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05 - Bosco Fontana - Corpo Forestale dello Stato

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LTER-ITALIA<br />

<strong>05</strong> – FORESTE PLANIZIALI<br />

Riserva Naturale “<strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>”<br />

Descrizione generale del sito<br />

Situato nel cuore della Pianura Padana in provincia di Mantova, la Riserva Naturale di <strong>Bosco</strong><br />

della <strong>Fontana</strong> è uno degli ultimi esempi esistenti di foresta seminaturale primaria antica<br />

appartenente all'associazione Querco-Carpinetum boreoitalicum (cfr. Mason 2004). La Riserva<br />

occupa un’area totale di 233 ha (198 dei quali foresta) ed è molto isolata all’interno di un<br />

paesaggio intensamente modificato dall’uomo (l’area è circondata da coltivi di tipo intensivo e da<br />

prati stabili), rivestendo un ruolo importante dal punto di vista conservazionistico. A <strong>Bosco</strong> della<br />

<strong>Fontana</strong> sono presenti i seguenti habitat della Direttiva Habitat 92/43/CEE: foresta a farnia o<br />

rovere subatlantica e centro-europea del Carpinion betuli (Codice 9160); foresta alluvionale ad<br />

Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno – Padion, Alnion incanae, Salicion albae) (Codice<br />

91E0); vegetazione fluviale planiziale e montana del Ranuncolion fluitantis e Callitricho –<br />

Batrachion (Codice 3260).<br />

<strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong> è, con riferimento alla classificazione di Thoreau, un “<strong>Bosco</strong> Primario<br />

Antico”, in quanto ne esiste prova documentale almeno dal 1600. La foresta è a dominanza di<br />

Farnia e Carpino bianco ed è composta da tre cenosi principali: una mesofila a Quercus robur,<br />

una mesoxerofila a Quercus cerris e una mesoigrofila a Fraxinus oxycarpa. Strutturalmente il<br />

bosco è in una fase di evoluzione dal ceduo composto alla fustaia. L’altezza massima degli alberi<br />

è di circa 32 m e in base ai rilievi effettuati nel 1995 (Mason 2004), la struttura forestale è<br />

bistratificata, con uno strato dominante occupato dalle specie Quercus robur e Fraxinus oxycarpa<br />

e uno strato sottostante (dominato) rappresentato dal ceduo di Carpino bianco. Il diametro<br />

massimo è di circa 1 m per la Farnia, l’età massima riscontrata è di circa 250 anni, quella media di<br />

circa 100 anni. La dinamica forestale a <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong> è monitorata, con frequenza<br />

decennale, in tre aree di saggio permanenti (Core Area), utilizzando la metodologia di Koop<br />

(1989). Le Core Area hanno una dimensione di 140 m x 70 m; al loro interno sono condotte ogni<br />

dieci anni misurazioni dendrometriche sulle piante vive e su quelle morte (in piedi e al suolo), per<br />

ciascuna delle quali si conoscono anche l’esatta posizione geografica e lo stadio di decadimento.<br />

Sono inoltre effettuati dei rilievi qualitativi come la valutazione della copertura, della vitalità,<br />

della crescita potenziale e dei danni subiti. Sull’asse maggiore di ogni Core Area è stata<br />

individuata un’area di monitoraggio centrale di 10 m x 100 m, denominata WTA (Woody Transect<br />

Area), nella quale sono eseguiti rilievi della vegetazione erbacea e arbustiva inferiore a 40 cm di<br />

altezza. Oltre alle Core Area, dal 20<strong>05</strong> a <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong> è stato attivato un plot<br />

CONECOFOR (Controllo Ecosistemi Forestali) di livello II per il monitoraggio di alcuni<br />

parametri forestali nell'ambito della rete pan-europea ICP Forests.<br />

Il <strong>Bosco</strong> è Riserva Naturale Orientata dal 1976 e Riserva Biogenetica dal 1977; è stato dichiarato<br />

Zona a Protezione Speciale (ZPS) nel 1998 e Sito di Importanza Comunitaria (SIC) nel 2004.


Stazioni di ricerca<br />

<strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>: Pianura Padana, Mantova, Marmirolo, Coordinate (WGS 84): EO 45°<br />

44.085' N 45° 12.030'. Superficie: 233 ha. Altitudine media: 25 m s.l.m.<br />

Core areas: tre aree di saggio permanenti monitorate dal 1995 per lo studio della dinamica forestale<br />

seguendo il protocollo di Koop. Sigle: CA1, CA2, CA3; Superficie di ciascuna area: 0,98 ha.<br />

Area Conecofor: area permanente ICP Forests di livello 2°, per il monitoraggio, dal 20<strong>05</strong>, di:<br />

struttura forestale, vegetazione erbacea, ozono (campionamenti passivi), effetti dell’ozono sulla<br />

vegetazione, analisi delle foglie degli strati più alti per gli effetti degli inquinanti (2/3 delle piante<br />

dominanti), fenologia, valutazione delle chiome, invertebrati. Sigla: Ven2.<br />

Conecofor open field: campionamenti passivi di ozono dal 20<strong>05</strong>.<br />

Centralina per il rilevamento di dati meteorologici: centralina situata all’interno della Riserva,<br />

per il rilevamento di temperature, direzione e velocità del vento, umidità, pressione atmosferica,<br />

diossido di azoto, ozono dal 1998 e di metalli pesanti, IPA, frazione ionica nel particolato, PM10,<br />

PM2,5 e carbonio nel periodo 20<strong>05</strong>-2007 (progetto PARFIL).<br />

Ente responsabile e persona di contatto<br />

MiPAF - Ministero delle Politiche Agricole e Forestali<br />

<strong>Corpo</strong> <strong>Forestale</strong> <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong> – CNBF Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della<br />

Biodiversità <strong>Forestale</strong><br />

Verona - <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong><br />

Via Carlo Ederle 16/a - 37100 Verona<br />

tel. +39 045 8345445, fax +39 045 8301569<br />

Franco Mason<br />

e-mail: fmason@tin.it<br />

Comunità biotiche principali<br />

Polygonato multiflori - Quercetum roboris sottoassociazione carpinetosum betuli Sartori 1984<br />

“variante a Quercus cerris”;<br />

Polygonato multiflori - Quercetum roboris sottoassociazione carpinetosum betuli Sartori 1984;<br />

Carici elongatae - Alnetum glutinosae Bodeux 1955 con dominanza di Alnus glutinosa;<br />

Carici elongatae - Alnetum glutinosae Bodeux 1955 con dominanza di Fraxinus oxycarpa.<br />

Ricerche in corso<br />

Le ricerche sono coordinate dal CNBF, specializzato nel monitoraggio a lungo termine della<br />

dinamica forestale, delle faune a invertebrati e delle necromasse legnose.<br />

A <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong> sono attualmente in corso i seguenti monitoraggi: dinamica forestale,<br />

accrescimenti arborei, dinamica delle necromasse legnose, ozono, fenologia, colonia storica di<br />

Milvus migrans (Aves, Accipitridae), verifica presenza/assenza delle specie in Direttiva Habitat<br />

92/43/CEE. Si effettuano ricerche su metodologie di didattica e divulgazione.


Storia del sito<br />

Dalla fine del XIV° secolo all’inizio del XVIII° secolo, le vicende storiche di <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong><br />

sono state legate alla famiglia Gonzaga di Mantova. La foresta tuttora esistente faceva parte di<br />

una proprietà circa dieci volte più grande, che era utilizzata dai Gonzaga principalmente come<br />

riserva di caccia. Con la scomparsa dei Gonzaga all’inizio del XVIII° secolo il Ducato passò<br />

all’Austria e il bosco rimase dominio degli eremiti. Durante questo periodo molte zone di foresta<br />

furono tagliate e messe a coltivo; nel giro di un secolo e mezzo dal 1776 al 1900, la superficie<br />

boscata fu ridotta da 1200 a 350 ha. Nel 1910 il bosco è passato al Demanio <strong>Forestale</strong>, che ne<br />

sfruttò intensamente il legname fino agli anni 1940 (ceduo composto). Dal 1950 sono stati<br />

rallentati e quindi sospesi (1990) i tagli colturali con incremento della provvigione agli attuali 270<br />

m 3 /ha e 27 m 3 /ha, rispettivamente di legno vivo e di legno morto. Attualmente è in atto<br />

l’eliminazione delle specie aliene (Quercus rubra, Juglans nigra, Platanus sp.) che minacciano la<br />

composizione vegetazionale originaria; le piante eradicate sono lasciate sul posto e costituiscono<br />

nuovi microhabitat per organismi saproxilici.<br />

Dal 1977 <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong> è Riserva Naturale Orientata Biogenetica. Dal 1998 è Zona di<br />

Protezione Speciale (ZPS) e dal 2004 Sito di Importanza Comunitaria (SIC).<br />

Dati raccolti<br />

Dati storici<br />

Dati inventariali, registri storici sulla foresta dal 1850; database inventario forestale<br />

(cavallettamento totale) per gli anni 1965, 1985; dinamica della struttura e della vegetazione con<br />

metodologia di Koop (1989) dal 1995. Monitoraggio della colonia storica di Milvus migrans<br />

(Nibbio bruno) dal 1985; primi dati sugli invertebrati a partire dal 1989.<br />

Dati attuali<br />

Dati fisici:<br />

- temperatura: rilevamento ogni ora dal 1998, database presente<br />

- umidità: rilevamento ogni ora dal 1998, database presente<br />

- direzione e velocità del vento: ogni ora dal 1998, database presente<br />

- pressione atmosferica: ogni ora dal 1998, database presente<br />

Dati chimici<br />

- diossido di azoto: ogni ora, dal 1998, database presente<br />

- ozono: ogni ora, dal 1998, database presente<br />

- ozono (progetto Conecofor): campionamenti passivi settimanali dal 20<strong>05</strong><br />

Dati rilevati giornalmente nel periodo 20<strong>05</strong>-2007 (progetto PARFIL) (database presente):<br />

- PM10 e PM2.5<br />

- metalli pesanti<br />

- IPA – idrocarburi policiclici aromatici<br />

- frazione ionica nel particolato<br />

- analisi del carbonio<br />

dati biotici<br />

- Dinamica forestale e necromasse (5 anni (Conecofor)/10 anni): 1995, 20<strong>05</strong> (database)<br />

- Invertebrati in Direttiva Habitat (ogni 6 anni).


- Checklist di flora e fauna.<br />

- Monitoraggio invertebrati (5 anni, plot Conecofor)<br />

dati sui processi<br />

- accrescimenti arborei (5 anni) (Conecofor)<br />

- Inventario della foresta per campionamento (10 anni)<br />

- Monitoraggio dinamica forestale (10 anni)<br />

- Verifica presenza/assenza specie in Direttiva Habitat (6 anni)<br />

dati minimi garantiti a lungo termine<br />

dinamica forestale, necromasse, presenza/assenza specie in Direttiva Habitat, clima, ozono, chiome<br />

(Conecofor), vegetazione, accrescimenti arborei, monitoraggio invertebrati (plot Conecofor)<br />

Accesso ai dati<br />

Gratuito, su richiesta al CNBF<br />

Strutture disponibili<br />

Il CNBF, che gestisce la ricerca a <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>, ha due sedi: a Verona in via Carlo Ederle<br />

16/ a e nella Riserva di <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong> in Strada Mantova 29 a Marmirolo - MN.<br />

Sede di Verona (quattro unità operative): laboratorio entomologico attrezzato con microscopi<br />

ottici e microscopio elettronico a scansione, collezioni entomologiche di riferimento, stazione di<br />

archiviazione dati GIS, unità di elaborazione e archiviazione dati dinamica forestale.<br />

Sede di <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong> (10 unità operative): laboratorio smistamento invertebrati e<br />

laboratorio entomologico, collezioni entomologiche di riferimento, sala conferenze (capienza 50<br />

persone), biblioteca naturalistica (circa 2000 testi). Servizio di didattica e divulgazione, centralina<br />

acquisizione dati meteo e dati fisico/chimici.<br />

Progetti di ricerca ed enti finanziatori<br />

Programma Nazionale Integrato per il Controllo degli Ecosistemi Forestali – programma<br />

CONECOFOR: monitoraggio della struttura forestale, parametri fisico-chimici e invertebrati in<br />

un plot ICP Forests di livello II. Finanziato da: 50% dal Ministero per le Politiche Agricole,<br />

Alimentari e <strong>Forestale</strong> (Mi.PAAF), 50% dalla Commissione Europea (in base al Reg. CE n.<br />

2152/03 relativo al monitoraggio delle foreste e delle interazioni ambientali nella Comunità<br />

(Forest Focus))<br />

Monitoraggio della Dinamica <strong>Forestale</strong>: monitoraggio di struttura, dinamica e crescita arborea<br />

in tre aree di saggio (Core Area), con frequenza decennale (1995, 20<strong>05</strong> ecc.). Finanziato da:<br />

Mi.PAAF.<br />

Collaborazioni in atto<br />

• Accademia Russa delle Scienze, San Pietroburgo<br />

• British Museum of Natural History, Londra<br />

• Centro di Ecologia Alpina (CEA)<br />

• Civico Museo di Storia Naturale, Ferrara


• Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA)<br />

• Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali, Regione Siciliana<br />

• Dipartimento di Biologia Evoluzionistica dell’Università di Bologna<br />

• Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA), Casaccia<br />

• Ente Foreste Sardegna<br />

• Ente Regionale per lo Sviluppo Agricolo e <strong>Forestale</strong> della Regione Lombardia<br />

(ERSAF)<br />

• Invertebrate Biodiversity, Agricolture and Agri-Food, Canada<br />

• Masaryak University, Brno<br />

• Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione per la Protezione<br />

della Natura<br />

• Musée d’Histoire Naturelle, Neuchâtel<br />

• Muséum d’Histoire Naturelle, Ginevra<br />

• Muséum National d’Histoire Naturelle, Parigi<br />

• Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi”, Bergamo<br />

• Museo Civico di Storia Naturale, Carmagnola<br />

• Museo Civico di Storia Naturale, Venezia<br />

• Museo Civico di Storia Naturale, Verona<br />

• Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria”, Genova<br />

• Museo Civico di Zoologia, Roma<br />

• Museo Zoologico “La Specola”, Firenze<br />

• Museo di Storia Naturale della Maremma, Grosseto<br />

• Museo di Storia Naturale e del Territorio, Certosa di Calci (Pisa)<br />

• National Museum of Natural History, Smithsonian Institution, Washington D.C.<br />

• Oasi Naturale Abetina di Rosello (Chieti)<br />

• Parco Nazionale del Circeo<br />

• Parco Nazionale del Vesuvio<br />

• Parco Naturale delle Alpi Marittime<br />

• Provincia Autonoma di Trento<br />

• Research Branch, National Parks & Wildlife, Irlanda<br />

• Staatlichen Museum für Naturkunde, Stoccarda<br />

• Tel Aviv University<br />

• Università di Padova<br />

• Università di Roma “Tor Vergata”<br />

• Università degli Studi di L’Aquila<br />

• Università degli Studi di Roma “La Sapienza”<br />

• Università degli Studi “Roma Tre”<br />

• Università degli Studi della Tuscia, Viterbo<br />

• University of Opole<br />

• WWF Italia<br />

• Zoological Museum of Moscow<br />

• Zoological Museum, University of Copenhagen, Copenhagen<br />

Riferimenti bibliografici principali<br />

Cavalli R., Mason F. (eds), 2003. Tecniche di ripristino del legno morto per la conservazione delle<br />

faune saproxiliche. Il progetto LIFE Natura NAT/IT/99/6245 di “<strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>” (Mantova,<br />

Italia). Rapporti scientifici, 2. Centro Nazionale Biodiversità <strong>Forestale</strong> di Verona - <strong>Bosco</strong> della<br />

<strong>Fontana</strong>. Gianluigi Arcari Editore, Mantova: pp. 112.


Recensito su:<br />

- Bollettino della Società entomologica Italiana, 136 (1) (2004)<br />

- Revue forestière française, 4 (2004): 360.<br />

- Journal forestier suisse, 154 (11) (2003): 461 (B. Forster)<br />

- Journal forestier suisse, 155 (5) (2004): 151-152 (O. Holdenrieder)<br />

Cerretti P., Hardersen S., Mason F., Nardi G., Tisato M., Zapparoli M. (eds.) (2004) Invertebrati di<br />

una foresta della Pianura Padana, <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>, secondo contributo. Conservazione Habitat<br />

Invertebrati, 3. Cierre Grafica edizioni, Verona.<br />

Recensito su:<br />

- European Journal of Entomology, 103 (2006): 546. (P. Doležal)<br />

- Bollettino della Società entomologica Italiana, 138 (2) (2006): 159-160 (S. Zoia)<br />

- British Journal of Entomology and Natural History, 19 (2006): 95-96 (K.N.A. Alexander)<br />

- Revue forestière française, 5 (2006): 496. (J. Pardé)<br />

- Journal forestier suisse, 157 (7) (2006): 290 (B. Forster)<br />

- Fragmenta Faunistica, 49 (2) (2006): 165-166 (S. Golovatch)<br />

Cerretti P., Hardersen S., Mason F., Nardi G., Tisato M., Zapparoli M. (eds.) (2004) Ricerche<br />

naturalistiche a <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>. Quaderni Conservazione, 3. Cierre Grafica edizioni, Verona.<br />

Longo L. & Nadali A., 2001. Vertebrati di un bosco planiziario padano: <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>.<br />

Quaderni Conservazione Habitat, 1. <strong>Corpo</strong> <strong>Forestale</strong> <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong>, Centro Nazionale per lo Studio e<br />

la Conservazione della Biodiversità <strong>Forestale</strong> di <strong>Bosco</strong> <strong>Fontana</strong>, Gianluigi Arcari Editore: pp. 96.<br />

Mason F., Cerretti P., Tagliapietra A., Speight M.C.D., Tisato M., Zapparoli M., 2002. Invertebrati<br />

di una foresta della Pianura Padana, <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>, Primo Contributo. Conservazione Habitat<br />

Invertebrati 1. Gianluigi Arcari Editore: pp. 176.<br />

Recensito su:<br />

- Studia Dipterologica, 9 (2002): 411-412. (R. Bährmann);<br />

- Latissimus, 18 (2004): 33.<br />

- Bollettino della Società entomologica Italian, 136 (1) (2004).<br />

- Revue forestière française, 6 (2003): 580.<br />

- Journal forestier suisse, 154 (10) (2003): 421-422 (B. Forster)<br />

Mason F., Nardi G., Tisato M. (eds), 2003 – Atti del simposio internazionale “Legno morto: una<br />

chiave per la biodiversità”, Mantova, 29-31 maggio 2003. Sherwood 95, Suppl. 2.<br />

Recensito su:<br />

- European Journal of Entomology, 102 (1) (20<strong>05</strong>): 106. (J. Schlagamerský)<br />

- Bollettino della Società entomologica italiana, 136 (1) (2004).<br />

- British Journal of Entomology and Natural History, 18 (20<strong>05</strong>): 57-58. (K.N.A. Alexander)<br />

- Mitteilungen der Münchner entomologischen Geselschaft, 94 (2004): 96 (E.-G. Burmeister)<br />

- Journal forestier suisse, 155 (6) (2004): 247-248 (B. Forster)<br />

Mason F., 2004 - Dinamica di una foresta della Pianura Padana. <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>.Primo


contributo, monitoraggio 1995. Seconda edizione con Linee di gestione forestale. Rapporti<br />

scientifici 1. Centro Nazionale Biodiversità <strong>Forestale</strong> Verona - <strong>Bosco</strong> della <strong>Fontana</strong>. Arcari Editore,<br />

Mantova, pp. 224.<br />

Recensito su:<br />

- Revue forestière française, 6 (2003): 579-580.<br />

- Journal forestier suisse, 155 (1) (2004): 22-23.<br />

Mason F., Cerretti P., Nardi G., Whitmore D., Birtele D., Hardersen S. & Gatti E., 2006. Aspects of<br />

biological diversity in the CONECOFOR plots. IV. The InvertebrateBiodiv pilot project. In: Ferretti<br />

M., Petriccione B., Bussotti F., Fabbio G. (eds.), Aspects of biodiversity in selected forest<br />

ecosystems in Italy: status and changes over the period 1996-2003. Third report of the Task Force<br />

on Integrated and Combined (I&C) evaluation of the CONECOFOR programme. Annali Istituto<br />

Sperimentale per la Selvicoltura, Vol. 30, Suppl. 2 2006.<br />

Ruffo S., 2002 Le Foreste della Pianura Padana - Un labirinto dissolto Quaderni Habitat - n. 3<br />

Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. Museo Friulano di Storia Naturale. Comune di<br />

Udine. Arti grafiche Friulane SpA, Udine: pp.156.<br />

Bibliografia aggiuntiva citata:<br />

Koop H., 1989. Forest Dynamics: SILVI-STAR: A Comprehensive Monitoring System. Springer,<br />

Berlin Heidelberg New York, 299 pp. + 95 figg.

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