07.06.2013 Views

Scarica il pdf - La Riviera

Scarica il pdf - La Riviera

Scarica il pdf - La Riviera

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

A l dibattito a Locri su “Siamo tutti<br />

'ndranghetisti?” Mario Nasone<br />

di Libera ha rivolto alla platea<br />

questa domanda: “Ma voi state<br />

dalla parte delle vittime o dalla<br />

parte dei carnefici?”. Se Att<strong>il</strong>a<br />

fosse stato tra <strong>il</strong> pubblico, avrebbe<br />

risposto: “Dalla parte delle vittime”.


DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 02


UNA STORIA<br />

‘Ntoni i Scianca<br />

“S e adesso mi date un po’ di<br />

lattuga ci faccio l’insalata”<br />

disse all’uomo che gli<br />

aveva offerto un bicchiere di vino.<br />

‘Ntoni l’aveva bevuto senza batter<br />

ciglio l’aceto che gli era stato dato<br />

per presa in giro. Da allora in poi,<br />

dalle nostre parti, quella diventò la<br />

battuta per indicare <strong>il</strong> vino cattivo.<br />

‘Ntoni era così, concedeva a tutti la<br />

gioia dello sfottò anche se ci cascava<br />

solo per finta, <strong>il</strong> pegno che gli si<br />

doveva, poi, era un po’ di vino<br />

buono e qualcosa da mangiare.<br />

‘Ntoni i Scianca se ne partiva ogni<br />

mattina dalla sua casetta nei dintorni<br />

della borgata di Carpinuso e faceva<br />

<strong>il</strong> giro dei paesini vicino a<br />

Caulonia, portava l’allegria a tutti. Si<br />

lasciava sfottere e ricambiava in un<br />

gioco delle parti noto e accettato.<br />

Torme di<br />

ragazzini lo<br />

inseguivano<br />

per insultarlo<br />

e poi scappavanoinseguiti<br />

e insultati<br />

da lui per<br />

le vie dei<br />

paesi, e le<br />

sue invettive<br />

iniziavano<br />

dalle sorelle<br />

per finire<br />

alle nonne.<br />

‘Ntoni i<br />

Scianca, uno<br />

dei tanti picchiatelli<br />

di<br />

un tempo andato della ionica reggina<br />

che vive ancora nei ricordi di<br />

antichi bambini ormai negli anta.<br />

Metafora di una Calabria povera<br />

ma innocente, in ristrettezze ma con<br />

la forza di essere felice di poco.<br />

“Gozza, Gozza..” bastava urlargli e<br />

lui scatenava <strong>il</strong> finimondo e per rabbonirlo<br />

bisognava riempirgli le<br />

tasche di mangiare, e lui in quelle<br />

tasche ci inf<strong>il</strong>ava di tutto, pane, salame,<br />

cipolle. Ogni sorta di ben di Dio<br />

finiva nei numerosi incavi del suo<br />

pastrano, dopo aver riempito <strong>il</strong> suo<br />

zaino consunto. A sera andava via,<br />

br<strong>il</strong>lo e a pancia piena. Risaliva la<br />

campagna per riguadagnare <strong>il</strong> suo<br />

um<strong>il</strong>e letto e <strong>il</strong> giorno dopo era di<br />

nuovo pronto a ridere di se stesso e<br />

degli altri. ‘Ntoni i Scianca, l’uomo<br />

nero dei bambini di una volta quando<br />

non esistevano i lupi cattivi e<br />

bastava un matto, vero o per finta,<br />

per portare l’allegria a tutto un<br />

paese.<br />

Le Chevalier<br />

CAR ARTOLINE TOLINE PER LA PAD PADANIA<br />

ANIA * di Antonio Calabrò<br />

Le notizie più lette della<br />

settimana su larivieraonline.com<br />

1) LETTERA DEI DIPENDENTI DELLA MERIDIONALI INTONACI<br />

2) IL SINDACO, UN PORCO CHE NON VUOLE MORIRE<br />

3) HANNO AMMAZZATO SIDERNO, MA SIDERNO È VIVA<br />

4) BENESTARE, 52ENNE MURATORE SI SUICIDA<br />

5) ENTE PARCO: L’ASPROMONTE IN MANO ALLA POLITICA<br />

6) BOVALINO: ROBA DELL’ALTRO MONDO<br />

7) ILGR1 CENSURA MONSIGNOR BREGANTINI<br />

Dati larivieraonline.com<br />

LO STRETTO<br />

I due mari si scontrano,<br />

a tratti pacifici sciogliendosi in<br />

abbracci che li rendono<br />

uniformi, come un unico telone<br />

d’azzurro steso tra le due rive,<br />

altre volte invece tempestosi, e<br />

le correnti allora sono rasoiate<br />

che scavano onde spumose.<br />

Ci sembra di toccarla solo<br />

stendendo un braccio, la<br />

profumata Sic<strong>il</strong>ia, noi finiamo e<br />

inizia lei, mentre Jonio e<br />

Tirreno fanno <strong>il</strong> coro. Il fascino<br />

dello Stretto, antico portale del<br />

Mediterraneo.<br />

<strong>La</strong> grande avventura di Giuseppe Giofrè ad Amici<br />

Il suo grande sogno si è avverato,<br />

Giuseppe Giofrè ha vinto l’undicesima<br />

edizione di Amici, <strong>il</strong> talent show di Maria<br />

De F<strong>il</strong>ippi: <strong>il</strong> ballerino dal<br />

grande talento di Gioia<br />

Tauro, si è aggiudicato <strong>il</strong><br />

posto più in alto del podio<br />

nel programma di Canale 5.<br />

“Questa vittoria per me<br />

vuol dire ringraziare i miei<br />

genitori per i sacrifici, per <strong>il</strong><br />

dolore che c’è stato e per<br />

tutti i sogni che sono andati<br />

via per me. Mi hanno permesso<br />

di fare tante cose e<br />

sono arrivato fino a qui per<br />

loro”.<br />

A decretare la sua vittoria<br />

sabato scorso,negli splendidi<br />

studi di canale 5,è stato<br />

ancora una volta l’amore<br />

della gente che con <strong>il</strong> 73% del televoto da<br />

casa, lo ha consacrato, vincitore.<br />

Il ballerino di Via Trinacria ,del popoloso<br />

quartiere marina di Gioia Tauro,<br />

dal grande ciuffo corvino e dalle<br />

labbra a cuoricino, è inut<strong>il</strong>e negarlo,<br />

ha portato una vera e propria<br />

ventata di aria fresca. <strong>La</strong> sua grinta,<br />

la sua energia e non ultima la<br />

bellezza ha fatto innamorare tutti<br />

noi che abbiamo seguito,con grande<br />

attenzione, le vicissitudini del<br />

giovane Giofrè che in questi lunghi<br />

mesi della trasmissione ha dato<br />

tanta gioia e motivi d’orgoglio alla<br />

sua famiglia, alla scuola dalla quale<br />

è cominciata la sua ascesa e in particolare<br />

modo a suo nonno<br />

Giuseppe, suo instancab<strong>il</strong>e sostenitore.<br />

Pasquale Patamia<br />

LE COLONNE DI ERCOLE<br />

Att<strong>il</strong>io Cordì<br />

è differente<br />

Att<strong>il</strong>io Cordì a favore di<br />

Sudan, Marocco, Ecuador<br />

e Cina.<br />

<strong>La</strong> quinta sezione del carcere di<br />

Monza l’ha scelto come responsab<strong>il</strong>e<br />

per la raccolta differenziata<br />

della plastica, <strong>il</strong> cui ricavato verrà<br />

destinato ai quei sottoscala del<br />

mondo. “Bombolette e affini” in<br />

galera, dopo i progetti “Maiale<br />

nero e Potamos” in libertà.<br />

Non c’è niente da fare, sia con<br />

una sola ora d’aria che a cielo<br />

aperto, Att<strong>il</strong>io Cordì non va giù e,<br />

quando ci va, si rialza.<br />

Che nella sua natura c’è “credo”<br />

l’avevo capito nel luglio del 2009<br />

nel reparto nascite dell’Ospedale<br />

di Locri. Mia colpa, mia colpa,mia<br />

grandissima colpa, ma su Dio che<br />

gli sorridevano gli occhi per la<br />

bimba appena nata, figlia di nuova<br />

vita: profumo di schiume marine e<br />

gelsomini.<br />

Parlammo per più di un’ora, ed<br />

ebbi ulteriore conferma di un prodigio,<br />

madido di um<strong>il</strong>tà. Sembrava<br />

un ragazzino e, con lo sguardo<br />

sperduto nel soffitto al neon,<br />

abbracciava la moglie come se<br />

avesse paura di stare da solo.<br />

Poi Vincenzo Marino, <strong>il</strong> Giovanni<br />

Battista della ‘ndrangheta,<br />

dichiarò che ad Att<strong>il</strong>io sorridono<br />

gli occhi e mai <strong>il</strong> cuore. All’uso<br />

crotonese, con un suo teorema in<br />

dialetto, smentì Pitagora. A braccio<br />

dichiarò che la somma dei<br />

quadrati su i due cateti non è<br />

uguale a quello sull’ipotenusa.<br />

Rimasi perplesso per qualche<br />

giorno e compresi perché <strong>il</strong> grande<br />

f<strong>il</strong>osofo fuggì a Metaponto, ma<br />

pregai per la famiglia di Att<strong>il</strong>io<br />

appena fiorita, senza tenere più<br />

conto dell’arte leggera dell’accusatore.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 03


Parlando<br />

di...<br />

ATTUALITÀ<br />

NORDICI & SUDICI<br />

DI GIOACCHINO CRIACO<br />

Quelli che andranno all’inferno<br />

In tanti assaggeranno la<br />

brace di castagno, quella<br />

di cui a detta di<br />

Calvano è fatto l’inferno.<br />

Fra essi insieme ai soliti cattivi<br />

noti ci saranno le masse,<br />

si miriadi di belle e brave<br />

persone che non hanno<br />

mai torto un capello a nessuno<br />

e che si sono tenuti<br />

alla larga da ogni peccato<br />

classico astenendosi anche<br />

dal desiderare la donna e la<br />

roba altrui. Sarà inut<strong>il</strong>e protestare,<br />

rivendicare la propria<br />

bontà e appellarsi a<br />

una condotta irreprensib<strong>il</strong>e.<br />

Gli uomini intenti a guadagnarsi<br />

<strong>il</strong> paradiso nel<br />

corso della vita incappano,<br />

quasi inconsapevolmente,<br />

nel peggiore dei peccati che<br />

sarebbe stato meglio un po’<br />

di fornicazione per andare<br />

di gusto a trovare l’angelo<br />

della luce. Il Dio che tolse<br />

gli uomini dalle tenebre e<br />

dall’ombra di morte spezzando<br />

la schiavitù dal male<br />

è un Signore stravagante<br />

che più di ogni marachella<br />

odia l’ignavia.<br />

L’indifferenza è <strong>il</strong> peggiore<br />

dei peccati e gli uomini<br />

buoni continuano imperterriti<br />

a commetterlo. <strong>La</strong><br />

passività garantisce le tenebre<br />

altro che un luogo<br />

ameno a farsi servire <strong>il</strong> caffè<br />

da Bonolis o Brignano, si<br />

finisce sulla brace col tormento<br />

ulteriore di avere<br />

Berlusconi al fianco a raccontare<br />

barzellette per l’e-<br />

ternità e col rammarico di<br />

ammettere che lui almeno<br />

la vita se l’è goduta. E voi<br />

sudici da immob<strong>il</strong>i eterni ci<br />

finirete diritti, senza la consolazione<br />

della vostra<br />

coperta di Linus, niente<br />

divani nei bassifondi <strong>il</strong> fondoschiena<br />

lo poggerete<br />

sulla brace viva. Le vostre<br />

proteste saranno inut<strong>il</strong>i e<br />

non vi varranno nemmeno<br />

uno straccio di limbo o<br />

qualche m<strong>il</strong>lennio di purgatorio.<br />

Comprenderete di<br />

essere <strong>il</strong> peggio degli uomini,<br />

di avere condotto una<br />

vita insulsa passata a evitare<br />

ogni diatriba e partigianeria.<br />

Chi ci ha dato la vita,<br />

invece, l’aveva fatto perché<br />

essa fosse passione, tifo,<br />

lotta. Perché ci fosse la fatica<br />

delle conquiste e dei<br />

cambiamenti. Ma si, in<br />

fondo non vi andrà male<br />

vivrete, da morti, un po’ di<br />

forti emozioni dopo essere<br />

stati per tutta la vita scossi<br />

solo da movimenti interni<br />

d’aria. E quanta delusione<br />

però quando guardandovi<br />

in giro non ci troverete tanti<br />

malacarne come noi, che<br />

stinchi di santo non siamo<br />

mai stati ma nella vita<br />

abbiamo avuto idee e passioni<br />

e nel bene e nel male<br />

l’indifferenza l’abbiamo<br />

sempre rifiutata. E voi nordici<br />

non fate gli indifferenti<br />

alla ramanzina, vale anche<br />

per voi che in questo caso<br />

siete fratelli ai sudici.<br />

Un mare da sogno? Bandiere blu a Gioiosa e Roccella<br />

Dipende. Tutto sta nell'essere seri o<br />

meno. Se ci comportassimo analogamente<br />

alla stampa di altrove<br />

ci sperticheremmo di lodi per lo Ionio. E<br />

<strong>il</strong> mare gli encomi li meriterebbe tutti, noi<br />

per come ci siamo comportati con lui<br />

dovremmo essere ricambiati a calci in<br />

bocca. Non lo abbiamo trattato bene <strong>il</strong><br />

nostro mare e continuiamo a farlo.<br />

Quindi se dovessimo parlare in termini<br />

assoluti, <strong>il</strong> mare che dalle Puglie scende a<br />

POLAROID<br />

Messina lo dovremmo considerare un<br />

ammalato in condizioni non gravissime<br />

ma serie. Se ne parliamo relativamente<br />

agli altri mari allora <strong>il</strong> paragone diventa<br />

esaltante. Siamo gente col vizio del viaggio,<br />

in Italia e fuori. Di mari ne abbiamo<br />

visto a bizzeffe in stagione e fuori. Per<br />

restare nel Belpaese, i mari meridionali<br />

con lo Ionio in testa sono paradisiaci se<br />

confrontati coi restanti mari italiani.<br />

Decine di bandiere a Liguria, Veneto ed<br />

LA CERNIERA DI SCOPELLITI NELLA LOCRIDE<br />

Beccati in un<br />

bar a Siderno<br />

gli uomini<br />

della lista<br />

Scopelliti. In<br />

ordine:<br />

Eugenio<br />

Triveri, Oreste<br />

Romeo,<br />

Giovanni<br />

B<strong>il</strong>ardi. Una<br />

vera cerniera<br />

tra istituzioni e<br />

cittadini!<br />

Em<strong>il</strong>ia a noi sinceramente ci fanno ridere,<br />

ma se questi sono i dati, se la stampa locale,<br />

nelle regioni citate, non li contesta anzi<br />

li stigmatizza noi rincariamo la dose.<br />

Sfidiamo le altre bandiere blu a gareggiare<br />

con le nostre e siamo certi di poter vincere<br />

fac<strong>il</strong>e. Il mare di Roccella contro<br />

quello di Misano? Mica c'è gara. Gioiosa<br />

contro le 18 bandiere liguri?<br />

Getterebbero la spugna al primo round.<br />

Ecco, così ci evitiamo le proteste della<br />

maggioranza dei nostri lettori che ogni<br />

volta che proviamo a parlare dei problemi<br />

dell'ambiente ci saltano addosso dandoci<br />

dei masochisti. Ed è vero, altra stampa<br />

tace gli inquinamenti per sostenere l'economia<br />

del turismo. Noi che conosciamo<br />

bene le nostre coste, <strong>il</strong> funzionamento dei<br />

nostri depuratori, ma abbiamo ancora un<br />

po' di pudore in corpo. Non ce la sentiamo<br />

di raccontarvi le favole, ma visto che<br />

in giro domina <strong>il</strong> relativismo e tutto muta<br />

in base alle contingenze. Ci adeguiamo. Il<br />

nostro è <strong>il</strong> mare più bello che c'è in Italia.<br />

Invitiamo tutti a venirci e a goderselo e a<br />

gustarsi la bellezza calabra. In termini<br />

relativi siamo sinceri. In valore assoluto<br />

lasciamo <strong>il</strong> giudizio ai nostri paesani. Però<br />

se qualcuna delle migliaia di persone che<br />

ogni anno si riversano nello stagno di<br />

Rimini, decidesse di passare l'estate a<br />

Roccella o a Gioiosa ne guadagnerebbe<br />

nel corpo e nello spirito. Per una volta<br />

sosterremo l'economia e riprenderemo a<br />

fare i gr<strong>il</strong>li parlanti in inverno, a ombrelloni<br />

chiusi.<br />

Ubaldo Sgambellone<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 04


Comitato dei sindaci. Finisce l’era Ammendolia?<br />

Ilario Ammendolìa, presidente<br />

del Comitato dei sindaci,<br />

ha riunito a Siderno i<br />

Primi cittadini della Locride lo<br />

scorso venerdì. Per quella che<br />

ha rappresentato l’ultima<br />

occasione di confronto dopo<br />

quasi due anni di gestione dell’ex<br />

sindaco di Caulonia.<br />

Dichiara l’uscente sindaco<br />

cauloniese: «Ribadisco l’idea<br />

che la nostra associazione, di<br />

cui ho avuto <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio e l’onore<br />

di essere <strong>il</strong> presidente,<br />

ha nel suo seno tantissima<br />

energia e tanta forza per<br />

r<strong>il</strong>anciare l’attività dei comuni<br />

della Locride. E’ oggi per<br />

me, questa, l’occasione per<br />

salutarvi e nello stesso tempo<br />

per scambiare delle idee programmatiche<br />

e concordare<br />

una eventuale linea comune.<br />

Ritengo infine che si debba<br />

cogliere l’occasione per programmare<br />

la convocazione<br />

dell’assemblea e per dotarsi<br />

di nuovi organismi di rappresentanza».<br />

Quindi, nello st<strong>il</strong>e<br />

che ha sempre contraddistinto<br />

Ilario Ammendolia, è stato<br />

tempo di b<strong>il</strong>anci, e su questo<br />

noi aggiungiamo che per <strong>il</strong> territorio<br />

rappresenta un<br />

momento storico, perchè a<br />

nostro giudizio sono stati gli<br />

anni migliori di questo organo<br />

territoriale. <strong>La</strong> nuova assemblea<br />

è stata dunque fissata per<br />

mercoledì 30 maggio alle ore<br />

FACE SONDAGGIO<br />

17,00. Proprio un giorno dopo<br />

la visita del ministro Barca<br />

che, <strong>il</strong> 29 maggio, interesserà<br />

la provincia di Reggio<br />

Calabria. Un ulteriore passo<br />

avanti per la costituzione del<br />

famoso tavolo per la Locride<br />

per cui si impegnò la ministra<br />

Cancellieri?<br />

Presidente del Comitato dei sindaci della Locride<br />

I nostri lettori hanno indicato PEPE LOMBARDO<br />

Gli amici de la <strong>Riviera</strong> Facebook vogliono <strong>il</strong><br />

sindaco di Locri più che quello di Monasterace e<br />

Bovalino alla presidenza del Comitato dei sindaci<br />

della Locride. Sarà di Pepè Lombardo <strong>il</strong> dopo<br />

Ammendolia? Dopo Carmine Barbaro la politica<br />

all’interno dell’Associazione ha ottenuto un unico<br />

risultato: fare diventare <strong>il</strong> centro (Locri - Siderno)<br />

periferia e la periferia della Locride, centro.<br />

1) PEPÈ LOMBARDO (Locri)<br />

2) MASINO MITTICA (Bovalino)<br />

3) MARIA LANZETTA (Monasterace)<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

DIAVOLO NERO<br />

OSTIA CONSACRATA<br />

A meno di non<br />

voler essere faziosi<br />

estremi, dobbiamo<br />

ammettere che<br />

ogni tanto, sia pure<br />

ad ogni morte di papa, S<strong>il</strong>vio<br />

Berlusconi qualche verità riesce<br />

a dirla. Disse bene, cioè,<br />

disse la verità quando segnalò<br />

all’opinione pubblica nazionale<br />

Francesco Rutelli come un giovin<br />

signore di lauta famiglia che<br />

in vita sua non aveva mai lavorato.<br />

Come la storia insegna,<br />

chi non lavora , mangia.<br />

Mangia politica e con la politica.<br />

Il giovine signore rifulse sugli<br />

spalti del Partito radicale con la<br />

voglia di strozzare i nemici del<br />

libero pensiero con le budella<br />

dell’ultimo prete. E di questo<br />

partito è stato segretario, e parlamentare<br />

dal 1983 al 1990.<br />

Ma, poiché chi si ferma è perduto,<br />

è uscito dal Partito radicale<br />

ed ha fondato i Verdi<br />

Arcobaleno, che, non contenendo<br />

tutti i colori dell’elastico<br />

regno politico, lo hanno persuaso<br />

a farsi tra i promotori<br />

della nascita della<br />

“Margherita” e del suo<br />

apparente dissolvimento<br />

nel Partito democratico<br />

che lo fece<br />

senatore. Il 31 ottobre<br />

2009 l’inquieto<br />

giovin signore,<br />

sdegnoso di servire<br />

Bersani, fonda<br />

un ronzante partito:<br />

Api. Ma<br />

dimentica di<br />

dimettersi da senatore<br />

eletto nelle f<strong>il</strong>a<br />

del PD.<br />

Non inorridite. Poiché non c’è<br />

nulla di riprovevole nel cammino<br />

accidentato e sempre interrotto<br />

di Francesco Rutelli, che<br />

sempre corse e mai non giunse<br />

<strong>il</strong> fine.<br />

<strong>La</strong> sua storia impervia reca <strong>il</strong><br />

segno della santità. Non c’è<br />

stato grande santo della Chiesa<br />

che non sia stato tentato nel<br />

suo viaggio verso <strong>il</strong> Supremo<br />

Bene. Così è accaduto a<br />

Francesco Rutelli, l’ostia consacrata<br />

del mondo politico italiano.<br />

Nell’ottobre del 2006, qui, a<br />

Locri, nell’anniversario dell’assassinio<br />

di Francesco Fortugno<br />

- andate a r<strong>il</strong>eggere lo straordinario<br />

articolo di Ercole Macrì<br />

(«la <strong>Riviera</strong>» 22 ottobre 2006)<br />

– Francesco Rutelli, nei panni,<br />

oltretutto di vicepresidente del<br />

Consiglio, annuncia<br />

<strong>il</strong> dono di un<br />

“Distretto culturale<br />

della Locride”.<br />

Chi l’ha visto?<br />

Abbiamo visto<br />

riapparire l’Ostia<br />

consacrata a<br />

Catanzaro in sostegno<br />

ad Abramo,<br />

cioè a Scopelliti. E,<br />

fermo alla sua sostanza,<br />

perché l’ostia si<br />

possa trasformare,<br />

più che nel sangue,<br />

nel pane, ha chiesto la<br />

presidenza del Parco<br />

per Sergio <strong>La</strong>ganà.<br />

Non durante la messa<br />

solenne in piazza, ma<br />

in sacrestia.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 05


L’Ascoa è un’associazione regionale, che cura<br />

a livello politico e sindacale gli interessi delle<br />

piccole e medie imprese. <strong>La</strong> sua sede principale,<br />

al centro di Locri, è un fiore all’occhiello<br />

per la Calabria. Da oggi l’associazione promuove<br />

l’AscoaCard, una tessera grazie alla quale i<br />

possidenti potranno usufruire di speciali sconti in<br />

numerose attività commerciali. Ce ne parla <strong>il</strong> presidente,<br />

Franco Mammoliti.<br />

Presidente, ci descriva questa importante realtà.<br />

Quando nasce l’Ascoa?<br />

Nasce circa trent’anni fa per cercare di trovare delle soluzioni<br />

per quanto riguarda le categorie che rappresentiamo. In anni di<br />

duro lavoro abbiamo fatto tanto per le aziende, aumentando i<br />

servizi e i finanziamenti alle stesse. Oggi siamo la prima associazione<br />

di queste categorie nella Provincia di Reggio Calabria e i<br />

nostri associati sono circa 2500. Basta solo questo per farsi<br />

un’idea della nostra serietà e degli sforzi costanti tesi a migliorare<br />

la qualità dei servizi erogati alle aziende.<br />

Possiamo affermare che siete la “Camera di commercio”<br />

della Locride?<br />

No. Possiamo dire che facciamo l’80% dei servizi camerali.<br />

Anche perché con i servizi online si risolve tutto più fac<strong>il</strong>mente.<br />

Perchè nasce l’AscoaCard?<br />

L’attuale situazione economica è molto grave. Specialmente nella<br />

Locride. Locride che è stata sempre bistrattata dai poteri politici.<br />

Solo che esiste in noi la volontà di andare avanti a qualunque<br />

costo. <strong>La</strong> tessera è nata per creare una sinergia tra imprenditori<br />

e consumatori in questo diffic<strong>il</strong>e momento. Un meccanismo per<br />

cui, grazie agli sconti effettuati dalle aziende, entrambe le parti<br />

saranno agevolate dalla compravendita. Insieme alla tessera<br />

verrà consegnato un opuscolo con l’elenco dei servizi erogati<br />

dall’associazione e l’elenco delle aziende aderenti all’AscoaCard,<br />

circa 95 imprese.<br />

Chi può acquistare l’AscoaCard?<br />

Chiunque, non solo i soci. Inoltre potranno essere inserite nell’opuscolo<br />

tutte le ditte che lo richiederanno e che risponderanno ai<br />

requisiti richiesti dall’Ascoa.<br />

Il commerciante dovrà pagare qualcosa per aderire<br />

all’iniziativa?<br />

Assolutamente niente. Deve solo avere i requisiti necessari.<br />

L’Ascoa è di destra o di sinistra?<br />

Le associazioni serie sono politiche ma non partitiche.<br />

Tempo fa, l’editore de la <strong>Riviera</strong>, scrisse la premessa<br />

al suo libro “Fatti misfatti proposte”, considerando<br />

che l’Ascoa opera attivamente nel nostro<br />

territorio e che ha scelto come sede centrale proprio<br />

la città di Locri, le rivolgiamo ora una domanda<br />

di colore politico. Qual è stata, secondo lei, la<br />

migliore amministrazione di Locri?<br />

Di amministrazioni capaci ce ne sono state tante.<br />

E la peggiore?<br />

L’amministrazione prima dell’attuale perché a mio avviso era<br />

un’amministrazione acefala.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 06


Aziende Convenzionate<br />

Abbigliamento<br />

Accessori<br />

<strong>La</strong> Camiceria<br />

di Fabio Vitale<br />

Siderno<br />

C.so della Repubblica 65<br />

Sconto del 20%<br />

Narcisse Accessori<br />

di Tropiano Rosanna<br />

Siderno<br />

C.so Garibaldi 91<br />

Sconto del 15%<br />

Alimentare /Frutta<br />

Centro Frutta<br />

di Zucco Giuseppe<br />

Siderno<br />

C.so Garibaldi 203<br />

Sconto del 15% (Spesa<br />

Minima E. 25,00)<br />

Mediati Giuseppe<br />

Locri Via Roma<br />

Sconto del 10%<br />

Olearia Vinicola Archinà<br />

Siderno Via Gramsci<br />

Sconto del 10%<br />

Rom-Arr-Fruits<br />

di Enzo e Cosimo<br />

Locri Via I Maggio<br />

Sconto del 20%<br />

Sapori Di Calabria<br />

Di Garripoli Antonio<br />

Locri Via Firenze 23<br />

Sconto del 5%<br />

Scarfì Domenico<br />

Locri<br />

Via Matteotti 326<br />

Sconto del 10% (Escluso<br />

Buoni Pasto)<br />

Articoli Regalo/<br />

Elettrodomestici/<br />

Telefonia<br />

Arancia Elettronica<br />

Siderno<br />

Via E. Fermi 68<br />

Sconto del 6% (Esclusi<br />

Articoli in Promozione)<br />

Ditta Cavo<br />

di Scali Franca Ornella<br />

Locri<br />

C.so V. Emanuele 59<br />

Sconto del 20%<br />

Elettrodomestici Napoli<br />

M. Gioiosa J.<br />

P.zza Dei M<strong>il</strong>le<br />

Sconto del 5% (Esclusi<br />

Articoli in Promozione)<br />

Telephone Life<br />

Siderno Via Tasso 11<br />

Sconto del 15% (Escluso<br />

Ricariche)<br />

Autoscuola/<br />

Pratiche<br />

Automob<strong>il</strong>istiche/<br />

Revisioni<br />

Autoscuola Futura Snc<br />

Locri Via Trieste 39/41<br />

Sconto del 15%<br />

Autoscuola Guttà Luigi<br />

& C. Sas<br />

Siderno V.le Europa 13b<br />

Sconto del 10%<br />

Autoscuola Pegaso<br />

Locri Via Tevere<br />

Ang.Via Torino<br />

Sconto del 15%<br />

Autoscuola Pezzano Sas<br />

Locri P.zza Tribunale 13<br />

Sconto del 15%<br />

Centro Revisioni<br />

Autoveicoli<br />

Di Commisso Domenico<br />

Siderno<br />

Via Nazionale 158/160<br />

Sconto del 10%<br />

Studio Consulenza<br />

Pratiche<br />

Automob<strong>il</strong>istiche<br />

Di D’ancora Daniela<br />

Locri C.so Matteotti 31<br />

Sconto del 10%<br />

Bar/Pasticcerie/<br />

Gelaterie<br />

Bar Aloha<br />

Locri C.da Verga<br />

Sconto del 10%<br />

Bar Aqu<strong>il</strong>a<br />

Siderno<br />

C.so della Repubblica<br />

Sconto del 10%<br />

Bar Del Corso<br />

Siderno Via C. Battisti<br />

Sconto del 10%<br />

Caffé Greco<br />

Ardore<br />

C.so Carducci 176<br />

Sconto del 15% (Solo<br />

Pasticceria)<br />

Caramellamania<br />

di Foti Francesco<br />

Siderno<br />

C.so Garibaldi 97<br />

Sconto del 20%<br />

Bar Helios<br />

Siderno<br />

C.so della Repubblica 17<br />

Sconto del 10%<br />

Bar Jo & Jo Snc<br />

Siderno Via S.S. 106<br />

(C.C. <strong>La</strong> Gru)<br />

Sconto 15% Bar<br />

(Consumazione Minima<br />

di E 5,00)<br />

Sconto 10%<br />

Gastronomia<br />

(Consumazione Minima<br />

E 15,00)<br />

Bar Lizzi Girolamo<br />

Siderno<br />

C.so della Repubblica 57<br />

Sconto del 10%<br />

L’imbarcadero alla Gru<br />

Bar-Ristoro<br />

Siderno C.C. <strong>La</strong> Gru<br />

Sconto del 10%<br />

(Spesa Minima E10,00)<br />

Bar Paninoteca “Manà“<br />

Locri Via Tevere 115<br />

Sconto del 10%<br />

Pasticceria Strati<br />

di Trimboli<br />

Antonio Raffaele<br />

Siderno<br />

C.so della Repubblica 95<br />

Punto D’incontro<br />

(Bar Tentazioni)<br />

Siderno<br />

C.so Della Repubblica 23<br />

Sconto del 20%<br />

(Consumazione Minima<br />

di E.5.00)<br />

Bar Progresso<br />

Siderno<br />

C.so della Repubblica 77<br />

Sconto del 20%<br />

(Consumazione Minima<br />

E 5,00)<br />

Bar Royal<br />

Locri<br />

Via V. Emanuele 126<br />

Sconto del 15%<br />

Bar Scocchieri<br />

Locri Via Roma<br />

Sconto del 10%<br />

Sconto del 10%<br />

Bar Sfizioso<br />

Locri Via Matteotti 84-86<br />

Sconto del 10%<br />

(Escluso Giornali)<br />

Cartolerie<br />

Paper Moon<br />

Siderno<br />

C.so Garibaldi 118<br />

Sconto del 20%<br />

(Escluso Libri Scolastici)<br />

Teknikart Srl<br />

Siderno C.so Garibaldi<br />

Sconto del 20%<br />

(Escluso Carta)<br />

Centri Estetici e Cosmesi<br />

Il Tempio di Venere<br />

di Macrì Roberta<br />

Siderno<br />

Via Portosalvo 19<br />

Sconto del 20%<br />

(Spesa Minima E 20,00)<br />

<strong>La</strong>ganà Eleonora<br />

Locri<br />

Via Duca del Mare 8<br />

Sconto del 10%<br />

New Body<br />

di Placido Orlando<br />

Siderno<br />

Via Della Conc<strong>il</strong>iazione<br />

Sconto del 20%<br />

Oasi del Benessere<br />

di <strong>La</strong>copo Giuseppina<br />

Locri Via Roma<br />

Sconto del 20%<br />

Over Beauty<br />

di Custureri Mari Teresa<br />

Locri Via Caprera<br />

Sconto del 15%<br />

(Spesa Minima E 10,00)<br />

Vanity<br />

di Fragomeli Valentina<br />

Roccella J.<br />

Via Cappelleri<br />

Sconto del 20%<br />

5 Armonie<br />

Siderno Via Pantanizzi 43<br />

Sconto del 20%<br />

Centri Sportivi<br />

Y.M.C.A.<br />

Siderno Via Marina<br />

Sconto del 5% (Per<br />

Coloro Che Non Sono<br />

Soci Y.M.C.A.)<br />

Kines Sporting Club<br />

di Alecce Caterina<br />

Ardore C.da Morosello<br />

Sconto del 50% (Solo<br />

dulla Quota Associativa<br />

Annuale)<br />

Corredi<br />

L’artigianato<br />

“Il Corredo Fatto A<br />

Mano” di Galluzzo Ida<br />

Locri<br />

Via V. Emanuele<br />

Siderno<br />

C.so della Repubblica<br />

Sconto del 15%<br />

Enoteca/Prodotti e<br />

Decorazioni<br />

Per Dolci e Compleanni<br />

Il Bacco <strong>La</strong> Bottiglieria<br />

Siderno<br />

Via Torrente Arena<br />

Sconto del 15 %<br />

(Spesa Minima E 5.00)<br />

Fiorai<br />

Ocello Fiori<br />

di Fabio Ocello<br />

Locri C.so V. Emanuele<br />

Sconto del 20%<br />

Ferramenta<br />

Guarnaccia Pierpaolo<br />

Siderno Via Jonio 60<br />

Sconto del 15%<br />

Gastronomia/<br />

Rosticceria/<br />

Polleria/Macelleria<br />

Brugnano<br />

Gastronomia-Polleria<br />

Locri Via Caprera 34<br />

Sconto del 10%<br />

Cotto e Mangiato<br />

Locri P.zza Fortunio<br />

Sconto del 20%<br />

Macelleria Prontocuoci<br />

di Piccolo Bruno<br />

Locri Via I Maggio<br />

Sconto del 15%<br />

Giocattoli e Prodotti<br />

Infanzia<br />

Bellino Giocattoli<br />

M. Gioiosa J.<br />

Via Montezemolo 8<br />

Sconto del 10% (Esclusi<br />

Articoli in Promozione)<br />

Centro Bimbo<br />

di Commisso Vincenzo<br />

Siderno Via Jonio 6/A<br />

Sconto del 15%Prodotti<br />

Infanzia<br />

Sconto del 10%<br />

Giocattoli<br />

<strong>La</strong>boratori Analisi<br />

Antico <strong>La</strong>boratori<br />

di Antico Alfredo<br />

Siderno<br />

Via Della Conc<strong>il</strong>iazione<br />

Sconto del 20%<br />

“Enzimeter Analisi<br />

Cliniche”<br />

Dr. Scali Rocco<br />

Gioiosa J.<br />

Via Gramsci 38<br />

Sconto del 15%<br />

“<strong>La</strong>boratorio Analisi<br />

Cliniche<br />

Dr. Quintino e<br />

Dr. Rocco Tassone”<br />

Locri Via Marconi 97<br />

Sconto del 20%<br />

<strong>La</strong>vanderie<br />

Gratteri Teresa<br />

Locri Via Tevere 32<br />

Sconto del 15%<br />

<strong>La</strong>vanderia Belvedere<br />

di Diano Francesco<br />

Siderno<br />

Via Garibaldi 147<br />

Sconto del 20%<br />

Panificio<br />

Antico Forno<br />

di D’Ettore Cosimo<br />

Siderno<br />

C.so Garibaldi 150<br />

Sconto del 10%<br />

(Minimo Spesa E 5,00)<br />

Panificio Sgambelluri<br />

di Leone Vincenza<br />

Siderno<br />

Via C.Battisti 143<br />

Sconto del 5%<br />

Parrucchieri e Cosmesi<br />

Associazione<br />

“Il Tocco Magico”<br />

Siderno Via Matteotti<br />

Sconto del 10%<br />

Beauty Service Forniture<br />

e Attrezzature<br />

Parrucchieri ed Estetisti<br />

Di Pellegrino Francesco<br />

Siderno Via Genova 8<br />

Sconto del 10%<br />

(Solo Dettaglio Esclusa<br />

Profumeria)<br />

Elisir<br />

di Stefania Macrì<br />

Locri Via Matteotti 33<br />

Sconto 20%<br />

(Su Minimo E 20,00)<br />

L’angolo Della Bellezza<br />

Locri Via Marconi<br />

Sconto 20%<br />

(Su Minimo E 20,00)<br />

T. & G. Hair<br />

di Torani Ezio<br />

Siderno Via C. Battisti<br />

Sconto del 20%<br />

Pesce/Stocco<br />

Garripoli Angelo<br />

“Stocco”<br />

Locri Via V. Veneto 24<br />

Sconto del 6%<br />

L’angolo Del Pesce<br />

di Futia Vincenzo<br />

Locri Via Marconi 7<br />

Sconto del 20%<br />

Pescheria Jonio Blu<br />

di Bombara Rose<br />

Siderno Via Jonio<br />

Sconto del 15%<br />

Prodotti Per Animali<br />

Max Boutique Degli<br />

Animali<br />

Siderno C.so Garibaldi<br />

Sconto del 5% (Oltre al<br />

15% Già Praticato)<br />

Pub/Ristoranti/<br />

Pizzerie<br />

“Cerise”<br />

di D’agostino Giovanni<br />

Siderno P.zza Cavour 1<br />

Sconto del 10%<br />

(Spesa Minima E 5,00)<br />

Gusto Ristora<br />

Locri P.zza Dei Martiri 9<br />

Sconto del 15%<br />

“<strong>La</strong> Tegola”<br />

Siderno<br />

Via Nazionale 42/B<br />

Sconto del 20%<br />

Mister Pub<br />

Locri Via Napoli 31/A<br />

Sconto del 20%<br />

Ristoro Fast Food da<br />

Rocco<br />

Locri<br />

P.zza Tribunale I Trav 16<br />

Sconto del 10%<br />

Pubblica Assistenza<br />

Confraternita<br />

Misericordia<br />

Ardore<br />

Via Ugo Foscolo 26<br />

Sconto del 15% Su<br />

Trasporto A Lunga<br />

Percorrenza<br />

Croce Bianca<br />

Siderno Via Spalato 47<br />

Sconto del 10% su<br />

Servizi Nazionali<br />

Sconto del 15% su<br />

Servizi Locali<br />

Croce Verde Sidernese<br />

Siderno Via Fiume 44<br />

Sconto del 20%<br />

L.A.Do.S.<br />

M. Gioiosa J.<br />

Strada Cavalleria 27<br />

Sconto del 15%<br />

Scuole Materne<br />

Associazione “Maria S.S.<br />

Immacolata”<br />

Siderno<br />

Via De Gasperi 39<br />

Sconto del 15%<br />

Associazione “ Il<br />

Trenino”<br />

di Loccisano <strong>La</strong>ura<br />

Locri Via Firenze 29<br />

Sconto del 20%<br />

Scuola Materna<br />

“S. Monica”<br />

Locri Via Foggia 16<br />

Sconto del 20%<br />

Scuola Di Lingue<br />

English Centre<br />

Locri Via Tripoli<br />

Sconto del 30%<br />

Scuola Di Danza<br />

Scuola Di Danza<br />

“A.I.C.S. Anita”<br />

Sede Bovalino<br />

Via A. Moro<br />

Sede Siderno Via Spalato<br />

Sconto del 15%<br />

Studi Specialistici<br />

Centro di Medicina<br />

Respiratoria sas<br />

Siderno<br />

P.zza della Cittadinanza<br />

Europea<br />

Sconto del 10%<br />

Gastrostudio Gnr<br />

Bianco Via A. Spano’<br />

M.di Gioiosa presso<br />

Centro Fisiokinesiterapia<br />

e Riab<strong>il</strong>itazione<br />

Sconto del 25%<br />

Nuova Radiodiagnostica<br />

Polifroni<br />

Locri Via Matteotti 254<br />

Sconto 8%<br />

Studio Cardiologico<br />

Siderno<br />

Via Amendola 33<br />

Sconto del 15%<br />

Studio Radiologico sas<br />

Siderno<br />

Via E. Fermi 103/107<br />

Sconto del 20%<br />

Studio Medico<br />

Polispesialistico Raymat<br />

di Mazzaferro Adriana<br />

M. Gioiosa J.<br />

Via Calvario 15/A<br />

Sconto del 15%<br />

Videoteca<br />

Pretty Price<br />

di Furci Sabrina<br />

Locri<br />

Via Margherita di Savoia<br />

Sconto del 7%<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 07


GIOCHI DI POTERE<br />

IL FATTO<br />

di Pasquino Crupi<br />

Quando in Calabria<br />

le scelte le fa Rutelli<br />

Scade <strong>il</strong> mandato di Leo<br />

Autelitano in quanto Presidente<br />

del Parco dell'Aspromonte che,<br />

senza ombra di dubbio, viene<br />

considerato una mangiatoia. Le<br />

bocche aperte sono tante. E succede.<br />

Primo tempo.<br />

Pare che Francesco Rutelli, capo<br />

del partito ronzante delle Api,<br />

abbia avvicinato <strong>il</strong> ministro dell’ambiente,<br />

Corrado Clini, suggerendo<br />

di suggerire alla Giunta<br />

regionale della Calabria quale<br />

Presidente del Parco dell'<br />

Aspromonte l'avv. Sergio<br />

<strong>La</strong>ganà. Poiché a tanto nome,<br />

nessun elogio è pari, i titoli e le<br />

referenze non contano.<br />

Secondo tempo.<br />

Non un suggerimento ha dato,<br />

ma un tranello Francesco Rutelli<br />

ha teso a Catanzaro a Scopelliti<br />

onde <strong>il</strong> partito ronzante desse <strong>il</strong><br />

suo appoggio ad Abramo.<br />

Straordinario: 339 voti.<br />

Terzo tempo.<br />

I Sindaci i cui territori sono compresi<br />

nel perimetro del Parco<br />

dovrebbero fare sentire la loro<br />

voce. Certamente non sul nome,<br />

ma sull'identikit del futuro<br />

Presidente. Ma tacciono, tranne<br />

Sebastiano Giorgi, sindaco di San<br />

Luca.<br />

Quarto tempo.<br />

Il Pd ha espresso la sua avversione<br />

per <strong>il</strong> candidato in pectore. Si<br />

tratta di vedere se farà una battaglia<br />

contro l'egregio uomo politico,<br />

già accolto a vele spiegate<br />

nella casa del centrosinistra e<br />

fatto sottosegretario da Agazio<br />

Loiero, che qualche settimana fa<br />

su «Calabriaora» ci ha dato le<br />

lacrime di Catanzaro, ma non le<br />

sue.<br />

L’avvocato Sergio <strong>La</strong>ganà, 47 anni, di Locri<br />

DOMENICA 13 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 08


399 voti dell’Api di Rutelli a Sergio Abramo valgono la Presidenza del Parco<br />

d’Aspromonte?<br />

Il fu Sergio <strong>La</strong>ganà<br />

ESSENZIALE<br />

Se le nostre informazioni<br />

sono esatte, l’alleanza alle<br />

amministrative di<br />

Catanzaro tra le Api<br />

calabresi e <strong>il</strong> Pdll è un<br />

mercimonio: l’appoggio ad<br />

Abramo in cambio della<br />

Presidenza del Parco<br />

dell’Aspromonte a Sergio<br />

<strong>La</strong>ganà. <strong>La</strong> conferma<br />

indiretta di ciò viene, una<br />

volta di più,dalle conclusioni<br />

al Congresso regionale<br />

dell’Api del sen. Franco<br />

Bruno, <strong>il</strong> quale ha<br />

dichiarato che le Api<br />

calabresi hanno fatto un<br />

grande sacrificio e che<br />

questo loro sacrificio va<br />

soddisfatto con una<br />

compensazione<br />

LE TAPPE<br />

RODERIGO DI CASTIGLIA<br />

Nel 1994 <strong>il</strong> giovane Sergio<br />

<strong>La</strong>ganà, anche per ragione<br />

d’età, era un cucciolo.<br />

Poiché non è detto che<br />

con gli anni si cresce, non è da sorprendersi<br />

che non sia mai divenuto<br />

un leone ruggente, che rischia nella<br />

lotta per la vita nel gran serraglio<br />

della zoologia politica zampate e<br />

unghiate. S’è acconciato<br />

nella pelle del gattopardo,<br />

fabbricata, prima ancora<br />

che dal trasformismo meridionale,<br />

da un intellettuale di peso, come<br />

Francesco Guicciardini. Il quale raccomandava<br />

di pregare Dio di stare<br />

sempre dalla parte dei vincitori. Il<br />

che, come non c’è bisogno di spiegare,<br />

esige una vocazione innata per i<br />

giri di valzer o la natura legnosa<br />

della trottola. Di Sergio <strong>La</strong>ganà non<br />

può esistere che un tempo funerario,<br />

<strong>il</strong> passato. Di Sergio <strong>La</strong>ganà<br />

questo è possib<strong>il</strong>e soltanto dire:<br />

Ei fu.<br />

Fu con Beniamino Donnici<br />

Fu con Progetto Calabria<br />

Fu con Idv e AurelioMisiti<br />

Fu con Agazio Loiero<br />

E, siccome è <strong>il</strong> passato che genera <strong>il</strong><br />

presente, è ora con Api e con<br />

Giuseppe Scopelliti. Ma non mettiamo<br />

limite alla Provvidenza divina.<br />

Lucifero è stato capace d’una sola<br />

trasformazione. Da angelo a diavo-<br />

LA COPERTINA<br />

lo: el fu sì bel com’elli è ora brutto.<br />

Capaneo, punito per <strong>il</strong> suo gesto irridente<br />

alla grandezza di Dio, fu trasformato<br />

in cenere, e dalla cenere<br />

non prese più altra forma.<br />

Il dottor Jekyll, che pure era ben<br />

addentro alla chimica, scienza della<br />

trasformazione, riuscì a trasformarsi<br />

semplicemente e unicamente nel<br />

suo contrario, signor Hyde, e lì s’arrestò.<br />

Il poema di Ovidio, Le<br />

metamorfosi, è parto di<br />

una fantasia arida rispetto<br />

alle trasformazioni di Sergio<br />

<strong>La</strong>ganà, e <strong>il</strong> poeta romano avrebbe<br />

certamente rinunciato a scriverlo se<br />

Questo scambio - tu dai i voti ad<br />

Abramo, io do a te la Presidenza<br />

del Parco - si configura<br />

o no come voto di scambio?<br />

avesse potuto antivedere tale colosso<br />

delle trasformazioni, compiute e<br />

realizzate in una sola persona.<br />

Solo <strong>il</strong> Divino Poeta, trascinandoci<br />

per le bolge dell’Inferno, potrebbe<br />

darci una spiegazione plausib<strong>il</strong>e di<br />

questo eroe del nostro tempo, che,<br />

per esserci , è obbligato ad essere <strong>il</strong><br />

Fu Sergio <strong>La</strong>ganà. “Solo lui -citando<br />

un principe del Foro, come<br />

Giovanni Porzio- potrebbe rivelarci<br />

<strong>il</strong> segreto di questa paurosa trasfor-<br />

mazione”.<br />

Esistono i miracoli. Gli ultimi in<br />

ordine di tempo graziano Sergio<br />

<strong>La</strong>ganà. E fanno luce.<br />

In tutto questo abisso c’è una parola<br />

che <strong>il</strong>lumina: <strong>il</strong> trasformismo.<br />

In tutto questo movimento, che non<br />

si ferma mai, c’è qualcosa di statico e<br />

di immob<strong>il</strong>e: l’idea fissa di stare sempre<br />

a galla, e non importa se ci si<br />

riduce a sugheri, che vanno dove <strong>il</strong><br />

vento del potere spinge e sollecita.<br />

In democrazia -questo è noto- si<br />

decide in segretezza. Quindi, siamo<br />

costretti a procedere per ipotesi. Se<br />

le nostre informazioni sono esatte,<br />

l’alleanza alle amministrative di<br />

Catanzaro tra le Api<br />

calabresi e <strong>il</strong> Pdl di<br />

Scopelliti è un mercimonio:<br />

l’appoggio<br />

ad Abramo in cambio<br />

della Presidenza<br />

del Parco<br />

dell’Aspromonte a<br />

Sergio <strong>La</strong>ganà. <strong>La</strong> conferma indiretta<br />

di ciò viene, una volta di più, dalle<br />

conclusioni al Congresso regionale<br />

dell’Api del sen. Franco Bruno, altro<br />

uomo stab<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> quale ha dichiarato<br />

che le Api calabresi hanno fatto un<br />

grande sacrificio e che questo loro<br />

sacrificio va soddisfatto con una<br />

compensazione. Insomma, se siamo<br />

bravi indovini: la Presidenza<br />

dell’Ente Parco. E a questo punto<br />

arrivati, <strong>il</strong> problema non riguarda<br />

più né le Api né l’Ape regina delle<br />

Api, ma, se le nostre notizie corrispondono<br />

al vero, qualche ministro<br />

del Governo tecnico. Il quale ministro<br />

, evidentemente, ha una concezione<br />

patrimoniale e feudalistica del<br />

potere i cui domini valgono come<br />

prebende per i valvassori.<br />

In altre e più semplici parole, può, è<br />

legittimato un ministro, <strong>il</strong> ministro<br />

dell’ambiente, accettare come miele<br />

<strong>il</strong> fiele delle Api di Rutelli? O non<br />

dovrebbe, dato che ministro tecnico<br />

è, mettere in primo piano le qualità<br />

tecniche di chi aspira alla carica di<br />

Presidente del Parco<br />

dell’Aspromonte? E perché poi?<br />

Per premiare uno scambio di cortesie<br />

con lo scambio: tu dai i voti ad<br />

Abramo, io do a te la Presidenza del<br />

Parco? E’ o no voto di scambio? È<br />

tutto questo penalmente r<strong>il</strong>evante?<br />

O è solo moralmente r<strong>il</strong>evante? E la<br />

politica è solo mercato?<br />

E frattanto che qualcuno voglia<br />

rispondere ai nostri interrogativi, noi<br />

questo vogliamo marcare con nettezza;<br />

che <strong>il</strong> Ministro, suggerendo <strong>il</strong><br />

trasformato Sergio <strong>La</strong>ganà, incoraggia<br />

la delinquenza politica, coloro<br />

che scelgono di fare politica per<br />

soddisfare le loro brame, i loro bassi<br />

interessi. Di questi delinquenti politici<br />

la Calabria è piena, anche i loro<br />

allevatori, avvelenatori della vita<br />

civ<strong>il</strong>e calabrese.<br />

L’ape sociale<br />

Vive in società complesse, i diversi compiti vengono<br />

svolti dalle api operaie a seconda dell'età,<br />

a capo delle quali c'è l'ape regina. Il loro istinto<br />

le porta a non sospendere mai <strong>il</strong> lavoro. L’ape<br />

sociale succhia le goccioline di nettare di fiore in<br />

fiore, fino a quando non è pieno, per portarlo a<br />

casa a chi prende in consegna <strong>il</strong> raccolto.<br />

DOMENICA 13 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 09


Parlando di...<br />

PRIMO PIANO<br />

Il Convegno di Locri<br />

Siamo tutti ‘ndranghetisti?<br />

Perchè non possiamo essere tutti ‘ndranghetisti<br />

PASQUINO CRUPI<br />

Va dato merito, alto merito, al<br />

direttore Piero Sansonetti e al<br />

suo vice Davide Varì per aver<br />

organizzato a Locri, <strong>il</strong> 17 maggio,<br />

un convegno- Siamo tutti ‘ndranghetisti?-<br />

rompendo <strong>il</strong> rito del circolo magico,<br />

che finora aveva visto adunati solo ed esclusivamente<br />

gli altoparlanti dell’antimafia, e tra<br />

gli asfissiati ascoltatori numerose flottiglie<br />

antimeridiane di studenti. Unico pubblico<br />

per i professionisti dell’antimafia. Il riconosciuto<br />

alto merito, però, non sta solo in questo.<br />

Sta nella domanda, dialetticamente provocatoria.<br />

Una domanda speciale, che, pur<br />

non essendo retorica, contiene la risposta:<br />

non siamo tutti ‘ndranghetisti. Per la contradizion<br />

che nol consente. Ma di questo dopo.<br />

Nel 1875, l’anno in cui escono Le lettere meridionali<br />

del napoletano Pasquale V<strong>il</strong>lari, la<br />

domanda , questa domanda, non poteva<br />

essere posta. Il grande storico positivista in<br />

quel suo libro discorre della mafia in Sic<strong>il</strong>ia,<br />

della Camorra a Napoli, del banditismo in<br />

Sardegna. <strong>La</strong><br />

Calabria, affollata di<br />

‘ndrangheta, non c’è.<br />

E credo che nessuno<br />

vorrà pensare che<br />

Pasquale V<strong>il</strong>lani,<br />

essendo, con anticipo<br />

di tempo, un<br />

“amico degli amici”,<br />

l’avesse taciuta.<br />

<strong>La</strong> provocatoria,<br />

anche impertinente,<br />

domanda di Piero<br />

Sansonetti non<br />

avrebbe avuto legittimità<br />

logica e storica<br />

neppure nel 1898<br />

quando Alfredo<br />

Niceforo, discepolo<br />

sic<strong>il</strong>iano del veronese<br />

Cesare Lombroso,<br />

pubblica <strong>il</strong> saggio<br />

L’Italia barbara contemporanea.<br />

Come è<br />

inut<strong>il</strong>e chiarire,<br />

l’Italia barbara contemporanea<br />

è <strong>il</strong> mezzogiorno,<br />

essendo<br />

qui possente la mafia<br />

in Sic<strong>il</strong>ia, la camorra<br />

a Napoli, <strong>il</strong> banditismo<br />

in Sardegna. <strong>La</strong><br />

Calabria non c’è. E<br />

credo, ancora una<br />

volta, che nessuno<br />

vorrà pensare che<br />

Alfredo Niceforo,<br />

essendo un “amico<br />

degli amici” ci abbia<br />

voluto togliere dalla<br />

gogna maledetta.<br />

Siamo nel 2012. <strong>La</strong><br />

domanda- Siamo<br />

tutti ‘ndranghetisti?- è<br />

proponib<strong>il</strong>e, ed è<br />

stata proposta, ma<br />

sarebbe anche ut<strong>il</strong>e<br />

ILARIO AMMENDOLIA<br />

Ha avuto coraggio Piero Sansonetti,<br />

direttore di Calabria ora, a porre<br />

questa domanda non curandosi di<br />

addomesticare le risposte.<br />

Mondi diversi si sono incontrati nella sala<br />

della cultura a Locri, ed hanno cercato di<br />

dare risposte pur partendo da posizioni<br />

diverse ma con uguale dignità. Risposte differenti<br />

ed, a volte, contrapposte. Il convegno<br />

ha segnato una rottura con i trenta anni precedenti,<br />

quando <strong>il</strong> ruolo dei relatori doveva<br />

essere un inno ai professionisti dell’antimafia<br />

. A sollevare <strong>il</strong> pur minimo dubbio si correva<br />

<strong>il</strong> rischio di essere confinati nella “zona grigia”,<br />

accusati di essere attigui e compromessi<br />

con la mafia.<br />

Nessuno ha negato , né avrebbe potuto<br />

negare, <strong>il</strong> dramma della ndrangheta, tuttavia<br />

ha fatto molto bene Pasquino Crupi a rivendicare<br />

con forza la necessità di discutere del<br />

problema nella sua drammaticità, sottraendolo<br />

però agli “ispirati” dell’antimafia.<br />

Cosa che noi facciamo da anni e, finalmente,<br />

sembra si vada aprendo un varco di libertà e<br />

di democrazia affinché si possa discutere di<br />

ndrangheta senza i luoghi comuni del passato.<br />

Nessuna <strong>il</strong>lusione ! <strong>La</strong> lotta apparente alla<br />

ndrangheta è stata una mammella a cui<br />

hanno succhiato in molti costruendo fortune<br />

politiche, economiche, carriere, ed acquisendo<br />

fama e notorietà.<br />

Non è fac<strong>il</strong>e rinunciarci. Non è fac<strong>il</strong>e che al<br />

lungo ammoino antindrangheta si riesca a<br />

sostituire una lotta autentica che ster<strong>il</strong>izzi <strong>il</strong><br />

ventre da cui viene fuori.<br />

“ siamo tutti ndranghtisti ?” “ perché si<br />

diventa ndranghetisti?” “Conviene essere<br />

ndranghetisti?”<br />

Un capo ndrangheta di assoluto spessore,<br />

don Micu Tripodo, in una lettera consegnata<br />

<strong>La</strong> domanda tossica di Piero Sansonetti, direttore di<br />

Calabria Ora, al Governatore:«Vuole volare libero<br />

e mettersi alla testa di azioni di massa dei calabresi?»<br />

chiederci che cosa sia accaduto dalla seconda<br />

ultima parte dell’Ottocento ad oggi perché di<br />

‘ndrangheta, della ‘ndrangheta si parli come<br />

di un problema , certamente non del problema<br />

fondamentale della Calabria: almeno da<br />

parte nostra. Sarà per un’altra volta.<br />

Non siamo tutti ‘ndranghetisti, dicevo ad inizio,<br />

per la contradizion che nol consente.<br />

Pensate. Se fossimo tutti giornalisti , non esisterebbero<br />

lettori. E se fossimo tutti ‘ndranghetisti,<br />

a meno di non volerci ammazzarci<br />

tra di noi, gli ‘ndranghetisti sarebbero disoccupati<br />

a vita, inerti come i paralitici, torpidi<br />

come gli idioti, mancando loro la materia<br />

prima della sopraffazione, dell’oppressione,<br />

della rapina delle risorse. Perché la ‘ndran-<br />

Finalmente un convegno senza coro<br />

al fratello e diretta ad un esponente della<br />

malavita afferma: “..compare state attento, <strong>il</strong><br />

mondo è infame..” C’è, in questa affermazione,<br />

una visione pessimistica e disperata del<br />

mondo e degli uomini da cui bisogna difendersi:<br />

dominare per non essere dominati.<br />

Personalmente ho sentito <strong>il</strong> bisogno di riflettere<br />

sul senso di una parabola evangelica…..:<br />

se quel giorno Gesù invece di fare <strong>il</strong> miracolo<br />

della moltiplicazione dei pani e dei pesci<br />

avesse rivolto alle turbe che lo seguivano un<br />

sermone , per poi ritirarsi con gli apostoli<br />

fidati a consumare <strong>il</strong> pranzo, cosa pensate<br />

sarebbe successo ?<br />

Probab<strong>il</strong>mente la grande maggioranza non<br />

avrebbe più creduto in Lui e sarebbe ritornata<br />

a casa indignata e rassegnata, altri si sarebbero<br />

dati alla rivolta ed altri ancora avrebbero<br />

tentato con tutti i mezzi di partecipare al<br />

banchetto.Ovviamente solo Gesù può moltiplicare<br />

i pani ed i pesci .<br />

Così come solo a Gesù è consentito <strong>il</strong> sermone.<br />

Lo Stato, i governi, le istituzioni, le autorità<br />

morali, civ<strong>il</strong>i e religiose hanno <strong>il</strong> dovere<br />

di operare affinché nessuno sia escluso dal<br />

banchetto.<br />

Si può tollerare che qualcuno mangi l’aragosta<br />

ed altri <strong>il</strong> pesce azzurro , che qualcuno<br />

mangi pane bianco ed altri nero.<br />

Noi può restare senza conseguenze <strong>il</strong> banchetto,<br />

alcune volte cafonesco e nauseante,<br />

dei pochi e l’esclusione dei molti.<br />

Ma è legale ? Certo è legale!<br />

In questo caso la legalità evapora e diventa<br />

mera forma.<br />

Fintanto che riterremo legale e normale<br />

quello che sta succedendo intorno a noi,<br />

dobbiamo convivere con chi spiana <strong>il</strong> mitra<br />

ed entra nella sala del banchetto.<br />

Non è accettab<strong>il</strong>e non è giustificab<strong>il</strong>e, è disumano<br />

che questo avvenga, ma è la cornice<br />

entro cui dobbiamo inquadrare la ndrangheta.<br />

Nella Locride sono state combattute quattro<br />

guerre di mafia: a Locri, A Siderno, a S.<br />

Luca, nei boschi.<br />

Centinai di morti, centinai di arresti.<br />

Eppure, per conclamata ammissione di tutti,<br />

la ndrangheta è forte. Vi è una verità diffic<strong>il</strong>mente<br />

confutab<strong>il</strong>e: per ogni ndranghetista<br />

arrestato o ucciso almeno altri due aspirano<br />

a prendere <strong>il</strong> suo posto.<br />

Sansonetti ha chiesto a Scopelliti di mettersi<br />

a capo di un movimento di popolo che<br />

ponga con forza <strong>il</strong> problema della Calabria..<br />

Finora la lotta alla ndrangheta ha prodotto<br />

razzismo contro i calabresi. E’ sembrato, per<br />

qualche momento, che l’appartenenza a<br />

campi contrapposti avrebbe dovuto essere<br />

superata dalla necessità di ritrovarsi su un<br />

unico terreno in quanto meridionali, in<br />

quanto calabresi.<br />

Io ritengo che la ndrangheta nasca dalla storia,<br />

non dalla razza. Frutto avvelenato e sovversivo<br />

di classi dirigenti inette e portatrici di<br />

violenza. <strong>La</strong> ndrangheta non segue un flusso<br />

ascendente dal basso verso l’alto, ma discendente<br />

dall’alto verso <strong>il</strong> basso.<br />

Classi dirigenti- non far coincidere tour court<br />

con la politica-, bramose, avide di potere,<br />

ingorde ed insaziab<strong>il</strong>i, sono origine ed esempio,<br />

per la ndrangheta.<br />

Occorre che la politica ritorni ad essere<br />

carne e sangue del nostro popolo.<br />

Lotta alla ndrangheta ? Certo! Lotta e sfida<br />

alla ndrangheta.<br />

Sfida per far capire che <strong>il</strong> mondo non è infame.<br />

Noi siamo pronti a questa sfida. Noi<br />

questa sfida l’abbiamo lanciata per primi e<br />

riproposto pochi giorni fa a Roccella..<br />

Il convegno di Locri ha segnato un notevole<br />

passo avanti. Una pianta frag<strong>il</strong>e è stata piantata.<br />

Se metterà radici sconfiggeremo 150<br />

anni di storia che ci ha resi subalterni alle<br />

classi dominanti.<br />

gheta esista, è necessario che la stragrande<br />

parte dei calabresi da essa sia immune e produca.<br />

Non è questa la questione. <strong>La</strong> questione<br />

riguarda le leggi di funzionamento della<br />

società calabrese, della sua economia del suo<br />

ceto politico. Producono queste leggi più<br />

essere che malessere, più occupazine che<br />

disoccupazione, più giovani, destinati al libero<br />

sole che giovani vedenti <strong>il</strong> sole a scacchi?<br />

È dentro queste leggi che bisogna andare a<br />

scovare le radici e le ragioni della ‘ndrangheta<br />

e del suo ingrandimento, se si vogliono fare<br />

concreti passi avanti nella lotta contro la<br />

‘ndrangheta. Ed è questo che ha inteso dire <strong>il</strong><br />

governatore Giuseppe Scopelliti, quando, nel<br />

corso del suo intervento, straordinariamente<br />

pacato e ragionato, ha affermato che la<br />

“’ndrangheta va storicizzata”.<br />

Detta questa frase, quando sventolavano le<br />

bandiere del meridionalismo, quando nessuno<br />

turlupinava che la questione meridionale,<br />

che la questione calabrese è una questione<br />

criminale, quando i mistici dell’antimafia<br />

non erano assorbiti dalla visione del totale<br />

infausto mondo mafioso , questa frase- ripeto-<br />

sarebbe giunta<br />

alle nostre orecchie<br />

come scontata.<br />

Adesso no, ed è di<br />

tutta importanza.<br />

Ma <strong>il</strong> Convegno del<br />

17 maggio non ha<br />

voluto essere un circolo<br />

di discussori e di<br />

anime penitenziali: ci<br />

sono state pure queste.<br />

È stato convegno<br />

attivo, che chiama<br />

all’opera. E Piero<br />

Sansonetti, concludendolo,<br />

nel richiedere<br />

movimenti di<br />

massa con cessazione<br />

di attività diplomatiche<br />

tra la periferia<br />

e <strong>il</strong> centro, ha<br />

rivolto una domanda<br />

tossica al<br />

Governatore: vuole<br />

rischiare tutto,<br />

dimenticarsi dell’<br />

appartenenza, volare<br />

libero, mettersi,<br />

insomma, alla testa<br />

dei calabresi che<br />

vogliono cambiare<br />

con l’azione, con la<br />

lotta la loro<br />

Regione? Spetta al<br />

Governatore addolcire<br />

<strong>il</strong> tossico di quella<br />

domanda.<br />

Scegliendo da che<br />

parte stare. Modello<br />

negoziale o lotta dal<br />

basso? Nelle sue<br />

condizioni- dobbiamo<br />

essere onesti- è<br />

un’impresa ardua,<br />

ma non impossib<strong>il</strong>e.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 10


DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 11


Parlando di...<br />

PROVINCIA<br />

Ambiente e dintorni<br />

Navigando su un<br />

blog d’istruzioni<br />

per l’uso<br />

di rigassificazione<br />

nella Piana<br />

MARIA BOETI<br />

Si può far convocare un Consiglio<br />

Comunale per discutere di chewing gum<br />

lasciati sui marciapiedi che si attaccano<br />

alle scarpe, per richiamarne l’ attenzione<br />

su svariate esigenze di cui la comunità abbisogna<br />

e/o lo si può interrogare, diffondendo agli<br />

organi di stampa documenti istruttori con tanto<br />

di richiesta, su argomenti che riguardano <strong>il</strong><br />

rigassificatore. E questo può anche voler dire,<br />

essere presenti come opposizione. Giusto! Però<br />

quando si scrive bisogna almeno rendere comprensib<strong>il</strong>i<br />

le sigle, spiegarle fra parentesi. Infatti,<br />

in un comunicato stampa (che a noi non è arrivato<br />

e non arriva e, non per questo ce la battiamo<br />

in ritirata quando riteniamo ne valga la<br />

pena) abbiamo notato, delle abbreviazioni:<br />

V.I.A. (VALUTAZIONE IMPATTO<br />

AMBIENTALE) e V.A.S (VEDETTA ANTI-<br />

ANTONIO CORMACI<br />

Ammettiamolo, la<br />

Salerno-Reggio<br />

Calabria, nei suoi 445<br />

km tra Appennino e<br />

viadotti vertiginosi, è un’opera<br />

ingegneristica di notevole livello.<br />

Il dolce snodarsi di curve tra paesaggi<br />

montani mozzafiato e <strong>il</strong><br />

mare cristallino, con la Sic<strong>il</strong>ia che<br />

sembra salutare chiunque provenga<br />

da nord, è uno spettacolo<br />

che pochi paesi possono permettersi.<br />

Il livello di progettazione<br />

della struttura, specialmente nel<br />

suo tratto finale – quello reggino<br />

– che ospita uno dei tre viadotti più alti<br />

d’Europa (gli altri due sono in Francia e<br />

Germania), quello di Bagnara Calabra, è una<br />

preziosa opera che nemmeno i nuovi ingegneri,<br />

nella massiccia opera di ristrutturazione,<br />

hanno “osato” rimpiazzare. I nuovi viadotti del<br />

tratto sc<strong>il</strong>lese sono senz’altro gradevoli alla<br />

vista, dal momento che aumentano ancor di più<br />

<strong>il</strong> contrasto tipico di questo tratto di litorale tra<br />

la modernità del tracciato e la natura circostante,<br />

un unicum italiano. Quello che un tempo<br />

era un gioiellino, un’autostrada che avrebbe<br />

unificato Nord e Sud e cambiato per sempre la<br />

mob<strong>il</strong>ità calabrese, oggi è invece un incubo per<br />

SOMMERGIBILE). Per la marina italiana<br />

V.A.S. vuol dire solo ed esclusivamente questo!<br />

Se poi qualcuno ha coniato VALUTAZIONE<br />

AMBIENTALE STRATEGICA, questa ci<br />

giunge nuova. C’è sempre da imparare. Come<br />

dire: desidero che si usi la frusta non lo scudiscio.<br />

<strong>La</strong> differenza si vede e si sente, la frusta fa<br />

durare <strong>il</strong> dolore più a lungo ma segna di meno.<br />

Al di là dei simboli di punizione, tornando al<br />

rigassificatore, a primo acchito sembra di trovarsi<br />

di fronte ad un appello altezzoso da parte<br />

di coloro i quali vogliano salire troppo in alto.<br />

Dà l’ impressione che toccare argomenti così<br />

delicati ed importanti riguardo l’impatto<br />

ambientale, la salute dei cittadini, eventuali<br />

catastrofi e via dicendo debba essere pianificato<br />

con attenzione. Volerlo fare solo per punzecchiare<br />

si rischia di passare per presuntuosi, per<br />

coloro che si vogliono caricare di un peso al di<br />

sopra delle proprie forze. Comunque sia, se ci<br />

molti automob<strong>il</strong>isti. Tralasciata la bellezza<br />

architettonica dei tratti completati (tutti da<br />

Cosenza in su), ci sono alcune questioni che tuttavia<br />

non possono essere non considerate. Il<br />

comune denominatore sta nel gravoso impatto<br />

ambientale che potrebbero avere i lavori nella<br />

provincia reggina, particolarmente montuosa e<br />

particolarmente “ricca” dei nuovi trafori, cavalli<br />

di battaglia dei progettisti della nuova A3. Le<br />

questioni sono due: una legata all’attuale<br />

rischio sismico che graverebbe sulle nuove gallerie;<br />

l’altra legata all’ut<strong>il</strong>izzo delle vecchie strutture<br />

che, considerata la vicinanza con i nuovi<br />

viadotti (alcuni sono costruiti proprio accanto),<br />

rimarrà tempo a disposizione e non avremo di<br />

meglio da fare, ci faremo trovare al Consiglio<br />

chissà quante altre sigle impareremo che ancora<br />

ignoriamo o fino a questo momento ci sono<br />

sfuggite.<br />

LA RETTIFICA<br />

POLISTENA<br />

Alla ditta esterna, che ha eseguito i lavori di<br />

idraulica al polo scolastico dell’ istituto<br />

Giuseppe Renda citata nell’ articolo della<br />

scorsa settimana a pag. 12 a firma di<br />

maria boeti, non spettano ventinove m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro, bensÏ ventinovem<strong>il</strong>a euro.<br />

A3 Salerno Reggio Calabria: servono risposte<br />

è diffic<strong>il</strong>e ipotizzare che<br />

vengano fatte br<strong>il</strong>lare, visto<br />

che <strong>il</strong> rischio di danneggiare<br />

<strong>il</strong> nuovo costruito è alto.<br />

Che fine faranno?<br />

Rimarranno fantasmi di<br />

cemento? E le gallerie?<br />

Diventeranno depositi?<br />

Cosa succederà? Già attualmente<br />

è in atto un vero e<br />

proprio spreco: diversi tratti<br />

di gallerie nel tracciato tra<br />

Palmi e V<strong>il</strong>la San Giovanni<br />

sono inut<strong>il</strong>izzate, vista la<br />

permanenza di una sola<br />

corsia, e completamente<br />

<strong>il</strong>luminate. Considerato <strong>il</strong><br />

clima di austerity che circola nei nostri palazzi<br />

della politica, direi che qualcosa non quadra.<br />

Questi e tanti altri problemi affliggono un’autostrada<br />

sì bella però allo stesso tempo maledetta:<br />

si guardi la segnaletica orizzontale che non<br />

viene rinnovata e che è appena visib<strong>il</strong>e, si guardi<br />

la vegetazione dello spartitraffico che invade<br />

parte dell’unica corsia nei tratti in fase di lavori,<br />

si guardino i numerosi avvallamenti che caratterizzano<br />

qualunque tratto dell’A3. A quasi 10<br />

anni dall’inizio dei lavori, questi erano e sono<br />

tuttora problemi di attualità. Qualcuno dia<br />

risposte, sensate.<br />

AZIONE MERIDIONALISTA<br />

DA POLISTENA A ROMA<br />

Solo chi non conosce la storia<br />

del pensiero meridionalista,<br />

potrà avanzare <strong>il</strong> dubbio su<br />

quello che stiamo per scrivere e<br />

ritenere che siamo caduti nella<br />

retorica serv<strong>il</strong>e e nell’enfasi cretina,<br />

da noi spesso denunciate.<br />

Il primo dato dal quale intendiamo<br />

muovere è che <strong>il</strong><br />

Mezzogiorno, visto a partire dalla<br />

sua storia postunitaria, è riuscito<br />

ad esprimere idee originali per <strong>il</strong><br />

suo avviarsi verso un’economia<br />

produttiva e non dipendente tra la<br />

fine dell’Ottocento e lo spirare<br />

degli anni Cinquanta del<br />

Novecento. Nasce dal<br />

Mezzogiorno l’idea che, per difendere<br />

<strong>il</strong> suo patrimonio umano,<br />

bisognava dare corso alla riforma<br />

agraria. Nasce dal Mezzogiorno<br />

l’idea che, per interrompere <strong>il</strong><br />

corso della sua economia malata,<br />

era necessario percorrere le vie<br />

dell’industrializzazione. Nasce dal<br />

Mezzogiorno l’idea che tra le<br />

cause maggori della sua oppressione<br />

era da considerare lo stato<br />

accentratore: da spezzare. Nasce<br />

dal Mezzogiorno l’idea che, per la<br />

sovranità del popolo meridionale,<br />

si necessitava d’una effettiva classe<br />

dirigente, scomparsa con l’unità<br />

d’Italia. Dagli anni Cinquanta agli<br />

anni Settanta i meridionalisti di<br />

seconda generazione non hanno<br />

apportato grandi novità. Hanno<br />

semplicemente ampliato i capisaldi<br />

fondamentali del meridionalismo.<br />

Il secondo dato oggettivo è che, a<br />

salire dagli anni Settanta fino a<br />

noi, è scomparso qualsiasi segno<br />

di piano meridionalista. Nessuna<br />

idea, che ci riguardi, è nata dal<br />

Mezzogiorno e per <strong>il</strong><br />

Mezzogiorno. Il Mezzogiorno è<br />

diventato <strong>il</strong> secondo tempo del<br />

primo tempo, <strong>il</strong>limitato, per politiche<br />

di europeizzazione dell’Italia.<br />

Ma finalmente è dal Mezzogiorno<br />

che si leva un’idea nuova contro<br />

l’oppressione fiscale, che fu <strong>il</strong><br />

cruccio di Giustino Fortunato. E<br />

questa idea è superbamente<br />

avanzata dal sindaco comunista<br />

di Polistena, Michele Tripodi, che<br />

applica al suo comune l’IMU in<br />

una percentuale così minima da<br />

apparire, più che inconsistente,<br />

inesistente. Il resto d’Italia non è<br />

stato a guardare e prende lezioni<br />

da Polistena, dalla Calabria, dal<br />

Mezzogiorno. Azione meridionalista.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 10


DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 13


Parlando di...<br />

Locride<br />

<strong>La</strong> vita e la morte. L'antitesi più dolorosa,<br />

da sempre. Trovare ad essa delle risposte,<br />

però, sarebbe fin troppo semplice,<br />

se in mezzo non ci fosse la fede. Perché la<br />

fede, pur nascendo dal dubbio, porta calore e<br />

certezza, e speranza. Già questo è un miracolo.<br />

E la vita irrompe, un giorno come tanti, senza<br />

chiedere <strong>il</strong> permesso a nessuno. E intesse<br />

paziente le sue trame, creando meravigliose<br />

varietà. Meravigliose, come la storia dei due<br />

medici calabresi, Franco e Maria Rosaria, che<br />

si conobbero all'ospedale civ<strong>il</strong>e di Locri.<br />

Franco Bono, classe 1948, fu uno specialista<br />

in anestesia, rianimazione e cardiologia, e<br />

prestò servizio nella Locride dal 1975.<br />

Conobbe Maria Rosaria De Angelis e la<br />

sposò poco tempo dopo. Una famiglia numerosa<br />

la sua, perché la coppia poté contare<br />

sulla gioia di ben cinque figli. L'impegno di<br />

entrambi fu costante in campo medico, sociale<br />

e religioso. Franco, dal 1983 al 1992, fu presidente<br />

diocesano dell'Azione Cattolica,<br />

mentre Maria Rosaria fu responsab<strong>il</strong>e del<br />

Movimento dei Focolari. Dopo aver fondato<br />

<strong>il</strong> Movimento Ecclesiale di Impegno<br />

Culturale (Meic), Franco si candidò a<br />

Sindaco della Città di Locri, vincendone le<br />

elezioni nel 1993.<br />

SIDERNO<br />

Il poliziotto<br />

e <strong>il</strong> bambino<br />

Èun pomeriggio come tanti quando arrivo,<br />

di corsa, alla stazione di Siderno.<br />

Guardo le panchine in cemento, di solito<br />

affollate, e ci trovo un ragazzo e un bambino.<br />

Così decido di sedermi e divengo testimone,<br />

realmente involontaria, del dialogo tra i<br />

due: «Un bambino, piccolo come te – dice <strong>il</strong><br />

ragazzo -dovrebbe solo giocare. Andare a<br />

scuola, certo, perché è giusto, ma poi correre<br />

con gli amici, mangiare dolcetti. Ti piace <strong>il</strong><br />

pallone? Ci giochi qualche volta? Sono queste<br />

le cose che dovresti fare, non vendere<br />

accendini. Lo so che te lo impongono. Ma tu<br />

devi dire di no e, se non ti ascoltano, domani<br />

lo dirai a me. Se vuoi ti porto via da qui». <strong>La</strong><br />

dolcezza con cui pronuncia queste parole è<br />

sconvolgente. Alzo lo sguardo, indiscreta. Il<br />

ragazzo, ora, abbraccia <strong>il</strong> piccolo extracomunitario,<br />

che ha le guance rigate di lacrime non<br />

più trattenute. Le mani del bimbo lasciano<br />

andare la tracolla di legno carica di oggetti,<br />

mentre ascolta, curioso, quei racconti. È la<br />

vita. A nulla valgono gli sforzi dei “grandi”<br />

quando tentano di strappare, ai giovani, l’adolescenza.<br />

Sei anni, o giù di lì, restano sempre<br />

sei anni. Non serve scavare in profondità<br />

per trovarli, basta, come in questo caso, solo<br />

un po’ di amore. Poi, nel s<strong>il</strong>enzio, arriva un<br />

uomo, anch’egli straniero, prende <strong>il</strong> bambino<br />

e gli accendini e si allontana. Il ragazzo resta<br />

impotente sulla panchina. Lui, un uomo di<br />

legge, forse potrebbe fermarlo ma, quella<br />

stessa legge, lo aiuterà dopo? Infondo è solo<br />

un punto, mentre sono m<strong>il</strong>ioni i deboli colpiti,<br />

quotidianamente, da violenza fisica e psicologica.<br />

Immenso è <strong>il</strong> problema delle immigrazioni<br />

clandestine. Intoccab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio di<br />

forze dell’ordine distratte. Solo un punto, lui,<br />

e questa mia breve, con tutta la sua indiscrezione,<br />

<strong>il</strong> secondo. Ma sono già due, e<br />

noi…tanti.<br />

A.I.<br />

Tra la vita<br />

e la morte?<br />

Vince la fede<br />

ANTONELLA ITALIANO<br />

Sensuale e capricciosa la vita, quando poi<br />

decide di sconvolgere i piani. E arriva la<br />

morte. <strong>La</strong> stessa morte che Franco combatté<br />

ogni giorno all'ospedale di Locri. Discreta<br />

compagna di viaggio di anime in b<strong>il</strong>ico, a<br />

volte consolatrice, a volte ladra. Franco<br />

mediò continuamente tra la morte e la malattia,<br />

addolcendo <strong>il</strong> percorso ineluttab<strong>il</strong>e dei<br />

suoi pazienti. Poi toccò a lui, nel 1996, quando<br />

restò vittima di un incidente in S<strong>il</strong>a, su una<br />

pista artificiale di bob. Mediò per l'ultima<br />

volta, e riuscì a salvare <strong>il</strong> figlio, anch'egli coinvolto.<br />

Maria Rosaria, dopo qualche anno,<br />

morì dopo aver scoperto un tumore al pancreas<br />

in poco più di un mese. Nel 2006, a<br />

Franco e Maria Rosaria, si dedicò <strong>il</strong> consultorio<br />

fam<strong>il</strong>iare di ispirazione cristiana. Ma la<br />

Diocesi di Locri-Gerace e <strong>il</strong> vescovo, monsignor<br />

Giuseppe Fiorini Morosini, hanno oggi<br />

intrapreso una nuova battaglia. <strong>La</strong> battaglia<br />

per la beatificazione dei coniugi. Nel corso<br />

della riunione della Conferenza Episcopale<br />

calabrese, tenutasi a Crotone <strong>il</strong> 18 apr<strong>il</strong>e<br />

2012, arriva la risposta favorevole all'apertura<br />

della causa. Già, perché tra la vita e la morte,<br />

ci sta sempre la fede a riscrivere le regole. E<br />

fa saltare tutte le certezze, e ci fa vivere di ciò<br />

che abbiamo amato, insegnato, della vita che<br />

abbiamo generato. E ci fa vivere così, per<br />

sempre.<br />

<strong>La</strong> battaglia del Sindaco<br />

A Benestare<br />

toglierò l’Imu<br />

CONTESSA LARA<br />

Ancora adolescenti, varcammo la soglia<br />

delle sezioni con i sogni intatti ed una<br />

reverenza per <strong>il</strong> mondo politico, ed i suoi<br />

politicanti, che sfiorava <strong>il</strong> religioso.<br />

All’università respirammo l’aria di federazioni<br />

provinciali, di comizi importanti, di manifestazioni<br />

nazionali, di confronti accesi fino a tarda a<br />

notte. Avevamo le nostre tradizioni, le nostre<br />

bibbie, i nostri simboli. E le bandiere più erano<br />

vecchie e consumate più andavano difese, perché<br />

portavano i segni di anni di lotte. Avevamo<br />

canti, amici, fratelli, nemici, e poco importava se<br />

si chiamavano “compagni” o “camerati”, se<br />

preferivano <strong>il</strong> bomber o l’eskimo, i sentimenti<br />

che li costringevano a difendere un’idea meritavano<br />

tutto <strong>il</strong> nostro rispetto. Per questo, oggi,<br />

quando incontriamo politici con ancora intatta<br />

la passionalità dei vent’anni, noi li rispettiamo.<br />

Politici che non si sono venduti. Politici che<br />

sono la garanzia, per i più giovani, che alle tentazioni<br />

si può dire no. Rosario Rocca è <strong>il</strong> Primo<br />

cittadino di Benestare, ed è poco più che trentenne.<br />

Un Sindaco che spesso si scontra con le<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 14


Bovalino<br />

Perrone: all’opposizione ma autonomo<br />

Discutendo di alcuni recenti aspetti della politica<br />

bovalinese, per la parte che mi riguarda,<br />

solo chi non vuole non vi intravede una totale<br />

linearità.<br />

Ad una riunione della scorsa settimana dei<br />

consiglieri di opposizione, convocata da<br />

Vincenzo Maesano (a quanto leggo, Mimmo<br />

Savica non ne era a conoscenza), non sono<br />

stato presente per via di un problema fam<strong>il</strong>iare<br />

di una certa importanza, per cui ho consegnato<br />

ai colleghi una lettera per comunicare<br />

alcuni concetti che mi interessano e sui quali<br />

tornerò nelle prossime riunioni, alle quali sarò<br />

presente e che, approfitto per dirlo, dovranno<br />

vedere <strong>il</strong> coinvolgimento pieno di ognuno di<br />

noi che desidera esserlo ed uno svolgimento<br />

che non registri elementi di poca chiarezza.<br />

Essendo nota la mia affidab<strong>il</strong>ità, non ci sarebbe<br />

bisogno di ripetere che naturalmente<br />

resterò sui banchi dell'opposizione per tutta la<br />

legislatura, si concluda a scadenza naturale o<br />

in anticipo, rispettando gli esiti delle elezioni,<br />

portando all'indirizzo della Amministrazione<br />

Mittiga ogni battaglia che nasce dalle evidenti<br />

inadempienze che rivela.<br />

Per quanto riguarda la mia disponib<strong>il</strong>ità, som-<br />

strumentalizzazioni costruite ad hoc per screditare<br />

la sua Amministrazione. Un Sindaco che<br />

difende l’associazionismo, che conosce la legge<br />

ed è attento alle proposte dell’Unione<br />

Europea, dello Stato e della Regione, che ha<br />

dato un volto nuovo a Benestare e nuove prospettive<br />

ai ragazzi. Ma, proprio quando insegue<br />

grandi progetti, di rivalsa per tutti noi meridionali,<br />

qualcuno si concede <strong>il</strong> lusso di screditare le<br />

sue parole. Queste parole:<br />

«Penso che l’IMU sia<br />

<strong>il</strong> prodotto di una logica<br />

reazionaria finalizzata a<br />

mantenere e tutelare gli<br />

interessi dei poteri forti,<br />

delle banche e dei grandi<br />

evasori. E’ una tassa che<br />

colpisce le fasce deboli e,<br />

in modo particolare, <strong>il</strong><br />

meridione del Paese. Per<br />

senso di disobbedienza<br />

civ<strong>il</strong>e rifiuto di rappresentare,<br />

sul mio territorio, uno stato reazionario<br />

e antimeridionale. Proporrò perciò alla mia<br />

Giunta di azzerare l’IMU sulle prime case e<br />

sulle seconde concesse a cooperative sociali e<br />

associazioni no profit». Rocca è la voce positiva<br />

della nostra terra. Nè di un partito, nè di una<br />

strategia politica. In questa “favola”, cari m<strong>il</strong>lantatori<br />

da tastiera, noi ci vogliamo credere.<br />

messamente espressa, di poter essere eletto<br />

vice-presidente del consiglio comunale, ovviamente<br />

rivolta ai consiglieri di opposizione,<br />

essa è scaturita da una considerazione tesa a<br />

migliorare <strong>il</strong> funzionamento della istituzione e<br />

dal fatto che alcuni degli stessi mi avevano<br />

proposto un ruolo ben più importante di par-<br />

tito.<br />

Aggiungo come fatto nuovo, caso mai qualcuno<br />

maldestramente volesse pensarlo, che non<br />

sono in crisi di “astinenza da ruolo”: nel sociale,<br />

la Associazione della quale sono<br />

Presidente, Edera, ha preso iniziative concrete,<br />

tanto per parlare di una cosa recente, a<br />

sostegno della lotta alla sclerosi multipla e<br />

acquisito soci di un certo valore, come <strong>il</strong> senatore<br />

Crinò; la organizzazione del servizio<br />

volontario di Protezione Civ<strong>il</strong>e, che mai dovrà<br />

perdere di vista la nob<strong>il</strong>e essenza della sua<br />

missione, mi vede tra i coordinatori più impegnati,<br />

sotto la direzione di Franco Ficara e in<br />

collaborazione con una trentina di soci, tra i<br />

quali Vincenzo Schirripa, Donatella<br />

Autelitano, Massim<strong>il</strong>iano Guidace e con la<br />

logistica di frequente generosamente garantita<br />

da Sebastiano Primerano.<br />

So bene, voglio, infine, dire che Comune e Pdl<br />

sono due esperienze da affrontare con grande<br />

passione e impegno, soprattutto in una fase<br />

così fortemente complicata: io ce la metterò<br />

tutta!<br />

Franco Perrone -<br />

Consigliere di opposizione Comune di Bovalino<br />

IL RICORDO<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Perchè i ragazzi<br />

amano Franco della<br />

pizzeria dell’YMCA<br />

Perché grandi e piccoli gli davano del “tu”,<br />

come si fa con gli uomini YMCA. Perché<br />

aveva una terrib<strong>il</strong>e, simpatica, mania: mentre<br />

eri lì ad aspettare la pizzetta lui ti girava<br />

dietro e senza essere visto lasciava cadere a<br />

terra, proprio dietro di te, <strong>il</strong> vassoio porta<br />

bevande di alluminio che faceva un rumore<br />

assordante e ti faceva saltare in aria dallo<br />

spavento. E quando ti giravi per vedere<br />

cosa era successo, lui faceva finta di guardare<br />

in giro ma si vedeva che gioiva per lo<br />

scherzo. Perchè andavi per la pizzetta ed eri<br />

su scherzi a parte. Soprattutto, perché<br />

Franco è stato un uomo molto buono e<br />

forse la vicenda che racconto può aiutarmi<br />

a spiegare meglio. Gli obiettori di coscienza<br />

dell’ymca svolgevano le attività in gruppo,<br />

facendo <strong>il</strong> loro meglio per rendere le<br />

giornate serene e ut<strong>il</strong>i. Raramente accadevano<br />

episodi di scontri tra questi giovani.<br />

Proprio in uno di questi episodi, Franco<br />

della pizzeria fu protagonista. Due obiettori<br />

avevano una reciproca antipatia e talvolta<br />

litigavano. Questa storia andava avanti<br />

da settimane ma quel giorno avevano iniziato<br />

a discutere e si erano fatti più rabbiosi<br />

in pochi istanti,<br />

continuando a litigare<br />

davanti a me.<br />

Mi trovavo in pizzeria<br />

e feci quello<br />

che mi spettava,<br />

provai a calmarli,<br />

mentre loro diventavano<br />

sempre più<br />

aggressivi e stavano<br />

per arrivare alle<br />

mani. Urlavano<br />

così forte che<br />

anche i bambini<br />

nei campi potevano sentirli. Ricordo che<br />

non riuscivo a placarli quando intervenne<br />

Franco. Uscì dal laboratorio della pizzeria<br />

e si avvicinò ai due ragazzi. “No, ragazzi,<br />

no” – disse a gran voce - e in un istante si<br />

avvicinò e li prese entrambi per mano.<br />

Continuava a dire solo quelle stesse parole:<br />

“no, no, ragazzi, dai...” e mentre li teneva<br />

per mano li guardava. Non disse nulla, e<br />

nulla doveva dire, perché bastarono le<br />

lacrime che riempivano i suoi occhi. Gli<br />

scendevano sulle guance mentre stringeva<br />

le loro mani con forza, tremando un po’.<br />

Ricordo solo che fu come una magia: i due<br />

ragazzi lo guardarono e capirono, infine si<br />

strinsero la mano e andarono via, e già si<br />

spiegavano le proprie ragioni perché solo<br />

di questo avevano bisogno. In un attimo<br />

Franco era entrato dentro di loro, senza<br />

l’autorità del più grande né le parole del più<br />

forte. Era entrato nei loro cuori e nel mio,<br />

stravolgendo la rabbia dei due ragazzi e la<br />

mia incapacità a fermarli. Franco aveva<br />

tirato fuori <strong>il</strong> suo cuore grande.<br />

Un saluto allo “Zio” Franco<br />

Per vendicare <strong>il</strong> tuo dolore, l'affetto di un<br />

amico, io ti voglio bene.<br />

Ciao Zio vorrei dirti di darci una mano, tuo<br />

nipote Alfredo ti vuole bene. Voglio dare<br />

un abbraccio forte a Simona, Luciana,<br />

Valentina, Domenico, Enzo, Rosetta,<br />

Maria, Marzia…Ciao Franco, tanti saluti<br />

Vitale Alfredo<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 15


SVILUPPO E OCCUPAZIONE<br />

<strong>La</strong> lettera<br />

Meridionale Intonaci e Kollmax<br />

...alle autorità competenti,<br />

chiediamo di decidere senza<br />

ulteriori ritardi sul futuro delle<br />

aziende per le quali lavoriamo e<br />

per riflesso sul futuro delle<br />

famiglie di ognuno di noi...<br />

Vi siete rivolti ai lupi affinchè facciano da guardia<br />

agli agnelli. Spero nel bene più grande possib<strong>il</strong>e<br />

ma oramai tutto è confuso, tutto è promisquo e<br />

forse la strategia è che tutto deve essere raso al suolo in<br />

questa terra disgraziata, offesa, um<strong>il</strong>iata, violentata,<br />

schiacciata da dio e dagli uomini. RAUL<br />

confiscati. Apriti cielo, la politica reggina insorse. Vuoi<br />

vedere che sotto sotto, una lobby di professionisti si è<br />

costruito <strong>il</strong> futuro sui sequestri preventivi dei beni?<br />

Sequestri da non confondere con confisca; i sequestri<br />

creano più posti di lavoro...per le lobby. E gli operai?<br />

carne da macello. RAUL<br />

Non riesco a rinunciare ad un mio personale pensiero<br />

sulla vicenda che coinvolge una tradizione<br />

imprenditoriale che grazie al sudore, alla caparbietà,<br />

all’impegno di una stimata famiglia è riuscita, nonostante<br />

i tanti ostacoli incontrati negli anni, a far nascere e<br />

crescere ormai da più di 35 anni una realtà imprendito-<br />

Massima solidarietà con i dipendenti e la proprietà<br />

delle due aziende ingiustamente coinvolte in<br />

una vicenda di cui sono totalmente estranee.<br />

Ipensieri di solidarietà rivolti ai dipendenti e alla proprietà<br />

sono fondamentali ed importanti per concedere<br />

la giusta forza per andare avanti in un momento al<br />

riale importante per l’intero comprensorio reggino creando<br />

occupazione e garantendo la possib<strong>il</strong>ità a tanti giovani<br />

di vivere in Calabria e non emigrare verso nuove mete.<br />

Vergogna! Vergogna perchè penso che la decisione presa<br />

Oggi, in un paese civ<strong>il</strong>e e democratico come <strong>il</strong> nostro quanto diffic<strong>il</strong>e e buio. PERO’ QUELLO CHE MI in merito al sequestro preventivo delle aziende suddette<br />

occorre che la giustizia sia uguale per tutti, con ciò voglio LASCIA SCONVOLTO E IL FATTO DI AVER è stato un pò troppo affrettato, non si è valutata attenta-<br />

dire che essendo tutti essere umani dobbiamo assumerci SAPUTO CHE IL “SUPREMO” CIOE’ IL MAGI- mente la storia di una realtà importante ed <strong>il</strong> suo insieme<br />

le responsab<strong>il</strong>ità in egual modo, quindi anche agli alti STRATO DI TURNO (SENZA FARE NOME) CHE (occupati, famiglie, giovani, lavoro), e poi ai curatori cosa<br />

poteri dello stato che si credono onnipotenti bisogna che HA FIRMATO L’ORDINANZA DI SEQUESTRO importa se un’azienda va bene o male e chiude tanto <strong>il</strong><br />

paghino in caso di errore. Anche se errare è umano ma PREVENTIVO “E’ IN GATTA BUIA DA CINQUE loro profumato stipendio ce l’hanno assicurato. Pertanto,<br />

oggi non per tutti. Antoniocalciatore<br />

MESI” A DIFFERENZA DI PERSONE COINVOL- ricredetevi e fatelo al più presto prima che sia troppo<br />

Appena appresa la notizia del sequestro preventivo<br />

delle aziende Meridionale Intonaci e Kollmax<br />

avvenuta ormai da più di sei mesi, sono rimasto di<br />

“stucco”, si, di “stucco”, uno dei tantissimi prodotti che<br />

viene realizzato dalle suddette aziende e che grazie al suo<br />

commercio in tutta italia e non solo da la possib<strong>il</strong>ità di far<br />

TE IN ALTRI IMPORTANTI PROCESSI CHE SI tardi.AvvRomeoGiovanni<br />

TROVANO GIA’ FUORI INCOLPEVOLI mimmo<br />

V<br />

guerriero<br />

icini ai dipendenti delle aziende ingiustamente<br />

S<br />

sotto sequestro preventivo. Un grave danno d’im-<br />

olo in italia succedono queste cose solo che a diffemagine a queste realtà locali capaci di prosperare<br />

renza del resto del paese qui da noi non ci sono le e offrire opportunità lavorative a molte famiglie.<br />

risorse per ripartire.Quelle poche aziende che Speranzoso che la giustizia faccia <strong>il</strong> suo giusto corso per<br />

“campare” decine di famiglie in un contesto, quello della hanno investito nella nostra zona ora si trovano conivolte liberare le aziende da vincoli assurdi. Antonio80<br />

nostra terra, non del tutto roseo. Autorità aprite gli occhi, in situazioni poco chiare e ne fanno le spese i dipendenti<br />

P<br />

purtroppo avete avuto un grosso abbaglio, rimediate! padri di famiglia.Ma lo stato mi chiedo, come da la possi- erchè non chiamate in aiuto i rappresentanti politi-<br />

Mimmo guerriero<br />

b<strong>il</strong>ita’ di eseguire arresti e sequestri con questa fac<strong>il</strong>ita’ ai ci del territorio? anche se dovrebbero essere loro a<br />

S<br />

magistrati, si rende conto di quanta gente sta rovinan- starvi vicini, a darvi conforto per una situazione ano-<br />

e però ragioniamo con gli slogan “disperati” e/o ad do?perche’ devono pagare le conseguenze i dipendenti? mala, un sequestro preventivo per prevenire che cosa?<br />

“effetto”, per quanto condivisib<strong>il</strong>i, non andiamo da Topolino<br />

anziche fare passerelle, vittimismo per aspirare a candi-<br />

nessuna parte. Sarebbe più costruttivo invece chie-<br />

L<br />

dature importanti, sarebbe più indicato risolvere i probledere<br />

alla Politica, anche con una raccolta firme biparti- a nostra terra al momento non ha futuro lo stato e’ mi della gente Se veramente credete nello sv<strong>il</strong>uppo del<br />

zan, di farsi carico di questi problemi (senza esprimersi assente e i suicidi che leggiamo giornalmente sui territorio battetevi affinchè le aziende storiche e pulite<br />

pro o contro qualcuno), per snellire le procedure buro- giornali sono la conseguenza. non c’e’ speranza rimangono in vita invece di farle morire per mano altrui<br />

cratico- istituzionali al fine di salvare in primis i posti di sarebbe bene farsene una ragione ed e’ inut<strong>il</strong>e dire ripar- antoniocalciatore<br />

lavoro. Salve<br />

tiamo, perche’ per ripartire ci devono essere delle basi, a<br />

C<br />

parole possiamo mangiarci <strong>il</strong> mondo ma a conti fatti nien-<br />

osi solo per ragionare in astratto ( ma non tanto) te potra’ mai cambiare da noi.un grosso in bocca al lupo<br />

mi viene in mente che poco tempo fà si sfiorò l’i- a tutti i dipendenti della kollmax e meridionale intonaci!<br />

dea di trasferire da reggio a roma l’agenzia dei beni Topolino<br />

Ai giudici che pensano di fare “giustizia”ad ogni<br />

costo, chiedo: è rimasto, secondo voi, qualcuno in<br />

questa terra di calabria che non sia mafioso? <strong>La</strong><br />

gente onesta è tanta, abituata da generazioni a lavorare e<br />

I COMMENTI Appello dei dipendenti della<br />

“...in una terra come<br />

la nostra, queste aziende<br />

rappresentano per noi una<br />

goccia d’acqua nel deserto...”<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 16


a dare lavoro, come <strong>il</strong> titolare delle aziende citate...ma voi<br />

siete troppo impegnati a fare notizia, e a fare giustizia,<br />

facendo scomparire quelle poche realtà sane e importanti....<br />

Ma a voi cosa importa? Il vostro stipendio è sempre<br />

e comunque assicurato x voi e le vostre famiglie. Mgiulia<br />

<strong>La</strong> preoccupazione giustamente e umanamente<br />

manifestata dai lavoratori dell’azienda in questione,<br />

a mio avviso , deve essere vista come un grido di<br />

allarme anche per tutte le altre e numerose situazioni che<br />

altre si stanno vivendo in altre aziende. Una premessa per<br />

sgombrare <strong>il</strong> campo da qualsiasi dubbio interpretativo su<br />

quanto dirò a seguire: LE ATTVITA’ ILLECITE E/O I<br />

PATRIMONI ACCUMULATI ILLECITAMENTE<br />

DEVONO ESSERE LEGALMENTE E GIURIDI-<br />

CAMENTE PERSEGUITI e su principio nessuno cittadino<br />

che ama la giustizia ( e quindi vive da persona giusta),<br />

non può avere alcun dubbio. Non amo la giustizia a<br />

“ strascico”, quella che raccolglie tutto, quella che non<br />

preserva ma fa terra rasa, quella che punta ai numeri e<br />

non alla “ qualita” del pescato, quella che applica <strong>il</strong> codice<br />

e non anche <strong>il</strong> buon senso, quella che stronca ma non<br />

previene. Negli ultimi anni si sono raggiunti risultati<br />

importanti nella lotta alle <strong>il</strong>legalità, ma la realta dice pure<br />

che si sono fatti anche danni r<strong>il</strong>evanti nel già debole tessuto<br />

socio economico della nostra regione. Il percorso<br />

applicato dalle autorità giudiziarie,o meglio ancora l’applicazione<br />

delle norme del codice penale è un’applicazione<br />

che nel momento della sua stesura non ha tento conto<br />

di alcuni piccoli percorsi che in una qualsiasi azienda, rappresentano<br />

la sua stessa vita. In sintesi: io autorità, ritengo<br />

che ci siano i presupposti ( prove) che una determinata<br />

attività venga posta sotto sequesto. Applico la norma e<br />

nomino dei custodi ( non so se è <strong>il</strong> termine corretto),<br />

affinchè ne curino la gestione, in attesa che l’iter processuale<br />

si compia. Io autorità giudiziaria ho fatto tutto quello<br />

che <strong>il</strong> codice mi dice e mi permette di fare; adesso bisogna<br />

aspettare i tempi “ tecnici “ in modo che chi ha diritto<br />

di difendersi lo faccia, chi ha diritto di controbattere lo<br />

faccia. Sappiamo tutti che i tempi tecnici sono molto lunghi<br />

e per un’azienda anche sei mesi ( che per i tempi della<br />

S criviamo in qualita’ di dipendenti della Meridionale Intonaci srl e della<br />

Kollmax srl, due aziende ed<strong>il</strong>i entrambi sottoposte a sequestro preventivo<br />

da oltre sei mesi che, nonostante le evidenti difficoltà riconducib<strong>il</strong>i soprattutto<br />

ai provvedimenti giudiziari sopra citati e in parte all’attuale crisi economica,<br />

stanno continuando la propria attività produttiva al fine di garantire la continuità<br />

lavorativa.<br />

Si tenga presente che entrambi le aziende operano su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale<br />

e che i nostri clienti e i nostri fornitori continuano a preferirci perchè conoscono<br />

la serietà, la correttezza e <strong>il</strong> senso del dovere nel lavoro di chi le rappresenta e di<br />

noi che mettiamo a disposizione la nostra professionalità acquisita negli anni<br />

nonostante sia deleteria per l’immagine delle nostre ditte anche la scritta “azienda<br />

sequestrata”che risulta nei nostri siti.<br />

E’ doveroso manifestare a coloro che possono e devono prendere i provvedimenti<br />

del caso la nostra completa fiducia nel loro operato, chiedendo però di<br />

avere quanto prima delle risposte risolutive in quanto temiamo che se dovesse<br />

perdurare a lungo questa situazione <strong>il</strong> titolare potrebbe, per ultima analisi,<br />

adottare misure risolutive con le immaginab<strong>il</strong>i conseguenze per noi dipendenti<br />

che già viviamo un periodo diffic<strong>il</strong>e in quanto la maggior parte di noi dall’inizio<br />

di quest’anno ha visto modificato <strong>il</strong> proprio contratto di lavoro da tempo pieno<br />

in contratto part-time con le ovvie ripercussioni sulla situazione economica delle<br />

nostre famiglie.<br />

In conclusione, senza per nulla voler vestire gli abiti scomodi delle autorità competenti,<br />

chiediamo di decidere senza ulteriori ritardi sul futuro delle aziende per le<br />

quali lavoriamo e per riflesso sul futuro delle famiglie di ognuno di noi tenendo<br />

presente la già diffic<strong>il</strong>e situazione del tessuto sociale della locride e dell’intera<br />

Calabria e pregandovi di considerare che in una terra come la nostra, dove le<br />

possib<strong>il</strong>ità lavorative sono ridotte al minimo se non nulle del tutto, queste<br />

aziende rappresentano per noi una goccia d’acqua nel deserto. Ad oggi, tale situazione<br />

ha determinato un inasprimento dei rapporti commerciali con le aziende<br />

fornitrici e con gli istituti di credito, oltre che con i nostri acquirenti fuori Regione<br />

e che mette in serio pericolo la credib<strong>il</strong>ità di aziende e persone operanti da due<br />

generazioni e i posti di lavoro che queste aziende hanno sempre mantenuto con<br />

coerenza e correttezza nel rispetto dei diritti dei lavoratori dipendenti.<br />

giustizia sono un attima) possono essere fatali. Si perchè<br />

quelle piccole mancanze di azioni quotidiane di cui dicevo<br />

prima, portano al disastro economico/gestionale.<br />

Perchè non è assolutamente vero che la nomina di un<br />

custode lascia tutto inalterato e da continuità aziendale<br />

ed inoltre tutela i posti di lavoro. Piccoli/grandi gesti quotidiani<br />

all’interno di un’azienda: rapporti con <strong>il</strong> personale-rapporti<br />

con i fornitori-rapporti con i clienti-rapporti<br />

con gli istituti di credito-pubbliche relazioni in generalestrategie<br />

di sv<strong>il</strong>uppo e di investimenti- strategie di mercato<br />

e di controllo della concorrenza-rapporti istituzionalimanutenzione<br />

degli impianti e...altri cento punti a seguire.<br />

Piccole azioni quotidiane, improvvisamente spostati<br />

dall’imprenditore e collaboratori, al custode. Sembra<br />

semplice ed automatico ma non lo è per niente. <strong>La</strong> figura<br />

del custode, molto spesso non è pertinente all’attività<br />

che va a custodire (accudire, difendere, proteggere, impegno/dovere<br />

non sordo esercizio di un diritto. Capita che<br />

per la gestione, pardon per la custodia di quelle<br />

piccole/grandi incombenze quotidiane, arriva un custode<br />

avvocato o anche un custode commercialista.<br />

Professionisti di sicuro, ma incapaci ( perchè tecnicamente<br />

esperti su aspetti teorici e su altri campi) e non pratici.<br />

Chi pensa che fare l’imprenditore sia fac<strong>il</strong>e sbaglia e di<br />

grosso. Il custode non ha <strong>il</strong> “passo” dell’imprenditore o di<br />

chi lavora dentro un’azienda; non ha la continuità di presenza;<br />

ragiona su norme e non su “intuizioni/strategie”. Il<br />

custode agisce non conoscendo le regole del mercato,<br />

preoccupandosi poco se la crisi fa arretrare i numeri, non<br />

fà investimenti, non cerca strategie. Un’azienda muore,<br />

non regge e con essa tutto quello che contiene e in essa si<br />

è creato. Il mercato ti abbandona, <strong>il</strong> credito bancario ti<br />

sega e la certezza della rovina bussa già alla porta. Ecco,<br />

questo è <strong>il</strong> grido di allarme, questo è <strong>il</strong> senso delle preoccupazioni<br />

dei lavoratori della meridionale intonaci e di<br />

tutte le tante ( troppe) altre aziende che vivono lo stesso<br />

dramma. Una riflessione ad ampio raggio, questo credo<br />

possa essere l’appello da rivolgere alle istituzioni. Una<br />

riflessione profonda sulle lacune di uno strumento di giustizia<br />

che sta creando molte, tante, troppe ingiustizie e<br />

preoccupazioni. <strong>La</strong> fase di sequestro cautelativo è ancora<br />

una fase iniziale che avrà due sole uscite: l’annullamneto<br />

del provvedimento o la confisca. In entrambi i casi l’impresa<br />

muore, i lavoratori e le loro famiglie perdono <strong>il</strong><br />

futuro, perdono le speranze arriva la disperazione.<br />

Finisco con un mio grido che so già che non troverà<br />

appello, ma sono rimasti solo i sogni e mi piace credere<br />

che ci sia ancora una parte dell’umanità che vive di sogni<br />

e fa di tutto per realizzarli: se un’azienda messa sotto <strong>il</strong><br />

provvedimento del sequestro cautelativo, svolge attività<br />

<strong>il</strong>lecita ebbene deve essere immediatamente chiusa e chi<br />

ci lavora dentro non può e non deve chiedere tutela del<br />

proprio posto di lavoro. Ma se l’azienda posta sotto<br />

sequestro svolge un’attività lecita, dentro le regole del<br />

codice e del mercato e fosse anche che la stessa venisse<br />

confiscata, allora le istituzioni HANNO IL DOVERE di<br />

tutelare mantenere e se possib<strong>il</strong>e ampliare <strong>il</strong> benessere<br />

sociale che dalla stessa ne deriva. Sottrarla dalla disponib<strong>il</strong>ità<br />

di chi l’ha, eventualmente, acquisita <strong>il</strong>lecitamente<br />

restituendola alla società civ<strong>il</strong>e e legale. Questo è un<br />

dovere delle istituzioni, da questo dovere non ci si può<br />

sottrarre. Se ci si sottrae da questo dovere muoiono<br />

anche i sogni, muore la speranza del futuro, muore tutto.<br />

Ai lavoratori: non mollate, fate sentire la vostra voce,<br />

abbiate fiducia nella giustizia ma non fatelo nel s<strong>il</strong>enzio. Il<br />

s<strong>il</strong>enzio non paga. Non paga MAI. RAUL<br />

Il vostro impegno nl farvi sentire, nel divulgare <strong>il</strong> vostro<br />

pensiero vi da ampio merito. non è possib<strong>il</strong>e vivere<br />

una situazione così strana, certo i tempi della giustizia<br />

italiana li conosciamo tutti ma purtroppo non si possono<br />

lasciare appese, non è tollerab<strong>il</strong>e aspettare quando di<br />

mezzo ci sono le condizioni di vita di intere famiglie che<br />

dall’oggi al domani si sono trovate spiazzate e a dover<br />

affrontare ulteriori problemi seri dovuti alla già diffic<strong>il</strong>e<br />

situazione economica della nostra terra mimmo guerriero<br />

Come non sostenere tutti i dipendenti di queste<br />

aziende cresciute lavorando sodo e diventando una<br />

delle poche realtà produttive in questa diffic<strong>il</strong>e<br />

terra quale la Calabria. Cesco<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 17


SVILUPPO<br />

Le serre di<br />

Vincenzo Medici<br />

Fu sequestrato nel pieno fervore della sua attività, in una delle tante sere trascorse alle<br />

serre. Lo Stato bloccò le trattative per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio e, <strong>il</strong> corpo dell’imprenditore calabrese,<br />

non fu mai ritrovato. Vittima due volte, dunque.Vittima insieme alla sua gente.<br />

ANTONELLA ITALIANO<br />

S<strong>il</strong>enzio. Il s<strong>il</strong>enzio è l'unica presenza<br />

costante in questa storia.<br />

Una storia che per noi, stavolta,<br />

inizia dalla fine. È un assolato<br />

pomeriggio di maggio quando<br />

arriviamo al confine tra Bianco ed<br />

Africo. Dalla statale 106 svoltiamo<br />

verso la costa e, dopo pochi metri,<br />

eccoci alle serre. Ce ne stanno decine,<br />

strette l'una all'altra, divise da larghe<br />

strade sterrate. Il sole si riflette sulle<br />

coperture ed i rivestimenti in plexiglass,<br />

e ci abbaglia l'allegro luccichio<br />

d'argento. L'auto solleva un polverone,<br />

che riempie l'aria di terra fine e<br />

rossastra. Decidiamo di proseguire a<br />

piedi. Le vie sono deserte, si sente<br />

solo la voce dei gr<strong>il</strong>li, degli uccelli, del<br />

mare. Sui pannelli cadenti ed usurati<br />

dal tempo, tra le travi<br />

d'acciaio, si aprono ampi<br />

squarci da cui si intravede l'interno<br />

delle serre. Uno spettacolo agghiacciante.<br />

Gli invadenti rampicanti verdi<br />

non riescono a coprire, infatti, i vasetti<br />

aridi, disposti ancora in f<strong>il</strong>a. I contenitori<br />

in polistirolo sono accatastati a<br />

terra. In alto, accanto ai tubi per l'irrigazione,<br />

stanno altri vasi di piante<br />

pens<strong>il</strong>i. Tutto è rimasto com'era più di<br />

vent'anni fa. Camminando, incontriamo<br />

altri capannoni, e capannoni troviamo<br />

sulla strada di sotto.<br />

Capannoni a destra e a sinistra del<br />

percorso. Sulle porte arrugginite spiccano<br />

le tabelle verdi che indicano gli<br />

uffici, i depositi per concimi, le zone<br />

ad ingresso vietato. Si, perché ogni<br />

REPORTAGE<br />

IN EVIDENZA<br />

I riscatti di Stato<br />

Il Sisde, in Calabria,<br />

contattò preti e mafiosi.<br />

Per Casella e per<br />

Celadon furono<br />

“aggiunti” dei m<strong>il</strong>iardi.<br />

Provenivano dai fondi<br />

neri del Sisde? <strong>La</strong><br />

“linea dura” dello Stato<br />

colpì solo pochi.<br />

giorno qui, lavoravano decine e decine<br />

di persone, la vita era<br />

rigogliosa e prorompente.<br />

Centinaia di compratori<br />

giungevano da ogni<br />

parte di Italia. Per la<br />

Locride, l'impresa di<br />

Vincenzo Medici, fu un<br />

fiore all'occhiello, di<br />

quelle che tutt'oggi le<br />

darebbero lustro.<br />

Viviamo in regioni<br />

abbandonate a loro stesse<br />

dove, mancando lo<br />

Stato e le regole, mancando<br />

soprattutto <strong>il</strong> rispetto che gli<br />

dovrebbe quest'ultimo, le regole sono<br />

state scritte dai più forti. Il s<strong>il</strong>enzio sa<br />

ora di morte. Vincenzo Medici, nella<br />

notte del 21 dicembre 1989, fu aggre-<br />

dito tra le sue serre da almeno quattro<br />

delinquenti, con le armi in pugno<br />

e <strong>il</strong> volto coperto. Fu sequestrato<br />

quando aveva più di sessant'anni.<br />

Vittima due volte: della malavita e<br />

della “linea dura” dello Stato, che per<br />

l'occasione digrignò i denti. Il fratello<br />

Giulio, avvocato, fu infatti bloccato a<br />

Roma, all'uscita di una banca, con<br />

nella borsa <strong>il</strong> denaro con cui sperava<br />

di aprire una trattativa con i sequestratori.<br />

Lo Stato fu ferreo, quello<br />

stesso Stato che nel frattempo, su<br />

altre delicate vicende, chiudeva<br />

entrambi gli occhi. Medici, così, fu<br />

lasciato morire in mano ai suoi aguzzini.<br />

Vittima sacrificale della giustizia<br />

ad intermittenza. Bianco<br />

fu avvolta dal s<strong>il</strong>enzio da quel giorno.<br />

Le porte delle serre chiuse per sempre.<br />

E <strong>il</strong> 13 gennaio 2011 finì anche<br />

l'agonia di Giovanna Ielasi, moglie di<br />

Vincenzo. <strong>La</strong> morte della donna iniziò<br />

in realtà nel 1989 e fu<br />

così, ogni giorno, per<br />

vent'anni. Con lei, con le<br />

speranze di rivedere <strong>il</strong><br />

marito, morirono lentamente<br />

le serre, le piante,<br />

i terreni. Morirono così<br />

come le lasciò Vincenzo<br />

quella notte di dicembre.<br />

Morirono come morirebbero<br />

le nostre case se<br />

un giorno decidessimo di<br />

uscire all'improvviso. Senza prendere<br />

nulla. Senza spostare nulla. Senza<br />

avvertire nessuno. Semplicemente<br />

chiudendoci la porta alle spalle.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 18


Editoriale<br />

DI ELPIDOS<br />

Un s<strong>il</strong>enzio che ha<br />

fatto comodo a tanti<br />

Negli anni Sessanta, dopo gli studi fatti<br />

al nord Italia, Vincenzo Medici avviò<br />

l'attività vivaistica insieme al fratello<br />

F<strong>il</strong>ippo. Dopo poco tempo l'azienda florovivaistica,<br />

che si occupava della messa in dimora<br />

di sementi, piantine di ortaggi, fiori e alberi<br />

da frutto e che era una delle prime aziende<br />

del settore nella zona locridea, diventò una<br />

delle più all'avanguardia. Diede lavoro a moltissime<br />

persone del luogo, così nei periodi di<br />

scarso lavoro vi erano impiegate circa 40 persone,<br />

numero che addirittura si triplicava<br />

nella stagione estiva e primaver<strong>il</strong>e, o durante<br />

<strong>il</strong> periodo dei "defunti". I prodotti, oltre ad<br />

essere messi sul mercato direttamente in<br />

zona e in Calabria, venivano commerciati su<br />

tutto <strong>il</strong> territorio nazionale ed anche estero,<br />

attraverso i molteplici contatti che lo stesso<br />

Vincenzo Medici, persona di grande carisma<br />

ed intuito imprenditoriale, aveva nel corso<br />

degli anni saputo intrattenere. Poi <strong>il</strong> sequestro,<br />

seguito da una sola chiamata alla famiglia,<br />

e la richiesta di un riscatto di tre m<strong>il</strong>iardi<br />

di lire. Dopo <strong>il</strong> blocco dei beni, imposto dallo<br />

Stato alla famiglia Medici, di Vincenzo non si<br />

seppe più nulla. Ma la moglie e i nipoti non<br />

fecero, per questo, eclatanti sf<strong>il</strong>ate di piazza.<br />

Nessuno di loro si incatenò a nulla, non fu<br />

usata alcuna forma di protesta-sciopero, niente<br />

appelli alle televisioni, niente sfoghi sui<br />

giornali. Solo un dignitoso s<strong>il</strong>enzio, e la speranza,<br />

e l'attesa. Forse i Medici pagarono proprio<br />

questo. Bianco, però, non dimentica, e <strong>il</strong><br />

20 marzo 2010 intitola la v<strong>il</strong>la comunale<br />

all'imprenditore scomparso. Ma una targa,<br />

oggi, è tutto ciò che resta. Assieme a ettari di<br />

terreni ormai incolti, ruderi di casini abbandonati,<br />

distese di serre oltraggiate dal tempo.<br />

Ed una casa chiusa da anni. Un s<strong>il</strong>enzio che<br />

ha fatto comodo a tanti.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 19


<strong>La</strong><br />

gerenza<br />

www.larivieraonline.com<br />

info@larivieraonline.com<br />

lariviera@lariviera.191.it<br />

Tel 0964/383478<br />

Lettere, note e schermaglie<br />

CRONACHE DAL NORD<br />

di Vincenzo Carrozza<br />

Signor Presidente<br />

della Repubblica<br />

Signor Presidente della Repubblica, i partiti hanno<br />

perso <strong>il</strong> nord e anche la testa. Tutti i partiti perdono<br />

m<strong>il</strong>ioni di voti. Il PD dice di aver vinto: ha invece<br />

perso (meno 8,6%). Perde Di Pietro (meno 4,6),<br />

nonostante dica <strong>il</strong> contrario. Condoglianze al PDL<br />

(meno 15%). Con Gr<strong>il</strong>lo (più 4,2), solo Vendola<br />

guadagna lo 0,7%. Signor Presidente della<br />

Repubblica, i partiti hanno perso <strong>il</strong> nord e vogliono<br />

consolarsi a sud. Annunciano un piano d'investimenti<br />

da due virgola tre m<strong>il</strong>iardi di euro.<br />

Praticamente poco più del costo del ponte sullo<br />

Stretto. Una miseria. Signor Presidente della<br />

Repubblica, come al solito ci prendono per <strong>il</strong> culo.<br />

Pensano di potersi salvare a sud, lanciando croccantini<br />

mentre affondano. Provano a tener legati i<br />

Sudici alla loro catena. Signor Presidente della<br />

Repubblica, Lei lo sa, siamo abituati a vivere con<br />

le briciole, le cazzate, i calci in bocca, gl'inganni e<br />

le prese per <strong>il</strong> culo di una classe dirigente di<br />

merda. Si riverseranno nelle nostre città, nei<br />

nostri paesi e diranno di aver voluto <strong>il</strong> piano da<br />

due virgola tre m<strong>il</strong>iardi di euro per i Sudici.<br />

Meno del costo del ponte sullo Stretto.<br />

Accanto avranno i loro galoppini: i nostri<br />

amministratori che applaudiranno e sorrideranno,<br />

prima di piegarsi per ricevere l'ovvio<br />

servizio. Signor Presidente della Repubblica, poi<br />

faranno piegare anche tutti noi e ripeteranno <strong>il</strong><br />

servizietto. Lei però stia attento, non ha più l'età<br />

per certe cose.<br />

Ci penso e soffro. Signor Presidente della<br />

Repubblica non voglio essere preso per <strong>il</strong> culo da<br />

questi politici che rubano e ridono. Sostengo che<br />

per i politici che rubano deve esserci l'obbligo dell'arresto<br />

e della detenzione in carcere. E siccome<br />

sono garantista, come Lei, una volta che la pena<br />

diviene definitiva, voglio che sia applicato <strong>il</strong> carcere<br />

duro, <strong>il</strong> 41 bis. Signor Presidente della Repubblica,<br />

i politici ladri e bugiardi devastano la fiducia del cittadino<br />

verso lo Stato e la Democrazia. Signor<br />

Presidente della Repubblica, i politici che rubano<br />

sono peggio della mafia, distruggono la fiducia del<br />

cittadino verso le istituzioni democratiche. Col<br />

loro esempio scellerato incitano i cittadini disperati<br />

al suicidio, alla rivolta armata. Spingono i cittadini<br />

ad abbracciare e giustificare gli atti terroristici. Ci<br />

penso e sto male. Signor Presidente della<br />

Repubblica, no! non prenderò del valium per calmarmi,<br />

anzi, sostengo che per i politici che rubano<br />

deve essere applicata la legislazione antimafia:<br />

devono restituire <strong>il</strong> maltolto attraverso <strong>il</strong> sequestro<br />

preventivo dei beni. I beni, sequestrati a questi<br />

porci insaziab<strong>il</strong>i, dovranno essere usati per alleviare<br />

le pene dei poveri e dei malati. Di quelli che<br />

non arrivano a fine mese con la pensione. Di quelli<br />

che non hanno i soldi per curarsi. Lei è su questa<br />

lunghezza d'onda? Signor Presidente della<br />

Repubblica, lo Stato sono i cittadini non i politici<br />

che rubano soldi e poi ridono prendendo tutti per<br />

<strong>il</strong> culo. Mi scusi se lo dico proprio a Lei, ma sa, la<br />

memoria a volte tradisce i “migliori”. Sostengo che<br />

per i politici che rubano deve esserci l'interdizione<br />

perpetua dai pubblici uffici, e siccome sono garantista,<br />

come Lei d'altronde, potranno essere riab<strong>il</strong>itati<br />

solo dopo dieci anni di lavoro duro nei campi.<br />

Signor Presidente della Repubblica, punire i politici<br />

ladri e disonesti vuol dire riconquistare la fiducia<br />

dei cittadini verso lo Stato e le istituzioni democratiche.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Registrazione Tribunale di<br />

Locri (RC)<br />

n. 1 del 19/06/1998<br />

R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unione Stampa Periodica<br />

Italiana AmministratoreUnico<br />

Rosario Vladimir Condarcuri<br />

Malattie<br />

e cause<br />

ambientali<br />

di FRANCO CRINÒ<br />

C'è stato in TV, in una fascia di ascolto<br />

molto favorevole, un dibattito, finalmente<br />

concreto, al quale hanno preso parte,<br />

Enrico Garaci, da lungo tempo Presidente<br />

del Consiglio Nazionale della Ricerca,<br />

Ivo Cavicchi, Ordinario di<br />

Sociologia della Sanità a Tor<br />

Vergata, Stefania Salmasso,<br />

Epidemiologa e Dirigente<br />

dell'Istituto Superiore di<br />

Sanità e alcuni religiosi,<br />

docenti del Campus<br />

dell'Università<br />

Cattolica.<br />

Riporto un paio di<br />

cose dette, ritengo,<br />

decisive : i Piani di<br />

Rientro dal debito<br />

della sanità indicano che le Regioni che ne sono vincolate non<br />

sono state evidentemente regioni “ attrezzate “ dal punto di<br />

vista della gestione e, magari e senza magari, non lo sono dal<br />

punto di vista dei servizi che debbono garantire.<br />

Una svolta si può dare se “ <strong>il</strong> medico mette a completa disposizione<br />

la sua scienza, l'infermiere la sua, di scienza, <strong>il</strong> manager<br />

, <strong>il</strong> dirigente, lo stesso … “<br />

In definitiva, bisogna cambiare l'assetto del sistema sanitario,<br />

essere “appropriati “ sia nella richiesta di avere cure sia nel<br />

riceverle, bisogna controllare la spesa per ridimensionarla<br />

senza mettere in discussione i servizi necessari.<br />

Tanta burocrazia, per di più, la trovi più a suo agio a far nascere<br />

contenziosi che bruciano ingenti risorse destinate all'assistenza<br />

, con <strong>il</strong> personale o con i fornitori che non nell'aiutare le<br />

riforme .<br />

Nella stessa giornata, un quotidiano nazionale, sotto <strong>il</strong> titolo “<br />

Non siamo uguali neppure di fronte al tumore “, dà la notizia<br />

IL BRIZZOLATO di RUGGERO BRIZZI<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />

PASQUINO CRUPI<br />

Direttore Editoriale<br />

ERCOLE MACRÌ<br />

In redazione:<br />

MARIA ELENA FILIPPONE, DOMENICO<br />

MACRÌ, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO,<br />

ANTONELLA ITALIANO<br />

Editorialista: GIOACCHINO CRIACO<br />

Art Director: PAOLA D’ORSA<br />

Impaginazione: EUGENIO FIMOGNARI<br />

COLLABORATORI<br />

Anna <strong>La</strong>ura Tringali, Mara<br />

Rechichi, Ruggero Brizzi,<br />

Benjamin Boson, Nik Spatari,<br />

Angelo Letizia, Mar<strong>il</strong>ene Bonavita,<br />

Francesca Rappoccio, Mario<br />

<strong>La</strong>bate, Franco Crinò, Marco<br />

Andronaco, Isabella Galimi ,Maria<br />

Teresa D’Agostino, Giovanna<br />

Mangano.<br />

che i farmaci innovativi per la lotta ai tumori possono essere<br />

ut<strong>il</strong>izzati, subito , soltanto in quattro regioni , Lombardia,<br />

Piemonte, Marche e Provincia Autonoma di Bolzano, che<br />

sono nelle condizioni di recepire rapidamente le indicazioni<br />

dell'Aifa, l'Agenzia Italiana del farmaco, mentre in tutte le altre<br />

occorre attendere che vengano esaminati e approvati dalle<br />

commissioni regionali con la conseguenza di ritardi letali per<br />

tanti ammalati oncologici.<br />

Insistiamo sul tasto della burocrazia : se fosse esigente con se<br />

stessa si arriverebbe ad affermare la capacità di una Azienda.<br />

E non stiamo parlando solo di ospedali in questo ragionamento<br />

, ma di tutti i settori, dalla gestione di una discarica all'opera<br />

della Magistratura.<br />

Nel libro da poco pubblicato da Umberto Veronesi “Il primo<br />

giorno senza cancro “ si semina ottimismo : Se <strong>il</strong> male ha avuto<br />

un inizio e uno sv<strong>il</strong>uppo avrà una fine - mutuando quanto disse<br />

Giovanni Falcone per la mafia-, però, non lo ut<strong>il</strong>izziamo per<br />

altre rappresentazioni , “ <strong>il</strong> tumore della politica, della povertà,<br />

della crisi economica … “; affrontiamo bene, così come le<br />

scoperte ci stanno insegnando, questa cellula impazzita, per<br />

cause interne o esterne all'organismo, che va a cercarsi compagnia<br />

per operare la devastazione; adottiamo un'alimentazione<br />

e uno st<strong>il</strong>e di vita corretti.<br />

Questo di Veronesi, oltre che un bel libro, è un manuale : …<br />

stiamo affrontando una malattia, non combattendo una magia,<br />

fiducia, quindi, verso chi ti cura, fai domande finchè non capisci,<br />

secondo, almeno, le tue possib<strong>il</strong>ità, non rassegnarti e qui ho<br />

ammirato l'energia che ho visto in altri ammalati, di Sclerosi<br />

multipla, negli incontri di Bovalino e di Rende.<br />

Nella Locride non ci sono caratterizzazioni oncologiche particolari<br />

: i tumori alla vescica si presentano di più nelle zone<br />

industriali, quelli ai polmoni dove si lavora in miniera, ma<br />

anche ii fumatori, che esistono a tutte le latitudini, farebbero<br />

bene a spaventarsi, quelli allo scroto insidiano gli spazzacamini.<br />

Ogni tanto, per <strong>il</strong> nostro comprensorio, si parla (…) di fare<br />

una ricerca sui tumori del sangue, <strong>il</strong> pensiero rivolto, ad esempio,<br />

alle discariche non controllate, ma qui torna impietoso <strong>il</strong><br />

discorso degli investimenti per la ricerca e per le strutture che<br />

mancano .<br />

Siamo al braccio di ferro ordinato dal Piano di Rientro, tanti<br />

ospedali sono alle prese con le carenze o la difficoltosa distribuzione<br />

del personale, di beni e servizi, tanti operatori, diciamolo,<br />

sono condizionati dalle prospettive di organizzazione<br />

del lavoro che i Piani Aziendali, da troppo tempo in allestimento,<br />

ancora non definiscono.<br />

Risulta condizionato, complessivamente, quello sforzo che<br />

sarebbe indispensab<strong>il</strong>e per contribuire a costruire fiducia verso<br />

<strong>il</strong> nostro sistema sanitario .<br />

<strong>La</strong> crisi economica, sociale e di credib<strong>il</strong>ità che investe l'Italia<br />

produce depressioni e stress - secondo Giuliano Ferrara allarmarsi<br />

molto significa peggiorare le cose- ma, almeno questosostiene<br />

Veronesi, non esiste prova scientifica che sono fattori<br />

che fanno insorgere <strong>il</strong> tumore, che si forma in un arco di tempo<br />

di diversi decenni, non dopo un trauma psichico.<br />

Che, comunque, fa pure male!<br />

Lettera a Giovanni Tizian<br />

Caro Giovanni Tizian, "...quello che non ho è la leggerezza dell'aurora<br />

attesa sulla spiaggia di Bovalino...<strong>il</strong> mio paese" è una frase bellissima<br />

e terrib<strong>il</strong>e allo stesso tempo.<br />

<strong>La</strong> conclusione del tuo intervento dal buonale (mix tra buonista e<br />

banale) Fazio e dall'intoccab<strong>il</strong>e Saviano è degna d'attenzione.<br />

Anche io come te, sono di Bovalino. <strong>La</strong> conosco la leggerezza di<br />

cui parli.<br />

Ha <strong>il</strong> colore dell'amicizia. É trasparente e senza f<strong>il</strong>tri, sta tra le<br />

capanne e le spiagge, i sorrisi e le passeggiate, <strong>il</strong> non prendersi<br />

troppo sul serio e <strong>il</strong> lavorare <strong>il</strong> giusto.<br />

Qui è celestiale, fuori dal mondo e dai tempi moderni, da fotografare<br />

e spedire ai palazzi della finanza. Senza vergognarsi di vivere<br />

a stento, vantandosi dei propri sorrisi.<br />

Sono certo, caro Giovanni, che tu in quella frase, intrisa di nostalgia<br />

e rassegnazione, ci hai messo <strong>il</strong> cuore. Però Gio, voglio pregarti<br />

di tornare qui, a farti raccontare questo paese da chi lo vive ogni<br />

giorno e quell'aurora ha la fortuna di non perdersela mai.<br />

Se tornassi, sono certo, nessuno te la negherebbe. Bovalino è un<br />

bel paese, e tu qui ci staresti benissimo, te lo prometto. Ci starebbero<br />

benissimo i tantissimi fratelli, amici e parenti che sono lonta-<br />

ni da qui, per scelte, troppo spesso, non loro.<br />

Ci sarebbe ancora più leggerezza con te qui e con tutti gli emigrati,<br />

per tutti noi: residenti, stanziali, quotidiani. E tutti insieme<br />

potremmo continuare ad aiutarlo questo posto, come fanno tantissimi,<br />

nonostante le criminalizzazioni che talvolta, nella tv dell'afflizione,<br />

supera la criminalità.<br />

I più grandi poeti hanno usato l'alba, l'aurora come metafora per<br />

un nuovo avvenire.<br />

<strong>La</strong> leggerezza, in questo momento, potrebbe davvero essere la<br />

nuova luce, però bisogna venire a vederla da vicino, sperimentarla,<br />

diffonderla. Smettendo di immaginarla e accogliendola<br />

completamente, nonostante le nuvole, che si sa,<br />

“vanno, vengono, ogni tanto si fermano e quando si fermano,<br />

sono nere come <strong>il</strong> corvo, sembra che ti guardano<br />

con malocchio ma certe volte sono bianche e corrono<br />

e prendono la forma dell'airone o della pecora o di<br />

qualche altra bestia... ma questo lo vedono meglio i<br />

bambini, che giocano a corrergli dietro per tanti<br />

metri.”<br />

Ti aspetto.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 20


HANNO COLLABORATO<br />

Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian<br />

Zimirri, Giuseppe Patamia,<br />

Alessandra Bev<strong>il</strong>acqua,Bruno<br />

Gemelli, Carmelo Carabetta,<br />

Valentina Elia, Antonio<br />

Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate,<br />

Giulio Romeo, Ilario<br />

Ammendolia, Sara<br />

Caccamo, Giuseppe<br />

Fiorenza, Daniele Mangiola,<br />

Sara Caccamo.<br />

SCIVE <strong>il</strong> direttore<br />

Le COLLABORAZIONI non precedute dalla<br />

sottoscrizione di preventivi accordi tra<br />

l’editore e gli autori sono da intendersi<br />

gratuite.<br />

FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla<br />

redazione, anche se non pubblicati, non<br />

verranno restituiti.<br />

I SERVIZI sono coperti da copyright diritto<br />

esclusivo di “la <strong>Riviera</strong> Editore” per tutto <strong>il</strong><br />

territorio nazionale ed estero.<br />

GLI AUTORI delle rubriche in cui si<br />

esprimono giudizi o riflessioni personali, sono<br />

da ritenersi direttamente responsab<strong>il</strong>i.<br />

PUBBLICITÀ<br />

Per richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl<br />

info 0964342679<br />

GLI INSERZIONISTI sono responsab<strong>il</strong>i dei marchi e dei loghi pubblicitari<br />

nei loro spazi, l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni<br />

di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dai<br />

legittimi proprietari.<br />

STAMPA: Master Printing S.r.l. - Modugno (BA)<br />

DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J.<br />

EDITORE - <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> S.r.l. Sede legale - Via dei Tigli, 27 - 89048 Siderno<br />

(RC) 0964383478<br />

ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane<br />

IL 5 MAGGIO NASCEVA KARL MARX<br />

Il 5 maggio 1818 nasce a Treviri Karl Marx. Muore nel 1883. Il suo<br />

nome è legato a Il manifesto del Partito comunista, lodato da<br />

Benedetto Croce per la sua prosa scint<strong>il</strong>lante, e al Il Capitale su cui<br />

continuano a misurarsi gli economisti di tutto <strong>il</strong> mondo. Più volte è<br />

stato messo in soffitta. Ma Karl Marx è l'unico f<strong>il</strong>osofo che sia stato<br />

capace di trascinare dietro di sé, nel suo nome, centinaia di m<strong>il</strong>ioni di<br />

uomini e donne.<br />

Se vi vien voglia di cliccare su Internet <strong>il</strong> nome di Marx, trovrete che<br />

egli viene dopo Cristo ma prima di Einstein e di Freud. Ogni anno<br />

dalla lontana Asia, dalla Cina, persino dal'Irak ove <strong>il</strong> Partito comunista<br />

vive in clandestinità giungono in visita al cimitero di Londra dove<br />

Marx giace pellegrini che chiedono di poter riposare accanto a lui. E<br />

di fronte alla crisi globale del capitalismo i maggiori tra gli economisti<br />

di scuola borghese suggeriscono di tornare alle ricette di Marx per<br />

uscire dalla crisi.<br />

Lettera del gruppo SiAmo Locri al Sindaco<br />

Signor Sindaco,<br />

sembrerebbe, secondo non meglio definib<strong>il</strong>i voci di corridoio,<br />

che la Sua amministrazione abbia intenzione di accantonare,<br />

se non proprio di annullare, l'edizione 2012 del<br />

Giugno Locrese.<br />

Noi di SiAmo Locri ci auguriamo che queste voci risultino<br />

infondate; ma, purtroppo, in mancanza di segnali positivi,<br />

pensiamo che la manifestazione sia stata messa da parte. In<br />

altri tempi già in questo periodo ci sarebbe stata la “estemporanea<br />

di pittura”. Invece, oggi tutto tace, è calato <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio.<br />

Locri è ridiventata una terra arida e desolata.<br />

Già nel 2011 la Sua amministrazione ha messo in atto un<br />

Giugno Locrese, sconcertante nella qualità e nei contenuti,<br />

su cui aleggiava un'atmosfera talmente lugubre da suggerirne<br />

uno spostamento di data al due di novembre per<br />

meglio rappresentarne <strong>il</strong> senso del nulla.<br />

E pensare che, in coincidenza con le ultime edizioni del<br />

Giugno Locrese, fino al 2010, <strong>il</strong> TG-UNO nazionale ne<br />

aveva dato notizia.<br />

Per la prima volta, dopo tanti anni bui, Locri si distingueva<br />

per la promozione di eventi culturali.<br />

Sembrava avere intrapreso la sana strada della rinascita culturale<br />

e <strong>il</strong> Giugno Locrese era diventato uno dei tanti<br />

momenti, forse <strong>il</strong> più significativo ma non certamente l'unico,<br />

di questo importante percorso.<br />

Noi di SiAmo Locri riteniamo che <strong>La</strong> Città di Locri non<br />

possa fare a meno della cultura. Lo esige la sua gloriosa storia,<br />

i circoli culturali, gli stessi cittadini che in essi si<br />

riconoscono. Locri è una città culturale, una città educativa,<br />

e vuole continuare ad esserlo. LA CULTURA NON HA<br />

UN COSTO, E' LA NON-CULTURA AD AVERE UN<br />

COSTO MOLTO ELEVATO PER LA SOCIETA'.<br />

Signor Sindaco, ci ripensi, <strong>il</strong> Giugno Locrese può tornare ad<br />

essere una manifestazione culturale di levatura nazionale;<br />

non la abbandoni. Tenga presente che a Locri non mancano<br />

le associazioni culturali disponib<strong>il</strong>i e in grado di gestire<br />

l'evento.<br />

L'Amministrazione Macri era riuscita a portare alla luce,<br />

dopo decenni di gestazione, <strong>il</strong> Palazzo della Cultura; <strong>il</strong> quale<br />

palazzo, insieme con l'istituendo Museo Civico nel nostro<br />

centro storico, sarebbe stato <strong>il</strong> cuore pulsante di una città<br />

viva: preciso punto di riferimento culturale per tutta la<br />

Locride. Lei, Signor Sindaco, piuttosto che puntare sulla<br />

rinascita del centro storico ha preferito dirottare i fondi<br />

stanziati dalla Regione Calabria (Assessorato alla Cultura)<br />

alla zona archeologica, distante dal centro tre k<strong>il</strong>ometri, per<br />

l'ampliamento del museo nazionale, regalando, di fatto, al<br />

Ministero del Beni Archeologici la somma di 1.200.000<br />

euro: complimenti.<br />

No Signor Sindaco, cosi' non va.<br />

“QUOUSQUE TANDEM ABUTERE PATIENTIA<br />

NOSTRA”.<br />

Se proprio non ce la fa, getti pure la spugna. Sarebbe un atto<br />

di coraggio, coerente con la sua onestà intellettuale, non un<br />

segno di debolezza. Sarebbe ricordato come <strong>il</strong> Sindaco che<br />

ha provato con impegno, ma non ce l'ha fatta. Ne uscirebbe<br />

a testa alta. L'unico dissesto sarebbe quello culturale.<br />

SiAmo LOCRI<br />

Tutte<br />

le news su<br />

KAPPADUE di RUGGERO CALVANO<br />

Le vede le case, la strada, <strong>il</strong><br />

bosco, l'acqua? Se la montagna<br />

ha ancora un barlume di<br />

vita non è perché glielo ha<br />

dato lei da Roma. Né lei né<br />

quelli come e prima di lei.<br />

Qui lo Stato si è dato da fare<br />

per spopolare <strong>il</strong> territorio, le<br />

istituzioni repubblicane si<br />

sono impegnate ad annullare<br />

ogni conoscenza storica, artigianale,<br />

ambientale e agropastorale,<br />

creando lavori inut<strong>il</strong>i<br />

e parassitari. Nessuno c'è mai<br />

stato quando i monti avevano<br />

bisogno. E l'Aspromonte è<br />

sopravvissuto agli oltraggi<br />

dell'uomo, ce l'ha fatto per<br />

forza sua e per fatto di pochi<br />

che l'hanno amato, vissuto in<br />

solitudine e difeso per quanto<br />

hanno potuto dagli incendi,<br />

dai disboscamenti, dalle<br />

speculazioni, dalle occupazioni.<br />

L'hanno difeso in base alle<br />

loro forze e avrebbero voluto<br />

fare di più e meglio. Lei non<br />

lo sa ministro, non lo sa neppure<br />

lei governatore e nemmeno<br />

lei signor <strong>La</strong>ganà. Ma<br />

qui la gente ha dato l'anima<br />

perché l'Aspromonte fosse<br />

aperto e fruib<strong>il</strong>e a tutti. In<br />

tanti, dei pochi, hanno predicato<br />

nel deserto per lanciare<br />

allarmi, fare progetti, portare<br />

e accogliere persone. Voi non<br />

c'eravate, come non c'era<br />

stato nessuno prima di voi.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

VENGA A KAMBUSA<br />

MINISTRO CLINI<br />

Voi che arrivate solo per<br />

prendere decisioni, per riempire<br />

caselle e dividere poteri.<br />

L'Aspromonte non è un massiccio<br />

qualunque, rappresenta<br />

l'anima della Calabria<br />

meridionale. L'anima non la<br />

si assegna, se ne ha riguardo.<br />

E la montagna non è di<br />

Roma né di Reggio o Locri.<br />

L'Aspromonte è di chi lo<br />

ama e lo rispetta e nessuno<br />

deve avere l'arroganza di<br />

decidere del suo futuro senza<br />

consultare la sua gente. <strong>La</strong><br />

montagna non è una voce di<br />

b<strong>il</strong>ancio munita di corredo<br />

economico, è una natura<br />

quasi intatta, un insieme di<br />

piante animali e persone che<br />

vive unito da sempre. Chi ve<br />

ne fa parte sa cosa e chi gli<br />

serve. Se foste animati da<br />

sana passione ci verreste. Se<br />

la politica avesse in se una<br />

ragione e non la logica dell'occupazione<br />

capirebbe che<br />

<strong>il</strong> feudalesimo non è più di<br />

moda e al territorio darebbe<br />

l'ascolto che gli spetta. I miei<br />

fetenti sanno che diffic<strong>il</strong>mente<br />

vedranno da queste parti<br />

le vostre facce. Faranno da<br />

soli come hanno sempre<br />

fatto, ma un montanaro<br />

uguale al precedente lo accoglierebbero<br />

con la stessa<br />

gioia.<br />

www. larivieraonline.com<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 21


DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 22


Sport<br />

<strong>La</strong> Juventus è da 10 e lode: miglior difesa del<br />

campionato, squadra imbattuta, miglior gioco<br />

in campo e senza un vero attaccante. Una stagione<br />

memorab<strong>il</strong>e. L’Udinese si merita un bel<br />

10 senza lode: si sono confermati per <strong>il</strong> secondo<br />

anno di f<strong>il</strong>a la partecipante alla prossima<br />

Champions League. Complimenti a Guidolin<br />

e Totò Di Natale che si fà notare in ogni circostanza.<br />

Atalanta e Catania voto 9: l’Atalanta ha<br />

giocato la stagione più diffic<strong>il</strong>e della sua storia,<br />

nonostante la vicenda calcio scommesse che le<br />

è girata intorno con tanta paura ed una penalizzazione<br />

di -6 punti sono riusciti ad arrivare a<br />

46 punti (in realtà 52) anche grazie ai gol di<br />

Denis e le magie di Schelotto. Mentre <strong>il</strong><br />

Catania di Montella è andato molto vicino<br />

all’Europa League. Bologna, Parma e Siena<br />

voto 8: la salvezza sembrava lontana con Bisoli<br />

che non è riuscito a far girare <strong>il</strong> Bologna, poi è<br />

arrivato <strong>il</strong> profeta Pioli e ha dato un volto<br />

nuovo ai rossoblu, trovando dei veri fuori classe<br />

in Diamanti e Ramirez che non si erano<br />

espressi al massimo fino a metà stagione. Il<br />

Parma invece riesce con Donadoni a raggiungere<br />

un record storico per la società, le 7 vittorie<br />

di f<strong>il</strong>a, ad inizio stagione al Parma di<br />

Colomba mancava qualcosa ovvero far esplodere<br />

tutta la grinta e la rabbia della squadra e<br />

soprattutto di un Giovinco da Nazionale e così<br />

arriva sulla panchina Donadoni che riesce in<br />

grandi imprese e far vedere un gioco all’insegna<br />

dell’attacco. Il Siena neopromossa riesce a<br />

salvarsi senza troppe preoccupazioni, grande<br />

organizzazione e bel gioco e poi c’è quel fenomeno<br />

di Mattia Destro che realizza 12 reti alla<br />

prima stagione da titolare. <strong>La</strong>zio e Chievo voto<br />

7: per la <strong>La</strong>zio arriva un 4° posto, <strong>il</strong> Chievo è<br />

ormai una realtà della serie A. Cagliari 6: conosciamo<br />

tutti <strong>il</strong> presidente Cellino alla ricerca<br />

sempre sul mercato di giocatori molto dubbi<br />

ma come sempre decisivi come Thiago Ribeiro<br />

e Ibarbo e poi <strong>il</strong> decisivo Pin<strong>il</strong>la preso a gennaio<br />

e scaricato dal Palermo, l’unico problema di<br />

questo Cagliari i cambi di panchina, Donadoni<br />

è stato scaricato in estate, Ficcadenti è stato<br />

sostituito da Ballardini per poi ritornare alla<br />

fine della stagione , in poche parole non moltissime<br />

emozioni ma la salvezza è arrivata. M<strong>il</strong>an,<br />

Lecce, Napoli e Novara voto 5: al M<strong>il</strong>an quest’anno<br />

vanno m<strong>il</strong>le rimpianti e m<strong>il</strong>le infortuni,<br />

<strong>il</strong> Lecce forse meritava un voto più alto ma<br />

visto la retrocessione ho preso una via di<br />

mezzo, complimenti per <strong>il</strong> girone di ritorno che<br />

con una grandissima cattiveria e disperazione<br />

guidata da Serse Cosmi avrebbe meritato qualcosa<br />

di più, invece voglio dare un 10 alla tifoseria<br />

del Lecce che nonostante la retrocessione<br />

ha applaudito in piedi la squadra. Il Napoli ha<br />

avuto una stagione sim<strong>il</strong>e a quella del M<strong>il</strong>an<br />

ovvero sfortuna ed errori a raffica, doveva essere<br />

la stagione del cambio di qualità e invece<br />

basta vedere la partita col Bologna per buttare<br />

via <strong>il</strong> terzo posto, in Champions mancava l’esperienza<br />

è stato un peccato uscire con <strong>il</strong><br />

Chelsea. Il Novara era davvero diffic<strong>il</strong>e che si<br />

salvasse considerando che la maggior parte<br />

della rosa è uguale a quella dell’impresa partita<br />

dalla Prima Divisione fino alla promozione<br />

storica della serie A, non è servita l’esperienza<br />

di Mascara e Caracciolo. Palermo e Roma<br />

hanno un 4,5: <strong>il</strong> Palermo ha impostato <strong>il</strong> campionato<br />

nel peggiore dei modi, colpa del presidente<br />

Zamparini che dopo la partenza di<br />

Nocerino, Pastore e Sirigu non organizza la<br />

squadra e cambia, come al solito, troppi allenatori,<br />

da Pioli, esonerato e poi richiamato, a<br />

Bortolo Mutti a Devis Mangia, troppa confusione<br />

ed ora che succederà? <strong>La</strong> Roma americana<br />

non ha espresso proprio quello che voleva<br />

dire a inizio stagione, <strong>il</strong> progetto Luis<br />

Enrique è già finito ed ora Baldini e Sabatini<br />

Le pagelle<br />

della Serie A<br />

cosa si inventeranno? Bisogna ringiovanire la<br />

squadra e trovare giocatori che sposano <strong>il</strong> progetto<br />

di questa Roma che vuole vincere ma che<br />

quest’anno non raggiunge neanche l’Europa<br />

League. Inter, Fiorentina e Genoa 4: l’Inter<br />

deve ringraziare la cura Stramaccioni altrimenti<br />

anche l’Europa League sarebbe stata un<br />

miraggio, quest’anno hanno sbagliato tutti,<br />

dalla dirigenza, agli allenatori a finire alla squadra<br />

(tranne M<strong>il</strong>ito). <strong>La</strong> Fiorentina ha vissuto<br />

nel caos più totale fino a tre giornate dal termine<br />

del campionato, ad inizio campionato c’è<br />

stato <strong>il</strong> caso Mihajlovic confermato ma odiato<br />

dai tifosi, G<strong>il</strong>ardino voleva andare via ma non è<br />

stato venduto subito poi dopo Mihajlovic è<br />

arrivato Delio Rossi che oltre le clamorose vittorie<br />

in casa del M<strong>il</strong>an e della Roma, ci ricorderemo<br />

di lui per <strong>il</strong> fattaccio con Ljajic , ma della<br />

Fiorentina ci ricorderemo un’annata buttata al<br />

vento. Il Genoa si salva ma non erano questi i<br />

piani, si parlava di campionato tranqu<strong>il</strong>lo e<br />

sogni europei visto anche la campagna acquisti<br />

di questa estate e di gennaio con l’arrivo di<br />

G<strong>il</strong>ardino, ma anche qui la piazza è caldissima<br />

e gli allenatori vengono esonerati uno dopo<br />

l’altro.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

“Antò, fa caldo”<br />

MASSIMO PETRUNGARO<br />

Per Antonio, Massim<strong>il</strong>iano, Andrea e tutti<br />

gli altri, sarà una calda estate di calciomercato.<br />

Saranno più di tre mesi in cui -<br />

Europei permettendo - le trattative si susseguiranno<br />

a vista d'occhio, dove un giorno<br />

sentiremo una cosa e <strong>il</strong> giorno dopo<br />

avremo la pronta smentita. E non è banale<br />

affermare che mai come quest'anno<br />

alcune squadre più delle altre avranno gli<br />

occhi puntati addosso. Anche la Juventus<br />

fresca campione d'Italia dovrà approntare<br />

qualche miglioria alla rosa, per avere una<br />

panchina di qualità e soprattutto per<br />

poter competere al meglio nella<br />

Champions. Quest'anno <strong>il</strong> non aver avuto<br />

impegni <strong>il</strong> mercoledì ha fac<strong>il</strong>itato molto la<br />

squadra di Conte specialmente sul piano<br />

fisico (vedi Pirlo), quindi Agnelli dovrà<br />

mettere mano al portafoglio. Si cerca una<br />

punta, un vice Pirlo per l'appunto e un<br />

attaccante di fascia. Prematuro ora fare<br />

nomi, se ne leggono fin troppi. E se la<br />

Juventus ha bisogno di qualche ritocco, di<br />

una vera e propria rifondazione, fatta con<br />

raziocinio però, hanno bisogno le m<strong>il</strong>anesi.<br />

Il M<strong>il</strong>an, come abbiamo visto, ha finito<br />

la stagione in affanno. Sono andati via cinque<br />

senatori (Inzaghi, Nesta, Gattuso,<br />

Zambrotta, Seedorf) oltre a Van Bommel.<br />

Per numero, ma anche per qualità, vanno<br />

sostituiti. Certi Montolivo e Traoré,<br />

potrebbero arrivare Acerbi, Ogbonna e i<br />

“soliti” Tevez e Balotelli. Capitolo Inter. Il<br />

vero acquisto è stato già fatto: Andrea<br />

Stramaccioni in panchina. Una scommessa<br />

con la S maiuscola. Nonostante alleni i<br />

nerazzurri, chiedergli subito lo scudetto<br />

sarebbe sbagliato. Società e tifosi si mettano<br />

l'anima in pace. Dovrà fare meglio di<br />

quest'anno (piazzarsi terzo sarebbe <strong>il</strong><br />

“suo” scudetto) e per quello che ha fatto<br />

vedere, per dirla alla De Gregori, <strong>il</strong><br />

“ragazzo si farà”. Si è visto una parvenza<br />

di gioco, ha le idee chiare, ha ricompattato<br />

uno spogliatoio triste e allo sbando.<br />

Arrivi e partenze in casa Inter saranno<br />

fondamentali. Servono almeno due elementi<br />

per reparto e altrettanti dovranno<br />

andar via. Toccherà poi al tecnico romano<br />

trovare la quadratura del cerchio. Anche<br />

nella capitale si muoverà qualcosa. Il progetto<br />

di Luis Enrique è fallito miseramente.<br />

Ora si attende Montella, spettacolare<br />

sì ma concreto. A Formello invece, la conferma<br />

o meno di Reja aprirà nuovi scenari.<br />

Klose è stato determinante, ma da solo<br />

non può bastare. Nelle ultime ore si è parlato<br />

di Pazzini e di Zarate che non sarà<br />

riscattato dall'Inter. Sotto <strong>il</strong> Vesuvio invece<br />

sembra ci si sia rassegnati alla partenza<br />

di <strong>La</strong>vezzi direzione Psg o Inter. Il Pocho<br />

sarà sostituito. Da chi? Forse Pazzini,<br />

forse Giovinco, o chissà.<br />

“Antò, fa caldo”<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 23


A proposito<br />

di...<br />

Sport<br />

SERIE D<br />

Hinterreggio<br />

E' stata la compagine che più di tutte ha<br />

creduto alla vittoria finale, e così è<br />

stato. Quando si dice che <strong>il</strong> progetto a<br />

lungo termine paga, quello del presidente<br />

Pellicanò ha veramente sorpreso tutti. Lui si<br />

era prefisso che in cinque anni la sua squadra<br />

giocasse nel campionato professionistico,<br />

ma con l'inserimento di giocatori del calibro<br />

di Franceschini e Vicari, atleti che fini<br />

all'anno scorso m<strong>il</strong>itavano in club di serie B<br />

e C, e con la guida tecnica affidata al Mister<br />

DeMaria ha anticipato di qualche anno questo<br />

bellissimo sogno. Ora la città di Reggio<br />

ha due squadre nel calcio che conta, la<br />

Reggina del presidente Foti e l'Hinterreggio<br />

del vulcanico Pellicanò, che a sentir lui allestirà<br />

una squadra di tutto rispetto.<br />

Auguri<br />

VOTO 10<br />

Valle Grecanica<br />

Nessuno all'inizio di questa stagione si<br />

aspettava questo triste ep<strong>il</strong>ogo della<br />

squadra M<strong>il</strong>itese. <strong>La</strong> società dopo lo<br />

splendido campionato della scorsa stagione,<br />

pensava che con qualche inserimento di<br />

qualità si potesse aspirare a qualcosa di più.<br />

Non è stato così, i nuovi non sono stati all'altezza,<br />

e la cessione del bomber<br />

Zampaglione, è stata fatale al team guidato<br />

da Mister Dima Ruggiano, , poi sostituito<br />

dall'ex giocatore della Reggina Giovanni<br />

Morabito nelle ultime partite del campionato.<br />

Nei corridoi si dice che <strong>il</strong> prossimo anno <strong>il</strong><br />

presidente Morisano riporterà la squadra a<br />

Bagaladi, e di ricominciare da lì un ambizioso<br />

progetto.<br />

VOTO 5<br />

Interpiana<br />

Stesso discorso della Valle Grecanica,<br />

anche qui la situazione è precipitata in<br />

modo inconsapevole. Niente faceva<br />

pensare ad un fallimento del genere. Dopo<br />

aver disputato la prima parte del campionato<br />

in piena tranqu<strong>il</strong>lità, nel girone di ritorno<br />

le cose si sono stravolte. Hai giocatori non<br />

veniva corrisposto <strong>il</strong> rimborso spese, quindi<br />

c'è stato anche qualche abbandono, non<br />

c'era un campo dove allenarsi in modo adeguato,<br />

e tanto meno quello dove giocare la<br />

domenica, quindi era un peregrinare di volta<br />

in volta. Infine <strong>il</strong> cambio di allenatore non ha<br />

dato i risultati sperati.<br />

VOTO 4<br />

Karate: Vincenzo Figliomeni è l’atleta dell’anno<br />

In occasione delle celebrazioni per <strong>il</strong> “Cinquantesimo anno di fondazione<br />

dell'AICS” è stato consegnato <strong>il</strong> premio “Atleta dell'anno 2012”. A Bologna<br />

presso l'Hotel Holiday Inn, la Direzione Nazionale dell'AICS ha organizzato<br />

una bella cerimonia durante la quale, <strong>il</strong> giovane Vincenzo Figliomeni,<br />

direttamente dal presidente Nazionale Bruno Molea ha ricevuto l'ambito<br />

LE PAGELLE DI FRANCESCO CRIACO<br />

Fine campionato. Il punto<br />

Gioiosa Jonica<br />

Proviamo per un attimo a lasciar perdere<br />

la prima parte del torneo per <strong>il</strong> Gioiosa<br />

Jonica, a questo punto parleremmo di un<br />

altro campionato, di vertice<br />

sicuramente,dopo aver disputato un<br />

girone di ritorno alla pari della capolista<br />

Catona. Sicuramente <strong>il</strong> cambio della guida<br />

tecnica ha ristab<strong>il</strong>ito i veri valori della<br />

squadra, costruita dalla società con<br />

propositi di primato, o perlomeno da<br />

playoff, non solo da partecipante. Mister<br />

S<strong>il</strong>vano ha saputo dare quella sicurezza<br />

necessaria che mancava ai ragazzi, e con la<br />

sua lunga esperienza in questa categoria,<br />

che lo contraddistingue, è riuscito a cambiare<br />

volto alla squadra gioiosana.<br />

VOTO 7<br />

PROMOZIONE<br />

Marina di Gioiosa<br />

Oramai da parecchi anni <strong>il</strong> Marina è una<br />

vera realtà nel campionato di Promozione.<br />

L'anno passato i giallorossi hanno disputato<br />

con merito i playoff, quest'anno per un<br />

niente non è riuscita a ripetersi, ma stiamo<br />

tranqu<strong>il</strong>li che <strong>il</strong> prossimo anno ci riproverà<br />

ancora, senza trascurare la possib<strong>il</strong>ità di<br />

vincerlo direttamente <strong>il</strong> torneo, senza passare<br />

dagli spareggi. I tifosi lo sperano, oramai<br />

da diversi anni manca l'Eccellenza da<br />

queste parti, e si augurano che la società<br />

con qualche sacrificio in più possa allestire<br />

una squadra ancor più competitiva per <strong>il</strong><br />

salto di categoria.<br />

VOTO 7<br />

ECCELLENZA<br />

Bovalinese<br />

Non è stata una sorpresa la fallimentare<br />

annata della Bovalinese, ne era<br />

consapevole anche la dirigenza, che<br />

questa sarebbe stata l'ultima stagione in questa<br />

categoria per gli amaranto del presidente<br />

Orlando. Peccato per i tifosi che hanno<br />

continuato a sostenere i propri beniamini<br />

anche dopo la certezza della retrocessione,<br />

incitandoli a farsi onore con i più attrezzati<br />

avversari.<br />

Ora bisogna capire quel che si vuol fare con<br />

<strong>il</strong> prossimo anno, allestire una formazione<br />

degna di questa squadra gloriosa o continuare<br />

con i giovani e valorizzarli per un prossimo<br />

futuro.<br />

VOTO 4<br />

Brancaleone<br />

Anche la matricola Brancaleone ha<br />

raggiunto <strong>il</strong> suo principale obiettivo,<br />

cioè la permanenza nel campionato<br />

di Eccellenza. Era la prima volta nella sua<br />

storia calcistica che <strong>il</strong> Brancaleone disputava<br />

questo torneo, anche per la maggior parte<br />

dei suoi atleti è stato un esordio, e si è comportato<br />

molto bene. E' un squadra formata<br />

da molti giovani, e alcuni di essi si sono messi<br />

veramente in mostra, come Vita per esempio,<br />

oppure come Macrì Morabito, senza<br />

dimenticare <strong>il</strong> portiere diciassettenne<br />

Ferraro. Ragazzi che la prossima stagione<br />

possono fare decisamente meglio dopo l'esperienza<br />

di quest'anno.<br />

VOTO 6<br />

Siderno<br />

Il campionato è appena finito e <strong>il</strong> Siderno<br />

può tirare un sospiro di sollievo. È stato<br />

un torneo strano per la squadra tanto<br />

cara al presidente Salerno, anche se alla fine<br />

si è riusciti a raggiungere la salvezza, obiettivo<br />

principale della società.<br />

Ma quanta sofferenza, a un certo punto nessuno<br />

credeva più a questo miracolo, poi con<br />

<strong>il</strong> cambio di allenatore e con qualche calciatore<br />

acquistato in autunno, la squadra è riuscita<br />

piano pianino a tirarsi fuori dal pericolo<br />

retrocessione e regalare ai propri sostenitori<br />

la permanenza in questa categoria.<br />

VOTO 6<br />

Roccella<br />

Mettiamo in chiaro una cosa sulla<br />

realtà di questa squadra, <strong>il</strong> sottoscritto<br />

è stato accusato da qualche<br />

lettore di accanimento verso questa società,<br />

atleti compresi, senza valutare bene quello<br />

che si voleva dire veramente. Vi sembrerà<br />

strano ma io sono un tifoso del Roccella e<br />

nel mio cuore speravo che questa squadra<br />

raggiungesse gli obiettivi che quel grande<br />

Presidente si merita. Purtroppo le cose sono<br />

andate diversamente e, carissimo lettore Le<br />

posso assicurare che i veri tifosi del Roccella<br />

se ne fregano anche del secondo posto in<br />

classifica, poiché la squadra è stata costriuta<br />

non per vincerlo questo campionato, ma per<br />

stravincerlo.<br />

VOTO 7<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 24


iconoscimento. L'atleta in forza al Centro Studi Karate presieduto dal M°<br />

Vincenzo Ursino in precedenza aveva conquistato due titoli mondiali nelle<br />

specialità “KATA” e “FORME CON ARMI”. Grande la soddisfazione<br />

espressa dal Presidente del CP di Reggio Calabria nonché Consigliere<br />

Nazionale dell'AICS presente all'evento, <strong>il</strong> dott. Arturo Nastasi, che dopo<br />

essersi complimentato con lo stesso atleta ha speso parole di elogio per i<br />

risultati conseguiti negli anni dal Centro Studi Karate.<br />

Siderno ospita<br />

i giochi<br />

della gioventù<br />

Si terranno a Siderno, mercoledì 23 maggio, i noti Giochi della<br />

Gioventù. <strong>La</strong> finale provinciale si svolgerà allo stadio “Raciti”<br />

della città. 26 scuole partecipanti, 70 alunni per ciascuna scuola,<br />

circa 2000 gli atleti. Precisa <strong>il</strong> vicesindaco di Siderno, Pietro<br />

Sgarlato: «Siamo riusciti a portare i Giochi grazie al suggerimento<br />

del delegato provinciale del Coni, Salvatore Papa, che ci ha<br />

prospettato questa possib<strong>il</strong>ità. L'ufficialità è arrivata un mese fa».<br />

L'assessore allo sport, Maurizio Baggetta, aggiunge: «Siderno<br />

merita questa giornata, Siderno era <strong>il</strong> centro sportivo di tutta la<br />

provincia. I giochi non vogliono essere una competizione tra<br />

ragazzi, ma un'occasione per stare insieme. Una giornata di sport<br />

puro».<br />

IN BREVE<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

“Regalati un sogno”<br />

A M<strong>il</strong>ano Marittima <strong>il</strong> 12 maggio si è tenuta la COPPA CAMPIONI, <strong>il</strong> trofeo più<br />

ambito a livello nazionale, nei favolosi locali del Grand Hotel Gallia di M<strong>il</strong>ano<br />

Marittima (Ravenna). L'evento, tanto atteso dai burrachisti accorsi da tutta Italia, è<br />

stato aperto con l'alzabandiera ufficiale della F.I.Bur, per <strong>il</strong> suo ingresso nel C.O.N.I.,<br />

e con l'inno cantato da Baldan Bembo: “Il burraco è”. Nel girone A ha partecipato<br />

Francesco Ruso, del Gruppo Burraco YMCA di Siderno, che si è classificato al 16°<br />

posto su 78, mentre al Torneo by night si è meritato un ottimo 6° posto.<br />

Campioni del 2012 una coppia dell'ASD di Pesaro<br />

Coppa dei<br />

Campioni<br />

2012<br />

F.I.Bur<br />

A M<strong>il</strong>ano Marittima <strong>il</strong> 12 maggio si è tenuta<br />

la COPPA CAMPIONI, <strong>il</strong> trofeo più ambito a<br />

livello nazionale, nei favolosi locali del Grand<br />

Hotel Gallia di M<strong>il</strong>ano Marittima (Ravenna).<br />

L'evento, tanto atteso dai burrachisti accorsi<br />

da tutta Italia, è stato aperto con l'alzabandiera<br />

ufficiale della F.I.Bur, per <strong>il</strong> suo<br />

ingresso nel C.O.N.I., e con l'inno cantato da<br />

Baldan Bembo: “Il burraco è”. Nel girone A<br />

ha partecipato Francesco Ruso, del Gruppo<br />

Burraco YMCA di Siderno, che si è classificato<br />

al 16° posto su 78, mentre al Torneo by<br />

night si è meritato un ottimo 6° posto.<br />

Campioni del 2012 una coppia dell'ASD di<br />

Pesaro<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 25


DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 26


Biblioteca Meridionalista<br />

L’INIZIATIVA. Una casa per le penne<br />

Scrivere dall’Aspromonte GIOACCHINO CRIACO<br />

S<br />

crivere dell'Aspromonte, del<br />

FRANCESCO DE FILIPPO<br />

Amici, colleghi,questa lettera<br />

è un invito e un appello a<br />

intellettuali, artisti, case editrici...Vuol<br />

nascere ad Africo<br />

- sì, proprio “quell”'Africo, in<br />

Aspromonte - la prima residenza italiana<br />

per scrittori.<br />

Sul modello di Francia, Spagna e altri<br />

Paesi, un tetto viene gratuitamente<br />

messo a disposizione di scrittori che<br />

vogliano trascorrervi un periodo di<br />

tempo per dedicarsi al proprio lavoro<br />

e, perché no, scrivere (anche ma non<br />

obbligatoriamente) del luogo dove<br />

sono ospiti.<br />

Mancava in Italia una struttura di questo<br />

tipo, vorrebbe pensarci un gruppo<br />

di persone della Calabria nuova, di<br />

quella che non sopporta la 'ndrangheta,<br />

la massoneria o la corruzione, che è<br />

stanca di elencare i mali calabresi. E<br />

dunque questo è un invito per chiunque<br />

voglia approfittare di tale possib<strong>il</strong>ità.<br />

Ma è anche un appello a impegnarsi a<br />

farlo per <strong>il</strong> grande significato simbolico<br />

che ha questa operazione: <strong>il</strong> senso di<br />

un desiderio di ricucitura tra Nord e<br />

Sud.<br />

Estintasi la lunga ondata del brianzolo<br />

Berlusconi che si è portato via le giuste<br />

litanie e lamentele, messa in crisi la<br />

Lega con <strong>il</strong> suo carico di odio, xenofobia<br />

e discriminazioni, <strong>il</strong> Paese ha oggi<br />

bisogno di pace e di unità; di s'engager,<br />

Cerimonia degli addii<br />

di impegno.<br />

Il ruolo degli intellettuali in questo<br />

senso è importante, se non fondamentale,<br />

per contribuire a indicare, e magari<br />

realizzare, quello che Edgar Morin<br />

definisce un “nuovo umanesimo”,<br />

tanto più urgente viste le difficoltà economiche<br />

e tanto più pressante per <strong>il</strong><br />

nostro Paese, ancor più d<strong>il</strong>aniato dopo<br />

la discesa dei leghisti; dai luoghi comuni<br />

prima ancora che dai fatti.<br />

Una residenza per scrittori non è che<br />

un piccolo evento, non basterà certo a<br />

risolvere i problemi, non darà nuovo<br />

equ<strong>il</strong>ibrio al Paese, ma qualcosa<br />

potrebbe dirla se diventasse - proprio<br />

dal Sud - un megafono, una voce di<br />

tutti gli italiani: alti e bassi, bianchi e di<br />

colore, di est e di ovest. Per questo l'obiettivo<br />

è di convogliare intorno a questa<br />

iniziativa energie fresche, volitive,<br />

oneste. Non ci sono scopi commerciali<br />

o pubblicitari, occulti o politici ma solo<br />

quello di stimolare le risorse buone del<br />

territorio, di connetterle con altre,<br />

ugualmente sane, di altri luoghi.<br />

L'appello dunque è a tutti, ma un po'<br />

più pressante a quegli intellettuali, quegli<br />

scrittori e artisti celebri; non per<br />

discriminazione (appunto) ma perché<br />

NICOLA<br />

BRIGUGLIO,<br />

UN UOMO CHE NON<br />

MUTÒ BANDIERA<br />

CAMPUSA CITY, un borgo che ha sfidato <strong>il</strong> tempo, abbandonato dalla stupidità<br />

degli uomini oggi rinasce per dare un posto nel mondo agli spiriti puri.<br />

Sospeso tra l'Amazzonia e l'Aspromonte, a metà fra un tempio Azteco e un<br />

santuario cristiano, risorge attraverso l'impegno di chi vorrà starci<br />

la loro voce si sente fino a un po' più<br />

lontano.<br />

Dietro questa iniziativa non c'è che un<br />

gruppo di abitanti di Africo organizzatosi<br />

in una sorta di comune che sta tentando<br />

di rivivificare <strong>il</strong> paese dopo che<br />

negli anni 50 furono costretti a lasciare<br />

la montagna e riversarsi sul litorale,<br />

come tanti altri piccoli centri<br />

dell'Aspromonte.<br />

Oggi questo gruppo è impegnato a<br />

recuperare semine e terreni, a rispolverare<br />

tradizioni e costumi, a stimolare<br />

una r<strong>il</strong>ettura della storia dell'Italia per<br />

sfatare i soliti luoghi comuni su Nord e<br />

Sud, senza per<br />

questo sottacere<br />

le responsab<strong>il</strong>ità<br />

di alcuno da<br />

questo o quel<br />

lato del<br />

Volturno.Come<br />

ha scoperto Paolo Rumiz quando ha<br />

attraversato l'Aspromonte a piedi, da<br />

solo e senza farsi annunciare, lo scorso<br />

anno.<br />

Per fare questo c'è bisogno di creare<br />

attenzione, da qui l'idea di presentare,<br />

ottenute le adesioni, “la casa per gli<br />

scrittori” con una piccola grande festa<br />

alla quale saranno invitati intellettuali,<br />

giornalisti, artisti, maitre à penser.<br />

Occorrono adesioni ed occorrono presenze,<br />

alla festa prima e alla residenza<br />

poi. In entrambi i casi chi accetterà non<br />

dovrà che sobbarcarsi delle spese di<br />

viaggio.<br />

Ad Africo Africo<br />

Antica la prima<br />

residenza italiana per scrittori<br />

sul modello francese e spagnolo<br />

<strong>La</strong>scia un ricordo fermo e sicuro Nicola Briguglio, che se ne è andato a 70<br />

anni, dopo tre anni di duro cimento contro <strong>il</strong> morbo, che ne insidiava <strong>il</strong><br />

corpo e , per maggiore dolore, lasciava limpida la mente. Ci sono di queste<br />

malattie schifose. Il paese tutto lo ha onorato, sf<strong>il</strong>ando ininterrottamente<br />

per due giorni per la camera ardente allestita dall'Amministrazione comunale<br />

di Saline Joniche, , e di Salne Joniche , dove nacque, visse, operò,fece<br />

del bene, Nicola Briguglio era stato sindaco per ben tre volte. Lo ha onorato<br />

<strong>il</strong> movimento democratico e progressista. Lo hanno onorato i dirigenti<br />

socialisti del Melitese e i Comunisti Italiani dell'intera Calabria, che con<br />

Lui perdono un quadro dirigente importante. Uno che ebbe sempre fede.<br />

Una fede radicata nelle leggi scientifiche del marxismo, avvalorate dal cristianesimo<br />

che guarda al trionfo del vero, del bene, del bello. Si scrivono<br />

tante cose sugli oltrepassati. Ma di pochi, e non solo in Calabria, si potrà<br />

dire quello che noi ora diciamo di Nicola Briguglio: non mutò mai<br />

bandiera. Non importa che fosse rossa. Importa che la sua bandiera è stata<br />

la bandiera dell'uomo integrale dell'umanesimo, del meridionalista senza<br />

pentimento, del combattente senza indugi. Cioè, la bandiera della moralità.<br />

Raccontare <strong>il</strong> sud<br />

meridione d'Europa. Farlo dal<br />

suo interno vivendo <strong>il</strong> massiccio<br />

calabrese e raccontandolo per come<br />

lo si vede. Dare l'opportunità chiedendone<br />

l'impegno, a chi voglia farlo,<br />

di starci in Aspromonte e riportare<br />

senza mediazioni le sensazioni che<br />

trasmette. L'idea è semplice, nasce da<br />

discussioni che hanno messo in evidenza<br />

la conoscenza limitata che si ha<br />

della nostra terra e l'esigenza forte di<br />

far conoscere un mondo antico che<br />

sopravvive ai tempi e che magari è<br />

altro rispetto agli stereotipi che lo<br />

disegnano. L'offerta non parte da istituzioni,<br />

enti, organizzazioni. Viene da<br />

quei pochi che l'Aspromonte hanno<br />

continuato a viverlo e ad amarlo, che<br />

sentono la nostra montagna come un<br />

luogo appartenente a tutti e da aprire<br />

agli altri. E poco è quello che si offre,<br />

un letto, un tetto e un piatto. Un<br />

mondo da scoprire, una natura ai primordi<br />

nel cuore di un continente<br />

delle industrie e delle banche.<br />

L'appello a venire in Aspromonte<br />

parte così, con una lettera che sarà<br />

inviata a chi si conosce e da questi ad<br />

altri senza preclusioni o vincoli. Un<br />

invito aperto a tutti e una richiesta di<br />

sostegno rivolta a tutti, a chi vuol metterci<br />

l'impegno, a chi vuole ingaggiarsi<br />

in qualcosa di concreto o semplicemente<br />

abbia voglia di conoscere<br />

andando oltre gli ologrammi e i sentieri<br />

tracciati dagli altri.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 27


Parlando di...<br />

Cultura e società<br />

Il nuovo libro di:<br />

Giuseppe Fiorenza<br />

Il paese del maloccchio<br />

“Devi andare a vedere da vicino. Magari la terra<br />

conserva qualche traccia, la terra non perde la<br />

memoria come noi, forse potremo scoprire perché<br />

siamo arrivati al punto di essere indifferenti<br />

al dolore, lo capirai quando sarai nel paese e<br />

vedrai cosa fanno le persone, come parlano,<br />

quanto sparlano.”<br />

E' Orfeo stesso, suo padre, che spinge J. a partire<br />

da Torino, dove è nato, ad andare giù in<br />

Calabria, a Sideris, <strong>il</strong> paese di suo padre. E' lì che<br />

deve andare a cercare <strong>il</strong> perché ha rischiato di<br />

non venire al mondo. Ed è lì che la nonna dovrà<br />

trapassargli <strong>il</strong> “servizio”, la formula antica che<br />

serve a “sciumare”, a togliere <strong>il</strong> malocchio. Ne è<br />

pieno Sideris, di malocchio; diffusissimo tra i<br />

suoi abitanti. -Ma <strong>il</strong> malocchio avvolge solo<br />

Sideris o è metafora di una regione che sembra<br />

“docchjata”?<br />

Come andrà a finire <strong>il</strong> viaggio di J.?<br />

Riuscirà, tra le diverse donne incontrate dentro<br />

e fuori le mura di casa, dedite alla famiglia<br />

patriarcale o sottomesse o libere di vivere le proprie<br />

passioni, a scoprire quel che vuol sapere di<br />

una, di quella donna?<br />

Giuseppe Fiorenza, l'autore nato a Pazzano,<br />

torna in Calabria in questi giorni. Da Torino,<br />

dove vive e ha fondato <strong>il</strong> “Centro Barlaam,<br />

Biblioteca delle letterature mediterranee”, presenterà<br />

<strong>il</strong> suo ultimo libro, “Il Paese del<br />

Malocchio”, Pellegrini Editore, sotto <strong>il</strong> patrocinio<br />

del Comune di Locri, domenica 20 maggio,<br />

alle ore 18,00, presso <strong>il</strong> Palazzo Nieddu.<br />

Dialogheranno con lui: Gesualdo Datt<strong>il</strong>o, assessore<br />

alla Cultura del Comune di Locri; Maria<br />

Teresa D'Agostino, giornalista. Introduce Mara<br />

Rechichi. Il tour proseguirà <strong>il</strong> 21 a Soverato, <strong>il</strong> 22,<br />

Fiorenza sarà alla Libreria Culture di Reggio,<br />

dove <strong>il</strong> libro sarà presentato da Pasquino Crupi,<br />

critico letterario e da Gianfranco Cordì, ricercatore<br />

dell'Università di Catania, con <strong>il</strong> coordinamento<br />

di Fortunato Aloi, già sottosegretario<br />

allIstruzione. Mercoledì 23 presentazione a<br />

Cosenza, con Vito Teti, Alberico Graneri e<br />

Antonietta Cozza.<br />

VILLA SAN GIOVANNI<br />

SIDERNO: “RAGAZZI SCEGLIETE LA VITA”<br />

Il convegno, coordinato da Maria Teresa D'Agostino, si è aperto con gli interventi istituzionali del vicesindaco<br />

Pietro Sgarlato, che ha portato i saluti del sindaco Riccardo Ritorto, primo sostenitore del progetto, fuori<br />

sede. Ha portato ai ragazzi la propria toccante testimonianzaAntonietta Lia, mamma di Stefania Sità, tragicamente<br />

scomparsa in un incidente stradale nel 2009, «Pensavo fosse un giorno come tanti, invece non ho più<br />

rivisto la mia Stefania. Ora voglio che per la sua morte ci sia giustizia». A seguire, un video di grande impatto,<br />

ideato da Loredana Alvaro e realizzato da Giuseppe Tigani, che ha ripercorso la vicenda di Stefania e la<br />

nascita dell'associazione a lei dedicata.<br />

Caffè letterario “Sorsi di cultura”<br />

PREZZOLINI A COSENZA, 1963<br />

«Calabria bella, da cui <strong>il</strong><br />

meglio del popolo scappa»<br />

ESSENZIALE<br />

...<strong>La</strong> gita nella Calabria mi ha fatto<br />

deplorare di non aver più 25 anni.<br />

Migliaia di volti e di problemi,<br />

centinaia di paesi ognuno con <strong>il</strong><br />

suo interrogativo, persino i monti e<br />

le spiagge mi dicevano i loro<br />

problemi. Un paese così bello, da<br />

cui <strong>il</strong> meglio del popolo scappa –<br />

come scappava dall’Italia della mia<br />

gioventù<br />

Giuseppe Prezzolini (1882-1982), <strong>il</strong><br />

grande intellettuale toscano la cui<br />

opera giornalistica, letteraria e storica<br />

contribuì al dibattito culturale e<br />

politico del Novecento patrio, diffondendone<br />

l’eco in Europa e oltreoceano, era ottantenne<br />

quando, rientrato in Italia da New York con la<br />

sua seconda moglie Jakie, affittò casa in un<br />

paese meridionale, Vietri sul Mare, a picco sul<br />

Golfo di Salerno, rimanendovi sei anni, per<br />

consolare col sole, l’aria di mare e <strong>il</strong> profumo<br />

delle zàgare la propria vecchiaia ancora<br />

feconda di pensiero e di scrittura, prima del<br />

trasferimento definitivo a Lugano, dove<br />

morirà centenario.<br />

A poca distanza da Vietri, si domic<strong>il</strong>ieranno in<br />

superbe v<strong>il</strong>le <strong>il</strong> famoso scrittore americano<br />

Gore Vidal (a Ravello, sulla costiera amalfitana,<br />

dove già soggiornarono a lungo Wagner,<br />

<strong>La</strong>wrence e Gide, mentre Prezzolini se ne<br />

scappò) e Zeffirelli (a Positano, per ricevere<br />

gli amici del jet set).<br />

<strong>La</strong> quieta Vietri sul Mare, meno frenetica di<br />

mondanità e turismo, attrasse anche un calabrese<br />

colto e benestante, di antico lignaggio<br />

cosentino, come l’ingegnere Mario Muzz<strong>il</strong>lo,<br />

già progettista di metropolitane.<br />

E qui torniamo a Prezzolini, perché proprio a<br />

Vietri egli conobbe, nella loro v<strong>il</strong>la al mare,<br />

Muzz<strong>il</strong>lo e sua moglie, «calabrese <strong>il</strong> primo e<br />

"Sorsi di Cultura - Tra leggende e profumi nel mito di<br />

Sc<strong>il</strong>la", promosso dalla Commissione Pari<br />

Opportunità della Città di V<strong>il</strong>la San Giovanni (RC),<br />

nell'ambito del ciclo di manifestazioni "Caffè letterario,<br />

si terrà domenica 20 maggio alle ore 18,30 presso<br />

<strong>il</strong> ristorante Panorama a Piale di V<strong>il</strong>la San Giovanni.<br />

In collaborazione con Ecotouring Costa Viola e<br />

l'Ecostrada del Vino e dei Sapori della Costa Viola ,<br />

nel corso dell’evento è prevista la degustazione guidata,<br />

a cura di Rosario Previtera dei vini IGT SCILLA<br />

e IGT COSTA VIOLA di Casa Vinicola Criserà e di<br />

Cantine Vintripodi.<br />

<strong>La</strong> degustazione sarà intervallata dalla lettura dei<br />

brani tratti dal romanzo mitologico "SCILLA" (Ed.<br />

Città del Sole) di Oreste Kessel Pace. Il reading, con<br />

base musicale, sarà a cura di Carlo Menga.<br />

francese la seconda, di ritorno da New York<br />

dove lui era un importante tecnico delle ferrovie<br />

sotterranee. È una coppia simpatica, persone<br />

colte, e un dei suoi fratelli era un lettore<br />

appassionato della Voce e dei miei libretti. Un<br />

contatto raro in questo borgo selvaggio quanto<br />

a cultura». Prezzolini annotava così l’incontro,<br />

nel suo Diario, <strong>il</strong> 17 gennaio 1963. <strong>La</strong> frequentazione<br />

divenne ben presto amicizia,<br />

foriera di incontri con <strong>il</strong>lustri personaggi di<br />

passaggio, uno dei quali cito qui di seguito per<br />

<strong>il</strong> rimando ad un paese calabrese, Guardia<br />

Piemontese.<br />

Il 27 febbraio 1965 nella v<strong>il</strong>la di Muzz<strong>il</strong>lo<br />

Prezzolini conobbe <strong>il</strong> celebre glottologo<br />

Gerhard Rohlfs (1892-1986), descritto nel suo<br />

Diario come «un uomo antipatico», dal quale<br />

però apprese un curioso episodio che agli<br />

occhi del tedesco era apparso abnorme, ma<br />

per un calabrese rientrava perfettamente<br />

nella tradizione dell’accomodamento per<br />

favorire un forestiero. Rohlfs raccontò «un<br />

aneddoto interessante sopra la sua visita da<br />

giovane al v<strong>il</strong>laggio di Piemonte (Guardia<br />

Piemontese-ndr) in Calabria formato da protestanti<br />

(valdesi – ndr) venuti dal Nord, dove<br />

le donne erano così pudiche che si chiusero<br />

tutte in casa e non vollero mai posare con i<br />

loro secchi davanti al pozzo dove attingevano<br />

l’acqua; cosicché <strong>il</strong> sindaco, che conosceva la<br />

sua gente, gli propose di vestire gli uomini da<br />

donne, e gli fece immortalare quei manichini<br />

per autentiche femmine del luogo». Ignoro se<br />

quella fotografia esista ancora e si trovi archiviata<br />

in qualche repertorio antropologico.<br />

Nel 1963, Prezzolini visitò Cosenza, dove lo<br />

scrittore fu accolto dal fratello di Muzz<strong>il</strong>lo,<br />

uomo di vaste letture cui si deve la raccolta<br />

libraria di famiglia che oggi si trova conservata,<br />

per donazione dei discendenti, nella<br />

Biblioteca Civica della stessa città.<br />

Di quella v<strong>il</strong>leggiatura rimangono alcune sàpide<br />

impressioni di Prezzolini che mi sono rivenute<br />

sott’occhio mentre riordinavo una messe<br />

di appunti per un mio saggio sullo scrittore a<br />

trent’anni dalla scomparsa.<br />

Un’impressione alquanto sbrigativa si ritrova<br />

nel Diario di Prezzolini alla data 21-24 settembre<br />

1963: «Gita a Cosenza. Bei monti, conche,<br />

boschi e v<strong>il</strong>laggi pittoreschi, brutte case, qualche<br />

opera d’arte forestiera, gente povera e<br />

deserto spirituale, salvo quella macchietta del<br />

fratello di Muzz<strong>il</strong>lo, impantanato con una<br />

serva grassa in casa; ma legge Croce e Gent<strong>il</strong>e<br />

e Hegel. E anche me! Alla fine del viaggio<br />

colazione di caffè e latte in un albergo splendido<br />

e carissimo. In un’ora spendemmo quanto<br />

in un giorno in tutti gli altri giorni».<br />

Un’altra impressione, più poetica ma che<br />

coglie con poche pennellate <strong>il</strong> senso della condizione<br />

calabrese, si ritrova in una lettera che<br />

Prezzolini, ritornato a Vietri sul Mare, <strong>il</strong> 25<br />

settembre 1963 scrive all’amico sacerdote<br />

Cesare Angelini (1886-1976), gran nome<br />

della cultura cattolica italiana: «Torno da un<br />

viaggetto nella Calabria, provincia di Cosenza,<br />

due strade, una fra i monti e l’altra lungo l’acqua.<br />

[…] <strong>La</strong> gita nella Calabria mi ha fatto<br />

deplorare di non aver più 25 anni. Migliaia di<br />

volti e di problemi, centinaia di paesi ognuno<br />

con <strong>il</strong> suo interrogativo, persino i monti e le<br />

spiagge mi dicevano i loro problemi. Un paese<br />

così bello, da cui <strong>il</strong> meglio del popolo scappa –<br />

come scappava dall’Italia della mia gioventù».<br />

© Francesco D. Caridi<br />

RIZZICONI<br />

“Per trenta denari” di Roberto M<strong>il</strong>one<br />

Chi e cosa c’è dietro i programmi televisivi che<br />

ogni giorno incessantemente entrano nelle nostre<br />

case? È tutto frutto del caso o c’è qualcosa di più?<br />

Lo sfondo di questi interrogativi costituisce la<br />

trama del romanzo “Per trenta denari” di Roberto<br />

M<strong>il</strong>one, vice direttore di Rai 2. L’eterna lotta tra <strong>il</strong><br />

bene e <strong>il</strong> male, s<strong>il</strong>enziosa, invisib<strong>il</strong>e eppure<br />

profondamente reale combattuta ai nostri giorni.<br />

E se fosse tutto vero? A rispondere saranno lo<br />

stesso dirigente del servizio pubblico radiotelevisivo<br />

ed uno dei protagonisti della quotidianità televisiva<br />

contemporanea, <strong>il</strong> sociologo Antonio<br />

Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti<br />

dei Minori, nell’ambito di un convegno promosso<br />

dall’Ufficio Scuola della Diocesi di Oppido<br />

Mamertina-Palmi, coordinato da don Emanuele<br />

Leuzzi, in programma a Rizziconi (RC), presso la<br />

Casa Diocesana alle ore 15 di venerdì 25 maggio.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 28


«Giovani, aiutatevi a vivere e non a morire. Le lacrime di un genitore non le asciugherà mai nessuno - ha<br />

detto Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, Vescovo di Locri-Gerace -. <strong>La</strong> risposta più bella a questo dolore<br />

è la vostra attenzione nei confronti di una possib<strong>il</strong>e tragedia che sta fuori di ogni porta, <strong>il</strong> vostro impegno per<br />

dare avvio a una coscienza nuova, costruttiva». Con l'aus<strong>il</strong>io di crude immagini di incidenti stradali, l'Ispettore<br />

Capo della Polstrada di Siderno, Alberto Fossella, ha spiegato le ragioni di incidenti tanto banali quanto<br />

drammatici: «<strong>La</strong> distrazione, l'uso del telefonino al volante, la voglia di correre sono alla base di terrib<strong>il</strong>i errori<br />

spesso pagati a caro prezzo. Il nostro impegno nella prevenzione è massimo, ma abbiamo bisogno della collaborazione<br />

di tutti voi».<br />

«Sono troppe le giovani vite perse così. L'impegno sul piano della sensib<strong>il</strong>izzazione e dell'informazione, diretta<br />

soprattutto a giovani e giovanissimi, non può che essere prioritario per istituzioni e associazioni».<br />

IL PRIMO CD DI ANTONIO GROSSO E LE MUSE DEL MEDITERRANEO<br />

Ritmo<br />

popolare<br />

Il gruppo è formato, oltre che dal campione<br />

di organetto ANTONIO GROSSO, da 5<br />

ragazze musiciste, cantanti, ballerine con i<br />

più classici strumenti della tradizione musicale<br />

calabrese e non solo. “Antonio Grosso e<br />

Le Muse del Mediterraneo” spaziano tra<br />

generi ed esperienze, raccogliendo a piene<br />

mani in quelli che sono i ritmi e le sonorità<br />

del SUD affrontando le tradizioni partendo<br />

da quelle calabresi, attraversando quelle<br />

salentine, napoletane e anche romane.<br />

Nel cd sono contenuti 5 brani inediti tratti<br />

dalla tradizione popolare di tutta la nostra<br />

Regione e riarrangiati dal gruppo e 5 brani<br />

inediti composizioni originali del M° Grosso<br />

che spaziano tra virtuosismi e ritmi incalzanti<br />

per accontentare un ampio pubblico di<br />

appassionati e non. Antonio Grosso è ormai<br />

uno dei più affermati musicisti della nostra<br />

Nuova Società<br />

F.I.Bur<br />

Cos'è <strong>il</strong> burraco? Cosa serve per giocare?<br />

Anzitutto un po' di fortuna: <strong>il</strong> burraco<br />

è pur sempre gioco di carte. Da<br />

alcuni sondaggi emerge che <strong>il</strong> burraco,<br />

dopo <strong>il</strong> calcio, è lo sport che più riesce<br />

a muovere <strong>il</strong> turismo sportivo.<br />

Se volete saperne di più, sappiate che,<br />

a Siderno, prossimamente, si avrà una<br />

nuova società sportiva iscritta alla<br />

F.I.Bur.<br />

L'apertura del circolo è finalizzata a<br />

rendere <strong>il</strong> gioco del burraco un effettivo<br />

evento di aggregazione sociale, un<br />

modo per fare incontrare persone che<br />

hanno in comune la stessa passione.<br />

Tra le tante offerte, vi sarà anche la<br />

scuola burraco gratis, con corsi pomeridiani<br />

e serali che saranno tenuti da<br />

Francesco Ruso.<br />

FOTONOTIZIA<br />

Regione e non solo. Nel 2011 un suo brano<br />

viene scelto per la realizzazione della sigla<br />

televisiva del Kaulonia Tarantella Festival e<br />

come colonna sonora di alcune scene del<br />

f<strong>il</strong>m “la moglie del sarto” che vede come protagonista<br />

l'attrice Maria Grazia Cucinotta.<br />

Le nostre “MUSE” sono 5 giovani ragazze<br />

che coltivano da sempre la passione per la<br />

musica e che grazie a questo progetto riescono<br />

a conquistare un traguardo che è quello<br />

di condividere un percorso artistico/musicale<br />

tra le nostre tradizioni e i ritmi del sud.<br />

Un percorso molte volte affiancato allo stereotipo<br />

dei musicisti di sesso masch<strong>il</strong>e.<br />

Emanuela Vaccari,<br />

danza tradizionale e<br />

allo studio del tamburo<br />

tradizionale a cornice.<br />

Francesca Napoli è la<br />

voce del gruppo.<br />

Valentina Donato organetto<br />

che tamburello. Il<br />

gruppo è composto<br />

inoltre dalle giovanissime<br />

Ludovica Magnelli:<br />

Coro, Chitarra, Ballo e<br />

Maddalena Grosso:<br />

Basso, chitarra, ballo.<br />

INCONTRO SULLA QUESTIONE MERIDIONALE<br />

Ospiti della vibrante preside Maria Macrì, nei locali dell’Istituto Alberghiero Dea<br />

Persefone, i relatori sono stati <strong>il</strong> professore Bruno Chinè ed <strong>il</strong> professore Pasquino<br />

Crupi.<br />

SIDERNO<br />

Il 2 circolo premiato a Chanciano Terme<br />

Un gruppo di alunni della redazione Progetto<br />

Giornalino scolastico “Lo Scrigno” del Secondo<br />

Circolo Didattico di Siderno, diretto dalle docenti<br />

Ornella Argirò, Paola Gennaro, Benedetta<br />

Veneto e Concetta Monteleone, alla presenza del<br />

Dirigente Scolastico Dott. Giuseppe Callipari, ha<br />

ricevuto dal Presidente dell'Associazione<br />

Nazionale Alboscuole , Ettore Cristiani, <strong>il</strong><br />

“Premio Giornalista per un giorno”, Diploma di<br />

Gran Merito per la redazione “Lo Scrigno”, posizionata<br />

tra le prime cento scuole a livello nazionale,<br />

tra gli oltre 2000 giornali scolastici di ogni ordine<br />

e grado, con la seguente motivazione: “Si chiama<br />

“Lo Scrigno” ed è pieno di piccoli tesori, è un<br />

concentrato di immagini,disegni, poesie e racconti,<br />

molto colorato e pieno di articoli curiosi e interessanti,<br />

artistica e significativa la copertina”.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

ANGELO LAGANÀ<br />

“Gigante” anche<br />

in Australia<br />

“ROCCELLA JONICA, Maxi Postcards” è<br />

stato presentato, in anteprima, in Australia<br />

nelle città di Sydney, Adelaide e Melbourne,<br />

dove risiedono molti roccellesi che da anni si<br />

sono stab<strong>il</strong>iti, con le loro famiglie, nell'isola più<br />

bella del mondo, roccellesi presenti al Club<br />

Marconi a Sydney dove la Delegazione calabrese<br />

è stata accolta con grande entusiasmo e<br />

onorata con una significativa festa appositivamente<br />

organizzata.<br />

Angelo <strong>La</strong>ganà è andato in Australia su preciso<br />

invito di Salvatore Agostino, titolare del<br />

ristorante “<strong>La</strong> Cascina” a Roccella Jonica.<br />

Lo stesso Agostino ha presentato i suoi prodotti<br />

al bergamotto e fatto parte di una<br />

Delegazione di imprenditori calabresi tra i<br />

quali i F.lli Caffo, Caffè Mauro, Vini Criserà<br />

dei fratelli Tramontana, Monardo, Giuseppe<br />

Ranieri, Colacchio, Rancraft Yachts, Colacino,<br />

Olio Bova,<br />

Attinà di Santo<br />

Forti, Vini<br />

Statti, Gruppo<br />

Muraca, Sapori<br />

Antichi, delegazioneorganizzata<br />

dalla Regione<br />

Calabria.<br />

Lo scopo, ben<br />

riuscito per la<br />

moltitudine dei<br />

visitatori, è stato<br />

quello di portare sempre in alto i prodotti calabresi<br />

che stanno riscuotendo, per la loro genuinità,<br />

molto successo all'estero.<br />

<strong>La</strong> missione, finanziata esclusivamente dai<br />

fondi dell'Unione Europea, è stata guidata dal<br />

capostruttura dell'assessorato ai Programmi<br />

Speciali UE e all'Internazionalizzazione,<br />

Matteo Belgio coadiuvato dalla dirigente<br />

Saveria Cristiano con <strong>il</strong> precipuo scopo di inserire<br />

nel programma <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio del Sistema<br />

Calabria nel mondo, r<strong>il</strong>ancio voluto dall'assessore<br />

regionale alle Politiche Euro-<br />

Mediterranee, Fabrizio Capua che ha inteso<br />

promuovere l'evento del sistema territoriale<br />

avviando contatti commerciali ed istituzionali<br />

con le controparti australiane.<br />

Dopo la presentazione del secondo libro,<br />

Angelo <strong>La</strong>ganà sta preparando un video-clip<br />

che porterà <strong>il</strong> nome di: “Backstage from<br />

Australia” del quale curerà anche la regìa.<br />

ROGHUDI<br />

I percorsi degli antichi tessuti 1° atto<br />

Slow Food - Reggio Calabria Area<br />

Grecanica in collaborazione con l’Agenzia<br />

dei Borghi Solidali hanno avviato un percorso<br />

per la valorizzazione dei f<strong>il</strong>ati della<br />

lana, della ginestra e della seta. Il percorso<br />

prevede quattro eventi, <strong>il</strong> primo dei quali,<br />

“<strong>La</strong> tosatura”, verrà realizzato oggi, presso<br />

l’ov<strong>il</strong>e di Leo Favasuli, dove gli esperti procederanno<br />

alla tosatura delle pecore. Alle<br />

ore 11:00, finita la tosatura, come da tradizione,<br />

spiticchiata (colazione) con i prodotti<br />

dell'azienda (formaggi, olive, ecc.). <strong>La</strong><br />

giornata proseguirà poi a Pentedatt<strong>il</strong>o, presso<br />

V<strong>il</strong>la Placanica con un pranzo allietato<br />

dalle poesie e dalle melodie degli amici<br />

poeti Grecanici.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 29


Parlando<br />

di<br />

Cinema<br />

OROSCOPO<br />

ARIETE<br />

dal 21 marzo<br />

al 20 apr<strong>il</strong>e<br />

In questo periodo tenderete a<br />

celare i vostri sentimenti,<br />

soprattutto se c’è già un senso<br />

di insicurezza dentro di voi.<br />

Nascondere le vostre emozioni<br />

non è la scelta giusta.<br />

TORO<br />

dal 21 apr<strong>il</strong>e<br />

al 20 maggio<br />

Le vostre energie saranno<br />

alte, vi sentite pieni di<br />

forze e di voglia di lavorare.<br />

E’ un buon periodo per<br />

intraprendere attività<br />

nuove...e per lo sport.<br />

GEMELLI<br />

dal 21 maggio<br />

al 21 giugno<br />

Gli affari non vanno troppo<br />

bene, ma in questi giorni<br />

potrete tirare <strong>il</strong> fiato e prendere<br />

le cose con calma.<br />

Troverete nuove amicizie e<br />

nuovi scambi emotivi.<br />

CANCRO<br />

dal 22 giugno<br />

al 22 luglio<br />

Sarete propensi all’amore e le<br />

relazioni esistenti, o quelle<br />

che stanno nascendo in questi<br />

giorni, ne saranno influenzate<br />

positivamente.<br />

LEONE<br />

dal 23 luglio<br />

al 23 agosto<br />

Sul lavoro cercate di non agitarvi<br />

troppo o potreste diventare<br />

sbadati. Attenti se firmate<br />

dei contratti, leggeteli sempre<br />

con grande attenzione.<br />

VERGINE<br />

dal 24 agosto<br />

al 22 settembre<br />

Sbarazzatevi delle cose scritte<br />

e concludete qualche telefonata.<br />

I nuovi studi, o interessi,<br />

saranno aiutati in questi giorni.<br />

Interessanti scambi verbali.<br />

BILANCIA<br />

dal 23 settembre<br />

al 22 ottobre<br />

Un buon periodo per qualche<br />

cambio nell’organizzazione<br />

delle abitudini quotidiane,<br />

facendo maggiore attenzione<br />

alla famiglia. Non reprimete,<br />

però, le vostre emozioni.<br />

CINEMA NUOVO<br />

Siderno,info:0964/ 342776<br />

Battleship/ 18.00<br />

The rum diary/<br />

20.00 - 22.00<br />

CINEMA GOLDEN<br />

Roccella J,info:333/ 7672151<br />

nessun f<strong>il</strong>m in<br />

programmazione questa<br />

settimana<br />

CINEMA VITTORIA<br />

Locri,info:339/7153696<br />

Ogni famiglia ha i suoi<br />

demoni/<br />

18.00 - 20.00 - 22.00<br />

SCORPIONE<br />

dal 23 ottobre<br />

al 22 novembre<br />

Le comunicazioni saranno<br />

chiare in questi giorni e non<br />

necessariamente armoniose.<br />

Cercate di comprendere gli<br />

altri senza agire di impulso,<br />

anzi cercando un accordo.<br />

CINEMA GARIBALDI<br />

Polistena,info:0966/ 932622<br />

The avengers/<br />

16.30 - 19.30 - 22.00<br />

CINEMA POLITEAMA<br />

Gioia T.,info:0966/ 51498<br />

The avengers/<br />

18.00 - 21.00<br />

CINEMA ODEON<br />

Reggio C.,info:0965/ 898168<br />

Dark shadow/<br />

18.00 - 20.00 - 22.00<br />

CINEMA AURORA<br />

Reggio C.,info:0965/ 45373<br />

Margin call/<br />

SAGITTARIO<br />

dal 23 novembre<br />

al 21 dicembre<br />

Le vostre energie fluiranno<br />

senza blocchi, la vita vi sembrerà<br />

più fac<strong>il</strong>e ed anche i<br />

rapporti con gli altri miglioreranno.<br />

Sul lavoro favorite<br />

le attività di gruppo.<br />

18.10 - 20.20 - 22.30<br />

NUOVA PERGOLA<br />

Reggio C.,info:0965/ 21515<br />

<strong>La</strong> fredda luce del giorno/<br />

18.45 - 20.45 - 22.45<br />

MULTISALA LUMIERE<br />

Reggio C.,info:0965/ 51036<br />

Sala De Curtis<br />

The avengers in 3D/ 17.00<br />

fino al 22 maggio<br />

Quella casa nel bosco/<br />

19.30 - 21.15 - 23.00<br />

Sala Sordi<br />

Dark shadow (in digitale)/<br />

18.10 - 20.25 - 22.40<br />

Perchè siamo<br />

colonia?<br />

Colonia, in diritto internazionale, si<br />

intende un territorio la cui sovranità<br />

non appartiene alla popolazione<br />

autoctona (duosic<strong>il</strong>iani o napoletani<br />

e sic<strong>il</strong>iani) ma ad uno stato straniero<br />

che lo occupa m<strong>il</strong>itarmente (piemontesi),<br />

ne ut<strong>il</strong>izza le risorse naturali<br />

(forza lavoro, cervelli, estrazione<br />

di petrolio e gas in Sic<strong>il</strong>ia, Puglia,<br />

Lucania e Calabria) e lo amministra<br />

con un ordinamento giuridico particolare<br />

(mafia e clientelismo, una<br />

democrazia fasulla) in base al quale<br />

i diritti delle popolazioni autoctone<br />

non sono equiparati a quelli dei cittadini<br />

dello stato occupante (l’emigrazione,<br />

la malasanità, la sicurezza,<br />

<strong>il</strong> diritto alla salute ed alla vita. Al<br />

sud Italia i diritti sono priv<strong>il</strong>egio di<br />

pochi, i diritti si barattano per massimizzare<br />

<strong>il</strong> profit degli industriali del<br />

centro-nord, mentre al centro-nord<br />

sono cosa di fatto).<br />

Risorse energetiche. Se Napolitania<br />

e Sic<strong>il</strong>ia fossero nazioni indipendenti,<br />

in questo caso federate, con <strong>il</strong><br />

petrolio estratto in terra nostra <strong>il</strong><br />

<strong>La</strong> verità dell’Iride<br />

di Benjamin Bowson<br />

CAPRICORNO<br />

dal 22 dicmbre<br />

al 20 gennaio<br />

Gli scambi di questi giorni<br />

allargheranno le vostre<br />

visuali e porteranno i loro<br />

frutti in futuro. Esprimite<br />

con chiarezza, e senza<br />

riserve, le vostre idee.<br />

fino al 22 maggio<br />

Sala De Sica<br />

American pie,ancora<br />

insieme/<br />

17.00 - 19.00 - 21.00 - 23.00<br />

fino al 22 maggio<br />

Sala Mastroianni<br />

Il pescatore dei sogni/<br />

18.10 - 20.20 - 22.30<br />

“Briganti” è <strong>il</strong> punto di incontro di chi vuole condurre<br />

una battaglia per <strong>il</strong> Sud. Se ami <strong>il</strong> Sud unisciti a noi.<br />

nostro fabbisogno sarebbe soddisfatto<br />

per più del 40%. Questa cifra<br />

deve essere messa a confronto con <strong>il</strong><br />

fabbisogno del 7% che noi soddisfiamo<br />

nell’Italia intera. Poi ci sono le<br />

estrazioni di gas e da altre fonti,<br />

anche queste molto consistenti ma<br />

che <strong>il</strong> nord divora. I popoli “napolitani”<br />

e sic<strong>il</strong>iani di queste estrazioni<br />

non vedono un euro, anzi subiscono<br />

i danni ambientali e alla salute.<br />

Infatti, essendo <strong>il</strong> lavoro una cosa<br />

rara dalle nostre parti, si baratta <strong>il</strong><br />

diritto alla salute (e di conseguenza<br />

alla vita) con qualche posto di lavoro.<br />

Tutori dell’ordine e Forze armate. In<br />

nessun paese occidentale gli abitanti<br />

di una determinata area geografica<br />

sono mai stati “usati” come carne da<br />

macello cosi come i “napolitani” ed i<br />

sic<strong>il</strong>iani. Guerre inut<strong>il</strong>i, guerre ut<strong>il</strong>i<br />

come quella contro le mafie, missioni<br />

di pace ed altro; oltre <strong>il</strong> 70% del<br />

personale delle forze dell’ordine e<br />

delle forze armate sono “napolitani”<br />

e sic<strong>il</strong>iani.<br />

ACQUARIO<br />

dal 21 gennaio<br />

al 19 febbraio<br />

Sarete in fermento e diffic<strong>il</strong>mente<br />

ozierete.<br />

Sentirete <strong>il</strong> bisogno di<br />

scambiare pensieri e di<br />

chiacchierare; ma non<br />

tutti saranno d’accordo.<br />

AL<br />

CINEMA<br />

Ve lo confesso, anch'io sono caduto nella rete. No tranqu<strong>il</strong>li, non in quella tesami dalla polizia. Ai gendarmi<br />

riesco ancora a sfuggire nonostante i loro sforzi e la miriade di spie che mi hanno messo alle calcagna.<br />

Sono finito, come la maggior parte di voi, nelle maglie dei social forum. Sto su twitter, su facebook.<br />

Uso nomi farlocchi naturalmente, magari tanti di voi mi avranno per amico o following o follower.<br />

Senza saperlo qualche volta avete chattato<br />

con un lestofante come me. Avrete<br />

creduto alle bubbole che vi ho raccon-<br />

Gli amichetti di FACEBOOK<br />

Enrico Cialdini, criminale di guerra italiano (padano,<br />

<strong>il</strong> boia di Casalduni e Pontelandolfo, <strong>il</strong> macellaio<br />

di Gaeta, <strong>il</strong> fuc<strong>il</strong>atore di contadini inermi).<br />

Spietato coi deboli, ma um<strong>il</strong>iato nel 1866 dagli<br />

Austriaci. Lui e tutti i suoi complici. Ma per qualcuno<br />

costui è un padre della patria, la loro patria,<br />

la patria dei vigliacchi e degli usurpatori.<br />

tato e io ho finto di farlo con le vostre.<br />

Quanti mi avrete giurato amicizia <strong>il</strong>limitata<br />

e quanti vi sarete convinti di avere un appoggio fraterno in me? A quante ho dichiarato amore e quante mi avranno rif<strong>il</strong>ato la loro passione amorosa?<br />

Così, solo per curiosità, qualche volta sono andato a vedere le carte e ho trovato sempre dei due di picche sia in amore che in amicizia. Giustamente è ovvio,<br />

mica un amichetto avrebbe potuto essere contento di ospitare un latitante internazionale in fuga per sottrarsi a una condanna a trent'anni ne una bella donna<br />

si sarebbe potuta affidare alle carezze spente di un settantenne americano? E manco io oltre le mirabolanti frasi degli eloqui virtuali ho trovato persone di levatura<br />

eccezionale. Uomini e donne nella media ho incontrato, di quelle che ognuno di noi incontra nella quotidianità e per sfuggire ai quali ci si rifugia nel mondo<br />

incantato della rete. No.. le foto, le belle parole, le idee formidab<strong>il</strong>i fuori dal pc non reggono, lasciano <strong>il</strong> posto a ciò che ognuno di noi è veramente. Tutti con i<br />

loro limiti, gli acciacchi e le fisime della vita. Tutti alle prese con un reale insopportab<strong>il</strong>e dal quale fuggire. Per questo ho deciso che gli amichetti miei di facebook<br />

non andrò più a incontrarli di persona, di cadaveri ambulanti ne ho già tanti nella vita reale che sobbarcarmene degli altri non mi va più. Amiamoci e<br />

imbrodiamoci solo in chat, facciamo guerre e rivoluzioni solo col mouse. <strong>La</strong> realtà è altro, datemi retta, per quella pochi di noi sono buoni.<br />

PESCI<br />

dal 20 febbraio<br />

al 20 marzo<br />

Così pieni di curiosità imparerete<br />

cose nuove. Le comunicazioni<br />

saranno più vivaci e<br />

frequenti e <strong>il</strong> vostro telefono<br />

potrebbe non smettere di<br />

squ<strong>il</strong>lare.<br />

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 30


Blob of the week<br />

PALL NE BELLIGERANTE<br />

Vedi 30 e al massimo sono 20,<br />

farmacia a parte.Ti sembra un<br />

lupo, ma è solo un <strong>La</strong>po.Un lapo<br />

pastore, mezzo sangue, che<br />

ulula senza mordere, ma<br />

patteggia la B, insieme a suo<br />

cugino Andrea, presidente per<br />

eredità e nob<strong>il</strong>e di serie C.<br />

Stanno nuovamente rovinando <strong>il</strong><br />

calcio e soprattutto dando <strong>il</strong><br />

cattivo esempio. Alle nuove<br />

generazioni stanno dicendo, con<br />

<strong>il</strong> loro 30, che si può stare fuori<br />

dalla legge. Juve uguale<br />

anarchia. E ancora, hanno<br />

dimostrato irriconoscenza<br />

totale verso l'unica stella<br />

che possiedono:<br />

Alessandro Del Piero.<br />

Solo per questo<br />

meriterebbero di<br />

tornare a giocare<br />

a Crotone e<br />

Frosinone, Il<br />

nuovo st<strong>il</strong>e<br />

Juve non va<br />

oltre un <strong>La</strong>po<br />

cugino di un lupo.<br />

Ovvero, oltre un<br />

gatto (<strong>La</strong>po) e<br />

una volpe<br />

(Andrea).<br />

Annunci<br />

Vendesi a Siderno<br />

v<strong>il</strong>la di gran<br />

fascino, disposta su<br />

tre livelli. Giardino, e<br />

posto auto<br />

completano l’offerta<br />

info 366-6758794<br />

Aldo’s Firends<br />

Ma era pruppu o siccia?<br />

<strong>il</strong> Mohicano di Riace<br />

Pezzi grossi a Rizziconi Elio Belcastro, Saverio<br />

Zavettieri, e Leopoldo Chieffallo<br />

Senza Parole<br />

Il Portaborse<br />

Vendesi<br />

Bar Caffetteria<br />

sito a Roccella J.<br />

in via Roma<br />

info: 3683630731<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Bovalino’s got Talent<br />

Ymca 1989-1990<br />

Riccardo Errigo, Peppe Congiusta,<br />

Giuseppe Galluzzo, Antonio Coluccio,<br />

Vincenzo Reale, Paolo Cefalì<br />

Tanti auguri a Enrico e Bernardette uniti<br />

da un amore limpido sotto <strong>il</strong> cielo dolce<br />

di Sc<strong>il</strong>la... vanto di bellezza nel mondo<br />

e mamma del Mediterrano<br />

DOMENICA 13 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!