore , perché libero dai denotanti che caratterizzano il L. P., strumento della quoti<strong>di</strong>ana esistenza<br />
e del pensiero cosciente.<br />
La musica è quin<strong>di</strong> un linguaggio, in quanto materia organizzata in sistema significativo e in quanto<br />
forma simbolica, anche se si caratterizza per una semanticità indeterminata e intraducibile,<br />
"indeterminatezza che non equivale a non significatività ma ad una plurivalenza" .<br />
La parola, considerando la <strong>di</strong>mensione semantica, può costituire un con<strong>di</strong>zionamento alla produzione<br />
musicale; può venire in aiuto conferendole una senso preciso; può sposarsi perfettamente recuperando la<br />
propria <strong>di</strong>mensione evocatrice-magica-incantatoria; può essere trattata come mero materiale fonico,<br />
come qualsiasi prodotto <strong>di</strong> strumento musicale.<br />
<strong>Il</strong> rapporto conflittuale Musica-Parola non è solo a livello <strong>di</strong> materiali sensibili dai meccanismi affini, ma<br />
anche a livello <strong>di</strong> segni significanti, <strong>di</strong> forme rappresentanti, cioè attualizzanti, in modalità e forme<br />
<strong>di</strong>verse, lo spirito umano.<br />
Linguaggio e arte<br />
La questione <strong>di</strong> "cos'è l'arte" è ancor più complessa della definizione <strong>di</strong> linguaggio. Sicuramente tenendo<br />
presente ciò che è stato detto precedentemente è possibile affermare che l'arte è un linguaggio. Sono<br />
presenti nell'arte tutti gli elementi che determinano un linguaggio: materia, lavoro umano su <strong>di</strong> essa,<br />
principio <strong>di</strong> organizzazione, espressività e forma simbolica. Anche l'arte è frutto della libera attività<br />
umana e specchio de-formante della mens. Anche l'arte trova nella Forma il mezzo e il senso, tanto che<br />
non è possibile sottrarre alcunché da una poesia o da un quadro senza che anche il senso dell'opera si<br />
mo<strong>di</strong>fichi.<br />
Viceversa però il linguaggio <strong>di</strong>viene artistico nel momento in cui gli si attribuisce tale valore. L'arte è<br />
quin<strong>di</strong> un linguaggio con valore artistico. Apparentemente tautologico.<br />
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