Mobilita - Sintesi - Provincia di Milano
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Lavoro, Crisi Industriali e Occupazionali<br />
la<br />
mobilità
Presentazione<br />
In uno scenario normativo assai complesso<br />
del mondo del lavoro, l’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le<br />
attraverso l’Assessorato al Lavoro<br />
e al Contrasto Crisi Industriali e Occupazionali,<br />
in collaborazione con la Direzione Regionale dell’INPS,<br />
ha voluto realizzare questo opuscolo<br />
<strong>di</strong> facile e pronta consultazione,<br />
che possa essere uno strumento utile<br />
sia per gli operatori del settore<br />
sia per i privati citta<strong>di</strong>ni,<br />
con particolare attenzione a coloro che vivono<br />
una situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio occupazionale.<br />
Se l’intento del mio mandato<br />
è quello <strong>di</strong> un intervento a priori,<br />
quando la realtà industriale<br />
può ancora essere “salvata”<br />
insieme ai posti <strong>di</strong> lavoro dei <strong>di</strong>pendenti,<br />
ci si deve confrontare purtroppo<br />
con casi <strong>di</strong> imprese in sofferenza,<br />
per le quali si può solo intervenire<br />
nella gestione degli esuberi,<br />
con il compito istituzionale<br />
della ricerca <strong>di</strong> una loro ricollocazione.<br />
È per questo motivo che si è voluto realizzare<br />
una “guida” sulle politiche passive del lavoro<br />
affinchè sia possibile conoscere e affrontare<br />
nel modo migliore le problematiche<br />
che riguardano il campo delle prestazioni<br />
a sostegno del red<strong>di</strong>to.<br />
Bruno Casati<br />
Assessore al Lavoro<br />
e al Contrasto Crisi Industriali e Occupazionali<br />
2<br />
Premessa<br />
La procedura <strong>di</strong> mobilità consiste nel licenziamento collettivo per<br />
riduzione <strong>di</strong> personale sia quando si è in presenza <strong>di</strong> una riduzione<br />
dell’attività economica dell’impresa, sia in caso <strong>di</strong> riduzione o cessazione<br />
dell’attività. La procedura ha finalità e modalità <strong>di</strong>verse <strong>di</strong><br />
attuazione in base alla <strong>di</strong>mensione dell’azienda, al settore <strong>di</strong> attività<br />
nel quale opera e al numero dei lavoratori coinvolti.<br />
La mobilità è uno degli strumenti previsti dalla legge (i cosiddetti<br />
ammortizzatori sociali) per garantire temporaneamente un red<strong>di</strong>to ai<br />
lavoratori che perdono il lavoro e contestualmente favorirne il reinserimento<br />
offrendo agevolazioni ai datori <strong>di</strong> lavoro che li assumono.<br />
Non rappresenta quin<strong>di</strong> un semplice aiuto economico ai lavoratori<br />
licenziati, ma anche uno strumento <strong>di</strong> politica attiva del lavoro incentivando<br />
il passaggio dei lavoratori licenziati da aziende in crisi ad<br />
altre che hanno bisogno <strong>di</strong> manodopera.<br />
Stante gli effetti dell’avvio della procedura <strong>di</strong> mobilità su aspetti<br />
importanti del rapporto <strong>di</strong> lavoro, la legge ha dettato norme rigide<br />
che il datore <strong>di</strong> lavoro deve osservare. La conoscenza della complessa<br />
procedura, ed il rispetto delle prescrizioni previste dalla<br />
legge, sono essenziali al fine <strong>di</strong> non incorrere in comportamenti errati<br />
che potrebbero far invalidare la procedura <strong>di</strong> riduzione del personale.<br />
Riferimenti normativi<br />
Legge 23 luglio 1991, n. 223<br />
Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 151<br />
Legge 20 marzo 1998, n. 52<br />
Legge 19 luglio 1993, n. 236<br />
Decreto Legislativo 8 aprile 2004, n. 110<br />
Legge 3 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 291, art. 1-bis
Imprese destinatarie<br />
La procedura per il collocamento in mobilità si applica a due <strong>di</strong>verse<br />
fattispecie <strong>di</strong> licenziamento per riduzione <strong>di</strong> personale:<br />
• la prima (licenziamento collettivo), prevista dall’art. 24 della L. n.<br />
223/1991, riguarda tutti i datori <strong>di</strong> lavoro, a con<strong>di</strong>zione che occupino<br />
più <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>pendenti, che intendano effettuare almeno<br />
cinque licenziamenti, nell’arco <strong>di</strong> centoventi giorni, in ciascuna<br />
unità produttiva o in più unità produttive nell’ambito del territorio<br />
<strong>di</strong> una stessa provincia;<br />
• la seconda, prevista dall’art. 4 della L. n. 223/1991, riguarda le<br />
sole imprese che rientrano nella <strong>di</strong>sciplina dell’intervento straor<strong>di</strong>nario<br />
della cassa integrazione e che, una volta ammesse a fruire<br />
<strong>di</strong> tale intervento, prevedano <strong>di</strong> non poter reimpiegare tutti o parte<br />
dei lavoratori sospesi.<br />
Il limite <strong>di</strong> “almeno cinque licenziamenti”, riferito ai lavoratori coinvolti<br />
nella riduzione <strong>di</strong> personale, riguarda l’apertura della procedura,<br />
mentre la procedura stessa può concludersi anche con un numero<br />
<strong>di</strong> licenziamenti inferiore a cinque (Circ. Min. Lav. n. 62/1996 all.<br />
“istituto della mobilità”). Il numero dei licenziamenti collettivi effettuati<br />
può essere quin<strong>di</strong> inferiore a cinque, purché al momento dell’avvio<br />
della procedura <strong>di</strong> mobilità il datore <strong>di</strong> lavoro abbia inteso procedere<br />
al licenziamento <strong>di</strong> almeno cinque unità. L’arco temporale dei centoventi<br />
giorni fissato dalla norma, entro cui effettuare i licenziamenti,<br />
può essere prorogato se espressamente stabilito dall’accordo<br />
sindacale raggiunto durante la procedura <strong>di</strong> mobilità.<br />
La procedura non si applica alle eccedenze <strong>di</strong> personale determinate<br />
da fine lavoro nelle imprese e<strong>di</strong>li e nelle attività stagionali o saltuarie,<br />
nonché per i lavoratori assunti con contratto a termine.<br />
La procedura prevista dall’art. 24 si applica anche ai datori <strong>di</strong> lavoro<br />
non impren<strong>di</strong>tori che svolgono, senza fini <strong>di</strong> lucro, attività <strong>di</strong> natura<br />
politica, sindacale, culturale, <strong>di</strong> istruzione ovvero <strong>di</strong> religione o <strong>di</strong><br />
culto (ad esempio le associazioni politiche o sindacali, le associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato, gli enti senza fini <strong>di</strong> lucro, gli stu<strong>di</strong> professionali)<br />
(D.Lgs 110/2004).<br />
A fronte delle due possibilità previste dalla legge per il collocamento<br />
in mobilità dei lavoratori (art. 24 e art. 4), solo per i lavoratori<br />
licenziati da aziende rientranti nel campo <strong>di</strong> intervento della CIGS è<br />
prevista l’erogazione <strong>di</strong> una apposita indennità mensile.<br />
L’indennità spetta ai lavoratori collocati in mobilità dalle seguenti<br />
tipologie <strong>di</strong> imprese:<br />
• imprese industriali, anche lapidee con esclusione <strong>di</strong> quelle e<strong>di</strong>li,<br />
con più <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti;<br />
• imprese artigiane dell’indotto con più <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti. Per aziende<br />
artigiane dell’indotto si intendono quelle soggette ad un influsso<br />
gestionale prevalente da parte <strong>di</strong> imprese soggette alla CIGS.<br />
Si ha influsso gestionale prevalente quando, nel biennio precedente,<br />
il fatturato dei beni e servizi verso imprese rientranti nella <strong>di</strong>sciplina<br />
CIGS è superiore al 50%;<br />
• imprese commerciali e della logistica con più <strong>di</strong> 200 <strong>di</strong>pendenti;<br />
• imprese del settore turistico e le agenzie <strong>di</strong> viaggio con più <strong>di</strong> 200<br />
<strong>di</strong>pendenti;<br />
• imprese <strong>di</strong> mensa e ristorazione con più <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti, operanti<br />
in imprese soggette alla CIGS, limitatamente ai <strong>di</strong>pendenti<br />
addetti all’appalto presso tali imprese;<br />
• cooperative agricole e zootecniche con più <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti;<br />
• settori ausiliari delle Ferrovie dello Stato con più <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti;<br />
• imprese giornalistiche con versamento dei contributi all’INPGI,<br />
senza limiti <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti;<br />
• settore dei giornali perio<strong>di</strong>ci, imprese ra<strong>di</strong>otelevisive private e<br />
aziende funzionalmente collegate, senza limiti <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti;<br />
• vettori aerei e società da questi derivanti a seguito <strong>di</strong> processi <strong>di</strong><br />
riorganizzazione o trasformazioni societarie, a decorrere dal<br />
1.1.2005 (L. n. 291/2004, art. 1-bis).<br />
3<br />
aziende<br />
Per le imprese <strong>di</strong> seguito elencate, la <strong>di</strong>sciplina viene estesa me<strong>di</strong>ante<br />
provve<strong>di</strong>menti legislativi rinnovati annualmente. Peraltro la regolarità<br />
delle proroghe, che si susseguono anno per anno sin dal 1994,<br />
fa ragionevolmente presumere una prossima inclusione a regime<br />
nella normativa. Attualmente le aziende per le quali la proroga viene<br />
<strong>di</strong>sposta annualmente sono le seguenti:<br />
• imprese commerciali con più <strong>di</strong> 50 <strong>di</strong>pendenti;<br />
• imprese della logistica con più <strong>di</strong> 50 <strong>di</strong>pendenti;<br />
• agenzie <strong>di</strong> viaggio e turismo con più <strong>di</strong> 50 <strong>di</strong>pendenti;<br />
• imprese <strong>di</strong> vigilanza con più <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti nel semestre precedente.<br />
Lavoratori destinatari<br />
Hanno <strong>di</strong>ritto all’indennità <strong>di</strong> mobilità i lavoratori assunti a tempo<br />
indeterminato, se licenziati da imprese operanti nel campo <strong>di</strong> intervento<br />
della CIGS, rivestenti la qualifica <strong>di</strong>: operai, impiegati, quadri,<br />
lavoratori a domicilio (Circ. INPS n. 142/2001), lavoratori soci <strong>di</strong><br />
cooperative <strong>di</strong> produzione e lavoro. Tali categorie beneficiano dell’indennità<br />
a con<strong>di</strong>zione che abbiano un’anzianità aziendale minima <strong>di</strong><br />
do<strong>di</strong>ci mesi <strong>di</strong> cui almeno sei mesi <strong>di</strong> lavoro effettivamente prestato.<br />
Sono equiparati a servizio effettivamente prestato i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
sospensione dal lavoro derivanti da ferie, festività e infortuni e quelli<br />
<strong>di</strong> astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza e puerperio.<br />
Non hanno <strong>di</strong>ritto all’indennità: <strong>di</strong>rigenti (anche se sono soggetti al<br />
versamento del contributo mensile), appren<strong>di</strong>sti, lavoratori stagionali<br />
o saltuari, lavoratori con contratti a termine, lavoratori del trasporto<br />
marittimo e aereo, giornalisti (per questi ultimi è previsto uno specifico<br />
trattamento erogato <strong>di</strong>rettamente dall’INPGI), fine lavoro nelle<br />
costruzioni e<strong>di</strong>li, i lavoratori <strong>di</strong> qualunque qualifica licenziati da<br />
imprese non rientranti nel campo <strong>di</strong> intervento della CIGS.<br />
Avvio della procedura<br />
La procedura si svolge in due fasi collegate fra loro:<br />
• la prima fase è esclusivamente sindacale;<br />
• la seconda è promossa dall’autorità amministrativa competente<br />
(che può essere la Regione, ovvero il Ministero del Lavoro).<br />
La procedura inizia con la comunicazione che deve essere obbligatoriamente<br />
inviata alle rappresentanze sindacali aziendali e alle<br />
rispettive associazioni <strong>di</strong> categoria ovvero, mancando le prime,<br />
come per le aziende con unità produttive con meno <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>pendenti,<br />
solo alle associazioni <strong>di</strong> categoria aderenti alle confederazioni<br />
maggiormente rappresentative sul piano nazionale.<br />
La comunicazione alle OO.SS. deve contenere i motivi che determinano<br />
la situazione <strong>di</strong> eccedenza <strong>di</strong> personale, quelli <strong>di</strong> natura tecnica<br />
che impe<strong>di</strong>scono il ricorso alle misure che potrebbero evitare, in<br />
tutto o in parte, la riduzione <strong>di</strong> personale, il numero, la collocazione<br />
aziendale, i profili professionali del personale eccedente, la percentuale<br />
<strong>di</strong> manodopera femminile, i tempi <strong>di</strong> attuazione del programma<br />
<strong>di</strong> mobilità e le eventuali misure per fronteggiare le conseguenze<br />
sociali <strong>di</strong> tale programma.<br />
Alla comunicazione sindacale deve essere allegata copia del bollettino<br />
<strong>di</strong> versamento dell’anticipo del contributo <strong>di</strong> mobilità (comunemente<br />
detta “tassa <strong>di</strong> ingresso”) da versare all’INPS.<br />
Contributo d’ingresso<br />
L’azienda, per poter avviare le procedure per la messa in mobilità,<br />
deve versare all’INPS un importo pari ad un mese <strong>di</strong> mobilità per<br />
ogni lavoratore interessato, anche se si tratta <strong>di</strong> un soggetto non<br />
avente <strong>di</strong>ritto alla relativa indennità. La ricevuta del versamento deve
essere allegata alla comunicazione ed inviata alle parti interessate<br />
(L. n. 223/1991, art. 4, c. 3). L’anticipazione non è dovuta dalle<br />
imprese non soggette al contributo per l’indennità <strong>di</strong> mobilità che<br />
attivano la procedura <strong>di</strong> licenziamento collettivo ai sensi dell’art. 24,<br />
L. n. 223/1991 e dalle imprese in procedura concorsuale. Per questa<br />
ultima tipologia, l’esonero spetta solo se la procedura <strong>di</strong> messa<br />
in mobilità è stata avviata dal curatore, liquidatore o commissario,<br />
mentre non spetta se l’avvio delle procedure concorsuali è attivato<br />
dall’impren<strong>di</strong>tore.<br />
L’importo del mese <strong>di</strong> mobilità, da anticipare per ciascun lavoratore,<br />
è pari al massimale lordo valido per la CIGS, in relazione alla retribuzione,<br />
in vigore al momento dell’avvio della procedura, senza operare<br />
la riduzione del contributo a percentuale previsto per gli appren<strong>di</strong>sti.<br />
Per l’anno 2007 il massimale mensile è pari a:<br />
• euro 844,06 per i lavoratori la cui retribuzione, comprensiva dei<br />
ratei della tre<strong>di</strong>cesima mensilità e delle altre eventuali mensilità<br />
aggiuntive (quattor<strong>di</strong>cesima, premio <strong>di</strong> produzione, ecc.) è pari o<br />
inferiore a euro 1.826,07 lor<strong>di</strong> mensili;<br />
• euro 1.014,48 per i lavoratori che hanno una retribuzione superiore<br />
a euro 1.826,07 lor<strong>di</strong> mensili.<br />
La retribuzione mensile <strong>di</strong> riferimento si determina sommando alla<br />
retribuzione mensile corrente le quote <strong>di</strong> mensilità aggiuntive (13^,<br />
14^ e premi). Al fine <strong>di</strong> stabilire l’esatto massimale <strong>di</strong> riferimento per<br />
i lavoratori part-time occorre rapportare la retribuzione spettante<br />
con quella del lavoratore a tempo pieno (Circ. INPS n. 155/1994).<br />
Il mancato versamento dell’anticipazione non sospende la procedura<br />
né comporta la per<strong>di</strong>ta, da parte dei lavoratori interessati, del<br />
<strong>di</strong>ritto a percepire l’indennità. Il versamento dell’anticipazione deve<br />
essere effettuato utilizzando un bollettino <strong>di</strong> conto corrente postale<br />
intestato alla sede INPS competente per territorio con il numero <strong>di</strong><br />
conto utilizzato dall’INPS per le riscossioni varie.<br />
Co<strong>di</strong>ce Sede Sede Conto Corrente Postale<br />
4900 <strong>Milano</strong> 245274<br />
4901 Monza 16069205<br />
4902 <strong>Milano</strong> Nord 24745200<br />
4903 <strong>Milano</strong> Missori 52634201<br />
4904 <strong>Milano</strong> Fiori 16980203<br />
4905 <strong>Milano</strong> Corvetto 18376202<br />
4908 Legnano 52081205<br />
4927 Lo<strong>di</strong> 24740201<br />
4995 Desio 712208<br />
Nella causale del bollettino devono essere riportati i seguenti dati:<br />
• la matricola aziendale;<br />
• il numero dei lavoratori eccedenti;<br />
• la <strong>di</strong>citura “Anticipazione contributo art. 5, comma 4, Legge<br />
223/1991”;<br />
• il conto <strong>di</strong> imputazione “GAU 21013”.<br />
Iscrizione nelle liste <strong>di</strong> mobilità<br />
Per poter procedere all’inserimento nella lista <strong>di</strong> mobilità, ai sensi<br />
della L. n. 223/91, dei lavoratori licenziati da società che abbiano<br />
più <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti, è necessario che la società faccia pervenire<br />
alla Regione Lombar<strong>di</strong>a - Struttura Politiche Attive e Preventive del<br />
Lavoro - Via Cardano 10, 20124 <strong>Milano</strong> - la seguente documentazione<br />
in una sola copia:<br />
• accordo sindacale o copia del verbale <strong>di</strong> mancato accordo;<br />
• versamento dovuto all’INPS a titolo <strong>di</strong> contributo <strong>di</strong> ingresso o<br />
<strong>di</strong>chiarazione attestante le motivazioni per le quali non si è proceduto<br />
al versamento;<br />
4<br />
aziende<br />
• <strong>di</strong>chiarazione che la società è in possesso del requisito occupazionale<br />
<strong>di</strong> cui all’art. 1 c. 1 della L. n. 223/91 al momento dell’apertura<br />
della procedura;<br />
• <strong>di</strong>chiarazione esplicativa dei criteri <strong>di</strong> scelta dei lavoratori;<br />
• <strong>di</strong>chiarazione attestante “che nel collocare in mobilità i lavoratori<br />
<strong>di</strong> cui alle allegate schede, è stata data piena attuazione alla delibera<br />
CRI n. 441 del 25/5/94 e che sono stati messi in atto gli<br />
opportuni correttivi per garantire il rispetto dell’art. 6, c. 5 bis,<br />
della L. n. 236/93”.<br />
La Delibera CRI n. 441 del 1994 prevede che:<br />
1.le risoluzioni <strong>di</strong> rapporto <strong>di</strong> lavoro con conseguente messa in<br />
mobilità dei lavoratori ex artt. 4 e 24, L. n. 223/1991 comportano<br />
il rispetto dei criteri <strong>di</strong> cui all’art. 6 comma 5 bis, L. n.<br />
236/1993 con riferimento alle cessazioni per le quali non siano<br />
state utilizzate misure normativamente <strong>di</strong>verse o alternative alla<br />
risoluzione traumatica del rapporto (con particolare riferimento a<br />
prepensionamenti, mobilità lunga, risoluzioni incentivate);<br />
2.relativamente alle cessazioni per le quali non siano state adottate<br />
le <strong>di</strong>verse misure sopra citate in via esemplificativa, l’azienda<br />
dovrà inoltrare alla CRI la seguente <strong>di</strong>chiarazione: “si <strong>di</strong>chiara che<br />
nel collocare in mobilità i lavoratori/lavoratrici <strong>di</strong> cui alle allegate<br />
schede, è stata data piena attuazione alla delibera CRI n. 441 del<br />
25.5.94 e che sono stati messi in atto gli opportuni correttivi per<br />
garantire il rispetto dell’art. 6, comma 5 bis, L. n. 236/93.”<br />
lnoltre, l’art. 6 della L. n. 236/93 prevede che l’impresa non possa<br />
collocare in mobilità una percentuale <strong>di</strong> manodopera femminile superiore<br />
alla percentuale <strong>di</strong> manodopera femminile occupata con riguardo<br />
alle mansioni prese in considerazione.<br />
Oltre alle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> cui sopra è necessario che vengano compilate<br />
la scheda azienda e la scheda lavoratore, che possono essere<br />
scaricate dal sito www.borsalavorolombar<strong>di</strong>a.net all’interno della<br />
Sezione Lavoro >Crisi aziendali > La procedura <strong>di</strong> mobilità.<br />
Deve essere compilata una scheda per ciascun lavoratore interessato,<br />
ad esclusione degli assunti con contratto a termine, <strong>di</strong> formazione<br />
e lavoro, <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato ed i <strong>di</strong>rigenti.<br />
Al fine <strong>di</strong> favorire un puntuale inserimento nelle liste <strong>di</strong> mobilità dei<br />
lavoratori coinvolti e la conseguente erogazione del trattamento, si<br />
richiama l’attenzione sulla corretta compilazione delle schede per<br />
quanto riguarda la parte anagrafica e contrattuale.<br />
Per agevolare, inoltre, i competenti servizi per il lavoro nella ricollocazione<br />
dei lavoratori iscritti nelle liste <strong>di</strong> mobilità, si raccomanda<br />
particolare cura nell’in<strong>di</strong>cazione della mansione utilizzando le apposite<br />
co<strong>di</strong>fiche.<br />
Qualora l’azienda sia destinataria <strong>di</strong> decreti <strong>di</strong> autorizzazione alla<br />
mobilità lunga è in<strong>di</strong>spensabile che ne in<strong>di</strong>chino la data e il numero.<br />
Il datore <strong>di</strong> lavoro, al fine <strong>di</strong> consentire al lavoratore <strong>di</strong> percepire l’indennità<br />
<strong>di</strong> mobilità, deve compilare e consegnare allo stesso il modello<br />
DS22, che può essere ritirato presso qualsiasi sede INPS oppure<br />
scaricato dal sito www.inps.it - sezione “Moduli” - Prestazione a sostegno<br />
del red<strong>di</strong>to - Dichiarazione del datore <strong>di</strong> lavoro ai fini della concessione<br />
dell’indennità <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione o <strong>di</strong> mobilità.<br />
Quando i licenziamenti dei lavoratori da collocare in mobilità sono<br />
sud<strong>di</strong>visi in <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong>, è sufficiente trasmettere la prima volta<br />
tutta la documentazione <strong>di</strong> cui sopra e le volte successive solo la<br />
scheda azienda e la scheda dei lavoratori.<br />
La Commissione regionale per l’approvazione delle liste <strong>di</strong> mobilità<br />
si riunisce mensilmente. Le liste approvate vengono successivamente<br />
trasmesse ai Centri per l’Impiego delle Province lombarde competenti.
Versamento delle rate<br />
Raggiunto l’accordo, ovvero esaurita la procedura, per ciascun lavoratore<br />
che al termine della procedura viene effettivamente collocato<br />
in mobilità, il datore <strong>di</strong> lavoro è tenuto a versare un contributo <strong>di</strong><br />
ingresso alla mobilità. Il contributo varia a seconda del fatto che il<br />
collocamento in mobilità sia successivo ad un periodo <strong>di</strong> CIGS,<br />
oppure sia derivante da licenziamento per riduzione <strong>di</strong> personale o<br />
cessazione <strong>di</strong> attività, e se sia stato raggiunto o meno l’accordo sindacale<br />
per la messa in mobilità.<br />
Il contributo <strong>di</strong> ingresso è pari a:<br />
• 9 volte il trattamento netto dell’indennità <strong>di</strong> mobilità spettante al<br />
<strong>di</strong>pendente, nel caso in cui si tratti <strong>di</strong> collocamento in mobilità<br />
derivante da licenziamento per riduzione <strong>di</strong> personale o cessazione<br />
<strong>di</strong> attività;<br />
• 6 volte il trattamento nel caso <strong>di</strong> collocamento in mobilità derivante<br />
dalla impossibilità <strong>di</strong> rientro al lavoro al termine <strong>di</strong> un periodo <strong>di</strong><br />
CIGS.<br />
Nel caso sia raggiunto l’accordo sindacale il contributo d’ingresso è<br />
dovuto in misura ridotta ed è pari a 3 volte l’importo netto del trattamento.<br />
Sono escluse dal versamento le aziende in procedure concorsuali e<br />
le imprese non soggette al contributo per l’indennità <strong>di</strong> mobilità.<br />
L’importo netto del contributo <strong>di</strong> ingresso è determinato calcolando<br />
l’importo totale in base al numero dei <strong>di</strong>pendenti collocati in mobilità<br />
e al coefficiente moltiplicatore in <strong>di</strong>pendenza del fatto che sia<br />
intervenuto o meno accordo sindacale, detratto l’importo anticipato<br />
al momento dell’avvio della procedura. L’impresa che rinuncia a<br />
licenziare o licenzia in misura inferiore a quanto programmato, nel<br />
caso in cui l’importo finale dovuto a titolo <strong>di</strong> contributo <strong>di</strong> ingresso<br />
alla mobilità sia inferiore a quanto già anticipato, ha <strong>di</strong>ritto al rimborso<br />
delle somme versate in più a titolo <strong>di</strong> acconto, me<strong>di</strong>ante conguaglio<br />
con il mod. DM10/2.<br />
Si riporta <strong>di</strong> seguito la tabella relativa agli importi mensili.<br />
Anno Retribuzione CIG/CIGS Aliquota CIG/CIGS<br />
<strong>di</strong> riferimento mensile <strong>di</strong> riduzione mensile<br />
lordo netto<br />
2006 fino a 1.797,31 830,77 5,54% 784,75<br />
oltre 1.797,31 998,50 5,54% 943,18<br />
2007 fino a 1.826,07 844,06 5,84% 794,77<br />
oltre 1.826,07 1.014,48 5,84% 955,23<br />
L’importo del contributo <strong>di</strong> ingresso alla mobilità può essere versato<br />
in unica soluzione o in trenta rate mensili senza interessi. La rateazione<br />
non riguarda l’anticipazione per l’avvio della procedura, che deve<br />
essere versata in unica soluzione con il bollettino da allegare alle<br />
comunicazioni, ma solo la parte eccedente tale anticipazione.<br />
Esemplifichiamo quali sono gli adempimenti che i datori <strong>di</strong> lavoro<br />
devono osservare per l’attivazione della procedura <strong>di</strong> mobilità e, a<br />
conclusione della stessa, le modalità <strong>di</strong> calcolo dell’importo delle<br />
rate da versare.<br />
In sintesi, le imprese:<br />
• versano l’anticipazione in unica soluzione;<br />
• portano a compimento la procedura per la messa in mobilità e determinano<br />
il numero esatto dei lavoratori da collocare in mobilità;<br />
• calcolano il contributo <strong>di</strong> ingresso dovuto (3, 6 o 9 volte il trattamento<br />
<strong>di</strong> mobilità per ciascun lavoratore in funzione del raggiungimento<br />
o meno dell’accordo sindacale);<br />
• detraggono dall’importo complessivamente dovuto, la somma<br />
versata a titolo <strong>di</strong> anticipazione;<br />
• versano la somma rimanente (la parte eccedente l’anticipazione)<br />
in unica soluzione oppure in trenta rate mensili.<br />
5<br />
aziende<br />
Esempio <strong>di</strong> calcolo del contributo <strong>di</strong> ingresso<br />
Nota: i valori riportati nell’esempio sono riferiti all’anno 2006.<br />
Si supponga che l’azienda debba avviare le procedure <strong>di</strong> messa in<br />
mobilità per 50 lavoratori. La prima operazione da fare consiste<br />
nel determinare la retribuzione lorda del lavoratore per in<strong>di</strong>viduare<br />
quale massimale applicare. Per i lavoratori con una retribuzione<br />
mensile lorda inferiore a € 1.797,31 si applica il massimale lordo<br />
<strong>di</strong> € 830,77, mentre per quelli con retribuzione pari o superiore il<br />
massimale lordo <strong>di</strong> € 998,50.<br />
Ipotizzando che vi siano 8 lavoratori con massimale più basso e 42<br />
con massimale più elevato, l’anticipazione deve essere pari a:<br />
N. 8 lavoratori moltiplicato € 830,77 = € 6.646,16;<br />
N. 42 lavoratori moltiplicato € 998,50 = € 41.937,00<br />
Totale anticipazione da versare con bollettino:<br />
€ 6.646,16 + € 41.937,00 = € 48.583,16<br />
Ipotizzando che al termine della procedura sia stato raggiunto l’accordo<br />
sindacale e che il numero dei lavoratori effettivamente da collocare<br />
in mobilità si sia ridotto a 30 unità, sud<strong>di</strong>vise tra 6 unità con<br />
retribuzione inferiore a € 1.797,31 e 24 con retribuzione pari o<br />
superiore, il datore <strong>di</strong> lavoro è tenuto a versare tre rate <strong>di</strong> mobilità<br />
nette per ciascun lavoratore effettivamente collocato in mobilità.<br />
L’importo netto del trattamento <strong>di</strong> mobilità si ricava riducendo l’importo<br />
lordo dell’aliquota a percentuale prevista per gli appren<strong>di</strong>sti,<br />
che per l’anno 2006 è pari al 5,54%. Si ottengono quin<strong>di</strong> gli importi<br />
netti <strong>di</strong> € 784,75 e € 943,18 in relazione all’imponibile.<br />
L’importo complessivo è così determinato:<br />
• 6 (num. lavoratori) moltiplicato 3 (num. delle rate nette) moltiplicato<br />
€ 784,75 (Trattamento netto <strong>di</strong> mobilità) = € 14.125,50<br />
• 24 (num. lavoratori) moltiplicato 3 (num. delle rate nette) moltiplicato<br />
€ 943,18 (Trattamento netto <strong>di</strong> mobilità) = € 67.908,96<br />
Totale dovuto al termine della procedura:<br />
€ 14.125,50 + € 67.908,96 = € 82.034,46<br />
Anticipazione già versata: € 48.583,16<br />
Netto da versare: € 82.034,46 - € 48.583,16 = € 33.451,30<br />
L’importo residuo netto può essere versato in unica soluzione oppure<br />
in trenta rate mensili. In questo secondo caso l’importo della rata<br />
mensile è pari a:<br />
€ 33.451,30 (netto da versare) <strong>di</strong>viso 30 = € 1.115,04.<br />
Qualora il datore <strong>di</strong> lavoro rinunci alla procedura ovvero metta in<br />
mobilità un numero <strong>di</strong> lavoratori molto inferiore rispetto alle ipotesi<br />
iniziali, al termine della procedura potrebbe risultare a cre<strong>di</strong>to nei<br />
confronti dell’INPS. Ad esempio, qualora nel caso precedente i lavoratori<br />
effettivamente collocati in mobilità fossero 15, per due dei<br />
quali si applica il massimale inferiore, si arriverebbe alla seguente<br />
conclusione:<br />
• 2 (numero lavoratori) moltiplicato 3 (num. delle rate nette) moltiplicato<br />
€ 784,75 (Trattamento netto <strong>di</strong> mobilità) = € 4.708,50.<br />
• 13 (numero lavoratori) moltiplicato 3 (num. delle rate nette) moltiplicato<br />
€ 943,18 (Trattamento netto <strong>di</strong> mobilità) = € 36.784,02.<br />
Totale dovuto al termine della procedura:<br />
€ 4.708,50 + € 36.784,02 = € 41.492,52.<br />
Anticipazione già versata: € 48.583,16.<br />
Importo a cre<strong>di</strong>to azienda:<br />
€ 48.583,16 - € 41.492,52 = € 7.090,64.<br />
L’importo a cre<strong>di</strong>to può essere recuperato in unica soluzione con il<br />
primo DM10/2 utile.<br />
Il contributo <strong>di</strong> ingresso alla mobilità è soggetto, in caso <strong>di</strong> omesso<br />
o ritardato pagamento, al normale regime sanzionatorio. Il pagamento<br />
in trenta rate non comporta l’applicazione <strong>di</strong> sanzioni o interessi.<br />
È invece sanzionato l’omesso o ritardato pagamento dell’im-
porto complessivo o <strong>di</strong> parte <strong>di</strong> esso alle scadenze previste, secondo<br />
le norme <strong>di</strong> carattere generale (omissione contributiva con sanzione<br />
pari al T.U.R. maggiorato <strong>di</strong> 5,5 punti).<br />
Il pagamento del contributo d’ingresso deve essere effettuato in<br />
unica soluzione in caso <strong>di</strong> sospensione o cessazione dell’attività dell’impresa.<br />
Qualora la sospensione o la cessazione avvenga nel<br />
corso della rateazione in trenta rate, le rate residue devono essere<br />
saldate in unica soluzione.<br />
Esonero dal versamento dell’anticipazione e delle rate<br />
Gli organi delle procedure concorsuali che <strong>di</strong>chiarino l’eccedenza <strong>di</strong><br />
personale, ai sensi dell’art. 4, nei casi <strong>di</strong> fallimento, <strong>di</strong> omologazione<br />
del concordato preventivo consistente nella cessione dei beni, <strong>di</strong><br />
liquidazione coatta amministrativa ovvero <strong>di</strong> sottoposizione all’amministrazione<br />
straor<strong>di</strong>naria, qualora la continuazione dell’attività non<br />
sia <strong>di</strong>sposta o sia cessata, sono esonerati sia dal versamento dell’anticipazione<br />
che dal contributo d’ingresso.<br />
L’esonero, tuttavia, è riconosciuto solo agli organi delle procedure<br />
concorsuali che attivano le procedure e non agli impren<strong>di</strong>tori.<br />
Non spetta, quin<strong>di</strong>, se è l’impresa che attiva la procedura, nelle<br />
more della omologa del concordato preventivo consistente nella<br />
cessione dei beni, ovvero nel caso del fallimento successivo alla<br />
procedura stessa.<br />
Esonero dal versamento delle restanti rate<br />
L’impresa che secondo le procedure determinate dalla Regione procuri<br />
offerte <strong>di</strong> lavoro a tempo indeterminato ai lavoratori collocati in<br />
mobilità, è esonerata dal versamento delle restanti rate per tali lavoratori,<br />
sia nel caso che il lavoratore accetti che rifiuti. L’offerta <strong>di</strong><br />
lavoro deve essere equivalente a quella esercitata nell’azienda che<br />
lo ha collocato in mobilità. In mancanza <strong>di</strong> professionalità equivalenti<br />
è consentita l’assunzione con mansioni omogenee rilevabili dai<br />
contratti collettivi <strong>di</strong> lavoro, purché con un livello retributivo non inferiore<br />
del 10%.<br />
L’esonero viene riconosciuto anche per i lavoratori che perdono il<br />
<strong>di</strong>ritto al trattamento <strong>di</strong> mobilità in conseguenza del rifiuto <strong>di</strong> tali<br />
offerte.<br />
L’esonero, comunque, non può essere concesso qualora l’impresa<br />
presenti, nei confronti dell’impresa <strong>di</strong>sposta ad assumere nello stesso<br />
o <strong>di</strong>verso settore <strong>di</strong> attività, assetti proprietari sostanzialmente<br />
coincidenti, ovvero risulti con quest’ultima in rapporto <strong>di</strong> collegamento<br />
o controllo.<br />
Anche qualora il lavoratore sia stato assunto con contratto a termine<br />
e successivamente mantenuto a tempo indeterminato, si applica<br />
l’esonero; tuttavia lo stesso decorre dalla data <strong>di</strong> trasformazione a<br />
tempo indeterminato del rapporto e le rate interessate sono quelle<br />
residue dalla data <strong>di</strong> trasformazione fino al termine previsto.<br />
L’esonero può trovare applicazione solo in caso <strong>di</strong> pagamento rateale,<br />
pertanto qualora il datore <strong>di</strong> lavoro che ha collocato in mobilità<br />
abbia versato tutto in unica soluzione non può procedere ad alcun<br />
recupero (Circ. n. 171/2001).<br />
Sulla sussistenza dei requisiti per la concessione dell’esonero parziale<br />
decide l’INPS.<br />
Documentazione<br />
da consegnare ai lavoratori<br />
Il datore <strong>di</strong> lavoro dovrà consegnare ai lavoratori la seguente documentazione:<br />
• lettera <strong>di</strong> licenziamento;<br />
• modello DS22 debitamente compilato.<br />
6<br />
aziende<br />
Co<strong>di</strong>fica delle aziende<br />
ed esposizione sul DM10<br />
Il contributo <strong>di</strong> ingresso alla mobilità, per la parte eccedente l’anticipazione,<br />
deve essere versato dalle aziende me<strong>di</strong>ante il modello<br />
DM10/2, in unica soluzione oppure in trenta rate mensili senza interessi.<br />
Il versamento deve iniziare dal periodo <strong>di</strong> paga in corso alla<br />
data <strong>di</strong> comunicazione del recesso al primo lavoratore e, in caso <strong>di</strong><br />
sospensione o cessazione dell’attività, le rate residue devono essere<br />
versate in unica soluzione.<br />
Nel caso in cui la messa in mobilità dei lavoratori non avvenga in<br />
unica soluzione, ma frazionata nel tempo, l’importo delle rate residue<br />
fino al completamento delle trenta, può essere determinato in<br />
relazione al numero dei lavoratori effettivamente messi in mobilità,<br />
incrementando l’importo in corrispondenza della messa in mobilità<br />
<strong>di</strong> ciascun gruppo <strong>di</strong> lavoratori.<br />
Alle aziende che versano il contributo d’ingresso in trenta rate viene<br />
attribuito il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> autorizzazione 6K.<br />
Il versamento deve essere effettuato esponendo nel Quadro B-C del<br />
modello DM10/2 il co<strong>di</strong>ce M000 in caso <strong>di</strong> versamento rateale.<br />
Qualora il contributo sia versato in unica soluzione, ovvero a saldo in<br />
caso <strong>di</strong> cessazione dell’attività, deve essere utilizzato il co<strong>di</strong>ce M001.<br />
Nel caso in cui la <strong>di</strong>fferenza tra quanto anticipato dal datore <strong>di</strong> lavoro,<br />
al momento dell’avvio delle procedure per la messa in mobilità,<br />
e quanto dovuto, in base al numero dei lavoratori effettivamente<br />
messi in mobilità, sia a cre<strong>di</strong>to del datore <strong>di</strong> lavoro, la <strong>di</strong>fferenza può<br />
essere recuperata esponendola nel Quadro D del modello DM10/2<br />
con il co<strong>di</strong>ce G800.
La mobilità per il lavoratore<br />
Il lavoratore che riceve la lettera <strong>di</strong> licenziamento da parte dell’azienda<br />
dove svolge la propria attività, deve recarsi al Centro per<br />
l’Impiego territorialmente competente in base al luogo <strong>di</strong> residenza/domicilio.<br />
Il lavoratore licenziato da un’azienda non soggetta alla CIGS può<br />
essere iscritto nelle liste <strong>di</strong> mobilità ai sensi della L. n. 236/1993,<br />
art. 4, (comunemente chiamata “piccola mobilità”) . In questo caso<br />
è il lavoratore che deve attivarsi per l’iscrizione nella lista presentando<br />
domanda al Centro per l’Impiego entro 60 giorni dal ricevimento<br />
della comunicazione <strong>di</strong> licenziamento o dalla comunicazione dei<br />
motivi, se non contestuale.<br />
Al momento della presentazione, il lavoratore (o una persona da lui<br />
delegata nel caso <strong>di</strong> impossibilità a presentarsi) deve esibire all’operatore<br />
del Centro per l’Impiego:<br />
• lettera <strong>di</strong> licenziamento;<br />
• documento <strong>di</strong> riconoscimento in corso <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà;<br />
• scheda del lavoratore compilata e firmata a cura dell’azienda<br />
(reperibile presso i Centri per l’Impiego);<br />
• scheda dell’azienda compilata e firmata a cura dell’azienda stessa<br />
(reperibile presso i Centri per l’Impiego).<br />
Se, invece, si tratta <strong>di</strong> mobilità ai sensi della L. n. 223/1991, ovvero<br />
<strong>di</strong> procedura attivata dall’impresa, esaurita la procedura stessa,<br />
il lavoratore collocato in mobilità si reca al Centro per l’Impiego territorialmente<br />
competente dove, pur non essendone obbligato, può<br />
rilasciare la propria <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità al lavoro come previsto<br />
dal D. Lgs n. 297/2002 che gli permette <strong>di</strong> essere destinatario<br />
dei servizi offerti, finalizzati alla ricerca <strong>di</strong> nuova occupazione.<br />
In entrambi i casi sopra riportati, il lavoratore è iscritto nell’elenco<br />
anagrafico, informato sui <strong>di</strong>ritti e doveri derivanti dallo status <strong>di</strong> lavoratore<br />
in mobilità e gli viene rilasciata l’attestazione dello “stato<br />
occupazionale”.<br />
Il Centro per l’impiego, ricevuta la richiesta del lavoratore, la trasmette<br />
alla Commissione Regionale per le politiche del lavoro e della formazione<br />
che provvede ad iscrivere il lavoratore nelle liste <strong>di</strong> mobilità.<br />
A seguito dell’approvazione della lista <strong>di</strong> mobilità da parte della<br />
Commissione Regionale per le politiche del lavoro e della formazione,<br />
il Centro per l’Impiego provvede a trasmettere, a mezzo posta, al<br />
domicilio del lavoratore, il certificato <strong>di</strong> iscrizione alle liste <strong>di</strong> mobilità.<br />
Il Centro per l’Impiego offre al lavoratore in mobilità la possibilità <strong>di</strong><br />
trovare una ricollocazione grazie alla raccolta delle schede anagrafica<br />
e professionale che, evidenziando le esperienze e le competenze<br />
maturate dal singolo lavoratore, consentono al servizio <strong>di</strong> incontro tra<br />
domanda ed offerta <strong>di</strong> lavoro della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i<br />
profili professionali da inserire nelle aziende che ne sono alla ricerca.<br />
Possono essere iscritti nelle liste <strong>di</strong> mobilità tutti i lavoratori assunti<br />
con contratto a tempo indeterminato, collocati in mobilità dalla loro<br />
azienda, esclusi <strong>di</strong>rigenti ed appren<strong>di</strong>sti.<br />
Non tutti i soggetti iscritti nelle liste <strong>di</strong> mobilità hanno <strong>di</strong>ritto anche<br />
all’indennità <strong>di</strong> mobilità, ma l’iscrizione alle liste consente una più<br />
agevole ricollocazione lavorativa, potendo il datore <strong>di</strong> lavoro, che<br />
assume dalle liste <strong>di</strong> mobilità, godere <strong>di</strong> agevolazioni contributive.<br />
Il lavoratore licenziato a seguito <strong>di</strong> procedura <strong>di</strong> mobilità attivata da<br />
azienda rientrante nel campo <strong>di</strong> intervento della CIGS ed iscritto<br />
nella lista <strong>di</strong> mobilità approvata dalla Commissione Regionale per le<br />
politiche del lavoro e della formazione, percepisce l’indennità <strong>di</strong><br />
mobilità. A tutti gli altri iscritti ai quali non spetta l’indennità <strong>di</strong> mobilità,<br />
spetta l’indennità <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, previa presentazione della<br />
domanda all’INPS.<br />
7<br />
lavoratori<br />
Sospensione, cancellazione<br />
e reiscrizione<br />
nelle liste <strong>di</strong> mobilità<br />
L’iscrizione alle liste ed il conseguente trattamento economico possono<br />
essere temporaneamente sospesi in caso <strong>di</strong> assunzione a<br />
tempo determinato o in caso <strong>di</strong> assunzione a tempo indeterminato<br />
parziale ed in caso <strong>di</strong> lavoratrice in maternità, a richiesta dell’interessata,<br />
a partire dal settimo mese <strong>di</strong> gestazione e per un massimo <strong>di</strong><br />
11 mesi (comprensivi dei 2 mesi precedenti il parto, dei 3 mesi successivi<br />
- la cosiddetta maternità obbligatoria - e i 6 mesi <strong>di</strong> congedo<br />
parentale/astensione facoltativa).<br />
Il lavoratore in mobilità viene cancellato dalla lista <strong>di</strong> mobilità e, ove<br />
spettante, perde il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> percepire l’indennità <strong>di</strong> mobilità, al verificarsi<br />
<strong>di</strong> uno dei seguenti casi:<br />
• in caso <strong>di</strong> assunzione a tempo pieno ed indeterminato;<br />
• per scadenza del termine <strong>di</strong> permanenza nella lista;<br />
• per riscossione dell’indennità <strong>di</strong> mobilità in un’unica soluzione;<br />
• compimento dell’età per la pensione <strong>di</strong> vecchiaia ex L. n.<br />
223/1991, art. 7, c. 3;<br />
• rifiuto <strong>di</strong> un’occupazione congrua al profilo professionale dell’utente;<br />
• mancata comunicazione all’INPS <strong>di</strong> riassunzione a tempo parziale<br />
o determinato entro 5 giorni;<br />
• mancata preventiva comunicazione all’INPS in caso <strong>di</strong> assunzione<br />
con contratto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> lavoro superiore a 6 mesi;<br />
• rifiuto o irregolare frequenza dei corsi <strong>di</strong> formazione promossi<br />
dalla Regione;<br />
• rifiuto ad essere impiegato in lavori socialmente utili;<br />
• rifiuto o mancata presentazione, senza giustificato motivo, alla<br />
convocazione da parte dei Centri per l’Impiego;<br />
Il lavoratore viene reiscritto in lista <strong>di</strong> mobilità se:<br />
• assunto con un contratto a tempo pieno ed indeterminato, non<br />
supera il periodo <strong>di</strong> prova;<br />
• in seguito a visita me<strong>di</strong>ca, viene giu<strong>di</strong>cato non idoneo a svolgere<br />
l’attività a cui si riferiva l’avviamento;<br />
• viene licenziato, e non ha maturato i requisiti temporali per il <strong>di</strong>ritto<br />
all’indennità ovvero un’anzianità aziendale <strong>di</strong> almeno 12 mesi,<br />
<strong>di</strong> cui 6 mesi effettivamente lavorati.<br />
Presentarsi all’INPS<br />
Come già specificato, non tutti i lavoratori che risultano iscritti nelle<br />
liste <strong>di</strong> mobilità hanno <strong>di</strong>ritto a percepire la relativa indennità <strong>di</strong> mobilità,<br />
ma è comunque necessario recarsi all’INPS entro 68 giorni dalla<br />
data del licenziamento perché, in questo caso, è possibile presentare<br />
la domanda per ottenere l’indennità or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione.<br />
Indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
Requisiti<br />
Il lavoratore al momento del licenziamento deve:<br />
• avere un contratto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato a tempo indeterminato;<br />
• avere la qualifica <strong>di</strong> operaio, impiegato, quadro;<br />
• avere una anzianità aziendale <strong>di</strong> almeno 12 mesi, <strong>di</strong> cui almeno 6<br />
<strong>di</strong> effettivo lavoro (comprese le assenze per ferie, festività ed<br />
infortuni, congedo <strong>di</strong> maternità e congedo parentale), presso l’ultima<br />
azienda;<br />
• avere ricevuto una formale comunicazione <strong>di</strong> licenziamento;<br />
• essere iscritto nelle liste <strong>di</strong> mobilità.<br />
Domanda<br />
Per ottenere l’indennità <strong>di</strong> mobilità occorre compilare e presentare<br />
all’INPS il modello DS21. Tale modello può essere ritirato presso
qualsiasi sede INPS oppure scaricato dal sito www.inps.it nella<br />
sezione “Moduli” - Prestazione a sostegno del red<strong>di</strong>to - Domanda <strong>di</strong><br />
prestazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione.<br />
La domanda può essere presentata:<br />
• <strong>di</strong>rettamente allo sportello, rivolgendosi alla sede INPS competente<br />
per territorio in base alla residenza del lavoratore;<br />
• me<strong>di</strong>ante posta or<strong>di</strong>naria o, preferibilmente, raccomandata con<br />
ricevuta <strong>di</strong> ritorno;<br />
• tramite patronato.<br />
Oltre al modello è necessario presentare, anche in un momento successivo<br />
alla domanda:<br />
• <strong>di</strong>chiarazione dell’ultimo datore <strong>di</strong> lavoro su apposito modulo chiamato<br />
“DS22”;<br />
• <strong>di</strong>chiarazione per detrazioni IRPEF (il modello per tale <strong>di</strong>chiarazione<br />
può essere ritirato presso qualsiasi sede INPS oppure scaricato<br />
dal sito www.inps.it, nella sezione “Moduli “ - Prestazioni a<br />
sostegno del red<strong>di</strong>to - Dichiarazione concernente il <strong>di</strong>ritto alle<br />
detrazioni <strong>di</strong> imposta).<br />
In caso <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> assegno nucleo familiare occorre compilare l’apposito<br />
quadro su mod. DS21 ovvero il modello ANF/PREST (il modello<br />
per tale <strong>di</strong>chiarazione può essere ritirato presso qualsiasi sede<br />
INPS oppure scaricato dal sito www.inps.it, nella sezione “Moduli” -<br />
Prestazione a sostegno del red<strong>di</strong>to - Domanda <strong>di</strong> assegno per il nucleo<br />
familiare lavoratori <strong>di</strong>pendenti) me<strong>di</strong>ante il quale si può autocertificare<br />
la composizione e i red<strong>di</strong>ti del proprio nucleo familiare.<br />
Termine <strong>di</strong> presentazione<br />
Per avere <strong>di</strong>ritto all’indennità <strong>di</strong> mobilità è necessario presentare la<br />
domanda all’INPS entro 68 giorni dalla data <strong>di</strong> cessazione del rapporto<br />
<strong>di</strong> lavoro o dalla data <strong>di</strong> fine indennità <strong>di</strong> mancato preavviso.<br />
Se la domanda viene presentata oltre tale termine, la stessa viene<br />
respinta, pertanto, non si ha <strong>di</strong>ritto ad alcuna indennità.<br />
Decorrenza<br />
L’indennità <strong>di</strong> mobilità è corrisposta:<br />
• dall’ottavo giorno successivo alla data del licenziamento, nel caso<br />
in cui la domanda sia presentata entro otto giorni dall’inizio della<br />
<strong>di</strong>soccupazione (esempio: licenziamento 31 gennaio 2007,<br />
domanda presentata entro il 7 febbraio 2007, l’indennità decorre<br />
dall’8 febbraio 2007);<br />
• dal quinto giorno alla data <strong>di</strong> presentazione della domanda nel<br />
caso in cui questa sia presentata oltre gli otto giorni dopo il licenziamento<br />
(esempio: licenziamento 31 gennaio 2007, domanda<br />
presentata il 15 febbraio 2007, l’indennità decorre dal 20 febbraio<br />
2007).<br />
Durata<br />
La durata dell’indennità <strong>di</strong> mobilità varia a seconda dell’età anagrafica<br />
del lavoratore al momento della data <strong>di</strong> licenziamento, della zona<br />
in cui è avvenuto il licenziamento e della anzianità aziendale.<br />
Più precisamente la durata è <strong>di</strong>:<br />
• 12 mesi se il lavoratore ha meno <strong>di</strong> 40 anni (si fa riferimento all’età<br />
posseduta al giorno del licenziamento);<br />
• 24 mesi, se il lavoratore ha già compiuto 40 anni;<br />
• 36 mesi se il lavoratore ha compiuto 50 anni.<br />
In ogni caso l’indennità non può avere una durata superiore all’anzianità<br />
maturata presso l’impresa che ha attivato la procedura <strong>di</strong> mobilità.<br />
Quando l’azienda o lo stabilimento dove il lavoratore ha prestato servizio<br />
è nel Mezzogiorno, nelle zone previste dal DPR n. 218/ 1978,<br />
la durata dell’indennità è aumentata <strong>di</strong> un anno, quin<strong>di</strong>:<br />
8<br />
lavoratori<br />
• 24 mesi se il lavoratore ha meno <strong>di</strong> 40 anni;<br />
• 36 mesi se il lavoratore ha già compiuto 40 anni;<br />
• 48 mesi se il lavoratore ha compiuto 50 anni <strong>di</strong> età.<br />
Importi<br />
L’importo dell’indennità <strong>di</strong> mobilità, per i primi do<strong>di</strong>ci mesi è pari<br />
all’80% dello stipen<strong>di</strong>o lordo, comprensivo <strong>di</strong> rateo della 13^ e/o<br />
14^ mensilità, che il lavoratore aveva nel periodo imme<strong>di</strong>atamente<br />
precedente il licenziamento ma nei limiti <strong>di</strong> un tetto massimo mensile<br />
annualmente rivalutato.<br />
Anno Retribuzione CIG/CIGS Aliquota Mobilità Mobilità<br />
<strong>di</strong> riferimento mensile <strong>di</strong> I° anno anni<br />
lordo riduzione netto successivi<br />
2006 fino a 1.797,31 830,77 5,54% 784,75 664,62<br />
oltre 1.797,31 998,50 5,54% 943,18 798,80<br />
2007 fino a 1.826,07 844,06 5,84% 794,77 675,25<br />
oltre 1.826,07 1.014,48 5,84% 955,23 811,58<br />
Dal tre<strong>di</strong>cesimo mese in poi l’importo dell’indennità <strong>di</strong> mobilità viene<br />
ridotto del 20%, <strong>di</strong>venta quin<strong>di</strong> pari all’80% dell’importo lordo corrisposto<br />
nei primi 12 mesi. Sull’importo ridotto del 20% non viene<br />
effettuata la trattenuta previdenziale del 5,54%.<br />
Sugli importi <strong>di</strong> mobilità spettanti vengono calcolate le ritenute<br />
IRPEF, che l’INPS trattiene al momento del pagamento, variabili da<br />
lavoratore a lavoratore in base ai carichi familiari.<br />
Pagamento<br />
L’indennità è corrisposta dall’INPS con pagamento mensile posticipato.<br />
Il lavoratore, al momento della presentazione della domanda (mod.<br />
DS21) deve scegliere la modalità <strong>di</strong> pagamento che può avvenire<br />
tramite:<br />
• assegno circolare;<br />
• bonifico bancario o postale;<br />
• qualsiasi ufficio postale.<br />
Nel caso <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to in conto corrente bancario o postale sul modulo<br />
DS21 devono essere in<strong>di</strong>cati anche gli estremi dell’ufficio pagatore<br />
presso cui si intende riscuotere la prestazione, nonché le coor<strong>di</strong>nate<br />
bancarie o postali (CIN, ABI, CAB) e il numero <strong>di</strong> conto corrente.<br />
Sospensione<br />
In caso <strong>di</strong> assunzione a tempo determinato o indeterminato part<br />
time, l’indennità <strong>di</strong> mobilità viene sospesa per il periodo <strong>di</strong> svolgimento<br />
della nuova attività lavorativa.<br />
In questo caso il lavoratore ha l’obbligo <strong>di</strong> comunicare per iscritto<br />
all’INPS l’avvenuta assunzione entro 5 giorni dalla stessa.<br />
In caso <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> durata compresa<br />
tra i 6 e i 12 mesi, la comunicazione all’INPS deve essere preventiva.<br />
Sia nel primo caso che nel secondo la mancata comunicazione comporta<br />
la cancellazione dalle liste e la per<strong>di</strong>ta dell’indennità <strong>di</strong> mobilità.<br />
La comunicazione dell’avvenuta assunzione è ritenuta valida dall’INPS<br />
anche qualora il lavoratore non l’abbia comunicato <strong>di</strong>rettamente, purchè<br />
il datore <strong>di</strong> lavoro ne abbia dato comunicazione al Centro per<br />
l’Impiego entro i 5 giorni, ovvero preventivamente in caso <strong>di</strong> somministrazione<br />
<strong>di</strong> lavoro. In caso <strong>di</strong> maternità l’indennità <strong>di</strong> mobilità viene<br />
sostituita dal trattamento economico per maternità per 5 mesi (2<br />
mesi prima e 3 mesi dopo il parto). In caso <strong>di</strong> servizio militare l’indennità<br />
viene sospesa e ripristinata al termine del servizio.<br />
Quando cessa il pagamento dell’indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
L’indennità <strong>di</strong> mobilità cessa quando il lavoratore è cancellato dalle<br />
liste <strong>di</strong> mobilità, e cioè quando:<br />
• rifiuti un’offerta formativa o <strong>di</strong> riqualificazione. Si precisa che il<br />
lavoratore è tenuto alla frequenza del corso nella misura minima<br />
dell’80% della durata complessiva, salvo i casi <strong>di</strong> documentata
forza maggiore o <strong>di</strong> assenza in funzione dell’applicazione <strong>di</strong> normative<br />
nazionali in materia <strong>di</strong> conge<strong>di</strong> parentali o maternità (*);<br />
• rifiuti un’offerta <strong>di</strong> lavoro inquadrato in un livello retributivo non<br />
inferiore del 20% rispetto a quello <strong>di</strong> provenienza. Detto rifiuto<br />
deve riferirsi ad una proposta formale e documentabile formulata<br />
da un datore <strong>di</strong> lavoro privato, da un’agenzia <strong>di</strong> somministrazione<br />
o da un ente pubblico, ed, ovviamente, anche nei casi <strong>di</strong> complessive<br />
azioni <strong>di</strong> ricollocamento lavorativo del soggetto (*);<br />
• rifiuti l’offerta <strong>di</strong> partecipare ad un percorso <strong>di</strong> reinserimento o<br />
inserimento nel mercato del lavoro (*);<br />
• rifiuti <strong>di</strong> essere avviato ad un lavoro socialmente utile;<br />
• venga assunto a tempo pieno e indeterminato;<br />
• abbia chiesto ed ottenuto il pagamento dell’indennità <strong>di</strong> mobilità in<br />
un’unica soluzione;<br />
• venga cancellato dalle liste <strong>di</strong> mobilità per scadenza dei termini<br />
previsti dalla legge per la permanenza nelle liste;<br />
• raggiunga il <strong>di</strong>ritto alla pensione <strong>di</strong> vecchiaia oppure percepisca<br />
una qualsiasi pensione <strong>di</strong>retta (invali<strong>di</strong>tà, inabilità, anzianità);<br />
• svolga lavoro a tempo parziale ovvero a tempo determinato,<br />
senza averne dato comunicazione all’INPS entro 5 giorni dalla<br />
data <strong>di</strong> assunzione;<br />
• abbia instaurato un contratto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong><br />
durata compresa tra i 6 e i 12 mesi, senza averne dato preventiva<br />
comunicazione all’INPS;<br />
• sia titolare <strong>di</strong> attività autonoma o sia <strong>di</strong>ventato socio <strong>di</strong><br />
Cooperativa;<br />
• non abbia risposto alla convocazione da parte del Centro per<br />
l’Impiego.<br />
(*) in un luogo <strong>di</strong>stante non più <strong>di</strong> cinquanta chilometri o comunque<br />
raggiungibile in ottanta minuti con mezzi pubblici, dalla<br />
residenza/domicilio del lavoratore<br />
Pagamento dell’indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
in unica soluzione (assegno anticipato)<br />
Il lavoratore, che percepisce l’indennità <strong>di</strong> mobilità, può chiedere il<br />
pagamento anticipato, in unica soluzione, dell’indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
che gli spetta, detratte le mensilità che gli sono state già corrisposte<br />
se decide <strong>di</strong>:<br />
• iniziare un’attività autonoma per la quale sia necessaria l’iscrizione<br />
alla CCIAA o agli appositi albi professionali o elenchi <strong>di</strong> categoria;<br />
• iniziare un’attività autonoma assoggettata a ritenuta <strong>di</strong> acconto<br />
per la quale non è prevista l’iscrizione negli appositi albi professionali<br />
e/o elenchi <strong>di</strong> categoria compresa l’attività impren<strong>di</strong>toriale in<br />
cui non si concorre in maniera prevalente col proprio lavoro;<br />
• sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma iniziata durante il<br />
periodo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente.<br />
La domanda deve essere presentata alla sede INPS territorialmente<br />
competente, entro 60 giorni dalla data <strong>di</strong> inizio dell’attività autonoma<br />
o dell’associazione in cooperativa, utilizzando l’apposito modello<br />
mod DS21/ANT che può essere ritirato presso qualsiasi sede<br />
INPS oppure scaricato dal sito www.inps.it, nella sezione “Moduli” -<br />
Prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to - Domanda <strong>di</strong> anticipazione indennità<br />
<strong>di</strong> mobilità. Alla domanda dovrà essere allegata la documentazione<br />
che attesti il tipo <strong>di</strong> attività che l’interessato intende avviare.<br />
Attenzione: chi si rioccupa come lavoratore <strong>di</strong>pendente -pubblico o<br />
privato- nei 24 mesi successivi alla data <strong>di</strong> erogazione dell’anticipo,<br />
è tenuto a restituire all’INPS la somma percepita a tale titolo in un’unica<br />
soluzione. La somma deve essere restituita con un unico pagamento<br />
oppure, in casi particolari, in massimo 12 rate mensili.<br />
Il lavoratore è tenuto a dare comunicazione scritta all’ INPS entro 10<br />
giorni dall’avvenuta assunzione. In caso contrario si procederà al<br />
recupero della somma erogata maggiorandola degli interessi legali.<br />
9<br />
Contribuzione figurativa<br />
Per ogni periodo <strong>di</strong> indennità correttamente corrisposta sarà riconosciuta<br />
la contribuzione figurativa; in sostanza è come se il lavoratore<br />
avesse continuato a lavorare e a percepire una regolare retribuzione<br />
e l’azienda a pagare i contributi. I contributi accre<strong>di</strong>tati<br />
dall’INPS sono, infatti, utili per il raggiungimento del <strong>di</strong>ritto e per la<br />
misura delle pensioni, compresa quella <strong>di</strong> anzianità.<br />
Cosa fare se l’INPS respinge la domanda<br />
Se la domanda viene respinta il lavoratore può presentare ricorso in<br />
carta libera al Comitato provinciale dell’INPS entro 90 giorni dalla<br />
data in cui ha ricevuto la raccomandata <strong>di</strong> respinta.<br />
Il lavoratore deve allegare al ricorso tutti i documenti che ritiene utili<br />
per l’accoglimento della domanda.<br />
Il ricorso può essere presentato:<br />
• alla sede INPS che ha respinto la domanda, <strong>di</strong>rettamente allo<br />
sportello o con raccomandata con ricevuta <strong>di</strong> ritorno;<br />
• tramite uno degli enti <strong>di</strong> patronato riconosciuti dalla legge.<br />
Se non si ha <strong>di</strong>ritto all’indennità <strong>di</strong> mobilità è possibile presentare la<br />
domanda per ottenere l’indennità or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione.<br />
Indennità or<strong>di</strong>naria<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />
lavoratori<br />
Requisiti<br />
1° requisito - almeno 2 anni <strong>di</strong> anzianità assicurativa nell’assicurazione<br />
contro la <strong>di</strong>soccupazione involontaria (significa avere anche<br />
solo 1 contributo settimanale nell’assicurazione contro la <strong>di</strong>soccupazione<br />
involontaria versato almeno 2 anni prima della cessazione<br />
dell’ultimo rapporto <strong>di</strong> lavoro).<br />
Esempio: se licenziato il 31 gennaio 2007, deve avere un contributo<br />
versato o dovuto almeno prima del 1 febbraio 2005, quin<strong>di</strong> se il<br />
lavoratore ha avuto un rapporto <strong>di</strong> lavoro, anche solo <strong>di</strong> 1 settimana<br />
prima del 1 febbraio 2005, possiede il requisito richiesto.<br />
2° requisito - nel biennio precedente la data <strong>di</strong> cessazione del rapporto<br />
<strong>di</strong> lavoro il lavoratore deve far valere almeno un anno <strong>di</strong> lavoro,<br />
anche non continuativo, pari a 52 contributi settimanali da<br />
lavoro o figurativi (maternità, malattia, servizio militare).<br />
Esempio: licenziato il 31 gennaio 2007, l’inizio dei due anni è il 1°<br />
febbraio 2005 e all’interno <strong>di</strong> questo periodo devono risultare le cinquantadue<br />
settimane <strong>di</strong> contributi versati nell’assicurazione per il<br />
rischio della <strong>di</strong>soccupazione.<br />
3° requisito - aver reso la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong>sponibilità<br />
al lavoro al Centro per l’Impiego e aver conservato la con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupato.<br />
Domanda<br />
Per ottenere l’indennità or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione occorre compilare<br />
e presentare all’INPS il modello DS21 entro 68 giorni dalla data<br />
<strong>di</strong> cessazione del rapporto <strong>di</strong> lavoro. Tale modello può essere ritirato<br />
presso qualsiasi sede INPS oppure scaricato dal sito www.inps.it,<br />
nella sezione “Moduli” - Prestazione a sostegno del red<strong>di</strong>to -<br />
Domanda <strong>di</strong> prestazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione.<br />
La domanda può essere presentata:<br />
• <strong>di</strong>rettamente allo sportello, rivolgendosi alla sede INPS competente<br />
per territorio in base alla residenza del lavoratore;<br />
• me<strong>di</strong>ante posta or<strong>di</strong>naria o, preferibilmente, raccomandata con<br />
ricevuta <strong>di</strong> ritorno;<br />
• tramite patronato.
I documenti da presentare insieme alla domanda sono:<br />
• <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> responsabilità del lavoratore <strong>di</strong>soccupato contenente<br />
tutte le notizie relative agli stipen<strong>di</strong> e alle giornate lavorative<br />
degli ultimi tre mesi (il modello per tale <strong>di</strong>chiarazione può essere<br />
ritirato presso qualsiasi sede INPS oppure scaricato dal sito<br />
www.inps.it, nella sezione “Moduli” - Prestazione a sostegno del<br />
red<strong>di</strong>to - Dichiarazione sostitutiva del lavoratore sull’ultimo rapporto<br />
<strong>di</strong> lavoro per la concessione dell’indennità <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />
or<strong>di</strong>naria a requisiti normali);<br />
• <strong>di</strong>chiarazione per detrazioni <strong>di</strong> imposta IRPEF (il modello per tale<br />
<strong>di</strong>chiarazione può essere ritirato presso qualsiasi sede INPS oppure<br />
scaricato dal sito www.inps.it, nella sezione “Moduli “ -<br />
Prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to - Dichiarazione concernente il<br />
<strong>di</strong>ritto alle detrazioni <strong>di</strong> imposta).<br />
In caso <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> assegno nucleo familiare occorre compilare<br />
l’apposito quadro su mod. DS21 e/o modello ANF/PREST (il modello<br />
per tale <strong>di</strong>chiarazione può essere ritirato presso qualsiasi sede<br />
INPS oppure scaricato dal sito www.inps.it, nella sezione “Moduli” -<br />
Prestazione a sostegno del red<strong>di</strong>to - Domanda <strong>di</strong> assegno per il<br />
nucleo familiare lavoratori <strong>di</strong>pendenti) me<strong>di</strong>ante il quale si può autocertificare<br />
la composizione e i red<strong>di</strong>ti del proprio nucleo familiare.<br />
Termine <strong>di</strong> presentazione<br />
Per avere <strong>di</strong>ritto all’indennità or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è necessario<br />
presentare la domanda all’INPS entro 68 giorni dalla data <strong>di</strong> cessazione<br />
del rapporto <strong>di</strong> lavoro o dalla data <strong>di</strong> fine indennità <strong>di</strong> mancato<br />
preavviso. Se la domanda viene presentata oltre tale termine la<br />
stessa viene respinta; pertanto, non si ha <strong>di</strong>ritto ad alcuna indennità.<br />
Decorrenza<br />
L’indennità or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è corrisposta:<br />
• dall’ottavo giorno successivo alla data del licenziamento, nel caso<br />
in cui la domanda sia presentata entro otto giorni dall’inizio della<br />
<strong>di</strong>soccupazione (esempio: licenziamento 31 gennaio 2007,<br />
domanda presentata entro il 7 febbraio 2007, l’indennità decorre<br />
dall’8 febbraio 2007);<br />
• dal quinto giorno successivo alla data <strong>di</strong> presentazione della<br />
domanda nel caso in cui questa sia presentata oltre gli otto giorni<br />
dopo il licenziamento (esempio: licenziamento 31 gennaio<br />
2007, domanda presentata il 15 febbraio 2007, l’indennità decorre<br />
dal 20 febbraio 2007).<br />
Durata<br />
L’indennità or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è corrisposta per:<br />
• sette mesi, pari a 210 giorni consecutivi, comprese le domeniche<br />
e gli altri giorni festivi (per un massimo <strong>di</strong> 30 giorni al mese) per<br />
i lavoratori con meno <strong>di</strong> 50 anni;<br />
• <strong>di</strong>eci mesi, pari a 300 giorni per i lavoratori con almeno 50 anni<br />
<strong>di</strong> età alla data del licenziamento.<br />
Nel caso in cui l’indennità sia stata pagata per la durata massima<br />
prevista, una nuova indennità potrà essere pagata solo dopo 365<br />
giorni.<br />
(esempio: se la prima indennità è stata pagata dal 31 gennaio 2007<br />
al 1° settembre 2007 - 210 giorni - la seconda potrà partire dal 31<br />
gennaio 2008)<br />
Importi<br />
A decorrere dal 1° aprile 2005, l’importo giornaliero dell’indennità<br />
viene calcolato prendendo come riferimento la retribuzione me<strong>di</strong>a<br />
giornaliera lorda, comprensiva dei ratei <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>cesima/quattor<strong>di</strong>cesima,<br />
relativa agli ultimi tre mesi <strong>di</strong> lavoro, nel seguente modo:<br />
a.lavoratori con età inferiore a 50 anni: per i primi sei mesi è fissata<br />
al 50% e per il settimo mese al 40%;<br />
10<br />
lavoratori<br />
b.lavoratori con età pari o superiore a 50 anni: per i primi sei mesi<br />
è fissata al 50%, per i tre mesi successivi al 40% e per il decimo<br />
mese al 30%.<br />
L’importo giornaliero non può comunque superare per il 2007<br />
€ 33,81 al lordo IRPEF (detto massimale è stabilito ogni anno dalla<br />
legge).<br />
Pagamento<br />
L’indennità è corrisposta dall’INPS con pagamento mensile posticipato.<br />
Il lavoratore, al momento della presentazione della domanda (mod.<br />
DS21) deve scegliere la modalità <strong>di</strong> pagamento che può avvenire<br />
tramite:<br />
• assegno circolare;<br />
• bonifico bancario o postale;<br />
• qualsiasi ufficio postale.<br />
Nel caso <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to in conto corrente bancario o postale devono<br />
essere in<strong>di</strong>cati anche gli estremi dell’ufficio pagatore presso cui si<br />
intende riscuotere la prestazione, nonché le coor<strong>di</strong>nate bancarie o<br />
postali (CIN, ABI, CAB) e il numero <strong>di</strong> conto corrente.<br />
Attenzione: il pagamento relativo all’ultimo mese del periodo spettante<br />
sarà effettuato solo a con<strong>di</strong>zione che il lavoratore faccia pervenire<br />
all’INPS il modello DS56 bis, con il quale <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> essere<br />
stato sempre <strong>di</strong>soccupato nel periodo <strong>di</strong> spettanza dell’indennità.<br />
Tale modello, che viene inviato <strong>di</strong>rettamente dall’INPS al domicilio<br />
del lavoratore e che comunque è anche possibile scaricare dal sito<br />
www.inps.it, nella sezione “Moduli” - Prestazione a sostegno del red<strong>di</strong>to<br />
- Dichiarazione <strong>di</strong> permanenza delle con<strong>di</strong>zioni per il <strong>di</strong>ritto alla<br />
riscossione dell’indennità <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione - è in<strong>di</strong>spensabile, oltre<br />
che per il pagamento del saldo, anche per evitare <strong>di</strong> ottenere un’indennità<br />
che successivamente potrebbe risultare non dovuta e quin<strong>di</strong><br />
da restituire. Inoltre, in mancanza <strong>di</strong> tale modello non viene effettuato<br />
l’accre<strong>di</strong>to dei contributi figurativi relativi a tutto il periodo <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>soccupazione percepito.<br />
Sospensione<br />
L’indennità si sospende quando il lavoratore:<br />
• ha <strong>di</strong>ritto all’indennità <strong>di</strong> malattia;<br />
• ha <strong>di</strong>ritto all’indennità <strong>di</strong> maternità;<br />
• inizia un rapporto <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente non superiore a cinque<br />
giorni consecutivi;<br />
• inizia un’attività autonoma saltuaria ed occasionale, anche superiore<br />
a cinque giorni (collaborazione occasionale, lavoro a progetto,<br />
associazione in partecipazione non superiore a 30 giorni);<br />
• si reca all’estero per gravi motivi personali o familiari.<br />
Cessazione<br />
Il pagamento cessa quando il lavoratore:<br />
• ha percepito tutte le giornate <strong>di</strong> indennità spettanti;<br />
• ha iniziato un nuovo rapporto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato (dovrà comunicarlo<br />
imme<strong>di</strong>atamente all’INPS), salvo il caso in cui si rioccupi<br />
per un periodo non superiore ai 5 giorni consecutivi;<br />
• ha iniziato un’attività <strong>di</strong> lavoro autonomo;<br />
• ha perso lo status <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupato;<br />
• è <strong>di</strong>ventato titolare <strong>di</strong> pensione <strong>di</strong> vecchiaia, <strong>di</strong> inabilità o assegno<br />
<strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà (l’indennità è interamente cumulabile, invece, con le<br />
pensioni in<strong>di</strong>rette e <strong>di</strong> guerra, le pensioni <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà civile, l’assegno<br />
sociale, le ren<strong>di</strong>te da infortuni, le pensioni a carico <strong>di</strong> Stati<br />
esteri non convenzionati e le pensioni privilegiate per infermità<br />
contratta a causa del servizio);<br />
• ha iniziato a prestare il servizio militare.<br />
Contribuzione figurativa<br />
Per ogni periodo <strong>di</strong> indennità, correttamente corrisposta, sarà<br />
accre<strong>di</strong>tata la contribuzione figurativa <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, secondo le
seguenti modalità nel limite massimo <strong>di</strong>:<br />
• sei mesi, per i lavoratori con età anagrafica inferiore a 50 anni;<br />
• nove mesi per i lavoratori con età anagrafica pari o superiore a<br />
50 anni, in quanto per il settimo e per il decimo mese non viene<br />
riconosciuta tale contribuzione.<br />
Cosa fare se l’INPS respinge la domanda<br />
Se la domanda viene respinta il lavoratore può presentare ricorso in<br />
carta libera al Comitato provinciale dell’INPS entro 90 giorni dalla<br />
data in cui ha ricevuto la raccomandata <strong>di</strong> respinta.<br />
Il lavoratore deve allegare al ricorso tutti i documenti che ritiene utili<br />
per l’accoglimento della domanda.<br />
Il ricorso può essere presentato:<br />
• alla sede INPS che ha respinto la domanda, <strong>di</strong>rettamente allo<br />
sportello o con raccomandata con ricevuta <strong>di</strong> ritorno;<br />
• tramite uno degli enti <strong>di</strong> patronato riconosciuti dalla legge.<br />
Domande frequenti<br />
Entro quanto tempo si può chiedere l’iscrizione nelle liste <strong>di</strong><br />
mobilità ai sensi della L. n. 236/93 (cosiddetta “piccola<br />
mobilità)?<br />
Il lavoratore si deve recare al Centro per l’Impiego per presentare<br />
formale richiesta <strong>di</strong> iscrizione alle liste <strong>di</strong> mobilità, entro 60 giorni<br />
dal ricevimento della comunicazione <strong>di</strong> licenziamento o dalla comunicazione<br />
dei motivi, se non contestuale.<br />
Chi approva l’iscrizione nelle liste <strong>di</strong> mobilità?<br />
Le liste <strong>di</strong> mobilità vengono approvate dalla competente Commissione<br />
regionale per le politiche del lavoro e della formazione.<br />
L’iscrizione alle liste <strong>di</strong> mobilità dà sempre <strong>di</strong>ritto a percepire l’indennità?<br />
No, l’indennità <strong>di</strong> mobilità spetta solo ai lavoratori che sono stati<br />
licenziati da aziende che avevano i requisiti per usufruire della cassa<br />
integrazione guadagni.<br />
I lavoratori che sono iscritti nelle liste <strong>di</strong> mobilità, ma non hanno <strong>di</strong>ritto<br />
a percepire l’indennità <strong>di</strong> mobilità, possono presentare la domanda<br />
all’INPS per ottenere l’indennità or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione.<br />
Se l’azienda mi paga l’indennità <strong>di</strong> mancato preavviso quando<br />
devo presentare la domanda e il pagamento dell’indennità <strong>di</strong><br />
mobilità da quando decorre?<br />
Se l’azienda ti paga l’indennità per mancato preavviso la domanda <strong>di</strong><br />
indennità deve essere presentata, a pena <strong>di</strong> decadenza, entro il 68°<br />
giorno dal termine del preavviso e l’indennità <strong>di</strong> mobilità è corrisposta<br />
dall’ottavo giorno successivo a quello della scadenza del periodo<br />
corrispondente alla indennità per mancato preavviso.<br />
Se sto percependo l’indennità <strong>di</strong> mobilità e decido <strong>di</strong> avviare<br />
un’attività autonoma, cosa devo fare?<br />
Se deci<strong>di</strong> <strong>di</strong> avviare un’attività autonoma puoi chiedere il pagamento<br />
anticipato, in un’unica soluzione. Ti verrà pagata l’indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
che ti spetta meno ovviamente le mensilità che ti sono state già<br />
corrisposte.<br />
La domanda deve essere presentata alla sede INPS territorialmente<br />
competente, entro 60 giorni dalla data <strong>di</strong> inizio dell’attività autonoma<br />
o dell’associazione in cooperativa, utilizzando l’apposito modello<br />
mod. DS21/ANT che può essere ritirato o presso qualsiasi sede<br />
INPS oppure scaricato dal sito www.inps.it, cliccando su “Moduli” -<br />
Prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to - Domanda <strong>di</strong> anticipazione indennità<br />
<strong>di</strong> mobilità - corredata dalla documentazione che attesti il tipo <strong>di</strong><br />
attività che l’interessato intende avviare.<br />
11<br />
lavoratori<br />
Se dopo aver avviato un’attività autonoma, per la quale ho richiesto<br />
il pagamento dell’indennità <strong>di</strong> mobilità in un’unica soluzione,<br />
dopo alcuni mesi, per problemi sopraggiunti, devo chiudere l’attività,<br />
cosa succede?<br />
Non ci sono conseguenze, tuttavia non è possibile chiedere né il<br />
reinserimento nelle liste <strong>di</strong> mobilità né una nuova indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
o <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione or<strong>di</strong>naria.<br />
Se dopo la cessazione dell’attività autonoma, per la quale ho<br />
richiesto il pagamento dell’indennità <strong>di</strong> mobilità in un’unica soluzione,<br />
trovo un lavoro come <strong>di</strong>pendente, cosa succede?<br />
Se dopo aver cessato l’attività autonoma ti rioccupi come lavoratore<br />
<strong>di</strong>pendente - pubblico o privato - nei 24 mesi successivi alla data<br />
<strong>di</strong> erogazione dell’anticipo dell’indennità <strong>di</strong> mobilità, sei tenuto a<br />
restituire all’INPS la somma percepita a tale titolo in un’unica soluzione.<br />
La somma deve essere restituita con un unico pagamento oppure,<br />
in casi particolari, in massimo 12 rate mensili.<br />
Sei tenuto a dare comunicazione scritta all’ INPS entro 10 giorni dall’avvenuta<br />
assunzione. In caso contrario l’INPS procederà al recupero<br />
della somma erogata maggiorandola degli interessi legali.<br />
Dopo aver percepito l’indennità <strong>di</strong> mobilità, posso chiedere l’indennità<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione?<br />
No.<br />
I lavoratori delle cooperative possono richiedere l’iscrizione nelle<br />
liste <strong>di</strong> mobilità?<br />
Possono presentare, al Centro per l’Impiego competente, la domanda<br />
<strong>di</strong> iscrizione in mobilità i lavoratori licenziati da cooperative <strong>di</strong><br />
lavoro o miste; in tal caso è necessario allegare, alla domanda suddetta,<br />
il documento attestante l’iscrizione della cooperativa all’albo<br />
informatico delle società cooperative o la visura camerale.<br />
Posso lavorare come socio lavoratore e mantenere l’iscrizione<br />
nelle liste <strong>di</strong> mobilità ?<br />
No, in questo caso si ha la cancellazione dalle liste <strong>di</strong> mobilità con<br />
conseguente per<strong>di</strong>ta dell’indennità <strong>di</strong> mobilità. Tuttavia è possibile<br />
chiedere il pagamento dell’indennità <strong>di</strong> mobilità in un’unica soluzione.<br />
Se accetto un lavoro a tempo determinato, vengo cancellato<br />
dalle liste con conseguente per<strong>di</strong>ta dell’indennità <strong>di</strong> mobilità?<br />
L’indennità <strong>di</strong> mobilità può essere sospesa per tutta la durata del<br />
rapporto <strong>di</strong> lavoro, è necessario però che l’assunzione a tempo<br />
determinato venga comunicata all’INPS entro 5 giorni.<br />
È importante sapere che la permanenza nelle liste <strong>di</strong> mobilità non<br />
può superare un periodo pari al doppio rispetto a quello inizialmente<br />
riconosciuto.<br />
Esempio: se hai <strong>di</strong>ritto all’iscrizione nelle liste <strong>di</strong> mobilità con la relativa<br />
indennità per 24 mesi (es. licenziato 31 luglio 2006, termine<br />
finale 31 luglio 2008), il termine finale può slittare, per effetto <strong>di</strong> vari<br />
rapporti a tempo determinato, fino ad un massimo <strong>di</strong> 24 mesi per<br />
un totale <strong>di</strong> 48 mesi (31 luglio 2010). L’indennità <strong>di</strong> mobilità spetta,<br />
comunque, per un massimo <strong>di</strong> 24 mesi. Se il 10 ottobre 2007 inizi<br />
un rapporto <strong>di</strong> lavoro per 12 mesi, il tuo termine finale slitterà <strong>di</strong> 12<br />
mesi pertanto sarà il 31 luglio 2009.<br />
Se successivamente instauri un altro rapporto a tempo determinato<br />
per 8 mesi (dal 1° marzo 2009 al 31 maggio 2010) il tuo termine<br />
finale sarà 31 marzo 2010; se infine inizi un ulteriore rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />
per altri 12 mesi, il 31 luglio 2010 verrai cancellato dalle liste perché<br />
hai raggiunto il tuo periodo massimo <strong>di</strong> permanenza nelle liste <strong>di</strong><br />
mobilità, tale termine non può subire ulteriori slittamenti.
Se accetto un contratto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> lavoro (ex lavoro<br />
interinale) perdo l’indennità <strong>di</strong> mobilità?<br />
In questo caso occorre fare delle <strong>di</strong>stinzioni a seconda del tipo <strong>di</strong><br />
contratto:<br />
• se il contratto è a tempo indeterminato orario pieno, vieni cancellato<br />
dalle liste e per<strong>di</strong> anche l’indennità <strong>di</strong> mobilità;<br />
• se il contratto è a tempo indeterminato part time dovrai darne<br />
comunicazione all’INPS entro 5 giorni dalla data <strong>di</strong> assunzione e<br />
avrai, quin<strong>di</strong>, la sospensione sia dell’iscrizione nelle liste <strong>di</strong> mobilità<br />
che della relativa indennità, fino a quando non raggiungerai il<br />
limite massimo <strong>di</strong> permanenza nelle liste e cioè un periodo pari al<br />
doppio rispetto a quello iniziale (ve<strong>di</strong> faq precedente);<br />
• se il contratto ha una durata inferiore ai 6 mesi, dovrai darne<br />
comunicazione all’INPS entro 5 giorni dalla data <strong>di</strong> assunzione e<br />
avrai una sospensione sia dell’iscrizione nelle liste che della relativa<br />
indennità per tutta la durata del rapporto <strong>di</strong> lavoro. È importante<br />
tuttavia sapere che, anche in questo caso, la permanenza nelle<br />
liste <strong>di</strong> mobilità non può superare un periodo pari al doppio rispetto<br />
a quello inizialmente riconosciuto;<br />
• se il contratto ha una durata tra i 6 e i 12 mesi è necessario darne<br />
preventiva comunicazione all’INPS, altrimenti vieni cancellato dalle<br />
liste e per<strong>di</strong> l’indennità <strong>di</strong> mobilità. Per tutta la durata del contratto<br />
l’INPS continuerà ad erogarti l’indennità <strong>di</strong> mobilità e l’agenzia <strong>di</strong><br />
somministrazione che ti ha assunto ti pagherà solo la <strong>di</strong>fferenza tra<br />
lo stipen<strong>di</strong>o che avresti percepito e l’indennità <strong>di</strong> mobilità che ti ha<br />
erogato l’INPS. In questo caso non si avrà né la sospensione dell’iscrizione<br />
nelle liste <strong>di</strong> mobilità né della relativa indennità.<br />
Se sono in mobilità e rifiuto un posto <strong>di</strong> lavoro, perdo il <strong>di</strong>ritto<br />
all’indennità <strong>di</strong> mobilità?<br />
Se rifiuti un’offerta <strong>di</strong> lavoro che prevede un inquadramento in un<br />
livello retributivo non inferiore del 20% rispetto a quello <strong>di</strong> provenienza<br />
vieni cancellato dalle liste <strong>di</strong> mobilità e per<strong>di</strong> il <strong>di</strong>ritto a percepire<br />
la relativa indennità. Tale rifiuto deve riferirsi ad una proposta formale<br />
e documentabile formulata da un datore <strong>di</strong> lavoro privato, da un’agenzia<br />
<strong>di</strong> somministrazione o da un ente pubblico, ed, ovviamente,<br />
anche nei casi <strong>di</strong> complessive azioni <strong>di</strong> ricollocamento lavorativo del<br />
soggetto.<br />
Posso recarmi all’estero mentre sto percependo l’indennità <strong>di</strong><br />
mobilità?<br />
Ti puoi recare all’estero per comprovati motivi <strong>di</strong> salute personale o<br />
<strong>di</strong> un familiare senza perdere il <strong>di</strong>ritto a percepire l’indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
in quanto, in tal caso, il pagamento della stessa viene sospeso;<br />
è necessario tuttavia darne comunicazione all’INPS.<br />
Se ti rechi all’estero in cerca <strong>di</strong> occupazione, in uno stato convenzionato<br />
con l’Italia, puoi continuare a percepire l’indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
per tre mesi dalla data dell’espatrio.<br />
Se sto lavorando con contratto part time e mi <strong>di</strong>metto, rimango<br />
iscritto nelle liste <strong>di</strong> mobilità continuando a percepire la relativa<br />
indennità?<br />
In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni dal lavoro con contratto part time, rimani iscritto<br />
nelle liste <strong>di</strong> mobilità percependo la relativa indennità.<br />
Mentre percepisco l’indennità <strong>di</strong> mobilità, mi vengono versati i<br />
contributi per la pensione?<br />
Sì, infatti per tutto il periodo in cui ti viene corrisposta l’indennità <strong>di</strong><br />
mobilità ti sarà riconosciuta la contribuzione figurativa; in sostanza<br />
è come se avessi continuato a lavorare e a percepire una regolare<br />
retribuzione e l’azienda a pagare i contributi. I contributi accre<strong>di</strong>tati<br />
dall’INPS sono, infatti, utili per il raggiungimento del <strong>di</strong>ritto e per la<br />
misura delle pensioni compresa quella <strong>di</strong> anzianità.<br />
12<br />
lavoratori<br />
Se accetto un lavoro a progetto, perdo l’indennità <strong>di</strong> mobilità?<br />
Sì, il lavoro a progetto attualmente non è compatibile con l’indennità<br />
<strong>di</strong> mobilità; non si ha, infatti, una sospensione ma la per<strong>di</strong>ta dell’indennità<br />
stessa; è possibile, però, chiederne l’anticipazione in<br />
unica soluzione.<br />
Se sto lavorando a tempo determinato e mi <strong>di</strong>metto, vengo reinserito<br />
nelle liste <strong>di</strong> mobilità?<br />
Le <strong>di</strong>missioni in caso <strong>di</strong> contratto a tempo determinato non implicano<br />
la cancellazione dalle liste <strong>di</strong> mobilità ma consentono comunque<br />
<strong>di</strong> mantenere l’iscrizione nelle liste. È necessario tuttavia presentarsi<br />
al Centro per l’Impiego competente, per l’aggiornamento della<br />
propria con<strong>di</strong>zione lavorativa.<br />
Se accetto un lavoro a tempo indeterminato part time, vengo<br />
cancellato dalle liste?<br />
No. La cancellazione dalle liste si ha solo in caso <strong>di</strong> assunzione a<br />
tempo indeterminato con orario pieno. L’indennità <strong>di</strong> mobilità si<br />
sospende; occorre darne comunicazione all’INPS entro 5 giorni dalla<br />
data <strong>di</strong> assunzione.<br />
Se accetto un lavoro a tempo indeterminato e mi <strong>di</strong>metto, vengo<br />
reinserito nelle liste <strong>di</strong> mobilità?<br />
L’accettazione <strong>di</strong> un lavoro a tempo pieno ed indeterminato comporta<br />
la cancellazione dalle liste <strong>di</strong> mobilità senza la possibilità <strong>di</strong> essere<br />
reinseriti. Tuttavia, in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni per giusta causa, si può<br />
presentare al Centro per l’Impiego la domanda per la reiscrizione<br />
nelle liste <strong>di</strong> mobilità che sarà valutata dalla competente Commissione<br />
regionale per le politiche del lavoro e della formazione che<br />
potrà <strong>di</strong>sporre la reiscrizione del lavoratore.<br />
Se sono iscritta nelle liste <strong>di</strong> mobilità e sono in maternità, cosa<br />
succede?<br />
Puoi richiedere la sospensione dall’iscrizione alle liste <strong>di</strong> mobilità a<br />
partire dal settimo mese <strong>di</strong> gestazione fino al compimento degli 11<br />
mesi del bambino.<br />
In caso <strong>di</strong> maternità durante la percezione dell’indennità <strong>di</strong> mobilità<br />
questa si sospende per tutta la durata della maternità stessa (due<br />
mesi precedenti e tre mesi successivi il parto) e durante tale periodo<br />
verrà erogata dall’INPS l’indennità <strong>di</strong> maternità.<br />
Il congedo parentale (ex astensione facoltativa), invece, non spetta<br />
in quanto questo può essere riconosciuto solo in presenza <strong>di</strong> un rapporto<br />
<strong>di</strong> lavoro.
Centri per l’Impiego<br />
della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />
ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO<br />
da lunedì a giovedì 9.00-12.30 / 14.15-15.30 venerdì 9.00-12.30<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Cesano Maderno<br />
20031 CESANO MADERNO (MI)<br />
Via Molino Arese, 2<br />
Tel. 036264481<br />
Fax 0362541959<br />
centro.impiego.cesano.maderno@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Corsico<br />
20094 CORSICO (MI)<br />
Via Leonardo da Vinci, 5<br />
Tel. 024407001<br />
Fax 024478085<br />
centro.impiego.corsico@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Legnano<br />
20025 LEGNANO (MI)<br />
Via XX Settembre, 26<br />
Tel. 033152791<br />
Fax 0331527927<br />
centro.impiego.legnano@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
Magentino/Abbiatense<br />
20013 MAGENTA (MI)<br />
Via Crivelli, 25<br />
Tel. 029700001<br />
FAX 0297293217<br />
centro.impiego.magenta@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Melzo<br />
20066 MELZO (MI)<br />
Via Martiri della Libertà, 18<br />
Tel. 0295529711<br />
Fax 0295529729<br />
centro.impiego.melzo@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Monza<br />
20052 MONZA (MI)<br />
Via Bramante da Urbino<br />
Tel. 039839641<br />
Fax 039837297<br />
centro.impiego.monza@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />
20159 MILANO<br />
V.le Jenner, 24<br />
Tel. 0277404040<br />
Fax 0277406445<br />
centro.impiego.milano@<br />
provincia.milano.it<br />
13<br />
Centro per l'Impiego<br />
Nord <strong>Milano</strong><br />
20092 CINISELLO BALSAMO (MI)<br />
Via Gorki, 65<br />
Tel. 026605651<br />
Fax 0266595190<br />
centro.impiego.nordmilano@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego <strong>di</strong> Rho<br />
20017 RHO (MI)<br />
Via Buon Gesù, 21<br />
Tel. 029392301<br />
Fax 0293923028<br />
centro.impiego.rho@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Rozzano<br />
20089 ROZZANO (MI)<br />
Via Matteotti, 33<br />
Tel. 025286281<br />
Fax 0289202046<br />
centro.impiego.rozzano@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> San Donato Milanese<br />
20097 SAN DONATO MILANESE (MI)<br />
Via F.Parri, 12<br />
Tel. 02556911<br />
Fax 025272177<br />
centro.impiego.sandonato@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Seregno<br />
20038 SEREGNO (MI)<br />
Via Monte Bianco, 7<br />
Tel. 0362313801<br />
Fax 0362310849<br />
centro.impiego.seregno@<br />
provincia.milano.it<br />
Centro per l'Impiego<br />
<strong>di</strong> Vimercate<br />
20059 VIMERCATE (MI)<br />
Via Cavour, 72<br />
Tel. 0396350901<br />
Fax 0396350920<br />
centro.impiego.vimercate@<br />
provincia.milano.it
Call Center tel. 803164<br />
Direzione provinciale<br />
<strong>di</strong> MILANO<br />
20124 MILANO<br />
Via Melchiorre Gioia, 22<br />
Tel. 0267761<br />
Fax 02677660<br />
E-mail<br />
per le aziende:<br />
aziende.milano@inps.it<br />
per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.<strong>Milano</strong>@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> - Niguarda<br />
20162 MILANO<br />
Via Cicerone, 14/5<br />
Tel. 0264411211<br />
Fax 0264411260<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Niguarda.@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Cinisello Balsamo<br />
20092 CINISELLO BALSAMO (MI)<br />
Viale Lombar<strong>di</strong>a, 4<br />
Tel. 0261871711<br />
Fax 0261871760<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.CiniselloBalsamo<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Cologno Monzese<br />
20093 COLOGNO MONZESE (MI)<br />
Via Tintoretto, 10<br />
Tel. 0225161711<br />
Fax 0225161760<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Cologno.Monzese<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Gorgonzola<br />
20064 GORGONZOLA (MI)<br />
Via <strong>Milano</strong>, 16<br />
Tel. 0295090911<br />
Fax 0295090960<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Gorgonzola.@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Se<strong>di</strong> ed Agenzie INPS<br />
della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />
Agenzia <strong>di</strong> Paderno Dugnano<br />
20037 PADERNO DUGNANO (MI)<br />
Via Car<strong>di</strong>nal Ribol<strong>di</strong>, 45/A<br />
Tel. 0299039611<br />
Fax 0299039660<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.PadernoDugnano<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Sesto San Giovanni<br />
20099 SESTO SAN GIOVANNI (MI)<br />
Via N. Sauro, 38<br />
Tel. 022495811<br />
Fax 022495860<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.SestoSanGiovanni<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Direzione subprovinciale<br />
<strong>di</strong> MILANO CORVETTO<br />
20139 MILANO<br />
Via Toffetti, 121<br />
Tel. 02525761<br />
Fax 025276221<br />
E-mail<br />
per le aziende:<br />
aziende.milanocorvetto@inps.it<br />
per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.<strong>Milano</strong>Corvetto@<br />
inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Melegnano<br />
20077 MELEGNANO (MI)<br />
Via Martiri della Libertà, 16<br />
Tel. 0298849311<br />
Fax 0298849360<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Melegnano@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Melzo<br />
20066 MELZO (MI)<br />
P.zza Risorgimento, 3<br />
Tel. 0295416711<br />
Fax 0295416760<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Melzo@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
14<br />
Direzione subprovinciale<br />
<strong>di</strong> MILANO FIORI<br />
20141 MILANO<br />
Via Ripamonti, 332/6<br />
Tel. 02574791<br />
Fax 0257479200<br />
E-mail<br />
per le aziende:<br />
aziende.milanofiori@inps.it<br />
per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.<strong>Milano</strong>Fiori@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30/12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Abbiategrasso<br />
20081 ABBIATEGRASSO (MI)<br />
P.zza Cinque Giornate, 5<br />
Tel. 02949971<br />
Fax 029499760<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Abbiategrasso<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.00<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> - Baggio<br />
20141 MILANO<br />
Via Pietro Martire d’Anghiera, 2<br />
Tel. 02574791<br />
Fax 0257479245<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.<strong>Milano</strong>Baggio<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.00<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> - Lorenteggio<br />
20152 MILANO<br />
Via Lorenteggio, 270/A<br />
Tel. 024130181<br />
Fax 0241301860<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.<strong>Milano</strong>Lorenteggio<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.00<br />
Ma-Gi 8.30-12.00/14.00-16.00<br />
Direzione subprovinciale<br />
<strong>di</strong> MILANO MISSORI<br />
20122 MILANO<br />
P.zza Missori, 8/10<br />
Tel. 0285621<br />
Fax 028562275<br />
E-mail<br />
per le aziende:<br />
aziende.milanomissori@inps.it<br />
per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.<strong>Milano</strong>Missori@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Direzione subprovinciale<br />
<strong>di</strong> MILANO NORD<br />
20149 MILANO<br />
Via G. Silva, 38<br />
Tel. 02480871<br />
Fax 0248087408<br />
E-mail<br />
per aziende:<br />
aziende.milanonord@inps.it<br />
per lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.<strong>Milano</strong>Nord@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Bollate<br />
20021 BOLLATE (MI)<br />
P.zza Aldo Moro, 1<br />
Tel. 0235001911<br />
Fax 0235001960<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Bollate@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 9.00-12.15<br />
Ma-Gi 9.00-12.15/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Garbagnate<br />
Milanese<br />
20024 GARBAGNATE MILANESE<br />
(MI)<br />
Via per Cesate, 64<br />
Tel. 0299431211<br />
Fax 0299431260<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.GarbagnateMilanese<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Rho<br />
20017 RHO (MI)<br />
Via Cadorna, 30<br />
Tel. 0293200111<br />
Fax 0293200160<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Rho@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Direzione subprovinciale<br />
<strong>di</strong> LEGNANO<br />
20025 LEGNANO (MI)<br />
Via Podgora, 2<br />
Tel. 0331445111<br />
Fax 0331445277<br />
E-mail<br />
per le aziende:<br />
aziende.legnano.@inps.it<br />
per lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Legnano@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00
Agenzia <strong>di</strong> Castano Primo<br />
20022 CASTANO PRIMO (MI)<br />
Via Acerbi, 55<br />
Tel. 0331888911<br />
Fax 0331888960<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.CastanoPrimo<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Magenta<br />
20013 MAGENTA (MI)<br />
Via <strong>Milano</strong>, 166<br />
Tel. 0297218711<br />
Fax 0297218760<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Magenta@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Parabiago<br />
20015 PARABIAGO (MI)<br />
Via Montessori<br />
Tel. 0331493211<br />
Fax 0331493260<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Parabiago@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Ma-Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Direzione subprovinciale<br />
<strong>di</strong> MONZA<br />
20052 MONZA (MI)<br />
Via Moran<strong>di</strong> angolo Via Correggio<br />
Tel. 03920651<br />
Fax 0392065543<br />
E-mail<br />
per le aziende:<br />
aziende.monza@inps.it<br />
per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Monza@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Me-Gi 8.45-12.15/14.00-16.00<br />
Ma-Ve 8.45-12.15<br />
Agenzia <strong>di</strong> Carate Brianza<br />
20048 CARATE BRIANZA (MI)<br />
Via Bergamo, 20<br />
Tel. 0362908311<br />
Fax 0362908360<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.CarateBrianza@<br />
inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Ma-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Cesano Maderno<br />
20031 CESANO MADERNO (MI)<br />
Via Padre Boga, 20<br />
Tel. 0362531211<br />
Fax 0362531260<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Cesano.Maderno<br />
@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Ma-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Desio<br />
20033 DESIO (MI)<br />
Via Roggia Traversi, 12<br />
Tel. 0362611511<br />
Fax 0362611560<br />
E-mail<br />
per le aziende:<br />
aziende.desio@inps.it<br />
per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Desio@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Ma-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Seregno<br />
20038 SEREGNO (MI)<br />
Via Della Boschina, 2<br />
Tel. 036226011<br />
Fax 036226060<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Seregno@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Ma-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
Agenzia <strong>di</strong> Vimercate<br />
20059 VIMERCATE (MI)<br />
Via Torri Bianche, 7<br />
Tel. 0396251411<br />
Fax 0396251460<br />
E-mail per i lavoratori:<br />
SostegnoRed<strong>di</strong>to.Vimercate@inps.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lu-Ma-Me-Ve 8.30-12.30<br />
Gi 8.30-12.30/14.00-16.00<br />
15<br />
Hanno collaborato:<br />
PROVINCIA DI MILANO<br />
Direzione Centrale Sviluppo Economico Formazione e Lavoro<br />
Servizio Crisi Aziendali<br />
GIUSEPPE ZINGALE<br />
Responsabile Servizo Crisi Aziendali<br />
MANUELE MENEGHINI<br />
Servizo Crisi Aziendali<br />
SARA DEMITRI<br />
Servizo Crisi Aziendali<br />
INPS - Istituto Nazionale Previdenza Sociale<br />
Direzione regionale Lombar<strong>di</strong>a<br />
CLARA PIA CLAUDIANI<br />
Direzione regionale Lombar<strong>di</strong>a<br />
responsabile Team prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to<br />
BENIAMINO GALLO<br />
Direzione provinciale Torino - responsabile Processo aziende con DM<br />
GIOVANNA MAGGI<br />
Direzione provinciale Pavia - Processo prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to<br />
GIOVANNI MELE<br />
Direzione regionale Lombar<strong>di</strong>a - Team coor<strong>di</strong>namento processi aziende<br />
SONIA PANTONI<br />
Direzione regionale Lombar<strong>di</strong>a - Team prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to<br />
L'elaborazione delle fonti legislative e regolamentari,<br />
curata con la massima attenzione,<br />
non può comportare specifiche responsabilità per eventuali errori<br />
ed omissioni, dei quali, peraltro, sarà gra<strong>di</strong>ta la segnalazione.<br />
La pubblicazione è aggiornata con provve<strong>di</strong>menti legislativi<br />
pubblicati fino al 28.02.2007.
Direzione Centrale<br />
Sviluppo Economico Formazione e Lavoro<br />
Servizio Crisi Aziendali<br />
viale Jenner, 24 - 20159 <strong>Milano</strong><br />
www.provincia.milano.it<br />
Direzione regionale Lombar<strong>di</strong>a<br />
via Gonzaga, 6 - 20123 <strong>Milano</strong><br />
www.inps.it