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RECENSIONE DEL LIBRO “L'AMICO RITROVATO” FRED ... - E. Masi

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Classe I C<br />

a.s. 2011/2012


Voi che vivete sicuri<br />

nelle vostre tiepide case,<br />

voi che trovate tornando a sera<br />

il cibo caldo e visi amici:<br />

Considerate se questo è un uomo<br />

che lavora nel fango<br />

che non conosce pace<br />

che lotta per mezzo pane<br />

che muore per un si o per un no.<br />

Considerate se questa è una donna,<br />

senza capelli e senza nome<br />

senza più forza di ricordare<br />

vuoti gli occhi e freddo il grembo<br />

come una rana d'inverno.<br />

Meditate che questo è stato:<br />

vi comando queste parole.<br />

Scolpitele nel vostro cuore<br />

stando in casa andando per via,<br />

coricandovi, alzandovi.<br />

Ripetetele ai vostri figli.<br />

O vi si sfaccia la casa,<br />

la malattia vi impedisca,<br />

i vostri nati torcano il viso da voi.


Stoccarda<br />

Anno 1944<br />

Cari lettori,<br />

Vi scrivo questa lettera per rendervi consapevoli delle mie intenzioni e di chiarirvi magari anche il perché'<br />

di tutto questo che sta succedendo. Hitler non fermerà mai questa campagna omicida da lui intrapresa<br />

perché' sta convincendo anche il più' scettico degli uomini a distruggere la vita. Proprio l'essenza più<br />

fragile dell'uomo, ovvero il suo egocentrismo esaltato dal totalitarismo, convinse tutti i tedeschi a sentirsi<br />

esseri superiori agli ebrei e ora, di conseguenza, sono spinti a comportarsi come tali. Gli ebrei, quindi, non<br />

possono sperare ancora che sia un avvenimento passeggero e sono costretti a scappare per salvaguardare la<br />

loro sopravvivenza, come il mio amico Hans che si è rifugiato a New York in attesa che le acque si<br />

calmino. Io invece sono rimasto qui, in Germania e se stai leggendo questa lettera significa che i miei<br />

progetti non sono riusciti e che ho fallito nel mio intento. Il mio piano è di fermare Hitler, ora, che<br />

ancora non ha l’approvazione mondiale; bisogna dare uno scossone alla Storia per riportarla alla<br />

normalità. Non mi mancano le motivazioni o il buon senso, la mia dinastia è famosa per aver<br />

contribuito cambiare la Storia e anche io voglio dare il mio contributo ma soprattutto non trovo pace per<br />

il mio amico Hans, l'unico, il migliore, il più sincero amico che abbia mai avuto. Egli non è rimasto<br />

affianco a me per affrontare questa situazione e come lui molti gli ebrei sono dovuti scappare. È per<br />

queste persone che con il loro atteggiamento mite e pacifico, desideroso di confrontarsi con altri e<br />

migliorarsi, voglio ristabilire la giustizia e la pace, e il giorno che sarà tutto finito potrò stare con il mio<br />

amico per passare insieme le lunghe giornate in cui sono solo e che non finiscono mai. Sono molto<br />

emozionato all’idea di quello che sto per fare da solo, senza i miei genitori o altri aiuti, ma allo stesso<br />

tempo sono convinto e deciso in quello che faccio e se avrò paura penserò di essere con Hans e insieme<br />

rimetteremo le cose a posto. Nella speranza di una Germania migliore, vi saluto.<br />

Maffione Gabriele<br />

Il vostro<br />

Konradin von Hohenfels


1. Autore;<br />

2. Trama del racconto;<br />

3. Spazio e Tempo;<br />

4. Personaggi;<br />

5. Genealogia dei Von Hohenfels;<br />

6. Il circolo del caviale;<br />

7. Tecniche narrative e tematiche;<br />

8. Commento personale;<br />

9. Elenco dei ragazzi morti durante la II Guerra Mondiale;<br />

10.Confronto libro-film de «L’amico ritrovato»


Autore<br />

Fred Uhlman è nato a Stoccarda nel 1901 ed è morto a Londra nel 1985, già ottantaquattrenne.<br />

Lasciata la Germania nel 1933, a seguito della persecuzione contro l’etnia ebraica attuata dalla nascente politica<br />

Hitleriana del III Reich, visse a Parigi, dove si affermò come pittore e avvocato; solo dopo la morte fu conosciuta e<br />

apprezzata la sua produzione letteraria, in particolare il breve romanzo “L’amico ritrovato” pubblicato nel 1971 e<br />

l’autobiografia “Storia di un uomo” (1960). Dopo l’opera più famosa iniziò la Trilogia del ritorno che comprende anche<br />

“Un’anima non vile” e “Niente resurrezioni, per favore”. Questa trilogia rispecchia ambientazioni e storie della Seconda<br />

Guerra Mondiale.


Trama del racconto<br />

L’amico ritrovato, narra la storia di due ragazzi, uno ebreo, Hans Schwarz, l’altro<br />

tedesco di nobili origini, Konradin van Hohenfels.<br />

Comincia tutto un giorno, quando in una classe arriva un nuovo alunno, Konradin von<br />

Hohenfels.<br />

Quello a restare più colpito dalla sua eleganza è Hans Schwarz, che dal primo<br />

momento ha desiderato che diventasse suo amico.<br />

Hans fa di tutto per attirare l’attenzione di Konradin, finché un giorno diventano amici<br />

inseparabili. Purtroppo la madre di Konradin odiava gli ebrei, quindi egli fu costretto a<br />

non presentarle Hans perché era ebreo.<br />

Hans si insospettisce, perché non capisce il motivo per il quale non viene presentato ai<br />

suoi genitori. Quando Konradin gli dice tutto è cominciata la fine di un’amicizia. In<br />

Germania le cose stavano diventando preoccupanti per gli ebrei, quindi i genitori di<br />

Hans decidono di mandarlo negli U.S.A. da parenti, in modo che fosse al sicuro.<br />

Così Hans partì per gli U.S.A. dove studiò legge all’università. Diventò così un bravo<br />

avvocato, si sposò ed ebbe figli. Un giorno gli arrivò una lettera dalla Germania, dove<br />

si chiedevano contributi per la ristrutturazione della sua vecchia scuola (karl Alexander<br />

Gymnasium).<br />

La lettera elencava tutti i nomi dei ragazzi, in ordine alfabetico, morti durante la<br />

seconda guerra mondiale. Così scoprì che il suo amico era morto per aver tentato di<br />

uccidere Hitler.


Spazio e tempo<br />

Le vicende si svolgono a Stoccarda, in Germania.<br />

Il periodo in cui si svolgono le azioni è di circa un<br />

anno. Si può capire perché dice addirittura la<br />

data esatta, che è quella del suo compleanno<br />

(Febbraio 1932).<br />

Nel testo vengono citati personaggi storici come<br />

Hadolf Hitler. Questo viene molto disprezzato dal<br />

protagonista, al contrario apprezzato dal suo<br />

amico, ma in particolar modo dalla madre del<br />

suo amico.<br />

Un particolare storico citato è quello della data di<br />

fondazione della sua scuola: 1521, «L’anno in cui<br />

Lutero comparve davanti a Carlo V, imperatore<br />

del sacro Romano Impero e re di Spagna».


Personaggi<br />

Il protagonista è Hans Schwarz. Non si ha<br />

una sua descrizione nel testo, anche perché l’autore<br />

si immedesima nella sua parte. Si sa solo che è ebreo,<br />

è molto timido ma molto ambizioso e che ha bisogno<br />

di una vera amicizia. Di classe sociale media, perché<br />

il padre era un medico. Il suo amico è il conte<br />

Konradin von Hohenfels. Di lui c’è una dettagliata<br />

descrizione quando entra per la prima volta nella<br />

sua vita (febbraio 1932). Portamento pieno di sicurezza,<br />

dall’aria aristocratica, sorriso appena accennato e vagamente altezzoso, molto<br />

elegante. Indossava pantaloni lunghi d’ottimo taglio e perfettamente stirati.<br />

La camicia azzurra la cravatta blu a pallini bianchi. Apparteneva ad una<br />

famiglia di antica aristocrazia: i conti Hohenfels.<br />

Altri personaggi del testo, sono i membri del Caviale, suoi compagni di classe,<br />

tra cui troviamo anche Bollacher e Schulz. Cita il professor Zimmermann, il<br />

professor Klett, il nuovo professore di storia Pompetzki. Altri personaggi<br />

sono i genitori di Hans e di Konradin. La madre di Konradin, l’ha a morte con<br />

gli ebrei, ed è per questo che non presenterà mai Hans ai suoi genitori.<br />

I personaggi principali sono naturalmente Hans e Konradin, mentre i secondari<br />

sono i membri del caviale, Bollacher e Schulz. Gli altri personaggi sono solo<br />

accennati.


ILDEBRANDO VON<br />

HOHENFELS, morto nel 1190 nel<br />

tentativo di salvare Federico I di<br />

Hohenstaufen, il grande Barbarossa.<br />

FEDERICO VON HOHENFELS,<br />

morto a Pavia nel 1525, dopo aver<br />

preso prigioniero Francesco I di<br />

Francia.<br />

I due fratelli FRITZ e ULRICO<br />

VON HOHENFELS, morti a<br />

Champigny nel 1871.<br />

ANNO VON HOHENFELS aveva<br />

aiutato l'imperatore a redigere "De<br />

arti venandi cum avibus " e morì a<br />

Salerno nel 1247.<br />

VALDEMARO VON<br />

HOHENFELS, morto a Lipsia<br />

nel 1813.<br />

KONRADIN VON HOHENFELS,<br />

morto nel 1944 perché implicato nel<br />

complotto per uccidere Hitler.<br />

FEDERICO VON HOHENFELS,<br />

morto a Verdun nel 1916.<br />

Questa imponente stirpe di grande nobiltà è entrata nella storia della Germania sin dall'anno<br />

1000 circa e da allora ha acquisito sempre più importanza e ammirazione fino ad arrivare nel<br />

1940 quando Hitler segnò tristemente la storia mondiale con uno sfrenato antisemitismo, ovvero<br />

ostilità e pregiudizio negativo contro gli ebrei, il quale riscosse successo tra gli inconsapevoli<br />

ma anche disapprovazione da parte dei più coscienti tra cui Konradin dei Von Hohenfels, la<br />

cui generazione ebbe fine proprio nel tentativo di fermare Hitler e le sue ambizioni belliche, con<br />

la morte dello stesso Konradin.<br />

Alunni: Aghilar Paolo<br />

Grilli Alessandro<br />

Maffione Gabriele<br />

Classe I C<br />

a.s. 2011/2012


Erano tre ragazzi borghesi<br />

che avevano già scelto il<br />

proprio futuro ed erano pieni<br />

d’ispirazione.<br />

Appoggiarono pienamente Hitler<br />

e le sue idee naziste,<br />

adorarono il presente, lasciando<br />

da parte il passato.<br />

L’autore ci fa capire in modo implicito<br />

che era proprio quella fetta di<br />

società allo sbaraglio ad appoggiare<br />

il nazismo; una borghesia che poteva<br />

vantare una nobiltà acquisita e decisamente<br />

inferiore a quella di Konradin.<br />

Reutter, Muller e Frank<br />

Si atteggiavano a letterati<br />

Di quel tempo. Infatti nel<br />

Loro circolo avevano quadri ed<br />

opere d’arte molto<br />

Prestigiose di artisti<br />

Come Pablo Picasso.<br />

Calamita Luigi (Cenziii)<br />

Totaro Michele<br />

I C


Tecniche narrative<br />

Sono presenti discorsi diretti e indiretti. C’è qualche intreccio alla fine del<br />

racconto.<br />

E’ usata la focalizzazione interna, perciò, il racconto è narrato in prima persona.<br />

Il linguaggio è medio; perché comprensibile e scorrevole.<br />

Tematiche<br />

Nel libro «L’amico ritrovato» si affronta un tema molto complesso e delicato:<br />

la convivenza tra due etnie diverse, e ancora più in specifico, l’amicizia tra un<br />

tedesco e un ebreo pochi anni prima dello scoppio della Seconda Guerra<br />

Mondiale. Due ragazzi, infatti, poco più che adolescenti hanno dato fine alla<br />

loro amicizia a causa della inesistente diversità proclamata in Germania, durante<br />

quegli anni, dalle leggi raziali.<br />

Sono presenti, inoltre, sia temi religiosi, che storici. Storici perché ci fa capire<br />

cosa succedeva prima della seconda guerra mondiale in Germania. Religioso<br />

poichè Hans dubita che ci sia un Dio se possono morire due bambine, ma<br />

questo è soltanto uno dei tanti esempi.


Commento personale<br />

Questa breve romanzo a me è piaciuto molto, anche se,<br />

all’inizio la lettura del romanzo non è stata appassionante,<br />

ma man mano mi ha sempre interessato di più e credo che<br />

la fine sia veramente bella, perché ciò che si era sperato e<br />

che sembrava perduto per sempre, torna a rivivere e si<br />

realizza veramente.<br />

Mi è piaciuto soprattutto per l’argomento affrontato, e il<br />

modo in cui è stato scritto, medio e scorrevole, Quando si<br />

leggono libri sulla seconda guerra mondiale si pensa a ben<br />

altre cose dall’amicizia tra un ragazzo ebreo e uno tedesco<br />

nazista «per forza».<br />

Questo libro ha un significato molto profondo. Con una<br />

narrazione scorrevole e veloce, infatti, l’autore riesce a<br />

trasmetterci la distruttiva ideologia nazista che divise le<br />

relazioni umane e distrusse ogni sentimento.


ELENCO DEI RAGAZZI MORTI DURANTE LA<br />

SEONDA GUERRA MONDIALE<br />

• ADALBERT, Fritz, caduto in Russia nel 1942.<br />

• BEHRENS, Karl, disperso in Russia, presunto morto.<br />

• BOLLACHER, morto, sepoltura ignota.<br />

• FRANK, Kurt, uno dei tre membri del «Caviale»<br />

• MULLER, Hugo, caduto in Africa.<br />

• VON HOHENFELS, Konradin, implicato nel complotto<br />

per uccidere Hitler. Giustiziato.


Il film comincia con il ritrovo del protagonista, Hans, in Germania, in cerca del suo vecchio edificio scolastico. Giunto nel<br />

punto esatto, Hans non riesce a spiegarsi il perché della scomparsa del Gymnasium e così chiede informazioni ad un<br />

passante e scopre che una bomba, sganciata nella II Guerra Mondiale ha raso al suolo tutto il quartiere. Il film inizia con<br />

un flashback, al contrario il libro ha inizio quando Hans e Konradin non hanno ancora fatto amicizia.<br />

Esso, come opera autonoma è differente dal libro sotto diversi aspetti tra i quali: il finale. Innanzitutto, nel finale del libro,<br />

il protagonista Hans ha all’incirca 46 anni, mentre nel film ne dimostra alcuni in più. Inoltre, il finale del libro si svolge<br />

negli Stati Uniti, mentre il film inizia e si conclude con il ritorno in Germania. Infine differenziano per il modo in cui Hans<br />

viene a conoscenza della morte del suo «perduto» amico Konradin; infatti, nel libro, Hans riceve negli U.S.A. un opuscolo<br />

contenente la richiesta di fondi per la ricostruzione del Karl Alexander Gymnasium e, sfogliandolo, trova i nomi degli<br />

alunni ormai morti; nel film invece, durante il suo viaggio in Germania visita ciò che rimane del liceo e, su una lapide trova<br />

i nomi dei caduti in guerra, tra i quali c’è anche Konradin. Gli sceneggiatori del film hanno voluto cambiare il finale per<br />

creare a mio parere maggiore «suspance» rispetto a quella del libro. Oltre al finale, nel film rispetto al libro ci sono delle<br />

scene cambiate, aggiunte o ritoccate, un cambio effettuato per attrarre il pubblico e per non rendere noiosa la narrazione.<br />

Inoltre, nel libro c’è, messo bene in evidenza, il suicidio dei genitori di Hans, mentre nel film questa scena è stata tagliata.


Calamita Luigi IC<br />

Oggi 27 gennaio 2012 è il giorno della memoria.<br />

Questo giorno è dedicato a tutte quelle vittime che furono sterminate nei<br />

campi di concentramento, appunto per non dimenticare. A volte provo a<br />

mettermi nei panni di chi ha subito tutto questo, ma non ci riesco! È<br />

impossibile. Quando vedo quelle terribili immagini dei campi di sterminio mi<br />

chiedo perché quelle persone dovevano lasciare tutto? Perché? Chi può<br />

giudicare, un loro simile, diverso? Nessuno ma nonostante ciò è avvenuto lo<br />

stesso. Veniva tolto loro tutti i beni materiali, i loro ricordi, amici, famiglie, e<br />

soprattutto la loro dignità e di loro non rimane neanche il nome, soltanto uno<br />

dei tanti stupidi numeri assegnati, con il quale venivano identificati. Davvero<br />

oggi non riesco ancora ad immaginarmi deve essere stato vivere quell’orrore.<br />

Per questo voglio che tutti si adoperassero in questo giorno appunto per non<br />

dimenticare!!!

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