Scarica il pdf - La Riviera
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A l dibattito a Locri su “Siamo tutti<br />
'ndranghetisti?” Mario Nasone<br />
di Libera ha rivolto alla platea<br />
questa domanda: “Ma voi state<br />
dalla parte delle vittime o dalla<br />
parte dei carnefici?”. Se Att<strong>il</strong>a<br />
fosse stato tra <strong>il</strong> pubblico, avrebbe<br />
risposto: “Dalla parte delle vittime”.
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 02
UNA STORIA<br />
‘Ntoni i Scianca<br />
“S e adesso mi date un po’ di<br />
lattuga ci faccio l’insalata”<br />
disse all’uomo che gli<br />
aveva offerto un bicchiere di vino.<br />
‘Ntoni l’aveva bevuto senza batter<br />
ciglio l’aceto che gli era stato dato<br />
per presa in giro. Da allora in poi,<br />
dalle nostre parti, quella diventò la<br />
battuta per indicare <strong>il</strong> vino cattivo.<br />
‘Ntoni era così, concedeva a tutti la<br />
gioia dello sfottò anche se ci cascava<br />
solo per finta, <strong>il</strong> pegno che gli si<br />
doveva, poi, era un po’ di vino<br />
buono e qualcosa da mangiare.<br />
‘Ntoni i Scianca se ne partiva ogni<br />
mattina dalla sua casetta nei dintorni<br />
della borgata di Carpinuso e faceva<br />
<strong>il</strong> giro dei paesini vicino a<br />
Caulonia, portava l’allegria a tutti. Si<br />
lasciava sfottere e ricambiava in un<br />
gioco delle parti noto e accettato.<br />
Torme di<br />
ragazzini lo<br />
inseguivano<br />
per insultarlo<br />
e poi scappavanoinseguiti<br />
e insultati<br />
da lui per<br />
le vie dei<br />
paesi, e le<br />
sue invettive<br />
iniziavano<br />
dalle sorelle<br />
per finire<br />
alle nonne.<br />
‘Ntoni i<br />
Scianca, uno<br />
dei tanti picchiatelli<br />
di<br />
un tempo andato della ionica reggina<br />
che vive ancora nei ricordi di<br />
antichi bambini ormai negli anta.<br />
Metafora di una Calabria povera<br />
ma innocente, in ristrettezze ma con<br />
la forza di essere felice di poco.<br />
“Gozza, Gozza..” bastava urlargli e<br />
lui scatenava <strong>il</strong> finimondo e per rabbonirlo<br />
bisognava riempirgli le<br />
tasche di mangiare, e lui in quelle<br />
tasche ci inf<strong>il</strong>ava di tutto, pane, salame,<br />
cipolle. Ogni sorta di ben di Dio<br />
finiva nei numerosi incavi del suo<br />
pastrano, dopo aver riempito <strong>il</strong> suo<br />
zaino consunto. A sera andava via,<br />
br<strong>il</strong>lo e a pancia piena. Risaliva la<br />
campagna per riguadagnare <strong>il</strong> suo<br />
um<strong>il</strong>e letto e <strong>il</strong> giorno dopo era di<br />
nuovo pronto a ridere di se stesso e<br />
degli altri. ‘Ntoni i Scianca, l’uomo<br />
nero dei bambini di una volta quando<br />
non esistevano i lupi cattivi e<br />
bastava un matto, vero o per finta,<br />
per portare l’allegria a tutto un<br />
paese.<br />
Le Chevalier<br />
CAR ARTOLINE TOLINE PER LA PAD PADANIA<br />
ANIA * di Antonio Calabrò<br />
Le notizie più lette della<br />
settimana su larivieraonline.com<br />
1) LETTERA DEI DIPENDENTI DELLA MERIDIONALI INTONACI<br />
2) IL SINDACO, UN PORCO CHE NON VUOLE MORIRE<br />
3) HANNO AMMAZZATO SIDERNO, MA SIDERNO È VIVA<br />
4) BENESTARE, 52ENNE MURATORE SI SUICIDA<br />
5) ENTE PARCO: L’ASPROMONTE IN MANO ALLA POLITICA<br />
6) BOVALINO: ROBA DELL’ALTRO MONDO<br />
7) ILGR1 CENSURA MONSIGNOR BREGANTINI<br />
Dati larivieraonline.com<br />
LO STRETTO<br />
I due mari si scontrano,<br />
a tratti pacifici sciogliendosi in<br />
abbracci che li rendono<br />
uniformi, come un unico telone<br />
d’azzurro steso tra le due rive,<br />
altre volte invece tempestosi, e<br />
le correnti allora sono rasoiate<br />
che scavano onde spumose.<br />
Ci sembra di toccarla solo<br />
stendendo un braccio, la<br />
profumata Sic<strong>il</strong>ia, noi finiamo e<br />
inizia lei, mentre Jonio e<br />
Tirreno fanno <strong>il</strong> coro. Il fascino<br />
dello Stretto, antico portale del<br />
Mediterraneo.<br />
<strong>La</strong> grande avventura di Giuseppe Giofrè ad Amici<br />
Il suo grande sogno si è avverato,<br />
Giuseppe Giofrè ha vinto l’undicesima<br />
edizione di Amici, <strong>il</strong> talent show di Maria<br />
De F<strong>il</strong>ippi: <strong>il</strong> ballerino dal<br />
grande talento di Gioia<br />
Tauro, si è aggiudicato <strong>il</strong><br />
posto più in alto del podio<br />
nel programma di Canale 5.<br />
“Questa vittoria per me<br />
vuol dire ringraziare i miei<br />
genitori per i sacrifici, per <strong>il</strong><br />
dolore che c’è stato e per<br />
tutti i sogni che sono andati<br />
via per me. Mi hanno permesso<br />
di fare tante cose e<br />
sono arrivato fino a qui per<br />
loro”.<br />
A decretare la sua vittoria<br />
sabato scorso,negli splendidi<br />
studi di canale 5,è stato<br />
ancora una volta l’amore<br />
della gente che con <strong>il</strong> 73% del televoto da<br />
casa, lo ha consacrato, vincitore.<br />
Il ballerino di Via Trinacria ,del popoloso<br />
quartiere marina di Gioia Tauro,<br />
dal grande ciuffo corvino e dalle<br />
labbra a cuoricino, è inut<strong>il</strong>e negarlo,<br />
ha portato una vera e propria<br />
ventata di aria fresca. <strong>La</strong> sua grinta,<br />
la sua energia e non ultima la<br />
bellezza ha fatto innamorare tutti<br />
noi che abbiamo seguito,con grande<br />
attenzione, le vicissitudini del<br />
giovane Giofrè che in questi lunghi<br />
mesi della trasmissione ha dato<br />
tanta gioia e motivi d’orgoglio alla<br />
sua famiglia, alla scuola dalla quale<br />
è cominciata la sua ascesa e in particolare<br />
modo a suo nonno<br />
Giuseppe, suo instancab<strong>il</strong>e sostenitore.<br />
Pasquale Patamia<br />
LE COLONNE DI ERCOLE<br />
Att<strong>il</strong>io Cordì<br />
è differente<br />
Att<strong>il</strong>io Cordì a favore di<br />
Sudan, Marocco, Ecuador<br />
e Cina.<br />
<strong>La</strong> quinta sezione del carcere di<br />
Monza l’ha scelto come responsab<strong>il</strong>e<br />
per la raccolta differenziata<br />
della plastica, <strong>il</strong> cui ricavato verrà<br />
destinato ai quei sottoscala del<br />
mondo. “Bombolette e affini” in<br />
galera, dopo i progetti “Maiale<br />
nero e Potamos” in libertà.<br />
Non c’è niente da fare, sia con<br />
una sola ora d’aria che a cielo<br />
aperto, Att<strong>il</strong>io Cordì non va giù e,<br />
quando ci va, si rialza.<br />
Che nella sua natura c’è “credo”<br />
l’avevo capito nel luglio del 2009<br />
nel reparto nascite dell’Ospedale<br />
di Locri. Mia colpa, mia colpa,mia<br />
grandissima colpa, ma su Dio che<br />
gli sorridevano gli occhi per la<br />
bimba appena nata, figlia di nuova<br />
vita: profumo di schiume marine e<br />
gelsomini.<br />
Parlammo per più di un’ora, ed<br />
ebbi ulteriore conferma di un prodigio,<br />
madido di um<strong>il</strong>tà. Sembrava<br />
un ragazzino e, con lo sguardo<br />
sperduto nel soffitto al neon,<br />
abbracciava la moglie come se<br />
avesse paura di stare da solo.<br />
Poi Vincenzo Marino, <strong>il</strong> Giovanni<br />
Battista della ‘ndrangheta,<br />
dichiarò che ad Att<strong>il</strong>io sorridono<br />
gli occhi e mai <strong>il</strong> cuore. All’uso<br />
crotonese, con un suo teorema in<br />
dialetto, smentì Pitagora. A braccio<br />
dichiarò che la somma dei<br />
quadrati su i due cateti non è<br />
uguale a quello sull’ipotenusa.<br />
Rimasi perplesso per qualche<br />
giorno e compresi perché <strong>il</strong> grande<br />
f<strong>il</strong>osofo fuggì a Metaponto, ma<br />
pregai per la famiglia di Att<strong>il</strong>io<br />
appena fiorita, senza tenere più<br />
conto dell’arte leggera dell’accusatore.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 03
Parlando<br />
di...<br />
ATTUALITÀ<br />
NORDICI & SUDICI<br />
DI GIOACCHINO CRIACO<br />
Quelli che andranno all’inferno<br />
In tanti assaggeranno la<br />
brace di castagno, quella<br />
di cui a detta di<br />
Calvano è fatto l’inferno.<br />
Fra essi insieme ai soliti cattivi<br />
noti ci saranno le masse,<br />
si miriadi di belle e brave<br />
persone che non hanno<br />
mai torto un capello a nessuno<br />
e che si sono tenuti<br />
alla larga da ogni peccato<br />
classico astenendosi anche<br />
dal desiderare la donna e la<br />
roba altrui. Sarà inut<strong>il</strong>e protestare,<br />
rivendicare la propria<br />
bontà e appellarsi a<br />
una condotta irreprensib<strong>il</strong>e.<br />
Gli uomini intenti a guadagnarsi<br />
<strong>il</strong> paradiso nel<br />
corso della vita incappano,<br />
quasi inconsapevolmente,<br />
nel peggiore dei peccati che<br />
sarebbe stato meglio un po’<br />
di fornicazione per andare<br />
di gusto a trovare l’angelo<br />
della luce. Il Dio che tolse<br />
gli uomini dalle tenebre e<br />
dall’ombra di morte spezzando<br />
la schiavitù dal male<br />
è un Signore stravagante<br />
che più di ogni marachella<br />
odia l’ignavia.<br />
L’indifferenza è <strong>il</strong> peggiore<br />
dei peccati e gli uomini<br />
buoni continuano imperterriti<br />
a commetterlo. <strong>La</strong><br />
passività garantisce le tenebre<br />
altro che un luogo<br />
ameno a farsi servire <strong>il</strong> caffè<br />
da Bonolis o Brignano, si<br />
finisce sulla brace col tormento<br />
ulteriore di avere<br />
Berlusconi al fianco a raccontare<br />
barzellette per l’e-<br />
ternità e col rammarico di<br />
ammettere che lui almeno<br />
la vita se l’è goduta. E voi<br />
sudici da immob<strong>il</strong>i eterni ci<br />
finirete diritti, senza la consolazione<br />
della vostra<br />
coperta di Linus, niente<br />
divani nei bassifondi <strong>il</strong> fondoschiena<br />
lo poggerete<br />
sulla brace viva. Le vostre<br />
proteste saranno inut<strong>il</strong>i e<br />
non vi varranno nemmeno<br />
uno straccio di limbo o<br />
qualche m<strong>il</strong>lennio di purgatorio.<br />
Comprenderete di<br />
essere <strong>il</strong> peggio degli uomini,<br />
di avere condotto una<br />
vita insulsa passata a evitare<br />
ogni diatriba e partigianeria.<br />
Chi ci ha dato la vita,<br />
invece, l’aveva fatto perché<br />
essa fosse passione, tifo,<br />
lotta. Perché ci fosse la fatica<br />
delle conquiste e dei<br />
cambiamenti. Ma si, in<br />
fondo non vi andrà male<br />
vivrete, da morti, un po’ di<br />
forti emozioni dopo essere<br />
stati per tutta la vita scossi<br />
solo da movimenti interni<br />
d’aria. E quanta delusione<br />
però quando guardandovi<br />
in giro non ci troverete tanti<br />
malacarne come noi, che<br />
stinchi di santo non siamo<br />
mai stati ma nella vita<br />
abbiamo avuto idee e passioni<br />
e nel bene e nel male<br />
l’indifferenza l’abbiamo<br />
sempre rifiutata. E voi nordici<br />
non fate gli indifferenti<br />
alla ramanzina, vale anche<br />
per voi che in questo caso<br />
siete fratelli ai sudici.<br />
Un mare da sogno? Bandiere blu a Gioiosa e Roccella<br />
Dipende. Tutto sta nell'essere seri o<br />
meno. Se ci comportassimo analogamente<br />
alla stampa di altrove<br />
ci sperticheremmo di lodi per lo Ionio. E<br />
<strong>il</strong> mare gli encomi li meriterebbe tutti, noi<br />
per come ci siamo comportati con lui<br />
dovremmo essere ricambiati a calci in<br />
bocca. Non lo abbiamo trattato bene <strong>il</strong><br />
nostro mare e continuiamo a farlo.<br />
Quindi se dovessimo parlare in termini<br />
assoluti, <strong>il</strong> mare che dalle Puglie scende a<br />
POLAROID<br />
Messina lo dovremmo considerare un<br />
ammalato in condizioni non gravissime<br />
ma serie. Se ne parliamo relativamente<br />
agli altri mari allora <strong>il</strong> paragone diventa<br />
esaltante. Siamo gente col vizio del viaggio,<br />
in Italia e fuori. Di mari ne abbiamo<br />
visto a bizzeffe in stagione e fuori. Per<br />
restare nel Belpaese, i mari meridionali<br />
con lo Ionio in testa sono paradisiaci se<br />
confrontati coi restanti mari italiani.<br />
Decine di bandiere a Liguria, Veneto ed<br />
LA CERNIERA DI SCOPELLITI NELLA LOCRIDE<br />
Beccati in un<br />
bar a Siderno<br />
gli uomini<br />
della lista<br />
Scopelliti. In<br />
ordine:<br />
Eugenio<br />
Triveri, Oreste<br />
Romeo,<br />
Giovanni<br />
B<strong>il</strong>ardi. Una<br />
vera cerniera<br />
tra istituzioni e<br />
cittadini!<br />
Em<strong>il</strong>ia a noi sinceramente ci fanno ridere,<br />
ma se questi sono i dati, se la stampa locale,<br />
nelle regioni citate, non li contesta anzi<br />
li stigmatizza noi rincariamo la dose.<br />
Sfidiamo le altre bandiere blu a gareggiare<br />
con le nostre e siamo certi di poter vincere<br />
fac<strong>il</strong>e. Il mare di Roccella contro<br />
quello di Misano? Mica c'è gara. Gioiosa<br />
contro le 18 bandiere liguri?<br />
Getterebbero la spugna al primo round.<br />
Ecco, così ci evitiamo le proteste della<br />
maggioranza dei nostri lettori che ogni<br />
volta che proviamo a parlare dei problemi<br />
dell'ambiente ci saltano addosso dandoci<br />
dei masochisti. Ed è vero, altra stampa<br />
tace gli inquinamenti per sostenere l'economia<br />
del turismo. Noi che conosciamo<br />
bene le nostre coste, <strong>il</strong> funzionamento dei<br />
nostri depuratori, ma abbiamo ancora un<br />
po' di pudore in corpo. Non ce la sentiamo<br />
di raccontarvi le favole, ma visto che<br />
in giro domina <strong>il</strong> relativismo e tutto muta<br />
in base alle contingenze. Ci adeguiamo. Il<br />
nostro è <strong>il</strong> mare più bello che c'è in Italia.<br />
Invitiamo tutti a venirci e a goderselo e a<br />
gustarsi la bellezza calabra. In termini<br />
relativi siamo sinceri. In valore assoluto<br />
lasciamo <strong>il</strong> giudizio ai nostri paesani. Però<br />
se qualcuna delle migliaia di persone che<br />
ogni anno si riversano nello stagno di<br />
Rimini, decidesse di passare l'estate a<br />
Roccella o a Gioiosa ne guadagnerebbe<br />
nel corpo e nello spirito. Per una volta<br />
sosterremo l'economia e riprenderemo a<br />
fare i gr<strong>il</strong>li parlanti in inverno, a ombrelloni<br />
chiusi.<br />
Ubaldo Sgambellone<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 04
Comitato dei sindaci. Finisce l’era Ammendolia?<br />
Ilario Ammendolìa, presidente<br />
del Comitato dei sindaci,<br />
ha riunito a Siderno i<br />
Primi cittadini della Locride lo<br />
scorso venerdì. Per quella che<br />
ha rappresentato l’ultima<br />
occasione di confronto dopo<br />
quasi due anni di gestione dell’ex<br />
sindaco di Caulonia.<br />
Dichiara l’uscente sindaco<br />
cauloniese: «Ribadisco l’idea<br />
che la nostra associazione, di<br />
cui ho avuto <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio e l’onore<br />
di essere <strong>il</strong> presidente,<br />
ha nel suo seno tantissima<br />
energia e tanta forza per<br />
r<strong>il</strong>anciare l’attività dei comuni<br />
della Locride. E’ oggi per<br />
me, questa, l’occasione per<br />
salutarvi e nello stesso tempo<br />
per scambiare delle idee programmatiche<br />
e concordare<br />
una eventuale linea comune.<br />
Ritengo infine che si debba<br />
cogliere l’occasione per programmare<br />
la convocazione<br />
dell’assemblea e per dotarsi<br />
di nuovi organismi di rappresentanza».<br />
Quindi, nello st<strong>il</strong>e<br />
che ha sempre contraddistinto<br />
Ilario Ammendolia, è stato<br />
tempo di b<strong>il</strong>anci, e su questo<br />
noi aggiungiamo che per <strong>il</strong> territorio<br />
rappresenta un<br />
momento storico, perchè a<br />
nostro giudizio sono stati gli<br />
anni migliori di questo organo<br />
territoriale. <strong>La</strong> nuova assemblea<br />
è stata dunque fissata per<br />
mercoledì 30 maggio alle ore<br />
FACE SONDAGGIO<br />
17,00. Proprio un giorno dopo<br />
la visita del ministro Barca<br />
che, <strong>il</strong> 29 maggio, interesserà<br />
la provincia di Reggio<br />
Calabria. Un ulteriore passo<br />
avanti per la costituzione del<br />
famoso tavolo per la Locride<br />
per cui si impegnò la ministra<br />
Cancellieri?<br />
Presidente del Comitato dei sindaci della Locride<br />
I nostri lettori hanno indicato PEPE LOMBARDO<br />
Gli amici de la <strong>Riviera</strong> Facebook vogliono <strong>il</strong><br />
sindaco di Locri più che quello di Monasterace e<br />
Bovalino alla presidenza del Comitato dei sindaci<br />
della Locride. Sarà di Pepè Lombardo <strong>il</strong> dopo<br />
Ammendolia? Dopo Carmine Barbaro la politica<br />
all’interno dell’Associazione ha ottenuto un unico<br />
risultato: fare diventare <strong>il</strong> centro (Locri - Siderno)<br />
periferia e la periferia della Locride, centro.<br />
1) PEPÈ LOMBARDO (Locri)<br />
2) MASINO MITTICA (Bovalino)<br />
3) MARIA LANZETTA (Monasterace)<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
DIAVOLO NERO<br />
OSTIA CONSACRATA<br />
A meno di non<br />
voler essere faziosi<br />
estremi, dobbiamo<br />
ammettere che<br />
ogni tanto, sia pure<br />
ad ogni morte di papa, S<strong>il</strong>vio<br />
Berlusconi qualche verità riesce<br />
a dirla. Disse bene, cioè,<br />
disse la verità quando segnalò<br />
all’opinione pubblica nazionale<br />
Francesco Rutelli come un giovin<br />
signore di lauta famiglia che<br />
in vita sua non aveva mai lavorato.<br />
Come la storia insegna,<br />
chi non lavora , mangia.<br />
Mangia politica e con la politica.<br />
Il giovine signore rifulse sugli<br />
spalti del Partito radicale con la<br />
voglia di strozzare i nemici del<br />
libero pensiero con le budella<br />
dell’ultimo prete. E di questo<br />
partito è stato segretario, e parlamentare<br />
dal 1983 al 1990.<br />
Ma, poiché chi si ferma è perduto,<br />
è uscito dal Partito radicale<br />
ed ha fondato i Verdi<br />
Arcobaleno, che, non contenendo<br />
tutti i colori dell’elastico<br />
regno politico, lo hanno persuaso<br />
a farsi tra i promotori<br />
della nascita della<br />
“Margherita” e del suo<br />
apparente dissolvimento<br />
nel Partito democratico<br />
che lo fece<br />
senatore. Il 31 ottobre<br />
2009 l’inquieto<br />
giovin signore,<br />
sdegnoso di servire<br />
Bersani, fonda<br />
un ronzante partito:<br />
Api. Ma<br />
dimentica di<br />
dimettersi da senatore<br />
eletto nelle f<strong>il</strong>a<br />
del PD.<br />
Non inorridite. Poiché non c’è<br />
nulla di riprovevole nel cammino<br />
accidentato e sempre interrotto<br />
di Francesco Rutelli, che<br />
sempre corse e mai non giunse<br />
<strong>il</strong> fine.<br />
<strong>La</strong> sua storia impervia reca <strong>il</strong><br />
segno della santità. Non c’è<br />
stato grande santo della Chiesa<br />
che non sia stato tentato nel<br />
suo viaggio verso <strong>il</strong> Supremo<br />
Bene. Così è accaduto a<br />
Francesco Rutelli, l’ostia consacrata<br />
del mondo politico italiano.<br />
Nell’ottobre del 2006, qui, a<br />
Locri, nell’anniversario dell’assassinio<br />
di Francesco Fortugno<br />
- andate a r<strong>il</strong>eggere lo straordinario<br />
articolo di Ercole Macrì<br />
(«la <strong>Riviera</strong>» 22 ottobre 2006)<br />
– Francesco Rutelli, nei panni,<br />
oltretutto di vicepresidente del<br />
Consiglio, annuncia<br />
<strong>il</strong> dono di un<br />
“Distretto culturale<br />
della Locride”.<br />
Chi l’ha visto?<br />
Abbiamo visto<br />
riapparire l’Ostia<br />
consacrata a<br />
Catanzaro in sostegno<br />
ad Abramo,<br />
cioè a Scopelliti. E,<br />
fermo alla sua sostanza,<br />
perché l’ostia si<br />
possa trasformare,<br />
più che nel sangue,<br />
nel pane, ha chiesto la<br />
presidenza del Parco<br />
per Sergio <strong>La</strong>ganà.<br />
Non durante la messa<br />
solenne in piazza, ma<br />
in sacrestia.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 05
L’Ascoa è un’associazione regionale, che cura<br />
a livello politico e sindacale gli interessi delle<br />
piccole e medie imprese. <strong>La</strong> sua sede principale,<br />
al centro di Locri, è un fiore all’occhiello<br />
per la Calabria. Da oggi l’associazione promuove<br />
l’AscoaCard, una tessera grazie alla quale i<br />
possidenti potranno usufruire di speciali sconti in<br />
numerose attività commerciali. Ce ne parla <strong>il</strong> presidente,<br />
Franco Mammoliti.<br />
Presidente, ci descriva questa importante realtà.<br />
Quando nasce l’Ascoa?<br />
Nasce circa trent’anni fa per cercare di trovare delle soluzioni<br />
per quanto riguarda le categorie che rappresentiamo. In anni di<br />
duro lavoro abbiamo fatto tanto per le aziende, aumentando i<br />
servizi e i finanziamenti alle stesse. Oggi siamo la prima associazione<br />
di queste categorie nella Provincia di Reggio Calabria e i<br />
nostri associati sono circa 2500. Basta solo questo per farsi<br />
un’idea della nostra serietà e degli sforzi costanti tesi a migliorare<br />
la qualità dei servizi erogati alle aziende.<br />
Possiamo affermare che siete la “Camera di commercio”<br />
della Locride?<br />
No. Possiamo dire che facciamo l’80% dei servizi camerali.<br />
Anche perché con i servizi online si risolve tutto più fac<strong>il</strong>mente.<br />
Perchè nasce l’AscoaCard?<br />
L’attuale situazione economica è molto grave. Specialmente nella<br />
Locride. Locride che è stata sempre bistrattata dai poteri politici.<br />
Solo che esiste in noi la volontà di andare avanti a qualunque<br />
costo. <strong>La</strong> tessera è nata per creare una sinergia tra imprenditori<br />
e consumatori in questo diffic<strong>il</strong>e momento. Un meccanismo per<br />
cui, grazie agli sconti effettuati dalle aziende, entrambe le parti<br />
saranno agevolate dalla compravendita. Insieme alla tessera<br />
verrà consegnato un opuscolo con l’elenco dei servizi erogati<br />
dall’associazione e l’elenco delle aziende aderenti all’AscoaCard,<br />
circa 95 imprese.<br />
Chi può acquistare l’AscoaCard?<br />
Chiunque, non solo i soci. Inoltre potranno essere inserite nell’opuscolo<br />
tutte le ditte che lo richiederanno e che risponderanno ai<br />
requisiti richiesti dall’Ascoa.<br />
Il commerciante dovrà pagare qualcosa per aderire<br />
all’iniziativa?<br />
Assolutamente niente. Deve solo avere i requisiti necessari.<br />
L’Ascoa è di destra o di sinistra?<br />
Le associazioni serie sono politiche ma non partitiche.<br />
Tempo fa, l’editore de la <strong>Riviera</strong>, scrisse la premessa<br />
al suo libro “Fatti misfatti proposte”, considerando<br />
che l’Ascoa opera attivamente nel nostro<br />
territorio e che ha scelto come sede centrale proprio<br />
la città di Locri, le rivolgiamo ora una domanda<br />
di colore politico. Qual è stata, secondo lei, la<br />
migliore amministrazione di Locri?<br />
Di amministrazioni capaci ce ne sono state tante.<br />
E la peggiore?<br />
L’amministrazione prima dell’attuale perché a mio avviso era<br />
un’amministrazione acefala.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 06
Aziende Convenzionate<br />
Abbigliamento<br />
Accessori<br />
<strong>La</strong> Camiceria<br />
di Fabio Vitale<br />
Siderno<br />
C.so della Repubblica 65<br />
Sconto del 20%<br />
Narcisse Accessori<br />
di Tropiano Rosanna<br />
Siderno<br />
C.so Garibaldi 91<br />
Sconto del 15%<br />
Alimentare /Frutta<br />
Centro Frutta<br />
di Zucco Giuseppe<br />
Siderno<br />
C.so Garibaldi 203<br />
Sconto del 15% (Spesa<br />
Minima E. 25,00)<br />
Mediati Giuseppe<br />
Locri Via Roma<br />
Sconto del 10%<br />
Olearia Vinicola Archinà<br />
Siderno Via Gramsci<br />
Sconto del 10%<br />
Rom-Arr-Fruits<br />
di Enzo e Cosimo<br />
Locri Via I Maggio<br />
Sconto del 20%<br />
Sapori Di Calabria<br />
Di Garripoli Antonio<br />
Locri Via Firenze 23<br />
Sconto del 5%<br />
Scarfì Domenico<br />
Locri<br />
Via Matteotti 326<br />
Sconto del 10% (Escluso<br />
Buoni Pasto)<br />
Articoli Regalo/<br />
Elettrodomestici/<br />
Telefonia<br />
Arancia Elettronica<br />
Siderno<br />
Via E. Fermi 68<br />
Sconto del 6% (Esclusi<br />
Articoli in Promozione)<br />
Ditta Cavo<br />
di Scali Franca Ornella<br />
Locri<br />
C.so V. Emanuele 59<br />
Sconto del 20%<br />
Elettrodomestici Napoli<br />
M. Gioiosa J.<br />
P.zza Dei M<strong>il</strong>le<br />
Sconto del 5% (Esclusi<br />
Articoli in Promozione)<br />
Telephone Life<br />
Siderno Via Tasso 11<br />
Sconto del 15% (Escluso<br />
Ricariche)<br />
Autoscuola/<br />
Pratiche<br />
Automob<strong>il</strong>istiche/<br />
Revisioni<br />
Autoscuola Futura Snc<br />
Locri Via Trieste 39/41<br />
Sconto del 15%<br />
Autoscuola Guttà Luigi<br />
& C. Sas<br />
Siderno V.le Europa 13b<br />
Sconto del 10%<br />
Autoscuola Pegaso<br />
Locri Via Tevere<br />
Ang.Via Torino<br />
Sconto del 15%<br />
Autoscuola Pezzano Sas<br />
Locri P.zza Tribunale 13<br />
Sconto del 15%<br />
Centro Revisioni<br />
Autoveicoli<br />
Di Commisso Domenico<br />
Siderno<br />
Via Nazionale 158/160<br />
Sconto del 10%<br />
Studio Consulenza<br />
Pratiche<br />
Automob<strong>il</strong>istiche<br />
Di D’ancora Daniela<br />
Locri C.so Matteotti 31<br />
Sconto del 10%<br />
Bar/Pasticcerie/<br />
Gelaterie<br />
Bar Aloha<br />
Locri C.da Verga<br />
Sconto del 10%<br />
Bar Aqu<strong>il</strong>a<br />
Siderno<br />
C.so della Repubblica<br />
Sconto del 10%<br />
Bar Del Corso<br />
Siderno Via C. Battisti<br />
Sconto del 10%<br />
Caffé Greco<br />
Ardore<br />
C.so Carducci 176<br />
Sconto del 15% (Solo<br />
Pasticceria)<br />
Caramellamania<br />
di Foti Francesco<br />
Siderno<br />
C.so Garibaldi 97<br />
Sconto del 20%<br />
Bar Helios<br />
Siderno<br />
C.so della Repubblica 17<br />
Sconto del 10%<br />
Bar Jo & Jo Snc<br />
Siderno Via S.S. 106<br />
(C.C. <strong>La</strong> Gru)<br />
Sconto 15% Bar<br />
(Consumazione Minima<br />
di E 5,00)<br />
Sconto 10%<br />
Gastronomia<br />
(Consumazione Minima<br />
E 15,00)<br />
Bar Lizzi Girolamo<br />
Siderno<br />
C.so della Repubblica 57<br />
Sconto del 10%<br />
L’imbarcadero alla Gru<br />
Bar-Ristoro<br />
Siderno C.C. <strong>La</strong> Gru<br />
Sconto del 10%<br />
(Spesa Minima E10,00)<br />
Bar Paninoteca “Manà“<br />
Locri Via Tevere 115<br />
Sconto del 10%<br />
Pasticceria Strati<br />
di Trimboli<br />
Antonio Raffaele<br />
Siderno<br />
C.so della Repubblica 95<br />
Punto D’incontro<br />
(Bar Tentazioni)<br />
Siderno<br />
C.so Della Repubblica 23<br />
Sconto del 20%<br />
(Consumazione Minima<br />
di E.5.00)<br />
Bar Progresso<br />
Siderno<br />
C.so della Repubblica 77<br />
Sconto del 20%<br />
(Consumazione Minima<br />
E 5,00)<br />
Bar Royal<br />
Locri<br />
Via V. Emanuele 126<br />
Sconto del 15%<br />
Bar Scocchieri<br />
Locri Via Roma<br />
Sconto del 10%<br />
Sconto del 10%<br />
Bar Sfizioso<br />
Locri Via Matteotti 84-86<br />
Sconto del 10%<br />
(Escluso Giornali)<br />
Cartolerie<br />
Paper Moon<br />
Siderno<br />
C.so Garibaldi 118<br />
Sconto del 20%<br />
(Escluso Libri Scolastici)<br />
Teknikart Srl<br />
Siderno C.so Garibaldi<br />
Sconto del 20%<br />
(Escluso Carta)<br />
Centri Estetici e Cosmesi<br />
Il Tempio di Venere<br />
di Macrì Roberta<br />
Siderno<br />
Via Portosalvo 19<br />
Sconto del 20%<br />
(Spesa Minima E 20,00)<br />
<strong>La</strong>ganà Eleonora<br />
Locri<br />
Via Duca del Mare 8<br />
Sconto del 10%<br />
New Body<br />
di Placido Orlando<br />
Siderno<br />
Via Della Conc<strong>il</strong>iazione<br />
Sconto del 20%<br />
Oasi del Benessere<br />
di <strong>La</strong>copo Giuseppina<br />
Locri Via Roma<br />
Sconto del 20%<br />
Over Beauty<br />
di Custureri Mari Teresa<br />
Locri Via Caprera<br />
Sconto del 15%<br />
(Spesa Minima E 10,00)<br />
Vanity<br />
di Fragomeli Valentina<br />
Roccella J.<br />
Via Cappelleri<br />
Sconto del 20%<br />
5 Armonie<br />
Siderno Via Pantanizzi 43<br />
Sconto del 20%<br />
Centri Sportivi<br />
Y.M.C.A.<br />
Siderno Via Marina<br />
Sconto del 5% (Per<br />
Coloro Che Non Sono<br />
Soci Y.M.C.A.)<br />
Kines Sporting Club<br />
di Alecce Caterina<br />
Ardore C.da Morosello<br />
Sconto del 50% (Solo<br />
dulla Quota Associativa<br />
Annuale)<br />
Corredi<br />
L’artigianato<br />
“Il Corredo Fatto A<br />
Mano” di Galluzzo Ida<br />
Locri<br />
Via V. Emanuele<br />
Siderno<br />
C.so della Repubblica<br />
Sconto del 15%<br />
Enoteca/Prodotti e<br />
Decorazioni<br />
Per Dolci e Compleanni<br />
Il Bacco <strong>La</strong> Bottiglieria<br />
Siderno<br />
Via Torrente Arena<br />
Sconto del 15 %<br />
(Spesa Minima E 5.00)<br />
Fiorai<br />
Ocello Fiori<br />
di Fabio Ocello<br />
Locri C.so V. Emanuele<br />
Sconto del 20%<br />
Ferramenta<br />
Guarnaccia Pierpaolo<br />
Siderno Via Jonio 60<br />
Sconto del 15%<br />
Gastronomia/<br />
Rosticceria/<br />
Polleria/Macelleria<br />
Brugnano<br />
Gastronomia-Polleria<br />
Locri Via Caprera 34<br />
Sconto del 10%<br />
Cotto e Mangiato<br />
Locri P.zza Fortunio<br />
Sconto del 20%<br />
Macelleria Prontocuoci<br />
di Piccolo Bruno<br />
Locri Via I Maggio<br />
Sconto del 15%<br />
Giocattoli e Prodotti<br />
Infanzia<br />
Bellino Giocattoli<br />
M. Gioiosa J.<br />
Via Montezemolo 8<br />
Sconto del 10% (Esclusi<br />
Articoli in Promozione)<br />
Centro Bimbo<br />
di Commisso Vincenzo<br />
Siderno Via Jonio 6/A<br />
Sconto del 15%Prodotti<br />
Infanzia<br />
Sconto del 10%<br />
Giocattoli<br />
<strong>La</strong>boratori Analisi<br />
Antico <strong>La</strong>boratori<br />
di Antico Alfredo<br />
Siderno<br />
Via Della Conc<strong>il</strong>iazione<br />
Sconto del 20%<br />
“Enzimeter Analisi<br />
Cliniche”<br />
Dr. Scali Rocco<br />
Gioiosa J.<br />
Via Gramsci 38<br />
Sconto del 15%<br />
“<strong>La</strong>boratorio Analisi<br />
Cliniche<br />
Dr. Quintino e<br />
Dr. Rocco Tassone”<br />
Locri Via Marconi 97<br />
Sconto del 20%<br />
<strong>La</strong>vanderie<br />
Gratteri Teresa<br />
Locri Via Tevere 32<br />
Sconto del 15%<br />
<strong>La</strong>vanderia Belvedere<br />
di Diano Francesco<br />
Siderno<br />
Via Garibaldi 147<br />
Sconto del 20%<br />
Panificio<br />
Antico Forno<br />
di D’Ettore Cosimo<br />
Siderno<br />
C.so Garibaldi 150<br />
Sconto del 10%<br />
(Minimo Spesa E 5,00)<br />
Panificio Sgambelluri<br />
di Leone Vincenza<br />
Siderno<br />
Via C.Battisti 143<br />
Sconto del 5%<br />
Parrucchieri e Cosmesi<br />
Associazione<br />
“Il Tocco Magico”<br />
Siderno Via Matteotti<br />
Sconto del 10%<br />
Beauty Service Forniture<br />
e Attrezzature<br />
Parrucchieri ed Estetisti<br />
Di Pellegrino Francesco<br />
Siderno Via Genova 8<br />
Sconto del 10%<br />
(Solo Dettaglio Esclusa<br />
Profumeria)<br />
Elisir<br />
di Stefania Macrì<br />
Locri Via Matteotti 33<br />
Sconto 20%<br />
(Su Minimo E 20,00)<br />
L’angolo Della Bellezza<br />
Locri Via Marconi<br />
Sconto 20%<br />
(Su Minimo E 20,00)<br />
T. & G. Hair<br />
di Torani Ezio<br />
Siderno Via C. Battisti<br />
Sconto del 20%<br />
Pesce/Stocco<br />
Garripoli Angelo<br />
“Stocco”<br />
Locri Via V. Veneto 24<br />
Sconto del 6%<br />
L’angolo Del Pesce<br />
di Futia Vincenzo<br />
Locri Via Marconi 7<br />
Sconto del 20%<br />
Pescheria Jonio Blu<br />
di Bombara Rose<br />
Siderno Via Jonio<br />
Sconto del 15%<br />
Prodotti Per Animali<br />
Max Boutique Degli<br />
Animali<br />
Siderno C.so Garibaldi<br />
Sconto del 5% (Oltre al<br />
15% Già Praticato)<br />
Pub/Ristoranti/<br />
Pizzerie<br />
“Cerise”<br />
di D’agostino Giovanni<br />
Siderno P.zza Cavour 1<br />
Sconto del 10%<br />
(Spesa Minima E 5,00)<br />
Gusto Ristora<br />
Locri P.zza Dei Martiri 9<br />
Sconto del 15%<br />
“<strong>La</strong> Tegola”<br />
Siderno<br />
Via Nazionale 42/B<br />
Sconto del 20%<br />
Mister Pub<br />
Locri Via Napoli 31/A<br />
Sconto del 20%<br />
Ristoro Fast Food da<br />
Rocco<br />
Locri<br />
P.zza Tribunale I Trav 16<br />
Sconto del 10%<br />
Pubblica Assistenza<br />
Confraternita<br />
Misericordia<br />
Ardore<br />
Via Ugo Foscolo 26<br />
Sconto del 15% Su<br />
Trasporto A Lunga<br />
Percorrenza<br />
Croce Bianca<br />
Siderno Via Spalato 47<br />
Sconto del 10% su<br />
Servizi Nazionali<br />
Sconto del 15% su<br />
Servizi Locali<br />
Croce Verde Sidernese<br />
Siderno Via Fiume 44<br />
Sconto del 20%<br />
L.A.Do.S.<br />
M. Gioiosa J.<br />
Strada Cavalleria 27<br />
Sconto del 15%<br />
Scuole Materne<br />
Associazione “Maria S.S.<br />
Immacolata”<br />
Siderno<br />
Via De Gasperi 39<br />
Sconto del 15%<br />
Associazione “ Il<br />
Trenino”<br />
di Loccisano <strong>La</strong>ura<br />
Locri Via Firenze 29<br />
Sconto del 20%<br />
Scuola Materna<br />
“S. Monica”<br />
Locri Via Foggia 16<br />
Sconto del 20%<br />
Scuola Di Lingue<br />
English Centre<br />
Locri Via Tripoli<br />
Sconto del 30%<br />
Scuola Di Danza<br />
Scuola Di Danza<br />
“A.I.C.S. Anita”<br />
Sede Bovalino<br />
Via A. Moro<br />
Sede Siderno Via Spalato<br />
Sconto del 15%<br />
Studi Specialistici<br />
Centro di Medicina<br />
Respiratoria sas<br />
Siderno<br />
P.zza della Cittadinanza<br />
Europea<br />
Sconto del 10%<br />
Gastrostudio Gnr<br />
Bianco Via A. Spano’<br />
M.di Gioiosa presso<br />
Centro Fisiokinesiterapia<br />
e Riab<strong>il</strong>itazione<br />
Sconto del 25%<br />
Nuova Radiodiagnostica<br />
Polifroni<br />
Locri Via Matteotti 254<br />
Sconto 8%<br />
Studio Cardiologico<br />
Siderno<br />
Via Amendola 33<br />
Sconto del 15%<br />
Studio Radiologico sas<br />
Siderno<br />
Via E. Fermi 103/107<br />
Sconto del 20%<br />
Studio Medico<br />
Polispesialistico Raymat<br />
di Mazzaferro Adriana<br />
M. Gioiosa J.<br />
Via Calvario 15/A<br />
Sconto del 15%<br />
Videoteca<br />
Pretty Price<br />
di Furci Sabrina<br />
Locri<br />
Via Margherita di Savoia<br />
Sconto del 7%<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 07
GIOCHI DI POTERE<br />
IL FATTO<br />
di Pasquino Crupi<br />
Quando in Calabria<br />
le scelte le fa Rutelli<br />
Scade <strong>il</strong> mandato di Leo<br />
Autelitano in quanto Presidente<br />
del Parco dell'Aspromonte che,<br />
senza ombra di dubbio, viene<br />
considerato una mangiatoia. Le<br />
bocche aperte sono tante. E succede.<br />
Primo tempo.<br />
Pare che Francesco Rutelli, capo<br />
del partito ronzante delle Api,<br />
abbia avvicinato <strong>il</strong> ministro dell’ambiente,<br />
Corrado Clini, suggerendo<br />
di suggerire alla Giunta<br />
regionale della Calabria quale<br />
Presidente del Parco dell'<br />
Aspromonte l'avv. Sergio<br />
<strong>La</strong>ganà. Poiché a tanto nome,<br />
nessun elogio è pari, i titoli e le<br />
referenze non contano.<br />
Secondo tempo.<br />
Non un suggerimento ha dato,<br />
ma un tranello Francesco Rutelli<br />
ha teso a Catanzaro a Scopelliti<br />
onde <strong>il</strong> partito ronzante desse <strong>il</strong><br />
suo appoggio ad Abramo.<br />
Straordinario: 339 voti.<br />
Terzo tempo.<br />
I Sindaci i cui territori sono compresi<br />
nel perimetro del Parco<br />
dovrebbero fare sentire la loro<br />
voce. Certamente non sul nome,<br />
ma sull'identikit del futuro<br />
Presidente. Ma tacciono, tranne<br />
Sebastiano Giorgi, sindaco di San<br />
Luca.<br />
Quarto tempo.<br />
Il Pd ha espresso la sua avversione<br />
per <strong>il</strong> candidato in pectore. Si<br />
tratta di vedere se farà una battaglia<br />
contro l'egregio uomo politico,<br />
già accolto a vele spiegate<br />
nella casa del centrosinistra e<br />
fatto sottosegretario da Agazio<br />
Loiero, che qualche settimana fa<br />
su «Calabriaora» ci ha dato le<br />
lacrime di Catanzaro, ma non le<br />
sue.<br />
L’avvocato Sergio <strong>La</strong>ganà, 47 anni, di Locri<br />
DOMENICA 13 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 08
399 voti dell’Api di Rutelli a Sergio Abramo valgono la Presidenza del Parco<br />
d’Aspromonte?<br />
Il fu Sergio <strong>La</strong>ganà<br />
ESSENZIALE<br />
Se le nostre informazioni<br />
sono esatte, l’alleanza alle<br />
amministrative di<br />
Catanzaro tra le Api<br />
calabresi e <strong>il</strong> Pdll è un<br />
mercimonio: l’appoggio ad<br />
Abramo in cambio della<br />
Presidenza del Parco<br />
dell’Aspromonte a Sergio<br />
<strong>La</strong>ganà. <strong>La</strong> conferma<br />
indiretta di ciò viene, una<br />
volta di più,dalle conclusioni<br />
al Congresso regionale<br />
dell’Api del sen. Franco<br />
Bruno, <strong>il</strong> quale ha<br />
dichiarato che le Api<br />
calabresi hanno fatto un<br />
grande sacrificio e che<br />
questo loro sacrificio va<br />
soddisfatto con una<br />
compensazione<br />
LE TAPPE<br />
RODERIGO DI CASTIGLIA<br />
Nel 1994 <strong>il</strong> giovane Sergio<br />
<strong>La</strong>ganà, anche per ragione<br />
d’età, era un cucciolo.<br />
Poiché non è detto che<br />
con gli anni si cresce, non è da sorprendersi<br />
che non sia mai divenuto<br />
un leone ruggente, che rischia nella<br />
lotta per la vita nel gran serraglio<br />
della zoologia politica zampate e<br />
unghiate. S’è acconciato<br />
nella pelle del gattopardo,<br />
fabbricata, prima ancora<br />
che dal trasformismo meridionale,<br />
da un intellettuale di peso, come<br />
Francesco Guicciardini. Il quale raccomandava<br />
di pregare Dio di stare<br />
sempre dalla parte dei vincitori. Il<br />
che, come non c’è bisogno di spiegare,<br />
esige una vocazione innata per i<br />
giri di valzer o la natura legnosa<br />
della trottola. Di Sergio <strong>La</strong>ganà non<br />
può esistere che un tempo funerario,<br />
<strong>il</strong> passato. Di Sergio <strong>La</strong>ganà<br />
questo è possib<strong>il</strong>e soltanto dire:<br />
Ei fu.<br />
Fu con Beniamino Donnici<br />
Fu con Progetto Calabria<br />
Fu con Idv e AurelioMisiti<br />
Fu con Agazio Loiero<br />
E, siccome è <strong>il</strong> passato che genera <strong>il</strong><br />
presente, è ora con Api e con<br />
Giuseppe Scopelliti. Ma non mettiamo<br />
limite alla Provvidenza divina.<br />
Lucifero è stato capace d’una sola<br />
trasformazione. Da angelo a diavo-<br />
LA COPERTINA<br />
lo: el fu sì bel com’elli è ora brutto.<br />
Capaneo, punito per <strong>il</strong> suo gesto irridente<br />
alla grandezza di Dio, fu trasformato<br />
in cenere, e dalla cenere<br />
non prese più altra forma.<br />
Il dottor Jekyll, che pure era ben<br />
addentro alla chimica, scienza della<br />
trasformazione, riuscì a trasformarsi<br />
semplicemente e unicamente nel<br />
suo contrario, signor Hyde, e lì s’arrestò.<br />
Il poema di Ovidio, Le<br />
metamorfosi, è parto di<br />
una fantasia arida rispetto<br />
alle trasformazioni di Sergio<br />
<strong>La</strong>ganà, e <strong>il</strong> poeta romano avrebbe<br />
certamente rinunciato a scriverlo se<br />
Questo scambio - tu dai i voti ad<br />
Abramo, io do a te la Presidenza<br />
del Parco - si configura<br />
o no come voto di scambio?<br />
avesse potuto antivedere tale colosso<br />
delle trasformazioni, compiute e<br />
realizzate in una sola persona.<br />
Solo <strong>il</strong> Divino Poeta, trascinandoci<br />
per le bolge dell’Inferno, potrebbe<br />
darci una spiegazione plausib<strong>il</strong>e di<br />
questo eroe del nostro tempo, che,<br />
per esserci , è obbligato ad essere <strong>il</strong><br />
Fu Sergio <strong>La</strong>ganà. “Solo lui -citando<br />
un principe del Foro, come<br />
Giovanni Porzio- potrebbe rivelarci<br />
<strong>il</strong> segreto di questa paurosa trasfor-<br />
mazione”.<br />
Esistono i miracoli. Gli ultimi in<br />
ordine di tempo graziano Sergio<br />
<strong>La</strong>ganà. E fanno luce.<br />
In tutto questo abisso c’è una parola<br />
che <strong>il</strong>lumina: <strong>il</strong> trasformismo.<br />
In tutto questo movimento, che non<br />
si ferma mai, c’è qualcosa di statico e<br />
di immob<strong>il</strong>e: l’idea fissa di stare sempre<br />
a galla, e non importa se ci si<br />
riduce a sugheri, che vanno dove <strong>il</strong><br />
vento del potere spinge e sollecita.<br />
In democrazia -questo è noto- si<br />
decide in segretezza. Quindi, siamo<br />
costretti a procedere per ipotesi. Se<br />
le nostre informazioni sono esatte,<br />
l’alleanza alle amministrative di<br />
Catanzaro tra le Api<br />
calabresi e <strong>il</strong> Pdl di<br />
Scopelliti è un mercimonio:<br />
l’appoggio<br />
ad Abramo in cambio<br />
della Presidenza<br />
del Parco<br />
dell’Aspromonte a<br />
Sergio <strong>La</strong>ganà. <strong>La</strong> conferma indiretta<br />
di ciò viene, una volta di più, dalle<br />
conclusioni al Congresso regionale<br />
dell’Api del sen. Franco Bruno, altro<br />
uomo stab<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> quale ha dichiarato<br />
che le Api calabresi hanno fatto un<br />
grande sacrificio e che questo loro<br />
sacrificio va soddisfatto con una<br />
compensazione. Insomma, se siamo<br />
bravi indovini: la Presidenza<br />
dell’Ente Parco. E a questo punto<br />
arrivati, <strong>il</strong> problema non riguarda<br />
più né le Api né l’Ape regina delle<br />
Api, ma, se le nostre notizie corrispondono<br />
al vero, qualche ministro<br />
del Governo tecnico. Il quale ministro<br />
, evidentemente, ha una concezione<br />
patrimoniale e feudalistica del<br />
potere i cui domini valgono come<br />
prebende per i valvassori.<br />
In altre e più semplici parole, può, è<br />
legittimato un ministro, <strong>il</strong> ministro<br />
dell’ambiente, accettare come miele<br />
<strong>il</strong> fiele delle Api di Rutelli? O non<br />
dovrebbe, dato che ministro tecnico<br />
è, mettere in primo piano le qualità<br />
tecniche di chi aspira alla carica di<br />
Presidente del Parco<br />
dell’Aspromonte? E perché poi?<br />
Per premiare uno scambio di cortesie<br />
con lo scambio: tu dai i voti ad<br />
Abramo, io do a te la Presidenza del<br />
Parco? E’ o no voto di scambio? È<br />
tutto questo penalmente r<strong>il</strong>evante?<br />
O è solo moralmente r<strong>il</strong>evante? E la<br />
politica è solo mercato?<br />
E frattanto che qualcuno voglia<br />
rispondere ai nostri interrogativi, noi<br />
questo vogliamo marcare con nettezza;<br />
che <strong>il</strong> Ministro, suggerendo <strong>il</strong><br />
trasformato Sergio <strong>La</strong>ganà, incoraggia<br />
la delinquenza politica, coloro<br />
che scelgono di fare politica per<br />
soddisfare le loro brame, i loro bassi<br />
interessi. Di questi delinquenti politici<br />
la Calabria è piena, anche i loro<br />
allevatori, avvelenatori della vita<br />
civ<strong>il</strong>e calabrese.<br />
L’ape sociale<br />
Vive in società complesse, i diversi compiti vengono<br />
svolti dalle api operaie a seconda dell'età,<br />
a capo delle quali c'è l'ape regina. Il loro istinto<br />
le porta a non sospendere mai <strong>il</strong> lavoro. L’ape<br />
sociale succhia le goccioline di nettare di fiore in<br />
fiore, fino a quando non è pieno, per portarlo a<br />
casa a chi prende in consegna <strong>il</strong> raccolto.<br />
DOMENICA 13 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 09
Parlando di...<br />
PRIMO PIANO<br />
Il Convegno di Locri<br />
Siamo tutti ‘ndranghetisti?<br />
Perchè non possiamo essere tutti ‘ndranghetisti<br />
PASQUINO CRUPI<br />
Va dato merito, alto merito, al<br />
direttore Piero Sansonetti e al<br />
suo vice Davide Varì per aver<br />
organizzato a Locri, <strong>il</strong> 17 maggio,<br />
un convegno- Siamo tutti ‘ndranghetisti?-<br />
rompendo <strong>il</strong> rito del circolo magico,<br />
che finora aveva visto adunati solo ed esclusivamente<br />
gli altoparlanti dell’antimafia, e tra<br />
gli asfissiati ascoltatori numerose flottiglie<br />
antimeridiane di studenti. Unico pubblico<br />
per i professionisti dell’antimafia. Il riconosciuto<br />
alto merito, però, non sta solo in questo.<br />
Sta nella domanda, dialetticamente provocatoria.<br />
Una domanda speciale, che, pur<br />
non essendo retorica, contiene la risposta:<br />
non siamo tutti ‘ndranghetisti. Per la contradizion<br />
che nol consente. Ma di questo dopo.<br />
Nel 1875, l’anno in cui escono Le lettere meridionali<br />
del napoletano Pasquale V<strong>il</strong>lari, la<br />
domanda , questa domanda, non poteva<br />
essere posta. Il grande storico positivista in<br />
quel suo libro discorre della mafia in Sic<strong>il</strong>ia,<br />
della Camorra a Napoli, del banditismo in<br />
Sardegna. <strong>La</strong><br />
Calabria, affollata di<br />
‘ndrangheta, non c’è.<br />
E credo che nessuno<br />
vorrà pensare che<br />
Pasquale V<strong>il</strong>lani,<br />
essendo, con anticipo<br />
di tempo, un<br />
“amico degli amici”,<br />
l’avesse taciuta.<br />
<strong>La</strong> provocatoria,<br />
anche impertinente,<br />
domanda di Piero<br />
Sansonetti non<br />
avrebbe avuto legittimità<br />
logica e storica<br />
neppure nel 1898<br />
quando Alfredo<br />
Niceforo, discepolo<br />
sic<strong>il</strong>iano del veronese<br />
Cesare Lombroso,<br />
pubblica <strong>il</strong> saggio<br />
L’Italia barbara contemporanea.<br />
Come è<br />
inut<strong>il</strong>e chiarire,<br />
l’Italia barbara contemporanea<br />
è <strong>il</strong> mezzogiorno,<br />
essendo<br />
qui possente la mafia<br />
in Sic<strong>il</strong>ia, la camorra<br />
a Napoli, <strong>il</strong> banditismo<br />
in Sardegna. <strong>La</strong><br />
Calabria non c’è. E<br />
credo, ancora una<br />
volta, che nessuno<br />
vorrà pensare che<br />
Alfredo Niceforo,<br />
essendo un “amico<br />
degli amici” ci abbia<br />
voluto togliere dalla<br />
gogna maledetta.<br />
Siamo nel 2012. <strong>La</strong><br />
domanda- Siamo<br />
tutti ‘ndranghetisti?- è<br />
proponib<strong>il</strong>e, ed è<br />
stata proposta, ma<br />
sarebbe anche ut<strong>il</strong>e<br />
ILARIO AMMENDOLIA<br />
Ha avuto coraggio Piero Sansonetti,<br />
direttore di Calabria ora, a porre<br />
questa domanda non curandosi di<br />
addomesticare le risposte.<br />
Mondi diversi si sono incontrati nella sala<br />
della cultura a Locri, ed hanno cercato di<br />
dare risposte pur partendo da posizioni<br />
diverse ma con uguale dignità. Risposte differenti<br />
ed, a volte, contrapposte. Il convegno<br />
ha segnato una rottura con i trenta anni precedenti,<br />
quando <strong>il</strong> ruolo dei relatori doveva<br />
essere un inno ai professionisti dell’antimafia<br />
. A sollevare <strong>il</strong> pur minimo dubbio si correva<br />
<strong>il</strong> rischio di essere confinati nella “zona grigia”,<br />
accusati di essere attigui e compromessi<br />
con la mafia.<br />
Nessuno ha negato , né avrebbe potuto<br />
negare, <strong>il</strong> dramma della ndrangheta, tuttavia<br />
ha fatto molto bene Pasquino Crupi a rivendicare<br />
con forza la necessità di discutere del<br />
problema nella sua drammaticità, sottraendolo<br />
però agli “ispirati” dell’antimafia.<br />
Cosa che noi facciamo da anni e, finalmente,<br />
sembra si vada aprendo un varco di libertà e<br />
di democrazia affinché si possa discutere di<br />
ndrangheta senza i luoghi comuni del passato.<br />
Nessuna <strong>il</strong>lusione ! <strong>La</strong> lotta apparente alla<br />
ndrangheta è stata una mammella a cui<br />
hanno succhiato in molti costruendo fortune<br />
politiche, economiche, carriere, ed acquisendo<br />
fama e notorietà.<br />
Non è fac<strong>il</strong>e rinunciarci. Non è fac<strong>il</strong>e che al<br />
lungo ammoino antindrangheta si riesca a<br />
sostituire una lotta autentica che ster<strong>il</strong>izzi <strong>il</strong><br />
ventre da cui viene fuori.<br />
“ siamo tutti ndranghtisti ?” “ perché si<br />
diventa ndranghetisti?” “Conviene essere<br />
ndranghetisti?”<br />
Un capo ndrangheta di assoluto spessore,<br />
don Micu Tripodo, in una lettera consegnata<br />
<strong>La</strong> domanda tossica di Piero Sansonetti, direttore di<br />
Calabria Ora, al Governatore:«Vuole volare libero<br />
e mettersi alla testa di azioni di massa dei calabresi?»<br />
chiederci che cosa sia accaduto dalla seconda<br />
ultima parte dell’Ottocento ad oggi perché di<br />
‘ndrangheta, della ‘ndrangheta si parli come<br />
di un problema , certamente non del problema<br />
fondamentale della Calabria: almeno da<br />
parte nostra. Sarà per un’altra volta.<br />
Non siamo tutti ‘ndranghetisti, dicevo ad inizio,<br />
per la contradizion che nol consente.<br />
Pensate. Se fossimo tutti giornalisti , non esisterebbero<br />
lettori. E se fossimo tutti ‘ndranghetisti,<br />
a meno di non volerci ammazzarci<br />
tra di noi, gli ‘ndranghetisti sarebbero disoccupati<br />
a vita, inerti come i paralitici, torpidi<br />
come gli idioti, mancando loro la materia<br />
prima della sopraffazione, dell’oppressione,<br />
della rapina delle risorse. Perché la ‘ndran-<br />
Finalmente un convegno senza coro<br />
al fratello e diretta ad un esponente della<br />
malavita afferma: “..compare state attento, <strong>il</strong><br />
mondo è infame..” C’è, in questa affermazione,<br />
una visione pessimistica e disperata del<br />
mondo e degli uomini da cui bisogna difendersi:<br />
dominare per non essere dominati.<br />
Personalmente ho sentito <strong>il</strong> bisogno di riflettere<br />
sul senso di una parabola evangelica…..:<br />
se quel giorno Gesù invece di fare <strong>il</strong> miracolo<br />
della moltiplicazione dei pani e dei pesci<br />
avesse rivolto alle turbe che lo seguivano un<br />
sermone , per poi ritirarsi con gli apostoli<br />
fidati a consumare <strong>il</strong> pranzo, cosa pensate<br />
sarebbe successo ?<br />
Probab<strong>il</strong>mente la grande maggioranza non<br />
avrebbe più creduto in Lui e sarebbe ritornata<br />
a casa indignata e rassegnata, altri si sarebbero<br />
dati alla rivolta ed altri ancora avrebbero<br />
tentato con tutti i mezzi di partecipare al<br />
banchetto.Ovviamente solo Gesù può moltiplicare<br />
i pani ed i pesci .<br />
Così come solo a Gesù è consentito <strong>il</strong> sermone.<br />
Lo Stato, i governi, le istituzioni, le autorità<br />
morali, civ<strong>il</strong>i e religiose hanno <strong>il</strong> dovere<br />
di operare affinché nessuno sia escluso dal<br />
banchetto.<br />
Si può tollerare che qualcuno mangi l’aragosta<br />
ed altri <strong>il</strong> pesce azzurro , che qualcuno<br />
mangi pane bianco ed altri nero.<br />
Noi può restare senza conseguenze <strong>il</strong> banchetto,<br />
alcune volte cafonesco e nauseante,<br />
dei pochi e l’esclusione dei molti.<br />
Ma è legale ? Certo è legale!<br />
In questo caso la legalità evapora e diventa<br />
mera forma.<br />
Fintanto che riterremo legale e normale<br />
quello che sta succedendo intorno a noi,<br />
dobbiamo convivere con chi spiana <strong>il</strong> mitra<br />
ed entra nella sala del banchetto.<br />
Non è accettab<strong>il</strong>e non è giustificab<strong>il</strong>e, è disumano<br />
che questo avvenga, ma è la cornice<br />
entro cui dobbiamo inquadrare la ndrangheta.<br />
Nella Locride sono state combattute quattro<br />
guerre di mafia: a Locri, A Siderno, a S.<br />
Luca, nei boschi.<br />
Centinai di morti, centinai di arresti.<br />
Eppure, per conclamata ammissione di tutti,<br />
la ndrangheta è forte. Vi è una verità diffic<strong>il</strong>mente<br />
confutab<strong>il</strong>e: per ogni ndranghetista<br />
arrestato o ucciso almeno altri due aspirano<br />
a prendere <strong>il</strong> suo posto.<br />
Sansonetti ha chiesto a Scopelliti di mettersi<br />
a capo di un movimento di popolo che<br />
ponga con forza <strong>il</strong> problema della Calabria..<br />
Finora la lotta alla ndrangheta ha prodotto<br />
razzismo contro i calabresi. E’ sembrato, per<br />
qualche momento, che l’appartenenza a<br />
campi contrapposti avrebbe dovuto essere<br />
superata dalla necessità di ritrovarsi su un<br />
unico terreno in quanto meridionali, in<br />
quanto calabresi.<br />
Io ritengo che la ndrangheta nasca dalla storia,<br />
non dalla razza. Frutto avvelenato e sovversivo<br />
di classi dirigenti inette e portatrici di<br />
violenza. <strong>La</strong> ndrangheta non segue un flusso<br />
ascendente dal basso verso l’alto, ma discendente<br />
dall’alto verso <strong>il</strong> basso.<br />
Classi dirigenti- non far coincidere tour court<br />
con la politica-, bramose, avide di potere,<br />
ingorde ed insaziab<strong>il</strong>i, sono origine ed esempio,<br />
per la ndrangheta.<br />
Occorre che la politica ritorni ad essere<br />
carne e sangue del nostro popolo.<br />
Lotta alla ndrangheta ? Certo! Lotta e sfida<br />
alla ndrangheta.<br />
Sfida per far capire che <strong>il</strong> mondo non è infame.<br />
Noi siamo pronti a questa sfida. Noi<br />
questa sfida l’abbiamo lanciata per primi e<br />
riproposto pochi giorni fa a Roccella..<br />
Il convegno di Locri ha segnato un notevole<br />
passo avanti. Una pianta frag<strong>il</strong>e è stata piantata.<br />
Se metterà radici sconfiggeremo 150<br />
anni di storia che ci ha resi subalterni alle<br />
classi dominanti.<br />
gheta esista, è necessario che la stragrande<br />
parte dei calabresi da essa sia immune e produca.<br />
Non è questa la questione. <strong>La</strong> questione<br />
riguarda le leggi di funzionamento della<br />
società calabrese, della sua economia del suo<br />
ceto politico. Producono queste leggi più<br />
essere che malessere, più occupazine che<br />
disoccupazione, più giovani, destinati al libero<br />
sole che giovani vedenti <strong>il</strong> sole a scacchi?<br />
È dentro queste leggi che bisogna andare a<br />
scovare le radici e le ragioni della ‘ndrangheta<br />
e del suo ingrandimento, se si vogliono fare<br />
concreti passi avanti nella lotta contro la<br />
‘ndrangheta. Ed è questo che ha inteso dire <strong>il</strong><br />
governatore Giuseppe Scopelliti, quando, nel<br />
corso del suo intervento, straordinariamente<br />
pacato e ragionato, ha affermato che la<br />
“’ndrangheta va storicizzata”.<br />
Detta questa frase, quando sventolavano le<br />
bandiere del meridionalismo, quando nessuno<br />
turlupinava che la questione meridionale,<br />
che la questione calabrese è una questione<br />
criminale, quando i mistici dell’antimafia<br />
non erano assorbiti dalla visione del totale<br />
infausto mondo mafioso , questa frase- ripeto-<br />
sarebbe giunta<br />
alle nostre orecchie<br />
come scontata.<br />
Adesso no, ed è di<br />
tutta importanza.<br />
Ma <strong>il</strong> Convegno del<br />
17 maggio non ha<br />
voluto essere un circolo<br />
di discussori e di<br />
anime penitenziali: ci<br />
sono state pure queste.<br />
È stato convegno<br />
attivo, che chiama<br />
all’opera. E Piero<br />
Sansonetti, concludendolo,<br />
nel richiedere<br />
movimenti di<br />
massa con cessazione<br />
di attività diplomatiche<br />
tra la periferia<br />
e <strong>il</strong> centro, ha<br />
rivolto una domanda<br />
tossica al<br />
Governatore: vuole<br />
rischiare tutto,<br />
dimenticarsi dell’<br />
appartenenza, volare<br />
libero, mettersi,<br />
insomma, alla testa<br />
dei calabresi che<br />
vogliono cambiare<br />
con l’azione, con la<br />
lotta la loro<br />
Regione? Spetta al<br />
Governatore addolcire<br />
<strong>il</strong> tossico di quella<br />
domanda.<br />
Scegliendo da che<br />
parte stare. Modello<br />
negoziale o lotta dal<br />
basso? Nelle sue<br />
condizioni- dobbiamo<br />
essere onesti- è<br />
un’impresa ardua,<br />
ma non impossib<strong>il</strong>e.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 10
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 11
Parlando di...<br />
PROVINCIA<br />
Ambiente e dintorni<br />
Navigando su un<br />
blog d’istruzioni<br />
per l’uso<br />
di rigassificazione<br />
nella Piana<br />
MARIA BOETI<br />
Si può far convocare un Consiglio<br />
Comunale per discutere di chewing gum<br />
lasciati sui marciapiedi che si attaccano<br />
alle scarpe, per richiamarne l’ attenzione<br />
su svariate esigenze di cui la comunità abbisogna<br />
e/o lo si può interrogare, diffondendo agli<br />
organi di stampa documenti istruttori con tanto<br />
di richiesta, su argomenti che riguardano <strong>il</strong><br />
rigassificatore. E questo può anche voler dire,<br />
essere presenti come opposizione. Giusto! Però<br />
quando si scrive bisogna almeno rendere comprensib<strong>il</strong>i<br />
le sigle, spiegarle fra parentesi. Infatti,<br />
in un comunicato stampa (che a noi non è arrivato<br />
e non arriva e, non per questo ce la battiamo<br />
in ritirata quando riteniamo ne valga la<br />
pena) abbiamo notato, delle abbreviazioni:<br />
V.I.A. (VALUTAZIONE IMPATTO<br />
AMBIENTALE) e V.A.S (VEDETTA ANTI-<br />
ANTONIO CORMACI<br />
Ammettiamolo, la<br />
Salerno-Reggio<br />
Calabria, nei suoi 445<br />
km tra Appennino e<br />
viadotti vertiginosi, è un’opera<br />
ingegneristica di notevole livello.<br />
Il dolce snodarsi di curve tra paesaggi<br />
montani mozzafiato e <strong>il</strong><br />
mare cristallino, con la Sic<strong>il</strong>ia che<br />
sembra salutare chiunque provenga<br />
da nord, è uno spettacolo<br />
che pochi paesi possono permettersi.<br />
Il livello di progettazione<br />
della struttura, specialmente nel<br />
suo tratto finale – quello reggino<br />
– che ospita uno dei tre viadotti più alti<br />
d’Europa (gli altri due sono in Francia e<br />
Germania), quello di Bagnara Calabra, è una<br />
preziosa opera che nemmeno i nuovi ingegneri,<br />
nella massiccia opera di ristrutturazione,<br />
hanno “osato” rimpiazzare. I nuovi viadotti del<br />
tratto sc<strong>il</strong>lese sono senz’altro gradevoli alla<br />
vista, dal momento che aumentano ancor di più<br />
<strong>il</strong> contrasto tipico di questo tratto di litorale tra<br />
la modernità del tracciato e la natura circostante,<br />
un unicum italiano. Quello che un tempo<br />
era un gioiellino, un’autostrada che avrebbe<br />
unificato Nord e Sud e cambiato per sempre la<br />
mob<strong>il</strong>ità calabrese, oggi è invece un incubo per<br />
SOMMERGIBILE). Per la marina italiana<br />
V.A.S. vuol dire solo ed esclusivamente questo!<br />
Se poi qualcuno ha coniato VALUTAZIONE<br />
AMBIENTALE STRATEGICA, questa ci<br />
giunge nuova. C’è sempre da imparare. Come<br />
dire: desidero che si usi la frusta non lo scudiscio.<br />
<strong>La</strong> differenza si vede e si sente, la frusta fa<br />
durare <strong>il</strong> dolore più a lungo ma segna di meno.<br />
Al di là dei simboli di punizione, tornando al<br />
rigassificatore, a primo acchito sembra di trovarsi<br />
di fronte ad un appello altezzoso da parte<br />
di coloro i quali vogliano salire troppo in alto.<br />
Dà l’ impressione che toccare argomenti così<br />
delicati ed importanti riguardo l’impatto<br />
ambientale, la salute dei cittadini, eventuali<br />
catastrofi e via dicendo debba essere pianificato<br />
con attenzione. Volerlo fare solo per punzecchiare<br />
si rischia di passare per presuntuosi, per<br />
coloro che si vogliono caricare di un peso al di<br />
sopra delle proprie forze. Comunque sia, se ci<br />
molti automob<strong>il</strong>isti. Tralasciata la bellezza<br />
architettonica dei tratti completati (tutti da<br />
Cosenza in su), ci sono alcune questioni che tuttavia<br />
non possono essere non considerate. Il<br />
comune denominatore sta nel gravoso impatto<br />
ambientale che potrebbero avere i lavori nella<br />
provincia reggina, particolarmente montuosa e<br />
particolarmente “ricca” dei nuovi trafori, cavalli<br />
di battaglia dei progettisti della nuova A3. Le<br />
questioni sono due: una legata all’attuale<br />
rischio sismico che graverebbe sulle nuove gallerie;<br />
l’altra legata all’ut<strong>il</strong>izzo delle vecchie strutture<br />
che, considerata la vicinanza con i nuovi<br />
viadotti (alcuni sono costruiti proprio accanto),<br />
rimarrà tempo a disposizione e non avremo di<br />
meglio da fare, ci faremo trovare al Consiglio<br />
chissà quante altre sigle impareremo che ancora<br />
ignoriamo o fino a questo momento ci sono<br />
sfuggite.<br />
LA RETTIFICA<br />
POLISTENA<br />
Alla ditta esterna, che ha eseguito i lavori di<br />
idraulica al polo scolastico dell’ istituto<br />
Giuseppe Renda citata nell’ articolo della<br />
scorsa settimana a pag. 12 a firma di<br />
maria boeti, non spettano ventinove m<strong>il</strong>ioni<br />
di euro, bensÏ ventinovem<strong>il</strong>a euro.<br />
A3 Salerno Reggio Calabria: servono risposte<br />
è diffic<strong>il</strong>e ipotizzare che<br />
vengano fatte br<strong>il</strong>lare, visto<br />
che <strong>il</strong> rischio di danneggiare<br />
<strong>il</strong> nuovo costruito è alto.<br />
Che fine faranno?<br />
Rimarranno fantasmi di<br />
cemento? E le gallerie?<br />
Diventeranno depositi?<br />
Cosa succederà? Già attualmente<br />
è in atto un vero e<br />
proprio spreco: diversi tratti<br />
di gallerie nel tracciato tra<br />
Palmi e V<strong>il</strong>la San Giovanni<br />
sono inut<strong>il</strong>izzate, vista la<br />
permanenza di una sola<br />
corsia, e completamente<br />
<strong>il</strong>luminate. Considerato <strong>il</strong><br />
clima di austerity che circola nei nostri palazzi<br />
della politica, direi che qualcosa non quadra.<br />
Questi e tanti altri problemi affliggono un’autostrada<br />
sì bella però allo stesso tempo maledetta:<br />
si guardi la segnaletica orizzontale che non<br />
viene rinnovata e che è appena visib<strong>il</strong>e, si guardi<br />
la vegetazione dello spartitraffico che invade<br />
parte dell’unica corsia nei tratti in fase di lavori,<br />
si guardino i numerosi avvallamenti che caratterizzano<br />
qualunque tratto dell’A3. A quasi 10<br />
anni dall’inizio dei lavori, questi erano e sono<br />
tuttora problemi di attualità. Qualcuno dia<br />
risposte, sensate.<br />
AZIONE MERIDIONALISTA<br />
DA POLISTENA A ROMA<br />
Solo chi non conosce la storia<br />
del pensiero meridionalista,<br />
potrà avanzare <strong>il</strong> dubbio su<br />
quello che stiamo per scrivere e<br />
ritenere che siamo caduti nella<br />
retorica serv<strong>il</strong>e e nell’enfasi cretina,<br />
da noi spesso denunciate.<br />
Il primo dato dal quale intendiamo<br />
muovere è che <strong>il</strong><br />
Mezzogiorno, visto a partire dalla<br />
sua storia postunitaria, è riuscito<br />
ad esprimere idee originali per <strong>il</strong><br />
suo avviarsi verso un’economia<br />
produttiva e non dipendente tra la<br />
fine dell’Ottocento e lo spirare<br />
degli anni Cinquanta del<br />
Novecento. Nasce dal<br />
Mezzogiorno l’idea che, per difendere<br />
<strong>il</strong> suo patrimonio umano,<br />
bisognava dare corso alla riforma<br />
agraria. Nasce dal Mezzogiorno<br />
l’idea che, per interrompere <strong>il</strong><br />
corso della sua economia malata,<br />
era necessario percorrere le vie<br />
dell’industrializzazione. Nasce dal<br />
Mezzogiorno l’idea che tra le<br />
cause maggori della sua oppressione<br />
era da considerare lo stato<br />
accentratore: da spezzare. Nasce<br />
dal Mezzogiorno l’idea che, per la<br />
sovranità del popolo meridionale,<br />
si necessitava d’una effettiva classe<br />
dirigente, scomparsa con l’unità<br />
d’Italia. Dagli anni Cinquanta agli<br />
anni Settanta i meridionalisti di<br />
seconda generazione non hanno<br />
apportato grandi novità. Hanno<br />
semplicemente ampliato i capisaldi<br />
fondamentali del meridionalismo.<br />
Il secondo dato oggettivo è che, a<br />
salire dagli anni Settanta fino a<br />
noi, è scomparso qualsiasi segno<br />
di piano meridionalista. Nessuna<br />
idea, che ci riguardi, è nata dal<br />
Mezzogiorno e per <strong>il</strong><br />
Mezzogiorno. Il Mezzogiorno è<br />
diventato <strong>il</strong> secondo tempo del<br />
primo tempo, <strong>il</strong>limitato, per politiche<br />
di europeizzazione dell’Italia.<br />
Ma finalmente è dal Mezzogiorno<br />
che si leva un’idea nuova contro<br />
l’oppressione fiscale, che fu <strong>il</strong><br />
cruccio di Giustino Fortunato. E<br />
questa idea è superbamente<br />
avanzata dal sindaco comunista<br />
di Polistena, Michele Tripodi, che<br />
applica al suo comune l’IMU in<br />
una percentuale così minima da<br />
apparire, più che inconsistente,<br />
inesistente. Il resto d’Italia non è<br />
stato a guardare e prende lezioni<br />
da Polistena, dalla Calabria, dal<br />
Mezzogiorno. Azione meridionalista.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 10
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 13
Parlando di...<br />
Locride<br />
<strong>La</strong> vita e la morte. L'antitesi più dolorosa,<br />
da sempre. Trovare ad essa delle risposte,<br />
però, sarebbe fin troppo semplice,<br />
se in mezzo non ci fosse la fede. Perché la<br />
fede, pur nascendo dal dubbio, porta calore e<br />
certezza, e speranza. Già questo è un miracolo.<br />
E la vita irrompe, un giorno come tanti, senza<br />
chiedere <strong>il</strong> permesso a nessuno. E intesse<br />
paziente le sue trame, creando meravigliose<br />
varietà. Meravigliose, come la storia dei due<br />
medici calabresi, Franco e Maria Rosaria, che<br />
si conobbero all'ospedale civ<strong>il</strong>e di Locri.<br />
Franco Bono, classe 1948, fu uno specialista<br />
in anestesia, rianimazione e cardiologia, e<br />
prestò servizio nella Locride dal 1975.<br />
Conobbe Maria Rosaria De Angelis e la<br />
sposò poco tempo dopo. Una famiglia numerosa<br />
la sua, perché la coppia poté contare<br />
sulla gioia di ben cinque figli. L'impegno di<br />
entrambi fu costante in campo medico, sociale<br />
e religioso. Franco, dal 1983 al 1992, fu presidente<br />
diocesano dell'Azione Cattolica,<br />
mentre Maria Rosaria fu responsab<strong>il</strong>e del<br />
Movimento dei Focolari. Dopo aver fondato<br />
<strong>il</strong> Movimento Ecclesiale di Impegno<br />
Culturale (Meic), Franco si candidò a<br />
Sindaco della Città di Locri, vincendone le<br />
elezioni nel 1993.<br />
SIDERNO<br />
Il poliziotto<br />
e <strong>il</strong> bambino<br />
Èun pomeriggio come tanti quando arrivo,<br />
di corsa, alla stazione di Siderno.<br />
Guardo le panchine in cemento, di solito<br />
affollate, e ci trovo un ragazzo e un bambino.<br />
Così decido di sedermi e divengo testimone,<br />
realmente involontaria, del dialogo tra i<br />
due: «Un bambino, piccolo come te – dice <strong>il</strong><br />
ragazzo -dovrebbe solo giocare. Andare a<br />
scuola, certo, perché è giusto, ma poi correre<br />
con gli amici, mangiare dolcetti. Ti piace <strong>il</strong><br />
pallone? Ci giochi qualche volta? Sono queste<br />
le cose che dovresti fare, non vendere<br />
accendini. Lo so che te lo impongono. Ma tu<br />
devi dire di no e, se non ti ascoltano, domani<br />
lo dirai a me. Se vuoi ti porto via da qui». <strong>La</strong><br />
dolcezza con cui pronuncia queste parole è<br />
sconvolgente. Alzo lo sguardo, indiscreta. Il<br />
ragazzo, ora, abbraccia <strong>il</strong> piccolo extracomunitario,<br />
che ha le guance rigate di lacrime non<br />
più trattenute. Le mani del bimbo lasciano<br />
andare la tracolla di legno carica di oggetti,<br />
mentre ascolta, curioso, quei racconti. È la<br />
vita. A nulla valgono gli sforzi dei “grandi”<br />
quando tentano di strappare, ai giovani, l’adolescenza.<br />
Sei anni, o giù di lì, restano sempre<br />
sei anni. Non serve scavare in profondità<br />
per trovarli, basta, come in questo caso, solo<br />
un po’ di amore. Poi, nel s<strong>il</strong>enzio, arriva un<br />
uomo, anch’egli straniero, prende <strong>il</strong> bambino<br />
e gli accendini e si allontana. Il ragazzo resta<br />
impotente sulla panchina. Lui, un uomo di<br />
legge, forse potrebbe fermarlo ma, quella<br />
stessa legge, lo aiuterà dopo? Infondo è solo<br />
un punto, mentre sono m<strong>il</strong>ioni i deboli colpiti,<br />
quotidianamente, da violenza fisica e psicologica.<br />
Immenso è <strong>il</strong> problema delle immigrazioni<br />
clandestine. Intoccab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio di<br />
forze dell’ordine distratte. Solo un punto, lui,<br />
e questa mia breve, con tutta la sua indiscrezione,<br />
<strong>il</strong> secondo. Ma sono già due, e<br />
noi…tanti.<br />
A.I.<br />
Tra la vita<br />
e la morte?<br />
Vince la fede<br />
ANTONELLA ITALIANO<br />
Sensuale e capricciosa la vita, quando poi<br />
decide di sconvolgere i piani. E arriva la<br />
morte. <strong>La</strong> stessa morte che Franco combatté<br />
ogni giorno all'ospedale di Locri. Discreta<br />
compagna di viaggio di anime in b<strong>il</strong>ico, a<br />
volte consolatrice, a volte ladra. Franco<br />
mediò continuamente tra la morte e la malattia,<br />
addolcendo <strong>il</strong> percorso ineluttab<strong>il</strong>e dei<br />
suoi pazienti. Poi toccò a lui, nel 1996, quando<br />
restò vittima di un incidente in S<strong>il</strong>a, su una<br />
pista artificiale di bob. Mediò per l'ultima<br />
volta, e riuscì a salvare <strong>il</strong> figlio, anch'egli coinvolto.<br />
Maria Rosaria, dopo qualche anno,<br />
morì dopo aver scoperto un tumore al pancreas<br />
in poco più di un mese. Nel 2006, a<br />
Franco e Maria Rosaria, si dedicò <strong>il</strong> consultorio<br />
fam<strong>il</strong>iare di ispirazione cristiana. Ma la<br />
Diocesi di Locri-Gerace e <strong>il</strong> vescovo, monsignor<br />
Giuseppe Fiorini Morosini, hanno oggi<br />
intrapreso una nuova battaglia. <strong>La</strong> battaglia<br />
per la beatificazione dei coniugi. Nel corso<br />
della riunione della Conferenza Episcopale<br />
calabrese, tenutasi a Crotone <strong>il</strong> 18 apr<strong>il</strong>e<br />
2012, arriva la risposta favorevole all'apertura<br />
della causa. Già, perché tra la vita e la morte,<br />
ci sta sempre la fede a riscrivere le regole. E<br />
fa saltare tutte le certezze, e ci fa vivere di ciò<br />
che abbiamo amato, insegnato, della vita che<br />
abbiamo generato. E ci fa vivere così, per<br />
sempre.<br />
<strong>La</strong> battaglia del Sindaco<br />
A Benestare<br />
toglierò l’Imu<br />
CONTESSA LARA<br />
Ancora adolescenti, varcammo la soglia<br />
delle sezioni con i sogni intatti ed una<br />
reverenza per <strong>il</strong> mondo politico, ed i suoi<br />
politicanti, che sfiorava <strong>il</strong> religioso.<br />
All’università respirammo l’aria di federazioni<br />
provinciali, di comizi importanti, di manifestazioni<br />
nazionali, di confronti accesi fino a tarda a<br />
notte. Avevamo le nostre tradizioni, le nostre<br />
bibbie, i nostri simboli. E le bandiere più erano<br />
vecchie e consumate più andavano difese, perché<br />
portavano i segni di anni di lotte. Avevamo<br />
canti, amici, fratelli, nemici, e poco importava se<br />
si chiamavano “compagni” o “camerati”, se<br />
preferivano <strong>il</strong> bomber o l’eskimo, i sentimenti<br />
che li costringevano a difendere un’idea meritavano<br />
tutto <strong>il</strong> nostro rispetto. Per questo, oggi,<br />
quando incontriamo politici con ancora intatta<br />
la passionalità dei vent’anni, noi li rispettiamo.<br />
Politici che non si sono venduti. Politici che<br />
sono la garanzia, per i più giovani, che alle tentazioni<br />
si può dire no. Rosario Rocca è <strong>il</strong> Primo<br />
cittadino di Benestare, ed è poco più che trentenne.<br />
Un Sindaco che spesso si scontra con le<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 14
Bovalino<br />
Perrone: all’opposizione ma autonomo<br />
Discutendo di alcuni recenti aspetti della politica<br />
bovalinese, per la parte che mi riguarda,<br />
solo chi non vuole non vi intravede una totale<br />
linearità.<br />
Ad una riunione della scorsa settimana dei<br />
consiglieri di opposizione, convocata da<br />
Vincenzo Maesano (a quanto leggo, Mimmo<br />
Savica non ne era a conoscenza), non sono<br />
stato presente per via di un problema fam<strong>il</strong>iare<br />
di una certa importanza, per cui ho consegnato<br />
ai colleghi una lettera per comunicare<br />
alcuni concetti che mi interessano e sui quali<br />
tornerò nelle prossime riunioni, alle quali sarò<br />
presente e che, approfitto per dirlo, dovranno<br />
vedere <strong>il</strong> coinvolgimento pieno di ognuno di<br />
noi che desidera esserlo ed uno svolgimento<br />
che non registri elementi di poca chiarezza.<br />
Essendo nota la mia affidab<strong>il</strong>ità, non ci sarebbe<br />
bisogno di ripetere che naturalmente<br />
resterò sui banchi dell'opposizione per tutta la<br />
legislatura, si concluda a scadenza naturale o<br />
in anticipo, rispettando gli esiti delle elezioni,<br />
portando all'indirizzo della Amministrazione<br />
Mittiga ogni battaglia che nasce dalle evidenti<br />
inadempienze che rivela.<br />
Per quanto riguarda la mia disponib<strong>il</strong>ità, som-<br />
strumentalizzazioni costruite ad hoc per screditare<br />
la sua Amministrazione. Un Sindaco che<br />
difende l’associazionismo, che conosce la legge<br />
ed è attento alle proposte dell’Unione<br />
Europea, dello Stato e della Regione, che ha<br />
dato un volto nuovo a Benestare e nuove prospettive<br />
ai ragazzi. Ma, proprio quando insegue<br />
grandi progetti, di rivalsa per tutti noi meridionali,<br />
qualcuno si concede <strong>il</strong> lusso di screditare le<br />
sue parole. Queste parole:<br />
«Penso che l’IMU sia<br />
<strong>il</strong> prodotto di una logica<br />
reazionaria finalizzata a<br />
mantenere e tutelare gli<br />
interessi dei poteri forti,<br />
delle banche e dei grandi<br />
evasori. E’ una tassa che<br />
colpisce le fasce deboli e,<br />
in modo particolare, <strong>il</strong><br />
meridione del Paese. Per<br />
senso di disobbedienza<br />
civ<strong>il</strong>e rifiuto di rappresentare,<br />
sul mio territorio, uno stato reazionario<br />
e antimeridionale. Proporrò perciò alla mia<br />
Giunta di azzerare l’IMU sulle prime case e<br />
sulle seconde concesse a cooperative sociali e<br />
associazioni no profit». Rocca è la voce positiva<br />
della nostra terra. Nè di un partito, nè di una<br />
strategia politica. In questa “favola”, cari m<strong>il</strong>lantatori<br />
da tastiera, noi ci vogliamo credere.<br />
messamente espressa, di poter essere eletto<br />
vice-presidente del consiglio comunale, ovviamente<br />
rivolta ai consiglieri di opposizione,<br />
essa è scaturita da una considerazione tesa a<br />
migliorare <strong>il</strong> funzionamento della istituzione e<br />
dal fatto che alcuni degli stessi mi avevano<br />
proposto un ruolo ben più importante di par-<br />
tito.<br />
Aggiungo come fatto nuovo, caso mai qualcuno<br />
maldestramente volesse pensarlo, che non<br />
sono in crisi di “astinenza da ruolo”: nel sociale,<br />
la Associazione della quale sono<br />
Presidente, Edera, ha preso iniziative concrete,<br />
tanto per parlare di una cosa recente, a<br />
sostegno della lotta alla sclerosi multipla e<br />
acquisito soci di un certo valore, come <strong>il</strong> senatore<br />
Crinò; la organizzazione del servizio<br />
volontario di Protezione Civ<strong>il</strong>e, che mai dovrà<br />
perdere di vista la nob<strong>il</strong>e essenza della sua<br />
missione, mi vede tra i coordinatori più impegnati,<br />
sotto la direzione di Franco Ficara e in<br />
collaborazione con una trentina di soci, tra i<br />
quali Vincenzo Schirripa, Donatella<br />
Autelitano, Massim<strong>il</strong>iano Guidace e con la<br />
logistica di frequente generosamente garantita<br />
da Sebastiano Primerano.<br />
So bene, voglio, infine, dire che Comune e Pdl<br />
sono due esperienze da affrontare con grande<br />
passione e impegno, soprattutto in una fase<br />
così fortemente complicata: io ce la metterò<br />
tutta!<br />
Franco Perrone -<br />
Consigliere di opposizione Comune di Bovalino<br />
IL RICORDO<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Perchè i ragazzi<br />
amano Franco della<br />
pizzeria dell’YMCA<br />
Perché grandi e piccoli gli davano del “tu”,<br />
come si fa con gli uomini YMCA. Perché<br />
aveva una terrib<strong>il</strong>e, simpatica, mania: mentre<br />
eri lì ad aspettare la pizzetta lui ti girava<br />
dietro e senza essere visto lasciava cadere a<br />
terra, proprio dietro di te, <strong>il</strong> vassoio porta<br />
bevande di alluminio che faceva un rumore<br />
assordante e ti faceva saltare in aria dallo<br />
spavento. E quando ti giravi per vedere<br />
cosa era successo, lui faceva finta di guardare<br />
in giro ma si vedeva che gioiva per lo<br />
scherzo. Perchè andavi per la pizzetta ed eri<br />
su scherzi a parte. Soprattutto, perché<br />
Franco è stato un uomo molto buono e<br />
forse la vicenda che racconto può aiutarmi<br />
a spiegare meglio. Gli obiettori di coscienza<br />
dell’ymca svolgevano le attività in gruppo,<br />
facendo <strong>il</strong> loro meglio per rendere le<br />
giornate serene e ut<strong>il</strong>i. Raramente accadevano<br />
episodi di scontri tra questi giovani.<br />
Proprio in uno di questi episodi, Franco<br />
della pizzeria fu protagonista. Due obiettori<br />
avevano una reciproca antipatia e talvolta<br />
litigavano. Questa storia andava avanti<br />
da settimane ma quel giorno avevano iniziato<br />
a discutere e si erano fatti più rabbiosi<br />
in pochi istanti,<br />
continuando a litigare<br />
davanti a me.<br />
Mi trovavo in pizzeria<br />
e feci quello<br />
che mi spettava,<br />
provai a calmarli,<br />
mentre loro diventavano<br />
sempre più<br />
aggressivi e stavano<br />
per arrivare alle<br />
mani. Urlavano<br />
così forte che<br />
anche i bambini<br />
nei campi potevano sentirli. Ricordo che<br />
non riuscivo a placarli quando intervenne<br />
Franco. Uscì dal laboratorio della pizzeria<br />
e si avvicinò ai due ragazzi. “No, ragazzi,<br />
no” – disse a gran voce - e in un istante si<br />
avvicinò e li prese entrambi per mano.<br />
Continuava a dire solo quelle stesse parole:<br />
“no, no, ragazzi, dai...” e mentre li teneva<br />
per mano li guardava. Non disse nulla, e<br />
nulla doveva dire, perché bastarono le<br />
lacrime che riempivano i suoi occhi. Gli<br />
scendevano sulle guance mentre stringeva<br />
le loro mani con forza, tremando un po’.<br />
Ricordo solo che fu come una magia: i due<br />
ragazzi lo guardarono e capirono, infine si<br />
strinsero la mano e andarono via, e già si<br />
spiegavano le proprie ragioni perché solo<br />
di questo avevano bisogno. In un attimo<br />
Franco era entrato dentro di loro, senza<br />
l’autorità del più grande né le parole del più<br />
forte. Era entrato nei loro cuori e nel mio,<br />
stravolgendo la rabbia dei due ragazzi e la<br />
mia incapacità a fermarli. Franco aveva<br />
tirato fuori <strong>il</strong> suo cuore grande.<br />
Un saluto allo “Zio” Franco<br />
Per vendicare <strong>il</strong> tuo dolore, l'affetto di un<br />
amico, io ti voglio bene.<br />
Ciao Zio vorrei dirti di darci una mano, tuo<br />
nipote Alfredo ti vuole bene. Voglio dare<br />
un abbraccio forte a Simona, Luciana,<br />
Valentina, Domenico, Enzo, Rosetta,<br />
Maria, Marzia…Ciao Franco, tanti saluti<br />
Vitale Alfredo<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 15
SVILUPPO E OCCUPAZIONE<br />
<strong>La</strong> lettera<br />
Meridionale Intonaci e Kollmax<br />
...alle autorità competenti,<br />
chiediamo di decidere senza<br />
ulteriori ritardi sul futuro delle<br />
aziende per le quali lavoriamo e<br />
per riflesso sul futuro delle<br />
famiglie di ognuno di noi...<br />
Vi siete rivolti ai lupi affinchè facciano da guardia<br />
agli agnelli. Spero nel bene più grande possib<strong>il</strong>e<br />
ma oramai tutto è confuso, tutto è promisquo e<br />
forse la strategia è che tutto deve essere raso al suolo in<br />
questa terra disgraziata, offesa, um<strong>il</strong>iata, violentata,<br />
schiacciata da dio e dagli uomini. RAUL<br />
confiscati. Apriti cielo, la politica reggina insorse. Vuoi<br />
vedere che sotto sotto, una lobby di professionisti si è<br />
costruito <strong>il</strong> futuro sui sequestri preventivi dei beni?<br />
Sequestri da non confondere con confisca; i sequestri<br />
creano più posti di lavoro...per le lobby. E gli operai?<br />
carne da macello. RAUL<br />
Non riesco a rinunciare ad un mio personale pensiero<br />
sulla vicenda che coinvolge una tradizione<br />
imprenditoriale che grazie al sudore, alla caparbietà,<br />
all’impegno di una stimata famiglia è riuscita, nonostante<br />
i tanti ostacoli incontrati negli anni, a far nascere e<br />
crescere ormai da più di 35 anni una realtà imprendito-<br />
Massima solidarietà con i dipendenti e la proprietà<br />
delle due aziende ingiustamente coinvolte in<br />
una vicenda di cui sono totalmente estranee.<br />
Ipensieri di solidarietà rivolti ai dipendenti e alla proprietà<br />
sono fondamentali ed importanti per concedere<br />
la giusta forza per andare avanti in un momento al<br />
riale importante per l’intero comprensorio reggino creando<br />
occupazione e garantendo la possib<strong>il</strong>ità a tanti giovani<br />
di vivere in Calabria e non emigrare verso nuove mete.<br />
Vergogna! Vergogna perchè penso che la decisione presa<br />
Oggi, in un paese civ<strong>il</strong>e e democratico come <strong>il</strong> nostro quanto diffic<strong>il</strong>e e buio. PERO’ QUELLO CHE MI in merito al sequestro preventivo delle aziende suddette<br />
occorre che la giustizia sia uguale per tutti, con ciò voglio LASCIA SCONVOLTO E IL FATTO DI AVER è stato un pò troppo affrettato, non si è valutata attenta-<br />
dire che essendo tutti essere umani dobbiamo assumerci SAPUTO CHE IL “SUPREMO” CIOE’ IL MAGI- mente la storia di una realtà importante ed <strong>il</strong> suo insieme<br />
le responsab<strong>il</strong>ità in egual modo, quindi anche agli alti STRATO DI TURNO (SENZA FARE NOME) CHE (occupati, famiglie, giovani, lavoro), e poi ai curatori cosa<br />
poteri dello stato che si credono onnipotenti bisogna che HA FIRMATO L’ORDINANZA DI SEQUESTRO importa se un’azienda va bene o male e chiude tanto <strong>il</strong><br />
paghino in caso di errore. Anche se errare è umano ma PREVENTIVO “E’ IN GATTA BUIA DA CINQUE loro profumato stipendio ce l’hanno assicurato. Pertanto,<br />
oggi non per tutti. Antoniocalciatore<br />
MESI” A DIFFERENZA DI PERSONE COINVOL- ricredetevi e fatelo al più presto prima che sia troppo<br />
Appena appresa la notizia del sequestro preventivo<br />
delle aziende Meridionale Intonaci e Kollmax<br />
avvenuta ormai da più di sei mesi, sono rimasto di<br />
“stucco”, si, di “stucco”, uno dei tantissimi prodotti che<br />
viene realizzato dalle suddette aziende e che grazie al suo<br />
commercio in tutta italia e non solo da la possib<strong>il</strong>ità di far<br />
TE IN ALTRI IMPORTANTI PROCESSI CHE SI tardi.AvvRomeoGiovanni<br />
TROVANO GIA’ FUORI INCOLPEVOLI mimmo<br />
V<br />
guerriero<br />
icini ai dipendenti delle aziende ingiustamente<br />
S<br />
sotto sequestro preventivo. Un grave danno d’im-<br />
olo in italia succedono queste cose solo che a diffemagine a queste realtà locali capaci di prosperare<br />
renza del resto del paese qui da noi non ci sono le e offrire opportunità lavorative a molte famiglie.<br />
risorse per ripartire.Quelle poche aziende che Speranzoso che la giustizia faccia <strong>il</strong> suo giusto corso per<br />
“campare” decine di famiglie in un contesto, quello della hanno investito nella nostra zona ora si trovano conivolte liberare le aziende da vincoli assurdi. Antonio80<br />
nostra terra, non del tutto roseo. Autorità aprite gli occhi, in situazioni poco chiare e ne fanno le spese i dipendenti<br />
P<br />
purtroppo avete avuto un grosso abbaglio, rimediate! padri di famiglia.Ma lo stato mi chiedo, come da la possi- erchè non chiamate in aiuto i rappresentanti politi-<br />
Mimmo guerriero<br />
b<strong>il</strong>ita’ di eseguire arresti e sequestri con questa fac<strong>il</strong>ita’ ai ci del territorio? anche se dovrebbero essere loro a<br />
S<br />
magistrati, si rende conto di quanta gente sta rovinan- starvi vicini, a darvi conforto per una situazione ano-<br />
e però ragioniamo con gli slogan “disperati” e/o ad do?perche’ devono pagare le conseguenze i dipendenti? mala, un sequestro preventivo per prevenire che cosa?<br />
“effetto”, per quanto condivisib<strong>il</strong>i, non andiamo da Topolino<br />
anziche fare passerelle, vittimismo per aspirare a candi-<br />
nessuna parte. Sarebbe più costruttivo invece chie-<br />
L<br />
dature importanti, sarebbe più indicato risolvere i probledere<br />
alla Politica, anche con una raccolta firme biparti- a nostra terra al momento non ha futuro lo stato e’ mi della gente Se veramente credete nello sv<strong>il</strong>uppo del<br />
zan, di farsi carico di questi problemi (senza esprimersi assente e i suicidi che leggiamo giornalmente sui territorio battetevi affinchè le aziende storiche e pulite<br />
pro o contro qualcuno), per snellire le procedure buro- giornali sono la conseguenza. non c’e’ speranza rimangono in vita invece di farle morire per mano altrui<br />
cratico- istituzionali al fine di salvare in primis i posti di sarebbe bene farsene una ragione ed e’ inut<strong>il</strong>e dire ripar- antoniocalciatore<br />
lavoro. Salve<br />
tiamo, perche’ per ripartire ci devono essere delle basi, a<br />
C<br />
parole possiamo mangiarci <strong>il</strong> mondo ma a conti fatti nien-<br />
osi solo per ragionare in astratto ( ma non tanto) te potra’ mai cambiare da noi.un grosso in bocca al lupo<br />
mi viene in mente che poco tempo fà si sfiorò l’i- a tutti i dipendenti della kollmax e meridionale intonaci!<br />
dea di trasferire da reggio a roma l’agenzia dei beni Topolino<br />
Ai giudici che pensano di fare “giustizia”ad ogni<br />
costo, chiedo: è rimasto, secondo voi, qualcuno in<br />
questa terra di calabria che non sia mafioso? <strong>La</strong><br />
gente onesta è tanta, abituata da generazioni a lavorare e<br />
I COMMENTI Appello dei dipendenti della<br />
“...in una terra come<br />
la nostra, queste aziende<br />
rappresentano per noi una<br />
goccia d’acqua nel deserto...”<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 16
a dare lavoro, come <strong>il</strong> titolare delle aziende citate...ma voi<br />
siete troppo impegnati a fare notizia, e a fare giustizia,<br />
facendo scomparire quelle poche realtà sane e importanti....<br />
Ma a voi cosa importa? Il vostro stipendio è sempre<br />
e comunque assicurato x voi e le vostre famiglie. Mgiulia<br />
<strong>La</strong> preoccupazione giustamente e umanamente<br />
manifestata dai lavoratori dell’azienda in questione,<br />
a mio avviso , deve essere vista come un grido di<br />
allarme anche per tutte le altre e numerose situazioni che<br />
altre si stanno vivendo in altre aziende. Una premessa per<br />
sgombrare <strong>il</strong> campo da qualsiasi dubbio interpretativo su<br />
quanto dirò a seguire: LE ATTVITA’ ILLECITE E/O I<br />
PATRIMONI ACCUMULATI ILLECITAMENTE<br />
DEVONO ESSERE LEGALMENTE E GIURIDI-<br />
CAMENTE PERSEGUITI e su principio nessuno cittadino<br />
che ama la giustizia ( e quindi vive da persona giusta),<br />
non può avere alcun dubbio. Non amo la giustizia a<br />
“ strascico”, quella che raccolglie tutto, quella che non<br />
preserva ma fa terra rasa, quella che punta ai numeri e<br />
non alla “ qualita” del pescato, quella che applica <strong>il</strong> codice<br />
e non anche <strong>il</strong> buon senso, quella che stronca ma non<br />
previene. Negli ultimi anni si sono raggiunti risultati<br />
importanti nella lotta alle <strong>il</strong>legalità, ma la realta dice pure<br />
che si sono fatti anche danni r<strong>il</strong>evanti nel già debole tessuto<br />
socio economico della nostra regione. Il percorso<br />
applicato dalle autorità giudiziarie,o meglio ancora l’applicazione<br />
delle norme del codice penale è un’applicazione<br />
che nel momento della sua stesura non ha tento conto<br />
di alcuni piccoli percorsi che in una qualsiasi azienda, rappresentano<br />
la sua stessa vita. In sintesi: io autorità, ritengo<br />
che ci siano i presupposti ( prove) che una determinata<br />
attività venga posta sotto sequesto. Applico la norma e<br />
nomino dei custodi ( non so se è <strong>il</strong> termine corretto),<br />
affinchè ne curino la gestione, in attesa che l’iter processuale<br />
si compia. Io autorità giudiziaria ho fatto tutto quello<br />
che <strong>il</strong> codice mi dice e mi permette di fare; adesso bisogna<br />
aspettare i tempi “ tecnici “ in modo che chi ha diritto<br />
di difendersi lo faccia, chi ha diritto di controbattere lo<br />
faccia. Sappiamo tutti che i tempi tecnici sono molto lunghi<br />
e per un’azienda anche sei mesi ( che per i tempi della<br />
S criviamo in qualita’ di dipendenti della Meridionale Intonaci srl e della<br />
Kollmax srl, due aziende ed<strong>il</strong>i entrambi sottoposte a sequestro preventivo<br />
da oltre sei mesi che, nonostante le evidenti difficoltà riconducib<strong>il</strong>i soprattutto<br />
ai provvedimenti giudiziari sopra citati e in parte all’attuale crisi economica,<br />
stanno continuando la propria attività produttiva al fine di garantire la continuità<br />
lavorativa.<br />
Si tenga presente che entrambi le aziende operano su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale<br />
e che i nostri clienti e i nostri fornitori continuano a preferirci perchè conoscono<br />
la serietà, la correttezza e <strong>il</strong> senso del dovere nel lavoro di chi le rappresenta e di<br />
noi che mettiamo a disposizione la nostra professionalità acquisita negli anni<br />
nonostante sia deleteria per l’immagine delle nostre ditte anche la scritta “azienda<br />
sequestrata”che risulta nei nostri siti.<br />
E’ doveroso manifestare a coloro che possono e devono prendere i provvedimenti<br />
del caso la nostra completa fiducia nel loro operato, chiedendo però di<br />
avere quanto prima delle risposte risolutive in quanto temiamo che se dovesse<br />
perdurare a lungo questa situazione <strong>il</strong> titolare potrebbe, per ultima analisi,<br />
adottare misure risolutive con le immaginab<strong>il</strong>i conseguenze per noi dipendenti<br />
che già viviamo un periodo diffic<strong>il</strong>e in quanto la maggior parte di noi dall’inizio<br />
di quest’anno ha visto modificato <strong>il</strong> proprio contratto di lavoro da tempo pieno<br />
in contratto part-time con le ovvie ripercussioni sulla situazione economica delle<br />
nostre famiglie.<br />
In conclusione, senza per nulla voler vestire gli abiti scomodi delle autorità competenti,<br />
chiediamo di decidere senza ulteriori ritardi sul futuro delle aziende per le<br />
quali lavoriamo e per riflesso sul futuro delle famiglie di ognuno di noi tenendo<br />
presente la già diffic<strong>il</strong>e situazione del tessuto sociale della locride e dell’intera<br />
Calabria e pregandovi di considerare che in una terra come la nostra, dove le<br />
possib<strong>il</strong>ità lavorative sono ridotte al minimo se non nulle del tutto, queste<br />
aziende rappresentano per noi una goccia d’acqua nel deserto. Ad oggi, tale situazione<br />
ha determinato un inasprimento dei rapporti commerciali con le aziende<br />
fornitrici e con gli istituti di credito, oltre che con i nostri acquirenti fuori Regione<br />
e che mette in serio pericolo la credib<strong>il</strong>ità di aziende e persone operanti da due<br />
generazioni e i posti di lavoro che queste aziende hanno sempre mantenuto con<br />
coerenza e correttezza nel rispetto dei diritti dei lavoratori dipendenti.<br />
giustizia sono un attima) possono essere fatali. Si perchè<br />
quelle piccole mancanze di azioni quotidiane di cui dicevo<br />
prima, portano al disastro economico/gestionale.<br />
Perchè non è assolutamente vero che la nomina di un<br />
custode lascia tutto inalterato e da continuità aziendale<br />
ed inoltre tutela i posti di lavoro. Piccoli/grandi gesti quotidiani<br />
all’interno di un’azienda: rapporti con <strong>il</strong> personale-rapporti<br />
con i fornitori-rapporti con i clienti-rapporti<br />
con gli istituti di credito-pubbliche relazioni in generalestrategie<br />
di sv<strong>il</strong>uppo e di investimenti- strategie di mercato<br />
e di controllo della concorrenza-rapporti istituzionalimanutenzione<br />
degli impianti e...altri cento punti a seguire.<br />
Piccole azioni quotidiane, improvvisamente spostati<br />
dall’imprenditore e collaboratori, al custode. Sembra<br />
semplice ed automatico ma non lo è per niente. <strong>La</strong> figura<br />
del custode, molto spesso non è pertinente all’attività<br />
che va a custodire (accudire, difendere, proteggere, impegno/dovere<br />
non sordo esercizio di un diritto. Capita che<br />
per la gestione, pardon per la custodia di quelle<br />
piccole/grandi incombenze quotidiane, arriva un custode<br />
avvocato o anche un custode commercialista.<br />
Professionisti di sicuro, ma incapaci ( perchè tecnicamente<br />
esperti su aspetti teorici e su altri campi) e non pratici.<br />
Chi pensa che fare l’imprenditore sia fac<strong>il</strong>e sbaglia e di<br />
grosso. Il custode non ha <strong>il</strong> “passo” dell’imprenditore o di<br />
chi lavora dentro un’azienda; non ha la continuità di presenza;<br />
ragiona su norme e non su “intuizioni/strategie”. Il<br />
custode agisce non conoscendo le regole del mercato,<br />
preoccupandosi poco se la crisi fa arretrare i numeri, non<br />
fà investimenti, non cerca strategie. Un’azienda muore,<br />
non regge e con essa tutto quello che contiene e in essa si<br />
è creato. Il mercato ti abbandona, <strong>il</strong> credito bancario ti<br />
sega e la certezza della rovina bussa già alla porta. Ecco,<br />
questo è <strong>il</strong> grido di allarme, questo è <strong>il</strong> senso delle preoccupazioni<br />
dei lavoratori della meridionale intonaci e di<br />
tutte le tante ( troppe) altre aziende che vivono lo stesso<br />
dramma. Una riflessione ad ampio raggio, questo credo<br />
possa essere l’appello da rivolgere alle istituzioni. Una<br />
riflessione profonda sulle lacune di uno strumento di giustizia<br />
che sta creando molte, tante, troppe ingiustizie e<br />
preoccupazioni. <strong>La</strong> fase di sequestro cautelativo è ancora<br />
una fase iniziale che avrà due sole uscite: l’annullamneto<br />
del provvedimento o la confisca. In entrambi i casi l’impresa<br />
muore, i lavoratori e le loro famiglie perdono <strong>il</strong><br />
futuro, perdono le speranze arriva la disperazione.<br />
Finisco con un mio grido che so già che non troverà<br />
appello, ma sono rimasti solo i sogni e mi piace credere<br />
che ci sia ancora una parte dell’umanità che vive di sogni<br />
e fa di tutto per realizzarli: se un’azienda messa sotto <strong>il</strong><br />
provvedimento del sequestro cautelativo, svolge attività<br />
<strong>il</strong>lecita ebbene deve essere immediatamente chiusa e chi<br />
ci lavora dentro non può e non deve chiedere tutela del<br />
proprio posto di lavoro. Ma se l’azienda posta sotto<br />
sequestro svolge un’attività lecita, dentro le regole del<br />
codice e del mercato e fosse anche che la stessa venisse<br />
confiscata, allora le istituzioni HANNO IL DOVERE di<br />
tutelare mantenere e se possib<strong>il</strong>e ampliare <strong>il</strong> benessere<br />
sociale che dalla stessa ne deriva. Sottrarla dalla disponib<strong>il</strong>ità<br />
di chi l’ha, eventualmente, acquisita <strong>il</strong>lecitamente<br />
restituendola alla società civ<strong>il</strong>e e legale. Questo è un<br />
dovere delle istituzioni, da questo dovere non ci si può<br />
sottrarre. Se ci si sottrae da questo dovere muoiono<br />
anche i sogni, muore la speranza del futuro, muore tutto.<br />
Ai lavoratori: non mollate, fate sentire la vostra voce,<br />
abbiate fiducia nella giustizia ma non fatelo nel s<strong>il</strong>enzio. Il<br />
s<strong>il</strong>enzio non paga. Non paga MAI. RAUL<br />
Il vostro impegno nl farvi sentire, nel divulgare <strong>il</strong> vostro<br />
pensiero vi da ampio merito. non è possib<strong>il</strong>e vivere<br />
una situazione così strana, certo i tempi della giustizia<br />
italiana li conosciamo tutti ma purtroppo non si possono<br />
lasciare appese, non è tollerab<strong>il</strong>e aspettare quando di<br />
mezzo ci sono le condizioni di vita di intere famiglie che<br />
dall’oggi al domani si sono trovate spiazzate e a dover<br />
affrontare ulteriori problemi seri dovuti alla già diffic<strong>il</strong>e<br />
situazione economica della nostra terra mimmo guerriero<br />
Come non sostenere tutti i dipendenti di queste<br />
aziende cresciute lavorando sodo e diventando una<br />
delle poche realtà produttive in questa diffic<strong>il</strong>e<br />
terra quale la Calabria. Cesco<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 17
SVILUPPO<br />
Le serre di<br />
Vincenzo Medici<br />
Fu sequestrato nel pieno fervore della sua attività, in una delle tante sere trascorse alle<br />
serre. Lo Stato bloccò le trattative per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio e, <strong>il</strong> corpo dell’imprenditore calabrese,<br />
non fu mai ritrovato. Vittima due volte, dunque.Vittima insieme alla sua gente.<br />
ANTONELLA ITALIANO<br />
S<strong>il</strong>enzio. Il s<strong>il</strong>enzio è l'unica presenza<br />
costante in questa storia.<br />
Una storia che per noi, stavolta,<br />
inizia dalla fine. È un assolato<br />
pomeriggio di maggio quando<br />
arriviamo al confine tra Bianco ed<br />
Africo. Dalla statale 106 svoltiamo<br />
verso la costa e, dopo pochi metri,<br />
eccoci alle serre. Ce ne stanno decine,<br />
strette l'una all'altra, divise da larghe<br />
strade sterrate. Il sole si riflette sulle<br />
coperture ed i rivestimenti in plexiglass,<br />
e ci abbaglia l'allegro luccichio<br />
d'argento. L'auto solleva un polverone,<br />
che riempie l'aria di terra fine e<br />
rossastra. Decidiamo di proseguire a<br />
piedi. Le vie sono deserte, si sente<br />
solo la voce dei gr<strong>il</strong>li, degli uccelli, del<br />
mare. Sui pannelli cadenti ed usurati<br />
dal tempo, tra le travi<br />
d'acciaio, si aprono ampi<br />
squarci da cui si intravede l'interno<br />
delle serre. Uno spettacolo agghiacciante.<br />
Gli invadenti rampicanti verdi<br />
non riescono a coprire, infatti, i vasetti<br />
aridi, disposti ancora in f<strong>il</strong>a. I contenitori<br />
in polistirolo sono accatastati a<br />
terra. In alto, accanto ai tubi per l'irrigazione,<br />
stanno altri vasi di piante<br />
pens<strong>il</strong>i. Tutto è rimasto com'era più di<br />
vent'anni fa. Camminando, incontriamo<br />
altri capannoni, e capannoni troviamo<br />
sulla strada di sotto.<br />
Capannoni a destra e a sinistra del<br />
percorso. Sulle porte arrugginite spiccano<br />
le tabelle verdi che indicano gli<br />
uffici, i depositi per concimi, le zone<br />
ad ingresso vietato. Si, perché ogni<br />
REPORTAGE<br />
IN EVIDENZA<br />
I riscatti di Stato<br />
Il Sisde, in Calabria,<br />
contattò preti e mafiosi.<br />
Per Casella e per<br />
Celadon furono<br />
“aggiunti” dei m<strong>il</strong>iardi.<br />
Provenivano dai fondi<br />
neri del Sisde? <strong>La</strong><br />
“linea dura” dello Stato<br />
colpì solo pochi.<br />
giorno qui, lavoravano decine e decine<br />
di persone, la vita era<br />
rigogliosa e prorompente.<br />
Centinaia di compratori<br />
giungevano da ogni<br />
parte di Italia. Per la<br />
Locride, l'impresa di<br />
Vincenzo Medici, fu un<br />
fiore all'occhiello, di<br />
quelle che tutt'oggi le<br />
darebbero lustro.<br />
Viviamo in regioni<br />
abbandonate a loro stesse<br />
dove, mancando lo<br />
Stato e le regole, mancando<br />
soprattutto <strong>il</strong> rispetto che gli<br />
dovrebbe quest'ultimo, le regole sono<br />
state scritte dai più forti. Il s<strong>il</strong>enzio sa<br />
ora di morte. Vincenzo Medici, nella<br />
notte del 21 dicembre 1989, fu aggre-<br />
dito tra le sue serre da almeno quattro<br />
delinquenti, con le armi in pugno<br />
e <strong>il</strong> volto coperto. Fu sequestrato<br />
quando aveva più di sessant'anni.<br />
Vittima due volte: della malavita e<br />
della “linea dura” dello Stato, che per<br />
l'occasione digrignò i denti. Il fratello<br />
Giulio, avvocato, fu infatti bloccato a<br />
Roma, all'uscita di una banca, con<br />
nella borsa <strong>il</strong> denaro con cui sperava<br />
di aprire una trattativa con i sequestratori.<br />
Lo Stato fu ferreo, quello<br />
stesso Stato che nel frattempo, su<br />
altre delicate vicende, chiudeva<br />
entrambi gli occhi. Medici, così, fu<br />
lasciato morire in mano ai suoi aguzzini.<br />
Vittima sacrificale della giustizia<br />
ad intermittenza. Bianco<br />
fu avvolta dal s<strong>il</strong>enzio da quel giorno.<br />
Le porte delle serre chiuse per sempre.<br />
E <strong>il</strong> 13 gennaio 2011 finì anche<br />
l'agonia di Giovanna Ielasi, moglie di<br />
Vincenzo. <strong>La</strong> morte della donna iniziò<br />
in realtà nel 1989 e fu<br />
così, ogni giorno, per<br />
vent'anni. Con lei, con le<br />
speranze di rivedere <strong>il</strong><br />
marito, morirono lentamente<br />
le serre, le piante,<br />
i terreni. Morirono così<br />
come le lasciò Vincenzo<br />
quella notte di dicembre.<br />
Morirono come morirebbero<br />
le nostre case se<br />
un giorno decidessimo di<br />
uscire all'improvviso. Senza prendere<br />
nulla. Senza spostare nulla. Senza<br />
avvertire nessuno. Semplicemente<br />
chiudendoci la porta alle spalle.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 18
Editoriale<br />
DI ELPIDOS<br />
Un s<strong>il</strong>enzio che ha<br />
fatto comodo a tanti<br />
Negli anni Sessanta, dopo gli studi fatti<br />
al nord Italia, Vincenzo Medici avviò<br />
l'attività vivaistica insieme al fratello<br />
F<strong>il</strong>ippo. Dopo poco tempo l'azienda florovivaistica,<br />
che si occupava della messa in dimora<br />
di sementi, piantine di ortaggi, fiori e alberi<br />
da frutto e che era una delle prime aziende<br />
del settore nella zona locridea, diventò una<br />
delle più all'avanguardia. Diede lavoro a moltissime<br />
persone del luogo, così nei periodi di<br />
scarso lavoro vi erano impiegate circa 40 persone,<br />
numero che addirittura si triplicava<br />
nella stagione estiva e primaver<strong>il</strong>e, o durante<br />
<strong>il</strong> periodo dei "defunti". I prodotti, oltre ad<br />
essere messi sul mercato direttamente in<br />
zona e in Calabria, venivano commerciati su<br />
tutto <strong>il</strong> territorio nazionale ed anche estero,<br />
attraverso i molteplici contatti che lo stesso<br />
Vincenzo Medici, persona di grande carisma<br />
ed intuito imprenditoriale, aveva nel corso<br />
degli anni saputo intrattenere. Poi <strong>il</strong> sequestro,<br />
seguito da una sola chiamata alla famiglia,<br />
e la richiesta di un riscatto di tre m<strong>il</strong>iardi<br />
di lire. Dopo <strong>il</strong> blocco dei beni, imposto dallo<br />
Stato alla famiglia Medici, di Vincenzo non si<br />
seppe più nulla. Ma la moglie e i nipoti non<br />
fecero, per questo, eclatanti sf<strong>il</strong>ate di piazza.<br />
Nessuno di loro si incatenò a nulla, non fu<br />
usata alcuna forma di protesta-sciopero, niente<br />
appelli alle televisioni, niente sfoghi sui<br />
giornali. Solo un dignitoso s<strong>il</strong>enzio, e la speranza,<br />
e l'attesa. Forse i Medici pagarono proprio<br />
questo. Bianco, però, non dimentica, e <strong>il</strong><br />
20 marzo 2010 intitola la v<strong>il</strong>la comunale<br />
all'imprenditore scomparso. Ma una targa,<br />
oggi, è tutto ciò che resta. Assieme a ettari di<br />
terreni ormai incolti, ruderi di casini abbandonati,<br />
distese di serre oltraggiate dal tempo.<br />
Ed una casa chiusa da anni. Un s<strong>il</strong>enzio che<br />
ha fatto comodo a tanti.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 19
<strong>La</strong><br />
gerenza<br />
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Tel 0964/383478<br />
Lettere, note e schermaglie<br />
CRONACHE DAL NORD<br />
di Vincenzo Carrozza<br />
Signor Presidente<br />
della Repubblica<br />
Signor Presidente della Repubblica, i partiti hanno<br />
perso <strong>il</strong> nord e anche la testa. Tutti i partiti perdono<br />
m<strong>il</strong>ioni di voti. Il PD dice di aver vinto: ha invece<br />
perso (meno 8,6%). Perde Di Pietro (meno 4,6),<br />
nonostante dica <strong>il</strong> contrario. Condoglianze al PDL<br />
(meno 15%). Con Gr<strong>il</strong>lo (più 4,2), solo Vendola<br />
guadagna lo 0,7%. Signor Presidente della<br />
Repubblica, i partiti hanno perso <strong>il</strong> nord e vogliono<br />
consolarsi a sud. Annunciano un piano d'investimenti<br />
da due virgola tre m<strong>il</strong>iardi di euro.<br />
Praticamente poco più del costo del ponte sullo<br />
Stretto. Una miseria. Signor Presidente della<br />
Repubblica, come al solito ci prendono per <strong>il</strong> culo.<br />
Pensano di potersi salvare a sud, lanciando croccantini<br />
mentre affondano. Provano a tener legati i<br />
Sudici alla loro catena. Signor Presidente della<br />
Repubblica, Lei lo sa, siamo abituati a vivere con<br />
le briciole, le cazzate, i calci in bocca, gl'inganni e<br />
le prese per <strong>il</strong> culo di una classe dirigente di<br />
merda. Si riverseranno nelle nostre città, nei<br />
nostri paesi e diranno di aver voluto <strong>il</strong> piano da<br />
due virgola tre m<strong>il</strong>iardi di euro per i Sudici.<br />
Meno del costo del ponte sullo Stretto.<br />
Accanto avranno i loro galoppini: i nostri<br />
amministratori che applaudiranno e sorrideranno,<br />
prima di piegarsi per ricevere l'ovvio<br />
servizio. Signor Presidente della Repubblica, poi<br />
faranno piegare anche tutti noi e ripeteranno <strong>il</strong><br />
servizietto. Lei però stia attento, non ha più l'età<br />
per certe cose.<br />
Ci penso e soffro. Signor Presidente della<br />
Repubblica non voglio essere preso per <strong>il</strong> culo da<br />
questi politici che rubano e ridono. Sostengo che<br />
per i politici che rubano deve esserci l'obbligo dell'arresto<br />
e della detenzione in carcere. E siccome<br />
sono garantista, come Lei, una volta che la pena<br />
diviene definitiva, voglio che sia applicato <strong>il</strong> carcere<br />
duro, <strong>il</strong> 41 bis. Signor Presidente della Repubblica,<br />
i politici ladri e bugiardi devastano la fiducia del cittadino<br />
verso lo Stato e la Democrazia. Signor<br />
Presidente della Repubblica, i politici che rubano<br />
sono peggio della mafia, distruggono la fiducia del<br />
cittadino verso le istituzioni democratiche. Col<br />
loro esempio scellerato incitano i cittadini disperati<br />
al suicidio, alla rivolta armata. Spingono i cittadini<br />
ad abbracciare e giustificare gli atti terroristici. Ci<br />
penso e sto male. Signor Presidente della<br />
Repubblica, no! non prenderò del valium per calmarmi,<br />
anzi, sostengo che per i politici che rubano<br />
deve essere applicata la legislazione antimafia:<br />
devono restituire <strong>il</strong> maltolto attraverso <strong>il</strong> sequestro<br />
preventivo dei beni. I beni, sequestrati a questi<br />
porci insaziab<strong>il</strong>i, dovranno essere usati per alleviare<br />
le pene dei poveri e dei malati. Di quelli che<br />
non arrivano a fine mese con la pensione. Di quelli<br />
che non hanno i soldi per curarsi. Lei è su questa<br />
lunghezza d'onda? Signor Presidente della<br />
Repubblica, lo Stato sono i cittadini non i politici<br />
che rubano soldi e poi ridono prendendo tutti per<br />
<strong>il</strong> culo. Mi scusi se lo dico proprio a Lei, ma sa, la<br />
memoria a volte tradisce i “migliori”. Sostengo che<br />
per i politici che rubano deve esserci l'interdizione<br />
perpetua dai pubblici uffici, e siccome sono garantista,<br />
come Lei d'altronde, potranno essere riab<strong>il</strong>itati<br />
solo dopo dieci anni di lavoro duro nei campi.<br />
Signor Presidente della Repubblica, punire i politici<br />
ladri e disonesti vuol dire riconquistare la fiducia<br />
dei cittadini verso lo Stato e le istituzioni democratiche.<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Registrazione Tribunale di<br />
Locri (RC)<br />
n. 1 del 19/06/1998<br />
R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />
Questo periodico è associato<br />
all’Unione Stampa Periodica<br />
Italiana AmministratoreUnico<br />
Rosario Vladimir Condarcuri<br />
Malattie<br />
e cause<br />
ambientali<br />
di FRANCO CRINÒ<br />
C'è stato in TV, in una fascia di ascolto<br />
molto favorevole, un dibattito, finalmente<br />
concreto, al quale hanno preso parte,<br />
Enrico Garaci, da lungo tempo Presidente<br />
del Consiglio Nazionale della Ricerca,<br />
Ivo Cavicchi, Ordinario di<br />
Sociologia della Sanità a Tor<br />
Vergata, Stefania Salmasso,<br />
Epidemiologa e Dirigente<br />
dell'Istituto Superiore di<br />
Sanità e alcuni religiosi,<br />
docenti del Campus<br />
dell'Università<br />
Cattolica.<br />
Riporto un paio di<br />
cose dette, ritengo,<br />
decisive : i Piani di<br />
Rientro dal debito<br />
della sanità indicano che le Regioni che ne sono vincolate non<br />
sono state evidentemente regioni “ attrezzate “ dal punto di<br />
vista della gestione e, magari e senza magari, non lo sono dal<br />
punto di vista dei servizi che debbono garantire.<br />
Una svolta si può dare se “ <strong>il</strong> medico mette a completa disposizione<br />
la sua scienza, l'infermiere la sua, di scienza, <strong>il</strong> manager<br />
, <strong>il</strong> dirigente, lo stesso … “<br />
In definitiva, bisogna cambiare l'assetto del sistema sanitario,<br />
essere “appropriati “ sia nella richiesta di avere cure sia nel<br />
riceverle, bisogna controllare la spesa per ridimensionarla<br />
senza mettere in discussione i servizi necessari.<br />
Tanta burocrazia, per di più, la trovi più a suo agio a far nascere<br />
contenziosi che bruciano ingenti risorse destinate all'assistenza<br />
, con <strong>il</strong> personale o con i fornitori che non nell'aiutare le<br />
riforme .<br />
Nella stessa giornata, un quotidiano nazionale, sotto <strong>il</strong> titolo “<br />
Non siamo uguali neppure di fronte al tumore “, dà la notizia<br />
IL BRIZZOLATO di RUGGERO BRIZZI<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />
PASQUINO CRUPI<br />
Direttore Editoriale<br />
ERCOLE MACRÌ<br />
In redazione:<br />
MARIA ELENA FILIPPONE, DOMENICO<br />
MACRÌ, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO,<br />
ANTONELLA ITALIANO<br />
Editorialista: GIOACCHINO CRIACO<br />
Art Director: PAOLA D’ORSA<br />
Impaginazione: EUGENIO FIMOGNARI<br />
COLLABORATORI<br />
Anna <strong>La</strong>ura Tringali, Mara<br />
Rechichi, Ruggero Brizzi,<br />
Benjamin Boson, Nik Spatari,<br />
Angelo Letizia, Mar<strong>il</strong>ene Bonavita,<br />
Francesca Rappoccio, Mario<br />
<strong>La</strong>bate, Franco Crinò, Marco<br />
Andronaco, Isabella Galimi ,Maria<br />
Teresa D’Agostino, Giovanna<br />
Mangano.<br />
che i farmaci innovativi per la lotta ai tumori possono essere<br />
ut<strong>il</strong>izzati, subito , soltanto in quattro regioni , Lombardia,<br />
Piemonte, Marche e Provincia Autonoma di Bolzano, che<br />
sono nelle condizioni di recepire rapidamente le indicazioni<br />
dell'Aifa, l'Agenzia Italiana del farmaco, mentre in tutte le altre<br />
occorre attendere che vengano esaminati e approvati dalle<br />
commissioni regionali con la conseguenza di ritardi letali per<br />
tanti ammalati oncologici.<br />
Insistiamo sul tasto della burocrazia : se fosse esigente con se<br />
stessa si arriverebbe ad affermare la capacità di una Azienda.<br />
E non stiamo parlando solo di ospedali in questo ragionamento<br />
, ma di tutti i settori, dalla gestione di una discarica all'opera<br />
della Magistratura.<br />
Nel libro da poco pubblicato da Umberto Veronesi “Il primo<br />
giorno senza cancro “ si semina ottimismo : Se <strong>il</strong> male ha avuto<br />
un inizio e uno sv<strong>il</strong>uppo avrà una fine - mutuando quanto disse<br />
Giovanni Falcone per la mafia-, però, non lo ut<strong>il</strong>izziamo per<br />
altre rappresentazioni , “ <strong>il</strong> tumore della politica, della povertà,<br />
della crisi economica … “; affrontiamo bene, così come le<br />
scoperte ci stanno insegnando, questa cellula impazzita, per<br />
cause interne o esterne all'organismo, che va a cercarsi compagnia<br />
per operare la devastazione; adottiamo un'alimentazione<br />
e uno st<strong>il</strong>e di vita corretti.<br />
Questo di Veronesi, oltre che un bel libro, è un manuale : …<br />
stiamo affrontando una malattia, non combattendo una magia,<br />
fiducia, quindi, verso chi ti cura, fai domande finchè non capisci,<br />
secondo, almeno, le tue possib<strong>il</strong>ità, non rassegnarti e qui ho<br />
ammirato l'energia che ho visto in altri ammalati, di Sclerosi<br />
multipla, negli incontri di Bovalino e di Rende.<br />
Nella Locride non ci sono caratterizzazioni oncologiche particolari<br />
: i tumori alla vescica si presentano di più nelle zone<br />
industriali, quelli ai polmoni dove si lavora in miniera, ma<br />
anche ii fumatori, che esistono a tutte le latitudini, farebbero<br />
bene a spaventarsi, quelli allo scroto insidiano gli spazzacamini.<br />
Ogni tanto, per <strong>il</strong> nostro comprensorio, si parla (…) di fare<br />
una ricerca sui tumori del sangue, <strong>il</strong> pensiero rivolto, ad esempio,<br />
alle discariche non controllate, ma qui torna impietoso <strong>il</strong><br />
discorso degli investimenti per la ricerca e per le strutture che<br />
mancano .<br />
Siamo al braccio di ferro ordinato dal Piano di Rientro, tanti<br />
ospedali sono alle prese con le carenze o la difficoltosa distribuzione<br />
del personale, di beni e servizi, tanti operatori, diciamolo,<br />
sono condizionati dalle prospettive di organizzazione<br />
del lavoro che i Piani Aziendali, da troppo tempo in allestimento,<br />
ancora non definiscono.<br />
Risulta condizionato, complessivamente, quello sforzo che<br />
sarebbe indispensab<strong>il</strong>e per contribuire a costruire fiducia verso<br />
<strong>il</strong> nostro sistema sanitario .<br />
<strong>La</strong> crisi economica, sociale e di credib<strong>il</strong>ità che investe l'Italia<br />
produce depressioni e stress - secondo Giuliano Ferrara allarmarsi<br />
molto significa peggiorare le cose- ma, almeno questosostiene<br />
Veronesi, non esiste prova scientifica che sono fattori<br />
che fanno insorgere <strong>il</strong> tumore, che si forma in un arco di tempo<br />
di diversi decenni, non dopo un trauma psichico.<br />
Che, comunque, fa pure male!<br />
Lettera a Giovanni Tizian<br />
Caro Giovanni Tizian, "...quello che non ho è la leggerezza dell'aurora<br />
attesa sulla spiaggia di Bovalino...<strong>il</strong> mio paese" è una frase bellissima<br />
e terrib<strong>il</strong>e allo stesso tempo.<br />
<strong>La</strong> conclusione del tuo intervento dal buonale (mix tra buonista e<br />
banale) Fazio e dall'intoccab<strong>il</strong>e Saviano è degna d'attenzione.<br />
Anche io come te, sono di Bovalino. <strong>La</strong> conosco la leggerezza di<br />
cui parli.<br />
Ha <strong>il</strong> colore dell'amicizia. É trasparente e senza f<strong>il</strong>tri, sta tra le<br />
capanne e le spiagge, i sorrisi e le passeggiate, <strong>il</strong> non prendersi<br />
troppo sul serio e <strong>il</strong> lavorare <strong>il</strong> giusto.<br />
Qui è celestiale, fuori dal mondo e dai tempi moderni, da fotografare<br />
e spedire ai palazzi della finanza. Senza vergognarsi di vivere<br />
a stento, vantandosi dei propri sorrisi.<br />
Sono certo, caro Giovanni, che tu in quella frase, intrisa di nostalgia<br />
e rassegnazione, ci hai messo <strong>il</strong> cuore. Però Gio, voglio pregarti<br />
di tornare qui, a farti raccontare questo paese da chi lo vive ogni<br />
giorno e quell'aurora ha la fortuna di non perdersela mai.<br />
Se tornassi, sono certo, nessuno te la negherebbe. Bovalino è un<br />
bel paese, e tu qui ci staresti benissimo, te lo prometto. Ci starebbero<br />
benissimo i tantissimi fratelli, amici e parenti che sono lonta-<br />
ni da qui, per scelte, troppo spesso, non loro.<br />
Ci sarebbe ancora più leggerezza con te qui e con tutti gli emigrati,<br />
per tutti noi: residenti, stanziali, quotidiani. E tutti insieme<br />
potremmo continuare ad aiutarlo questo posto, come fanno tantissimi,<br />
nonostante le criminalizzazioni che talvolta, nella tv dell'afflizione,<br />
supera la criminalità.<br />
I più grandi poeti hanno usato l'alba, l'aurora come metafora per<br />
un nuovo avvenire.<br />
<strong>La</strong> leggerezza, in questo momento, potrebbe davvero essere la<br />
nuova luce, però bisogna venire a vederla da vicino, sperimentarla,<br />
diffonderla. Smettendo di immaginarla e accogliendola<br />
completamente, nonostante le nuvole, che si sa,<br />
“vanno, vengono, ogni tanto si fermano e quando si fermano,<br />
sono nere come <strong>il</strong> corvo, sembra che ti guardano<br />
con malocchio ma certe volte sono bianche e corrono<br />
e prendono la forma dell'airone o della pecora o di<br />
qualche altra bestia... ma questo lo vedono meglio i<br />
bambini, che giocano a corrergli dietro per tanti<br />
metri.”<br />
Ti aspetto.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 20
HANNO COLLABORATO<br />
Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian<br />
Zimirri, Giuseppe Patamia,<br />
Alessandra Bev<strong>il</strong>acqua,Bruno<br />
Gemelli, Carmelo Carabetta,<br />
Valentina Elia, Antonio<br />
Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate,<br />
Giulio Romeo, Ilario<br />
Ammendolia, Sara<br />
Caccamo, Giuseppe<br />
Fiorenza, Daniele Mangiola,<br />
Sara Caccamo.<br />
SCIVE <strong>il</strong> direttore<br />
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla<br />
sottoscrizione di preventivi accordi tra<br />
l’editore e gli autori sono da intendersi<br />
gratuite.<br />
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redazione, anche se non pubblicati, non<br />
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territorio nazionale ed estero.<br />
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esprimono giudizi o riflessioni personali, sono<br />
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ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane<br />
IL 5 MAGGIO NASCEVA KARL MARX<br />
Il 5 maggio 1818 nasce a Treviri Karl Marx. Muore nel 1883. Il suo<br />
nome è legato a Il manifesto del Partito comunista, lodato da<br />
Benedetto Croce per la sua prosa scint<strong>il</strong>lante, e al Il Capitale su cui<br />
continuano a misurarsi gli economisti di tutto <strong>il</strong> mondo. Più volte è<br />
stato messo in soffitta. Ma Karl Marx è l'unico f<strong>il</strong>osofo che sia stato<br />
capace di trascinare dietro di sé, nel suo nome, centinaia di m<strong>il</strong>ioni di<br />
uomini e donne.<br />
Se vi vien voglia di cliccare su Internet <strong>il</strong> nome di Marx, trovrete che<br />
egli viene dopo Cristo ma prima di Einstein e di Freud. Ogni anno<br />
dalla lontana Asia, dalla Cina, persino dal'Irak ove <strong>il</strong> Partito comunista<br />
vive in clandestinità giungono in visita al cimitero di Londra dove<br />
Marx giace pellegrini che chiedono di poter riposare accanto a lui. E<br />
di fronte alla crisi globale del capitalismo i maggiori tra gli economisti<br />
di scuola borghese suggeriscono di tornare alle ricette di Marx per<br />
uscire dalla crisi.<br />
Lettera del gruppo SiAmo Locri al Sindaco<br />
Signor Sindaco,<br />
sembrerebbe, secondo non meglio definib<strong>il</strong>i voci di corridoio,<br />
che la Sua amministrazione abbia intenzione di accantonare,<br />
se non proprio di annullare, l'edizione 2012 del<br />
Giugno Locrese.<br />
Noi di SiAmo Locri ci auguriamo che queste voci risultino<br />
infondate; ma, purtroppo, in mancanza di segnali positivi,<br />
pensiamo che la manifestazione sia stata messa da parte. In<br />
altri tempi già in questo periodo ci sarebbe stata la “estemporanea<br />
di pittura”. Invece, oggi tutto tace, è calato <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio.<br />
Locri è ridiventata una terra arida e desolata.<br />
Già nel 2011 la Sua amministrazione ha messo in atto un<br />
Giugno Locrese, sconcertante nella qualità e nei contenuti,<br />
su cui aleggiava un'atmosfera talmente lugubre da suggerirne<br />
uno spostamento di data al due di novembre per<br />
meglio rappresentarne <strong>il</strong> senso del nulla.<br />
E pensare che, in coincidenza con le ultime edizioni del<br />
Giugno Locrese, fino al 2010, <strong>il</strong> TG-UNO nazionale ne<br />
aveva dato notizia.<br />
Per la prima volta, dopo tanti anni bui, Locri si distingueva<br />
per la promozione di eventi culturali.<br />
Sembrava avere intrapreso la sana strada della rinascita culturale<br />
e <strong>il</strong> Giugno Locrese era diventato uno dei tanti<br />
momenti, forse <strong>il</strong> più significativo ma non certamente l'unico,<br />
di questo importante percorso.<br />
Noi di SiAmo Locri riteniamo che <strong>La</strong> Città di Locri non<br />
possa fare a meno della cultura. Lo esige la sua gloriosa storia,<br />
i circoli culturali, gli stessi cittadini che in essi si<br />
riconoscono. Locri è una città culturale, una città educativa,<br />
e vuole continuare ad esserlo. LA CULTURA NON HA<br />
UN COSTO, E' LA NON-CULTURA AD AVERE UN<br />
COSTO MOLTO ELEVATO PER LA SOCIETA'.<br />
Signor Sindaco, ci ripensi, <strong>il</strong> Giugno Locrese può tornare ad<br />
essere una manifestazione culturale di levatura nazionale;<br />
non la abbandoni. Tenga presente che a Locri non mancano<br />
le associazioni culturali disponib<strong>il</strong>i e in grado di gestire<br />
l'evento.<br />
L'Amministrazione Macri era riuscita a portare alla luce,<br />
dopo decenni di gestazione, <strong>il</strong> Palazzo della Cultura; <strong>il</strong> quale<br />
palazzo, insieme con l'istituendo Museo Civico nel nostro<br />
centro storico, sarebbe stato <strong>il</strong> cuore pulsante di una città<br />
viva: preciso punto di riferimento culturale per tutta la<br />
Locride. Lei, Signor Sindaco, piuttosto che puntare sulla<br />
rinascita del centro storico ha preferito dirottare i fondi<br />
stanziati dalla Regione Calabria (Assessorato alla Cultura)<br />
alla zona archeologica, distante dal centro tre k<strong>il</strong>ometri, per<br />
l'ampliamento del museo nazionale, regalando, di fatto, al<br />
Ministero del Beni Archeologici la somma di 1.200.000<br />
euro: complimenti.<br />
No Signor Sindaco, cosi' non va.<br />
“QUOUSQUE TANDEM ABUTERE PATIENTIA<br />
NOSTRA”.<br />
Se proprio non ce la fa, getti pure la spugna. Sarebbe un atto<br />
di coraggio, coerente con la sua onestà intellettuale, non un<br />
segno di debolezza. Sarebbe ricordato come <strong>il</strong> Sindaco che<br />
ha provato con impegno, ma non ce l'ha fatta. Ne uscirebbe<br />
a testa alta. L'unico dissesto sarebbe quello culturale.<br />
SiAmo LOCRI<br />
Tutte<br />
le news su<br />
KAPPADUE di RUGGERO CALVANO<br />
Le vede le case, la strada, <strong>il</strong><br />
bosco, l'acqua? Se la montagna<br />
ha ancora un barlume di<br />
vita non è perché glielo ha<br />
dato lei da Roma. Né lei né<br />
quelli come e prima di lei.<br />
Qui lo Stato si è dato da fare<br />
per spopolare <strong>il</strong> territorio, le<br />
istituzioni repubblicane si<br />
sono impegnate ad annullare<br />
ogni conoscenza storica, artigianale,<br />
ambientale e agropastorale,<br />
creando lavori inut<strong>il</strong>i<br />
e parassitari. Nessuno c'è mai<br />
stato quando i monti avevano<br />
bisogno. E l'Aspromonte è<br />
sopravvissuto agli oltraggi<br />
dell'uomo, ce l'ha fatto per<br />
forza sua e per fatto di pochi<br />
che l'hanno amato, vissuto in<br />
solitudine e difeso per quanto<br />
hanno potuto dagli incendi,<br />
dai disboscamenti, dalle<br />
speculazioni, dalle occupazioni.<br />
L'hanno difeso in base alle<br />
loro forze e avrebbero voluto<br />
fare di più e meglio. Lei non<br />
lo sa ministro, non lo sa neppure<br />
lei governatore e nemmeno<br />
lei signor <strong>La</strong>ganà. Ma<br />
qui la gente ha dato l'anima<br />
perché l'Aspromonte fosse<br />
aperto e fruib<strong>il</strong>e a tutti. In<br />
tanti, dei pochi, hanno predicato<br />
nel deserto per lanciare<br />
allarmi, fare progetti, portare<br />
e accogliere persone. Voi non<br />
c'eravate, come non c'era<br />
stato nessuno prima di voi.<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
VENGA A KAMBUSA<br />
MINISTRO CLINI<br />
Voi che arrivate solo per<br />
prendere decisioni, per riempire<br />
caselle e dividere poteri.<br />
L'Aspromonte non è un massiccio<br />
qualunque, rappresenta<br />
l'anima della Calabria<br />
meridionale. L'anima non la<br />
si assegna, se ne ha riguardo.<br />
E la montagna non è di<br />
Roma né di Reggio o Locri.<br />
L'Aspromonte è di chi lo<br />
ama e lo rispetta e nessuno<br />
deve avere l'arroganza di<br />
decidere del suo futuro senza<br />
consultare la sua gente. <strong>La</strong><br />
montagna non è una voce di<br />
b<strong>il</strong>ancio munita di corredo<br />
economico, è una natura<br />
quasi intatta, un insieme di<br />
piante animali e persone che<br />
vive unito da sempre. Chi ve<br />
ne fa parte sa cosa e chi gli<br />
serve. Se foste animati da<br />
sana passione ci verreste. Se<br />
la politica avesse in se una<br />
ragione e non la logica dell'occupazione<br />
capirebbe che<br />
<strong>il</strong> feudalesimo non è più di<br />
moda e al territorio darebbe<br />
l'ascolto che gli spetta. I miei<br />
fetenti sanno che diffic<strong>il</strong>mente<br />
vedranno da queste parti<br />
le vostre facce. Faranno da<br />
soli come hanno sempre<br />
fatto, ma un montanaro<br />
uguale al precedente lo accoglierebbero<br />
con la stessa<br />
gioia.<br />
www. larivieraonline.com<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 21
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 22
Sport<br />
<strong>La</strong> Juventus è da 10 e lode: miglior difesa del<br />
campionato, squadra imbattuta, miglior gioco<br />
in campo e senza un vero attaccante. Una stagione<br />
memorab<strong>il</strong>e. L’Udinese si merita un bel<br />
10 senza lode: si sono confermati per <strong>il</strong> secondo<br />
anno di f<strong>il</strong>a la partecipante alla prossima<br />
Champions League. Complimenti a Guidolin<br />
e Totò Di Natale che si fà notare in ogni circostanza.<br />
Atalanta e Catania voto 9: l’Atalanta ha<br />
giocato la stagione più diffic<strong>il</strong>e della sua storia,<br />
nonostante la vicenda calcio scommesse che le<br />
è girata intorno con tanta paura ed una penalizzazione<br />
di -6 punti sono riusciti ad arrivare a<br />
46 punti (in realtà 52) anche grazie ai gol di<br />
Denis e le magie di Schelotto. Mentre <strong>il</strong><br />
Catania di Montella è andato molto vicino<br />
all’Europa League. Bologna, Parma e Siena<br />
voto 8: la salvezza sembrava lontana con Bisoli<br />
che non è riuscito a far girare <strong>il</strong> Bologna, poi è<br />
arrivato <strong>il</strong> profeta Pioli e ha dato un volto<br />
nuovo ai rossoblu, trovando dei veri fuori classe<br />
in Diamanti e Ramirez che non si erano<br />
espressi al massimo fino a metà stagione. Il<br />
Parma invece riesce con Donadoni a raggiungere<br />
un record storico per la società, le 7 vittorie<br />
di f<strong>il</strong>a, ad inizio stagione al Parma di<br />
Colomba mancava qualcosa ovvero far esplodere<br />
tutta la grinta e la rabbia della squadra e<br />
soprattutto di un Giovinco da Nazionale e così<br />
arriva sulla panchina Donadoni che riesce in<br />
grandi imprese e far vedere un gioco all’insegna<br />
dell’attacco. Il Siena neopromossa riesce a<br />
salvarsi senza troppe preoccupazioni, grande<br />
organizzazione e bel gioco e poi c’è quel fenomeno<br />
di Mattia Destro che realizza 12 reti alla<br />
prima stagione da titolare. <strong>La</strong>zio e Chievo voto<br />
7: per la <strong>La</strong>zio arriva un 4° posto, <strong>il</strong> Chievo è<br />
ormai una realtà della serie A. Cagliari 6: conosciamo<br />
tutti <strong>il</strong> presidente Cellino alla ricerca<br />
sempre sul mercato di giocatori molto dubbi<br />
ma come sempre decisivi come Thiago Ribeiro<br />
e Ibarbo e poi <strong>il</strong> decisivo Pin<strong>il</strong>la preso a gennaio<br />
e scaricato dal Palermo, l’unico problema di<br />
questo Cagliari i cambi di panchina, Donadoni<br />
è stato scaricato in estate, Ficcadenti è stato<br />
sostituito da Ballardini per poi ritornare alla<br />
fine della stagione , in poche parole non moltissime<br />
emozioni ma la salvezza è arrivata. M<strong>il</strong>an,<br />
Lecce, Napoli e Novara voto 5: al M<strong>il</strong>an quest’anno<br />
vanno m<strong>il</strong>le rimpianti e m<strong>il</strong>le infortuni,<br />
<strong>il</strong> Lecce forse meritava un voto più alto ma<br />
visto la retrocessione ho preso una via di<br />
mezzo, complimenti per <strong>il</strong> girone di ritorno che<br />
con una grandissima cattiveria e disperazione<br />
guidata da Serse Cosmi avrebbe meritato qualcosa<br />
di più, invece voglio dare un 10 alla tifoseria<br />
del Lecce che nonostante la retrocessione<br />
ha applaudito in piedi la squadra. Il Napoli ha<br />
avuto una stagione sim<strong>il</strong>e a quella del M<strong>il</strong>an<br />
ovvero sfortuna ed errori a raffica, doveva essere<br />
la stagione del cambio di qualità e invece<br />
basta vedere la partita col Bologna per buttare<br />
via <strong>il</strong> terzo posto, in Champions mancava l’esperienza<br />
è stato un peccato uscire con <strong>il</strong><br />
Chelsea. Il Novara era davvero diffic<strong>il</strong>e che si<br />
salvasse considerando che la maggior parte<br />
della rosa è uguale a quella dell’impresa partita<br />
dalla Prima Divisione fino alla promozione<br />
storica della serie A, non è servita l’esperienza<br />
di Mascara e Caracciolo. Palermo e Roma<br />
hanno un 4,5: <strong>il</strong> Palermo ha impostato <strong>il</strong> campionato<br />
nel peggiore dei modi, colpa del presidente<br />
Zamparini che dopo la partenza di<br />
Nocerino, Pastore e Sirigu non organizza la<br />
squadra e cambia, come al solito, troppi allenatori,<br />
da Pioli, esonerato e poi richiamato, a<br />
Bortolo Mutti a Devis Mangia, troppa confusione<br />
ed ora che succederà? <strong>La</strong> Roma americana<br />
non ha espresso proprio quello che voleva<br />
dire a inizio stagione, <strong>il</strong> progetto Luis<br />
Enrique è già finito ed ora Baldini e Sabatini<br />
Le pagelle<br />
della Serie A<br />
cosa si inventeranno? Bisogna ringiovanire la<br />
squadra e trovare giocatori che sposano <strong>il</strong> progetto<br />
di questa Roma che vuole vincere ma che<br />
quest’anno non raggiunge neanche l’Europa<br />
League. Inter, Fiorentina e Genoa 4: l’Inter<br />
deve ringraziare la cura Stramaccioni altrimenti<br />
anche l’Europa League sarebbe stata un<br />
miraggio, quest’anno hanno sbagliato tutti,<br />
dalla dirigenza, agli allenatori a finire alla squadra<br />
(tranne M<strong>il</strong>ito). <strong>La</strong> Fiorentina ha vissuto<br />
nel caos più totale fino a tre giornate dal termine<br />
del campionato, ad inizio campionato c’è<br />
stato <strong>il</strong> caso Mihajlovic confermato ma odiato<br />
dai tifosi, G<strong>il</strong>ardino voleva andare via ma non è<br />
stato venduto subito poi dopo Mihajlovic è<br />
arrivato Delio Rossi che oltre le clamorose vittorie<br />
in casa del M<strong>il</strong>an e della Roma, ci ricorderemo<br />
di lui per <strong>il</strong> fattaccio con Ljajic , ma della<br />
Fiorentina ci ricorderemo un’annata buttata al<br />
vento. Il Genoa si salva ma non erano questi i<br />
piani, si parlava di campionato tranqu<strong>il</strong>lo e<br />
sogni europei visto anche la campagna acquisti<br />
di questa estate e di gennaio con l’arrivo di<br />
G<strong>il</strong>ardino, ma anche qui la piazza è caldissima<br />
e gli allenatori vengono esonerati uno dopo<br />
l’altro.<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
“Antò, fa caldo”<br />
MASSIMO PETRUNGARO<br />
Per Antonio, Massim<strong>il</strong>iano, Andrea e tutti<br />
gli altri, sarà una calda estate di calciomercato.<br />
Saranno più di tre mesi in cui -<br />
Europei permettendo - le trattative si susseguiranno<br />
a vista d'occhio, dove un giorno<br />
sentiremo una cosa e <strong>il</strong> giorno dopo<br />
avremo la pronta smentita. E non è banale<br />
affermare che mai come quest'anno<br />
alcune squadre più delle altre avranno gli<br />
occhi puntati addosso. Anche la Juventus<br />
fresca campione d'Italia dovrà approntare<br />
qualche miglioria alla rosa, per avere una<br />
panchina di qualità e soprattutto per<br />
poter competere al meglio nella<br />
Champions. Quest'anno <strong>il</strong> non aver avuto<br />
impegni <strong>il</strong> mercoledì ha fac<strong>il</strong>itato molto la<br />
squadra di Conte specialmente sul piano<br />
fisico (vedi Pirlo), quindi Agnelli dovrà<br />
mettere mano al portafoglio. Si cerca una<br />
punta, un vice Pirlo per l'appunto e un<br />
attaccante di fascia. Prematuro ora fare<br />
nomi, se ne leggono fin troppi. E se la<br />
Juventus ha bisogno di qualche ritocco, di<br />
una vera e propria rifondazione, fatta con<br />
raziocinio però, hanno bisogno le m<strong>il</strong>anesi.<br />
Il M<strong>il</strong>an, come abbiamo visto, ha finito<br />
la stagione in affanno. Sono andati via cinque<br />
senatori (Inzaghi, Nesta, Gattuso,<br />
Zambrotta, Seedorf) oltre a Van Bommel.<br />
Per numero, ma anche per qualità, vanno<br />
sostituiti. Certi Montolivo e Traoré,<br />
potrebbero arrivare Acerbi, Ogbonna e i<br />
“soliti” Tevez e Balotelli. Capitolo Inter. Il<br />
vero acquisto è stato già fatto: Andrea<br />
Stramaccioni in panchina. Una scommessa<br />
con la S maiuscola. Nonostante alleni i<br />
nerazzurri, chiedergli subito lo scudetto<br />
sarebbe sbagliato. Società e tifosi si mettano<br />
l'anima in pace. Dovrà fare meglio di<br />
quest'anno (piazzarsi terzo sarebbe <strong>il</strong><br />
“suo” scudetto) e per quello che ha fatto<br />
vedere, per dirla alla De Gregori, <strong>il</strong><br />
“ragazzo si farà”. Si è visto una parvenza<br />
di gioco, ha le idee chiare, ha ricompattato<br />
uno spogliatoio triste e allo sbando.<br />
Arrivi e partenze in casa Inter saranno<br />
fondamentali. Servono almeno due elementi<br />
per reparto e altrettanti dovranno<br />
andar via. Toccherà poi al tecnico romano<br />
trovare la quadratura del cerchio. Anche<br />
nella capitale si muoverà qualcosa. Il progetto<br />
di Luis Enrique è fallito miseramente.<br />
Ora si attende Montella, spettacolare<br />
sì ma concreto. A Formello invece, la conferma<br />
o meno di Reja aprirà nuovi scenari.<br />
Klose è stato determinante, ma da solo<br />
non può bastare. Nelle ultime ore si è parlato<br />
di Pazzini e di Zarate che non sarà<br />
riscattato dall'Inter. Sotto <strong>il</strong> Vesuvio invece<br />
sembra ci si sia rassegnati alla partenza<br />
di <strong>La</strong>vezzi direzione Psg o Inter. Il Pocho<br />
sarà sostituito. Da chi? Forse Pazzini,<br />
forse Giovinco, o chissà.<br />
“Antò, fa caldo”<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 23
A proposito<br />
di...<br />
Sport<br />
SERIE D<br />
Hinterreggio<br />
E' stata la compagine che più di tutte ha<br />
creduto alla vittoria finale, e così è<br />
stato. Quando si dice che <strong>il</strong> progetto a<br />
lungo termine paga, quello del presidente<br />
Pellicanò ha veramente sorpreso tutti. Lui si<br />
era prefisso che in cinque anni la sua squadra<br />
giocasse nel campionato professionistico,<br />
ma con l'inserimento di giocatori del calibro<br />
di Franceschini e Vicari, atleti che fini<br />
all'anno scorso m<strong>il</strong>itavano in club di serie B<br />
e C, e con la guida tecnica affidata al Mister<br />
DeMaria ha anticipato di qualche anno questo<br />
bellissimo sogno. Ora la città di Reggio<br />
ha due squadre nel calcio che conta, la<br />
Reggina del presidente Foti e l'Hinterreggio<br />
del vulcanico Pellicanò, che a sentir lui allestirà<br />
una squadra di tutto rispetto.<br />
Auguri<br />
VOTO 10<br />
Valle Grecanica<br />
Nessuno all'inizio di questa stagione si<br />
aspettava questo triste ep<strong>il</strong>ogo della<br />
squadra M<strong>il</strong>itese. <strong>La</strong> società dopo lo<br />
splendido campionato della scorsa stagione,<br />
pensava che con qualche inserimento di<br />
qualità si potesse aspirare a qualcosa di più.<br />
Non è stato così, i nuovi non sono stati all'altezza,<br />
e la cessione del bomber<br />
Zampaglione, è stata fatale al team guidato<br />
da Mister Dima Ruggiano, , poi sostituito<br />
dall'ex giocatore della Reggina Giovanni<br />
Morabito nelle ultime partite del campionato.<br />
Nei corridoi si dice che <strong>il</strong> prossimo anno <strong>il</strong><br />
presidente Morisano riporterà la squadra a<br />
Bagaladi, e di ricominciare da lì un ambizioso<br />
progetto.<br />
VOTO 5<br />
Interpiana<br />
Stesso discorso della Valle Grecanica,<br />
anche qui la situazione è precipitata in<br />
modo inconsapevole. Niente faceva<br />
pensare ad un fallimento del genere. Dopo<br />
aver disputato la prima parte del campionato<br />
in piena tranqu<strong>il</strong>lità, nel girone di ritorno<br />
le cose si sono stravolte. Hai giocatori non<br />
veniva corrisposto <strong>il</strong> rimborso spese, quindi<br />
c'è stato anche qualche abbandono, non<br />
c'era un campo dove allenarsi in modo adeguato,<br />
e tanto meno quello dove giocare la<br />
domenica, quindi era un peregrinare di volta<br />
in volta. Infine <strong>il</strong> cambio di allenatore non ha<br />
dato i risultati sperati.<br />
VOTO 4<br />
Karate: Vincenzo Figliomeni è l’atleta dell’anno<br />
In occasione delle celebrazioni per <strong>il</strong> “Cinquantesimo anno di fondazione<br />
dell'AICS” è stato consegnato <strong>il</strong> premio “Atleta dell'anno 2012”. A Bologna<br />
presso l'Hotel Holiday Inn, la Direzione Nazionale dell'AICS ha organizzato<br />
una bella cerimonia durante la quale, <strong>il</strong> giovane Vincenzo Figliomeni,<br />
direttamente dal presidente Nazionale Bruno Molea ha ricevuto l'ambito<br />
LE PAGELLE DI FRANCESCO CRIACO<br />
Fine campionato. Il punto<br />
Gioiosa Jonica<br />
Proviamo per un attimo a lasciar perdere<br />
la prima parte del torneo per <strong>il</strong> Gioiosa<br />
Jonica, a questo punto parleremmo di un<br />
altro campionato, di vertice<br />
sicuramente,dopo aver disputato un<br />
girone di ritorno alla pari della capolista<br />
Catona. Sicuramente <strong>il</strong> cambio della guida<br />
tecnica ha ristab<strong>il</strong>ito i veri valori della<br />
squadra, costruita dalla società con<br />
propositi di primato, o perlomeno da<br />
playoff, non solo da partecipante. Mister<br />
S<strong>il</strong>vano ha saputo dare quella sicurezza<br />
necessaria che mancava ai ragazzi, e con la<br />
sua lunga esperienza in questa categoria,<br />
che lo contraddistingue, è riuscito a cambiare<br />
volto alla squadra gioiosana.<br />
VOTO 7<br />
PROMOZIONE<br />
Marina di Gioiosa<br />
Oramai da parecchi anni <strong>il</strong> Marina è una<br />
vera realtà nel campionato di Promozione.<br />
L'anno passato i giallorossi hanno disputato<br />
con merito i playoff, quest'anno per un<br />
niente non è riuscita a ripetersi, ma stiamo<br />
tranqu<strong>il</strong>li che <strong>il</strong> prossimo anno ci riproverà<br />
ancora, senza trascurare la possib<strong>il</strong>ità di<br />
vincerlo direttamente <strong>il</strong> torneo, senza passare<br />
dagli spareggi. I tifosi lo sperano, oramai<br />
da diversi anni manca l'Eccellenza da<br />
queste parti, e si augurano che la società<br />
con qualche sacrificio in più possa allestire<br />
una squadra ancor più competitiva per <strong>il</strong><br />
salto di categoria.<br />
VOTO 7<br />
ECCELLENZA<br />
Bovalinese<br />
Non è stata una sorpresa la fallimentare<br />
annata della Bovalinese, ne era<br />
consapevole anche la dirigenza, che<br />
questa sarebbe stata l'ultima stagione in questa<br />
categoria per gli amaranto del presidente<br />
Orlando. Peccato per i tifosi che hanno<br />
continuato a sostenere i propri beniamini<br />
anche dopo la certezza della retrocessione,<br />
incitandoli a farsi onore con i più attrezzati<br />
avversari.<br />
Ora bisogna capire quel che si vuol fare con<br />
<strong>il</strong> prossimo anno, allestire una formazione<br />
degna di questa squadra gloriosa o continuare<br />
con i giovani e valorizzarli per un prossimo<br />
futuro.<br />
VOTO 4<br />
Brancaleone<br />
Anche la matricola Brancaleone ha<br />
raggiunto <strong>il</strong> suo principale obiettivo,<br />
cioè la permanenza nel campionato<br />
di Eccellenza. Era la prima volta nella sua<br />
storia calcistica che <strong>il</strong> Brancaleone disputava<br />
questo torneo, anche per la maggior parte<br />
dei suoi atleti è stato un esordio, e si è comportato<br />
molto bene. E' un squadra formata<br />
da molti giovani, e alcuni di essi si sono messi<br />
veramente in mostra, come Vita per esempio,<br />
oppure come Macrì Morabito, senza<br />
dimenticare <strong>il</strong> portiere diciassettenne<br />
Ferraro. Ragazzi che la prossima stagione<br />
possono fare decisamente meglio dopo l'esperienza<br />
di quest'anno.<br />
VOTO 6<br />
Siderno<br />
Il campionato è appena finito e <strong>il</strong> Siderno<br />
può tirare un sospiro di sollievo. È stato<br />
un torneo strano per la squadra tanto<br />
cara al presidente Salerno, anche se alla fine<br />
si è riusciti a raggiungere la salvezza, obiettivo<br />
principale della società.<br />
Ma quanta sofferenza, a un certo punto nessuno<br />
credeva più a questo miracolo, poi con<br />
<strong>il</strong> cambio di allenatore e con qualche calciatore<br />
acquistato in autunno, la squadra è riuscita<br />
piano pianino a tirarsi fuori dal pericolo<br />
retrocessione e regalare ai propri sostenitori<br />
la permanenza in questa categoria.<br />
VOTO 6<br />
Roccella<br />
Mettiamo in chiaro una cosa sulla<br />
realtà di questa squadra, <strong>il</strong> sottoscritto<br />
è stato accusato da qualche<br />
lettore di accanimento verso questa società,<br />
atleti compresi, senza valutare bene quello<br />
che si voleva dire veramente. Vi sembrerà<br />
strano ma io sono un tifoso del Roccella e<br />
nel mio cuore speravo che questa squadra<br />
raggiungesse gli obiettivi che quel grande<br />
Presidente si merita. Purtroppo le cose sono<br />
andate diversamente e, carissimo lettore Le<br />
posso assicurare che i veri tifosi del Roccella<br />
se ne fregano anche del secondo posto in<br />
classifica, poiché la squadra è stata costriuta<br />
non per vincerlo questo campionato, ma per<br />
stravincerlo.<br />
VOTO 7<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 24
iconoscimento. L'atleta in forza al Centro Studi Karate presieduto dal M°<br />
Vincenzo Ursino in precedenza aveva conquistato due titoli mondiali nelle<br />
specialità “KATA” e “FORME CON ARMI”. Grande la soddisfazione<br />
espressa dal Presidente del CP di Reggio Calabria nonché Consigliere<br />
Nazionale dell'AICS presente all'evento, <strong>il</strong> dott. Arturo Nastasi, che dopo<br />
essersi complimentato con lo stesso atleta ha speso parole di elogio per i<br />
risultati conseguiti negli anni dal Centro Studi Karate.<br />
Siderno ospita<br />
i giochi<br />
della gioventù<br />
Si terranno a Siderno, mercoledì 23 maggio, i noti Giochi della<br />
Gioventù. <strong>La</strong> finale provinciale si svolgerà allo stadio “Raciti”<br />
della città. 26 scuole partecipanti, 70 alunni per ciascuna scuola,<br />
circa 2000 gli atleti. Precisa <strong>il</strong> vicesindaco di Siderno, Pietro<br />
Sgarlato: «Siamo riusciti a portare i Giochi grazie al suggerimento<br />
del delegato provinciale del Coni, Salvatore Papa, che ci ha<br />
prospettato questa possib<strong>il</strong>ità. L'ufficialità è arrivata un mese fa».<br />
L'assessore allo sport, Maurizio Baggetta, aggiunge: «Siderno<br />
merita questa giornata, Siderno era <strong>il</strong> centro sportivo di tutta la<br />
provincia. I giochi non vogliono essere una competizione tra<br />
ragazzi, ma un'occasione per stare insieme. Una giornata di sport<br />
puro».<br />
IN BREVE<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
“Regalati un sogno”<br />
A M<strong>il</strong>ano Marittima <strong>il</strong> 12 maggio si è tenuta la COPPA CAMPIONI, <strong>il</strong> trofeo più<br />
ambito a livello nazionale, nei favolosi locali del Grand Hotel Gallia di M<strong>il</strong>ano<br />
Marittima (Ravenna). L'evento, tanto atteso dai burrachisti accorsi da tutta Italia, è<br />
stato aperto con l'alzabandiera ufficiale della F.I.Bur, per <strong>il</strong> suo ingresso nel C.O.N.I.,<br />
e con l'inno cantato da Baldan Bembo: “Il burraco è”. Nel girone A ha partecipato<br />
Francesco Ruso, del Gruppo Burraco YMCA di Siderno, che si è classificato al 16°<br />
posto su 78, mentre al Torneo by night si è meritato un ottimo 6° posto.<br />
Campioni del 2012 una coppia dell'ASD di Pesaro<br />
Coppa dei<br />
Campioni<br />
2012<br />
F.I.Bur<br />
A M<strong>il</strong>ano Marittima <strong>il</strong> 12 maggio si è tenuta<br />
la COPPA CAMPIONI, <strong>il</strong> trofeo più ambito a<br />
livello nazionale, nei favolosi locali del Grand<br />
Hotel Gallia di M<strong>il</strong>ano Marittima (Ravenna).<br />
L'evento, tanto atteso dai burrachisti accorsi<br />
da tutta Italia, è stato aperto con l'alzabandiera<br />
ufficiale della F.I.Bur, per <strong>il</strong> suo<br />
ingresso nel C.O.N.I., e con l'inno cantato da<br />
Baldan Bembo: “Il burraco è”. Nel girone A<br />
ha partecipato Francesco Ruso, del Gruppo<br />
Burraco YMCA di Siderno, che si è classificato<br />
al 16° posto su 78, mentre al Torneo by<br />
night si è meritato un ottimo 6° posto.<br />
Campioni del 2012 una coppia dell'ASD di<br />
Pesaro<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 25
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 26
Biblioteca Meridionalista<br />
L’INIZIATIVA. Una casa per le penne<br />
Scrivere dall’Aspromonte GIOACCHINO CRIACO<br />
S<br />
crivere dell'Aspromonte, del<br />
FRANCESCO DE FILIPPO<br />
Amici, colleghi,questa lettera<br />
è un invito e un appello a<br />
intellettuali, artisti, case editrici...Vuol<br />
nascere ad Africo<br />
- sì, proprio “quell”'Africo, in<br />
Aspromonte - la prima residenza italiana<br />
per scrittori.<br />
Sul modello di Francia, Spagna e altri<br />
Paesi, un tetto viene gratuitamente<br />
messo a disposizione di scrittori che<br />
vogliano trascorrervi un periodo di<br />
tempo per dedicarsi al proprio lavoro<br />
e, perché no, scrivere (anche ma non<br />
obbligatoriamente) del luogo dove<br />
sono ospiti.<br />
Mancava in Italia una struttura di questo<br />
tipo, vorrebbe pensarci un gruppo<br />
di persone della Calabria nuova, di<br />
quella che non sopporta la 'ndrangheta,<br />
la massoneria o la corruzione, che è<br />
stanca di elencare i mali calabresi. E<br />
dunque questo è un invito per chiunque<br />
voglia approfittare di tale possib<strong>il</strong>ità.<br />
Ma è anche un appello a impegnarsi a<br />
farlo per <strong>il</strong> grande significato simbolico<br />
che ha questa operazione: <strong>il</strong> senso di<br />
un desiderio di ricucitura tra Nord e<br />
Sud.<br />
Estintasi la lunga ondata del brianzolo<br />
Berlusconi che si è portato via le giuste<br />
litanie e lamentele, messa in crisi la<br />
Lega con <strong>il</strong> suo carico di odio, xenofobia<br />
e discriminazioni, <strong>il</strong> Paese ha oggi<br />
bisogno di pace e di unità; di s'engager,<br />
Cerimonia degli addii<br />
di impegno.<br />
Il ruolo degli intellettuali in questo<br />
senso è importante, se non fondamentale,<br />
per contribuire a indicare, e magari<br />
realizzare, quello che Edgar Morin<br />
definisce un “nuovo umanesimo”,<br />
tanto più urgente viste le difficoltà economiche<br />
e tanto più pressante per <strong>il</strong><br />
nostro Paese, ancor più d<strong>il</strong>aniato dopo<br />
la discesa dei leghisti; dai luoghi comuni<br />
prima ancora che dai fatti.<br />
Una residenza per scrittori non è che<br />
un piccolo evento, non basterà certo a<br />
risolvere i problemi, non darà nuovo<br />
equ<strong>il</strong>ibrio al Paese, ma qualcosa<br />
potrebbe dirla se diventasse - proprio<br />
dal Sud - un megafono, una voce di<br />
tutti gli italiani: alti e bassi, bianchi e di<br />
colore, di est e di ovest. Per questo l'obiettivo<br />
è di convogliare intorno a questa<br />
iniziativa energie fresche, volitive,<br />
oneste. Non ci sono scopi commerciali<br />
o pubblicitari, occulti o politici ma solo<br />
quello di stimolare le risorse buone del<br />
territorio, di connetterle con altre,<br />
ugualmente sane, di altri luoghi.<br />
L'appello dunque è a tutti, ma un po'<br />
più pressante a quegli intellettuali, quegli<br />
scrittori e artisti celebri; non per<br />
discriminazione (appunto) ma perché<br />
NICOLA<br />
BRIGUGLIO,<br />
UN UOMO CHE NON<br />
MUTÒ BANDIERA<br />
CAMPUSA CITY, un borgo che ha sfidato <strong>il</strong> tempo, abbandonato dalla stupidità<br />
degli uomini oggi rinasce per dare un posto nel mondo agli spiriti puri.<br />
Sospeso tra l'Amazzonia e l'Aspromonte, a metà fra un tempio Azteco e un<br />
santuario cristiano, risorge attraverso l'impegno di chi vorrà starci<br />
la loro voce si sente fino a un po' più<br />
lontano.<br />
Dietro questa iniziativa non c'è che un<br />
gruppo di abitanti di Africo organizzatosi<br />
in una sorta di comune che sta tentando<br />
di rivivificare <strong>il</strong> paese dopo che<br />
negli anni 50 furono costretti a lasciare<br />
la montagna e riversarsi sul litorale,<br />
come tanti altri piccoli centri<br />
dell'Aspromonte.<br />
Oggi questo gruppo è impegnato a<br />
recuperare semine e terreni, a rispolverare<br />
tradizioni e costumi, a stimolare<br />
una r<strong>il</strong>ettura della storia dell'Italia per<br />
sfatare i soliti luoghi comuni su Nord e<br />
Sud, senza per<br />
questo sottacere<br />
le responsab<strong>il</strong>ità<br />
di alcuno da<br />
questo o quel<br />
lato del<br />
Volturno.Come<br />
ha scoperto Paolo Rumiz quando ha<br />
attraversato l'Aspromonte a piedi, da<br />
solo e senza farsi annunciare, lo scorso<br />
anno.<br />
Per fare questo c'è bisogno di creare<br />
attenzione, da qui l'idea di presentare,<br />
ottenute le adesioni, “la casa per gli<br />
scrittori” con una piccola grande festa<br />
alla quale saranno invitati intellettuali,<br />
giornalisti, artisti, maitre à penser.<br />
Occorrono adesioni ed occorrono presenze,<br />
alla festa prima e alla residenza<br />
poi. In entrambi i casi chi accetterà non<br />
dovrà che sobbarcarsi delle spese di<br />
viaggio.<br />
Ad Africo Africo<br />
Antica la prima<br />
residenza italiana per scrittori<br />
sul modello francese e spagnolo<br />
<strong>La</strong>scia un ricordo fermo e sicuro Nicola Briguglio, che se ne è andato a 70<br />
anni, dopo tre anni di duro cimento contro <strong>il</strong> morbo, che ne insidiava <strong>il</strong><br />
corpo e , per maggiore dolore, lasciava limpida la mente. Ci sono di queste<br />
malattie schifose. Il paese tutto lo ha onorato, sf<strong>il</strong>ando ininterrottamente<br />
per due giorni per la camera ardente allestita dall'Amministrazione comunale<br />
di Saline Joniche, , e di Salne Joniche , dove nacque, visse, operò,fece<br />
del bene, Nicola Briguglio era stato sindaco per ben tre volte. Lo ha onorato<br />
<strong>il</strong> movimento democratico e progressista. Lo hanno onorato i dirigenti<br />
socialisti del Melitese e i Comunisti Italiani dell'intera Calabria, che con<br />
Lui perdono un quadro dirigente importante. Uno che ebbe sempre fede.<br />
Una fede radicata nelle leggi scientifiche del marxismo, avvalorate dal cristianesimo<br />
che guarda al trionfo del vero, del bene, del bello. Si scrivono<br />
tante cose sugli oltrepassati. Ma di pochi, e non solo in Calabria, si potrà<br />
dire quello che noi ora diciamo di Nicola Briguglio: non mutò mai<br />
bandiera. Non importa che fosse rossa. Importa che la sua bandiera è stata<br />
la bandiera dell'uomo integrale dell'umanesimo, del meridionalista senza<br />
pentimento, del combattente senza indugi. Cioè, la bandiera della moralità.<br />
Raccontare <strong>il</strong> sud<br />
meridione d'Europa. Farlo dal<br />
suo interno vivendo <strong>il</strong> massiccio<br />
calabrese e raccontandolo per come<br />
lo si vede. Dare l'opportunità chiedendone<br />
l'impegno, a chi voglia farlo,<br />
di starci in Aspromonte e riportare<br />
senza mediazioni le sensazioni che<br />
trasmette. L'idea è semplice, nasce da<br />
discussioni che hanno messo in evidenza<br />
la conoscenza limitata che si ha<br />
della nostra terra e l'esigenza forte di<br />
far conoscere un mondo antico che<br />
sopravvive ai tempi e che magari è<br />
altro rispetto agli stereotipi che lo<br />
disegnano. L'offerta non parte da istituzioni,<br />
enti, organizzazioni. Viene da<br />
quei pochi che l'Aspromonte hanno<br />
continuato a viverlo e ad amarlo, che<br />
sentono la nostra montagna come un<br />
luogo appartenente a tutti e da aprire<br />
agli altri. E poco è quello che si offre,<br />
un letto, un tetto e un piatto. Un<br />
mondo da scoprire, una natura ai primordi<br />
nel cuore di un continente<br />
delle industrie e delle banche.<br />
L'appello a venire in Aspromonte<br />
parte così, con una lettera che sarà<br />
inviata a chi si conosce e da questi ad<br />
altri senza preclusioni o vincoli. Un<br />
invito aperto a tutti e una richiesta di<br />
sostegno rivolta a tutti, a chi vuol metterci<br />
l'impegno, a chi vuole ingaggiarsi<br />
in qualcosa di concreto o semplicemente<br />
abbia voglia di conoscere<br />
andando oltre gli ologrammi e i sentieri<br />
tracciati dagli altri.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 27
Parlando di...<br />
Cultura e società<br />
Il nuovo libro di:<br />
Giuseppe Fiorenza<br />
Il paese del maloccchio<br />
“Devi andare a vedere da vicino. Magari la terra<br />
conserva qualche traccia, la terra non perde la<br />
memoria come noi, forse potremo scoprire perché<br />
siamo arrivati al punto di essere indifferenti<br />
al dolore, lo capirai quando sarai nel paese e<br />
vedrai cosa fanno le persone, come parlano,<br />
quanto sparlano.”<br />
E' Orfeo stesso, suo padre, che spinge J. a partire<br />
da Torino, dove è nato, ad andare giù in<br />
Calabria, a Sideris, <strong>il</strong> paese di suo padre. E' lì che<br />
deve andare a cercare <strong>il</strong> perché ha rischiato di<br />
non venire al mondo. Ed è lì che la nonna dovrà<br />
trapassargli <strong>il</strong> “servizio”, la formula antica che<br />
serve a “sciumare”, a togliere <strong>il</strong> malocchio. Ne è<br />
pieno Sideris, di malocchio; diffusissimo tra i<br />
suoi abitanti. -Ma <strong>il</strong> malocchio avvolge solo<br />
Sideris o è metafora di una regione che sembra<br />
“docchjata”?<br />
Come andrà a finire <strong>il</strong> viaggio di J.?<br />
Riuscirà, tra le diverse donne incontrate dentro<br />
e fuori le mura di casa, dedite alla famiglia<br />
patriarcale o sottomesse o libere di vivere le proprie<br />
passioni, a scoprire quel che vuol sapere di<br />
una, di quella donna?<br />
Giuseppe Fiorenza, l'autore nato a Pazzano,<br />
torna in Calabria in questi giorni. Da Torino,<br />
dove vive e ha fondato <strong>il</strong> “Centro Barlaam,<br />
Biblioteca delle letterature mediterranee”, presenterà<br />
<strong>il</strong> suo ultimo libro, “Il Paese del<br />
Malocchio”, Pellegrini Editore, sotto <strong>il</strong> patrocinio<br />
del Comune di Locri, domenica 20 maggio,<br />
alle ore 18,00, presso <strong>il</strong> Palazzo Nieddu.<br />
Dialogheranno con lui: Gesualdo Datt<strong>il</strong>o, assessore<br />
alla Cultura del Comune di Locri; Maria<br />
Teresa D'Agostino, giornalista. Introduce Mara<br />
Rechichi. Il tour proseguirà <strong>il</strong> 21 a Soverato, <strong>il</strong> 22,<br />
Fiorenza sarà alla Libreria Culture di Reggio,<br />
dove <strong>il</strong> libro sarà presentato da Pasquino Crupi,<br />
critico letterario e da Gianfranco Cordì, ricercatore<br />
dell'Università di Catania, con <strong>il</strong> coordinamento<br />
di Fortunato Aloi, già sottosegretario<br />
allIstruzione. Mercoledì 23 presentazione a<br />
Cosenza, con Vito Teti, Alberico Graneri e<br />
Antonietta Cozza.<br />
VILLA SAN GIOVANNI<br />
SIDERNO: “RAGAZZI SCEGLIETE LA VITA”<br />
Il convegno, coordinato da Maria Teresa D'Agostino, si è aperto con gli interventi istituzionali del vicesindaco<br />
Pietro Sgarlato, che ha portato i saluti del sindaco Riccardo Ritorto, primo sostenitore del progetto, fuori<br />
sede. Ha portato ai ragazzi la propria toccante testimonianzaAntonietta Lia, mamma di Stefania Sità, tragicamente<br />
scomparsa in un incidente stradale nel 2009, «Pensavo fosse un giorno come tanti, invece non ho più<br />
rivisto la mia Stefania. Ora voglio che per la sua morte ci sia giustizia». A seguire, un video di grande impatto,<br />
ideato da Loredana Alvaro e realizzato da Giuseppe Tigani, che ha ripercorso la vicenda di Stefania e la<br />
nascita dell'associazione a lei dedicata.<br />
Caffè letterario “Sorsi di cultura”<br />
PREZZOLINI A COSENZA, 1963<br />
«Calabria bella, da cui <strong>il</strong><br />
meglio del popolo scappa»<br />
ESSENZIALE<br />
...<strong>La</strong> gita nella Calabria mi ha fatto<br />
deplorare di non aver più 25 anni.<br />
Migliaia di volti e di problemi,<br />
centinaia di paesi ognuno con <strong>il</strong><br />
suo interrogativo, persino i monti e<br />
le spiagge mi dicevano i loro<br />
problemi. Un paese così bello, da<br />
cui <strong>il</strong> meglio del popolo scappa –<br />
come scappava dall’Italia della mia<br />
gioventù<br />
Giuseppe Prezzolini (1882-1982), <strong>il</strong><br />
grande intellettuale toscano la cui<br />
opera giornalistica, letteraria e storica<br />
contribuì al dibattito culturale e<br />
politico del Novecento patrio, diffondendone<br />
l’eco in Europa e oltreoceano, era ottantenne<br />
quando, rientrato in Italia da New York con la<br />
sua seconda moglie Jakie, affittò casa in un<br />
paese meridionale, Vietri sul Mare, a picco sul<br />
Golfo di Salerno, rimanendovi sei anni, per<br />
consolare col sole, l’aria di mare e <strong>il</strong> profumo<br />
delle zàgare la propria vecchiaia ancora<br />
feconda di pensiero e di scrittura, prima del<br />
trasferimento definitivo a Lugano, dove<br />
morirà centenario.<br />
A poca distanza da Vietri, si domic<strong>il</strong>ieranno in<br />
superbe v<strong>il</strong>le <strong>il</strong> famoso scrittore americano<br />
Gore Vidal (a Ravello, sulla costiera amalfitana,<br />
dove già soggiornarono a lungo Wagner,<br />
<strong>La</strong>wrence e Gide, mentre Prezzolini se ne<br />
scappò) e Zeffirelli (a Positano, per ricevere<br />
gli amici del jet set).<br />
<strong>La</strong> quieta Vietri sul Mare, meno frenetica di<br />
mondanità e turismo, attrasse anche un calabrese<br />
colto e benestante, di antico lignaggio<br />
cosentino, come l’ingegnere Mario Muzz<strong>il</strong>lo,<br />
già progettista di metropolitane.<br />
E qui torniamo a Prezzolini, perché proprio a<br />
Vietri egli conobbe, nella loro v<strong>il</strong>la al mare,<br />
Muzz<strong>il</strong>lo e sua moglie, «calabrese <strong>il</strong> primo e<br />
"Sorsi di Cultura - Tra leggende e profumi nel mito di<br />
Sc<strong>il</strong>la", promosso dalla Commissione Pari<br />
Opportunità della Città di V<strong>il</strong>la San Giovanni (RC),<br />
nell'ambito del ciclo di manifestazioni "Caffè letterario,<br />
si terrà domenica 20 maggio alle ore 18,30 presso<br />
<strong>il</strong> ristorante Panorama a Piale di V<strong>il</strong>la San Giovanni.<br />
In collaborazione con Ecotouring Costa Viola e<br />
l'Ecostrada del Vino e dei Sapori della Costa Viola ,<br />
nel corso dell’evento è prevista la degustazione guidata,<br />
a cura di Rosario Previtera dei vini IGT SCILLA<br />
e IGT COSTA VIOLA di Casa Vinicola Criserà e di<br />
Cantine Vintripodi.<br />
<strong>La</strong> degustazione sarà intervallata dalla lettura dei<br />
brani tratti dal romanzo mitologico "SCILLA" (Ed.<br />
Città del Sole) di Oreste Kessel Pace. Il reading, con<br />
base musicale, sarà a cura di Carlo Menga.<br />
francese la seconda, di ritorno da New York<br />
dove lui era un importante tecnico delle ferrovie<br />
sotterranee. È una coppia simpatica, persone<br />
colte, e un dei suoi fratelli era un lettore<br />
appassionato della Voce e dei miei libretti. Un<br />
contatto raro in questo borgo selvaggio quanto<br />
a cultura». Prezzolini annotava così l’incontro,<br />
nel suo Diario, <strong>il</strong> 17 gennaio 1963. <strong>La</strong> frequentazione<br />
divenne ben presto amicizia,<br />
foriera di incontri con <strong>il</strong>lustri personaggi di<br />
passaggio, uno dei quali cito qui di seguito per<br />
<strong>il</strong> rimando ad un paese calabrese, Guardia<br />
Piemontese.<br />
Il 27 febbraio 1965 nella v<strong>il</strong>la di Muzz<strong>il</strong>lo<br />
Prezzolini conobbe <strong>il</strong> celebre glottologo<br />
Gerhard Rohlfs (1892-1986), descritto nel suo<br />
Diario come «un uomo antipatico», dal quale<br />
però apprese un curioso episodio che agli<br />
occhi del tedesco era apparso abnorme, ma<br />
per un calabrese rientrava perfettamente<br />
nella tradizione dell’accomodamento per<br />
favorire un forestiero. Rohlfs raccontò «un<br />
aneddoto interessante sopra la sua visita da<br />
giovane al v<strong>il</strong>laggio di Piemonte (Guardia<br />
Piemontese-ndr) in Calabria formato da protestanti<br />
(valdesi – ndr) venuti dal Nord, dove<br />
le donne erano così pudiche che si chiusero<br />
tutte in casa e non vollero mai posare con i<br />
loro secchi davanti al pozzo dove attingevano<br />
l’acqua; cosicché <strong>il</strong> sindaco, che conosceva la<br />
sua gente, gli propose di vestire gli uomini da<br />
donne, e gli fece immortalare quei manichini<br />
per autentiche femmine del luogo». Ignoro se<br />
quella fotografia esista ancora e si trovi archiviata<br />
in qualche repertorio antropologico.<br />
Nel 1963, Prezzolini visitò Cosenza, dove lo<br />
scrittore fu accolto dal fratello di Muzz<strong>il</strong>lo,<br />
uomo di vaste letture cui si deve la raccolta<br />
libraria di famiglia che oggi si trova conservata,<br />
per donazione dei discendenti, nella<br />
Biblioteca Civica della stessa città.<br />
Di quella v<strong>il</strong>leggiatura rimangono alcune sàpide<br />
impressioni di Prezzolini che mi sono rivenute<br />
sott’occhio mentre riordinavo una messe<br />
di appunti per un mio saggio sullo scrittore a<br />
trent’anni dalla scomparsa.<br />
Un’impressione alquanto sbrigativa si ritrova<br />
nel Diario di Prezzolini alla data 21-24 settembre<br />
1963: «Gita a Cosenza. Bei monti, conche,<br />
boschi e v<strong>il</strong>laggi pittoreschi, brutte case, qualche<br />
opera d’arte forestiera, gente povera e<br />
deserto spirituale, salvo quella macchietta del<br />
fratello di Muzz<strong>il</strong>lo, impantanato con una<br />
serva grassa in casa; ma legge Croce e Gent<strong>il</strong>e<br />
e Hegel. E anche me! Alla fine del viaggio<br />
colazione di caffè e latte in un albergo splendido<br />
e carissimo. In un’ora spendemmo quanto<br />
in un giorno in tutti gli altri giorni».<br />
Un’altra impressione, più poetica ma che<br />
coglie con poche pennellate <strong>il</strong> senso della condizione<br />
calabrese, si ritrova in una lettera che<br />
Prezzolini, ritornato a Vietri sul Mare, <strong>il</strong> 25<br />
settembre 1963 scrive all’amico sacerdote<br />
Cesare Angelini (1886-1976), gran nome<br />
della cultura cattolica italiana: «Torno da un<br />
viaggetto nella Calabria, provincia di Cosenza,<br />
due strade, una fra i monti e l’altra lungo l’acqua.<br />
[…] <strong>La</strong> gita nella Calabria mi ha fatto<br />
deplorare di non aver più 25 anni. Migliaia di<br />
volti e di problemi, centinaia di paesi ognuno<br />
con <strong>il</strong> suo interrogativo, persino i monti e le<br />
spiagge mi dicevano i loro problemi. Un paese<br />
così bello, da cui <strong>il</strong> meglio del popolo scappa –<br />
come scappava dall’Italia della mia gioventù».<br />
© Francesco D. Caridi<br />
RIZZICONI<br />
“Per trenta denari” di Roberto M<strong>il</strong>one<br />
Chi e cosa c’è dietro i programmi televisivi che<br />
ogni giorno incessantemente entrano nelle nostre<br />
case? È tutto frutto del caso o c’è qualcosa di più?<br />
Lo sfondo di questi interrogativi costituisce la<br />
trama del romanzo “Per trenta denari” di Roberto<br />
M<strong>il</strong>one, vice direttore di Rai 2. L’eterna lotta tra <strong>il</strong><br />
bene e <strong>il</strong> male, s<strong>il</strong>enziosa, invisib<strong>il</strong>e eppure<br />
profondamente reale combattuta ai nostri giorni.<br />
E se fosse tutto vero? A rispondere saranno lo<br />
stesso dirigente del servizio pubblico radiotelevisivo<br />
ed uno dei protagonisti della quotidianità televisiva<br />
contemporanea, <strong>il</strong> sociologo Antonio<br />
Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti<br />
dei Minori, nell’ambito di un convegno promosso<br />
dall’Ufficio Scuola della Diocesi di Oppido<br />
Mamertina-Palmi, coordinato da don Emanuele<br />
Leuzzi, in programma a Rizziconi (RC), presso la<br />
Casa Diocesana alle ore 15 di venerdì 25 maggio.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 28
«Giovani, aiutatevi a vivere e non a morire. Le lacrime di un genitore non le asciugherà mai nessuno - ha<br />
detto Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, Vescovo di Locri-Gerace -. <strong>La</strong> risposta più bella a questo dolore<br />
è la vostra attenzione nei confronti di una possib<strong>il</strong>e tragedia che sta fuori di ogni porta, <strong>il</strong> vostro impegno per<br />
dare avvio a una coscienza nuova, costruttiva». Con l'aus<strong>il</strong>io di crude immagini di incidenti stradali, l'Ispettore<br />
Capo della Polstrada di Siderno, Alberto Fossella, ha spiegato le ragioni di incidenti tanto banali quanto<br />
drammatici: «<strong>La</strong> distrazione, l'uso del telefonino al volante, la voglia di correre sono alla base di terrib<strong>il</strong>i errori<br />
spesso pagati a caro prezzo. Il nostro impegno nella prevenzione è massimo, ma abbiamo bisogno della collaborazione<br />
di tutti voi».<br />
«Sono troppe le giovani vite perse così. L'impegno sul piano della sensib<strong>il</strong>izzazione e dell'informazione, diretta<br />
soprattutto a giovani e giovanissimi, non può che essere prioritario per istituzioni e associazioni».<br />
IL PRIMO CD DI ANTONIO GROSSO E LE MUSE DEL MEDITERRANEO<br />
Ritmo<br />
popolare<br />
Il gruppo è formato, oltre che dal campione<br />
di organetto ANTONIO GROSSO, da 5<br />
ragazze musiciste, cantanti, ballerine con i<br />
più classici strumenti della tradizione musicale<br />
calabrese e non solo. “Antonio Grosso e<br />
Le Muse del Mediterraneo” spaziano tra<br />
generi ed esperienze, raccogliendo a piene<br />
mani in quelli che sono i ritmi e le sonorità<br />
del SUD affrontando le tradizioni partendo<br />
da quelle calabresi, attraversando quelle<br />
salentine, napoletane e anche romane.<br />
Nel cd sono contenuti 5 brani inediti tratti<br />
dalla tradizione popolare di tutta la nostra<br />
Regione e riarrangiati dal gruppo e 5 brani<br />
inediti composizioni originali del M° Grosso<br />
che spaziano tra virtuosismi e ritmi incalzanti<br />
per accontentare un ampio pubblico di<br />
appassionati e non. Antonio Grosso è ormai<br />
uno dei più affermati musicisti della nostra<br />
Nuova Società<br />
F.I.Bur<br />
Cos'è <strong>il</strong> burraco? Cosa serve per giocare?<br />
Anzitutto un po' di fortuna: <strong>il</strong> burraco<br />
è pur sempre gioco di carte. Da<br />
alcuni sondaggi emerge che <strong>il</strong> burraco,<br />
dopo <strong>il</strong> calcio, è lo sport che più riesce<br />
a muovere <strong>il</strong> turismo sportivo.<br />
Se volete saperne di più, sappiate che,<br />
a Siderno, prossimamente, si avrà una<br />
nuova società sportiva iscritta alla<br />
F.I.Bur.<br />
L'apertura del circolo è finalizzata a<br />
rendere <strong>il</strong> gioco del burraco un effettivo<br />
evento di aggregazione sociale, un<br />
modo per fare incontrare persone che<br />
hanno in comune la stessa passione.<br />
Tra le tante offerte, vi sarà anche la<br />
scuola burraco gratis, con corsi pomeridiani<br />
e serali che saranno tenuti da<br />
Francesco Ruso.<br />
FOTONOTIZIA<br />
Regione e non solo. Nel 2011 un suo brano<br />
viene scelto per la realizzazione della sigla<br />
televisiva del Kaulonia Tarantella Festival e<br />
come colonna sonora di alcune scene del<br />
f<strong>il</strong>m “la moglie del sarto” che vede come protagonista<br />
l'attrice Maria Grazia Cucinotta.<br />
Le nostre “MUSE” sono 5 giovani ragazze<br />
che coltivano da sempre la passione per la<br />
musica e che grazie a questo progetto riescono<br />
a conquistare un traguardo che è quello<br />
di condividere un percorso artistico/musicale<br />
tra le nostre tradizioni e i ritmi del sud.<br />
Un percorso molte volte affiancato allo stereotipo<br />
dei musicisti di sesso masch<strong>il</strong>e.<br />
Emanuela Vaccari,<br />
danza tradizionale e<br />
allo studio del tamburo<br />
tradizionale a cornice.<br />
Francesca Napoli è la<br />
voce del gruppo.<br />
Valentina Donato organetto<br />
che tamburello. Il<br />
gruppo è composto<br />
inoltre dalle giovanissime<br />
Ludovica Magnelli:<br />
Coro, Chitarra, Ballo e<br />
Maddalena Grosso:<br />
Basso, chitarra, ballo.<br />
INCONTRO SULLA QUESTIONE MERIDIONALE<br />
Ospiti della vibrante preside Maria Macrì, nei locali dell’Istituto Alberghiero Dea<br />
Persefone, i relatori sono stati <strong>il</strong> professore Bruno Chinè ed <strong>il</strong> professore Pasquino<br />
Crupi.<br />
SIDERNO<br />
Il 2 circolo premiato a Chanciano Terme<br />
Un gruppo di alunni della redazione Progetto<br />
Giornalino scolastico “Lo Scrigno” del Secondo<br />
Circolo Didattico di Siderno, diretto dalle docenti<br />
Ornella Argirò, Paola Gennaro, Benedetta<br />
Veneto e Concetta Monteleone, alla presenza del<br />
Dirigente Scolastico Dott. Giuseppe Callipari, ha<br />
ricevuto dal Presidente dell'Associazione<br />
Nazionale Alboscuole , Ettore Cristiani, <strong>il</strong><br />
“Premio Giornalista per un giorno”, Diploma di<br />
Gran Merito per la redazione “Lo Scrigno”, posizionata<br />
tra le prime cento scuole a livello nazionale,<br />
tra gli oltre 2000 giornali scolastici di ogni ordine<br />
e grado, con la seguente motivazione: “Si chiama<br />
“Lo Scrigno” ed è pieno di piccoli tesori, è un<br />
concentrato di immagini,disegni, poesie e racconti,<br />
molto colorato e pieno di articoli curiosi e interessanti,<br />
artistica e significativa la copertina”.<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
ANGELO LAGANÀ<br />
“Gigante” anche<br />
in Australia<br />
“ROCCELLA JONICA, Maxi Postcards” è<br />
stato presentato, in anteprima, in Australia<br />
nelle città di Sydney, Adelaide e Melbourne,<br />
dove risiedono molti roccellesi che da anni si<br />
sono stab<strong>il</strong>iti, con le loro famiglie, nell'isola più<br />
bella del mondo, roccellesi presenti al Club<br />
Marconi a Sydney dove la Delegazione calabrese<br />
è stata accolta con grande entusiasmo e<br />
onorata con una significativa festa appositivamente<br />
organizzata.<br />
Angelo <strong>La</strong>ganà è andato in Australia su preciso<br />
invito di Salvatore Agostino, titolare del<br />
ristorante “<strong>La</strong> Cascina” a Roccella Jonica.<br />
Lo stesso Agostino ha presentato i suoi prodotti<br />
al bergamotto e fatto parte di una<br />
Delegazione di imprenditori calabresi tra i<br />
quali i F.lli Caffo, Caffè Mauro, Vini Criserà<br />
dei fratelli Tramontana, Monardo, Giuseppe<br />
Ranieri, Colacchio, Rancraft Yachts, Colacino,<br />
Olio Bova,<br />
Attinà di Santo<br />
Forti, Vini<br />
Statti, Gruppo<br />
Muraca, Sapori<br />
Antichi, delegazioneorganizzata<br />
dalla Regione<br />
Calabria.<br />
Lo scopo, ben<br />
riuscito per la<br />
moltitudine dei<br />
visitatori, è stato<br />
quello di portare sempre in alto i prodotti calabresi<br />
che stanno riscuotendo, per la loro genuinità,<br />
molto successo all'estero.<br />
<strong>La</strong> missione, finanziata esclusivamente dai<br />
fondi dell'Unione Europea, è stata guidata dal<br />
capostruttura dell'assessorato ai Programmi<br />
Speciali UE e all'Internazionalizzazione,<br />
Matteo Belgio coadiuvato dalla dirigente<br />
Saveria Cristiano con <strong>il</strong> precipuo scopo di inserire<br />
nel programma <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio del Sistema<br />
Calabria nel mondo, r<strong>il</strong>ancio voluto dall'assessore<br />
regionale alle Politiche Euro-<br />
Mediterranee, Fabrizio Capua che ha inteso<br />
promuovere l'evento del sistema territoriale<br />
avviando contatti commerciali ed istituzionali<br />
con le controparti australiane.<br />
Dopo la presentazione del secondo libro,<br />
Angelo <strong>La</strong>ganà sta preparando un video-clip<br />
che porterà <strong>il</strong> nome di: “Backstage from<br />
Australia” del quale curerà anche la regìa.<br />
ROGHUDI<br />
I percorsi degli antichi tessuti 1° atto<br />
Slow Food - Reggio Calabria Area<br />
Grecanica in collaborazione con l’Agenzia<br />
dei Borghi Solidali hanno avviato un percorso<br />
per la valorizzazione dei f<strong>il</strong>ati della<br />
lana, della ginestra e della seta. Il percorso<br />
prevede quattro eventi, <strong>il</strong> primo dei quali,<br />
“<strong>La</strong> tosatura”, verrà realizzato oggi, presso<br />
l’ov<strong>il</strong>e di Leo Favasuli, dove gli esperti procederanno<br />
alla tosatura delle pecore. Alle<br />
ore 11:00, finita la tosatura, come da tradizione,<br />
spiticchiata (colazione) con i prodotti<br />
dell'azienda (formaggi, olive, ecc.). <strong>La</strong><br />
giornata proseguirà poi a Pentedatt<strong>il</strong>o, presso<br />
V<strong>il</strong>la Placanica con un pranzo allietato<br />
dalle poesie e dalle melodie degli amici<br />
poeti Grecanici.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 29
Parlando<br />
di<br />
Cinema<br />
OROSCOPO<br />
ARIETE<br />
dal 21 marzo<br />
al 20 apr<strong>il</strong>e<br />
In questo periodo tenderete a<br />
celare i vostri sentimenti,<br />
soprattutto se c’è già un senso<br />
di insicurezza dentro di voi.<br />
Nascondere le vostre emozioni<br />
non è la scelta giusta.<br />
TORO<br />
dal 21 apr<strong>il</strong>e<br />
al 20 maggio<br />
Le vostre energie saranno<br />
alte, vi sentite pieni di<br />
forze e di voglia di lavorare.<br />
E’ un buon periodo per<br />
intraprendere attività<br />
nuove...e per lo sport.<br />
GEMELLI<br />
dal 21 maggio<br />
al 21 giugno<br />
Gli affari non vanno troppo<br />
bene, ma in questi giorni<br />
potrete tirare <strong>il</strong> fiato e prendere<br />
le cose con calma.<br />
Troverete nuove amicizie e<br />
nuovi scambi emotivi.<br />
CANCRO<br />
dal 22 giugno<br />
al 22 luglio<br />
Sarete propensi all’amore e le<br />
relazioni esistenti, o quelle<br />
che stanno nascendo in questi<br />
giorni, ne saranno influenzate<br />
positivamente.<br />
LEONE<br />
dal 23 luglio<br />
al 23 agosto<br />
Sul lavoro cercate di non agitarvi<br />
troppo o potreste diventare<br />
sbadati. Attenti se firmate<br />
dei contratti, leggeteli sempre<br />
con grande attenzione.<br />
VERGINE<br />
dal 24 agosto<br />
al 22 settembre<br />
Sbarazzatevi delle cose scritte<br />
e concludete qualche telefonata.<br />
I nuovi studi, o interessi,<br />
saranno aiutati in questi giorni.<br />
Interessanti scambi verbali.<br />
BILANCIA<br />
dal 23 settembre<br />
al 22 ottobre<br />
Un buon periodo per qualche<br />
cambio nell’organizzazione<br />
delle abitudini quotidiane,<br />
facendo maggiore attenzione<br />
alla famiglia. Non reprimete,<br />
però, le vostre emozioni.<br />
CINEMA NUOVO<br />
Siderno,info:0964/ 342776<br />
Battleship/ 18.00<br />
The rum diary/<br />
20.00 - 22.00<br />
CINEMA GOLDEN<br />
Roccella J,info:333/ 7672151<br />
nessun f<strong>il</strong>m in<br />
programmazione questa<br />
settimana<br />
CINEMA VITTORIA<br />
Locri,info:339/7153696<br />
Ogni famiglia ha i suoi<br />
demoni/<br />
18.00 - 20.00 - 22.00<br />
SCORPIONE<br />
dal 23 ottobre<br />
al 22 novembre<br />
Le comunicazioni saranno<br />
chiare in questi giorni e non<br />
necessariamente armoniose.<br />
Cercate di comprendere gli<br />
altri senza agire di impulso,<br />
anzi cercando un accordo.<br />
CINEMA GARIBALDI<br />
Polistena,info:0966/ 932622<br />
The avengers/<br />
16.30 - 19.30 - 22.00<br />
CINEMA POLITEAMA<br />
Gioia T.,info:0966/ 51498<br />
The avengers/<br />
18.00 - 21.00<br />
CINEMA ODEON<br />
Reggio C.,info:0965/ 898168<br />
Dark shadow/<br />
18.00 - 20.00 - 22.00<br />
CINEMA AURORA<br />
Reggio C.,info:0965/ 45373<br />
Margin call/<br />
SAGITTARIO<br />
dal 23 novembre<br />
al 21 dicembre<br />
Le vostre energie fluiranno<br />
senza blocchi, la vita vi sembrerà<br />
più fac<strong>il</strong>e ed anche i<br />
rapporti con gli altri miglioreranno.<br />
Sul lavoro favorite<br />
le attività di gruppo.<br />
18.10 - 20.20 - 22.30<br />
NUOVA PERGOLA<br />
Reggio C.,info:0965/ 21515<br />
<strong>La</strong> fredda luce del giorno/<br />
18.45 - 20.45 - 22.45<br />
MULTISALA LUMIERE<br />
Reggio C.,info:0965/ 51036<br />
Sala De Curtis<br />
The avengers in 3D/ 17.00<br />
fino al 22 maggio<br />
Quella casa nel bosco/<br />
19.30 - 21.15 - 23.00<br />
Sala Sordi<br />
Dark shadow (in digitale)/<br />
18.10 - 20.25 - 22.40<br />
Perchè siamo<br />
colonia?<br />
Colonia, in diritto internazionale, si<br />
intende un territorio la cui sovranità<br />
non appartiene alla popolazione<br />
autoctona (duosic<strong>il</strong>iani o napoletani<br />
e sic<strong>il</strong>iani) ma ad uno stato straniero<br />
che lo occupa m<strong>il</strong>itarmente (piemontesi),<br />
ne ut<strong>il</strong>izza le risorse naturali<br />
(forza lavoro, cervelli, estrazione<br />
di petrolio e gas in Sic<strong>il</strong>ia, Puglia,<br />
Lucania e Calabria) e lo amministra<br />
con un ordinamento giuridico particolare<br />
(mafia e clientelismo, una<br />
democrazia fasulla) in base al quale<br />
i diritti delle popolazioni autoctone<br />
non sono equiparati a quelli dei cittadini<br />
dello stato occupante (l’emigrazione,<br />
la malasanità, la sicurezza,<br />
<strong>il</strong> diritto alla salute ed alla vita. Al<br />
sud Italia i diritti sono priv<strong>il</strong>egio di<br />
pochi, i diritti si barattano per massimizzare<br />
<strong>il</strong> profit degli industriali del<br />
centro-nord, mentre al centro-nord<br />
sono cosa di fatto).<br />
Risorse energetiche. Se Napolitania<br />
e Sic<strong>il</strong>ia fossero nazioni indipendenti,<br />
in questo caso federate, con <strong>il</strong><br />
petrolio estratto in terra nostra <strong>il</strong><br />
<strong>La</strong> verità dell’Iride<br />
di Benjamin Bowson<br />
CAPRICORNO<br />
dal 22 dicmbre<br />
al 20 gennaio<br />
Gli scambi di questi giorni<br />
allargheranno le vostre<br />
visuali e porteranno i loro<br />
frutti in futuro. Esprimite<br />
con chiarezza, e senza<br />
riserve, le vostre idee.<br />
fino al 22 maggio<br />
Sala De Sica<br />
American pie,ancora<br />
insieme/<br />
17.00 - 19.00 - 21.00 - 23.00<br />
fino al 22 maggio<br />
Sala Mastroianni<br />
Il pescatore dei sogni/<br />
18.10 - 20.20 - 22.30<br />
“Briganti” è <strong>il</strong> punto di incontro di chi vuole condurre<br />
una battaglia per <strong>il</strong> Sud. Se ami <strong>il</strong> Sud unisciti a noi.<br />
nostro fabbisogno sarebbe soddisfatto<br />
per più del 40%. Questa cifra<br />
deve essere messa a confronto con <strong>il</strong><br />
fabbisogno del 7% che noi soddisfiamo<br />
nell’Italia intera. Poi ci sono le<br />
estrazioni di gas e da altre fonti,<br />
anche queste molto consistenti ma<br />
che <strong>il</strong> nord divora. I popoli “napolitani”<br />
e sic<strong>il</strong>iani di queste estrazioni<br />
non vedono un euro, anzi subiscono<br />
i danni ambientali e alla salute.<br />
Infatti, essendo <strong>il</strong> lavoro una cosa<br />
rara dalle nostre parti, si baratta <strong>il</strong><br />
diritto alla salute (e di conseguenza<br />
alla vita) con qualche posto di lavoro.<br />
Tutori dell’ordine e Forze armate. In<br />
nessun paese occidentale gli abitanti<br />
di una determinata area geografica<br />
sono mai stati “usati” come carne da<br />
macello cosi come i “napolitani” ed i<br />
sic<strong>il</strong>iani. Guerre inut<strong>il</strong>i, guerre ut<strong>il</strong>i<br />
come quella contro le mafie, missioni<br />
di pace ed altro; oltre <strong>il</strong> 70% del<br />
personale delle forze dell’ordine e<br />
delle forze armate sono “napolitani”<br />
e sic<strong>il</strong>iani.<br />
ACQUARIO<br />
dal 21 gennaio<br />
al 19 febbraio<br />
Sarete in fermento e diffic<strong>il</strong>mente<br />
ozierete.<br />
Sentirete <strong>il</strong> bisogno di<br />
scambiare pensieri e di<br />
chiacchierare; ma non<br />
tutti saranno d’accordo.<br />
AL<br />
CINEMA<br />
Ve lo confesso, anch'io sono caduto nella rete. No tranqu<strong>il</strong>li, non in quella tesami dalla polizia. Ai gendarmi<br />
riesco ancora a sfuggire nonostante i loro sforzi e la miriade di spie che mi hanno messo alle calcagna.<br />
Sono finito, come la maggior parte di voi, nelle maglie dei social forum. Sto su twitter, su facebook.<br />
Uso nomi farlocchi naturalmente, magari tanti di voi mi avranno per amico o following o follower.<br />
Senza saperlo qualche volta avete chattato<br />
con un lestofante come me. Avrete<br />
creduto alle bubbole che vi ho raccon-<br />
Gli amichetti di FACEBOOK<br />
Enrico Cialdini, criminale di guerra italiano (padano,<br />
<strong>il</strong> boia di Casalduni e Pontelandolfo, <strong>il</strong> macellaio<br />
di Gaeta, <strong>il</strong> fuc<strong>il</strong>atore di contadini inermi).<br />
Spietato coi deboli, ma um<strong>il</strong>iato nel 1866 dagli<br />
Austriaci. Lui e tutti i suoi complici. Ma per qualcuno<br />
costui è un padre della patria, la loro patria,<br />
la patria dei vigliacchi e degli usurpatori.<br />
tato e io ho finto di farlo con le vostre.<br />
Quanti mi avrete giurato amicizia <strong>il</strong>limitata<br />
e quanti vi sarete convinti di avere un appoggio fraterno in me? A quante ho dichiarato amore e quante mi avranno rif<strong>il</strong>ato la loro passione amorosa?<br />
Così, solo per curiosità, qualche volta sono andato a vedere le carte e ho trovato sempre dei due di picche sia in amore che in amicizia. Giustamente è ovvio,<br />
mica un amichetto avrebbe potuto essere contento di ospitare un latitante internazionale in fuga per sottrarsi a una condanna a trent'anni ne una bella donna<br />
si sarebbe potuta affidare alle carezze spente di un settantenne americano? E manco io oltre le mirabolanti frasi degli eloqui virtuali ho trovato persone di levatura<br />
eccezionale. Uomini e donne nella media ho incontrato, di quelle che ognuno di noi incontra nella quotidianità e per sfuggire ai quali ci si rifugia nel mondo<br />
incantato della rete. No.. le foto, le belle parole, le idee formidab<strong>il</strong>i fuori dal pc non reggono, lasciano <strong>il</strong> posto a ciò che ognuno di noi è veramente. Tutti con i<br />
loro limiti, gli acciacchi e le fisime della vita. Tutti alle prese con un reale insopportab<strong>il</strong>e dal quale fuggire. Per questo ho deciso che gli amichetti miei di facebook<br />
non andrò più a incontrarli di persona, di cadaveri ambulanti ne ho già tanti nella vita reale che sobbarcarmene degli altri non mi va più. Amiamoci e<br />
imbrodiamoci solo in chat, facciamo guerre e rivoluzioni solo col mouse. <strong>La</strong> realtà è altro, datemi retta, per quella pochi di noi sono buoni.<br />
PESCI<br />
dal 20 febbraio<br />
al 20 marzo<br />
Così pieni di curiosità imparerete<br />
cose nuove. Le comunicazioni<br />
saranno più vivaci e<br />
frequenti e <strong>il</strong> vostro telefono<br />
potrebbe non smettere di<br />
squ<strong>il</strong>lare.<br />
DOMENICA 20 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 30
Blob of the week<br />
PALL NE BELLIGERANTE<br />
Vedi 30 e al massimo sono 20,<br />
farmacia a parte.Ti sembra un<br />
lupo, ma è solo un <strong>La</strong>po.Un lapo<br />
pastore, mezzo sangue, che<br />
ulula senza mordere, ma<br />
patteggia la B, insieme a suo<br />
cugino Andrea, presidente per<br />
eredità e nob<strong>il</strong>e di serie C.<br />
Stanno nuovamente rovinando <strong>il</strong><br />
calcio e soprattutto dando <strong>il</strong><br />
cattivo esempio. Alle nuove<br />
generazioni stanno dicendo, con<br />
<strong>il</strong> loro 30, che si può stare fuori<br />
dalla legge. Juve uguale<br />
anarchia. E ancora, hanno<br />
dimostrato irriconoscenza<br />
totale verso l'unica stella<br />
che possiedono:<br />
Alessandro Del Piero.<br />
Solo per questo<br />
meriterebbero di<br />
tornare a giocare<br />
a Crotone e<br />
Frosinone, Il<br />
nuovo st<strong>il</strong>e<br />
Juve non va<br />
oltre un <strong>La</strong>po<br />
cugino di un lupo.<br />
Ovvero, oltre un<br />
gatto (<strong>La</strong>po) e<br />
una volpe<br />
(Andrea).<br />
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Giuseppe Galluzzo, Antonio Coluccio,<br />
Vincenzo Reale, Paolo Cefalì<br />
Tanti auguri a Enrico e Bernardette uniti<br />
da un amore limpido sotto <strong>il</strong> cielo dolce<br />
di Sc<strong>il</strong>la... vanto di bellezza nel mondo<br />
e mamma del Mediterrano<br />
DOMENICA 13 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 31